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Giorno: 14 Giugno 2014

Lunedì 16 giugno inizieranno i lavori di rifacimento del manto stradale sui lidi

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Lunedì 16 giugno partono diversi lavori legati al rifacimento di strade e marciapiedi sui lidi e di sostituzione della segnaletica verticale, tra cui quella dei parcheggi a pagamento istituita lo scorso anno. Rispetto al crono-programma tracciato dall’Amministrazione Comunale, si segnala un ritardo nell’avvio dei suddetti lavori, dipeso da precedenti impegni assunti presso altri Comuni, da parte delle ditte appaltatrici.
Il Comune di Comacchio, scusandosi per l’eventuale disagio che potrà derivare dall’apertura dei cantieri stradali, porta avanti con decisione anche questo obiettivo strategico, con lo scopo di dare ai residenti e ai turisti le risposte dovute, con un occhio di riguardo verso la sicurezza stradale, ma anche verso una maggiore e migliore accoglienza del territorio.

Concessione contributi alle imprese turistiche con intervento del Sindaco Marco Fabbri

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Un altro importante traguardo segnato dall’Amministrazione Comunale in direzione dell’innovazione e del sostegno all’economia locale è rappresentato dall’approvazione da parte della Giunta Comunale, nei giorni scorsi, della graduatoria per la concessione di contributi in conto capitale alle imprese turistiche. Tutti gli interventi ammessi a beneficiare di contributi, per un importo complessivo attorno 300.000,00 euro, come previsto dall’apposito bando approvato con determina n° 295 del 24 ottobre 2013, sono finalizzati all’adeguamento delle normative di sicurezza, al miglioramento delle accessibilità per i disabili, alla sostenibilità e all’efficientamento energetico. Risultano pervenute 19 domande, alcune delle quali purtroppo escluse dalla Commissione tecnica incaricata di esaminarle, per mancanza di requisiti. Qui di seguito si elencano le imprese entrate a far parte della graduatoria con i rispettivi contributi erogabili: 1) Spiaggia e Mare srl (finanziamento richiesto e importo erogabile pari a 26.100,00 euro); 2) Cavalieri Tonino (finanziamento richiesto e importo erogabile pari a 15.000,00); 3) Buffalo Beach srl (finanziamento richiesto e importo erogabile pari a 8780,60 euro); 4) Bar Ideal snc (finanziamento richiesto e importo erogabile pari a 30.000,00 euro); 5) Pensione Etsense (finanziamento richiesto e importo erogabile pari a 30.000,00 euro); 6)Studio Tecnico Amadei (finanziamento richiesto e importo erogabile pari a 10.000,00); 7)Self Market srl (finanziamento richiesto e importo erogabile pari a 30.000,00 euro); 8)Topinambur sas (finanziamento richiesto importo erogabile pari a 10.000,00 euro); 9)Soc. GBC srl (finanziamento richiesto e importo erogabile pari a 30.000,00 euro); 10) Soc Pe Pa snc (finanziamento richiesto pari a 12.180,00 e importo erogabile pari a 9703,24 euro); 11) Soc PFB sas (finanziamento richiesto pari a 30.000,00 e importo erogabile pari a 17451,00 euro); 12) Artetour srl (finanziamento richiesto e importo erogabile pari a 30.000,00 euro); 13) Fatti una pizza sns (finanziamento richiesto e importo erogabile pari a 6046,00 euro); 14) Camping Florenz snc (finanziamento richiesto e importo erogabile pari a 30.000,00 euro); 15) Notte e dì (finanziamento richiesto pari a 24219,44 euro e importo erogabile pari a 2015,00 euro). “Si tratta di un bando di importanza vitale per le imprese locali – commenta il Sindaco Marco Fabbri -, che chiude un percorso costruttivo di proficua collaborazione con le associazioni di categoria e con gli operatori del territorio, che hanno deciso di investire per adeguare le loro strutture per una migliore fruibilità delle stesse e per una migliore sicurezza. Mentre il Governo fa solo promesse e giorno per giorno chiudono centinaia di imprese, nei Comuni si fanno cose piccole ma concrete per un settore al collasso.”

Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta: nove quesiti rivolti ad AUSL e AOU

da: Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta

Il Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta rivolge sia all’AUSL di Ferrara che all’AOU Sant’Anna di Ferrara i seguenti quesiti:

1. E’ vero che, dal 24 maggio 2014, la presenza di un medico H24 è attiva solamente nelle giornate di sabato e domenica, ovvero dalle 08.00 del sabato alle 08.00 del lunedì, ed anche nei festivi?
2. E’ vero che nei restanti giorni feriali la copertura, in struttura, è attiva solamente dalle 08.00 alle 18.00, mentre dalle 18.00 alle 08.00 si entra in regime di reperibilità disattendendo così quanto democraticamente deciso in Conferenza Territoriale Socio Sanitaria del 26 giugno 2013 (ricordando la grave mancanza delle due Aziende Sanitarie nel disattendere la data di fine 2013 come deciso)?
3. E’ vero che, per la parte pediatrica, la presenza infermieristica è limitata dalle 08.00 alle 15.00, ovvero solo il diurno? Il personale che copriva il turno pomeridiano e notturno perché non è più operativo? Per ragioni medico legali, dopo le 15.00, da quale personale infermieristico sarà assistito il Medico Pediatra di turno?
4. E’ prevista attività di consulenza nel periodo di reperibilità del Medico Pediatra? Se no, quali sono i tempi medi stimati di arrivo presso il nosocomio di Lagosanto per chi è in reperibilità?
5. L’attività del Medico Pediatra al Delta a quale tipo di assistenza è prevalentemente rivolta e perché?
6. E’ attuabile l’OBI (Osservazione Breve Intensiva) pediatrico, 24H su 24H, presso l’Ospedale del Delta così come sempre democraticamente deciso in Conferenza Territoriale Socio Sanitaria del 26 giugno 2013 (ricordando la grave mancanza delle due Aziende Sanitarie nel disattendere la data di fine 2013 come deciso)?
7. Entro quale data sarà riattivato un servizio di presenza del Medico Pediatra H24 permanente per tutta la settimana?
8. Chi è responsabile di questo disservizio che, prima del 24 maggio 2014, era interpretabile come totale interruzione di pubblico servizio?
9. Chi della Pubblica Amministrazione, fuori dal contesto delle due Aziende Sanitarie ferraresi, doveva controllare la corretta messa in opera di questo stralcio del “Piano strategico di riorganizzazione, qualificazione e sostenibilità della sanità ferrarese per il 2013-2016”?

La verità è sempre gradita.

Questa sera alle 17:30 la premiazione del Premio Basilio Cascella 2014

da: staff Premio Cascella 2014

Dal 1° maggio al 15 giugno le opere di artisti affermati e selezionati sono in mostra presso la Delizia Estense del Verginese, antica dimora della famiglia d’Este e Patrimonio dell’UNESCO. Per l’occasione Matteo Basilè e Pasquale Grilli si sono ritrovati come i loro predecessori del 1955 per far rinascere nuovamente il Premio, in favore di una continua crescita che presto potrà farlo divenire internazionale, come era nelle intenzioni dei suoi creatori, e saranno loro a premiare i vincitori di questa edizione.
Tema scelto per questa edizione è ‘Concordia’. Gli artisti selezionati hanno analizzato tale concetto in tutte le sue sfumature e lo hanno espresso tramite pittura e fotografia

Premiazione: 14 giugno 2014, ore 17.30
Finissage: 15 giugno 2014, ore 17.30

Spazio Espositivo: Delizia Estense del Verginese, via verginese – 44015 – Gambulaga (FE)
+39 335 236673 – verginese@atlantide.net – www.atlantide.net.

Genere: collettiva di fotografia e pittura

Orari: sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00.
Ingresso gratuito.

