Skip to main content

Giorno: 31 Luglio 2014

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 31 luglio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 31 luglio 2014

ISTITUZIONE SCOLASTICA – In luglio coinvolti 300 bambini da 0 a 6 anni delle scuole comunali Neruda, Costa e Pacinotti
Conclusa l’attività dei Centri ricreativi estivi per l’infanzia
31-07-2014

Si sono concluse ieri (mercoledì 30 luglio), le attività del Servizio Ricreativo Infanzia dell’istituzione dei servizi educativi, scolastici e per le famiglie del Comune di Ferrara (CRI) che a partire dal 3 luglio scorso hanno coinvolto circa trecento bambini da 0 a 6 anni e le loro famiglie. L’attività, a seguito di gara d’appalto, è stata gestita nelle sedi delle scuole comunali Neruda, Costa e Pacinotti dalle cooperative sociali Camelot officine cooperative, Il Germoglio e Acli Coccinelle aderenti al consorzio RES, il consorzio ferrarese che si occupa di servizi educativi per la prima infanzia.

Per l’occasione i servizi educativi sono stati allestiti con materiali naturali e di riuso con lo scopo di accompagnare i più piccoli in un percorso di scoperta e di creatività, sperimentando nuove forme e linguaggi sulla materia, mettendo in dialogo diverse conoscenze.

Attenzione costante alla relazione, ai momenti di cura quotidiana, ma anche alle attività strutturate, al gioco e al divertimento inteso sempre come occasione di crescita, apprendimento e conquista di autonomia sono stati gli ingredienti principali che hanno contraddistinto le giornate appena trascorse di questo mese particolarmente ‘fresco’. Un periodo che ha consentito a bambini ed educatori di vivere un’esperienza significativa e ai piccoli protagonisti l’opportunità di trascorrere giornate serene all’insegna del benessere fisico e della socialità.

(Comunicato a cura della Direzione pedagogica dell’Istituzione Servizi educativi, scolastici e per le famiglie del Comune)

I sessant’anni di Palazzo Cini a Venezia e la raccolta di dipinti ferraresi del Rinascimento
di M.Cristina Nascosi Sandri

31-07-2014

I sessant’anni di Palazzo Cini, a Venezia, il dono di Yana Cini Alliata di Montereale e una novità d’eccellenza: Pontormo

In concomitanza con il sessantennale dell’Istituto di Storia dell’Arte, diretto da Luca Massimo Barbero, la Fondazione Giorgio Cini di Venezia riapre al pubblico, fino al 2 novembre, la Galleria di Palazzo Cini, la casa museo sorta nel 1984, in seguito al dono da parte della figlia di Vittorio Cini, Yana Cini Alliata di Montereale, di un mirabile nucleo di opere d’arte provenienti dalla ricca raccolta paterna e di alcune stanze del palazzo Cini, per garantire il rapporto inscindibile tra la collezione e la casa. La donazione è costituta da dipinti toscani dal XIII al XVI secolo, sculture di pregio e oggetti d’arte decorativa, tra i quali spiccano il nucleo di rami smaltati rinascimentali di manifattura veneziana, il gruppo di avori gotici e il servizio da tavola di porcellane Cozzi, allestito nel salotto ovale neorococò progettato da Tomaso Buzzi negli anni Cinquanta del secolo scorso. Al nucleo originario si aggiunse dal 1989, per gentile concessione degli eredi Cini Guglielmi di Vulci, la straordinaria raccolta di dipinti ferraresi del Rinascimento, testimonianza significativa delle predilezioni collezionistiche di Cini per l’arte della città natale.

Con la riapertura, segno di una rinnovata politica culturale che coincide con i trent’anni dalla nascita del museo e che vede come partner le Assicurazioni Generali, main sponsor del Galleria, si è inteso restituire al pubblico, in modo continuativo e in veste rinnovata, la possibilità di visitare la splendida raccolta in quella che fu la residenza veneziana di Vittorio Cini ed ammirare opere di grande rilievo e qualità della scuola toscana come Giotto, Guariento, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Piero di Cosimo, Jacopo Pontormo, e di quella ferrarese come Cosmé Tura, Ercole de’ Roberti, Ludovico Mazzolino, Dosso Dossi.

… e il ritorno del Pontormo

E’ quello di uno dei capolavori del rinascimento toscano della collezione di Palazzo Cini, Il Ritratto di due amici del Pontormo, finora esposto nell’importante mostra Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della ‘maniera (Firenze, Palazzo Strozzi, 8 marzo – 20 luglio 2014) all’interno di una significativa ed opportuna collaborazione tra istituzioni d’eccellenza quali Fondazione Giorgio Cini, Galleria degli Uffizi e Fondazione Palazzo.

Fino al 2 novembre 2014 il pubblico potrà ammirare l’opera del Pontormo ritornata nella originaria collocazione, nella Galleria di Palazzo Cini a San Vio.

ATTIVITA’ COMMERCIALI – Venerdì 1 e sabato 2 agosto dalle 18 al chiostro di San Paolo
Con ‘C’è birra e birra’ due giorni per degustare bevande artigianali di qualità
31-07-2014

Due giorni per degustare birra artigianale di qualità, con a disposizione uno stand gastronomico, musica e divertimento. Sono queste le proposte per appassionati della bevanda o semplici buongustai che saranno messe in campo nella terza edizione di “C’è birra e birra”, manifestazione in programma venerdì 1 e sabato 2 agosto a partire dalle 18 al chiostro di San Paolo (piazzetta Schiatti 9). L’iniziativa, che ha il patrocinio del Comune di Ferrara, è stata presentata in mattinata nella residenza municipale dall’assessore comunale al Commercio, Fiere e Mercati Roberto Serra insieme alle organizzatrici Adelaide Vicentini e Monia Cembali della società Mri1.

Nel corso delle due serate sono previste degustazioni di birre di sette microbirrifici artigianali provenienti da Parma, Brescia, Trento, Prato, Asti, Montecatini Terme e Ancona. I produttori guideranno i visitatori attraverso un vero e proprio percorso di conoscenza sia consigliando i vari tipi di birra sia informando sulle caratteristiche della produzione, dei metodi impiegati e sul tipo di gusto e retrogusto. Si esibiranno gruppi musicali e saranno disponibili gadget per i partecipanti.
Questi appuntamenti, – hanno ricordato le organizzatrici – si propongono sia di avvicinare a prodotti di qualità ferraresi e turisti appassionati della bevanda e sempre in cerca di novità, sia di diffondere la cultura della birra, il cui consumo e produzione sono oggi in crescita anche in Italia con positive ricadute in termini di occupazione e di giro d’affari.
“Il tema del turismo enogastronomico può rappresentare una elemento davvero importante e una formula da sviluppare nell’ambito del progetto di crescita economica del nostro territorio. – ha affermato l’assessore Roberto Serra – Il mio auspicio è che il mondo del commercio cittadino possa integrarsi con questo tipo di iniziativa, per la quale è stato scelto un periodo di destagionalizzazione che potrebbe rivelarsi interessante”.

