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Giorno: 31 Gennaio 2014

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Allarme speculazione sul concordato in bianco. Confartigianato denuncia un “uso disinvolto”

da: ufficio stampa Confartigianato

«Il concordato in bianco del decreto crescita, è un’ancora di salvezza o una tagliola?». A ormai un anno dall’entrata in vigore del provvedimento, è quello che si chiede la Confartigianato, che lancia l’allarme ‘speculazione’ mettendo in discussione «il meccanismo  perverso – spiega il vice segretario, Paolo Cirelli – che concede alle imprese di autocertificare la propria posizione di difficoltà economico-finanziaria, con diritto di sospendere i pagamenti ai creditori per un periodo che va dai 60 ai 180 giorni. Creditori che non possono agire esecutivamente né chiedere il fallimento dell’azienda debitrice». L’associazione diretta da Giuseppe Vancini rivela che cominciano a contarsi i casi di aziende che rischiano la chiusura. «Registriamo un utilizzo disinvolto del provvedimento – incalza il vice – che si sta rivelando un premio per troppi, una comoda alternativa al fallimento che umilia e lascia a mani vuote la maggioranza dei creditori, in particolare i medio piccoli». Esempi pratici. «Nell’edilizia succede che l’impresa committente conceda in subappalto ad artigiani e piccoli imprenditori i lavori da eseguire. Poi incassi il corrispettivo dalla stazione appaltante e quasi contemporaneamente presenti richiesta di concordato in bianco. In questo modo però non  paga le imprese subfornitrici esposte con istituti di credito che, appresa la notizia, pretendono addirittura rientri immediati su scoperti e affidamenti. Anche se economicamente sano, ma con problemi di liquidità, il subappaltante viene così messo in ginocchio». Un comportamento che la Confartigianato stigmatizza, tanto più «perché utilizzato anche nelle zone del cratere sismico», rimarca Cirelli. Ecco perché chiede «una maggiore attenzione ai requisiti delle imprese che partecipano agli appalti, un maggior frazionamento degli importi, così da permettere alle realtà del territorio di concorrere evitando il subappalto. Di prevedere un meccanismo trasparente di saldo tra stazione appaltante e subappaltatore inserendo per quest’ultimo il pagamento diretto o un privilegio di incasso, tutele con corsie  preferenziali per i fornitori che hanno contratti continuativi con un unico  grande cliente di riferimento».

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“Gli sbandieratori del Palio patrimonio e testimonial di Ferrara”

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

“Faccio i miei complimenti agli sbandieratori di Ferrara perché rappresentano la ricchezza e il patrimonio di questa città, portandone alto il nome con orgoglio in tutto il Paese” con queste parole Francesco Colaiacovo, Presidente del Consiglio comunale – facendo gli onori di casa nella sala del Consiglio in Municipio – ha accolto oggi gli atleti delle Contrade del Palio di Ferrara che si sono distinti nel corso del 2013 vincendo i Campionati Italiani Sbandieratori.
A fare eco alle parole di Colaiacovo, il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani. “Ringrazio questi ragazzi per la loro dedizione, li ringrazio perché – senza volerlo – con la loro presenza nelle competizioni fanno inconsapevolmente promozione turistica ed anche perché grazie a loro si preserva la vita di comunità delle Contrade, che costituiscono già dagli anni ’60 un modello i coesione sociale che noi abbiamo il compito di preservare.”

Geppy_Toglia_Premiazioni“Questi premi sono un riconoscimento per il vostro impegno agonistico e soprattutto perché voi siete un esempio di impegno e di spirito di sacrificio, non comuni di questi tempi. – ha aggiunto la Presidente della Provincia, Marcella Zappaterra – Voi tutti siete la metafora della dedizione necessaria in tutte le occasioni della vita.”
Un saluto al pubblico e agli atleti è stato portato anche da Alessandro Fortini, Presidente dell’Ente Palio, che ha spiegato che “Avevo voglia di iniziare i nostri appuntamenti pubblici con la parte più ‘vera’ del mondo del Palio, questi ragazzi che con passione e senza mai risparmiarsi si allenano sotto il sole e la pioggia per la voglia di far bene e anche di insegnare ai più giovani”.
Proprio i più piccoli – che si sono distinti nei Giochi Giovanili Sbandieratori a Massa Marittima- sono stati i primi premiati della manifestazione.
Marcella Zappaterra ha consegnato la targa a Riccardo Gianati – Edoardo Sacchi, di Borgo San Giovanni – che hanno vinto nella Coppia Tradizionale 1^ Fascia .
Francesco Colaiacovo ha premiato la Piccola Squadra di Borgo San Giacomo che ha vinto il titolo di 1^ Fascia. (Matteo Aguiari, Mattia Bocchi, Luca Marzola , Giulio Pasquali, Luca Pasquali, Matteo Romani)
Tiziano Tagliani ha invece premiato Simone Franceschetti che ha vinto il Singolo Tradizionale di 2^ Fascia per il Rione Santo Spirito, mentre Aldo Modonesi, assessore al Palio, ha premiato i vincitori nella Coppia Tradizionale 2^ Fascia di Rione Santo Spirito, Simone Franceschetti e Alessandro Scapoli.
Alessandro Fortini ha infine premiato la Piccola Squadra di Borgo San Giacomo che ha portato a casa il titolo di specialità per la 3^ Fascia (Lorenzo Alberti – Andrea Benini – Mattia Lo Pinto – Davide Marzola Marco Parmeggiani – Mattia Vedovato).

Il Sindaco ha poi premiato Nicolò Chiodi di Borgo San Giovanni “record man” della specialità Singolo Tradizionale: Nicolò si è infatti distinto per aver vinto la Tenzone Bronzea (campionati nazionali A3) conquistando un posto in Tenzone Argentea (campionati nazionali A2), riuscendo a dominare anche qui per ottenere la qualificazione immediata alla Tenzone Aurea (campionati nazionali A1), dove ha sfiorato il podio fino ad aggiudicandosi, lo scorso novembre, il primo posto al Flag Ranking. E non è tutto: Chiodi ha gareggiato anche nella coppia tradizionale insieme a Simone Ramari. L’affiatato duetto ha vinto sia i Campionati A3 che quelli A2, ben comportandosi anche nella Tenzone Aurea. A loro il riconoscimento è stato consegnato da Aldo Modonesi.
La Zappaterra ha anche premiato la squadra musici di Borgo San Giovanni, che ha vinto a Cerreto Guidi – Campionato Nazionale A3 – la gara di specialità.
Infine, premio per i Campioni Nazionali di Ascoli Piceno: Andrea Baraldi e Giacomo Malagoli di San Giacomo. Il primo è stato premiato da Tiziano Tagliani per il titolo Nazionale Sbandieratori nel Singolo Tradizionale, mentre Alessandro Fortini ha consegnato la targa di riconoscimento al duo, per il titolo di Campioni Nazionali nella Coppia Tradizionale.

Il Presidente dell’A.E.R..R.S., Giannantonio Braghiroli, ha poi consegnato un premio speciale un riconoscimento speciale allo sbandieratore più giovane e a quello più “anziano”, rispettivamente Riccardo Gianati di San Giovanni e Andrea Baraldi di San Giacomo.

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Per il debutto della Ragazza, musica, presentazione del curatore e apertura sino alle 2 di notte

da: ufficio stampa Studio Esseci

E’ l’8 febbraio la data del debutto ufficiale de La ragazza con l’orecchino di perla in Palazzo Fava. Lei, con i suoi 36 magnifici compagni, ovvero con gli altri capolavori del Seicento olandese, si è già graziosamente concessa agli addetti ai lavori e ad un pubblico selezionatissimo di ospiti, conquistandoli.
Dall’8 febbraio si concederà a tutti, o meglio a chiunque riuscirà a conquistare uno dei preziosi biglietti di ingresso alla mostra. Si sa già che le richieste saranno superiori alle disponibilità: la sede espositiva, per altro bellissima, ha una capienza limitata e la Ragazza, ovunque sia andata in questa sua breve tournee fuori casa, ha attratto le folle. Per questo Marco Goldin, che della mostra è il curastore e l’organizzatore ha deciso che l’8 febbraio sarà possibile accedere al cospetto della raffinata Ragazza con orario prolungato fino alle due della notte. La mostra è promossa da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genius Bononiae-Musei nella Città, Intesa Sanpaolo, Mauritshuis Museum , Linea d’ombra, con main sponsor Segafredo Zanetti.
“Data la grande attesa, abbiamo deciso – comunica Goldin – di predisporre già nella prima giornata di mostra, 8 febbraio, un’apertura straordinaria dalle 9 del mattino alle 2 della notte (chiusura della biglietteria un’ora prima). L’ultima fascia prenotabile è quella delle 21.30-21-50. Dopo questo orario l’ingresso sarà riservato esclusivamente a chi non ha una prenotazione”.
Non solo. Com’era nella tradizione dei festeggiamenti per l’arrivo a Bologna di qualche Gran Sovrano, per la Ragazza si farà musica. Così l’8 febbraio, alle 20.30 (primo turno) e alle 22.00 (secondo turno), nella Chiesa di San Colombano (a 50 metri da Palazzo Fava), ci sarà in onore della Ragazza un concerto gratuito del maestro Liuwe Tamminga con musiche olandesi del Seicento. Il maestro sarà accompagnato al flauto dolce dal maestro Kees Boeke. Suonerà, su clavicembalo, virginale, muselaer e organi, musiche olandesi di J.P. Sweelinck e Jacob van Eyck, compositori coevi di Vermeer.
Da notare come la chiesa di San Colombano, una delle sette sedi museali del circuito museale Genus Bononiae, conservi la collezione di strumenti musicali antichi donata dal Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini.
Per i concerti l’ingresso è libero fino a eventuale esaurimento dei posti.
Inoltre per tutti i visitatori che in quel momento saranno all’interno di Palazzo Fava, l’8 febbraio, nella sala conferenze al terzo piano, con inizio alle 21 (primo turno) e alle 22.30 (secondo turno), Marco Goldin racconterà la mostra di cui è curatore.
Anche in questo caso l’ingresso alla conferenza è libero fino a esaurimento dei posti.
Per tutte le persone in attesa all’esterno di Palazzo Fava, a partire dalle ore 21 dell’8 febbraio, ci sarà un servizio di bevande calde e stuzzichini offerti dall’Associazione Panificatori di Bologna e Provincia.
Val la pena di memorizzare che l’elevatissimo numero di richieste di biglietti che continua a pervenire al call center della mostra, da tutta Italia e anche da molte nazioni europee, per la La ragazza con l’orecchino di perla suggerisce, ancora una volta, di prenotare l’ ingresso prima di programmare la partenza per Bologna. Lo si può fare sul sito www.lineadombra.it, così da evitare prevedibili tempi di attesa, e al call center di linea d’ombra, di cui è bene ricordare il numero: 0422-429999.
Per quanto riguarda la disponibilità dei biglietti acquistabili direttamente in cassa a Palazzo Fava a Bologna (dunque senza prenotazione), ogni giorno sulla homepage dello stesso sito sarà reso noto il numero degli ingressi disponibili per il giorno successivo.
Per ogni chiarezza, la stessa informazione sarà riprodotta su un display luminoso all’esterno di Palazzo Fava, dove sarà possibile leggere la disponibilità, a scalare, sia della giornata in corso, sia quella per il giorno successivo.

