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Giorno: 27 Marzo 2014

George Cables quartet: un ospite d’eccezione per il sabato sera del Jazz Club

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 29 marzo (ore 21.30) al Jazz Club Ferrara è di scena il miglior modern mainstream con il quartetto di una stella del jazz, il pianista George Cables sostenuto dal ficcante drumming di Victor Lewis. Completano la formazione altri due virtuosi del proprio strumento, Piero Odorici ai sassofoni e Darryl Hall al contrabbasso.
Art Pepper lo chiamava “Mr. Beautiful” per impeccabile perizia tecnica e una musicalità fuori dal comune tali da rendere ogni interpretazione un unicum. Classe 1944, George Cables gode del privilegio di essere nato a New York ma sono le sue sorprendenti capacità che, terminati gli studi, gli consentono di inserirsi velocemente nella scena jazzistica del tempo. Siamo alla fine degli anni ’60 quando lo troviamo a fianco di Paul Jeffrey e Max Roach e nei gruppi di Art Blakey e Sonny Rollins.
È grazie a quest’ultimo se Cables visita la West Coast di cui si innamora a tal punto da lasciare la Grande Mela. Del periodo californiano sono da menzionare le collaborazioni con Freddie Hubbard, Woody Shaw, Bobby Hutcherson e l’inizio dell’attività di leader. Le successive chiamate di Dexter Gordon, George Benson e Art Pepper, con cui militerà fino al 1982 (anno della scomparsa del grande sassofonista), lo rendono non solo best musician for musicians, ma anche uno dei più apprezzati pianisti presenti sulla scena da oltre quarant’anni.
Eleganza del fraseggio e raffinatezza del tocco costituiranno la base per un toccante dialogo in musica corroborato dalla batteria di Victor Lewis e dalla fluidità del contrabbasso di Darryl Hall a cui si aggiunge la verve del sax di un amico del Torrione, Piero Odorici.

Sabato 15 marzo – Jazz Club Ferrara, Torrione San Giovanni – Ore 21.30
George Cables Quartet featuring Victor Lewis
Piero Odorici, sassofoni;
George Cables, pianoforte;
Darryl Hall, contrabbasso;
Victor Lewis, batteria

DOVE
Tutti i concerti si svolgono presso il Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

INFORMAZIONI
Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena: 333 5077059 (dalle 15:30)
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (fino ai 30 anni di età, se si accede al solo secondo set, prenotando la cena, per i possessori di MyFe Card)

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 27 marzo

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 27 matzo 2014

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro venerdì 28 marzo alle 17
La Grande Guerra e la storia del Novecento secondo Emilio Gentile
27-03-2014

Sarà incentrata sulla ricostruzione fatta da Emilio Gentile della crisi della civiltà europea legata al primo conflitto mondiale, il nuovo incontro del ciclo ‘La Grande Guerra e il Novecento europeo’ in programma venerdì 28 marzo alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. La rassegna di appuntamenti promossa dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara proseguirà con una serie di incontri mensili fino al novembre prossimo, con cui si cercherà, negli intenti degli organizzatori, di approfondire il significato di quel tragico evento che inaugurò ‘il secolo breve’ e fu causa di cambiamenti sconvolgenti per l’Europa del Novecento.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Emilio Gentile, uno dei più autorevoli storici italiani, nel suo libro “Apocalisse della modernità”, dedicato alla crisi della civiltà europea con la Grande Guerra, ricostruisce il contesto sociale, culturale e antropologico entro il quale maturò una delle più tragiche esperienze del Novecento. Con il Trattato di Versailles l’intera geografia europea fu ridisegnata secondo la volontà dei vincitori, ma gravi e di lunga durata furono le conseguenze a livello politico e ideologico: le rivendicazioni territoriali, la corsa al riarmo e la militarizzazione di massa della società saranno alcuni dei principi cardine attorno ai quali costruiranno il proprio consenso regimi dittatoriali come il fascismo e il nazismo.

SALONE DEL RESTAURO 2014 – Seminario di ANMLI sabato 29 marzo alle 10 alla Fiera
Come i musei italiani rinnovano il rapporto con il pubblico
27-03-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Sono tanti i musei italiani, che pur nel contesto della crisi, con scarse risorse e limitazioni imposte dalle norme, reagiscono alle difficoltà e dimostrano una grande inventiva e una capacità di aderire ai bisogni del loro pubblico. In questa cornice il seminario dell’ANMLI in programma sabato 29 marzo alle 10 al Salone del Restauro (Fiera di Ferrara) propone alla riflessione i temi legati alla centralità del pubblico nei musei e nel contempo presenta le sue ultime pubblicazioni: il volume “Il museo nelle città italiane. Come cambia il ruolo sociale dei musei nei centri urbani” e nella collana “Museo civico. Tradizione e Innovazione” il recente volume “I musei locali e istituzionali in Puglia”.
Il coordinamento scientifico è di ANMLI, Teknehub Tecnopolo Università di Ferrara, con il patrocinio dl Comune di Ferrara. Coordina Anna Maria Montaldo, Presidente ANMLI, Galleria Comunale d’Arte di Cagliari.

Questi i relatori:
Cristina Ambrosini, Musei Civici del Comune di Forlì
Marcello Balzani, Responsabile scientifico TekneHub, Università di Ferrara
Fabio Donato, Rappresentante italiano per l’areaSC6, Horizon 2020
Clara Gelao, Direttivo ANMLI, Pinacoteca Provinciale di Bari
Massimo Maisto, Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara
Franco Marzatico, Direttivo ANMLI, Castello del Buonconsiglio, Trento
Enrica Pagella, ANMLI, Museo di Palazzo Madama, Torino
Anna Maria Visser, Direttivo ANMLI, Master in management dei musei, Università di Ferrara

TEATRO VERDI – Sabato 29 marzo alle 21 in via X Martiri a Porotto
La compagnia Teatrino di Renazzo va in scena con “Prestami tua moglie”
27-03-2014

Prosegue al teatro G. Verdi di Porotto (via X Martiri 141) la stagione teatrale 2013/2014. Sabato 29 marzo alle 21 lo spazio teatrale ospiterà lo spettacolo dal titolo “Prestami tua moglie” della compagnia “Teatrino di Renazzo”, una commedia in quattro atti a cura di Gaetano Di Maio e Nino Masiello. L’iniziativa è promossa dall’associazione Teatro G.Verdi di Porotto con la collaborazione della Circoscrizione 3 e il patrocinio del Comune di Ferrara.

Per accedere agli spettacoli è necessario munirsi di tessera associativa AICS.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Un soldato in fin di vita, durante l’ultima guerra mondiale, esprime un ultimo desiderio che, a distanza di alcuni anni, verrà esaufito da un suo compagno d’armi. La storia si svolge in una casa di montagna, presa in affitto, per curare Felice il capo famiglia, affetto da un gravissimo esaurimento nervoso. In casa sono ospite, senza mai essere stati invitati, l’amico Alberto e gentil consorte. Alberto, non avendo portato alcun bagaglio e sprovvisto, quindi, di ogni cosa, chiederà in prestito all’amico Felice tutto ciò che gli serve, fino all’impossibile!

Per info

www.teatroverdiporotto.it
teatroverdiporotto@gmail.com

AGENDA DEL SINDACO
Appuntamenti del 28 marzo 2014
27-03-2014

Venerdì 28 marzo

ore 10.30 – inaugurazione area verde pubblica nell’ambito dell’iniziativa “2000 alberi per te” a cura di Hera (area verde di via Camilla Ravera, di fronte al civico 5)

ore 15 – saluto di benvenuto al Console Argentino in Italia Torcuato Di Tella, iniziativa Teatro Cortazar a cura di Horacio Czertok (Ufficio del Sindaco, residenza municipale)

ore 17.30 – prtecipazione a convegno “Programma regionale di sviluppo rurale 2014 – 2020. Una nuova agricoltura volano di sviluppo per l’Emilia Romagna” (sala tonda, Centro Congressi via Bologna 534 – FE)

ATTIVITA’ PRODUTTIVE – Dal 28 al 30 marzo la manifestazione enogastronomica ‘Bell’Italia’
In piazza Savonarola prodotti tipici a marchio certificato da tutta la penisola
27-03-2014

Provengono dalle varie Regioni d’Italia le specialità gastronomiche a marchio certificato che nel week end del 28, 29 e 30 marzo prossimi approderanno in città, in piazza Savonarola, pronte per essere degustate da ferraresi e turisti. La cornice sarà quella della manifestazione enogastronomica ‘Bell’Italia’ curata da Explicom Organizzazione Eventi, in collaborazione con l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Ferrara e Confesercenti.
Dalle 18 alle 20 di venerdì 28 e dalle 9 alle 20 di sabato 29 e domenica 30 marzo una ventina di espositori dalle più diverse provenienze geografiche accoglieranno il pubblico curioso di conoscere e assaggiare le specialità che hanno reso la gastronomia italiana famosa nel mondo.

L’inaugurazione ufficiale alla presenza dell’assessore comunale alle Attività produttive Deanna Marescotti è prevista per sabato alle 11,30 (giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati).

(LA SCHEDA a cura degli organizzatori)
Il Bel Paese per molti, è il posto dove si mangia meglio al mondo. Spesso si tratta di prodotti di nicchia che nascono all’interno di un preciso contesto storico e territoriale, dove arte, territorio e cibo, risultano strettamente intrecciati. La promozione del turismo italiano non può prescindere dalla sua tradizione culinaria e le raffinatezze alimentari possono essere ambasciatrici di una fiorente industria turistica.
Tuttavia in un mondo globalizzato la celebre bontà dei cibi italiani non basta: occorre farli conoscere, promuoverli e farli apprezzare. Non basta infatti produrre bene e aver fatto un buon lavoro sulla materia prima, è necessario andare oltre e saper proporre la bontà e l’unicità di ciò che il territorio, con le sue denominazioni di origine, è in grado di proporre. Questo è il progetto che si prefigge la manifestazione Bell’Italia che, con i suoi circa 20 operatori del settore, approda per il quarto anno in una delle piazze più suggestive di Ferrara.
A rallegrare l’atmosfera vi saranno inoltre “presentazioni guidate al gusto”.

(Per informazioni: Explicom – Organizzazione e Comunicazione – Tel 041 442799 )

ATTIVITA’ PRODUTTIVE – Sabato 5 aprile nelle vie del centro storico
‘Poeti in strada’ in ricordo della tradizione letteraria ferrarese, per il rilancio delle attività del centro
27-03-2014

Per un’intera giornata sarà la poesia a fare da padrona di casa nel salotto della città. Il prossimo sabato 5 aprile le vie del centro storico saranno infatti dolcemente inondate dai versi poetici di una ventina di autori ferraresi, che in ricordo dell’antica tradizione della lettura dei ‘cantari’ nelle pubbliche vie, declameranno i propri componimenti per allietare i passanti.
L’iniziativa, dal titolo ‘Poeti in strada e le strade con i poeti’, è promossa dall’Assessorato al Commercio e alle Attività Produttive del Comune di Ferrara con l’intento di offrire una nuova occasione di promozione delle attività commerciali del centro storico.
“In continuità con la maratona di poesia da poco conclusasi alla biblioteca Ariostea – ha spiegato stamani in conferenza stampa l’assessore Deanna Marescotti – questo evento ha il duplice intento di proseguire la riscoperta e la rivalutazione del mondo della poesia e di portare avanti l’operazione, già da tempo in atto a sostegno delle attività ferraresi, di costruzione di un’identità distintiva, commerciale e turistica, per il nostro centro storico. Un’identità in grado di rendere la nostra città sempre più accogliente anche in termini di offerta di servizi di qualità e di rilanciare Ferrara, nel segno del connubio tra arte, cultura, tradizione e commercio. Un particolare ringraziamento, sia a nome mio personale che dell’Amministrazione comunale, va ai poeti, che hanno voluto mettersi gratuitamente al servizio della città e regalare il proprio talento per questa occasione speciale”.
Le aree del centro storico in cui sarà possibile assistere alla declamazione dei versi poetici saranno in particolare via Cortevecchia, piazza della Repubblica e via Mazzini al mattino dalle 10,30 alle 12,30 e via Bersaglieri del Po e via Contrari al pomeriggio dalle 17 alle 19.
“A Ferrara – ha sottolineato uno degli organizzatori della manifestazione Paolo Radusa – non bisogna dimenticare che è nato il poema epico cavalleresco con le opere di tre grandi autori come Ariosto, Tasso e Boiardo che hanno fatto la storia della letteratura italiana e mondiale. Ed è anche in omaggio a loro e agli antichi cantari declamati per le strade che i poeti ferraresi dei giorni nostri offriranno al pubblico la lettura sia di versi propri sia di brani tratti dall’Orlando Furioso e da altri poemi classici. La nostra vuole essere un’operazione originale per portare allegria e vivacità tra le strade del centro storico”. “E fra le tante sorprese in serbo – ha preannunciato il coordinatore artistico della manifestazione Pier Francesco Betteloni – non mancherà la proposta di testi poetici in braille”.

