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Giorno: 19 Maggio 2014

Cos’è Ferrara Bene Comune?

da: Associazione Ferrara Bene Comune

Ferrara Bene Comune nasce da un gruppo di giovani che vogliono impegnarsi per promuovere il bene comune nella città di Ferrara. Proveniamo da differenti percorsi di impegno personale e comunitario e vogliamo mettere a servizio della città le nostre energie e competenze professionali e umane, maturate anche nelle parrocchie e nell’associazionismo cattolico.

Attorno ai principi della solidarietà, della partecipazione, della responsabilità e della giustizia sociale abbiamo costruito la nostra associazione, che non intende aderire a nessun partito, né sostenere alcun candidato o lista di questa tornata elettorale.

A partire dal mese di settembre 2013 abbiamo costruito un luogo di approfondimento e dibattito, promuovendo uno stile aperto, dialogante e partecipativo e coniugando la fedeltà ai valori etici con il realismo della convivenza sociale.
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L’analisi dell’attuale situazione locale ci ha portati a interrogarci sui punti di forza e di debolezza del nostro territorio. Partendo dalle riflessioni emerse, abbiamo individuato tre ambiti d’interesse: PERSONA come rispetto della dignità umana, accoglienza e integrazione dell’altro, costruzione di relazioni significative a partire dalle famiglie, condivisione di risorse e competenze per il superamento delle diverse forme di povertà;
OPPORTUNITÁ come frutto di una proficua relazione tra giovani, formazione professionale, università, tessuto economico-produttivo, spazi per la socializzazione e il tempo libero; TERRITORIO come ambiente da preservare, infrastrutture da potenziare, spazi urbani da umanizzare, risorsa culturale e luogo di partecipazione.
Per ciascuno di questi ambiti abbiamo enucleato una specifica problematica che, pur essendo a nostro giudizio di grande rilievo, non trova sempre adeguato spazio nel dibattito politico locale, e che vogliamo porre all’attenzione dei candidati.
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PERSONA
La crisi economica ha mostrato sia l’emergere di nuove povertà, che hanno interessato settori della popolazione che in passato non ne erano state colpite, sia l’aggravarsi di fenomeni di disagio e isolamento, economico e sociale, già presenti nelle fasce più deboli (ad es. immigrati, anziani e disabili).
Il Comune e le associazioni di volontariato offrono già servizi che cercano di rispondere a queste esigenze, ma sia la dimensione del problema, sia la non sempre efficace collaborazione fra associazioni, portano a produrre risultati non del tutto sufficienti.
Quali azioni si impegna a compiere per consolidare una concreta collaborazione tra le associazioni e tra queste e i soggetti pubblici e privati che si occupano dei servizi alla persona?
A fronte dell’aumento di domanda di servizi alla persona e della diminuzione di risorse disponibili, quali scelte intende compiere?
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OPPORTUNITÀ
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La crisi ha colpito duramente una provincia già sofferente sui principali indicatori socio-economici. Le realtà che hanno saputo “fare sistema” prima e dopo la crisi, creando sinergie tra imprese, enti locali, istituti di ricerca ed enti finanziatori, stanno mostrando segni di ripresa più evidenti.
Tali esperienze promuovono attività di ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico, formazione d’impresa e servizi dedicati, e in taluni casi si propongono come stabili catalizzatori di sviluppo (come ad es. la Fondazione DemoCenter di Modena).
In quale modo il Comune di Ferrara potrebbe farsi promotore di iniziative simili, ponendosi come interlocutore di Università, Camera di Commercio, istituzioni del territorio e potenziali investitori? !
TERRITORIO
Il Comune di Ferrara negli ultimi anni ha realizzato un censimento degli spazi urbani in disuso e sotto-utilizzati e ha avviato progetti di riqualificazione per alcune grandi aree (quali ad es. il Palazzo degli Specchi, l’ex Sant’Anna e l’ex MOF).
L’Urban Center ha organizzato alcune iniziative per favorire la conoscenza di questi progetti e il confronto con la cittadinanza.
Quali strumenti partecipativi intende utilizzare per migliorare, ampliare e diversificare il coinvolgimento di tutti i settori della cittadinanza su questi progetti?
Qual è la sua visione per queste ed altre aree in disuso del tessuto urbano?

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I Giovani Democratici di Ferrara sulle prossime elezioni

da: Partito Democratico Ferrara

Gentile Direttore, Spettabile Redazione,
agli sgoccioli della campagna elettorale ci permettiamo di inviarVi un breve contributo circa il nostro impegno per queste amministrative.
Sono state settimane impegnative che hanno visto coinvolte molte persone che, a vario titolo, hanno lavorato alla campagna elettorale, sia per le elezioni amministrative, che per le europee.
Con grande soddisfazione possiamo dire che il contributo che il partito ha chiesto alla nostra giovanile è stato davvero a trecentosessanta gradi, coinvolgendo quindi sia aspetti pratici che aspetti politici. In questi giorni abbiamo cercato, in base ai nostri rispettivi impegni, di non far mancare nulla all’organizzazione, improvvisandoci grafici, registi e autotrasportatori.
Il nostro impegno però è stato anche fortemente politico, alcuni di noi sono stati candidati per contribuire alla gestione della cosa pubblica portando un contributo “giovane”. Non si tratta semplicemente di mettere in campo proposte per la “categoria” giovani, ma di portare un punto di vista appartenente ad un’altra generazione, cresciuta con una diversa sensibilità e con una diversa percezione delle cose. Come generazione, ma più ancora come giovanile, coltiviamo la sensibilità europea, la consapevolezza che il nostro mondo non finisce al confine amministrativo di un paese; portiamo la voglia di conoscere e di capire ciò che è diverso da noi, portiamo la sensibilità delle problematiche del precariato, che viviamo ogni giorno da quando siamo nati. Portiamo l’attenzione contro ogni forma di discriminazione, sia legata all’etnia che all’orientamento sessuale. Siamo fortemente contrari a chi cerca di far passare l’impegno dei giovani come una chiamata alle armi di una lotta tra generazioni, non è questo l’obiettivo del nostro lavoro.
Ci impegniamo perché crediamo ancora che sia possibile un risveglio di interesse nei confronti della Politica, quella bella e sana che in questi anni abbiamo cercato di alimentare. Ma come giovani candidati siamo consapevoli di portare, innanzi tutto, la responsabilità di dovere essere la generazione chiamata ad impegnarsi politicamente, ed umanamente, per cambiare rotta al paese; in un momento tale, sappiamo di essere in parte depositari dell’ultimo atto di fiducia da parte dell’elettorato.
Abbiamo però la fortuna di avere un’altra cosa, che speso ci si dimentica, l’entusiasmo e il coraggio che solo chi è giovane può avere; un entusiasmo in grado di dare un serio contributo a tutta la squadra messa in campo, l’entusiasmo e la determinazione di chi sa di non essere solo.
Giulia Bertelli (segretaria GD e candidata PD al Consiglio Comunale di Ferrara) Davide Bertolasi (candidato PD al Consiglio Comunale di Ferrara)
Enrico Bassi (candidato PD al Consiglio Comunale di Copparo)

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Sisma, la ricostruzione dei beni pubblici e culturali danneggiati

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La ricostruzione dei beni pubblici e culturali danneggiati dal terremoto del 2012. Il ministro Franceschini: “Un esempio virtuoso di riferimento per affrontare in futuro eventi calamitosi”. Il presidente Errani: “Una grande mole di lavoro realizzata grazie a un intenso sistema di collaborazione”

Bologna – “La collaborazione tra Ministero, Regione, Amministrazioni locali e Diocesi realizzata in Emilia-Romagna per la gestione del terremoto rappresenta un esempio virtuoso che sarà di riferimento per chiunque dovrà affrontare in futuro eventi calamitosi”. Così il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini nel corso della presentazione in Regione delprogramma per la riparazione e il ripristino dei beni pubblici e culturali avviato in Emilia-Romagna dopo il sisma del 2012, alla presenza del presidente della Regione e commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani, degli assessori regionali alle Infrastrutture e urbanistica Alfredo Peri e alla Cultura Massimo Mezzetti, del direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici Carla Di Francesco e don Mirko Corsini dell’Ufficio amministrativo diocesano.
“La gestione del terremoto in Emilia-Romagna – ha aggiunto il ministro – è un’esperienza di cui tenere conto per la legge quadro sulle calamità naturali che a breve presenterò al Consiglio dei ministri e che consentirà in situazioni di emergenza di operare in un unico ambito normativo definito”.
“L’intenso sistema di collaborazione è l’aspetto più rilevante della grande mole di lavoro necessaria a ricostruire tutto, in sicurezza e meglio”, ha sottolineato il commissario e presidente Errani. “Il piano di ricostruzione è partito, con priorità definite e con tempi, risorse economiche e qualità degli interventi che terranno conto delle realtà specifiche e saranno verificabili e di livello avanzato. Nei prossimi mesi continueremo a lavorare con il Governo e il Parlamento per reperire le risorse mancanti per completare la ricostruzione (1 miliardo di euro) e per ottenere una fiscalità di vantaggio per le piccole attività produttive dei centri storici colpiti dal terremoto, nel pieno rispetto delle normative europee”.
Nei prossimi giorni, inoltre, si terrà anche un incontro con i vescovi delle Diocesi ricomprese nella zona del cratere.

I numeri della ricostruzione dei beni pubblici e culturali
Cinquecentoquarantanove milioni di euro per 664 interventi. E’ il quadro di sintesi dei tre piani operativi 2013-2014 che riguardano la ricostruzione o il recupero delle opere pubbliche e beni culturali danneggiati dal terremoto del 2012.
Si tratta della prima attuazione del “Programma per la riparazione e il ripristino delle opere pubbliche e dei beni culturali” che prevede complessivamente 1.540 interventi per un importo di 1 miliardo e 354 milioni di euro. Nello specifico, per la parte dei Beni culturali, il programma prevede un finanziamento di 963 milioni di euro per 999 interventi calcolati sulla base della schedatura e valutazione del danno effettuata dalle squadre dell’Unità di crisi del Mibact.
Il Programma è stato definito dopo i primi interventi provvisionali e di somma urgenza effettuati già all’indomani del sisma per riaprire le “zone rosse”, ripristinare la viabilità, facilitare il rientro di coloro che avevano le abitazioni esposte a un rischio esterno (circa 2.000 interventi per oltre 200 milioni di euro), mentre contemporaneamente venivano costruite le soluzioni provvisorie per le scuole, i municipi, le palestre, le soluzioni residenziali e gli edifici pubblici temporanei.
Le opere pubbliche e i beni culturali che vi sono ricompresi (dalle chiese ai teatri dalle scuole alle strutture sanitarie) sono state individuati grazie ad un rilievo del danno effettuato dalla struttura del commissario delegato alla ricostruzione insieme a Comuni, Direzione regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna.
Nel dettaglio, i piani operativi 2013-2014 prevedono:
– 131 milioni di euro per 179 interventi in opere pubbliche;
– 288 milioni di euro per 363 interventi per beni culturali soggetti a tutela;
– 122, 6 milioni di euro per 122 interventi in edilizia scolastica e universitaria;
– 8 milioni accantonati per interventi in cui sono presenti proprietà miste pubblico/private.
Fino ad oggi sono stati presentati 226 progetti di cui 109 interventi riguardano beni soggetti alla tutela, 60 beni non soggetti alla tutela e 57 con importo inferiore a cinquanta mila euro, mentre gli altri sono in fase di redazione.
Entro la fine dell’anno partiranno almeno una trentina di cantieri per quanto riguarda il piano delle opere pubbliche. A titolo di esempio, tra i beni tutelati, saranno aperti i cantieri della Chiesa della Confraternita della buona morte a Finale Emilia, del Torrione degli Spagnoli a Carpi, della Chiesa e convento di S. Paolo in Monte a Bologna e della Chiesa di S.Pietro apostolo a Cento e, a Ferrara, della Chiesa di S.Apollonia, della Chiesa dei Santissimi Giuseppe, Tecla e Rita e del Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah a Ferrara.