Informazioni e prenotazioni:
www.lineadombra.it tel. 0422429999

Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499

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Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 31 gennaio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore domenica 2 febbraio dalle 12
Modifiche al traffico per gara ciclistica

In occasione della gara ciclistica 13°G.P. Estense Motori organizzata dall’a.s.d. Cicloclub Estense per la giornata di domenica 2 febbraio, nelle strade comunali inserite nel percorso di gara, a partire dalle 12, sarà sospesa la circolazione dei veicoli per il tempo strettamente necessario a consentire il passaggio dei concorrenti. Le vie interessate dal provvedimento saranno in particolare: via Finati, via Monari, via Sutter e viale Colombo.

SCUOLA DI MUSICA MODERNA – Presentazione sabato 1 febbraio alle 15,30 in via Darsena
Con Tiziano Zanotti alla scoperta delle potenzialità del basso elettrico

(Comunicato a cura dell’Associazione Musicisti di Ferrara)

Sabato 1 febbraio alle 15,30 nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna Amf (via Darsena 57 a Ferrara), il bassista bolognese Tiziano Zanotti presenta il libro ‘Senza rete bass tour – Equilibrismo per basso elettrico solo’. La presentazione sarà l’occasione per una ‘clinic’ sul basso elettrico, strumento a 4 e 6 corde con ancora molte sfaccettature da scoprire. Tiziano Zanotti è un artista che ha come missione l’esplorazione della musica in ogni suo aspetto e il suo libro presenta strategie e tecniche per dare vita a uno strumento spesso poco valorizzato. “Senza rete bass tour è tutto questo – dichiara – la ricerca di un equilibrio dinamico tra cuore, intelletto e tecnica, sperimentando le tante possibilità di uno strumento capace di sorprendere e di emozionare”.
L’incontro è a ingresso libero

Tiziano Zanotti
Bassista, contrabbassista e compositore bolognese nato nel 1964. Terminati gli studi classici ha frequentato diversi corsi di specializzazione in musica jazz e rock, approfondendo anche la conoscenza della chitarra, del pianoforte e del violoncello. Ha studiato con Marc Johnson, Furio di Castri, Palle Danielsson, Bruno Tommaso, Pat Martino, Ubaldo Fioravanti, Trilok Gurtu, Gianluigi Trovesi, Peter Erskine, John Taylor, Giancarlo Gazzani. Ha preso parte a varie produzioni discografiche e live come sideman, suonando per Claudio Lolli, Nicola Piovani, Andrea Bocelli, Franz Campi, Ivan Valentini, Josef Alessi, Andrea Giuffredi, per citarne alcuni, e in diverse orchestre sinfoniche e gruppi jazz e rock. Come leader ha realizzato i CD e DVD Minimized (CFM 1998), Tarabuk (Velut Luna 2005), Influences (Echoes 2006), Live at the Castle (Echoes 2007) e Gestire lo Spazio (Echoes 2007), riscuotendo consensi sia dal pubblico che dalla stampa specializzata. Particolarmente attivo anche nel campo della didattica musicale, ha insegnato nei corsi di formazione presso il Teatro alla Scala, la Fondazione Arturo Toscanini e Idea. Nel 1996 ha fondato il Centro di Formazione Musicale di Bologna, ricoprendo il ruolo di direttore e docente di basso e contrabbasso, pubblicando anche diversi manuali e CD multimediali per l’insegnamento poi tradotti in inglese e francese. L’ultima pubblicazione didattica della metodologia originale Bassista contemporaneo (Echoes 2006) sta avendo una grande diffusione presso scuole di musica e insegnanti di basso elettrico. Attualmente è impegnato nello sviluppo di nuovi progetti e spettacoli, tra cui: Solo bass (performance per basso elettrico solo e electronics), SoVis (elettrojazz con video manipolazioni), Zanotti – Alberghini (proseguimento del progetto Influences per contrabbasso, sax e percussioni).

CONFERENZA STAMPA – Lunedì 3 febbraio alle 12 nella sala dell’Arengo della Residenza Municipale

Presentazione degli atleti della Ginnastica artistica della P.G.F. in gara nel Campionato italiano A2

31-01-2014

Lunedì 3 febbraio alle 12 nella sala dell’Arengo della Residenza Municipale si terrà la presentazione della squadra di Ginnastica artistica maschile della P.G.F. (Palestra Ginnastica Ferrara) che partecipa al Campionato italiano di serie A2.

Interverranno all’incontro l’assessore comunale allo Sport Luciano Masieri, il presidente P.G.F. Franco Mantero, la direttrice tecnica Loriana Ferrari, il tecnico Agostino Dario insieme ad una rappresentative degli atleti ginnasti della squadra.
2.a COMMISSIONE CONSILIARE – Martedì 4 febbraio alle 15,30 in sala Zanotti

Convenzione tra i Comuni di Ferrara e Cento per il trasporto scolastico

31-01-2014

Martedì 4 febbraio alle 15,30 nella sala Zanotti della residenza municipale si riunirà la 2.a Commissione consiliare, presieduta dal consigliere Daniele Civolani. All’attenzione del gruppo di lavoro l'”Approvazione della convenzione tra il Comune di Ferrara e il Comune di Cento per il Trasporto Scolastico di alunni residenti nel Comune di Ferrara e frequentanti le scuole del Comune di Cento, anni scolastici 2013/2014 e 2014/2015″.
SCUOLA MUSICA MODERNA – Domenica 2 febbraio dalle 15,30 in via Darsena

Nuovo appuntamento per la pratica della musica classica

31-01-2014

E’ previsto per domenica 2 febbraio alle 15,30 il nuovo appuntamento con la musica classica proposto dalla Scuola di Musica Moderna di Ferrara (via Darsena 57). Temi della lezione di “Classica dal vivo”, a ingresso gratuito, saranno la forma musicale e l’esecuzione strumentale.

LA SCHEDA (a cura dell’Associazione Musicisti di Ferrara)
Per il secondo anno, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme, l’Associazione Musicisti di Ferrara, in collaborazione con il Comune di Ferrara (Assessorato alla Cultura e Giovani), organizza una serie di sette appuntamenti nell’Aula Magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara, in via Darsena 57. Gli incontri hanno come temi la guida all’ascolto della musica classica e la pratica viva dell’esecuzione musicale da parte di insegnanti o allievi.
Le lezioni di “Classica d’ascolto” saranno delle guide all’ascolto a carattere divulgativo durante le quali verranno affrontati vari argomenti relativi a un periodo storico, a un autore o a un tema di carattere generale inerente la tradizione musicale europea.
Nelle lezioni di “Classica dal vivo” invece, gli allievi avranno l’opportunità di partecipare alla preparazione e allo studio di brani del repertorio classico nell’esecuzione degli insegnanti o degli allievi stessi.
La finalità di questi appuntamenti è quella di rendere evidente l’attualità di una tradizione che troppo spesso è a torto considerata d’elite o “anacronistica”, ma che di fatto costituisce le fondamenta del nostro linguaggio musicale e del nostro patrimonio culturale.
L’orario delle lezioni è dalle 15,30 alle 18.

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore lunedì 3 febbraio dalle 6 alle 22

Un tratto di via Aldighieri chiuso al transito per la “Fiera di San Biagio”

31-01-2014

In occasione della tradizionale “Fiera di San Biagio”, lunedì 3 febbraio dalle 6 alle 22 in via Aldighieri, nel tratto compreso fra via Lucchesi e via Garibaldi, sarà in vigore il divieto di circolazione per tutti i veicoli, eccetto quelli dei residenti e degli autorizzati.

PROTEZIONE CIVILE REGIONALE – Ultimi aggiornamenti a cura dell’Agenzia regionale – ALLERTE

Tutti gli avvisi e le allerte pubblicate sulle pagine del sito internet ufficiale – Fase di attenzione per condizioni meteo e criticità idraulica

31-01-2014

>> GLI AVVISI E LE ALLERTE DELLA PROTEZIONE CIVILE dell’Emilia Romagna

(Aggiornamento AVVISI e ALLERTE a cura degli uffici della Protezione Civile Regionale)

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Il Presente remoto 2014′: incontro lunedì 3 febbraio alle 17

‘Il Piccolo Principe’ nella letteratura disegnata contemporanea

31-01-2014

Proporrà un viaggio fra le diverse versioni illustrate del ‘Piccolo Principe’ il primo appuntamento 2014 con le conversazioni etno-antropologiche del ciclo ‘Il presente remoto’, in programma lunedì 3 febbraio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro, aperto a tutti gli interessati, vedrà in veste di relatore Roberto Roda, studioso di etnografia e antropologia culturale del Centro di Documentazione storica del Comune di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
L’incontro vuole ricordare i settant’anni dalla scomparsa di Antoine Jean-Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry (1900-1944), aviatore e scrittore, autore de “Il Piccolo Principe”, uno dei libri più letti e amati della letteratura occidentale post-bellica.
“Il Piccolo Principe” nacque come libro illustrato e i disegni di Saint-Ex, come lo chiamavano gli amici, non sono meno importanti delle parole. Questo libro che ha affascinato (e continua ad affascinare) milioni di lettori, grandi e piccini, che ha attirato l’attenzione d’intellettuali e di un filosofo e teologo come Eugene Drewermann, ha permesso lo sviluppo di varie narrazioni verbo-visive ispirate alle vicende del Piccolo Principe e del suo autore. Hanno raccolto la lezione di Saint-Ex sceneggiatori come Alfredo Castelli, disegnatori come Hugo Pratt e artisti contemporanei come Bosty. La conversazione propone un viaggio in queste eredità, tutte estremamente affascinanti.

AREA GIOVANI – Domenica 2 febbraio dalle 15 live set con i dj di Radio Diobolico

‘The Raw Flow’, festa della sperimentazione musicale ad Area Giovani

31-01-2014

(Testo a cura di Area Giovani)

Dall’hip hop all’elettronica, dal flow alla house: ‘The Raw Flow’ sarà una festa all’insegna della sperimentazione musicale. All’evento, in programma domenica 2 febbraio dalle 15 alle 20 al centro comunale di partecipazione Area Giovani in via Labriola 11 (zona Krasnodar), parteciperanno i dj Max e Ale, conduttori del programma “The B.A.G.”, trasmesso tutti i giovedì sera in diretta a partire dalle 22.30 dalla web radio di Cento, Radio Diabolico. «Partiremo dal rap per arrivare alle sonorità più crude e sintetiche – spiegano gli organizzatori assieme a dj Fist -, sarà un viaggio che comincerà idealmente da Ice Cube e ad Kaos One e terminerà con gli ultimi successi dei Daft Punk e dei Disclosure. Nell’arco di un pomeriggio si troverà un punto di contatto tra mondi apparentemente lontani ma in realtà molto vicini». Assieme a loro nella sessione live anche Mirko Guarnirei e Simone Matteucci.
Chi non potrà essere presente potrà seguire il live set ascoltando la diretta streaming dell’evento, disponibile a questo indirizzo: smarturl.it/therawflow .

