Skip to main content

Giorno: 29 Luglio 2014

logo-comune-ferrara

Rinviato a data da destinarsi lo spettacolo “E………state con noi – Musica in Centro summer”

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Si comunica che lo spettacolo organizzato dal Comune di Ferrara “E………state con noi – Musica in Centro summer” in beneficenza alla Associazione AIL che si sarebbe dovuto svolgere questa sera al Giardino delle Duchesse è rinviato a data da destinarsi. Per problemi tecnici non è praticabile neppure l’idea di spostarlo alla Sala Estense. Ringraziamo la stampa e la televisione per il grande sostegno e la collaborazione in occasione di questa e di tutte le nostre iniziative.
Cari saluti

Il Comune di Ferrara per la pace in Medio Oriente

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Di fronte alla nuova escalation di violenza a Gaza e in Israele, il Comune di Ferrara lancia il proprio appello per la pace chiedendo, con un orientamento di Giunta approvato stamani, che il Governo italiano, l’Unione Europea e l’Onu agiscano “con determinazione, efficacia e lungimiranza per imporre l’immediato cessate il fuoco; proteggere la popolazione della striscia di Gaza e inviare tutti gli aiuti necessari per soccorrere i feriti e assistere i civili; dispiegare una forza d’interposizione internazionale dell’Onu nella Striscia di Gaza con un reale coinvolgimento dell’Unione Europea; e definire un piano per mettere fine a ogni forma di violenza e all’occupazione militare e giungere a un accordo di pace giusto e duraturo basato sulle risoluzioni delle Nazioni Unite e sul principio ‘due stati per due popoli: stessa dignità, stessi diritti, stessa sicurezza’”.

A ulteriore dimostrazione della propria attenzione per il conflitto in corso in Medio Oriente, il Comune di Ferrara ha inoltre deciso di aderire alla ‘Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità’ del 19 ottobre prossimo e di esporre la bandiera arcobaleno della Pace sulla residenza municipale, pur “consapevole che trattasi di gesto simbolico”, ma con la convinzione che sia “fondamentale contribuire a fare in modo che una campagna di opinione internazionale trasformi un conflitto aperto fra Hamas e Israele, che ha colpito duramente i civili, in una tregua e che le armi lascino il posto al dialogo”.

“La Giunta – infine – chiede a tutti i ferraresi di fare la loro, esponendo su balconi e finestre delle proprie case la bandiera arcobaleno in segno di pace, come gesto di mobilitazione e presa di coscienza collettiva”.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 29 luglio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 29 luglio 2014

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 30 luglio alle 10 nella sala Zanotti della residenza municipale,
Presentazione della nuova illuminazione di piazza Trento e Trieste
29-07-2014

Mercoledì 30 luglio alle 10, nella sala Zanotti della residenza municipale, il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi, insieme a Luca Capozzi, ingegnere capo del Comune e ai dirigenti e tecnici del Servizio Infrastrutture/Mobilità e dell’Ufficio Ricerche Storiche, presenteranno la nuova illuminazione di piazza Trento e Trieste e le iniziative in programma sabato 2 agosto 2014, in occasione dell’accensione ufficiale del nuovo impianto.

CONTRADA DI SAN GIORGIO – Iniziativa in programma dal 31 luglio al 3 agosto ad Aguscello
Dodici band emergenti sul palco del terzo contest musicale ‘Sangio in Rock’
29-07-2014

Questa mattina, martedì 29 luglio in residenza municipale, la Contrada di San Giorgio ha presentato alla stampa la manifestazione ‘Sangio in Rock’, contest musicale per rock band emergenti in programma dal 31 luglio al 3 agosto ad Aguscello. All’incontro erano presenti l’assessore comunale al Palio Aldo Modonesi, il capo della contrada San Giorgio Daniele Baldo e il presidente dell’Ente Palio Alessandro Fortini insieme a Jessica Vignali ed Elisa Marzola in rappresentanza del gruppo organizzativo.

LA SCHEDA – SANGIO IN ROCK 2014 (a cura degli organizzatori)

Saranno quattro giorni di musica, gastronomia, divertimento ed energia quelli che i giovani della Contrada di San Giorgio propongono per la terza edizione di Sangio In Rock.

Da giovedì 31 luglio a domenica 3 agosto, negli spazi verdi della Chiesa di Aguscello in via Ricciarelli si terrà infatti il contest musicale più “tosto” dell’estate: sul palco saliranno le 12 band finaliste del concorso per sfidarsi a suon di plettro e batteria fino alla finalissima di domenica sera.

La manifestazione è stata presentata stamattina in sala Arazzi, presso il Palazzo Municipale, alla presenza dell’assessore al Palio di Ferrara Aldo Modonesi, del presidente dell’Ente Palio Alessandro Fortini, del Capocontrada di Borgo San Giorgio Daniele Baldo e soprattutto alla presenza di tantissimi ragazzi che hanno organizzato e promosso questa iniziativa.

A fare gli onori di casa l’assessore Modonesi, che ha ringraziato da parte dell’Amministrazione Comunale la Contrada per l’iniziativa ed ha sottolineato come “Le Contrade del Palio animano con le loro attività tutta la città di Ferrara, in un’azione di coinvolgimento capillare su tutto il territorio, includendo anche le zone residenziali come Auguscello”, cosa che accadrà nel prossimo weekend con Sangio In Rock.

A nome del gruppo dirigente di Borgo San Giorgio, Daniele Baldo ha spiegato che il 2014 è stato un anno impegnativo per la Contrada, sia per le numerose attività legate strettamente al Palio – non ultima l’affollatissima cena dei festeggiamenti per la vincita del Palio verde per la corsa delle putte il 1° giugno scorso – sia per le iniziative che il Borgo giallo-rosso ha voluto proporre al sua territorio di riferimento, come la grande festa patronale dello scorso Aprile. “Sangio in Rock, da tre anni a questa parte, è un elemento integrante delle nostre attività di Contrada e per noi è vitale perché è organizzato per intero dai nostri ragazzi, anche se noi “non più giovani” diamo volentieri una mano. Siamo al terzo anno e scommettiamo molto sulla buona riuscita dell’evento, che abbiamo voluto arricchire con una giornata di programmazione in più proprio per offrire maggiore opportunità di incontro.”

“Sangio in Rock è una manifestazione organizzata dai giovani per i giovani, ideata e gestita da gli under 30 della Contrada. – ha spiegato Elisa Marzola, del giovanissimo staff – L’idea è nata poco più di tre anni fa dalla voglia di dare spazio alle band di ragazzi che suonano nei garages e non aspettano altro che esibirsi in pubblico e farsi conoscere, par dare spazio al rock underground che a Ferrara è prolifico ma quasi sconosciuto. Abbiamo scelto Aguscello come location perché negli ultimi 15 anni il quartiere è diventato essenzialmente residenziale e non ci sono attività di animazione e incontro, quindi ci è sembrato lo spazio adatto per portare un po’ di … movimento. Nel complesso, noi organizzatori siamo circa una trentina, ognuno di noi mette in gioco un po’ del suo tempo e le sue competenze e passione per proporre al mondo della contrada e alla città qualcosa che si discosta dalle usuali attività di rievocazione ma che si avvicina moltissimo a quello che una contrada deve fare: far incontrare le persone.”

A spiegare il programma e le novità dell’edizione 2014 Jessica Vignali. “Si dice che il Palio è tutto l’anno, noi giovani di San Giorgio ci crediamo davvero e per questo vogliamo regalare qualcosa di nuovo al nostro territorio e alla città”.

Le rock band si esibiranno giovedì 31 luglio e sabato 2 agosto in due gruppi da sei. In ogni serata verranno selezionate tre band ( grazie al voto della giuria popolare e di quella tecnica): le prime sei, quindi, parteciperanno al concerto-finale del 4 agosto.

Sul palco – dalle ore 21.00 – giovedì 31 luglio si sfideranno: We’re all to blame, London Sixties Dream, Ideafissa, Ominoacidi, Over Time, Setting Fire. Sabato 2 agosto sarà il turno di: The Banshee, Cultura Minimal , Biff, 300 Hz, Do it, Meaningles. Sono tutte band che provengono da Ferrara, dal Bolognese e dall’Argentano. “Abbiamo avuto partecipanti anche da Roma e da Lecce, ma nessuno di loro ha passato le nostre selezioni” hanno spiegato gli organizzatori.

Per l’edizione 2014 “Sangio in Rock” propone uno special event: venerdì 1 agosto la manifestazione ospiterà il 1° “Moto Incontro SangioInRock”, (un evento supportato e approvato da Blackdevilsmcferrara Circolobikers Pistoni Alati), che alle 21.30 vedrà il live concert di “Rock from the Girl”.

Ogni sera rock-apertivo-time dalle 19.30 e stand gastronomici organizzati e gestiti dalla Contrada di San Giorgio; sabato mostra fotografica del contest “Fotografa il tuo Rock” a cura degli Instagramers Ferrara con l’hashtag #rockislife e degustazione enogastronomica a cura di Feshion Coupon; domenica degustazione di birre artigianali in collaborazione con FEshion Coupon.

“Gustosi” e per rockettari dal palato fine i premi in palio: alla band vincitrice la del premio della giuria tecnica la realizzazione di un videoclip a cura di Katalmedia e la diffusione dello stesso sui digital store.. Alla band che si accaparrerà il premio della Giuria popolare andrà un buono acquisto in un negozio di articoli musicali e la partecipazione come guest band al Rock Pub.

“A questi l’Ente Palio vuole aggiungere la partecipazione delle band vincitrici come ospiti del Palio 2015 – ha concluso Alessandro Fortini – perché le attività delle contrade siano sempre di più un biglietto da visita di Ferrara e del Palio stesso. Mi piace molto che la manifestazione sia una gara, perché è un elemento che aggiunge la sfida, la competizione – che è un bel valore aggiunto allo spirito delle nostre attività. Inoltre, vorrei sottolineare il fatto che questa manifestazione è organizzata da giovani, sono tutti under 30, che hanno deciso di dire la loro e di dirlo con un evento importante per la città – e questo non è scontato.”

“Sangio in Rock” è realizzato in collaborazione con il Comune di Ferrara, l’Ente Palio città di Ferrara, All For Music, Sergio Tomassone, Studyone, The Mask Record, Roch Pub, Katalmedia, RB e Jaywork.

IN CASO DI MALTEMPO LA MANIFESTAZIONE AVRA’ LUOGO NEGLI SPAZI COPERTI DI VIA RICCIARELLI.

