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da: organizzatori

Dinner in jazz, Sing & Sound, arte ‘en plein air’, libri e body painting: eventi per tutti i gusti ai Lidi. Al Gallanti Beach cena con il Black Soul Quintet; Scacchi in contest per aspiranti cantanti, debutta a Porto Garibaldi ed Estensi ‘la Via dell’Arte’. E venerdì a Nazioni in piazza Italia arriva Achille Occhetto… in attesa del primo concorso di body painting sulla costa comacchiese.

Dalla cena in jazz al contest per aspiranti cantanti, dall’arte ‘en plein air’ alla passerella letteraria e – per la prima volta sulla nostra costa – un concorso di body painting: è una settimana ricchissima di appuntamenti per tutti i gusti quella che propone “Aspettando la Sagra dell’Anguilla”. Sono infatti ben sei gli eventi in programma fra martedì 21 e sabato 25 luglio nell’ambito del ‘cartellone-contenitore’ che accompagna l’estate ai Lidi di Comacchio verso la grande kermesse della ‘regina delle valli’. Si parte fra le note, martedì sera alle 21 al Gallanti Beach di Lido Pomposa – info 0533 380415, con “Dinner in Jazz”, cena con menu a tema (aperitivo di benvenuto; sarda in saor e zuppetta di cozze e vongole veraci, risotto alla comacchiese; fritto dell’Adriatico con polentina fritta; mousse d’anguria) abbinato ai vini doc Bosco Eliceo della Tenuta Garusola – Coop. Giulio Bellini ed accompagnato dal sound del Black Soul Quintet: Alessandra Abbondanza (voce); Luca di Luzio (chitarra); Enrico Pelliconi (pianoforte); Simone Francioni (basso elettrico) e Stefano Lelli (batteria). Mercoledì 22 ancora musica protagonista – dalle 21,30 in viale Alpi Centrali a Lido degli Scacchi – con la seconda serata del “Sing&Sound”, contest itinerante per aspiranti cantanti di tutti gli stili ed età (info 349 8190452) nel corso del quale – insieme all’animazione di Radio Sound 98,1 Fm ed all’esibizione del zumba team di Mad Dany – verranno selezionate ulteriori due voci per la finale del 4 ottobre a Comacchio in occasione della Sagra dell’Anguilla. Sempre mercoledì, sul lungomare di viale dei Mille a Porto Garibaldi, primo appuntamento con “La Via dell’Arte”, esposizione ‘en plein air’ di pittura, scultura ed opere d’arte in genere, che da venerdì – e sino al 21 agosto – farà tappa anche a Lido degli Estensi in viale Carducci (zona Porta Venezia). Ancora il 24 agosto appuntamento di assoluto rilievo per Librandosi: la rassegna letteraria promossa da Querce Project si trasferisce in piazza Italia a Lido delle Nazioni e propone un ospite assolutamente d’eccezione: Achille Occhetto, l’ultimo segretario del Pci che presenterà il suo libro “Potere e Antipotere” (Fazi editore) insieme a Vincenzo Imperatore, autore di “Io so e ho le prove” (Chiarelettere editore). Infine, sabato 25 luglio ancora a Porto Garibaldi, appuntamento da non perdere con il primo concorso di pittura sulla pelle “Riviera di Comacchio”.
Il programma completo degli appuntamenti di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla”, promossi con il coordinamento di Delta Input da Associazione L’Alba Porto Garibaldi, Unione Sportiva Volania, Jazzlife, Ca Tourism, Querce Project, Anam, Vivispina, Strada dei Vini e dei Sapori e Consorzio Vini Bosco Eliceo grazie al supporto di Comune di Comacchio, Provincia e Camera di Commercio di Ferrara, è consultabile sul sito www.eventicomacchio.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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