Per informazioni è possibile telefonare al numero 0532 900380 o scrivere a areagiovani@edu.comune.fe.it.
AGENDA DEL SINDACO

Appuntamenti dell’1 febbraio 2014

31-01-2014

Sabato 1 febbraio

ore 20.30 – incontro conviviale, Cena di Solidarietà organizzata dall’Associazione Arcobaleno (sede mensa Ass. Viale K, via G.Pesci – Rivana – FE)

PROTOCOLLO DI INTESA – Firmato da Comune e azienda Plakin per l’installazione sperimentale di placche con il codice QR

Per tre immobili comunali la carta di identità digitale utile in caso di calamità

31-01-2014

Questa mattina, venerdì 31 gennaio nella sala conferenze del Museo di Storia Naturale (via De Pisis 24 – Ferrara), è stato firmato un Protocollo d’intesa tra Comune di Ferrara e società Plakin srl di Mestre. Il documento contiene i termini per l’installazione sperimentale gratuita di placche in acciaio del ‘sistema Plakin’ su tre immobili comunali – il Museo di Storia naturale, i magazzini comunali di via Marconi, e l’asilo di via del Salice – grazie alle quali, utilizzando il codice QR per indicare una sorta di ‘carta d’identità’ per immobili, sarà possibile mediante smartphone o tablet accedere al database contenente tutti i dati e documenti relativi alla struttura.

Sono intervenuti all’incontro gli assessori comunali all’Ambiente Rossella Zadro e ai Lavori pubblici Aldo Modonesi, la presidente dell’azienda Plakin srl Laura Vannucci, l’ingegnere capo del Comune Luca Capozzi, il responsabile del Museo Storia Naturale Stefano Mazzotti e il comandante provinciale Vigili del Fuoco Ferrara Cristiano Cusin.

“A seguito del terremoto e nell’ambito dell’evento ‘Emiliani Brava Gente’ del luglio 2012 – ha affermato l’assessore Zadro – è stata offerta l’opportunità al Comune di Ferrara di usufruire, gratuitamente e in forma sperimentale, del sistema Plakin, già usato soprattutto dal sistema privato sul territorio italiano. Il progetto è stato caldeggiato anche dai Vigili del Fuoco, quale sistema importante per la tempestiva conoscenza dei dati degli immobili in caso di calamità. Dal Comune un ringraziamento alla ditta Plakin che ha visto in Ferrara una città ‘smart’ per la sperimentazione di nuove tecnologie utili alla collettività”.

“Avviamo questa sperimentazione in tre immobili comunali – ha precisato l’assessore Modonesi – e alla fine dei sei mesi di test, che auspichiamo positivi, valuteremo se estendere questo progetto anche ad altri edifici. La gestione post-sisma ci ha permesso di approfondire molti aspetti sui temi della prevenzione e del recupero del nostro patrimonio immobiliare e oggi aggiungiamo un tassello importante in questa direzione”.

Per il comandante Cusin “Recuperare in modo veloce e sicuro informazioni utili sugli stabili in caso di emergenza, ci aiuta a intervenire e agire nel miglior modo possibile. La collaborazione a questa sperimentazione ci da la possibilità di utilizzare nuove soluzioni tecnologiche”.

“Siamo orgogliose di poter avviare la sperimentazione a Ferrara – ha sottolineato Laura Vannucci di Plakin – dove abbiamo trovato da parte dell’Amministrazione comunale un’accoglienza positiva nel proporre questa ‘carta di identità per immobili’ che ben si adatta a ogni tipo di esigenza per enti pubblici e cittadini, sia sul fronte della sicurezza sia su quello puramente informativo”.

ASSESSORATO AL TURISMO – Mira ad ampliare ulteriormente il bacino di turisti e i servizi offerti

Al via da febbraio la vendita on line della ‘MyFE Ferrara tourist card’

31-01-2014

Da domani sabato 1 febbraio accedendo al sito www.myfecard.it si potrà acquistare on line la carta turistica ‘MyFE Ferrara tourist card’. La carta turistica è entrata in vigore il 1° giugno 2013 grazie ad una solida partnership costituita per la sua realizzazione e veicolazione fra le Amministrazioni Comunale e Provinciale di Ferrara e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna. I risultati delle vendite, da giugno ad oggi, non possono che essere considerati lusinghieri, anche alla luce della connessione virtuosa con gli eventi organizzati in città nella seconda metà dell’anno.
Fin dall’esordio i promotori si erano assunti l’impegno di rendere possibile la vendita on line di MyFE nel minor tempo possibile e questi dati ne hanno accelerato lo sviluppo.
Questa novità rappresenta un passo importante per lo sviluppo del progetto e per ampliare ulteriormente il bacino di turisti e i servizi offerti: rende infatti possibile, in ogni momento, l’acquisto comodamente da casa e da qualsiasi tipo di dispositivo, agevola gli albergatori e i responsabili delle strutture ricettive nel promuovere la card, permette ai consorzi turistici, alle guide turistiche e ai tour operator l’inserimento della card nei propri pacchetti turistici.
Con la card virtuale (card comprata on line) il turista può ottenere le agevolazioni previste, fin dal suo arrivo, sulla navetta Bus&Fly o sui taxi, mostrando la mail di conferma dell’acquisto.
Come valeva per la card acquistata direttamente nelle biglietterie, la card virtuale permette di usufruire dell’esenzione dal pagamento dell’imposta di soggiorno.
Il turista con la card virtuale potrà accedere ai musei aderenti al circuito MyFE e godere delle scontistiche in occasione delle Mostre Temporanee presso Palazzo dei Diamanti, degli spettacoli presso il Teatro Comunale e dei concerti di Ferrara Musica e del Jazz Club Ferrara, oltre che usufruire degli sconti presso tutti gli esercizi convenzionati.

Le modalità di acquisto sono intuitive, baste seguire il percorso di acquisto guidato passo passo.

Per ogni approfondimento o chiarimento scrivere a myfecard@comune.fe.it oppure consultare il sito www.myfecard.it.

(Testo a cura dei promotori)
INCONTRO PUBBLICO – Martedì 4 febbraio alle 20.30 a Porporana

Insieme per conoscere il progetto Adriatic Model Forest

31-01-2014

Martedì 4 febbraio alle 20.30 nella sede dell’Associazione AREA (ex scuola di Porporana – via Martelli 300) si terrà un incontro pubblico rivolto a tutta la comunità locale. L’incontro si sviluppa all’interno delle azioni definite dal progetto ‘Adriatic Model Forest’, progetto al quale il Comune di Ferrara ha aderito insieme ad altri partner europei provenienti da Albania, Bosnia-Herzegovina, Croatia, Grecia, Montenegro e Serbia, con capofila l’Istituto per la Ricerca Forestale della Croazia.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Il progetto Adriatic Model Forest mira alla realizzazione nel territorio della provincia di Ferrara di una “Foresta Modello”, intesa come associazione volontaria di persone che vivono o si interessano ad un territorio agro-forestale definito, che vogliono scoprirlo e migliorarlo, garantendone la sostenibilità. Attraverso lo scambio di buone pratiche ed esperienze, le stesse contribuiscono al raggiungimento di obiettivi legati a tematiche ambientali globali. Il progetto Adriatic Model Forest è interessato al punto di vista del cittadino che agisce sul proprio territorio per una buona e integrata pianificazione, gestione e tutela delle foreste modello.
Per approfondimenti: http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=6336
http://www.mmfn.info/sitio/que-es.php?idioma=it
http://storianaturale.comune.fe.it/index.phtml?id=568
LAVORI PUBBLICI – I cantieri attivi dal 3 al 9 febbraio

Proseguono in centro storico le opere di riqualificazione

31-01-2014

Questo l’elenco degli interventi e dei cantieri operativi o in fase di attivazione nel territorio comunale nel periodo dal 3 al 9 febbraio prossimi, condotti sotto la supervisione dei tecnici e degli operatori del Settore Opere pubbliche e Mobilità del Comune.

Maggiori informazioni e schede descrittive di alcuni di questi interventi sono disponibili sul sito http://mappaopere.comune.fe.it

VIABILITA’

Tratti di via della Concia e via Colomba chiusi al transito

Per permettere l’esecuzione di lavori di manutenzione stradale, nel periodo dal 3 al 14 febbraio prossimi il tratto di via della Concia tra via Muzzina e via della Sacca e il tratto di via Colomba tra piazzetta San Nicolò e via Garibaldi saranno chiusi al transito.

Sarà consentito il passaggio nelle aree non interessate dai lavori, ai veicoli con possibilità di ricovero al di fuori della sede stradale, ai veicoli al servizio di persone invalide, adibiti a pronto soccorso o emergenza o utilizzati per altre operazioni o interventi, per il tempo strettamente necessario al loro svolgimento.

Circolazione interrotta in un tratto di via Pelosa

Per consentire l’esecuzione, a cura del Consorzio di Bonifica Pianura, di interventi di rinforzo delle sponde di un canale consorziale, nel periodo dal 3 al 21 febbraio prossimi il tratto di via Pelosa tra via Musico e via Imperiale sarà chiuso al transito.

Sarà consentito il passaggio nelle aree non interessate dai lavori, ai veicoli con possibilità di ricovero al di fuori della sede stradale, ai veicoli al servizio di persone invalide, adibiti a pronto soccorso o emergenza o utilizzati per altre operazioni o interventi, per il tempo strettamente necessario al loro svolgimento.

AGGIORNAMENTO SUI CANTIERI IN CITTA’

CENTRO STORICO

Interventi di riqualificazione della Galleria Matteotti

Riprenderanno nei prossimi giorni (salvo avverse condizioni meteo) i lavori di riqualificazione della Galleria Matteotti, con le opere di rifacimento delle pavimentazioni e dei relativi sottofondi. Gli interventi interesseranno in successione la porzione di via Don Minzoni verso via San Romano (pavimentata con cubetti di porfido), l’area interna alla galleria compresa tra il bar e la ‘Casa del guanto’ (pavimentata in marmo), la porzione di via Don Minzoni tra la banca e Mc Donald’s (pavimentata con cubetti di porfido), e infine la piccola porzione pavimentata in trachite su corso Porta Reno, dove si procederà alla sostituzione dell’attuale selciato con lastre in granito.