MUSICA A MARFISA D’ESTE – Mercoledì 30 luglio alle 21.30 in corso Giovecca 170
Il recital del pianista Antonio Danza animerà la Loggia degli Aranci
29-07-2014

(Comunicato a cura del Circolo Frescobaldi)

Mercoledì 30 luglio alle 21.30 il recital del pianista Antonio Danza animerà la suggestiva Loggia degli Aranci della Palazzina Marfisa d’Este, in Corso Giovecca 170. La serata si inserisce nell’ambito della rassegna di concerti Musica a Marfisa d’Este, organizzata e promossa dal Circolo Amici della Musica “G. Frescobaldi” in convenzione con l’Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali del Comune di Ferrara, i Musei Civici di Arte Antica e la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.
L’articolato programma proposto da Danza spazierà dal Settecento di Bach (con la Partita n. 6 BWV 830) al Novecento di Scriabin (con lo Studio op. 8 n. 9), passando per la Danza rituale del fuoco di De Falla e l’Intermezzo op. 118 n. 2 di Brahms. Non mancherà un dovuto omaggio ai due capisaldi della letteratura pianistica: Chopin (con la Polacca op. 53) e Liszt (con l’impervio Mephisto Walzer).

Antonio Danza ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 5 anni sotto la guida di. Luisa Grillo nella scuola di Musica J Du prè di Minerbio dove sta proseguendo i suoi studi. Ha dimostrato fin da subito grande musicalità e notevoli capacità espressive. Ha partecipato fin dal 2004 a moltissimi concorsi pianistici ottenendo ad oggi circa 30 Primi Premi tra i concorsi più prestigiosi come il Bramanti di Forte dei Marmi, il J. S. Bach di Sestri Levante,, il concorso Città di Cesenatico, il Gradus ad musicum Certamen di Lastra a Signa, il concorso nazionale Garfagnana di Lucca, il Concorso di San Giovanni in Teatino, il Concorso di Riccione e altri. Fin dall’età di 11 anni ha tenuto recital solistici esibendosi in prestigiose sale di diverse città italiane ed estere. A soli 9 anni ha debuttato con l’orchestra Athena nella prestigiosa “Aula Absidale di Santa Lucia” di Bologna eseguendo un concerto di Mozart. Nel 2006, 2008, 2010 e 2012 e 2014 è stato selezionato per concerti al Conservatorio statale di Zagabria. Nell’aprile 2009 ha effettuato una tourneé in Kazakhstan.
Ha suonato come solista con l’orchestra Nazionale di Karaganda, con l’orchestra dell’Accademia di Astana e con L’orchestra Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, con l’orchestra Athena di Bologna, Con l’orchestra J du prè di Bologna. Ha suonato in diretta su Rai 1 all’interno della trasmissione Festa Italiana. Ha frequentato diverse Master classes tenute da Oliver Kern, Riccardo Risaliti.

L’ingresso è a offerta libera; il ricavato dell’intera rassegna, a carattere benefico, sarà devoluto all’AMA, Associazione Malattia Alzheimer.
Per informazioni: www.circolofrescobaldi.it

GRATTACIELO – Sopralluogo lunedì 28 luglio del sindaco Tagliani e dell’ass. Modonesi
Procedono i lavori condominiali per il riscaldamento autonomo
29-07-2014

Ieri, lunedì 28 luglio, il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi hanno fatto un sopralluogo al Grattacielo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori relativi all’impianto di riscaldamento. Ad accompagnare il sindaco e l’assessore nella visita all’edificio in fondo a viale Cavour, l’ingegner Fausto Ferraresi di Hera Spa e l’amministratrice del condominio Tiziana Davì che si stanno adoperando affinché i lavori all’impianto di teleriscaldamento, concepiti per consentire ai singoli appartamenti di allacciarsi all’impianto in modo autonomo, si concludano prima dell’inizio della stagione invernale.

PROTEZIONE CIVILE REGIONALE – Ultimi aggiornamenti a cura dell’Agenzia regionale – ALLERTA n. 127/2014
Tutti gli avvisi e le allerte pubblicate sul sito internet ufficiale – Previsti temporali
29-07-2014

L’Agenzia regionale di Protezione civile dell’Emilia Romagna ha emesso un’allerta (n.127/2014) per le prossime ore (valida fino alle 18 del 30/07/2014) con previsione di temporali nel territorio ferrarese.

>> GLI AVVISI E LE ALLERTE DELLA PROTEZIONE CIVILE dell’Emilia Romagna

(Aggiornamento AVVISI e ALLERTE a cura degli uffici della Protezione Civile Regionale)

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella riunione del 29 luglio
Il Comune per la pace in Medio Oriente. Premio Città di Ferrara a Ellade Bandini e Ares Tavolazzi. Nuovi interventi di riasfaltatura e segnaletica
29-07-2014

Assessorato alla Pubblica Istruzione, Pari Opportunità, Cooperazione Internazionale, assessore Annalisa Felletti:

Il Comune di Ferrara per la pace in Medio Oriente

Di fronte alla nuova escalation di violenza a Gaza e in Israele, il Comune di Ferrara lancia il proprio appello per la pace chiedendo, con un orientamento di Giunta approvato stamani, che il Governo italiano, l’Unione Europea e l’Onu agiscano “con determinazione, efficacia e lungimiranza per imporre l’immediato cessate il fuoco; proteggere la popolazione della striscia di Gaza e inviare tutti gli aiuti necessari per soccorrere i feriti e assistere i civili; dispiegare una forza d’interposizione internazionale dell’Onu nella Striscia di Gaza con un reale coinvolgimento dell’Unione Europea; e definire un piano per mettere fine a ogni forma di violenza e all’occupazione militare e giungere a un accordo di pace giusto e duraturo basato sulle risoluzioni delle Nazioni Unite e sul principio ‘due stati per due popoli: stessa dignità, stessi diritti, stessa sicurezza’”.

A ulteriore dimostrazione della propria attenzione per il conflitto in corso in Medio Oriente, il Comune di Ferrara ha inoltre deciso di aderire alla ‘Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità’ del 19 ottobre prossimo e di esporre la bandiera arcobaleno della Pace sulla residenza municipale, pur “consapevole che trattasi di gesto simbolico”, ma con la convinzione che sia “fondamentale contribuire a fare in modo che una campagna di opinione internazionale trasformi un conflitto aperto fra Hamas e Israele, che ha colpito duramente i civili, in una tregua e che le armi lascino il posto al dialogo”.

“La Giunta – infine – chiede a tutti i ferraresi di fare la loro, esponendo su balconi e finestre delle proprie case la bandiera arcobaleno in segno di pace, come gesto di mobilitazione e presa di coscienza collettiva”.

Nuovi arredi per le scuole del territorio
E’ di 17mila euro la spesa autorizzata dalla Giunta per l’acquisto di arredi e attrezzature da assegnare in uso gratuito alle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio comunale per il prossimo anno scolastico. L’Amministrazione comunale, che ha fra i propri compiti istituzionali anche quello di provvedere alla fornitura di arredi per le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, procederà all’acquisto dei materiali dopo aver vagliato insieme ai dirigenti dell’Istituzione dei Servizi educativi, scolastici e per le famiglie le richieste dei dirigenti scolastici, collaborando nell’individuare con loro ogni possibile intervento di recupero, manutenzione, trasferimento e riutilizzo degli arredi già disponibili.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:

Il Premio Città di Ferrara a Ellade Bandini e Ares Tavolazzi

Nella loro lunga e stimata carriera di musicisti hanno contribuito a diffondere la conoscenza e il prestigio culturale della loro città. Anche per questo, Ellade Bandini e Ares Tavolazzi riceveranno dall’Amministrazione comunale il Premio Città di Ferrara destinato ai cittadini ferraresi che si sono particolarmente distinti per ragioni culturali, professionali, sociali o umanitarie.

Tra le motivazioni alla base dell’assegnazione del Premio figura infatti il riconoscimento dell’impegno artistico e professionale che ha condotto i due musicisti ferraresi a calcare palcoscenici nazionali e internazionali, interpretando generi dal jazz al pop, dal beat al rock progressivo e collaborando con famosi artisti e gruppi italiani e stranieri. Entrambi dedicano inoltre il loro impegno anche alla partecipazione a seminari e ad attività di insegnamento, consolidando ulteriormente il valore culturale della loro città natale.

‘YoungERcard’, la Carta Giovani dell’Emilia Romagna continua a crescere

Permette ai ragazzi che vivono, studiano o lavorano in Emilia-Romagna di ottenere sconti e ingressi facilitati in negozi ed esercizi commerciali, ma anche di mettersi in gioco e rendersi utili con esperienze di volontariato e cittadinanza attiva. E’ la ‘YoungERcard’, la Carta Giovani dell’Emilia Romagna protagonista di un progetto che vede i Comuni di Ferrara e Reggio Emilia come capofila e che prevede tra le proprie azioni principali la continua promozione tra gli adolescenti e i giovani del territorio delle opportunità loro offerte. A contribuire in questa direzione è chiamata anche l’associazione culturale ‘L’Ultimo Baluardo’ che, su incarico del Comune di Ferrara, si occuperà sia di favorire l’attivazione di nuove convenzioni, sia di promuovere l’iscrizione alla Carta Giovani partecipando con i propri operatori a eventi, manifestazioni e sagre in cui siano presenti giovani e adolescenti.

Per la propria attività l’associazione riceverà dall’Amministrazione comunale un contributo di 20mila euro, parte del finanziamento di 150mila euro ricevuto dalla Regione per la realizzazione del progetto Carta Giovani.

(Per informazioni sui punti di distribuzione della Carta Giovani presenti sul territorio regionale, sulle convenzioni e gli sconti legati alla carta e sui progetti di volontariato proposti in collaborazione con enti e associazioni locali consultare il sito www.youngERcard.it)

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:

Nel territorio della Circoscrizione 3 interventi di ripavimentazione per una serie di vie

Sono tre le strade situate nel territorio dell’ex Circoscrizione 3 per le quali il Servizio comunale Infrastrutture e Mobilità ha progettato il rifacimento della pavimentazione a garanzia di una migliore percorribilità. Si tratta di via Bentivoglio (nel tratto da via R. Maragno a via dell’Industria), via dei Calzolai (nel tratto da via Lavezzola a via Acquedotto) e via Chiorboli (nel tratto dalla tabella di fine centro abitato Sabbioni a via Acquedotto). Le strade interessate saranno rimesse a nuovo con l’intento di migliorarne le condizioni di sicurezza. I lavori consisteranno in particolare nella fresatura dell’attuale manto stradale in asfalto, nella messa in quota di caditoie e pozzetti e nella stesura di una nuova pavimentazione.
La spesa complessivamente prevista è di 500mila euro e sarà finanziata con parte dell’avanzo di amministrazione previsto dal bilancio preventivo 2014.

Ripristino della segnaletica per una serie di vie nelle quattro Circoscrizioni

Sono distribuite su tutto il territorio comunale le vie inserite nel programma di ripristino e manutenzione straordinaria della segnaletica stradale orizzontale e verticale approvato stamani dalla Giunta. Gli interventi, predisposti dal Servizio comunale Infrastrutture e Mobilità, saranno eseguiti in particolare su strade oggetto di lavori di riasfaltatura e saranno programmati tenendo conto dei più recenti dettami normativi a garanzia della sicurezza della circolazione per tutte le categorie di utenti delle strade.

