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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

CONSIGLIO COMUNALE – L’esito dei lavori della seduta di lunedì 27 luglio
Dedicato a delibere l’ultimo Consiglio comunale prima della pausa estiva

Si è svolto nel pomeriggio di lunedì 27 luglio l’ultimo Consiglio comunale di Ferrara in programma prima della pausa estiva. La seduta è stata dedicata alla trattazione di delibere del sindaco Tiziano Tagliani e degli assessori Massimo Maisto, Chiara Sapigni, Aldo Modonesi, Roberta Fusari.
DOCUMENTAZIONE : Delibere e relativi allegati utilizzati nel corso della seduta consiliare di lunedì 27 luglio sono scaricabili a fondo pagina.
Questo l’esito dei lavori – CONSIGLIO COMUNALE LUNEDI’ 27 LUGLIO
delibere:
Sindaco Tiziano Tagliani
PG 75089 – “Approvazione della modifica della Convenzione tra i Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera per la gestione associata dei servizi relativi alle Funzioni di Polizia Municipale e Amministrativa Locale”.
La delibera dopo l’illustrazione da parte del sindaco Tiziano Tagliani è stata approvata con 18 voti a favore (PD, SEL, FC, M5S) e 4 voti di astensione (GOL, FI).
Vicesindaco e assessore alla Cultura/Turismo/Personale/Giovani/ Città universitaria Massimo Maisto
PG 71002 – “Approvazione schema convenzione tra istituto per i beni artistici-culturali della regione E.R. (IBACN), l’università degli studi , il Comune di Ferrara per l’attività del polo unificato ferrarese . Approvazione previsione di spesa di quota Comunale e della rete delle Biblioteche (Bibliopolis)”.
Dopo l’illustrazione da parte del vicesindaco sono intervenuti i consiglieri Rendine (GOL), Anselmi (FI), Fiorentini (SEL), Vitellio (PD), Spath (FdI/AN), Bova (FC).
La delibera è stata approvata con 21 voti a favore (PD, SEL, FC, FI, FdI/AN, M5S) e 2 voti di astensione (GOL, Lega nord).
Assessora alla Sanità/Servizi alla persona/Politiche familiari Chiara Sapigni
PG 75347 – “Adozione di una nuova “Convenzione tra i Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera per la gestione in forma associata delle funzioni del settore sociale e del Piano di zona per la Salute e il Benessere Sociale” e contestuale abrogazione della convenzione tra i medesimi Comuni “per la gestione in forma associata dei servizi relativi alle funzioni del settore Sociale”
La delibera, illustrata dall’assessora Sapigni, è stata approvata con 13 voti a favore (PD, SEL, FC) e 8 voti di astensione (Lega Nord, FI, FdI/AN, M5S).
Assessore alla comunicazione/Lavori pubblici e Palio/Sicurezza urbana/ Mobilità/Protezione civile Aldo Modonesi
PG 73862 – “Espressione di parere in merito alla proposta di modifica dello statuto di “TPER spa”.
Dopo l’illustrazione dell’assessore Aldo Modonesi sul documento sono intervenuti i consiglieri Anselmi (FI), Bova (FC), Vitellio (PD), Rendine (GOL), Facchini (PD), Spath (FdI/AN), Mantovani (M5S), Sindaco tiziano Tagliani.
La delibera è stata approvata con 17 voti a favore (PD, SEL, FC) e 10 voti di astensione (GOL, Lega Nord, FI, FdI/AN, M5S).
Assessora all’Urbanistica/Edilizia/Rigenerazione urbana/Unesco Roberta Fusari
PG 108483 – “Autorizzazione al rilascio del permesso di costruire installazione fabbricati temporanei ad uso ufficio in via Trasvolatori Atlantici”.
Sulla delibera, illustrata dall’assessora Roberta Fusari, è intervenuto il consigliere Facchini (PD).
La delibera è stata approvata all’unanimità.
PG 46322 – “Autorizzazione al rilascio di permesso di costruire in deroga alle norme del RUE vigente richiesto in data 25/08/2014 PG 73855/14 PR2683/14 realizzazione di struttura di rifugio cani a Ferrara, in via Gramicia – Via Conchetta a nome della “Lega Nazionale per la difesa del Cane”.
La delibera è stata illustrata dall’assessora Roberta Fusari. Sul documento sono intervenuti i consiglieri Fiorentini-SEL (che ha presentato anche a nome dei gruppi consiliari PD, SEL, FC, M5S, FdI/AN un Emendamento – approvato ed una Risoluzione – approvata) e Spath (FdI/AN).
La delibera è stata approvata all’unanimità.
La seduta si è conclusa alle 18.