Opera di riqualificazione di piazza Trento Trieste

Proseguono gli interventi per la riqualificazione di piazza Trento Trieste.

Nelle aree di cantiere davanti al Teatro Nuovo e tra la chiesa di San Romano e piazza Cattedrale, sono in corso i lavori per il completamento della fognatura.

Sono inoltre in corso le opere di demolizione necessarie al rifacimento dei marciapiedi nell’angolo tra via Canonica e via Contrari.

Il progetto complessivo si propone di riqualificare tutta la piazza, sia bonificando e rinnovando i servizi tecnologici presenti sotto la strada non più rispondenti alle normative vigenti, sia ridisegnando le superfici pavimentate esistenti.

L’intervento, del costo complessivo di 1.650.000 euro, rientra nel Programma speciale d’area per il centro storico di Ferrara e sarà finanziato per metà dal Comune e per l’altra metà dalla Regione.

Tutte le opere saranno realizzate mantenendo sempre possibile il passaggio per i pedoni e le biciclette, con possibili variazioni e deviazioni per i veicoli autorizzati.

(Ulteriori dettagli su www.cronacacomune.fe.it)

ILLUMINAZIONE PUBBLICA

Lavori di adeguamento impiantistico in via Porta Catena e via Marconi

Prenderanno il via la prossima settimana i lavori di adeguamento impiantistico della pubblica illuminazione in via Porta Catena, mentre proseguono quelli in via Marconi nel tratto da via Michelini a via Padova. Gli interventi prevedono la manutenzione straordinaria degli impianti esistenti, con il passaggio del tipo di alimentazione da quello in serie a quello in derivazione, la sostituzione di pali in cls con nuovi pali in acciaio, la sostituzione degli apparecchi illuminanti e delle linee elettriche, e la realizzazione di nuovo quadro elettrico con fornitura Enel dedicata. I lavori non dovrebbero comportare disagi al traffico.

A Monestirolo lavori di adeguamento impiantistico della pubblica illuminazione

Proseguono i lavori di adeguamento impiantistico della pubblica illuminazione su impianti alimentati in derivazione nel centro abitato di Monestirolo. Il progetto riguarda in particolare via G. Longhi, viale Rimembranza, via dei Prati nel tratto compreso tra via Argenta e via Longhi, via Pesca e via Argenta, nel tratto corrispondente al centro abitato di Monestirolo.

I lavori prevedono il totale rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione esistenti, con esecuzione di plinti di fondazione, rifacimento delle linee in parte in esecuzione aerea ed in parte in esecuzione interrata, sostituzione di pali ed apparecchi, rimozioni dei vecchi impianti.

I lavori potranno comportare qualche rallentamento nei tratti interessati.

INTERVENTI STRADALI

Ripavimentazione di via Fossato dei buoi con chiusura al transito

Sono in corso in via Fossato dei buoi i lavori di rifacimento della pavimentazione in pietra naturale.

L’intervento si svilupperà in tre fasi: nel corso della prima (avviata il 27 gennaio per una durata presunta di 10 giorni lavorativi salvo avverse condizioni meteo) si provvederà alla rimozione del marciapiedi esistente e della pavimentazione della strada a cura del Comune di Ferrara; nella seconda, a cura di Hera Spa, si provvederà al rifacimento della rete fognaria e della rete idrica; e infine nella terza, a cura del Comune, si provvederà al rifacimento del marciapiedi e della pavimentazione della strada.

Per permettere l’esecuzione degli interventi, la via rimarrà chiusa al transito fino al termine dei lavori.

Ripristino dei marciapiedi di viale Cavour

Proseguono i lavori di manutenzione straordinaria dei marciapiedi di viale Cavour.

L’impresa è attualmente impegnata nella sostituzione dei cordoli e dei passi carrai nel tratto tra via Cittadella e largo Castello.

Nella prossima primavera l’intervento sarà poi completato con il rifacimento dell’intero manto d’asfalto degli stessi marciapiedi.

EDILIZIA SOCIALE, SCOLASTICA E SPORTIVA

Ripristino post-sisma della scuola Ercole Mosti

Sono in corso i lavori di ripristino e miglioramento strutturale anti-sismico della scuola elementare Ercole Mosti di via Bologna, gravemente danneggiata dal sisma del maggio 2012.

L’intervento prevede: inserimento a livello del solaio del sottotetto di tiranti metallici; miglioramento dei collegamenti dell’orditura lignea del tetto con piastre e barre metalliche; costruzione di nuove pareti interne per aumentare la resistenza al sisma del fabbricato; consolidamento dei solai lignei; consolidamento delle pareti dell’androne al piano terra tramite intonaco armato su entrambe le facce; riparazione dei danni causati dal sisma (lesioni su archi e architravi); sostituzione dei controsoffitti pesanti in arelle con controsoffitti in cartongesso.

Sono già stati eseguiti i lavori di demolizione, di rinforzo degli architravi delle finestre e delle fondazioni, di parziale ricostruzione delle pareti interne, di predisposizione dei solai per il rinforzo e di sostituzione dei solai di due corridoi.

EDILIZIA PUBBLICA

Ristrutturazione del centro sociale “La ruota” di Boara

Sono in corso i lavori per la ristrutturazione del centro sociale “La ruota” di Boara. In programma opere edili e impiantistiche per il ripristino di parte del fabbricato adiacente all’attuale sede del centro.

Lavori per la realizzazione del Tecnopolo di via Saragat

Sono definitivamente terminati i lavori per la realizzazione della struttura del Tecnopolo all’angolo tra via dello Zucchero e via Saragat.

L’intervento rientra nell'”Accordo di programma tra Regione Emilia-Romagna, Università degli studi di Ferrara, Provincia di Ferrara e Comune di Ferrara per la partecipazione alla realizzazione di un tecnopolo di attività di ricerca industriale nell’ambito della Rete Alta Tecnologia, organizzata in Aster”. L’edificio di proprietà del Comune, sarà utilizzato e gestito dall’Università tramite una concessione pluriennale.

INTERVENTI A CURA DI HERA

Lavori alle reti gas, idrica, fognaria e del teleriscaldamento

Proseguono gli interventi, a cura di Hera, per la posa di nuove condotte del gas in via M. M. Boiardo (da corso Porta Po a via Arianuova). In corso anche la posa di condotte fognarie in via Pasetta, a Boara, nel tratto da via Santa Margherita a via Viazza, in via Del Mandorlo, in via Canal Bianco e in via del Bosco a San Bartolomeo in Bosco.

EDIFICI E BENI CULTURALI E MONUMENTALI

Manutenzione straordinaria delle Mura estensi:

– Mura nord

Prosegue con i lavori alle Mura del tratto nord l’attuazione del Progetto di restauro conservativo e riqualificazione di tratti delle antiche Mura estensi. L’intervento riguarda la parte della cortina muraria “rossettiana” da cui è iniziata l’opera di restauro del primo Progetto Mura (FIO 1986), e in particolare il tratto compreso tra il quinto e l’ottavo torrione, con al centro l’antica Porta degli Angeli. In programma interventi di verifica, consolidamento strutturale e restauro conservativo del paramento murario verticale su entrambi i lati (lato vallo e lato terrapieno) e della muratura di sommità con interventi di stuccatura di protezione.

– Baluardo di San Giorgio

Sono in corso i lavori di manutenzione al barbacane di San Giorgio, che prevedono la pulizia della sommità del barbacane stesso, con l’abbattimento e la rimozione di tutti gli alberi ad alto fusto presenti e della vegetazione spontanea, e con lo sfalcio dell’erba.

E’ inoltre previsto uno scavo di sbancamento, per portare la terra al livello della sommità muraria e la demolizione della muratura di sommità che risulta danneggiata. Si provvederà quindi al rifacimento della cordolatura di mattoni speciali pieni e della relativa copertina di sommità.

Sul paramento verticale sarà inoltre eseguita la sostituzione dei mattoni decoesi, la pulizia con idrolavaggio di tutta la superficie e infine il rifacimento della stuccatura del parapetto del barbacane. Sarà inoltre eseguita la pulizia delle superfici lapidee presenti negli angoli del barbacane e la relativa integrazione delle parti mancanti.

Recupero del Baluardo dell’Amore
I lavori di recupero e restauro del Baluardo dell’Amore sono attualmente sospesi in attesa della conclusione della revisione del progetto da parte dei tecnici comunali e delle competenti Soprintendenze.

Restauro di Casa Minerbi-Dal Sale

Prosegue l’opera di restauro di Casa Minerbi-Dal Sale mirata a recuperare le sale del pian terreno, da adibire a biblioteca dell’Istituto di Studi Rinascimentali, e il loggiato, destinato a sala conferenze e riunioni. Al piano superiore le sale di quella che fu la casa di Giuseppe Minerbi saranno sottoposte a un’attenta e capillare opera di revisione e manutenzione di quanto realizzato da Piero Bottoni nel restauro voluto, appunto, da Giuseppe Minerbi. L’intervento, coordinato da Carla Di Francesco, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna con la collaborazione dell’arch. Keoma Ambrogio della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Ravenna, è progettato e diretto dagli architetti Costanza Cavicchi e Francesca Pozzi per la parte architettonica e dallo Studio Step per la parte relativa agli impianti.

(Ulteriori dettagli su www.cronacacomune.fe.it)

VERDE PUBBLICO

Nuove piante e alberi nelle aree verdi cittadine

Proseguono gli interventi di messa a dimora di circa 380 alberi di diverse specie nelle aree verdi cittadine, in sostituzione di esemplari abbattuti o a incremento del patrimonio arboreo comunale.

La prossima settimana, salvo avverse condizioni meteo, gli interventi riguarderanno la zona di Pontelagoscuro, via Don Dioli, via Aminta, viale Krasnodar, il Parco Urbano e via Carli.

Il progetto è stato predisposto dall’Ufficio Verde del Comune in considerazione dei numerosi abbattimenti che nel corso degli ultimi anni si sono resi necessari a causa di eventi meteorologici particolarmente violenti, a seguito dei quali solo una parte degli esemplari è stata sostituita nell’ambito della manutenzione ordinaria del verde pubblico curata da Amsefc per conto del Comune. Con l’intento quindi di ripristinare il capitale verde cittadino e le sue funzioni di carattere paesaggistico e ambientale, l’Ufficio Verde ha predisposto un elenco di piante di molteplici varietà da mettere a dimora nelle quattro Circoscrizioni cittadine (in numero più o meno equamente diviso), sulla base anche di segnalazioni e richieste giunte dai cittadini. La spesa complessivamente prevista per l’intervento è di 200mila euro.

Aree gioco rimesse a nuovo in dodici parchi cittadini

Sono in corso gli interventi di riqualificazione previsti dall’Ufficio Verde del Comune per una serie di spazi gioco all’interno di aree verdi e parchi scolastici del territorio comunale. I lavori consentiranno sia la fornitura di nuovi giochi sia la posa di nuovi prati sintetici ‘smorza cadute’ per ovviare all’inconveniente del continuo deterioramento del manto erboso attorno alle strutture di gioco.

