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da:Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Il Comando di Polizia Locale dell’Unione Terre e Fiumi informa che In occasione della manifestazioni Notte Bianca e Festa di Primavera 2016, in programma a Copparo per sabato 6 e domenica 7 maggio prossimi, sono adottate modifiche temporanee riguardanti la circolazione e la sosta dei veicoli, a tutela della sicurezza stradale.
Questi i provvedimenti di viabilità: in piazza del Popolo (ala di ponente) dalle ore 15 di venerdì 6 alle ore 22.00 di domenica 8 maggio è disposto il divieto di transito e il divieto di sosta con rimozione forzata (collocazione luna park); sempre in piazza del Popolo (area centrale e ala di levante) dalle 15 di sabato 7 alle 22 di domenica 8 maggio divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di transito; in via Garibaldi (da via Campanati al numero civico 1) dalle 15 di sabato 7 alle 22 di domenica 8 maggio divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di transito eccetto residenti.
Nella sede stradale di piazza del Popolo (dal n. 11/A a via Garibaldi) dalle 15 di sabato 7 alle 22 di domenica 8 divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di transito, eccetto residenti; in via Verdi dalle 15 di sabato 7 alle 22 di domenica 8 divieto di transito dall’entrata del parcheggio ex Berco a piazza del Popolo. Parcheggio ex Berco: domenica 8 maggio dalle 10 alle 22 interdetta l’uscita dei veicoli in via Mazzini, accesso all’area e uscita dalla stessa da e in via Verdi; in via Cavour dalle 15 di sabato 7 alle 22 di
domenica 8 divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di transito (eccetto residenti); in
via Mazzini (tratto da via Garibaldi all’uscita del parcheggio ex Berco) dalle 15 di sabato 7 alle 22 di domenica 8 disposto il divieto di transito; in piazza Papa Giovanni XXIII dalle 18.30 di sabato 7 alle 22 di domenica 8 divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di transito, eccetto residenti; in via Govoni dalle 18.30 di sabato 7 alle 22.00 di domenica 8 divieto di transito, eccetto residenti.
ZTL e vialetti Piazza Libertà dalle 7 di sabato 7 alle 22 di domenica 8 autorizzata la circolazione e la sosta dei veicoli partecipanti alle manifestazioni; ZTL ex Carceri e Torre Estense dalle 7 di sabato 7 alle 22 di domenica 8 autorizzata la circolazione e la sosta dei veicoli partecipanti alle manifestazioni; in via XX Settembre (da via Volta a via Carli) dalle 7 alle 24 di sabato 7 divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di transito; in via Marconi dalle 15 di sabato 7 alle 22.00 di domenica 8 divieto di transito nel tratto via Pisacane-piazza del Popolo senso unico di marcia da via Pisacane a via I Maggio.
In via Roma (da via Alighieri al municipio) dalle 8 alle 22 di domenica 8 divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di transito, eccetto autorizzati.
In via Fiorini (da via Pisacane a viale Carducci) dalle 8 alle 22 di domenica 8 divieto di transito con direzione obbligatoria in via Pisacane; in viale Carducci dalle 8 alle 22 di domenica 8 interdetta la circolazione all’altezza dell’intersezione con via Fiorini e piazza del Popolo, con collocazione di preavvisi di divieto di transito a m. 300 e a m. 100, rispettivamente all’altezza di via Vittorio Veneto e di Via Volta.
Nella sede stradale di piazza del Popolo (da via XX Settembre a viale Carducci) dalle 8 alle 22 di domenica 8 divieto di transito, con obbligo di direzione obbligatoria, per chi proviene da via Alighieri, verso via XX Settembre.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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