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Giorno: 11 Settembre 2014

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 11 settembre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter dell’11 settembre 2014

ISTITUZIONE SCUOLA – Da lunedì 15 settembre la struttura di via del Salice aprirà ai piccoli ospiti
Cinquanta posti in più per bambini 0-3 anni con l’attivazione del nido d’infanzia “Il Salice”
11-09-2014

(A cura della direzione dell’Istituzione dei Servizi educativi, scolastici e per le famiglie del Comune di Ferrara)

Saranno cinquanta i posti di nido d’infanzia comunali in più per i bambini (da 0 a tre anni) della città a partire dal 15 settembre prossimo. Il Polo per l’infanzia “Il Salice”, già funzionante da giugno 2013 con il Centro bambini e genitori “Le mille gru” e da settembre 2013 con lo Spazio bambini “Le piccole gru”, ora si completa accogliendo altri nuovi piccoli ospiti nello spazio dedicato al nido.

L’organizzazione del nido prevede tre sezioni (piccoli, medi e grandi), un ampio salone organizzato per “centri di interesse” (spazi dell’incontro e delle storie, del morbido e del movimento, del gioco simbolico ‘del far finta di’) oltre che un laboratorio espressivo – manipolativo nel quale gruppi di bambini ogni giorno, accompagnati dalle loro educatrici potranno giocare, sperimentare, acquisire nuove competenze, divertendosi.
Non mancheranno inoltre i progetti di collaborazione tra i tre servizi educativi compresenti all’interno del Polo, aumentando l’offerta formativa di tutti i bambini e le famiglie che lo abitano.

La gestione del nido è stata affidata tramite gara d’appalto al Consorzio RES-Riunite Esperienze Sociali (che per il nido “Il Salice” sono le Cooperative Le Pagine e Il Germoglio), per la migliore offerta qualitativa del progetto pedagogico e organizzativo in quanto l’Istituzione dei servizi educativi, scolastici e per le famiglie si pone la priorità di mantenere alta la qualità dei Servizi educativi per la prima infanzia siano essi a gestione diretta (con personale comunale) che indiretta.

Sabato 6 settembre scorso si è tenuto il primo incontro con le famiglie dei bambini iscritti, nel quale Donatella Mauro, dirigente pedagogica dell’Istituzione, Laura Orlandini e Sabrina Scida, coordinatrici pedagogica e organizzativa di RES, hanno illustrato l’organizzazione del nido e concordate le date di inserimento delle bambine e dei bambini che, durante la riunione hanno già avuto modo di apprezzare gli spazi di gioco offerti.

Dall’8 di settembre sono stati riaperti inoltre tutti i nidi e le scuole dell’infanzia comunali, ad eccezione del nido Rampari (9 settembre) e del nido Il Trenino (10 settembre) per il ripristino degli spazi a seguito dei lavori di messa a norma antincendio degli edifici.

BENI CULTURALI – Venerdì 12 settembre alle 18.30 Messa officiata dal Vescovo alla presenza di autorità cittadine
Riapre la chiesa di San Giovanni Battista a Boara: il restauro dopo il sisma e la scoperta degli affreschi
11-09-2014

Venerdì 12 settembre, alle ore 18.30 con la Santa Messa officiata da S. E. Mons. Luigi Negri, Vescovo dell’Arcidiocesi di Ferrara e Comacchio, viene ufficialmente riaperta alla cittadinanza la chiesa di San Giovanni Battista a Boara, nel teritorio comunale di Ferrara.

Nel corso degli interventi di consolidamento e restauro della chiesa, resi necessari a causa del terremoto del maggio 2012, sono tornati alla luce lacerti di antichi affreschi tra cui porzioni di decori quattrocenteschi, una madonna con Bambino Gesù del Cinquecento, la raffigurazione di un vaso ed alcune fasce decorative verticali ed orizzontali di inizio del Seicento. Nelle lesene dell’arco sovrastante il presbiterio e l’altare, sono state inoltre rinvenute tracce di grottesche, di foglie d’oro e dell’originario colore azzurro della vòlta.
Tramite l’azione congiunta della struttura del Commissario delegato che ha stanziato circa 46 mila euro per i lavori di consolidamento strutturale della chiesa, a cui sono seguiti i lavori di sondaggio stratigrafico e di restauro degli affreschi sostenuti dal Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna per una cifra pari a circa 16 mila euro, ed infine, con l’intervento della parrocchia che ha finanziato il restauro degli altari laterali, degli intonaci della cappella del battistero e di altri interventi di rifinitura compreso il nuovo sistema di illuminazione a led, è possibile oggi di riconsegnare al pubblico un luogo di culto certamente valorizzato e più sicuro.
Oltre a Mons. Luigi Negri, saranno presenti e interverranno al termine della funzione, il commissario delegato Alfredo Bertelli, il direttore regionale Carla Di Francesco, l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi, don Stefano Zanella, direttore dell’ufficio tecnico dell’Arcidiocesi, il direttore dei lavori architetto Daniela Mandrioli e il restauratore Alberto Sorpilli che illustreranno con l’ausilio di immagini gli interventi eseguiti.

Giornalisti, fotografi e operatori video sono invitati

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna
Ufficio stampa: dr-ero.ufficiostampa@beniculturali.it – tel. 051.4298243
Responsabile dott. Raffaele Gaudioso raffaele.gaudioso@beniculturali.it

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Organizzatori e assessore Maisto hanno tracciato il primo bilancio dell’edizione 2014
Ferrara Buskers festival: aumenta il gradimento del pubblico, cala l’impatto ambientale
11-09-2014

Si è svolta questa mattina, giovedì 11 settembre nella residenza municipale, la conferenza stampa di presentazione dei dati relativi al primo bilancio dell’edizione 2014 del Ferrara Buskers festival, rassegna internazionale del musicista di strada che si è conclusa lo scorso 31 agosto.

Assieme al direttore artistico e al direttore organizzativo della manifestazione Stefano Bottoni e Luigi Russo, sono intervenuti all’incontro il vice sindaco e assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Ferrara Massimo Maisto, i componenti dello staff dell’associazione Ferrara Buskers festival e i rappresentanti del Gruppo Hera e di Ibo Italia.

>> Tutti i numeri e i dati del Ferrara Buskers Festival® 2014 (a cura degli organizzatori)

Successo di pubblico e riduzione dei consumi per la 27esima Rassegna Internazionale del Musicista di Strada.

Una manifestazione che ha colto nel segno. La 27esima edizione del Ferrara Buskers Festival® – dal 21 al 31 agosto 2014 – non ha deluso le aspettative. E a poco più di 10 giorni dalla chiusura della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, i dati raccolti mostrano una fotografia entusiasmante dove i numeri sul gradimento da parte del pubblico sono aumentati, mentre a ridursi sono solo i consumi. Ulteriore conferma che il festival è sempre più ecologico, grazie alle numerose ed efficaci iniziative green del Progetto EcoFestival, che da 4 anni definisce un nuovo modo di concepire la manifestazione. Per la prima volta, inoltre, il Ferrara Buskers Festival® ha organizzato la promozione quasi completamente in forma digitale, rinunciando alle affissioni di manifesti – tranne quelli messi in città – e potenziando i canali del web e i social media.

Gli Artisti.

Hanno partecipato 1.200 artisti, provenienti da 46 nazioni differenti e da tutti e 5 i continenti. Secondo una stima numerica sulle ore di spettacolo di questa edizione, il pubblico ha potuto godere idealmente di più di 2mila ore di show durante gli 11 giorni della manifestazione.

Il Pubblico.

Arriva da tutta Italia e aumentano di anno in anno gli spettatori che partecipano al festival raggiungendo Ferrara da vari Paesi stranieri, d’altronde si tratta di una rassegna multiculturale ed internazionale a tutti gli effetti. Quest’anno, su 780 persone intervistate, il 6,3% è arrivato dall’estero. L’anno scorso la percentuale si fermava al 5,7%, l’anno precedente al 5,6%.

Per la 27esima edizione, il pubblico – sempre sulla base del numero delle persone intervistate – ha raggiunto il centro storico estense da almeno 71 province italiane. E un dato rilevante è senza dubbio che il 35,4% dei visitatori ha scoperto Ferrara proprio grazie al festival.

La Solidarietà.

Le iniziative, da questo punto di vista, sono in crescita. Grazie ai volontari organizzati di Ibo Italia, posizionati alle porte ideali del centro storico per la consolidata iniziativa del Grande Cappello, sono stati raccolti 44mila euro, di cui 18mila euro serviranno per sostenere progetti di volontariato. Ibo ha visto la partecipazione di 87 volontari dell’età media di 24 anni, di cui 20 provenienti da fuori Ferrara e per i quali è stato organizzato un “campo di lavoro e solidarietà”. Complessivamente le ore di lavoro offerte dai volontari sono state ben 1.504.

Particolare rilevante tra gli eventi del Festival di quest’anno, è stato il concerto dei buskers presso la Casa Circondariale di Ferrara. Era la prima volta che i musicisti di strada si esibivano in carcere, per la gioia dei detenuti e del personale. Un momento molto emozionante anche per i due gruppi che hanno partecipato all’iniziativa: Ars Nova Napoli e Skarallaos.

Non è mancato, poi, il tradizionale appuntamento al Centro Diurno Maccacaro. Inoltre, per la prima volta, il festival ha sancito una partnership con Altromercato, per la promozione del commercio equo-solidale.

L’anteprima a L’Aquila.

Il festival è stato arricchito quest’anno da una speciale anteprima a L’Aquila. Il 21 agosto, lungo il percorso di quella che fino a poco tempo fa era la “zona rossa” aquilana, nel cuore del centro storico, si sono esibiti i 20 gruppi invitati, protagonisti della manifestazione. La città in poco tempo si è trasformata in un vortice di musica e di gente, che ha invaso completamente le strade, muovendosi tra palazzi incartati da impalcature, calcinacci e vie ancora chiuse. Il Ferrara Buskers Festival® ha acceso nuove luci sulla ricostruzione, suggellando un gemellaggio tra le due località ferite dal terremoto. Un abbraccio simbolicamente rappresentato dal caloroso saluto tra il sindaco aquilano Massimo Cialente e Tiziano Tagliani, primo cittadino di Ferrara. Un’esperienza che ha lasciato il segno. Il Ferrara Buskers Festival® On Tour ha poi fatto tappa a Comacchio (il 22 agosto) e a Lugo (il 25 agosto), accolto come sempre da un pubblico caloroso.

