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Giorno: 3 Febbraio 2014

liquefazione

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 3 febbraio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Presentazione martedì 4 febbraio alle 17
La storia della scuola Matteo Maria Boiardo studiata e raccontata dai suoi studenti
E’ frutto di uno studio condotto da giovani studenti ferraresi su fonti archivistiche comunali il libro dal titolo ‘La scuola Matteo Maria Boiardo nelle carte d’archivio’ che martedì 4 febbraio alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. A illustrare l’opera e il progetto sarà Livio Zerbini, docente di Storia e scienze dell’Antichità all’Università di Ferrara.
Interverranno all’incontro anche Massimo Maisto, vicesindaco e assessore alle Politiche e Istituzioni Culturali del Comune di Ferrara; Rosaria Campioni, della Soprintendenza ai Beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna; Stefania Musacci, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Alda Costa di Ferrara; Antimo Ponticiello, dirigente dell’Ufficio Scolastico regionale- Uff. X Ambito territoriale Provincia di Ferrara; ed Enrico Spinelli, dirigente del Servizio Biblioteche e archivi del Comune di Ferrara.
Parteciperanno inoltre alcuni dei protagonisti del progetto: i ragazzi delle classi II B, II D e II E della scuola secondaria di I grado Matteo Maria Boiardo di Ferrara, con le insegnanti Lina Marchetti, Chiara Romagnoli e Anna Ucci.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Lo studio di un frammento di storia della nostra città attraverso fonti archivistiche a opera di giovani studenti ferraresi, è il tema del libro ‘La scuola Matteo Maria Boiardo nelle carte d’archivio’.
L’interessante esperienza formativa da cui nasce il volume è frutto della sinergia tra diverse professionalità e istituzioni ed è parte del progetto ‘La nostra scuola ieri e oggi’, candidato al concorso di idee per la valorizzazione dei beni culturali ‘Io Amo i Beni Culturali’, II edizione, riservato agli archivi situati nelle zone colpite dal sisma del maggio 2012, bandito da IBACN Regione Emilia Romagna, con il cui contributo è stata possibile la realizzazione del volume. Il lavoro di mesi di ricerca tra le fonti d’archivio originali è stato inoltre documentato da un filmato a cura di Maria Bonora, che evidenzia la passione, l’impegno e la creatività dei ragazzi come di tutti gli attori del progetto.
L’opera è pubblicata nei Quaderni dell’Archivio Storico Comunale di Ferrara n.1 a cura di Corinna Mezzetti, Beatrice Morsiani e Angela Poli, operatrici del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara.

ASSESSORATO ALLO SPORT – La presentazione questa mattina in Municipio

I ginnasti della P.G.F. pronti a salire sulla pedana del Campionato italiano serie A2

03-02-2014

Per il nono anno consecutivo una squadra della Palestra Ginnastica Ferrara parteciperà al Campionato Nazionale di Ginnastica artistica maschile di Serie A2, che prenderà il via il prossimo sabato 8 febbraio al Mandela Forum di Firenze. Una rappresentativa dei quattro ginnasti coinvolti è intervenuta questa mattina in Residenza Municipale, insieme al presidente P.G.F. Franco Mantero, alla direttrice tecnica Loriana Ferrari e al tecnico Dario Agostino, ad un incontro presentazione con l’assessore comunale allo Sport Luciano Masieri.

“Mancata per un soffio lo scorso anno la promozione nella massima serie, – ha affermato l’assessore Luciano Masieri – la società e i suoi atleti hanno continuato comunque ad impegnarsi con costanza portando a casa ulteriori risultati e riconoscimenti. Stiamo parlando di atleti di alto livello che per le loro caratteristiche e prestazioni hanno dimostrato di poter aspirare a partecipare alle prossime Olimpiadi e che in tutti questi anni hanno saputo, ogni volta che sono scesi in gara, dare grande lustro alla nostra città”.

(LA SCHEDA – a cura di ASD P.G.F.) – Dopo aver mancato per un solo punto l’ambitissimo traguardo della Serie A1 negli ultimi tre anni, i ginnasti estensi guidati da Dario Agostino e Loriana Ferrari, tenteranno l’ardua impresa della promozione tra le nove migliori compagini d’Italia. Forti di un anno di esperienza in più, i ragazzi della centenaria società ferrarese devono la propria forza all’unità di un gruppo straordinario che ha all’interno il giusto mix di persone di esperienza come capitan Andrea Bellini e Andrea Neyroz e di giovani come Giacomo Rossi e Luigi Tagliavini già nel giro della Nazionale juniores.

Oltre alla ginnastica artistica (a partire dai 3 anni) al Palagym si possono trovare molteplici attività come la ginnastica ritmica, l’acrobatica, la posturale, la danza moderna, la danza sportiva, l’hip hop, il pilates, il total body, il walking, le pedane vibranti, l’aikido, il judo e le altre arti marziali tra cui il sanda ed il wushu, elementi portanti della Quanshu Ferrara, scuola di arti marziali cinesi famosa in tutta Italia, i cui istruttori organizzano da tre anni corsi di Cross Training-allenamento funzionale. Inoltre, da una collaborazione col Gruppo Cosquillas, la PGF è presente sul territorio con corsi di attività motoria per persone diversamente abili. La Palestra Ginnastica Ferrara organizza campus estivi e invernali per bambini dai 4 ai 12 anni, proponendo agli iscritti tutte le attività del centro sportivo, a cui aggiungere il nuoto presso l’adiacente piscina. I numeri del Palagym, che annovera oltre un migliaio di soci e circa cinquecento tesserati alle Federazioni Sportive Nazionali, sono un chiaro segno di un movimento in continua crescita nel contesto sportivo ferrarese che ha per obiettivo specifico il raggiungimento del benessere psicofisico del socio attraverso la pratica di discipline in cui il socio stesso non è considerato solamente un numero.

A.s.d. Palestra Ginnastica Ferrara – PalagymTel. e Fax 0532/977886; Email: info@pgf-fe.com Web: www.pgf-fe.comSeguici anche su Facebook: www.facebook.com/Palagym.Palestra.Ginnastica.Ferrara

Nella foto:in alto (un momento della conferenza stampa); in basso (la squadra della PGF classificatasi terza nel campionato 2013).

AGENDA DEL SINDACO

Appuntamenti del 4 febbraio 2014

03-02-2014

Martedì 4 febbraio

ore 9 – presentazione del romanzo “Il caso Arpur” e le Opere grafiche di Andrea Carli (1919 – 1990) (sede Istituto De Pisis, viale Krasnodar 102 – FE)

ore 10 – riunione Giunta comunale (residenza municipale)

ore 15.30 – riunione 2.a Commissione consiliare per delibera su convenzione trasporto scolastico (residenza municipale)

ore 16.30 – incontro sul tema “La didattica della Shoah fra politiche della Memoria e retoriche di commemorazione”, organizzato dal MEIS (Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah) e dall’Istituto di Storia Contemporanea (sala dei Comuni di Castello Estense Ferrara)

3.a COMMISSIONE CONSILIARE – Mercoledì 5 febbraio alle 15.30 in sala Zanotti

Ristrutturazione edilizia e Nuovo piano urbanistico comunale

03-02-2014

La 3.a Commissione consiliare si riunirà mercoledì 5 febbraio alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale con relatore l’assessora Roberta Fusari. Questi i provvedimenti all’esame dei consiglieri: Approvazione schema tipo accordo disciplinante le modalità di esecuzione delle dotazioni territoriali ai sensi dell’art. 11 c. 4° del vigente RUE; Art. 13 L.R. 15/2013 – art. 23 bis D.P.R. 380/2001, ammissibilità della ristrutturazione edilizia con modifica di sagoma nei centri storici e differimento dell’inizio dei relativi lavori; Nuovo piano urbanistico comunale – Piano Operativo Comunale / approvazione accordi definitivi con i soggetti attuatori.
SCUOLA DI MUSICA MODERNA – ‘I martedì dell’opera’: appuntamento il 4 febbraio alle 20,30

L’opera ‘Billy Budd’ di Benjamin Britten apre il ciclo dedicato a Melville

03-02-2014

(Comunicato a cura dell’Associazione Musicisti di Ferrara)

Per il ciclo ‘I martedì dell’opera’, l’Associazione Musicisti di Ferrara propone per martedì 4 febbraio alle 20,30 nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna (via Darsena 57), il primo di tre incontri dedicati alle opere liriche tratte dai romanzi di Herman Melville, l’epico autore di ‘Moby Dick’. Questa prima serata sarà dedicata a ‘Billy Budd’, opera di Benjamin Britten tratta da un breve romanzo postumo di Melville, anch’esso di ambientazione marinaresca.
Matteo Marazzi introdurrà l’opera delineandone le tematiche principali e le caratteristiche musicali, quindi verranno visionate le scene principali. Seguiranno nei prossimi martedì altri due incontri dedicati proprio a ‘Moby Dick’ e all’opera omonima che il compositore americano Jake Heggie ha composto nel 2010 per il teatro di Dallas e che è stato uno dei più sensazionali avvenimenti musicali degli ultimi anni.
L’ingresso è riservato agli iscritti ad un corso principale AMF o alla Sezione Wanderer.

CIRCOSCRIZIONE 1 – Mercoledì 5 febbraio in via Capo delle Volte 4/D

Il Consiglio esprime pareri su pratiche urbanistiche

03-02-2014

Il Consiglio della Circoscrizione 1 si riunirà mercoledì 5 febbraio alle 19.30 nella sede circoscrizionale di via Capo delle Volte 4/d. A seguito delle illustrazioni dell’assessora all’Urbanistica ed Edilizia Privata Roberta Fusari e del dirigente Ufficio di Piano Antonio Barillari, i consiglieri saranno chiamati ad esprimere un parere su due pratiche: “Art. 13 L.R. 15/2013 – art. 23 bis D.P.R. 380/2001, ammissibilità della ristrutturazione edilizia con modifica di sagoma nei centri storici e differimento dell’inizio dei relativi lavori” e “Nuovo piano urbanistico comunale – Piano Operativo Comunale / approvazione accordi definitivi con i soggetti attuatori”.

