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Da organizzatori

Il concerto del bassista statunitense concluderà gli appuntamenti del festival musical-enogastronomico slow che debutta giovedì 21 giugno a Lido Estensi

E’ il grande bassista newyorkese Jimmy Haslip l’ospite d’onore di “Comacchio Jazz Festival 2018”: per il quinto anno consecutivo si rinnova l’appuntamento ‘targato’ Jazzlife che ha visto approdare all’ombra dei Trepponti i maggiori interpreti del panorama jazz italiano ed internazionale. Dopo Paolo Fresu, Fabrizio Bosso ed il compianto Marco Tamburini, il duo Tuck & Patti, Dean Brown e Dave Weckl, la ‘piccola Venezia delle Valli’ attende lo storico fondatore degli Yellowjackets e fresco vincitore del Grammy Award con “Prototype”, album realizzato con i The Jeff Lorber Fusion e premiato quale miglior album strumentale. Il concerto-evento “Jimmy Haslip Globetrotter Project”, in programma giovedì 1 novembre alla Sala San Pietro, concluderà il “Comacchio SlowFest”, cartellone di iniziative fra Comacchio e la Costa promosse dall’associazione culturale musicale Jazzlife insieme a Consorzio L’Alba Porto Garibaldi, BiciDeltaPo, Holiday Park Spiaggia e Mare, Strada dei Vini e dei Sapori della provincia di Ferrara e Consorzio Vini Bosco Eliceo. “Il 2018 – spiega Luca di Luzio, il presidente di Jazzlife – è stato proclamato anno europeo del patrimonio culturale ma è anche, a livello nazionale, l’anno del cibo italiano. Di qui l’idea di promuovere questo contenitore di manifestazioni, in tutto cinque tappe, durante le quali, attraverso concerti, passeggiate ed escursioni in bici ed a piedi e ‘letture musicali’ per i più piccoli, andremo a valorizzare il sempre più forte e indovinato connubio fra musica ed enogastronomia locale, insieme all’invito a farsi catturare dalla straordinaria suggestione di questo territorio, non casualmente tutelato dall’Unesco per una bellezza e fragilità da vivere e gustare in maniera rispettosa, lenta e poco chiassosa”. “Anche nella caratterizzazione di date e appuntamenti – prosegue il presidente di Jazzlife – abbiamo puntato su una programmazione assolutamente mirata. Il debutto, a Lido degli Estensi, è infatti previsto per giovedì 21 giugno, in occasione del solstizio d’estate e della Festa Europea della Musica. Mentre a Porto Garibaldi, l’appuntamento inserito nella Notte Rosa, vedrà venerdì 6 luglio esibirsi lungo il PortoCanale formazioni musicali tutte al femminile. Eppoi i ‘luoghi del cibo’ di cui è ricco il centro storico di Comacchio saranno protagonisti, accanto a spettacoli musicali diffusi negli angoli più suggestivi del centro storico, sabato 4 agosto nella tappa dedicata alla Notte Bianca del Cibo Italiano. Il 15/16 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, puntiamo a collegare i più rilevanti siti storici e naturalistici fra la città di Comacchio, le sue Valli e la Costa. Infine gli appuntamenti di chiusura fra il 31 ottobre ed il primo novembre andranno ad incrociare la Giornata Nazionale del Trekking Urbano – Festa del Turismo Sostenibile e Slow”.

Il programma dettagliato del “Comacchio SlowFest 2018” – che è realizzato con il contributo, fra gli altri, di Camera di Commercio di Ferrara e Comune di Comacchio – sarà a breve consultabile e scaricabile dal sito www.comacchioslowfest.it

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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