La Sostenibilità.

È stato il quarto anno per il Progetto EcoFestival che, realizzato in collaborazione con il main sponsor Gruppo Hera, ha già fatto guadagnare nel 2013 alla manifestazione la Certificazione Iso 20121, oltre al Premio CulturaInVerde.

In questa sorprendente edizione, 3mila litri di acqua sono stati distribuiti gratuitamente dalla “Sorgente Urbana” installata da Hera e situata in piazza Trento e Trieste. L’utilizzo della carta rispetto al 2010 è stato dimezzato: ne sono stati risparmiati 17 quintali. È stato però potenziato l’utilizzo del web per la promozione, con il risultato di + 100% di like sulla pagina Facebook ufficiale dell’evento nell’ultimo anno e un aumento dell’8,3% delle visite uniche sul sito ufficiale www.ferrarabuskers.com rispetto al 2013. Fondamentale per la riuscita dell’EcoFestival, la collaborazione degli eco-assistants dell’Associazioni CleaNap e dell’Associazione Viale K, che hanno presidiato i punti di raccolta differenziata. La novità green di quest’anno è stata anche la presenza di un punto di ristorazione vegano che è stato molto apprezzato dal pubblico, con circa 3mila presenze.

[vedere scheda scaricabile in fondo alla pagina]

L’Organizzazione.

Lo staff è composto dal gruppo di lavoro dell’Associazione Ferrara Buskers Festival® impegnato tutto l’anno (l’Ideatore e Direttore artistico Stefano Bottoni, il Direttore organizzativo Luigi Russo, la Responsabile musicisti invitati Roberta Galeotti, la Responsabile artisti accreditati Rebecca Bottoni e la Responsabile di amministrazione Enrichetta Ticchiati) e da 50 persone impiegate in vari servizi: segreteria, controllo aree, informazioni, merchandising, ecofestival. A ciò si aggiungono le tante persone che lavorano nei servizi di ristorazione e professionisti come fotografi, elettricisti, allestitori, fonici, operatori della sicurezza e le giornaliste dell’ufficio stampa.

Per informazioni: Associazione Ferrara Buskers Festival

Via Mentessi, 4 – 44121 Ferrara

Tel. 0532.249337 Fax. 0532.207048

E-mail: russo@ferrarabuskers.com

Sito web: www.ferrarabuskers.com

Ufficio stampa -> http://www.ellastudio.it

Ufficio stampa: Ella Studio di Carla Soffritti e C. – Via Capanna 18- 43038 Sala Baganza (PR)

Tel. + 39. 0521.336376 335.8388895 – E-mail info@ella.it Sito web www.ella.it

Dal sito www.ella.it è possibile scaricare testi e immagini (alta risoluzione)

INAUGURAZIONE – Lunedì 15 settembre alle 8,30 in via Bologna 152
Scuola Ercole Mosti: concluso il recupero post sisma, si riprendono le lezioni
11-09-2014

E’ prevista per lunedì 15 settembre alle 8,30 l’inaugurazione della scuola primaria Ercole Mosti (via Bologna 152), a conclusione dei lavori di ripristino e consolidamento antisismico curati dall’Amministrazione comunale di Ferrara a riparazione dei danni causati dal sisma del 2012.
Interverranno all’incontro inaugurale, che segna la ripresa delle attività scolastiche, il Commissario delegato per la ricostruzione post-sisma Alfredo Bertelli, il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, l’assessore comunale ai Lavori pubblici Aldo Modonesi e il dirigente scolastico Stefano Gargioni.

Giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati.

CONFERENZA STAMPA – Lunedì 15 settembre alle 11.30 nella sede della Camera di Commercio
Il Teleriscaldamento a Ferrara: progetti in campo
11-09-2014

L’assessora all’Ambiente, Lavoro e Attività Produttive del Comune di Ferrara Caterina Ferri interverrà lunedì 15 settembre alle 11.30 nella sala di Giunta della Camera di Commercio (via Borgoleoni 11 – 2° piano) alla conferenza stampa di presentazione di “Teleriscaldamento a Ferrara: progetti in campo”.

All’incontro con i giornalisti saranno inoltre presenti il presidente della Camera di Commercio di Ferrara Paolo Govoni e il direttore Teleriscaldamento Hera spa Fausto Ferraresi.

FERRARA BALLOONS FESTIVAL – La decima edizione della manifestazione verso il secondo week end
Nuovi appuntamenti venerdì 12 settembre al Parco urbano tra voli e decolli
11-09-2014

(Testo a cura degli organizzatori)

Il Ferrara Balloons Festival, l’evento sulle mongolfiere più importante in Italia e tra i principali in Europa, si avvicina al secondo weekend al Parco urbano “Giorgio Bassani” di Ferrara, dove proseguirà fino a domenica 21.
La manifestazione, giunta alla decima edizione e organizzata dal Comune e dalla Provincia di Ferrara, con il supporto di A.T.I. Mongolfiera, ha recentemente ottenuto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la Medaglia di rappresentanza in quanto evento meritevole nei rapporti con la società civile e dal Ministero del Turismo il riconoscimento di “Patrimonio d’Italia”.
Il programma della giornata di venerdì 12 settembre si aprirà immancabilmente con i voli dei giganti dell’aria: le mongolfiere degli equipaggi italiani e stranieri coinvolti nel Festival spiccheranno il volo libero alle 7.30 e alle 17, mentre i decolli vincolati si svolgeranno in successione dalle 17.30 alle 20.30.
Alle 8.30 suonerà per l’ultima volta la campanella dell'”Educamp – Scuole aperte per ferie!”, il campo multidisciplinare promosso dal CONI – Comitato Regionale Emilia-Romagna, che propone ai bambini dai 6 ai 14 anni sport e attività formative fino alle 18.00.
Dalle 9 alle 20 sarà pienamente operativo lo stand interattivo dell’Aeronautica Militare – C.O.A. Poggio Renatico, dove sarà possibile ammirare alcune delle strumentazioni di punta dell’AM.
Nella stessa fascia oraria, il pubblico baby del Festival potrà prendere parte ai laboratori didattici a cura di Dopla-Wigo.
Il pomeriggio al Parco urbano inizierà all’insegna dello sport, alle 16, con le prove libere di tiro l’arco, sotto la guida attenta e qualificata degli istruttori della Compagnia Arcieri e Balestrieri Filippo degli Ariosti, e quelle di duathlon (bicicletta e corsa), a cura del C.U.S. Ferrara Triathlon.
Dalle 16 alle 22 la Città Magica allestita dall’Ente Palio di Ferrara e dal Rione Santo Spirito accoglierà i visitatori nel proprio mercato rinascimentale, offrendo spettacoli di rievocazione storica e ottimi piatti della tradizione da gustare presso la locanda “La Sganzega”.
Di nuovo sport alle 17.30 e alle 18, rispettivamente con l’esibizione di pattinaggio artistico a cura dell’A.S.D. Quadrifoglio e con la lezione dimostrativa e le performance di Ju Jitsu promosse dall’A.S.D. Ju Jitsu Italia – sezione di Ferrara.
Occhi puntati al cielo alle 18 e non solo per i voli delle mongolfiere: a quell’ora atterrerà, infatti, al Parco Bassani l’elicottero NH500 dell’Aeronautica Militare.
Dopo il tramonto, terminate le partenze dei balloons, sarà di scena la musica, per chiudere la serata sulle note dei Bitter Coconut Deadfire e Dj Fist, al Camelot Cafè, oppure per ascoltare la Big Solidal Band presso la Città Magica.

Ferrara Balloons Festival – Ufficio Stampa Daniela Modonesi 0532 900713 333 2537218 www.ferrarafestival.it

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro del ciclo ‘La Grande Guerra’ venerdì 12 settembre alle 17
La letteratura e il cinema tedeschi sulla Prima guerra mondiale
11-09-2014

Sarà dedicato alla letteratura e al cinema tedeschi sulla Prima guerra mondiale il nuovo incontro del ciclo ‘La Grande Guerra e il Novecento europeo’ in programma venerdì 12 settembre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. A parlarne sarà Matteo Galli.
La rassegna di appuntamenti promossa dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara proseguirà i propri incontri mensili fino al novembre prossimo, cercando negli intenti degli organizzatori, di approfondire il significato di quel tragico evento che inaugurò ‘il secolo breve’ e fu causa di cambiamenti sconvolgenti per l’Europa del Novecento.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Nel corso dell’incontro di venerdì 12 settembre verranno dapprima presi in esame alcuni testi letterari molto famosi, in particolare gli inizi e gli epiloghi per tratteggiare alcune caratteristiche tipologiche relative alla Prima Guerra mondiale. Queste le opere: “Nelle tempeste di acciaio” (1920) di Ernst Jünger, “La montagna magica” (1924) di Thomas Mann, “L’uomo senza qualità” (1930-1942) di Robert Musil, “Gli ultimi giorni dell’umanità” (1922) di Karl Kraus, “All’ovest niente di nuovo” (1929) di Erich Maria Remarque. Successivamente ci concentreremo sul cinema tedesco per capire se le modalità operanti nei testi letterari sono le medesime oppure se i registi adottano strategie rappresentative diverse. Si tratteranno fra le altre pellicole la trasposizione del libro di Remarque girata in tempo reale da Lewis Milestone, “All Quiet on the Western Front” (1930), “Westfront 1918” (1930) di Georg Wilhelm Pabst e altri.