Nel corso della seduta saranno inoltre esaminate le richieste relative al Chiostro di San Paolo per il 2014.
BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 5 febbraio dalle 17 in via Grosoli

L’ora del racconto per i più piccoli e premi ai ‘lettori dell’anno’

03-02-2014

Si intitola ‘I viaggi di Perseo’ il racconto scritto da Albert Jané e presentato da Francesca Sunja Sapini che mercoledì 5 febbraio alle 17 aprirà il pomeriggio di narrazioni alla biblioteca Bassani di Barco. L’appuntamento, dedicato ai bambini dai 4 ai 10 anni, proseguirà poi con la storia ‘Un chicco di melograno: come nacquero le stagioni’ di Pia Valentinis e Massimo Scotti narrata da Lorella Zappaterra. L’incontro rientra nel ciclo di narrazioni per i più piccoli “L’ora del racconto” dal titolo ‘Antiche storie’ in programma ogni mercoledì pomeriggio nella sala Ragazzi della biblioteca comunale di via Grosoli 42.

…………….

A seguire, a partire dalle 18 sempre negli spazi della Bassani, si svolgerà la premiazione dei ‘lettori dell’anno 2013’. I riconoscimenti saranno consegnati ai lettori più assidu individuati nelle diverse fasce d’età a partire dal gruppo 0-5 anni. L’iniziativa è a cura della biblioteca comunale Bassani, Servizio biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara e dell’associazione Amici della Bilblioteca Ariostea.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 5 febbraio alle 11 alla Biblioteca Ariostea

Rendiconto gestione 2013 di biblioteche e archivi comunali e anticipazioni 2014

03-02-2014

Per un “Rendiconto dei dati di gestione 2013 delle biblioteche e degli archivi comunali e anticipazioni su progetti e programmi 2014”, mercoledì 5 febbraio alle 11 si terrà una conferenza stampa nella sala Agnelli della Biblioteca Ariostea.
Interverranno alla presentazione il vicesindaco e assessore Istituzioni Culturali del Comune di Ferrara Massimo Maisto e il dirigente Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara Enrico Spinelli.

PALAZZO SCHIFANOIA – Conferenza di Andrea Pinotti venerdì 7 febbraio alle 18,30

Nel Salone dei Mesi ‘un viaggio illustrato nell’arcipelago empatia’

03-02-2014

Sarà il concetto di empatia a ispirare il nuovo approfondimento sul Salone dei Mesi in programma venerdì 7 febbraio alle 18,30, a palazzo Schifanoia (via Scandiana 23). L’appuntamento, che rientra nel ciclo di conferenze ‘Schifanoia: il salone mostra i suoi mesi’, organizzato dall’Istituto di Studi Rinascimentali in collaborazione con i Musei civici di Arte antica, vedrà nelle vesti di relatore Andrea Pinotti, docente di Estetica all’Università di Milano, studioso del pensiero tedesco del XIX e XX secolo e, in particolare, dei rapporti tra estetica, teoria dell’arte e storia dell’arte, delle teorie dell’immagine e dello stile, dell’estetica psicologica e fenomenologica.
Sulle tracce di un suo recente libro (‘Empatia. Storia di un’idea da Platone al postumano’, Roma-Bari 2011), Pinotti esaminerà il concetto di empatia attraverso gli scritti di Aby Warburg, il grande storico delle immagini innamorato di Ferrara.
La conferenza sarà introdotta da Marco Bertozzi.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
“Mettiti nei miei panni!”: lo pretendiamo spesso dagli altri, ma quando gli altri lo chiedono a noi dobbiamo ammettere che è quasi impossibile. Attorno a questa richiesta l’empatia dispiega le sue inaspettate potenzialità. E rilancia la posta, scommettendo non solo sull’immedesimazione con altre persone, ma addirittura fra esseri umani e cose inanimate, che così inanimate, a ben vedere, non sono. Il vento fischia, urla la bufera, i flutti sono perfidi, il chiodo non vuole uscire dal muro: il mondo delle cose mostra volentieri il proprio carattere, e che carattere. Warburg lo sapeva ritrovare nelle figure della storia dell’arte, riconoscendolo anche sulle pareti del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia. A lui Andrea Pinotti, tra i più grandi conoscitori del pensiero warburghiano, chiederà di farci da guida d’eccezione, per accompagnarci, all’interno del Salone dei Mesi, in un viaggio illustrato nell’arcipelago ‘empatia’.

Per ragioni di sicurezza connesse alla capienza del Salone (massimo 70 persone), verrà consentito l’ingresso solo a chi sarà munito del biglietto gratuito distribuito, nella stessa giornata di venerdì 7 febbraio, dal personale del Museo a partire dalle 17.30 secondo l’ordine di arrivo.

RACCOLTA FIRME – Venerdì 7 febbraio in Piazza Municipio raccolta firme lanciata dagli amministratori del territorio

Sostegno al progetto di legge di iniziativa popolare contro la dipendenza da gioco d’azzardo

03-02-2014

Un progetto di legge di iniziativa popolare per la tutela della salute di chi è vittima del gioco d’azzardo, tramite un riordino della normativa in materia. Ci hanno pensato i Comuni italiani, di diverso colore politico, con un’iniziativa dal titolo “1000 piazze contro l’azzardo”.

In Emilia Romagna si è resa promotrice della proposta Legautonomie e a Ferrara l’Amministrazione comunale ha deciso di allestire dei banchetti per la raccolta firme venerdì, giorno di mercato, 7 febbraio dalle 8,30 alle 13,30 in Piazza Municipio.
L’obiettivo è la raccolta di almeno un migliaio di firme in tutto il territorio provinciale, con l’auspicio che anche gli altri 25 Comuni del territorio possano condividere l’impegno.
Lo hanno detto chiaro e tondo l’assessore provinciale Patrizia Bianchini e i colleghi comunali con delega ai Servizi sociali Chiara Sapigni (Comune di Ferrara), Massimo Manderioli (Cento) e Annio Folli (Jolanda), oltre al presidente del Consiglio comunale di Ferrara, Francesco Colaiacovo, e al sindaco di Mesola, Lorenzo Marchesini.
Il termine ultimo per la raccolta di almeno 50mila firme a livello nazionale è il 7 marzo e fino allora gli enti locali vogliono metterci la faccia per fare qualcosa contro un dramma sociale ed economico, che colpisce ogni fascia d’età e rispetto al quale proprio i municipi sono in prima linea.
“Il problema è complesso e delicato – hanno detto le assessore Sapigni e Bianchini – perché il gioco d’azzardo è in gran parte attività lecita su cui lo Stato esercita una tassazione, senza contare che dietro al fenomeno ci sono interessi economici rilevanti, oltre ai risvolti illeciti in termini di infiltrazioni della criminalità organizzata”.
In concreto la proposta di legge parte dall’articolo 32 della Costituzione, laddove “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
Ed è proprio la salute ad essere chiamata in causa, viste le conseguenze psicologiche, economiche, familiari e sociali, di situazioni patologiche di vera e propria dipendenza.
In tal senso la proposta intende giungere ad una regolamentazione della materia, per contrastare le conseguenze nocive da gioco, compreso l’utilizzo di risorse per prevenzione e cura, fino alla comminazione di sanzioni sia amministrative che penali, con un massimo di un anno di detenzione per i trasgressori.
“Un’iniziativa – ha aggiunto Chiara Sapigni – che vuole dare anche maggiori strumenti di intervento ai Comuni, finora assolutamente privi di margini di manovra di fronte al diffondersi di sale da gioco e di slot machine nei vari punti vendita del territorio”.
“Una firma non costa nulla – ha concluso Patrizia Bianchini rivolta alla stampa perché collabori a diffondere il più possibile significato e senso dell’iniziativa -, ma il risultato può essere grande e importante”.

(A cura dell’Ufficio Stampa Provincia di Ferrara)

MUSEO STORIA NATURALE – Dal 6 febbraio lezioni, laboratori e escursioni scientifiche

Progetto ‘Underground’: per gli studenti dei licei scientifici ferraresi uno studio sulla geologia emiliana