Curatori: Pasquale Grilli, Alessandro Passerini.

Artisti: Martino Borgogni, Silvio Brancaleon, Valeria Cardinale, Marco Circhirillo, Valentina Di Berardino, Davide Di Fonzo, Valentina Murabito, Daniele Pisani, Antonella Pivetti, Francesca Privitera, SR Studio (Mirko Rinaldi & Fabrizio Strada), Chiara Teodoro, Giorgia Vlassich, Elena Zapparoli, Albert Zuckerman, Roberta Baldaro, Mattia Baraldi, Giuseppe Barilaro, Agostino Bergo, Alessandro Brunelli, Francesco Campese, Gabriele Cantadore, Clelia Catalano, Sebastiano Dammone Sessa, Chandra Fanti, Michele Pierpaoli, Andrea Savazzi, Mattia Scappini, Marco Tidu, Daniela Ventrone, Andrea Amaducci, Matteo Basilè, Alessandra Carloni, Federica Costa, Giorgio Distefano, Alessandro Falco, Tea Falco, Lorenzo Fontanesi, Pasquale Grilli, Vladimiro Lilla, Giulia Magagnini, Vittorio Manciagli, Andrea Marchese, Terry May, Alessandro Passerini, Giulia Pesarin, Laura Ragazzi, Marianna Santoni, Simone Sapienza, Monica Seksich, Massimo Volponi, Paolo Volta, Luca Zarattini.

Giardini in guerra

Il giardino è il luogo del possibile e ogni giardino ha una storia da raccontare. Ecco perché l’immagine di una donna musulmana che annaffia fiori coltivati dentro oggetti che sembrano scheletri di bombe, mi ha molto colpito. L’ho trovata in rete, qualche giorno fa, ma la notizia è dell’anno scorso e riguarda un giardino piantato nel villaggio di Bilin, nella zona del West Bank in Israele, come gesto di protesta pacifica e come ricordo delle vittime provocate da quelle stesse granate a gas che, una volta esaurite, sono state usate come vasi. È un gran bel paradosso pensare di fare un giardino, luogo recintato per eccellenza, per protestare contro la costruzione dell’ennesimo muro di divisione fra israeliani e palestinesi, ma va benissimo, indipendentemente dal finale di questa storia. Ovunque, l’idea che qualcuno si opponga a qualcosa di mostruoso con un gesto ironico, piccolo e immensamente simbolico, è sempre commovente e pieno di speranza, se tutto questo accade nei luoghi tragici del Medio Oriente, i pensieri corrono e vanno a mille. Queste terre aride e pietrose sono la culla del nostro giardino, qui ogni pianta rubata alla sabbia e ai sassi è una preghiera. Qui nasce l’idea del giardino come luogo perfetto per la vita, chiamato appunto paradiso. Ma forse il paradiso non ha gusto se non è strappato al deserto, è così diventa paradiso in terra, l’oasi in mezzo al nulla che trasforma il regalo divino nel principio generatore di un’agricoltura estrema e sapiente che ha reso spettacolari le colture dei paesi aridi.
Forse è stato questo pensiero che ha suggerito alla mia amica Olga di vedere il bellissimo film “Il giardino dei limoni”. Il riferimento è preso un po’ alla larga, ma in effetti una donna che bagna delle piantine in un giardino fatto con i residui di un conflitto, riporta ad altre storie vissute in questa guerra come quella raccontata con grande intensità in questo film. La pellicola, del 2008, opera del regista Eran Rikli, racconta la storia di Salma, una vedova palestinese, la cui unica ricchezza e fonte di sostentamento è un limoneto. È una donna sola, la famiglia lontana, che vive con grande dignità in una casa poco più solida di una baracca, coltivando limoni nel frutteto piantato dal padre. Per sua sfortuna il ministro della difesa israeliano si insedia nella villa confinante e per motivi di sicurezza – le chiome degli alberi potrebbero nascondere eventuali attacchi dei terroristi – dà ordine di eliminare il limoneto. La donna si oppone e attraverso l’aiuto di un giovane avvocato fa causa al ministro. Questa è la storia, ma nel film c’è molto di più. Ad una prima lettura, c’è l’incontro di due solitudini, quello della vedova e della moglie del ministro. Le due donne non si parlano mai, ma si capiscono attraverso gli sguardi, sguardi che vorrebbero andare oltre la Storia. Al centro di tutto le piante di limoni, un frutteto che diventa notizia, e alla violenza della distruzione fisica si aggiunge la violenza dell’invasione dei mezzi di comunicazione nella vita privata della protagonista e dello sfruttamento di chi userà la “notizia” per fare carriera. Ma cos’hanno di speciale questi limoni? le piante ricrescono, è solo questione di tempo, ma un frutteto di limoni cresciuto nel deserto è un concentrato di simboli, è comunque un paradiso, e Salma viene scacciata dal suo paradiso senza aver peccato.

