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Giorno: 18 Febbraio 2014

“Le aziende sono con l’acqua alla gola”: Confartigianato manifesta a Roma contro una classe politica cieca

da: ufficio stampa Confartigianato

Grande soddisfazione esprime la Confartigianato per la manifestazione tenutasi ieri (martedì) a Roma. Organizzata sotto la sigla di Rete Imprese Italia (Cna, Confartigianato, Ascom, Confesercenti), al grido di «Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro», ha visto la partecipazione di 120 titolari d’impresa, supportati, come rimarca il vice direttore, Paolo Cirelli, a mo’ di ringraziamento, dai sindaci di Copparo, Iolanda, Ostellato. A Roma gli artigiani hanno espresso il loro disappunto verso una classe politica «che fin qui – dicono da via Veneziani – , non ha compreso che le aziende sono con l’acqua alla gola, non ce la fanno più». Le 4 associazioni di categoria ferraresi hanno rappresentato, complessivamente, 12 mila imprese e 35 mila addetti. Le richieste sono state: semplificazione, sburocratizzazione, diminuzione delle tasse, accesso al credito, legalità.

Venerdì 21 febbraio a San Vito di Ostellato l’Assemblea Provinciale Pensionati di Coldiretti

da: ufficio stampa Coldiretti
Consueto appuntamento organizzato dall’Associazione Pensionati Coldiretti all’Ottocento di San Vito, venerdì a partire dalle 9,30. L’Emilia e la Romagna gastronomica a confronto con un esperto di storia e territorio.

Si rinnova venerdì 21 febbraio il tradizionale appuntamento di inizio anno organizzato dai Pensionati di Coldiretti Ferrara, che sarà occasione di riflessione ma anche incontro conviviale e di conoscenza storica. Infatti oltre alla celebrazione della santa Messa nella celebre Pieve di San Vito, con la presenza del consigliere ecclesiastico provinciale di Coldiretti a concelebrare assieme al parroco di San Vito, la giornata prevede gli interventi degli ospiti tra i quali il presidente nazionale dell’Associazione, Antonio Mansueto, e del presidente provinciale di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli, introdotti dal presidente di Federpensionati Coldiretti Ferrara, Alberto Sartori, cui farà seguito la “conversazione” del giornalista e storico Beppe Sangiorgi sul tema “Emilia e Romagna, due terre, due cucine”, ghiotta occasione per un percorso storico scandito dai cibi e dalle tradizioni di due terre che hanno tratti univoci ma anche molte differenze.
Gli iscritti all’associazione potranno ritirare in anteprima la tessera 2014 che consente sconti ed agevolazioni tramite le convenzioni stipulate dall’associazione con le principali strutture di servizio della provincia in campo sanitario e di assistenza medica.

Sabato 22 Febbraio arriva l’ “agricarnevale” de “La Castellina”

da: ufficio stampa Coldiretti
Nel punto vendita Campagna Amica di Ferrara in via della Canapa, 72 animazione, spettacolo e prodotti della filiera agricola italiana.

Febbraio è tradizionalmente anche il mese del carnevale e presso il punto vendita Campagna Amica di Ferrara, gestito dalla cooperativa Orto Amico, in via Canapa, 72 (azienda agricola La Castellina) sabato 22 febbraio, a partire dalle 15 e sino alle 18 arriva “l’agricarnevale”.
Oltre a trovare i consueti prodotti freschi e trasformati della filiera agricola italiana, in particolare frutta e verdura, ma anche vini, olio, confetture, miele, formaggi, salumi, latticini, pane, pasta fresca e secca, tutti “made in Italy”, sabato pomeriggio in particolare per i più piccoli, grande festa con ingresso libero e gratuito, con animazioni e divertimento assicurato: dai trucchi, alle bolle ed ai palloncini e lo spettacolo di magia del Mago Zanza…
Un’ occasione in più per conoscere i prodotti di stagione e trascorrere un po’ di tempo nella campagna ferrarese ma a due passi dal centro città. In caso di maltempo l’evento si terrà al coperto.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 18 febbraio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

COMMISSIONI CONSILIARI – Riunione congiunta giovedì 20 febbraio alle 15,30 in sala Zanotti
Aggiornamento del ‘Regolamento per installazione ed esercizio impianti di telefonia mobile’
18-02-2014

Per l’esame di un “Aggiornamento del Regolamento comunale per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telefonia mobile”, giovedì 20 febbraio alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale si riuniranno congiuntamente la 3.a e la 4.a Commissione consiliare (presiedute rispettivamente dai consiglieri Antonio Pavoni ed Enzo Durante). I lavori saranno coordinati dalle assessore comunali all’Ambiente Rossella Zadro e all’Urbanistica Roberta Fusari.

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BIBLIOTECA ARIOSTEA – Il 19 febbraio una nuova ‘Top five’ della Compagnia del libro
Cinque grandi detective italiani a confronto
18-02-2014

Sarà dedicato a una sfida fra cinque grandi detective italiani il nuovo appuntamento con le ‘Top five’ letterarie della Compagnia del Libro in programma mercoledì 19 febbraio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Alberto Amorelli, Matteo Pazzi, Elisa Orlandini, Silvia Lambertini e Enrica Rossi condurranno i partecipanti alla scoperta delle opere di cinque autori di casa nostra (Camilleri, Lucarelli, Carlotto, Malvaldi e De Giovanni) e dei loro detective ‘seriali’ più celebri: Montalbano, Coliandro, L’Alligatore, Massimo il Barrista e Ricciardi.
L’incontro, aperto a tutti gli interessati, è organizzato in collaborazione con l’associazione culturale Gruppo del Tasso di Ferrara.

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GIUNTA COMUNALE – Approvato anche il potenziamento del Punto d’ascolto per neo genitori
Dagli oneri edilizi un sostegno alla manutenzione delle chiese cittadine
18-02-2014

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 18 febbraio:

Assessorato Urbanistica, Edilizia Privata ed Edilizia Residenziale Pubblica, assessore Roberta Fusari

Tredici i complessi parrocchiali cittadini destinatari dei fondi 2013 per la manutenzione

E’ di oltre 82mila euro lo stanziamento, relativo all’anno 2013, destinato dal Comune di Ferrara alla manutenzione e ristrutturazione delle chiese cittadine. La somma rappresenta il 7% dei proventi riscossi lo scorso anno dall’Amministrazione comunale per le concessioni edilizie e le sanzioni comminate in campo edilizio e, in base alla normativa regionale (delibera di Consiglio regionale 849/98), sarà destinato agli edifici di culto del territorio, come rimborso di spese per interventi di costruzione, restauro e manutenzione. L’elenco degli immobili destinatari dei fondi è stato stilato, come di consueto, in accordo con l’Arcidiocesi cittadina e comprende tredici diverse parrocchie.

La quota più consistente, ossia 27.690 euro, sarà destinata alla prosecuzione dell’opera di costruzione del complesso parrocchiale del quartiere Villa Fulvia dedicato al Beato Giovanni Tavelli da Tossignano, mentre di 6mila euro sono le erogazioni previste sia per la manutenzione del complesso di San Giacomo Apostolo a Fossadalbero sia per i lavori alla parrocchia della Sacra Famiglia in via Bologna per il rifacimento del muro di confine pericolante.

Di 5mila euro ciascuno saranno invece gli stanziamenti destinati ai lavori alla chiesa e alla canonica dei Santi Filippo e Giacomo di Porotto, alla parrocchia di San Michele Arcangelo a Pescara, e a quelle di San Martino vescovo a Contrapò, di San Carlo Borromeo a Parasacco, dell’Immacolata Concezione in piazzale Dante (per il rifacimento della copertura della chiesa) e dell’Assunzione della Beata Vergine di Viconovo.

Quattromila euro saranno poi impiegati per la ristrutturazione della canonica di San Giacomo Maggiore a Casaglia e altri 3.600 per la manutenzione straordinaria alla scuola materna parrocchiale e dell’asilo nido della parrocchia dei Santi Vincenzo e Anastasio a Monestirolo.

Altri contributi saranno infine destinati agli interventi previsti per il restauro della chiesa cittadina di San Benedetto Abate, a seguito dell’incendio del 2007 (3mila euro), e per la manutenzione straordinaria del manto di copertura della parrocchia della Conversione di San Paolo in corso Porta Reno (2mila euro).

Assessorato Ambiente e Relazioni Internazionali, assessore Rossella Zadro:

Via libera al Protocollo per le bonifiche delle matrici superficiali nello stabilimento multisocietario

Contiene una serie di regole e criteri da seguire per la gestione dei procedimenti di bonifica delle matrici superficiali all’interno dello stabilimento multisocietario cittadino il protocollo approvato stamani dalla Giunta e destinato a essere sottoscritto, oltre che dalle stesse società dello stabilimento, anche da Comune, Provincia, Arpa e Ausl.

“Il Comune – ricorda l’assessore Zadro – ha già approvato il progetto operativo di bonifica inerente la falda confinata dello stabilimento petrolchimico di Ferrara, presentato congiuntamente da tutte le società insediate. Ora, diversamente dalla falda confinata, per cui è prevista una gestione unitaria, i procedimenti di bonifica attinenti le matrici superficiali, i terreni e le acque di impregnazione dovranno essere portati avanti e conclusi dalle singole società insediate nello stabilimento, ognuna con riferimento alle aree di proprietà. E’ tuttavia emersa la necessità di individuare comunque regole e criteri condivisi tra le società dello stabilimento e gli Enti competenti (Comune, Provincia, Arpa e Ausl) nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa vigente e al fine di accelerare i processi con modelli rigorosi, scientifici e soprattutto supportati dal mondo accademico (in questo caso l’Università di Bologna)”.

