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Giorno: 20 Maggio 2014

I piedi di argilla di Toselli

da: Stefania Agarossi, Candidata Sindaco per Sant’Agostino, Lista Civica Valore e Rispetto

La prima regola del politico è: se sei in difficoltà, non rispondere alle domande che non ti piacciono e sposta l’attenzione su altro. Toselli in questo è un grande maestro. Ma questa volta non attacca.
L’uscente sindaco dice di non aver paura di confrontarsi con gli altri candidati perché negli ultimi due anni (ma non dovrebbero essere 5?) si è confrontato con la cittadinanza. Inesistente il nesso con la richiesta di un semplice confronto di fronte ai propri cittadini per aiutarli a scegliersi meglio e più consapevolmente il prossimo sindaco. Quale occasione migliore, per Toselli, per dimostrare a tutti quanto è meglio rispetto agli altri? E i giorni per organizzare la cosa, a 14 giorni dalle elezioni, c’erano. E lui lo sa. Un mediatore, 3 sedie, 4 microfoni, 5 domande sulle rispettive idee in merito a: Tasse, Ricostruzione, Servizi, Ripresa economica, Sicurezza del Territorio. Sala Bonzagni, una piazza, un parco. Scommetto la gente sarebbe pronta a rimanere in piedi per tutto il tempo (come agli aperitivi).

Ho stravolto le sue risposte? Non è vero, una sala gremita di persone e giornalisti presenti lo possono confermare. E nessuno ha diffuso informazioni “anche sbagliate”: tutto è scritto, provato dai documenti, dai fatti. Prendiamo ad esempio il caso della costruzione del nuovo Asilo Nido: dato mesi fa come progetto imminente davanti ad una folta rappresentanza dei sindaci Piemontesi e di noi cittadini. Ora invece sul programma di Toselli, nel capitolo iniziale dedicato alla Ricostruzione, l’asilo nido è semplicemente assente. Di lui solo un breve accenno al capitolo Infanzia, nella forma di una futura possibilità: “È nostra intenzione, vista la raccolta fondi dei comuni della provincia di Torino, pensare alla loro adeguata valorizzazione nell’ambito del nido d’infanzia di Sant’Agostino fino a arrivare a considerare la realizzazione di una nuova struttura”. Lo ha scritto lui, non io.

Sulle tasse Toselli ribatte che le nostre continueranno a essere le più basse della provincia. Questo però non significa che non verranno aumentate per tutto il 2014 e 2015, come definito da lui stesso a ottobre 2013 nel bilancio di Previsione 2013

E passiamo alla mia richiesta della lista delle destinazione delle donazioni per i terremotati: Toselli ha detto che i soldi sono stati investiti secondo le finalità indicate attraverso delibere di giunta. Bene, e che allora pubblichi l’elenco di tutte le delibere di giunta che trattano l’utilizzo delle donazioni pro terremoto, sia quelle destinate specificatamente alle scuole, sia quelle sotto la denominazione “ generico a favore popolazione”. Perché faccio fatica a pensare che sia stata rispettata sempre la volontà del donatore, quando le donazioni sono state utilizzate per pagare le “spese cerimonia inaugurazione scuole medie” (8.687,00 euro), i noleggi di impianti audio e video per parlare alla popolazione, l’affitto per una sede decentrata del Municipio in realtà poco utilizzata, un contributo per viaggio e trasferta per andare a ritirare un premio a Roma.

E passiamo al Tendone bianco a San Carlo: Toselli non ha risposto sul perché il Comune, cioè noi, dobbiamo pagare un debito di 70.000 e oltre euro a Eurotend per il noleggio di un tendone che poteva essere smontato e restituito mesi fa nel momento in cui i bambini di asilo e doposcuola si sono trasferiti nei moduli messi a disposizione dalla Regione medesima in via Fermi. Tuttavia annuncia che la Regione ha dato parere favorevole alla richiesta di un contributo che consentirà di acquisire questo spazio. Domanda: quale spazio? Il tendone o il terreno del privato sul quale è ubicato. E poi è proprio una priorità l’acquisto di questo tendone e/o spazio che costa più di 100.000 euro? E perché comprarlo quando abbiamo un Palareno da utilizzare per le manifestazioni, e a breve un nuovo Centro Civico in piazza a San Carlo con saletta riunioni e conferenze? In realtà esiste già uno spazio che può ospitare la popolazione in caso di eventi a San Carlo: la sede della Filarmonica. Edificio che necessita con estrema urgenza di manutenzione straordinaria. Perché quindi non investire i nostri soldi nella ristrutturazione di uno spazio già esistente, in muratura, di proprietà del comune, che può essere utilizzato tutto l’anno? Notata poi senza appello l’assenza totale di risposta in merito alla perdita della donazione per la messa in sicurezza della Curva Matteuzzi, concludo con una mia personale riflessione. In campagna elettorale, è vero, bisogna esporre il proprio programma e progetto. E noi, come squadra, lo stiamo facendo. Da inizio aprile. Con un sito, fb, incontri, volantini, sulla stampa, in mezzo alla gente. E senza sparlare dei programmi degli altri.
Il nostro programma e progetto si basa tuttavia sul valore forse il più importante e disatteso nell’ambito dell’Amministrazione Pubblica: la difesa a spada tratta del sacrosanto diritto di ogni cittadino ad una corretta e completa informazione su come, dove e perchè vengono spesi i suoi soldi. E la difesa a spada tratta del sacrosanto dovere di un amministratore di rendere conto del proprio operato, sempre e comunque, senza offendersi e senza sottrarsi alle proprie responsabilità e scelte. Specie se si sta ricandidando per il secondo mandato.

Coldiretti, giovedì 22 maggio ritorna la Festa di Educazione a Campagna Amica con le scuole

da: ufficio stampa Coldiretti

All’agriturismo Ca Nova di Ro Ferrarese oltre 250 ragazzi per la premiazione del concorso “Prodotti a Regola d’Arte. Dalla nostra terra i capolavori del gusto”, che ha visto la partecipazione delle scuole primarie ferraresi nell’abbinamento gustoso tra prodotti agricoli e arte.

E’ in programma giovedì 22 maggio, a partire dalle 9.00 l’edizione 2014 della Festa di Educazione a Campagna Amica che conclude il ciclo di attività svolte nelle scuole primarie della nostra provincia da Coldiretti e da Donne Impresa Coldiretti.

Nel corso della giornata, che ha ottenuto il patrocinio della Camera di Commercio di Ferrara e del Comune di Ro, saranno premiate le classi che hanno partecipato al percorso educativo e di attività promosso appunto da Coldiretti ed in particolare da Donne Impresa, l’articolazione che si occupa di promuovere e valorizzare le imprese femminili.

Il programma della giornata prevede l’arrivo delle scolaresche di diversi istituti della provincia di Ferrara, per oltre 250 ragazzi, che scopriranno quale classi avranno meglioelaborato il tema portante dell’anno scolastico 2013/2014, ovvero il connubio (storico ed attuale) tra i prodotti della terra e l’arte, sintetizzato dalla definizione dei “capolavori del gusto”, e che quindi risulteranno vincitori del concorso. Ovviamente si continuerà con alcune proposte di attività tra il bosco dell’area golenale del Po, in collaborazione con la Guardia Forestale, ed il Mulino sul Po, oltre che in agriturismo dove i ragazzi avranno altre occasioni di conoscere ed elaborare i temi dell’alimentazione, della natura, della rappresentazione artistica della realtà sempre in forma ludica e divertente.

Una gustosa e salutare merenda “a km zero”, preparata da Andrea e Sabrina Tasca, i titolari dell’Agriturismo che si trova nei pressi dell’area golenale attrezzata del “Mulino sul Po”, chiuderà la giornata, che vuole essere soprattutto un momento di festa per tutti i partecipanti, vincitori e no, alla scoperta della campagna e dei suoi tesori.

Fornaro: affermazioni gravissime nella risposta Ausl

da: Giuseppe Fornaro, Candidato sindaco Valori di Sinistra, elezioni amministrative 25 maggio 2014

Nell’astrusa risposta dell’Ausl alle mie denunce sui sette milioni e mezzo di euro a
livello provinciale non spesi nel 2012 per la non autosufficienza, pubblicata ieri da
estense.com, vi è un unico passaggio chiaro e allo stesso tempo sconcertante. Si
afferma: “In questo contesto non pare una scelta più sostenibile utilizzare le risorse
disponibili nel 2012 per elevare e tenere elevato il livello d’offerta dei servizi”.
Un’affermazione gravissima che ancora di più mette in chiaro le responsabilità di
gestione della dirigenza Ausl. E’, dunque, evidente, se mai ce ne fosse stato bisogno,
che quella di non spendere quei soldi fu una scelta precisa, a fronte di bisogni
insoddisfatti. Non solo, ma si dichiara senza pudore che “non pare una scelta più
sostenibile per elevare e tenere elevato il livello dell’offerta dei servizi”. Dunque le
domande a questo punto sono: quali servizi non sono stati attivati? A quante
domande di sostegno non è stata data risposta positiva?
Appare chiaro che dietro quella scelta c’è una precisa filosofia aziendale: abbassare
l’offerta di servizi nella speranza che si abbassi contemporaneamente la domanda.
Una classica logica di mercato che nulla a che fare con la cura e il diritto alla salute dei
cittadini. Una responsabilità gravissima su cui anche il sindaco uscente dovrà dare
delle risposte, dovrà dire se condivide o meno questa filosofia aziendale e se di questa
filosofia la conferenza dei sindaci, non solo ne è a conoscenza, ma ne ha indicato le
linee strategiche.
Se la condivide i cittadini ne dovranno trarre le conclusioni il 25 maggio, se non la
condivide dovrà spiegare come mai la dirigenza Ausl abbai agito in autonomia e contro
il parere del Comune e trarne le conseguenze. Anche qui i cittadini dovranno
esprimersi chiaramente il 25 maggio.

Giuseppe Fornaro, Candidato sindaco Valori di Sinistra

Fersini: “La nostra politica guarda a famiglie e imprese e non invade lo spazio pubblico”

“La mia candidatura nasce per impulso degli amici del Nuovo centrodestra che volevano porre alla base del nostro impegno temi e volti nuovi: pensi che in lista nessuno ha mai avuto incarichi istituzionali di rilievo e un terzo di noi è under 35. Io in precedenza mi ero prodigato solo come rappresentante in ambito universitario. E’ stato un bel salto, ma ora sono contento di averlo fatto”. Così Francesco Fersini, 27 anni, candidato sindaco del cartello “Insieme in Comune” – che riunisce Ncd di Alfano, Udc e Popolari per l’Italia (il partito dell’ex ministro Mauro, già esponente di Forza Italia prima e di Scelta civica poi) – traccia i presupposti della sua azione. Un ‘salto’ – come lui lo definisce – inizialmente accompagnato da polemiche per le spaccature che hanno lacerato il centrodestra. E infatti subito precisa: “Quando è stata presa la decisione, Rendine e Marica Felloni, entrambi riconducibili allo schieramento di centrodestra, erano già in campo; una parte degli esponenti d’area avevano costituito ‘Ferrara concreta’ per dare sostegno a Tagliani e da Forza Italia s’era sfilata la componente che fa riferimento a Toscano. Quindi non è certo imputabile a noi la spaccatura del fronte politico”.

A lui, come in precedenza agli altri candidati intervistati, abbiamo domandato quali siano le priorità e gli elementi caratterizzanti del programma che presenta agli elettori.
“Il concetto di fondo – spiega – è che il Comune non deve fare ciò che può fare la gente, individualmente o in forme associative. Guardiamo alla società civile, con riguardo ai bisogni delle famiglie e delle imprese. Mettiamo al centro i temi della salute e i servizi educativi, che vanno gestiti con flessibilità per andare incontro ai problemi delle giovani coppie, connessi ai tempi di lavoro e al pendolarismo. Il nostro riferimento non sono solo le strutture del Comune, ma anche quelle delle parrocchie, preziose perché garantiscono libertà di scelta.
Per le imprese riteniamo sia necessaria una profonda sburocratizzazione: va favorita la nascita di nuove attività e propiziati gli insediamenti produttivi in aree di degrado. Dobbiamo guardare all’Europa non solo in considerazione di lacci e lacciuoli, ma valutando anche le opportunità, a cominciare dai bandi di finanziamento. In generale riteniamo si debba partire da quel che c’è per migliorarlo ,piuttosto che concentrarsi su quel che manca.
La salute rappresenta un bene primario e quindi un ambito di imprescindibile impegno. Nell’area del vecchio Sant’Anna – anziché trasferire le funzioni dell’Asl, con la conseguenza di lasciare una zona delicata come via Cassoli senza alcun presidio – si dovrebbe creare la ‘città della persona e dei servizi alla vita’, dando per esempio assistenza ai soggetti in difficoltà, comprese le ragazze che intendono portare avanti da sole la loro gravidanza. Lì potrebbero trovare spazio fondazioni ed enti non-profit e anche le tradizionali botteghe artigianali, con un’operazione di recupero delle antiche attività.

Quale considera essere un ambito cruciale per la riqualificazione e il rilancio di Ferrara?
L’emergenza a Ferrara come ovunque è il lavoro: per i giovani che non lo trovano, per chi lo ha perso, per professionisti e commercianti che vedono ridursi i propri guadagni. Il tema primario che può servire da volano è quello del sostegno alle imprese attraverso i bandi europei. Ci sono 80 miliardi di euro a disposizione, è doveroso portare a casa qualcosa, anche a vantaggio dell’agricoltura. In ambito industriale va perseguita la strada dei piccoli appalti a discapito dei grandi e il supporto alla piccola e media impresa che rappresenta il tessuto vitale del nostro Paese”.

A fronte del quadro politico frammentato ritiene di avere concrete chance di arrivare al ballottaggio?
Previsioni in genere non ne faccio e in questo periodo men che meno anche per ragioni scaramantiche. Di certo molti non andranno alle urne, anche fra l’elettorato fidelizzato.

Se non dovesse farcela è disponibile a fornire il suo appoggio a un altro candidato o lascerà libertà di voto?
Lo si vedrà il 26 maggio. Se i ferraresi mi vorranno come sindaco bene, se no agiremo in altro modo.

Che giudizio dà dell’amministrazione in carica?
Noi avremmo operato in modo diverso specie nel sociale e nei confronti delle imprese garantendo sostegno anche in termini di semplificazione. Ci saremmo concentrati maggiormente sulle infrastrutture e trattato con maggiore sensibilità le tematiche ambientali. A Tagliani va dato atto di avere ridotto il debito: è un risultato importante che nessuno contesta. Ma si tratta sostanzialmente della riparazione di un danno fatto, perché nel governo della città lui c’era anche in passato.

