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Giorno: 18 Giugno 2014

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 18 giugno

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 18 giugno 2014

AGGIORNAMENTO – GIORNATA DEL RIFUGIATO – Appuntamenti dal 19 al 22 giugno nei Comuni di Ferrara e Cento
Le iniziative della ‘Giornata Mondiale del Rifugiato’ fanno il punto sulla civiltà dell’accoglienza
18-06-2014

E’ stata presentata questa mattina, nella residenza municipale, la serie di iniziative che si svolgeranno dal 19 al 22 giugno nei Comuni di Ferrara e Cento in occasione della ‘Giornata Mondiale del Rifugiato’ del 20 giugno. La rassegna di eventi (aperti a tutti e gratuiti) è promossa da Cooperativa Sociale Camelot in collaborazione con Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara e Comuni di Cento e Bologna. Le problematiche legate all’assistenza dei richiedenti asilo e gli appuntamenti in programma sono stati illustrati dall’assessora alla Sanità e Immigrazione Chiara Sapigni e da Federico Tsucalas, responsabile del settore Richiedenti asilo della Cooperativa Camelot.

“Uno degli scopi di questa iniziativa – ha affermato l’assessora Sapigni – è quello di sensibilizzare la cittadinanza sui temi dell’accoglienza e della tutela di quanti fuggono da guerre e persecuzioni e giungono sul nostro territorio con la richiesta di sostegno e di inserimento sociale. Il rifugiato è una persona in cerca di garanzie e di libertà che trova nella nostra Costituzione il pieno rispetto dei suoi diritti, azione che deve tuttavia essere messa in atto dalle istituzioni sul territorio tutte chiamate a fare la loro parte. Un dovere di ospitalità – ha aggiunto – che a Ferrara da tre anni a questa parte, dopo una fase iniziale che ha visto la partecipazione della Protezione civile e della Prefettura, è stato attuato con forza e decisione e grazie alla piena collaborazione fra i Comuni della provincia e delle associazioni.
Grazie al coordinamento di ASP e la collaborazione di coop Camelot, Viale K, associazione Franceschi, associazione don Calabria e Ceis di Bologna, i richiedenti asilo vengono infatti ospitati in piccole comunità (di Ferrara, Cento, Comacchio, Codigoro, Vigarano Mainarda e così via) e a loro, con il sostegno del Ministero degli Interni, vengono assicurati vitto e alloggio, servizi sanitari, insegnamento della lingua, assistenza psicologica e legale per la presentazione della domanda di asilo”.
Nella provincia di Ferrara dall’inizio di gennaio sono 213 i richiedenti asilo residenti. In parte rifugiati (117), in parte giunti in autonomia (46) e in parte inseriti nel progetto realuizzato da Comune di Ferrara e Cooperativa Camelot SPRAR (Servizi di protezione richiedenti asilo e rifugiati) che comprende anche percorsi di assistenza e integrazione per disagio mentale e per minori.
“Questi e altri approfondimenti sul tema che ruota attorno alla celebrazione della “Giornata mondiale del rifugiato” e alle difficili problematiche che caratterizzano la ‘civiltà dell’accoglienza’ nell’ambito della vita civile e politica italiana ed europea – ha ricordato Federico Tsucalas della Cooperativa Camelot – saranno poi al centro della rassegna che parte giovedì 19 giugno da Cento al teatro Borselli. Gli appuntamenti poi si sposteranno a Ferrara, il primo venerdì 20 giugno in piazza Savonarola, dove in particolare è previsto un focus sul progetto SPRAR dei comuni di Bologna e Ferrara, e nei giorni successivi al parco urbano di Ferrara allo spazio Camelot Cafè”.

Questo il programma ufficiale:

19 GIUGNO – TEATRO BORSELLI | via Cremonini 6, CENTO| Ore 21
Spettacolo teatrale della compagnia ‘Cantieri Meticci’
Il Violino del Titanic – Ovvero non c’è mai posto nelle scialuppe per tutti

20 GIUGNO – PIAZZA SAVONAROLA | Ferrara | Ore 16
Ore 16 > Incontro con la cittadinanza‘L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo: Il progetto SPRAR dei Comuni di Bologna e Ferrara’.
Parteciperanno i referenti istituzionali e tecnici del Comuni di Bologna e Ferrara, oltre agli operatori di Camelot, CEIS e Città del Ragazzo, enti gestori del progetto.
Contemporaneamente all’incontro si svolgerà il laboratorio artistico educativo ‘il sole dell’accoglienza’.

21 GIUGNO – CAMELOT CAFE’ | Parco Urbano Ferrara
Ore 16:30 > Laboratorio artistico ‘Scavalchiamo i muri che ci dividono’
Ore 17 > Tavola rotonda: ‘La civiltà dell’accoglienza: ruolo dei media ed esperienze di condivisione’. Partecipano Luigi Manconi, Valentina Brinis, Tahar Lamri e ‘Occhio ai media’
Ore 21 > Live ‘AFRICA UNITE – System of a Sound’ + Le Pietre in Tasca

22 GIUGNO – CAMELOT CAFE’ | Parco Urbano Ferrara
Ore 17 > Laboratorio artistico ‘Scavalchiamo i muri che ci dividono’
Ore 18 > WU MING e Girolamo De Michele presentano ‘L’armata dei sonnambuli’
Ore 19 > Live ‘Not The Pilot’ con Aperitivo
Ore 21 > Live ‘WU MING CONTINGENT’

SPETTACOLI DI STRADA – Dal 20 al 22 giugno nel quartiere Giardino
Storia della giocatrice che ritrovò l’anima, fra teatro e realtà
18-06-2014

Il Giardino dei Destini Incrociati 20-22 Giugno 2014

Quartiere Giardino di Ferrara

“STORIA DELLA GIOCATRICE CHE RITROVO’ L’ANIMA”

Nel prossimo fine settimana, da venerdì 20 a domenica 22 giugno, sarà messo in scena in cinque punti cruciali del Quartiere Giardino, il serial teatrale vincitore del bando “Giovani per il territorio” promosso dall’IBC e dalla Regione Emilia-Romagna e patrocinato dal Comune di Ferrara “Il giardino dei Destini Incrociati – Storia di una giocatrice che ritrovò l’anima” organizzto dall’Ass. Alpha Centauri in collaborazione con l’Associazione Basso Profilo.

Lo spettacolo, un gioco di performance, che sarà ripetuto 5 volte durante questo fine settimana, nasce dal laboratorio teatrale site-specific “Succede Qui” condotto da Natasha Czertok e Davide Della Chiara e dedicato a 20 giovani allievi, con lo scopo di sperimentare una drammaturgia ispirata alla memoria storica e alle trasformazioni sociali in atto nel quartiere Giardino di Ferrara centro di continui fatti di cronaca locale.

L’sperimento culturale ha dato numerosi frutti, a partire dalla vincita del bando regionale fino a scatenare l’interesse e la collaborazione di molti soggetti formali e informali che operano sul territorio. Sono nati infatti da questo progetto numerose collaborazioni e laboratori: i bambini dell’Istituto Poledrelli hanno esposto le loro opere ispirate al quartiere al centro sociale per anziani di Corso Isonzo Ancescao dove oltre alla raccolta delle storie suu personaggi e sul quartiere, è nata inoltre una interessante collaboraizone con alcuni membri del Comitato Zona Stadio. Alcuni degli allievi dell’ormai storico laboratorio teatrale della Casa Circondariale di Ferrara parteciperanno alle performance. Centostazioni S.p.a. è sponsor tecnico dell’iniziativa e fornisce l’atrio della stazione di Ferrara per una delle performance che saranno inscenate inoltre in Corso Piave, Viale Vittorio Veneto, Lungofiume dei Magazzini Generali e presso il Monumento dell’Aeronautica.

Il teatro migliore succede da sé, agli angoli delle strade, tra i tavolini dei bar oppure affacciati ai balconi delle case vediamo spuntare quotidianamente situazioni portatrici di stimoli ed esperienze. Goffmann ci ricorda che “l’individuo si rivela attraverso i sogni di situazioni impossibili nelle quali si viene a trovare” sottolineando quanto sia importante per l’essere umano ripensare se stesso in termini fantasiosi.

Programma e orari

– Monumento dell’Aeronautica, via Fortezza – episodio verde – 20/6 h 19.00 – 21/06 h 19.00 – 22/06 h 11.00, 17.00, 19.00
– Via Vittorio Veneto – episodio arancio – 20/6 h 19.15 – 21/06 h 19.15 – 22/06 h 11.15, 17.15, 19.15
– Stazione dei treni – episodio giallo – 20/6 h 19.00 – 21/06 h 19.00 – 22/06 h 11.00, 17.00, 19.00
– via Nazario Sauro – episodio rosso – 20/6 h 19.00 – 21/06 h 19.00 – 22/06 h 11.00, 17.00, 19.00
– Wunderkammer, via Darsena 57 – episodio blu – 20/6 h 19.00 – 21/06 h 19.00 – 22/06 h 11.00, 17.00, 19.00
– Monumento dell’Aeronautica, via Fortezza – episodio verde – 20/6 h 19.00 – 21/06 h 19.00 – 22/06 h 11.00, 17.00, 19.00

VIABILITA’ – Sono previsti in via Vittorio Veneto (tratto compreso tra via Poledrelli e via Cassoli) provvedimenti di viabilità che comporteranno la chiusura al traffico il 20 e 21 giugno dalle 18 alle 22 e il 22 giugno dalle 8 alle 22 (esclusi i residenti).

Programma completo e orari su https://www.facebook.com/SuccedeQuiTeatro

Contatti:
succedequi@gmail.com (cell. 338 6761590)

Dora Fanelli 348.7620742 (dorafan@gmail.com)

Per maggiori informazioni Riferimenti:

https://www.facebook.com/SuccedeQuiTeatro?ref=hl

https://www.facebook.com/bassoprofilo

https://www.facebook.com/rigenerazioneurbana?fref=ts

https://dl.dropboxusercontent.com/u/6801949/foto-succede-qui/succede_qui-foto_web.zip

www.youtube.com/watch?v=2feA7XrA-HM&feature=youtu.be

http://vimeo.com/97303678

Il Giardino dei Destini Incrociati 20-22 Giugno 2014

Quartiere Giardino di Ferrara

“STORIA DELLA GIOCATRICE CHE RITROVO’ L’ANIMA”

TEATRO NUCLEO – Giovedì 19 giugno a Ferrara il Teatro della Casa Circondariale presenta il ‘cantiere Tasso’. Prove aperte tra ottobre e novembre
Le Carceri della Regione al lavoro sulla “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso
18-06-2014

(Testo a cura del Teatro Nucleo)

Il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna è nato a Ferrara nell’ambito di un Forum specifico organizzato dal Teatro Nucleo in collaborazione con il Comune e il CSV, che ha coinvolto i soggetti attivi nelle Case circondariali della Regione con progetti di teatro rivolti a persone detenute.
Il lavoro di rete dell’Associazione, volto a favorire la visibilità delle diverse realtà che operano nel settore e a promuoverne le interazioni con le politiche culturali e sociali del territorio, è stato riconosciuto attraverso il “Protocollo d’intesa sull’attività di teatro in carcere” tra il Coordinamento, la Regione Emilia-Romagna, il Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria (PRAP) e con il contributo scientifico dell’Università di Bologna.