Per info: www.mri1.org

CONCITTADINA CENTENARIA – In consegna targa e lettera del sindaco
Gli omaggi dell’Amministrazione comunale a Laura Bollettinari
31-07-2014

In occasione del suo centesimo compleanno, in calendario oggi, giovedì 31 luglio, la concittadina Laura Bollettinari riceverà in forma privata la tradizionale targa di benemerenza dell’Amministrazione comunale, accompagnata da una lettera di auguri del sindaco.

POLIZIA MUNICIPALE – Nota sui controlli nella zona della Stazione ferroviaria
Intervento degli agenti per calmare una persona sotto l’effetto dell’alcol
31-07-2014

Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 30 luglio, durante i consueti controlli svolti dalla Polizia Municipale nella zona della Stazione ferroviaria, gli agenti impegnati nel servizio si sono particolarmente soffermati in Piazzale Castellina dove un gruppo di uomini stava in mezzo alla strada creando intralcio alla circolazione.
Alla richiesta di spostarsi sotto i portici, gran parte dei presenti si è allontanato, mentre uno di loro, un cittadino di nazionalità tunisina di 33 anni, coniugato e residente in città, ingaggiava uno scambio verbale con gli Agenti che subito si rendevano conto dello stato di ubriachezza in cui versava questa persona.
Grazie all’intervento di un’altra pattuglia sempre di Polizia Municipale, chiamata in ausilio, l’uomo è stato identificato e sanzionato per ubriachezza molesta. Successivamente, pochi minuti dopo essersi allontanato, gli agenti municipali hanno notato la stessa persona tornare sui proprio passi e, con gesti concitati, strappare a morsi il tappo di una bottiglia di alcol denaturato, versandosi addosso il contenuto e minacciando di darsi fuoco con un accendino che teneva nell’altra mano.
Prontamente gli agenti si sono gettati sull’uomo per bloccare l’atto autolesionistico, togliendogli dalle mani ogni oggetto pericoloso e tentando di calmarlo. Per riportare la calma si è reso necessario l’intervento del personale del 118 che, poco dopo, ha ragionevolmente convinto l’uomo ad essere trasportato al pronto soccorso per le cure del caso.

(A cura del Comando di Polizia Municipale)

INTERPELLANZA – Presentata dal Gruppo consiliare Forza Italia
Richiesta di chiarimenti in merito al peggioramento della situazione della Galleria Matteotti
31-07-2014

Il consigliere Vittorio Anselmi del gruppo consiliare Forza Italia ha rivolto al sindaco Tiziano Tagliani e all’assessore Roberta Fusari un’interpellanza in merito al peggioramento della situazione della Galleria Matteotti.

FERRARA BUSKERS FESTIVAL 2014 – Anteprima all’Aquila il 21 agosto per la rassegna del musicista di strada
La musica che unisce il cuore di due città ferite
31-07-2014

L’anteprima del Ferrara Buskers Festival® 2014 sarà il 21 agosto a L’Aquila. Oggi, 31 luglio, è avvenuta la presentazione ufficiale a Roma con il Ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini

Da una scatola un mazzo di fiori, i preferiti dall’ideatore e direttore artistico del Ferrara Buskers Festival® Stefano Bottoni, donati simbolicamente al sindaco de L’Aquila Massimo Cialente come segno di unione tra due città offese dal terremoto. Si apre così, a Roma, la conferenza stampa nel Salone del Ministro, tra le pareti decorate di libri di via del Collegio Romano, sede del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, dove Dario Franceschini ha accolto gli organizzatori del Festival Internazionale del Musicista di Strada (dal 21 al 31 agosto 2014). Il primo cittadino di Ferrara, Tiziano Tagliani, annuncia che la nazione ospite di questa 27esima edizione sarà la Mongolia, che parteciperà con 4 dei 20 gruppi invitati, accanto a lui è seduto infatti S.E. Shijeekhuu Odonbataar, l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Mongolia in Italia, che subito mostra il suo entusiasmo nel prender parte all’evento, sottolineando che la manifestazione «darà un impulso concreto allo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi». Tagliani evidenzia così il filo ideale che unisce Ferrara con L’Aquila, due città dal centro storico ferito, da cui nasce un legame di fratellanza, suggellato dall’anteprima del Ferrara Buskers Festival® 2014, che quest’anno per la prima volta sarà inaugurato nel cuore della città abruzzese, il 21 agosto (seconda tappa il 22 a Comacchio, poi 23 e 24 a Ferrara, il 25 a Lugo e dal 26 fino al 31 nell’anima del centro storico estense). «Un’anteprima, quella de l’Aquila, che è un segnale di amicizia», sottolinea il sindaco. Emozionato Stefano Bottoni evidenzia come il capoluogo abruzzese sarà per un giorno avvolto dall’abbraccio di 20 gruppi di musicisti provenienti da tutto il mondo. «Non sarà una serata come tutte le altre – aggiunge il Direttore Organizzativo Luigi Russo – per il carico emotivo dell’evento, ma vogliamo portare l’allegria e la gioia, ricordando che l’Aquila deve essere riconsegnata ai cittadini». Russo racconta la magia del festival, che coinvolge quest’anno 1.200 artisti in 304 gruppi provenienti da 46 nazioni per 11 giorni. Una festa della musica e dell’incontro. «Una grande idea – è il primo commento di Massimo Cialente -. Il centro storico de L’Aquila come luogo collettivo in cui riconoscerci non esiste più. Gli edifici sono ingessati. Ma il centro storico è un posto in cui gli aquilani cercano ogni pretesto per andare, un posto di cui non possono fare a meno». Per questo motivo gli spettacoli dei musicisti del Ferrara Buskers Festival® si svolgeranno lungo l’asse centrale della città, quell’asse che si vuole ricostruire per salvare l’identità della città ferita. «Il festival – ha aggiunto Cialente – rivitalizzerà il luogo più simbolico de L’Aquila. Il Ministro Franceschini ha dato origine ad una norma che ci dà la possibilità di ricostruire con ancora più forza. Grazie alla Soprintendenza abbiamo già recuperato alcuni palazzi del centro storico aquilano e uno di questi da settembre sarà la sede del Comune». Franceschini, dalle sue origini ferraresi conosce già bene l’atmosfera e il coinvolgimento che il festival, con i suoi divertenti musicisti, riesce a creare tra piazze e strade cittadine. «Ha una storia molto bella -esordisce il Ministro – che è nata dalla voglia di rovesciare la concezione dei musicisti di strada come vagabondi, facendo di Ferrara il luogo per la musica di strada. Durante il festival la città diventa straordinariamente viva. Portare la manifestazione nel centro storico de L’Aquila è un segnale molto importante, occasione per accendere davvero i riflettori sulla città, che sta vivendo la battaglia di tutti coloro che hanno a cuore la storia, la cultura, patrimonio dell’umanità. L’idea che musicisti da tutto il mondo arrivino a L’Aquila è una speranza e una sfida per tutti noi». A fine incontro l’ambasciatore ha donato a Franceschini un souvenir a forma Morin Khuur, lo strumento musicale simbolo della Mongolia.