I cittadini mostrano sempre più sfiducia nei confronti della classe politica: è d’accordo nel ritenere che esista un grave problema di rappresentanza?
La questione investe l’ambito nazionale e quello locale. C’è una distanza abissali fra politica e cittadini. Più che fare, la politica dovrebbe imparare ad ascoltare e ‘lasciar fare’ a chi sa fare… E’ un impegno che assumiamo nei confronti dei nostri elettori.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 20 maggio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 20 maggio 2014

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Scuola e poesia: incontro mercoledì 21 maggio alle 10
‘Dietro alla luna’, versi poetici firmati da giovanissimi autori
20-05-2014

E’ il frutto di un progetto condotto da Mara Novelli con alcuni studenti delle scuole ferraresi il libro dal titolo ‘Dietro alla luna’ che mercoledì 21 maggio alle 10 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Ne parleranno Gianna Vancini e le insegnanti Daria Chiari e Stefania Ferroni.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
La giornalista Mara Novelli esplica saltuariamente la sua attività in favore della poesia spiegata agli alunni con risultati di rilievo. Ha lavorato al Liceo Carducci, alla Scuola Secondaria Dante Alighieri e alla Scuola Primaria Alessandro Manzoni. Suo scopo è far comprendere – in una sorta di progetto – ai giovani scolari come si può “costruire” una poesia, partendo da basi semplici, comprensibili, facendo soprattutto comprendere che poesia vuol dire esprimere un sentimento, uno stato d’animo senza essere né banali, né perdersi in lungaggini, ma essere originali.
Dopo poche lezioni – seguendo l’ultimo libro di poesie della Novelli dal titolo “Il tempo dei canti” (Este Edition) – il risultato ottenuto dai ragazzi della scuola Manzoni è stato sorprendente e il libro pubblicato ne è la dimostrazione.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – La Compagnia del libro: incontro mercoledì 21 maggio alle 16,30
John Fante e la sua America
20-05-2014

Sarà tutto dedicato a John Fante e all’immagine dell’America che emerge dai suoi romanzi il nuovo appuntamento con la Compagnia del Libro mercoledì 21 maggio alle 16,30, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, organizzato in collaborazione con l’associazione culturale Il gruppo del Tasso, la Compagnia del libro proporrà un’analisi monografica dell’opera dello scrittore, da “Chiedi alla Polvere” alle ultime opere come “Full of Life” e “Sogni di Bunker Hill”, grazie ai commenti critici e alle letture di Matteo Pazzi, Elisa Orlandini, Linda Morini, Rosa Cristofori Solitario, Isabella Bertasi e Alberto Amorelli.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
Un doveroso omaggio della Compagnia del Libro ad un grandissimo scrittore americano che ha saputo incarnare perfettamente un’epoca, uno scritto iconico, un simbolo di ironia e sarcasmo. John Fante è uno dei più grandi scrittori americani contemporanei, da sempre lontano da correnti come il minimalismo, la beat generation di Kerouac e Ginsberg o persino la fantomatica lost generation di Fitzgerald e Hemingway, lo scrittore italo-americano ha saputo sussistere parallelamente a tutte le correnti canonizzate e questa è la sua grandezza. Spesso bistrattato ed incompreso nei suoi anni giovanili è stato rivalutato in tarda età, quando era ormai malato. Riscoperto da Bukowski, lo scrittore americano considerava Fante forse il più grande autore americano tanto da imporre la ripubblicazione di tutto il suo corpus letterario affinché tutti potessero “beneficiare” delle storie di Fante.

FONDAZIONE FERRARA ARTE – Saranno proposti mostre internazionali e appuntamenti significativi per Ferrara
La programmazione espositiva di Palazzo dei Diamanti nel biennio 2015-2016
20-05-2014

(Comunicato a cura della fondazione Ferrara Arte)

Nel biennio 2015-2016, il programma espositivo di Palazzo dei Diamanti prosegue all’insegna dei grandi progetti, coniugando mostre di profilo internazionale con appuntamenti particolarmente significativi per Ferrara. Nella primavera 2015, La rosa de fuego. La Barcellona di Picasso e Gaudí si focalizzerà su un momento cruciale della storia dell’arte moderna, il modernismo catalano. Le mostre che seguiranno, De Chirico a Ferrara, 1915 – 1918. Pittura metafisica e avanguardie europee e Orlando furioso. 500 anni, celebreranno due anniversari fondamentali per la storia artistica e culturale della città.
La rosa de fuego. La Barcellona di Picasso e Gaudí evoca la straordinaria fioritura che, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ha cambiato il volto della città catalana e ne ha fatto uno dei più effervescenti centri dell’arte e dell’architettura in Europa.
I capolavori di Antoni Gaudí e di Pablo Picasso rappresentano i vertici assoluti di questo periodo aureo, accanto alla produzione non meno significativa di un’ampia cerchia di architetti, pittori, scultori, musicisti, poeti, scrittori e drammaturghi, protagonisti di quel movimento di rinnovamento artistico e culturale che ha preso il nome di modernismo catalano.
La mostra presenta un ritratto a tuttotondo della scena artistica di Barcellona tra il 1888 e il 1909, mettendo in luce la sua variegata fisionomia. L’entusiasmo per il dinamismo della vita moderna convive con la consapevolezza delle profonde lacerazioni che proprio la modernizzazione portava con sé. Di qui il titolo della mostra – “la rosa de fuego” – nome in codice attribuito all’epoca a Barcellona in alcuni circoli anarchici internazionali a causa delle aspre tensioni sociali che ne hanno contraddistinto la storia.
Di questi orientamenti si fanno, di volta in volta, interpreti i grandi nomi dell’arte catalana, a partire da Lluís Domènech e Gaudí, geniali innovatori del linguaggio architettonico e delle arti decorative; accanto ad essi un gruppo di artisti, tra i quali Ramón Casas, Santiago Rusiñol, Hermenegildo Anglada Camarasa, Isidre Nonell, Juli Gonzalez e il giovane Picasso, che mettono in scena con stili differenti una sorprendente rappresentazione della vita moderna tra Barcellona e Parigi, loro seconda patria. L’atmosfera scintillante dei caffè letterari e dei ritrovi notturni rivive accanto alla rappresentazione disincantata dei suoi protagonisti: femmes fatales, ballerine, lucciole, artisti. Allo stesso tempo la voluttuosa ed elegante intimità degli interni borghesi ha un potente contraltare nelle toccanti icone di “miserabili” di cui i capolavori di Picasso sono le più alte testimonianze.
I capitoli della mostra mettono a confronto le multiformi espressioni di questa stagione creativa, dai dipinti ai manifesti, dagli arredi ai gioielli, dalle scene teatrali alle sculture, facendo risaltare una rete di influenze reciproche e di interessi comuni.
L’intento è, ancora una volta, quello di offrire una prospettiva di lettura meno esplorata di un importante capitolo della storia dell’arte, in sintonia con la linea di lavoro che distingue i programmi della Fondazione Ferrara Arte e delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara a Palazzo dei Diamanti.

Di pari passo, prosegue l’impegno nella conoscenza di Ferrara e di quei fenomeni artistici e culturali di grande respiro internazionale che l’hanno vista protagonista.
A cento anni dall’arrivo di De Chirico nella nostra città, la mostra De Chirico a Ferrara, 1915 – 1918. Pittura metafisica e avanguardie europee racconterà la nascita e lo sviluppo della stagione ferrarese di una delle più importanti correnti artistiche del Novecento, la pittura metafisica. Affiancando le opere di De Chirico a quelle degli altri protagonisti di questa avventura come Carrà, De Pisis e Morandi, la rassegna ricostruirà per la prima volta il percorso dell’artista nei tre cruciali anni che trascorse a Ferrara e metterà in luce l’influenza fondamentale che tale produzione ebbe sull’opera di grandi maestri stranieri, da Man Ray a René Magritte, da Max Ernst a Salvador Dalí.
Nell’autunno del 2016, Palazzo dei Diamanti dedicherà una grande esposizione al capolavoro della letteratura italiana del Cinquecento, l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto. A celebrarlo nel quinto centenario della sua prima edizione non sarà una mostra documentaria o di fortuna pittorica, bensì una mostra d’arte: dipinti, disegni, sculture, libri, armi e manufatti di eccezionale bellezza – alcuni dei quali dei maestri nominati dal poeta stesso come Mantegna, Dosso, Leonardo, Sebastiano del Piombo, Michelangelo e Tiziano – condurranno il visitatore tra le pagine del Furioso, facendo rivivere il fantastico mondo cavalleresco che nutrì l’immaginario di Ariosto e raccontando giochi, sogni e desideri di quella società delle corti italiane del Rinascimento di cui egli fu cantore sensibilissimo.

BIBLIOTECA ALDO LUPPI – Primo appuntamento giovedì 22 maggio alle 14.20
Gli studenti incontrano la ‘natura tra i libri’ della biblioteca di Porotto
20-05-2014

Due appuntamenti con la natura vedranno protagonisti gli studenti dell’Istituto comprensivo Filippo De Pisis negli spazi della biblioteca comunale Aldo Luppi di Porotto (via Arginone 320): giovedì 22 maggio alle 14,20 nell’ambito della “Festa dell’orto” Silvana Punginelli e Giovanni Gualandi, apicoltori per passione, guideranno i ragazzi nell’affascinante mondo delle ” Piante officinali”; giovedì 5 giugno alla stessa ora i ragazzi animeranno con momenti narrativi a tema “L’orto magico delle storie”. L’iniziativa, a cura dell’Istituto comprensivo Filippo De Pisis in collaborazione con Circoscrizione 3 e Biblioteca Comunale Aldo Luppi di Porotto, è aperta anche agli interessati.

CONFERENZA STAMPA – Oggi, martedì 20 maggio alle 11.30, nella sala di Giunta della residenza municipale – DOCUMENTAZIONE
Comunicazioni dell’Assessore al Bilancio sulla TASI
20-05-2014

Oggi, martedì 20 maggio alle 11.30, nella sala di Giunta della residenza municipale, l’Assessore comunale al Bilancio incontrerà i giornalisti per fare alcune comunicazioni e precisazioni in merito alla TASI (Tassa sui servizi indivisibili).

In fondo a questa pagina la DOCUMENTAZIONE SCARICABILE relativa alla conferenza stampa di oggi, 20 maggio 2014, alla quale sono intervenuti l’Assessore al Bilancio del Comune di Ferrara, la dirigente comunale del Settore Finanze e Bilancio Piera Pellegrini ed Enrico Scalambra dei Servizi Tributari. Tema dell’incontro la diffusione di uno studio sulla Tasi da parte del Servizio Politiche Territoriali della Uil che riporta una elaborazione dei dati non corretta riferita alla reale situazione definita dal Comune di Ferrara. L’Amministrazione comunale, ha affermato l’Assessore al Bilancio, si riserva azioni legali nei confronti degli autori dello studio diffuso dalla Uil, nel caso non venga effettuata tempestiva rettifica e fatta chiarezza sui dati reali relativi all’applicazione della Tasi.

Per quanto riguarda la notizia di concessione da parte del Governo dello slittamento del pagamento nei comuni italiani in cui non sono stati ancora approvati i bilanci e fissate le aliquote, l’Assessore ha confermato che per il Comune di Ferrara la prima scadenza del 16 giugno, stabilita dalla legge, rimane invariata.

LICEO ARTISTICO – Le opere saranno esposte e premiate durante il “Novembre Magico”
Tutto pronto per la seconda edizione del progetto “Artemagia/Premio Emil Banca 2014”
20-05-2014

Si è svolta questa mattina (20 maggio) nella biblioteca del Liceo artistico Dosso Dossi la presentazione di “Artemagia – premio Emil Banca 2014 seconda edizione”. Il progetto, ideato e organizzato nell’ambito della manifestazione “Novembre Magico” da Stileventi Group Srl in collaborazione con Ibo Italia e Associazione Bambini Aurora, vedrà il coinvolgimento degli allievi di tre classi del Liceo artistico cittadino invitati ad esprimersi attraverso le arti figurative sul tema della magia. Le opere che saranno realizzate (circa settanta gli studenti coinvolti) saranno esposte per tutto il mese di novembre all’interno di uno spazio pubblico cittadino e le migliori saranno premiate nel corso della serata conclusiva della manifestazione “Novembre magico”. Alle due associazioni coinvolte andranno parte del ricavato della manifestazione “Novembre Magico” ed alcune delle opere del concorso, che saranno proposte all’acquisto attraverso un’asta.
All’incontro con la stampa, oltre agli allievi delle tre classi invitati a partecipare al progetto e ai vincitori della prima edizione, erano presenti il dirigente scolastico Fabio Muzi, Maria Teresa Pinna responsabile dell’Ufficio Manifestazioni Culturali del Comune di Ferrara, Ilaria Persiani di Ibo Italia, Maura Brancaleoni dell’associazione Bambini Aurora, rappresentanti di Emil Banca insieme a Roberto Ferrari di Stileventi e al collaboratore/presentatore Corrado Boldi.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Quando l’arte interpreta la magia: riparte, giunto alla seconda edizione, il progetto “Artemagia” che coinvolge i ragazzi del Dosso Dossi. “Artemagia Premio Emil Banca 2014” trasformerà la magia in arte figurativa e scultura grazie al Dosso Dossi nell’ambito della manifestazione “Novembre Magico” a Ferrara e provincia. Saranno anche quest’anno i giovani artisti studenti del Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara gli assoluti protagonisti del progetto “Artemagia Premio Emil Banca 2014”.

“La magia come l’arte è in grado di rendere visibile ciò che nella realtà non è visibile”: attraverso un concorso d’arte avente come tema la raffigurazione della magia, pittori, scultori ed altre tipologie di Giovani Artisti dell’unico Istituto d’Arte della nostra Provincia potranno ‘raccontarla’ attraverso il proprio punto di vista allestendo una mostra in concomitanza col novembre magico 2014 e con l’opportunità di vincere borse di studio offerte da Emil Banca (banca di credito cooperativo presente a Bologna, Modena e Ferrara).

La mostra “Artemagia” sarà inserita nell’ambito del Novembre Magico, organizzato e promosso da Stileventi Group (www.stileventi.it) in collaborazione con IBO Italia Onlus (www.iboitalia.org) e Associazione Bambini Aurora (www.associazionebambiniaurora.it).

“Abbiamo chiesto ai ragazzi che cos’e’ per loro la magia – racconta Roberto Ferrari, amministratore di Stileventi Group, la società che insieme ad Emil Banca ha pensato questa iniziativa – e non ci risponderanno a voce ma attraverso la loro arte creando opere che, sulla scia di quanto realizzato nella scorsa edizione, potremo davvero definire capolavori di alto livello”.

