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Giorno: 5 Luglio 2014

Sulle nuove scuole primarie di Dosso: viaggio a vuoto di Toselli

da: Stefania Agarossi, Candidata Sindaco per Sant’Agostino, Lista Civica Valore e Rispetto

Questa la dichiarazione di Stefania Agarossi, capogruppo del gruppo consiliare d’opposizione Valore e Rispetto, in merito al mancato inserimento del progetto delle nuove scuole primarie di Dosso (Fe) nel piano per l’Edilizia Scolastica varato il 4 luglio c.m. dal Governo.

“Arriverà la documentazione del ministero per avviare l’iter: abbiamo infatti constatato di essere in elenco con il nostro progetto” così dichiarava il 5 maggio scorso sul Resto del Carlino il sindaco Toselli. Ma a dispetto delle dichiarazioni, assicurazioni e promesse fatte in campagna elettorale il progetto delle nuove scuole primarie di Dosso non è rientrato nell’appena avviato piano dell’Edilizia scolastica di Renzi. Nemmeno nel filone che prevede per i Comuni proponenti uno sblocco del patto di stabilità. Quindi, per il momento nessun tipo di finanziamento per la scuola nuova.
Questo progetto è stato per Toselli un cavallo di battaglia elettorale con i genitori dei bambini dossesi. Grande il risalto mediatico dato al suo viaggio a Roma a metà aprile in compagnia di Simone Tassinari, suo vicesindaco. Tante le rassicurazioni. Tante le date ipotizzate con i genitori per il trasloco per permettere l’inizio dei lavori: dicembre scorso, poi aprile, poi maggio, poi giugno. Grande risalto anche all’approvazione del progetto preliminare di questa nuova scuola. Atto che purtroppo ben poco significa in assenza di copertura finanziaria a bilancio comunale.
Nella lettera inviata da Toselli l’11 marzo scorso a Renzi individuati i costi: un milione e quattrocentomila euro “per l’abbattimento del vecchio edificio e la costruzione della nuova scuola, finanziabili con 200.000 euro direttamente dal Comune di Sant’Agostino” e un milione e duecentomila euro “ancora da definire, così come ancora da definire gli 800.000 euro per la palestra”. Per non parlare dei costi da sostenersi per il conferimento e lo smaltimento delle macerie della vecchia scuola nonchè lo spostamento dei bambini in una sede provvisoria durante i lavori per la costruzione di quella nuova.
In una lettera consegnata ai genitori degli alunni dossesi che relaziona dell’incontro del 24 aprile scorso tra sindaco e i rappresentanti di classe si comunica che “Se l’incontro a Roma Governo – Comune dovesse risultare negativo il Sindaco (elezioni permettendo) intende comunque procedere con quanto già riferito delle assemblee di paese avvenute in precedenza”. Ovvero con un mutuo – 2 milioni di euro la cifra che eccede dalle disponibilità dichiarate dal Comune – che ricadrà interamente sulle spalle dei cittadini. Sempre che l’attuale situazione del bilancio lo possa permettere e la cittadinanza condivida questa soluzione.
“A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina” diceva Andreotti. A suo tempo fui tacciata di maleducazione nel chiedere informazioni certe e di sollevare sciocche e inutili illazioni a danno dell’Amministrazione e dei cittadini quando manifestai la mia preoccupazione per le promesse fatte e non suffragate da concrete certezze e documentazione. Ora mi viene in mente solo una frase “Passata la festa, gabbato lo santo”.
Rimaniamo quindi in attesa delle dichiarazioni di Olga Scimitarra, neo assessore dossese alla Pubblica Istruzione.

Stefania Agarossi
Consigliere consiliare Valore e Rispetto, Capogruppo

Olindo Sandri
Consigliere Comunale Valore e Rispetto.