(a cura dell’Ufficio stampa dell’associazione Ferrara Buskers festival)

FERRARA BUSKERS FESTIVAL 2014 – Dal 21 al 31 agosto la 27ma edizione della rassegna del musicista di strada
Ritmi e sonorità da tutto il mondo nel centro storico di Ferrara
31-07-2014

Le origini della musica come sistema di note scritte appartengono all’Italia. È qui che intorno agli anni 1000 fu ideato il primo metodo di scrittura sul tetragramma che poi sarebbe diventato il pentagramma. Ma i primi strumenti musicali sono stati la voce e il corpo umano e in tutto il mondo si conservano ancora oggi tradizioni antiche che rimandano a radici sonore ancestrali, culture, espressioni sonore, congegni musicali che rivivono nelle arti di talentuosi musicisti e nelle emozioni di chi li ascolta. Il posto in cui questo prezioso bagaglio culturale ed artistico si esprime in tutte le sue sfumature, mescolandosi con i ritmi e le sperimentazioni musicali più innovative e contemporanee è il Ferrara Buskers Festival® – la 27esima Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, dal 21 al 31 agosto 2014 -, un’immersione autentica nella musica del mondo. Si comincia il 21 agosto a L’Aquila, la città scelta per la prima volta come tappa iniziale di questa avventura multi-sonora denominata Ferrara Buskers Festival® On Tour, per portare nel centro storico che cerca speranza la gioia di una festa musicale che diventa anche un modo per accendere nuove luci sulla ricostruzione, per stare vicino ai suoi abitanti, per donare loro una giornata speciale. Fare per un giorno de L’Aquila la capitale della musica del pianeta. Un percorso anche emotivo che non può prescindere dalla storia della città che vuole rinascere. Tra le strade aquilane si esibiranno i 20 gruppi invitati protagonisti della manifestazione, di cui 4 provengono dalla Mongolia, l’affascinante nazione ospite di quest’anno. Seconda tappa sarà il 22 agosto a Comacchio (FE), la splendida città lagunare che catapulterà gli spettatori tra canali e ponti sull’acqua. Sabato 23 e domenica 24 la festa esplode a Ferrara, per poi il 25 agosto lasciare il segno a Lugo di Romagna (RA) e dal 26 tornare sul palcoscenico estense fino al 31. Un incantesimo musicale innescato dalla “bacchetta magica” del collaudato gruppo di lavoro dell’Associazione Ferrara Buskers Festival®.

Anteprima a L’Aquila

«L’evento di apertura del Ferrara Buskers Festival® quest’anno si terrà all’Aquila, quale anticipazione della Perdonanza Celestiniana. Per questa ragione – ha spiegato il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente – la data scelta e concordata con il Comune è quella del 21 agosto. Si tratta di un evento straordinario per la nostra città, un’opportunità per la quale ringraziamo l’organizzazione e la direzione artistica, unitamente al Ministero per i beni e le Attività Culturali. Vi saranno 22 locations diverse della manifestazione, distribuite tra la Fontana Luminosa e la Villa Comunale, interessando gran parte del centro storico e, in particolare, il corso Vittorio Emanuele II, la piazza del Duomo e le aree limitrofe». Saranno 100 artisti, le cui performances si terranno dalle 21.00 alle 24.00. «La Città dell’Aquila si inserisce, dunque – ha aggiunto Cialente – in un circuito che, negli anni, si è guadagnato un posto di rilievo nel panorama culturale italiano, allineandosi alla finalità che, fin dalla prima edizione, ha caratterizzato il Festival, vale a dire la promozione e la conoscenza dell’arte e della musica di strada e la valorizzazione del tessuto storico e monumentale della città. Nel caso dell’Aquila l’evento va a rivitalizzare e incentivare nella frequentazione un centro storico che porta ancora evidenti i segni del sisma del 6 aprile 2009, sottolineando al contempo la presenza di cantieri legati alla ricostruzione e il recupero di parte del patrimonio monumentale». A ciò si aggiunge il legame con la Perdonanza Celestiniana, la principale manifestazione culturale e religiosa del calendario aquilano, che si svolgerà dal 23 agosto al 29.

L’invito del Ministro Dario Franceschini

«L’anteprima della 27°edizione del Buskers Festival di Ferrara nel centro storico dell’Aquila – ha detto il Ministro Dario Franceschini durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento il 31 luglio 2014 nella sede del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in via del Collegio Romano a Roma – un luogo che appartiene a tutti noi, è un’occasione importante per continuare a tenere accesi i riflettori sulla città e sul suo patrimonio. La ricostruzione dell’Aquila è una sfida di tutto il paese. La serata del 21 agosto, con gruppi di artisti italiani e internazionali, sarà un altro passo per arrivare a vincere questa sfida».

Lo spirito della Mongolia

Musica mistica, canti vibranti e contorsionismi negli spettacoli open air dei 4 gruppi invitati provenienti dalla Mongolia, omaggiata con una serie di iniziative tra cui una mostra nella Biblioteca Ariostea di Ferrara. I musicisti mongoli portano con sé storie e antichi rituali, esibendosi in canti diplofonici, danze sinuose e strumenti tradizionali come il Morin Khuur (Patrimonio Orale e Immateriale UNESCO). L’immaginazione corre tra sconfinate steppe, cavalli selvaggi al galoppo e nomadi viandanti nello spirito della natura. L’omaggio alla Mongolia nasce dalla collaborazione con l’Ambasciata mongola in Italia e Nomad Adventure.