I contenuti del Protocollo sono stati esaminati e condivisi dalle aziende e dagli Enti della conferenza di Servizi, anche nell’ambito di incontri tecnici al fine di approfondire tematiche specifiche.

“Possiamo dire di non avere tralasciato nulla per quanto attiene gli aspetti ambientali del Polo – dichiara ancora l’assessore Zadro. – Siamo un esempio unico in Italia e forse anche all’estero di come, con una buona ed efficiente governance locale, si possono ottenere e mantenere aree industriali che rappresentano veri e propri modelli di sviluppo sostenibile. Non è stato tralasciato o trascurato nulla ma, al contempo, con un buon lavoro di squadra, si sono portati a casa tutti gli interventi utili a garantire lavoro, salute, sicurezza sul territorio, conoscenza e innovazione”.

Ricco programma di attività nell’agenda 2014 del Centro Idea per l’educazione alla sostenibilità
Progetti di comunicazione, campagne di sensibilizzazione, iniziative di formazione. Tante sono le attività programmate anche per il 2014 dal Centro Idea, il Centro di Educazione alla Sostenibilità (Ceas) del Comune di Ferrara, con sede a casa Biagio Rossetti in via XX Settembre. Accanto alla realizzazione di percorsi educativi per gli istituti scolastici cittadini, l’agenda annuale del Centro approvata stamani dalla Giunta prevede infatti, tra l’altro, la pianificazione di progetti comunicativi, la gestione di processi partecipativi e la produzione di materiali divulgativi sui temi legati alla sostenibilità.

“Le attività di comunicazione, informazione, partecipazione ed educazione svolte dal Ceas – puntualizza al riguardo l’assessore Zadro – sono essenziali non solo per l’ambiente ma per tutte le materie di competenza dell’Amministrazione comunale. Qui si concentrano tutto l’anno i rapporti con le scuole, le famiglie, i ministeri, la regione e gli altri enti per le collaborazioni sui temi dello sviluppo e della sostenibilità. E’ un lavoro che richiede competenza, capacità, riflessione, voglia di misurarsi. Il Ceas è un patrimonio di grande valore che, nonostante le carenti risorse disponibili, riesce a produrre risultati importanti”.

Il Centro Idea rientra nella rete regionale Infeas (Informazione Educazione Alla Sostenibilità) che riunisce i Ceas accreditati dalla Regione Emilia Romagna sulla base di una serie di indicatori di qualità.

(Consulta le pagine web del Centro Idea)

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona e Immigrazione, assessore Chiara Sapigni:

Fragilità materna: al via il potenziamento del Punto d’ascolto e sostegno per neo genitori

Colpisce circa l’80% delle mamme, nei giorni successivi al parto e fino al primo mese di

vita del bambino. E’ il fenomeno della depressione femminile post parto che, se non riconosciuta e trattata, può avere effetti sia sulla madre che sul bambino. Per farvi fronte, dal novembre 2008 è operativo a Ferrara, nell’ambito degli interventi per le fragilità materne, il Punto d’ascolto e sostegno per neo-genitori ‘Ben arrivato…piccolo mio’, che nei prossimi mesi sarà ampliato e potenziato per rispondere alle crescenti richieste di intervento da parte delle famiglie ferraresi.

Il servizio vede il coinvolgimento dell’Azienda Usl (Pediatria di Comunità e Salute Donna), dell’Istituzione comunale Servizi Educativi, Scolastici e per le famiglie (con operatori del Centro per le famiglie) e dell’Asp-Azienda Servizi alla Persona di Ferrara, con il sostegno finanziario del Comune di Ferrara, che destinerà al potenziamento delle attività una somma di 15mila euro, derivante dai finanziamenti regionali per il Fondo Sociale locale.

La riorganizzazione del Punto d’Ascolto, mirata a migliorare la risposta alle domande di sostegno da parte di un numero sempre maggiore di neo-madri in difficoltà dopo il parto, consentirà in particolare di ampliare l’orario di funzionamento del servizio, di offrire una maggiore e più costante presenza delle operatrici nel reparto Maternità dell’ospedale e di sviluppare forme di presa in carico più prolungate per le madri che ad un primo contatto appaiono più in difficoltà, garantendo loro un affiancamento anche nei 4-6 mesi successivi la nascita, oltre che di potenziare la rete delle collaborazioni per la presa in carico di mamme a rischio di fragilità psico-sociale.

Dall’1 gennaio 2009 al 31 dicembre 2013 sono stati 844 gli interventi effettuati dal Punto d’Ascolto, tra visite domiciliari, colloqui e consulenze.

Sostegno per situazioni di non autosufficienza

Ammontano complessivamente a 28.600 i contributi destinati a cinque diversi beneficiari del Progetto ‘C.A.S.A.'(Cura Assistenza Sostegno Autonomia) mirato al sostegno a dipendenti e pensionati pubblici (e loro famigliari di primo grado) in condizione di parziale o totale non autosufficienza, residenti nel comune di Ferrara.

Il progetto, finanziato dall’Inps gestione ex Inpdap, è coordinato dall’assessorato alla Sanità e Servizi alla Persona del Comune di Ferrara e offre un sostegno principalmente economico per l’utilizzo di servizi specifici, tra i quali: assistenza domiciliare, sostegno alle spese per assistente familiare, sostegno ai costi di ricovero in casa protetta, accompagnamento sociale, ginnastica a domicilio, riattivazione cognitiva, motoria e logopedia, formazione ai familiari che hanno in cura persone non autosufficienti.

Adesione al Forum per la sicurezza urbana
Sarà rinnovata anche per il 2014 l’adesione al Forum europeo ed italiano per la sicurezza urbana, a cui il Comune di Ferrara è affiliato già dal 2000 su esortazione della Regione Emilia Romagna, con l’obiettivo di partecipare allo scambio di informazioni sul tema fra le varie Amministrazioni. La quota associativa annuale è di 3.500 euro.

Assessorato al Commercio, Attività produttive e Formazione Professionale, assessore Deanna Marescotti

Il Comune a fianco delle associazioni locali contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale

Il Comune di Ferrara conferma il proprio impegno contro ogni forma di discriminazione rinnovando anche per il 2014 l’adesione al protocollo d’intesa sottoscritto dalla Provincia di Ferrara con le associazioni Arcigay Arcilesbica – Associazione Circo Massimo di Ferrara, Agedo – Associazione genitori di omosessuali di Ferrara, Cgil Area nuovi diritti Ferrara, Uil Ferrara e Famiglie Arcobaleno Ferrara, per la definizione di azioni e strategie d’intervento in materia di discriminazioni basate sull’orientamento sessuale.

Nei mesi scorsi il Comune ha preso parte al Tavolo di lavoro antidiscriminazione, istituito sulla base del protocollo, per la definizione di un Piano di azione provinciale che prevede strategie e metodologie di lavoro condivise per il contrasto all’omofobia e alla transfobia con azioni di informazione e sensibilizzazione, la predisposizione di percorsi formativi e specialistici e il monitoraggio del fenomeno del territorio. Il Piano prevede inoltre azioni per il potenziamento e la valorizzazione dei servizi e dei progetti già esistenti a livello locale e per la creazione di una rete dei servizi idonei alla tutela e alla presa in carico dei soggetti vittime di discriminazione.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:

A disposizione del pubblico la biblioteca del Centro Documentazione Donna e l’archivio storico dell’Udi
Ammonta a 3mila euro il contributo dell’Amministrazione comunale per la valorizzazione della biblioteca del Centro documentazione Donna di Ferrara. La convenzione annuale, rinnovata anche per il 2014, tra Comune e associazione prevede, da parte di quest’ultima, l’apertura al pubblico della propria biblioteca per la consultazione delle raccolte librarie e documentarie e, in particolare, la fruizione da parte di studiosi e ricercatori di pubblicazioni inerenti i temi di politica delle donne e sul movimento delle donne a Ferrara. Il patrimonio documentario del Centro comprende attualmente oltre 10mila libri catalogati o in via di catalogazione nel sito del polo bibliotecario ferrarese.

Altri 3mila euro saranno destinati alla valorizzazione dell’archivio storico dell’Udi – Unione donne italiane di Ferrara, oggetto di una convenzione tra il Comune e l’associazione, stipulata nel ’94 e annualmente rinnovata, che consente la consultazione da parte del pubblico del patrimonio documentario dell’Udi, inerente in particolare i temi della storia dell’occupazione femminile e dei movimenti femministi.

La raccolta libraria dell’Associazione Combattenti e reduci a disposizione della città
Sarà rinnovata fino al termine del 2014 la convenzione attiva dal 1986 tra l’Amministrazione comunale e l’Associazione nazionale Combattenti e reduci di Ferrara per l’adesione della biblioteca dell’associazione al sistema bibliotecario locale. L’intesa permette la consultazione pubblica delle raccolte librarie e documentarie, specializzate in particolare sulla storia contemporanea locale, di cui l’associazione è depositaria. Il contributo messo a disposizione dal Comune per la cura e la gestione della biblioteca è di mille euro.

