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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

In attesa del risveglio della Forza (settimo episodio della saga di Star Wars in uscita nei cinema il 16 dicembre) il mondo di Guerre stellari sbarca a Comacchio (Palazzo Bellini, via Agatopisto) dall’11 al 13 dicembre con una serie di eventi. Guerrieri, personaggi, astronavi della celeberrima saga cinematografica saranno reinterpetati all’interno dell’esposizione “Guerre stellari a mattoncini” dove ovviamente i mattoncini sono quelli Lego. Sarà dunque possibile osservare tutto questo nelle produzioni e nei modelli sia venerdì 11 che sabato 12 (dalle 15,30 alle 19,00) che domenica 13 (dalle 10 alle 18). Inoltre il sabato pomeriggio (alle 18,30) ci sarà la proiezione gratuita del film ‘The Lego Movie’. “In definitiva, dopo il successo delle due edizioni in Castello Estense, abbiamo portato a Comacchio il mondo fantastico dei mattoncini Lego ispirati alle saga di Star Wars. – afferma Davide Urban, direttore di Ascom Confcommercio Ferrara -. Ai Lego si lega un divertimento sano e sereno che si addice perfettamente alle famiglie, che potranno anche unirsi nelle stesse giornate alle altre iniziative previste da “Natal’è Comacchio”: proposte musicali, culturali, di animazione per i bambini, in una miscela ormai collaudata anche dopo le esperienze estive di Comacchio by Night, e sempre nella logica di far sì che Comacchio sia accattivante per i visitatori 12 mesi all’anno”.
Un modo quello dei Lego, “dove l’unico vero e solo limite è la fantasia e creatività; non ci poteva essere ambientazione più azzeccata ed originale di Comacchio per sposare Star Wars, i mattoncini della Lego e le sue suggestioni”, commenta Alessio Paparella dal suo nuovo punto vendita Brick Customs & Games, dove è contenuto tutto lo scibile sulla Lego: dai pezzi storici, alle ultime creazioni a quelli fuori mercato e introvabili.
L’iniziativa dedicata a Stars Wars non finisce qui: i primi trenta appassionati che porteranno le loro creazioni partecipando al concorso “Porta il tuo Lego in mostra con noi”, non solo ispirate a Guerre Stellari ma anche a Polizia, Pompieri, City e Technics, riceveranno un biglietto omaggio valido nei cinema Cineplus (Comacchio), Cinepark (Cento) o Apollo (Ferrara). Per informazioni ed adesioni al concorso gratuito basterà recarsi alla pagina di Facebook dedicata a Natal’è Comacchio sulla sezione dedicata. Natal’è Comacchio è un progetto Ascom che vede il supporto del Comune di Comacchio ed ha come sponsor Cassa di Risparmio di Cento, Ferimpex e Giocheria.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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