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Servizi per la prima infanzia e per le scuole dell’infanzia paritarie: dalla Regione oltre 11 milioni di euro per il 2014

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore Marzocchi: “Fondi nazionali azzerati da oltre tre anni per i nidi, la Regione invece mantiene invariate le risorse”

Bologna – “Nonostante i fondi nazionali per i servizi dedicati alla prima infanzia siano stati praticamente azzerati da oltre tre anni, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di mantenere invariato il finanziamento per quest’ambito, che per noi è fondamentale”. Così l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi ha commentato l’approvazione, da parte della giunta, di un “pacchetto” complessivo di oltre 11 milioni di euro destinato ai servizi per la prima infanzia (zero-tre anni) e alle scuole dell’infanzia paritarie (comunali e private). “I servizi per i piccoli e i piccolissimi – ha sottolineato l’assessore – rivestono un’importanza strategica, sicuramente per le famiglie che lavorano, ma prima di tutto per i bimbi stessi, per accompagnare e sostenere la loro formazione: richiedono quindi risorse costanti nel tempo”.
Servizi educativi zero-tre anni
Sullo stanziamento complessivo, 7 milioni e 250mila euro sono destinati a nidi, micronidi, piccoli gruppi educativi e servizi integrativi per la fascia zero-tre. Di questi, 6.312.720 euro verranno ripartiti sui territori provinciali sulla base del numero dei bambini iscritti. La parte di finanziamento rimanente servirà per qualificare ancora di più l’intero sistema educativo attraverso la funzione del coordinamento pedagogico (607.000 euro) e la formazione degli operatori (330.280 euro). Le risorse per la qualificazione saranno ripartite sulla base del numero dei servizi presenti, con una quota uguale per tutte le Province e sulla base del numero dei coordinatori, mentre le risorse per la formazione verranno divise in base al numero degli operatori.
Sempre più qualità nei servizi con il percorso di auto ed etero valutazione
Nel programma 2014 viene chiesto alle Province di orientare i piani di formazione e il sostegno dei coordinamenti alla realizzazione di un percorso sperimentale di auto ed etero valutazione, finalizzato a un controllo costante della qualità dei servizi. A completamento del sistema dei servizi zero-3 anni, va sottolineato infatti l’avvio e il consolidamento del percorso di valutazione dei servizi: in base a quanto previsto da un’apposita delibera di giunta, è stata ampiamente condivisa la metodologia e l’avvio della sperimentazione di autovalutazione dei servizi in tutti i territori, con il coinvolgimento di operatori, personale non educativo e coordinatori pedagogici. Come d’accordo con gli enti locali, è previsto per i prossimi mesi uno stanziamento regionale di altri 400mila euro: consentirà, già dall’anno scolastico 2014-2015, di avviare concretamente il percorso integrato di auto ed etero valutazione.
Servizi 3-6 anni: risorse 2014 per le scuole paritarie (comunali e private)
In Emilia-Romagna il sistema dei servizi per la fascia 3-6 anni prevede finanziamenti per la qualificazione e il miglioramento delle scuole dell’infanzia appartenenti al sistema nazionale (come previsto dalla legge regionale 26 del 2001) e si basa sulla sottoscrizione di intese triennali tra Regione, enti locali e associazioni regionali di gestori, e al tempo stesso sui programmi triennali che stabiliscono priorità e criteri di finanziamento. L’assessore Marzocchi ha ribadito a questo proposito “il grande valore del sistema integrato delle scuole dell’infanzia, formato dalle scuole paritarie e dalle scuole statali: insieme riescono ad accogliere i bambini della regione, condividendo esperienze e percorsi educativi importanti”.
I programmi regionali puntano ad accrescere la qualità dell’offerta educativa e a promuovere il raccordo tra le scuole dell’infanzia, i servizi zero-3 anni e la scuola dell’obbligo. Anche quest’anno vengono ripartiti tra le Province complessivamente 4 milioni e 20mila euro, con tre obiettivi precisi: qualificazione delle scuole dell’infanzia del sistema nazionale di istruzione, in particolare delle scuole dell’infanzia paritarie (e dunque comunali e private); miglioramento complessivo delle scuole dell’infanzia paritarie private; sostegno a figure di coordinamento pedagogico, destinato ai soggetti firmatari delle intese.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 19 maggio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara


La newsletter del 19 maggio 2014

SISMA 2012 – Presentati da Sindaco e Assessori comunali le azioni messe in campo e il calendario degli appuntamenti
A due anni dal terremoto del maggio 2012, iniziative e stato dell’arte
19-05-2014

Questa mattina, lunedì 19 maggio nella residenza municipale, il Sindaco di Ferrara, gli Assessori comunali ai Lavori Publbici, alla Cultura, all’Urbanistica, alla Sanità e Servizi alla Persona, insieme alla Presidente della Provincia e al Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia Romagna hanno incontrato i giornalisti per fare il punto della situazione sui progetti di ricostruzione e sulle attività per la promozione di una cultura diffusa della prevenzione sismica a due anni dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Nell’occasione, oltre a fornire dati e aggiornamenti sulle azioni svolte o in fase di realizzazione, è stato presentato il calendario di appuntamenti rivolti a cittadini, studenti e operatori del settore “A due anni dal sisma” curati dall’Urban Center (Ferrara, maggio – giugno 2014).

>> CALENDARIO INCONTRI E INIZIATIVE “A due anni dal sisma – Ferrara maggio-giugno 2014” (a cura dell’Urban Center del Comune di Ferrara)

>> ALTRA DOCUMENTAZIONE SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA

>> A DUE ANNI DAL SISMA (a cura dell’Assessorato Lavori Pubblici)

Il punto sulla ricostruzione. La ristrutturazione della primaria Mosti e la nuova materna Aquilone

In questi 24 mesi sono stati realizzati interventi per quasi 14 milioni di euro, finanziati dalla Regione nell’ambito della gestione commissariale e dai rimborsi assicurativi ricevuti dal Comune di Ferrara (5,5 milioni di euro di interventi finanziativi ad oggi su un totale di 20,3 milioni di euro di rimborso assicurativo ricevuto).

La parte maggiormente rilevante degli interventi ha riguardato il recupero post sisma del patrimonio scolastico del Comune: 6,2 milioni di euro di lavori, dei quali sono attualmente in corso i lavori alla primaria Ercole Mosti (0,97 milioni di euro) e della nuova scuola materna Aquilone (1,85 milioni di euro la base d’asta). Entrambi gli interventi (il primo, alla primaria Mosti, consegnato il 28 ottobre 2013 prevede la realizzazione di 10 nuove aule, spazio per laboratori, palestra e mensa, e il secondo, alla materna Aquilone, consegnato il 17 marzo 2014, prevede la realizzazione di una nuova scuola con quattro sezioni con relativi dormitori, spazi comuni e una zona servizi con cucina, spogliatoi e uffici, con una configurazione a corte aperta) si concluderanno per l’inizio dell’Anno Scolastico 2014-’15. Ad oggi alla primaria Mosti si sono conclusi gli interventi strutturali e alla materna Aquilone le fondazioni.

Il Programma 2014-15 delle opere pubbliche e dei beni monumentali

Investimenti che vedono il Comune di Ferrara come stazione appaltante per 38,6 milioni di euro: 23,8 milioni di euro dalla Regione e altri 14,8 finanziati con i rimborsi assicurativi:

– 8,20 milioni di euro per Palazzi e uffici comunali: secondo stralcio di lavori a Palazzo Municipale 2,50 milioni di euro; Polo tecnico di via Marconi 2,10 milioni di euro; Complesso di San Paolo 2,48 milioni di euro; Tribunale e Procura della Repubblica 0,78 milioni di euro; Palazzo via del Podestà 0,37 milioni di euro.

– 16,30 milioni di euro per Musei e Biblioteche: 5,10 milioni di euro per Palazzo Massari e Palazzo Cavalieri di Malta (comprensivo dell’intervento previsto nel Programma Speciale d’Area del Centro Storico), 2,85 milioni di euro per Palazzo Schifanoia (comprensivi dei 0,55 milioni euro di contributi SMS solidali); 2,50 milioni di euro per Palazzo dei Diamanti e la Pinacoteca Nazionale; 2,50 milioni di euro per la Biblioteca Ariostea (intervento programmato nel 2015); 1,50 milioni di euro per il Teatro Comunale (intervento programmato nel 2015); 0,90 milioni di euro per Palazzo Bonacossi; 0,62 milioni di euro per Palazzina Marfisa.

– 6,60 milioni di euro per le Chiese di proprietà del Comune di Ferrara: 1,95 milioni di euro per la Certosa e 1,00 milioni di euro per la Chiesa di San Cristoforo; 1,50 milioni di euro per la Chiesa di Santa Maria della Consolazione; 0,76 milioni di euro per la Chiesa della Madonnina; 0,89 milioni di euro per il Convento e la Chiesa di Sant’Antonio in Polesine.

– 4,00 milioni di euro per interventi sull’edilizia pubblica, dei quali 1,75 milioni di euro per il Centro Fieristico di Ferrara; 0,50 milioni di euro in interventi presso Centri Sociali e altra edilizia sociale; 0,77 milioni di euro per interventi di edilizia sportiva; 0,35 milioni di euro per interventi presso la Casa di Riposo di via Ripagrande.

– 3,50 milioni di euro per il recupero di edifici da tempo dismessi o inutilizzati che saranno recuperati e dei quali è già stato individuato il futuro riutilizzo: ex MOF, un intervento di recupero di 1,00 milione di euro, per la futura sede dell’Urban Center in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Ferrara; Casa Niccolini, un intervento di 1,00 milione di euro, per la futura sede della sezione ragazzi della Biblioteca Ariostea a completamento del Polo delle carte; Porta Paola, un intervento di 1,00 milioni di euro, per la futura sede del Centro di Documentazione delle Mura Estensi; Torre dell’Orologio, un intervento di 0,50 milioni di euro, per la futura sede dell’Ente Palio di Ferrara.