Sempre più EcoFestival

Per il quarto anno consecutivo il Ferrara Buskers Festival® dà vita al Progetto EcoFestival, che sancisce un modo innovativo ed ecologico di vivere la manifestazione, la quale ha ottenuto la certificazione Iso 20121 e il Premio CulturaInVerde. Nei primi 3 anni sono state risparmiate 30 tonnellate di CO2, con -57% di rifiuti raccolti a terra durante il festival, la riduzione di 16 quintali di carta e l’incremento di procedure digitali per la comunicazione e la promozione. Contributo determinante per la riuscita del progetto, la collaborazione degli ecoassistants napoletani dell’Associazione CleaNap, che torneranno anche quest’anno, e dell’iniziativa Tappi di K. Si moltiplicano, inoltre, le attività green: non ci saranno affissioni di manifesti (tranne che nelle città del festival) con l’incentivo di pubblicità sul web e social network, e grazie al main sponsor Gruppo Hera dal 29 al 31 agosto sarà disponibile a Ferrara il RAEE-Mobile, un container itinerante per raccogliere rifiuti elettrici ed elettronici, che rientra nel progetto Life-Identis WEEE (per garantire tracciabilità dei RAEE). Per la prima volta, nel Chiostro di San Paolo ci sarà un punto di ristorazione vegana, in linea con lo spirito ecologico della manifestazione, considerando che consumare alimenti che non sono di provenienza animale riduce lo sfruttamento di suolo e acqua. Un’altra novità è SaporiVicini@TheFerraraBuskersFestival, per far conoscere i prodotti di filiera corta del territorio.

Il Grande Cappello

Il progetto di solidarietà attiva del Grande Cappello, realizzato in collaborazione con Ibo Italia, quest’anno è dedicato agli adolescenti, ai ragazzi dai 14 ai 18 anni – una generazione sempre più tecnologica e meno a contatto con esperienze concrete – che saranno coinvolti in importanti iniziative di volontariato in Italia e in Europa. Per questo, alle porte ideali del Ferrara Buskers Festival® giovani di tutto il mondo con i volontari ferraresi accoglieranno il pubblico, il quale potrà spontaneamente donare un piccolo contributo destinato a progetti di solidarietà.

I protagonisti

Più orientaleggiante del solito e con lo sguardo su terre esotiche, radici ancestrali e sperimentazioni sonore, il Ferrara Buskers Festival® 2014 è pronto a stupire il pubblico con i suoi 20 gruppi invitati. Sanno stupire e coinvolgere gli “Ars Nova Napoli”, vincitori nel 2013 del contest “Vota il tuo busker preferito” che dalla città partenopea portano in giro la dirompente musica popolare del sud Italia e le danze dell’Est Europa. E sanno emozionare i “Cellostrada”, 5 musicisti di violoncello provenienti dalla Polonia, che ad ogni esibizione conducono gli spettatori in suggestive atmosfere fatte di musica classica, pezzi folk, latini e colonne sonore di grandi film. Il tornado “Oh Peta!” arriva invece da Barcellona volando sul vento del reggae e della world music, tra son cubano e rumba. Ballate medievali e canti sciamanici si mescolano con le armonie nordiche, irlandesi e celtiche della band campano-salentina degli “Emian Pagan Folk”. Mentre le canzoni originali del folklore di tutto il pianeta creano il repertorio dei musicisti dalle origini più disparate (Spagna, America latina, Cina e Canada) di “Radio Fanjul”, in un concentrato di ritmi turchi e valzer peruviano, tumbao cubano e milonga polacca, pezzi klezmer e musica ranchera. Stupore poi per la performance di “Matakustix”, un vero e proprio musicista multitasking, che dall’Austria viaggia dappertutto con il suo Klavichello, uno strumento da lui costruito a forma di violoncello, con pedali e rami sonori. Contaminazioni musicali, beat box, brani folk interpretati con uno stile tutto personale fanno parte del suo innovativo spettacolo. Chi vuole lanciarsi in danze orientali, tribal fusion, passi zigani, ma anche coreografie moderne deve fare un salto dai “Balinka”, 4 musicisti e 2 ballerine che da Lipsia trasformano ogni show in una festa. Un’energia esuberante fatta di ska, reggae, punk, ritmi latini ed influenze balcaniche arriva dalla Galizia con gli “Skarallaos”, avviluppando il pubblico in un vortice di musica che nasce dall’esperienza vissuta a contatto con la gente e le culture incontrate per strada. Magie orientali e la concezione della musica come guarigione individuale è alla base degli spettacoli del trio multiculturale di “Light in Babylon”: la cantante dalla voce che ammalia è israeliana di origine iraniana, il suonatore di santur è turco, il chitarrista francese. L’anima del soul e la forza espressiva del bluegrass danno slancio poi alla voce e alle note di “Kindnap Alice”, 6 musicisti inglesi. Invece, la ricerca dei generi musicali più antichi delle isole di Capo Verde con sfumature afro-latine dà vita all’arte musicale oltre confine dei “Guents Dy Rincon”, che portano con sé un’esplosione di musica spirituale e tradizionale dell’arcipelago africano. A tutto rock è la performance di “Itchy Teeth”, band italo-inglese proveniente da Londra, con lo stile dei gruppi rockettari anni ’60. Origini romene ed iraniane per il duo di chitarre “Adrian & Martin Rumba2”, che è facile incontrare nel barrio gotico di Barcellona ad incantare i passanti a suon di rumba spagnola. Da più lontano, ovvero da Sydney in Australia, giunge impetuosa e viscerale la voce di “Alex Hahn & The Blue Riders”. Una firma indimenticabile del panorama jazz, soul, blues e funk. Così come è memorabile l’esibizione del trio “Harp-Agon Z.T”. che con arpa, cajon e chitarra compone vecchie melodie ungheresi e del mondo celtico, non rinunciando a toni jazz e contemporanei. Vulcanico è invece lo show della “Neutral Ground Brass Band”, composta da 6 musicisti dalle origini più disparate nello stile delle brass band di New Orleans.