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CONFERENZA STAMPA – Giovedì 20 febbraio alle 11.30, nella sala Arazzi della residenza municipale
Un convegno sul trasporto pubblico locale, tra mercato e regole
18-02-2014

Giovedì 20 febbraio alle 11.30, nella sala Arazzi della residenza municipale, avrà luogo una conferenza stampa per illustrare i contenuti del convegno “Il trasporto pubblico locale: le prospettive di sviluppo tra mercato e regolazione”, in programma a Ferrara il 24 febbraio, che prevede gli interventi dell’assessore regionale Alfredo Peri, del direttore dell’Istituto “Bruno Leoni” Carlo Stagnaro e dell’amministratore Unico Agenzia per la Mobilità di Ferrara Giuseppe Ruzziconi.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno l’assessore comunale al Bilancio Luigi Marattin e gli organizzatori del convegno.

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AGENDA DEL SINDACO
Appuntamenti del 19 febbraio 2014
18-02-2014

Mercoledì 19 febbraio

ore 12 – illustrazione ai giornalisti dell’incontro pubblico dal titolo “Il coinvolgimento e la partecipazione dopo le Circoscrizioni'”, in programma sabato 22 febbraio nella sala del Consiglio comunale; con ass. Masieri e Fusari (sala di Giunta, residenza municipale)

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DARWIN DAY 2014 – Conferenza giovedì 20 febbraio alle 21 in via De Pisis. Alle 16 proiezione gratuita
‘Il gioco e il sorriso nell’uomo e negli altri animali’
18-02-2014

Il ruolo del gioco e dei comportamenti ludici nell’ambito dei processi evolutivi: è questo il tema scelto per la prima conferenza del programma del Darwin Day 2014 promosso dal Museo civico di Storia naturale e dall’Università di Ferrara. Giovedì 20 febbraio alle 21 il museo di via De Pisis 21 ospiterà infatti un incontro, a cura di Elisabetta Palagi dell’Università di Pisa, dal titolo ‘Il gioco e il sorriso nell’uomo e negli altri animali’.
L’incontro sarà anticipato alle 16, nella stessa sala conferenze del Museo, dalla proiezione del film ‘Il grande viaggio di Charles Darwin’ diretto da A. Schuler e K. von Flotow, che, in occasione delle iniziative del Darwin Day 2014, sarà riproposta ogni giovedì fino al 20 marzo, sempre alle 16.
Entrambi gli appuntamenti sono aperti gratuitamente alla partecipazione di tutti gli interessati.

LE SCHEDE a cura degli organizzatori:

Proiezione:
‘Il grande viaggio di Charles Darwin’
Giovedì 20 febbraio, ore 16 – Museo di Storia naturale (via De Pisis 21)
(durata un’ora e trenta minuti)
Un viaggio attorno al mondo lungo quasi cinque anni che cambia la Storia, è quello del giovane e brillante studioso Charles Darwin. Le osservazioni e i reperti raccolti durante le esplorazioni sono alla base di un lavoro interminabile. Il risultato è uno dei testi scientifici più famosi di ogni tempo: ‘L’origine delle specie’.

Conferenza:
‘Il gioco e il sorriso nell’uomo e negli altri animali’
Giovedì 20 febbraio, ore 21 – Museo di Storia naturale (via De Pisis 21)
Il gioco, una delle attività comportamentali più difficili da definire, ha da sempre rappresentato una sfida per etologi, psicologi, biologi evoluzionisti e antropologi. Durante l’attività ludica i soggetti reclutano moduli comportamentali appartenenti ad altre sfere del comportamento (attività anti-predatoria, sessuale, sociale, ecc.), li mescolano, li ripetono e, estrapolandoli dal loro contesto originario, creano nuove combinazioni altamente imprevedibili. Maggiore l’imprevedibilità, maggiore l’auto-remunerazione (o divertimento!). Tutto ciò comporta però un rischio: fraintendere le intenzioni e le motivazioni altrui. Per limitare il rischio e massimizzare l’efficacia del comportamento si sono evolute le espressioni facciali come il sorriso, l’auto-controllo motorio, l’enfatizzazione e l’inversione dei ruoli. Il gioco è, quindi, il frutto di un delicato equilibrio tra imprevedibilità, auto-regolazione e comunicazione facciale attraverso la mimica, tutti elementi che gli esperti giudicano fondamentali per l’evoluzione della plasticità cognitiva negli animali e nell’uomo.

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MAPPA DEL PRIMARO – Mercoledì 19 febbraio alle 21 a Sant’Egidio. Iniziativa del Museo di Storia naturale
La ‘Mappa di comunità’ all’esame degli assessori comunali
18-02-2014

Sarà l’agriturismo ‘La Rocchetta’ (via Rocca 69, Sant’Egidio) a ospitare, mercoledì 19 febbraio alle 21, l’incontro di presentazione della ‘Mappa di comunità del Po di Primaro’ agli assessori comunali Roberta Fusari (Pianificazione territoriale) e Rossella Zadro (Ambiente). L’iniziativa, promossa dal Museo civico di Storia naturale con il patrocinio del Comune e della Provincia di Ferrara, è rivolta in particolare agli abitanti di Fossanova S. Marco, Fossanova S. Biagio, Torre Fossa, S. Egidio, Gaibanella, Monestirolo e Marrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Le mappe di comunità nacquero in Gran Bretagna attorno al 1990. L’approssimarsi del nuovo millennio fu di stimolo alla realizzazione di “inventari” del patrimonio materiale ed immateriale, ambientale, storico, tradizionale, culturale di tante piccole comunità, con lo scopo di evidenziare su un supporto concreto gli elementi territoriali che la stessa comunità considerava significativi, davvero rappresentativi della propria identità e perciò meritevoli di essere trasmessi alle generazioni successive. Nacquero così vere e proprie mappe cartacee oppure realizzate con tecniche svariate come la maglia o il ricamo o in ceramica o, addirittura, realizzate sottoforma di giardino. La mappe rappresentavano la sintesi del lavoro svolto attraverso più e più mesi dagli abitanti di un certo territorio e lo strumento programmatico per le scelte future di sviluppo.
Il museo ha in un certo senso “adottato” il tratto del Po di Primaro che corre da Ferrara a Traghetto e ha deciso di avviare un processo di mappa di comunità per questo antico fiume. L’ambizione è quella di riuscire a portare in evidenza i legami più o meno nascosti che uniscono fra di loro i luoghi e gli abitanti rivieraschi, delineando un percorso della memoria, del presente e del futuro di questo fiume, un po’ bistrattato da quando ha perduto la sua importanza commerciale e malinconicamente definito, da allora, “morto” pur se ancora brulicante di vita. Il processo di costruzione della mappa è già iniziato, con la raccolta di alcune notizie storiche e attraverso vari contatti presi direttamente con gli uffici della circoscrizione 2 di Ferrara, con diversi cittadini che vivono nei pressi del fiume, con alcuni parroci ed operatori commerciali della zona.

Per informazioni sul progetto:
http://storianaturale.comune.fe.it/index.phtml?id=546
http://www.facebook.com/lamappadelprimaro

blocco-traffico

Immissione alla Ferrarese

Oggi vorrei portare all’attenzione dei lettori una esiziale categoria di automobilisti, inarrivabili maestri nella manovra che un mio amico, il quale sotto naja –stiamo parlando di un tempo ormai remoto, diciamo pure il millennio scorso- ha fatto da autista a un pezzo grosso dell’esercito in quel di Livorno, argutamente definisce ‘entrata alla livornese’. Che consiste, venendo su da una traversa laterale per immettersi nella corsia opposta di una strada su cui il traffico scorre incessantemente in entrambe le direzioni, nel guadagnare subitamente il centro della carreggiata, bloccando intanto il traffico che viene da sinistra, in attesa del primo pertugio buono fra macchina e macchina dall’altra parte.
Sistema senza dubbio utile a risparmiarsi irritanti soste a bordo strada in attesa che il traffico si apra come le acque del mar Rosso, che poi dice che uno si fa il sangue cattivo, ma non privo di controindicazioni stante la molesta diffusione delle nuove tecnologie: se il primo che arriva da sinistra sta messaggiando col telefonino, finisce che ti sparpaglia per l’asfalto le ossa del bacino, strike!
Sarà per questo che gli automobilisti nostrani, applicando l’antica saggezza contadina degli avi all’entrata alla livornese, ne hanno ricavato una intelligente variante –comunemente definita Immissione alla Ferrarese- che non ammette deroghe di sorta. Fosse pure in mezzo al deserto del Gila, dove l’unico via vai è quello dei serpenti a sonagli, state pur tranquilli che il guidatore estense arriva lungo allo stop, butta il muso a metà corsia, inchioda e vede il da farsi. Se da sinistra arriva un tir, ingrana la retro e torna mansuetamente dietro la striscia bianca del segnale di arresto; se invece viene una bicicletta se ne sta lì imperterrito, mungendo ingegnosamente un altro paio di spanne di corsia per indurre il malcapitato ciclista a fermarsi per cedergli il passo onde evitare di spiaggiarsi sul cofano del suv.
Finisce naturalmente che il bigarolo passa al pelo, sgattaiolando per miracolo tra il paraurti e la fiancata dell’auto che arriva in senso opposto. Guadagnandosi lo sguardo d’odio dell’antagonista motorizzato e lanciandogli di rimando il festoso saluto che i dueruotisti ferraresi (i quali -sarà perché viaggiano sul mezzo di trasporto più bello del mondo, sarà perché girano nella città più bella del mondo dotata delle piste ciclabili quasi più belle del mondo- fatto sta che sono incapaci di qualsiasi manifestazione di astio) lanciano soavemente a tutti gli automobilisti un pochino scapestrati: chatjenuncancarchatmuressisubit!