Tutti questi interventi sono attualmente in fase di progettazione. Per 15 di questi la progettazione preliminare è già stata consegnata in Regione per ottenere il via libera.

Il nuovo Piano Intercomunale di Protezione Civile

Il Consiglio Comunale di Ferrara ha approvato l’8 luglio 2013 il nuovo Piano Intercomunale di Protezione Civile, che ha, tra le altre, aggiornato anche la sezione relativa al rischio sismico.

In conformità con quanto previsto dal Piano di Protezione Civile sono state individuate: le 87 Aree di attesa (da raggiungere a piedi, dove si aspettano i primi soccorsi, individuate con apposita segnaletica), le 24 Aree di ammassamento (campi base per gli operatori e i materiali, luoghi sicuri, con dotazione rete, collegamenti stradali) e le 15 Aree di prima assistenza (aree di primo ricovero per persone da evacuare a seguito calamità o grave rischio). In queste settimane sono iniziati i lavori per istallare la segnaletica di identificazione di queste aree, intervento che proseguirà durante l’estate. È stato inoltre redatto, in collaborazione con TeckneHub del Tecnopolo dell’Universitá di Ferrara, il vademecum “La gestione del rischio sismico e le Aree di attesa in caso di emergenza”, stampato in 10mila copie.

AZIENDA USL/ASSESSORATO SANITA’ – Consolidata l’attività promossa nei tre distretti territoriali
L’utilizzo delle risorse destinate alla non autosufficienza a Ferrara e provincia
19-05-2014

In riferimento alle notizie riportate in questi giorni dalla stampa locale da cui si evincerebbe un mancato utilizzo di risorse destinate alla non autosufficienza, è assolutamente opportuno dare conto della realtà delle cose.

In primo luogo occorre richiamare il percorso che porta alla definizione dei Programmi per la non autosufficienza – da inserire nei Piani attuativi distrettuali per la salute ed il benessere sociale – che parte dall’assegnazione delle risorse del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA) e, quando ne ricorra il caso, del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze (FNA) da parte della Regione Emilia-Romagna alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS).
La stessa CTSS definisce i criteri di riparto delle risorse e le linee di indirizzo ai tre Distretti della provincia, per una programmazione integrata del FRNA e del FNA.

Come risaputo, il FNA ha avuto nel corso degli anni un’esistenza “altalenante” sia in termini di esistenza che come dotazione finanziaria. In forza di ciò la Regione, nelle stessa circolare di assegnazione delle risorse per l’anno 2012, indicava che, “in una situazione di generalizzata e forte riduzione delle risorse, ed in considerazione del completo azzeramento a seguito di scelte governative del canale di finanziamento relativo al Fondo nazionale per le non autosufficienze (…) ogni ambito distrettuale è tenuto a programmare l’attività ed i servizi del 2012 al fine di rendere l’offerta compatibile tendenzialmente con le risorse assegnate annualmente, considerando il fatto che le decisioni inerenti alcuni servizi (residenza e semiresidenza) comportano vincoli e rigidità per le future gestioni. In questo contesto non pare una scelta più sostenibile utilizzare le risorse disponibili nel 2012 per elevare e tenere elevato il livello d’offerta dei servizi”.
Nell’analoga nota relativa alle risorse 2013, la stessa Regione ha indicato che “la programmazione distrettuale 2013 deve garantire una spesa che anche per gli anni futuri non superi il livello di risorse FRNA assegnate per l’anno 2013”. E negli indirizzi 2014, la Regione nel raccomandare una “azione di allineamento del livello di offerta dei servizi al livello di assegnazione annuale delle risorse (…) in considerazione delle incertezze del sistema complessivo di welfare”, riconferma ad operare “al fine di rendere il sistema dei servizi sostenibile in una prospettiva futura”.
In tale ottica, la programmazione distrettuale ha tenuto conto degli interventi da assicurare a seguito della realizzazione o dell’ampliamento di nuove strutture per anziani e disabili finanziati con contributi regionali in conto capitale che, in quanto tali, avrebbero dovuto essere ricompresi nelle azioni territoriali al momento della loro attivazione. Uno di questi interventi è stato ultimato e sarà accreditato in corso d’anno, mentre altri tre sono ancora in corso.
Parimenti, la programmazione ha dovuto tener conto delle risorse da garantire al processo di accreditamento transitorio dei servizi socio-sanitari che arriverà al definitivo a partire dall’1.1.2015.

In tale quadro la CTSS, i Comuni dei tre Distretti e l’Azienda USL di Ferrara hanno dato vita ad una programmazione partecipata che ha avuto attorno ai tavoli d’area anziani e disabili soggetti pubblici e privati, del privato sociale e dell’associazionismo oltre ad un confronto con le organizzazioni sindacali.

Quanto alle cifre riportate, va osservato che, oltre a quanto fin qui delineato, esse vanno lette riportando le specifiche indicate al momento della loro presentazione. In particolare, per i residui dell’anno 2012, infatti, vanno di fatto detratti gli importi per rendicontazioni di azioni effettuate da diversi soggetti e giunte all’Az. USL dopo la chiusura dell’esercizio contabile. Per il solo Comune di Ferrara, tali cifre ammontano a 678.771,86 €..

E’ in tale contesto che va letta l’attività per la non autosufficienza in provincia di Ferrara che, negli ultimi anni, con il concorso di tutti i soggetti interessati, ha consentito di poter confermare e consolidare l’attività promossa a favore delle persone non-autosufficienti nei tre distretti della provincia e che è stata caratterizzata dalla crescita collettiva e sostanzialmente uniforme del sistema integrato degli interventi e dei servizi socio-sanitari.

a CURA: Ufficio stampa Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara / Assessorato alla Sanità Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro con l’autrice martedì 20 maggio alle 17
Emozioni tradotte in poesia da Anna Mazzoli Marti
19-05-2014

Si intitola ‘Pensieri oltre le colline’ la raccolta di poesie firmate da Anna Mazzoli Marti che martedì 20 maggio alle 17 sarà presentata nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Ne parlerà con l’autrice Rita Montanari, con introduzione di Gianna Vancini e letture di Gabriella Veroni. L’incontro è a cura del Gruppo Scrittori Ferraresi.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
‘Pensieri oltre le colline’, l’opera prima di Anna Mazzoli Marti, una silloge poetica in cui impressioni, stati d’animo ed emozioni sono il filo conduttore e lo specchio che riflette l’animo della scrittrice. Una suggestiva raccolta poetica caratterizzata dalla dualità fra la nostalgia per la sua terra d’origine, la Toscana, e la sua vita a Ferrara, dove vive, ha lavorato e coltiva gli affetti.

ASSESSORATO AL DECENTRAMENTO – Da domani attiva la nuova sede al numero civico 165/E
Inaugurati gli uffici comunali decentrati di via Putinati trasferiti da via Naviglio
19-05-2014

Completato il trasloco da via Naviglio 11, da domani martedì 20 maggio in via Otello Putinati 165/E apriranno regolarmente al pubblico gli uffici decentrati della più moderna sede della Circoscrizione Est – Nord Est. Il nuovo spazio, oltre a fornire i tradizionali servizi anagrafici (carte d’identità, certificazioni, ecc.) si propone come un vero e proprio punto informativo e di relazione con il pubblico. Un centro a disposizione di tutti i cittadini ferraresi, al quale rivolgersi per rapportarsi con l’Amministrazione comunale e per confrontarsi con le specificità del territorio.

La presentazione dei nuovi uffici, affacciati sul Volano e completamente accessibili, si è svolta questa mattina nel corso di una breve cerimonia inaugurale. Al taglio del nastro erano presenti il Sindaco e gli assessori comunali al Decentramento e ai Lavori pubblici.

Il trasferimento è stato realizzato dall’Amministrazione comunale nell’ambito del processo di riorganizzazione dei servizi decentrati rivolti ai cittadini. Percorso che, oltre al mantenimento delle altre sedi circoscrizionali esistenti comprende sia l’attivazione dello sportello Anagrafe di Cona – avvenuta in aprile al CUP dell’arcispedale S. Anna – sia la prossima apertura di un punto anagrafico al Centro sociale di Boara.

La nuova sede di via Putinati osserverà i consueti orari di apertura al pubblico: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30, martedì 8.30/13 e 14/16.30.

“Un gelato con i candidati”: domani un nuovo appuntamento per gli elettori

da: ufficio stampa Comitato Elettorale Vittorio Anselmi, Candidato Sindaco di Ferrara

“Un gelato con i candidati” è l’appuntamento rivolto agli elettori domani, martedì 20, alle ore 17,00 presso il banchetto di Forza Italia, situato in corso Martiri della Liberà.
Nell’occasione sarà presente Simone Furlan, candidato al Parlamento Europeo per Forza Italia, oltre al candidato sindaco Vittorio Anselmi.

Sempre domani, alle ore 19.15, presso la “Caffetteria Cavour” in Viale Cavour 52, è convocata conferenza stampa per la presentazione della lista della Lega Nord a sostegno della corsa a sindaco di Vittorio Anselmi, alla presenza del candidato alle europee Emanuele Cestari.
A seguire buffet offerto per tutti i partecipanti.

“E ti mando un saluto… dal campo di calcetto”: il 24 maggio un grande divertimento per i bambini di Porto Garibaldi

da: Delta Input s.a.s.

C’è un appuntamento straordinario per gli alunni della scuola elementare di Porto Garibaldi: per festeggiare il grande successo di “E ti mando un saluto”, il laboratorio didattico organizzato nell’ambito della Sagra della Seppia e della Canocchia che nel fine settimana ha visto tanti bambini della scuola locale protagonisti – insieme ai propri genitori – nel disegnare fantasiose e coloratissime cartoline dedicate alla valorizzazione di peculiarità e tipicità dell’antica Magnavacca, nel pomeriggio di sabato 24 maggio (subito prima di riaprire la loro straordinaria ‘fabbrica’) i piccoli artisti ed i loro accompagnatori sono attesi al campo di calcetto in piazza don Verità. Perché prima dell’avvio degli incontri ”due contro due” del Trofeo Sicura Gruppo A2A organizzato dall’Unione Sportiva Volania nell’ambito di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla…e non solo”, cartellone-contenitore di eventi itineranti promossi da Delta Input con il contributo, fra gli altri, di Comune di Comacchio, Provincia e Camera di Commercio di Ferrara e dell’Associazione L’Alba, potranno accedere e giocare liberamente presentando una delle loro bellissime cartoline. Che per l’occasione sarà arricchita con lo speciale ‘annullo filatelico’ dedicato alla Sagra della Seppia e della Canocchia ed affrancata perché possano spedirla ad amici, genitori o parenti ai quali vorranno mandare i loro saluti da Porto Garibaldi.