Il 2014 è la prima annualità di un progetto biennale che vede le realtà del Coordinamento impegnate su un testo comune, la Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso. Si concluderà nel 2015 con la produzione di sei spettacoli strutturati, da realizzarsi all’interno delle Case Circondariali o, quando possibile, nei teatri della regione.
A giugno i primi appuntamenti con “Prove partecipate della Gerusalemme Liberata” all’interno delle Case Circondariali di Bologna, Castelfranco Emilia, Ferrara, Forlì, Parma, Reggio Emilia. I registi e formatori si riuniranno di volta in volta nei laboratori delle diverse carceri, per partecipare sin dall’inizio al processo creativo.

Giovedi 19 giugno sarà la volta di Ferrara; il Teatro della Casa Circondariale presenterà lo stato dei lavori del “Cantiere Tasso”. Questi saranno visibili al pubblico ferrarese in una serie di prove aperte tra ottobre e novembre.
È motivo di grande soddisfazione per il Teatro Nucleo, che le altre realtà regionali abbiano accettato con entusiasmo la sfida di lavorare sul grande poeta di Ferrara (salernitano di nascita). Un attore cresce tanto quanto più alte e complesse sono le sfide che affronta, e gli attori detenuti non fanno eccezione. Con grande meraviglia per tutti – detenuti, educatori, polizia penitenziaria – dopo un periodo di iniziale perplessità, oggi le ottave tassiane risuonano nei corridoi e nelle celle anche ad alte ore della notte mentre i detenuti si applicano a affrontare un testo irto di difficoltà. La parola del poeta apre nelle menti strade nuove, arricchisce l’esperienza, educa i sentimenti.
La regia è di Horacio Czertok con la collaborazione di Andrea Amaducci, del Teatro Nucleo.

CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE – Sabato scorso meeting a L’Urlo per festeggiare la riqualificazione degli spazi
Progetto Refresh: la visita al centro di via Bentivoglio e i complimenti del vicesindaco Maisto
18-06-2014

“Sono molto contento del lavoro svolto in questi mesi all’Urlo, vi faccio i miei complimenti. Questo luogo è vostro, dei giovani cittadini, sia quando c’è da divertirsi sia quando c’è da rimboccarsi le maniche per renderlo più bello e ospitale”. Così il vicesindaco Massimo Maisto sabato scorso, 14 giugno, ha salutato i ragazzi che hanno partecipato alla festa organizzata al Barco dal centro di partecipazione giovanile L’Urlo, in via Bentivoglio. L’appuntamento è stato concepito per festeggiare la conclusione di Refresh, il progetto di riqualificazione partecipata e low cost degli spazi avviato nella primavera 2013, portato a termine grazie all’impegno di tutte le associazioni e gli utenti che usufruiscono gratuitamente della struttura messa a disposizione del Comune, circa 260 persone ogni settimana.

Il lavoro è stato realizzato grazie ai fondi raccolti con la cena organizzata assieme alla contrada di Santo Spirito e grazie alla vendita delle magliette “Keep calm and play Games”, realizzata dai soci della ludoteca Ludus Iovis Diei. La riqualificazione è stata avviata nell’autunno 2013 e ha compreso la tinteggiatura della pareti, il restauro e la colorazione di tutte le porte e gli infissi, la decorazione dei tavoli e di vari accessori, per i quali sono state usate le tecniche del ‘decoupage’ e dello ‘stancil’.

“È stata un’operazione lunga e complessa – ha commentato la coordinatrice del centro Licia Vignotto – alla quale ognuno ha contributo mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità. Ora è una gioia poter accogliere i ragazzi in un luogo completamente “rinfrescato”, più ordinato e accogliente”. Soddisfazione e ringraziamenti sono giunti anche da Fausto Pagliarini, responsabile del Servizio Giovani per il Comune di Ferrara, e dal neo-eletto consigliere comunale Davide Bertolasi, che da anni – contestualmente al suo precedente incarico per la per la Circoscrizione 3 – segue da vicino le vicende del centro.

I soci di Afric Racine – che tutti i mercoledì sera tengono al centro L’Urlo un corso di danze africane – hanno aperto la festa di sabato con un’esibizione intensa e coinvolgente, una coreografia intitolata “Fumi Fumi”, dedicata al tema del conflitto e della pace. Il buffet è stato messo gentilmente a disposizione dalla cooperativa sociale Il Germoglio, che nel centro ospita il proprio doposcuola. I ragazzi della ludoteca Ludus Iovis Diei – situata al piano terra – hanno organizzato contestualmente una maratona di gioco della durata eccezionale di ventiquattro ore e una grigliata all’americana, finalizzata a raccogliere fondi per il gattile comunale, gestito dall’associazione “A coda alta”. “Mi auguro che continuiate nel tempo ad essere così attivi – ha concluso Maisto -, aperti nel raccogliere e ospitare tante persone e tante passioni diverse”.

(comunicato a cura degli organizzatori)

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 19 giugno alle 11.30, nella sede di Segest in viale Cavour 147
Presentazione dell’edizione 2014 di “Ferrara sotto le Stelle”
18-06-2014

Giovedì 19 giugno alle 11.30, nella sede di Segest, main sponsor dell’evento, in viale Cavour 147 a Ferrara, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2014 della rassegna musicale “Ferrara sotto le Stelle”.

All’incontro con i giornalisti interverranno, oltre ai curatori del festival, il vicesindaco Massimo Maisto, la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, il presidente di Segest Paolo Bruschi e il responsabile delle produzioni Artistiche del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara Patrick Altieri.

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 20 giugno alle 11.30 nella sala degli Arazzi del Municipio
Resoconto della mostra di palazzo dei Diamanti ‘Matisse, la figura’
18-06-2014

Il bilancio finale della mostra di palazzo dei Diamanti ‘Matisse, la figura’ sarà il tema al centro della conferenza stampa in programma venerdì 20 giugno alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale.

All’incontro con la stampa interverranno il sindaco Tiziano Tagliani, la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto e la direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporane, Fondazione Ferrara Arte, Maria Luisa Pacelli.

Modalità di calcolo della TARI, in agenda incontro con Ascom
di Luigi Marattin

18-06-2014

A seguito della richiesta pervenuta in data odierna (18giu14), ho subito provveduto a fissare un incontro con Ascom riguardante le modalità di calcolo della tariffa TARI. Sulla base delle disponibilità di Ascom stessa, l’incontro avverrà lunedi 23 giugno alle ore 11,15 (e sarà presente anche l’assessore Serra).

Nel frattempo, mi preme precisare quanto segue.

Le modalità di calcolo del costo a metro quadro non sono liberamente definibili dai Comuni ma devono attenersi a criteri quantitativi fissati dal DPR 158/1999. Nell’ambito dei range ristretti per quanto riguarda i coefficienti per le utenze non domestiche, il Comune di Ferrara ha scelto i valori per ogni categoria commerciale non sulla base del caso, ma sulla base di un preciso studio statistico svolto nel 2002.

Abbiamo più volte ribadito la disponibilità ad aggiornare tale studio (che tuttavia non è detto porti a risultati necessariamente più favorevoli) non appena il quadro normativo nazionale sul tributo dei rifiuti si sarà assestato…risulta difficile però spendere soldi pubblici per rifare uno studio in una situazione in cui ogni anno viene annunciato un tributo diverso sui rifiuti (TARSU, TIA1,TIA2, TARES, TRISE, TARIP,TARI in pochi anni).

Nel frattempo vorrei ricordare che il costo complessivo in bolletta del 2014 per i contribuenti ferraresi per quanto concerne il tributo sui rifiuti sarà del 5% inferiore al costo 2013, sulla base di tre aspetti:

a) la sparizione dei “famosi” 30 centesimi a metro quadro di addizionale statale
b) la decisione del Comune di Ferrara di internalizzare il servizio di accertamento e riscossione del tributo (togliendolo a Hera e risparmiando così centinaia di migliaia di euro)
c) il contenimento all’inflazione dell’aumento del costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti

Colgo anche l’occasione, visto che vedo sta partendo un dibattito pubblico sui futuri assetti politico-istituzionali regionali, per ricordare che uno dei temi più urgenti dell’Emilia Romagna “che verrà” è quello di procedere ad una radicale riforma del sistema di regolazione pubblico dei servizi pubblici locali a rilevanza economica (in particolare acqua e rifiuti), che al momento presenta molte criticità. Se se ne potesse parlare in maniera qualificata (possibilmente prima di far partire il toto-nomi di chi debba fare il presidente), sarebbe una gran bella cosa.

Luigi Marattin, assessore comunale alla Contabilità e Bilancio

PORTA DEGLI ANGELI – Inaugurazione della mostra venerdì 20 giugno alle 18 in Rampari di Belfiore
Apre la mostra scientifico-documentaria ‘I miracoli scientifici del Corano’
18-06-2014

(Testo a cura dell’Associazione Arch’è)

Venerdì 20 giugno alle 18, viene inaugurata nella cinquecentesca Porta degli Angeli, Rampari di Belfiore 1, la mostra scientifico-documentaria “I miracoli scientifici del Corano”. Introduce la mostra la scrittrice Cinzia Rodolfi.

L’iniziativa è proposta da Arch’è Associazione Culturale Nereo Alfieri, Associazione Giovani Mussulmani di Ferrara, Associazione Islaminfo, in collaborazione con la RTA “Progetto Porta degli Angeli” e Comune di Ferrara.

L’esposizione rimarrà aperta dal 21 al 23 giugno con orario continuato dalle ore 10:30 alle ore 19:00 e l’Associazione Arch’è affiancherà alla visita alla mostra anche quella all’unica porta storica della nostra città completamente visitabile.

L’evento, promosso dall’Associazione Islaminfo e dell’Associazione Giovani Musulmani di Ferrara, ha un’ importante valenza simbolica per tutta la comunità islamica locale. E’ di fatto la prima volta che realtà musulmane offrono alla cittadinanza un appuntamento aperto a tutti e in un edificio storico di proprietà comunale. In particolare le giovani generazioni della comunità, radicate ed inserite nel contesto cittadino, sono orgogliose di contribuire attivamente ad arricchire il panorama culturale di Ferrara.

Anche il tema della mostra, “i miracoli scientifici nel Corano”, è fortemente significativo, espressione di un approccio futuristico e scientifico al testo guida dei musulmani. Dinamicità ed interdisciplinarità nell’interpretazione del sacro per scardinare anche i tanti pregiudizi e stereotipi che spesso dipingono la religione islamica come fossilizzata e statica nel tempo.