ASSESSORATO CULTURA – Fino a dicembre un ricco calendario di appuntamenti sul palco di via X Martiri
Risate, musica e ricordi nella nuova stagione del Teatro Verdi di Porotto
11-09-2014

Commedie dialettali, spettacoli musicali, canto corale, ma anche una rappresentazione in ricordo della Grande Guerra. La seconda parte della stagione 2014 del Teatro Verdi di Porotto, al via dal prossimo 26 settembre, è già proiettata verso le celebrazioni del centenario della fondazione dello storico spazio teatrale di via X Martiri. Otto appuntamenti in cartellone fino a fine dicembre, proposti da compagnie e gruppi artistici e musicali della scena locale, più un musical per la regia di Giampaolo Zardi e una prima teatrale, ‘Bonus track’, per la regia di Shamira Benetti. Oltre alle nuove edizioni dei corsi di teatro per adulti e ragazzi.
Curatrice dell’intera programmazione, con il patrocinio e il supporto del Comune di Ferrara, è come sempre l’Associazione Teatro Verdi di Porotto a cui, stamani in conferenza stampa, è giunto il ringraziamento e l’apprezzamento del vice sindaco Massimo Maisto. “E’ senza dubbio un’impresa coraggiosa ed eroica – ha dichiarato Maisto – quella che da alcuni anni l’associazione riesce a portare avanti tenendo aperta una struttura teatrale di pregio come quella di Porotto e offrendo al pubblico una programmazione varia e interessante, con proposte di tutti i generi e per tutte le età. Un impegno che richiede una costante opera di volontariato a beneficio della vita culturale della città”. “Auspichiamo – ha replicato in proposito il presidente dell’associazione Franco Ragazzi – che anche per questa nuova stagione il nostro lavoro sia ripagato da una significativa presenza di pubblico ai diversi appuntamenti in calendario”.
“Stiamo già preparando – ha rivelato poi il segretario dell’associazione Mario Montano – il programma dell’anno del centenario che speriamo possa essere anche l’anno del passaggio definitivo della proprietà del teatro all’associazione, a conclusione della procedura che ha visto il riconoscimento dell’usucapione dell’immobile a favore dei soci dell’ex Corale G. Verdi, decisi a consegnarlo alla popolazione. Il tutto con l’obiettivo di farne una sede di pregio dell’attività teatrale cittadina, magari in collegamento con il Teatro Comunale”.
“Da cento anni il Verdi di Porotto – ha sottolineato la vice presidente dell’associazione Shamira Benetti – cerca di interpretare il desiderio del pubblico di sognare attraverso il teatro e anche per questa fine 2014 e per il 2015 abbiamo voluto allestire un calendario ricco di proposte diverse e di qualità, con storie divertenti, fantasiose, ma anche di riflessione. E a chiudere l’anno in corso sarà un’autoproduzione: il concerto di Natale della Corale polifonica di Porotto diretta da Teresa Auletta”.

Questo il calendario 2014 del Teatro Verdi di Porotto:
– 26 settembre: Straferrara ‘Da servidor a padron’
– 10 ottobre: I maestri Luca e Sara ‘Special dance show’
– 17 ottobre: Filodrammatica mirabellese ‘Do bòcc e ‘na misura’
– 31 ottobre: Cento lire ‘Musica anni ‘60′
– 14 novembre: Shamira Benetti ‘Un secolo di storia’
– 28 novembre: Teatro minore Belli ‘Baiòcch da rìdar’
– 12 dicembre: I Scapadizz ‘Pirocia a l’inferan’
– 19 dicembre: Corale polifonica di Porotto ‘Concerto di Natale’

Per info: www.teatroverdiporotto.it

Meteo Web “potenzia” l’ebook transumanista di Roby Guerra (La Carmelina edizioni)

da: Roby Guerra

Futurismo e Transumanesimo, del futurista e transumanista ferrarese Roby Guerra (edito 2014 da La Carmelina in ebook) è stato segnalato da Meteo Web, sito prestigioso nazionale, nella sezione tecnologia, specializzato in meteorologia e cultura scientifica in generale, astronomia, scienze della Terra, geologia, prossimo all’INGV (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia)

Una ampia recensione del libro elettronico del ferrarese, che ha fatto il punto sul fenomeno transumanista, movimento culturale internazionale d’ispirazione scientifica e futuribile, emergente anche in Italia, con Guerra stesso tra i protagonisti italiani. Il libro del ferrarese, già a Transvision 2010 (Convegno internazionale, MIlano) e in diversi volumi della rivista dei Transumanisti italiani (Divenire), segnalato ulteriormente per la principale recente pubblicistica italiana del movimento, con i volumi dei vari Riccardo Campa, GIuseppe Vatinno, Roberto Manzocco…

info
http://www.meteoweb.eu/2014/09/fenomeno-transumanista/321901/

Cispadana: dopo il viaggio a Roma, il punto di vista di Valore e Rispetto

da: Stefania Agarossi, Gruppo consiliare Valore e Rispetto. Comune di Sant’Agostino (Fe)

L’incontro è avvenuto il 10 settembre negli uffici del Ministero dell’Ambiente. A riceverci il Dottor Carlo GianFrancesco, funzionario della Direzione per le Valutazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente. Presenti all’incontro Fabrizio Toselli, sindaco di Sant’Agostino (Fe), i tre capogruppi consiliari (Giovanni Bonaldo per Ricostruire il Futuro, Stefania Agarossi per Valore e Rispetto e Cinzia Vaccari per Massa Comune) e Samantha Gessi, Responsabile del Settore dei Lavori Pubblici.

Dal Dottor GianFrancesco si è appreso che al Ministero dell’Ambiente a oggi non risulta che la Cispadana sia entrata nella Legge Obiettivo. Siamo stati comunque invitati, come Comune, a scrivere al Ministero delle Infrastrutture – ente competente in merito – per verificare la cosa, come per verificare se tale opera è nello Sblocca Italia o meno.

Abbiamo inoltre appreso che il ministero dei Beni Culturali ha espresso parere negativo sul tragitto attualmente proposto come definitivo da Arc.

Per quanto riguarda invece la commissione di VIA sta ancora lavorando ed è in corso l’istruttoria/esame tecnico di tutta la documentazione, osservazioni e pareri ricevuti.
Al momento tuttavia non è possibile prevedere quando esattamente la Commissione esprimerà la sua valutazione in merito.

Importante comunque apprendere che se il procedimento in essere si risolverà con un decreto di concerto tra i due ministeri, e quindi i pareri dei due ministeri dovessero risultare discordanti, l’iter amministrativo prevede una valutazione di due possibili successive “strade” : passare la pratica alla Presidenza dei Ministri o emanare un decreto negativo.

Per quanto riguarda invece l’invio di osservazioni anche al di fuori dei tempi tecnici stabiliti, due le condizioni necessarie perché possano essere prese in considerazione: l’attinenza tecnica delle osservazioni al merito dell’opera e del tracciato proposto, e l’invio delle stesse prima che il gruppo istruttore emetta il proprio parere istruttorio da sottoporre alla plenaria di tutti i menbri della Commissione di Via.

La valutazione di Valore e Rispetto – Come si temeva ancor prima di partire, il viaggio a Roma ha permesso si di apprendere alcune novità e di fotografare in presa diretta la situazione attuale dell’iter amministrativo, ma non è risultato purtroppo in alcun modo risolutivo per comprendere il destino futuro di quest’opera né tantomeno del territorio di Sant’Agostino.
Si dovrà ancora attendere. Sarà si utile appurare se la Cispadana rientra o no nella Legge Obiettivo e nello Sblocca Italia. Ma di certo nulla si muoverà sino a quando non sarà approvata la legge di stabilità e si insedierà il nuovo Presidente della Regione. Perché saranno questi i veri elementi e fatti che sbloccheranno il futuro, qualunque esso sarà, di quest’opera.

Stefania Agarossi
Gruppo consiliare Valore e Rispetto, Comune di Sant’Agostino (Fe)

Una mano per la scuola continua questo fine settimana

da: ufficio stampa Agire Sociale CSV Ferrara

Sabato 13 e domenica 14 settembre la raccolta di materiali didattici nei punti vendita Coop Estense sul territorio ferrarese pensando al futuro degli alunni meno abbienti. Soddisfacente il risultato nel primo fine settimana di settembre

Continua sabato 13 e domenica 14 settembre la spesa solidale per la raccolta di materiale scolastico all’Ipercoop Il Castello e Le Mura di Ferrara e nei punti vendita Coop Estense a Copparo, ad Argenta e a Portomaggiore. “Una mano per la scuola” è promossa da Coop Estense in collaborazione con Agire Sociale Csv che coordina la rete di associazioni territoriali e volontari coinvolti nell’iniziativa per donare un corredo scolastico alle famiglie ferraresi disagiate con bambini e ragazzi in età scolare. Lo scorso fine settimana la generosità dei consumatori ferraresi ha messo a segno un risultato molto buono con circa 32477 articoli raccolti.

Anche in questo fine settimana chi lo vorrà potrà acquistare e donare articoli scolastici attraverso le speciali sportine che saranno distribuite da oltre 100 volontari nei diversi punti vendita: quaderni, biro, matite, gomme, astucci, zaini. Il donato sarà equamente distribuito alle 2671 famiglie ferraresi in difficoltà economica con circa 2500 bambini in età scolare seguiti dalle associazioni e gruppi caritas che hanno aderito alla raccolta benefica.

Fecondazione eterologa, approvata la delibera regionale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Le linee guida regionali sulla fecondazione eterologa sono operative.
La Giunta regionale ha adottato oggi, con la delibera n. 1487/2014, il documento presentato la settimana scorsa dall’assessore alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti.
“Abbiamo mantenuto l’impegno preso a metà agosto – osserva Lusenti – quando sostenevamo che su un tema così delicato era necessario intervenire subito entro i primi di settembre, per rendere esigibile pienamente e in modo omogeneo un diritto riconosciuto da una sentenza della Corte Costituzionale. Quell’impegno è stato rispettato: il 4 settembre le Regioni hanno condiviso e approvato gli indirizzi operativi, e ora la Giunta ha adottato la delibera regionale”.
La delibera definisce le modalità di erogazione delle prestazioni assistenziali per la fecondazione eterologa e i criteri di autorizzazione delle strutture sanitarie regionali, recependo così il documento con gli indirizzi operativi approvato dalla Conferenza delle Regioni a inizio settembre.
Per la fecondazione eterologa, come per l’omologa, le prestazioni sono a carico del Servizio sanitario regionale con il limite massimo di 43 anni per le donne riceventi e un numero massimo di tre cicli da effettuare nelle strutture pubbliche.
La compartecipazione alla spesa (ticket) del cittadino è prevista solo per gli esami diagnostici e di valutazione dell’idoneità della coppia, precedenti all’avvio dell’iter. Gratuita e volontaria è la donazione, così come gli esami e i controlli che devono effettuare donatori e donatrici. I donatori maschi devono avere un’età tra i 18 e i 40 anni, le donatrici tra i 20 e i 35 anni.
In Emilia-Romagna sono 21 i centri autorizzati (10 pubblici e 11 privati) per le tecniche di procreazione medicalmente assistita (pma). Tutte le strutture che eseguono procedure di pma possono già accogliere le coppie per avviare il percorso di fecondazione.