ASSESSORATI COMMERCIO/TURISMO – Un originale marchio e strumenti web a disposizione di esercizi e operatori
Grazie a ‘Felicity’ la città si trasforma in un centro commerciale naturale
27-03-2014

E’ la rappresentazione dall’espressione “Felicity” il segno grafico che d’ora in poi potrà identificare e contraddistinguere le attività, le iniziative, gli eventi, i luoghi, i prodotti e i servizi degli oltre 500 esercizi commerciali e di ristorazione del Centro storico di Ferrara. Oltre al nuovo marchio – realizzato dall’agenzia di comunicazione Le Immagini – gli operatori commerciali che aderiranno al circuito potranno anche avvalersi del supporto di un Sito web e di una pagina Facebook a loro dedicati, realizzati dallo studio Dinamica Media.

L’individuazione di questi strumenti promozionali, che entreranno a pieno regime a partire da luglio, sono il risultato e la concretizzazione di una delle “azioni strategiche” inserite nel ‘Progetto di valorizzazione e gestione condivisa del Centro Storico di Ferrara’ intrapreso dagli assessorati comunali alle Attività Produttive e alla Cultura e Turismo e dalle associazioni di categoria Ascom e Confesercenti di Ferrara e finanziato dalla Regione (150mila euro) e dal Comune di Ferrara (45mila euro) nell’ambito della Legge Regionale 41/97.
Il progetto è nato con il principale obiettivo di riqualificare il nostro centro storico riportandolo al ruolo di centro commerciale naturale e con la capacità quindi di incentivare le abitudini di spesa, attirando sia i ferraresi sia i visitatori. Per questo, attraverso un complesso processo di confronto con le realtà commerciali del centro, monitoraggi e indagini sono stati attivati gruppi di lavoro e di approfondimento delle problematiche e una ‘cabina di regia’ che messo in campo negli ultimi mesi diversi eventi. La condivisione del marchio e degli altri strumenti informatici sono un ulteriore passaggio destinato migliorare la capacità attrattiva e la fruibilità del centro storico di Ferrara e a rafforzare la percezione, da parte di ferraresi e turisti, di un centro urbano accogliente, interessante e vivace.

Le nuove iniziative promozionali del ‘Progetto di valorizzazione e gestione condivisa del Centro Storico di Ferrara’ sono state presentate in mattinata dagli assessori comunali al Commercio Deanna Marescotti e alla Cultura Massimo Maisto insieme a rappresentanti delle associazioni di categoria ASCOM (il presidente Matteo Musacci e Massimo Ravaioli) e Confesercenti di Ferrara (il vicepresidente Alessandro Orsatti e il direttore Alessandro Osti), insieme ai responsabili degli studi di comunicazione Le Immagini e Dinamica Media.

Lo stato di avanzamento del progetto sperimentale di valorizzazione del Centro storico

(a cura dell’assessora alle Attività produttive e Commercio Deanna Marescotti)

Il progetto ha preso con la realizzazione di 2 indagini di mercato rivolte ai frequentatori e agli operatori commerciali finalizzate a definire il bacino di gravitazione del centro storico e raccogliere valutazioni da parte degli operatori.
E’ stato avviato inoltre un sistema di rilevazione continuativo dei flussi pedonali, individuando in via Bersaglieri del Po’ il punto di monitoraggio, come asse campione di accesso al centro storico.
Nei mesi scorsi sono stati realizzati in oltre 4 focus group con gli operatori economici per verificare le azioni da realizzare nell’ambito del progetto.
Nel mese di dicembre sono state realizzate due importanti iniziative legate al tema dell’accessibilità in particolare l’iniziativa di rimborso del ticket parcheggi e l’iniziativa punta in centro.
Oggi presentiamo il marchio identificativo del centro storico che accompagnerà le altre azioni progettuali previste dal progetto (eventi, promozioni, azioni di fidelizzazione) che sono in corso di programmazione. Il marchio potrà essere utilizzato sia come sistema di operatori e sia come singoli. Con questo strumento potranno essere promosse le varie iniziative del centro storico in modo coordinata garantendo una maggior riconoscibilità del centro storico di Ferrara.
Inoltre, presentiamo il percorso che porterà all’attivazione di strumenti di comunicazione e promozione legati al web e ai social network, in particolare, mediante l’attivazione di un portale dove le attività economiche potranno trovare visibilità e caricare news e promozioni.
Il progetto marchio e realizzazione sito web e pagina facebook ha un costo di 25 mila euro iva compresa per: progettazione marchio, manuale d’uso e disciplinare d’utilizzo, realizzazione sito web (24 mesi di hosting, 12 mesi di attività di aggiornamento news e promozioni), 4 momenti formativi con gli operatori per illustrare le modalità di utilizzo, una campagna di promozione e comunicazione del sito web, la realizzazione di contest fotografico, l’attivazione della pagina facebook e il caricamento di news settimanali e campagne a pagamento per 12 mesi.
E’ l’avvio di un percorso che mette in campo strumenti per la valorizzazione del centro storico che con il contributo delle Associazioni di categoria e degli operatori ci auguriamo possa favorire la crescita del centro commerciale naturale del nostro centro storico.

FELICITY – Presentazione progetto web 2.0 (a cura dell’agenzia Dinamica Media)

Il progetto prevede l’utilizzo di sito web e pagina facebook in un’ottica, per dirla con parole moderne, di web 2.0. Cioè come insieme di strumenti collegati e sinergici tra loro, che consentano l’interazione e il dialogo con gli utenti e la possibilità per gli esercenti di avere uno spazio proattivo.
La progettazione e la realizzazione prevedono un percorso di condivisione e di accompagnamento degli esercenti nel mondo del web 2.0, per iniziare ad usare gli strumenti social e il portale in funzione promozionale..
Il portale costituisce il fulcro di rilascio delle informazioni connesse al progetto Felicity
– da un lato informazioni squisitamente turistiche per vivere la città;
– dall’altro informazioni di tipo commerciale che fanno perno sui negozi del centro storico con una sezione chiamata VETRINE ONLINE.
Il portale è una vera e propria piattaforma online multiservizia disposizione degli esercenti per l’inserimento di notizie e promozioni sempre aggiornate, per la cui gestione è previsto un piano di formazione che prevede 4 mezze giornate di accompagnamento da parte dell’agenzia che ne cura la realizzazione.
La pagina Facebook invece costituisce un momento informativo più informale e diretto, inoltre è il veicolo di campagne social ideale per il lancio di attività ad hoc, ad esempio il photo contest.
La tempistica è così concepita:
– si prevede lo start up del progetto web per metà aprile con l’apertura di un’area riservata agli esercenti per il caricamento delle informazioni
– questa fase nella quale sarà anche svolta la formazione si chiuderà a fine maggio,per arrivare alla presentazione del portale a inizio luglio, in concomitanza con il lancio per progettoFelicity alla città supportato anche da una campagna di comunicazione.

PARI OPPORTUNITA’ – Sabato 29 marzo incontro organizzato da Fidapa
Per gli studenti del liceo Ariosto un approfondimento su ‘Pubblicità e legalità’
27-03-2014

(Comunicato a cura di Fidapa BPW Italy Sezione di Ferrara)
Sarà la magistrata Maria Silvia Giorgi la protagonista del nuovo appuntamento, sabato 29 marzo, del ciclo di conferenze-laboratori dal titolo ‘Il corpo della donna nella pubblicità’ organizzato da Fidapa BPW Italy (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) Sezione di Ferrara, in collaborazione con il liceo Ariosto e il liceo Carducci e destinato agli studenti dei due istituti. Nel corso dell’incontro in programma dalle 11,15 alle 13,10, al liceo Ariosto, le classi V T, K e X potranno approfondire il tema ‘Pubblicità e legalità’.
Il progetto, patrocinato dal Comune di Ferrara, prevede cinque incontri e focalizza l’attenzione, in modo interdisciplinare, su aspetti specifici dei messaggi pubblicitari che, sempre con maggiore insistenza, utilizzano il corpo femminile per la promozione dei prodotti da sottoporre al mercato. I relatori: Elena Buccoliero (Sociologa – Ufficio Diritti dei Minori del Comune di Ferrara – Giudice Onorario del Tribunale per i Minori di Bologna), Piero Stefani (Teologo, Biblista, Docente universitario), Deanna Marescotti (Psicologa counsellor – Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara), Maria Silvia Giorgi (Magistrato), Dalia Bighinati (Giornalista e Autrice TV Telestense – TeleFerraraLive) introdurranno i giovani studenti alla complessità del fenomeno pubblicitario, aiutandoli a cogliere i messaggi espliciti e sottesi che essi promuovono, a riconoscere le forme di comunicazione rivolte ad influenzare gli atteggiamenti e le scelte degli individui, a riflettere sui modelli culturali che essi trasmettono e all’interiorizzazione dei valori ai quali tendono.

SICUREZZA STRADALE – Venerdì 28 marzo alle 16.30 allo spazio giovanile Area Giovani di via Labriola 11
Proiezione del lungometraggio ‘Young Europe’ dedicato al tema della sicurezza stradale
27-03-2014

Nuovo appuntamento per la città al Centro ‘Area Giovani’ con la serie di proiezioni del film ‘Young Europe’ del regista Matteo Vicino dedicato al tema della sicurezza stradale. Venerdì 28 marzo alle 16.30 allo spazio giovanile di via Labriola 11 verrà proposta gratuitamente la pellicola alla presenza del regista che sarà invitato a parlare di film, sceneggiatura e montaggio cinematografico.

L’iniziativa, che ha preso il via mercoledì scorso con una proiezione per le scuole, prevede un successivo incontro con visione gratuita venerdì 4 aprile alle 16.30 al Centro di partecipazione giovanile ‘l’Urlo’ di via Bentivoglio 215 a Barco.

Il ciclo di proiezioni dedicato al film ‘Young Europe’ è stato promosso dal Comune di Ferrara, da sempre attento alle problematiche e ai progetti della sicurezza stradale, in collaborazione con la Provincia e con l’intervento e la partecipazione di diversi servizi ed Enti del territorio fra cui la Polizia Municipale, l’Ufficio scolastico territoriale, la Polizia di Stato e come partner sponsor la Bcc Cassa Padana e il Club officina Ferrarese. Il lungometraggio tratto da un libro del regista è stato prodotto nel 2011 dal Ministero dell’Interno-Polizia di Stato e dalla Commissione Europea e successivamente realizzato con la collaborazione di Ania per la sicurezza stradale e con la supervisione scientifica del Dipartimento di Psicologia della Sapienza di Roma. Più volte premiato, è stato visionato nei cinema di 80 città italiane coinvolgendo oltre 50mila studenti, ed è stato distribuito in 14 Paesi europei nell’ambito del progetto Icarus.