Rinviato al 9 luglio lo spettacolo “Arriva Polpuszka” della rassegna Comacchio a teatro estate

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Dopo uno stop per maltempo, torna la rassegna COMACCHIO A TEATRO ESTATE, con lo spettacolo già in programma al Lido di Volano mercoledì scorso. Il 9 luglio andrà in scena lo spettacolo di burattini “Arriva Polpuszka”, ideato ed interpretato da Massimiliano Venturi. Il lavoro è frutto della prima ed originale operazione di trapianto del Teatro dei Burattini all’italiana nel Teatro Polacco: Półpuszka è un giovane con poca attitudine al lavoro. Ama invece cantare, ballare, e girare per il mondo per conoscere nuove persone. Ha l’ingenua tendenza a ritrovarsi in situazioni cattive e
pericolose, ma riesce sempre ad uscirne con beffardi e ironici stratagemmi. Uno spettacolo di burattini dinamico e vivace, alla maniera tradizionale, ma con colori e personaggi inconsueti ed originali. Il debutto è avvenuto nel gennaio 2008 nel prestigioso Teatr Lalek di Białystok (uno dei Teatri Municipali di burattini e figure più noti in Polonia ed Est Europa), con unanimi consensi di pubblico e critica. Lo spettacolo ha partecipato poi ai principali festival e rassegne di
settore e non, in Polonia, Italia e Slovacchia, ricevendo tra gli altri il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA al Festival Biennale dei Solisti del Teatro di Figura a Łòdź (Polonia), nell’ aprile 2009 . Lo spettacolo come di consueto inizierà alle ore 21.15 in Piazzale dei Daini ed è rivolto ad un pubblico ampio e variegato, a partire dai 3 anni di età. L’appuntamento successivo si terrà mercoledì 16 luglio al Lido di Pomposa con la compagnia Bambabambin, che presenterà lo spettacolo Arlecchinate. Gli appuntamenti proseguiranno poi settimanalmente fino a ferragosto. La rassegna è realizzata sotto la direzione artistica di Massimiliano Venturi e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Centro Unima Italia.
L’ingresso agli spettacoli è gratuito. Il programma completo è in distribuzione negli uffici turistici dei Sette Lidi e negli esercizi commerciali, ed è scaricabile sul sito www.comacchioateatro.it (dove è possibile consultare anche la descrizione degli spettacoli). In caso di pioggia gli spettacoli saranno rimandato a data da destinarsi. Infoline: 349 0807587 – email info@comacchioateatro.it

Incidente con feriti e ritiro patente per guida in stato di ebbrezza

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Ringraziando il Comandante della Polizia Municipale, Dott. Paolo Claps, trasmetto il comunicato stampa in oggetto citato. Grazie per l’attenzione. Cordiali saluti. Katia Romagnoli

Ieri sera la pattuglia del pronto intervento della Polizia Municipale è intervenuta verso le ore 19.30 al Lido delle Nazioni, in Via Stati Uniti d’America, per il rilievo di un incidente stradale, verificatosi in prossimità dell’incrocio con Viale Canada. Gli agenti operanti, accertavano che la conducente di un’autovettura, mentre percorreva la via Stati Uniti d’America, aveva travolto due ciclisti che percorrevano la suddetta via Canada. Entrambe le persone coinvolte sono state trasportate all’Ospedale del Delta per le cure del caso, anche se le loro condizioni fisiche non destavano preoccupazioni. La conducente, veniva sottoposta all’accertamento alcolemico ed in entrambe le due prove, risultava uno stato d’ebbrezza particolarmente grave. Infatti il valore alcolemico superava 1,50 g/l. La Conducente di nazionalità estera, è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria, per la guida in stato d’ebbrezza, con ritiro immediato della patente di guida, ai fini della successiva sospensione. L’autovettura di proprietà è stata sottoposta al sequestro finalizzato alla confisca. Sul posto si è reso necessario l’intervento di un’altra pattuglia della Polizia Municipale, per regolare la circolazione a causa del traffico veicolare, nel frattempo intensificatosi per il grande afflusso di spettatori alla manifestazione della Notte Rosa.