Stoppato il Delta come eccellenza Unesco: Expo si allontana

Scende sotto zero la febbre da Expo per il Parco del Delta del Po, il tentativo delle due Regioni Emilia-Romagna e Veneto, di candidare il delta come area ambientale di pregio irripetibile non ha dato i risultati sperati. Ancora una volta l’identità amministrativa ha avuto la meglio e il delta è stato escluso dalla rosa delle riserve ambientali candidate al programma dell’Unesco Uomo e biosfera (Mab) 2013-14. Lo ha deciso l’International Advisory Committe for Biosphere e Reserves, che ne ha rinviato l’esame d’ammissione. Sembra così allontanarsi la possibilità di partecipare all’esposizione universale del 2015 con un’operazione di marketing turistico-territoriale avviata fin da marzo, quando Emilia-Romagna, Veneto e in particolare la nostra Provincia, avevano annunciato di volere gestire in modo unitario la riserva candidata Mab. Un’affermazione che si è scontrata con la complessità ambientale di un’area molto vasta tanto da non aver convinto Unesco e che non tiene conto della legge del ’91, la 394, che prevede per la gestione unitaria un parco interregionale o nazionale.

L’annuncio del superamento delle pastoie burocratiche dato in primavera dalla presidente della Provincia Marcella Zappaterra era stata salutata con entusiasmo dal Consorzio Visit Ferrara e da molti operatori turistici il cui intento è aumentare le 100 mila presenze denunciate. Speravano di farlo con l’ausilio di un parco unico, più facile da “vendere” all’estero, approfittando della vetrina veneziana e di quella Expo di Vigevano dedicata alle riserve naturali eccellenti. Il luogo ideale per fare valere la strategia slow e naturalistica giocata sull’unicità dell’ambiente tra terra e acqua, su ciclo e pesca-turismo, sulle tipicità di terra e mare come riso, vongole, cozze e anguilla. Ma il progetto resta un sogno nel cassetto. Per gli operatori e la presidente della Provincia.

Il Parco del Delta del Po, diviso in due, con tanto di leggi diverse che ne regolano il funzionamento, arranca nel disegnare una nuova e più produttiva identità, che tenga conto della salvaguardia dell’habitat e di uno sviluppo sostenibile a beneficio dell’economia e di conseguenza degli imprenditori locali i quali hanno aderito al patto di sviluppo, 20 milioni di euro di fondi pubblici, con l’intenzione di investire nella costruzioni di villaggi “leggeri” per ospitare i turisti e con l’impegno di contribuire all’adeguamento idraulico-fognario di Comacchio. L’operazione è andata in porto con il benestare di Comune di Comacchio, Provincia e Ente per la biodiversità poco dopo l’annuncio dell’unitarietà di gestione relativa alla riserva Mab.