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Discriminazioni, dalla Regione 40mila euro per prevenire e nuove linee guida per rafforzare la rete

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Politiche sociali – Discriminazioni, la giunta approva le Linee guida per migliorare e rafforzare la rete regionale: allargamento dell’ambito di attività del Centro, modifiche nella struttura, adesione alla Rete Ready. La Regione destina 40mila euro per la prevenzione

Bologna – Si allarga a tutti i fattori di discriminazione (orientamento sessuale, religione, opinione politica, età, condizioni personali e sociali), e non solo prevalentemente a quelli legati all’immigrazione, l’attività del Centro regionale. Viene modificata la struttura stessa del Centro, con la creazione di “nodi” di coordinamento territoriale a livello provinciale. E c’è l’adesione a Ready, la Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Sono questi i contenuti principali delle Linee guida, approvate dalla giunta regionale, per la strutturazione e l’operatività della rete regionale contro le discriminazioni.

“I cinque anni d’attività del Centro – spiega l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – hanno evidenziato innanzitutto come la casistica vada ampliandosi verso altri fattori di discriminazione. Al tempo stesso abbiamo rilevato una sovrapposizione di fattori, le cosiddette ‘discriminazioni multiple’: da qui l’apertura a progetti incentrati su un allargamento dell’ambito di attività, e la necessità anche di intervenire sulla struttura e l’organizzazione del Centro, migliorando la gestione dei casi, il monitoraggio e la registrazione delle segnalazioni”.

Per migliorare l’efficacia e l’efficienza del Centro, la Regione destinerà quest’anno 40mila euro alla prevenzione delle discriminazioni attraverso il sostegno alle numerose attività territoriali di educazione, informazione e sensibilizzazione. La Regione inoltre è capofila del progetto STAR (Sportelli Territoriali Antidiscriminazioni in Rete): con i 126mila euro del Fondo europeo per l’integrazione, viene finanziata la sperimentazione di diversi assetti e funzioni dei punti che fanno parte della rete. La Regione partecipa inoltre – in qualità di partner – al progetto europeo “Roma-Matrix” sulle discriminazioni nei confronti di Rom e Sinti, e aderisce al progetto interregionale “Rafforzamento della rete per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni”, all’interno dei Programmi Operativi Fse 2007/2013.
A ciò si aggiunge l’adesione alla Rete Ready, che riunisce enti locali e regionali per promuovere culture e politiche delle differenze e sviluppare azioni di contrasto alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.

Il Centro regionale contro le discriminazioni: struttura e cifre
Sono in tutto 155, tra nodi, sportelli e antenne. E’ questa l’articolazione del Centro regionale contro le discriminazioni, il cui processo di costruzione è stato avviato nel 2008. Il Centro può contare su una rete diffusa su tutto il territorio (sportelli già attivi di Comuni e sindacati, sedi di associazioni del terzo settore) che hanno deciso di includere le attività di prevenzione e contrasto delle discriminazioni nel lavoro già svolto. Parallelamente alla costruzione e formalizzazione delle rete, sono stati organizzati corsi di aggiornamento di base per le figure incaricate da ciascun soggetto come referenti operativi dell’antidiscriminazione. Complessivamente, dalla fine del 2008 ad oggi, sono stati trattati circa 300 casi di discriminazione (che si sono verificati perlopiù in ambito lavorativo), segnalati direttamente alla rete dei punti territoriali o attribuiti dal numero verde dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nello specifico il Centro regionale elabora e diffonde materiali tematici, promuove iniziative di sensibilizzazione, organizza eventi di formazione, monitora il fenomeno delle discriminazioni a livello regionale, collabora con altri soggetti pubblici e privati, anche per progetti nazionali ed europei. Il Centro risponde entro 5 giorni lavorativi alla richiesta di attivazione e produce il parere, quando richiesto, entro 15 giorni lavorativi.

Sabato 22 febbraio la presentazione di “Dai nono, cunta”, il Novecento raccontato dai nonni del Paese

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Sabato 22 febbraio alle ore 21 nel Teatro Tenda di Vaccolino Elena Pappi presenterà “Dai nono, cunta”, il Novecento raccontato dai nonni del Paese, “un viaggio attraverso la memoria”, come recita il sottotitolo. Saranno presenti il Sindaco di Comacchio Marco Fabbri, il Sindaco di Lagosanto Manuel Masiero, ma ad affiancare l’autrice al tavolo dei relatori ci saranno anche il parroco, Don Stefano Navarini e gli attori della compagnia teatrale “Instabile”, che interpreteranno alcuni brani del libro. In sala anche gli amici del gruppo “Arcobaleno”, associazione di volontariato che da anni si prodiga a promuovere iniziative a Vaccolino. Presenterà la serata Claudio Castagnoli. “E’ una raccolta di racconti dei nonni – dichiara Elena Pappi – con il preciso intento di custodire e tramandare la memoria del passato e delle tradizioni del nostro piccolo paese.” Al termine della serata saranno offerti agli ospiti crostoli e dolciumi tipici del Carnevale, realizzati dalle massaie di Vaccolino.

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Pagamenti in sanità, altri 150 milioni per i fornitori. Ieri l’incontro delle associazioni di categoria con Saliera e Lusenti

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bologna – Nuovo sblocco dei pagamenti in sanità da parte della Regione Emilia-Romagna. Si tratta di 150 milioni di euro che serviranno a velocizzare i tempi dei pagamenti alle imprese fornitrici delle Aziende Usl e raggiungere nel 2014 l’obiettivo di pagamenti a 60 giorni, come previsto dalle norme nazionali e comunitarie.
Ieri la vicepresidente della Regione e assessore al Bilancio Simonetta Saliera e l’assessore alle Politiche per la Salute Carlo Lusenti hanno presentato i risultati del 2013 e le prospettive per il 2014 ai rappresentanti delle associazioni di categoria Confindustria, Legacoop Servizi, Confcooperative e Fifo-Confcommercio che hanno espresso soddisfazione.
“Siamo stati i primi ad utilizzare tutte le opportunità offerte dalle norme statali in materia di pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione – spiega Saliera – e, quindi, nel corso del 2013, abbiamo sbloccato già oltre 1,1 miliardo di euro di pagamenti ai fornitori del settore sanità dando così una forte boccata di ossigeno, oltre che alle imprese fornitrici di beni e servizi, anche alla nostra economia. Dopo il traguardo dei 90 giorni già conseguito nel 2013, le nuove risorse previste per il 2014 ci consentiranno di passare ai 60 giorni”.
“In questo modo – conclude l’assessore Lusenti – continueremo ad avere tempi di pagamento ai fornitori tra i più bassi in Italia. L’obiettivo cui puntiamo ora è attuare una serie di azioni per consentire la normalizzazione dei tempi medi di pagamento e garantirne la stabilità”. Tra queste: l’istituzione di una Tesoreria Unica per le Aziende sanitarie dell’Emilia Romagna, la centralizzazione dei pagamenti attraverso una piattaforma web regionale e, infine, l’istituzione di una rete di sostegno in collaborazione con il sistema bancario.
Per Marco Chiadò Piat, presidente della commissione Sanità di Confindustria Emilia-Romagna, “gli obiettivi indicati dalla Regione sono condivisibili e apprezzabili. Sono questi gli esempi che servono per rafforzare la credibilità del sistema sanitario attraverso qualità ed efficienza e non la logica dei tagli orizzontali e indistinti”. Positivo il commento anche di Alberto Armuzzi, presidente di Legacoop Servizi, che dà atto alla Regione dei risultati ottenuti che contribuiscono ad “alleviare la tensione finanziaria delle imprese, tenuto conto che la cooperazione ha come obiettivo la stabilità e la crescita del buon lavoro”. Infine, Francesco Milza, presidente di Confcooperative afferma: “Apprezziamo l’impegno della Regione Emilia-Romagna il cui risultato per le cooperative significa pagare gli stipendi regolarmente senza dover ricorrere a onerosi prestiti bancari. Non tutte le Regioni hanno colto questa opportunità”.
I pagamenti nel 2013
Con il decreto legge 35/2013 lo Stato ha assicurato la liquidità per il pagamento dei debiti pregressi al 31/12/2012 degli enti del Servizio sanitario nazionale.
Nel 2013 le Aziende sanitarie dell’Emilia Romagna hanno ricevuto un’anticipazione di liquidità di circa 806 milioni in due tranche, una a luglio e una a ottobre, cui si è aggiunta sempre nel mese di luglio una erogazione straordinaria per oltre 244 milioni e nel mese di dicembre 2013 una ulteriore erogazione di cassa di 100 milioni per la disponibilità sia di risorse regionali che di risorse trasferite dallo Stato.
Le Aziende sanitarie hanno immediatamente dato corso ai pagamenti, dando la priorità ai debiti più datati e riducendo lo stock di debito da circa 1 miliardo di euro del dicembre 2012 a circa 263 milioni del dicembre 2013.

Parte la quindicesima edizione di “Crossroads”, tre mesi di grande jazz da Rimini a Piacenza

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Cultura – Crossroads: tre mesi di grande jazz da Rimini a Piacenza con 50 serate e una ventina di località coinvolte. Oggi la presentazione nella sede della Regione Emilia-Romagna. L’assessore alla Cultura Massimo Mezzetti: “Produrre festival di tale portata e qualità è ancora più importante in un momento difficile come quello attuale”

Bologna – Un festival dai numeri colossali. L’edizione 2014 di Crossroads si prepara a surclassare le altisonanti cifre della sua precedente annata: circa 400 musicisti chiamati a esibirsi, circa 50 sere di spettacolo nell’arco di tre mesi, una ventina di città coinvolte sull’intero territorio della regione Emilia Romagna, una percorrenza stradale di oltre 2000 km, a voler peregrinare dalla prima all’ultima tappa di questo mastodontico festival itinerante. Crossroads giunge così alla sua quindicesima edizione, che si svilupperà dal 28 febbraio al 24 maggio: quindici anni di viaggi lungo le traiettorie sempre sorprendenti del jazz e delle musiche a esso più affini. Grandi maestri, star affermate e star emergenti, artisti che hanno segnato un’epoca del jazz e altri che si apprestano a fare lo stesso nel futuro della musica improvvisata, giovani talenti e nomi ancora di nicchia ma dalla personalità musicale di forte impatto: il cartellone di Crossroads 2014 fornirà una visione a 360° sugli stili del jazz moderno.