Le opere saranno poi esposte durante il mese ormai storicamente più magico dell’anno a Ferrara, novembre, presso location prestigiose della nostra città (in fase di definizione) ed accessibili a chiunque per tutta la durata della manifestazione.

Le opere potranno così essere viste e votate anche dai visitatori oltre che da una giuria tecnica ed il conteggio dei voti andrà poi a svelare quali saranno i lavori più apprezzati che verranno premiati da Emil Banca durante una cerimonia di gala organizzata durante “Novembre magico”.

Inoltre, come da copione seguendo il leitmotiv del Novembre Magico, non mancherà l’aspetto benefico in quanto al termine dell’iniziativa alcune opere saranno regalate ad IBO Italia e Associazione Bambini Aurora.

www.novembremagico.it
info e dettagli Roberto Ferrari (Stileventi Group) 339/6733696

Nella foto in alto: una delle opere finaliste ad “Artemagia” edizione 2013.

MUSEO DI STORIA NATURALE – Giovedì 22 maggio a partire dalle 10 in via De Pisis
‘Mappa di Comunità del Po di Primaro’, conclusioni e bilancio in un convegno
20-05-2014

Giovedì 22 maggio, in occasione della Giornata Mondiale per la Biodiversità, il Museo di Storia Naturale (via F. De pisis 24) dedicherà l’intera giornata al Po di Primaro, antico ramo del nostro delta, compreso il suo tratto terminale ora chiamato “Fiume Reno”.

Infatti, in mattinata, dalle 10 alle 13, si terrà un convegno per la presentazione ufficiale della Mappa di Comunità del Po di Primaro, risultato di 2 anni di lavoro svolto con i cittadini delle frazioni affacciate sull’antico fiume e coordinato dal Museo.
La Mappa di Comunità del Po di Primaro è scaturita da un lavoro di ricerca iniziato nel marzo del 2012 su input del Museo di Storia Naturale, che intendeva approfondire i temi della gestione sostenibile del territorio circostante il Po di Primaro: l’antico ramo del delta del Po è un luogo importante per la tutela della biodiversità e, dal 2006, fa parte di un sito della grande rete ecologica europea Natura 2000.
La ricerca è stata condotta con il supporto del Servizio Civile Nazionale e di tirocinanti delle università di Ferrara e Bologna e con l’attiva collaborazione di un nucleo di cittadini residenti nelle frazioni rivierasche.
Con l’aiuto dei cittadini, sono stati raccolti, condivisi e discussi racconti e saperi tradizionali, immagini e fonti storiche, dipinti e documentazioni architettoniche, giungendo ad un vero e proprio inventario del patrimonio, non solo materiale ma anche culturale, storico e tradizionale, che determina l’identità e l’unicità dei territori attraversati dal fiume.
Le testimonianze sono state rese graficamente su di un supporto cartaceo, secondo la metodologia di lavoro delle mappe di comunità (in inglese “parish maps”, mappe di parrocchia) ideate attorno al 1990 in Gran Bretagna ed adottate ormai in diversi contesti.
La mappa, recuperando la memoria storica ed inventariando tutto il “posseduto” dei luoghi interessati, costituisce la base per una pianificazione partecipata e per una programmazione dello sviluppo sostenibile dei territori che tenga conto dell’identità delle comunità che in quei luoghi vivono.
I relatori del convegno saranno Carla Corazza, ricercatrice del Museo di Storia Naturale e responsabile del progetto, Giuliana Castellari del Settore Cultura della Provincia di Ferrara ed esperta di mappe di comunità, Nerina Baldi dell’Ecomuseo delle Valli di Argenta, Willer Simonati del Servizio Parchi della Regione Emilia-Romagna, Iride Faraolfi dell’Associazione Mappa di Comunità di Bosco Mesola, Chiara Oppi della costituenda Associazione Terre del Primaro e Paola Bonora, geografa dell’Università di Bologna e membro della Società dei Territorialisti.
Introdurranno i lavori Stefano Mazzotti, direttore del Museo, e gli Assessori alla Cultura ed alla Pianificazione Territoriale del Comune di Ferrara.

Nel pomeriggio, invece, alle ore 17.00, avverrà la presentazione delle “Chiavi interattive per il riconoscimento dei pesci del fiume Reno dalle Valli di Argenta al mare”.
Il relatore sarà Mattia Lanzoni (Università di Ferrara, Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie), che ha realizzato le schede in collaborazione con Andrea Noferini (Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità- Delta del Po) e la Provincia di Ravenna.
La guida è stata creata nell’ambito del progetto SiiT (Strumenti interattivi per l’identificazione della biodiversità un progetto educativo in un’area transfrontaliera).
Il Progetto SiiT mette a disposizione di scuole, appassionati e cittadini delle guide interattive personalizzate alle proprie esigenze (ad es. agli alberi del giardino di una scuola, o a quelli del giardino pubblico di una cittadina), utilizzabili in un vasto spettro di esperienze didattiche. In questo caso, l’aerea scelta dal Parco del Delta del Po riguarda il tratto terminale del Fiume Reno (un tempo Po di Primaro), con le sue casse di espansione rappresentate dalla Valli di Campotto e la sua foce in Adriatico.

(Comunicato a cura del Museo civico di Storia Naturale)

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 22 maggio alle 10.30 nella sede della Circoscrizione 2
Presentazione dello spettacolo musicale delle scuole di via Bologna
20-05-2014

Giovedì 22 maggio alle 10.30 nella sede circoscrizionale di via Bologna 49 si terrà la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo musicale delle scuole di via Bologna “Love is – i colori dell’amore”. L’iniziativa – in programma il 28 e 29 maggio prossimi al Teatro comunale Abbado – sarà illustrata dal presidente della Circoscrizione 2 e dai curatori dello spettacolo, i docenti Brunaldo Trombaioli e Cinzia Di Tommaso.

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 22 maggio alle 11.30 in sala Arazzi
Presentazione dell’Asta di Solidarietà ANT 2014
20-05-2014

Per presentare l’edizione 2014 dell'”Asta di Solidarietà ANT – Oggetti preziosi per donare dignità alla vita”, giovedì 22 maggio alle 11.30 si terrà una conferenza stampa nella sala degli Arazzi della residenza municipale. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione ANT Italia Onlus in collaborazione con l’assessorato al Commercio e alle Attività Produttive del Comune di Ferrara.

All’incontro con la stampa interverranno l’assessora al Commercio e alle Attività produttive, il coordinatore Promozione Nazionale Fondazione ANT Denis Dall’Olio, il delegato di Ferrara Fondazione ANT Italo Mosca insieme alle collaboratrici Costanza Canella e Ilaria Zeri, il direttore del Fossadalbero Country Club Marco Beccati e il battitore dell’asta Stefano Bottoni.

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella riunione del 20 maggio
Per via Calzolai pronto il progetto per il completamento della ciclabile
20-05-2014

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 20 maggio:

Assessorato alla Mobilità e Lavori Pubblici:

Ciclabile di via Calzolai: progettato il tratto mancante

Rappresenta il tassello mancante del percorso ciclo-pedonale di via Calzolai, ossia il tratto compreso tra la via Pannonio e l’ex casello della Ferrovia. Per la sua realizzazione, la Giunta ha dato oggi il via libera al progetto definitivo che consentirà di concludere la procedura espropriativa per poi giungere all’approvazione del progetto esecutivo.

Negli ultimi anni l’Amministrazione comunale ha realizzato in più stralci un percorso che collega la città di Ferrara con la frazione di Francolino, conducendo al percorso ciclo-turistico della Destra Po che accompagna il grande fiume verso il mare. Il nuovo tratto progettato permetterà ora di completare il percorso di via Calzolai con il collegamento mancante che raggiunge gli itinerari ciclo-pedonali di via Pannonius e via Guido Carli, attraversando una zona abitata che necessita di maggior sicurezza per la circolazione di pedoni e biciclette.

Il tracciato si svilupperà a lato della via Calzolai, prevalentemente sulla banchina laterale attualmente sterrata. Le aree interessate dall’opera sono in parte comunali e in parte private e per queste ultime è già stata attivata una procedura espropriativa. Per l’esecuzione di un tratto di circa 130 metri di lunghezza sarà necessario procedere al tombinamento del fosso d’argine stradale e alla realizzazione di un piccolo muro di sostegno per la ricostruzione delle recinzioni esistenti.

Tutto il percorso sarà separato dalla carreggiata stradale tramite un bauletto di 50 cm di larghezza costituito da un doppio cordolo riempito con mattonelle colorate. Lungo tutto il tracciato ciclabile verrà realizzato un nuovo cassonetto di sottofondo con materiale inerte dello spessore di 40 cm e la pavimentazione sarà in asfalto; le acque meteoriche verranno smaltite tramite caditoie.

Per mantenere il filare di platani a margine della carreggiata stradale est, si è scelto di realizzare metà del percorso sul lato destro di via Calzolai, a prosecuzione della ciclabile già esistente lungo l’abitato di Malborghetto, mentre l’altra metà sarà sul lato sinistro e collegata con un attraversamento stradale. Quest’ultimo sarà segnalato sia tramite il posizionamento di marker stradali e segnaletica luminosa lampeggiante, sia tramite il potenziamento dell’illuminazione pubblica.

Il nuovo percorso ciclo-pedonale avrà una lunghezza complessiva di circa 720 metri, e una larghezza 2,5 metri e usufruirà dell’impianto di pubblica illuminazione a servizio della strada, che è stato recentemente rifatto collocando i punti luce anche in funzione del nuovo itinerario ciclabile.

La spesa preventivata per la realizzazione dell’intervento è di 400mila euro, parte della quale (187mila euro) sarà finanziata con contributi regionali, assegnati nell’ambito del ‘Piano d’azione ambientale per un futuro sostenibile’.

(nell’immagine, in rosso il tracciato del nuovo tratto di ciclabile)

Nei territori delle Circoscrizioni 2 e 4 interventi di ripavimentazione per una serie di vie

Sono otto le strade situate nel territorio della Circoscrizione 2 per le quali il Servizio comunale Infrastrutture e Mobilità ha progettato il rifacimento della pavimentazione a garanzia di una migliore percorribilità. Si tratta di: via Vallina; via Sansoni; via Chiesa; via Rottole; via Olmo; via Rocca; via Veneziani (semicarreggiata ovest); e del viadotto di via Trenti-via Bonzagni per il quale è previsto il rifacimento dei giunti di dilatazione. Le strade interessate saranno rimesse a nuovo con l’intento di migliorarne le condizioni di sicurezza.
La spesa complessivamente prevista è di 500mila euro e sarà finanziata con parte dell’avanzo di amministrazione previsto dal bilancio preventivo 2014.

Dello stesso importo sarà anche la spesa necessaria al rifacimento della pavimentazione di una serie di strade nel territorio della Circoscrizione 4 che versano in cattivo stato di conservazione. Si tratta di via Santa Margherita (da via Conca a via Viazza e da via Tebaldeo a via Santa Margherita); via Comacchio (dall’incrocio a rotatoria con via Tambellina all’incrocio a rotatoria con via Aurelio Zamboni); via Portomaggiore (dall’incrocio con via Comacchio all’incrocio a rotatoria con via Palmirano); rotatoria di via Pontegradella – via Caretti; via Capodistria (da via G. de Chirico all’incrocio a rotatoria con via Comacchio); via dell’Acero (da via del Salice/via dei Gerani a via delle Petunie); e altri tratti danneggiati di strade della Circoscrizione 4.

Manutenzione straordinaria per le strade bianche

E’ di 80mila euro lo stanziamento messo a disposizione dall’Amministrazione comunale per i lavori di manutenzione straordinaria urgente e pronto intervento che si renderanno necessari nei prossimi mesi sulle strade comunali con pavimentazione in ghiaia e altro ‘materiale inerte’.

Gli interventi saranno in particolare finalizzati a ripristinare i selciati deteriorati e a eliminare situazioni di potenziale pericolo per la circolazione.

Ferrara aderisce alla rete Civinet Italia per la mobilità sostenibile

Si propone di sostenere la condivisione tra le città italiane di esperienze e buone pratiche in tema di politiche per la mobilità sostenibile la rete Civinet Italia, a cui, anche su invito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il Comune di Ferrara ha deciso di dare la propria adesione. Finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Civitas, il Network Civinet mira in particolare a promuovere la filosofia Civitas per la mobilità sostenibile nei confronti di altre città, dei media, dei cittadini e di tutti gli altri soggetti interessati sul territorio italiano; fornire un supporto al dialogo con le autorità locali, i Ministeri e la Comunità Europea in materia di mobilità sostenibile con particolare attenzione ai temi specifici della regione geografica coperta dalla rete; e permettere alle città aderenti al network di scambiare le proprie esperienze senza barriere linguistiche, lavorare in partnership con città innovatrici, confrontarsi con istituzioni nazionali e con l’Unione Europea su aspetti legati a politica, legislazione, norme e finanziamenti nel campo della mobilità.

L’adesione alla rete è gratuita.

Assessorato Commercio, Attività produttive e Formazione Professionale:

Apre il ‘Mercato della Terra’: prodotti agricoli a filiera corta, ogni sabato in viale Alfonso I d’Este

Per i ferraresi arriva una nuova opportunità di acquisto di prodotti agricoli a chilometro zero. E’ il ‘Mercato della Terra’ che sarà aperto al pubblico ogni sabato mattina, da settembre a giugno, dalle 8,30 alle 13,30, nel piazzale interno del ‘Baluardo della Montagna’ di viale Alfonso I d’Este 13. L’iniziativa, mirata alla vendita di prodotti agricoli a filiera corta, sarà gestita e coordinata da Slow food Ferrara, in base alla convenzione con l’Amministrazione comunale approvata stamani dalla Giunta.

Assessorato all’Urbanistica, Edilizia Privata ed Edilizia Residenziale Pubblica:

Palazzo degli specchi: approvato il progetto definitivo per le opere da realizzare nell’edificio della ‘Delegazione comunale’

Ha ottenuto oggi il via libera della Giunta il progetto definitivo relativo all’edificio della ‘Delegazione comunale sede decentrata degli uffici della polizia e vigilanza urbana’ da realizzare nell’area del cosiddetto Palazzo degli specchi. Il progetto è stato presentato dalla società Ferrara 2007 srl, nel rispetto di quanto previsto dalla convenzione stipulata tra il Comune di Ferrara e la stessa società per l’attuazione del Piano di recupero di iniziativa pubblica del comparto ‘Ex Direzionale pubblico di via Beethoven’.

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona e Immigrazione:

Supporto a situazioni di non autosufficienza

Ammontano complessivamente a 16.460 euro i contributi destinati a una serie di beneficiari del Progetto ‘C.A.S.A.’ (Cura Assistenza Sostegno Autonomia) mirato al sostegno a dipendenti e pensionati pubblici (e loro famigliari di primo grado) in condizione di parziale o totale non autosufficienza, residenti nel comune di Ferrara.

