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Sei tappe in tre mesi nei Comuni del ferrarese serviti da Clara, la nuova società per la gestione e la raccolta dei rifiuti frutto della fusione tra Area e Cmv raccolta: è il ‘ClaraFestival’, presentato venerdì nella residenza comunale di Copparo. Alla conferenza stampa hanno preso parte Alida Padovani, consigliera di amministrazione di Clara spa, Mirna Schincaglia, responsabile delle relazioni esterne dell’azienda, inoltre Rossano Scanavini, direttore organizzativo ClaraFestival per Made Eventi, e alcuni amministratori dei Comuni che ospiteranno le tappe della manifestazione delegati dell’azienda sia i componenti dell’organizzazione artistica dell’evento, che si propone di essere un’iniziativa culturale che coinvolga anche i territori.

Mirna Schincaglia ha spiegato che ClaraFestival “si propone di essere una nuova festa, che coinvolga tutti ma soprattutto i giovani, una vera e propria valorizzazione dei territori”. Una competizione musicale attraverso una serie di concerti volti a unificare, tramite il forte linguaggio della musica, varie generazioni e magari scovare anche qualche talento, come si augura Alida Padovani, consigliere di Clara: Clarafestival si rivolge ai ragazzi appassionati di musica e di canto che potranno partecipare come singoli o in gruppo. Il premio finale consisterà nella registrazione e produzione di un inedito con videoclip.
Naturalmente non mancheranno le occasioni per parlare di ambiente, gestione dei rifiuti, di cosa Clara fa e di cosa vorrebbe fare in futuro.
Anche Rossano Scanavini di Made Eventi, direttore artistico di ClaraFestival, è certo della riuscita, e sottolinea come “molta importanza sarà riservata alla scoperta di nuovi talenti”, che verranno anche sponsorizzati e rilanciati attraverso i social network.
Un festival quindi dalle mille sfaccettature, ma che al centro pone la riscoperta dei territori e la loro tutela, proprio mediante la conoscenza dell’azione di Clara.

Il concorso e i concerti partiranno il 23 giugno a Bondeno, per concludersi con la finale di Copparo il 23 settembre.
All’interno ci saranno anche momenti di magia, affidati al mago Roberto Ferrari, che promette di fare “sensibilizzazione sulla raccolta differenziata attraverso la magia, per far emozionare e dare un messaggio su questo tema”.
Le iscrizioni si sono aperte proprio venerdì 9 giugno e prevederanno una preselezione se il numero degli iscritti dovesse essere molto alto. E’ possibile scaricare il modulo dalla pagina facebook ‘Clara Festival’ e sul sito www.clarambiente.it.

Il dettaglio delle tappe di Clarafestival:

1° tappa: Bondeno, LocalFest, venerdì 23 giugno
2° tappa: Comacchio, Fiera di san Cassiano, sabato 12 agosto
3° tappa: Codigoro, Fiera di santa Croce, venerdì 8 settembre
4° tappa: Cento, Fiera campionaria, domenica 10 settembre
5° tappa: Portomaggiore, Antica Fiera, domenica 17 settembre
Finale: Copparo, Settembre copparese, sabato 23 settembre

Per maggiori informazioni sul regolamento e per scaricare il modulo di iscrizione [clicca qui]
Pagina fb Clara
pagina fb ‘Clara Festival’

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Jonatas Di Sabato

Giornalista, Anarchico, Essere Umano

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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