03-02-2014

Sismicità, liquefazione delle sabbie, emissioni gassose del terreno, giacimenti di idrocarburi, sorgenti geotermiche. Sono solo alcuni dei fenomeni e degli aspetti geologici del nostro territorio che gli studenti delle scuole superiori ferraresi avranno modo di approfondire, a partire dal 6 febbraio, grazie al progetto ‘Underground’, organizzato dal Museo civico di Storia Naturale di Ferrara con la collaborazione del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara.
Intento dell’iniziativa, che si articolerà in lezioni teoriche, sessioni di laboratorio ed escursioni nel territorio, è quello di far conoscere ai giovani studenti ferraresi dei licei scientifici la geologia del sottosuolo padano-emiliano, fornendo loro nozioni scientifiche su ambiti connessi con i temi della tutela pubblica. Come spiegano infatti gli organizzatori, “attraverso l’apporto di esperti impegnati sul campo, il progetto punta a fornire ai ragazzi elementi conoscitivi che consentano loro di affrontare con approccio consapevole e critico i rischi e le problematiche legati alla conformazione geologica del nostro territorio”.
Tre gli istituti scolastici coinvolti, per un totale di 128 ragazzi: il Liceo Scientifico ‘Roiti’ di Ferrara con le classi III R e III S (prof.ssa Caterina Berti); quello di Bondeno con la classe III K (prof. Giancarlo Reggiani) e il Liceo di Scienze applicate Iist Bassi Burgatti di Cento con le classi IV S, IV T, IV U (proff. Bruno Somenzi, Paola Aleotti e Giuliana Pasquini).
Il primo appuntamento per tutti è previsto per la mattinata di giovedì 6 febbraio, con una sessione unica di lezioni teoriche alla Sala Estense, dalle 9,30 alle 12,30, sulla struttura stratigrafica e tettonica del sottosuolo padano-emiliano, e ferrarese in particolare, l’evoluzione geomorfologica storica e la sismica a cura di Marco Stefani (Unife), Riccardo Caputo (Unife), Marco Bondesan (Parco Delta Po Veneto), coordinati da Enrico Trevisani del Museo di Storia Naturale.
Nelle settimane successive, poi, ciascuna delle classi coinvolte prenderà parte ai laboratori di sedimentologia e di rocce, organizzati al Dipartimento di Scienze della Terra, per l’analisi granulometrica dei sedimenti sabbiosi, in riferimento al fenomeno della liquefazione, e per l’osservazione macroscopica di campioni delle rocce che caratterizzano il nostro sottosuolo: rocce serbatoio e di copertura, che per la loro porosità e conformazione assorbono e accumulano i fluidi liquidi e gassosi presenti nel sottosuolo. Proiezione e analisi al microscopio di sezioni sottili di rocce completeranno il laboratorio. Curatori dei laboratori saranno Daniele Masetti, Emilio Saccani e Umberto Tessari dell’Università di Ferrara, assieme a Enrico Trevisani del Museo di Storia Naturale e Lucia Poletti dell’Associazione Didò.
Infine, tra marzo e aprile, l’osservazione diretta e lo studio dei vari fenomeni avverranno sul territorio con escursioni in siti caratteristici guidate da esperti e precedute da relazioni propedeutiche in Museo. Le classi dei licei di Cento e Bondeno si recheranno a San Carlo, con Nasser Abu-Zeid, Riccardo Caputo e Paolo Russo di Università di Ferrara, per lo studio sul campo dei fenomeni co-sismici, ovvero determinati da eventi sismici: liquefazione, cedimenti, amplificazione e frane. Mentre gli studenti del liceo Roiti approfondiranno, su un paio di siti di osservazione, con Fedora Quattrocchi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) di Roma, Nicola Salmaso di Eni e Carmela Vaccaro di Unife, la conformazione geochimica e geofisica del sottosuolo, in relazione alla presenza di sorgenti gassose e di idrocarburi; le emissioni gassose anomale del terreno, quali i vulcanetti spontanei, e analizzeranno i rischi connessi allo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi nella pianura padano-emiliana. Sul campo i ragazzi saranno coinvolti in simulazioni di rilievi, effetti ed analisi.
L’iniziativa, ideata e coordinata da Emanuela Cariani del Museo di Storia Naturale, si svolge con il sostegno della Provincia di Ferrara, che ha stanziato un contributo a parziale copertura dei costi, e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna.

GIORNO DELLA MEMORIA – Martedì 4 febbraio alle 16.30, incontro nella sala dei Comuni di Castello Estense

La didattica della Shoah fra politiche della Memoria e retoriche di commemorazione

03-02-2014

Martedì 4 febbraio alle 16.30, nella sala dei Comuni di Castello Estense, avrà luogo l’incontro sul tema “La didattica della Shoah fra politiche della Memoria e retoriche di commemorazione”, organizzato dal MEIS (Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah) e dall’Istituto di Storia Contemporanea. Interverrà la responsabile in talia del Memorial della Shoah di Parigi, Laura Fontana. Introdurranno il vicesindaco e consigliere MEIS Massimo Maisto e Davide Pizzotti dell’Istituto di Storia Contemporanea.

L’incontro è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca come momento di formazione per cui agli insegnanti e agli studenti partecipanti verrà rilasciato attestato di partecipazione.
CITTADINANZE ITALIANE – Mercoledì 5 febbraio alle 9 in sala Arazzi

In Municipio otto cerimonie di giuramento di nuovi cittadini

03-02-2014

L’assessore al Decentramento Luciano Masieri, affiancato da un rappresentante della Prefettura e dall’Ufficiale di Stato civile del Comune di Ferrara, conferirà ufficialmente mercoledì 5 febbraio a partire dalle 9 nella sala degli Arazzi della residenza municipale, otto nuove cittadinanze italiane. Nel corso di una breve cerimonia, che culminerà nel giuramento, i nuovi cittadini riceveranno una copia della Costituzione italiana accompagnata da una lettera di benvenuto del sindaco Tiziano Tagliani.
Si tratta di Q. P. Nato a Lushnje (Albania) il 02/10/1966, Q. E. Nato a Lushnje (Albania) il 05/09/1993, C. Y. Nata a Zhejiang (Cina) il 12/09/1987 e di O. H.Nata a Benin City (Nigeria) il 04/07/1971 che acquistano la cittadinanza italiana per residenza. Si tratta inoltre di S. M. Nata a Abou Dabi (Emirati Arabi Uniti) il 10/12/1982, P. S. Nata a Kaliningrad (Federazione Russa) il 27/02/1967, P. H. Nato a Rio De Janeiro (Brasile) il 28/08/1964 e di P. B. Nata a Zadar (Croazia) il 22/09/1970 che acquistano la cittadinanza italiana per matrimonio.
PROTEZIONE CIVILE REGIONALE – Ultimi aggiornamenti a cura dell’Agenzia regionale – ALLERTE

Tutti gli avvisi e le allerte pubblicate sulle pagine del sito internet ufficiale – Condizioni meteo e criticità idraulica

03-02-2014

>> GLI AVVISI E LE ALLERTE DELLA PROTEZIONE CIVILE dell’Emilia Romagna

(Aggiornamento AVVISI e ALLERTE a cura degli uffici della Protezione Civile Regionale)

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Alluvione, stimati danni al comparto agricolo per 54 milioni di euro

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bologna – “Il sottosegretario Martina ha riconosciuto oggi la specificità nazionale dell’emergenza che stanno vivendo i territori modenesi, colpiti dall’alluvione, dopo il terremoto del 2012. Questo riconoscimento è per noi un punto di partenza molto importante. Proprio in ragione di questa peculiarità il sottosegretario ha confermato l’impegno del Governo per arrivare a una soluzione condivisa per il riconoscimento di tutti i danni, così come richiesto dal presidente della Regione Vasco Errani”. Questo il commento dell’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni che oggi ha partecipato a Modena a un incontro con il sottosegretario alle politiche agricole Maurizio Martina per fare il punto insieme alle Istituzioni locali, ai Parlamentari e alle organizzazioni agricole, sui danni all’agricoltura che la grave ondata di maltempo ha provocato nei territori della bassa modenese. “Senza nulla togliere alla gravità della situazione che, a causa delle avversità climatiche, si è verificata in altre parti del Paese – spiega Rabboni – è evidente che quello modenese è una caso che presenta caratteristiche di assoluta unicità. Ciò vale in particolare proprio per il comparto agricolo, il settore produttivo più colpito dall’alluvione. Una prima stima dei danni, si aggira, considerando sia le perdite produttive sia i danni ai fabbricati rurali residenziali e produttivi, intorno ai 54 milioni di euro”.

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Rientra l’allarme per il Reno, nel Ferrarese preallerta solo ad Argenta. Scendono a 100 gli sfollati

da: ufficio stampa giunta Emilia Romagna

Bologna – Rientra lo stato di allarme per il Reno, ma resta vigente quello di preallarme piena per i comuni di Molinella (BO), Argenta (FE), Alfonsine, Conselice e Ravenna (RA). Ancora attive le allerte per piena dei fiumi Secchia e Panaro, emesse lo scorso 19 gennaio. Dichiarata la cessazione della fase di rischio più elevata per Santerno, Senio, Samoggia e Setta.
Da ieri, domenica 2 febbraio, e fino a venerdì 7 febbraio l’Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato lo stato di attenzione per criticità idrogeologica nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Appennino forlivese. In particolare sono interessati i bacini dell’alto Lamone – Savio, Reno, Secchia e Panaro, Trebbia-Taro e Pianura di Parma e Piacenza. Il provvedimento – emesso sulla base del bollettino di monitoraggio e l’avviso di criticità idrogeologica di Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente) – si è reso necessario a causa della prevista ripresa delle precipitazioni, che potrebbero aggravare le condizioni del terreno già messo a dura prova nei giorni scorsi e attivare nuovi dissesti.
Nel frattempo sono scesi a un centinaio gli sfollati dalle aree allagate assistiti dalla Protezione civile, la maggior parte dei quali alloggiati in alberghi modenesi. Ad essi si aggiungono i 54 ospiti di Villa Anna, trasferiti in parte all’ospedale di Baggiovara e in parte in strutture private.
Continua il presidio sugli argini dei fiumi Secchia e Panaro e sui canali principali, con squadre di pronto intervento che stanno effettuando lavori di sistemazione resi necessari dal verificarsi di piccoli cedimenti e dalla presenza di tane di animali. Il presidio è effettuato da Aipo, dai volontari della Protezione civile e dall’Esercito.
A Modena alle 18,30 di ieri è stata riaperta, in entrambi i sensi di marcia, la strada statale 12 “Canaletto”, chiusa al traffico nei giorni scorsi per consentire l’accesso ai mezzi diretti al cantiere sull’argine del Secchia. Restano invece chiusi il ponte dell’Uccellino a Modena, in prossimità del cantiere, e il ponte Motta a Cavezzo.
Questa mattina a Bastiglia è ripresa regolarmente l’attività in tutte le scuole di ogni ordine e grado, sia statali sia paritarie.