Queste le vie interessate:

– nel territorio dell’ex Circoscrizione 1: corso Giovecca (da via Sogari a largo Castello); viale Orlando Furioso (da via Azzo Novello a corso Ercole I d’Este); corso Isonzo (da corso Piave a viale Cavour); via San Maurelio; via Piangipane;

– nel territorio dell’ex Circoscrizione 2: via Chiesa (a San Martino, dal numero civico 113 al 90); viale Veneziani (semicarreggiata ovest); via Vallina (ponte sul Primaro – Marrara); via Sansoni (a Gaibanella); via Rottole (a San Bartolomeo, da via Masi a via Cavo Ducale); via Olmo (alcuni tratti); via Rocca (tratto della lunghezza di 1 km dalla chiesa di Marrara in direzione Ferrara); cavalcavia Trenti – Bonzagni;

– nel territorio dell’ex Circoscrizione 3: via Bentivoglio (da via R. Maragno a via dell’Industria); via Chiorboli (da via Acquedotto al confine del territorio comunale); via dei Calzolai (da Ponte Canal Bianco a via Lavezzola); via Acquedotto (da via Chiorboli alla tabella di fine centro abitato di

Pescara);

– nel territorio dell’ex Circoscrizione 4: via Santa Margherita (da via Conca a via Viazza e da via Tebaldeo a via Santa Margherita); via Comacchio (dall’incrocio a rotatoria con via Tambellina all’incrocio a rotatoria con via Aurelio Zamboni); via Portomaggiore (da via Comacchio all’incrocio a rotatoria con via Palmirano); rotatoria via Pontegradella / via Caretti; via Capodistria (da via De G. De Chirico all’incrocio a rotatoria con via Comacchio); via dell’Acero (da via del Salice / via dei Gerani a via delle Petunie).

La spesa complessivamente prevista è di 300mila euro e sarà finanziata con parte dell’avanzo di amministrazione previsto dal bilancio preventivo 2014.

Restyling in programma per il giardino della scuola di Baura
Dopo la ristrutturazione che ha consentito di riportare studenti e insegnanti nella scuola di Baura,

è ora tempo di riqualificare anche il giardino che circonda l’edificio di via Monte Oliveto, per tornare a renderlo pienamente utilizzabile a corredo delle attività scolastiche.

Il progetto elaborato dai tecnici del Servizio Edilizia del Comune permetterà di donare un nuovo aspetto all’area verde, eliminando gli elementi di deterioramento causati sia dal prolungato abbandono sia dai recenti lavori di recupero dell’edificio. La spesa prevista per l’intervento ammonta a circa 14.300 euro e sarà finanziata con risorse già stanziate per la ristrutturazione della scuola.

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari, assessore Chiara Sapigni:

Per le famiglie sfollate a causa del sisma una sottograduatoria per l’assegnazione degli alloggi Erp

Punta a dare attuazione a un’ordinanza del 10 aprile scorso (la n.26/2014) del Commissario delegato alla ricostruzione post sisma la decisione della Giunta comunale di riservare una quota di alloggi di edilizia residenziale pubblica a famiglie che ne abbiano fatto richiesta e che siano sfollate a causa del sisma del 2012. La decisione è stata adottata sulla base del nuovo Regolamento comunale in materia di assegnazione di alloggi Erp che prevede la possibilità per la Giunta di decidere, anno per anno, di concerto con le maggiori organizzazioni sindacali, di riservare una quota di alloggi (massimo il 5% di quelli disponibili per l’anno), a favore di nuclei collocati in graduatoria che abbiano determinate caratteristiche sociologiche. Assieme alla graduatoria di assegnazione, sarà quindi adottata una sottograduatoria per i nuclei che abbiano presentato domanda di assegnazione di alloggio Erp entro il 30 aprile 2014, beneficino (o possano essere beneficiari) degli aiuti del Programma Casa e siano destinatari di un’ordinanza sindacale per lo sgombero dell’alloggio occupato.

Assessorato al Decentramento e Sport, assessore Simone Merli:

Nuovi pontili per ampliare l’attracco sul Po della Società Canottieri

La Società sportiva Canottieri Ferrara concederà in uso gratuito al Comune di Ferrara la piscina e gli impianti sportivi della propria sede di Pontelagoscuro, da mettere a disposizione degli studenti tutti i pomeriggi non festivi. Il Comune, dal canto suo, concederà invece alla Canottieri, in uso gratuito per dieci anni, i pontili non più utilizzati della Darsena di San Paolo, che potranno essere trasferiti nel complesso della stessa società sportiva lungo il fiume Po, a incremento dell’offerta di servizi per il turismo fluviale. E’ questa la sostanza della convenzione che è stata approvata stamani dalla Giunta e che punta a riqualificare l’attracco sul Po gestito dalla Canottieri ampliando i punti di attracco per le motonavi turistiche in navigazione sul grande fiume.

logo-regione-emilia-romagna

Dalla Regione credito agevolato alle imprese agricole, priorità ai giovani

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Dalla Regione 1 milione 625 mila euro che permetteranno di attivare finanziamenti per circa 108 milioni. Rabboni: “Priorità a giovani e aree svantaggiate”

Credito a tasso agevolato per le aziende agricole dell’Emilia-Romagna grazie alla Regione che ha stanziato 1 milione 625 mila euro per abbattere il costo del denaro.
L’iniziativa, votata dalla Giunta regionale nell’ultima seduta su proposta dell’assessore all’Agricoltura Tiberio Rabboni, permetterà di attivare un volume complessivo di finanziamenti per circa 108 milioni di euro.
“Con questo stanziamento deciso dalla Giunta dopo la recente variazione del bilancio 2014 continuiamo il nostro impegno a fianco delle imprese agricole per contrastare la stretta creditizia – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – Dal 2008 ad oggi abbiamo destinato oltre 10,2 milioni di euro all’abbattimento del tasso di interesse del credito d’esercizio ed attivato finanziamenti bancari alle imprese agricole per oltre 624 milioni di euro. Anche questa volta abbiamo deciso di riservare una priorità alle aziende agricole condotte da giovani imprenditori, under 40, a quelle che nel corso della precedente campagna agraria hanno già contratto prestito di conduzione in regime de minimis così come a quelle che operano in un’area svantaggiata”.
La riduzione del costo del denaro sarà fino a 1,50 punti percentuali rispetto ai tassi applicati normalmente dalle banche. Il programma operativo per l’annata agraria 2014-2015 è rivolto all’insieme delle imprese, senza distinzioni tra settori di produzione, attraverso la concessione di un aiuto de minimis sotto forma di concorso interesse sui prestiti di conduzione richiesti dagli agricoltori alle banche per il tramite degli Agrifidi, gli organismi di garanzia che operano in agricoltura.

Le imprese potranno presentare domanda al proprio istituto di credito e all’Organismo di Garanzia di appartenenza fino al 3 ottobre 2014.
L’importo massimo del prestito per azienda è di 150 mila euro ed è calcolato attraverso parametri quali le superfici coltivate, i capi allevati o le attività svolte. Si tratta di prestiti a breve termine con durata fino a 12 mesi per le spese che l’imprenditore agricolo deve anticipare per il completamento del ciclo produttivo-colturale, fino alla vendita dei prodotti. Sono ammesse le imprese che presentano richieste non inferiori a 6 mila euro. Oltre all’abbattimento del tasso di interesse di 1,5 punti percentuali, i prestiti potranno contare sulla garanzia offerta, con capitali propri, dagli Agrifidi nonché sulle condizioni di favore ricomprese all’interno delle convenzioni che gli stessi Agrifidi hanno stipulato con gli istituti bancari.

Per informazioni: http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/aiuti-agevolazioni/doc/normativa/interventi-sul-credito-a-breve-termine-in-regime-de-minimis/interventi-sul-credito-a-breve-termine-in-regime-de-minimis

Groove Aperitherapy, l’Aperiterapia dell’estate per tutta la città torna con un nuovo appuntamento domani mercoledì 30 luglio

da: organizzatori

Count down per il nuovo imperdibile appuntamento con Groove Aperitherapy, l’aperitivo lunghissimo a cielo aperto a cura di Michele Mazzanti del Messisbugo e di Elda Filia di Villa Horti della Fasanara, che vi aspetta domani, mercoledì 30 luglio, a partire dalle 19.30 e fino a mezzanotte nello splendido Parco di Villa Horti, in via Vigne 34 a Ferrara.
Ad aspettarvi all’originale aperiterapia dei mesi estivi in città saranno i cocktails e long drinks preparati dalle mani esperte della famiglia del Messisbugo, mentre i palati più golosi saranno soddisfatti questa settimana dai piatti di Matteo Zavatti e Enrico Colombani. Il tutto accompagnato dalle note della deep house e chill out del dj Lorenzo De Blanck.
Una formula vincente che quest’anno supera i confini della nostra città grazie alla collaborazione artistica del Pineta by Visionnaire e del Pacifico Dinner di Milano Marittima, che saranno presenti agli appuntamenti. Sponsor anche per il 2014 Martini.
Groove Aperitherapy un’atmosfera unica e raffinata per vivere la tua estate in città!

L’ingresso è gratuito, ma riservato solo a pedoni e biciclette. Il parcheggio è possibile nei dintorni di Piazza Ariostea. Per informazioni: 393 9303450.