Dalla Mongolia arrivano i “Sedaa” e l’immaginazione corre tra steppe e terre d’Oriente. Strumenti tradizionali come il Dulcimer fanno risuonare vecchie canzoni di antenati nomadi, il canto Hömii (con cui il cantante modula con la voce diversi toni, facendo risaltare le risonanze armoniche) fa da sfondo alle vibrazioni del Morin Khuur. Canti diplofonici, danze Tsam con maschere tradizionali, contorsionismi, note classiche ed etno-jazz guidano gli spettatori nelle radici delle genti mongole con i musicisti, cantanti e ballerini dei “Khukh Mongol”. La storia della Mongolia e le tecniche più antiche per produrre suoni sono parte del repertorio di “Hosoo”, maestro del canto Khoomei, proclamato “Best Mongolian Singer” a Ulan Bator, capitale mongola, che arriva a Ferrara dalle montagne Altai con la band Transmongolia. Fra spiritualità, natura e riti antichi, è facile lasciarsi incantare dal gruppo tutto al femminile di “Hulan”: 8 artiste che si esprimono in canti virtuosistici e tradizionali, su un tappeto sonoro di arpe-cetra, Morin Khuur e yochin (salterio), in un vortice di danze Tsam e contorsionismi.

Per favorire il soggiorno a Ferrara durante l’evento, sono state stipulate convenzioni con le strutture ricettive e sono stati creati pacchetti turistici ad hoc con vantaggi per i visitatori. Per informazioni, si può cliccare su www.ferrarabuskers.com nella sezione “Info Turistiche”.

Il Ferrara Buskers Festival® 2014 è patrocinato dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Il gruppo di lavoro dell’Associazione Ferrara Buskers Festival® è composto dall’Ideatore e Direttore artistico Stefano Bottoni, dal Direttore organizzativo Luigi Russo, la Responsabile artisti invitati Roberta Galeotti, la Responsabile artisti accreditati Rebecca Bottoni e la Responsabile di amministrazione Enrichetta Ticchiati.

(a cura dell’Ufficio stampa dell’associazione Ferrara Buskers festival)

(a cura dell’Ufficio stampa dell’associazione Ferrara Buskers festival) – See more at: http://www.cronacacomune.ithttp://www.cronacacomune.it/notizie/24068/la-musica-che-unisce-il-cuore-di-due-citta-ferite.html#sthash.Iki9Q9Ro.dpuf

logo_cciaafe

Govoni: pronti ad accorparci, salvaguardando però le specificità territoriali e avendo ben presente le esigenze delle imprese

da: ufficio stampa Cciaa di Ferrara

Il governo Renzi, intanto, ha lasciato nella legge di stabilità la prescrizione che le Camere di commercio eroghino 70 milioni all’anno ai Confidi per il sostegno del credito alle imprese, ha affidato loro la gestione del marchio identificativo dell’oro da oreficeria e, nel decreto competitività, ha consegnato alle Camere di commercio “il presidio dell’agroalimentare made in Italy”

Per economicità, efficienza ed efficacia dell’azione, oltre che per la percezione di cui gode tra Istituzioni, operatori e imprese, la Camera di commercio di Ferrara potrebbe e dovrebbe tranquillamente stare da sola. Ma è pronta, in ogni caso, ad avviare processi di aggregazione con altre Camere di commercio a fronte del rischio concreto di ridurre il Sistema camerale a 20 Camere regionali quando, invece, la vicinanza alle imprese sui territori richiede una rete ben più articolata. E’ questa, in sintesi, la posizione espressa, all’unanimità, da tutte le associazioni di categoria convocate ieri pomeriggio (31 luglio) dal presidente, Paolo Govoni, con l’obiettivo di proseguire con forza sulla via tracciata, in questi anni, proprio dall’Ente ferrarese tesa all’adozione di politiche di promozione economica incisive ed integrate, salvaguardando le specificità territoriali e avendo ben presente le esigenze delle imprese.

“La Camera di Ferrara – ha sottolineato Govoni a margine dell’incontro – ha accettato la sfida del cambiamento ed avviato, insieme alle associazioni economiche, che ringrazio per l’alto senso di responsabilità, una riorganizzazione forte ed impegnativa, nonostante tutti gli indicatori di quantità, qualità ed il rispetto dei costi standard ci dicano che potremmo tranquillamente fare da soli. Anche per questo, siamo orgogliosi che una realtà importante come la Camera di commercio di Ravenna immagini di aggregarsi con Ferrara. Così come esprimiamo grande soddisfazione per le numerose proposte di incontro che ci provengono, in queste ore, da altre Camere della Regione. Ora però – ha proseguito il numero uno dell’Ente di Largo Castello – il Governo ci sostenga in questo sforzo. Tagliare, infatti, i diritti camerali (un risparmio medio per singola impresa di 5,2 euro al mese a fronte di 400 milioni di investimenti in meno per l’economia dei territori) prima di aver compiuto la riforma è un’assurdità, sebbene la decisione del Parlamento di accogliere la nostra richiesta di spalmare in tre anni i tagli ci dia un po’ di tempo per portare avanti quel percorso di riforma che renda ancora più efficace ed efficiente l’azione delle Camere. Sarebbe difficile ad esempio – ha concluso Govoni – procedere ad una riorganizzazione senza poter contare sul registro informatico delle imprese che le Camere di commercio hanno creato, che è già completamente digitalizzato ed è invidiato da tutta l’Europa”.

Del resto, il Governo Renzi ha lasciato nella legge di stabilità la prescrizione che le Camere di commercio eroghino 70 milioni all’anno, tra il 2014 e il 2016, ai Confidi per il sostegno del credito alle imprese. Mercoledì 23 luglio, il governo ha pensato di affidare alle Camere la gestione del marchio identificativo dell’oro da oreficeria; e, nel decreto competitività, ha consegnato alle Camere di commercio “il presidio dell’agroalimentare made in Italy”. Ma allora le Camere di commercio servono?

Semplificazione: tagli a Camere di commercio peseranno sulle imprese
(Lo studio della CGIA di Mestre)