Luca Pancalli, presidente nazionale Comitato Paralimpico, al Village Florenz il 22 maggio per illustrare l’importanza sociale dello sport

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

La settimana appena iniziata vedrà la fiera Exposanità a Bologna dove sono previsti alcuni eventi sportivi con atleti PARALIMPICI. Alcune squadre, per un totale di circa 80 persone, verranno alloggiate al Village Florenz dal 21.05 al 24.05: tra queste la Nazionale italiana basket under 22, la squadra italiana di sollevamento pesi, oltre che il team tricolore di calciobalilla. Tra gli ospiti del Florenz ci sarà pure il quintetto di pallacanestro afghano paralimpico che per la prima volta si reca all’estero.
Nell’ambito di questa presenza giovedì 22 maggio, alle ore 20,00 sempre presso il Florenz, (presso il Lido degli Scacchi, in provincia di Ferrara) interverrà Luca Pancalli, presidente Comitato Paralimpico Italiano, che sarà lieto di incontrare la stampa per illustrare, nel corso di una specifica conferenza alla quale siete invitati, l’importanza sociale dello sport e della sua capacità di aggregazione sociale. Una realtà importante quello dello sport paralimpico che in Emilia Romagna conta circa duemila atleti.

Quel pizzino dal palco: addosso ai 5 stelle…

Un lettore ci ha scritto per riferire una vicenda gravemente scorretta accaduta ieri durante il confronto elettorale che si è svolto in castello. Riportiamo qui la sua testimonianza.
“Desidero segnalare un episodio emblematico del clima politico attuale. Domenica mattina 18 maggio ho assistito nella Caffetteria Castello ad un dibattito organizzato dal Movimento Federalista Europeo e Comitato Ferrara per la Federazione Europea a cui erano invitati i candidati della Circoscrizione Nord-Est alle elezioni del Parlamento Europeo del 25 maggio. Presiedevano l’incontro Rossella Zadro, vicepresidente del Comitato e attuale esponente della Giunta comunale (nonché candidata alle amministrative per il Centro Democratico, a sostegno di Tagliani) e Giorgio Anselmi, direttore della rivista “L’Unità Europea”. Dopo un introduzione del sindaco uscente Tiziano Tagliani (Pd), in corsa per il secondo mandato, sono iniziati gli interventi dei vari candidati. Era presente un buon numero di liste. Dopo gli interventi degli esponenti di Fratelli d’Italia, L’Altra Europa con Tsipras, Scelta Europea, Nuovo Centrodestra, Partito Democratico, è stata la volta della candidata del Movimento 5 Stelle Francesca Nicchia, laureata in economia, che ha evidenziato le conseguenze dell’adesione all’Eurozona e ai Trattati europei, subite dai cittadini a causa di decisioni mai sottoposte a nessun tipo di consultazione. Finito il proprio intervento, Francesca Nicchia non ha fatto in tempo a sedersi in platea che Giorgio Anselmi, moderatore del dibattito, si è alzato dal tavolo dei relatori per avvicinarsi a una persona del pubblico – che fino a quel momento aveva rivestito il ruolo di “fotografo ufficiale” dell’incontro – consegnandogli un fogliettino.

Il caso ha voluto che io fossi seduto molto vicino a questa persona e ho avuto la possibilità di leggere la prima frase del “pizzino” che esortava inequivocabilmente un intervento “CONTRO M5S”, sottolineato con doppia linea.

Questa persona, destinataria del messaggio è stata subito inserita nella lista degli interventi dal “moderatore” Anselmi e, appena presa la parola, il “fotografo ufficiale” trasformatosi in “militante federalista” ha porta avanti un’invettiva sollecitata e mirata contro Movimento 5 Stelle e la candidata presente all’incontro, questo tra gli applausi della maggioranza dei federalisti presenti, rappresentati Pd e Scelta Europea compresi e lo sdegno degli esponenti di L’Altra Europa con Tsipras e di alcune altre persone del pubblico.

Ciò che è accaduto è moralmente e politicamente disgustoso: un moderatore di un evento pubblico patrocinato da un Comitato cittadino che vede la presenza dell’istituzione Comune al suo interno, non può permettersi di condurre un dibattito progettando interventi che sostengano solo una delle tante espressioni politiche presenti, cercando di distruggere in modo pilotato un’idea diversa, per altro ben motivata e argomentata. Trovo altrettanto vergognoso che autorità cittadine, candidate alle prossime amministrative, come Tagliani e Zadro prestino la loro disponibilità ad essere garanti del rispetto della pluralità di pensiero dei cittadini in questi incontri, che purtroppo hanno un preciso e univoco indirizzo politico. E’ anche a causa di incontri come questi che la democrazia in questa città, in Italia e in Europa appare sempre più come un diritto che ci stanno togliendo, pezzo dopo pezzo”.

L.Z. cittadino indignato (lettera firmata)

Un difficile rapporto tra parole scritte e immagini: i ‘Racconti d’amore’ di Elisabetta Sgarbi

Così, da studioso bassaniano, mi reco al cinema a vedere Racconti d’amore, di cui l’episodio centrale s’intitola Micol “da un racconto (?) di Giorgio Bassani” e m’appresto a dare la mia valutazione del film diretto da Elisabetta Sgarbi: non tre stellette ma tre “i”: Impostato, Impettito, Ingenuo.

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La ‘locandina’ di uno dei quattro racconti del film

E’ sempre difficile rendere “visive” le parole. E ben lo sanno quei registi che si sono cimentati con capolavori della narrativa, da De Sica regista de Il giardino dei Finzi-Contini a Visconti che affronta James Cain in Ossessione, Tomasi di Lampedusa in Il Gattopardo, d’Annunzio ne L’innocente per non parlare di Verga e di Boito nel sommo capolavoro Senso. La difficoltà, come ribadisce un critico attentissimo quale Alfonso Berardinelli, è nella capacità di rendere in immagine la parola. Un caso per tutti, il fallimento di un regista difficile come Jean-Marie Straub, coadiuvato da Danièle Huillet, che filma cinque tra i ventisette dei Dialoghi con Leucò di Pavese, secondo quella tecnica straniante che tanto mi ricorda quella del film della Sgarbi.
Sembra quasi che il risultato sia lo stesso. Pochi osano dimostrare che il film è sbagliato, proprio per non apparire incolti o non all’altezza dell’evento. I nomi che compaiono, Franco Battiato per le musiche, Laura Morante Michela Cescon, Sabrina Colle, Rosalinda Celentano, Tony Laudadio, Ivana Pantaleo, Andrea Renzi, Elena Radonicich, per quattro storie d’amore e di Resistenza ispirate ai racconti di Sergio Claudio Perroni, Fausta Garavini, Giorgio Bassani e Tony Laudadio, dovrebbero essere la garanzia di un film che, tuttavia, risulta inesorabilmente “impostato”.
Dalla fragorosità della musica scelta da Battiato alla posa “assettatuzza” direbbe Boccaccio, vale a dire del modo in cui i protagonisti straniati sono più preoccupati del come indossare abiti d’epoca, rifatti con una precisione encomiabile “ton sur ton”, che gli abiti della miseria contadina di tre storie o dell’eleganza di Micol nel “racconto” bassaniano. Si veda il primo episodio: lei indossa un basco che è così ben sistemato sulla testa da apparire falso. O nell’episodio tratto dal racconto della Garavini: lo scialle con cui la donna si copre la testa, sopra il golf all’uncinetto e col foulard annodato, rendono una posa da museo del costume.

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Un immagine del film di Elisabetta Sgarbi

“Impettito”: la bella Micol cammina tra le case di Ferrara, le mura e il parco che la relega. La vediamo scendere le scale dove s’affastella la collezione della famiglia Sgarbi, e che mai Bassani avrebbe approvato come décor della casa della sua protagonista. Lei, che è la signora dei vetri e che ha la sua stanza decorata con i làttimi veneziani, preoccupata su come indossare il bel vestito bianco e nero, di una brava stilista, usato per recarsi alla visita al cimitero ebraico o alla sinagoga. Non basta la voce di Toni Servillo a commentare la qualità della prosa bassaniana. Certo, è facile per chi, alla prima occhiata, scopre i luoghi che da sempre fanno parte del suo immaginario, trovarne l’irrealtà. Tanto giusta quanto contraddetta nei luoghi reali elencati in coda al film. Eppure, al di là di una bellissima fotografia e dello scorrere lento del fiume, sembra quasi che l’umanità dolente e delusa, che si dovrebbe e potrebbe confrontare con la maestosità del Po e del Delta, venga sconfitta dall’impettita presenza di begli attori che sembrano messi lì per caso, a testimoniare la qualità dell’operazione.
Il miglior episodio, quello di Laudadio, per un momento lascia trapelare, in quello stringersi delle labbra sottili del pescatore innamorato, un’angoscia irrimediabile. Potremmo allora dire che quel film ha tutte le caratteristiche e i pregi e difetti di un bel documentario, e che il miracolo delle parole visive sembra perdersi nella vastità del fiume, percorso senza comunicarci quella fiducia della parola che si fa occhio, e occhio cinematografico.
E per una volta, non sembri presuntuoso il non lasciarsi intimidire dal sospetto di non apparire abbastanza colti.

La Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria del 14 maggio 2014, ovvero il silenzio dei prosciutti

da: Consulta Popolare San Camillo

La CTSS è un organismo istituzionale istituito per legge ed è costituito dai 26 Sindaci che costituiscono il territorio ferrarese. Il compito precipuo della CTSS è quello di esprimere l’indirizzo sulla programmazione sanitaria ferrarese (ex-Provincia) e l’approvazione dei Bilanci,preventivi e consuntivi,delle due Aziende: quella territoriale,ASL, e quella ospedaliera,AOSP. Quindi un ruolo fondamentale e impegnativo,a garanzia della trasparenza degli atti pubblici su una materia primaria che inerisce la salute dei cittadini. Il funzionamento della CTSS è governata da un Regolamento. Alla stessa stregua dei Consigli Comunali. Presidente di tale organismo è la Presidentessa della ex-Provincia di Ferrara,che ha gestito sin’ora tale organismo senza conoscere il Regolamento. A supporto burocratico di tale organismo una Segretaria,anch’Ella non a conoscenza del Regolamento. E i 26 Sindaci? Neppure loro! A tal punto che più volte,in nome di un fantomatico Regolamento inesistente,il pubblico,i rappresentanti degli Organi di Informazione e persino della Digos,sono stati esclusi dall’assistere a tali riunioni in nome del Regolamento! Tale esclusione è stata pure votata dai Sindaci in nome del Regolamento (che non conoscevano)! Ma tutti davano per scontato che così doveva essere! Così come qualche volta è capitato che l’ammissione del pubblico a tali riunioni sia stata votata,per grazia ricevuta,dai Sindaci! E’ così che si costruiscono i sistemi sopra la realtà. Poi il 26 giugno 2013,data fatidica di approvazione del Piano strategico sulla riorganizzazione sanitaria provinciale del marzo 1990 ( perchè è quello che è stato riapprovato!) il Sindaco di Comacchio si incuriosisce e finalmente si viene a conoscenza del Regolamento. E non poteva essere diversamente trattandosi di un Regolamento di funzionamento di un organismo pubblico! Addirittura,secondo la Zappaterra,era necessario fare richiesta per essere ammessi ad assistere. Per giustificare la nostra esclusione da una CTSS ci venne persino spiegato che anche la richiesta della CGIL-FF.PP non era stata accolta! Noi ingenuamente abbiamo creduto che doveva essere così. Una volta entrati in possesso del Regolamento abbiamo capito che la CTSS era stata gestita sino ad allora come una proprietà privata della politica! Del resto lo stesso PIANO STRATEGICO è stato presentato in forma anonima senza nessuna intestazione dell’Ente proponente e senza nessuna Delibera di adozione come invece prescrive il Regolamento. L’ASL approverà tale PIANO il 5 agosto 2013 con Delibera n.180! Maliziosamente,ma non troppo,viene spontaneo chiederci chi l’abbia redatto tale PIANO! Forse in Via di Porta Mare a Ferrara! E in nome di chi i Sindaci della Repubblica costituzionale italiana,per la quale hanno prestato giuramento,e quindi Pubblici Ufficiali,hanno approvato tale PIANO senza nessun mandato dei rispettivi Consigli Comunali? Di se stessi come all’epoca dei Podestà. Tali forti irregolarità,anzi illegittimità,sono state descritte nel mio Esposto-Lettera aperta al Prefetto di Ferrara il 19 gennaio del 2014,il quale in un recente incontro,seraficamente,si è limitato a dire che il PIANO STRATEGICO non è in discussione perchè è stato approvato (illegalmente) il 26 giugno 2013. NO! Il PIANO è stato approvato nella CTSS del febbraio 2012,sopra la testa della Comunità di Comacchio che allora era retta da un Commissario Prefettizio senza nessuna possibilità di confronto e di discussione! Tale PIANO è stato scritto nella Conferenza programmatica del PD tenutasi il 29/30 aprile 2011 a Portomaggiore!

La Conferenza socio-sanitaria del 14 maggio 2014

Approvazione dei Bilanci consuntivi 2013 dell’ASL di Ferrara e dell’AOSP S.Anna-Cona. Il malloppo consta ,più o meno,di 600 pagine! Che vengono inviate ai Sindaci una settimana prima. Tali Bilanci hanno una grande importanza perchè consentono,a due anni di distanza dall’apertura di Cona,di verificare con una certa precisione le dinamiche nella sanità ferrarese. L’art.11 del Regolamento di funzionamento della CTSS,2° comma stabilisce: “ I Direttori Generali delle Aziende sanitarie trasmettono tempestivamente l’elenco degli atti adottati al Presidente ed al Vicepresidente della CTSS.”. Negli Atti di Bilancio inviati ai Sindaci-Podestà manca il Verbale del Collegio Sindacale che certifichi la legittimità del Bilancio consuntivo dell’AOSP-S.Anna-Cona. Per chiunque abbia un pò di dimestichezza con qualsivoglia Bilancio,sopratutto i Sindaci-Pubblici Ufficiali,tale modus operandi dovrebbe,quantomeno “suggerire” qualche timida reazione. Niente da fare. Il Verbale del Collegio Sindacale che certifica il Bilancio della AOSP di Ferrara è stato inviato al Sindaco di Comacchio in data 14 maggio 2014 alle ore 17.16 dalla Segreteria della CTSS quando i Sindaci-Podestà stavano alzando la paletta per l’approvazione! Straordinario? No! Consuetudine! Si sono scusati per il ritardo! Ci si chiede come mai il Verbale del Collegio Sindacale atto obbligatorio di certificazione del Bilancio d’esercizio dell’AOSP approvato il 7 di maggio sia stato inviato alle 17.16 del 14 maggio quando ormai i Sindaci di Partito stavano votando! Nessuna domanda! Nessuna osservazione nel merito. Avrebbero votato anche sulla parola. Quasi a voler dire: “siamo noi i padroni”! Il grande giornalista conservatore Indro Montanelli ebbe a scrivere nel 1990 sul settimanale Oggi: “…i partiti gestiscono le Pubbliche Amministrazioni come delle piovre…”. Vent’anni fa! Gli interventi nella CTSS del 14 maggio sono stati 2 su 26 Sindaci,o loro rappresentanti! Questo è il Governo della sanità ferrarese! Certamente invierò al Prefetto di Ferrara l’ennesimo Esposto-Lettera aperta onde verificare se nel territorio ferrarese esiste un rappresentante dello Stato oppure il 27° Sindaco della ex-Provincia del Ducato Estense.

Manrico Mezzogori,Presidente Consulta Popolare S.Camillo.

Democrazia in Movimento propone un percorso comune

da: ufficio stampa & pubbliche relazioni Democrazia in Movimento

É arrivato il momento di costruire un’alternativa reale rappresentata dai cittadini, ragionando in termini di collettività e di bene pubblico, superando gli individualismi ed alla luce del sole.
Per questo Democrazia in Movimento propone un percorso comune con tutti coloro, singoli o gruppi che credono nella partecipazione attiva alla vita politico-sociale, con metodi e strumenti condivisi, partendo da alcuni principi fondamentali che riteniamo imprescindibili.
La nostra proposta
• La contrarietà a qualsiasi espressione o forma di leaderismo inteso come supremazia di uno o pochi sugli altri;
• Un metodo decisionale orizzontale basato su principi di democrazia diretta e/o liquida e/o partecipata;
• Una politica ispirata a principi di trasparenza e tracciabilità;
• L’espressa condanna di tutti i sistemi autoritari, liberticidi, totalitari, non democratici o di democrazia apparente e contemporaneamente il ripudio della guerra e della violenza in ogni sua forma;
• Nessuna distinzione di sesso, razza, lingua, religione, condizioni personali e sociali, cittadinanza e orientamento sessuale;
• Il diritto irrinunciabile al lavoro, alla solidarietà, all’uguaglianza, alla libera espressione del pensiero, alla salute, all’istruzione;
• La tutela delle risorse naturali quali beni comuni universali, ai quali tutti devono accedere in modo equo, solidale e sostenibile;
• La valorizzazione del merito, delle capacità e le competenze dei cittadini tutti.
Democrazia in Movimento intende promuovere questo incontro all’insegna del confronto aperto, nel reciproco rispetto di esperienze e peculiarità, unito alla ricerca di un percorso decisionale a tappe, che via via consenta a tutti i partecipanti di collaborare, fornendo il proprio contributo insieme agli altri, allo scopo di unire le forze ed incidere concretamente nella vita politica del paese, con più idee e maggiore massa critica.
La Conferenza Nazionale è prevista per l’8 giugno a Roma con interventi dei partecipanti, idee e proposte allo scopo di elaborare, condividere ed approvare un documento di intenti che costituirà il riferimento per singoli e gruppi, per la coerente organizzazione delle attività necessarie nei territori di riferimento.
Ad oggi hanno già mostrato interesse alla nostra iniziativa
Rete dei Cittadini
#Italialavorincorso
UnoValeTanto
Espulsi/fuoriusciti dal MoVimento 5 Stelle

Comacchio Summer Fest: sabato 31 maggio e domenica 1° giugno scoppia la festa

da: Consorzio Visit Ferrara

Sabato 31 maggio e domenica 1° giugno 2014, la festa è sulla spiaggia di Porto Garibaldi (FE), un vortice di musica e di spettacolo per tutta la family con il consorzio Visit Ferrara.

Notti magiche a Comacchio, per un inizio estate esplosivo! Sulle spiagge di Porto Garibaldi (FE) che di giorno si allungano limpide sotto il sole, tra profumi di salsedine ed ombrelloni multicolor, sabato 31 maggio e domenica 1° giugno 2014 scoppia la festa, con un grande evento gratuito all’insegna della musica e dello spettacolo. Dal tramonto all’alba le sabbie dorate dei lidi si trasformano per la prima volta in Comacchio Summer Fest, che dà il via ad una stagione estiva che si preannuncia esaltante. Si comincia dalle 17.00 sul lungomare, con postazioni di show e animazioni, alle 18.00 una divertente parata fatta di danze, musica ed esibizioni sportive invade la strada che costeggia la spiaggia, mentre dalle 20.00 artisti e musicisti si spostano sul grande palco per dare poi spazio (dalle 21.30) alle star che riscalderanno le due serate di fiesta. Special guest di sabato: Mirko Casadei Beach, Ivana Spagna, Andrea Mingardi e i ritmi dance per scatenarsi ad oltranza di Gigi d’Agostino dj set. Domenica il palco sarà invaso dalle esibizioni della Vasco Rossi tribute band, Patty Pravo, la stella mondiale della musica Gloria Gaynor, Osvaldo Supino e il dj set di Gabry Ponte. Scenografie, giochi acrobatici, artisti di strada, gastronomia ed eventi coronano il Comacchio Summer Fest, dedicato a tutte le famiglie che possono approfittare del divertente appuntamento on the beach per una rigenerante vacanza al mare e alla scoperta della Provincia di Ferrara. Il festival è organizzato da Ivano Manselvi, patron del Cento Carnevale d’Europa, con il patrocinio del Comune di Comacchio, del consorzio Comacchio Turismo e del consorzio Visit Ferrara, che conta oltre 60 soci tra gli operatori turistici di tutta la Provincia ferrarese.

Dal 30 maggio al 2 giugno, sistemazione low cost vicino al mare di Comacchio con il consorzio Visit Ferrara.

Al via per la prima volta il pedibus anche a San Giuseppe e a Porto Garibaldi

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Mentre al Lido degli Estensi il pedibus non andrà in deposito, ma prosegue invece sino al termine dell’anno scolastico, grazie alla straordinaria adesione di alunni e genitori, questa mattina il servizio di trasporto più salutare ed ecologico in assoluto ha preso il via anche nelle scuole primarie di San Giuseppe e di Porto Garibaldi. Sino alla fine di maggio dunque, anche gli alunni dei due suddetti plessi scolastici sperimenteranno i benefici del PEDIBUS, illustrati dalle operatrici della Coop Girogirotondo, che gestisce il servizio. L’Amministrazione Comunale ha promosso e sostenuto sin dallo scorso anno il progetto, che punta con decisione alla sostenibilità ambientale, oltre che alla prevenzione dei problemi circolatori e del sovrappeso, in quanto sono ben noti gli effetti positivi dell’attività motoria e del camminare, anche solo per mezz’ora al giorno. L’Assessore al Bilancio Sara Bellotti ha portato il saluto agli alunni in arrivo con il pedibus nella scuola primaria di San Giuseppe, mentre l’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli si è recata a salutare gli alunni della scuola elementare di Via Caizzo a Porto Garibaldi. L’Amministrazione Comunale riscontrando il consenso e l’entusiasmo con i quali gli alunni e i genitori hanno accolto il progetto, confida di portarlo avanti in futuro, contagiando sempre più studenti e magari estendendolo a periodi più ampi.