Il progetto, finanziato dall’Inps gestione ex Inpdap, è coordinato dall’assessorato alla Sanità e Servizi alla Persona del Comune di Ferrara e offre un sostegno principalmente economico per l’utilizzo di servizi specifici, tra i quali: assistenza domiciliare, sostegno alle spese per assistente familiare, sostegno ai costi di ricovero in casa protetta, accompagnamento sociale, ginnastica a domicilio, riattivazione cognitiva, motoria e logopedia, formazione ai familiari che hanno in cura persone non autosufficienti.

Rinnovata la collaborazione con Hera per il Bonus Teleriscaldamento
Sarà disponibile anche per l’anno in corso il Bonus Teleriscaldamento per le famiglie in difficoltà previsto da Hera in accordo con il Comune di Ferrara. Una nuova convenzione tra i due partner, approvata oggi dalla Giunta, permetterà infatti di rinnovare l’affidamento al Comune, e da questi al l’Asp Centro Servizi alla Persona, della gestione delle domande di accesso al contributo da parte dei cittadini aventi diritto.
L’agevolazione è riservata in particolare alle famiglie economicamente svantaggiate e consiste in un bonus a compensazione della spesa per il servizio di teleriscaldamento, da attribuire con le stesse procedure utilizzate per la compensazione della spesa del servizio gas (secondo la delibera dell’AEEG 88/09).
Le domande dovranno essere presentate entro il 31 dicembre prossimo.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale:

Sostegno all’organizzazione di eventi in città

Sono in programma per le prossime settimane le tre manifestazioni promosse in città da associazioni del territorio a cui l’Amministrazione comunale garantirà il proprio supporto logistico e organizzativo, offrendo una serie di agevolazioni per l’uso degli spazi pubblici e la promozione degli eventi.

E’ in particolare previsto per il prossimo 14 giugno l’evento inaugurale di piazza Trento Trieste a conclusione dell’opera di riqualificazione. La manifestazione organizzata da Made srl proporrà una prima parte pomeridiana con esibizioni di associazioni sportive e momenti di spettacolo e una seconda parte serale con concerti di musicisti e gruppi locali.

E’ invece in calendario per le giornate del 20, 21 e 22 giugno, nel quartiere Giardino, l’iniziativa ‘Il giardino dei destini incrociati’ promossa dall’associazione Alpha Centauri. La manifestazione prevede la produzione di un serial teatrale di spettacoli aventi come filo conduttore una drammaturgia ispirata alla memoria storica e alle trasformazioni sociali in atto nel quartiere Giardino.

Avrà infine come cornice il parco urbano Bassani la rassegna musicale ‘High Foundation’ programmata dall’associazione Aics, con concerti all’aperto dal 17 al 27 luglio prossimi.

Museo di Storia naturale chiuso per lavori urgenti dal 3 giugno al 31 agosto

Saranno effettuati nel periodo compreso tra il 3 giugno e il 31 agosto prossimi i lavori urgenti previsti al Museo civico di Storia naturale per la messa a norma degli impianti elettrici e idraulici nei locali adibiti a biglietteria e aula didattica al piano terra. Per permettere l’esecuzione dei lavori il Museo rimarrà chiuso durante l’intero periodo.

PALAZZO DIAMANTI – La rassegna aperta ancora fino al 15 giugno
Superata la soglia dei centomila visitatori per Matisse
20-05-2014

(Comunicato a cura di Ferrara Arte)

La mostra ‘Matisse, la figura’, aperta a Palazzo dei Diamanti lo scorso 22 febbraio, ha superato la soglia dei 100.000 visitatori.
Questo importante traguardo è stato raggiunto a meno di un mese dalla chiusura della rassegna che avverrà il 15 giugno prossimo e dimostra ancora una volta il grande apprezzamento del pubblico nei confronti delle iniziative di Palazzo dei Diamanti.
Si ricorda che l’esposizione garantirà aperture serali straordinarie tutti i venerdì e i sabati di maggio, domenica 1 giugno e tutti i giorni dal 5 al 15 giugno. Sarà così possibile per il pubblico ammirare i capolavori di Matisse sino alle 23.00 (chiusura della biglietteria alle 22.30).
Per il calendario completo delle aperture consultare www.palazzodiamanti.it o le pagine Facebook e Twitter. Per informazioni: 0532 244949

PALAZZO DIAMANTI – Concerto venerdì 23 maggio alle 21.30
Emozioni tra arte e musica con Matisse e i Blue Naïf
20-05-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)
Cos’hanno in comune l’ensemble friulano-veneto Blue Naïf con il pittore francese Henri Matisse? Una curiosa domanda a cui sarà possibile rispondere venerdì 23 maggio quando, a partire dalle 21.30, la band si esibirà nella straordinaria cornice del giardino di Palazzo dei Diamanti. Acquistando il biglietto della mostra Matisse, la figura per quella serata, il pubblico avrà l’opportunità di visitare la rassegna e di assistere al concerto. Un’iniziativa organizzata dal Gruppo dei 10, come appendice della ricca rassegna musicale Tutte le Direzioni in Springtime, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte.
Come sottolinea il titolo della mostra, per Matisse la musica diventa colore e le note si trasformano in linee in movimento. La sua pittura, infatti, mostra alcuni tratti tipici del jazz, dal ritmo all’improvvisazione. “L’artista sapiente deve saper dimenticare la tecnica e conservare la freschezza dell’istinto” scrive l’artista, portando ad esempio le sue carte ritagliate come “improvvisazioni cromatiche e ritmate”. Se la volontà di Matisse era quella di usare la propria grafia come “sfondo sonoro”, uno stesso orientamento si può ritrovare nella nota band Blue Naïf. Composta da quattro apprezzatissimi musicisti (Fabio Rossato alla fisarmonica, Mattia Martorano al violino, Andrea Boschetti alla chitarra ritmica e Alessandro Turchet al contrabbasso), il quartetto riprende la tradizione europea sviluppando un’esperienza artistica inaugurata dallo storico apogeo del jazz parigino negli anni Trenta e Quaranta. L’ensemble si caratterizza, infatti, per la tipica ritmica swing realizzata dalla pulsazione di chitarra e contrabbasso, ma anche per la contaminazione esplicita del linguaggio jazzistico afro-americano con idiomi di provenienza folklorica e popolare, nonché per il riferimento all’immaginario sonoro proprio del repertorio fisarmonicistico del Valsé Musette. Influenzata dall’esperienza dei più moderni e autorevoli progetti artistici del jazz francese, diretti da immaginifici maestri come Galliano, Lagréne, Lockwood, l’estetica proposta permette di liberare l’invenzione solistica di violino e dell’accordeon, intercalati da un inconsueto ruolo virtuosistico dello stesso contrabbasso, entro uno spettro emotivo assolutamente ampio.
Il concerto non si potrà prenotare, i posti andranno a esaurimento. La mostra rimarrà aperta fino alle 24.00 (chiusura biglietteria alle 23.30), permettendo al pubblico di visitarla sia prima che dopo il concerto.
È in programma un secondo appuntamento giovedì 5 giugno. Protagonista sarà questa volta l’inedito ensemble Icarus Quartet che coinvolgerà ancora una volta gli spettatori in un suggestivo dialogo tra l’arte di Matisse e la musica jazz.

Per informazioni: 0532 244949, diamanti@comune.fe.it
www.palazzodiamanti.it

LAVORI PUBBLICI – Interventi da giovedì 22 maggio
Nuova pavimentazione per i marciapiedi di via Pomposa
20-05-2014

Avranno inizio giovedì 22 maggio, salvo avverse condizioni meteo, i lavori di manutenzione del marciapiede di via Pomposa nel tratto, sul lato dei numeri civici pari, compreso tra via Caldirolo e via del Naviglio.
Per l’esecuzione dell’intervento, della durata stimata di 7 giorni, non sarà modificata la normale viabilità ad eccezione del tratto di pista ciclabile adiacente il cantiere dove i cicli dovranno essere condotti a mano per ragioni di sicurezza.

Concluso stamattina con la Scuola Elementare di Dosso il progetto di Educazione Stradale del comune di Sant’Agostino

da: Comune di Sant’Agostino

Si è concluso questa mattina con la Scuola Elementare di Dosso il progetto di Educazione Stradale del comune di Sant’Agostino che era iniziato lo scorso 1 aprile alla Scuola materna Paritaria di San Carlo, coinvolgendo oltre 200 bambini fra le scuole materne paritarie e le scuole elementari dell’intero territorio comunale.
Un percorso che riteniamo utilissimo che contribuisce a formare nei nostri cittadini più giovani un alto senso di rispetto delle norme del codice della strada, infatti nel corso del loro curriculum scolastico, ovviamente con una diversa interazione ed un linguaggio adeguato hanno la possibiltà di partecipare a 2 incontri interattivi che si concludono con la prova su un circuito protetto allestito dai cantonieri comunali e dalla Polizia Municipale, che li porta ad ottenere al termine della prova, la Patente del piccolo ciclista.
Il nostro obiettivo è quello di informare, formare e responsabilizzare i nostri cittadini più piccoli, e quindi i più deboli ed indifesi, affinchè possano affrontare al meglio i numerosissimi pericoli che corrono nel loro percorso di avvicinamento alla vita di utenti della strada, convinti che una perseverante educazione al rispetto delle norme del codice della strada li possa far diventare dei bravi cittadini e che sopratutto possa far scendere in maniera significativa il numero di vittime da incidenti sulla strada, che per quanto si sia abbassato rimane sempre drammaticamente troppo alto.

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Due anni dal sisma: Comitato istituzionale con Errani e Gabrielli. Nuovo sito web sulle donazioni

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Sisma e ricostruzione – A due anni dalla prima scossa, in viale Aldo Moro seduta speciale del Comitato istituzionale presieduta da Vasco Errani col capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. Presentato un sito web col rendiconto delle donazioni ricevute dalla Regione (31,1 milioni di euro). Il bilancio della ricostruzione. Errani e Gabrielli: “Necessaria una legge nazionale sulle calamità”

Bologna – Incredulità, smarrimento ma anche un sistema già attivo mentre la terra non aveva ancora smesso di tremare. E’ con le parole e il ricordo dell’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, che si è aperta oggi, nell’aula “Fanti” della Regione Emilia-Romagna a Bologna, la riunione del Comitato istituzionale dedicato all’anniversario dal primo sisma che, il 20 maggio del 2012, scosse e ferì l’Emilia, lasciando un segno indelebile nel cuore della comunità, nel suo tessuto sociale, economico e produttivo.
E in ricordo delle 29 persone morte a causa del terremoto, un minuto di silenzio ha unito il Comitato composto da sindaci, presidenti di Province e rappresentanti delle istituzioni, presieduto dal commissario per la Ricostruzione Vasco Errani e dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. Un ricordo sottolineato dalle parole di impegno di Errani: “Noi dobbiamo restituire alla nostra comunità la certezza che le sue istituzioni sono all’altezza di quello spirito che ci ha fatto arrivare fin qui e che ci farà compiere la ricostruzione”.

Sito sulle donazioni
Una mattinata composta da testimonianze, cifre (vedi allegato), valutazioni sulla ricostruzione in corso. Ma anche un incontro in cui è stato presentato un nuovo strumento a disposizione dei cittadini, il sito web “www.donazionisisma.it”, banca dati che permette a chi abbia donato anche solo un euro giunto sul conto corrente della Regione Emilia-Romagna (31,1 milioni totali) di sapere quale destinazione abbia avuto la somma versata, a quale progetto di ricostruzione sia stata attribuita, con tutti i dettagli per ciascuna opera finanziata compreso lo stato di avanzamento dei lavori.
Un progetto (vedi allegato) che permette di tener fede a uno dei princìpi cardine sui quali, ha ribadito il presidente Errani, si è basato l’intero lavoro per la ricostruzione: la trasparenza. Dunque trasparenza e tracciabilità, così come legalità ed equità, ha ribadito Errani, “per un impegno e per un dovere etico e morale nei confronti della nostra comunità” e di chi sia impegnato, ha specificato l’assessore Gazzolo, “per darci fin da subito con la solidarietà una grandissima iniezione di fiducia”.

La testimonianza dei sindaci
La seduta è stata arricchita da interventi di sindaci e rappresentanti di amministrazioni comunali di ciascuna delle quattro province colpite dal sisma: Cento (Fe), San Felice (Mo), Rolo (Re) e Crevalcore (Bo). Sindaci e dipendenti comunali che sono stati ringraziati dal commissario Errani per la ricostruzione “sia per il difficile lavoro svolto nell’emergenza” che per quello “di una ricostruzione, in ogni dettaglio discussa, condivisa e partecipata in particolare nella sede propria del Comitato istituzionale”.

Legge nazionale sulle calamità
Un’esperienza di cui per Errani “si deve tenere conto nella necessaria elaborazione di una legge nazionale sulle calamità, perché nessuno si deve trovare nelle nostre condizioni, a dover ricominciare tutto da capo”. A questo proposito Errani ha evidenziato il ruolo determinante del prefetto Gabrielli (“per essersi assunto le giuste responsabilità nei momenti più difficili”), il quale a propria volta ha detto di concordare “sulla necessità che questo Paese debba dotarsi di un sistema normativo per le emergenze”.

I princìpi della ricostruzione
“Non abbiamo nessuna ambizione di lodare il lavoro svolto – ha detto Errani -, anzi affrontiamo con energia i problemi che non mancano e non vengono nascosti: però va reso giustamente conto alla nostra comunità del lavoro svolto. Ed è stato un lavoro compiuto in modo integrato con le Prefetture, con tutte le forze dell’ordine e la Protezione civile, con i volontari provenienti da ogni parte d’Italia. Abbiamo dimostrato che questo è possibile, con le istituzioni al centro di ogni decisione condivisa”.

Il futuro della ricostruzione
“I dati – ha continuato il presidente Errani – ci dicono che dobbiamo accelerare ma anche che la macchina funziona. Guardando ciò che è accaduto rivediamo i nostri programmi per le imprese, vediamo che oggi non c’è un’impresa ferma, gli 80 mila studenti che non avevano più una sede e che hanno iniziato regolarmente l’anno scolastico, vediamo le strutture sanitarie riattivate… Certo, c’è ancora tanto da fare e abbiamo dovuto fare i conti con altre calamità che hanno colpito lo stesso territorio, trombe d’aria e inondazioni. Ma alla fine noi vogliamo poter dire di aver ricostruito meglio di prima e senza aver speso un euro in più del previsto, sempre basandoci su irrinunciabili criteri di trasparenza e legalità”.