Tutti “i numeri” sulle attività del Sistema camerale
Un risparmio medio per singola impresa di 5,2 euro al mese a fronte di 400 milioni di investimenti in meno per l’economia dei territori sulle voci export, credito, turismo, innovazione, formazione. Questi – secondo un recente studio della CGIA di Mestre – gli effetti più evidenti del taglio al diritto annuale dovuto dalle aziende alle Camere di Commercio, per la tenuta del Registro delle imprese, contenuto nel “DL P.A.”. A questi effetti, vanno aggiunti gli oltre 2.500 posti di lavoro a rischio nell’ambito del sistema camerale e il possibile aggravio, per le casse dello Stato, di 167 milioni di euro per riassorbimento di personale (89), copertura degli oneri previdenziali attualmente versati dalle Camere di commercio della Sicilia (22) e minori versamenti, imposte e tasse (46).
Secondo l’indagine – condotta analizzando i bilanci di tutte le Camere di commercio italiane – gli enti camerali hanno svolto in questi anni di crisi la funzione di vero e proprio “salvagente” nei confronti delle piccole e medie imprese, anzitutto attraverso l’erogazione, nei confronti dei Confidi, dei fondi atti ad aumentare la disponibilità dei plafond a disposizione per il finanziamento dell’economia reale. Solo nel 2012 le Camere di Commercio hanno erogato 81,6 milioni di euro a sostegno del credito, senza contare che la legge di stabilità per il 2014 le impegna a versare 70 milioni al sistema dei Confidi.
Quanto all’efficienza del sistema camerale, l’indagine evidenzia come nel decennio 2003-2012 la variazione del personale delle Camere di Commercio in Italia sia stata del -11,9% (7.542 dipendenti al 2012), a fronte di una variazione complessiva della Pubblica amministrazione del -6,9%. Lo studio ricorda, inoltre, come nel variegato mondo del servizio pubblico le Camere di commercio possano vantare un indice di gradimento che supera l’80% espresso dalle aziende con meno di 50 dipendenti e, addirittura, il 90% per quelle che hanno un numero maggiore di addetti, come risulta da un’indagine ISPO recentemente commissionata dall’Istituto Tagliacarne.
Ricordando che l’incidenza del Sistema camerale sulla spesa pubblica nazionale rappresenta lo 0,2%, pari a 1,8 dei 715 miliardi di spesa pubblica primaria – la cui voce preponderante riguarda gli Enti previdenziali col 43,7% (le Province incidevano l’1,4%, le Regioni il 4,5%, le Amministrazioni centrali il 24,1%) – l’indagine evidenzia come le Camere di commercio siano gli enti pubblici con il più elevato livello di autofinanziamento.
Per ogni 100 euro di proventi correnti, 81 derivano da risorse proprie (diritto annuale, diritti di segreteria, proventi dalla gestione di beni e servizi) e solo 19 da risorse esterne come, ad esempio, i contributi Ue. Proprio per la partecipazione ai finanziamenti Ue e al processo di formazione del diritto europeo esistono i Consorzi Enterprise Europe Network.
Le risorse versate dalle imprese contribuiscono ad alimentare la dotazione del Fondo di perequazione delle Camere di commercio che nel 2012 era di 39,4 milioni di euro. Il fondo garantisce l’equilibrio economico alle Camere con un ridotto numero di imprese, evitando così diseconomie di scala, e contribuisce al finanziamento di progetti camerali e linee progettuali contenute nell’accordo Ministero dello Sviluppo Economico-Unioncamere.

Sabato 2 agosto torna Cueva Summer Jazz con l’esplosivo groove del Daniele Santimone Trio

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 02 agosto scocca il terzo appuntamento firmato Cueva Summer Jazz, rassegna musicale organizzata dal Ristorante La Cueva di Pomposa (FE) in collaborazione con Jazz Club Ferrara. A riscaldare questa irriverente estate sarà l’esplosivo groove del Daniele Santimone Trio formato da Daniele Santimone alla chitarra, Michele Guidi all’organo e Christian Capiozzo alla batteria

Cueva Summer Jazz, rassegna musicale organizzata dal Ristorante La Cueva di Pomposa (FE) in collaborazione con Jazz Club Ferrara, procede a tambur battente e torna scatenata più che mai sabato 02 agosto (ore 22.00) con l’esplosivo groove del Daniele Santimone Trio.
Sonorità intrise di Soul, svincolate da qualsivoglia etichetta di genere abbracceranno vasti territori musicali che da Jimmy Smith, Jack Mc Duff e Larry Young approderanno all’acid jazz con qualche pit stop nel Funky delle migliori colonne sonore di polizieschi anni ’70. A fianco del bandleader altri due protagonisti della scena musicale come Michele Guidi all’organo e Christian Capiozzo (figlio di Giulio Capiozzo, storico componente degli Area) alla batteria.
Con questi ultimi Santimone ha realizzato Whisky a Go Go (Suonaphone IRMA RECORDS, 2003), esordio discografico del trio che lo ha condotto ad esibirsi al Blu Note di New York e ad accompagnare in tour il trombettista americano Jimmy Owens. Un’esperienza indelebile che ha contribuito a rendere ancor più originale la cifra stilistica di questa affiatata band.
Daniele Santimone inizia la propria attività concertistica negli anni ’90. Il talento e la versatilità lo conducono ben presto ad esibirsi con i Back to the Future guidati da Giulio Capiozzo e a fianco di artisti quali Ares Tavolazzi e Marco Tamburini con cui collabora tuttora. Successivamente Santimone si trasferisce negli Stati Uniti dove consegue la laurea in Professional Music presso il prestigioso Berklee College di Boston. Rientrato in Italia abbraccia diversi progetti: nel 2004 entra a far parte del gruppo di Patrizia Laquidara, mentre nel 2008 si unisce all’ensemble di Eumir Deodato. Nello stesso anno si esibisce in più occasioni con Mario Biondi partecipando inoltre alla registrazione di “If”, terzo episodio discografico del cantante catanese.
Oltre a vantare ulteriori collaborazioni con artisti quali Roberto Gatto, Jesse Davis, Stefano Bollani, Fabrizio Bosso, ecc. ed essersi esibito in prestigiosi festival in Italia e all’estero, Daniele Santimone è altresì docente di chitarra presso il Conservatorio “G. Pollini” di Padova.
Il prossimo appuntamento in programma è fissato per sabato 9 agosto con lo swing del Carlo Atti Trio.

Cena a partire dalle ore 20:00. Inizio concerti ore 22:00. In caso di maltempo gli eventi si svolgeranno all’interno del locale. Cocktail bar aperto per chi volesse partecipare al solo concerto.
Per informazioni e prenotazioni: www.lacuevapomposa.it , tel. 0533 719121 – 340 1545322

DOVE
Ristorante La Cueva
via Centro, 26 Abbazia di Pomposa – Codigoro (FE)

NB: in caso di maltempo i concerti si svolgeranno all’interno del locale

INFORMAZIONI
Infoline e prenotazione cena 0533 719121 – 340 1545322
www.lacuevapomposa.it

COSTI E ORARI
Ingresso gratuito, cocktail bar aperto per chi volesse assistere al solo concerto
Cena a partire dalle ore 20.00
Concerto ore 22.00

Questa sera all’Arena Parco Diamanti la proiezione del film “La mafia uccide solo d’estate”

da: Arci Ferrara

L’iniziativa Cinema nel Parco, realizzata da Ferrara sotto le stelle e Arci Ferrara con la collaborazione dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Ferrara, propone giovedì 31 luglio alle 21.30 nel parco adiacente a Palazzo Diamanti (ingresso da via Dosso Dossi 8) LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE di Pif

Il film narra l’educazione sentimentale e civile di un bambino, Arturo, che nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, è stato eletto sindaco. E’ una storia d’amore che racconta i tentativi di Arturo di conquistare il cuore della sua amata Flora, una compagna di banco di cui si è invaghito alle elementari che vede come una principessa. Attraverso questa tenera ma divertente storia d’amore, il pubblico verrà coinvolto emotivamente negli eventi più tragici della nostra storia recente. Arturo infatti è un ragazzo come tanti altri dell’Italia degli anni ’70 ma, a differenza dei suoi coetanei del nord, è costretto a fare i conti con le infiltrazioni e le azioni criminose della mafia nella sua città. La consapevolezza di Arturo cresce anno dopo anno, ma nessuno lo ascolta. Palermo ha altro a cui pensare.