Le aree interessate dagli interventi sono quelle dei parchi della scuola d’infanzia Casa del Bambino (lavoro già ultimato), della scuola primaria Poledrelli (lavori attualmente in corso), e della scuola d’infanzia Bianca Merletti nel territorio della Circoscrizione 1; dei parchi di via Bagni e di via Grillenzoni nella Circoscrizione 2; dei parchi delle scuole d’infanzia INA Barco, Pontelagoscuro e La Mongolfiera e del parco di via Manferdini nella Circoscrizione 3; e infine quelle dei parchi di via Giglioli-via Travagli, di via Ciclamini e di via Calzolari nella Circoscrizione 4.

OPERE DI PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

A Boara un nuovo impianto fognario all’avanguardia

Sono in corso a Boara, per iniziativa di Comune ed Hera, i lavori di realizzazione del nuovo impianto fognario che entrerà in funzione dalla fine della prossima primavera. Si tratta di un investimento di 750mila euro per l’installazione di un innovativo sistema basato sul ‘funzionamento in depressione’ che, tramite la produzione del vuoto e il funzionamento di apposite valvole di regolazione, è in grado di aspirare i reflui raccolti dalle condotte. La scelta progettuale di adottare un sistema fognario in depressione consente di intercettare la fognatura esistente dal centro abitato e dall’area di recente espansione, nella parte sud della frazione, creando un sistema unico e centralizzato che aumenti l’efficienza di controllo da parte dei tecnici Hera e contribuisca a migliorare le condizioni ambientali. Altro obiettivo del progetto è quello di creare per tutta la frazione una soluzione di collettamento unica, elastica e durevole, che consenta di collegare in un prossimo futuro un numero assai maggiore di utenze rispetto a quello attuale. La conclusione dei lavori è prevista entro il mese di maggio 2014.

Opere di sistemazione idraulica in via Polina a San Martino

Sono ripresi in via Polina i lavori a cura del Consorzio di Bonifica Pianura per il risezionamento di una linea di vecchio scolo, tramite l’allargamento e la profilatura del canale. E’ previsto anche il tombinamento di alcuni tratti del canale stesso, oltre alla predisposizione dell’allaccio della fognatura di prossima realizzazione e alla posa dei pozzetti d’angolo e di una valvola di troppo pieno per evitare allagamenti.

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“Cavalieri coraggiosi e nobili principesse…”, giocando fra le antiche sale del Castello

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Chi è l’erede dei nobili d’ Este? Al Castello Estense prove di coraggio e destrezza per eleggere i nuovi cavalieri e le nuove principesse di Ferrara! Sabato 1 febbraio alle 15 Itinerando offre un divertente intrattenimento per bambini, con visita giocata alle sale del Castello e attività manuali e creative degli aspiranti eredi Estensi.
Ogni partecipante diventerà artista e sarto di corte e potrà sbizzarrirsi con carta, colori e forbici, creare i suoi abiti, ornarsi di gioielli e preparare le armi, per affrontare al meglio le sfide che lo attendono. Superata ogni prova si giungerà al finale a sorpresa nell’elegante Sala degli Stemmi.
La tariffa per partecipare è di 8 euro per i bambini e di 3 euro per gli adulti accompagnatori. È necessaria la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni contattare la Biglietteria del Castello Estense: email castello.estense@provincia.fe.it telefono 0532.299233.

“Cavalieri coraggiosi e nobili principesse…
principesse coraggiose e nobili cavalieri”
Abiti, armi e gioielli creati con carta e colori,
giocando fra le antiche sale del Castello
Castello Estense – sabato 1 febbraio alle ore 15.00
(Punto di ritrovo: Biglietteria museale)

Comunicato Stampa a cura di Itinerando

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Manutenzione inadeguata, “mancano uomini e soldi”. E i fiumi ora fanno paura

di Irma Annaloro

“Rischi di alluvione? Nessuno può assicurare nulla”. Non c’è allarmismo, ma neppure alcuna certezza. Il responsabile del servizio tecnico Bacino del Reno, l’architetto Ferdinando Petri, parla del quadro idrico e idrogeologico in Emilia Romagna all’indomani dell’alluvione che ha colpito la provincia di Modena, provocata dal fiume Secchia con conseguenze drammatiche per la popolazione. E denuncia situazioni preoccupanti.

Secondo lei, sarebbe stato possibile prevenire il disastro accaduto nel Modenese?
Forse sì, si poteva prevenire. Si potevano quantomeno ridurre le possibilità che avvenisse. Come? Controllando meglio gli argini, e ripulendo gli alvei dove all’interno si forma della vegetazione a causa della mancata manutenzione. Questo comporta da un lato un ostacolo al deflusso dell’acqua e dall’altro un pericolo degli argini. In caso di sradicamenti, gli alberi vengono trasportati a valle in modo turbinoso, spesso cozzano contro le arginature e fanno delle incisioni. Tradotto significa pesanti danni alle opere idrauliche.

E perché allora non è stato fatto quel che era necessario?
Un paio d’anni fa abbiamo stimato, per la pulizia ordinaria annuale dei nostri corsi d’acqua del bacino del Reno, un milione e mezzo all’anno in condizioni normali. Noi generalmente non abbiamo più di 300-350 mila euro. Ciò significa che da un lato si può assicurare una manutenzione, anche a rotazione, solo di una parte dei corsi e dall’altro che i costi aumentano perché intanto la vegetazione cresce e occorrono tempi più lunghi e macchinari più potenti per lo smaltimento. Inoltre, le nostre operazioni rientrano all’interno di un sistema complicato per motivi di carattere amministrativo e burocratico che ci obbliga a sottostare a certe limitazioni che alla fine rallentano la nostra azione e in certi casi ci mettono in condizioni di non poter fare determinate opere.

E’ grave e preoccupante quel che afferma. Ma la sicurezza idraulica del territorio è solo un problema di risorse finanziarie?
No, la sicurezza idraulica è la somma di tanti fattori uno dei quali è quello finanziario. Ce ne sono altri, come la dotazione delle necessarie risorse professionali. In passato il genio civile, che adesso ha lasciato il posto al servizio tecnico bacino Reno, aveva 120 persone e numerose strutture di vertice. Adesso l’organo regionale che ha stesse competenze, se non qualcuna in più, dispone di 70 persone. Di queste, 22 sono addette solo a compiti amministrativi. Di figure operative ne restano 50. Inoltre, il nostro territorio, che è suddiviso in trenta tronchi idraulici, ovvero tratti di un corso d’acqua che ha una sua omogeneità, è supervisionato da nove sorveglianti. In passato, invece, per ogni tronco idraulico era presente un sorvegliante. Le emergenze vanno affrontate con adeguate risorse finanziarie, umane e professionali.

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Ferdinando Petri è responsabile del servizio tecnico Bacino Reno

I rischi idraulici e quelli idrogeologici appaiono concreti…
I due problemi, idraulico e idrogeologico, sono paralleli e coesistenti. Il territorio e l’acqua sono alla base dei nostri dissesti e delle nostre problematiche. Il rischio idrogeologico è legato alla stabilità dei versanti. Negli anni c’è stato un investimento negativo della sicurezza. È un brutto vizio che risale a epoche passate. Succedeva che in pianura man mano che si strappava alla palude terreno coltivabile se ne prendeva il più possibile riducendo così la sezione del corso e ricorrendo ad argini più alti. Un’operazione sbagliata e su cui ora non possiamo fare marce indietro. Il nostro territorio è densamente antropizzato. Bisogna trovare un giusto compromesso con l’ambiente naturale. Sulle diverse centinaia di chilometri dei nostri corsi d’acqua e delle nostre arginature sono presenti situazioni di pericolo su cui non siamo in grado di intervenire per tempo e di programmare attività che possano assolutamente mettere al sicuro da questo tipo di problemi.

Invece bisognerebbe farlo, a cominciare dagli argini…
Gli argini sono opere dell’uomo e dovrebbero essere mantenute con attenzione proprio dall’uomo che le ha realizzate. Sugli argini c’è un terreno e un tipo di microclima tale per cui la vegetazione si sviluppa con velocità doppia rispetto al resto del territorio. Di norma servirebbero due sfalci all’anno sulle arginature. Gli interventi che riusciamo ad assicurare è una minima parte rispetto al fabbisogno generale per garantire almeno la visibilità delle arginature e di poter scoprire per tempo eventuali lesioni nel corpo arginale, accenni di fuoriuscita d’acqua, trasudamenti e altro che possa far scattare un minimo di attività preventiva. Le problematiche relative al mantenimento riguardano appunto fondamentalmente le poche risorse finanziarie che abbiamo a disposizione.

In quali zone il rischio è maggiore?
Sicuramente dove ci sono tratti arginati più alti. Per quanto riguarda l’asta principale del fiume Reno, parliamo della zona che va dal cavo napoleonico in giù e sotto Sant’Agostino. In generale lì dove il Reno è incanalato in una sezione artificiale. La situazione è più critica perché il corso è molto più stretto. Più il fiume scende verso valle, più – a causa dell’intervento dell’uomo – diminuisce la sua sezione e di conseguenza maggiori sono le sue portate. Nella zona dell’imolese, il Santerno è un corso d’acqua pericoloso. Lì, a differenza del Reno di Bologna, il fiume attraversa la città e mette a rischio interi quartieri. Man mano che ci si avvicina al mare cresce l’altezza degli argini su cui non sempre si è in grado di assicurare manutenzione sistematica e costante.

Il Reno allora rappresenta un pericolo?
Il Reno in quanto tale non costituisce un pericolo immediato. Ci possono essere fattori contingenti e puntuali che possono chiedere maggiore attenzione fra cui l’accumularsi di materiale vegetale ma si tratta di problematiche strettamente contingenti, legate a questioni di manutenzione in senso lato. Certo che riuscire a coprire un’emergenza seria quando possiamo contare su risorse così esigue è difficile se non impossibile.

Dado-Moroni

Dal Torrione parte il nuovo tour di Dado Moroni

da: ufficio stampa Jazz club Ferrara

Il Torrione è il punto di partenza del nuovo tour di Dado Moroni che sabato 1° febbraio (ore 21.30) presenterà Five for John, suo personale omaggio al grande Coltrane. Per l’occasione, il pianista genovese sarà affiancato da un “cast” stellare: Max Ionata al sassofono, Joe Locke al vibrafono, Marco Panascia al contrabbasso e Alvin Queen alla batteria.