“Spiagge del Gusto” a partire dall’8 luglio, prima tappa a Pinarella di Cervia (RA)

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

E’ ai nastri di partenza le “Spiagge del Gusto” che porterà tra gli ombrelloni della nostra costa i sapori della nostra migliore tradizione: fitto il calendario di eventi enogastronomici che si svolgerà per il mese di luglio e fino ai primi di agosto sul litorale adriatico del Ravennate ed ovviamente su quello di Comacchio ed i suoi Sette Lidi: il format dei pomeriggi prevede la presenza dello chef Salvatore Calzolari e di un esperto gastronomo o produttore per proporre i prodotti tipici del Delta del Po e la conoscenza delle materie prime utilizzate tra i fornelli e proponendo al pubblico così assaggi gratuiti.
Vasto il ventaglio delle materie prime utilizzate e valorizzate : il Pane di Ferrara (con il supporto del Forno Perdonati), il Riso del Delta (Grandi Riso), le Vongole di Goro e l’Anguilla della Valli di Comacchio (Lidomar), i Vini del Bosco Eliceo (Cantine Mattarelli), la Piadina di Romagna (Piadina Ciliegia), la Frutta tipica e la Carota del Delta (attraverso Confagricoltura ed i suoi produttori), i Salumi e tra questi la classica Salamina da Sugo (Salumificio Zironi), lo Squacquerone di Romagna (Officine Gastronomiche Spadoni) e l’Aglio di Voghiera (Consorzio Produttori dell’Aglio di Voghiera).
“Ascom Ferrara – ricorda Davide Urban, direttore generale di Ascom Ferrara – attraverso la sua società di promo commercializzazione turistica Ferrara Incoming si è aggiudicata il bando, promosso dal GAL Delta 2000 di Ostellato, per la valorizzazione enogastronomica nel periodo turistico. Ed ovviamente il modo migliore è portare direttamente assaggi e degustazioni in riva al mare tra i bagnanti: saremo ospiti di volta in volta, di uno stabilimento balneare diverso, per l’esattezza quattordici dove Ascom e Ferrara Incoming saranno promotori e protagonisti della buona cucina del territorio”.
“Il progetto Spiagge del Gusto – spiega Lorenzo Marchesini presidente GAL Delta 2000 – è un’attività estremamente importante che nasce dalla sinergia che come Delta 2000 abbiamo messo in campo il GAL “L’Altra Romagna” coinvolgendo tutta la riviera romagnola, attraverso il programma Leader, in un’azione che valorizza i prodotti tipici della nostra regione ed in particolare del Delta. Duplice l’obiettivo: far apprezzare ai turisti i tesori enogastronomici della nostra terra e dall’altro facilitare i produttori nell’ approcciare nuovi obiettivi e mercati”.

Ecco il calendario completo degli eventi sempre a partire dalla ore 17,00 fino alle 20,00 circa

08/07 —- Bagno Stella a Pinarella di Cervia
11/07 —– Bagno Miami al Lido degli Scacchi
15/07 —– Bagno Benvenuti a Tagliata
17/07 —– Bagno Gallia a M. Marittima – Nord
21/07—- Bagno Cayo Loco al Lido di Classe
22/07 —– Bagno Franco a Cervia
24/07 —– Bagno Sayonara al Lido degli Estensi
25/07 —– Bagno Capo Horn al Lido delle Nazioni
29/07 —— Bagno Ancora a M. Marittima – Sud
31/07 —— Bagno Granchio al Lido di Spina
01/08 —— Bagno Astor a Porto Garibaldi
05/08 ——Bagno White Beach a Marina di Ravenna
06/08 ——Bagno Aloha Beach a Marina Romea

A contorno di ogni appuntamento GAL Delta 2000 proporrà momenti di animazione per i più piccoli mentre i più grandi potranno deliziarsi con la tradizione enogastronomica più….appetitosa

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Garanzia Giovani, martedì 8 luglio a Bologna in Sala Borsa: presentazione del Piano regionale a imprese e parti sociali bolognesi