La presentazione della terza edizione di Sangio In Rock

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

Saranno quattro giorni di musica, gastronomia, divertimento ed energia quelli che i giovani della Contrada di San Giorgio propongono per la terza edizione di Sangio In Rock.
Da giovedì 31 luglio a domenica 3 agosto, negli spazi verdi della Chiesa di Aguscello in via Ricciarelli si terrà infatti il contest musicale più “tosto” dell’estate: sul palco saliranno le 12 band finaliste del concorso per sfidarsi a suon di plettro e batteria fino alla finalissima di domenica sera.
La manifestazione è stata presentata stamattina in sala Arazzi, presso il Palazzo Municipale, alla presenza dell’assessore al Palio di Ferrara Aldo Modonesi, del presidente dell’Ente Palio Alessandro Fortini, del Capocontrada di Borgo San Giorgio Daniele Baldo e soprattutto alla presenza di tantissimi ragazzi che hanno organizzato e promosso questa iniziativa.
A fare gli onori di casa l’assessore Modonesi, che ha ringraziato da parte dell’Amministrazione Comunale la Contrada per l’iniziativa ed ha sottolineato come “Le Contrade del Palio animano con le loro attività tutta la città di Ferrara, in un’azione di coinvolgimento capillare su tutto il territorio, includendo anche le zone residenziali come Auguscello”, cosa che accadrà nel prossimo weekend con Sangio In Rock.
A nome del gruppo dirigente di Borgo San Giorgio, Daniele Baldo ha spiegato che il 2014 è stato un anno impegnativo per la Contrada, sia per le numerose attività legate strettamente al Palio – non ultima l’affollatissima cena dei festeggiamenti per la vincita del Palio verde per la corsa delle putte il 1° giugno scorso – sia per le iniziative che il Borgo giallo-rosso ha voluto proporre al sua territorio di riferimento, come la grande festa patronale dello scorso Aprile. “Sangio in Rock, da tre anni a questa parte, è un elemento integrante delle nostre attività di Contrada e per noi è vitale perché è organizzato per intero dai nostri ragazzi, anche se noi “non più giovani” diamo volentieri una mano. Siamo al terzo anno e scommettiamo molto sulla buona riuscita dell’evento, che abbiamo voluto arricchire con una giornata di programmazione in più proprio per offrire maggiore opportunità di incontro.”
“Sangio in Rock è una manifestazione organizzata dai giovani per i giovani, ideata e gestita da gli under 30 della Contrada. – ha spiegato Elisa Marzola, del giovanissimo staff – L’idea è nata poco più di tre anni fa dalla voglia di dare spazio alle band di ragazzi che suonano nei garages e non aspettano altro che esibirsi in pubblico e farsi conoscere, par dare spazio al rock underground che a Ferrara è prolifico ma quasi sconosciuto. Abbiamo scelto Aguscello come location perché negli ultimi 15 anni il quartiere è diventato essenzialmente residenziale e non ci sono attività di animazione e incontro, quindi ci è sembrato lo spazio adatto per portare un po’ di … movimento. Nel complesso, noi organizzatori siamo circa una trentina, ognuno di noi mette in gioco un po’ del suo tempo e le sue competenze e passione per proporre al mondo della contrada e alla città qualcosa che si discosta dalle usuali attività di rievocazione ma che si avvicina moltissimo a quello che una contrada deve fare: far incontrare le persone.”
A spiegare il programma e le novità dell’edizione 2014 Jessica Vignali. “Si dice che il Palio è tutto l’anno, noi giovani di San Giorgio ci crediamo davvero e per questo vogliamo regalare qualcosa di nuovo al nostro territorio e alla città”.
Le rock band si esibiranno giovedì 31 luglio e sabato 2 agosto in due gruppi da sei. In ogni serata verranno selezionate tre band ( grazie al voto della giuria popolare e di quella tecnica): le prime sei, quindi, parteciperanno al concerto-finale del 4 agosto.
Sul palco – dalle ore 21.00 – giovedì 31 luglio si sfideranno: We’re all to blame, London Sixties Dream, Ideafissa, Ominoacidi, Over Time, Setting Fire. Sabato 2 agosto sarà il turno di: The Banshee, Cultura Minimal , Biff, 300 Hz, Do it, Meaningles. Sono tutte band che provengono da Ferrara, dal Bolognese e dall’Argentano. “Abbiamo avuto partecipanti anche da Roma e da Lecce, ma nessuno di loro ha passato le nostre selezioni” hanno spiegato gli organizzatori.
Per l’edizione 2014 “Sangio in Rock” propone uno special event: venerdì 1 agosto la manifestazione ospiterà il 1° “Moto Incontro SangioInRock”, (un evento supportato e approvato da Blackdevilsmcferrara Circolobikers Pistoni Alati), che alle 21.30 vedrà il live concert di “Rock from the Girl”.
Ogni sera rock-apertivo-time dalle 19.30 e stand gastronomici organizzati e gestiti dalla Contrada di San Giorgio; sabato mostra fotografica del contest “Fotografa il tuo Rock” a cura degli Instagramers Ferrara con l’hashtag #rockislife e degustazione enogastronomica a cura di Feshion Coupon; domenica degustazione di birre artigianali in collaborazione con FEshion Coupon.
“Gustosi” e per rockettari dal palato fine i premi in palio: alla band vincitrice la del premio della giuria tecnica la realizzazione di un videoclip a cura di Katalmedia e la diffusione dello stesso sui digital store.. Alla band che si accaparrerà il premio della Giuria popolare andrà un buono acquisto in un negozio di articoli musicali e la partecipazione come guest band al Rock Pub.
“A questi l’Ente Palio vuole aggiungere la partecipazione delle band vincitrici come ospiti del Palio 2015 – ha concluso Alessandro Fortini – perché le attività delle contrade siano sempre di più un biglietto da visita di Ferrara e del Palio stesso. Mi piace molto che la manifestazione sia una gara, perché è un elemento che aggiunge la sfida, la competizione – che è un bel valore aggiunto allo spirito delle nostre attività. Inoltre, vorrei sottolineare il fatto che questa manifestazione è organizzata da giovani, sono tutti under 30, che hanno deciso di dire la loro e di dirlo con un evento importante per la città – e questo non è scontato.”
“Sangio in Rock” è realizzato in collaborazione con il Comune di Ferrara, l’Ente Palio città di Ferrara, All For Music, Sergio Tomassone, Studyone, The Mask Record, Roch Pub, Katalmedia, RB e Jaywork.
IN CASO DI MALTEMPO LA MANIFESTAZIONE AVRA’ LUOGO NEGLI SPAZI COPERTI DI VIA RICCIARELLI.

Digito ergo cogito

Immigrati digitali, nativi digitali, generazione app. Ormai le generazioni non si scandiscono più biologicamente ma secondo mutazioni tecnologiche. Viviamo l’epoca dell’app-coscienza, dell’app-visione del mondo, basterebbe un giusto assortimento di app per avere una vita davvero appagante.
Negli ultimi cinque anni, il gruppo di ricerca Project zero di Harvard, diretto da Howard Gardner, ha portato avanti numerosi studi sul tema della gioventù oggi, per comprendere in che misura e in quali modi i giovani del nostro tempo differiscono dai loro predecessori. Feltrinelli ne ha pubblicato i risultati: Howard Gardner e Katie Davis, Generazione APP. La testa dei giovani e il nuovo mondo digitale.
Osservazioni, dialoghi, interviste sistematiche a ragazzi, dalle scuole medie all’università, per comprendere non già la generazione dei nativi digitali, ma quella addirittura successiva: la generazione app. Giovani che vedono ormai il mondo come un insieme di app e le loro stesse vite come una serie ordinata di app e, in molti casi, come un’unica app che funziona dalla culla alla tomba.
«Perché nel futuro dovremmo aver bisogno della scuola? In fondo le risposte a tutte le domande sono contenute in questo smartphone, o presto lo saranno», è la domanda provocatoria di uno studente.
L’emergere delle tecnologie digitali in generale, e delle app in particolare, ha creato una generazione unica: plasmata dalla tecnologia; con una coscienza fondamentalmente diversa dalle precedenti e, molto probabilmente, destinata a fare strada a una serie di generazioni ancora più brevi e a loro volta definite dalla tecnologia.
Tre aspetti della vita dei giovani sono maggiormente influenzati dalla tecnologia digitale: il loro senso di identità, la loro capacità di avere relazioni intime e la loro facoltà di immaginazione.
La ricerca identifica una generazione di giovani sempre più pragmatici e concentrati sulla carriera, oltre che più concreti e meno ideologici. Le loro identità sono prematuramente determinate, sono programmate come se fossero una app. Sono molto più concentrati sulla “gestione della vita quotidiana” che sul tentativo di sviluppare progetti a lungo termine. Le app sono scorciatoie, rendono le interazioni molto più veloci, più semplici e meno rischiose.
L’atteggiamento pragmatico caratteristico degli studenti di oggi si colloca nel contesto di una più generale tendenza della società a una concezione individualistica, opposta all’orientamento comunitario e istituzionale dei decenni passati.
Non deve trarre in inganno l’aumento del volontariato e dell’imprenditoria sociale tra i giovani, la motivazione di tale tendenza nasce più dal desiderio di riempire il proprio curriculum che dal fare qualcosa per la società.
La crescente attenzione in ambito educativo, rivolta ai test standardizzati e ai punteggi calcolabili pare essere la principale causa dell’aumento di passività nei giovani e della loro avversione al rischio. Negli Stati uniti, iniziative federali come No child left behind e Race to the top hanno subordinato i finanziamenti governativi ai punteggi degli studenti, imponendo così a ogni scuola di organizzare l’intero programma scolastico in vista dello sforzo di migliorare i risultati degli studenti in tali test.
L’industria dei test non è indifferente a questa “atmosfera app” fatta di classifiche, calcoli e curriculum preconfezionati. Questo tipo di ambiente educativo incentiva l’avversione al rischio, mettendo in cima alle priorità la scelta dell’opzione corretta in un test a risposta multipla; inoltre rischia di accentuare l’ansia al punto che un fallimento al test non solo diminuisce le possibilità di accedere all’università, ma può portare a far licenziare un insegnante o a far chiudere una scuola.
I media digitali stanno trasformando e continueranno a trasformare l’educazione. L’educazione non è più un concetto limitato all’età scolastica, ma riguarda l’intera vita. L’educazione comincia appena un bambino è in grado di giocare con telefoni, tablet e telecomandi, e continua per tutto il tempo in cui una persona è attiva nel mondo.
Viviamo in un tempo in cui le persone possono studiare o tentare di acquisire nuove capacità, quando vogliono, alla velocità che desiderano, da sole o con altri, con o senza un attestato o altre forme di certificazione. L’idea di un percorso scolastico e formativo unico e valido per tutti è ormai considerata un anacronismo, se non un crimine.
La mentalità app sempre più nutre il “digito ergo cogito”, la convinzione assai pericolosa di una educazione fai da te che non necessita di aule, laboratori, relazioni con le persone, con docenti ed esperti.
Ocse e Banca mondiale hanno contribuito a lanciare nel mondo l’idea che il corpus di conoscenze da apprendere sia quello indicato dall’acronimo STEM: scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, una sorta di quartetto app. Che esista un unico modo corretto di insegnarlo e un altrettanto unico sistema per misurarne i risultati: i test a scelta multipla, somministrati da una macchina e valutati da una macchina, emessi dall’Educational testing service.
L’incubo che si possa classificare ogni studente, ogni insegnante, addirittura ogni paese sulla base dei risultati ottenuti con questi metodi che si presumono corretti ed esaurienti, sta diventando ogni giorno sempre più una realtà.
Al momento ci consoliamo all’idea che nessuno dei grandi da Dante a Eliot, da Newton ad Einstein, da Raffaello a Picasso si sarebbe distinto stando a queste valutazioni. Ma siamo altrettanto convinti che l’educazione sia troppo importante, e troppo complessa per essere data in appalto alle app dell’Educational testing service o del GERM, Global educational reform moviment dell’Ocse e della Banca mondiale.