Cittadinanze onorarie a Errani e Gabrielli
Dopo la riunione del Comitato a Bologna, nel pomeriggio Errani e Gabrielli si sono recati nelle zone terremotate. Il Comune di Vigarano Mainarda (Fe), in seduta straordinaria, ha attribuito la cittadinanza onoraria al capo della Protezione civile e consegnato un riconoscimento al presidente della Regione, oltre che ad altri esponenti della struttura commissariale. In seguito è stata inaugurata una palestra costruita con un contributo regionale.
A seguire, Errani e Gabrielli hanno fatto tappa a Mirabello (Fe) dove, in occasione della settimana dedicata al riconoscimento del volontariato di Protezione Civile, in piazza Matteuzzi si è tenuto un incontro con i volontari.
Quindi, il Consiglio comunale di Cento (Fe) in seduta straordinaria ha ospitato una lectio magistralis di Gabrielli e conferito al presidente della regione Vasco Errani la cittadinanza onoraria.

Coldiretti, allarme per l’eliminazione della “data di scadenza” da parte dell’ U.E.

da: ufficio stampa Coldiretti

Con l’eliminazione della “data di scadenza” l’Unione Europea taglia di fatto la qualità del cibo in vendita in Europa che con ilpassare del tempo perde le proprie caratteristiche nutrizionali in termini di contenuto in vitamine, antiossisidanti e polifenoli che fanno bene alla salute ma anche quelle le proprietà organolettiche, di fragranza e sapore dal quale deriva il piacere di stare a tavola.

E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in riferimento alla riunione di Consiglio agricoltura in cui si affronteranno le proposte delle delegazioni di Olanda e Svezia che, con il sostegno dell’Austria, Germania, Danimarca e Lussemburgo, chiedono l’esenzione dell’obbligo di indicare in etichetta il termine minimo di conservazione “da consumarsi preferibilmente prima” per prodotti come pasta, riso e caffe, attraverso l’estensione del dell’allegato X del regolamento UE 1169/2011.

Si tratta del solito tentativo dei Paesi del Nord Europa di livellare il cibo sulle tavole europee ad uno standard di qualità inferiore al nostro con la scusa di tagliare glisprechi alimentari che nell’Unione Europea hanno raggiunto il quantitativo record di 89 milioni di tonnellate di cibo sono sprecate. In realtà con la crisi si è registrata una storica inversione di tendenza e con quasi tre italiani su quattro (73 per cento) che hanno tagliato gli sprechi a tavola nel 2013, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. Tra chi ha tagliato gli sprechi l’80 per cento fa la spesa in modo più oculato magari nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove i prodotti sono piu’ freschi e durano di più, il 37 per cento guarda con più attenzione la data di scadenza e il 26 per cento ha ridotto le dosi acquistate, ma sono il 56 per cento quelli che riutilizzano quello che avanza.

La tendenza al contenimento degli sprechi – precisa la Coldiretti – è forse l’unico aspetto positivo della crisi in una situazione in cui ogni persona in Italia ha comunque buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l’anno. Complice la crisi economica già oggi appena il 36% degli italiani dichiara di attenersi rigorosamente alla data di scadenza dei prodotti riservandosi di valutare personalmente la qualità dei prodotti scaduti prima di buttarli, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Gfk Eurisko dalle quali si evidenza peraltro che solo il 54% degli italiani controlla quotidianamente il frigorifero e il 65% controlla almeno una volta al mese la dispensa.

La tentazione di mangiare cibi scaduti per non sprecare non deve andare a scapito della qualità dell’alimentazione in una situazione in cui molti cittadini sono costretti a risparmiare sulla spesa privandosi di alimenti essenziali per la salute o rivolgendosi a prodotti a basso prezzo che non sempre offrono le stesse garanzie qualitative come dimostra il fatto che le vendite dei cibi low cost nei discount alimentari sono le uniche a far segnare un aumento consistente nel commercio al dettaglio in Italia con un +2,9%, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat.

Il Termine Minimo di Conservazione (TMC) ha un suo significato ed è stato introdotto a garanzia dei consumatori anche se differisce dalla data di scadenza vera e propria. Il Termine Minimo di Conservazione (TMC) riportato con la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro“ indica la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprieta’ specifiche in adeguate condizioni di conservazione. Cioè indica soltanto la finestra temporale entro la quale si conservano le caratteristiche organolettiche e gustative, o nutrizionali, di un alimento, senza con questo comportare rischi per la salute in caso di superamento seppur limitato della stessa. Si sottolinea però che tanto più ci si allontana dalla data di superamento del TMC, tanto più vengono a mancare i requisiti di qualità del prodotto, quale il sapore, odore, fragranza, ecc.

Differisce quindi dalla data di scadenza vera e propria che – precisa la Coldiretti – è la data entro cui il prodotto deve essere consumato ed anche il termine oltre il quale un alimento non può piu’ essere posto in commercio. Tale data di consumo non deve essere superata altrimenti ci si può esporre a rischi importanti per la salute. Si applica ai prodotti preconfezionati, rapidamente deperibili da un punto di vista microbiologico ed è indicata con il termine “Da consumarsi entro” seguito dal giorno, il mese ed eventualmente l’anno e vale indicativamente per tutti i prodotti con una durabilità non superiore a 30 giorni.

Attualmente solo pochi alimenti hanno una scadenza prestabilita dalla legge come il latte fresco (7 giorni) e le uova (28 giorni). Per tutti gli altri prodotti la durata viene stabilita autonomamente dagli stessi produttori, in base ad una serie di fattori che vanno dal trattamento tecnologico alla qualità delle materie prime, dal tipo di lavorazione e di conservazione per finire con l’imballaggio. Per questo, non è difficile, durante un controllo commerciale, vedere due prodotti simili, ma di marchio differente con data di scadenza diversa. E’ infatti compito di ogni singola azienda effettuare prove di laboratorio sui propri prodotti, per misurare la crescita microbica e valutare dopo quanti giorni i valori organolettici e nutrizionali cominciano a modificarsi in modo sostanziale.

Il risultato è ad esempio che per l’olio d’oliva extra vergine alcune aziende consigliano il consumo entro 12 mesi, altre superano i 18, con il rischio di perdere le caratteristiche nutrizionali e di gusto secondo studi del dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari e microbiologichedell’università di Milano. Tali ricerche evidenziano come gli effetti del mancato rispetto dei tempi di scadenza variano da prodotto a prodotto: per lo yogurt, che dura 1 mese, il prolungamento di 10-20 giorni non altera l’alimento, ma riduce il numero dei microrganismi vivi, mentre al contrario per i pomodori pelati quasi tutte le confezioni riportano scadenze di 2 anni anche se la qualità sensoriale è certamente migliore se si consumano prima.

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Alluvione e tromba d’aria, in arrivo i provvedimenti per la concessione dei contributi

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Contributi per alluvione e tromba d’aria – Entro fine maggio i primi provvedimenti del presidente Errani che definiscono le modalità di concessione dei 210 milioni di euro stanziati dal Governo. Costituita una cabina di regia all’interno del Comitato istituzionale

Bologna – Entrato in vigore la settimana scorsa il decreto-legge che stanzia 210 milioni di euro in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione di gennaio 2014 e dalla tromba d’aria di maggio 2013, entro fine maggio saranno adottati i provvedimenti che definiscono le modalità attuative di concessione dei contributi.
Sarà il presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato alla Ricostruzione Vasco Errani ad emanarli, come prevede la legge, in accordo con le amministrazioni locali e l’Agenzia regionale di Protezione civile. Per facilitare e velocizzare il confronto è stata istituita una cabina di regia nell’ambito del Comitato istituzionale per il terremoto, della quale fanno parte, oltre al commissario, i presidenti delle Province e i sindaci dei Comuni colpiti: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Castelfranco Emilia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Modena, San Felice sul Panaro e San Prospero nel modenese; Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale e Sala Bolognese per la provincia di Bologna.
L’annuncio è stato dato oggi dall’assessore reginale alla Protezione civile Paola Gazzolo durante la seduta speciale del Comitato istituzionale, che si è svolta a Bologna nella sede della Regione per presentare i risultati raggiunti in questi due anni e gli obiettivi futuri della ricostruzione.
Il decreto legge – entrato in vigore il 13 maggio con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale – prevede contributi per l’assistenza alla popolazione (compreso quello di autonoma sistemazione), il risarcimento dei danni subiti dai soggetti privati, la ripresa delle normali condizioni di vita e lavoro dei cittadini e delle attività economiche e i più urgenti interventi di messa in sicurezza idraulica delle aree attraversate dai fiumi Secchia e Panaro. Il commissario potrà inoltre autorizzare l’utilizzo di una parte dei fondi per il ripristino delle opere pubbliche danneggiate.
“Con i provvedimenti che il presidente emanerà nei prossimi giorni potremo dare risposta ai cittadini che hanno subito danni alle proprie abitazioni, ai propri beni e alle attività produttive – ha spiegato Gazzolo -. Le risorse stanziate ci permetteranno inoltre di effettuare i primi interventi necessari per la riduzione del rischio sul territorio e il ripristino delle opere pubbliche essenziali”.
I provvedimenti in arrivo sono quattro: due regolamentano i contributi per i beni mobili registrati (come ad esempio le automobili) e per i beni mobili ed immobili essenziali all’uso abitativo che siano stati danneggiati dall’alluvione o dalla tromba d’aria; uno riguarda gli interventi indifferibili e urgenti connessi con il programma di messa in sicurezza idraulica nei punti più critici del territorio, per un importo di circa 12 milioni di euro; l’ultimo è relativo alle opere pubbliche o di interesse pubblico danneggiate.
Ad essi seguirà il provvedimento per la concessione dei contributi per l’autonoma sistemazione (Cas) a favore dei nuclei familiari con l’abitazione inagibile o inabitabile.
Conclusa la procedura di presentazione delle domande da parte dei privati e definito l’ammontare delle risorse da destinare alle attività produttive e alle aziende agricole, sarà redatto un nuovo provvedimento con gli ulteriori interventi da effettuare sulle arginature di Secchia e Panaro, a integrazione del programma generale delle opere di messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena.
“Entro fine giugno – ha concluso Gazzolo – prevediamo quindi di programmare l’intero importo assegnato dal decreto legge. Prosegue ininterrottamente il lavoro di squadra di tutte le istituzioni a favore di territori così duramente provati da questi eventi calamitosi”

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Sanità, approvati i bilanci 2013 delle Aziende

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Lusenti: “Confermato l’equilibrio economico-finanziario, un risultato ancora più importante viste le minori risorse nazionali e l’incertezza normativa”

Bologna – Bilancio in pareggio anche nel 2013 per il Servizio sanitario regionale, che conferma l’obiettivo dell’equilibrio economico-finanziario come previsto dalla programmazione sanitaria. Il parere favorevole ai bilanci degli esercizi 2013 delle Aziende sanitarie regionali e dell’Istituto ortopedico Rizzoli è arrivato oggi con l’approvazione della Commissione politiche per la salute e politiche sociali dell’Assemblea legislativa regionale, che si è espressa sui conti del Servizio sanitario regionale, dopo le valutazioni positive delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie provinciali.
“Mantenere i conti in equilibrio, come avviene ormai da molti anni, è certamente un dovere del Servizio sanitario regionale verso i cittadini. Ma non si tratta di un obbligo fine a se stesso – sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti – : la finalità è infatti quella di liberare quante più risorse possibili per migliorare la qualità dell’assistenza e la cura, ovvero a favore dei servizi per la salute delle persone”.
La Regione, anche nel 2013, ha continuato ad assicurare risorse del proprio bilancio per fornire prestazioni sanitarie aggiuntive rispetto ai Livelli essenziali di assistenza (definiti dalla normativa nazionale per tutte le regioni); tra queste le misure a sostegno dei lavoratori colpiti dalla crisi economica e dei residenti nelle zone terremotate nel 2012, che hanno previsto l’esenzione dal pagamento del ticket per visite ed esami e l’erogazione gratuita di farmaci di fascia C. Inoltre, sempre con risorse regionali è stata assicurata la copertura (quasi 20 milioni) degli indennizzi agli emotrasfusi, un costo di competenza statale che tuttavia non è stato garantito a livello nazionale.
“L’equilibrio economico-finanziario del sistema regionale – prosegue l’assessore – è un risultato ancor più significativo se teniamo conto delle incertezze normative, come la mancata sottoscrizione del nuovo Patto per la salute, e delle difficoltà di programmazione economica in cui hanno operato le Aziende nel 2013: per la prima volta dall’istituzione del Servizio sanitario nazionale l’anno scorso sono diminuiti i trasferimenti del Fondo sanitario nazionale sull’anno precedente, con un calo di 81 milioni pari al -1%”.
Le minori risorse e le maggiori incertezze non hanno dunque impedito di raggiungere il pareggio, obiettivo contabile già certificato a fine marzo dal Tavolo tecnico del ministero dell’Economia e delle Finanze. Il risultato è stato possibile grazie al mantenimento di politiche di razionalizzazione della spesa farmaceutica, della gestione delle risorse umane, dell’acquisto di beni e servizi (grazie a procedure sempre più centralizzate tra le Aziende o a livello di area vasta o tramite la centrale unica regionale Intercent-ER). Le azioni previste da queste politiche di governo e controllo della spesa sanitaria, sia a livello regionale che aziendale, hanno permesso una diminuzione complessiva dei costi di circa 74 milioni di euro nel 2013.
Il 2013 è stato anche l’anno della svolta per risolvere il problema dei tempi di pagamento dei fornitori delle Aziende sanitarie, alle quali l’anno scorso sono stati trasferiti 1,150 miliardi di euro per questa finalità (di cui 806 milioni di fondi statali e 344 milioni di erogazioni straordinarie di cassa tra fondi regionali e nazionali, che comprendono anche 75 milioni di euro di quota premiale decisa dallo Stato per il rispetto degli adempimenti del 2011).
In questo modo è stato possibile ridurre significativamente lo stock di debito delle Aziende sanitarie verso le ditte fornitrici: da circa un miliardo di euro del dicembre 2012 fino a 263 milioni nel dicembre 2013, con una diminuzione del 73,7 per cento. I tempi medi regionali di pagamento dei fornitori di beni e servizi acquistati sono invece passati dai 214 giorni del dicembre 2012 ai 93 giorni del dicembre 2013, con una diminuzione del 56,5 per cento, con l’obiettivo di arrivare a 60 giorni.
“Nel 2014, se verranno confermate le previsioni di leggero incremento del Fondo sanitario nazionale – conclude Lusenti – nella seconda metà dell’anno prevediamo di utilizzare le eventuali risorse aggiuntive disponibili per rivedere la programmazione sanitaria e anche finanziare i piani assunzioni delle Aziende sanitarie per il superamento delle condizioni di precarietà del personale”.
Nella stessa seduta della Commissione consigliare di oggi sono state approvate anche le Linee guida regionali per l’erogazione di medicine non convenzionali (trattamenti di agopuntura) a carico del Servizio sanitario regionale, in particolare per il dolore lombare (con o senza sciatalgia) e le profilassi della cefalea muscolo-tensiva ed emicranica.