INFO: mail: arche.ferrara@gmail.com; Arch’è – cell. 039 3311055853; sito: http://www.portadegliangeli.org/index.php?id=5

CONCORSO FOTOGRAFICO – In mostra allo IAL di via Montebello. Tra i promotori Grattacielo 183, CSV, Ser.T
Prorogata fino al 30 luglio la mostra fotografica “Dipendenze Quotidiane”
18-06-2014

(Testo a cura degli organizzatori)

Sono 113 i fotografi provenienti da tutta Italia che hanno inquadrato nel loro obiettivo il tema “Dipendenze Quotidiane”. Il concorso fotografico, organizzato da Ser.T Ferrara, Grattacielo 183, CSV, ha prodotto quasi 200 scatti che saranno in mostra fino al 30 luglio allo IAL (Innovazione Apprendimento Lavoro Emilia Romagna) di via Montebello 46.
La qualità dei lavori corrisponde all’indirizzo suggerito dai promotori che hanno chiesto di ‘vedere’, le dipendenze nella dimensione del quotidiano, quasi fosse una notizia di cronaca fatta immagine.
La libertà degli stili, dei punti di vista e delle tecniche utilizzate, ben distinte dall’aspetto patologico delle dipendenze, hanno prodotto un caleidoscopio di immagini capaci di far convivere nel ritratto la vita di tutti i giorni e le dipendenze creando un percorso di impressionante realismo nella sua apparente normalità.
A Pier Riccardo Vanni è andato il riconoscimento per la migliore immagine mentre rispettivamente al secondo e al terzo posto si sono classificate Elisabetta Casale e Claudia Zanetti; un premio speciale è stato assegnato a Enrico Volvo.

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Fondo Sociale Europeo, il nuovo Programma operativo presentato questa mattina al Comitato di Sorveglianza

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Per il periodo 2014-2020 risorse a disposizione pari a 786 milioni di euro. Nei sette anni precedenti 2007-2013 in Emilia-Romagna le risorse sono state utilizzate al 108,38%

Bologna – L’Emilia-Romagna ha approvato la propria proposta di Programma operativo del Fondo Sociale Europeo 2014-2020, il documento che delinea per i prossimi 7 anni la strategia di programmazione delle risorse del FSE, il fondo strutturale con cui l’Europa e le Regioni investono sulle competenze delle persone per sostenere l’occupazione e la competitività dei territori. La nuova programmazione è stata presentata oggi al Comitato di Sorveglianza, l’organismo previsto dai regolamenti comunitari con il compito di accertare la qualità e l’efficacia dell’attuazione del Programma operativo regionale, presieduto dall’assessore regionale Patrizio Bianchi e composto da Cinzia Masina della Direzione generale Occupazione, Affari sociali e inclusione della Commissione Europea, da Gianna Donati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale Politiche Attive e Passive del Lavoro e da Stefano Mangogna del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ispettorato Generale per i Rapporti Finanziari con l’Unione Europea (IGRUE) e dalle rappresentanze del partenariato istituzionale e sociale.
Le risorse a disposizione dell’Emilia-Romagna per i prossimi sette anni ammontano a 786 milioni di euro dicui 275,2 milioni di risorse nazionali e 117,9 milioni di euro di risorse regionali.
“Speriamo in una approvazione in tempi rapidi del nostro Programma operativo, per dare continuità ai nostri progetti già nel 2014 – ha detto in conferenza stampa l’assessore Patrizio Bianchi – L’Emilia-Romagna ha già utilizzato le risorse a sua disposizione per il periodo precedente, anche quelle aggiuntive ricevute per fare fronte alla emergenza del terremoto. Anche nel prossimo periodo punteremo soprattutto sulle competenze delle persone, perchè crediamo questa sia la leva per entrare e permanere nel mercato del lavoro”.
Apprezzamento per l’utilizzo delle risorse da parte dell’Emilia-Romagna è stato espresso da Cinzia Masina della Commissione Europea. “Siamo rimasti colpiti per come sono state impiegate le risorse devolute dalle Regioni per i territori colpiti dal sisma – ha detto Masina – Si è ripensata la logica dell’intervento, e si è cercato di trasformare in una opportunità anche la catastrofe”.
Con l’obiettivo di uscire dalla crisi che ha coinvolto il Paese dal 2008 e costruire una crescita e uno sviluppo della società regionale sostenibili e fondati sui diritti di tutti i cittadini, la Regione ha delineato la propria strategia di programmazione Fse a partire dal sistema “ER Educazione Ricerca Emilia-Romagna”, l’infrastruttura formativa regionale fondata su specializzazione e complementarietà, sull’integrazione dei soggetti formativi e sulla collaborazione con le imprese e sulla in sinergia di interventi e risorse per accompagnare le persone nelle transizioni tra la formazione e il lavoro e tra un lavoro e l’altro.
Due gli obiettivi a cui l’infrastruttura educativa regionale risponde. Il primo è garantire a tutti i cittadini pari diritti di acquisire conoscenze e competenze ampie e innovative e di crescere e lavorare esprimendo al meglio potenzialità, intelligenza, creatività e talento. Secondo obiettivo, profondamente connesso al primo, è generare condizioni di più stretta relazione fra offerta formativa e fabbisogni di crescita e qualificazione del capitale umano.

La Regione Emilia-Romagna intende affrontare il periodo di programmazione 2014-2020 del Fse continuando a svolgere un ruolo di primo piano in Italia e in Europa rispetto alla gestione dei fondi comunitari e cogliendo le sfide e gli obiettivi di Europa 2020.
La strategia delineata nella proposta di Programma operativo è stata elaborata attraverso un percorso di confronto tra istituzioni e di concertazione con le parti sociali, in coerenza con quanto evidenziato nel quadro di contesto e nelle linee di indirizzo per la Programmazione comunitaria 2014-2020 e con il Documento strategico regionale dell’Emilia-Romagna per la programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020.

I risultati del Por 2007-2013
Accanto alla nuova programmazione oggi al Comitato di Sorveglianza sono stati presentati i risultati ottenuti dall’Emilia-Romagna nel periodo dal 2007 al 2013. Il contributo ricevuto, pari a 847 milioni di euro (di cui 40 milioni nel 2013 quale contributo di solidarietà da parte delle altre Regioni italiane per le zone colpite dal terremoto del 2012) alla data del 31 maggio 2014 è stato impegnato per il 108,38% e pagato per l’83,07%. Sempre al 31 maggio 2014 sono complessivamente quasi 32 mila i progetti approvati che coinvolgono 381 mila persone.
Con i dati sopra indicati la Regione si conferma come una delle Regioni più efficienti nell’utilizzo delle risorse e nella capacità di dare risposte tempestive e qualificate alla domanda delle persone, delle imprese e dei territori. Un capace utilizzo del Fondo sociale europeo è leva fondamentale per realizzare politiche per uno sviluppo innovativo, coeso e sostenibile dei territori.
Le potenzialità del Fse, anche in situazioni straordinarie, sono state dimostrate in occasione del terremoto che ha colpito l’Emilia nel maggio 2012. Si è trattato di un programma di intervento complesso, risultato di un processo di confronto con le parti sociali e con le istituzioni, che si è posto l’obiettivo di costruire e trasferire conoscenze e competenze nuove e innovative per accompagnare il territorio, le persone e le imprese in un percorso di ricostruzione e ripresa e cogliere nuove sfide sociali ed economiche.
Complessivamente sono oltre 25 mila le persone che hanno partecipato agli oltre 700 progetti finanziati.

Programmazione 2014-2020
Nell’ambito della prossima programmazione Fse la Regione intende agire su più fronti. In primo luogo punterà a qualificare il sistema formativo regionale, nelle sue diverse componenti (istruzione, istruzione e formazione professionale, formazione terziaria non universitaria, alta formazione, formazione e formazione in apprendistato) per favorire l’inserimento, il reinserimento e una permanenza qualificata delle persone e rafforzare e innovare i percorsi formativi di raccordo tra il sistema educativo e il mondo del lavoro e tra un lavoro e l’altro – con particolare attenzioni ai tirocini. L’emergenza occupazionale sarà affrontata in modo mirato, attraverso misure complesse di intervento per il lavoro che accompagnino e supportino i processi di ristrutturazione e riposizionamento strategico di singole imprese o di comparti/filiere produttive con azioni di consolidamento delle competenze per la permanenza nel posto di lavoro e per l’eventuale ricollocazione dei lavoratori che rischiano di essere espulsi dal mercato del lavoro o che già hanno perso un’occupazione.
La Regione intende inoltre sostenere gli interventi complessi per corrispondere ai fabbisogni di competenze necessari all’innovazione e alla qualificazione della base produttiva, oltre che riorganizzare i centri per l’impiego in servizi in rete per il lavoro per le persone e per le imprese, accessibili anche attraverso le tecnologie digitali, per qualificarne l’offerta e razionalizzarne il disegno unitario.
Un altro obiettivo è quello di aprire il sistema educativo e formativo ad una dimensione internazionale, mentre per quanto riguarda l’inclusione sociale delle persone in condizione di svantaggio, si darà razionalità e unitarietà agli interventi, per contrastare la marginalità e l’esclusione sociale.
Principi orizzontali a tutta la programmazione saranno lo sviluppo sostenibile, le pari opportunità e la non discriminazione, la parità tra uomini e donne.

In allegato: il quadro di sintesi degli interventi progettati per il periodo 2014-2020. La documentazione relativa alla Por 2007-2013 e 2014-2020 è reperibile on line all’indirizzo: http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/sito-fse/programma-operativo-regionale-2007-2013/comitato-di-sorveglianza/allegati/comitato-giugno-2014/rae-2013

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Progetti, persone, innovazioni e imprese: Spinner racconta domani a Bologna tredici anni di attività

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Work Maker, dai risultati di Spinner al futuro del lavoro. Progetti, persone, innovazioni e imprese: tredici anni di attività del Programma regionale per la qualificazione delle persone nel settore della ricerca e dell’innovazione presentati a Bologna domani giovedì 19 giugno

Bologna – Una storia fatta di progetti, persone, innovazioni, imprese e professionisti. In tredici anni di attività e programmazione Spinner, il Programma regionale di interventi per la qualificazione delle persone nel settore della ricerca e della innovazione tecnologica cofinanziato dal Fondo sociale europeo, ha contribuito a creare imprese, lavoro e nuova conoscenza. A raccontare questa importante esperienza e usare il patrimonio acquisito come leva di rilancio per la programmazione futura, ci penserà “#Work MakER – Dai risultati di Spinner al futuro del lavoro”, l’evento che si svolgerà domani giovedì 19 giugno presso la sala polivalente “Guido Fanti” (viale A. Moro 50 – piano terra).

Come cambia il lavoro e come si possono “ridisegnare” modelli, luoghi e professioni. Di questo si parlerà in particolare nei tre laboratori Work LAB HACK che si svolgeranno al mattino dalle 9.30 alle 11.30.

L’argomento sarà ancora approfondito a fine mattinata (11.30 – 13.30) con la presentazione dell’esperienza Spinner dal 2001 al 2013 e delle proposte emerse nei LAB, con gli interventi del presidente del Consorzio Spinner Paolo Bonaretti, di Stefano Massari, responsabile Monitoraggio, Progettazione e Sviluppo di Spinner e dei coordinatori dei laboratori, alla presenza di Cinzia Masina della Direzione generale Occupazione, Affari sociali e inclusione della Commissione europea.

Ancora di lavoro, ricerca e crescita economica si parlerà nel pomeriggio nella sessione TALK (14.30 -16.30) con l’assessore regionale al Lavoro, Formazione e Ricerca Patrizio Bianchi che converserà con esperti e ricercatori di lavoro e innovazione.