Biglietto intero: 6 euro, ridotto: 4 euro. La riduzione è valida per i soci Arci, studenti Università di Ferrara.
In caso di maltempo la proiezione si terrà presso la Sala Boldini, in via Previati, 18.
Abbonamenti 10 ingressi 50 euro
Abbonamenti 10 ingressi soci Arci 30 euro
Gli abbonamenti saranno validi dal 27 giugno al 24 agosto.

Informazioni: www.arciferrara.org, t. 0532.241419 / Sala Boldini t. 0532.247050 / Parco Diamanti 320.3570689

logo-regione-emilia-romagna

Mobilità, nuovi percorsi per il turismo in bicicletta

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’obiettivo è realizzare circa 3.800 km di percorsi per le biciclette, recuperando tratti già esistenti e realizzandone di nuovi, tra piste ciclabili vere e proprie o tragitti riconoscibili e sicuri su vie poco trafficate. La Regione Emilia-Romagna (con delibera di Giunta 1157/2014) ha approvato la nuova Rete delle ciclovie regionali finalizzata alla promozione del cicloturismo.
Si tratta di un obiettivo di lungo periodo, che sarà realizzato attraverso la pianificazione e la progettualità della Regione e degli Enti locali, i quali definiranno nel dettaglio gli itinerari da realizzare nei prossimi anni in maniera coordinata e unitaria. La rete è stata individuata in collaborazione con le Province e vuole rendere più facile e piacevole la fruizione delle principali risorse culturali, naturali, ambientali e paesaggistiche.
Durante le fasi di redazione si sono valutate anche le esigenze di collegamento tra i principali centri urbani, allacciandosi quindi a percorsi già esistenti o previsti, al fine di favorire anche la mobilità ciclistica urbana e di inserire le nuove ciclovie nei percorsi internazionali più riconosciuti e praticati come Eurovelo e Bicitalia.
Nelle prossime settimane la Regione stipulerà una Convenzione con le associazioni del settore per individuare i percorsi già “pedalabili”, rilevarne le caratteristiche geometriche e funzionali e geolocalizzare i percorsi, anche in vista della prossima realizzazione di app da scaricare su smartphone o altri dispositivi. Per informare i cicloturisti sugli itinerari e le principali attrattività dei territori attraversati, la Regione finanzierà la posa di segnaletica e cartellonistica dedicate. Informazioni su http://mobilita.regione.emilia-romagna.it/mobilita-sostenibile/sezioni/mobilita-ciclopedonale-1/ciclovie

Una convenzione per abbassare i costi del POS, accordo fra Ascom Ferrara e Cassa di Risparmio di Cento

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Mettere in rete realtà significative e rappresentative del territorio per supportare concretamente le
imprese del Terziario: nasce in questo contesto l’accordo fra Ascom Confcommercio e Cassa di Risparmio
di Cento per l’installazione di un POS a condizioni agevolate a favore delle imprese associate. Come noto,
dal 30 giugno esiste l’obbligo per professionisti e imprese di consentire ai clienti che lo desiderino il
pagamento di importi superiori ai 30 euro attraverso carte bancomat.
“Abbiamo sottoscritto questa specifica convenzione – ricorda Marco Amelio presidente Ascom di Cento
– perchè crediamo necessario contenere il piu’ possibile gli oneri del POS, i cui costi gravano sulle
imprese di vicinato in modo ancora piu’ pesante, acuendo le conseguenze di una fase delicatissima per
l’intera economia provinciale” e dal canto suo aggiunge il direttore generale Ascom Davide Urban:
“Grazie alla disponibilità di Caricento, determinata a cercare sempre nuove forme di supporto nei
confronti del Terziario, mettiamo a disposizione delle nostre imprese del territorio provinciale una
concreta possibilità di risparmio”.
“Facciamo con convinzione la nostra parte per sostenere il settore Commercio e per favorire i
consumatori – ha dichiarato il presidente di Caricento, Carlo Alberto Roncarati -. La nostra Cassa svolge
un ruolo significativo a sostegno dell’economia ferrarese, della quale è peraltro parte integrante, e cerca
di cogliere ogni occasione per dimostrarlo fattivamente. Ringrazio Ascom per averci offerto una ulteriore
possibilità per sostenere le imprese, in particolare quelle di vicinato: un buon modo, credo, per
preservare quel patrimonio di socialità e capacita di relazione che ha sempre contraddistinto il territorio
e che è una caratteristica saliente della nostra banca”

La terza serata della rassegna “Autori a Corte”

da: organizzatori

Terza serata per la rassegna letteraria AUTORI A CORTE che si svolge normalmente presso il Giardino delle Duchesse ma per questo appuntamento si è tenuta presso la Sala Estense di Piazza Municipale. Il maltempo che ha funestato la città è che è stato il motivo del cambio di location non ha scoraggiato un comunque folto pubblico che ha assistito prima all’ANTIPASTO D’AUTORE con la presentazione di due volumi di racconti rispettivamente Noci e bauli di Lucia Boni e Racconti neri di Patrizia Benetti e poi si è gustata la splendida performance di Giulio Cavalli che ben coadiuvato da Marco Zavagli ha intrattenuto gli astanti per quasi due ore parlando a 360% di mafia e politica partendo dal suo volume L’innocenza di Giulio. Cavalli favorevolmente colpito dalla sala estense da lui definita:”un piccolo gioiello” ha salutato promettendo di ripassare per Ferrara con il suo prossimo spettacolo che debutterà a Napoli ad ottobre.
La serata, come da prassi, è stata allietata da una degustazione offerta dall’Antica Osteria delle Volte di Ferrara.