ASSESSORATO SPORT – Lo start sabato 1 agosto alle 7.30 da Largo Castello
Presentata la tappa ferrarese della “35.a Staffetta per non dimenticare la strage della stazione di Bologna”.
Si è svolta in mattinata (lunedì 27 luglio) nella residenza municipale la conferenza stampa di presentazione della tappa ferrarese della “35.a Staffetta per non dimenticare la strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980”. Per la prima volta anche Ferrara parteciperà all’iniziativa del “Coordinamento staffette podistiche per Bologna per NON dimenticare il 2 agosto 1980” che vede il coinvolgimento di tantissime località e Comuni sia in attività sportive che commemorative. Sabato 1 agosto alle 7.30 un gruppo di podisti della società Corriferrara e dell’Aeronautica militare di Ferrara partirà da Largo Castello per raggiungere Vigarano Mainarda. Qui gli atleti consegneranno il ‘testimone’ che proseguirà poi fino a Poggiorenatico e successivamente fino a Bologna.
Erano presenti all’incontro l’assessore allo Sport del Comune di Ferrara Simone Merli e il presidente dell’Unione Reno Galliera Sergio Maccagnani (sindaco del Comune di Pieve di Cento) insieme al responsabile della Staffetta Luigi Cervellati e ad altri organizzatori.
“Dobbiamo essere tutti coinvolti nel mantenere vivo il ricordo di quanto è avvenuto – ha affermato in apertura l’assessore Simone Merli – impegnati in ogni modo a fianco di coloro che in tutti questi anni dopo la strage della stazione di Bologna hanno continuato a cercare la verità. E’ una responsabilità che dobbiamo assumerci sia come amministratori sia come rappresentanti delle nuove generazioni”.

In occasione del 35° Anniversario della Strage avvenuta alla Stazione Centrale, Bologna, da quel 2 Agosto 1980 a oggi, non ha mai dimenticato e NON DIMENTICHERA’ MAI, ha sempre mantenuto viva la Memoria in tutti noi, per poter raccontare e divulgare alle nuove generazioni quello che successe quel giorno, quel vile attacco terroristico che sconvolse l’intera Nazione e che, da subito, vide la tutta la città di Bologna: “coinvolta in una gara spontanea di solidarietà …. prodigandosi con esemplare slancio nelle operazioni di soccorso, contribuendo con la tempestività e l’efficienza
a salvare dalla morte numerose vite umane…”come recita la motivazione del conferimento alla città di Bologna della Medaglia d’oro al Valore Civile.
In occasione del 35° Anniversario della Strage alla Stazione di Bologna, continuano le iniziative promosse dal Coordinamento Staffette Podistiche in memoria delle Vittime e manifestazioni a sfondo benefico. Tali iniziative vengono svolte oltre che a Bologna e provincia, anche nelle località di Funo – Medicina – Cervia, Brisighella e nel Comune di Marzabotto dove viene deposta una corona al Sacrario delle vittime Naziste. La manifestazione conclusiva per l’anno 2015 sarà quella del 4 Ottobre 2015 relativa alla Staffetta da Colle Ameno a Marzabotto a ricordo del 71° anniversario dell’eccidio.

A ricordo della Strage alla Stazione di Bologna partiranno numerose Staffette dalle seguenti località:
• Bibione
• Brennero
• Livorno, a memoria della tragedia della Moby Prince
• Piazza Fontana a Milano
• Villasanta
• Pavia
• Sesto Fiorentino
• Terni
• Uliveto
• Repubblica di San Marino
• San Benedetto Val Di Sambro
• Piacenza
• una delegazione proveniente dalla Germania e una dalla Croazia per confluire tutte il 2 Agosto 2015 alle ore 6,30 – 8,30 al Parco della Montagnola – Piazza VIII Agosto

Anche quest’anno alcune staffette transiteranno in paesi colpiti nel 2012 dal terremoto e per noi del Coordinamento vuol dire NON dimenticare e soprattutto NON dimenticarli.

Con le nostre manifestazioni ricordiamo anche le vittime del Treno Italicus, Ustica, e della banda della Uno Bianca. A tal proposito, la staffetta di San Marino ha il suo arrivo al Pilastro, in data 26 Luglio 2015 alle ore 19,30 davanti al monumento che ricorda i Carabinieri Mitilini – Moneta e Stefanini, e lì avrà luogo la cerimonia con la deposizione di una corona alla presenza delle Autorità Civili e Militari.