I 139 mila ettari di superficie, le 16 municipalità coinvolte e raccolte attorno all’unico delta italiano, le località turistiche, l’importanza delle attività agricole, di pesca e il coinvolgimento degli stakeholders non ha spostato di una virgola il giudizio finale del Consiglio Internazionale di coordinamento Mab. La candidatura resta al palo. Quali sono i motivi? A quando pare non c’è chiarezza sulla gestione delle aree ad alta naturalità, definite “core”, e nemmeno sul coordinamento del parco la cui governace è talmente complicata da risultare poco gestibile. C’è di più: la visione di riserva naturale del versante emiliano romagnolo differisce da quello veneto, senza contare che sia da una parte che dall’altra sono in vigore piani di gestione tanto vincolanti da azzerare il valore aggiunto della riserva. Un altro tasto dolente è l’assenza di una strategia per gestire le acque e la loro qualità proprio in un’area dove le coltivazioni sono presenti in modo massiccio. In poche parole: parco rimandato. Con buona pace di chi sperava di raccogliere i frutti di una primavera di grandi accordi. Evidentemente non si sono fatti i conti con Unesco e, a dirla tutta, neanche con l’Europa da cui vengono molti dei finanziamenti utili a ristabilire i fragili equilibri di un habitat manomesso dalle attività dell’uomo al punto di comprometterne non solo il paesaggio, ma anche la sopravvivenza.

Ecomafie: Emilia-Romagna un paradiso per la ‘ndrangheta

di Gerardo Muollo

In Italia si contano quasi 30.000 infrazioni alla normativa ambientale all’anno, per un giro criminale da 15 miliardi di euro. Solo in Emilia Romagna si registrano più di 800 infrazioni, oltre 1200 denunce e 237 sequestri. Sono i numeri di Ecomafia 2014, il dossier di Legambiente che fotografa la situazione dei reati ambientali. L’Emilia è la seconda regione per segnalazioni di matrice ‘ndranghetista e la quarta per numero di operazioni bancarie sospette. Un po’ a sorpresa il rapporto dell’ associazione ambientalista rivela che la regione governata da Errani è uno dei tessuti in cui la ‘ndrangheta riesce a infiltrarsi meglio e a portare avanti le proprie attività illecite in materia ambientale. A Bologna “tutte le organizzazioni criminali nazionali – scrive la Dna (Difesa, natura, animali) – operano in una situazione di pacifica convivenza, con specifico riferimento al campo degli affari. Cioè investimenti di proventi delittuosi, acquisizione di appalti pubblici e commesse private, gestione del gioco d’azzardo”. Legambiente parla addirittura di un “banchetto” talmente abbondante che è “più conveniente spartirselo, piuttosto che contenderselo”.
La camorra ha invece trovato terreno fertile in Romagna, dove il clan dei Casalesi “si è organizzato ai massimi livelli”. Un altro settore che ha attirato l’attenzione delle cosche mafiose è sicuramente quello della ricostruzione post-sisma. Un business che i clan hanno fiutato fin dalle prime ore (Abruzzo docet). “Molti dei mezzi coinvolti nello smaltimento delle macerie – denuncia Giovanni Tizian per l’Espresso – apparterrebbero ad aziende legate alla mafia calabrese”.
E’ noto, infatti, che nel business del movimento terra, la ‘ndrangheta ha ormai stabilito una sorta di monopolio in regione.
“Reati ambientali e corruzione sono strettamente connessi – sottolinea il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. I disegni di legge sui reati ambientali e sulla corruzione – prosegue Dezza – sono bloccati in Parlamento. E gli inquinatori festeggiano”.

[© www.lastefani.it]

GERMOGLI
l’aforisma
di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…
 
” Burocrazia. Un gigantesco meccanismo azionato da pigmei” (Honoré de Balzac)

IMMAGINARIO
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L’abbazia di Pomposa (foto di Cinzia Andreatti per FeDetails)

L’abbazia di Pomposa, risalente al IX secolo, è fra le più importanti dell’Italia settentrionale (foto di Cinzia Andreatti per FeDetails)