Cna, seminari per installatori ed edili. Dal digitale terrestre alla prevenzione nei cantieri

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Le Unioni provinciali Cna Installazioni e impianti e Costruzioni stanno promuovendo, in questi giorni, un fitto calendario di seminari di approfondimento rivolti alle imprese, che si terranno tutti preso la sede provinciale di via Caldirolo, 84.
Si inizia martedì 20 maggio, alle ore 18,30, per un incontro dedicato a “Il punto sul digitale terrestre e la valutazione sul segnale Lte: ovvero 4G, come nuova opportunità per le imprese”. Interverranno Alberto Zanellati, coordinatore nazionale del settore Impianti d’antenna TV e Giancarlo Pancaldi, del Cir di Ferrara, che terrà una comunicazione sulla situazione del digitale terrestre nella provincia di Ferrara.
Martedì 22 maggio, alle ore 18,30, si parlerà delle più importanti novità in materia di libretto d’impianto per la climatizzazione (invernale ed estiva) e di rapporto di efficienza energetica come previsto dal Dpr 74/2013, che entrerà in vigore dal 1° giugno prossimo. Interverrà Moreno Barbani, segretario regionale dell’Unione Cna Installazione impianti.
Infine, venerdì 23 maggio, alle ore 15, sempre presso la sede provinciale Cna, seminario su “La prevenzione delle cadute dall’alto nei cantieri edili e nelle opere di ingegneria civile”. Verranno affrontati argomenti come la normativa Uni En 795/2002, i principali componenti dei sistemi di arresto caduta, gli adempimenti e le responsabilità dei soggetti coinvolti. Relatore, Mauro Granata, tecnico progettista specializzato in sistemi di sicurezza anticaduta. Il seminario è patrocinato dal Consiglio provinciale geometri e dalla Fondazione dei geometri ferraresi.

Per informazioni, tel. Cna Ferrara (0532/749111) o scrivere a: acapozza@cnafe.it

Lunch Seminars, martedì e mercoledì appuntamento con “Differenziazione e sviluppo economico” e “Filiere produttive e nuova globalizzazione”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Doppio appuntamento con i Lunch Seminars, ciclo di seminari promossi e organizzati da Leonzio Rizzo, Davide Antonioli e Francesco Badia del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara.
Domani, martedì 20 maggio, alle ore 13 nell’Aula EC2, sarà Pier Paolo Saviotti di INRA GAEL, Université Pierre Mendès, a parlare di “Differenziazione e sviluppo economico”, mentre mercoledì 21 maggio alle ore 14 nell’Aula A12, relatrice sarà Serena Frazzoni dell’Ufficio studi di UniCredit che interverrà sul tema “Filiere produttive e nuova globalizzazione”.

Ciclo di seminari in occasione delle elezioni del Parlamento Europeo, mercoledì l’incontro con gli studenti dell’ITI Copernico-Carpeggiani

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Nuovo appuntamento dedicato ai giovani studenti delle scuole superiori, organizzato dal Centro di Documentazione e Studi sulle Comunità Europee (CDE) di Unife, in occasione delle elezioni del Parlamento Europeo e finanziato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Mercoledì 21 maggio saranno i giovani dell’ITI Copernico-Carpeggiani di Ferrara, ad essere i protagonisti dell’incontro “Il mio voto in Europa: una scelta per il mio futuro”, che si terrà dalle ore 10 alle ore 12 nell’Aula Magna dell’Istituto, (via Pontegradella, 25).
L’incontro prevede un laboratorio con gli studenti dal titolo “Elezioni europee, questa volta è diverso”, condotto da Gianfranco Coda del Centro Europe Direct dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, con la collaborazione di Alessandra Piganti di Antenna Europe Direct del Comune di Ferrara.
“Questi incontri – afferma Aurelio Bruzzo, Direttore del CDE – rappresentano, soprattutto per gli studenti al primo voto in Europa, un’occasione per individuare le ragioni per le quali è importante votare per il Parlamento europeo e far sentire la propria voce di cittadini”.
“L’intento – afferma Sophia Salmaso, responsabile del CDE – è quello di fornire ai ragazzi gli strumenti critici per affrontare con maggiore consapevolezza la sfida che li attende. Gli incontri avranno anche lo scopo di far conoscere agli studenti le opportunità che l’Unione europea offre ai giovani, per quanto riguarda lo studio, il lavoro e la possibilità di fare esperienze in un altro paese.”.

Unife, martedì 20 maggio la conferenza di Claudio Strinati su “Necessità del museo”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Nuovo appuntamento domani, martedì 20 maggio, alle ore 17 nella Sala dei Comuni del Castello Estense con il ciclo di incontri “L’invenzione del Museo. Oggetti, simboli e collezionismo”, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara e dal TekneHub, laboratorio del Tecnopolo di Ferrara, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte.
Ospite d’onore della conferenza “Necessità del museo” sarà Claudio Strinati, grande storico dell’arte italiano, studioso del manierismo e del Seicento, a lungo Soprintendente del Polo Museale di Roma, organizzatore delle grandi mostre sul Seicento degli ultimi decenni e attualmente nel CdA del Palazzo delle Esposizioni.
“Considerata la sua lunga esperienza nel campo della gestione dei musei e dell’organizzazione di mostre – afferma Francesca Cappelletti, Professore associato di Storia dell’Arte moderna di Unife – molto interessante suona il titolo “Necessità del museo”, da chi per anni ha coordinato uno fra i Poli museali più ricchi del mondo, che comprende la Galleria Borghese, la Galleria Nazionale di Palazzo Barberini, la Spada e la Corsini, oltre al Museo di Castel Sant’Angelo. Oggi si parla moltissimo, infatti, della necessità di ridurre il numero dei musei o quanto meno i loro costi; gli orari, poi, sono talvolta già ridotti per la mancanza di personale. Che i musei siano necessari non può quindi che confortare: sono indispensabili per l’esperienza estetica ma anche per la formazione dell’individuo e per creare un sentimento forte di identità culturale che spinga anche i più giovani a interessarsi della tutela e della valorizzazione dei monumenti.

Sala Boldini, da martedì parte la nuova rassegna cinematografica “Venezia/Roma: inediti da festival”

da: Arci Ferrara

Martedì 20 maggio alle ore 21.00 partirà la nuova rassegna VENEZIA / ROMA: INEDITI DA FESTIVAL organizzata da Arci Ferrara presso la Sala Boldini (via Previati 18). Ad aprire questo nuovo ciclo sarà il film vincitore del Marco Aurelio d’oro all’ultimo Festival del Cinema di Roma:

TIR del regista Alberto Fasulo.

Da qualche mese Branko, un ex insegnante di Rijeka, è diventato camionista per un’azienda di trasporti italiana. Una scelta più che comprensibile dato che adesso guadagna tre volte tanto rispetto al suo stipendio d’insegnante di prima. Eppure tutto ha un prezzo, anche se non sempre quantificabile in denaro. Da piccoli ci dicevano: “il lavoro nobilita l’uomo”. Ma qui sembra diventato vero il contrario: è Branko, con la sua efficienza, la sua ostinazione, la sua buona volontà, a nobilitare un lavoro sempre più alienante, assurdo, schiavizzante.

Tutte le proeizioni avverranno di martedì alle ore 21.00 con un bilgietto di ingresso di 5 euro. Di seguito il calendario completo della rassegna:

martedì 20 maggio ore 21.00
TIR di Alberto Fasulo

martedì 27 maggio ore 21.00
ANA ARABIA di Amos Gitai

martedì 3 giugno ore 21.00
THE UNKNOWN KNOWN di Errol Morris

martedì 10 giugno ore 21.00
FEMEN – L’UCRAINA NON È IN VENDITA di Kitty Green

Per info: www.cinemaboldini.it

Conducente ferrarese fermato dalla Polizia Municipale, deteneva armi da taglio senza giustificato motivo

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Un conducente ferrarese. L.M., di 58 anni è stato denunciato a piede libero per possesso ingiustificato di armi da taglio, dopo un controllo ordinario effettuato da una pattuglia della Polizia Municipale. Nel pomeriggio di venerdì 16 maggio scorso, la pattuglia che stava compiendo un servizio di controllo di Polizia Stradale in località Lido di Spina, fermava, tra gli altri, il suddetto guidatore il quale, alla richiesta dei documenti, apriva un marsupio, da cui gli agenti hanno visto spuntare il manico di un coltello. Immediatamente gli operatori della Polizia Municipale invitavano il conducente a svuotare il marsupio sul sedile dell’auto. Il coltello in questione, a serramanico di marca Magnago, di tipo indiano non era l’unica arma da taglio a bordo. Dall’ispezione dell’abitacolo infatti, gli agenti rinvenivano un altro coltello a serramanico, appoggiato sul vano portaoggetti a fianco al volante. Alla richiesta di giustificare il possesso dei coltelli, L.M. non forniva alcuna giustificazione. Al termine degli accertamenti di rito i coltelli venivano sequestrati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre il conducente veniva denunciato a piede libero per porto e detenzione di arma da taglio, senza giustificato motivo.

Alcune osservazioni in merito all’intervista di Ilaria Morghen

La nostra intervista al candidato sindaco per Ferrara del Movimento 5 stelle, Ilaria Morghen [leggi], ha suscitato interesse e varie considerazioni. Riportiamo qua quelle espresse da un lettore che esprime circostanziate riserve in ordine ai meccanismi di organizzazione interni al movimento.

1) Alla domanda “La sua candidatura è stata per tutti una sorpresa. Lo è stata anche per lei?” la Morghen risponde “In un certo senso sì, solo dallo scorso autunno sono attivista del meetup Grilli estensi e di recente sono stata selezionata dagli iscritti e poi designata per questo ruolo“. Le affermazioni della Morghen contrastano con quelle che la medesima aveva rilasciato nell’intervista pubblicata sul Resto del Carlino sabato 5 aprile 2014 a pag. 7: allora la Morghen aveva affermato di non essere stata scelta tramite una consultazione di tutti gli iscritti al meetup Grilli Estensi (450 persone) ma solo da 40 persone. La candidata grillina aveva anche affermato che questo piccolo gruppo di 40 persone si era auto-delegato in rappresentanza di tutti i 450 iscritti al meetup Grilli Estensi che, tra l’altro, non sono mai stati consultati in merito all’elezione del candidato sindaco. L’elezione della Morghen infatti ha dato adito a dubbi, perplessità e accuse di poca trasparenza come risulta anche dalla lettera pubblicata dal Resto del Carlino in data 8 aprile 2014 pag. 10. Si nota inoltre che Morghen risulta essersi iscritta al meetup dal 9 gennaio 2014 e non dallo scorso autunno (vedi sito meetup grilli estensi)

2) Alla domanda “Ma se lo spirito è quello della condivisione e del confronto come si giustificano le epurazioni dei dissidenti dal movimento?” la Morghen risponde “Sono mistificazioni della stampa. Grillo e Casaleggio non si sentono mai, al punto anzi da farci desiderare qualche loro consiglio. I gruppi dirigenti sono lasciati liberi di decidere senza condizionamenti“. Nel Movimento 5 Stelle non esiste un gruppo dirigente perchè non è un partito ma un movimento di liberi cittadini e rappresenta una piattaforma ed un veicolo di confronto e di consultazione che trae origine e trova il suo epicentro nel blog www.beppegrillo.it. Il nome del MoVimento 5 Stelle viene abbinato a un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo, unico titolare dei diritti d’uso dello stesso. E’ quindi Beppe Grillo a concedere e a revocare l’uso del nome e del simbolo del movimento (leggi il regolamento).