Sabato 1° febbraio (ore 21.30) il Jazz Club Ferrara ospiterà la prima tappa del tour del quintetto di Dado Moroni che presenterà Five for John, personale omaggio al grande Coltrane in uscita questo mese per Jando Music (in collaborazione con Via Veneto Jazz).
Per la realizzazione di questo speciale progetto e in occasione del cinquantesimo compleanno, l’apprezzato pianista genovese si è avvalso di uno stuolo di virtuosi del proprio strumento. In front-line troviamo infatti il sassofono di Max Ionata, collaboratore di lunga data di Moroni da annoverare tra i migliori sassofonisti italiani e Joe Locke, autentico maestro del vibrafono. A completare la sezione ritmica invece troviamo il timing di Marco Panascia al contrabbasso e un’icona del drumming come Alvin Queen che con Coltrane ha peraltro militato.
Il repertorio trattato prevede l’alternanza di brani come Naima – che Coltrane amava spesso eseguire – a composizioni di autori quali McCoy Tyner e Gerschwin e a originali del leader del quintetto come Sister Something, all’insegna di un omaggio toccante e raffinato che da un lato conserva l’aura dello storico sassofonista e dall’altro è permeato dello stile impeccabile di Moroni coadiuvato dalla verve dei compagni.
Questa è semplicemente l’ultima delle creazioni ideate da un pianista e compositore che è parte della scena jazzistica nazionale ed internazionale da oltre trent’anni. Era la fine degli anni ’70 quando Moroni intraprende, non ancora ventenne, le prime collaborazioni con Tullio De Piscopo e Franco Ambrosetti per approdare, nel corso del tempo, a fianco di altri protagonisti quali Freddie Hubbard, Clark Terry, Ron Carter, Oscar Peterson ecc.

SABATO 01 FEBBRAIO 2014 – TORRIONE SAN GIOVANNI – ORE 21.30
Dado Moroni Quintet “Five for John”
Max Ionata, sassofoni;
Joe Locke, vibrafono;
Dado Moroni, pianoforte;
Marco Panascia, contrabbasso;
Alvin Queen, batteria

INFORMAZIONI
Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena: 333 5077059 (dalle 15:30)
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
Non si accettano pagamenti POS

DOVE
Tutti i concerti si svolgono presso il Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

ORARI
Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

unijunior

Unijunior con “Fate, folletti e amori” e “Alla ricerca dell’acqua nascosta”

da: ufficio comunicazione ed eventi di Unife

Secondo appuntamento domani sabato 1 febbraio al Polo Chimico Bio Medico di via Luigi Borsari 46, con Unijunior, le lezioni universitarie per bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni tenute da docenti dell’Ateneo ferrarese.
– Le lezioni in programma sabato 1 febbraio:
– ore 15 (età consigliata 10/14) e ore 16.30 (età consigliata 8/11): “Fate, folletti e amori . Il Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare”, con Mariangela Tempera, Dipartimento di Studi Umanistici.
– ore 15 (età consigliata 8/11) e ore 16.30 (età consigliata 10/14): “Alla ricerca dell’acqua nascosta. Quanta acqua c’è nel mondo? E quanta ne consumiamo durante la giornata? Non tutti sanno che oltre a dissetarci e lavarci, tanta acqua è nascosta nei prodotti di tutti i giorni. Scopriamo il concetto di acqua virtuale con esempi divertenti e curiosi”, con Francesco Dondi e Silvia Riberti, Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche.

Iscrizioni ancora aperte collegandosi al sito http://www.unijunior.it/ferrara.

Diploma di partecipazione per tutti gli iscritti al termine del corso, durante la festa conclusiva aperta anche alle famiglie, che si terrà sabato 12 aprile alle 15 al Polo Chimico Bio Medico.

Per gli accompagnatori dei giovani studenti, sara’ possibile parcheggiare gratuitamente e vi sarà la sala studio e il servizio bar aperti all’interno della struttura.

Contatti Staff Unijunior: 051/6850005

sipro

Appuntamento con Atmosfera Creativa per ‘pesare’ e orientare cultura e creatività a Ferrara

da: ufficio stampa Sipro

Lunedì 3 febbraio dalle 14.30 si terrà, nei locali di Ferrara Fiere e Congressi, il secondo appuntamento per Atmosfera Creativa a Ferrara.
Lo studio delle imprese culturali e creative e delle associazioni del territorio provinciale, promosso da SIPRO nel quadro del progetto MACC, finanziato dal Programma Italia Slovenia, prosegue con un
pomeriggio di confronto con gli operatori articolato per tavoli settoriali.
Coordinati dal Centro di Ricerche CSS-EBLA e con l’assistenza di SIPRO, imprese, associazioni ed
interlocutori istituzionali discuteranno di Moda e stile, Gusto, Artigianato e Design, Media e New media, Spettacolo, Patrimonio culturale, Turismo e Festival.
L’obiettivo è quello di individuare criticità e opportunità di crescita per i settori coinvolti, mettendo a fuoco le peculiarità del territorio: per conoscere davvero quanto cultura e creatività “pesano” a Ferrara; ma anche individuare lo sviluppo possibile del comparto guardando ai mercati internazionali.
Parteciperanno alla discussione Giovanna Segre (Università IUAV di Venezia), Paola Borrione (CSS-EBLA),
Aldo Buzio (CSS-EBLA), Martha Friel (Università IULM di Milano), Alessia Mariotti (Università di Bologna), Luca Moreschini (CSS-EBLA), Alessio Re (CSS-EBLA).

sergio-gugliemini

“Malapolvere”, ingresso gratuito al De Micheli per gli studenti Unife under 29

da: ufficio comunicazione ed eventi di Unife

Proseguono le iniziative agevolate di invito a teatro dedicate a tutta la comunità studentesca dell’Università di Ferrara, offerte dal Teatro Comunale De Micheli di Copparo (FE) e organizzate dall’Ufficio Comunicazione ed eventi dell’Ateneo.

Come spiega Sergio Guglielmini, Responsabile dell’Organizzazione e Co-programmazione del Teatro copparese, “ dopo l’invito a Ferite a Morte, che nel novembre scorso ha permesso ad un centinaio di studenti universitari di assistere gratuitamente allo spettacolo della Dandini sul femminicidio, è ora la volta di Malapolvere, la tragica vicenda sull’avvelenamento da amianto di Casale Monferrato, che Laura Curino porterà in scena venerdì 7 febbraio alle ore 21, sempre al De Micheli. L’invito è nuovamente rivolto a tutta la comunità studentesca dell’Ateneo ferrarese, fino a esaurimento posti, con le seguenti modalità:  ingresso gratuito fino ai 29 anni compiuti; per gli over 29, ingresso a prezzo agevolato di 10 Euro. Non solo. Questa volta abbiamo anche predisposto il  trasporto gratuito con navetta da Ferrara andata/ritorno”.

Per aderire all’iniziativa, inviare una mail con i propri dati a cmpmgr@unife.it.

Le agevolazioni e i servizi sono offerti dal Teatro Comunale De Micheli di Copparo, che dimostra ancora una volta sensibilità particolare a tematiche di grande rilevanza sociale in condivisione con il mondo universitario, nell’ambito degli interventi previsti dall’Accordo GECO 2, in collaborazione con la Provincia di Ferrara e con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per la Gioventù e della Regione Emilia-Romagna-Assessorato Progetto Giovani.

www.teatrodemicheli.it

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Un Gramsci di marinettiana memoria di Marcello Francolini

da: Roberto Guerra

Già presentato lo scorso giugno 2013 al Convegno di Ales (Oristano) dalla Biblioteca Gramsciana, il Gramsci futuribile del ferrarese Roby Guerra (Gramsci e il 2000. Per una sinistra italiana nell’era di Internet, La Carmelina edizioni) è rilanciato il 1 febbraio prossimo a Salerno dal giovane critico d’arte emergente Marcello Francolini. Nel Convegno, intitolato “La traccia incancellabile. Riflessioni su Antonio Gramsci”, a cura di Alfonso Amendola e Pasquale De Cristoforo, diversi interventi sull’attualità dell’intellettuale storico progressista. E appunto, anche Francolini che così presenta la sua relazione…Un Gramsci di (M)arinettiana memoria “…Sia ad Antonio Gramsci, che a Filippo Tommaso Marinetti premeva la creazione di un intellettuale di “tipo nuovo”. Un’esigenza più che mai attuale in un mondo economico dove il valore primario è la finanziarizzazione di ogni aspetto culturale e sociale del vivere comune.Quest’accoppiamento mette in circolo pensieri nuovi: la ricerca, in un momento di stasi del presente, di fonti energeticamente rivoluzionarie in un passato remoto. Recuperare degli esempi. Raggrupparli. Utilizzare tale carica contro un sempre crescente pensiero unico. In chiave attuale sembra ottima l’operazione dei neo-futuristi, soprattutto, ed è argomento di cui parleremo, la performance di Graziano Cecchini Rosso-Trevi ad Ales, città natale di Gramsci e l’ultimo lavoro in chiave teorico critica del neo-futurista e transumanista ferrarese Roberto Guerra su Gramsci: Gramsci e il 2000. Per una sinistra italiana nell’era di internet. (La Carmelina edizioni, Ferrara-Roma 2013)…” Francolini è noto anche come come conferenziere internazionale (Seminari sul Futurismo a Tirana, Albania, 2012 e 2013), a Salerno per diverse collaborazioni e iniziative (mostre e performance) e per una simpatica recente polemica urbanistica con lo stesso Vittorio Sgarbi.

Gramsci e Marinetti, entrambi provenienti dall’ambito della letteratura, per questo fiduciosi nel ruolo futuristico dell’intellettuale di tipo nuovo.
Entrambi portatori di una visione avanguardista del pensiero.
Anti-borghesi, per questo fideisti nei confronti della più ampia partecipazione collettiva alla vita sociale.

L’apertura al “nuovo” in reazione a un “passatismo congenito della cultura occidentale” aveva portato in pochi anni il Futurismo alla ribalta dei più importanti centri culturali e industriali d’Europa. Da Milano a Roma a Napoli, da Parigi a Londra, da Bruxelles a Berlino, da Monaco ad Amsterdam a Mosca il Futurismo ha significato innovazione e rivoluzione verso tutti i dogmi accademici e culturali prestabiliti. L’intuizione marinettiana si fonda sulla fede incondizionata del presente come unica strategia possibile atta a creare i termini di una nuova visione del mondo. Ecco perché la storia diventa un peso, se viene sovrapposta ad un presente in dinamica trasformazione. La distruzione del passato ha significato soprattutto la distruzione di ideologie preconcette che non erano più confacenti alle future condizioni sociali che si figuravano in un futuro imminente. L’ideologia futurista è riassumibile sinteticamente nel concetto della “Ricostruzione futurista dell’Universo”. (G.Balla, F. Depero, Ricostruzione futurista dell’Universo, Roma 1915).