Israele e Palestina, note di pace dal piano di Barenboim

Tutti coloro che credono fermamente nella “politica come professione,” benché a gran parte delle classi dirigenti odierne manchino in modo manifesto e perentorio quelle tre qualità che Weber attribuiva all’uomo politico (passione, senso di responsabilità e lungimiranza), probabilmente rigetteranno l’accorato appello al dialogo e alla pace lanciato dalle pagine del Berliner Morgenpost dal celebre pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim, direttore dell’Opera di Berlino, di duplice cittadinanza israeliana e palestinese (!), a lungo impegnato per la pace in Medio Oriente,

I vari congiurati del conflitto israelo-palestinese, i diversi signori della guerra palesi ed occulti, i molti machiavelli sparsi nel Vicino Oriente, ma anche le vittime di entrambe le parti, stremate dai lutti e dal dolore, probabilmente avrebbero da eccepire alla semplicità di Daniel Barenboim che afferma in modo piuttosto risoluto: Es gibt keine militärische Lösung, “non c’è una soluzione militare” (al conflitto israelo-palestinese).

Probabilmente ciascuna delle parti in causa condivide in fondo, in segreto, questa affermazione semplicemente per ragioni pragmatiche o per realismo politico – con un ragionamento che forse potrebbe assomigliare al seguente: anche se una vittoria militare sarebbe tecnicamente possibile, i suoi costi politici sarebbero fin troppo eccessivi, per cui è meglio usare la forza solo fintantoché ci sarà possibile e accettabile per i parametri della diplomazia occidentale, per tornare così alle trattative…

Si tratta ovviamente di un percorso che non rispecchia nessuna delle doti civili idealmente ascritte al “politico di professione,” – un percorso, tra l’altro, miope, di brevissimo respiro ed aspramente criticato anche da diversi esponenti dei servizi di sicurezza israeliani. L’ex direttore dei Servizi Segreti interni (Shin Beth) e analista Yuval Diskin, in un’intervista all’edizione inglese del settimanale tedesco “Der Spiegel,” ad esempio, critica aspramente la politica di forza di Netanyahu e paventa i costi di un’azione militare che per una sua piena realizzazione richiederebbe uno o due anni con l’inimmaginabile conseguenza di provocare due milioni di profughi palestinesi.

A dire il vero, le parole di Daniel Barenboim sembrerebbe quasi banali, probabilmente condivise da tutti i cosiddetti “uomini di buona volontà,” se non fosse per un dettaglio, una piccola ma importante sfumatura che quasi stranisce chi legge il suo appello, aspettandosi solo musica e buoni sentimenti. Leggiamo: “Noi palestinesi abbiamo l’impressione di dover trovare finalmente una soluzione giusta. Dal profondo del nostro cuore ci struggiamo per la giustizia, per i diritti che spettano a ciascun popolo su questa terra: autonomia, indipendenza, libertà e tutto che ciò comporta. Noi israeliani abbiamo bisogno che venga riconosciuto il nostro diritto a vivere sullo stesso lembo di terra. La divisione della terra potrà avvenire solo dopo che entrambe le parti non solo avranno accettato, ma anche compreso che noi possiamo vivere fianco a fianco e certamente non dandoci le spalle.”

È straordinario questo richiamo al “noi:” “noi palestinesi,” “noi israelieni.” Straordinario soprattutto perché proviene da un grande artista che ha consapevolmente accettato una doppia cittadinanza e un doppio passaporto, israeliano e palestinese. Un artista insomma che non parla semplicemente “in prima persona,” ma riconosce anzi di essere già egli stesso ben più che una sola persona, bensì un insieme di possibili identità, perlomeno “due:” palestinese ed israeliana. È da questa concreta consapevolezza d’essere non un monolitico “io” ma un “io” plurale e doppio che nasce anche solo la possibilità verbale di lanciare un appello comune effettivamente da entrambe le parti in causa.

Non è la prima volta che gli artisti sanno parlare ben più profondamente dei politici. Mi piace pensare che sia la bellezza della musica ad avere ispirato Barenboim in modo da poterci ricordare ancora un volta il celeberrimo detto di Dovstojevsky: mir spasiet krasota. Cioè, sulla base dell’ambivalenza del termine mir (“mondo,” “pace”): non solo “la bellezza salverà il mondo” ma anche “la bellezza salverà la pace.”

Il profugo senegalese

Spesso ho avuto occasione, a Ferrara, di incontrare un profugo proveniente dal Senegal, una persona estremamente cortese e profondamente triste. Ogni giorno lo trovo, in piedi, all’angolo del nostro bar abituale, gestito da una meravigliosa famiglia che si impegna molto a favore dei profughi giunti dall’Africa. Tanto che una famiglia somala considera e rispetta Adriano, il proprietario del bar, come fosse il suo “nonno”. Lamin, il profugo senegalese che, giorno dopo giorno, sta all’angolo del bar di via Garibaldi, ha dovuto lasciare in Africa sua moglie e i tre figli piccoli, a cui invia regolarmente soldi – ma da dove li prende? Da quello che gli mettono in mano in una giornata? Certo, bisognerebbe “verificare” la sua versione, ma io credo che sia veritiera. Si rivolge con grande rispetto ad ogni passante, parla anche con gratitudine di molti di essi ma, dice, a volte il razzismo di alcuni degli italiani che passano è difficile da sopportare. All’ora di pranzo, quando quasi tutti i negozi sono chiusi, l’ho visto spesso da solo, in un angolo d’ombra vicino al Duomo di Ferrara. Con una bottiglia d’acqua, un pezzo di pane e una qualche verdura in mano… Nel pomeriggio, poi, si rimette per qualche ora all’angolo del solito bar. Ma cosa c’è di tanto particolare in questa storia del profugo senegalese a Ferrara? mi chiedono giornalisti italiani e tedeschi. Posso solo rispondere: appunto, proprio questa domanda. La presenza dei profughi da tutto il mondo è diventata normalità nella nostra vita quotidiana. Un bel segno della vita globale di adesso, dicono alcuni amici. No, un brutto segno dell’aumento della povertà globale dicono altri. Cosa si può fare? Resta solo il riferimento alla Bibbia e alla storia del buon samaritano, o di Lazzaro? Abramo disse all’uomo ricco: “Figlio, ricordati che nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. Sì, sono tormentato anch’io, non per la mia ricchezza personale ma per dare una risposta giusta alla domanda: che fare nei confronti della povertà che si vede dappertutto e che aumenta, in Germania (sì, anche in un paese insomma ricco), in Italia, all’angolo di una Bar a Ferrara?

Brano tratto da “Diario della Pianura” di Carl Wilhelm Macke