Venerdì 7 in piazza Municipale raccolta firme contro la dipendenza da gioco d’azzardo

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Un progetto di legge di iniziativa popolare per la tutela della salute di chi è vittima del gioco d’azzardo, tramite un riordino della normativa in materia.
Ci hanno pensato i Comuni italiani, di diverso colore politico, con un’iniziativa dal titolo “1000 piazze contro l’azzardo”.
In Emilia Romagna si è resa promotrice della proposta Legautonomie e a Ferrara l’amministrazione comunale ha deciso di allestire dei banchetti per la raccolta firme venerdì, giorno di mercato, 7 febbraio dalle 8,30 alle 13,30 in Piazza Municipale.
L’obiettivo è la raccolta di almeno un migliaio di firme in tutto il territorio provinciale, con l’auspicio che anche gli altri 25 Comuni del territorio possano condividere l’impegno.
Lo hanno detto chiaro e tondo l’assessore provinciale Patrizia Bianchini e i colleghi comunali con delega ai Servizi sociali Chiara Sapigni (Comune di Ferrara), Massimo Manderioli (Cento) e Annio Folli (Jolanda), oltre al presidente del Consiglio comunale di Ferrara, Francesco Colaiacovo, e al sindaco di Mesola, Lorenzo Marchesini.
Il termine ultimo per la raccolta di almeno 50mila firme a livello nazionale è il 7 marzo e fino allora gli enti locali vogliono metterci la faccia per fare qualcosa contro un dramma sociale ed economico, che colpisce ogni fascia d’età e rispetto al quale proprio i municipi sono in prima linea.
“Il problema è complesso e delicato – hanno detto le assessore Sapigni e Bianchini – perché il gioco d’azzardo è in gran parte attività lecita su cui lo Stato esercita una tassazione, senza contare che dietro al fenomeno ci sono interessi economici rilevanti, oltre ai risvolti illeciti in termini di infiltrazioni della criminalità organizzata”.
In concreto la proposta di legge parte dall’articolo 32 della Costituzione, laddove “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
Ed è proprio la salute ad essere chiamata in causa, viste le conseguenze psicologiche, economiche, familiari e sociali, di situazioni patologiche di vera e propria dipendenza.
In tal senso la proposta intende giungere ad una regolamentazione della materia, per contrastare le conseguenze nocive da gioco, compreso l’utilizzo di risorse per prevenzione e cura, fino alla comminazione di sanzioni sia amministrative che penali, con un massimo di un anno di detenzione per i trasgressori.
“Un’iniziativa – ha aggiunto Chiara Sapigni – che vuole dare anche maggiori strumenti di intervento ai Comuni, finora assolutamente privi di margini di manovra di fronte al diffondersi di sale da gioco e di slot machine nei vari punti vendita del territorio”.
“Una firma non costa nulla – ha concluso Patrizia Bianchini rivolta alla stampa perché collabori a diffondere il più possibile significato e senso dell’iniziativa –, ma il risultato può essere grande ed importante”.

sant-agostino-municipio

Sant’Agostino, dopo il terremoto i cittadini ridisegnano il cuore del paese

Se lo si cerca con Google Maps, il Municipio di Sant’Agostino lo si vede ancora lì, al centro della piazza, nemmeno la rete si rassegna al fatto che non c’è più.
Oggi, a quasi due anni dal terremoto, è ancora difficile abituarsi al vuoto lasciato dal crollo di quello che era il cuore del paese, il centro non solo amministrativo, ma anche architettonico e sociale, perché stava in mezzo alla piazza principale.
Adesso c’è ancora il recinto con le macerie dell’esplosione controllata che l’ha abbattuto, come una bestia morente, nel luglio 2012.
Poi non è più stato fatto nulla, fino ad ora, con la presentazione alla cittadinanza di un progetto partecipato chiamato Less Is More – Ripensare il vuoto per trovare un centro.
La Giunta ha infatti cofinanziato con la Regione un percorso che fino a maggio porterà i cittadini di Sant’Agostino, guidati da un gruppo di esperti, ad elaborare un’idea di destinazione degli spazi tra piazza Marconi, piazza Pertini e corso Roma.
Ognuno, semplici cittadini, imprenditori, bambini, immigrati, anziani, associazioni, agricoltori, potrà dire la sua su quel che vorrebbe che diventasse la piazza.

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I cittadini di Sant’Agostino, guidati da un gruppo di esperti, ripenseranno la destinazione degli spazi del centro

“Il centro ha bisogno di essere rivitalizzato, abbiamo perso tante attività commerciali, dobbiamo rilanciare il nostro paese, e dobbiamo farlo assieme” afferma il vicesindaco e assessore all’urbanistica Roberto Lodi, impegnato in prima persona nell’iniziativa.
Da parte dei facilitatori del progetto, guidati dall’architetto Saveria Teston, specializzata in rigenerazione urbana, c’è grande entusiasmo.
“Ora stiamo studiando il territorio, stiamo coinvolgendo tutte le attività associative ed economiche, perché anche se non sono direttamente sulla piazza, sono fondamentali per la vita del paese. Stiamo distribuendo cartoline con questionari per capire quali sono le attività che i cittadini vanno a fare fuori da Sant’Agostino, e quindi quali sono le esigenze più sentite. Il nostro scopo non è solo far rinascere il centro, ma sviluppare connessioni con le campagne, il Bosco della Panfilia, l’area industriale e le frazioni. Solo integrando la piazza col suo contesto, si otterrà un vero risultato”.
L’idea è stata accolta con curiosità, ma anche diffidenza, dai cittadini che, tra un’emergenza terremoto e un’allerta alluvione, sono molto sfiduciati.
“Perché non si è iniziato a farlo prima?”, “A maggio ci saranno le elezioni: quel che decideremo verrà tenuto in considerazione anche dalla nuova giunta?”, “Ma poi ci saranno i soldi per finanziare il nostro progetto?”, sono le principali domande che i santagostinesi hanno posto ai curatori del progetto.
“Tutte queste osservazioni in realtà ci fanno molto piacere – risponde Teston – perché significa che questo progetto risponde ad una reale esigenza di partecipazione dei cittadini.
Se non era ancora stato messo in atto, è perché prima della ricostruzione pubblica c’è stata quella privata e solo ora la Regione ha stanziato i finanziamenti per avviare questo processo collettivo, che nei paesi anglosassoni e scandinavi è ormai una prassi, ma qui da noi rappresenta ancora una novità.
Per quanto riguarda la nuova giunta, non potremo obbligarla a realizzare il progetto che emergerà dalla consultazione pubblica, ma di sicuro la Regione sarà più propensa a finanziare e sostenere l’idea che emerge da questo processo, quindi sarà interesse di tutti tenere in considerazione la proposta partecipata. Non esiste ancora un importo per la piazza, ma la Regione finora ha destinato alla ricostruzione pubblica anche più di quanto previsto, quindi siamo ottimisti”. Conclude Teston, anticipando il calendario dei prossimi appuntamenti del percorso partecipato.

Sabato 22 febbraio – Camminata di quartiere e pranzo comunitario
Mattina con le scuole, pomeriggio con i cittadini

Venerdì 7 marzo – Incontro pubblico
Condivisione delle informazioni raccolte nei mesi precedenti

Sabato 22 marzo – Pubblica discussione
Definizione degli scenari di trasformazione, gestita con la tecnica dell’Open Space Technology

Sabato 5 e 12 aprile – Laboratorio di progettazione partecipata
Definizione delle linee progettuali

Sabato 17 maggio – Incontro pubblico di chiusura del processo
Presentazione degli esiti del percorso e passi che seguiranno.

Da sabato 17 a sabato 31 maggio – Mostra degli esiti del processo
Mostra ed eventuale votazione

Per maggiori informazioni sul progetto è possibile scrivere alla mail lessismore.santagostino@gmail.com o consultare il sito del Comune www.comune.santagostino.fe.it

CiboAmico, quasi 3mila i pasti donati da Hera all’associazione Viale K

da: ufficio stampa Hera

Creare una rete solidale e sostenibile a km zero sul territorio. E’ questo l’obiettivo di CiboAmico, il progetto avviato da Hera a Ferrara a partire dal 2011 per il recupero dei pasti preparati, ma non consumati, nella mensa dell’azienda, a favore di associazioni onlus che operano sul territorio con persone in situazioni di difficoltà. La giornata nazionale contro lo spreco alimentare, il 5 febbraio, è l’occasione per tracciare il bilancio dell’anno appena trascorso: nel 2013 sono stati più di 1.200 i chilogrammi di cibo recuperato da Hera a Ferrara, corrispondenti a oltre 2.800 pasti.
L’attività è realizzata con il supporto di Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale, e la collaborazione di Concerta, la società che gestisce le mense di Hera.

2.836 pasti recuperati a Ferrara e donati all’Associazione Viale K
Nel solo 2013 a Ferrara sono stati 2.836 i pasti completi recuperati nella mensa aziendale Hera, presso la sede di via Diana, e donati all’Associazione Viale K che utilizza gli alimenti nella Casa delle Donne, nella Casa Mambro che accoglie uomini adulti e presso la Mensa di via Pesci. Complessivamente l’Associazione con i pasti recuperati assiste oltre 80 persone. I benefici di questa azione sono sociali, economici e ambientali, a partire dalla prevenzione della produzione di rifiuti (1.200 chilogrammi corrispondono alla capienza di quasi 3 cassonetti), dal riutilizzo delle eccedenze e dall’avere evitato lo spreco di acqua, energia e consumo di terreno che sono stati necessari alla loro produzione.
Il progetto permette all’Associazione coinvolta un risparmio economico che rende possibile investire le risorse così liberate in altri progetti. Dall’inizio del progetto a tutto il 2013 all’Associazione sono stati, infatti, complessivamente donati oltre 6.800 pasti, per un valore economico complessivo di oltre 29.000 euro.