Uffici e servizi per i cittadini attivi a tempi record: gli ottimi risultati del nuovo Comune di Fiscaglia

da: ufficio stampa Kibernetes

In soli quaranta giorni il nuovo Comune di Fiscaglia in provincia di Ferrara è divenuto una realtà efficiente, con servizi demografici, tributari, fiscali unificati. A tre mesi dalla sua istituzione, sono evidenti gli esiti positivi del nuovo Comune di Fiscaglia, istituito dalla fusione dei Comuni Massa Fiscaglia, Migliarino e Migliaro.

Roma, 27 aprile 2014 – Il 17 novembre è iniziato il conto alla rovescia: è questa la data di avvio di “Fiscaglia – Progetto Comune”, un progetto ambizioso, scandito da tempi strettissimi, che ha reso operativo il Comune di Fiscaglia dal 1° gennaio 2014.
Tutto nasce con il referendum consultivo del 6 ottobre 2013 fra i cittadini, il cui esito positivo ha decretato la nascita del nuovo comune di Fiscaglia, attraverso la fusione di tre preesistenti comuni: Massa Fiscaglia, Migliarino, e Migliaro; l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa regionale della legge del 17 novembre 2013, ratifica, istituisce e formalizza che il nuovo Comune unico di ‘Fiscaglia’ in provincia di Ferrara diventerà una realtà operativa dal 1 gennaio 2014.

A metà novembre si intensificano gli incontri tra Kibernetes* e il personale del futuro Comune di Fiscaglia, che si concretizzeranno nel progetto “Fiscaglia – Progetto Comune”, nato dal profondo rapporto fiduciario tra le due realtà e siglato dai tre Sindaci di Massa Fiscaglia, Migliarino, e Migliaro con Kibernetes.

Il progetto ha previsto un intervento articolato e complesso, che ha l’ambizioso obiettivo di rendere il Nuovo Comune operativo, e senza alcun disservizio per i cittadini, entro la data stabilita.

Kibernetes ha immediatamente messo a disposizione del Comune la propria esperienza e professionalità.
La nuova infrastruttura hardware del Comune è stata completamente virtualizzata e spostata presso il nuovo data center a Bologna gestito da Lepida SpA, indicato dalla Regione Emilia Romagna.
Tutte le sedi ed i diversi uffici di Fiscaglia sono stati collegati al nuovo datacenter, e resi autonomi nell’offrire gli specifici servizi ai cittadini.
Le originarie ed eterogenee basi di dati dei Comuni di Massa Fiscaglia, Migliarino, e Migliaro sono state integrate in un’unica banca dati, operando interventi di conversione, integrazione e bonifica dei dati.

“Siamo orgogliosi che il nostro lavoro abbia consentito al comune di Fiscaglia di offrire sin dal 2 gennaio 2014 i propri servizi ai cittadini.– commenta Giuseppe Chiarella, Direttore Generale di Kibernetes Treviso. La sfida non era semplice, ma lavorando intensamente, spalla a spalla con il personale dei tre Comuni, dedicando risorse straordinarie al Progetto, abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati.
Il rapporto fiduciario tra la nostra Società ed i Sindaci dei tre Comuni originari è proseguito, tramite i dirigenti del nuovo Comune di Fiscaglia, con il Commissario Prefettizio Dott. Carlo Torlontano, Vice Prefetto Vicario di Ferrara. Il Commissario ci ha confermato la fiducia, consentendoci di portare avanti il Progetto di sviluppo software e di consulenza metodologica, organizzativa e normativa.
Il Comune di Fiscaglia ad oggi è una realtà pienamente operativa, grazie anche all’integrazione delle soluzioni del Gruppo Kibernetes, già da tempo affermate e riconosciute per la loro validità nella gestione di processi e procedure in ambito della Pubblica Amministrazione Locale.”.

Il 2 gennaio il Comune di Fiscaglia ha potuto aprire tutti gli uffici, e lavorare come fosse un normale giorno lavorativo: l’anagrafe ha emesso certificati e documenti, da tutte le sedi comunali; l’ufficio protocollo era funzionante; tutto il personale comunale ha potuto lavorare regolarmente e, grazie all’intervento nei sistemi contabili, ha anche regolarmente ricevuto lo stipendio. Risultati ambiziosi e non scontati, che rendono Fiscaglia un esempio positivo di efficienza e di servizi al cittadino.

Comune di Fiscaglia – www.comune.fiscaglia.fe.it
Dal 1° gennaio 2014, in applicazione della L.R. n. 18 del 7 novembre 2013, i Comuni di Massa Fiscaglia, Migliarino e Migliaro, mediante fusione, hanno dato origine al nuovo e unico Comune di Fiscaglia.
Dalla data della sua istituzione e fino alle elezioni amministrative 2014 il nuovo comune di Fiscaglia è in amministrazione straordinaria. Il nuovo comune unico ha una popolazione legale di 9.519 abitanti.
La nuova sede legale e amministrativa è in Piazza XXV Aprile n. 8, Località Migliaro – Fiscaglia (Ferrara).
Presso tutte le sedi degli ex Comuni, il cittadino può rivolgersi allo Sportello Servizi Demografici per la maggior parte dei casi e necessità della vita quotidiana: ad esempio per ottenere informazioni, servizi, consegnare un documento o una pratica.

Il Gruppo Kibernetes – www.kibernetes.it

Il Gruppo Kibernetes nei suoi 33 anni di attività ha conquistato la fiducia di oltre 1000 Enti locali, e ad oggi è uno dei più importanti operatori nazionali specializzato nel settore della Pubblica Amministrazione Locale.
Ha una rete di 9 sedi sul territorio per affiancare i propri Clienti e comprenderne le specifiche esigenze.
Nelle filiali di Roma, Bologna, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Siena, Treviso e Varese lavorano 170 collaboratori che generano oltre 16 milioni di euro di fatturato (dato 2013), con una crescita costante negli ultimi anni.
Il Gruppo Kibernetes è specializzato nelle seguenti attività:
• progetta e sviluppa software per ogni esigenza dell’Ente (Finanza Locale, Protocollo e Atti, Contabilità, Servizi Demografici, Gestione Pratiche Edilizie, Gestione Banca Dati Unificata, Servizi Patrimoniali, Gestione Risorse Umane, Servizi Internet) ed eroga servizi di formazione, assistenza, installazione e sicurezza relativi al software, con elevato standard qualitativo;
• eroga servizi di consulenza metodologica, organizzativa e normativa, progettati in base alle specifiche esigenze del Cliente.

provincia-ferrara

Dichiarazione della presidente della Provincia di Ferrara dopo approvazione al Senato ddl Delrio su riforma delle Province

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

“L’approvazione al Senato del ddl Delrio non mi stupisce. La scelta politica sulle Province è stata compiuta da tempo. È, infatti, dal 2011 che triboliamo pensando di dovere andare a casa ogni fine anno.
In realtà fino a ieri l’unica decisione presa è stata quella di tagliarci le risorse per gli investimenti necessari al territorio.
Oggi sappiamo come finisce il film.
Come ho già detto già alcuni mesi or sono, io andrò a lavorare nel privato.
Se si ritiene che debba rimanere fino al 31 dicembre 2014, perché è utile al territorio che resti piuttosto che in Provincia sia nominato un commissario, sono anche disponibile a farlo.
Non nego, però, che a preoccuparmi non è tanto la gratuità, quanto il pensiero di restare da sola fino alla scadenza del mandato a firmare atti, prendere decisioni e assumermi responsabilità, senza copertura assicurativa, dopo quello che è successo questa settimana.
L’idea di dover rispondere – personalmente, patrimonialmente e moralmente – di questioni rispetto alle quali non ho più strumenti per trovare soluzioni, mi preoccupa.
Questo dal punto di vista personale.
Sotto il profilo politico, invece, non posso che sperare che l’Italia funzioni meglio, anche se gli enti locali vengono trattati come le bocciofile, mentre l’apparato statale e la politica nazionale rimangono tali e quali”.

Comacchio: contributi a favore dei consorzi. Chiarificazioni.

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

In merito alla polemica dei giorni scorsi sul presunto calo di contributi stanziati a favore dei consorzi, interviene l’Assessore al Turismo Sergio Provasi. “Agli uffici dell’assessorato competente non è pervenuta alcuna richiesta di chiarimenti in merito alla assegnazione dei contributi contenuti nella graduatoria pubblicata sul sito comunale il 24.03.2014 – spiega l’Assessore -. In realtà il contributo assegnato è quello riportato nella tabella, ovvero di € 30.170,00 così come dovuto in base al punteggio raggiunto. La cifra evidenziata in giallo rappresenta la quota che sarebbe stata assegnata se l’Amministrazione avesse ritenuto saturo il bando proposto, quello sull’animazione, all’interno del quale sono confluite quelle risorse non assegnate nel bando di destagionalizzazione. I bandi promossi quest’anno sono due, anziché uno solo. Talvolta basterebbe una semplice telefonata ai numeri degli uffici comunali, noti sia agli operatori, che ai Consorzi. Anche una visita presso gli uffici competenti, peraltro sempre gradita, – può essere chiarificatrice, senza dimenticare che una lettura più attenta del bando sarebbe stata sufficiente a sgombrare ogni dubbio.”
“In buona sostanza l’Amministrazione Comunale ha inserito una maggiore dotazione al bando di animazione estiva – aggiunge il Sindaco Marco Fabbri -, evitando di penalizzare il Consorzio che ritiene di dover ricevere spiegazioni.”

Al Salone del restauro la sapienza tecnica e manuale degli artigiani Cna

da: ufficio stampa Cna Ferrara

E’ possibile, tutti i giorni osservare, al lavoro sulle proprie opere, gli artigiani presenti alla odierna edizione Salone del Restauro di Ferrara, presso lo stand della Cna, cogliendo così l’opportunità di toccare con mano le capacità specialistiche e tecniche di grande spessore, ma anche la sapienza manuale di un artigianato capace di grandi livelli di eccellenza, presente anche nella nostra provincia.

Di questo e dei problemi della categoria si parla nei numerosi incontri, organizzati da Cna Artistico e tradizionale, in questi giorni: oggi, giovedì, alle ore 10, al Padiglione 3, incontro su “Nuove metodologie integrate per il monitoraggio dei beni artistici e culturali, attraverso dispositivi aerei a controllo remoto”; domani, alle 11, sempre al Padiglione 3, si parlerà di “Politiche regionali per l’internazionalizzazione e finanziamenti disponibili”. Ricordiamo che sono dieci le imprese della Cna presenti al Salone, sei delle quali della nostra provincia, del settore del restauro e attività affini.

Da Unife un ponte per le imprese verso il Sudafrica

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Lunedi’ 31 marzo dalle ore 10 nell’Aula Magna del Complesso di Santa Lucia si terra’ la presentazione di GreenAction South Africa, il progetto, promosso dalla Regione e dall’Università per l’internazionalizzazione delle imprese del settore delle tecnologie ambientali e delle energie rinnovabili in Sudafrica.
All’incontro interverranno il Rettore Pasquale Nappi, l’Ambasciatore d’Italia a Pretoria Vincenzo Schioppa, il responsabile dello sportello Sprint della regione Ruben Sacerdoti, l’ordinario di Ingegneria Paolo Russo e Giovanni Roncucci, Presidente di Roncucci & Partners.