Un grazie particolarmente sentito va alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, all’Esercito Italiano, alla Guardia di Finanza, ai Vigili del Fuoco, alle Pubbliche Assistenze ed alle Polizie Municipali dei Comuni che attraversiamo.
Le tantissime persone, i Sindaci e le Autorità dei tanti Comuni che raggiungiamo, che ogni anno vengono coinvolte nelle nostre manifestazioni e che sempre rispondono con tanto calore sostenendoci nel nostro obiettivo: FARE MEMORIA vuol dire FARE FUTURO.
Ancora grazie per la Vostra attenzione e arrivederci al 2 agosto.

Lettera dell’on. Paolo Bolognesi – Presidente Associazione tra i familiari delle vittime del 2 agosto ’80:
Cari amici, vi ringraziamo per il sostegno e la solidarietà che ci dimostrate, anche quest’anno, nel ricordare la strage di Bologna. La vostra iniziativa rappresenta il cammino con il quale il ricordo di ciò che avvenne non si ferma; la staffetta della memoria che porta ad ognuno di noi il messaggio più importante, quello che la società civile non dimentica la sua Storia, non dimentica quel 2 agosto 1980, le 85 vittime i 200 feriti uccisi e colpiti dalla violenza neofascista.
“Si sono trovati nel posto sbagliato, al momento sbagliato”. Molti, negli anni, ci hanno ripetuto questa frase, riguardo ai nostri cari. Noi crediamo, invece, che ad essere nel posto sbagliato al momento sbagliato non siano stati gli 85 morti e i 200 feriti, ma gli esecutori, Francesca Mambro, Giuseppe Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini, terroristi fascisti che collocarono la bomba in stazione dopo aver ucciso, 40 giorni prima, il coraggioso magistrato Mario Amato che indagando sui gruppi neofascisti e la loro rete criminale aveva intuito la preparazione della strage. Nel posto sbagliato al momento sbagliato erano i colonnelli Musumeci e Belmonte, alti funzionari dei servizi segreti che – complici di Licio Gelli e Francesco Pazienza – invece di difendere il Paese dal terrorismo si attivarono per depistare le indagini sulla strage e coprire gli assassini.
Oggi, a distanza di 35 anni, i nostri sospetti maturati all’indomani della strage si sono rivelati fatti, confermati in migliaia di atti di indagini giudiziarie, i cui dati, incrociati e riletti portano ai nomi dei mandanti, dei burattinai della strategia eversiva.
Un puzzle della Verità e della Storia che abbiamo continuato a mettere insieme, pazientemente, pezzo per pezzo, recuperando verità che sarebbero altrimenti rimaste sepolte.
Tasselli importanti, fino ad oggi mancanti, che in questi decenni, come Associazione, non abbiamo mai smesso di cercare, analizzare, ricostruire con un lavoro paziente di incrocio di dati contenuti nelle migliaia e migliaia di atti di processi per eversione, mafia, finanza e che oggi, ci permette di avere una lettura globale di ciò che avvenne, di identificare i nomi e i ruoli dei molti fantasmi della Storia e di vicende allora definite misteriose o incomprensibili.
Il risultato di questo nostro lungo lavoro è contenuto in un dossier che abbiamo consegnato agli inquirenti perché si faccia compiutamente e definitivamente giustizia. La nostra associazione è nata 34 anni fa per perseguire giustizia e verità. Una battaglia civile che è stata, ed è, sempre difficile .Ma riteniamo che questo obiettivo sia il solo modo, per noi, di onorare i nostri cari. Abbiamo attraversato molti momenti bui, fatti di depistaggi giudiziari e mediatici, di informazioni taciute da chi aveva il dovere di denunciarle ed abbiamo dovuto sopportare gli atteggiamenti sprezzanti degli esecutori della strage, le menzogne interessate dei loro protettori, i troppi silenzi delle istituzioni. In questi 34 anni, spesso quello Stato, che avrebbe dovuto proteggerci, ha ostacolato la nostra azione. Ma nel nostro cammino, abbiamo incontrato anche persone che credono nei nostri stessi ideali e ci hanno sostenuto. Persone come voi, come Luigi Cervellati, che ogni anno si impegnano per sensibilizzare la società civile, i giovani alla memoria della strage di Bologna. Il nostro ringraziamento più grande va a tutti voi, che anche oggi siete qui, e sarete con la nostra Associazione domani, per non dimenticare e continuare questo cammino per la verità e la giustizia insieme.