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

A Bologna, l’8 luglio, la prima di una serie di iniziative che la Regione Emilia-Romagna organizzerà sul territorio regionale per presentare alle imprese e alle parti sociali Garanzia Giovani, il programma dell’Unione europea che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano (Neet – Not in Employment, Education or Training) opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato del lavoro. In Emilia-Romagna sono 7.841 i giovani che hanno aderito, 1.118 quelli che hanno già avuto il primo colloquio con i centri per l’impiego.
“Garanzia Giovani è una sfidache richiede la collaborazione e l’impegno congiunto delle istituzioni, di tutte le forze sociali e delle imprese chiamate a investire responsabilmente nel futuro dei giovani avvicinandoli al lavoro – sottolinea l’assessore regionale al Lavoro, Scuola e Formazione Patrizio Bianchi – . Anche in Emilia-Romagna il numero dei Neet è preoccupante, il programma non va inteso però come un ‘ammortizzatore’, ma come un’occasione che questo territorio saprà cogliere per fare dei giovani, delle loro aspettative e delle competenze un fattore di crescita e di dinamismo sociale ed economico”.
Per l’assessore all’Economia e promozione della città del Comune di Bologna Matteo Lepore “a livello nazionale, alcune grandi imprese e associazioni economiche si sono già impegnate alla realizzazione del programma Garanzia Giovani. Siamo certi che le imprese del nostro territorio – con quest’iniziativa ci rivolgiamo a loro direttamente – abbiano la capacità, l’esperienza e la volontà di investire sul futuro dei giovani quale condizione per lo sviluppo e la coesione sociale. L’amministrazione comunale svolgerà un ruolo attivo attraverso i nostri servizi di orientamento e inserimento al lavoro e uno sportello dedicato”.
“Garanzia Giovani – specifica Giuseppe De Biasi, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Provincia di Bologna – rappresenta una sfida anche per il sistema dei servizi pubblici per l’impiego, chiamati, nell’ambito del programma di attuazione regionale, a svolgere un ruolo strategico di raccordo tra i bisogni, le aspettative e le competenze dei giovani aderenti al progetto, le misure e le risorse previste e il sistema socio-economico del territorio. Una sfida che possiamo raccogliere anche grazie alla capacità e alla volontà di fare rete dimostrata in questi anni sul territorio da tutti i soggetti pubblici e privati e al lavoro importante e qualificato svolto dagli operatori dei centri per l’impiego”.

Martedì 8 luglio, l’appuntamento a Bologna in Sala Borsa
La Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Comune e Provincia di Bologna, organizza un incontro – primo di una serie che farà tappa in tutto il territorio regionale – rivolto alle parti sociali e al sistema economico-produttivo del territorio bolognese per condividere gli obiettivi del progetto e presentarne opportunità e modalità di accesso. L’iniziativa si terrà martedì 8 luglio, a partire dalle ore 10, nell’auditorium Enzo Biagi della Sala Borsa (Palazzo d’Accursio, piazza Maggiore – Bologna).
Apriranno i lavori gli assessori Lepore e De Biasi; Francesca Bergamini, responsabile del Servizio programmazione della Regione Emilia-Romagna, illustrerà le opportunità che Garanzia Giovani offre alle imprese per facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani e in particolare i tirocini, che nell’ambito di Garanzia Giovani prevedono il finanziamento con risorse pubbliche del 70% dell’indennità di frequenza, gli incentivi per l’attivazione di contratti di apprendistato per la qualifica e per il diploma e per l’alta formazione e la ricerca (le due tipologie di apprendistato in cui la componente formativa è più significativa) e i bonus occupazionali che la Regione riconosce alle imprese che assumono giovani fino a 29 anni. Concluderà l’assessore Bianchi.
’incontro sarà trasmesso in diretta web sui portali: www.regione.emilia-romagna.it; www.provincia.bologna.it/lavoro; www.comune.bologna.it