Mercoledì 2 aprile l’Ateneo invita la città allo IUSS Day

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Mercoledi’ 2 aprile alle ore 11 nell’Auditorium del Complesso di Santa Lucia, (via Ariosto, 35), si terrà lo IUSS Day, inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS-Ferrara 1391.
La cerimonia si aprirà con il saluto del Rettore Prof. Pasquale Nappi, a cui seguirà la relazione del Direttore dello IUSS Prof. Roberto Bin. Di particolare attualità il tema scelto quest’anno per la prolusione: il Prof. Ferruccio Trifiro, Professore Emerito dell’Università degli Studi di Bologna parlerà su “La dualità della chimica e la distruzione delle armi chimiche”. Al termine verrà consegnata una benemerenza al Prof. Reinhold Stockbrugger e verranno premiate le migliori Tesi di Dottorato. Davvero doveroso citare i nomi di tutti i premiati: Blendi Ura, Martina Giovanardi, Chiara Scotton, Daniela Mole’, Francesco Zamberlan, Salvatore Pacifico, Stefania Mangiola, Greta Guidoboni, Giulia Giantesio, Lisa Volpe, Alessandro Strano, Marta Calzolari, Giulia Gabassi, Ika Riswanti Putranti, Lucilla Conte, Laura Girella, Giacomo Cesaretti, Parviz Holakooei, Pierpaola Pierucci.
Con questa cerimonia l’Ateneo vuole presentare alla comunità accademica e a tutta la città le attività formative e culturali dell’Istituto, nato con lo scopo di promuovere l’eccellenza degli studi presso l’Università di Ferrara e di coordinare e promuovere in ambito internazionale i corsi di dottorato di ricerca istituiti presso l’Università di Ferrara.
E’ dunque un centro di formazione avanzata, aperto ai giovani italiani e stranieri, che prepara dottori di ricerca in grado di esercitare attività di ricerca di elevata qualificazione in ambito internazionale che possa trovare impiego in strutture di ricerca scientifica avanzata, sia di base sia applicativa, promuovendo l’alta qualità degli studi post-laurea volti alla formazione e all’aggiornamento di professionisti in grado di operare in ambito europeo.
Non solo. L’istituto, tra le varie attività, offre percorsi formativi ad integrazione della preparazione dei corsi di laurea, organizzando attività trasversali, rivolte a tutti i dottorandi.
Di rilievo anche l’attività di divulgazione e di aggregazione, intesa come elemento di integrazione con la città, tramite momenti di approfondimento culturale con iniziative come i “Colloqui dello IUSS”, conferenze dedicate a un tema di ampia rilevanza scientifica, economica e sociale. Ogni anno viene affrontato un argomento specifico: il 2013/14 è dedicato al tema dell’ “Interculturalità”.

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Imprese, al via il Fondo StartER, 8,7 milioni per finanziare investimenti

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Imprese – Fondo StartER di 8,7 milioni, di cui 7 milioni di fondi europei, per finanziare gli investimenti delle imprese emiliano-romagnole di recente costituzione. L’assessore regionale alle attività Gian Carlo Muzzarelli: “Questo provvedimento, un fondo per finanziare i mestieri guarda oltre la crisi e punta a sostenere le piccole e medie imprese”

Bologna – Al via il Fondo StartER, a disposizione delle pmi emiliano romagnole di recente costituzione. Si tratta di un nuovo Fondo di finanza agevolata per il sostegno agli investimenti che dispone di un plafond iniziale di risorse pari a 8 milioni e 710 mila euro, di cui 6 milioni e 968mila euro messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna tramite risorse Por Fesr e 1 milione e 742 mila euro reso disponibile dalle banche.
I finanziamenti sono rivolti al sostegno di investimenti delle Pmi (compresi consorzi, società consortili e società cooperative) costituite successivamente al 1 gennaio 2011 che hanno sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna, e che realizzino gli interventi sul territorio regionale. A gestire i finanziamenti sarà un’Ati tra i consorzi fidi regionali Unifidi e Fidindustria.
Le imprese potranno presentare domanda esclusivamente on line sul sito ufficiale www.fondostarter.eu, a partire da venerdì 4 aprile, alle ore 10 e fino ad esaurimento risorse.
«Questo provvedimento, un fondo per finanziare i mestieri guarda – ha evidenziato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – oltre la crisi e punta a sostenere anche le piccole e medie imprese. È uno stimolo all’economia emiliano romagnola per incentivare la voglia di intraprendere sostenendo concretamente l’opportunità di accedere al credito».
La durata massima dei finanziamenti è fissata in 7 anni. Il finanziamento concesso dal fondo riguarderà l’85% dell’investimento. Del finanziamento l’80% sarà a tasso zero (sulla quota di provvista pubblica) e il 20% pari all’Euribor a 3 mesi maggiorato di 5 punti percentuali (provvista privata). Risultato per l’impresa, un tasso d’interesse effettivo sul finanziamento concesso inferiore al 2%. L’entità minima e massima dei finanziamenti varia dai 25 mila euro ai 300 mila euro.
Sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di spese: interventi su immobili strumentali quali costruzione, acquisizione, ampliamento e/o ristrutturazione; è finanziabile anche l’acquisto di terreni nel limite del 10% del progetto; acquisizione di macchinari, impianti e attrezzature; acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento; consulenze tecniche e/o specialistiche; spese del personale adibito al progetto nel limite del 30% del progetto; spese per materiali/scorte solo se capitalizzate; spese per la produzione della documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda.
Possono fare ricorso al fondo le piccole e medie imprese operanti – in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007 – nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-Romagna. Gli interventi previsti, per essere ammessi all’agevolazione, dovranno essere realizzati sul territorio regionale. Le spese oggetto dell’investimento per le quali viene richiesto il finanziamento agevolato devono essere sostenute a partire dal 1° gennaio 2013 e gli interventi dovranno essere conclusi entro un anno dalla data di concessione dell’agevolazione.

Sabato all’Ibs Guido Barbujani presenta il suo nuovo libro “Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e scienziati”

da: Responsabile Eventi Libreria Ibs.it Ferrara

Che cosa succede quando un genetista lavora con storici, filologi, archeologi, e persino con un vescovo? Quando, per fare il suo mestiere, si ritrova nel deserto siriano? L’avventura di uno scienziato alle prese con un caso eccezionale: la ricognizione delle reliquie di san Luca evangelista.

ll 17 settembre del 1998, nella basilica di Santa Giustina a Padova, un piccolo gruppo di studiosi assiste all’apertura di una cassa di piombo, sigillata da oltre 400 anni. Dentro ci sono i resti di uno scheletro senza testa, di un uomo vissuto molti secoli fa. La sua identità, attribuita dalla tradizione, va verificata dalla scienza: sono davvero i resti di san Luca evangelista? O la reliquia autentica è custodita altrove, chissà dove? La risoluzione dell’enigma è affidata dal vescovo a storici, filologi, archeologi, e infine – fra pochi scienziati in un mare di umanisti – a Guido Barbujani, chiamato ad analizzare il dna dello scheletro e a sancirne la compatibilità con le tramandate origini del santo. Una straordinaria e divertente avventura, non soltanto intellettuale: un lungo viaggio che porterà Barbujani fino in Siria, ad Aleppo, città millenaria, tra colonnelli corrotti, campioni di sangue clandestini e inconvenienti climatici. Ma anche nei recessi, a volte prosaici, a volte entusiasmanti, del lavoro dello scienziato, tra viaggi, congressi e sorprendenti incontri con grandi ricercatori. Una vicenda affascinante, sul confine tra Oriente e Occidente, ma anche su quello tra cultura umanistica e scientifica, ove la penna del Barbujani scienziato si confonde con quella, estremamente abile, del narratore.

Guido Barbujani ha lavorato alle Università di Padova, State of New York, Bologna; dal 1996 insegna Genetica all’Università di Ferrara. Nei suoi studi piú recenti si è occupato di dna antico nell’uomo di Cro-Magnon, negli etruschi e nei nuragici. Ha pubblicato i romanzi Dilettanti (Marsilio, 1993; Sironi, 2003), Dopoguerra (Sironi, 2002), Questione di razza (Mondadori, 2003), Morti e sepolti (Bompiani, 2010) e i saggi L’invenzione delle razze (Bompiani, 2006), Europei senza se e senza ma (Bompiani, 2008), Lascia stare i santi (Einaudi, 2014) e, con Pietro Cheli, Sono razzista ma sto cercando di smettere (Laterza, 2008).

Sabato 29 marzo ore 18:00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria IBS.it bookshop

Guido Barbujani
presenta il suo nuovo libro
Lascia stare i santi
Una storia di reliquie e scienziati
(Apogeo)

Ne parla con l’autore Paola Spinozzi

Il venerdì “Somethin’Else” del Torrione abbina cucina argentina e performance teatrale dedicata a Julio Cortazar

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Venerdì 28 marzo (a partire dalle ore 20.00), in occasione del centennale della nascita di Julio Cortázar, con Somethin’Else il Jazz Club propone la degustazione di piatti tipici della cucina argentina a cui seguirà la coinvolgente performance ideata dal Teatro Nucleo di Ferrara.
La cucina argentina trae ispirazione dai sapori del Mediterraneo, da cui le numerose contaminazioni con la cultura italiana e spagnola quale conseguenza di consistenti flussi migratori.
La carne è elemento fondamentale, non a caso quella argentina è tra le più apprezzate al mondo. Merito delle vaste pampas, sconfinate praterie in cui intere mandrie pascolano in libertà.
In un menù di quattro portate che va dalle immancabili empanadas al dulce de lece si potrà assaporare il gusto e la tenerezza della carne in creative varianti.
Al termine della cena, passi tratti dal racconto “Il Persecutore” saranno interpretati da Natasha Czertok, Chiara Gladiolo e Horacio Czertok accompagnati per l’occasione dal jazz di ispirazione parkeriana di Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone. Lo spettacolo patrocinato dal Comune di Ferrara vedrà la presenza dell’ambasciatore della Repubblica Argentina.

È consigliata la prenotazione della cena al 333 5077079 (dalle 15.30). Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.

Venerdì 28 marzo – Jazz Club Ferrara, Torrione San Giovanni – Ore 20.00
Somethin’Else
L’Argentina e Julio Cortázar
Degustazione di piatti tipici della cucina argentina seguita dalla performance ideata dal Teatro Nucleo di Ferrara in occasione del centennale della nascita di Julio Cortázar

DOVE
Tutti gli appuntamenti si svolgono presso il Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

INFORMAZIONI
Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena: 333 5077059 (dalle 15:30)
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso a offerta libera è riservato ai soci.

COSTI E ORARI
Cena € 20 a persona bevande escluse
Cena + Tesseramento Endas bevande escluse € 25

Non si accettano pagamenti POS

Cena: a partire dalle ore 20.00
Performance: ore 21.30

In centro con Matisse, prossimi appuntamenti

da: ufficio stampa Confesercenti Ferrara

Dopo il successo dei primi due incontri, in centro con Matisse prosegue venerdì 28 marzo alle 17:30 con Trame di linee presso Benasciutti Casa, negozio di biancheria per la casa di Via San Romano 48 che per l’occasione offrirà ai partecipanti un piccolo omaggio.
L’iniziativa proseguirà poi venerdì 4 aprile alle 17:00 con Un caffè con Matisse, presso la Caffetteria Centro Storico di Orsatti Group, in Corso Martiri della Libertà, per finire con Il gusto del colore, martedì 8 aprile alle 10:30, al Mercato Coperto Ortofrutticolo in Via Santo Stefano.
Gli appuntamenti, organizzati da Confesercenti di Ferrara, in collaborazione con Itinerando guide turistiche, si propongono come momenti itineranti di “avvicinamento” alla mostra Matisse, la figura. La forza della linea, l’emozione del colore, allestita al Palazzo dei Diamanti di Ferrara fino al 15 giugno prossimo, con l’obiettivo di far dialogare arte e tessuto commerciale della nostra città.
Il progetto prevede una presentazione, con proiezione in PowerPoint, di un’antologia delle opere di Matisse esposte in mostra, per invitare a scoprire dal vivo, magari con l’aiuto di una guida, le mille sfumature dello stile dell’artista francese nei capolavori presenti al Palazzo dei Diamanti e per offrire un’ospitalità che porti la realtà culturale cittadina anche negli esercizi commerciali, in uno scambio di accoglienza reciproca.
La condivisione dell’arte all’interno dei negozi intende infondere un sentimento di partecipazione collettiva alle emozioni suscitate dalle opere illustrate dalle parole esperte della guida e contribuisce alla percezione di un dilatarsi dello spazio dell’esercizio commerciale verso una compenetrazione tra città e sua offerta culturale.
Via Darsena 178 – Ferrara – Tel. 0532 778411 – Fax 0532 778536
e mail direzione.provinciale@confesercentiferrara.it – www.confesercentiferrara.it