La delibera regionale su http://www.saluter.it/saluteroggi

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Elezioni regionali, si vota il 23 novembre

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Si voterà domenica 23 novembre 2014 per eleggere il Presidente della Giunta e l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Il via libera nella lettera d’intesa che il Presidente della Corte d’Appello Giuliano Lucentini ha trasmesso oggi al Presidente della Regione Vasco Errani.
La nuova legge elettorale regionale (n.21, del 23 luglio) prevede infatti che i comizi elettorali siano convocati con decreto del Presidente in carica, in accordo con il Presidente della Corte d’Appello.
La stessa legge prevede che il decreto sia pubblicato entro tre mesi dallo scioglimento dell’Assemblea (avvenuto in seguito alle dimissioni del Presidente della Giunta il 24 luglio scorso) e le elezioni si svolgano entro due mesi dalla pubblicazione del decreto.
Si voterà dunque domenica 23 novembre, in una sola giornata, dalle 7 alle 23.
Le liste e le candidature alla carica di Presidente dovranno essere presentate dalle 8 del 24 ottobre alle 12 del 25 ottobre. 45 giorni prima della data delle elezioni, i sindaci pubblicheranno il manifesto di indizione dei comizi elettorali.
Insieme al decreto col quale si indicono le elezioni, saranno assegnati i seggi alle singole circoscrizioni.

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Embargo russo ortofrutta – Rabboni su stop aiuti Ue

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagnaù

“Il meccanismo adottato dalla Ue non ha retto alla prova dei fatti. C’è bisogno di trasparenza, certezza dei dati, tracciabilità delle operazioni. Deve essere aiutato chi ha veramente il prodotto e non dei pezzi di carta.” Questo il commento dell’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia-Romagna Tiberio Rabboni alla decisione della Commissione europea di sospendere gli aiuti per il ritiro dei prodotti ortofrutticoli colpiti dall’embargo russo. “In Emilia-Romagna la macchina dei ritiri funziona bene – spiega Rabboni – proprio perché esiste un controllo pubblico di tutte le operazioni svolte fino alla consegna del prodotto all’ente benefico, che è la modalità di ritiro prevalente da noi scelta”

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Protezione civile – Approvato Piano di interventi da 9,7 milioni di euro

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Un Piano da 9,7 milioni di euro destinati ad affrontare le conseguenze del maltempo che tra dicembre 2013 e gennaio-marzo 2014 ha colpito l’Emilia-Romagna. Messo a punto dall’Agenzia regionale di Protezione civile, è stato approvato oggi dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. A questa somma, resa disponibile dal Governo lo scorso luglio con il riconoscimento dello stato di emergenza, si aggiungono 7 milioni di euro già destinati dalla Regione ad interventi di somma urgenza.
“Si tratta di un passo importante per rispondere alle necessità di territori e comunità messi ancora una volta alla prova dalle avversità atmosferiche – afferma l’assessore alla Protezione civile Paola Gazzolo -. Appena sono state assegnate le risorse statali, abbiamo lavorato con celerità per individuare le opere prioritarie da realizzare. Con il via libera ottenuto dal Dipartimento nazionale sarà ora possibile far partire i cantieri ed intervenire prima dell’inverno sulle criticità aperte”.
La maggior parte dei fondi sarà utilizzata per realizzare 88 opere: 7 interventi di somma urgenza per un totale di 450 mila euro e 77 lavori di ripristino per oltre 8 milioni di euro. 432 mila euro sono destinati a sostenere le spese per l’assistenza alla popolazione sfollata.
Tra le maggiori opere approvate rientrano: il consolidamento e il riallineamento delle campate del ponte di Gramignazzo in comune di Sissa Trecasali (Pr) per 1,1 milioni di euro; interventi sui dissesti attivi in comune di Tizzano Val Parma (Pr) per 610 mila euro; messa in sicurezza dell’abitato di San Leo (Rn) e realizzazione della variante alla circonvallazione di via Rosa per 770 mila euro; ripristino del transito sulla strada di bonifica Rosigneto-Vogilato e sulla strada provinciale 513R di Val d’Enza nel comune di Vetto (Re) per 325 mila euro; consolidamento del movimento franoso dei Sassi Neri in comune di Farini (Pc) per 210 mila euro; a Montevecchio nel comune di Cesena (Fc) per 300 mila euro e a Silla Montecchi nel comune di Gaggio Montano (Bo) per 160 mila euro.
“Ora siamo impegnati assieme agli Enti locali nel terminare l’analitica ricognizione dei danni registrati da privati e attività produttive – conclude Gazzolo – Su questa base proseguiremo il dialogo con il Governo per ottenere nuove assegnazioni di fondi per i risarcimenti destinati a cittadini e imprese”.

Replica del sindaco Marco Fabbri a Mauro Balestra (C.N.A. – Turismo)

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

A seguito dell’intervento odierno a mezzo stampa di Mauro Balestra, responsabile provinciale di CNA-Turismo, “spiace constatare – rileva il Sindaco Marco Fabbri – che ancora una volta questioni di primaria importanza vengano dapprima trasmesse agli organi di stampa e solo successivamente alle Istituzioni preposte ad occuparsene. La mail di Balestra – prosegue il Sindaco – è giunta solo questa mattina alle ore 9.49. Nonostante ciò, nello scorso mese di agosto si era già chiesto un incontro alla Provincia di Ferrara, Ente che si è impegnato ad appaltare i lavori di allargamento dell’imboccatura del porto-canale di Porto Garibaldi, avendone competenza e risorse all’interno del progetto, relativo alla costruzione dell’idrovia ferrarese. Poiché all’incontro dovranno essere coinvolti diversi Enti, la stessa Amministrazione Provinciale di Ferrara ha già assunto l’impegno di convocarlo nei prossimi giorni, tenuto conto che molti uffici, contrariamente al Comune di Comacchio, i cui impegni incrementano in maniera considerevole per tutta l’estate, hanno appena ripreso le attività dopo il periodo delle ferie d’agosto. Da parte nostra restano immutati volontà e impegno a risolvere la problematica lamentata degli operatori turistici della pesca sportiva e del trasporto passeggeri di Porto Garibaldi.”

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Lupo, risorse dalla Regione per contrastare gli attacchi agli allevamenti

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Al via gli interventi per contrastare gli attacchi del lupo agli allevamenti. Sono previsti in particolare contributi per l’acquisto di cani pastore. L’assessorato regionale all’Agricoltura ha approvato in questi giorni la graduatoria delle aziende zootecniche beneficiarie dei contributi per la prevenzione. Le domande ammesse a finanziamento, dopo le istruttorie provinciali, sono 78 per una cifra complessiva di 225 mila euro.
“La risposta al bando della Regione è stata decisamente buona. Altri interventi potranno essere finanziati attraverso il nuovo Psr che prevede risorse specifiche per prevenire i danni da fauna selvatica – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – ora i nostri tecnici si affiancheranno agli allevatori per accompagnarli nella fase di realizzazione dei lavori”.
Il contributo è al 100% del costo ritenuto ammissibile. La ripartizione per province vede capo-fila quella di Forlì–Cesena con 25 domande, 12 rispettivamente a Bologna e Parma, 8 a Rimini, 7 a Reggio Emilia, 6 a Piacenza, 5 a Ravenna e 3 a Modena.
Nei prossimi giorni un tecnico esperto, assieme ad un funzionario della Provincia, visiterà le singole aziende e con l’allevatore verrà concordata l’esatta esecuzione dei lavori. Al termine di tutti i sopralluoghi verrà stilata la graduatoria definitiva con la notifica del contributo ai singoli imprenditori.
Il provvedimento riguarda le aziende agricole zootecniche con allevamenti al pascolo di bestiame, in collina e montagna. I contributi serviranno all’acquisto di recinzioni di vario tipo comprese quelle elettrificate mobili e semipermanenti, dissuasori acustici faunistici (strumenti con sensori e timer che emettono luci e suoni ad alto volume) e cani da guardiania, ovvero cani da gregge di ceppo abruzzese. I tecnici incaricati dalla Regione oltre a verificare la corretta installazione degli strumenti acquistati , dovranno anche controllare, per quanto riguarda i cani, il rispetto delle norme sul benessere animale.

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Inaugurazione anno scolastico 2014-2015. Diretta web il 15 settembre da Reggio Emilia

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Un evento trasmesso in diretta web per augurare ai docenti, agli studenti e alle loro famiglie un buon anno scolastico. In occasione dell’avvio delle lezioni, il 15 settembre 2014, la Regione Emilia-Romagna e l’Ufficio Scolastico Regionale organizzano a Reggio Emilia, presso l’Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci, una iniziativa per affrontare alcuni temi importanti per il futuro della scuola e per testimoniare, con un esempio, come l’attenzione di tante imprese del territorio nei confronti della comunità si traduca in progetti concreti e proficui. La scuola da cui si trasmetterà l’evento è infatti uno degli istituti protagonisti di “Scuole in Rete”, iniziativa promossa e finanziata dal Gruppo Iren che rende disponibili alle scuole del territorio reggiano connessioni a banda larga per utilizzare al meglio la rete come strumento didattico.
All’incontro, aperto dai saluti del Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, saranno presenti l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi, il vice direttore dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari e Francesco Profumo, ex Ministro dell’Istruzione, ora Presidente del Gruppo Iren.
L’evento, trasmesso in diretta web a partire dalle ore 9.15, sarà visibile sui portali della Regione www.regione.emilia-romagna.it e dell’USR www.istruzioneer.it.