3) All’affermazione “La sensazione però è che ci sia scarsa tolleranza per le opinioni non allineate” la Morghen risponde “E’ così quando sono espressione di ambizioni personali. Ci sono norme etiche di comportamento che vanno rispettate. Aderire è una libera scelta, prima di diventare attivisti si è sottoposti a un periodo di osservazione. Una volta dentro, le regole vanno onorate”.
I regolamenti interni del meetup Grilli Estensi (il “Regolamento attivisti” è stato “stranamente” rimosso dal sito del meetup – vedi link) sono stati approvati solo a partire dall’ottobre 2013, ben 8 anni dopo la sua fondazione (26 settembre 2005). In questi 8 anni, in assenza di qualsiasi regolamentazione scritta, come è stato gestito il meetup? I regolamenti interni non sono stati approvati mediante una consultazione di tutti gli iscritti al meetup (attualmente 475) ma solamente da parte una piccola cerchia di poche decine persone che si sono autodefinite “attivisti” e che li hanno imposti di fatto all’intero meetup (infatti, come può vedere in fondo alla pagina del regolamento allegato, risulta che alle votazioni hanno partecipato solo poche decine di persone e non risulta da nessuna parte che siano stati convocati tutti gli iscritti al meetup). Oltre a tutto questo, al fine evitare l’ingresso di persone scomode, (molto democraticamente) gli stessi attivisti hanno stabilito che l’aspirante attivista è tenuto ad effettuare due mesi di prova per poi venire confermato o no a completa discrezionalità della stessa assemblea degli attivisti (“I nuovi attivisti passeranno 2 mesi di prova dopo di che verranno valutati nell’assemblea attivisti che deciderà se confermarli oppure no” vedi paragrafo “attivisti“). Non si capisce in base a quali criteri di valutazione l’aspirante attivista possa essere giudicato idoneo oppure no, sembra proprio un sistema poco trasparente architettato ad hoc al fine di impedire che possano diventare attivisti persone non allineate con le posizioni espresse dalla maggioranza. A tal proposito si ricorda che lo scorso novembre all’interno del meetup ci sono state espulsioni di attivisti dissidenti con modalità alquanto discutibili.
Lettera firmata – Ferrara

Gentile lettore,
rispettiamo la richiesta di non divulgare la sua identità e pubblichiamo la lettera che ci pare contenga spunti degni di riflessione. Nel merito delle osservazioni da lei svolte io posso rispondere solo a ciò che espone al punto 1. Nell’intervista – come è prassi – riporto in sintesi quanto con maggiore dovizia di particolari mi è stato riferito. Per quanto concerne le modalità della nomina a candidato sindaco, Ilaria Morghen ha parlato di una consultazione generale fra tutti gli iscritti, dalla quale è scaturita l’indicazione di due figure. Fra di esse, la scelta è stata compiuta da un gruppo ristretto, composto da quarantina di attivisti, a suo dire designati dall’assemblea appunto per dirimere questa sorta di ballottaggio.
A riguardo della data di iscrizione la Morghen ha affermato di avere cominciato a prendere attivamente parte al meetup ‘Grilli estensi’ dallo scorso autunno. E ha anche parlato di un periodo di “osservazione”, preliminare alla formalizzazione del ruolo di “attivista”. Dal sito del meetup ho in effetti verificato che in data 10 gennaio ci sono le felicitazioni per il suo ingresso. Considerando che l’autunno termina il 20 dicembre, anche formalmente siamo lì…

Le questioni che lei affronta ai punti 2 e 3 andrebbero invece direttamente poste a Ilaria Morghen e agli attivisti del meetup.

Se il Pd leggesse bene gli sms!

Se avessero un po’ riflettuto su quei due sms, forse non saremmo a pretendere che un elefante nella cristalleria non possa non provocare un qualche sconquasso, meglio un inizio di rivoluzione. Mi riferisco ai due sms di cui uno inviato a Franceschini e Castagnetti nella circostanza delle dimissioni dell’on. Veltroni da segretario del Pd, in cui era scritto chiaramente “serve un segretario dirompente”; il secondo, inviato ai medesimi, in relazione ai litigi dei quattro “cespugli cattolici” nel Pd (Franceschini – Bindi – Letta – Fioroni) che hanno di fatto annullato la presenza del cattolicesimo democratico nel Pd.
Stiamo parlando ancora del Pd e di quel convegno preparatorio di Orvieto, dove il monito del professor Pietro Scoppola non era stato ben raccolto, anche come risposta a quelle due sigle di partito che non sono riuscite a stare nei nuovi ranghi del dopo ‘900.
Che servisse un’anima, una passione, un sentimento, un percorso del cambia verso era, ormai, nelle cose; il non averlo colto fu un grave errore di cui la politica tutta dovrà rispondere anche per gli effetti che ha prodotto. In politica o si coglie l’attimo e il nuovo clima o tutto diventa più difficile, complicato e critico, soprattutto per il Paese.
Un ragionamento che è trasversale, anche nei campi avversi, anche nelle diversità, negli steccati e nelle profondità dei solchi dove dimora la fragilità dei comportamenti delle persone e delle politiche.
Sul “dirompente” (e parliamo di una figura fuori dagli schemi) ci sono stati moltissimi dubbi, anche dei no e non poche resistenze, più perché rompeva ed andava oltre il sistema, quello dell’ultimo decennio del novecento (il più complicato della storia italiana dal secondo dopoguerra), dove la figura proposta non stava dentro le corde.
Il Matteo correva troppo, troppo forte e non guardava in faccia a nessuno, come in Africa tra il leone e la gazzella, dove la sopravvivenza e la fame sono l’indispensabile per correre. Noi però siano in Europa, meglio in Italia, e qualcuno doveva arrivare e, dopo lo scavalco del secolo, si è presentato. Dell’Africa resta solo l’elefante.
I “cespugli”, almeno i quattro i rimasti, quelli che Andreatta chiamava la siepe dei cattolici in politica, che nei popolari si era ridotta ad un nanismo impensabile, hanno più flirtato, in forme alterne e uno contro l’altro, con lo schieramento diessino già a partite dal duemilasette in ogni appuntamento con le primarie, quasi ad autolesionarsi per interessi di piccolo giardinetto.
Ora non ci sono più, quello che manca non è la loro presenza ma l’aver buttato al macero un’idea di alta politica che il “cattolicesimo democratico” ha espresso, esprime e continuerà a fare, se ne saranno capaci gli eventuali eredi.
L’elefante non ha solo corso e correrà ancora nella sua dirompenza ma, come l’acqua sporca da ricambiare, si è accorto che anche una parte del bambino non c’è più, anzi non la si ritrova più.
Forse abbiamo aperto un discorso ormai lontano e sconosciuto per la nuova generazione che avanza; se poi chiedi a un giovane sotto i trent’anni chi è Aldo Moro e cosa sono le Brigate Rosse, non sa rispondere e potrebbe dirti: un industrialotto e, per il secondo, un brand. Peccato.
Non ci resta, forse, che guardare cosa resta nella cristalleria e provare a raccogliere quei brillantissimi vetri di una vicenda storica che non c’è più.
Non ci piace, però, che questo pezzo del passato, di un’idea, sia visibile solo in un museo, ma sappiamo che la storia potrebbe lasciarci anche questo amaro in bocca.
Ci proviamo, ma sarà difficile e complicato.

Giancarlo Minguzzi rieletto presidente di Fruitimprese Emilia-Romagna

da: Fruitimprese Emilia-Romagna

Giancarlo Minguzzi, presidente della OP Minguzzi Spa di Alfonsine (RA), è stato rieletto per acclamazione presidente di Fruitimprese Emilia-Romagna, l’associazione che riunisce le imprese private regionali dell’ortofrutta, che lavorano 1 milione di tonnellate di prodotto all’anno, per 900 milioni di fatturato e il 60% di export. Nel corso dell’assemblea dei soci , svoltasi a Cesena, è stato rinnovato anche il consiglio direttivo dell’associazione in cui entrano: Luigi Mazzoni, Gabriele Gobbi, Achille Ceccarelli, Maurizio Filippi, Patrizio Neri, Adriano Petteni, Walter Piraccini, Graziano Pransani, Giulio Romagnoli e Marco Salvi. Minguzzi ha ringraziato in primo luogo gli associati per la dimostrazione di fiducia nei suoi confronti. Poi “per il lavoro svolto ringrazio il presidente di Fruitservizi Com Srl Vittorio Alvisi, i dipendenti ed i collaboratori dell’Associazione, professionisti di riconosciuto spessore, così come ringrazio sentitamente il vicepresidente Luigi Mazzoni, i consiglieri e gli associati tutti per i preziosi suggerimenti, il sostegno e la simpatia che mi hanno sempre accordato. Un ringraziamento particolare lo debbo anche al presidente nazionale Marco Salvi, la cui attività dà lustro all’intera categoria”.

• Fruitimprese Emilia Romagna è l’associazione che riunisce le grandi imprese private commerciali dell’ortofrutta della regione per un fatturato di 900 milioni di euro/anno e il 60% di export

Rapporto choc sul gioco d’azzardo, i giovani spendono 1840 euro all’anno

di Alice Magnani

“Il 47% degli studenti delle scuole superiori gioca d’azzardo”. Un dato impressionante quello contenuto nel rapporto presentato qualche giorno fa da Rossella Vigneri dell’Associazione Bandiera Gialla, soprattutto se si pensa che appena due anni fa la percentuale era del 40%. La spesa annuale pro capite dei più giovani per il gioco arriva poi a 1840 euro, circa il doppio di quanto previsto in una busta paga generica. Una prospettiva allarmante quella degli adepti al gioco, oggi più che mai fruibile anche online, che colpisce indistintamente giovani ed anziani, causando gravi sofferenze, oltre che altissimi costi sanitari e sociali per famiglie e Stato. E la notizia peggiore è che, secondo le statistiche, i giocatori sono in continua crescita, spesso incoraggiati da messaggi pubblicitari che alludono a vincite facili. Fra le azioni di sensibilizzazione promosse a livello regionale, un bando di concorso rivolto alle scuole e ai giovani dell’Emilia-Romagna per la realizzazione di uno spot video, nell’ambito del progetto “Contrasto all’azzardo”.