Crossroads 2014, organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e numerose altre istituzioni, è stato presentato questa mattina a Bologna nella sede della Giunta regionale, presenti tra gli altri l’assessore alla Cultura Massimo Mezzetti, il presidente del Jazz Network Antonio Gioiellieri e la direttrice artistica Sandra Costantini.
“E’ ancora più virtuoso – ha commentato Mezzetti – che si producano festival di questa portata e qualità in un momento buio come quello attuale. Vedo – ha aggiunto l’assessore – profilarsi una profonda crisi per il settore dello spettacolo, col previsto azzeramento delle Province che non comporta un trasferimento di risorse conseguente a quello delle deleghe: quasi 5 milioni di euro destinati da questi enti alle produzioni culturali andranno semplicemente a mancare, risorse pubbliche destinate a sparire dai bilanci della cultura in Emilia Romagna”.

Crossroads, il programma
L’apertura di Crossroads 2014 avverrà, come ormai da molti anni, al Teatro De André di Casalgrande: qui il 28 febbraio si esibiranno i Cordoba Reunion, formazione tutta argentina raccolta attorno al sassofonista Javier Girotto, da anni sulla cresta dell’onda del latin jazz.
La selezione artistica di Crossroads avrà un’ampia visuale geografica, con artisti italiani, europei, statunitensi, sudamericani, asiatici. Dal fronte statunitense arriveranno nomi di primo piano come Kurt Elling, il cantante jazz più acclamato tra quelli in attività, voce e personalità interpretativa davvero debordanti (Rimini, 5 marzo, Teatro degli Atti); il chitarrista Bill Frisell, emblema del jazz postmoderno prima e poi di una conturbante rivisitazione jazzistica delle radici folk americane (Piacenza, 2 aprile, Teatro President); il pianista Uri Caine eseguirà in prima italiana il suo nuovo progetto “Rhapsody in Blue” dedicato alle musiche di Gershwin a capo di un ensemble di otto elementi ricco dei suoi più prestigiosi collaboratori: Theo Bleckmann, Ralph Alessi, Chris Speed, Mark Helias e Jim Black tra gli altri (Imola, 12 aprile, Teatro Ebe Stignani).

Tra i numerosi esponenti del jazz italiano, spiccano i più celebri trombettisti nazionali. Enrico Rava sarà il 20 maggio al Teatro Asioli di Correggio con il suo New Quartet. A Fabrizio Bosso, stella ormai di prima grandezza, sarà dedicato uno spazio particolare. Lo si potrà infatti ascoltare in ben quattro occasioni, con formazioni e programmi musicali sempre diversi: in duo col pianista Julian Oliver Mazzariello (Solarolo, 27 marzo, Oratorio dell’Annunziata), assieme al sassofonista argentino Javier Girotto alla guida del loro sestetto Latin Mood (Russi, 24 aprile, Teatro Comunale), a capo del suo Spiritual Trio (Imola, 2 maggio, Teatro dell’Osservanza) e poi anche come special guest del quartetto del sassofonista Alessandro Scala (Massa Lombarda, 19 marzo, Sala del Carmine).

Anche quest’anno Crossroads ospiterà all’interno della sua programmazione uno dei festival italiani dalla più lunga storia: Ravenna Jazz. La quarantunesima edizione del festival ravennate si svolgerà dal 3 al 13 maggio e avrà una forma estesa: undici giorni ricchi di concerti dalle collocazioni assai varie, dai grandi nomi attesi nei teatri alle più accattivanti proposte concertistiche da club, oltre alla lunga serie dei concerti ‘Aperitifs’, gli appuntamenti pomeridiani in numerosi locali del centro cittadino.

L’apertura di Ravenna Jazz 2014, il 3 maggio al Teatro Alighieri, sarà affidata alla superstar delle percussioni indiane Trilok Gurtu, che accoglierà come ospite del suo gruppo Enrico Rava in una produzione originale, incontro dal quale si aspettano scintille musicali visto che Gurtu presenterà uno dei suoi progetti dalla più spiccata componente jazzistica: “Spellbound – World of Trumpets”, focalizzato sulle vampate dello strumento d’ottone. Un altro mito degli incroci tra jazz e world music è il chitarrista Al Di Meola, che arriverà a Ravenna il 4 maggio per eseguire col suo quartetto un sentito e ammaliante omaggio alle musiche dei Beatles. Il Teatro Alighieri ospiterà le altre star di prima grandezza del festival: il pianista Stefano Bollani, in un duo con il fisarmonicista Antonello Salis che si preannuncia come uno scintillante incontro tra personalità dall’incontenibile estro musicale (il 10), e il grande progetto orchestrale che riunisce la tromba di Paolo Fresu, il pianoforte di Uri Caine a la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra impegnati in “Reflections on Sketches of Spain”,rilettura filologica del capolavoro di Miles Davis e Gil Evans con aggiunta di libere interpretazioni (il 13).

Ancora più sviluppata che nella precedente edizione del festival sarà poi l’attività musicale nei club, che coinvolgerà vari locali tra Ravenna (Mama’s Club), Lido Adriano (Cisim) e Piangipane (Teatro Socjale). Si inizia con una serie di duetti di grande fascino, che coinvolgono nomi assai noti del jazz ma anche della scena rock alternativa: da Raiz e Fausto Mesolella (il 6) a Luca Aquino e Carmine Ioanna (il 7), Vincent Peirani con Ulf Wakenius (l’8) e Luigi Tessarollo con Roberto Taufic (il 9). Formazioni più ampie l’11 coi funambolici Iswhat?! di Napoleon Maddox (impegnato anche in un workshop di beatbox il 10 e l’11) e il 12 con il trio formato da Raffaele Casarano, Marco Bardoscia e Boris Savoldelli e la loro rivisitazione di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd.

Appuntamento fuori misura sarà poi quello gratuito in Piazza del Popolo con i duecento giovanissimi musicisti, tra orchestra, percussioni e coro, che daranno vita a “Pazzi di Jazz” Young Project, sotto la direzione di Tommaso Vittorini e Ambrogio Sparagna e con la presenza solistica di Paolo Fresu (il 5).

Il mese di marzo prevede una ininterrotta sequenza di artisti di notevole interesse, a partire dal quartetto del batterista per eccellenza del jazz italiano: Roberto Gatto (Ferrara, 1 marzo, Jazz Club Torrione San Giovanni). L’8 a Massa Lombarda si ascolterà un duo che affianca altre due glorie del jazz nostrano, la cantante Maria Pia De Vito e il bassista Ares Tavolazzi, mentre un’altra cantante di fama planetaria, l’inglese Sarah Jane Morris, sarà il 9 a Gambettola (Teatro Comunale), anche lei in duo, col chitarrista Antonio Forcione. Ancora a Massa Lombarda, due giorni di “Massa Sonora”, contenitore per le istanze più innovatrici del jazz italiano: il 14 il gruppo Luminal del pianista Dimitri Sillato, un solo del chitarrista Simone Massaron e il quintetto Rollerball; il 15 l’esaltante e ampia orchestra del Collettivo El Gallo Rojo. Il coinvolgente cantautore statunitense a cavallo tra jazz e soul Raul Midón sarà il 20 a Modena (La Tenda). Jazz singer e chitarrista con la grinta di una vera rocker è la canadese Terez Montcalm, che sarà il 21 a Rimini. Uno spaccato di contemporaneità statunitense risplenderà il 22 a Ferrara con il Baida Quartet del trombettista Ralph Alessi e il 26 a Parma (Casa della Musica) con il trio del pianista Joey Calderazzo. Il jazz più sofisticato e flirtante con l’avanguardia si ascolterà il 28 a Cesenatico (Teatro Comunale), con il quartetto “Special Dish” della cantante Cristina Zavalloni. Il mese si concluderà con gli appuntamenti di “Cassero Jazz” a Castel San Pietro Terme (“Cassero” Teatro Comunale): il 29 con il reading musicale ideato da Paolo Caruso e Franco Costantini, seguito dal duo che vede affiancati improvvisatori di incontenibile esuberanza come Antonello Salis (pianoforte, fisarmonica) e Hamid Drake (batteria e percussioni); il 30 con il quartetto della cantante Ada Montellanico, che affronterà il repertorio di Abbey Lincoln.

Nel mese di aprile si preannunciano momenti di grande espressività musicale: il 3 a Modena col suadente Brasile cantato da Paula Morelenbaum con il suo Bossarenova Trio; il 10 a Fusignano (Auditorium Corelli) con il racconto per voce e strumenti “Musica Semplice” eseguito dall’ottetto del chitarrista Stefano Savini; il 13 al Teatro Rossini di Lugo con le musiche e arie operistiche reinterpretate dal brillante duo che unisce il pianoforte di Danilo Rea e la tromba di Flavio Boltro; il 17 a Modena si esibirà il trio della giovanissima sassofonista cilena Melissa Aldana, che nel giro di pochi anni si è fatta largo sulla scena newyorkese, dove ora viene considerata una delle più sorprendenti rising stars. Un’altra formazione di culto è il Tinissima Quartet del sassofonista Francesco Bearzatti che proporrà il suo rivoluzionario “Monk’n’roll” (Russi, il 30, in occasione della Giornata Internazionale Unesco del Jazz).