I numeri dello spreco
Secondo le stime della Confederazione Italiana Agricoltori, solo in Italia ogni anno finiscono nella pattumiera da 5 a 10 milioni di tonnellate di prodotti alimentari. Le famiglie italiane buttano tra i rifiuti circa 28 euro al mese di alimenti ancora commestibili. Ma a livello globale la situazione e’ ancora più drammatica, con ben 1,3 miliardi di tonnellate di cibo che finiscono in discarica, circa un terzo della produzione totale. Questo spreco è caratteristico soprattutto dei Paesi ricchi: il valore pro-capite degli sprechi alimentari per consumatore in Europa e in Nord America si aggira tra i 95 e i 115 chili l’ anno, contro i 6-11 chili annui a persona nell’Africa sub-sahariana e nel Sud-Est asiatico.

CiboAmico nel Gruppo Hera
Il progetto CiboAmico coinvolge altre 4 mense aziendali, oltre quella ferrarese, e sono 5 le associazioni onlus destinatarie degli alimenti, per un totale di oltre 270 persone ospitate. Dall’inizio del progetto a tutto il 2013 sono stati complessivamente donati circa 38.000 pasti, per un valore economico complessivo di oltre 150.000 euro.

Per Filippo Bocchi, Direttore Corporate Social Responsibility del Gruppo Hera, “Soprattutto in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, la sostenibilità deve essere una caratteristica che permea tutti i settori dell’azienda ed avere ricadute concrete anche verso l’esterno. Questo progetto ci ha consentito di creare una rete solidale sul territorio tra soggetti diversi sensibilizzando i lavoratori sugli aspetti ambientali ma soprattutto sociali connessi allo spreco alimentare.”

Per il prof. Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market e direttore del Dipartimento di Scienze agroalimentari dell’Università di Bologna, “Per il prof. Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market e direttore del Dipartimento di Scienze agroalimentari dell’Università di Bologna, “CiboAmico dimostra che coniugare la sostenibilità con la solidarietà non solo è possibile ma anche conveniente. Inoltre per la prima volta nel 2014 l’Italia si dota di un piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, PINPAS, promosso dal Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Prima iniziativa concreta nel contesto del PINPAS è la proclamazione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare in Italia, mercoledì 5 febbraio 2014. In quest’occasione a Roma sarà convocata una vera e propria Consulta composta da enti, associazioni, organizzazioni e imprese. Il progetto CiboAmico ben s’inserisce all’interno di questa nuova strategia nazionale promossa dal Ministero dell’Ambiente.”

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Una visita a Roma tra bombe d’acqua e la bellezza

C’è un modo antico di riflettere emozioni e scoperte che ci è stato affidato dalle cronache del settecentesco Grand Tour e che riflettono il senso di un incontro, specie se questo riguarda Roma, l’heimat, il luogo da cui proveniamo, la patria ideale, la terra dove crescono i limoni secondo il nostalgico grido di Goethe. Ed ecco che, nel breve viaggio che ci conduce con gli Amici dei musei e monumenti ferraresi a Roma per visitare le due grandi esposizioni su Cleopatra e Augusto, aprirsi uno scenario apocalittico che fa riflettere sulla fragilità della bellezza e sulla sua conservazione, aprendo la strada a quell’idea del Sublime incarnata nello scatenamento della natura infuriata a cui si contrappone per dirla con Winckelmann il grande studioso tedesco del Neoclassicismo, la “nobile semplicità e la quieta grandezza” con cui gli dèi scendono sulla terra. E di uomini diventati dèi si trattava: Augusto ormai fissato nella icona del pontefice massimo assurto agli onori della casa del cielo o lei, la bellezza che ha vinto su Roma, “Cleopatràs lussuriosa” con il sorriso immemore del destino che solo gli dèi possono esibire a noi mortali.
Su Roma si scatena la furia del temporale e il viaggio si compie tra bombe d’acqua e pericoli di tracimazione del Tevere. Quasi una risposta alla bellezza e all’ordine che i nuovi barbari, i rozzi e incolti seguaci della violenza verbale vogliono imporre con le loro immonde provocazioni alle istituzioni del paese. Quella violenza che ha tentato di annullare ciò che Roma ci ha dato nel tempo anche se sorretta da ideologie stridenti al nostro concetto di democrazia. Barbari che affidano alle parole ingiuriose, al balbettio sconnesso il senso dell’armonia e della quiete della mente che solo la bellezza sa produrre.
Questo resoconto va quindi letto come la risposta all’ingiuria che il tempo scatenato dalla natura e da certi uomini portano contro l’arte e la misura delle cose. Anche quella della mente offesa e stravolta dal balbettio dei seguaci di un comico. L’eccezionalità dunque della trasferta romana degli Amici dei Musei ferraresi non è stata solo confermata dal maltempo che ha imperversato sulla prima giornata del nostro tour ma dalla strepitosa qualità delle mostre e delle visite che abbiamo compiuto. Sembrava quasi che l’avversità del tempo venisse suffragata dalla bellezza delle cose che andavamo scoprendo con un’empatia che forse sarebbe stata minore se fossimo stati privilegiati dalle gloriose giornate di sole romano.
Tra lampi e tuoni è dunque emersa da un buio profondo la inquietante e meravigliosa testa di Cleopatra che ha scandito il percorso della mostra allietata inoltre dalle immagini novecentesche della regina d’Egitto interpretate da Theda Bara, Claudette Colbert e quella che per tutti noi rimarrà l’immagine-mito di Cleopatra: Liz Taylor. E sfingi di marmo rosa e sculture fantastiche di lottatori sui coccodrilli e mummie e ori e trionfi mentre al di là delle finestre oscurate Roma sembrava perdersi nei diluvi dell’acqua.

Poi l’arrivo alle Scuderie del Quirinale per ammirare la mostra su Augusto evento unico per la nostra generazione. Ecco affacciarsi, tra l’idealizzazione dei personaggi e il primitivo impulso degli scultori a un naturalismo che rifletteva le “vere” fattezze imperiali, l’immagine di Augusto, sommo sacerdote, divinizzato appena morto, nella gloria dell’auctoritas che lo rendeva simile agli dèi con l’incredibile statua dell’Augusto di Prima Porta che mentre ci incatenava la mente con le storie scolpite nella sua lorica ci comunicava l’esondazione del torrente che aveva sommerso proprio Prima Porta in quelle stesse ore. E anche qui smalti, ori, trionfi per una esposizione che era una glorificazione della civiltà romana.
Poi scendendo la strepitosa scala progettata da Gae Aulenti la visione di una Roma dilavata dalla pioggia che vibrava di bellezza e di luci. Per ritornare quindi alle memorie ferraresi nella casa romana di Portia Prebys che ci ha accolto tra i memorabilia di Giorgio Bassani offrendoci un sontuoso aperitivo e via, poi, a Trastevere tra piatti romani e ancora bombe d’acqua che agli intrepidi viaggiatori vaganti per le vie del centro hanno intriso di acque “lustrali” cappotti e scarpe.
Il giorno dopo alla scoperta della seconda Roma imperiale -quella mussoliniana- accompagnati da un pallido sole. Così perduti nelle bizzarrie del quartiere Coppedè tra mostri fantastici e case di fiaba approdiamo allo stadio dei marmi e al complesso della cittadella dello sport inquinato dalla incongrua presenza dello stadio olimpico tra i risonanti nomi delle archi-star che si sono prestati alla grandezza sportiva della capitale per approdare infine allo strepitoso quartiere dell’Eur che nessuno guarda e che rappresenta un’utopia sconfitta di un destino imperiale travolto -per fortuna- ma le cui realizzazioni sono di una qualità assoluta.
I paesaggi dechirichiani dai fornici e dalle finestre inquietanti del colosseo quadrato, i palazzi del potere, la cittadella dei musei: una idea di bellezza urbanistica ormai affidata alla storia e che – come è costume degli “itagliani” insensibili alla storia e all’arte – a volte cade a pezzi a volte è disertata dalla suprema indifferenza che questo terribile paese dedica all’arte. Che boccata d’ossigeno. La bellezza affidata all’arte è come diceva il poeta “ristoro unico ai mali”. E noi ci siamo ristorati!

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A Ferrara un imprenditore su quattro arriva da un’altra provincia

da: ufficio stampa Cciaa di Ferrara

Sono 45.874 le persone a Ferrara impegnate in un’attività imprenditoriale, tra titolari, amministratori, soci (considerando le sole persone attive), delle quali quasi tre quarti sono nati in provincia (74,0%). In Emilia-Romagna la provincia più “autoctona” è Forlì, seguita a breve distanza da Piacenza e Ferrara, dove ben 11.918 imprenditori (1 su 4) giungono da altri territori (bolognesi, rodigini, ma anche padovani, milanesi, napoletani, veneziani e torinesi).

Tra le 50.279 cariche possedute da ferraresi – fa sapere la Camera di Commercio – 6.323 (il 32,5%) sono le imprese che non hanno sede in provincia e che collocano Ferrara al 24° posto superando tutte le province della regione Emilia-Romagna.

“Queste storie di impresa – ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio di Ferrara – sono l’esempio concreto di come l’appartenenza a un territorio si fondi sulla cittadinanza economica, vale a dire sul contributo che ciascuno porta allo sviluppo in termini di lavoro, operosità e imprenditorialità”.