Come funziona Garanzia Giovani
Avviato il primo maggio 2014, Garanzia Giovani è un programma dell’Unione europea a cui l’Italia ha scelto di dare attuazione mettendo a punto una strategia condivisa tra Stato e Regioni. Sulla base di regole e tipologie d’intervento definite a livello nazionale, l’Emilia-Romagna ha elaborato il proprio Piano regionale con un’idea chiara: aumentare le competenze dei giovani per contrastare la disoccupazione e innalzare la competitività del territorio premiando le imprese che investono sui giovani e sulla loro formazione.
Per aderire i giovani devono iscriversi on line al programma (sul portale regionale Lavoro per Te http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/lavoro-per-te o sul portale nazionale www.garanziagiovani.gov.it), entro 60 giorni dall’iscrizione accordarsi per un appuntamento con il proprio centro per l’impiego per un colloquio con cui costruire il progetto, firmare il Patto di Servizio ed entro quattro mesi iniziare il percorso. Le opportunità che il Piano regionale Garanzia Giovani prevede sono: reinserimento in un percorso formativo, tirocini, mobilità in Italia e in Europa, sostegno all’inserimento lavorativo, in particolare attraverso l’apprendistato, accompagnamento all’avvio di un’ attività autonoma e imprenditoriale, servizio civile, bonus occupazionale.
Per garantire nei tempi previsti dal Programma l’attivazione dei percorsi individuali a tutti i giovani che hanno aderito o che lo faranno nei prossimi mesi, la Regione ha già approvato le procedure necessarie a rafforzare i servizi di orientamento specialistico, a validare un elenco dei soggetti promotori di tirocini formativi e degli enti di formazione accreditati che dovranno permettere ai giovani la formalizzazione delle competenze acquisite attraverso i tirocini e i progetti di servizio civile. Tra le misure approvate, anche quella per rendere disponibile un’offerta di percorsi di accompagnamento all’imprenditorialità. Per quanto riguarda in particolare i giovani in possesso di alte competenze, sarà ASTER, in coerenza con quanto realizzato nell’ambito del progetto Spinner 2013, a progettare e rendere disponibile un’offerta di percorsi di accompagnamento al “fare impresa” per l’avvio di nuove imprese innovative, mentre l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori ER.GO offrirà misure di orientamento specialistico per giovani in possesso di un titolo di istruzione terziaria universitaria.

Un primo monitoraggio
Al 30 giugno 2014, a due mesi dall’avvio del programma, in Emilia-Romagna hanno aderito a Garanzia Giovani 7.841 giovani. Tra questi 4.100 sono residenti in altre regioni italiane ma hanno scelto l’Emilia-Romagna per aderire al programma e cogliere una delle opportunità offerte. 2.476 giovani hanno un appuntamento fissato con gli operatori dei centri per l’impiego, 1.118 hanno avuto almeno il primo colloquio di orientamento, 730 hanno stipulato il patto di servizio, altri 388 sono in attesa di perfezionare il profiling, lo strumento introdotto dal Ministero per “misurare” l’occupabilità dei giovani e sulla base di questa definire il percorso personalizzato più coerente.

E’ sparita la barca del nostro scontento

Miracolo sulla Romea. La barca del nostro scontento è sparita, al suo posto c’è una piccola aiuola arata e un muretto di mattoni, lo sfondo di una futura scenografia? Confesso di sperare nel grande nulla proprio come Linus spera nell’avvento del grande cocomero. In ogni caso il “veliero” ha preso il largo, forse la notte, prima di diventare rosa, ha portato consiglio e ha fatto piazza pulita dello squallore di legni scrostati e di vele strappate, quello che si può definire un antidoto per proteggersi dagli effetti del turismo. Alle 10 del mattino di venerdì ai piedi del ponte tra Estensi e Porto Garibaldi c’era un furgoncino parcheggiato nel prato e un operaio operoso impegnato a sistemare la terra dove l’installazione di “malvenuto” era adagiata. Il cadavere era già stato rimosso e la scena del crimine modificata a favore di un piccolo niente molto più gradevole dello squallore elevato a “monumento”. Qualcuno, grazie al cielo, è in ascolto. E allora farebbe bene a sintonizzarsi anche sull’estetica dell’aiuola, l’erba sintetica regina dell’Acciaioli, è un insulto alla natura, se proprio manca la possibilità di irrigare, ci sono sempre ghiaia e piante grasse. Ispide ma sincere. Altro che plastica, i lidi non ne hanno bisogno, non sono un set cinematografico dove la finzione si presta a creare l’inesistente. Eppure la tentazione di farlo è forte. Deve essere il retaggio di ‘Polliywood’, con la differenza che ogni film girato nel Delta ha sempre avuto un regista professionista nelle cui scenografie non esistevano sbavature.