Sempre in aprile, ben tre giornate di libera ricerca musicale a Dozza (Teatro Comunale) per “Dozza Jazz”: il 4 con il trio formato da Roberto Bartoli, Pasquale Mirra e Danilo Mineo; il 5 con un doppio omaggio al sassofonista sudafricano Sean Bergin che avrà per protagonisti il duo di Daniele D’Agaro e Saverio Tasca e il Re-Union Trio (Roberto Bellatalla, Sandro Satta e Fabrizio Spera); il 6 con Youlook, ovvero Luisa Cottifogli, Aldo Mella e Gigi Biolcati.

Nel mese di maggio, oltre alla maratona di Ravenna Jazz, Crossroads farà una lunga tappa a Correggio di ben undici giorni, dal 14 al 24, per Correggio Jazz, un altro festival nel festival, quest’anno assai internazionale nei contenuti e come sempre aggiornatissimo sulle tendenze jazzistiche più attuali. Oltre al concerto di Enrico Rava il 20, il Teatro Asioli di Correggio ospiterà l trio del chitarrista Federico Casagrande (il 14; la serata sarà aperta dal quartetto della cantante Valentina Preda, classificatasi tra i vincitori del concorso “La musica Libera. Libera la musica” organizzato dalla Regione Emilia-Romagna); un appuntamento in crescendo con Dino Rubino in piano solo, seguito dal duo voce-pianoforte di Barbara Casini e Alessandro Lanzoni, per finire con un inedito trio che riunisce tutti i protagonisti della serata, con Rubino al flicorno (il 15); il pianista Fabrizio Puglisi in solo nella stessa serata con il duo “Soupstar” di Gianluca Petrella al trombone e Giovanni Guidi al pianoforte (il 16); ancora Giovanni Guidi, ma in piano solo, seguito dal duo che affianca Fabrizio Puglisi alla voce di John De Leo (il 17); il quintetto internazionale On Dog, che comprende tra gli altri il chitarrista Mark Solborg e il sassofonista Francesco Bigoni (il 21); il quintetto Overseas del contrabbassista norvegese (ma ormai newyorkesizzato) Eivind Opsvik (il 22); il trio dell’originale chitarrista danese Jakob Bro (il 23); l’omaggio a Charlie Parker in trio del multistrumentista inglese Django Bates, che in questa occasione siederà al pianoforte (il 24).

Sempre in maggio è prevista una produzione originale sulle musiche di Frank Zappa, Charles Mingus e Jimi Hendrix che vedrà coinvolti i Quintorigo assieme all’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti e con la partecipazione straordinaria di Roberto Gatto alla batteria (Forlì, 1 maggio, Teatro Diego Fabbri).

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Sylvain Tesson o l’avventuriero parigino sulle rive del Bajkal

Da MOSCA – Molti di noi hanno il virus del viaggio. Non vogliamo certo curarlo, perché, come sappiamo, è assolutamente incurabile, desideriamo però cercare di capire insieme come convivere con esso.

Per questo, dopo avervelo introdotto qualche articolo fa (in Un inverno nel Medioevo russo), vogliamo ora presentarvi un autore che ha vissuto un’esperienza incredibile in Russia, e per la precisione, sulle rive del misterioso e ricco lago Bajkal. E con esso, il suo libro più recente.

Se volete specchiarvi nella luce delle acque di un lago immenso, profondo e lungo, e correre a braccetto con la Natura nella fredda tundra siberiana, allora, dovete davvero leggere e rileggere Sylvain Tesson. Tuffatevi, in particolare, nel suo ultimo Nelle Foreste Siberiane, edito da Sellerio.Buttatevi a capofitto, senza pensare o riflettere, nelle sue pagine pergamenate e curiose.

Meditatelo con attenzione, se volete assaporare la bellezza del contatto solo con il vostro Io, quello più puro, con la vostra autentica essenza, con quanto siete veramente e con quello che respirate, con quanto credevate e credete ancora di essere. Di fronte agli spazi smisurati, abbandonati a se stessi e con se stessi, ci vogliono la forza e il coraggio che solo i solitari possono avere. Credo di avervelo già detto. Forti unicamente dei propri pensieri, delle proprie sensazioni, della propria libertà di correre e di volare via, lontano. A volte terribilmente lontano.

Eremita, per sei lunghi e rigidi mesi, sul russo lago Bajkal, Tesson vi si recò per cercare l’ispirazione. Ritiratosi nel 2010 in una capanna di nemmeno dieci metri sulle rive del lago, all’estrema punta del Capo dei Cedri del Nord, in compagnia unicamente di un’accurata e nutrita selezione di libri (che sogno…), di cibi e di vivande, il giornalista e scrittore parigino operò quasi un miracolo, ricominciando a fare quello che ormai viene considerato un lusso dalla ricca e benestante società moderna: pensare e riflettere liberamente, nonché scrivere di getto quei pensieri leggeri ed avvolgenti, su un umido e stropicciato taccuino che diventerà un libro da 250.000 copie vendute, oltre che vincitore del famoso Prix Médicis francese.

Perché ci piace pensare che il vero scrittore usi ancora il taccuino intarsiato manoscritto.

Perché crediamo ancora che la Natura sia un’immensa e potente fonte d’ispirazione per la scrittura più nobile e sincera. Perché si può fare pace col tempo, addomesticarlo, come dice lo stesso scrittore, con l’immobilità quasi totale ed il fermarsi a pensare ed a scrivere. Quasi una necessità, ormai. Un bisogno che, credo, molti di noi ormai sentano assiduamente.

Perché ci piacerebbe davvero tanto essere come Sylvain che, colpito dal virus del viaggio, dopo tanto e lungo girovagare (quasi vent’anni di viaggi su e giù per il mondo, Russia inclusa, comprese le scalate delle cattedrali ed i giri del globo in bicicletta…), si ferma ad ascoltare l’infuriare della Natura, nella sua tempestosa solitudine e silenziosa immensità, a capire e a capirsi, ad immaginare e ad immaginarsi, a sognare e a sognarsi.

Perché per noi ha proprio ragione questo illuminato e curioso scrittore, quando considera l’esperienza dell’immobilità sul Bajkal come la continuazione del viaggio con altri mezzi.

Sylvain si era definito come Goethe, un vero Wanderer ossia un vero girovago, già nel suo Piccolo Trattato sull’Immensità del Mondo del 2005, dove evocava il viaggiatore senza alcun attaccamento materiale o legame, un uomo che non si aspetta nulla dal mondo ma che si accontenta di percorrerlo, di viaggiare, solitario, in ascolto solo dei bisogni del proprio corpo e senza attendersi nulla dal cammino preso energicamente in prestito. Un uomo capace di rispondere all’appello dell’esterno, solo con esso, e con sé il stesso forte ed autonomo. Noi crediamo tuttavia che a quel mondo esterno si possa almeno chiedere di sorriderci, di non lasciarci soli, di accompagnarci con la sua luce e i suoi riflessi, magari con qualche bel romanzo, qualche favola, racconto o poesia nello zaino leggero. O magari con un bel disegno colorato.

Fra i libri che accompagnano lo scrittore nel suo ritiro pensoso e produttivo, vi sono L’Amante di Lady Chatterly, La Mia Africa, Foglie d’Erba, Robinson Crusoe, Walden, il De Rerum Natura, ma si uniscono anche Shakespeare, de Sade e Casanova, oltre ad Hegel, Kierkegaard, Nietzsche, Schopenhauer ed Heidegger, poesie cinesi e romanzi polizieschi.

La mattina legge, pensa, fuma, disegna, spacca la legna, spala la neve, scrive.

In Nelle Foreste Siberiane Tesson raccoglie pagine di giorni, sfondi, solitudini, stati d’animo, sentimenti, pensieri, riflessioni, panorami e di bio-compagni, come li chiama simpaticamente ed intelligentemente Fulvio Ervas nel suo commento al libro, intitolato “nelle gelide foreste a servire la bellezza”, apostrofando gli orsi, le cince, le foche, i cani, i pesci-omul, che affollavano le difficili ma intense giornate dell’amico francese. Perché ormai lo consideriamo amico.

Spazio, silenzio, solitudine fertile, ritmo, spettacolo, confidenze alla e sulla carta, voglia di librarsi in aria, pace e ancora pace. A volte disperazione, ma poi fiducia e nuovamente fiducia.

Ricchezza, solitudine, assenza di qualsiasi legge che non sia quella della Natura. Freddo rigido ma anche tepore, il caldo dei pensieri liberi da ogni condizionamento, in pace con se stessi. Spazi vergini ed incontaminati, aliti di vento leggermente intorpiditi e ricoperti di brina. Esperimento di vagabondaggio interiore, lontano da viaggi in superficie più che in profondità che contraddistinguevano il primo Elogio dell’Energia Vagabonda.

Con l’ebbrezza del nulla intorno, un nulla che è tutto per chi ama e rispetta il diverso da sé, la realtà animata ed indipendente che è il mondo naturale, dal sapore angelicamente divino.

Perché la noia non mi spaventa. Ci sono cose che fanno più male: il dolore di non condividere con la persona amata la bellezza dei momenti vissuti”, ci ricorda Tesson.