Comacchio: chiusura sportelli U.R.P. di giovedì 22 maggio

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Per consentire al personale di partecipare ad un corso di formazione professionale, gli sportelli dell’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico resteranno chiusi nella giornata di GIOVEDI’ 22 MAGGIO P.V. L’U.R.P. riaprirà regolarmente venerdì 23 maggio, osservando i consueti orari di apertura al pubblico, dalle ore 8.30 alle ore 12.30.
L’Amministrazione Comunale scusandosi per gli eventuali disagi, precisa che lo sportello per il rilascio delle certificazioni anagrafiche, presente all’interno dell’U.R.P., resterà APERTO al pubblico anche nella giornata del 22 maggio prossimo.

“La Ferrara dell’ingegner Bellei”: Francesco Scafuri parla del suo romanzo e delle esperienze di un sensitivo

da: organizzatori

Venerdì 23 maggio alle ore 21 presso il Centro Sociale Ricreativo Culturale Doro di Piazzale Savonuzzi n. 8, si terrà un incontro pubblico con il noto storico ferrarese Francesco Scafuri, che presenterà il suo romanzo: “La Ferrara dell’ingegner Bellei, vicende storiche e fatti straordinari vissuti da un sensitivo” (Faust Edizioni). Il libro, che si avvale della prefazione dello psichiatra di fama mondiale Vittorino Andreoli, ha riscontrato un ottimo successo a quasi due mesi dall’uscita nelle librerie: il protagonista è un ingegnere ferrarese che, grazie alle facoltà paranormali ereditate dalla madre, si trova alle prese con sedute spiritiche, implacabili inquisitori, ricerche sui mitici Cavalieri Templari, ma anche con strane premonizioni e vicende straordinarie nella vita reale di tutti giorni. I poteri di sensitivo gli permettono di tuffarsi nel passato della città estense, vivendo singolari esperienze e incontrando personaggi esistiti davvero, sia in epoca ducale sia nei secoli successivi. Il lettore si trova catapultato, così, in un’altra dimensione ricca di sorprese, intrighi di Corte, memorabili inondazioni, sopralluoghi nei leggendari sotterranei del Castello, vicende carcerarie dell’Ottocento e notti boccaccesche.
All’iniziativa sarà presente Fausto Bassini (titolare della casa editrice ferrarese Faust Edizioni).

L’incoerenza di Ilaria Morghen

da: lista civica Ferrara Concreta, elezioni amministrative 25 maggio 2014

«La candidata dei 5 Stelle, Ilaria Morghen, ha fatto un bel cambiamento in pochi giorni. A Bologna, ha inveito contro Ferrara gridando. A Ferrara, ha palesato la necessità di avere un sostegno per rispondere alle domande». Così Roberto Serra, portavoce di Ferrara Concreta, che alle amministrative sostiene il sindaco Tiziano Tagliani, sul confronto tra i candidati tenutosi lunedì sera alla Sala San Francesco. «Credo che la Morghen abbia dimostrato tutta la sua debolezza, sua e del movimento. Un candidato dovrebbe sapere cosa rispondere senza bisogno di avere accanto un esperto, come lo ha qualificato, a cui passare il microfono. La Morghen ha così confermato di sapere urlare per aizzare la ‘folla’ ma di non sapersi relazionare con gli avversari in un clima di dialogo. Se non, appunto, con un pressoché imbarazzante silenzio».

Giornata Mondiale della Biodiversità: il Museo di Storia Naturale la dedica al Po di Primaro

da: Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

Giovedì 22 maggio, in occasione della Giornata Mondiale per la Biodiversità, il Museo di Storia Naturale organizzerà due eventi che avranno entrambi come protagonista il Po di Primaro, compreso il suo tratto terminale ora chiamato “Fiume Reno”.

Infatti, in mattinata, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, si terrà un convegno per la presentazione ufficiale della Mappa di Comunità del Po di Primaro, risultato di 2 anni di lavoro svolto con i cittadini delle frazioni affacciate sull’antico fiume e coordinato dal Museo.

I relatori saranno Carla Corazza, ricercatrice del Museo di Storia Naturale e responsabile del progetto, Giuliana Castellari del Settore Cultura della Provincia di Ferrara ed esperta di mappe di comunità, Nerina Baldi dell’Ecomuseo delle Valli di Argenta, Willer Simonati del Servizio Parchi della Regione Emilia-Romagna, Iride Faraolfi dell’Associazione Mappa di Comunità di Bosco Mesola, Chiara Oppi della costituenda Associazione Terre del Primaro e Paola Bonora, geografa dell’Università di Bologna e membro della Società dei Territorialisti.
Introdurranno i lavori Stefano Mazzotti, direttore del Museo, e gli Assessori alla Cultura ed alla Pianificazione Territoriale del Comune di Ferrara.

Logo Siit Nel pomeriggio, invece, alle ore 17.00, avverrà la presentazione delle “Chiavi interattive per il riconoscimento dei pesci del fiume Reno dalle Valli di Argenta al mare” a cura di Mattia Lanzoni, del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, Università di Ferrara.
La guida è stata creata nell’ambito del progetto europeo SiiT (Strumenti interattivi per l’identificazione della biodiversità un progetto educativo in un’area transfrontaliera) in collaborazione con il Parco regionale del Delta del Po.

I dettagli sulle due iniziative sono pubblicati alle pagine web:

Mappa di Comunità del Po di Primaro
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Giovedì 22 maggio, all’Ibs, gli studenti di oggi mettono alla prova con le loro domande lo studente di ieri

da: Responsabile Eventi Libreria Ibs.it Ferrara

Gli studenti del liceo Carducci di Ferrara incontrano un ex ultimo della classe d’eccezione: Cristiano Cavina, con il suo romanzo sugli anni tempestosi delle scuole superiori “Inutile Tentare Imprigionare Sogni
(Marcos y Marcos)

All’istituto tecnico Alberghetti non suona la campanella. Una sirena da contraerea urla la fine dell’ultima ora. Confittoni è preoccupato: ha un intorto con una tipa di ragioneria e non può certo presentarsi con quella felpa piena di scheletri e simboli satanici. La tipa che lo aspetta insegna catechismo. Oscar Rosini, sultano dei pluriripetenti, si impietosisce: con gesto fluido da torero si sfila il fedele montoncino e lo drappeggia sulla felpazza dannata. Con le falde del montoncino svolazzanti e un sorriso immenso, Confittoni saltella verso il suo intorto. Creonti e Pigna lo guardano invidiosi dal cancello. Vittime predestinate del rientro pomeridiano, restano lì a rollare canne con una mano sola. Confittoni torna in ritardo, con un occhio nero e il montoncino insanguinato. A Creonti viene in mente la vicina del piano di sopra, che ha visto in cortile con il labbro spaccato e una ciabatta sola. Forse è per quello che si muove per primo. Aggrappato al piano B più scricchiolante del mondo, sfidando gli anatemi del vicepreside baffuto in tuta verde, affronta campioni della pace arcobaleno che ti stampano otto punti di sutura sulla fronte. Non l’ha proprio scelto, Creonti, ma ormai c’è dentro fino al collo. C’è un torto da vendicare, e molto di più. Ci sono sogni che non puoi mettere in gabbia e cuori che si spezzano. C’è una libertà, almeno una, che non ci faremo togliere. La libertà di scegliere che cosa cantare.
Cristiano Cavina nasce a Casola Valsenio nel maggio del 1974; cresce in viale Neri, nelle case popolari, con le cantine piene di uccelli da richiamo e un albero magnifico che fa ombra in cortile.
Ci vive ancora adesso: Made in Casola è il suo marchio di fabbrica, la firma in calce a tutte le sue mail.
Scopre la magia della narrazione al bar, ascoltando i racconti dei vecchi; quando poi comincia a leggere libri, la sua strada è tracciata. Lui di sé dice di sentirsi un bravissimo lettore; che è un grande narratore possiamo dirlo noi, i suoi lettori sempre più numerosi, i librai che lo seguono da sempre, i critici più severi.
Ama raccontare le cose che conosce da vicino: la sua infanzia in Alla grande (Premio Tondelli) e Un’ultima stagione da esordienti; l’epopea di Nonna Cristina in Nel paese di Tolintesàc; la sua storia di figlio senza padre e di padre fuori dagli schemi nei Frutti dimenticati (Premio Castiglioncello, Premio Vigevano, Premio Serantini, Selezione Premio Strega). Scavare una buca è ambientato nell’immensa cava di gesso alle porte di Casola Valsenio. Inutile Tentare Imprigionare Sogni nasce dalla condanna a cinque anni di itis che gli è toccato scontare, e rivela più che mai la sua voce forte e chiara, il suo sguardo ridente di narratore per natura.

Con gli studenti parla dei suoi libri, che hanno per protagonisti ragazzini alle prese con la vita e con il mondo; racconta di come la lettura sia stata per lui una scoperta fondamentale, una possibilità meravigliosa di vivere milioni di avventure… Dimostra che la lettura non è un passatempo per “secchioni” visto che lui secchione non lo è mai stato, ma uno dei piaceri più grandi che abbiamo a disposizione.

Giovedì 22 maggio ore 11:00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria IBS.it bookshop

Gli studenti del liceo Carducci di Ferrara
Incontrano un ex ultimo della classe d’eccezione:

Cristiano Cavina
con il suo romanzo sugli anni tempestosi delle scuole superiori
Inutile Tentare Imprigionare Sogni
(Marcos y Marcos)

L’incontro è aperto tutti

Siglato l’accordo tra Ascom e casa di cura Quisisana di Ferrara

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Un ulteriore benefit che si aggiunge alla lunga lista delle convenzioni 2014 a favore dei soci Ascom Ferrara: è stato siglato ufficialmente oggi (20 maggio) un accordo tra Ascom e la casa di cura Quisisana di Ferrara (nel centralissimo viale Cavour): “Con questa convenzione – spiega il direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban – abbiamo voluto sviluppare un servizio ulteriore per i nostri soci ed i rispettivi familiari in ambito sanitario. La novità sta inoltre nel fatto che le prestazioni sanitarie scontate saranno estese anche al personale dipendente di Ascom, Iscom (l’ente formativo di Ascom) ed in generale all’intero sistema della Confcommercio a Ferrara e provincia”. In particolare l’accordo firmato prevede uno sconto del 18% su tutte le prestazioni ambulatoriali non accreditate nell’ambito delle venticinque specialità mediche e relative diagnostiche che la casa cura offre.
Dal canto suo Giorgio Piacentini presidente di Quisisana commenta: “la nostra casa di cura, struttura privata accreditata, si pone al servizio della città in collaborazione con il pubblico. Forniremo dunque prestazioni sanitarie private ma a condizioni scontate per il sistema Ascom.”

Al CSV due incontri di cinema raccontato per parlare di genitorialità difficile e sostegno ai minori a rischio

da: ufficio stampa Agire Sociale CSV Ferrara

Il cinema raccontato per riflettere sui bisogni dei bambini

Una rassegna di film “raccontati” per riflettere sulla genitorialità difficile ed il sostegno ai minori a rischio. E’ la formula che propone il ciclo “E se i genitori non..?” promosso nell’ambito del Mese delle Famiglie e del Volontariato familiare, la tradizionale manifestazione di sensibilizzazione, iniziative e incontri per famiglie e genitori di Ferrara e provincia. L’iniziativa si articola in due proiezioni serali, ad ingresso gratuito, che si svolgeranno nelle serate di giovedì 22 maggio e 3 giugno, ore 21, alla Casa del Volontariato di Ferrara, in via Ravenna 52.
Non sarà un cineforum con dibattito, ma piuttosto un laboratorio aperto alla cittadinanza dove condividere riflessioni e suggestioni a partire da spezzoni di film proposti via via da i conduttori. Per ogni serata una trama farà da sfondo per interrogarci sui bisogni dei bambini. Che cosa succede quando i genitori sono in difficoltà o non ci sono? Il figlio resta solo ed esposto a molti rischi. Ciò che può aiutarlo è proprio un incontro con qualcuno che, anche al di fuori della cerchia familiare, possa accoglierlo nella sua vita e avere cura di lui. E’ di questo che si parlerà durante gli incontri, per riflettere sul contributo che il cittadino e la comunità possono dare per sostenere i più piccoli in difficoltà. Condurranno l’incontro Elena Buccoliero, Ufficio diritti dei minori del Comune di Ferrara, Alberto Urro, Ausl.
Il primo appuntamento con il cinema raccontato è per giovedì 22 maggio con il fim “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano” di Francois Dupeyron (Francia 2003) sulla magia dell’incontro, mentre giovedì 3 giugno sarà la volta di “Il ragazzo con la bicicletta” di Jean – Pierre e Luc Dardenne (Italia 2011) che affronterà il tema della rabbia del rifiuto.

Unife ricorda il Dott. Marino Gatti con il convegno “Percorrendo le vie della psicopatologia.. Il viaggio di Marino Gatti”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

“Percorrendo le vie della psicopatologia.. Il viaggio di Marino Gatti”. E’ questo il titolo del convegno che si terrà giovedì 22 maggio dalle ore 15 alle ore 18 nell’Aula 6 del Polo didattico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna a Cona, (via Aldo Moro, 8), organizzato dalla Sezione di Scienze neurologiche, psichiatriche e psicologiche del Dipartimento di Scienze biomediche e chirurgico specialistiche di Unife per ricordare il Dott. Marino Gatti, medico psichiatra, scomparso qualche anno fa.

Dopo l’introduzione di Luigi Grassi, Direttore del Dipartimento e di Enrico Granieri, Professore ordinario, molti i relatori che interverranno su temi attorno a cui ruotavano i tanti interessi del lavoro del Dott. Gatti.

Sarà Claudio Rapezzi dell’Università di Bologna ad aprire il pomeriggio di studi con una relazione dal titolo “Da Sherlock Holmes al Dr House: analogie fra metodo clinico, romanzo poliziesco e fiction televisiva”. Emilio Ramelli, già Professore ordinario di Psichiatria e già Direttore della Clinica Psichiatrica di Unife interverrà sul tema “Torna di moda il diavolo”. Sarà poi il turno di Antonio Salvatore, Docente della Scuola Nazionale di Alta Formazione dell’Avvocato, specialista dell’Unione delle Camere Penali Italiane di Ferrara a parlare di “Il demone della paura: l’ossessione immunitaria nella società del rischio e l’ipertrofia del diritto penale”.