Il marciapiede dell’Ambasciata

Da MOSCA – Un uomo spazza il marciapiede, rapido, veloce, a tratti fulmineo. Le foglie cadute dagli alberi vicini continuano a disturbarlo, il vento inclemente e freddo continua a portarne.
La bandiera dell’Ambasciata palestinese sventola con la stessa forza ed energia di quelle foglie un po’ ispide e dispettose. Quello spazio è talmente ordinato che è quasi trasparente.
Sono le sette e mezzo di un fresco mattino estivo, di ieri resta poco. La sera prima, il ricevimento dell’ambasciatore si era concluso con successo, tante signore ingioiellate e macchine blindate dai vetri spessi e rigorosamente velati di nero. Poco alcol ma tanta musica, balli, chiacchiere e segreti sussurrati. Storie di coppie, di fidanzamenti, di tradimenti e magari di spie. Lui era partito poco prima dell’inizio della festa e aveva sbirciato e intravisto personaggi noti dell’alta società moscovita, tutti sorridenti e ben vestiti. Aveva finito la sua giornata di oltre dodici ore, sempre uguale, sempre eternamente lunga, sempre così faticosa e inutile.
Spazza il marciapiede la mattina, e poi pomeriggio e sera, e ancora mattina-pomeriggio-sera. Spazza pure il cortile, mattina-pomeriggio-sera. Sempre gli stessi gesti, la stessa salopette blu. Tutto deve essere lindo, sempre, nessuna foglia-ramo-rametto, carta-cartina-cartaccia, o peggio ancora nessuna gomma da masticare. Lo incrocio ogni mattina, questo signore che vigila sul lindore dell’entrata all’ambasciata palestinese, un uomo che sento più volte chiamare Yuri. Yuri vieni qui per favore, Yuri vai là, Yuri torna un attimo indietro, Yuri cosa fai, Yuri come mai, Yuri cosa dici, Yuri dove sei. E Yuri arriva, placido e rassegnato, come ogni mattina, come ogni sera.
Quasi sempre alla stessa ora mattutina, mentre passo io, Yuri si scansa per lasciar passare quattro uomini muscolosi e alti, dai capelli biondi rigorosamente a spazzola, che sbarrano la strada e fanno entrare qualcuno nella macchina blu parcheggiata a vista lungo il marciapiedi, forse lo stesso ambasciatore che la sera prima aveva accolto i suoi gentili e illustri ospiti.
Poco più in là vedo avvicinarsi alcuni ragazzi con una bottiglia di birra in mano. E’ la prima volta che li noto e sicuramente passano di lì casualmente, ma lo scenario è di vera suspense, quasi da film alla James Bond e io m’immagino chissà cosa. Cosa ci fanno con una birra in mano di prima mattina? Nascondono o tramano qualcosa? Cosa si dicono?
Divertente vivere qui certe volte, l’ambiente, fatto di stereotipi, si presta, la fantasia vola davvero lontano, mentre sullo sfondo di ogni mio passo e pensiero si staglia l’imponente edificio del Ministero degli esteri, uno dei grattacieli staliniani detti le sette sorelle.
Un giovane garzone che trasporta le bombole d’acqua destinate alla vicina banca carica goffamente la sua mercanzia su un carrellino che non potrebbe reggere nemmeno qualche valigia. Parcheggia lontano dall’entrata della banca, non può sostarvi troppo vicino.
Due gatti miagolano e attraversano la strada, un corvo vola su un tetto, un’ombra bianca che ricorda l’omino della Lagostina è proiettata sul muro a fianco dell’ambasciata. Quasi vigile accompagnatore del nostro buon Yuri. O forse è semplicemente il suo angelo custode che lo accompagna ogni mattina.
Sì, perché ancora non lo sapete, ma Yuri arriva da un paese in guerra, scampato ai più terribili orrori. Spazzare quel marciapiedi, al cospetto di un ambasciatore tanto gentile, per lui oggi è la salvezza. Terrà, quindi, lindo quello spazio. Rigorosamente.

Ferrara e l’Italia o gli Immigrati, aut aut

da: Roberto Guerra*

O si limita sul serio l’immigrazione, privilegi ufficiali o taciti a favore degli Immigrati in Italia mentre gli italiani sono nei fatti penalizzati, finendola o riformattando radicalmente il Mito dell’Accoglienza…. un paese serio con 3000000 di disoccupati e FERRARA PRIMATO NAZIONALE DELLA DISOCCUPAZIONE, o il baco è imminente con gravi tensioni sociali. Il razzismo non c’entra nulla. E’ una banale legge etologica e antropologica e di psicologia collettiva .. chissà perchè in questo caso il principio di precauzione non vale. (Ma che ne sanno i politicanti di scienze sociali, leggono solo Editori Riuniti, Laterza, lnternazionale, Repubblica, Manifesto, Fatto Quotidiano quando leggono, o in streaming la Boldrini o il Papa.. strumentalizzato per sentirsi la coscienza a posto….). Mescolare morale e politica (e sentimentalismo e pietismo) è sempre arma occulta e neppure tanto dei tiranni… Dalle Religioni agli stati autoritari. Alle democrazie incompiute. La Politica è solo una macchina per risolvere i problemi. In un sistema capitalista avanzato (ma è quello che abbiamo, altre opzioni si sono rivelate già molto peggio come insegna il novecento intero, compresi i miti di Lenin, Stalin,Mao, Ho Chi Min, ora il Terzo mondialismo..e l’ecofascismo incombente) e con risorse molto limitate come attualmente vanno fatte delle scelte. Ogni giorno nelle aree sottosviluppate del pianeta, muoiono migliaia di bambini e altre migliaia sono usati come soldati, un numero sempre nettamente superiore agli Immigrati che si vogliono suicidalmente accogliere. Coerentemente allora ci si dovrebbe impietosire concretamente su scala planetaria, ma invece la pietà supposta( poi sempre sospetta con un minimo di conoscenza psicologica, piu ad uso di sindromi intrapsichiche ad personam, si sa i moralisti e anime pie sono i primi peccatori spesso).Alcune domande ai buonisti: a Ferrara primato disoccupazione che vengono a fare gli Immigrati, gli italiani emigravano in Usa paese straricco all’epoca di risorse…? Rifugiati politici o delinquenti da dove partono? La questione è quantitativa non qualitativa, i fatti rivelano una lettura probabilistica e verosimile quantitativa… In mezzo ci mettono intenzionalmente e strumentalmente donne e bambini e un numero ridotto di veri rifugiati politici e poverissimi. Come mai in altre nazioni europee messe male, in Grecia praticamente frontiere chiuse, in Spagna gli ha sparato persino Zapatero, non sbarcano? Mentre in Francia e in GB hanno radicalmente cambiato rotta, inglesi e francesi, non solo le destre? La destra in italiana ha fallito certamente per uomini mediocri, ma anche per la mistificazione costante della sinistra che inoltre nelle regioni rosse ha sempre sabotato, non applicando la Bossi Fini e complice del nuovo grande ufficio collocamento del crimine, già organizzato a priori in Medio Oriente, in Nord Africa e nei Paesi Slavi, attraverso sedicenti paraCoop e para Organizzazioni on lus ecc (spesso, non tuttte, ma….). Una sinistra appoggiata in tal senso (naturalmente una paleosinistra) dai giornali del gruppo De Benedetti ben noti e dalla vetero Intellighenzia pseudo gramsciana e pseudopasoliniana dominante in Italia.
L’unica soluzione umanamente completa per la questione richiederebbe una legge europea di concertazione a priori per dislocare a macchia di leopardo in tutti i paesi dell’Unione Europea a seconda delle singole possibilità reali economiche degli stati, il numero ridotto di veri Immigrati (un numero comunque certamente non basso), se sbarcano in Italia o altro paese europeo VISTO CHE ANCHE NEL SUD ITALIA SBARCANO IN EUROPA, SIAMO IN EUROPA O NO? SOLO PER LE VESSAZIONI PRO NEUROPA E GERMANIA E BCE E FINANZOCRAZIA EUROPEA?
E non solo una Legge europea, anche un ONU diverso e una Legge Onu planetaria in tal senso che ha al suo interno nazioni extraoccidentali direttamente complici della criminalità organizzata che specula sugli Immigrati come Forza Lavoro e Carne Umana!
Falso anche che portano nuova ricchezza, in genere: l’infibulazione, il disprezzo delle donne, filosofie del clan e del sangue, autoritarismo verso le donne e i minori, intolleranza religiosa, sessuofobia nord africani ecc., sono i nuovi valori? Furto zingari, alcool, violenza slava reattiva a 60 anni di comunismo e anche autoctona (si legga lo stesso Fromm e altri su certa psicologia storica degli slavi e dei russi ecc.) sono i nuovi valori? Inoltre spesso mandano i soldi all’estero, le badanti in Ucraina o in Russia, gli afro o mediorientali si sa…. Qua si confonde magari certo folklore artistico o anche letteratura e arte storicamente oggettive, nessun problema, ma forse la stessa disco music è già più evoluta di tante nenie da grotte cavernicole, in ogni caso questo si attinente ma se si parla di Civiltà stop al relativismo tabula rasa culturalistico e antropologistico regressivi e ideologici. Non è colpa dell’orrido Occidente se nel medioevo magari certe aree oggi arretrate erano anche più evolute in certa prescienza ecc. Per conto proprio non si sono piu evolute o dove si sono evolute (Leggi anche l’inquietante lussureggiante Finanza Islamica) sceicchi o stregoni che sguazzano nel platino o in banane di diamanti sulla pelle di quei popoli. Basta con il mito dell’imperialismo, reale ma dinamica naturale dei Popoli più sani e potenti nella complessità anche spirituale e culturale: ovunque via l’Imperialista, in certe aree si ritorna agli Sceicchi, agli Stregoni, alle guerre autoctone tra clan e gruppi etnici (e attenzione, anche possibile medioevo prossimo venturo in Italia se non si cambia rotta…) . Basta con il mito antiimperialista di chi anche poi a suo tempo ha direttamente deportato dai lager ai gulag migliaia e migliaia di liberati! (Sempre quello il copione comunista anticapitalista). Le anime pie chiedano all’Onu di sanzionare sceicchi ecc, o agli americani e agli europei di fare le guerre con obiettivi davvero umanitari, dopo Stealth e Droni con piani tipo Marshall concreti ed evoluti hi tech ecc per lo sviluppo e non solo in fondo a scopo difensivo e puramente sintomatico (Certo, anche sanzionare l’Occidente se non si decide concretamente a politiche di sostegno dei paesi poveri ecc e per un nuovo Capitalismo elettronico non anarchico conservatore come quello dominante (si chiami Obama o Bush), ma razionale, umanista e scientifico. (Allora si potremmo parlare di Politica e Etica)-
Ma allo stato attuale, con Renzi stesso che non ha trovato di meglio per ingraziarsi l’Unione Europea e i compagni pro immigrati di abolire il reato di clandestinità, tanto vale minare le acque territoriali al confine marittimo sotto Lampedusa…. Forse visto che salterebbero anche gli scafisti …il deterrente funzionerebbe. Iperbole sia ben chiaro, ma se la situazione non cambia, potrebbe anche farlo per questioni di ordine interno con milioni di italiani non piu sonnambuli ma incazzati e allo stato quasi brado, il futuro successore di Renzi del PD….