In termini di rinnovamento anche Gramsci sembra convergere verso un’attenzione al presente per non farsi abbagliare dal languore romantico e passatista quando afferma: “Ogni fenomeno storico deve essere studiato nei suoi caratteri peculiari, nel quadro dell’attualità reale, come sviluppo della libertà che si manifesta in finalità, in istituti, in forme che non possono essere assolutamente confuse e paragonate … con la finalità, gli istituti, le forme dei fenomeni storici passati.” (A.Gramsci, Il Partito Comunista, Ordine Nuovo 1920)
Nel partito l’operaio collabora a scoprire e a inventare modi di vita originali, dove collabora volontariamente alla attività del mondo, dove pensa, prevede, …dove si sente di costituire un’avanguardia che corre avanti trascinando con sé tutta la massa popolare”.( A.Gramsci, Opere, 9 )

Ai fini storici è noto che Lunacharsky al Congresso del Comintern nel 1921, alla delegazione del Partito Comunista italiano disse che l’unico vero rivoluzionario del loro paese era F.T.Marinetti. A tale dichiarazione seguì una delle più lucide analisi dell’operatività futurista in ambito sociale a firma (anonima. Marinetti il Rivoluzionario?, Ordine Nuovo 1921) di Gramsci che: sottolinea con acutezza il rapporto vitale dei futuristi con lo specifico della città industriale, luogo del mutamento permanente, di una radicale de-costruzione del presente . E’ nella metropoli che si realizza il processo di distruzione del passato in un’ottica d’incessante rinnovamento. E’ lì che devono operare i rivoluzionari: su questa visione strategica ordinovisti e futuristi sono in assoluta sintonia.
L’interesse ordinovista per il futurismo si spiega a partire da quello spirito di ricerca per una nuova cultura che si è concretizzato a Torino con la costituzione dell’Istituto di cultura proletaria (Proletcult), come “terzo organo del movimento di rivendicazione della classe lavoratrice italiana. L’esposizione futurista di Torino, del marzo 1922, riceve la visita di due delegazioni operaie: la prima organizzata dal Proletcult, guidata da F.T. Marinetti e dall’ordinovista U. Calosso, la seconda ad opera delle Sezioni poligrafiche torinesi della Federazione Italiana lavoratori del libro e condotta dall’operaio futurista (sue opere in mostra) Carlo Frassinelli. Credo che il maggiore interesse verso i futuristi fosse rappresentato proprio dall’insegnamento che essi, gli ordinovisti, potevano imparare in termini di una reale applicazione di una cultura popolare. Per dirla in breve il Futurismo ha portato drasticamente a un’arte “fuori” da tutti luoghi ordinari, chiusi nella stretta borghese e per questo l’ha dinamizzata immettendola nel cerchio ampio della vita sociale: dalle strade, alle fabbriche ai teatri.

Le “Serate Futuriste” hanno rappresentato sin dall’inizio una metodologia atta al coinvolgimento diretto delle masse.
In merito a ciò è illuminante l’intervento del futurista Carrà che nel ’14 scrive: “… soltanto frugando nella duplice maniera della vita moderna e dell’arte popolare si può meglio intendere le origini vere del futurismo che vuole ad ogni costo creare un primordiale moderno.”(C. Carrà, Vita moderna e arte proletaria, Lacerba, Firenze 1914).
Tutto ciò rappresentava un raccogliere creatività dal basso. Per ciò l’opera d’avanguardia sa cogliere quindi una sorta di grido non ancora esattamente avvertibile, è per così dire l’epifania formale rivoluzionaria di un processo pratico non ancora manifestamente rivoluzionario.
Sia Per Marinetti che per Gramsci la rivoluzione doveva essere preparata culturalmente, ma soltanto da coloro però capaci di leggere il presente senza farsi vincolare da preconcetti passati. In ciò l’arte e la poesia rappresentano la fase propulsiva, quella capace di mettere in moto le masse che in essa trovano la rappresentazione di un linguaggio nuovo e quindi non imposto.
Sia ad Antonio Gramsci, che a Filippo Tommaso Marinetti premeva la creazione di un intellettuale di “tipo nuovo”.
Un’esigenza più che mai attuale in un mondo economico dove il valore primario è la finanziarizzazione di ogni aspetto culturale e sociale del vivere comune.
Quest’accoppiamento mette in circolo pensieri nuovi: la ricerca, in un momento di stasi del presente, di fonti energeticamente rivoluzionarie in un passato remoto. Recuperare degli esempi. Raggrupparli. Utilizzare tale carica contro un sempre crescente pensiero unico.

In chiave attuale sembra ottima l’operazione dei neo-futuristi, soprattutto, ed è argomento di cui parleremo, la performance di Graziano Cecchini Rosso-Trevi ad Ales, città natale di Gramsci e l’ultimo lavoro in chiave teorico critica del neo-futurista e transumanista ferrarese Roberto Guerra su Gramsci: Gramsci e il 2000. Per una sinistra italiana nell’era di internet. (La Carmelina edizioni, Ferrara-Roma 2013).

Quanta di quest’azione servirebbe a Noi oggi che viviamo nel presente. La società della prestazione, è il “poter fare” illimitato” il famoso “Yes we can” dietro cui si maschera un inconscio sociale che è palesemente animato dallo sforzo di massimizzare la produzione divenendo una società della stanchezza (Byung-Chul Han. La società della stanchezza, 2012)
In fin dei conti aveva ragione Marinetti, le classi sarebbero scomparse. Nella prefigurazione (per lui impossibile) di ciò Gramsci disse: “Abolita la lotta delle classi, non sarà abolita la lotta come principio di sviluppo: rimarrà la lotta contro le forze brute della natura”.
In effetti la lotta odierna sembra essere frattale, di tutte le cellule, di tutte le singolarità che si ribellano sotto forma di anticorpi al pensiero unico globale e capitalista. Così è, mi sembra la situazione attuale, nella finanziarizzazione planetaria degrada sia il valore che il ruolo tanto della politica quanto della cultura. Baudrillard, riflettendo ad un anno esatto dall’attentato terroristico delle Twin Towers che osservò che: “la violenza simbolica appare l’unica arma contro un potere sempre più onnipresente. (J. Baudrillard, Power Inferno, NY 2002).

L’intervento dal titolo: Un Gramsci di (M)arinettiana memoria
Sarà suddiviso in tre piccole sezioni:
1) Il marzo-aprile futurista a Torino (5 minuti)
2) L’intellettuale di tipo nuovo secondo un pensiero gramsciano influenzato dal futurismo di Marinetti. (5 minuti)
3) Strategie pratiche per un ribellismo attuale (Gramsci e il 2000 di R.Guerra e la Fontana Rossa di Trevi di G.Cecchini. Dallo spirito del terrorismo di Baudrillard all’Urban-esimo). (5 minuti)

MARCELLO FRANCOLINI
Di seguito riporto la scaletta di massima di come sara’ strutturata la serata (sostanzialmente divisa in due momenti). Ogni intervento – puramente introduttivo ad uno specifico aspetto dell’opera di Gramsci- dovrebbe durare massimo 15 minuti. Per la seconda parte (la presentazione del libro di Ugo Piscopo) prevediamo un po’ piu’ di tempo.
Scaletta (interna)
PARTE PRIMA
Premessa ai lavori: A. Amendola e P. De Cristofaro
Prima sessione (politica e storia). Rilfessioni di E. Scelza- A. Conte.
Letture dai “Quaderni”.
Seconda sessione (lingua, linguaggio, letteratura). Riflessioni di A. Granese-E. D’Agostino-V. D’Acunto.
Letture dai “Quaderni”.
Terza sessione (giornalismo, arte, teatro). Riflessioni di A. Manzi- M. Francolini- V. Del Gaudio
Letture dai “Quaderni”.
PARTE SECONDA
A partire dal finale della parte precedente (l’intervento di Del Gaudio e la lettura di Pasquale) il seminario si sposta verticalmente verso il Gramsci teatrale-letterario dove la parola passa a F. Tozza che introduce e coordina la presentazione del libro di U. Piscopo in dialogo con A. Granese, S. Martelli e L. Reina.

rain-man

Eppure ci sono anch’io. L’infanzia con un fratello disabile

Mio fratello nacque nel 1944 in una cittadina del nord della Germania. Infuriava la guerra. I nazisti erano ancora al potere, specialmente nelle menti delle persone. Per i miei genitori deve essere stato scioccante apprendere che mio fratello era nato spastico.
Mia madre ammutoliva sempre, quando noi più tardi nella vita parlavamo della disabilità di suo figlio, mio fratello. Il padre, interrogato sui ricordi, amava rifugiarsi impacciato nelle frasi fatte: «Sono stati tempi difficili».

Ad un certo punto i miei genitori avevano anche sentito dell’eutanasia, ‘l’eliminazione delle vite senza valore’ come si chiamava nel gergo dei nazisti. Ma cosa importava a loro, fino a quando erano gli altri ad esserne colpiti? Certo pochi mesi dopo la nascita di mio fratello era finita la guerra e con essa il nazionalsocialismo, ma erano forse per questo diventate prive di fondamento le paure dei miei genitori?

Dal momento della nascita di mio fratello, per quanto io potessi percepire, i miei genitori cominciarono a comportarsi diversamente. Ci si vergognava di uno della famiglia, i cui modi di muoversi e di parlare erano diversi da quelli degli altri ‘bambini normali’. Fra la famiglia e il mondo esterno vennero eretti alti muri di paura e di distanza. La vergogna determinava interamente i nostri rapporti con le altre persone. I miei genitori ora evitavano l’ambiente circostante e si chiusero nel proprio mondo. Mio fratello venne iscritto nella scuola elementare di zona e non in una scuola differenziale. Una una cosa positiva, si direbbe oggi, ma allora fu l’inizio di una via crucis. In quel periodo venni al mondo io. Solo anni, forse decenni dopo cominceranno a crescere in me certi interrogativi.

Una rete emozionale intrecciata di affetto e repulsione, di ostentato amore e rabbia repressa, di sfida e disperazione si posa sopra una famiglia con un bambino disabile. Perché proprio noi, perché proprio io?

Sebbene fossi un bambino sano venni allevato in un mondo fatto a misura di un bambino disabile. Non ho mai imparato ad essere indipendente. Mi si veniva incontro su tutto. Non dovevo dare nell’occhio, dovevo ringraziare di non essere disabile. Il dover rinunciare al proprio tempo, per doversi orientare su quello quello altrui, lo ha ben espresso Carmelo Samonà nel suo racconto Fratelli. Riconoscente lo ero pure, ma avrei dovuto forse dire grazie di non essere preso in considerazione all’ombra di mio fratello?

Mia madre si impappinava con frequente evidenza quando chiamava i suoi figli. Diceva che le veniva sulle labbra innanzitutto la prima sillaba del nome di mio fratello. Si correggeva immediatamente e chiamava il mio di nome. «Di problemi ne abbiamo già abbastanza», replicò, quella volta che esposi al pubblico il nostro nome, per aver sottoscritto una lettera di plauso all’obiezione di coscienza, pubblicata da un giornale .

