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da: Made Eventi

La valorizzazione del Parco del Delta del Po attraverso un scatto, fino al 15 aprile 2016.

Valorizzare i patrimoni culturali e naturali delle aree del Parco del Delta del Po, recentemente designato “Riserva di Biosfera” da parte dell’UNESCO: è questo l’obiettivo che si prefigge il concorso fotografico internazionale “Acqua Dolce, Acqua Salata” 2016, organizzato e promosso da Delta 2000 Soc. Cons. a r.l. e in collaborazione con CADF spa “L’acquedotto del Delta”.

Da Ravenna a Venezia, l’acqua è elemento base per un territorio vasto e ricco di cultura e di biodiversità. Nel Parco del Delta del Po, terra e acqua si fondono in un connubio perfetto dando vita ai diversi habitat che lo compongono: troviamo l’ACQUA DOLCE nelle valli interne, nei fiumi, nei fossati, nei maceri, ma anche l’ACQUA SALATA, nelle zone umide a ridosso della costa, nelle saline, nell’estuario dei diversi rami del fiume Po, e sulla costa.

Aperto il 26 febbraio, e rivolto a tutti i fotografi dilettanti, amatoriali e professionisti, il concorso prevede tre diverse categorie: la prima “Acqua Dolce, Acqua Salata: Delta del Po”, mira a cogliere l’essenza della vita naturale nel territorio del Delta del Po. La seconda, “Acqua Dolce, Acqua Salata: Uomo” vuole rappresentare tutte quelle attività umane che sono legate all’acqua. Terza e ultima categoria “Acqua Dolce, Acqua Salata: Mondo”, un tema che apre le porte al mondo, alle zone in cui vi sia acqua, dolce o salata.

Le fotografie saranno valutate da una giuria di esperti composta da Giorgio Boscaro (Manfrotto School of Excellence), Maurizio Tieghi (Presidente del Circolo fotografico di Ferrara), dai fotografi professionisti Milko Marchetti e Vincenzo Tessarin, e dal fotografo naturalista Sergio Stignani. La giuria valuterà le tre migliori immagini di ogni categoria per impatto visivo, composizione, originalità, tecnica, creatività e capacità di comunicare un messaggio, un sentimento o un’emozione. E’ inoltre previsto il “premio del pubblico”, un riconoscimento speciale che sarà assegnato all’immagine più votata online. Per ogni sezione saranno selezionate due ulteriori immagini, ritenute meritevoli dalla giuria e contrassegnate con “opera segnalata”.

La premiazione si svolgerà il 1° maggio 2016 alle ore 16 a Palazzo Bellini (Comacchio), nell’ambito dell’VIII Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo Naturalistico.

Il concorso è gratuito con un montepremi di oltre 2500 euro.

Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione e per il regolamento completo del contest: http://www.deltaphotocontest.eu/index.php

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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