Cosa che io sto facendo, con queste righe, e che invito anche voi a fare, lettori attenti e sensibili.

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Convocati al Castello Estense sindaci e assessori del territorio per attuazione del Piano energetico regionale

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Mercoledì 19 febbraio alle 9,30 nella sala Imbarcadero 2 in Castello Estense, l’assessore provinciale all’Ambiente, Giorgio Bellini, ha convocato sindaci e assessori del territorio per discutere del patto dei sindaci per l’attuazione del Piano energetico regionale.
“Infoday Paes” è il titolo dato all’iniziativa, in cui Paes sta per: Piano di azione per l’energia sostenibile.
A questo proposito la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione proprio dei primi cittadini degli strumenti per la costruzione e il monitoraggio dei Paes comunali.

Il caldo anomalo di febbraio manda in tilt le coltivazioni

da: ufficio stampa Coldiretti
Le temperature minime di quasi quattro gradi superiori alla media stanno provocando una ripresa vegetativa delle piante che le rende maggiormente vulnerabili nel caso dell’arrivo del gelo. Gulinelli “lavorare per prevenire possibili problemi anche a Ferrara”.

A febbraio in Italia si registra una temperatura minima superiore di 3,8 gradi alla media di riferimento che sta mandando in tilt le coltivazioni che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade dalla quale si evidenziano valori di temperatura quasi primaverili mentre le precipitazione sono risultate superiori del 35 per cento rispetto alla media di riferimento. Una anomalia che – sottolinea la Coldiretti – interessa l’intera penisola dal nord dove le temperature minime sono state superiori di 4,1 gradi, al centro Italia dove lo scarto è stato di +3,2 gradi fino al sud, con un differenziale di +3,1 gradi. Il rischio è che la “finta primavera” inganni le coltivazioni favorendo un “risveglio” che le rende particolarmente vulnerabili all’eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili.
“Ci eravamo ripromessi di non parlare sempre del clima – chiosa il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli – ma le anomalie sono ormai così evidenti che dobbiamo sottolinearle e dire chiaramente che per il settore ci sono già problemi e altri possono purtroppo verificarsi. Anche da noi le piante sono in ripresavegetativa e notiamo già le gemme gonfie come dovrebbero essere solo tra unpaio di mesi. In queste condizioni i possibili repentini abbassamenti di temperature possono essere drammatici e mettere a repentaglio la produzionedell’anno. La situazione rischia di aggravare il già pesante bilancio delle perdite che si sono verificate dall’inizio dell’anno a causa delle pesanti precipitazioni con alluvioni, allagamenti e frane. Siamo di fronte ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati con ilmoltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Nelle aree del modenese abbiamo purtroppo visto cosa può succedere, non solo nelle campagne, ma anche nei centri abitati e quanto sia necessario lavorare per la prevenzione e la manutenzione del territorio, una questione che riteniamo vitale per il ferrarese e che ci deve obbligare ad ogni sforzo per evitare possibili disastri”.

Doppio Appuntamento con “I Venerdì dell’Universo”. Protagonista del terzo seminario sarà il Planetario

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife
Venerdì 21 febbraio alle ore 18 e alle ore 21 alla Sala Estense l’incontro dal titolo “Una serata tra le Stelle: Storia e Attualità del Planetario”. A fare da relatore Michele Bonadiman

Una serata tra le stelle del planetario venerdì 21 febbraio, alle ore 18 e alle ore 21 alla Sala Estense, (piazza Municipale), per il terzo doppio imperdibile appuntamento dell’Edizione 2014 de “I Venerdì dell’Universo”, storico ciclo di seminari scientifici su Astronomia, Fisica e Scienze, organizzati dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Gruppo Astrofili Ferraresi “Columbia“, Coop. Sociale Camelot e La Terra dell’Orso.
Relatore di questo appuntamento sotto il cielo stellato del Planetario sarà Michele Bonadiman, Costruttore di strumentazioni per l’osservazione astronomica e di planetari e fondatore del Gruppo Astrofili Columbia.

Ed è la stesso Bonadiman ad anticiparci l’argomento della serata… “La storia del planetario parte da lontano, praticamente l’idea nasce con le prime civiltà. Oggi è uno strumento tecnologico perfezionato in grado di simulare il cielo in modo perfetto e non solo, ci offre la possibilità di “viaggiare nell’universo”, ma è solo questo ?? La tecnologia sviluppata si applica in realtà in svariati ambiti, scientifici, di animazione, simulazioni e non da ultimi ludici e nel prossimo ci saranno cinema immersivi e perché no, la stanza dei sogni in casa nostra! Faremo un piccolo viaggio fra la storia e l’evoluzione di questa ‘macchina’ e ci godremo un piccolo anticipo del futuro che ci potrebbe aspettare, un tuffo di un’ora nel mondo del “full-dome immersivo”.

Anche quest’anno gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta streaming all’indirizzo http://web.unife.it/unifetv/universo.html e inoltre è stato attivato l’indirizzo mail venerdiuniverso@fe.infn.it a disposizione di chiunque voglia rivolgere domande.

“Faccio cose … vedo gente. I mercoledì delle Scienze Giuridiche”: il Prof. Balandi inaugura i nuovi incontri di Unife

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

“Faccio cose…vedo gente. I mercoledì delle Scienze Giuridiche”. E’ questo il titolo del nuovo ciclo di incontri periodici organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara e aperti alla città, nel corso dei quali i docenti ed i ricercatori del Dipartimento presenteranno la propria attività di ricerca per consentire una più approfondita conoscenza della loro attività scientifica.
Primo appuntamento mercoledì 19 febbraio alle ore 17.30 nella Sala Consiliare di Giurisprudenza, (c.so Ercole I d’Este 44), con il gruppo giuslavoristico coordinato dal Prof. Gian Guido Balandi, che presenterà la ricerca “Legal_Frame_Work. Lavoro e legalità nella Società dell’Inclusione”, finanziata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nell’ambito dei Programmi di ricerca scientifica di rilevante interesse nazionale 2010-2011 (PRIN 2010-2011) .
“Questa ricerca coordinata dalla Prof.ssa Donata Gottardi dell’Università di Verona – spiega Balandi – coinvolge 11 Atenei italiani e diverse Università europee. Il nostro gruppo di ricerca collabora con le Università di Bordeaux (Francia), di Louvain-La-Nouve (Belgio), di Castilla La Mancha (Spagna) e di Siviglia (Spagna) e si occupa di irregolarità in ambito previdenziale, con particolare attenzione ai servizi alla persona. L’analisi mira a individuare gli strumenti di contrasto alle frodi previdenziali, e ai fenomeni di elusione ed evasione previdenziale”.
Le attività svolte nell’ambito della ricerca “Legal_Frame_Work” sono pubblicate nel sito dell’Osservatorio OLYMPUS per il monitoraggio permanente della legislazione e giurisprudenza sulla sicurezza del lavoro.
I mercoledì delle Scienze Giuridiche proseguiranno il 26 marzo, 7 maggio, 4 giugno, 24 settembre, 22 ottobre, 26 novembre, sempre alle ore 17.30 nella Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza.

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Hera: tecniche innovative per il potenziamento della rete fognaria di Rivana

da: ufficio stampa Hera
E’ in fase di realizzazione una nuova importante condotta a servizio del quartiere di via Bologna. Il ‘microtunnelling’ permetterà l’attraversamento non impattante della linea ferroviaria Modena-Rimini. L’investimento è di circa 530.000 euro

Hera ha iniziato i lavori di adeguamento del sistema fognario del quartiere di via Bologna.
L’intervento prevede la realizzazione di una nuova condotta del diametro interno di 2 metri e lunga circa 130 metri che passerà sotto la linea ferroviaria Ferrara-Rimini, nella zona Rivana, potenziando la linea attuale e consentendo una miglior separazione tra le acque meteoriche e le acque nere di scarico.

L’attraversamento della linea ferroviaria sarà realizzato con un sistema moderno e poco invasivo che non interferirà con il traffico dei mezzi a rotaia. La posa della condotta avverrà, infatti, tramite la tecnica del microtunnelling, ovvero mediante un cilindro rotante guidato da un sistema di navigazione elettronico. L’intervento si concluderà con il collegamento alla rete esistente.

La realizzazione della nuova condotta è di forte importanza ambientale. Essa contribuirà, infatti, a migliorare l’impianto fognario della zona e a risolverne le criticità, legate proprio all’interramento della linea ferroviaria Ferrara–Rimini (progetto Suburbana). L’opera consentirà di convogliare le acque reflue provenienti da una consistente porzione del quartiere verso gli impianti di Via Fabbri e Via Eva e Adamo, in direzione Volano.

L’intervento, compreso nel piano Atersir, si concluderà nel mese di aprile e comporterà una spesa complessiva di circa 530.000 euro.

geotermia

Il Comune: “Dalla geotermia calore pulito”. Gli ambientalisti: “Molti dubbi e trivellare è un rischio”

2. SEGUE – A tutto c’è soluzione. ‘Stiamo cercando di lavorare sulle tariffe per migliorarle’, assicura l’assessore all’Ambiente Rossella Zadro. Intanto, in assenza di soluzioni per colmare il vuoto normativo che le regolamenti, subiscono le oscillazioni del costo del gas. E’ un aspetto poco invogliante rispetto alla scelta energetica domestica da prendere al momento dell’allacciamento ‘che non è obbligatorio, ma frutto del libero arbitrio’, specifica l’assessore.
‘Personalmente non entro negli aspetti tecnici, ma di sicuro non siamo in presenza di fonti geotermiche come ad esempio quella di Lardarello – taglia corto la Pistocchi – già il fatto di trivellare in via Conchetta fino a una profondità di tre chilometri mi lascia perplessa. Inoltre è previsto l’uso del termovalorizzatore per mantenere il calore, e quella del gas non è una fonte pulita’.