La frusta barca a vela posizionata in un'aiuola sulla Romea è sparita nella notte
La frusta barca a vela posizionata in in aiuola sulla Romea è sparita nella notte

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Caccia in deroga allo storno, l’assessore regionale Rabboni scrive al Governo

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Dopo che Ispra ha fissato in 50 mila esemplari il quantitativo massimo ammissibile di prelievi, l’assessore regionale Tiberio Rabboni scrive al Governo: “Con questo limite non si tutelano le produzioni agricole. E gli eventuali danni? Deve provvedere la Regione, costretta suo malgrado ad una limitazione quantitativa o all’Ispra, e per essa allo Stato, che tale limitazione ha imposto?”

«Il Governo, sulla caccia in deroga allo storno, deve fornire un indirizzo chiarificatore ad Ispra affinché risulti una netta distinzione tra le deroghe legate alla tutela delle produzioni agricole e quelle motivate dalle pratiche venatorie tradizionali» .
È questa la richiesta dell’assessore regionale Agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatoria Tiberio Rabboni rivolta al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti e al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, in merito al prelievo in deroga dello storno, specie protetta in Italia, per la stagione 2014-2015.
Infatti, la Regione Emilia-Romagna ha adottato il 30 giugno scorso una delibera che prevede la deroga al prelievo dello storno. Deroga finalizzata a prevenire gravi danni all’agricoltura, segnatamente ai frutti pendenti e all’uva. L’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, diversamente da quanto avvenuto negli anni scorsi, ha in questa occasione subordinato il parere favorevole alla deroga fissando in 50 mila esemplari, il quantitativo massimo ammissibile di prelievi.
«Naturalmente – ha evidenziato Rabboni nella missiva ai ministri – essendo il parere Ispra di fatto vincolante per l’Unione Europea ci siamo conformati a tale indicazione. Tuttavia non posso esimermi dall’osservare la singolarità del parere Ispra. Se il regolamento europeo, e conseguentemente la nostra delibera, motivano il prelievo in deroga con la tutela dei frutti pendenti e dell’uva dagli attacchi degli storni non ha, infatti, alcun senso fissare preventivamente un quantitativo massimo ammissibile. Il quantitativo non può che essere in funzione dei frutti pendenti da tutelare. Diversamente si verrebbero a configurare situazioni di ingiustificata disparità tra i frutteti e i vigneti difesi fino al raggiungimento del limite prestabilito e quelli lasciati indifesi dopo il raggiungimento di tale limite. A quel punto, inevitabilmente, si porrà il quesito sulla competenza al pagamento dei danni a questo secondo gruppo di agricoltori. Ovvero, se debba ancora provvedere la Regione, costretta suo malgrado ad una limitazione quantitativa o all’Ispra, e per essa allo Stato, che tale limitazione ha imposto».
Secondo l’assessore regionale Rabboni: «Ispra ha introdotto un quantitativo ammissibile di prelievi in deroga per la difesa dei frutti pendenti a causa di un fraintendimento del riferimento a limiti quantitativi contenuto nella Legge 157/92, chiaramente riferito ai prelievi in deroga di altra tipologia, ovvero alle “modiche quantità” legate alle cosiddette “caccie tradizionali”».
Nella missiva anche l’invito ai ministri ad attivare la richiesta alla Ue di una revisione nel corso del 2015 delle specie protette in Italia con l’obiettivo di togliere dall’elenco la specie storno che sulla base di quanto sostenuto dalla stessa Ispra – con il documento “Lo storno Sturnus vulgaris in Italia: analisi della situazione esistente e considerazioni circa l’inserimento della specie tra quelle cacciabili ai sensi della Direttiva 2009/14 7/CE (Allegato II/2)” – gode di un ottimo stato di conservazione ed è fonte di cospicui danni all’agricoltura italiana.