POLIZIA MUNICIPALE – Dopo una precedente operazione l’area era stata posta sotto controllo
Allontanati tre abusivi da un edificio comunale in via Foro Boario

Nuovo intervento del Corpo di Polizia Municipale di Ferrara questa mattina (lunedì 27 luglio) nell’edificio di proprietà del Comune in via Foro Boario, a fianco della palestra Soft Boxe Ferrara e della sede AFM – Farmacie Comunali Ferrara S.r.l., per l’allontanamento di tre persone che vi alloggiavano abusivamente.
L’ultima operazione risaliva al maggio scorso e nell’occasione venne identificata una sola persona. Da quell’episodio l’area era stata posta sotto controllo ed avendo verificata una presenza più nutrita la Comandante della Polizia Municipale Laura Trentini ha disposto l’intervento di sgombero.
Alcuni operatori del Corpo di P.M., in sinergia con personale della locale Questura, sono pertanto entrati alle 7,30 di questa mattina nei locali della palazzina, che versa in condizioni di degrado. All’interno sono state identificate tre persone di nazionalità rumena che occupavano abusivamente i locali: S. D. di anni 20, S. S. di anni 39 e D. C. di anni 49.
Alle tre persone è stata contestata l’occupazione abusiva di locali pubblici e mentre due sono stati subito allontanati il terzo è stato accompagnato in Questura perché senza documenti e foto segnalato. Nel frattempo il Servizio Manutenzione del Comune di Ferrara sta provvedendo a chiudere in maniera definitiva l’accesso ai locali.

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Il Comune di Ferrara partecipa con “ComunEbook”. Presente all’inaugurazione il vicesindaco Massimo Maisto
Mercoledì 29 luglio all’isola d’Elba si alza il sipario sul ‘Festival ElbaBook’.

Anteprima – Sarà focalizzata sul reportage l’anteprima di #ElbaBookFestival, DOMANI 28 LUGLIO alle 21.30, sulla Terrazza del Barcocaio, in compagnia di GIANCARLO ROSSI, voce avvolgente di Rai Radio1, che presenterà Senza illusioni. Un inviato racconta, edito da La Camera Verde di Roma. Un libro fresco di stampa, ma ancora tiepido di storia, su 25 anni di carriera in giro per il mondo, cominciati con la guerra del Kosovo e passati attraverso il terremoto dell’Emilia. Con l’autore dialogherà Matteo Bianchi, per mettere a confronto il giornalismo di matrice locale con quello di respiro internazionale e per contrastare la siccità culturale; tutto il versante orientale dell’Isola, difatti, nei secoli ha posseduto acqua in abbondanza e, verdemare, si è conservato il più fertile. D’altronde, i turisti non si lasciano sfuggire una visita ai Canali di Rio nell’Elba.
A Rio nell’Elba crescono gli sguardi incuriositi e, al contempo, le mani si tendono intorno a un progetto che vuole fortemente essere condiviso, essere spartito tra le persone: ELBABOOK, il primo festival isolano dedicato all’editoria indipendente, animerà l’Isola dal 29 al 31 luglio, per valorizzarne culturalmente la parte orientale, la stessa che ospitò le ultime aspirazioni di Napoleone, nonché le ispirazioni di Hervé Guibert, dotato di acume e sensibilità, che oggi andrebbero riportate alla luce come il metallo del vicino parco minerario UNESCO. Cultura e arte sono le parole chiave per migliorare un’offerta turistica consapevole e la prima pietra posata dalla direzione artistica è stato il concetto di libro quale bene pubblico, senza mono-tendenze di mercato o egemonie al soldo dello squalo più abbiente. Il mare di #ElbaBookFestival sarà attraversato da 24 case editrici provenienti dall’intera Penisola, tra cui Tunuè, Voland, Nottetempo, 66thand2nd, Uovonero e Asino Edizioni, sarà di tutte le sfumature possibili, dalla narrativa per ragazzi ai diari di viaggio, dagli album illustrati alla poesia, dai saggi filosofici alle lezioni di giardinaggio, dalle minime più irriverenti alle massime della storia, sino agli audiolibri firmati Emons.
Dalla mattina alla sera la Terrazza del Barcocaio, Piazza del Popolo, Il Bastione, il Teatro Garibaldi e Piazza Matteotti saranno le cornici naturalistiche del festival, sino al Passo della Pietà, il cui nome profondo rievoca il testamento spirituale di Guibert, scomparso e sepolto proprio sull’Isola, simbolo di una cultura anticonformista e incompresa, che qui trovò un rifugio e che da qui potrebbe ripartire. Non si conteranno le contaminazioni, inoltre, tra spunti enologici ed enogastronomici, gli aperitivi offerti da AIS e Consorzio vini DOC, Birra dell’Elba, Elba Magna e Slow Food, le stravaganti colazioni in compagnia degli editori nei bar del centro, le sorprese inesauribili al bookshop della Libreria Stregata, gli spettacoli di giocoleria con i Metà e Mavà, e l’Amato Jazz Trio in concerto, preceduto dalla proiezione del documentario Amato Bros in compagnia del regista Giuseppe Di Bernardo.
Saranno tre giornate di spassose full immersion, come gli strapiombi sull’acqua cristallina, ricche di incontri, tavole rotonde, musica in strada e degustazioni delle primizie locali, dei produttori a km zero per tutelare il lavoro artigianale in Italia, oltre che diffondere la “bibliodiversità”; la quale ha unito le piccole e medie realtà editoriali alle piccole e medie istituzioni, agli atenei orientati all’estero, come l’Università per Stranieri di Siena, o ai comuni che si sono persino trasformati in editori per le scuole, a fini didattici, come il progetto ComunEbook di Ferrara. Su tutte, però, spicca la volontà del borgo di Rio, il più antico dell’Isola, ente organizzatore per eccellenza che ha messo a disposizione i suoi volontari e ogni suo angolo storico. Tre giornate già degne di fiducia, avendo ricevuto il contributo di Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, main sponsor, oltre che il patrocinio di Symbola, altisonante “Fondazione per le qualità italiane”, della Regione Toscana e della prestigiosa Fondazione “Elba”. In più il rapporto tra il territorio e gli editori è stato rafforzato dall’eco dei media partner, ovvero il sodalizio tra i consorzi Visit Elba e Visit Ferrara, e il collettivo 42Linee, consacrato ai bei libri e alla letteratura, che stampa la rivista “Flanerí” ed “effe – Periodico di Altre Narratività”, votato allo scouting autoriale. La carica etica è forte, ma anche l’entusiasmo non manca. Ecco il palinsesto: http://www.elbabookfestival.com/