Proseguirà Giovanni Zuliani, Professore associato del Dipartimento di Scienze mediche che terrà la relazione “La sindrome di Diogene: una condizione atipica tra la Psichiatria e la Geriatria”, seguito da Paola Milani dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria con il tema “Indagare le funzioni cognitive: il contributo della neuropsicologia”.

“Facciamo rete”: venerdì 30 maggio un incontro della Cooperativa I Frutti dell’Albero

da: Cooperativa Sociale I Frutti dell’Albero

Venerdì 30 maggio alle ore 17,30 c/o la Caffetteria del Castello Estense, la Cooperativa Sociale I frutti dell’Albero con la partecipazione di Franco Antonello, Presidente della Fondazione I Bambini delle Fate, accoglierà imprenditori ferraresi e non che hanno fatto la scelta di aiutare, in una logica di responsabilità sociale, i bambini della Cooperativa I Frutti dell’Albero e il loro Progetto che vede la costruzione di un Centro di Accoglienza per ragazzi con disabilità psico fisica ( minori affetti da encefalopatie e autismo) su un appezzamento di 3500 mq di terreno acquistato in via Ravenna a Fossanova San Marco.
Tra le autorità pubbliche invitate, come ospiti graditi, tornano ad affiancarci la Presidente della Provincia Marcella Zappaterra , il Sindaco Avv. Tiziano Tagliani, a testimonianza che la Cooperativa vuole farsi garante di un processo di integrazione sociale che rafforzi la consapevolezza di quello che si ritiene un problema collettivo e non privato perseguendo fini di utilità e solidarietà sociale.
La Fondazione I Bambini delle Fate, nostra partner in questo progetto, ci ha dato l’opportunità di inserire la nostra realtà Cooperativa tra quelle da loro sostenute a livello nazionale.
Ferrara è così diventata la prima città dell’Emilia Romagna ad essere sostenuta in partnership con la Fondazione.
L’incontro che da lo start up al Progetto sarà pertanto l’opportunità per ringraziare ufficialmente e personalmente tutte le aziende che hanno aderito a sostenere la Cooperativa I frutti dell’Albero.
Gli ospiti verranno salutati con un aperitivo e piccolo buffet .

Spazio 2014 – Quotidiano di notizie della galassia

Nella profondità degli spazi siderali vaga alla deriva un corpo celeste chiamato Italia, che si dice fosse in passato fonte di arte, di cultura e di ingegno per tutte le stelle ed i pianeti della galassia. Poiché il suo sole è spento da molto tempo, l’energia e l’ossigeno indispensabili per la vita vengono assicurati da un antichissima macchina, costruita da abilissimi maghi-artigiani che ha funzionato perfettamente per millenni, ma che improvvisamente da un po’ ha iniziato a manifestare gravi problemi. Putroppo i sedicenti furbissimi abitanti di questo pianeta, nonostante il lunghissimo tempo a disposizione, non si sono mai presi la briga di cercare di capire come la macchina funzionasse e, non avendo la più pallida idee sul come ripaparla, sono precipitati nella più cupa disperazione. In questo clima da fine del mondo la popolazione, nella speranza di risolvere il problema, si è raggruppata attorno a tre ipotesi principali, ognuna sostenuta da un diverso leader, sulle quali discute con grande animosità.

La prima di esse prevede di non fare sostanzialmente nulla; in fondo, dice l’anziano ricchissimo capopopolo che fino a poco tempo fa aveva il compito di sorvegliare il funzionamento della macchina – anche se in realtà ha solo pensato ai suoi affari, questi antichi macchinari non ci hanno mai tradito. Basterà continuare ad oliare gli ingranaggi come abbiamo sempre fatto e la crisi passerà da sola.

La seconda è propugnata da un non più giovane e strano personaggio urlante ed arruffato, via di mezzo fra un duce ed un guru, che sostiene che prima di tutto la macchina debba essere distrutta a martellate ed i suoi custodi messi alla gogna in un grande rito collettivo di purificazione. Dopo saranno la carenza d’aria e di energia a fare il miracolo che innescherà la ripartenza. Chiunque fra i suoi seguaci abbia provato a manifestare un qualsiasi dubbio sull’efficacia della terapia è stato cacciato e linciato dagli altri fedeli inferociti.

C’è poi un giovane e brillante ex margravio che, al contrario degli altri due, sostiene che non si debba perdere altro tempo, perché la situazione è molto seria, ma che il funzionamento della macchina può essere compreso se solo si rimuovono tutte le incrostazioni di sporcizia e gli orpelli inutili accumulati nel tempo e che ora impediscono di accedere al meccanismo centrale. Se l’abbiamo costruita, è il suo ragionamento, una volta ripulita a dovere sapremo ripararla.

Oltre ai tre schieramenti descritti, sullo sfortunato pianeta si agitano anche gruppi minori, molti dei quali affidano al misticismo le speranze di salvezza. Uno di essi, ad esempio, è convinto che il prossimo passaggio della cometa Tsipras, come a loro dire previsto da antichi manoscritti, porrà fine ad ogni sventura ed aprirà una nuova fase di felicità e di progresso.
Intanto, molti e più pragmatici abitanti del pianeta stanno preparandosi ad abbandonarlo, così come fecero i loro antenati nella notte dei tempi.

A Roma c’è un ristorante con meravigliosi girasoli

Carino, caldo e accogliente, con persone gentili e orgogliose della loro nuova attività, nato dalla volontà di alcuni genitori di ragazzi con sindrome di Down, per dare una prospettiva lavorativa ai loro figli. Un salto in un mondo fatto di solidarietà, lavoro, impegno e amicizia.

La Locanda dei Girasoli esiste dal 1998, in via dei Sulpici 117, nell’antico quartiere del Quadraro, a Roma. Un quartiere che, nel 2004, ha ricevuto la Medaglia d’oro al merito civile, in quanto centro dei più attivi e organizzati dell’antifascismo, teatro del più feroce rastrellamento da parte delle truppe naziste, scattato all’alba del 17 aprile 1944 e diretto personalmente dal maggiore Kappler. Un quartiere che oggi ospita una bella locanda, che fra mille traversie sopravvive a difficoltà e crisi.
Mi chiederete cosa c’è di nuovo nella presentazione di un locale romano: pane, amore e fantasia? Pur con cibo (buono), amore (molto), fantasia (tanta), nulla di tutto ciò, o almeno non solo. Capirete presto. Basterà seguirmi per un attimo. Magari poi ci andate!

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nel personale molte persone con sindrome di Down

Varcata la porta d’ingresso, l’allestimento moderno e rinnovato (a novembre 2013) dei locali colpisce l’attenzione per raffinatezza e semplicità. L’atmosfera, sobria e al contempo familiare, rende la Locanda un luogo intimo e raccolto, ideale per serate con amici o in coppia. Vi è odore di mare, di terra, di buon cibo, di pizza cotta nel forno a legna; vediamo scorrere colorate e appetitose proposte della casa che, scopriremo in seguito, tengono conto di intolleranze alimentari o di restrizioni di natura etica, religiosa o sanitaria. C’è aria di casa. Fin qui ancora nulla di nuovo.
Guardando con attenzione, notiamo che ci sono molti giovani con sindrome di Down fra il personale. Perché la Locanda dei Girasoli nasce, grazie alla cooperativa sociale “I Girasoli” che sostiene e collabora con persone affette da questa sindrome, con l’obiettivo di promuoverne l’inserimento lavorativo, nobilitando e dando dignità alla persona attraverso un percorso individuale di formazione e di inserimento lavorativo. Il tutto amalgamando solidarietà, rispetto, mutualità e professionalità e azzerando le differenze. Siamo di fronte a un esempio concreto d’imprenditoria sociale vincente. E’ nato così il progetto che ha portato alla creazione di posti di lavoro finalizzati a un’integrazione lavorativa e territoriale.

Quale simbolo poteva meglio rappresentare la gioia nei confronti della vita e la solarità di questo progetto se non il girasole? Questo fiore ben identifica la forza e l’orgoglio dei ragazzi che ogni giorno dimostrano professionalità, serietà e simpatia, e convinzione verso un progetto che li vede protagonisti. Sia la cooperativa che i ragazzi Down con le loro famiglie sono associati all’Aipd (Associazione italiana persone down) di Roma.

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logo del progetto Chef solidali, Le stelle per il sociale, approvato a marzo 2014

Sulla scia del successo del progetto, a marzo 2014, è stato poi presentato in Campidoglio il progetto Chef solidali, Le stelle per il sociale: cinque incontri, a partire da aprile, che vedono protagonisti e testimonial altrettanti chef stellati che lavorano a fianco dei ragazzi, coinvolti nella preparazione di piatti originali, secondo una ricetta dello chef di turno. Il pubblico, limitato a non più di 100 persone alla volta volta, viene accolto in sala e servito dagli stessi giovani. L’evento conclusivo, a cui parteciperanno tutti gli chef coinvolti, sarà a dicembre.
L’iniziativa fa seguito al progetto Open, partito a novembre 2013, che ha permesso di formare e inserire nel settore della ristorazione 10 ragazzi Down. L’intento è anche quello di sperimentare un modello di “ristorazione inclusiva” che sia replicabile in altri contesti territoriali, al fine di creare una rete virtuosa in cui il modello romano sia il punto di riferimento. Prima meta da raggiungere: l’apertura della Locanda dei Girasoli a Palermo. Ci contiamo…

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modello vincente di “ristorazione inclusiva”

Gli appuntamenti con gli chef, in calendario per il 2014, sono cinque: il 23 aprile con Sandro e Maurizio Serva (a cena), il 14 maggio con Angelo Troiani (a cena), il 15 giugno con gli Agata Parisella e Romeo Caraccio (a pranzo), il 16 settembre con Luciano Monosilio e Alessandro Pipero a cena, il 24 ottobre con Antonello Colonna (a cena). Il prossimo a giugno, dunque.
Per chi, mercoledì 23 aprile 2014, fosse andato alla cena con gli chef Sandro e Maurizio Serva alla Locanda dei Girasoli, avrà sicuramente sentito pulsare la passione, la forza e la volontà di crescere. Perché, diceva un grande chef, “se non si trasmette in sala la passione e la filosofia del proprio lavoro, il ristorante non avrà un’anima”. E qui l’anima si sente, si vede e si tocca…

Conversazioni sull’arte, martedì 27 Maggio il quarto ed ultimo appuntamento su Antonio Canova

da: organizzatori

Sono ancora disponibili alcuni posti per il quarto appuntamento con le “Conversazioni sull’arte” nello spazio CUCINAVIVA del Menegatti Lab di Ro Ferrarese.
Dopo la conversazione di martedì scorso incentrata sull’Espressionismo Astratto e l’Action Painting di Jackson Pollock, al centro dell’ultimo appuntamento, previsto per martedì 27 maggio a partire dalle 20.45, sarà il gusto neoclassico di Antonio Canova.
Il critico e giornalista Michele Govoni, relatore delle serate, racconterà la nascita e lo sviluppo del neoclassicismo dello scultore di Possagno, prendendo spunto dalla storia, dalla letteratura e dalla cultura della seconda metà del Settecento.
Soprattutto, attraverso un vero e proprio racconto che cercherà di ricostruire i momenti della vita dell’artista, si entrerà a contatto con la realtà del tempo, per comprendere e capire le ragioni delle sue scelte poetiche, culturali e artistiche.
Alla storia e alle opere si alternerà ad uno speciale accompagnamento enogastronomico realizzato dallo chef ferrarese Marco Boni ed ispirato al tema della serata.
Per iscrizioni ed informazioni contattare Silvia Di Marco al 348/9920275 oppure inviando una email a silvia@menegattilab.it. Il contributo per ogni singola serata è di 38,00 euro.

I risultati dei premi “Nino Franco Visentini” (Corteo Storico) e “Nives Casati” (Spettacoli a Corte)

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

Si è tenuta ieri sera presso la sede dell’Ente Palio città di Ferrara, in via Mortara, la tradizionale apertura delle buste contenenti le schede di votazione consegnate dai componenti delle due giurie convocate per i premi “Nino Franco Visentini” (Corteo Storico) e “Nives Casati” (Spettacoli a Corte).

Il premio al miglior corteo è stato attribuito al Borgo di San Giovanni, che però non mantiene la media alta delle preferenze per gli Spettacoli a Corte. In questa ultima “specialità”, per la dodicesima volta e la nona di seguito, la vittoria è andata al Rione di Santa Maria in Vado.

PREMIO NINO FRANCO VISENTINI
1. Borgo San Giovanni
2. Rione Santa Maria in Vado
3. Rione Santo Spirito
4. Borgo San Giacomo
5. Rione San Paolo
6. Borgo San Giorgio
7. Borgo San Luca/Rione San Benedetto
8. Corte Ducale

PREMIO NIVES CASATI

1. Rione Santa Maria in Vado
2. Borgo San Giacomo
3. Rione Santo Spirito
4. Rione San Benedetto
5. Borgo San Giorgio
6. Rione San Paolo
7. Borgo San Luca
8. Borgo San Giovanni
9. Corte Ducale

Parade, la rassegna di film a tematica LGBT al Boldini arriva al terzo film: “Tutto sua madre”, di Guillaume Gallienne

da: Arci Ferrara

Prosegue la rassegna cinematografica organizzata da Arcigay e Arcilesbica Ferrara in collaborazione con Arci Ferrara MERCOLEDì 21 MAGGIO alle ore 21.00 con il film di Guillaume Gallienne

TUTTO SUA MADRE

Guillaume, fin da bambino, viene considerato da tutti diverso da com’è. Il primo ricordo che ho di mia madre risale a quando avevo circa cinque anni. Chiamò me e i miei fratelli per cena e disse “Ragazzi e Guillaume, a tavola!”. L’ultima volta che le ho parlato al telefono, mi ha detto “Ti abbraccio, mia cara”. È chiaro da queste due frasi che ci sia un malinteso con tutti e soprattutto con sua madre che dura circa trent’anni, finché incontra quella che diventerà la seconda donna più importante della sua vita…

Di seguito il calendario completo della rassegna:

– 28 maggio ore 21.00 – THE PARADE – LA SFILATA di Srdjan Dragojevic
– 4 giugno ore 21.00 – selezione da IMMAGINARIA. Festival Internazionale del Cinema delle Donne Ribelli, Lesbiche, Eccentirche.
Il 4 giugno verranno proposti 3 cortometraggi e un lungometraggio – MARGARITA di Dominique Cardona e Laurie Colbert.