Coldiretti: grave stop aiuti UE a ortofrutta dopo embargo Russia

da: ufficio stampa Coldiretti

Per Coldiretti urgente rivedere in tempi stretti il provvedimento; gli aiuti vanno confermati ed estesi anche a prodotti esclusi, trovando maggiori risorse per il settore

“Lo stop agli aiuti per l’ortofrutta colpita dall’embargo russo colpisce duramente l’Emilia Romagna che è leader in Europa nella produzione di ortofrutta che sta attraversando unacrisi senza precedenti. Se il blocco dei finanziamenti per evitare frodi, dimostra l’attenzione alla corretta destinazione delle risorse pubbliche, la decisione Ue non deve però rallentare l’intervento arrivato già molto in ritardo e, soprattutto, deve essere l’occasione di rivedere la congruità degli stanziamenti”.
Così il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, commenta l’improvvisa decisione della Commissione europea di sospendere l’intervento straordinario di 125 milioni di euro destinati a sostenere i produttori ortofrutticoli colpiti dall’embargo russo a ritorsione delle sanzioni europee per gli scontri in Ucraina. L’intenzione della Commissione e di progettare entro pochi giorni un sistema più mirato a causa di un aumento sproporzionato di richieste di aiuto per alcuni prodotti. I produttori polacchi – spiega Coldiretti – avrebbero infatti presentato richieste per l’87% dei fondi destinati a sostenere tutti i produttori comunitari di ortofruttadeperibile, poiché le indennità di ritiro previste risultano molto interessanti in situazioni con costi di produzione più bassi. Si tratta della dimostrazione che – sottolinea la Coldiretti – è profondamente sbagliato non tenere conto delle diverse situazioni produttive tra i diversi Paesi nella definizione di misure di sostegno che risultano a questo punto particolarmente importanti e urgenti per l’Italia.
Secondo Tonello, che è anche vice-presidente nazionale di Coldiretti e che ieri ha partecipato ad un incontro al ministero delle Politiche Agricole, “è fondamentale cogliere questa occasione per rivedere l’impianto di un provvedimento, che si è rivelato inadeguato”. Per Coldiretti Emilia Romagna è fondamentale aumentare gli importi e rivedere la lista dei prodotti destinatari dell’intervento per evitare che produzioni importanti vengano escluse”.
L’ortofrutta – ricorda Coldiretti – è il settore produttivo del Made in Italy più colpito dall’embargo con le esportazioni che avevano raggiunto i 72 milioni di euro nel 2013 senza dimenticare i danni indiretti provocati dal rischio di invasione sul territorio nazionale di prodotti di altri Paesi che non possono trovare più uno sbocco in Russia. Complessivamente il danno diretto per l’Italia è stimato in circa 200 milioni di euro all’anno e riguarda oltre all’ortofrutta il blocco delle esportazioni delle carni per 61 milioni di euro e di latte, formaggi e derivati per 45 milioni di euro. Da segnalare che sono stati colpiti anche prodotti tipici dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano (per un importo di 15 milioni di euro), ma anche prosciutti a denominazione di origine.

Eat to Meet, una bella serata a cena con i giovani imprenditori della Cna

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Pienamente riuscito l’incontro alla Sala San Francesco, che ha visto la partecipazione di oltre 70 persone. L’iniziativa basata sul piacere di stare insieme per conoscersi e costruire relazioni economiche

Un bel clima, del tutto improntato alla informalità, ha caratterizzato l’incontro dei giovani imprenditori della Cna di Ferrara “Eat to Meet”, mercoledì sera, a Ferrara. Lo sfondo austero della Sala San Francesco ha fatto da cornice ai fitti dialoghi, intrecciati attorno alle tavolate, di giovani intenti a conoscersi e a parlare del proprio lavoro, dei problemi ma anche della passione per il proprio mestiere: difficile, ma fatto di entusiasmo e forte impegno.
“Fare rete è fondamentale per stare sul mercato”, ha ricordato nel proprio saluto agli intervenuti la presidente nazionale dei Giovani imprenditori Cna Stefania Milo. Ma per farlo le strade possono essere diverse.
“Nel nostro mestiere è difficile coltivare le relazioni tra le persone – ha, quindi, ragionato a voce alta la giovane imprenditrice di una famosa azienda di comunicazione del Ravennate, Marianna Panebarco – ma se non si dà il giusto valore alle relazioni, diventa tutto più difficile, per lo stesso nostro lavoro”.
E’ necessario, dunque, saper alimentare continuamente la capacità di dialogo. Ed è questo, infatti, il senso di questo incontro Eat to Meet, come ha puntualizzato Matteo Fabbri, presidente provinciale di Cna Giovani Imprenditori, aprendo la serata alla quale sono anche intervenuti, per un breve saluto, la presidente della Provincia Marcella Zappaterra e il presidente della Camera di Commercio Paolo Govoni.
Dopo i saluti e l’aperitivo, la parola è toccata agli oltre settanta imprenditori intervenuti alla serata, che hanno cambiato tavolo ad ogni portata, per favorire il massimo di circolarità e conoscere quanti più colleghi possibile. Il tutto, con la massima disponibilità e disinvoltura, Anche per il contributo del moderatore Roberto Ferrari.

Gruppo Hera e Ferrara Buskers Festival: applausi all’ambiente

da: ufficio stampa Hera

I rifiuti gettati nei cestini o a terra sono scesi del 56% negli ultimi tre anni. Erogati oltre 3.000 litri di acqua di rete, che hanno evitato l’uso e il conseguente smaltimento di oltre 6.000 bottigliette in plastica, corrispondenti alla mancata emissione in atmosfera di 3,5 quintali di CO2. Raccolti 50 chilogrammi di Raee

Duplice successo per l’edizione 2014 del Ferrara Buskers Festival, al quale il Gruppo Hera, main sponsor della manifestazione, ha come sempre collaborato con entusiasmo sostenendo il progetto ‘Eco Festival’. Si tratta di un’operazione “verde” tesa ad abbattere l’impatto ambientale della kermesse attraverso la riduzione dei rifiuti prodotti, l’intensificazione della raccolta differenziata, quest’anno anche con la raccolta di piccoli RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), e la distribuzione di acqua di rete.

Differenziata: raccolte 21,5 tonnellate di rifiuti
Nei giorni in cui si è svolta la manifestazione Hera ha raccolto nelle 44 isole ecologiche allestite nel centro storico (9 in più rispetto al 2013) 21,5 tonnellate di rifiuti differenziati, confermando il trend positivo dell’anno scorso.
La raccolta di imballaggi in plastica ha prodotto 850 chilogrammi di prodotto; un risultato importante ottenuto grazie alle politiche di riduzione dei bicchieri monouso. Un altro dato di rilievo riguarda la raccolta di circa 1,6 tonnellate di frazione organica, soprattutto grazie all’utilizzo di stoviglie compostabili e all’impegno profuso nelle attività nella raccolta.
Ottimi i risultati anche per la raccolta di vetro e lattine (16,8 tonnellate di materiale), ma il record spetta a carta e cartone con quasi 2 tonnellate di frazione raccolte (+47% rispetto all’anno precedente).
Da evidenziare la buona la qualità dei rifiuti raccolti, ottenuta grazie ai corretti comportamenti seguiti dai visitatori.

Gli ottimi risultati ottenuti sono stati frutto della collaborazione costante e dell’impegno spesi da tutti i soggetti coinvolti. Nel corso della manifestazione i tecnici e gli operatori Hera hanno presidiato costantemente l’area interessata dall’evento, mentre i ragazzi dell’associazione CleanNap di Napoli, “angeli della Monnezza”, e i volontari dell’associazione ”Viale K”, hanno informato e sensibilizzato gli spettatori riguardo alle corrette modalità di conferimento. Il pubblico che ha partecipato al Festival ha potuto usufruire di circa 44 stazioni ecologiche di base appositamente predisposte, in cui era possibile conferire separatamente carta, vetro, plastica, lattine e, presso i punti di ristoro, l’organico.

Rifiuti indifferenziati: la formula ‘Eco-Festival’ si è rivelata vincente
I rifiuti indifferenziati provenienti dallo spazzamento e dallo svuotamento dei cestini ha registrato un lieve aumento del 2,8%. Un dato assorbito dal positivo andamento dei tre anni dall’attivazione della formula dell’Eco-Festival. Infatti la quantità di rifiuti gettati nei cestini indifferenziati o abbandonati a terra è scesa del 56%.

3.000 litri di acqua di rete per dissetare il pubblico
Grande successo ha riscosso la “Sorgente Urbana”, l’erogatore di acqua di rete installato all’inizio dei portici del Duomo, che ha distribuito gratuitamente acqua frizzante, rinfrescata o naturale. Nelle serate del festival, davanti all’erogatore gli ospiti hanno sostato numerosi in attesa di potersi dissetare con acqua buona e controllata.
L’apprezzamento è stato dimostrato anche dai numeri: oltre 3.000 litri di acqua erogati nelle 9 serate dell’evento. Il consumo di acqua di rete si è tradotto nel mancato utilizzo di oltre 6.000 bottigliette di plastica da mezzo litro, con conseguente riduzione di contenitori di raccolta da svuotare e materiale da smaltire. Questo ha evitato l’emissione in atmosfera di circa 3,5 quintali di CO2. e si è tradotto in un risparmio economico per coloro che hanno usufruito di questo servizio.

Mezzo quintale di RAEE avviato a corretto recupero grazie al RAEE MOBILE
La novità di quest’anno ha riguardato la raccolta differenziata dei piccoli apparecchi elettrici ed elettronici, resa possibile dalla collaborazione tra il Gruppo Hera e il consorzio Ecolight. Il RAEE MOBILE, il contenitore itinerante di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), collocato a lato del Castello nel fine settimana, ha raccolto oltre 50 kg di apparecchiature. Un ottimo risultato per un’iniziativa tesa a sensibilizzare il maggior numero possibile di persone circa il beneficio ambientale ottenuto conferendo correttamente i rifiuti elettrici ed elettronici. L’azione di sensibilizzazione è stata sostenuta dalla presenza di due tecnici ambientali Hera, che hanno risposto alle domande e fornito chiarimenti alle centinaia di persone che si sono fermate presso il nuovo mezzo di raccolta dei RAEE. Il recupero di questi rifiuti, lo ricordiamo, porta enormi vantaggi: fa bene all’ambiente perché evita che vi siano immessi materiali dannosi alla salute e contrasta le pratiche di smaltimento illegale, sempre più diffuse e legate all’aumento della cosiddetta e-waste (spazzatura elettronica).