In chiusura l’evento proporrà visioni e suggestioni di come cambia il lavoro nell’immaginario collettivo con la mostra digitale in cui saranno esposte le foto più belle pubblicate su Instagram per il challenge #WorkMaker.

Grazie al confronto tra Cna, operatori, Provincia, Comune e Capitaneria trovata una soluzione ai disagi lungo il porto canale di Portogaribaldi

da: ufficio stampa Cna Ferrara

L’incontro era stato sollecitato da Cna, che si è fatta portavoce dei disagi insorti dopo i lavori dell’Idrovia. Dopo la stagione balneare sarà collocata una barriera provvisoria all’imbocco del porto, intanto si cercherà di individuare una sistemazione definitiva

Si è tenuto stamane, presso la Capitaneria di Porto di Portogaribaldi, l’incontro tra Cna, Provincia, Comune di Comacchio e Comando di Capitaneria, richiesto da Cna per esaminare la situazione del Porto canale di Portogaribaldi, in seguito alle preoccupazioni espresse dai titolari delle motonavi passeggeri e degli operatori della pesca sportiva e della nautica, sui disagi per la sosta delle imbarcazioni in porto, dopo i lavori di ampliamento del progetto Idrovia. Alla riunione, aperta dalla presidente dell’Amministrazione provinciale Marcella Zappaterra, che ha illustrato il complesso iter dei lavori e delle valutazioni tecniche dei mesi scorsi, hanno partecipato Riccardo Cavicchi e Mauro Balestra rispettivamente presidente e responsabile di Cna Turismo, il sindaco di Comacchio Marco Fabbri, l’assessore provinciale Davide Nardini, l’ing. Andrea Peretti, dell’Autorità di Bacino e un gruppo di tecnici, che ha concorso alla progettazione dei lavori dell’Idrovia. Inoltre, erano presenti Dario Guidi, presidente del Consorzio Cna Navi del Delta, il titolare dell’attività di traghetto del Porto canale e numerosi operatori delle motonavi di trasporto passeggeri e della pesca sportiva.
Come è noto, l’Associazione imprenditoriale si era fatta portavoce dei disagi insorti con l’allargamento dell’imboccatura del porto, anche in condizioni meteorologiche mediamente favorevoli, segnalando a Provincia, Comune di Comacchio e Capitaneria di Porto, “i crescenti rischi, che riducono la sicurezza nello svolgimento dell’attività di trasporto passeggeri e la salvaguardia dei natanti stessi, sottoposti a sollecitazioni, che vanno ben oltre le normali condizioni operative preesistenti la realizzazione dei lavori di ampliamento”.

Nell’incontro, svolto nella sede della Capitaneria, dopo un attento esame della situazione, si è concordata una linea d’azione atta a risolvere i problemi, si con una soluzione di carattere provvisorio, sia per la prospettiva. Più precisamente, a partire dal 15 ottobre, dopo il termine della stagione balneare, sarà ricostruita, seppure in via transitoria, la barriera all’imboccatura del porto, per riportarla alle dimensioni originarie, così da eliminare quei fenomeni di moto ondoso segnalati dagli operatori marittimi, in seguito al cambiamento delle correnti indotte dal maggiore afflusso di acque dal mare. In pratica, sarà collocata una barriera provvisoria di massi tra la Torre faro e il lato di Lido degli Estensi.
Nel medio periodo, sarà attentamente valutato un progetto tecnico idoneo a dare per una sistemazione definitiva del problema, creando quelle condizioni di sicurezza per le imbarcazioni e per le persone, che gli operatori e Cna hanno fortemente sollecitato. Il nuovo percorso, che comunque avrà caratteristiche necessariamente complesse, sarà definito con il concorso e la condivisione degli stessi operatori, nel comune obiettivo di garantire la navigazione e l’ormeggio sicuri nel Porto canale, senza danneggiare le attività di costa.
Nel frattempo, in questi prossimi mesi, d’intesa con la Capitaneria di porto, sarà individuato un ormeggio temporaneo per le imbarcazioni di trasporto passeggeri in caso di maltempo e una soluzione per il ricovero invernale delle stesse.
“Siamo pienamente soddisfatti – assicura il presidente di Cna Turismo Cavicchi – che le preoccupazioni degli operatori del porto abbiano trovato ascolto dalle istituzioni e dai tecnici competenti e, soprattutto, che sia stata individuata una linea d’azione volta a risolvere costruttivamente i problemi, con la indispensabile collaborazione degli stessi operatori che svolgono la propria attività nel Porto canale”.

“Emilia-Romagna è Un Mare di Sapori”, presentazione dell’edizione 2014 lunedì 23 giugno con l’assessore Rabboni

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

E’ il regno per eccellenza della pasta ripiena, lungo un percorso – tra materie prime, sapienza artigianale e tradizioni – che attraversa l’intera Via Emilia. A celebrare uno dei tratti distintivi dell’intera regione sarà l’edizione 2014 di “Emilia-Romagna è Un Mare di Sapori”, la manifestazione organizzata dall’assessorato regionale all’Agricoltura per promuovere i prodotti tipici del territorio. Il ricco cartellone di eventi a sfondo enogastronomico che interesserà anche quest’estate le principali località dell’Emilia e della Riviera romagnola verrà presentato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, durante la conferenza stampa in programma a Bologna lunedì 23 giugno alle 11.30, al Museo Archeologico (ingresso via De’ Musei, 8). Saranno presenti anche Marcello Leoni (chef ristorante “Leoni” di Bologna) e Maurizio Magni (direttore di “Emilia Romagna da Bere e da Mangiare”). Ci sarà anche una breve anticipazione dello spettacolo teatrale “AEmilia RoMagna”, di e con Matteo Belli.

Prolungata fino al 31 luglio l’apertura della mostra “Dipendenze Quotidiane”

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Sono 113 i fotografi provenienti da tutta Italia che hanno inquadrato nel loro obiettivo il tema “Dipendenze Quotidiane”. Il concorso fotografico, organizzato da Ser.T Ferrara, Grattacielo 183, CSV, ha prodotto quasi 200 scatti che saranno in mostra fino al 31 luglio allo IAL di via Montebello 46.
La qualità dei lavori corrisponde all’indirizzo suggerito dai promotori che hanno chiesto di ‘vedere’, le dipendenze nella dimensione del quotidiano, quasi fosse una notizia di cronaca fatta immagine.
La libertà degli stili, dei punti di vista e delle tecniche utilizzate, ben distinte dall’aspetto patologico delle dipendenze, hanno prodotto un caleidoscopio di immagini capaci di far convivere nel ritratto la vita di tutti i giorni e le dipendenze creando un percorso di impressionante realismo nella sua apparente normalità.
A Pier Riccardo Vanni è andato il riconoscimento per la migliore immagine mentre rispettivamente al secondo e al terzo posto si sono classificate Elisabetta Casale e Claudia Zanetti; un premio speciale è stato assegnato a Enrico Volvo.

Pesi, misure e colore della pelle

Un anno fa, quando il ghanese Kabobo uccise per strada tre persone a picconate, la Lega tuonò evocando la pena di morte. Avete sentito qualche leghista in queste ore esprimersi su Massimo Giuseppe Bossetti – bergamasco – accusato di essere l’assassino di Yara Gambirasio o su Davide Frigatti – milanese – che, come Kabobo, ha ammazzato per strada, senza motivo, un uomo e ne ha accoltellati altri due? Nessuno ha fiatato.

Internet non è responsabile della morte dei giornali

da: Ilary Bottini

Pensiamo tutti che Internet abbia ucciso il commercio tradizionale della carta stampata, giusto? In fondo, fino a che la popolazione non ha iniziato ad interagire con il web a partire dalla metà degli anni ’90, il settore dei giornali era all’apice, e offriva ai lettori articoli, servizi e pubblicità di ottimo livello.
Ma una ricerca pubblicata di recente rivela che potremmo sbagliarci riguardo al ruolo di Internet nel declino dei giornali. Secondo lo studio del professor Matthew Gentzkow della University of Chicago Booth School of Business, le idee sul giornalismo si basano su tre presupposti sbagliati.
Nella sua recente pubblicazione “Trading Dollars for Dollars: The Price of Attention Online and Offline,” pubblicata nel numero di maggio della American Economic Review, Gentzkow nota che il primo errore consiste nel pensare che i costi delle pubblicità online siano inferiori a quelli della carta stampata, così che i mass media tradizionali devono adottare un modello di business meno redditizio che non riesce a ripagare adeguatamente i giornalisti. Il secondo presupposto è che il web avrebbe reso il mercato della pubblicità più competitivo, facendo calare le tariffe e, di conseguenza, i ricavi. La terza idea errata è che Internet sia responsabile del declino del settore dei giornali.
“Questa idea che le pubblicità online siano meno costose si deve al fatto che solitamente si fanno dei calcoli basandosi su unità non raffrontabili tra loro” spiega Gentzkow. Le tariffe delle pubblicità online sono solitamente valutate sulla base del “numero di visitatori unici mensili”, mentre i dati sulla circolazione determinano le tariffe dei giornali.
Vari studi hanno dimostrato che le persone trascorrono più tempo a leggere rispetto a quello speso dal visitatore medio mensile online, rendendo i dati che emergono del tutto fuorvianti.
Confrontando la quantità di tempo trascorso a guardare una pubblicità, Gentzkow ha scoperto che il prezzo dell’attenzione per consumatori assimilabili risulta superiore sui media online. Nel 2008, ad esempio, i giornali Usa hanno guadagnato 2,78 dollari all’ora di attenzione nella carta stampata, e 3,79 dollari all’ora di attenzione online. Entro il 2012, il prezzo dell’attenzione nei giornali stampati era sceso a 1,57 dollari, mentre il prezzo per l’attenzione online era salito a 4,24 dollari.
Inoltre Gentzkow spiega che la popolarità dei giornali era già calata in modo significativo tra il 1980 e il 1995, molto prima dell’era di Internet, ed è diminuita all’incirca nella stessa misura da allora. “Le persone non hanno smesso di leggere i giornali a causa di Internet,” conclude Gentzkow.

Ilary Bottini
* Agenzia Noir sur Blanc

Paesi in guerra e rifugiati: sabato 21 giugno, al Camelot Cafè, un focus sulla Siria

da: UDI Ferrara

Da oltre tre anni è in atto in Siria una sanguinosa guerra civile che ha portato a
distruzioni, morti, sfollati. Non intendiamo entrare nel merito delle ragioni del
conflitto né prendere una parte o l’altra, ma vogliamo denunciare la catastrofe
umanitaria, civile e culturale che si sta consumando a danno di un’intera
popolazione e di un paese ricco di storia, cultura e civiltà. Nelle guerre non ci
sono mai vincitori, ma solo vinti, e tra questi le vittime principali sono i più
indifesi: le donne e i bambini.
Secondo i dati ONU il numero delle vittime è superiore a 125.000, di cui circa la
metà civili. Da recenti verifiche quasi la metà della popolazione rimasta in Siria
ha difficoltà a trovare cibo. Circa 10 milioni di persone (metà della popolazione)
hanno dovuto abbandonare la propria casa, il flusso di sfollati all’interno della
Siria e verso i paesi confinanti è continuo. 4 milioni e mezzo di bambini risultano
sfollati all’interno del Paese, circa 3 milioni di persone sono bloccate in zone
inaccessibili o sotto assedio. Circa l’80% di scuole e ospedali sono distrutti e le
emergenze sanitarie ed abitative sono disperanti.
Secondo i dati ACNUR 2 milioni e mezzo di siriani sono sfuggiti nei paesi vicini:
Turchia, Giordania, Libano, Kurdistan irakeno.
I paesi ospitanti li stimano invece a 3 milioni.

