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da: organizzatori

Il Carnevale è Rinascimentale! Dal 4 al 7 febbraio 2016 tornano i fasti della Corte Estense per 4 giorni di eventi. Protagonista Isabella d’Este, a cui Ludovico Ariosto recitò per la prima volta l’Orlando Furioso, che celebra 500 anni.

Per chi è alla ricerca di un Carnevale davvero originale, l’atmosfera giusta è a Ferrara. Nella città rinascimentale per eccellenza, da giovedì 4 a domenica 7 febbraio 2016, si animano gli eleganti palazzi della Corte Estense e del centro storico patrimonio dell’umanità UNESCO, catapultando i visitatori in un autentico viaggio nel tempo, tra i fasti di duchi e duchesse, cavalieri e dame del ‘400 e ‘500. È il Carnevale Rinascimentale a Ferrara, che quest’anno si svolge nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla prima edizione dell’Orlando Furioso (22 aprile 1516), illustre opera letteraria di Ludovico Ariosto, morto nella città ferrarese. Nel febbraio del 1507, il poeta recitò per la prima volta il poema cavalleresco alla principessa Isabella d’Este (Ferrara, 1474 ‒ Mantova, 1539), marchesa di Mantova, figlia del duca Ercole I e di Eleonora d’Aragona. Sarà dunque lei la protagonista della manifestazione che per 4 giorni trasformerà il cuore storico ferrarese in un emozionante concentrato di iniziative culturali, concerti, rappresentazioni teatrali, banchetti in costume con piatti e atmosfera rinascimentale, conferenze su personaggi estensi e su aspetti della vita dell’epoca, itinerari turistici tematici e visite guidate teatrali. Momento clou del Carnevale Rinascimentale sarà il corteo storico del sabato pomeriggio del 6 febbraio, quando oltre 300 figuranti sfileranno lungo le vie del centro, contornati di danze, musici, duellanti, armigeri, giocolieri e spettacoli di fuoco. Tanti anche gli eventi dedicati ai bambini, oltre all’ingresso gratuito nei musei durante il fine settimana.
Il Carnevale Rinascimentale è promosso dal Comune di Ferrara e dall’Ente Palio, in collaborazione con altri partner istituzionali e associazioni culturali, come l’UNESCO, l’Università degli Studi di Ferrara e la Camera di Commercio.
Con il consorzio Visit Ferrara, si può scegliere tra tour con soggiorno, visite guidate, proposte enogastronomiche, esclusive esperienze di Carnevale nelle atmosfere dei palazzi rinascimentali, ed altre attività, prenotando su www.visitferrara.eu
Nello specifico, con la proposta “Vivi il Carnevale e i fasti del Rinascimento”, si può scegliere tra 2 giorni e 1 notte inclusa la visita guidata teatrale al Castello Estense, cena rinascimentale e visita della città, a partire da 97 euro a persona. Con un giorno e una cena tipica in più (3 giorni, 2 notti), da 175 euro.
Per scoprire il Carnevale Rinascimentale www.carnevalerinascimentale.eu e per avere maggiori informazioni sulla manifestazione: info@carnevalerinascimentale.eu

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CONSORZIO VISIT FERRARA


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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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