Cariche di impresa in una provincia provenienti da cittadini non nati in quella provincia. Graduatoria decrescente
Graduatoria Provincia Cariche non provenienti dalla provincia % sul totale nazionale
1 MILANO 240.021 12,8%
2 ROMA 135.683 7,2%
3 TORINO 90.702 4,8%
5 BOLOGNA 47.543 2,5%
10 MODENA 30.535 1,6%
17 REGGIO EMILIA 26.707 1,4%
26 PARMA 18.887 1,0%
30 RIMINI 18.113 1,0%
31 RAVENNA 17.652 0,9%
39 FORLI’ – CESENA 14.375 0,8%
50 FERRARA 11.918 0,6%
60 PIACENZA 9.848 0,5%
103 CROTONE 3.106 0,2%
104 ISERNIA 2.556 0,1%
105 VIBO VALENTIA 2.200 0,1%
Totale 1.874.814 100,0%
Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio su dati Registro imprese al quarto trimestre 2013

Esportazione cariche in proporzione. Rapporto tra il numero di cariche esportate dalla provincia e il totale delle cariche nate nella provincia. Graduatoria decrescente
Graduatoria Provincia % cariche esportate
1 CROTONE 50,0%
2 VIBO VALENTIA 47,2%
3 VERCELLI 44,0%
24 FERRARA 32,5%
55 PIACENZA 26,6%
61 FORLI’ – CESENA 25,0%
73 RAVENNA 23,5%
78 REGGIO EMILIA 22,0%
82 BOLOGNA 21,4%
83 MODENA 21,3%
87 PARMA 20,9%
90 RIMINI 20,8%
103 AOSTA 15,9%
104 TRENTO 14,9%
105 BOLZANO 12,0%
106 Totale 26,3%
Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio su dati Registro imprese al quarto trimestre 2013

Jobs Act e riforma del lavoro: le proposte del PD

Il circolo PD di Vigarano Mainarda, in collaborazione con la Fondazione “L’Approdo” e la Scuola di Politica del PD di Ferrara, organizza per mercoledì 5 febbraio 2014 un incontro dal titolo “Jobs Act e riforma del lavoro: le proposte del PD”.
L’appuntamento, che si svolgerà alle ore 20.45 presso la Sala Multimediale Polivalente di Piazza Repubblica a Vigarano Mainarda, illustrerà il piano per rilanciare l’occupazione proposto dal Segretario PD Matteo Renzi ed aperto alla discussione di tutti.
Tre i punti cardine della proposta: presenza rappresentanti dei lavoratori all’interno dei CDA delle aziende, abbattimento dell’Irap del 10% e riduzione delle forme contrattuali.
Dopo l’introduzione della Segretaria del Circolo Paola Romani, interverrà Luigi Marattin, docente di Economia Politica all’Università di Bologna e Assessore al Bilancio del Comune di Ferrara.

Troppe agevolazioni per affittacamere e agriturismi

Gentile direttore

da troppo tempo i valvassini ed i valvassori messi a capo delle Gastalderie locali, non si curano più di evidenziare i sopprusi del Marchese d’Este nei confronti di tavernieri e osti locali.
Ogni tanto però dal Centro del Regno, da Roma, qualche segnale arriva. In questo restaurato Feudalesimo del III Millennio, dove i ‘nobili’ non sono tali per lignaggio famigliare, ma solo per cooptazione s-partitica, credo sia utile portarne a conoscenza i locali servi della gleba. Arriva infatti da Bernabò Bocca, presidente Federalberghi-Confommercio (?) la seguente intervista.

Bocca: Oggi solo gli alberghi pagano tutto:Imu,Tasse varie e Tassa di Soggiorno.

Chi non paga invece ?

Gli a griturismi hanno le loro agevolazioni, gli affittacamere sono invece totalmente esentasse…
non esiste più la signora Cesira che concede una camera a un viaggiatore. Ormai gli affittacamere sono disseminati dappertutto, molti sono irregolari e non possono neppure essere controllati. I vigili urbani non riescono ad accedere perchè sono case private e servirebbe un mandato.Sono diventati zona franca. Nascono come funghi e si publicizzano come alberghi su Internet. Questa è concorrenza sleale,loro non pagano tasse’.

Neppure quella di Soggiorno?

Assolutamente no. Solo gli alberghi sono tar-tassati anche per questo balzello, che andrebbe abolito, perchè è diventato una tassa sull’impresa. Oggi le contrattazione si fanno via internet o via tour operator a prezzi ‘Tutto Incluso’, e questa imposta diventa parte del prezzo che il turista paga.

Ma anche all’estero viene sborsata dal Turisti

Non dappertutto. In Inghilterra non esiste, neppure in Danimarca, Svezia, Irlanda. A Parigi, una delle città più visitate al mondo, non supera 1,5 euro. (al giorno per persona. ndr)… in pratica i comuni la utilizzano per scopi diversi, non collegati al turismo. Diciamo pure che si è trasformata in una imposta generica, utilizzata per tappare le falle dei bilanci.

Allora cosa dovrebbe cambiare?

Innanzitutto bisogna eliminare completamente la tassa di soggiorno. Inoltre le funzioni svolte dai Comuni in campo turistico andrebbero finanziate mediante compartecipazione degli stessi.

Mi fermo quì per non tediare il lettore, che potrebbe essere poco interessato al tema specifico, ma che può trarre utili elementi per giudicare.

Cordiali saluti
Arch. Lanfranco Viola

“La Orte-Mestre mette a repentaglio l’ecosistema nel bacino del Mezzano”

da: coordinamento ferrarese Stop Orte-Mestre

“Marcella Zappaterra, presidente della Provincia, intervenendo di recente sulla stampa locale nel dibattito sullo sviluppo del territorio, individua per il ferrarese  la realizzazione di infrastrutture e direttrici da est a ovest (idrovia Po-Porto Garibaldi-Ravenna e collegamento stradale Cispadana Ferrara Lidi) e da sud a nord (autostrada tra Ravenna e Mestre).
Queste infrastrutture favorirebbero pure le reti ambientale e storico culturale presenti sul territorio, che potrebbero diventare un autonomo sistema ecologico – economico – turistico – sociale.
Non si può che essere d’accordo rispetto alle finalità, anche se rimangono numerosi e profondi dubbi sulla validità delle infrastrutture citate, in particolare per il tracciato dell’autostrada tra Ravenna e Mestre nel territorio ferrarese che, a nostro avviso, è in profonda contraddizione con le finalità richiamate.
La nuova autostrada Orte Mestre infatti nel tratto ferrarese taglierà in due il bacino del Mezzano, valle bonificata attualmente coltivata ma ricca di importanti peculiarità che la rendono unica al mondo per i delicati equilibri che nel tempo si sono instaurati con il resto del territorio.
Non a caso il bacino del Mezzano è stato classificato dall’UE zona di protezione speciale (ZPS), il che comporta la possibilità di usufruire di contributi comunitari per gli agricoltori che rispettano parametri ambientali nella conduzione dei terreni, in quanto ambiente agricolo adatto ai selvatici in particolare all’avifauna.
Pure la candidatura per un unico grande Parco “Delta del Po” come patrimonio Unesco (Man and the Biosphere “MAB” Programme), sottoscritto pure dalla Provincia di Ferrara oltre che da tutti i Comuni che condividono il bacino del Mezzano, prevede che questo territorio rientri nelle aree transition, cioè quelle maggiormente vocate allo sviluppo di attività umane per il miglioramento del benessere economico e sociale, delle comunità locali.
Noi riteniamo che non si possa “usare” l’ambiente, in questo caso il Parco del Delta del Po nella sua nuova candidatura come sito Unesco, solo quando fa comodo per presentarsi con “il vestito buono” a potenziali turisti, e poi con altre scelte, come quella per la costruzione di una inutile e costosa autostrada, andare di fatto ad intaccare e compromettere quanto si dichiara di difendere.
Inoltre il bacino del Mezzano, esteso 18,000 ettari e completamente disabitato, protegge e valorizza le parti più sensibili di questo settore di pianura ed è uno dei pochi esempi di “vuoto” in zona, che ormai, come il resto della Valle Padana, è sempre più caratterizzata come una unica, ininterrotta città diffusa.
Anche per questi motivi è sorto anche a Ferrara il coordinamento contro la costruzione dell’autostrada Orte Mestre con il tracciato all’interno del Mezzano (Stop OR-ME), ponendo come alternativa la messa in sicurezza dell’attuale Romea e il completamento della Statale Adriatica.”

Ultimo appuntamento con la rassegna il ‘Mare d’Inverno’

da: ufficio comunicazione istituzionale Comune di Comacchio

Con il film “Non lasciarmi” (Never let me go), uscito nelle sale cinematografiche nel 2010, diretto da Mark Romanek, si chiude mercoledì 5 febbraio 2014 a Palazzo Bellini la rassegna “Il Mare d’inverno”, promossa dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con il video-maker Maurizio Cinti. Il film, ispirato all’omonimo best-seller dello scrittore giapponese, naturalizzato britannico, Kazuo Ishiguro, stimola interrogativi inquietanti e si colloca a metà tra un fantasy ed un thriller a tinte fosche. Sono 3 i protagonisti della storia, raccontata sullo schermo da uno di loro, Kathy (Carey Mulligan), i quali ad un certo punto scoprono una verità sconvolgente sul loro destino. L’immagine della nave arrugginita, sdraiata in secca sulla sabbia è la metafora della vita che la pellicola ci propone con i suoi inquietanti interrogativi, che possono essere così riassunti: se si perde la propria identità e con essa la creatività e le speranze, a cosa serve il progresso della scienza? Fanno parte del cast del film anche Andrew Garfield e Keira Knightley. Un film, come di consueto ad INGRESSO GRATUITO in sala polivalente, con inizio alle ore 21 di mercoledì 5 febbraio prossimo, con il quale l’Amministrazione Comunale ringrazia Maurizio Cinti ed il pubblico, rinnovando l’appuntamento per il prossimo anno.

Il 22 e 23 marzo la primavera del Fondo per l’Ambiente italiano

da: Fai – sezione di Comacchio

Sabato 22 e domenica 23 marzo 2014, il Fai (Fondo per l’ambiente italiano) invita tutti i cittadini a scoprire le bellezze presenti nel proprio territorio. Lo scopo della manifestazione è quello di fare conoscere il patrimonio culturale ed urbanistico della propria città. L’evento è anche l’occasione per accogliere ed informare i tanti ospiti che visitano il centro storico di Comacchio.

Siamo certi che Comacchio abbia, nella sua caratteristica città lagunare, dei tesori “nascosti” e che conoscerli e visitarli sia motivo per aderire alla manifestazione delle Giornate FAI di Primavera .
E’ nostro intento di coinvolgere i cittadini e gli ospiti alla scoperta ed alla conoscenza delle facciate dei palazzi, dei ponti che collegano rive e dei vicoli ( gli usci senza porte).