L’iniziativa porta dunque nel centro storico della città le sensazioni originate dagli intrecci di linee, dalle forme degli oggetti, dai colori ora forti ora tenui che hanno affascinato Matisse, per diffondere arte e ospitalità al di fuori dei luoghi comunemente adibiti ad accogliere i turisti.
Maestro di straordinaria forza espressiva, amante del colore e formidabile disegnatore, Matisse ha inventato e innovato la pittura e la scultura per tutta la vita.
Si viene così accompagnati in un clima di curiosità nei confronti della visita alla mostra, contribuendo a promuovere cultura, vitalità e piacevolezza della destinazione Ferrara, che generi anche un soggiorno migliore e il desiderio di tornare.
In centro con Matisse gode del patrocinio del Comune di Ferrara.

provincia-ferrara

Riapre al traffico il ponte mobile di Valle Lepri, chiuso per motivi di sicurezza

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Riapre domani mattina, venerdì 28 marzo, il ponte mobile di Valle Lepri, in località Comacchio, chiuso un paio di settimane fa per provvedere al dissesto dell’impalcato stradale, provocato essenzialmente dall’usura del tempo.
Si tratta infatti della vecchia struttura di attraversamento che presto sarà sostituita da quella in corso di realizzazione con le risorse dell’Idrovia, della quale è prevista la conclusione, salvo imprevisti, il prossimo dicembre.
I lavori di rinforzo con piastre metalliche dell’attuale ponte mobile, sono stati finanziati dalla Provincia che vi ha investito circa 50mila euro, tutti a carico del bilancio dell’ente.
I lavori si sono conclusi prima del termine preventivato, grazie alla puntualità e professionalità della ditta esecutrice, la Busoli di Volania (Comacchio).
Con il ripristino delle normali condizioni di sicurezza del ponte, la Provincia può quindi rimuovere il divieto di accesso e porre fine ai disagi causati al traffico veicolare.

Al via il secondo corso di autodifesa gratuito riservato alle studentesse e alle dipendenti di Unife

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Nell’ambito delle azioni positive sviluppate all’interno delle Politiche di Pari Opportunità, l’Università degli Studi di Ferrara promuove, in collaborazione con il CUS di Via Gramicia, il secondo corso gratuito di autodifesa femminile riservato alle studentesse e alle dipendenti dell’Ateneo, che unisce all’esercizio di tecniche pratiche anche l’approfondimento di aspetti psicologici e profili penalistici.

Come afferma Cristiana Fioravanti, Delegata del Rettore alle Pari Opportunità, “ la prima edizione del corso, che ha visto coinvolte 23 studentesse e 7 dipendenti dell’Ateneo, si è conclusa lo scorso 22 marzo con grande successo e soddisfazione delle partecipanti. In realtà, già durante la fase di lancio dell’iniziativa, abbiamo subito registrato numerose richieste di adesione. Così ci siamo immediatamente attivate per organizzarne una seconda edizione, per offrire un segnale positivo volto ad accogliere nel tempo il maggior numero di richieste. Anche questo nuovo ciclo si compone di 8 lezioni teorico/pratiche, che si terranno nelle serate di martedì 1, 8, 15, 29 aprile e 6, 13, 20, 27 maggio, dalle 18 alle 19,30, nei locali della Palestra Format di via Cassoli, 25 a Ferrara, a cura di Alessandro Misiani, Avvocato del Foro di Ferrara e Maestro di Kick Boxing. L’iniziativa sarà interamente finanziata dal CUS Ferrara, grazie alla sensibilità e disponibilità della Direttrice, Carla Parolini. Le partecipanti dovranno così sostenere unicamente l’onere di 5 Euro, corrispondente all’ attivazione della tessera CUS, se non già posseduta, per la copertura delle spese assicurative”.

“ Stiamo lavorando con gli organi preposti d’Ateneo, in particolare con il Consiglio di Parità, diretto da Silvia Borelli, e il Comitato Unico di Garanzia, diretto da Cinzia Mancini – conclude Fioravanti – per rendere stabile all’interno della nostra Università questa proposta formativa, utile per diffondere i valori del rispetto, della diversità e della legalità e contrastare la violenza e le discriminazioni”.

Domenica 30 marzo San Giacomo omaggia il Duca

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

Festa grande per la Contrada di San Giacomo domenica 30 marzo. Il Borgo giallo-blu sarà infatti protagonista dell’ Omaggio al Duca nel cortile di Castello Estense a Ferrara.
Dalle ore 11.00, la Contrada di Borgo San Giacomo proporrà un breve spettacolo che racchiude in sé esibizioni di bandiere, musica, danze, letture cortesi e duelli cavallereschi, che animeranno la meravigliosa cornice del cortile dell’antico maniero.
I pluri-premiati campioni delle bandiere apriranno lo spettacolo omaggiando il Duca e la sua corte con la loro abilità e seguire si darà inizio alle danze: le dame e dalle damigelle del gruppo danza del Borgo delizieranno i convitati di Corte – così come ospiti e turisti – con le loro delicate ed eleganti movenze.
Uno spazio particolare verrà riservato alle armi, giacché nel corso dello spettacolo verranno investiti i nuovi cavalieri della Guarnigione di Castel Tedaldo, che verranno quindi sfidati a duello dai cavalieri più esperti al fine di provare a tutti le loro capacità. Il Borgo prenderà commiato dal Duca e dalla sua corte con un’allegra Farandola.

Per l’edizione 2014, gli Omaggi al Duca verranno arricchiti con la collaborazione di Itinerando, che proporrà – al termine di ogni manifestazione – una Visita Guidata Speciale a pagamento, che partirà dalla scena delle rappresentazioni per snodarsi all’interno delle sale dell’antico maniero e che vedrà i figuranti delle Contrade farne rivivere gli angoli più affascinanti.
La partenza delle visite speciali è prevista per le ore 12.00, per informazioni e prenotazioni è possibile contattare Itinerando presso la biglietteria del Castello, oppure chiamando allo 0532299233 o scrivendo a itineran@libero.it.

Ma la festa di Borgo San Giacomo non si concluderà con la visita al Castello: per il pranzo della Contrada presso la propria sede due gradite sorprese. Innanzitutto la presenza di Claudio Benvenuti, presidente di Telethon Ferrara e – subito dopo pranzo – la cerimonia del “Battesimo di Contrada” di sei giovanissimi.
Il calendario degli Omaggi al Duca 2014 – Castello Estense ore 11.00
Domenica 23 marzo – Borgo San Giorgio
Domenica 30 marzo – Borgo San Giacomo
Domenica 6 aprile – Rione San Benedetto
Domenica 13 aprile – Borgo San Luca
Lunedì 21 aprile – Rione San Paolo
Domenica 27 aprile – Borgo San Giovanni
Giovedì 1 maggio – Rione Santo Spirito

Sabato, all’ Ex Casa del Popolo di Filo di Argenta la presentazione del libro “Paolina con le donne tra il fare e il pensare”

da: UDI Ferrara

Sabato 29 marzo 2014 alle ore 15.30, presso la Ex Casa del Popolo di Filo di Argenta (Via 8 Settembre 1944, n.2) verrà presentato il libro “Paolina con le donne tra il fare e il pensare”, Quaderno n. 21 dell’Archivio Storico UDI di Ferrara.
Il volume, pubblicato con i contributi di Comune di Argenta, Donne in Campo – CIA Emilia Romagna, Fondazione “Primaro”, ripercorre la vita di Paola Brandolini, detta Paolina, che fu per molti anni responsabile del circolo di Filo dell’UDI ed è mancata circa un anno fa.
Paolina era una donna come tante e, come succede a tante donne, fu straordinaria senza arrivare alla ribalta della storia. La sua fu una vita di fatiche, lavoro in campagna e in risaia, segnata dalle tragedie della guerra, dalle lotte per il lavoro e per i diritti delle donne. Nell’UDI, alla quale si iscrisse nel 1945, diede anima e corpo, senza mancare mai agli appuntamenti provinciali e nazionali dell’associazione. Con il “Coro delle mondine di Filo Maria Margotti”, formato da un gruppo di compagne di lavoro ex mondine, portò in Italia e all’estero la memoria e la cultura di un mondo che oggi è quasi scomparso.
La sua storia è la storia del suo territorio e delle donne che lo hanno abitato con un grande protagonismo collettivo.
All’iniziativa, realizzata con il patrocinio del Comune di Argenta e in collaborazione con il circolo UDI di Filo, interverranno il Sindaco di Argenta Antonio Fiorentini, Sofia Trentini, presidente di Donne in campo – CIA Emilia Romagna, le autrici del libro Ansalda Siroli, Liviana Zagagnoni, Biagia Cobianchi, Elvira Perri e Micaela Gavioli. Sono inoltre previste letture a cura di Sara Leoni, Ada Rossi e Fulvia Signani e intermezzi musicali di Giulia Potenza. L’UDI ringrazia il circolo PD di Filo per la gentile concessione dell’apparato tecnico.
Si allega il depliant dell’iniziativa.

blog

Fare un blog di successo, le mie semplici regole

Ai corsi che tengo e vari amici mi chiedono costantemente consigli su come fare un blog, ho ritenuto di scrivere queste quindici regole (più una) su quello che faccio io e che consiglio di fare a quelli che vogliono entrare in questo mondo.

Creare un blog non è difficile: ogni giorno ne nascono centinaia. Quello che risulta misterioso per molti blogger è come far risaltare il proprio blog in un contesto così concorrenziale. Ci sono molti tipi di blog, con caratteristiche a volte diametralmente opposte tra loro, ma esistono tecniche di acquisizione di visibilità che sono applicabili a quasi tutti i blog, indipendentemente dalla loro struttura.
A chi volesse provare a costruire un blog, senza ricorrere a nessuna consulenza professionale, propongo alcuni suggerimenti pratici utili sia a livello di marketing che di ottimizzazione:
Qualora si decida di utilizzare il dominio aziendale o un dominio già esistente, che contenga pagine già pubblicate, è meglio distinguerlo sia dal nome di dominio sia dalla directory già esistenti installando il blog:
a) in un sotto dominio, ad es. http://blog.nomedelsito.com
b) in una directory diversa, ad es. http://www.nomedelsito.com/blog/
Un ottimo software da utilizzare per la costruzione di un blog, che è anche il mio preferito, è WordPress. Alternative comunque valide sono Moveable Type e Joomla.
E’ importante personalizzare l’estetica del blog per rendervi riconoscibili (la scelta di template pre-costruiti è molto varia), ma per ottenere un risultato di qualità, è indispensabile la competenza di un grafico.
Di fondamentale importanza è stabilire le parole chiave con le quali si vuole che il blog venga individuato.