FOCUS – Dall’editoria 2.0, al problema della distribuzione, alla cultura del riciclo
Gli appuntamenti del Festival da non perdere

Uno dei panorami più suggestivi dell’Isola d’Elba sarà lo sfondo del salotto d’onore della prima edizione di #ElbabookFestival, sulla Terrazza del Barcocaio, mercoledì 29 luglio, alle 16.30, quando il sindaco De Santi del Comune di Rio aprirà i lavori insieme al vicesindaco Massimo Maisto di Ferrara, ai curatori Roberta Bergamaschi e Marco Belli, e a Carlo Montalbetti, il direttore generale di Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, main sponsor. Un sostenitore virtuoso che poi, alle 19.15, illustrerà le Cartoniadi delle Isole Minori del Mediterraneo, vere e proprie olimpiadi del riciclo della carta, del recupero delle risorse ambientali.
Nel vivo della manifestazione si entrerà per gradi con due tavole rotonde: giovedì 30, alle 18.45, sempre sulla luminosa Terrazza del Barcocaio, il focus sarà su Digitale vs Cartaceo, con Daniele Manca, vicedirettore del Corriere della Sera, lo scrittore, blogger e giornalista Alberto Forni, Giulia Iannuzzi dell’Università di Trieste e Roberto Caso dell’Università di Trento. Modererà Giorgio Rizzoni, responsabile del progetto ferrarese ComunEbook, che a fini didattici coinvolge gli allievi del Liceo Scientifico “Roiti” di Ferrara per acquisire i rudimenti dell’editoria 2.0. Venerdì 31, invece, nello stesso luogo alla stessa ora, si affronteranno Grandi gruppi editoriali e grande distribuzione: misure a tutela dei piccoli editori. E prenderanno la parola gli editori Giulio Milani, Michelangelo Sebastiani, Dario De Cristofaro, e la libraia Silvia Boano. Modererà Isabella Cazzoli, tesoriere nazionale dell’Unione Atei e Agnostici Razionalisti.
Il Festival offrirà la possibilità di conoscere a tu per tu anche alcuni editori squisitamente toscani, tra cui Myra e Persephone, elbane doc, Ouverture (La Botte Scarlino), Intermezzi (Ponte a Egola) e Dissensi (Viareggio). Tra le chicche dall’estero l’evocativo Passo della Pietà, giovedì 30, alle 17, accoglierà il noir Moonlight Sonata (Meme Publishers) di Vincent Zandri, campione di vendite su Amazon USA, e la sera seguente, alle 22.15, il saggio Credere alle cazzate. Come non farsi risucchiare in un buco nero intellettuale (Nessun Dogma) di Stephen Law, con Maria Turchetto dell’Università Ca’ Foscari a introdurre.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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