Nell’ambito delle manifestazioni organizzate da Coop Camelot in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato
Sabato 21 giugno 2014 dalle ore 17.00
presso il Camelot Cafè del Parco Urbano di Ferrara
L’UDI insieme alle associazioni ferraresi Amnesty, IBO Italia, Cittadini del mondo, Emergency, CGIL, ARCI, Centro Documentazione Donna,
Libera, Centro Donna Giustizia
grazie all’opportunità che ci offre Coop Camelot, promuove un banchetto informativo sulla Siria.
Saremo presenti con materiale e documentazione.
Alleghiamo volantini informativi e vi aspettiamo!

“D’incanto i Grilli Estensi scoprono i problemi della Carife”

Improvvisamente, qualche giorno fa, i Grilli Estensi hanno preso una posizione molto forte contro la Carife e la sua Fondazione. [leggi]

La cosa strana è che i Grilli Estensi mai prima d’ora, che io sappia, hanno preso una posizione netta contro la Carife e la Fondazione nonostante lo scandalo enorme, tutti i gravissimi problemi della banca cittadina e il fatto che il M5S è contro il sistema bancario italiano e le Fondazioni bancarie. [vedi il sito beppegrillo.it]

Ho notato che fino a poco tempo fa uno degli esponenti di spicco dei Grilli Estensi, Maria Teresa Pistocchi, era socio della Fondazione Carife e che adesso non lo è più in quanto il suo mandato è scaduto [vedi]. Sorge un dubbio: non è che i Grilli Estensi solo adesso criticano la Carife e la Fondazione perché la Pistocchi non riveste più la carica di socia della Fondazione Carife?

L’art. 11 dello statuto della Fondazione [leggi] dice chiaramente che tutti i componenti degli organi della Fondazione (l’Assemblea dei soci è un organo della Fondazione vedi articolo 8) sono tenuti ad evitare situazioni di conflitto di interessi con la Fondazione stessa.

Lettera firmata

HIV: oltre tre milioni i pazienti pediatrici nel mondo. Anche in Italia arrivano le terapie “a misura di bambino”

da: ufficio stampa Pro Format Comunicazione

Oltre 35 milioni nel mondo le persone che convivono con l’HIV: il 10% sono bambini.
Disponibile anche in Italia la nuova formulazione pediatrica di raltegravir,
capostipite degli inibitori dell’integrasi, che faciliterà la somministrazione
e la gestione della terapia nei bambini con HIV, migliorando l’assorbimento del farmaco.

Presentata la settima edizione del Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti”
dedicato alla Virologia e rivolto ai giovani giornalisti under 35:
nel campo dell’HIV l’informazione è fondamentale anche per prevenire la trasmissione verticale da madre a figlio e promuovere l’educazione alla terapia dei bambini sieropositivi.

La scadenza per inviare i propri elaborati, sotto forma di articoli cartacei,
web o servizi radiotelevisivi, è prevista per il 15 ottobre 2014.

Roma, 18 giugno 2014 – L’infezione da HIV nel mondo ha spesso il volto di un bambino. Nel 2012 i pazienti pediatrici a livello globale erano circa 3,3 milioni, quasi il 10% dei circa 35 milioni di persone che convivono con l’infezione. In Italia, come in tutti i Paesi europei, i pazienti pediatrici sono in diminuzione, ma ancora oggi si registrano casi di trasmissione verticale dell’infezione da madre a figlio, da parte di donne che non vengono “intercettate” nei controlli anti HIV prima e durante la gravidanza. Dal 1982 al 2012 in Italia sono stati notificati 784 casi di AIDS in età pediatrica.
È anche sul futuro di questi bambini che si concentra adesso l’innovazione in Virologia. Un futuro sicuramente migliore rispetto a pochi anni fa, con un’aspettativa di vita comparabile a quella della popolazione generale, ma con un percorso scandito dal rapporto quotidiano con la terapia.
Un rapporto complesso per gli adulti e molto problematico per i pazienti fragili come i bambini con HIV, per i quali perfino la formulazione del farmaco può rappresentare un ostacolo quasi insormontabile per la somministrazione della terapia.
In questa chiave, è un successo della ricerca virologica e un passo in avanti per i pazienti pediatrici l’arrivo delle formulazioni pediatriche “a misura di bambino” di raltegravir, capostipite degli inibitori dell’integrasi, la più recente innovazione terapeutica nella lotta all’infezione da HIV e da qualche anno elemento indispensabile del trattamento antiretrovirale.
A differenza di altri antiretrovirali, che vengono semplicemente adattati al peso dei bambini, raltegravir è stato appositamente studiato nella popolazione pediatrica; adesso la nuova formulazione in compresse masticabili, dal sapore gradevole, ne faciliterà la somministrazione nei bambini da 2 a 11 anni, garantendo un miglior assorbimento del farmaco. All’orizzonte vi è inoltre la formulazione granulare orale, che potrà essere somministrata ai neonati già a partire dalle 4 settimane.

«Raltegravir, primo inibitore dell’integrasi, si differenzia da altri antiretrovirali perché viene testato da anni, precisamente dal 2007, e il suo elevato profilo di tollerabilità oltre che di efficacia è ormai comprovato e consolidato – dichiara Antonio Di Biagio, Dirigente medico della Clinica di Malattie Infettive dell’IRCCS Azienda Ospedaliera-Universitaria San Martino-IST di Genova – queste osservazioni ne fanno un farmaco di grande efficacia e assai ben tollerato, questione non di poco conto quando si parla di pazienti in età pediatrica, i più difficili da trattare. I vantaggi di questa nuova formulazione sono indiscutibili ed enormi dal punto di vista clinico e pratico: la masticabilità aumenta l’aderenza, migliora il profilo farmacocinetico del medicinale, mentre la sua efficacia non cambia».
Una novità importante che migliorerà la vita di tutti i giorni dei pazienti pediatrici e delle loro famiglie. Il tipo di “buona notizia”, basata su ricerca e sperimentazione e non su approssimazione e false aspettative, che ogni giornalista scientifico vorrebbe poter dare ogni giorno. Lo stesso modello di giornalismo scientifico rigoroso, documentato e informato, che viene promosso dal Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti” organizzato dal Master di I livello “La Scienza nella Pratica Giornalistica” (SGP) della “Sapienza” Università di Roma.
Il Premio, dedicato anche quest’anno alla ricerca in Virologia e sostenuto da MSD Italia, leader della ricerca virologica, è destinato a un giovane giornalista under 35 che avrà pubblicato il miglior servizio su stampa, radio, TV o web. Il termine per la partecipazione è il 15 ottobre 2014.
«Riteniamo questa iniziativa in linea con gli intenti formativi del Corso e con le prerogative con cui prepariamo gli studenti che si iscrivono al Master – sostiene Silvia Bonaccorsi, Professore ordinario di genetica presso la “Sapienza” Università di Roma – per portare l’informazione all’esterno dei laboratori occorre saper coniugare rigore scientifico e capacità di trasferire all’opinione pubblica i risultati scientifici».
Nel campo dell’HIV l’informazione scientifica ha sempre svolto un ruolo fondamentale: all’inizio, soprattutto per informare le categorie a rischio e mettere in guardia sulle vie di contagio. Successivamente, anche per far conoscere le terapie antiretrovirali che negli ultimi venti anni hanno cambiato il volto delle malattie e restituito un futuro ai pazienti.
«Oggi un giovane con l’infezione da HIV ha un’aspettativa di vita di oltre 70 anni – afferma
Stefania Bernardi, Pediatra infettivologo, Responsabile Servizio Diagnosi e Cura Infezione da HIV in età pediatrica e adolescenziale, Ospedale Bambino Gesù, Roma – ma l’impatto che l’infezione HIV e le conseguenti terapie hanno sulla vita del bambino è rilevante e può essere drammatico. È fondamentale educare e istruire il bambino prima e il ragazzo poi alla gestione della propria condizione per evitare comportamenti inadatti una volta divenuto adulto. Scegliere un farmaco sbagliato, o peggio non cercare il modo più gradito al bambino di prendere la medicina, potrebbe compromettere il successo futuro delle cure».
L’accettazione della terapia con raltegravir da parte dei pazienti pediatrici sarà ora facilitata dalla possibilità di assumere il farmaco sotto forma di compresse da masticare da 25 o 100 mg e dal sapore gradevole in luogo di sciroppi dal sapore amaro o compresse troppo difficili da deglutire per un bambino. Inoltre, grazie all’elevato profilo di tollerabilità, oltre che di efficacia, di raltegravir, la compressa da 400 mg due volte al giorno somministrata agli adulti è raccomandata anche per gli adolescenti dai 12 ai 18 anni e nei bambini dai 6 ai 12 anni, purché raggiungano i 25 Kg di peso.
In Italia e nel mondo l’allarme per l’infezione da HIV resta alto. Dal 2001 a oggi a livello globale l’incidenza dell’infezione è diminuita del 33%, con 2,3 milioni di nuovi casi nel 2012 rispetto ai 3,4 milioni del 2001. Nel nostro Paese, nel corso del 2012 sono state registrate 3.853 nuove diagnosi di infezioni da HIV, con un lieve aumento rispetto ai 3.752 del 2011.
L’impatto della malattia è drammatico in alcune aree del mondo: la regione maggiormente colpita è l’Africa Sub-sahariana, con 25 milioni di persone con HIV, seguita dal Sud e Sud-Est asiatico con 3,9 milioni di casi, America Latina (1,5 milioni di persone affette), da Nord America ed Europa dell’Est/Asia Centrale (1,3 milioni di persone affette rispettivamente).
L’impegno di MSD in Virologia vanta una storia ormai trentennale, costellata da successi importanti, con la scoperta di vere e proprie pietre miliari che hanno cambiato l’approccio a queste patologie e soprattutto l’aspettativa e la qualità di vita per i pazienti. Nell’HIV in particolare MSD ha messo a punto tutte le molecole capostipiti del trattamento antiretrovirale: indinavir, primo inibitore della proteasi, seguito da efavirenz, primo inibitore non nucleotidico della transcrittasi inversa e appunto raltegravir, primo inibitore dell’integrasi.
Un simile retaggio l’Azienda lo può vantare anche nella ricerca contro il virus dell’Epatite C. Nei prossimi anni MSD sarà l’unica azienda in grado di fornire il portfolio completo dei farmaci per il trattamento del paziente con Epatite C e HIV con una serie di promettenti molecole con meccanismi d’azione complementari. Rientra in questa strategia la recente acquisizione di Idenix, azienda biotech di Boston, specializzata nello sviluppo di farmaci antivirali e, in particolare di inibitori nucleotidici della proteina NS5b polimerasi. Questa acquisizione convalida l’ambizione di MSD di “guidare” la rivoluzione in corso nell’Epatite C e avvicina l’obiettivo di sviluppare combinazioni fisse, tutte orali e in monosomministrazione giornaliera che cambieranno drasticamente le prospettive dei pazienti.
Il Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti” è patrocinato dall’Associazione pazienti con Epatite e malattie del fegato, EpaC Onlus, e dalle più importanti Associazioni di lotta all’HIV/AIDS, Anlaids Onlus, C.I.C.A., Nadir Onlus e NPS – Network Persone Sieropositive Italia Onlus.