Il costo del biglietto di ingresso per le serate sarà di 5 euro.
Per informazioni
www.circomassimo.org
www.cinemaboldini.it
www.arciferrara.org
Cinema Boldini – 0532247050

Cecile Kyenge alla Città del Ragazzo

da: Città del Ragazzo

«Per promuovere concretamente l’integrazione servono risorse. E bisogna utilizzare al meglio quelle messe a disposizione dall’Europa». Così l’ex Ministro Cecile Kyenge, candidata Pd alle elezioni europee, che ieri (lunedì) ha fatto visita alla Città del Ragazzo, ente attivo sul fronte della formazione professionale e delle attività socio-educative. Condotta dal direttore, Giuseppe Sarti, la Kyenge ha visitato la struttura, che Sarti ha illustrato nelle sue varie articolazioni. Giovani, donne e integrazione, sono i fronti del suo impegno. «E’ fondamentale conoscere tutte le realtà che se ne occupano per potere fare rete e costruire progetti lungimiranti», ha puntualizzato la Kyenge. La visita alla Città del Ragazzo è stata preceduta da un incontro al Csi (Centro servizi integrati), dove la Kyenge ha incontrato i vertici della cooperativa Camelot ed è proseguita al Centro Intercolturale Italo-Cinese.

Ciechi nel secolo della conoscenza

“Ciechi nel secolo della conoscenza”. Sì, è quello che sembra accadere da noi. Società della conoscenza, città della conoscenza sono temi che si dibattono nel mondo e per i quali governi di diversi Paesi si stanno da tempo impegnando. Basta consultare il sito web delle knowledge cities per rendersene conto. Basterebbe essere un po’ meno provinciali di quanto siamo, soprattutto basterebbe non aver vissuto 20 tragici anni di accumulo di spaventosi ritardi (sic!). E il futuro non sembra migliore…

Dove abitiamo? Dove abita il nostro Paese, dove abitano le nostre città? È come se all’improvviso la cecità dei personaggi di Saramago avesse preso anche noi. Il mondo che ci sta intorno viaggia a una velocità decisamente diversa dalla nostra.
Te ne accorgi quando, occupandoti di città della conoscenza, scopri che esiste addirittura l’Official Web Site delle Knowledge Cities, ne fa riferimento Francisco Javier Carrillo, docente e ricercatore in knowledge systems e knowledge administration, nel suo libro, del 2006, Knowledge Cities, per altro mai tradotto in italiano.
A scorrere la lista dei settantuno tra Paesi, città e continenti che aderiscono al Knowledge-Based Development (Kbd), con l’intento dichiarato di fondare il loro sviluppo sulla conoscenza, c’è l’Europa, ma non c’è l’Italia e neppure una delle sue città. L’Italia non è tra le nazioni che hanno scelto di concentrare i loro sforzi o che intendono attivare programmi per porre la conoscenza alla base della propria crescita. Allora rivolgendo gli occhi alle vicende di casa nostra, a questo Paese che sembra aver preso le distanze dal lavoro, dall’intelligenza, dallo studio, dalla cultura e dalla ricerca, imboccando la disastrosa scorciatoia delle speculazioni finanziarie, della corruzione, del peculato e del malaffare, ti rendi conto che chi ha governato, per lo meno negli ultimi vent’anni, ci ha portati fuori strada, a sbattere contro un muro.
Doveva venirci il sospetto che il brain drain, la fuga all’estero dei nostri cervelli migliori, voleva dire che gli altri Paesi stavano investendo sulla cultura, sui saperi, sull’istruzione.

Si fa fatica a non pensare che le difficoltà, in cui ancora ci troviamo senza cavarci i piedi, in buona parte provengono dal grave deficit sul piano delle politiche culturali e dell’istruzione che abbiamo accumulato almeno da vent’anni a questa parte.
Il fatto, che le maggiori organizzazioni internazionali come la Commissione europea, la Banca mondiale, l’Onu e l’Ocse abbiano adottato il knowledge management come cornice dei loro orientamenti strategici per lo sviluppo mondiale, indica chiaramente l’esistenza di un nuovo collegamento tra gestione della conoscenza e crescita economica. La gestione della conoscenza è divenuta strategica non solo per il mondo degli affari, ma soprattutto per settori come l’istruzione, la pubblica amministrazione e la sanità.

Economisti quali Peter Drucker e Taichi Sakaiya, tra gli altri, avevano previsto già sul finire del secolo scorso l’avvento di un’economia della conoscenza, come base per la fondazione di quell’idea della società che l’Europa ha fatto propria. Secondo Sakaiya «stiamo entrando in una nuova fase di civiltà in cui il valore attribuito alla conoscenza è la forza trainante».
Per molti il ventunesimo secolo si va caratterizzando come il secolo delle città. Quella grande migrazione di masse contadine dalla campagna alla città, iniziata con la rivoluzione industriale, è un processo ancora in corso, del resto la sua esistenza è molto breve, se la consideriamo in una prospettiva storica. Un paio di secoli non sono altro che lo 0,5% dell’esistenza umana sulla Terra.
Ancora nel 1980, meno del 30% della popolazione mondiale era urbanizzata, ora più del 50% vive nelle città, e la quota è destinata a salire al 75% entro il 2025. Una percentuale che è già raggiunta dalla maggior parte dei paesi sviluppati. L’urbanizzazione definitiva dell’umanità sta avvenendo proprio in questo tempo, dopo quarantamila anni dalla comparsa della nostra specie.

Urbanizzazione globale e avvento della Società della Conoscenza, costituiscono ciascuno una realtà senza precedenti e complessa. Da qui emergono i limiti dei nostri tradizionali approcci disciplinari allo sviluppo urbano e alla creazione di valore sociale.
Entrambi, integrati nella società della conoscenza, costituiscono uno dei fenomeni più complessi mai affrontati dagli uomini e, probabilmente, il punto critico del nostro futuro.
È questo nuovo collegamento a creare un ambiente favorevole alla crescita della città della conoscenza, argomento oggi di grande interesse e discussione nel mondo. Molte città già si proclamano a livello mondiale come learning o knowledge city, mentre altre hanno elaborato strategie e programmi per diventarlo.
Il concetto di città della conoscenza è molto ampio, si riferisce a tutti gli aspetti della vita sociale, economica e culturale. Secondo i ricercatori in questo campo, tra cui il greco Kostas Ergazakis, esperto di knowledge management, una città della conoscenza è una città che mira allo sviluppo basato sul sapere, favorendo tra i suoi abitanti la continua creazione, condivisione, valutazione, rinnovo e aggiornamento delle conoscenze. Lo scambio di conoscenze e di cultura è il fulcro strategico della città di questo secolo, che deve essere alimentato e sorretto dalle sue reti e dalle sue infrastrutture.

Le previsioni per il futuro delle città sembrano dare per scontata la continuazione del modello industriale capitalista che ha dominato il ventesimo secolo. Ma le città amministrate sulla base di questo modello sono diventate sempre più grandi, con una domanda di consumi sempre maggiore e una esorbitante produzione di rifiuti. La prospettiva finale è inevitabilmente il collasso ambientale, sociale ed economico, appena esse avranno superato i limiti di una crescita gestibile. È evidente che questo modello di sviluppo non è più funzionale.
In questo contesto il vantaggio della città della conoscenza è nella sua stessa definizione, perché la sua esistenza ha le radici nei saperi diffusi, si fonda su uno sviluppo sostenibile per l’ambiente, economicamente equo e socialmente responsabile.

Il coinvolgimento attivo dei cittadini, la condivisione diffusa delle conoscenze innescano forti dinamiche di innovazione in tutti i settori, dalle attività economiche a quelle sociali, creano un ambiente tollerante verso le minoranze e i migranti, contribuiscono a far crescere e migliorare il funzionamento della democrazia, sono le condizioni senza le quali l’idea che la democrazia diretta possa sostituirsi alla politica, come l’abbiamo finora praticata, resta un puro, accecante inganno populistico.

La salvezza della città: giustizia e misericordia

Mai avremmo pensato nel cattolicesimo di Francesco, nelle caducità della fragilità umana, nelle debolezze della vita, nel senso pieno delle cose, di ritrovare quella “misericordia”, quel salto alto della giustizia, non solo quella che chiediamo ma, soprattutto, quella del Dio che si fa uomo, che fatichiamo a comprendere.

Forse aspettavamo che venisse qualcuno dalla fine del mondo, anche con radici piemontesi, anche vestito di bianco e la borsa nera nella mano, che si fa il caffè da solo al mattino, che lo puoi sentire al telefono dopo il telegiornale, per metterci a riflettere in silenzio e meditare sull’immensità.

Dico questo, anche per questi tempi nuovi, perché nel prosieguo della narrativa potremmo incontrare altri ed ulteriori aiuti per riflettere su di noi, su noi stessi e non solo.
C’è un binomio forte tra misericordia e giustizia, delineato nei pomeriggi al centro studi San Barnaba di Brescia, che qui ci piace richiamare; questa riflessione mi è stata inviata dal relatore l’avvocato Bazoli, ben dieci anni fa, e la proposi già allora per un mio intervento sulla giustizia.

Debbo anticipare che mi è difficoltoso entrare nel tema, stante una mia diversa formazione, ma non posso non rimettere la questione all’attenzione del lettore, su questo quotidiano, perché molto interessante e di estrema bellezza.
“I dieci giusti e la salvezza della città” (genesi 18, 20 – 33) sviluppa il tema della solidarietà della colpa, parla del profilo misericordioso di Dio, del momento della retribuzione dei meriti, della verità di una giustizia ispirata dall’amore, degli operai della vigna. E’ un brano che spiega come i meriti degli uomini riscattino le loro colpe; un passaggio stretto, da indurre Dio a perdonare secondo i criteri di giustizia seguiti dalla Sapienza divina. A questo punto, sottolinea il relatore, resta da chiarire se il modello sia destinato a realizzarsi nell’ordine terreno ed entro l’orizzonte della storia umana o soltanto in una prospettiva escatologica.

Ora proviamo ad attualizzare questi significati e farli insegnamenti validi, entrandovi dentro. Va comunque precisato che non siamo di fronte a un testo del Vecchio testamento, precettistico e profetico, ma ad un racconto storico che contiene modelli di comportamento che sono riferibili alla realtà di ogni tempo. D’altro canto, il richiamo al Nuovo Testamento evidenzia un Dio giusto ma misericordioso, un Dio che punisce ma che è disposto al perdono e, quindi, non un giudice severo ma che si propone di amare gli empi e i colpevoli, e non soltanto di risparmiarli in ragione dei meriti dei giusti.

Quindi la visione evangelica è all’orizzonte della salvezza del singolo uomo e può essere applicata anche ai rapporti tra i popoli, degli stati o delle nazioni, vale a dire la punizione di una collettività colpevole. E’ su questo aspetto che intendiamo soffermarci e riflettere, sui “giusti e la salvezza della città”, sui principi informatori della giustizia divina e additabili alle Istituzioni terrene, su come punire una comunità incolpevole risparmiando gli innocenti.

Ci pare obbligo pensare alle azioni di guerre aggressive e ai regimi dittatoriali, mettendo insieme, nel disegno degli uomini innocenti e colpevoli, trovando e cercando (una sorta di giustificazione) l’inevitabile e l’unico rimedio, il tutto come l’opposto della giustizia divina.

Non è fuori luogo, quindi, ricordare: da un lato, la nostra Costituzione all’art.11 che “…ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” e, nell’altro caso, le dittature, pensando ad ogni forma di minoranze emarginate (il sale della terra, le voci dei profeti nel deserto, i dieci giusti a Sodoma, le sacche di resistenza al nazismo, gli 11 docenti che dissero no al fascismo, i gulag in siberia, le madri di plaza de mayo, l’inquisizione, le torture dei dittatori) per sanzionare e punire le colpe collettive con le sue formalità umane complesse di prassi e il contrasto radicale con le Scritture.
Basterebbe pensare all’imperativo scritturale: “…sarà la virtù di un solo giusto a meritare la salvezza di tutti” per comprendere in quale conto il Signore tenga le prove e le umiliazioni dei giusti che resistono nel mantenersi fedeli alla virtù.
A ciò si può aggiungere anche la riflessione della giustizia nella storia e il disegno tra quella di Dio e quella dell’uomo nella narrazione delle Sacre scritture. Se la volontà di Dio è che il giusto non perisca insieme ai peccatori, molto spesso l’apparente indifferenza di Dio, per i mali delle vicende degli uomini, da quello compiuto dall’uomo alle calamità naturali fino alla fragilità e caducità di ogni elemento del creato, con il suo “ silenzio “, è motivo di smarrimento sia per chi crede che per quello che non crede.

Nel Nuovo Testamento, però, c’è una svolta radicale nei rapporti tra Dio e gli uomini, cioè:…” l’ineluttabilità del male, di quello prodotto dall’uomo, che è conseguenza della sua “ libertà “, e di quello derivante da eventi naturali, che è conseguenza della imperfezione del creato, ha indotto Dio al passo sorprendente di entrare nella storia, alla decisione di viverla alla stregua degli uomini stessi.
Il Creato si fece creatura, Dio si fece carne e uomo e come detto dal Poeta – “ il suo fattor non disdegnò di farsi sua fattura “.
Quindi, diversamente dal Vecchio Testamento, la Nuova Alleanza tra Dio e l’uomo, è imperniata solo su un unico Giusto, inviato a salvare il mondo; ma qui si entra nel nuovo ordine di verità e dei misteri rivelati: la vittima risorge e manifesta il potere di realizzare un nuovo regno di giustizia.
La proclamazione delle Beatitudini sono, pertanto, la chiave di volta della Nuova Alleanza e il tema della giustizia ricorre ben due volta: viene santificata, sia la sete di giustizia che la sofferenza a causa della giustizia.

Ma perché abbiamo pensato a tutto questo, stralciando, anche con difficoltà, l’essenza della citata narrativa? Sciolgo l’interrogativo dicendo che lo scritto è frutto di una approfondita ricerca e analisi, non solo storica, del relatore che è un avvocato bresciano. A noi, in questa circostanza, non interessa l’avvocato, ma ci interessa che è anche un notissimo banchiere, chiamato tanto tempo fa da Nino Andreatta a salvare una banca.
Citarlo, soprattutto al giorno d’oggi, ci vuole del coraggio, sapendo però che nel maneggiare i denari, per adoperarli bene, serve un po’ d’anima e capire, soprattutto, che c’è la bontà incommensurabile della misericordia.

Vorrei concludere con le considerazioni del banchiere: “… l’orizzonte della giustizia di Dio si realizzerà, pienamente, solo nell’al di là, ma è percepita da ogni singolo uomo, nel suo cuore, già durante la vita. Tutto ciò può sembrare incredibile, come un sogno; ma se non avessimo questo sogno, la nostra vita si consumerebbe senza scopo e senza speranza”.

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