Per raccontare l’evoluzione di questa città , abbiamo organizzato un corso per formare e diventare ciceroni volontari per questi due giorni.
Il corso si svolgerà il sabato pomeriggio dalle ore 17,30 alle 19,00 preso la sala riunioni, gentilmente concessa dall’AVIS Comacchio, in Via Gramsci n. 1 , 1° piano.

Il corso si svolgerà sabato 1° Febbraio, 8 Febbraio, 15 Febbraio 2014
Ai partecipanti verranno illustrati gli avvenimenti che hanno determinato la
nuova fondazione della città di Comacchio,
dalla devoluzione alla Santa Sede (1598) al secondo dopo guerra,
“ una vera camminata nel tempo lungo le strade della città storica “

Saranno presentati i caratteri dell’agglomerato urbano e le funzioni dei palazzi pubblici che si affacciano in Via E. Fogli (ex Strada Marchesana):
L’Ex Seminario Pio XII, Il Palazzo Vescovile, Il Ponte degli Sbirri, ex Ospedale degli Infermi,
il Palazzo Bellini, Le Carceri, Il Ponte Trepponti, la Loggia del Grano oggi in restauro, Il Duomo.

I relatori che ci accompagneranno durante il corso sono il Prof. Aniello Zamboni
e l’architetto Gabriele Bellini.

Partecipare al corso è gratuito, vige l’impegno a svolgere il ruolo di ciceroni volontari durante la manifestazione Primavera FAI..

Il Fondo per l’Ambiente Italiano è una fondazione senza scopo di lucro, di diritto privato, riconosciuta come Persona Giuridica con Decreto del Capo dello Stato (D.P.R. 941, 03.12.1975), attiva dal 1975 a livello nazionale.
Ha come scopo esclusivo l’educazione e l’istruzione della collettività alla difesa dell’ambiente e del patrimonio artistico e monumentale.
Opera nell’interesse di tutti coloro ai quali sta a cuore il patrimonio culturale e naturalistico italiano.

FAI – FONDO PER L’AMBIENTE ITALIANO
Per ulteriori informazioni: Umberto Carli 349.7938960 – Marino Rizzati 339.8556163 – Gabriele Bellini 347.8692155 – Aniello Zamboni 329.7376790

Commissione per la Qualità architettonica ed il Paesaggio, acquisisce i curricula

da: ufficio comunicazione istituzionale Comune di Comacchio

Sino al 15 febbraio prossimo gli aspiranti a far parte della Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio (C.Q.A.P.) potranno far pervenire al Settore VIII “Territorio e Sviluppo Economico” i loro curricula. L’Amministrazione Comunale infatti ha bandito un avviso pubblico per acquisire i curricula di esperti nella progettazione, nelle materie storiche dei beni culturali, urbanistica, architettura, tutela ambientale e del paesaggio. Tra i requisiti richiesti è fondamentale mostrare una comprovata ed elevata competenza specialistica, per aver elaborato ad esempio progetti edilizi, urbanistici e paesaggistici, durante lo svolgimento di funzioni e/o incarichi specifici presso aziende pubbliche o private. I candidati interessati dovranno far pervenire i loro curricula entro e non oltre le ore 12 del 15 febbraio 2014, attraverso posta elettronica certificata (P.E.C.), da spedire al seguente indirizzo: comune.comacchio@cert.comune.comacchio.fe.it
La P.E.C. deve tassativamente contenere l’indicazione del mittente e riportare il seguente testo: COMUNE DI COMACCHIO, SETTORE TERRITORIO E SVILUPPO ECONOMICO- CURRICULUM PER LA NOMINA DELLA C.Q.A.P. Per informazioni contattare i seguenti recapiti: 0533-318618, oppure 0533-318612.
A conclusione dell’iter burocratico, la Giunta Comunale nominerà i 5 componenti che faranno parte della Commissione per la Qualità Architettonica ed il paesaggio. (C.Q.A.P.), come previsto dal Regolamento edilizio.
Sul sito comunale all’indirizzo www.comune.comacchio.fe.it, in evidenza nella home page e anche nell’apposita sezione relativa agli avvisi pubblici comunali, si può consultare e scaricare il documento integrale.

Comune di Comacchio, un concorso per gestire l’attracco vicino alla darsena dei Capuccini

da: ufficio comunicazione istituzionale Comune di Comacchio

L’Amministrazione Comunale ha bandito un avviso pubblico finalizzato all’acquisizione di manifestazioni di interesse con offerta per la gestione dell’attracco e della passerella galleggiante, costruiti lungo il canale navigabile all’altezza della darsena dei Cappuccini di Comacchio. A conclusione dell’iter amministrativo, sarà concesso, in forma sperimentale dall’1 aprile al 31 dicembre 2014, il servizio di gestione dell’attracco e della passerella galleggiante siti nella darsena dei Cappuccini. Grazie a questo nuovo servizio il Comune di Comacchio intende sperimentare una forma alternativa al trasporto su ruote di collegamento tra il capoluogo, le valli e i lidi. Si ricorda, a questo proposito, che recentemente è stato istituito il nuovo parcheggio “intermodale”(per auto, camper e bus) lungo la via dell’ex-zuccherificio, nei pressi del Villaggio San Francesco, servito anche dalla nuova pista ciclabile che attraversa la zona dell’attracco. Relativamente all’importo del servizio, ai criteri di affidamento della gestione, ai requisiti di partecipazione, si suggerisce di consultare l’avviso pubblico, inserito integralmente sul sito comunale (<www.comune.comacchio.fe.it), nella sezione “concorsi e avvisi”. Per la gestione del servizio è tassativamente escluso il ricorso all’istituto del sub-appalto. I plichi contenenti le manifestazioni di interesse dovranno tassativamente pervenire ENTRO LE ORE 12 DEL 28 FEBBRAIO 2014, mentre le buste saranno aperte nel corso di una seduta aperta al pubblico, che avrà luogo presso l’Ufficio Tecnico (Piazza Folegatti, 15- 2° piano) il 3 marzo 2014, alle ore 10. Due sono le modalità mediante le quali spedire i suddetti plichi chiusi: con raccomandata A/R, oppure con consegna a mano presso l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, (aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 8:30 alle ore 12:30).

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Lavoro, l’assessore Bianchi incontra una delegazione di esodati

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Bologna – L’assessore regionale alla Scuola, Formazione professionale, Università e ricerca, Lavoro Patrizio Bianchi ha incontrato una delegazione di rappresentanti dei comitati territoriali dei cosiddetti esodati. Nel corso dell’incontro è emersa la necessità di avviare un percorso finalizzato al raggiungimento di alcuni obiettivi condivisi. In primo luogo si è deciso di procedere ad un censimento della platea di persone che a livello regionale vivono questa condizione, pur con situazioni differenti tra loro. Si è inoltre condivisa la necessità di verificare, insieme alle autonomie locali, possibili strade per favorire l’attivazione di forme di sostegno economico per coloro che hanno esaurito i periodi di tutela connessa agli ammortizzatori sociali, e di valutare la mobilità in deroga quale strumento per raggiungere i requisiti pensionistici o le politiche attive per favorire il reinserimento nel mercato del lavoro.
“Il Governo – ha detto l’assessore Bianchi – deve affrontare e risolvere il problema per restituire a queste persone non solo la dignità di chi ha lavorato per tutta una vita, ma anche la tranquillità per affrontare il futuro. Per questo siamo pronti a renderci interlocutori rispetto all’esecutivo nazionale perché assuma questo problema in via definitiva, come priorità non più eludibile”.
L’assessore ha ritenuto opportuno, con la riunione di oggi, istituire un tavolo di lavoro per condividere le fasi del percorso, dalla definizione dei criteri per avviare il censimento che permetta una conoscenza approfondita del fenomeno a livello regionale, all’individuazione di tutte le misure che la Regione, nel rispetto delle proprie competenze e disponibilità, può attivare per supportare le persone che vivono questa condizione di difficoltà e individuare soluzioni idonee per superarla. /BM

Al Torrione il quartetto del contrabbassista Matteo Bortone

da: ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Per un nuovo appuntamento firmato Happy Go Lucky Local, lunedì 03 febbraio (ore 21.30), l’anima di due tra le più affascinanti capitali europee – Roma e Parigi – si fonde in Travelers, cd d’esordio che il contrabbassista e compositore Matteo Bortone presenterà al Torrione insieme al nuovo quartetto. Piroettanti jam session seguiranno come di consueto il concerto.

Lunedì 03 febbraio (ore 21.30), per un nuovo appuntamento firmato Happy Go Lucky Local, l’anima di due tra le più affascinati capitali europee – Roma e Parigi – si fonde in Travelers (Zone di Musica, 2013) cd d’esordio che il contrabbassista e compositore Matteo Bortone presenterà al Torrione insieme al quartetto di nuova formazione costituito da Antonin-Tri Hoang al sax alto e clarinetti, Giacomo Ancillotto alla chitarra (che in questa occasione sostituisce Francesco Diodati) e Ariel Tessier alla batteria.

I Travelers si incontrano in occasione di una session parigina nell’inverno 2008, ma è solo tre anni dopo che il giovane contrabbassista originario di Otranto decide di dar vita alla propria band equamente divisa tra Francia e Italia. Il disco, il cui titolo è omonimo al gruppo, gode della stessa dicotomica gestazione: concepito tra Roma e Parigi e registrato in terra d’oltralpe ha come tema principale il viaggio, il movimento.
Le undici tracce che lo costituiscono sono ad opera del leader, ad eccezion fatta per Man of the Hour, la struggente ballad composta da Eddie Vedder dei Pearl Jam. Forti melodie e malinconiche songs sfociano in tempeste elettriche, “spaccature free e paesaggi cantautoriali”; il costante binomio tra melodia e improvvisazione collettiva libera la band da ogni prevedibile definizione stilistica, affermando tuttavia una decisa impronta rock/pop che caratterizza le tematiche dei brani nel mood compositivo contemporaneo e affine a personalità come Jim Black, Kneebody, Wayne Krantz, Dave King. Da non perdere.