Oggi il mio riserbo verso gli sconosciuti non è venuto meno, più o meno come non si è placata la paura di far qualcosa di male e di dare nell’occhio. Continuo a sentirmi in molte cose inferiore. Ma perché, per quale ragione? I miei interessi li devo sempre porre in secondo piano. Avere riguardo per mio fratello era il mio primo dovere, che valeva sempre e dappertutto.

Oggi qualche volta penso che i miei genitori e io abbiamo patito della disabilità di uno della famiglia, più di quanto non sia successo al diretto interessato. Ma è consentito pensare una cosa del genere? È consentito anche pensare, magari addirittura dire, che nei confronti di un membro della famiglia disabile qualche volta si serbano anche sentimenti di livore, di rifiuto, persino di profonda rabbia?

Si può dire che una persona che vive con il permanente dovere di aver riguardo verso il prossimo più debole, venga anche privata di una parte della propria esistenza? «Eppure ci sono anch’io» – quante volte è echeggiato dentro di me, ciò che spesso non mi era permesso di dire. Le derisioni e le umiliazioni, sbattute in faccia a mio fratello a volte con cattiveria a volta per divertimento, colpivano anche me. Per una formazione da body guard non c’è nulla di meglio che un’infanzia al fianco di un fratello disabile.

Quando camminavo con lui per strada, avvertivo la paura verso coloro che ci venivano incontro. Si sarebbero messi a ridere, avrebbero iniziato a barcollare anche loro, lo avrebbero fatto passare per un ubriaco? Ridevano di mio fratello e in quel modo ridevano anche di me, il ragazzino al suo fianco. Ancora oggi mi è rimasta l’abitudine di guardarmi intorno, per vedere se qualcuno mi viene incontro. Voglio vedere se si girano a guardarmi e magari se mi ridono dietro. Mio fratello non poté finire il ciclo scolastico nella scuola elementare di zona. Insufficiente sostegno, fu la spiegazione ufficiale. Rifiuto dei compagni e dei maestri quella probabile. Mio fratello ebbe la fortuna di venire aiutato davvero in un istituto per l’istruzione di bambini disabili. Incontrò professori comprensivi e competenti, dai quali imparò ad avere un approccio consapevole alla propria disabilità e un’altra percezione della normalità.

Le necessità di una famiglia con un bambino disabile sono molto grandi e non bisognerebbe minimizzarle con patetici, moralistici e pietistici sermoni. E tanto più grave è la disabilità, tanto più grandi sono gli oneri per tutti. Ma si impara molto presto a riconoscere quali sono i valori realmente importanti nella vita: solidarietà verso i più deboli, pazienza verso chi esula dalla norma e verso le minoranze; riguardo, rispetto e responsabilità anche verso coloro che vivono all’ombra dei disabili. Nonostante tutto, ci sono anche loro.

(traduzione Antonella Romeo)

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Alluvione, il Governo riconosce lo stato di emergenza. La soddisfazione di Errani

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bologna – Via libera dal Consiglio dei ministri al riconoscimento dello stato di emergenza per le zone alluvionate del Modenese.
“E’ un altro passo importante che corrisponde alle richieste che avevamo avanzato al Governo subito dopo aver avuto chiare le dimensioni della grave situazione verificatasi nella bassa modenese”, ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani.
“Per garantire la piena ripresa delle zone colpite dall’alluvione – ha aggiunto Errani – siamo ora fortemente impegnati per ottenere il riconoscimento pieno e rapido di tutti i danni dell’alluvione, alle abitazioni e alle imprese”.
La decisione di oggi si aggiunge al provvedimento assunto la scorsa settimana dal Governo, sempre su richiesta della Regione Emilia-Romagna, che ha stabilito la sospensione per sei mesi dei termini relativi a tutti i pagamenti per i territori colpiti.

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“Diversamente Musica” al Centro Acquedotto con esibizioni dal vivo

da: Centro Promozione Sociale Acquedotto – ANCeSCAO

Dal 7 febbraio è “Diversamente Musica” al Centro Acquedotto di Corso Isonzo 42. Un cartellone di 6 serate, il venerdì con cadenza quindicinale, con esibizioni musicali dal vivo di giovani formazioni costituitesi per portare la musica d’autore fuori dalle tradizionali accademie.

E’ l’obiettivo principale del “Blue Panda String Quartet”, formato da Filippo Zattini (primo violino e compositore), Francesco Menini (secondo violino), Filippo Benvenuti (violista e giovane apprendista liutaio) e Andrea Franchi (violoncello), che si esibiranno la prima serata dalle 19.30. Seguirà, il 21 febbraio alla stessa ora, il “Duo Mànus” (Emmanuela Susca e Manuel Di Nuzzo), formato nel 2012 presso il Conservatorio “G.Frescobaldi” di Ferrara per affinità di interessi musicali e la voglia di approfondire la musica da camera per flauto e chitarra con un vasto repertorio, tra cui tango e jazz. Giovani artisti, Emmanuela, Filippo e Manuel, che ritroveremo il 7 marzo anche nel “M.E.F. Trio Jazz”, per arrivare poi, il 21 marzo e il 18 aprile dalle 20.30, all’”Ensemble Friends Chamber Orchestra”, recente formazione orchestrale cameristica nata a Ferrara su iniziativa dei migliori talenti del Conservatorio cittadino. Costituito da più di venti musicisti provenienti da diverse regioni italiane, questo ensemble sorge dalla profonda esigenza di giovani artisti di trovarsi per condividere e trasmettere agli altri la passione per una delle arti più affascinanti e misteriose, probabilmente l’unica in grado di riunire così tante individualità diverse tra loro in un unico, armonico insieme. La FCO affronta un vasto repertorio che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Come vasta è la proposta di maestri e strumenti della scuola di musica “Centro Veneto Esperienze Musicali” di Rovigo che, dall’ottobre scorso, è ospite del Centro Acquedotto con corsi di chitarra, piano e canto: la loro esibizione è fissata per il tardo pomeriggio del 4 aprile. L’iniziativa è prevalentemente rivolta ai soci ANCeSCAO ma aperta a tutti. Durante l’ascolto si potrà gustare anche un ricco buffet.

betulle

Into the wild

Questo mio non è “Into the wild”, nelle terre selvagge, il grande capolavoro di Sean Penn, il mio protagonista non è il ragazzo Chriss McCondless, soprannominatosi Alexander Supertramp nel momento in cui lascia l’immenso e becero paese di John Waine per andare incontro alla morte nell’inverno dell’Alaska, no, il mio è un piccolo villaggio situato al centro della mia anima, certo è la Siberia, divenuta regione in cui nessuno vuole andare con tutto quel freddo e, soprattutto, con quello che ci ricorda e anche con ciò che ci è stato scritto sopra, terra di morte.

Per me è veramente di vita nuova: il lontano orizzonte bianco, i boschi di betulle e questo piccolo villaggio dove mi sono fatto sistemare, a mio piacimento, l’isba, calda come la pancia della mamma. Il povero Supertramp, nella sua confusa fuga dalla civiltà a stelle e strisce, era finito nella supertrappola (nomen omen) dell’Alaska, nel gelo incontenibile e assassino di una terra inospitale. E poi quell’inutile rifugio costituito da un vecchio e rottamato bus, no, la mia isba è piccola e accogliente, ci ho messo dentro tutti i ricordi che poteva contenere, anche quelli di mio padre, il quale, per primo, mi raccontò dell’inverno a quelle latitudini, dei fiumi gelati e del chiasso che fanno quelle acque tumultuose quando si sghiacciano e i lastroni bianchi si accavallano uno sull’altro con un rumore che toglie, di notte, il sonno. Da qui, da questo mio nuovo mondo, dove penso (e spero) finisca la mia fuga, vedo l’universo di idiozie che ho lasciato come se fossi su un satellite e potessi guardare dall’alto la terra, le certezze idiote, quest’ultima mia città che ho vissuto, che è stata la mia prima e, forse, anzi senza forse, la più amata, ma anche quella che mi ha dato di meno, strano agglomerato non sempre umano, bellissimo a vedersi con un’anima sporca. Ed è qui, nel mio villaggio della nuova vita, che mi accorgo di quanti valori, affetti e amori ho logorato e lasciato, ma non è un bagaglio vuoto quello che mi porto dietro, guai se i ricordi diventano troppo pesanti.

Ecco, da quassù, dal satellite-isba, ho chiarito le mie idee confuse, raffazzonate su per una vita e per affetto mutuate da tanti stupidotti che hanno condizionato e spesso vilipeso la mia esistenza e sento che era molto sbagliato quel mio pensare di pensare che avevano ragione i principi, i conti e i baroni della politica, ai quali ho pur offerto l’anima e loro se la sono presa e se la sono cacciata sotto i piedi, tant’è che per molto tempo non sono più riuscito a riconoscerla. Di tanto in tanto la incontravo, l’anima dico, e le domandavo “ma chi sei?” e lei, sempre: “La tua anima”. Non ci credevo, la mia anima – dicevo – se la sono prese le migliaia di persone che m i hanno attraversato il corpo e poi se ne sono andate senza nemmeno salutarmi. E’ stata una santa sofferenza e ora mi accorgo che il dolore è il grande misconosciuto esame di maturità degli uomini, è stato lo strumento per prendere coscienza della vita e innalzarci al di sopra degli altri esseri viventi. I signori della politica non provano dolore, nemmeno quando vengono sorpresi con le mani nella marmellata. Il dolore è la vera politica, ma è pure un’arma micidiale usata da chi gestisce il potere, da qui vedo bene come fanno i potenti di tutta la terra, per rafforzare il proprio potere raggrumano nelle loro mani tutti i tipi di dolore e di sofferenza e poi spargono questo nettare sulle folle di coloro che protestano per le ingiustizie e le violenze subìte, passate e future, e vedo il dolore che si stampa sui visi attoniti dei lavoratori senza lavoro e senza più dignità, dei bambini, delle madri e dei padri che in tutto il mondo cercano di sopravvivere con 50 cents di dollaro al giorno.

Urla questa massa, si lamenta, s’ammala e i potenti di tutto il mondo la strumentalizza, la scaglia contro altre masse di miserabili, le guerre nascono così, dalla sofferenza manipolata da coloro che stanno in alto, i quali, poi, a massacro compiuto, distribuiranno croci di guerra, medaglie al valore, diplomi agli eroi-martiri, assassini di altri eroi-martiri, ai quali i nobili della politica hanno insegnato che l’odio è merce benedetta da Dio. Allora, è qui, in questa mia isba, che ho conosciuto l’anima della vera politica: la sofferenza, il frutto purtroppo più corposo della vita, chi ha scritto nella preghiera cristiana “in hac lacrimarum valle” non ha fatto altro che raccogliere questo frutto e porgerlo piangente a un’Entità che sperava esistente.

GERMOGLI
l’aforisma
di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

“I crimini di cui un popolo si vergogna costituiscono la sua vera storia. Lo stesso vale per l’uomo”  (Jean Genet)