Le fa eco la Zadro. ‘Il progetto ha avuto il plauso del mondo scientifico è costruito su fonti rinnovabili tra le più pulite. Posso comprendere che qualcuno la pensi diversamente, ma è scorretto parlare di falsa geotermia – dice – Quanto al termovalorizzatore lavorerebbe indipendentemente dalle necessità del teleriscaldamento. In tema di rifiuti siamo come tutte le altre province, parliamo di 130 mila tonnellate l’anno da smaltire’. Nella vicenda c’è un ulteriore postilla economica da rimarcare. ‘La nascita della centrale di via Conchetta eviterebbe al Comune le spese di bonifica dell’area dell’inceneritore in disarmo – spiega Zadro – Se ne farebbe carico Hera’.
Si scalda Piva. ‘La bonifica di un sito non si limita alla demolizione del vecchio inceneritore, serve un piano che vorremmo conoscere – dice – Come al solito è Hera a decidere anche della nostra salute. Fan quel che vogliono, basta guardare la turbogas, purtroppo a Ferrara non c’è un’opposizione forte capace di mettere un fermo a decisioni così importanti’.

‘Chi governa non ascolta neppure la nostra università – continua – L’ateneo indicava Cona e Pontegradella come zone idonee al progetto, che naturalmente avrà dei finanziamenti. Conclusione, la centrale in città e l’ospedale a 10 chilometri’. La Zadro insiste sulla bontà del progetto Hera. ‘In una zona tra le più inquinate d’Europa come il bacino padano, il sistema che combina questo mix di energie è tra le migliori soluzioni per abbattere le sostanze inquinanti’. Meno polveri sottili e anidride carbonica nell’aria, mentre invece oggi le caldaie trascurate e le stufe a pellet hanno aumentato le emissioni nocive. La Zadro, ammette la necessità di lavorare sui costi, soprattutto quelli d’allacciamento, circa duemila euro, senza contare che il risparmio sulle tariffe d’esercizio è solo del 5 per cento rispetto alle bollette tradizionali.

‘Hanno concepito un megaprogetto dalle tariffe poco vantaggiose in un’area urbana già strutturata – dice Pistocchi – Hera, ci sembra evidente, ha un disegno regionale chiaro. Lavorare in regime di monopolio. E’ il motivo per cui se ne discute nei tavoli regionali’.
Sul tavolo resta il tema della sicurezza, degli eventuali rischi sismici legati all’attività delle sonde calate nella terra, della possibilità di mettere in comunicazione due falde estranee l’una all’altra e inquinarle involontariamente. ‘Noi siamo tranquilli ci sono 25 anni di geotermia alle spalle che ci confortano sulla validità del progetto, che finora ha portato benefici’, spiega Tagliani. ‘Non vi sono certezze, proprio per questo un sindaco dovrebbe usare il principio di precauzione’, insiste Tavolazzi. ‘Prima di trivellare, mi riferisco a Hera ma anche ad altre iniziative diverse da quelle del gruppo, sarebbe bene puntare all’efficienza energetica dell’edilizia e a politiche di risparmio – conclude Pistocchi – Limitare i consumi negli uffici pubblici, nelle scuole, laddove spesso si esagera. Ciò porterebbe a un risparmio di energia pari al 30 per cento’. La partita è aperta, sull’energia si gioca il futuro e, sostiene il fronte del no, ci vuole molta attenzione, informazione e partecipazione prima di prendere anche il minimo rischio.

FINE

Leggi la prima parte dell’inchiesta

Una palestra per la scuola, una palestra per tutto il paese: tagliato il nastro del nuovo stabile di San Carlo

da: Scuole Elementari “Padre G. Accorsi” di San Carlo

Gli alunni delle Scuole Elementari “Padre G. Accorsi” di San Carlo hanno tagliato il nastro della nuova palestra.
“Non sarà solo della scuola, ma di tutto il paese” ha detto il sindaco Fabrizio Toselli.
A quasi due anni dal terremoto che aveva reso inagibile la piccola palestra delle vecchie scuole, poi abbattute, oggi San Carlo ha un nuovo stabile dove ospitare diverse attività sportive, dal basket alla danza.

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I dati regionali sui rifiuti: la provincia di Bologna in testa alla classifica per quantità prodotta

Cala la produzione dei rifiuti urbani in Emilia Romagna: nel 2012 ne sono stati prodotti 2.893.518 tonnellate, con una diminuzione del 3,6% rispetto al 2011 a fronte di un aumento della popolazione residente dello 0,3%. La produzione pro capite si è invece assestata a 647 Kg/ab, con una diminuzione del 3,9% rispetto all’anno precedente che riporta la Regione ai valori di produzione registrati negli anni 2002-2003. Sono alcune delle cifre contenute nel Report Rifiuti 2013, decima edizione del monitoraggio annuale prodotto dalla Regione Emilia-Romagna e da Arpa Emilia-Romagna. La produzione e la gestione dei rifiuti urbani presentano differenze significative a livello territoriale: i valori medi provinciali di produzione pro capite variano dai 544 Kg/ab di Bologna ai 768 Kg/ab di Rimini. Bologna è la provincia che produce complessivamente più rifiuti (19% del totale regionale), seguita da Modena (15%) e Reggio Emilia (13%). Si tratta di un risultato vero? Siamo più bravi o è solo un effetto della crisi? O ancor peggio della modifica di applicazione della assimilabilità? Propongo nel merito qualche riflessione.

Per poter migliorare il sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani, servono scelte radicali e non solo aggiustamenti di indirizzo; è dunque richiesto di valutare e rivedere in termini economici ed ambientali le scelte che si andranno ad operare nell’intero ciclo dei rifiuti, in tutte le sue fasi: dalla raccolta differenziata, al trattamento, allo smaltimento finale. Diventa pertanto importante costruire un modello integrato dell’intero ciclo di gestione che analizzi i flussi di materia; la conoscenza dei possibili flussi e risultati di gestione delle materie, collegata alla conoscenza dei cicli di vita prevedibili nei prodotti, permette, infatti, di valutare l’efficacia delle scelte che si andranno a prendere e quindi di valutare gli effetti delle politiche che verranno decise. A monte, però, rimane un problema di fondo: la crescita della produzione dei rifiuti. Per superare definitivamente l’emergenza rifiuti, bisogna fermare la crescita dei quantitativi di rifiuti, e quindi produrne meno. E’ evidente che ciò comporta fondamentalmente un cambiamento radicale non solo dell’attuale modello di produzione e di consumo, ipotesi per molti aspetti di non facile ed immediata attuazione, ma anche di convinti orientamenti culturali, i cui obiettivi strategici fondamentali si possono riassumere in azioni di prevenzione (diminuzione della quantità e della pericolosità), di valorizzazione (recupero di energia e risorse dai rifiuti) e di corretto smaltimento (tecnologie compatibili).La trasformazione in atto del sistema di gestione dei rifiuti deve pertanto confrontarsi con una nuova politica industriale nel settore che, insieme alla necessaria definizione del sistema di gestione e alle scelte territoriali, tenga conto delle possibili  modificazioni del mercato.

In particolare, partendo dal principio normativo della responsabilità condivisa, della prevenzione, della raccolta, del recupero, dello sbocco finale dei materiali raccolti e trattati, diventa importante stabilire e coordinare i ruoli dei diversi soggetti pubblici e privati che operano nelle diverse fasi di gestione del sistema rifiuti. Il recepimento nazionale delle direttive comunitarie in materia di tutela e risanamento ambientale, attribuisce un’importanza primaria alla regolazione preventiva dei flussi del ciclo secondario rifiuti – risorse, che comporta il raggiungimento degli obiettivi mirati alla riduzione di rifiuti a monte:

  • orientamento del sistema produttivo verso beni ad alto tasso di riutilizzabilità/recuperabilità e a bassa nocività di smaltimento, e adozione di tecnologie e materiali a ridotto consumo di risorse ed energia di trasformazione;
  • valorizzazione del tasso di recupero di materia (prima) e di energia (poi) residui nei rifiuti, mediante incentivazione e sviluppo delle raccolte separate, del mercato delle materie secondarie, e dell’integrazione dei sistemi di raccolta e gestione con le ulteriori forme di trattamento – smaltimento.
  • introduzione del concetto di “valutazione del ciclo di vita” (LCA Life Cycle Assessment) nella politica in materia di rifiuti.

In sintesi è urgente la definizione di una nuova politica industriale nel settore dei rifiuti, in particolare:

  • modifica delle produzioni, nel senso della diminuzione dei rifiuti e della riciclabilità dei prodotti (in accordo con principi europei di “responsabilità allargata”);
  • attività di ricerca tecnologica, sia nel settore industria che nell’agricoltura, in grado di produrre innovazioni positive, a favore della chiusura dei cicli;
  • creazione di interventi diversificati ai vari livelli della distribuzione, dal produttore, al grossista, al negoziante, al singolo consumatore, in modo tale che siano possibili interventi efficaci a livello di città e di bacino provinciale;
  • informazione e coinvolgimento dei consumatori, per adeguarne il comportamento e gli atteggiamenti alle esigenze di prevenzione della produzione di rifiuti da imballaggio, e partecipazione alle iniziative di recupero e riciclaggio.
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