Skip to main content

Da: Paola Peruffo

La sottoscritta Consigliere Comunale Paola Peruffo INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:

PREMESSO

che nel territorio del Comune di Ferrara esistono tre realtà sportive operanti da diversi anni per la promozione e la pratica della pallamano (handball) maschile e femminile; che queste società, sino alla stagione sportiva conclusasi l’estate scorsa, utilizzavano regolarmente la palestra della scuola Bombonati, meglio conosciuto come ‘Palaboschetto’, alternandosi nelle ore di utilizzo, essendo questo l’unico impianto comunale omologato per la disputa di incontri ufficiali di pallamano,

PRESO ATTO

che con il Bando del 5 agosto 2016, il Comune di Ferrara, Settore Servizi alla Persona, U.O. Sport e Tempo Libero, avviava la procedura ad evidenza pubblica finalizzata alla ‘concessione per l’affidamento in gestione’, per quattro anni, del c.d. ‘Palaboschetto’,

che nell’incipit del bando sopra citato si legge che lo stesso “è rivolto principalmente ad associazioni, società e gruppi di promozione sportiva che nelle due annate sportive 2014/2015 e 2015/2016 abbiano svolto attività continuativa nell’ambito dell’Handball (pallamano), essendo tale palestra strutturata per la pratica di tale sport e l’unica omologata dalla F.I.G.H. (Federazione Italiana Gioco Handball), nel Comune di Ferrara, per lo svolgimento di partite nazionali ed internazionali”.

che l’asd Ariosto Pallamano, non intendendo proseguire nella gestione congiunta dell’impianto, ha presentato una propria singola offerta al predetto bando, risultando aggiudicataria,

che, in ragione di questa presa di posizione non collaborativa da parte dell’asd Ariosto Pallamano, l’asd Handball Estense si trova in grosse difficoltà, in quanto, oltre a dover traslocare dalla precedente sede, ha dovuto chiedere ausilio al Comune di Ferrara per individuare altri impianti finalizzati a consentire la prosecuzione dell’attività sportiva a un gruppo composta da circa 100 atleti, tra maschi e femmine, in età compresa tra i 9 e i 30 anni dopo il 31/12/2016 (scadenza della proroga della convenzione precedente)

che, a conclusione della proroga, stante la carenza di impianti, alcune squadre giovanili della Handball Estense, composte quasi per intero da atleti in età scolare, saranno costrette ad allenarsi in orari compresi tra le 22.30 e le 00.00, mentre alle ragazze della squadra di serie A della asd Handball Estense non verrà concesso l’utilizzo del Palaboschetto per gli allenamenti, in quanto (viene riportato dagli interessati) squadra rivale della corrispettiva compagine dell’asd Ariosto Pallamano.

CONSIDERATO

che la LR. dell’Emilia Romagna n.6/2014 la c.d. “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere”, all’art. 12 nei commi 1, 2 e 3 stabilisce che:

1. la Regione riconosce l'attività motoria e sportiva come forma di prevenzione di patologie, promozione della salute della persona e il suo benessere fisico, psichico e sociale, costituendo un arricchimento della vita di comunità, un sostegno alla socializzazione e all'integrazione sociale, un importante strumento educativo per la promozione di stili di vita sani e attivi.

2. La Regione riconosce che le donne e gli uomini hanno diritto al pari accesso alle attività sportive e motorie, nonché agli impianti culturali, sportivi e del tempo libero di qualità; favorisce la partecipazione equa di donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini a tutti gli sport fuori dagli stereotipi di discipline considerate tradizionalmente femminili o maschili; favorisce progetti che avviano alla pratica sportiva considerando l’uso flessibile delle strutture, in particolare per la conciliazione dei tempi di lavoro e di pratica sportiva delle donne nel rispetto delle diverse culture.

3. La Regione, in collaborazione con gli enti Locali, le organizzazioni sportive associative e federali, l’università, le agenzie educative e formative, promuove il coinvolgimento delle bambine, donne e ragazze nell’attività sportiva e motoria; la consapevolezza sulle questioni di genere; i programmi di educazione e formazione sulla cultura sportiva femminile, nonché la costituzione di reti di donne nelle scienze sportive.

TUTTO CIÒ PREMESSO

La sottoscritta Consigliere Comunale INTERPELLA il sig. Sindaco per sapere se su questi fatti sia stata coinvolta la delegazione del Coni provinciale.
Se il Comune di Ferrara non ritenga doveroso valutare, anche in termini di rispetto della Legge Regionale sulle Pari Opportunità, la regolarità degli atti che hanno portato una delle società di pallamano a gestire autonomamente il ‘Palaboschetto’, con la facoltà di escludere e penalizzare una associazione dilettantistica rivale.

Se il Comune di Ferrara intenda attivarsi per trovare una soluzione di buon senso per far convivere due realtà sportive, che fino allo scorso anno sportivo coabitavano presso la stessa struttura, senza creare problematiche che danneggiano lo sport in generale e, nello specifico bambini, ragazzi e in particolare atlete di sesso femminile.

Con Osservanza.

La Consigliere Comunale FI
Dott.ssa Paola Peruffo

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it