Per maggiori informazioni: www.premiotomassetti.it

L’uomo di Neandertal si rifà il look: inaugurata Cambio di Imagen, la mostra del paleoartista Fabio Fogliazza

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Arte, paleontologia ed evoluzione dei costumi: tre elementi che stimolano l’immaginario, spalancando le porte a nuove frontiere scientifiche, perfettamente permeate in Cambio de Imagen, la mostra del paleoartista Fabio Fogliazza sul nuovo look dell’uomo di Neandertal, ricostruito grazie alle scoperte del gruppo di ricerca di Unife guidato da Marco Peresani, Sezione di Scienze Preistoriche e Antropologiche, Dipartimento di Studi Umanistici.

L’esposizione, recentemente inaugurata al prestigioso Museo dell’Evoluzione Umana di Burgos (Spagna), presenta un percorso di opere tutte incentrate sul Neandertal emplumado, un pezzo unico che lo scultore ha ricostruito ispirandosi ai risultati delle attività di ricerca di Peresani condotte sul sito archeologico di Grotta di Fumane (VR), che dimostrano come gli ultimi neandertaliani facessero uso di ali o di penne delle più spettacolari per fini ornamentali.

Spiega Peresani: “In seguito alle scoperte di reperti legati al comportamento simbolico neandertaliano – penne e piume come ornamento – l’artista ha ideato una serie di opere che, grazie alla qualità della ricostruzione e al loro carattere provocatorio, hanno colpito la Direzione del grande Museo spagnolo, che ha maturato un progetto espositivo in linea con l’immagine rinnovata dei nostri cugini scomparsi, dedicandogli un nuovo spazio appositamente progettato per accogliere pezzi unici come il Neandertal emplumado”.

Aggiunge Fogliazza: “Lo scopo della mostra è quello di presentare al grande pubblico la nuova immagine dell’uomo di Neandertal, ornato di penne e piume, come le scoperte archeologiche di Fumane, e non solo, sembrerebbero suggerire. Museo dell’Evoluzione Umana di Burgos è uno dei più importanti istituti dedicati all’evoluzione dell’uomo a livello internazionale e la possibilità di installare una mia personale in uno spazio così prestigioso è motivo di grande soddisfazione, grazie anche alla continua collaborazione con i colleghi e amici di Unife, senza i quali tutto ciò non sarebbe stato possibile”.

La mostra, visitabile fino a fine anno, fornirà un’ulteriore occasione di curiosità e di apertura a nuovi orizzonti scientifici anche alle centinaia di specialisti di settore che si incontreranno a Burgos dal 1 al 7 settembre, per il XVII Congresso Internazionale di Preistoria UISPP.

http://www.museoevolucionhumana.com

Fabio Fogliazza: paleoartista, scultore, restauratore, illustratore e Tecnico del Laboratorio di Paleontologia del Museo di Storia Naturale di Milano.

Nella foto: Il Neandertal Emplumado di Fabio Fogliazza esposto al Museo dell’Evoluzione Umana di Burgos (Spagna)

Ascom: quattro progetti per incentivare il turismo e rafforzare l’identità territoriale del Delta

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Quattro progetti per far crescere per far conoscere “la grande bellezza” del territorio, con esso rafforzare l’identità territoriale del Delta: di fronte ad una platea di operatori del settore turistico e ricettivo (alberghiero ed extralberghiero) sono stati illustrati i piani (finanziati a livello europeo dall’Asse 4 – POR FESR nel periodo 2007/2013) che rappresentano una chance concreta per accrescere l’offerta turistica nel Delta del Po. “L’obiettivo – ha introdotto Massimo Biolcatti presidente della sezione territoriale di Ascom Codigoro – è valorizzare i progetti, conoscerli e saperli presentare agli operatori e dunque ai turisti”. Marco Finotti, assessore al Bilancio del Comune di Codigoro ha spiegato: “E’ essenziale anche per il futuro poter usufruire dei fondi europei che possono permettere di allentare i rigidi vincoli di spesa imposti dal Governo e necessari per realizzare sinergie tra enti pubblici ed operatori del settore turistico”.
L’appuntamento – promosso dall’Emilia Romagna con il supporto organizzativo del Centro di Assistenza Tecnico della Confcommercio regionale e di Ascom Ferrara – ha focalizzato l’attenzione sulle realizzazioni su tutta la regione ed in particolare sulle quattro iniziative su Comacchio, Mesola e Goro per un finanziamento di oltre 4 milioni di €uro: “Portate a termine tra il 2011 ed il 2013 – ha ricordato Paola Ragazzini di Iscom Group – si tratta di quattro opportunità che è necessario presentare al pubblico per avviare una riflessione corretta sul come utilizzarle al meglio ed integrarle in una logica di promozione territoriale, lavorando per il futuro sulle nuove tecnologie, sui social network e su una politica di eventi”. Dunque in primis i percorsi d’acqua: “Comacchio al mare in barca” con l’integrazione di percorsi (in bici e barca) in una logica intermodale – tramite ad un apposito parcheggio (area San Francesco), un attracco turistico e ciclabili – per un vero turismo “lento”; il recupero – illustrato dall’architetto Leonardo Nascosi – dell’ex ospedale settecentesco degli Infermi (a Comacchio) pronto ad ospitare nel prossimo futuro il museo delle Culture Umane e dunque riportando, a casa, i reperti greci ed etruschi ; alla valorizzazione della Delizia estense di Mesola che ha visto tra gli altri il recupero della zona urbana attorno al Castello, il suo piano nobile ed il completamento del museo dedicato al Cervo del Boscone; per finire al “Parco del Delta; dalla sacca di Goro alla foce del Po” inteso ad incentivare i percorsi naturalistici tra terra ed acqua nella parte meridionale del Delta (area Volano, Mesola, Goro). A Davide Duo, segretario di Ascom Codigoro il compito di tracciare un bilancio: “Dobbiamo avere una maggiore consapevolezza della ricchezza e dell’identità territoriale del parco del Delta che si sviluppa su due regioni (Veneto e Emilia Romagna) e su tre province (Ferrara, Rovigo e Ravenna). Questa presentazione su quanto realizzato è l’occasione ulteriore per sottolineare l’esigenza di accelerare senza indugi sulla creazione di una grande ed unico parco del Delta , autentico tesoro e patrimonio per questo ampio territorio che copre il ferrarese, il rodigino e si spinge fino a Cervia”.

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La Giunta approva l’assestamento di bilancio. 80 milioni per imprese, sviluppo e cura del territorio

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bologna – Oltre 80 milioni di euro per imprese, sviluppo e cura del territorio. Risorse in gran parte provenienti dal contrasto all’evasione fiscale e che Regione stanzia con la manovra di assestamento del bilancio 2014, approvata dalla Giunta.
Grazie alla collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, l’Emilia-Romagna ha recuperato ulteriori 25 milioni di euro, aggiuntivi rispetto a quelli già stimati nel Bilancio di previsione. “Il forte contrasto all’evasione fiscale e la riduzione delle spese dei mutui hanno permesso alla Regione di recuperare risorse importanti e di incrementare così i finanziamenti inizialmente previsti per il miglioramento di alcuni servizi di interesse generale, per il sostegno al lavoro e alle imprese e per la cura del territorio, particolarmente colpito da eventi eccezionali”, spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Emilia-Romagna.
Tra le voci più rilevanti, l’assestamento prevede 10 milioni di euro per favorire l’accesso al credito delle imprese; 7,5 milioni per la difesa del suolo e per interventi straordinari di protezione civile dopo i danni provati dall’eccezionale maltempo (alluvioni, straripamenti dei fiumi e frane). Poi ancora: risorse per sanità e servizi sociali, di cui 4,5 milioni di euro per il completamento del Polo cardiotoracico dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna. Rilevante, inoltre, il contributo straordinario alla cultura: 700 mila euro destinati, tra l’altro, anche alle iniziative per le celebrazioni del 70esimo anniversario della Liberazione. Nello spirito del riordino istituzionale promosso dalla Regione, inoltre, sono previsti 500 mila euro straordinari in più rispetto a quelli già stanziati per favorire l’associazionismo di funzioni dei Comuni in Unione.

Candidatura Unesco per il Delta del Po, “campagna denigratoria dei politici”

