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Da Prefettura di Ferrara

Nei saloni di rappresentanza della Prefettura, sono state consegnate stamane dal Prefetto di Ferrara Michele Campanaro le onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” ad otto insigniti della società ferrarese, che si sono distinti per aver dedicato la propria vita, con impegno e dedizione, ad attività che hanno portato beneficio alla comunità. Questo l’elenco degli insigniti:

Prof. Paolo Zamboni (Ferrara), Onorificenza di Commendatore
Chirurgo vascolare di fama mondiale e docente presso l’Università di Ferrara che dal 2008, svolge attività di ricerca scientifica di rilievo internazionale su una patologia venosa, denominata “insufficienza venosa cronica cerebrospinale” (CCSVI), postulando una correlazione tra tale patologia e la sclerosi multipla. Nel 2015, il Prof. Zamboni riceve dall’International Society for Neurovascular Disease il premio “Gold Medal Awards”.

Sig. Giampiero Carli (Codigoro –FE), Onorificenza di Cavaliere
Dipendente della Cassa di Risparmio di Ravenna, svolge da anni attività di volontariato nella comunità codigorese con spirito di dedizione ed assoluto disinteresse.

Sig. Diego Eleuteri (Cento – FE), Onorificenza di Cavaliere
Presidente della sezione di Cento (FE) dell’Associazione Nazionale Carabinieri, impegnato nel campo del volontariato presso la comunità centese, si è distinto in particolare per l’elevato senso del dovere dimostrato in occasione del periodo emergenziale del sisma del 2012.

Dott. Emilio Lombardo (Ferrara), Onorificenza di Cavaliere
Primo dirigente della Polizia di Stato in quiescenza, dal 1981 al 2002 ha prestato servizio a Ferrara in qualità di dirigente della squadra mobile, conducendo numerose e delicate indagini di polizia che gli sono valsi numerosi riconoscimenti, tra cui la medaglia d’oro conferitagli dal Sindaco di Ferrara nel 1998 per i brillanti risultati conseguiti durante un’indagine su casi di omicidio.

Prof. Enrico Malucelli (Cento-FE), Onorificenza di Cavaliere
Docente ordinario di Lettere presso il Liceo Cevolani di Cento, è autore di numerose iniziative e seminari destinati alla divulgazione del jazz nelle scuole, nonché coordinatore di progetti presso il Centro Servizi di Volontariato di Ferrara.

Sig. Bruno Menegatti (Vigarano Mainarda – FE), Onorificenza di Cavaliere
Come presidente di un circolo AUSER di Vigarano Mainarda, si occupa fattivamente si attività di volontariato in favore della terza età in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

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