Ottimizzazione del blog

  • Devono essere inclusi i pulsanti per i social network, l’abbonamento Rss Feed, i social bookmarks per le pagine, il codice Html deve essere ottimizzato per il Seo (tag, title, Url del sito etc.). E’ bene sottolineare che molti dei template free o commerciali sono già ottimizzati in tal senso.
  • Bisogna stabilire o meglio individuare come parole chiave, termini o categorie coerenti con le aspettative di ricerca.
  • Bisogna abilitare il trackback automatico e la funzionalità ping (su WordPress è quasi di default)
  • Bisogna configurare un account Google per l’inclusione della sitemap e validarla (utilizzando Web Master Tools)
  • Identificare blog autorevoli, siti web, e hub per i collegamenti delle risorse in uscita e Blogroll (sembrerebbe che anche i link in uscita abbiano una motivazione importante nell’algoritmo di Google)
  • Correlare i post che andrete a pubblicare con vecchi articoli che trattano della stessa tematica
  • Attivare le statistiche per il monitoraggio del blog; Google analytics in questo è ottimo e affidabile.
  • Inviare le Url del Feed Rss ai maggiori aggregatori, meglio se attinenti all’argomento qualora ne esistessero.
  • Impegnarsi in una campagna permanente di link building, facendo molta attenzione a non creare scambi reciproci di link con altri siti o blog.
  • Cercare di diffondere un comunicato stampa che annunci il blog; può essere utile anche un comunicato stampa a pagamento a condizione che i siti che lo pubblicano si impegnino a mantenere i link (follow) al blog e abbiano buon Page rank e visibilità.
  • Scrivere regolarmente sul blog è di fondamentale importanza per qualsiasi blog. Quella che può variare è la frequenza con cui si scrive: sarà necessario scrivere 2-3 volte al giorno su un blog di notizie “generaliste”; basterà farlo 3-5 volte alla settimana se si tratta di un blog autorevole e su un argomento specifico, ma ogni messaggio deve avere caratteristiche di unicità ed un alto valore informativo. Non c’è il bisogno di scrivere cose lunghissime, una buona maggioranza degli utenti si ferma al titolo.
  • Monitorare i link in entrata, il traffico, i commenti e le citazioni del blog attraverso Google alerts.
  • Rispondere sempre ai commenti che si ricevono nel blog e ringraziare ogni volta che il blog viene “citato” in un altro blog.
  • Quando si citano notizie contenute in altri blog o quotidiani la fonte va sempre dichiarata con un link.
  • Le parole chiave devono essere usate nel titolo del post del blog e nel corpo dell’articolo; il collegamento a post precedenti deve essere fatto utilizzando i link di ancoraggio.
  • Utilizzare servizi di networking per connettersi e conoscere altri blogger, partecipare ad eventi, workshop, bar camp, etc.; se a questi ultimi piacciono i tuoi contenuti chiedere un link di rimando al tuo blog.
  • Intervistare altri blogger autorevoli del settore di appartenenza è un ottimo metodo per promuovere voi e il vostro sito: la credibilità aumenterà per associazione.

[© skande.com]

equità-decenza-tagliare-stipendi-oro-si-parte-dal-nord-est

Equità e decenza: a tagliare gli stipendi d’oro si parte dal nord-est

Ci piace richiamare qui, la conclusione dell’articolo di un recente fondo del Corriere del Veneto dal titolo “Per l’equità e per la decenza”, a proposito della riduzione dei tantissimi super stipendi dei manager delle aziende municipalizzate e pubbliche nel Veneto, anche perché, per ora, si parte a da questa parte del nord-est: “[…] l’etica di un nuovo civismo e della nuova politica oggi fa un piccolo-grande passo in avanti. Sottolinearlo ci dà soddisfazione, ma non basta. Noi continueremo a dire che molti altri piccoli passi vanno compiuti nel rispetto della dignità collettiva e delle finanze di un Paese la cui irriformabilità vorremmo fosse sempre più contraddetta.”
Si parte con Acque veronesi dove il manager accetta di ridursi il super stipendio di ben 50 mila euro, poi dalla Regione veneto scatta un’articolazione della Veneto spending review con ben 28 nomi di manager più pagati incasellati in un riquadro del quotidiano del gruppo Corsera.
Anche questi segnali rappresentano una piccola ma significativa parte di quei tagli di cui il “cambia verso” del premier Matteo Renzi parla, quando spiega il modo in cui si andranno a recuperare quelle risorse dalle storture e devianze della spesa della pubblica amministrazione. Un segno di equità, anche per i tanti italiani che non arrivano alla fine del mese, per quel disastroso 42% di giovani disoccupati secondo le ultime stime, e ai pensionati da 450 euro al mese. Un atto dovuto per schiodare privilegi e clientele che si annidano nelle organizzazioni decentrate, come le Regioni, i Comuni e le tantissime aziende pubbliche locali, le partecipate, alle quali ormai è affidata quasi in toto la gestione dei nostri servizi e che sono arrivate ad essere oltre trentamila.
Ci sono piccole battaglie che tutti siamo chiamati a compiere, anche per aiutare il nostro Paese e i tanti territori delle provincie italiane ad uscire dalle secche dei silenzi e delle indifferenze diffuse, ma ancora di più per compiere un atto di orgoglio civico, alzando finalmente la testa, per dire “ci sto anch’io!”.
Non è questa la sede per capire cosa faranno la Sicilia, la Basilicata e l’Emilia-Romagna, ma sarebbe bello vedere che anche lì qualcosa si muove. Anzi vi chiediamo, carissimi signori amministratori (presidenti, sindaci, amministratori delegati ed unici…) di agire in questo senso e subito, perché questo paese deve farcela. E non fermatevi solo ai manager, andate dentro ai rivoli dei vostri apparati e stanate le incrostazioni e le resistenze.

Comacchio: funerali di Matteo Carli e lutto cittadino

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Domani, venerdì 28 marzo, alle ore 14.30 nel duomo di Comacchio si svolgeranno le esequie funebri di MATTEO CARLI, il giovane comacchiese deceduto insieme a tre amici nel tragico sinistro stradale, avvenuto a Massenzatica il 18 marzo scorso. Dalle ore 17 di oggi sarà allestita la camera ardente presso la camera mortuaria dell’Ospedale San Camillo, per l’ultimo saluto di familiari, parenti ed amici. Al termine dei funerali si formerà il corteo che attraverserà le seguenti vie: XX Settembre, Ugo Bassi, Piazza Folegatti, Via Sambertolo, Via Nino Bonnet (incrocio con Via Marina). La salma verrà poi trasportata al cimitero di Valle Isola. Si ricorda che il Sindaco Marco Fabbri ha disposto la proclamazione del lutto cittadino nella giornata dei funerali di Matteo Carli. Pertanto saranno esposte le bandiere a mezz’asta, negli uffici pubblici si osserverà un minuto di silenzio e gli esercizi commerciali abbasseranno le serrande.

Un saluto al comandante Fagnani

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Ci sono persone che rimangono nella storia di una città: Franco Fagnani è una di queste. In molti lo ricordano, oltre a noi della Polizia Municipale, come il Comandante, non solo perché lo è stato per tanti anni, ma soprattutto perché incarnava con il suo rigore e attaccamento a questa professione, la figura stessa del ‘comando’.
Quando entrai nella Municipale, mi fu descritto dai ‘vecchi’ come persona inflessibile, che non ammetteva errori dal suo personale, anche burbera nei suoi frequenti rimbrotti: mi dicevano “stai attenta, se ti prende storta…” e gli aneddoti si moltiplicavano. Personalmente non ho mai riscontrato nulla di tutto ciò. Io credo che pretendesse legittimamente che tutti noi facessimo il nostro dovere e di questa lezione in molti ne abbiamo fatto tesoro. Fagnani insegnava e guidava, ti riconosceva ciò che avevi dato per il Corpo di Polizia.
Per questo ora che i ‘vecchi’ siamo noi, nei nostri dialoghi spesso ricorre la frase “ti ricordi quando Fagnani…” e via a raccontare un fatto capitato a te oppure qualche episodio diventato quasi leggenda, a significare che un po’ il ‘comandante Fagnani’ l’avevamo ancora nel cuore.
Gli ultimi anni della sua vita sono coincisi con i miei primi di Comando. Soltanto allora abbiamo cominciato a darci del tu, a dispetto delle odierne abitudini fra colleghi. Franco Fagnani, gentilissimo anziano signore, è venuto talvolta a trovarmi in ufficio con estrema discrezione: ricordo con affetto quando mi ha portato un piccolo dono per ringraziarmi di aver allestito la mostra fotografica del Corpo in occasione della ricorrenza di San Sebastiano, nostro patrono. In quella occasione aveva riconosciuto tanti volti indimenticati, rituffandosi nei ricordi di una vita spesa, può essere strano a dirsi, per ‘i vigili urbani’ della sua città.

Laura Trentini, comandante della Polizia Municipale di Ferrara – Terre Estensi

Venerdì ultimo incontro per “Il territorio dei cittadini”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Domani, venerdì 28 marzo alle ore 17 si svolgerà nella sala civica di San Giuseppe (di fronte all’ufficio postale in Via Lido di Pomposa) l’ultimo degli incontri dal tema “Il territorio dei cittadini”, promossi dal gruppo di lavoro, che sta supportando l’Amministrazione Comunale nella stesura del P.S.C., lo strumento di pianificazione territoriale e urbanistica di Comacchio. L’incontro è rivolto ai residenti della frazione di San Giuseppe, ma anche a coloro che risiedono nei lidi nord (Scacchi, Pomposa, Nazioni e Volano) ed è finalizzato ad acquisire informazioni, pareri, proposte, suggerimenti sui luoghi in cui viviamo e lavoriamo e sul valore ad essi attribuito. Questo importante lavoro di confronto, ascolto e dibattito diventerà parte integrante del Quadro Conoscitivo del PSC, in grado di fotografare lo stato del territorio e i processi evolutivi che lo stanno interessando, descrivendoli, ma anche fornendo giudizi su di essi. Tutti gli esiti confluiranno all’interno degli Atlanti partecipati del territorio e dei paesaggi di Comacchio, a corredo dello stesso P.S.C.

Partono gli Stati Generali della Sanità

da: Ordine dei Medici Ferrara

Saranno i due direttori generali di Sant’Anna e Ausl, Gabriele Rinaldi e Paolo Saltari, e il Rettore dell’Università degli Studi di Ferrara, Pasquale Nappi, e il Presidente della Scuola di Medicina, Leonardo Trombelli, a dare il via stasera, a partire dalle 20.30, alla due giorni di Stati Generali della Sanità indetti dall’Ordine dei medici di Ferrara presieduto da Bruno Di Lascio. Stasera, col contributo dei sindacati, ci si confronterà su Risorse economiche in rapporto alla salute e alla sicurezza; domani, dalle 9, su Risorse economiche in rapporto alla problematica sociale, con l’intervento di apertura del sindaco, Tiziano Tagliani, e Sert, Comitati Consultivi Misti, Udi, Viale K, Camelot, Caritas. Salute, sicurezza, sanità, sociale. Queste le 4 S che l’Ordine intende sviscerare, per farne poi un documento di sintesi che sarà presentato prima di Pasqua. L’invito è stato esteso a tutti i sindaci del territorio e ai segretari di partito. Tutti potranno intervenire. L’evento è aperto al pubblico. Info, 0532/ 202247.

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La punizione dei libri

Ricordo un tempo, quando si pensava secondo un luogo comune ereditato da Rinascimento, che il Medio Evo fosse epoca di oscurantismo, ignoranza e superstizione, dimenticando, complice il razionalismo settecentesco, che in realtà in quell’età vissero e operarono due maestri della cultura e della civiltà di ogni tempo: Dante e Giotto. Chi non ricorda il libro di Roberto Vacca Medioevo prossimo venturo che negli anni Settanta del secolo scorso ebbe un impatto talmente forte da far sì che quel titolo fosse usato come la minaccia permanente di un ritorno al passato oscurantista più tenebroso? Così scrive Vacca, nella riproposta on line del suo libro più fortunato: “Ma la congestione ha colpito ancora, amplificata da errori nei programmi di computer, ed ha causato blocchi nei sistemi computerizzati di telecomunicazioni degli Usa con gravi conseguenze per i telefoni, i cellulari e per i sistemi di controllo del traffico aereo. In un futuro prossimo la congestione potra’ minacciare anche Internet. I rischi tecnologici ancora esistono e sono più minacciosi proprio in certi contesti che il grande pubblico ignora. I grandi sistemi tecnologici proliferano, senza piani globali e sempre più producono impatti l’uno sull’altro. La instabilità e il blocco di un sistema (ad esempio le reti telematiche o quelle energetiche) potrebbero produrre a cascata blocchi di altri sistemi nelle nazioni piu’ avanzate ove il progresso viene progettato e realizzato. In conseguenza potremmo tornare di nuovo al medioevo”.