Da: Geremia Giuseppe Gennari *

Stupisce e rammarica la campagna denigratoria e di disinformazione, messa in atto da esponenti politici regionali e nazionali, che in questi giorni è stata riportata avanti dalle testate giornalistiche. La candidatura nonostante l’evidente disinformazione e faziosità operata andrà avanti. Al fine di evitare che i territori interessati dal processo ritengano, a seguito di faziosa informazione, i loro sforzi di partecipazione ed elaborazione non valorizzati e considerati a livello mondiale, si ritiene utile precisare:
La candidatura a Riserva di Biosfera Mab Unesco è stata presentata al Ministero dell’Ambiente, da questo istruita positivamente a firma del Direttore Grimaldi, nel settembre 2013. Nello stesso mese la documentazione è stata inviata al competente ufficio Unesco di Parigi per la relativa istruttoria tecnica (Iacbr).
Nella stessa data sono state presentate altre 5 nuove candidature fra cui la richiesta del Parco Nazionale della Sila che aveva nel 2012 presentato la candidatura sottoposta a richieste di chiarimento forniti nel settembre 2013 ed oggi istruita positivamente con raccomandazioni.
La Commissione Iacbr riunitasi il 17-20 marzo 2014 a Parigi ha trasmesso gli esiti delle valutazioni al Ministero Ambiente in data 27 aprile 2014. Il Ministero dell’Ambiente ha convocato per il 20 maggio 2014, riunione di coordinamento Nazionale delle aree Riserva di Biosfera – Mab, in cui fra le altre chiedeva l’invio di considerazioni/chiarimenti non troppo estese rispetto ai quesiti richiesti dallo IACBR. I primi chiarimenti, così come richiesto, sono stati inviati entro il 5 giugno 2014 al Ministero dell’ambiente ed allo IACBR di Parigi. Tali documenti fanno parte del documento che il Segretariato MaB Italiano ha inoltrato in occasione della 26° sessione ICC/MAB che si è svolta a JonKoping in Svezia il 10 – 13 giugno 2014. In tale occasione le considerazioni tecniche rappresentate dalla candidatura a Riserva di Biosfera – MAB del Delta del Po sono state illustrate dai rappresentanti del Ministero dell’Ambiente ed acquisite dall’IACBR per una più approfondita valutazione da effettuarsi nel mese di settembre 2014. Pertanto a seguito della decisione, dello Iacbr, di non provvedere a nessuna ulteriore valutazione tecnica dei chiarimenti inviati, risultano rinviate, a seguito delle richieste di chiarimenti, le seguenti candidature: Delta del Po, Alpi Ledrenesi e Judicaria; dalle Dolomiti al Garda. Viene respinta la candidatura del Corridoi Milano-Ticino. Viene approvata con raccomandazione la candidatura della Parco Nazionale del Sila , nel 2012 oggetto di chiarimenti. Entrando nel merito delle considerazioni espresse dal IACBR sulla candidatura del Delta del Po si riportano testualmente: “Il Comitato Consultivo ha apprezzato la proposta di candidatura situata in Italia settentrionale e di estensione pari a 139.000 ha (16 municipalità con 120.000 abitanti). Si riconosce l’unicità della candidatura in quanto unico delta Italiano nato dalla confluenza dei principali rami del fiume Po e caratterizzato da sistemi dunali costieri, formazione sabbiose, lagune, stagni, paludi, dune fossili, canali e pinete costiere, ampie zone salmastre e terre coltivate prevalentemente a riso. Elementi della candidatura particolarmente apprezzati:
Unicità della candidatura (unico delta in Italia);
Identità unica rilevante patrimonio di biodiversità dovuto alla varietà di habitat presenti;
Località turistica di interesse- attività di grande beneficio per le comunità locali (principale attività economica per le popolazioni residenti nell’area);
Rilevanza delle attività agricole e di pesca praticate nell’area;
Attività di coinvolgimento degli stakeholder locali nel processo di consultazione.
Ciononostante, lo IACBR raccomanda il RINVIO del sito candidato per i seguenti motivi:
1. poca chiarezza sullo status e gestione dell’area core;
2. poca chiarezza con riguardo al processo decisionale all’interno dell’Organo istituzionale di Coordinamento (apprezzato il supporto delle tavole rotonde tematiche);
3. struttura di governance piuttosto complessa e non gestibile;
4. mancanza definizione della visione comune della Riserva;
5. Il valore aggiunto della Riserva non risulta: il piano di azione citato prevede azioni che riferiscono a piani di gestione già esistenti e vincolati (Natura 2000, Piano Ambientale del Parco Regionale del Delta del Po, Piano di area del delta del Po Regione Veneto);
6. Riguardo al settore ricerca, mancano gli studi relativi alle scienze sociali nell’intera area candidata ciò rileva soprattutto in considerazione del fatto che l’area candidata si compone di sistemi agricoli;
7. mancano informazioni sui temi e sfide relativi alla gestione delle acque;
8. mancanza di discussione sulla qualità delle acque in considerazione della presenza quasi totale di coltivazioni irrigue e zone umide (informazione agli agricoltori su come evitare il peggioramento della qualità delle acque e la salvaguardare al qualità del prodotto.”
Come detto alle considerazioni sopra riportate è stato risposto puntualmente il 5 giugno 2014. A seguito della comunicazione , da parte del Ministero dell’Ambiente, dell’esito delle valutazioni del 13 giugno 2014 si provvederà a implementare, se occorre, le delucidazioni tecniche in modo da soddisfare ulteriori chiarimenti che nel corso della normale istruttoria tecnica potranno essere richiesti.
Risulta evidente come le richieste dello Iacbr sono riferite alla documentazione inoltrata che, oltre al formulario, ha come allegati: la zonizzazione, la governance ed il Piano di Azione. In particolare la zonizzazione della Riserva di Biosfera è strutturata in aree core, buffer, transition, senza distinzione di confini amministrativi regionali evidenziando la vera interregionalità del territorio del grande delta. Stessa considerazione vale per la governance della Riserva di Biosfera che è una proposta, dichiarata in evoluzione e modificabile a seguito dei tavoli tematici, che si riferisce all’area candidata unica: il Grande Delta. Risulta evidente come una commissione internazionale, Iacbr, a livello mondiale non abbia la visione localistica della gestione dell’area ma si preoccupi degli obiettivi dell’intero territorio individuato nonché come alcune criticità ambientali vengono affrontate. La Riserva di Biosfera – Mab Unesco non è uno strumento che impone vincoli, delimitazioni amministrative equilibri di presidenze o di pesi politici ma uno strumento di condivisione territoriale al fine della tutela e valorizzazione della biodiversità a partire dai portatori di interesse. A questo proposito particolarmente apprezzato, dallo IACBR, è stato il coinvolgimento dei portatori di interesse è questo che il coordinamento ritiene l’importante valore della candidatura. La candidatura presentata ha la visione di un territorio unico con una governance unica condivisa che, a seguito dell’approvazione a Riserva di Biosfera, potrà sicuramente essere semplificata ma che ad oggi ha prodotto i suoi frutti. Si è condiviso il progetto approvato per Expo 2015 che comprende i due parchi. Si è attivato il processo che ha portato alla stesura di un protocollo di intesa fra le due regioni per la promozione turistica del Grande Delta, si è proseguito nella presentazione di progetti europei che incidono su entrambi i territori dei parchi, si sono attuati e si stanno attuando progetti nell’ambito della programmazione Psr. Forse l’interregionalità paventata risulta un paravento per l’inattività e la mancanza di visione internazionale rimandando a questioni di politica locale.

Geremia Giuseppe Gennari
*Presidente Ente Regionale Veneto Parco del Delta del Po
promotore Riserva di Biosfera delta del Po Veneto Emilia Romagna.

Comacchio: parte “Jazz in rosa”, la nuova rassegna musicale dedicata al genio femminile della musica afro-americana

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

“Jazz in rosa” è la nuova rassegna musicale al via sabato 21 giugno, che va ad arricchire il ricco calendario di eventi estivi, pianificato dall’Amministrazione Comunale. Questa prima edizione della rassegna, curata dall’Assessorato alle Istituzioni Culturali, è interamente dedicata al genio femminile della musica afro-americana. Il primo dei sei appuntamenti in chiave jazz si svolgerà in Viale Mare Adriatico angolo Piazzale Rocca’s alle ore 21.30 al Lido di Pomposa. Il percorso tematico renderà omaggio alle grandi voci femminili della musica jazz, attraverso l’interpretazione delle canzoni più famose, legate in ogni serata, alla storia di una delle sue interpreti. Inaugurerà la kermesse sabato 21 giugno “Stefania Chiari” con una carrellata introduttiva dedicata alle regine del jazz. Toccherà poi, domenica 29 giugno a “Bessie Boni”, in Piazzale Ballardini Lido di Pomposa, la cui profonda vocalità renderà omaggio alla Signora del Blues “Billie Holiday”. “Giulia Menci” invece, sabato 12 luglio in Piazzale Italia al Lido Nazioni, dedicherà il suo concerto alla riscoperta del repertorio di due eccezionali interpreti come Nina Simone” e “Dinah Washington”. Non poteva poi mancare un appuntamento con la matrice carioca e brasiliana del jazz, la bossa nova di “Elis Regina”. Ne sarà ambasciatrice “Sarah Jane Ghiotti” sabato 19 luglio, in Viale Carducci Lido Estensi.
Sabato 2agosto , presso la Casa Museo “Remo Brindisi” del Lido di Spina, salirà sul palco la Regina del Jazz per antonomasia “Ella Fitzgerald”, interpretata da “Silvia Cariani”. Infine, a conclusione dell’intera rassegna, non mancherà un omaggio alla cantante italiana che forse più di tutte ha fatto propri gli stilemi e le sonorità del jazz, la grande “Mina”, con una performance eccezionale di “Rossella Graziani”, il 9 agosto sempre presso Casa Museo “Remo Brindisi”, del Lido di Spina. Tutte le cantanti saranno accompagnate durante il concerto da musicisti diversi, nell’intima dimensione del Duo Acustico. I concerti sono tutti ad ingresso gratuito, con inizio alle ore 21:30. Per informazioni: Ufficio Cultura Comacchio 0533-315805.

Paccoweb: da adesso si va in vacanza liberi dai bagagli

da: Poste Italiane, ufficio Comunicazione Territoriale Emilia-Romagna e Marche

Con Paccoweb le valigie possono essere spedite comodamente dal pc, con ritiro a domicilio gratuito,
per recapitarle nella località di vacanza.

Con Paccoweb bastano pochi click per viaggiare liberi dal peso delle valigie ed evitare lungaggini e sovrapprezzi per i bagagli imbarcati in stiva durante i voli aerei. Il servizio di Poste Italiane, disponibile anche in provincia di Ferrara, permette infatti di spedire comodamente via web valigie, pacchi o regali fino a 30 kg di peso, in Italia e all’estero. E’ inoltre possibile scegliere il ritiro a domicilio senza costi aggiuntivi oppure spedire il bagaglio presso gli uffici postali abilitati presenti nel Ferrarese.
Il pacco verrà consegnato in 1 o 3 giorni lavorativi direttamente al domicilio del destinatario, presso una casella postale o in Fermoposta presso gli uffici postali abilitati.
Per prenotare online una spedizione con Paccoweb, è sufficiente collegarsi al sito https://paccoweb.poste.it, compilare i campi dedicati alle informazioni utili per il ritiro e per la consegna ed effettuare il relativo pagamento.
Il servizio mette a disposizione un Assistente Personale Paccoweb, all’indirizzo e-mail paccoweb@poste.it, che si prenderà cura della spedizione, dal momento del ritiro a quello della consegna.
Infine, consultando il servizio “dovequando” sul sito di Poste Italiane, si può monitorare gratuitamente lo stato della spedizione dalla partenza all’arrivo a destinazione e, senza alcun costo aggiuntivo, richiedere di ricevere una e-mail o un sms di conferma dell’avvenuta consegna.