Spazzamento straordinario per una città sempre pulita
Oltre all’impegno sul fronte della raccolta dei rifiuti, Hera ha intensificato le attività di pulizia della città durante l’intero periodo del Festival. Prima e dopo gli spettacoli, nell’area in cui si svolge la rassegna e in quelle limitrofe, sono stati organizzati turni straordinari di spazzamento che hanno restituito ai Ferraresi una città pulita fin dalle prime ore del mattino.
Con l’adesione al progetto Eco Festival, Hera si è impegnata concretamente per favorire lla sostenibilità di una manifestazione complessa e articolata come il Ferrara Buskers Festival, nella consapevolezza che la gestione ambientale di ogni evento è parte integrante della sua progettazione, della sua organizzazione, del suo bilancio e del suo successo.

Domani a presentazione della candidatura di Ferrara a Capitale delle bandiere per la Tenzone Aurea 2015

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

Domani mattina, presso la Sala Arengo in Palazzo Municipale, verrà ufficialmente presentata alla stampa e alla città la candidatura di Ferrara come città ospitante per i XXXV Campionati Nazionali di Bandiere e Musici – A1 -Tenzona Aurea.
L’ultima tappa ferrarese dei Nazionali A1 risale al 2007, quando sul podio si affermarono Baraldi per il singolo e la coppia Zappaterra & Trabanelli, mentre il titolo andò a Città Murata. Andando ancora più dietro negli anni, la Tenzone Aurea sbarcò a Ferrara nel 1998, quando i nostri atleti “sbancarono”, vincendo tutti i titoli in palio – combinata inclusa – tranne quello del singolo tradizionale andato a Faenza.
L’intenzione di sfidare le altre città di bandiere d’Italia era già stata espressa dal presidente dell’Ente Palio Alessandro Fortini, al quale ha fatto eco anche l’Assessore al Palio di Ferrara Aldo Modonesi. “E’ stata una Tenzone Aurea combattuta, siamo tutti felici delle medaglie e dei preziosissimi titoli giunti portati a casa dai nostri atleti. Abbiamo tutti provato una profonda emozione l’assegnazione del premio “Matteo Chiodi” a Porta Solestà, è incedibile quanto questi ragazzi sappiano trovare energie e motivazioni in ogni momento della loro vita.- aveva detto Fortini al ritorno dalla Tenzone Aurea di Lecce 2014, la scorsa settimana – Senza dubbio non nascondiamo che ci piacerebbe poter portare la prossima Tenzone a Ferrara, perché una disciplina unica come questa trovi una collocazione ed un pubblico d’eccellenza. Ci lavoreremo sodo, promesso!”
Ferrara si presenterà quindi come possibile sede della XXXV Tenzone Aurea, il massimo campionato di sbandieratori: in gara nel 2015 ci saranno le migliori 20 “squadre” di atleti delle antiche discipline, e le Contrade di Ferrara saranno in prima linea per parteciparvi. Saranno infatti presenti – grazie alle qualificazioni già centrate nel corso del 2014 – gli atleti dell’Ente Palio di Ferrara (sotto la cui egida concorrono Borgo San Giacomo, Rione San Paolo, Rione San Benedetto, Borgo San Giorgio) e quelli di Rione Santa Maria in Vado, Borgo San Luca, Rione Santo Spirito, Borgo San Giovanni. Un motivo in più per portare i Campionati Nazionali a Ferrara.

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Domani, a Ponte d’Ambiente, sarà ospite l’Eurodeputata Elly Schlein

da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

Doppio appuntamento per venerdì 12 settembre a “Ponte d’Ambiente”, Festa Nazionale dell’Unità sull’ambiente, che si svolge a Pontelagoscuro zona via Venezia fino al 15 settembre.

Alle ore 18.30 è previsto l’arrivo dell’Eurodeputata PD Elly Schlein che sarà intervistata dal Direttore di estense.com Marco Zavagli.

Successivamente, alle ore 21.00 si terrà un’iniziativa dal titolo “La chimica verde: una prospettiva per l’Italia?” con Silvia Fregolent (Parlamentare PD), Giuseppe Rossi (Federchimica), Fabrizio Vigni (Ecodem) e Marco Versari (Novamont).

Vini doc, calcetto, biketour e sound brasiliano aspettando la Sagra

da: organizzatori

L’estate non è ancora finita al Lido di Spina dove, nel week end, fa tappa il tour di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla”. Il cartellone-contenitore di appuntamenti itineranti per la promozione dell’ormai imminente grande kermesse dedicata alla ‘regina delle valli’, coordinato da Delta Input e realizzato con il contributo di Comune di Comacchio, Provincia e Cciaa di Ferrara, fa tappa da venerdì 12 a domenica 14 settembre nel più meridionale dei Lidi comacchiesi. Si parte venerdì 12 alle 20,30 al Ristorante “Sabor Sea”, in viale Leonardo da Vinci 54, con il Welcome Dinner con i ‘doc delle sabbie’, cena con menu territoriale abbinato ai vini del Bosco Eliceo che propone antipasto freddo di mare; risotto al profumo di mare, fritto misto, caffè e sorbetto accompagnati ai vini del Bosco Eliceo della Tenuta Garusola – cooperativa Giulio Bellini (costo euro 30 a persona info: 0533 333800). Sabato 13 a partire dalle 14,30 eppoi per tutta la giornata di domenica in piazzale Caravaggio verrà allestito il campo da calcetto sul quale si disputeranno gli incontri del Trofeo Sicura GruppoA2A ‘due contro due’, torneo a tappe di calcetto per master e amatori, grandi e piccini, senior e coppie (info: 366 3561236). Sempre sabato, con ritrovo alle 18 ancora in piazzale Caravaggio, sarà Aperibike, minitour gratuito – con aperitivo finale – per appassionati delle escursioni su due ruote alla scoperta di storia e curiosità del Lido di Spina: dalle Vene di Bellocchio al canale Logonovo, fino alla Casa Museo Remo Brindisi.
Infine, domenica 14, ancora un appuntamento su due ruote da piazzale Caravaggio alle 10,30 con Navigando&Pedalando fra Sapori di Terra & Acqua, escursione guidata slow con integrazione fra percorsi in bici (di circa 20 km.) e navigazione nelle valli che si concluderà all’Agriturismo Quieto Vivere con degustazione di risotto al brodo di gò (antica ricetta comacchiese) e fritto misto di valle, accompagnati a vino ed acqua (costo euro 25 a persona – info e prenotazione obbligatoria 345 5684017) Mentre alle 12 ancora al Ristorante “Sabor Sea” sarà Brunch in Jazz con un appetitosissimo menu che prevede antipasto saltato della casa; spaghetti ai frutti di mare; grigliata mista di pesce, sorbetto; vino e caffè (euro 35 a persona insieme al ritmo ed al calore ‘live’ dei Barioca Duo. Sul palco saliranno infatti la cantante Chica Piazzolla, accompagnata dalle chitarre di Luca di Luzio in un repertorio bossa nova e samba dei brani più conosciuti della musica brasiliana e alcuni brani della canzone d’autore italiana.
Il Barioca Duo propone infatti sonorità originali che fondono il linguaggio della musica contemporanea con quello della tradizione brasiliana in un repertorio che raccoglie brani di Jobim, Baden Powell, V. De Moraes e arrangiamenti originali in stile Bossa nova e Samba di brani della canzone d’autore italiana.
I due musicisti si incontrano sul terreno della musica afrolatina dove la splendida voce di Chica Piazzolla dialoga con le versatili chitarre di Luca di Luzio, riuscendo a coniugare la tradizione della Bossa Nova con sonorità moderne ed arrangiamenti curati nei dettagli.

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Vancini: “Su tasse e parcheggi rischiamo una guerra tra poveri”

da: ufficio stampa Confartigianato

Da alcuni giorni si discute dell’esenzione del ticket del parcheggio, il sabato, chiesto da Ascom per rilanciare il commercio. Una proposta che inevitabilmente soddisfa anche i cittadini. Chi mai si tira indietro di fronte alla possibilità di risparmiare qualche euro? Al contempo, si comincia a parlare – come ogni anno di questi tempi – di legge di stabilità, bilanci degli enti locali e necessità di eliminare le spese improduttive per fare quadrare i conti. Un fronte su cui con difficoltà si trova la quadra tant’è che sorge il dubbio che esistano davvero. Si finisce così spesso per procedere con i tagli ‘lineari’ e l’aumento delle imposte, seppure con le dovute eccezioni. Il risultato è la politica dei tre bussolotti, si spreme a tutti per dare a qualcuno. Ora, l’esenzione il sabato dei parcheggi, chi favorisce? Forse gli esercenti. Forse, ma non è neppure detto. Perché non è detto che gli euro risparmiati arrivino nelle loro casse. Difficilmente è il costo della sosta a disincentivare lo shopping di chi, lo shopping, può permetterselo. Poi, è fuori dubbio che un’operazione di questo tipo favorirebbe il passeggio in centro e quindi la vista delle vetrine e la possibilità di acquisti. Allo stesso modo, però, se per aiutare i commercianti e i cittadini, con questa forma di incentivo indiretto, il Comune rinunciasse ai calcolati introiti di 500mila/600 euro di Ferrara Tua, gli altri imprenditori potrebbero chiedere di spalmare questa stessa cifra sulle aziende con tagli sui costi di gestione aziendale, partendo dall’Imu e dalla Tari su capannoni e negozi (gli stessi negozi che beneficerebbero della gratuità del parcheggio del sabato). In questo caso, peraltro, si tratterebbe di un incentivo di natura diretta e si potrebbe addirittura ipotizzare che a risentirne positivamente sarebbe l’occupazione e quindi la capacità di consumo delle famiglie. Imprenditori e lavoratori avrebbero più danari in tasca. Ora, è ovvio che ogni iniziativa che guarda alla collettività è di per se positiva. Ma è altrettanto ovvio che servono delle priorità. E che non si possono inaugurare ‘politiche’ che mettono in competizione tra loro gli operatori economici, creando dei precedenti. Perché, ribadiamo, se il Comune, in lotta con la diminuzione costante delle risorse, accettasse di non fare pagare il parcheggio il sabato, allora gli imprenditori e le famiglie potrebbero pretendere la riduzione delle imposte. Quindi ai 500/600mila euro di mancato introito per i parcheggi, dovrebbero aggiungersi i 500/600 mila euro per il taglio dell’Imu e Tari alle imprese e alle attività commerciali e i 500/600 mila euro per il taglio dell’Imu sulle abitazioni. Se i Comuni hanno questa possibilità, ben venga. Diversamente, la Confartigianato ritiene sia arrivato il momento di aprire ragionamenti che riguardino tutti, che vedano collaborare il Comune e tutte le associazioni di categoria, in reciprocità. Perché non siamo di fronte alla politica di Robin Hood, togliere ai ricchi per dare ai poveri. Ma ad una guerra tra poveri.