Aldrovandi, nuovo scontro tra la famiglia e i poliziotti

di Claudia Balbi

«Confonde la parola “vendetta” con la parola “giustizia”». Lino Aldrovandi risponde così al duro attacco di Franco Maccari, segretario generale del Coisp, il sindacato indipendente di Polizia, che giovedì aveva accusato la famiglia del giovane ucciso nel 2009 da quattro agenti di polizia, di cercare solo vendetta. A scatenare la polemica il provvedimento di sequestro conservativo emesso dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Regione Emilia Romagna, notificato in questi giorni dalla Guardia di Finanza di Ferrara, con il quale si stabilisce che ai quattro agenti coinvolti vengano sequestrati un quinto dello stipendio, i beni immobili e i diritti reali immobiliari di proprietà fino al versamento complessivo di 1.870.000 euro. Paolo Forlani, Monica Segatto, Luca Pollastri ed Enzo Pontani, gli agenti responsabili del delitto del ragazzo, dovranno versare a testa 467.000 euro per corrispondere quanto pagato dal Ministero dell’Interno come risarcimento alla famiglia Aldrovandi.

«E’ quello che speravo, mi aspettavo e ritengo giusto, profondamente giusto» aveva commentato Patrizia Moretti, alla notizia del sequestro deciso della Corte dei Conti. Aggiungendo: «Mi sembra che alla fine la giustizia arrivi davvero. Il provvedimento della Corte dei conti, anche se ancora parziale e non definitivo, è il completamento giusto della sentenza di condanna per la morte di mio figlio».
«Non si possono lapidare quattro persone», ha protestato Maccari «non è giustizia chiedere a chi porta la divisa di svolgere per quattro soldi un lavoro in cui la disgrazia è in agguato assumendosi da soli le conseguenze nefaste che ne possono derivare, al di là delle loro intenzioni. Siamo e restiamo quelli che in qualsiasi contesto rischiano di più su ogni fronte, avendo le minori, quando non inesistenti, tutele». «A questo punto la famiglia Aldrovandi cerca solo vendetta», la punta avvelenata del discorso del segretario generale del Coisp. «Qui la vittima signor Maccari – risponde Lino Aldrovandi tramite un post su facebook nottettempo – è solo Federico che invoca “basta e aiuto” e subisce calci mentre è a terra bloccato dopo che era stato bastonato di brutto per mezz’ora senza aver commesso alcun reato». Non c’è pace per i familiari e la memoria di Federico.
Non è la prima polemica sollevata dal Coisp. Il 27 marzo del 2013, infatti, il sindacato aveva organizzato una manifestazione a Ferrara, in difesa degli agenti, proprio sotto l’ufficio dove lavorava Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi. La donna in quella occasione scese in piazza mostrando le foto del figlio morto.
Ed è di ieri mattina l’intervento di Carlo Giovanardi comparso su “La nuova Ferrara” in cui il senatore Ncd riflette sulle conseguenze che il sequestro di un quinto dello stipendio può avere sui poliziotti: «In questi giorni la commissione giustizia del Senato sta analizzando la proposta di legge sulla responsabilità civile dei magistrati, e l’Associazione magistrati sostiene la posizione che loro non possono essere chiamati in causa neanche per dolo e colpa grave, perché altrimenti perderebbero la serenità di giudizio. Bene, pensiamo a quali conclusioni possono giungere le migliaia di poliziotti, carabinieri ed esponenti delle forze dell’ordine, dopo che dei loro colleghi a 1.300-1.400 euro al mese di stipendio, condannati per un fatto colposo, hanno prima conosciuto il carcere, e ora rischiano di finire sul lastrico con le loro famiglie. Quanti saranno disposti a correre questo rischio quando si troveranno ad intervenire con la forza?». Il senatore ha poi concluso: «in questa vicenda, a mio avviso, le vittime sono cinque: il giovane Aldrovandi, che ha perso la vita tragicamente, e i quattro poliziotti, che hanno visto distruggere la loro vita. Dopo la condanna, due di loro sono stati detenuti illecitamente per sei mesi, poiché la Cassazione ha poi sancito che sarebbero spettati anche a loro gli arresti domiciliari».

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