Il Liceo Ariosto sostiene l’ambiente

da: Liceo Classico Statale Ludovico Ariosto Ferrara

In questo anno scolastico la raccolta differenziata effettuata dagli studenti del Liceo Ariosto ha permesso di ridurre di almeno una tonnellata le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Già da diversi anni, infatti, ogni classe del Liceo elegge un proprio “rappresentante ambientale” (RAC), che si occupa di coordinare le attività finalizzate alla sostenibilità ambientale, in particolare la raccolta differenziata delle bottiglie di plastica, delle lattine e della carta. Tali attività rientrano in un più ampio programma di educazione ambientale coordinato dai Proff. Cristina Carrà, Claudio Mantovani e Piergiorgio Rizzato.
A partire dal 2009, oltre ai contenitori per la raccolta differenziata posti negli spazi comuni del Liceo, ne sono stati collocati altri in tutte le aule e, nel corso dell’ultimo anno, gli studenti hanno curato anche il monitoraggio delle quantità di bottiglie e di lattine raccolte nelle rispettive classi.
Escludendo quindi i materiali smaltiti negli spazi comuni, si è potuto stabilire che, nel corso dell’anno scolastico, sono state raccolte e avviate al riciclaggio circa 14.600 bottiglie di plastica e 5.000 lattine di alluminio, corrispondenti rispettivamente a 204 kg e 67 kg di materiali.
Riciclare tali quantità di plastica ed alluminio per produrre nuove bottiglie e lattine anziché fabbricare tali imballaggi a partire dalle materie prime, consente di “risparmiare” circa una tonnellata di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Si tratta della stessa quantità che viene, inoltre, risparmiata grazie all’energia elettrica prodotta in un anno dai pannelli solari installati sul tetto della scuola.
Ridurre le emissioni di CO2, quindi, è possibile ed è importante che ne siano consapevoli soprattutto le nuove generazioni, al fine di evitare l’ulteriore crescita di questo gas in atmosfera e di contrastare così il cambiamento climatico globale, che ha già prodotto effetti rilevanti anche nella nostra provincia.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO – Mara Salvi –

Il ferrarese Rudy Bandiera apre il Going Google Italy 2014

da: ufficio stampa @ Comunicazione

Sarà il ferrarese Rudy Bandiera ad aprire domani (giovedì), all’Edit di Milano, il Going Google Italy 2014, esclusivo evento annuale in cui il colosso Google incontrerà oltre 400 amministratori delegati di aziende dello Stivale. A Bandiera il compito di spiegare il futuro attraverso le tecnologie cloud, search e geo. E tutti gli strumenti oggi a disposizione dell’impresa, illustrati anche in Rischi e opportunità del Web 3.0 (Flaccovio Editore), uscito una settimana fa e già al terzo posto dei testi più venduti in Amazon (Categoria Informatica/Internet). Bandiera, giornalista pubblicista esperto di web marketing (socio, con Riccardo Scandellari, di NetPropaganda) e comunicazione integrata (Polis Comunicazione), ha infatti messo nero su bianco cosa del web devono imparare a sfruttare le imprese, soprattutto in termini di business. Un approccio piaciuto a Google, che da tempo ‘monitorava’ Bandiera. Secondo Bandiera «manca ancora un’educazione al digitale, che può generare quell’innovazione da tutti invocata. Spesso – rimarca – le piccole e medie realtà, tipiche del nostro territorio, sottovalutano i nuovi media. Credono di conoscerli ma non è vero. Così non li sperimentano togliendosi possibilità di crescita, anche attraverso la formazione». E questo mentre sono in continua evoluzione i concetti di concorrenza, mercato e comunicazione, che non consentono ‘rallentamenti’. «Il web – chiude – , usato con intelligenza, offre invece infinite opportunità».

“Il Giro delle donne che fanno impresa”, l’intervento di Caterina Paparella in vista della tappa a Ferrara

da: ufficio stampa Confartigianato

«Le aziende femminili chiudono di meno e sono più longeve perché noi facciamo ogni cosa con una determinazione e un sentimento che rasenta l’ostinazione». E’ quanto sostiene Caterina Paparella, 41 anni, presidente di Donne Impresa Confartigianato e membro del comitato provinciale per l’imprenditoria femminile nell’imminenza della tappa ferrarese de Il Giro delle donne che fanno impresa – , durante la quale saranno presentati i dati locali relativi al primo trimestre 2014 – in programma domani (giovedì) alle 14.30 alla Camera di Commercio. Un evento cui Paparella plaude «perché è importante che tra di noi ci confrontiamo, facciamo gruppo, mettendo in relazione le rispettive esperienze». «Anche sul nostro territorio diamo segnali importanti e incoraggianti – chiude –. Dobbiamo spingere su questo fronte, creando e consolidando una vera rete».

Corsi di Tassonomia, gratuiti e aperti a tutti, a Firenze, Verona, Roma, Pisa e Palermo: la scadenza per le domande è il 5 luglio

da: Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

I Musei di Storia Naturale (universitari, di enti locali e privati) sono oggi i detentori esclusivi di un patrimonio fondamentale per la conoscenza scientifica, in quanto contengono un’immensa quantità di informazioni sulla biodiversità passata e presente del nostro Paese.

La Strategia Nazionale della Biodiversità, con l’attivazione di un Network Nazionale, ha riconosciuto il ruolo importante dei Musei di Storia Naturale negli studi sulla diversità biologica, sulla sua evoluzione e per la sua salvaguardia.

L’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS) ha proposto il progetto CollMap per censire le collezioni biologiche conservate nei musei scientifici italiani.

Il progetto è stato finanziato nel 2013 dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) attraverso la legge 6/2000.

CollMap si propone di realizzare una mappatura informatizzata delle collezioni zoologiche e botaniche attualmente conservate nei Musei di Storia Naturale italiani, quantificando per ogni collezione consistenza numerica, valenza storica, tassonomica e zoogeografica.

In base ai risultati ottenuti e dopo un confronto con i database in possesso del Ministero dell’Ambiente, si procederà all’identificazione delle aree di criticità del territorio italiano per le quali le conoscenze faunistiche e floristiche sono ancora insufficienti.

I risultati attesi da CollMap potranno sensibilizzare le autorità nazionali e locali al riconoscimento del valore dei nostri musei scientifici e dell’immenso patrimonio che conservano.

Per saperne di più: depliant_collmap.pdf, locandina_collmap.pdf

I CORSI:

PALERMO, 21-24 luglio 2014 – CORSO DI TASSONOMIA DELLE PIANTE VASCOLARI

VERONA, 21-26 luglio 2014 – CORSO DI TASSONOMIA DEI COLEOTTERI ITALIANI

PISA, 8-11 settembre 2014 – CORSO DI TASSONOMIA DELLE PIANTE VASCOLARI

FIRENZE, 8-12 settembre 2014 – CORSO DI TASSONOMIA DEI COLEOTTERI ITALIANI

ROMA, 8-12 settembre 2014 – CORSO DI TASSONOMIA DEI MICROMAMMIFERI ITALIANI

Tutte le informazioni e i dettagli per la partecipazione alla pagina web http://www.anms.it/pagine/contenuto/18

Viaggio in pianura fra le terre risorte

Solco una strada in mezzo alla pianura, mi capita spesso negli ultimi anni. Lascio la trappola della A22 del Brennero al casello di Reggiolo, sono nella provincia di Reggio Emilia e mi dirigo ad est. Al mattino scorgo una pianura emiliana suggestiva che mi fa pensare a Luigi Ghirri e al suo tema “dell’accesso al mondo esterno, del guardare attraverso”. Il paesaggio, attraverso le sue soglie, i cancelli, le porte che aprono alle distese di terra, dà ordine allo sguardo, suggerisce una visione del mondo, e finisce per rubare tutta la mia attenzione. Mi ridesto con dentro ancora la voglia di abbandonare l’auto e infilare un campo aperto senza meta, fino a diventare un punto lontano tra le cose.

Poco oltre, sulla soglia di quasi ogni casa di campagna noto dei bambini indiani con le loro mamme, aspettano che la corriera li porti a scuola. Avevo letto del reclutamento massiccio di indiani da parte dei produttori del formaggio per la cura delle mucche da latte, ma oggi vedo i volti e gli abiti di un altro mondo. Se fosse un racconto, piuttosto che la vita, direi che l’autore ha scelto lo straniamento, invece sono miracoli della terra del parmigiano reggiano.

Proseguo e lambisco il comune di Moglia, mi accorgo di essere finito nell’oltrepò mantovano, quindi nell’estremo lembo meridionale della Lombardia che sposa l’Emilia davanti ai miei occhi, senza tesitmoni. La strada diventa tortuosa e segue gli argini del fiume Secchia, che prima d’ora avevo sentito solo per quella bizzarra opera del Tassoni intitolata La Secchia rapita. A Moglia scopro che esiste un museo a cielo aperto costituito da almeno quattordici chilometri di percorsi ciclo-pedonali sugli argini dei numerosi canali di bonifica e della Secchia. Mi ripropongo di tornarci e sostare alla trattoria che prende il nome dal fiume, a cui, separata dall’argine, quasi si appoggia.

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Uno dei chilometrici argini delle terre piane, a Concordia (foto di Sandro Abruzzese)

Una pausa. Pochi chilometri e sono di nuovo in Emilia, stavolta a Concordia sulla Secchia, uno degli ultimi paesi del modenese. Attraverso il fiume e nonostante i 35 gradi all’ombra scendo dall’auto e inizio a vagare attirato dagli ingenti danni causati dai terremoti del 2012. Mi chiedo dove sia nato il chitarrista Maurizio Solieri, cresciuto in queste strade, ma il caldo ottunde qualsiasi curiosità.

A parte due gelaterie, la città è vuota, ormai sono le sei del pomeriggio, e il centro storico ha l’aria di un reduce aggrappato alla sua stampella. Ogni palazzo puntellato porta le iniziali dei vigili del fuoco che l’hanno messo in sicurezza, ci sono le sigle di molta Italia addossate alle ferite.
Entro in un cantiere spostando le transenne e per gli operai dell’est europeo che lavorano alla ricostruzione non esisto, la mia sicurezza non è un loro problema, osservano senza vedere, uno di loro emette un peto che sa di liberazione, io scivolo verso l’argine uscendo dalla zona proibita.
Passeggiando in mezzo alla città è chiaro cosa significhi il sisma per le imprese edilizie del Paese, annoto la provenienza delle ditte: Mantova, Carpi, Padova, Modena, Bologna, ecc., intanto ricordo la risata dell’imprenditore Piscicelli alla notizia che L’Aquila era crollata addosso ai suoi ottantamila cittadini.

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In centro storico a Concordia (foto di Sandro Abruzzese)

Chiedo a una signora dove siano finiti i negozi, dove sia la gente, e lei mi indirizza in una zona nuova costruita più lontano dal fiume. Ritrovo i ragazzi che giocano a calcio e quelli che seguono l’oratorio, il comune e la chiesa nuovi di zecca, e un quartiere di containers di un grigiore degno del terremoto dell’Irpinia. A pochi metri spuntano anche le attività commerciali, raggruppate in uno spiazzo asfaltato, fatto di casette in legno stile mercatini di natale.

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La chiesa donata dalla provincia autonoma di Trento (foto di Sandro Abruzzese)

Questo itinerario mi sta insegnando ad amare la pianura. Corre sul limite attraverso due regioni, oltrepassa cinque province e ben quattro fiumi. E alterna rettilinei e curve a ridosso degli argini che seguono l’acqua, facendomi sentire una specie di funambolo che usa il confine come una corda, sempre sull’orlo, pronto a cambiare direzione alla prima oscillazione.
Mentre lascio alle spalle Concordia sulla Secchia, immagino che in passato la paura della natura in queste lande fosse caduta sempre dal cielo. Dal nero gravido arrivava l’acqua che ingrossava le vene della terra, e i fiumi esondavano dando forma ai peggiori incubi della gente. Le alluvioni.
Invece il 20 e 29 maggio la paura è sorta all’improvviso dalla terra, in due giornate assolate che avevano il coraggio di anticipare l’estate, si è capovolto un mondo.

Non resta che proseguire verso il centese, dalle terre piane a quelle d’acqua…

1 / CONTINUA

Racconti viandanti è il blog di Sandro Abbruzzese

Gandhi

GERMOGLI
l’aforisma
di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…
 
“Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre” (Gandhi)

IMMAGINARIO
la foto
del giorno

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura.

bici
Trasloco alla ferrarese (foto di Aldo Gessi)

Trasloco alla ferrarese (foto di Aldo Gessi)

(clicca l’immagine per ingrandirla)