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da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

V Edizione 4 luglio – 22 agosto 2015

Sabato 4 luglio – Ristorante La Cueva, Abbazia di Pomposa – Ore 22.00
in collaborazione con Jazz Club Ferrara
In occasione della Notte Rosa

Tom Kirkpatrick Jazz Workshop Orchestra
Valerio Pontrandolfo, sax tenore;
Tom Kirkpatrick, tromba;
Luca Pisani, contrabbasso;
Alberto Chiozzi, batteria

Al via, sabato 4 luglio (ore 22), Cueva Summer Jazz 2015. Ad inaugurare la quinta edizione della fortunata rassegna concertistica organizzata dal Ristorante La Cueva di Pomposa, in collaborazione con Jazz Club Ferrara, spetta ad un maestro del bebop, il trombettista americano Tom Kirkpatrick, che si esibirà con la sua Jazz Workshop Orchestra completata da Valerio Pontrandolfo al sax tenore, Luca Pisani al contrabbasso e Alberto Chiozzi alla batteria. L’evento è parte integrante del palinsesto ufficiale della Notte Rosa 2015.

Sabato 4 luglio (ore 22.00) al via la quinta edizione di Cueva Summer Jazz, rassegna concertistica organizzata dal Ristorante La Cueva di Pomposa (FE) in collaborazione con Jazz Club Ferrara.
Il taglio del nastro della kermesse patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Codigoro, dall’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po e da Ferrara Terra e Acqua,
è affidato ad un autentico maestro del bebop, il trombettista americano Tom Kirkpatrick, che si esibirà con la sua Jazz Workshop Orchestra completata da Valerio Pontrandolfo al sax tenore, Luca Pisani al contrabbasso e Alberto Chiozzi alla batteria. L’evento è parte integrante del palinsesto ufficiale della Notte Rosa.
È un jazz cosmopolita quello che scorre nelle vene di Kirkpatrick. Nato in Ohio nel 1954 Tom assorbe la passione per il jazz dai genitori musicisti. Dal pianoforte passa successivamente alla tromba compiendo gli studi presso la Julliard School of Music.
Il primo giro di boa risale alla fine degli anni ’70, quando il giovane trombettista, incoraggiato da Chet Baker, si trasferisce nella Grande Mela per tentare la fortuna. Il talento non passa inosservato e una serie di prestigiose collaborazioni si innesca pressoché vorticosamente sancendo l’ascesa della giovane promessa. Oltre a Baker, infatti, troviamo Kirkpatrick a fianco di giganti del jazz come Max Roach, Lou Donaldson, Harold Mabern, George Coleman, Clifford Jordan, Billie Higgins e molti altri.
Dopo aver esplorato in tour Stati Uniti, Europa e Giappone, Tom trascorre un paio d’anni tra Danimarca e Olanda, per poi eleggere l’Italia suo paese d’adozione, che lo accoglie spalancando le porte del panorama jazzistico nazionale. Oggi, oltre a svolgere un’intensa attività musicale è anche apprezzato docente.
Purezza del suono, versatilità ritmica e cangianti sfumature timbriche costituiscono la cifra stilistica di Kirkpatrick con cui anche gli standards più battuti vibrano di nuova luce.

Cena a partire dalle ore 20:00. Inizio concerti ore 22:00. In caso di maltempo gli eventi si svolgeranno all’interno del locale. Cocktail bar aperto per chi volesse partecipare al solo concerto.
Per informazioni e prenotazioni: www.lacuevapomposa.it , tel. 0533 719121 – 347 8742694

***

INFORMAZIONI
Infoline e prenotazione cena 0533 719121 – 347 8742694
www.lacuevapomposa.it

DOVE
Ristorante La Cueva
Via Centro, 26
Abbazia di Pomposa – Codigoro (FE)

In caso di maltempo i concerti si svolgeranno all’interno

COSTI E ORARI
Ingresso gratuito, cocktail bar aperto per chi volesse assistere al solo concerto
Cena a partire dalle ore 20.00
Concerto ore 22.00

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JAZZ CLUB FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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