Ma non importa pensare ad una immane catastrofe tecnologica, per vedersi ripiombare in un’epoca dove Medio Evo rimane simbolicamente la minaccia di una regressione nell’oscurità di un’epoca ritenuta la negazione della chiarezza mentale e della conquista più alta a cui il nostro tempo rimane debitore: la democrazia. Le immagini ci consegnano la foto di un disgraziato di fede cristiana a cui in qualche paese di integralismo islamico viene tagliata la mano con cui ha osato toccare il Corano, ma ciò che produce una scossa ancora più forte mista di ribrezzo e paura è ciò che accade nella patria di Bacone e degli illuministi: l’Inghilterra. Riferisce Enrico Franceschini su “La Repubblica” del 26 marzo che “nell’intento di soddisfare il populismo da tabloid” i detenuti delle carceri inglesi non possono più ricevere libri. Divieto che solo ora si conosce dopo la denuncia di un blog sui diritti umani; ordinamento che è stato emanato dallo stesso ministro della Giustizia Chris Garyling che si giustifica secondo questo ragionamento (se così si può chiamare ciò che nulla concede alla ragione) per cui i detenuti possono tenere in cella non più di 12 libri ottenuti o prendendoli in prestito dalla biblioteca del carcere (notoriamente e desolantemente vuote) oppure ottenendo un certificato di buona condotta che abolirebbe il divieto. E questo nella culla della democrazia. In altri termini io non solo tolgo la liberta del corpo ma anche quella della mente catalogando i libri come un “premio” Credo che mai sia stata concepita legge più iniqua. Come sottolinea Franceschini nemmeno a Guantanamo si toglie il diritto di leggere ai prigionieri.
Naturalmente la protesta si è concretizzata in una nota di scrittori come Pullmann o Haddon, autori di best sellers di fama internazionale, in cui viene sottolineato che il provvedimento del ministro “è uno degli atti più maligni, disgustosi, vendicativi di un governo barbaro”. Altro che Medioevo prossimo venturo! Quasi una vendetta contro la cultura o l’arricchimento delle menti ormai divenuti strumento politico da negare o proibire. Dai crolli di Pompei alla noncuranza con cui si fa strame del nostro patrimonio artistico in Italia, e ora nella grande Inghilterra la proibizione dello strumento di verità somma contenuta nei libri. Così idiotamente ridiamo sul misunderstatement “conciso-circonciso” del goffo pentastellato Tripiedi poiché ci sentiamo padroni di una lingua e di una dignità culturale che solo la lettura può dare e che nella patria di Shakespeare viene negata, perché la prigionia deve essere punizione e non redenzione per usare toni un pochino meno banali di un twitter. Vergogna! Questo è il populismo, la cafona e irritante presunzione di ometti che ci vogliono atterrire con le proibizioni, perché si sentono investiti da un potere e da una dignità usati male e violentemente. Si sono sentite stasera le leggi del guru G. di Genova per l’ammissione al parlamento europeo dei “suoi” candidati costretti alla legge del taglione della volontà espressa dai twittatori che non perdonerebbero mai un atto di insubordinazione o di protesta delle “leggi” pena il decadimento e la multa di 250 mila euro. Una imposizione dettata dalla necessità di attenersi alla volontà irrequietà del “popolo”.
Europa attenta: stai diventando la periferia del mondo.

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Una strategica visione culturale d’insieme per tracciare il profilo della città del domani

di Alessandra Chiappini

Alcuni articoli comparsi giorni fa sulla stampa locale sollecitano qualche riflessione. I temi, legati alla realtà culturale di Ferrara, si impongono in un momento di grande delicatezza sociale, politica, educativa, formativa, che la crisi economica in atto rende ancora più complesso. E’ noto che in frangenti di emergenza come l’attuale l’assunzione di decisioni –di ogni decisione verrebbe da dire- richiede una buona dose aggiuntiva di ascolto e di ponderazione, di fronte ai rischi che comunque comportano le scelte adottate in apprensione.

1) Sulla stampa locale e in occasione di incontri pubblici Ranieri Varese ha fornito una meditata e circostanziata riflessione circa la destinazione d’uso dell’area ex-caserma Pozzuolo del Friuli in riferimento ai progetti di recupero e riqualificazione presentati dall’assessore Fusari a nome dell’Amministrazione Comunale. Varese chiede di non sottovalutare l’importanza strategica della collocazione di tale area, anello di congiunzione fra il complesso di Schifanoia e quello di Marfisa d’Este, Palazzo Bonacossi incluso, rimarcandone la forte vocazione museale, difficilmente compatibile con alcuni diversi utilizzi (studentato, esercizi commerciali, edilizia residenziale) di parte dell’area ipotizzati dal Comune. Fra le motivazioni con cui l’assessore Fusari ricusa le suggestioni di Varese vi è l’insostenibile lievitazione dei costi conseguenti, tale da comportare l’azzeramento della altre operazioni edilizie attualmente in corso destinate a uso culturale. L’argomentazione è certo importante e potenzialmente anche dirimente. E’ tuttavia poco credibile che a Ranieri Varese, studioso attento, competente e pragmatico, già direttore dei Civici Musei d’Arte Antica, sfugga il pesante onere dell’impresa da lui ipotizzata: il senso che percepiamo nelle sue parole è la sollecitazione a considerare pure un’altra possibile traccia, un diverso modello, anche culturale, ad avviso suo e di non pochi altri più coerente. Nello scambio corretto e pacato fra i due interlocutori si fa riferimento al Museo della Città, ovviamente Ferrara in questo caso (una suggestione/lettura affascinante di un potenziale siffatto museo è fornita da Sergio Gessi in “Ferraraitalia” del 20 marzo scorso). Non si può non avvertire con un qualche disorientamento la divergenza fra ciò che è, per tipologia oggettiva e museologicamente consolidata, non per suggestione approssimativa, un “Museo della Città”, a qualunque realtà urbana si riferisca (ne sono dotate non poche città, in Italia e all’estero), e l’accenno dell’assessore alla città museo di se stessa, con le proprie emergenze e i propri tesori, inteso, questo, come il vero “museo della città”. Non sembra peregrino attribuire il sentore di genericità e una certa frettolosità di alcune risposte, quasi un non avvenuto approfondimento, all’affanno che la grave criticità del momento procura a chi si trova ad amministrare e far quadrare il magro bilancio senza tradire nulla dei bisogni fondamentali e della vocazione della città, nonché del progetto di mandato. Ma in queste approssimazioni talvolta si fatica a leggere il piano generale e coerente delle azioni, la visione culturale di sintesi della città, quella che risponde alla domanda: cosa vogliamo sia e diventi Ferrara in riferimento alla cultura e alle sue espressioni, nell’imminenza ma anche nei prossimi anni? Che fisionomia caratterizzante dovrà avere, e dunque, su cosa occorrerà puntare con forza?

2) Con grande sollievo molti cittadini che credono profondamente nella rilevanza dei servizi e delle attività culturali hanno salutato il progetto di recupero di Casa Minerbi. Hanno anche appreso dell’imminente avvio dei lavori per il riutilizzo di Casa Niccolini, limitrofa a Palazzo Paradiso. Assieme alle rilevanti migliorie recentemente apportate agli ambienti della Biblioteca Ariostea, questi sono parsi segni di grande speranza in un’epoca decisamente cupa. Un atto controcorrente, una sfida all’attuale diffuso sconforto lanciata da un’Amministrazione Comunale che non vuole gettare la spugna. Evviva. Proprio per questo è auspicabile che la finalità del ripristino di Casa Niccolini sia coerente con il modello e il piano dei servizi culturali che la città intende fornire, e non parta come scheggia impazzita a tamponare l’emergenza dell’immediato, senza specifica congruenza con la visione generale. Già all’indomani dell’acquisto di tale edificio era maturato un ragionamento non superficiale circa la sua destinazione d’uso, intesa come naturale ampliamento degli spazi della Biblioteca Ariostea. Fin da quegli anni lontani si individuò Casa Niccolini come possibile risorsa per una Sezione Ragazzi degna di questo nome, che la concezione di un’Ariostea accogliente per tutta la città, e non solo per agli studiosi specialisti, necessariamente richiede e merita.

3) Questa considerazione si propone anche in riferimento al tema, annosissimo, delle sedi delle associazioni culturali, alcune delle quali (Accademia delle Scienze, Deputazione di Storia Patria e Ferrariae Decus tra i primi) titolari di patrimoni documentario-archivistici e bibliografici importanti, la cui conservazione e disponibilità al pubblico dovranno essere salvaguardate e garantite. E anche se l’attuale contingenza non consente l’immediata attuazione di imprese finanziariamente impegnative oltre quelle già in corso, come osservava l’assessore Fusari, è pur vero che questo tema non può non trovare posto sin d’ora nella costruzione della sopra citata “visione” e dell’auspicato piano culturale cittadino. L’eventuale assegnazione di spazi, per quanto contenuti, ad associazioni in Casa Niccolini comprometterebbe irreparabilmente l’efficacia dell’espansione della Biblioteca, che necessiterebbe di spazi addirittura ulteriori, e non risolverebbe il problema associazioni. Quello del volontariato è tema delicato, non semplice e anche spigoloso per molteplici aspetti, come ben noto. Ma è pur vero che grazie all’affinamento delle competenze e al servizio alla città fornito da non poche di loro, le associazioni in questione costituiscono una risorsa rilevante, a Ferrara in particolare: sarebbe ingiustificato e ingeneroso sottovalutarla. E di competenza e maturità le associazioni hanno dato significativa prova di sé in diverse recenti circostanze, non ultima il convegno sui problemi e sulle prospettive dei musei a Ferrara promosso dagli Amici dei Musei nel 2011, con la relativa autorevole pubblicazione degli atti. E’ un testo, questo, che l’Amministrazione Comunale ben conosce e non c’è ragione di dubitare che lo consulterà nell’ambito della suddetta pianificazione. Si riterrebbe molto apprezzabile che l’attenzione e la vicinanza al volontariato culturale, tradizionalmente professati dal governo della città, costituissero il presupposto di una nuova coraggiosa scommessa nella quale la posta in gioco sia uno scambio fattivo e un pieno ascolto, nell’ovvio rispetto delle competenze istituzionali. E’ uno dei migliori auspici esprimibili dal volontariato culturale al governo locale che le imminenti elezioni amministrative determineranno.

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Salone del restauro di Ferrara: il restauro della villa romana di Silin a Leptis Magna, ovvero una bella storia di cooperazione italo-libica

E’ in programma per questa mattina, alla sala Marfisa, la presentazione dei progetti internazionali dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr): esperienze di conservazione, restauro e formazione tra Mediterraneo e Medio Oriente, tra cui il progetto di restauro della villa romana di Silin a Leptis Magna, realizzato grazie alla cooperazione delle istituzioni culturali italo-libiche.

Quando, nel 2012, ho visitato per la prima volta Leptis Magna, sono rimasta colpita dalla bellezza del luogo ma anche, e soprattutto, dalla sua storia e dai colori quasi conturbanti, dominati dall’azzurro intenso del cielo che si perde in un amoroso, profumato e lungo abbraccio, con quello del luccicante mar Mediterraneo. Nessuna nuvola all’orizzonte, nessuna ombra intorno, ero circondata solamente da una luce abbagliante e accecante e dalla forte impressione di calcare, orme di dignità imperiale. Solo io e il passato, il mio, il vostro, il loro-nostro.