Infine, chi crede erroneamente nell’amore universale astratto (ma Gesù Cristo disse ama il prossimo tuo come te stesso, NON PIU’ DI TE STESSO, il contrario lo dicono sempre i Paladini dei deboli spesso organizzazioni totalitarie, a suo tempo La Chiesa di Roma, poi il Partito comunista, Hitler all’inizio nella sua ascesa al potere, tutti i Partiti Comunisti… (tranne parzialmente il vecchio PCI ma qua altra questione in certo senso) in Italia e a Ferrara ha una soluzione comunque concreta possibile. Adotti a casa propria un immigrato disperato… Nessuna legge lo impedisce, tranne forse LA REALTA’! Anche perché qua a Ferrara ad esempio, di extra se ne vedono parecchi e in eccesso come noto, ma nei pub e pizzerie, mica o figurarsi ristoranti, qualcuno ha mai visto i politici locali pro immigrazione in compagnia con ospiti i loro protetti disperati? Mai o quasi, certamente li vedono solo in qualche riunione, e pochi anche lì, solo i futuri sindacalisti diversamente operai, ecc.

*(Scuola Romana di Filosofia Politica)

Venerdì 1 agosto, al Santuario del Poggetto, Santa Messa e Adorazione per i Cristiani perseguitati

da: Movimento Liturgico Benedettiano Ferrara

Carissimi Fratelli in Gesù Cristo Nostro Signore,
Venerdì prossimo 1 Agosto 2014, su iniziativa partita dalla Rev.ma Fraternità Sacerdotale S.Pietro, e rapidamente diffusasi presso moltissimi gruppi, parrocchie e movimenti, si celebrerà in tutto il mondo cristiano la Giornata Mondiale di Adorazione di Nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento per i nostri fratelli perseguitati in Iraq, Siria e in Medio Oriente.
Il Gruppo stabile del Poggetto (aderente al Coord inamento Nazionale del Summorum Pontificum) propone a tutti di partecipare all’iniziativa che si terrà presso il Santuario per supplicare il Signore affinché conceda pace e libertà e sicurezza ai nostri fratelli cristiani medio-orientali perseguitati in odio alla Fede Cristiana, la pace eterna alle vittime e la consolazione ai sopravvissuti.
Siete tutti invitati. E siete anche pregati di diffondere l’invito.
I nostri fratelli perseguitati sono contrassegnati tutti con la lettera “N” di Nazareno dai loro persecutori, il che è di per sè l’onore più grande, ma ricorda nella modalità stragi e genocidi del passato in cui simboli venivano applicati per contrassegnare i destinati allo sterminio. Sono Cattolici di rito latino, greco, caldeo, maronita, copto, siriaco, armeno, Ortodossi …
Per meglio testimoniare l’unità indivisibile della Chiesa pur nella varietà dei riti ammessi, la serata dedicata alla preghiera per loro si aprirà con la celebrazione della Santa Messa nella Forma Extra-Ordinaria del Rito Romano, che più di ogni altra rende evidente l’unicità della Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo. Pertanto il programma è il seguente:

Ore 19 – Celebrazione della S. Messa
nella forma Extra-Ordinaria dell’unico Rito Romano
secondo il Motu Proprio Summorum Pontificum di S.S. Benedetto XVI
Santa Messa del 1 Agosto, Memoria di S. Pietro in Vincoli
“«Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere,
dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui».. “(Atti 00:05)
Celebra il Rev.do Sig. Parroco di S.Egidio e Rettore del Santuario Don Luca Martini

Al termine della celebrazione della S.Messa
Adorazione Eucaristica fino alle ore 22
Nella serata di venerdì, inoltre, ci asterremo dall’assumere qualsiasi tipo di cibo e di bevanda, esclusa l’acqua naturale, digiunando per offrire una piccola e simbolica penitenza a Gesù Eucaristia
per i nostri fratelli perseguitati ed anche per la conversione dei loro persecutori.

Nota per il Rev.mo Clero
I Sacerdoti possono assistere dall’interno del presbiterio in veste talare, cotta e stola, non in borghese e camice, non previsti dal messale del 1962.
Grazie per la certa comprensione.

Per qualsiasi informazione:
Rev.do Don Luca Martini, cell. 3387042107
oppure
nonsumdignus@virgilio.it
diomu.glossolalia@gmail.com

cellulare 3292141455 (Nicola Binaghi)

SIAMO SEMPRE A DISPOSIZIONE (A DIO PIACENDO)

Domani il terzo appuntamento con la rassegna “Autori a Corte”, ospite d’onore Giulio Cavalli

da: organizzatori

Grande appuntamento, mercoledì 30 luglio (con inizio alle ore 20), per il terzo incontro della rassegna di cultura e letteratura: “Autori a Corte”. Nella piacevole ambientazione del Giardino delle Duchesse di via Garibaldi,6 (o in caso di maltempo alla Sala Estense) una presenza d’eccezione, l’attore, scrittore e autore, Giulio Cavalli, per la presentazione di uno dei suoi libri tra i più appassionanti: “L’innocenza di Giulio” (Chiarelettere). L’autore che sarà intervistato dal direttore di Estense.com, Marco Zavagli, parlerà del processo Andreotti, per far comprendere il complesso sistema di potere (anche criminale) che ha retto l’Italia per tanti anni attraverso una delle figure più rappresentativa di tale potere. La manifestazione, che sta riscontrando un grande successo per la sua formula originale: presentare al pubblico nomi noti a livello nazionale, preceduti da autori conosciuti a livello locale e accompagnati da degustazioni gratuite, propone un altro “pezzo da novanta”, quel Giulio Cavalli che con i suoi spettacoli e i suoi interventi da sempre è in prima linea contro la criminalità organizzata e il malaffare, con il risultato di essere, suo malgrado, il primo attore italiano sotto protezione dello Stato perché minacciato di morte dalla mafia. Nell’estate del 2008 l’attore mette in scena, a Gela, lo spettacolo: “Do ut Des”, in cui si prende gioco del “sistema mafia”, divenendo così un obbiettivo da sopprimere ad ogni costo. Il programma prevede un pre-serata (ore 20) titolata: Antipasto d’Autore, con degustazione gratuita offerta dall’Antica Osteria delle Volte, seguita da una presentazione-intervista del giornalista Ruggero Veronese alle scrittrici, Lucia Boni e Patrizia Benetti, autrici rispettivamente di: “Noci e Bauli” (La Carmelina Edizioni) e Racconti Neri (Este Edition). L’evento, ideato da Federico Felloni e Vincenzo Iannuzzo per l’associazione Charles Bukowski che gode del patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Ferrara, del gruppo editoriale Este Edition-La Carmelina, di libreria Feltrinelli, Estense.com ed il contributo di Unaway Hotel Occhiobello e Generali Private Banking, assieme a numerose altre aziende del territorio, è a ingresso libero. Per informazioni: tel. 0532 1825598 (ore ufficio) – cell. 392 9452716 oppure www.este-edition.com, www.edizionilacarmelina.it.

Legambiente sugli allagamenti di sabato scorso nei territori di Comacchio

da: Marino Rizzati, presidente del circolo Legambiente “Delta del Po”

Al Sindaco
del Comune di Comacchio
sindaco@comune.comacchio.fe.it
comune.comacchio@cert.comune.comacchio.fe.it

Al Direttore Generale
Dott. Silvio Stricchi
dell’azienda C.A.D.F. spa
Codigoro
silvio.stricchi@cadf.it

al Consorzio di Bonifica
Pianura di Ferrara
Via Borgo dei Leoni 28
Ferrara
Posta.certificata@pec.bonificaferrara.it

Sabato 26 Luglio 2014, l’incessante ed improvvisa pioggia ha provocato molti danni nel territorio di Comacchio.
Domenica 27 Luglio 2014, la stampa locale ha evidenziato i luoghi e le aziende che hanno subito i maggiori danni.
E’ chiaro che le forti piogge, chiamate bombe d’acqua , sono aspetti, oramai noti, del cambiamento climatico che interessa l’Europa e tutto il globo.
I governi, periodicamente, invitano a prevenire ed adeguare strutture e territorio per fronteggiare questo cambiamento. Una di queste raccomandazioni è quella di mettere in sicurezza il territorio per evitare danni maggiori.
Oltre alle raccomandazioni emanate dalla Comunità Europea, di allontanare le abitazioni e le attività turistiche dalla immediata vicinanza alla costa, ci sono anche quelle della Regione Emilia-romagna contenute nella GIZC, gestione integrata delle zone costiere (delibera Consiglio Regionale del 20.01.2005 n. 645)
Per Comacchio ed il suo territorio (compresa la costa) esistono anche delle prescrizioni obbligatorie scritte dalla Provincia di Ferrara in calce al PRGC di Comacchio approvato nel 2002 (delibera di Giunta della Provincia di Ferrara n.103 del 26.03.2002 ), ed ancora in vigore .
La prescrizione subordina l’attuazione delle previsioni di Piano alla “verifica di idoneità delle dotazioni infrastrutturali – particolarmente fognario-depurative :

Infatti, con la Delibera di Giunta della Provincia di Ferrara n. 103 del 26.03.2002, (prot. gen. 23924), approvando il PRG del Comune di Comacchio viene introdotta nello stesso PRG una “Prescrizione” in merito alla realizzazione o meno delle previsioni. Si legge infatti:

“ RITENUTO altresì necessario introdurre nel piano le seguenti ulteriori modifiche, integrazioni, correzioni :“
a) Per la disciplina……..Omissis
b) Per le zone forestale…..Omissis
c) Per quanto concerne i Piani di Utilizzo (PU) o progetti unitari intesi dalle NTA/PRG quali strumenti attuativi preventivi…..…. ecc.
d) L’attuazione delle previsioni di Piano deve essere subordinata alla verifica di idoneità delle dotazioni infrastrutturali – particolarmente fognario-depurative. …”

Legambiente ritiene che la dotazione infrastrutturale citata non abbia subito miglioramenti da anni (vedasi a riprova le innumerevole volte che Comacchio, San Giuseppe , il Lido degli Estensi e gli altri Lidi hanno subito allagamenti).

I cambiamenti climatici producono piogge torrenziali che non trovano adeguate “infrastrutture” per essere assorbite o raccolte. Le amministrazioni succedutesi in questi anni non hanno prestato molta attenzione alla salvaguardia e difesa del territorio da mareggiate, da allagamenti e dalla costante subsidenza, bensì hanno rivolto la loro attenzione alla edificabilità rimuovendo con troppa facilità il vincolo idrogeologico .
Anche CADF ha più volte ammesso (vedasi ad esempio una relazione allegata alla richiesta inoltrata a suo tempo per la realizzazione di un impianto di Biogas utilizzando i fanghi del depuratore comunale di Comacchio sito in Via Marina) che il sistema fognario e lo stesso depuratore non sono adeguati a ricevere in sicurezza contemporaneamente le acque bianche e nere in caso di emergenza, e in molti casi viene fatto il ricorso allo sfioro .