Giuseppe Vancini,
Segretario Generale Confartigianato

Ferrara Balloons Festival: il programma di venerdì

da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Il Ferrara Balloons Festival, l’evento sulle mongolfiere più importante in Italia e tra i principali in Europa, si avvicina al secondo weekend al Parco urbano “Giorgio Bassani” di Ferrara, dove proseguirà fino a Domenica 21.
La manifestazione, giunta alla decima edizione e organizzata dal Comune e dalla Provincia di Ferrara, con il supporto di A.T.I. Mongolfiera, ha recentemente ottenuto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la Medaglia di rappresentanza in quanto evento meritevole nei rapporti con la società civile e dal Ministero del Turismo il riconoscimento di “Patrimonio d’Italia”.
Il programma della giornata di Venerdì 12 si aprirà immancabilmente con i voli dei giganti dell’aria: le mongolfiere degli equipaggi italiani e stranieri coinvolti nel Festival spiccheranno il volo libero alle 7.30 e alle 17, mentre i decolli vincolati si svolgeranno in successione dalle 17.30 alle 20.30.
Alle 8.30 suonerà per l’ultima volta la campanella dell’“Educamp – Scuole aperte per ferie!”, il campo multidisciplinare promosso dal CONI – Comitato Regionale Emilia-Romagna, che propone ai bambini dai 6 ai 14 anni sport e attività formative fino alle 18.00.
Dalle 9 alle 20 sarà pienamente operativo lo stand interattivo dell’Aeronautica Militare – C.O.A. Poggio Renatico, dove sarà possibile ammirare alcune delle strumentazioni di punta dell’AM.
Nella stessa fascia oraria, il pubblico baby del Festival potrà prendere parte ai laboratori didattici a cura di Dopla-Wigo.
Il pomeriggio al Parco urbano inizierà all’insegna dello sport, alle 16, con le prove libere di tiro l’arco, sotto la guida attenta e qualificata degli istruttori della Compagnia Arcieri e Balestrieri Filippo degli Ariosti, e quelle di duathlon (bicicletta e corsa), a cura del C.U.S. Ferrara Triathlon.
Dalle 16 alle 22 la Città Magica allestita dall’Ente Palio di Ferrara e dal Rione Santo Spirito accoglierà i visitatori nel proprio mercato rinascimentale, offrendo spettacoli di rievocazione storica e ottimi piatti della tradizione da gustare presso la locanda “La Sganzega”.
Di nuovo sport alle 17.30 e alle 18, rispettivamente con l’esibizione di pattinaggio artistico a cura dell’A.S.D. Quadrifoglio e con la lezione dimostrativa e le performance di Ju Jitsu promosse dall’A.S.D. Ju Jitsu Italia – sezione di Ferrara.
Occhi puntati al cielo alle 18 e non solo per i voli delle mongolfiere: a quell’ora atterrerà, infatti, al Parco Bassani l’elicottero NH500 dell’Aeronautica Militare.
Dopo il tramonto, terminate le partenze dei balloons, sarà di scena la musica, per chiudere la serata sulle note dei Bitter Coconut Deadfire e Dj Fist, al Camelot Cafè, oppure per ascoltare la Big Solidal Band presso la Città Magica.

Cresce l’interesse per la mela Fujion: quattro nuove adesioni al progetto del CIV

da: Consorzio Italiano Vivaisti

Quattordici gruppi privati e cooperativi hanno aderito con un impegno complessivo di 180 ettari sottoscritti, di cui 50 già coltivati. Visite tecniche previste a fine settembre

E’ passato un anno dalla presentazione del progetto della mela Fujion* elaborato dal CIV- Consorzio Italiano Vivaisti di Ferrara e si registrano sempre nuove adesioni da parte del mondo produttivo. Rispetto ai dieci gruppi privati e cooperativi che aderirono subito al progetto – Agrintesa (Ra), Coop Frutta Castelbaldo (Pd), Afe (FE), Soc. Agr. Melavì Soc. Coop (Sondrio), SFT (Trento), Patfrut (FE), CICO (FE), TC Frutta (FE), Co.Fru.Ta. (Baruchella), Pempacorer (Bagnacavallo RA) – si registrano ad oggi quattro nuove adesioni: Beoletto (Costigliole Saluzzo –CN), Jolly Soc. Coop (Verzuolo- CN), Opoe (FE), Calenna (Presenzano – CE) per un totale di 180 ettari sottoscritti. Degli ettari prenotati, 50 sono stati già attualmente piantati. I produttori interessati sono invitati a far richiesta di disponibilità di quote del progetto ai gruppi di produttori sopracitati al fine di riuscire a prenotare gli ettari di interesse e garantirsi le relative piante.
Sul fronte europeo il CIV è in fase di trattativa avanzata con una azienda leader dell’Ungheria per la gestione esclusiva della varietà per un totale di 250 ettari nei prossimi 5 anni nel territorio ungherese.
La varietà Fujion è stata presentata dal CIV tre anni fa nel corso di Interpoma nell’ambito della nuova serie di varietà “Sweet Resistants®”, mele dolci e resistenti alla ticchiolatura brevettate dal Consorzio vivaistico ferrarese. Tra queste la varietà Fujion evidenzia caratteristiche molto interessanti tra cui la facilità di colorazione in ambienti e situazioni climatiche difficili, epidermide non suscettibile al cracking e poco sensibile alle scottature, produzione costante e conservazione molto buona, sia come croccantezza che come sapore.
Il progetto prevede lo sviluppo della varietà per 750 ettari in tutta Europa nel quinquennio 2013-2018 attraverso la sottoscrizione di quote minime di 10 ettari ciascuna.
“Gli impianti pilota pregressi – dice il direttore generale CIV, Marica Soattin – mostrano una buona carica di frutti e quest’anno riusciremo ad avere i primi riscontri commerciali. Attorno alla fine di settembre e compatibilmente con lo stato di maturazione delle mele, prevediamo due giornate informative/tecniche”.

Isabella d’Este Gonzaga, percorsi turistici tra terra ed acqua: primo appuntamento sabato 13 settembre

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Il fascino di Isabella d’Este Gonzaga, dama del Rinascimento italiano, tra terra ed acqua: partirà il 13 settembre il primo dei quattro appuntamenti che ripercorrerà, attraverso la passeggiata nel centro storico della città e con escursioni fluviali – lungo il Po di Volano e nel Po Grande – i luoghi suggestivi del fastoso matrimonio tra due casate nobiliari e storiche celebrato nel 1490 tra Isabella d’Este ed il marchese Francesco II di Gonzaga. L’ iniziativa ha già avuto una sua gradita anticipazione nei giorni scorsi con una trentina di turisti svizzeri provenienti da Ginevra che hanno particolarmente apprezzato l’abbinamento originale e coordinato tra la visita in città ed il percorso sulla motonave Nena sul grande fiume. “Questa anticipazione ha dimostrato nei fatti – ha commentato Virna Comini presidente dell’Associazione Guide Turistiche di Ferrara e Provincia – la validità dell’iniziativa che ha proprio in quest’originalità dell’integrazione di due percorsi – tra Ferrara ed il Po – il suo punto di forza”.
Il progetto, promosso da Ascom Ferrara e realizzato concretamente dall ‘Associazione Guide Turistiche di Ferrara e Provincia si svilupperà poi su altre tre date (il 27 settembre ed il 4 ed il 18 ottobre). “Questo progetto nasce in modo coordinato con l’Associazione Guide e mira fornire elementi di svago e conoscenza sempre più ampia di Ferrara e dell’intera provincia- commenta Davide Urban direttore generale di Ascom Ferrara – lo scopo è quello di aumentare i motivi di attrazione turistica e di allungare concretamente i pernottamenti sul territorio a tutto vantaggio del Terziario”.
L e passeggiate guidate avranno il ritrovo alle ore 10.15 presso il campanile della Cattedrale di Ferrara e si snoderanno per circa due ore nel centro storico toccando alcuni dei luoghi cari ad Isabella (il Castello estense, la Cappella estense, la Cattedrale… ) Il percorso fluviale avrà il suo punto d’incontro al porto turistico in via Darsena, 57 alle ore 14.45 ed anche questo caso la durata della navigazione sarà di circa due ore.
Costo complessivo dell’iniziativa è di 20 euro a persona. Prenotazione obbligatoria entro le ore 17 di venerdì 12 settembre contattando lo 0532-210844 e partenza garantita con un minimo di 12 partecipanti.
Storia ed Ambiente ma anche gustosa enogastronomia: infatti il tutto sarà condito per chi lo vorrà con una degustazione di prodotti tipici di Ferrara con una piccola integrazione di cinque euro.