Ad impreziosire l’appuntamento di lunedì 03 febbraio è il ricco aperitivo a buffet (a partire dalle ore 20.00) accompagnato dalla selezione Nu Jazz di Andreino Dj. Piroettanti jam session seguiranno, come di consueto, il concerto. Il tutto a ingresso a offerta libera per i soci Endas.

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Alle origini dell’età ibrida

I ragazzi degli anni ottanta sono cresciuti con il Commodore 64. In quegli anni, tra gli adulti, molti guardavano i computer con sgomento. Un buon numero di medici si sentivano richiedere certificati che giustificassero l’esonero dall’uso, tanto era il terrore che tra molte impiegate i nuovi strumenti di lavoro suscitavano. Tra gli esperti dilagavano le discussioni circa la possibilità che l’intelligenza artificiale (termine che i più usavano in termini evocativi) fagocitasse, annullandole, le capacità del pensiero umano. Per noi erano, semplicemente, un modo più veloce per scrivere la tesi.
Non ricordo quando ho avuto il mio primo computer, ricordo che è stato amore a prima vista. Anche se occupava molto spazio e faceva un po’ di rumore. Anche se bisognava conoscere le funzioni dei tasti e talvolta digitarne tre alla volta per produrre l’operazione voluta. Il ricordo più dolce era che potevo scrivere con una mano e con l’altra “giocare” con la mia bambina. Poi sono arrivati i floppy, che nome delizioso! Li ho buttati via qualche mese fa, accettando – non senza fatica – l’idea che la mia memoria andasse persa. Anche questa è una conquista nel tempo dell’archiviazione universale.
L’età ibrida è il titolo di un libro recente di A. Khanna e P. Khanna (Codice), il cui sottotitolo è Il potere della tecnologia nello scenario globale. L’argomentazione sbarazza definitivamente qualunque illusione che il mondo possa essere interpretato con le categorie a cui eravamo abituati. Soprattutto, toglie di mezzo l’idea che i nuovi media siano semplicemente strumenti da utilizzare. Le tecnologie sono in realtà un linguaggio che crea un ambiente, un mondo da abitare. Non si tratta di discutere se questo mondo ci piace di più o di meno di quello che abitavamo in passato – la cosa è del tutto irrilevante – si tratta di comprendere quali implicazioni ha questo scenario per le persone, le organizzazioni, le imprese. Un’era, fatta di oggetti, merci, pratiche è finita, un’altra iniziata è in rapidissima evoluzione.
La tecnologia crea e distrugge. La tecnologia è generativa, vale a dire è in grado di generare valore, ma distrugge lavoro; diffonde opportunità, ma è spietata con coloro che ne restano fuori; crea paradossi, ad esempio possiamo impiegare meno tempo da Bologna a Parigi che da Ferrara a Parma; semplifica e complica la vita allo stesso tempo perché genera ridondanza.
Internet moltiplica il tempo e lo fagocita, il tempo digitale non equivale al tempo cronologico, è multitasking e quindi variabile: possiamo fare più cose in contemporanea e vivere più tempi contestualmente. Mentre i tempi si sovrappongono, anche i valori si mescolano e non si dispongono su assi contrapposti. L’ibridazione il tratto di questo tempo.
Sapranno sopravvivere le imprese e le organizzazioni in grado di offrire valore, le altre sono destinate all’estinzione. Sapranno sfruttare le opportunità le persone dotate di capitale culturale e di capacità riflessive. La tecnologia non si riferisce solo a macchine o ad oggetti, ma soprattutto a processi, abilità, comportamenti, presuppone processi di appropriazione e adattabilità.
La tecknick – che gli autori del libro citato definiscono il quoziente tecnologico di una civiltà – è dunque una qualità che tutti dovremmo sforzarci di curare, singoli individui, imprese, comunità, città e nazioni. Conoscenza e innovazione potranno produrre relazioni virtuose, salvaguardando spazi di lentezza per pensare.

GERMOGLI
l’aforisma
di oggi…

 

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

 

“Il fallimento è una possibilità di ricominciare in maniera più intelligente” (Henry Ford)

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Ritorno alla canapa: dalla marijuana terapeutica per l’Emilia un potenziale business miliardario

di Emiliano Trovati

Forse l’utilizzo a uso terapeutico non è l’unico aspetto su cui riflettere quando si parla di marijuana. Proviamo a prenderla da un’altra prospettiva. In questi giorni imperversa in Regione il dibattito in merito alla legalizzazione di questa sostanza come cura per alcune patologie, ma quando si parla di questo tema, in Emilia-Romagna, c’è un secondo aspetto che merita di essere preso in considerazione: quello economico collegato alla coltivazione.

Sicuramente molti ne hanno memoria, ma vale la pena ricordarlo. Almeno fino al 1957 l’Emilia Romagna, e l’Italia intera, è stata uno dei maggiori produttori al mondo di canapa, del tipo cannabis sativa, la famigerata pianta dalla quale si ricava la marijuana. La coltivazione ovviamente non era destinata al commercio di stupefacenti, né come pianta officinale, ma, essendo il prodotto estremamente versatile, era utilizzata nei più disparati settori: dal tessile, al settore nautico. Basta pensare che i canapai bolognesi sono stati, fino a tutto il XVII secolo, i primi fornitori del Regno Unito di vele e cordame, utilizzati sui velieri della Corona. Questo primato, poi, è venuto meno nel tempo, e dopo l’invenzione dei materiali plastici e in pvc, avvenuta nella seconda metà del secolo scorso, la coltivazione è definitivamente morta.

All’apice della sua produzione, raggiunta nel 1914 – secondo quanto documenta lo studio La coltivazione e l’industria domestica della canapa, consultabile dal sito del Museo provinciale della cultura contadina – la sola provincia bolognese era capace di coltivare fino a 145mila quintali di canapa l’anno. Addirittura, nel mondo, l’intera produzione nazionale era seconda solo a quella russa.

Ma veniamo al dibattito odierno. Tornare a coltivare questa pianta oggi, alla luce delle applicazioni mediche in cui potrebbe essere utilizzata, garantirebbe dei guadagni spaventosi. Si parla di miliardi di euro. Unico ostacolo, non piccolo, la paura dell’amministrazione a concedere i permessi per la coltivazione a fini farmacologici, paura dovuta alla facile associazione della marijuana a commerci non del tutto legali e monopolio delle mafie. Al netto delle paure, però, e fuori dal dibattito sulla legalizzazione o meno dell’uso ricreativo, è lecito farsi alcune domande – e anche due rapidi calcoli – giusto per chiarire di cosa si parla. Quanto potrebbe fruttare questo mercato, se legalizzato?

Partiamo dalla situazione attuale. Al giorno d’oggi la coltivazione della canapa è consentita, anche se strettamente controllata, solo per la produzione tessile e per l’edilizia. Secondo quanto riporta l’Assocanapa – Associazione nazionale dei produttori di canapa, che da anni è impegnata nella promozione della coltivazione di questa pianta per la filiera tessile ed edile -, in Italia nel 2013 sono stati destinati alla coltivazione della Canapa solo 400 ettari di terreno, per un produzione totale di 60.000 quintali. Considerando che il prezzo sul mercato della pianta è di 15 euro al quintale, l’intera coltivazione, oggi, produce un giro di affari di 900mila euro l’anno. Nulla in pratica, siamo molto lontani dal potenziale reale del settore se fosse possibile coltivare per le case farmaceutiche.

Facendo due conti, che non hanno valore scientifico, alla luce di quanto detto finora, però, vengono fuori cifre da capogiro. Il calcolo è questo: 29mila quintali per 35 euro al grammo, totale 1.015.000.000 di euro: un miliardo e rotti di euro.

Come ottenere questa cifra? Presto detto. Attualmente in alcune regioni d’Italia, come Puglia e Toscana, che si sono portate avanti con la legalizzazione terapeutica dei cannabinoidi, vengono commercializzati alcuni medicinali che contengono marijuana, come il Sativex e il Bedrocan. Questi medicinali sono prodotti da case farmaceutiche straniere, ad esempio il Bedracon è commercializzato dalla Bedrocan BV, società olandese che produce per la farmacopea marijuana in serra sin dal 1994. Il costo di vendita di quest’ultimo, che non è neanche il più caro, è di 35 euro e qualche centesimo al grammo ed è diffuso in confezioni da 5 grammi cadauno. Prendendo, quindi, questo dato come costo di riferimento e moltiplicandolo con il quantitativo di canapa prodotta a Bologna nel 1914, di 145mila quintali, opportunamente ridotto di quattro/quinti – ipotizzando che di ogni pianta è questa la parte che può essere utilizzata a scopi terapeutici, quella che in strada viene volgarmente chiamata “cima” -, quindi 29mila quintali, viene fuori quella cifra impronunciabile vista sopra.

Alla luce di tutto questo, sempre limitando il campo all’utilizzo farmaceutico, perché non considerare l’opportunità di agganciare al dibattito in essere la concessione della coltivazione a fini farmaceutici?

[© www.lastefani.it]

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Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città e i suoi abitanti.

In Corso Ercole I d’Este proprio di fronte alla via che porta alla chiesa di San Cristoforo nella Certosa di Ferrara, c’è una curiosa abitazione privata che riporta una lapide sulla sua facciata, in ricordo della scomparsa chiesa di Santa Maria degli Angeli sulle cui fondamenta è eretta (foto FeDetails)

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Singolare abitazione edificata sulle fondamenta della scomparsa chiesa di Santa Maria degli Angeli (foto FeDetails)