Già un anno fa, la balneazione su un tratto di costa è stato sospeso per alcuni giorni per la presenza di una concentrazione batterica superiore alla norma.
Alcune notizie riportate sulla stampa locale portavano l’attenzione alla composizione delle acque di scolo dei canali che raccolgono le acque di bonifica e degli allevamenti (zona Pega-Mezzano-Isola).
Qualcosa si sa dai dati raccolti in un monitoraggio ancora in corso delle diverse acque che confluiscono in mare dall’entroterra bonificata del Ferrarese. E’ necessaria comunque una interpretazione ed un commento dei dati raccolti dopo un anno per comprendere meglio ed arrivare a delle soluzioni .(vedi sito :www.cadf.it/piani-campionamento).

Vi informiamo che durante e dopo il fortunale di ieri, il sottoscritto ed un socio di Legambiente erano presenti a Comacchio. Attraversando Via Zappata hanno visto defluire l’acqua della pioggia velocemente.
Abbiamo attraversato Piazza XX Settembre dove il defluire è stato più lento tanto che l’acqua ha invaso alcuni negozi .
Mentre Via Mons. Manfrini e Via Buonafede hanno avuto molta difficoltà nel vedere defluire l’acqua piovana. Infatti l’acqua ha allagato diverse abitazioni e attività commerciali . Questi tratti di strade hanno visto scorrere l’acqua piovana solo dopo alcune ore .
Probabilmente la raccolta dell’acqua piovana è diversa per alcune aree del centro storico. Vetustà dell’impianto di scolo, oppure, potrebbe trattarsi di ostruzioni che ne rallentano il deflusso.
In questa area ( Mons. Manfrini e Via Buonafede ) è la quarta volta, in pochi anni, che avvengono allagamenti e che provocano danni nei piano terra delle case.
Probabilmente qualcosa non funziona nella rete di scolo delle acque piovane.
Ci auguriamo che, chi di dovere, verifichi rapidamente , così da evitare, con le prossime piogge il ripetersi delle stesse problematiche.

Certi della Vostra attenzione, restiamo in attesa di un Vostro riscontro.

Cordiali Saluti
Circolo Legambiente “Delta del Po”
Rizzati Marino

Comacchio 27.07.2014

movimento5stelle

Commento sui lavori di manutenzione dell’argine sinistro del Po di Volano che affianca la SP 54

da: Andrea Castagnoli, Consigliere Comunale MoVimento 5 Stelle Codigoro

Gentile Redazione,
comunichiamo con piacere che stanno per essere ultimati i lavori di manutenzione dell’argine sinistro del Po di Volano che si affaccia sulla SP 54. Ricordiamo che è dal 3 gennaio 2013 che monitoriamo questo tratto. A febbraio di quest’anno, dopo la seconda interpellanza presentata a novembre 2013, abbiamo trasmesso una segnalazione documentata al consigliere regionale M5S Andrea Defranceschi, vista la grande intensità di rovesci e perturbazioni che ha caratterizzato l’inverno passato, che ha suscitato in molti cittadini un forte allarme. Come si può vedere dalle fotografie allegate, i lavori di manutenzione straordinaria erano quantomai necessari, dato che, oltre al ripristino delle parti erose dell’argine, è stata messa in sicurezza anche la pista ciclabile Pomposa-Volano, che in molti punti poteva costituire un pericolo a causa della sdrucciolevolezza del terreno. Possiamo quindi dare questa bella comunicazione ai cittadini della Valle Giralda e della comunità codigorese in generale, perché finalmente, dopo oltre un anno di segnalazioni, interpellanze, comunicati ed e-mail a Comune e Servizio Tecnico di Bacino, la sicurezza è stata ripristinata, dimostrando, ancora una volta, che il nostro operato non è mai volto a creare allarmismi, ma a risolvere problematiche importanti. Ci piace sottolineare, infine, che è nella nostra indole il cercare sempre di adottare un atteggiamento completo e coerente nelle vicende che ci troviamo ad affrontare nel corso di questo mandato elettorale e per questo siamo tornati sulla SP 54 a vedere lo stato dei lavori di manutenzione dell’argine sinistro del Po di Volano, dove, all’altezza del km 8, si può vedere (foto allegate) il netto miglioramento dovuto all’intervento effettuato.

Cordiali saluti,
Andrea Castagnoli
Consigliere Comunale – MoVimento 5 Stelle Codigoro

I frutti antichi del Pontino, ricchi di storia, gusto e passione

Massimo Caramori è un personaggio, un coltivatore sui generis. La sua, ci tiene a sottolinearlo, non è un’azienda agricola ma un piccolo fondo rurale. Coltiva piante da frutto antiche e insolite varietà di patate e pomodori. Prima di rilevare il fondo di famiglia a Gradizza di Copparo faceva tutt’altro: formazione artistica – Scuola d’arte, diploma di Restauro conservativo – e esperienze professionali precedenti nel ramo commerciale di varie aziende. Ma la passione per la terra ad un certo punto è riemersa, prendendo il sopravvento.

Massimo, perché dici che la tua non è un’azienda agricola quando, di fatto, produci e vendi i prodotti che coltivi?
Sulla carta sono imprenditore agricolo, certo, ma io non mi sento tale perché imprendere per me significa fare un tipo di mestiere legato a regole socio-economiche che sinceramente, per quanto riguarda la mia piccola realtà rurale, non mi appartengono. Non sono coltivatore diretto perché non ne ho i requisiti: non ho abbastanza terreno, non ho quelle colture che ti portano a fare un certo numero di giornate lavorate l’anno e che automaticamente ti danno la possibilità di diventare coltivatore diretto, e quindi anche di poter usufruire di tale posizione a livello previdenziale, di reddito, ecc. Diciamo che mi sento conduttore di un organismo rurale.
Cosa ti ha spinto, ad un certo punto, a cambiare vita e ritornare alla terra?
Siamo una famiglia di contadini, e io la terra ce l’ho nel sangue, per me lavorare in campagna è vitale, non potrei più farne a meno. Fortunatamente mia moglie e miei figli hanno condiviso la scelta, e mi aiutano quando possono.

Da qualche anno ti stai specializzando nella coltivazione di frutti antichi, come mai questa passione?

frutti-antichi-pontino
Una varietà di pesca antica

L’idea principale che mi ha portato a coltivare i frutti antichi è stata di volerli riportare a me, riportare a me i frutti che mangiavo da bambino e che mio nonno, mio padre e i miei zii avevano coltivato per una vita, per uso familiare prima ancora che commerciale. Tutti i poderi una volta avevano il “broli” (in dialetto ferrarese), sorta di frutteto familiare che serviva per il proprio sostentamento; un giardino pieno di alberi da frutto, ce n’erano di tutti i tipi, si poteva gustare di tutto, dalla prugna alla ciliegia, fichi, pere, mele, uva, alberi da frutto che erano lì da cinquant’anni. Per un bambino come me, era come essere in paradiso. Coltivare frutti antichi per me significa riprendere da là, da dove ci eravamo fermati, perché, citando Ermanno Olmi da L’Albero degli Zoccoli, “Per andare avanti, dobbiamo fare un passo indietro” e, dicendo questo, lui dimostrava di aver già capito che la nostra civiltà sarebbe arrivata al capolinea, e che avremmo dovuto recuperare metodi e stili di vita di una volta: il biologico, la permacoltura, il biodinamico non sono altro che questo.

Non dev’essere così facile procurarsi le varietà antiche, tu a chi ti sei rivolto?

frutti-antichi-pontino
Una varietà di pera antica

Vero, non è facile. Dopo varie ricerche, ho rintracciato la Vivai Belfiore, un’azienda florovivaistica toscana specializzata in frutti antichi. I conduttori dell’azienda sono grandi appassionati che, tramite ricerche storiografiche e studi scientifici su quadri e affreschi rinascimentali, sono riusciti a risalire alle discendenze di molte piante, e darne origini quasi certe di antichità.

 

Mi dicevi che sei molto orgoglioso, in particolare, di essere riuscito a riportare in vita la “pesca della vigna”, come mai?
Tutti i peschi che ho piantato producono frutti a pasta bianca, ossia le varietà più antiche, in quanto le gialle sono subentrate storicamente dopo. Ma la “pesca della vigna”, ha una particolare rilevanza storica. E’ una varietà tipica dell’Italia centro-settentrionale che è esistita fino agli anni ’50, hanno smesso di coltivarla quando hanno cominciato a tirar via le vigne, è stata “eradicata”, per utilizzare termini tecnici, insieme alla vigna. La “pesca della vigna” si chiama così perché si maritava con gli olmi, i pioppi e, appunto, con la vite: i padroni ne mettevano qualche pianta tra i filari perché serviva a dissetare gli operai durante la vendemmia, senza doversi assentare dai campi; essendo poi spicca, questa pesca era perfetta per tale uso, non aveva bisogno di essere tagliata, si apriva in due facilmente, evitando di sgocciolare e sporcare. Si trattava in sostanza di una sorta di marketing di fine Ottocento che riprende il detto popolare che dice “il villano è furbo ma il padrone è bieco”: il padrone, attento al suo bilancio, aveva capito che offrire ai lavoranti qualche pesca era più conveniente che mandare appositamente una persona a procurare dell’acqua e distribuirla a tutti i lavoranti in una sorta di pausa collettiva, ma anche che così non gli avrebbero mangiato dell’uva che, questa sì, avrebbe costituito una fonte di reddito una volta trasformata in vino.

Oltre ai frutti antichi, da qualche tempo ti sei appassionato anche alle orticole particolari, come la patata viola e i pomodori neri. Raccontaci dove li hai trovati e perché ti interessa così tanto sperimentare nuove colture…

frutti-antichi-pontino
Una varietà di patata viola

Per noi ferraresi può essere una novità, ma la patata viola è una varietà salutistica molto apprezzata e conosciuta nel mondo. Proveniente dalle montagne del Perù e del Cile, e importata in Italia dai francesi, la patata viola è un prodotto alimentare che ha proprietà organolettiche straordinarie, tanto da posizionarsi addirittura sopra al mirtillo come antiossidante e per la vista, sopra alle melanzane come quantità di antocianine contenute (sostanze che combattono i radicali liberi e contrastano l’invecchiamento delle cellule, prevenendo il tumore all’intestino e al pancreas, un toccasana per l’organismo. La pianta della patata viola è molto robusta e non teme la siccità, ma produce pochissimo e i suoi tuberi sono molto piccoli. Questa pianta, quindi, non interessa al commerciante perché non produce in grande scala: una piantina di patata viola non produce 1 chilo di patate, come generalmente fanno le altre varietà, ma all’incirca 200 grammi. Ovviamente, a causa della sua bassa produttività la patata viola costa molto, il triplo/quadruplo della patata gialla.