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Teatro Leptis Magna, foto di Simonetta Sandri

Durante una successiva visita al sito, conservatosi perfettamente perché rimasto coperto di sabbia per secoli, mi hanno portato a scoprire la villa di Silin, a circa 15 km di distanza da Leptis, un edificio da sogno, degno dell’ambientazione di un romanzo storico dalla trama intrecciata e viva, un luogo di primaria importanza per il patrimonio archeologico, storico e culturale della Libia, in considerazione dell’unicità del complesso, per stato di conservazione, articolazione architettonica ed estensione degli apparati decorativi, oltre che per sinuosa bellezza oggettiva. Un gioiello.
L’aria profumava di salsedine, fiori colorati abbracciavano il complesso, la generosità del mare Nostrum ci portava un altro dono da riscoprire insieme ad amici e colleghi che mi accompagnavano. La villa, a quanto mi dicevano gli archeologi con i quali ho avuto la fortuna di collaborare in passato su progetti in Libia ma anche in Algeria, era la spettacolare residenza di uno dei facoltosi notabili locali di estrazione punica, “romanizzati” nei gusti e nei costumi del vivere quotidiano.
Lo scavo del complesso residenziale è stato condotto dal Dipartimento delle antichità della Libia in anni relativamente recenti. Il vasto edificio – circa 50 gli ambienti coperti – risale al II sec. d.C. La fronte a mare appare articolata in portici colonnati e giardini. L’impianto è suddiviso in due settori: uno, di rappresentanza, a occidente, l’altro a oriente, gravitante su un vasto giardino al quale è collegato il nucleo circolare delle terme. Quasi tutti gli ambienti recano decorazioni pavimentali, musive o in marmi commessi, e intonaci dipinti parietali.
Ancor oggi memore di tanta bellezza, che rimane fra i miei ricordi più belli, scopro, con gioia e soddisfazione, che il progetto di restauro della villa Silin viene presentato proprio a Ferrara, la mia città. Che coincidenza e che legame per me! Non potevo, allora, non tentare di contagiarvi col mio entusiasmo e di condividere con voi, attenti lettori, questa meraviglia che, fra l’altro, testimonia una forte e storica collaborazione fra le nostre istituzioni culturali più prestigiose e quelle libiche. Conoscendo poi, personalmente, il livello di competenza, preparazione, impegno e passione tanto di Barbara Davidde (direttore del Nucleo interventi di archeologia subacquea dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, ISCR), di Luisa Musso (professoressa all’Università di Roma Tre) che di Giabar Matug e di Adel El Turki (del Dipartimento delle antichità della Libia, DoA), senza dimenticare quello del loro giovane ed entusiasta gruppo di studiosi e restauratori, mi pareva un’ottima occasione per parlarvi del progetto di Silin.

Da molti anni, infatti, l’Università degli Studi Roma Tre, con la missione archeologica diretta dalla prof.ssa Musso, ha condotto studi e interventi conservativi volti ad assicurare l’integrità di alcuni dipinti murali e mosaici della villa, poiché la sua posizione in riva al mare e i restauri, condotti con metodi non all’avanguardia alla fine degli anni ’70, ne avevano compromesso gli apparati architettonici e decorativi. La situazione della struttura a fine 2011 era tale da richiedere la formulazione di un nuovo piano organico d’interventi, il monumento era a grave rischio di perdita. Pertanto, nell’aprile del 2012, il DoA, l’Università degli Studi Roma Tre e l’Iscr hanno firmato un accordo di collaborazione per restauro della Villa di Silin. Ad essi si sono affiancati l’Università di Ferrara e quella di Roma La Sapienza, ognuna con specifiche finalità.

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Restauro e formazione on the job di Villa Silin, gentile concessione dr.ssa Barbara Davidde

La relazione, presentata alla sala Marfisa, illustra le fasi del cantiere pilota, iniziato nel 2012 e ancora in corso, finanziato dal Mibact e diretto dall’archeologa dell’Iscr, Barbara Davidde. Nella prima fase del progetto, sono stati intrapresi studi e analisi dello stato di conservazione della villa e dei fattori di rischio ambientale e antropico che ne mettono a rischio l’integrità. Tali studi hanno portato alla realizzazione di un rilievo laser scanner di tutto il complesso, allo studio del degrado biologico e ambientale e all’individuazione di metodologie d’intervento adeguate. Con questo primo finanziamento è iniziato anche un cantiere pilota di pronto intervento conservativo, dove tali metodologie sono state applicate su un campione di pavimenti musivi e affreschi. Nella primavera del 2013 è partito un secondo cantiere di restauro, che ha visto realizzarsi il pronto intervento conservativo dei pavimenti musivi del peristilio della villa.

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Restauro e formazione on the job di Villa Silin, gentile concessione dr.ssa Barbara Davidde

Ad una formazione sul cantiere, sono seguiti, nell’estate 2013, corsi di formazione per operatori tecnici per il restauro riservati al personale del Dipartimento delle antichità della Libia, organizzati insieme all’Unesco. Per cinque settimane, sono stati formati 35 conservatori e tecnici delle sezioni del Dipartimento di tutto il Paese (Sabha, Sabratha, Tripoli, Leptis Magna, Benghazi e Shahat), su alcune aree prioritarie: mosaici, affreschi murari, collezioni di artefatti (bronzi, ceramiche e vetri), pietre. Con l’occasione è anche partito il laboratorio di conservazione a servizio e beneficio futuro dell’intero territorio libico, e sono stati restaurati alcuni pezzi provenienti dalla collezione del museo di Bani Walid, gravemente danneggiati durante la recente rivoluzione.

 

 

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Formazione su cantiere, gentile concessione dr.ssa Barbara Davidde

Insieme all’Università La Sapienza, si è, poi, dato inizio alla sperimentazione di nuovi materiali per il restauro dei mosaici allettati su cemento armato, che ha previsto lo smontaggio di un settore del pavimento del peristilio, da riposizionare, nella primavera del 2014 (sicurezza-paese permettendo), con malta idraulica e speciali fibre di basalto. Tale tipo di materiale viene utilizzato, per la prima volta, per il restauro dei mosaici, possibile valido esempio per pavimenti musivi con analoghi problemi conservativi, per la presenza di cemento e ferro, come in molte aree archeologiche del Mediterraneo. L’esperienza ha permesso la redazione di un Piano conservativo generale, che potrà essere esteso al restauro dell’intera villa romana, che richiede un intervento complessivo; per questo, sono in corso di progettazione le nuove coperture che sostituiranno le attuali, ormai in degrado, in collaborazione con la Facoltà di architettura dell’Università di Ferrara.

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Particolare Villa Silin, gentile concessione dr.ssa Barbara Davidde

Vista l’importanza del monumento, il prestigio e l’esperienza delle istituzioni coinvolte, la realizzazione del restauro e la valorizzazione della villa di Silin potrebbe essere un intervento di grande impatto mediatico e, soprattutto, rappresentare, dal punto di vista scientifico, un’importante occasione di studio e di messa in opera di metodologie e materiali all’avanguardia. Non andrebbero sottovalutate nemmeno le ricadute socio-economiche del progetto, poiché nel corso dei lavori di restauro si potrebbe realizzare una vera e propria riqualificazione tecnico-scientifica del personale locale, con la possibilità di partecipare a corsi di formazione e aggiornamento professionale, anche in Italia. La formazione del personale locale è di primaria importanza per la corretta gestione e la manutenzione del sito archeologico, negli anni successivi al restauro. Queste attività potrebbero favorire l’occupazione nel territorio e incrementare le opportunità di scambio culturale fra Italia e Libia, che oggi, purtroppo, soffre ancora di gravi problemi di stabilità e sicurezza.

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Villa Silin, vista, foto Simonetta Sandri

La nostra speranza va a una Libia riappacificata, capace di accogliere le più belle aspettative.

Per vedere il sito di Leptis Magna [vedi il video] e [leggi]

creativita

Alimentare creativamente le relazioni

Di creatività si è parlato molto, in relazione allo sviluppo nei bambini di buone capacità emotive e cognitive e negli adulti alla maturazione di un pensiero divergente, vale a dire in grado di trovare soluzioni originali, fuori dagli schemi abituali e comuni.
È stato detto da molti che la creatività è uno stile di pensiero, un modo di affrontare la vita, le fasi di cambiamento, i problemi inattesi; la capacità di associare idee e fatti, concetti e situazioni, vedendone il lato meno usuale rispetto alle immagini correnti.

Talvolta siamo portati a classificare come creativi pensieri o comportamenti strani, bizzarri o trasgressivi. Creatività non è sinonimo di eccentricità, anzi non è questa la cifra più interessante, la creatività non deve contrastare con la capacità di adattamento nella vita quotidiana.
La creatività può essere insegnata da genitori ed educatori a partire da un atteggiamento aperto alle novità, dall’attitudine a lasciarsi sorprendere e dalla fiducia trasmessa al bambino nelle proprie capacità.
Gli stessi sintomi sono atti creativi del soggetto, sono vere e proprie invenzioni, soluzioni che il soggetto trova per trattare paure, angosce, traumi sottostanti. L’atto creativo è anche ciò che compie l’analista all’interno di un percorso di cura, sorprendendo il paziente e facendogli sperimentare nuovi e diversi modi di stare in relazione con l’altro.

Qui voglio mettere però in luce come sia importante che anche le relazioni personali, a partire da quelle tra genitori e figli, siano alimentate da un atteggiamento creativo, per superare ostacoli, punti di stallo, momenti di difficoltà o divergenze nelle soluzioni da adottare nelle più disparate circostanze.
Una mia paziente mi ha proposto una interessante definizione del termine: “La creatività è qualcosa di così strettamente personale e legato all’individuo da poterla associare ad una sorta di spirito vitale, una luce che sembra esistere in persone dotate di vitalità, in grado di tradurre in atti, parole, sguardi, colori, musica, ma anche silenzi, movimenti, pause, espressioni del volto i propri mondi interiori”.

In sostanza, per essere alimentati da una relazione non ci basta ricevere dedizione e tanto meno sacrificio, ma occorre sentire l’energia vitale dell’altro e sentire lo sguardo dell’altro su di noi, che offre il riconoscimento necessario ed essenziale alla strutturazione di un’identità forte.
Nutrire creativamente le relazioni significa prendersi cura dell’altro, considerandolo nella sua unicità e offrendogli un posto particolare all’interno della relazione stessa. A tale proposito un’altra paziente mi dice: “Pensare alle relazioni mi fa venire sempre più spesso in mente un giardino. Le relazioni sono in fondo paragonabili a qualsiasi cosa necessiti una cura nel tempo, un’attenzione e una costanza. Un nutrimento… Un’alimentazione particolare per ogni albero, ogni pianta, ogni fiore che si è scelto di tenere”.

Ciò che nutre non è la “pappa”, ma la capacità di valorizzare la particolarità del soggetto, le differenze, di cogliere i tratti distintivi e unici perché, aggiunge la stessa paziente: “Ci sono tante piante nei nostri giardini, tutte diverse!”.
Le relazioni si possono nutrire trovando per ognuna di esse le dosi giuste di quell’amore che o rompe tutti gli argini o si rifiuta di uscire da dentro di noi. Non è semplice trovare un punto di equilibrio. Ci aiuta a capire la difficoltà una efficace immagine di un’altra paziente: “Come trovare per questo flusso tanto positivo e vitale quanto forte e pericoloso una musica d’orchestra al cui ritmo lasciarlo scorrere, portatore di gioia e non di dolore?”
Ricordiamo che l’amore va comunicato e rinnovato. La tendenza a dare per scontati i sentimenti è un modo per non nutrirli. C’è chi l’amore non lo dice e chi lo dice tutti i giorni, così spesso e con tanta maniacalità da rendere pesante ciò che per natura alleggerisce l’animo e dona aria e libertà. Alimentare creativamente le relazioni significa trovare le risorse per tenere vivi i luoghi, gli spazi delle varie relazioni, anche contro le routine della vita quotidiana e la stanchezza.

Chiara Baratelli, psicoanalista e psicoterapeuta, è specializzata nella cura dei disturbi alimentari e in sessuologia clinica. Si occupa di problematiche legate all’adolescenza, dei disturbi dell’identità di genere, del rapporto genitori-figli e di difficoltà relazionali.
baratellichiara@gmail.com

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