A livello regionale si sono registrati nel 2013 ben 785 ludopatici (ben 179 casi in più rispetto al 2012), con una variazione in percentuale dei casi del 121,8%, rispetto al 2010. A livello nazionale invece, si contano circa un milione di giocatori patologici o ad alto rischio di dipendenza, 10mila persone solo in Emilia-Romagna: un bambino su quattro ha giocato soldi online nel 2013 (dati Eurispes-Telefono Azzurro), mentre un anziano su tre ha un problema di dipendenza (ricerca 2014 Auser, Gruppo Adele e Libera). Ma occorre innanzitutto chiedersi chi ci guadagna dal gioco d’azzardo, che registra un business tra gli 88 e i 94 miliardi di euro l’anno, e si posiziona come terza industria nazionale producendo il 4% del Pil. Le entrate per lo Stato sono infatti passate dal 29,4% del 2004 all’ 8,4% del 2012, mentre la collettività si ritrova a sostenere costi sociali e sanitari tra i 5,5 e i 6,6 miliardi annui. Ma i problemi non finiscono qui, dal momento in cui, tramite il gioco illegale la criminalità organizzata ha guadagnato nel 2012 ben 15 miliardi di euro, con la gestione di 49 clan (dossier Libera ‘Azzardopoli 2.0′).

Prevenzione e cura delle patologie relative al gioco sono già attive in regione e le iniziative crescono di giorno in giorno. “In ogni azienda Usl della Regione – ricorda l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – i Sert (Servizio per le tossicodipendenze) si sono attivati per mettere a disposizione consulenza, gruppi di auto-aiuto e assistenza sanitaria in comunità”. In Regione sono attivi 9 gruppi di giocatori anonimi, con una media di 200 giocatori che frequentano con continuità. Le associazioni di familiari e amici di giocatori compulsivi attivi in Emilia-Romagna si suddividono in 4 gruppi, a cui partecipano in totale circa 70 familiari. La notizia positiva è il fatto che le persone che si rivolgono ai gruppi sono gli stessi che hanno in precedenza letto il recapito dell’associazione nelle locandine regionali predisposte nel 2013.

Ma il progetto su cui la Regione scommette maggiore attenzione è il progetto “Associati con chiarezza” che vede riunite undici associazioni di promozione sociale (Acli, Aics, Ancescao, Anspi, Arci, Auser, Csi, Endas, Uisp, Mcl e Fitel) insieme per il Codice di autoregolamentazione. Il codice, primo e unico caso in Italia, vuole evidenziare il valore aggiunto delle associazioni di promozione sociale, per promuoverne coesione sociale, spirito di comunità, partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica e al perseguimento del bene comune. Un codice nato per la massima trasparenza e riconoscibilità del lavoro svolto, per contrastare l’abusivismo associativo, per migliorare la collaborazione con le istituzioni, per informare gli associati delle regole da rispettare e, infine, per marcare la differenza con le attività commerciali. “Le associazioni di promozione sociale si collocano a metà strada tra l’associazionismo e il volontariato – ha detto Marzocchi- riunendo gli associati per i diversi interessi sociali, ciascuno con il suo target di intervento, e rappresentano perfettamente l’area del terzo settore, di cui oggi tanto si parla”. Ora queste associazioni si sono unite per una salda presa di posizione contro il gioco d’azzardo, con l’obiettivo di contrastarlo in tutte le sue forme, sia nelle motivazioni economiche, sia nelle motivazioni etico-educative che implica. Sono tre le azioni previste, da compiere in tutte le province emiliano-romagnole, per valorizzare il Codice: promozione, diffusione, divulgazione del codice; un corso di formazione per i dirigenti delle associazioni e per i funzionari degli enti locali, in collaborazione con Legautonomie e Anci; una campagna di sensibilizzazione sui rischi legati all’abuso di sostanze e al gioco d’azzardo, tramite l’organizzazione di due concorsi video rivolti ai giovani. Per sensibilizzare gli iscritti e i soci dei vari circoli e associazioni, sarà inoltre distribuito su tutto il territorio nazionale un volantino informativo sulla prevenzione e la cura del gioco compulsivo.

[© www.lastefani.it]

Ferrara Concreta, oggi un appuntamento con candidato Tiziano Tagliani e il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti, Paolo Rollo.

da: lista civica Ferrara Concreta, elezioni amministrative 25 maggio 2014

Incontro, oggi (lunedì), alle 18.45, all’Hotel Europa, tra il candidato Tiziano Tagliani e il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti, Paolo Rollo. Ad organizzare l’evento è Ferrara Concreta, che alle amministrative del 25 maggio sostiene Tiziano Tagliani. Come spiegano i candidati di lista, Roberto Serra, portavoce, e Paolo Orsatti, «i commercialisti hanno un ruolo importante sul territorio, perché conoscono bene la situazione di vulnerabilità che stanno attraversando esercizi commerciali e imprese e possono dare un contributo importante per il rilancio della città». Nell’occasione, relativamente alle politiche economiche, Tagliani illustrerà ai presenti il programma elettorale di coalizione. Sui toni della campagna – anche in riferimento alle recenti esternazioni della candidata sindaco dei 5 Stelle Ilaria Morghen – Serra tiene a rimarcare come la linea scelta da Ferrara Concreta sia di esclusiva proposta e confronto. «Abbiamo la profonda convinzione che la politica non sia grida, offese, turpiloquio. Che alimentando la diffidenza e la contrarietà non si ottenga nulla». Serra pone l’accento sul fatto che mentre da tutte le parti si fa appello al coinvolgimento dei giovani, l’aggressività rischi di offrire un unico insegnamento: «Che sbraitare può sostituire l’assenza di idee. Per Ferrara Concreta il dibattito deve essere acceso ma rispettoso delle istituzioni e dell’avversario politico. Di tutto il resto si può fare a meno».

La città che vorrei: l’intelligenza di molti

In un tempo in cui occorre una forte tensione verso l’innovazione e in cui le risorse di intelligenza e creatività si rivelano più importanti delle risorse finanziarie, è necessario un altro modo di amministrare. È indispensabile che pratiche di consultazione e di concertazione cedano il passo alla capacità di sollecitare iniziative diffuse. Valorizzare l’intelligenza di molti significa abbandonare definitivamente l’idea di partecipazione che aveva sorretto i partiti (ben prima che diventassero gruppi di interesse). Oggi le amministrazioni volano basso, strette da una carenza di risorse che diventa l’alibi per una generale assenza di energia. Cosa può dare energia? Soprattutto la passione, l’intelligenza, il piacere della condivisione. Sono condizioni intrecciate, che non hanno costi, ma presuppongono risorse individuali, cultura e capacità di riconoscimento.

La società degli individui deve scambiare questa moneta, ospitare comunità in cui le persone siano in grado di dare valore al proprio tempo e di scambiare questo in cambio di senso. La partecipazione che si esprime attraverso il voto è ormai ben poco rilevante, non solo perché, comprensibilmente, poco convinta, ma perché gli individui hanno minore propensione alla delega e non si gratificano più tanto a stare sugli spalti della curva Ovest con gli striscioni della tifoseria per questo o quest’altro candidato.

La rete ha testimoniato ampiamente il valore economico della gratuità, che presuppone, però, la valorizzazione degli individui. Cito due esempi che conosco da vicino e che esprimono perfettamente l’idea.
A Ferrara: il miracolo culturale prodotto dal gruppo di persone che ruotano attorno all’Istituto Gramsci e all’Istituto di Storia contemporanea, di quale voce del bilancio comunale ha avuto bisogno? Le numerose conferenze che nell’arco di un paio d’anni si sono svolte alla biblioteca Ariostea hanno aggregato un pubblico nutrito di persone che si sono misurate con temi di storia, filosofia, cultura politica; e hanno coinvolto nel ruolo di relatori sia docenti universitari di Ferrara noti in ambito nazionale, sia una quantità di insegnanti delle scuole superiori di valore e anche giovani neolaureati. Sottolineo, in particolare, un merito che va oltre la diffusione del sapere e il gusto della conoscenza. Il ciclo dedicato agli insegnanti, coordinato da Daniela Cappagli, ha offerto ad un gruppo sempre più numeroso di insegnanti, lasciati soli nel compito difficile di contrastare il disagio giovanile, un luogo in cui condividere e alimentare interessi. Gli insegnanti, maltrattati da tempo dal ministero dell’Istruzione, nonostante i richiami retorici all’importanza del ruolo educativo, dove trovano risorse per la formazione?
Il secondo esempio. A Parma, il professor Ferruccio Andolfi, professore di Filosofia dell’Università, direttore della rivista La società degli individui (basta il titolo per segnalare la qualità del progetto culturale) organizza da quattro anni un ciclo di conferenze di filosofia partecipato da centinaia di persone (le conferenze si svolgono in un cinema, giusto per dare l’idea dell’affluenza). A questo progetto quest’anno si aggiunge la sperimentazione dell’insegnamento della filosofia in alcune classi dell’Istituto professionale. Azzardo l’idea che questi piccoli innesti di capacità riflessiva possano essere più importanti, per fornire energie e sostegno a giovani precocemente indirizzati in percorsi di basso profilo, dell’enorme montagna di fondi pubblici che hanno ruotato attorno al Fse. Abbiamo finalmente capito che parlare di competenze, di disoccupazione giovanile e di mercato del lavoro non avvicina di un unghia l’obiettivo di rafforzare le capacità, alimentare le energie, trasmettere speranza? Possiamo continuare a ignorare che la vera competizione si gioca sulla possibilità di rafforzare risorse di cittadinanza, energie progettuali, evitando derive di marginalizzazione? Ma quale piano del lavoro, quali interventi di flessibilità possono annullare l’implicita assunzione di fallimento interiorizzata da molti giovani?
Ho citato interventi non estemporanei e che non gravano su alcun bilancio. Chiamare in causa la crisi di risorse nasconde, nella migliore delle ipotesi, una colpevole pigrizia. Mi piacerebbe poterne discutere.

Maura Franchi, sociologa dell’Università di Parma, è laureata in Sociologia e in Scienze dell’educazione. Vive tra Ferrara e Parma, dove insegna Sociologia dei Consumi, Marketing del prodotto tipico, Social Media Marketing. I principali temi di ricerca riguardano i mutamenti socio-culturali correlati alle reti sociali, le scelte e i comportamenti di consumo, le forme di comunicazione del brand.
maura.franchi@gmail.it

GERMOGLI
l’aforisma
di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

“Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi” (Enrico Berlinguer)

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