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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Con un tema composto in forma epistolare e in prima persona, come se fosse stato ispirato da Cristiano Scantamburlo, il giovane Brigadiere dei Carabinieri, deceduto in servizio il 12 febbraio 2006, dopo uno scontro a fuoco con un pregiudicato, Fabio Bellotti, alunno della classe III^ C della scuola secondaria di primo grado “A. Zappata” di Comacchio, ha vinto il concorso letterario, abbinato alla festa del bicentenario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Questa mattina nella sala polivalente San Pietro si è svolta la cerimonia di premiazione con l’assegnazione di 5 borse di studio agli alunni, che più si sono distinti, cimentandosi in un elaborato improntato ai valori dell’Arma. “L’Arma mi ha sempre affascinato e appassionato – ha scritto Fabio nel suo tema, come se fosse Cristiano Scantamburlo a raccontare la propria vita – proteggendo i più deboli e gli indifesi dai malviventi. Ho lasciato la mia vita troppo presto, i miei sogni si sono spezzati, ma ho ottenuto per questa occasione una speciale dispensa a scendere sulla terra e a festeggiare con i miei amici con la mia divisa.” Fabio ha strappato commossi applausi dalle autorità presenti in sala, dal pubblico numeroso e dai compagni di scuola, accompagnati dalla vice-preside Roberta Agostini. Le borse di studio, come si è detto, contestualmente al Memorial Scantamburlo, torneo di calcio giovanile, che oggi e domani si disputa allo stadio comunale Raibosola sono entrambe iniziative dedicate alla figura di Cristiano Scantamburlo, “un giovane carabiniere che ha sacrificato la propria vita, per difendere la nostra sicurezza. Tramandare il ricordo di Cristiano e contribuire a diffondere i valori dell’Arma, dall’onestà, alla fedeltà, al porsi al servizio del prossimo con spirito di abnegazione, rappresentano un impegno e un dovere per tutti, – ha commentato il Sindaco Marco Fabbri nel suo saluto di benvenuto – a partire proprio dalle giovani generazioni. Voi siete i protagonisti – ha detto il primo Cittadino rivolgendosi a tutti gli studenti in sala -, ci avete messo il cuore per questa sfida letteraria e questo vi fa onore ed è un’arricchimento per la vostra crescita.” Lo scrittore e giornalista Luciano Boccaccini ha moderato l’iniziativa, ricordando la mostra che a breve sarà inaugurata a Palazzo Bellini con i cimeli messi a disposizione da carabinieri in servizio e in congedo. Lo scrittore Marcello Simoni, insieme al Comandante della Compagnia Carabinieri di Comacchio, Capitano Luca Nozza, allo storico Aniello Zamboni, al presidente della locale Associazione Nazionale Carabinieri in congedo Alberto Tuminello (che ha curato tutti gli aspetti organizzativi insieme alle dirigenti scolastiche dei due istituti comprensivi del territorio), ha fatto parte della commissione giudicatrice per la scelta degli elaborati. Presente tra i relatori anche il Generale Claudio Rosignoli, cittadino onorario di Comacchio, nonché Ispettore regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo. “Voi siete la speranza del futuro, – ha detto commosso il Generale Rosignoli rivolgendosi agli alunni-, grazie per l’impegno che avete profuso a ricordare la figura di Cristiano Scantamburlo, uno dei nostri eroi caduti e grazie per aver contribuito a diffondere i valori dell’Arma, che sono la lealtà, la fedeltà e lo spirito di abnegazione per tutelare la libertà e la democrazia e far vivere in Pace il nostro Paese.” Il Capitano Luca Nozza ha portato anche il saluto del Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Carlo Pieroni, sottolineando che “oggi l’Arma festeggia 200 anni di storia, un’istituzione solida, parte attiva del Paese, purtroppo contornata da numerosi caduti, compreso il compianto Cristiano.” Hanno partecipato alle premiazioni anche Gianfranco Vitali, presidente della Polisportiva Magnavacca, che da 5 anni organizza il torneo di calcio giovanile, “Memorial Scantamburlo”, dedicato alla figura di Cristiano e Alberto Tuminello, presidente dell’A.N.C. di Comacchio. Presente in sala anche il Vice Sindaco Denis Fantinuoli. Questi gli altri premiati del concorso letterario: Roberto Guidi della classe 3^ E della scuola media “A. Zappata” di Comacchio è il secondo classificato; Tatiana Cavallari della 3^ A è la terza classificata, mentre Sofia Caruso della 2^ D della scuola media di Porto Garibaldi è la quarta classificata ed infine Emanuele Carli della 2^ B è il quinto classificato. Un plauso è rivolto a tutti i protagonisti di questa straordinaria festa, che rendendo omaggio ai duecento anni dell’Arma dei Carabinieri, ha unito in un grande abbraccio il mondo della scuola, dello sport e delle Istituzioni, ricordando la figura di Cristiano Scantamburlo.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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