Di pomodori, invece, di che colori ne hai?

frutti-antichi-pontino
Una varietà antica di pomodori, acquistata a Parma, alle “Antiche varietà” di Roberta Mell

Ne ho di viola, neri, rossi e gialli. Sono piantine che costano molto, 3.50 euro a piantina a fronte di 0,50 il pomodoro normale. Ma io sono un amante dei pomodori e desideravo coltivarli, provarli, assaggiarli, ed effettivamente li ho trovati eccezionali, gustosissimi. Ma la cosa curiosa è che li ho acquistati a Parma, nell’azienda fondata dalla produttrice di Sex and the city! Si chiama Roberta Mell, è un’americana che nel 2009, all’apice del successo televisivo, ha lasciato gli studi della Fox e della Hbo di Hollywood e New York, per venire a coltivare pomodori in Italia. La sua azienda ora coltiva quasi 150 varietà di pomodori biologici di ogni forma e colore, provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo diffondere le varietà antiche tra gente che ha un piccolo orto o un piccolo terreno, come il mio, piuttosto che nelle grandi aziende. Siamo accomunati dalla medesima filosofia e siamo entrati subito in sintonia. Quando sono andato a visitare la sua azienda e le ho portato del pane ferrarese. Un bellissimo incontro.

Difficile resistere al fascino di questa storia. Contattiamo telefonicamente Roberta Mell che si dice felicissima di raccontarci dell’incontro con Massimo e dei suoi adorati pomodori.

frutti antichi-pontino
Roberta Mell, nel 2009 lascia gli Usa e si trasferisce in Italia per coltivare pomodori di varietà antiche

Ho conosciuto Massimo a maggio, mi ha contattato e poi è venuto con sua moglie a trovarmi in azienda. Il mio non è un business è una passione, e quindi sono felicissima quando incontro persone con cui condividere l’amore per i pomodori e un certo stile di vita. Io vengo da Hollywood, sono esperta di pubblicità e di marketing, ma non mi sono trasferita in Italia per fare dell’export. Quello che mi preme di più è entrare a far parte della comunità in cui vivo e contribuire allo sviluppo di una nuova cultura del gusto con le mie ricerche nel campo della coltivazione dei pomodori. Nonostante non sia un’agronoma, ormai sono una vera e propria esperta, ho clienti in tutt’Italia, e chi compra le mie piantine poi ritorna sempre. Quest’anno, per esempio, una grande azienda storica toscana, che ha sempre trattato le stesse varietà di pomodori, è venuta da me e ne ha provate di nuove: sono rimasti contentissimi e io sono molto soddisfatta per aver contribuito a unire novità e tradizione. Che poi si tratta di novità per gli italiani, nel senso che tutte le mie varietà hanno una grande tradizione, storie che risalgono anche a centinaia di anni fa, solo che si tratta di tradizioni provenienti da altri Paesi.

Ho visto sul tuo sito che hai varietà provenienti da tutto il mondo, Cina, Ucraina, Bulgaria, Usa, ecc. Come fai a procurartele, viaggi o te le fai spedire?
Entrambe le cose, viaggio molto ma mi piace anche fare degli scambi tra amici, ho un’amica che mi spedisce varietà rarissime. Io non vendo mai nuove varietà senza prima provarle, devo coltivarle per verificarne gusto e caratteristiche, e per conoscerne la storia: le varietà antiche intrecciano la storia naturale con quella dell’umanità. Ogni anno provo una decina di nuove varietà, e imparo nuove storie. Al mondo ne esistono circa 4000 varietà, ho ancora molto lavoro da fare!

Come ti è venuta l’idea di coltivare pomodori in Italia? Non ce ne sono già abbastanza di aziende che trattano questo prodotto?
Io sono un’amante dei pomodori. In California, da maggio a settembre, ci sono grandi mercati di frutta e verdura in tutti le città: la gente aspetta un anno per l’altro, per assaporare le tante varietà di pomodori presenti. Di aziende ce ne sono tante in Italia, ma trattano sempre le solite varietà. Io mi sono detta: “Possibile che in Italia, il Paese dei pomodori, non ci siano mercati di questo tipo?” E allora ho cominciato a coltivare le antiche varietà.
Pensa che in molti, all’inizio, mi avevano sconsigliato di coltivare pomodori, perché dicevano che gli italiani vogliono solo i pomodori rossi. Io non ero d’accordo, perché gli italiani sono sì amanti delle tradizioni, ma sono anche molto attenti al gusto e all’aspetto. E ho avuto ragione, pensa che qualche tempo fa è venuto a trovarmi un pizzaiolo proveniente dalla Campania che mi ha comprato uno scatolone di ciliegino nero. Mi piacerebbe entrare di più in contatto con il sud del Paese, perché i pomodori che coltivo hanno un sapore superiore e so che sarebbero molto apprezzati… ma diamo tempo al tempo, senza fretta. Sto cominciando a partecipare alle diverse fiere delle orticole in giro per l’Italia, proprio per far conoscere queste antiche varietà.
Ma ciò che amo di più è passare le giornate in campagna, lavorare all’aria aperta, guardar crescere i miei pomodori, con le head phones alle orecchie (cuffie) e il mio cane che mi scodinzola dietro. Impagabile.

Per saperne di più:
– sul “Piccolo fondo rurale Il Pontino” di Massimo Caramori visita il sito agrizero.it
– sulle “Varietà Antiche” di Roberta Mell visita il suo sito

Genitori e figli, solo l’egoismo in comune

Non ho vissuto gli anni ’60-’70, purtroppo. Lo dico a malincuore perchè dai racconti dei miei genitori alcune esperienze sembravano magiche. I ragazzi ti invitavano a ballare i lenti nei locali notturni, per fare l’amore si cercavano posti nascosti e quei luoghi diventavano segreti preziosi da custodire gelosamente, i giovani lottavano per i lori diritti, uniti. Tante cose erano per me migliori un tempo, per quanto non le abbia vissute in prima persona, ma le conosca solo per esperienze mediate e racconti tramandati. Eppure vi è un punto su cui non riesco a prendere posizione: non so se i rapporti tra genitori e figli fossero migliori un tempo od oggi.
Prima estrema rigiditá, ora assoluta libertá.
Non vi era molto dialogo tra una generazione e l’altra; vi era piuttosto un rapporto basato sul rispetto dei figli e l’autoritá dei genitori. Ai giovani venivano sicuramente imposte più limitazioni: orari di rientro serale molto più stretti, relazioni amorose che non dovevano manifestarsi all’interno della casa dei genitori, minor quantitá di denaro da spendere a proprio piacere. I limiti erano maggiori, le regole erano più ferree, ma i giovani conoscevano il significato della parola “rispetto”. Oggi la situazione si è completamente rovesciata.
Quando all’ora di pranzo mi affaccio alla finestra vedo ragazzini di 13/14 anni che, usciti da scuola, parlano inserendo parolacce e bestemmie in ogni frase. Sugli autobus è all’ordine del giorno imbattersi in gruppi di ragazzini, spesso femmine, che parlano (o meglio urlano) noncuranti della gente intorno a loro; lanciare un’occhiata d’intesa o chiedere di abbassare la voce non è mai servito ad altro che a ricevere insulti in risposta.
Un pomeriggio mi è capitato di assistere ad una scena sconcertante: in un negozio del centro cittadino: una ragazzina insisteva con la madre affinchè le comprasse una costosissima borsa firmata MiuMiu. Non sembrava minimamente importarle che l’accessorio costasse un occhio della testa, voleva solo averlo, a tutti i costi. Ricordo che mi colpirono, da un lato, l’arroganza dell’adolescente e, dall’altro, la rassegnazione di una madre che dopo inutili tentativi di dissuasione, cedeva alle richieste della figlia anzichè rimproverarla per la maleducazione mostrata.
L’impressione che oggi ho costantemente è quella di aver di fronte giovani che hanno acquistato potere e genitori che si sono “rammolliti”. Piuttosto che litigare, la “danno sempre vinta” ai propri figli. Ora, io non sono ancora madre, molte cose non posso capirle, ma basandomi sul rapporto che ho con i miei genitori, mi rendo conto che la mia è una fortuna che pochi hanno. Li ho sempre visti entrambi come le mie guide, i miei insegnanti, i miei modelli di riferimento, ma anche come due amici, due confidenti, due persone a cui poter sempre dire tutto, su cui poter sempre fare affidamento.
Ma il dialogo è il grande assente dei nostri giorni. Le due generazioni anzichè confrontarsi e darsi consigli, limitano le conversazioni all’essenziale. I ragazzi vogliono, anzi pretendono, sempre più libertá. Questo impulso nasce con l’adolescenza, quando è il gruppo dei pari a diventare il modello identificativo principale, mentre il genitore inizia ad essere messo in discussione. Ma se manca il dialogo la colpa deve essere distribuita ad entrambe le parti?
Credo che ogni caso vada analizzato singolarmente. Ho amici che, nonostante non abbiano avuto una infanzia felice a causa della grande assenza dei genitori, sono persone con solidi principi; altri che, al contrario, malgrado gli infiniti sforzi dei genitori, hanno preso strade pericolose, prendendo a modello la gente sbagliata.
Affinchè ci sia un buon rapporto tra le due generazioni devono esserci fiducia e rispetto reciproci. Non sono una psicologa e non sono un genitore, ma sono una figlia e i consigli che posso dare dipendono solo dalla mia esperienza in quanto tale. Mi sono sempre fidata di entrambi i miei genitori, ho sempre raccontato loro tutto, le cose belle, quelle brutte, quelle che mi facevano paura e quelle su cui ero insicura, l’ho sempre fatto perchè mi fido del loro parere, perchè so che hanno molti anni d’esperienza alle spalle e perchè loro molte cose le hanno giá vissute. Dal canto loro sono sempre stati degli ottimi ascoltatori, tolleranti, comprensivi. Grazie al dialogo non ho mai avuto bisogno di nasconder loro nulla, ogni problema è sempre stato affrontato: a volte facilmente, altre con pianti e grida, ma è stato risolto, ed è questo ciò che conta.
Quel che noto oggi non tanto nei miei coetanei, quanto nella nuova generazione del 2000, sono una grande maleducazione ed una profonda arroganza; mentre l’assenza è un difetto molto diffuso tra i genitori.
Viviamo in una realtá in cui i valori fondamentali perdono sempre più di importanza, tra questi la famiglia e il matrimonio. Sempre meno coppie si sposano e tra queste sono poche quelle durature. I figli di divorziati sono in costante aumento: spesso i figli nascono quando i genitori sono addirittura giá separati e diventa sempre più difficile insegnare loro quando non si trovano punti d’accordo comuni. Inoltre gli adulti tendono a concentrarsi molto sulla carriera, lasciando che i bambini trascorrano la maggior parte della giornata con baby sitter o i nonni.
Sono due generazioni, quella dei genitori e quella dei figli, che sempre più si allontano l’una dall’altra, viaggiando su binari divergenti, in mondi diversi dove prevale l’egoismo individuale. Per rincorrere i propri sogni, le mete ancora non raggiunte, spesso gli adulti vedono gli anni dedicati ai figli come una rinuncia parziale alla propria vita e cercano di recuperarli sacrificando il rapporto con questi. Ogni rinuncia fatta per i propri figli non dovrebbe essere considerata come tale, ma come il piacere piu gratificante che la vita ti possa offrire.