Domenica 14 settembre l’inaugurazione di SPace

da: organizzatori

Domenica 14 settembre dalle ore 17.30 in poi, presso la sede di Corso Isonzo angolo Via Piangipane (cortile interno dietro alla Carife), si terrà la cerimonia di inaugurazione di SPace, associazione sportiva dilettantistica affiliata AICS, che presenterà le proprie attività, tra cui corsi di Pilates e Danza, con la presenza straordinaria di Donato De Bartolomeo, docente FIF (Federazione Italiana Fitness).
I corsi di Pilates sono già attivi al lunedì e giovedì pomeriggio e nelle prossime settimane verranno aggiunte ulteriori fasce orarie e le altre discipline. Per informazioni e orari delle lezioni: cell. 370.3151027, email: space.ferrara@gmail.com, web: www.spaceferrara.it

Festivalfilosofia, dalla gloria alla celebrità. Una riflessione attuale

Tornano i giorni di Festivalfilosofia. Da domani (venerdì 12) a domenica 14 a Modena, Carpi e Sassuolo sono in programma quasi 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e cene filosofiche. Tra i protagonisti Bodei, Bauman, Augé, Nancy, Galimberti, Marzano, Severino, Recalcati, Bianchi, Baricco e Bergonzoni.

Un termine apparentemente desueto come quello di “gloria” si rivela dispositivo efficace per mettere a fuoco una questione cruciale dell’esperienza contemporanea: la celebrità. In programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 12 al 14 settembre in 40 luoghi diversi delle tre città, la quattordicesima edizione del festival prevede lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Gli appuntamenti sono quasi 200 e tutti gratuiti.

Il festival, che lo scorso anno ha registrato oltre 200 mila presenze, è promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, i cui fondatori – ovvero i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Provincia di Modena, la Fondazione Collegio San Carlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – sono i soci storici che hanno partecipato alla realizzazione del festival fin dalla prima edizione.

Piazze e cortili ospiteranno oltre 50 lezioni magistrali in cui maestri del pensiero filosofico si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni contemporanee della gloria. Il percorso tematico prenderà le mosse dal suo carattere splendente, che rimanda al potere attrattivo della luce, a un tempo condizione di visibilità e meta di ogni desiderio di elevazione. Quando si associa la gloria alle stelle, si opera dunque qualcosa di più di una semplice metafora. In questa chiave prenderà rilievo propriamente filosofico anche il fenomeno tutto contemporaneo delle “vite spettacolari”, che ha al suo centro la visibilità e la messa in luce di sé. Le trasformazioni dell’ambizione e la riabilitazione dell’onore indicheranno nuove implicazioni antropologiche e morali del riconoscimento sociale, fino a giungere alle nuove sfide della democrazia alla prova del consenso mediatico. Senza dimenticare che la gloria è un tentativo di lasciare una traccia, un’impronta riconoscibile, non solo nei monumenti materiali, ma anche nella rappresentazione immateriale di sé tipica dei social media.

Quest’anno tra i protagonisti si ricordano, tra gli altri, Enzo Bianchi, Roberta de Monticelli, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris, Umberto Galimberti, Giacomo Marramao, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Chiara Saraceno, Emanuele Severino, Carlo Sini, Gustavo Zagrebelsky e Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio. Nutrita la componente di filosofi stranieri: tra loro i francesi Jean-Luc Nancy, Miguel Abensour (spagnolo di nascita), Nathalie Heinich e Marc Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio; il franco-libanese Milad Doueihi; il tedesco Gernot Böhme; i britannici Zygmunt Bauman ed Ellis Cashmore; lo spagnolo Javier Gomà. In brillanti fuori pista saliranno in cattedra due protagonisti della narrativa e del teatro. Alessandro Baricco (lectio Rotary) leggerà e commenterà le gesta di Achille nell’Iliade, mentre Alessandro Bergonzoni pronuncerà sulla gloria un intervento pirotecnico e sorprendente.

Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: esperti eminenti commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della gloria, dal thymos platonico alla dottrina della magnanimità in Aristotele fino alla teoria dell’onore di Tommaso d’Aquino. Tra gli autori moderni, Guicciardini servirà per mostrare gli effetti dell’ambizione sulla scena politica, mentre con Hobbes emergeranno gloria e vanagloria come passioni del potere. Passando per lo snodo di Hegel, si incontrerà il tema cruciale del riconoscimento, mentre, arrivando alle questioni novecentesche, con Max Weber prende forma l’idea di potere carismatico e con von Balthasar la discussione teologica della Gloria si salderà alla teoria estetica.

Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo, in via di definizione, coinvolgerà narrazioni e performance, musica e spettacoli dal vivo, di cui saranno come d’abitudine protagonisti alcuni beniamini del pubblico. Non mancheranno i mercati di libri e le iniziative per bambini e ragazzi.

Oltre 30 le mostre proposte in occasione del festival, tra cui una personale di Mimmo Jodice, una mostra sull’iconografia di gloria della dinastia estense, una su Jamie Reid e lo schiaffo al potere del Punk inglese (con il sostegno di Gruppo Hera), una sulle celebrità in figurina, una sul ciclo affrescato dei Trionfi petrarcheschi nel Palazzo dei Pio di Carpi, e una dei ritratti Tullio Pericoli.

E, accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory per i circa settanta ristoranti ed enoteche delle tre città, nella notte di sabato 15 settembre è previsto il “Tiratardi”, con iniziative e aperture di gallerie e musei fino alle ore piccole.

(a cura di MediaMenteComunicazione)

Infoline: Consorzio per il festivalfilosofia, tel.059/2033382 e www.festivalfilosofia.it

LA STORIA
Feshion coupon, un successo ferrarese

“La cosa è cominciata quasi per gioco: ero cliente Groupon, ma molto spesso non riuscivo a trovare le offerte che mi interessavano qui nella mia città, a Ferrara. Perciò ho pensato di provvedere direttamente”. Alessandra Scotti racconta così la nascita di Feshion coupon, un marchio ferrarese che in un anno ha conquistato già qualche centinaio di clienti e conta oltre centomila persone che almeno una volta hanno visitato il sito.

“All’inizio ero partita con l’idea di creare delle opportunità di risparmio per me e la mia cerchia di amici e conoscenti, poi la cosa ha rapidamente preso piede ed è diventata un lavoro”. Un lavoro al quale Alessandra, che nella vita è ricercatrice universitaria a Farmacia, dedica tempo, passione e intelligenza. “La mia ambizione sarebbe quella di andare avanti nel percorso universitario, studiare mi è sempre piaciuto e non mi ha mai pesato. Però mi rendo conto che la strada è complicatissima. Così mi sono trovata e svolgere mansioni slegate da quella che è la mia formazione: abituata a composti e formule, mi sono dovuta cimentare con marketing, comunicazione, relazioni pubbliche. Devo ammettere che mi diverto e dedico a questa attività tutto il tempo necessario. E non mi sono mai fatta problemi sui sabati o le domeniche: quando serve si lavora anche la notte”.

Alessandra non lesina l’impegno: è operativa sedici ore al giorno di media e non lamenta la fatica. “La sera mi addormento serena, la mattina mi sveglio felice. Feshion è capitato per caso e spontaneamente ha preso piede, come quasi tutte le cose della mia vita”. Alessandra è giovane, 28 anni, ma dimostra consapevolezza e maturità. A questo equilibrio contribuisce Mirko, marito e prezioso consigliere. “Ci siamo conosciuti a scuola, stiamo insieme da sempre. Siamo molto affiatati e ci sosteniamo l’un l’altro”.

Dall’idea iniziale, quella dei coupon legati a promozioni commerciali, si è presto passati a un disegno più ampio. “Per farci conoscere abbiamo utilizzato Facebook, funziona benissimo!”. Alessandra è lanciata ora anche su eventi e iniziative, alcuni dei quali rivestono pure una valenza sociale. Come la ‘pizza street’, “un’idea nata parlando con gli amici Riccardo e Ylenia della pizzeria da asporto ‘Andrea e Lauretta’ di via Voltapaletto. Ci siamo posti l’obiettivo di fare qualcosa per animare la via, nell’ottica delle social street tanto in voga. Il primo anno, nonostante il maltempo è andata benissimo, questo fine settimana replichiamo e speriamo di coinvolgere ancora più persone”. E, con il coinvolgimento di partner istituzionali, sono nati anche ‘Ferrara in fiaba’, il ‘Cappellaccio street’ in via Cortevecchia, ‘l’Aperishow della domenica’…

“Quando mi sono resa conto che il gioco poteva diventare un lavoro ho costituito la società”. In questo modo, oltre a creare una redditizia occupazione per sé, Alessandra ha coinvolto altre quattro persone che la affiancano nel lavoro quotidiano. Conta infatti, oltre che sul sostegno, non solo morale, del marito Mirko Marangella, anche su Miriam Previati, grafico del gruppo, Antonella Schena che cura il filone delle iniziative rivolte alle famiglie e Barbara Manzoli che si occupa di quelle turistiche.

“Feshion è un marchio al quale sono affezionata – confessa Alessandra – perché ingloba l’idea di Ferrara, la città che con Mirko abbiamo scelto sette anni fa per viverci. Ed è Feshion la matrice attorno alla quale sviluppare gli ipotetici rami aziendali: i coupon, gli eventi, i corsi di formazione…”. Già, perché anche la corsistica è entrata a far parte del mondo di Feshion: cucina, fotografia, lingue, make up, manicure, barman, avvicinamento al vino e tante altre idee che prenderanno forma prossimamente.

Prima di arrivare a questo traguardo, Alessandra ha conseguito la laurea in Farmacia, facendo al contempo la ragazza immagine per sostenersi negli studi; ha vinto un dottorato di ricerca che le consente tuttora di continuare a coltivare la sua passione. E poi ha scoperto questa sua nuova vocazione. Ma si è guadagnata ogni cosa. “Studiare continua a piacermi e ad appassionarmi. Però con l’assegno da ricercatore dell’Università non si campa. Penso tuttavia che ci sia modo di trarre da qualunque cosa un’opportunità di guadagno, basta saperla inquadrare nel giusto verso”. E così ha fatto lei. Che ai suoi coetanei raccomanda di “non rassegnarsi, di scegliere su cosa puntare e di perseguire con convinzione e fiducia i loro obiettivi”.

A Montezemolo 27 milioni di euro, quei soldi sono anche nostri

La notizia che Luca Cordero di Montezemolo è stato liquidato dalla sua carica di presidente della Ferrari con una buonuscita di 27 milioni di euro è stata riportata dalla stampa con accenti lievi e con i toni della nota di colore. C’è stata una semplice presa d’atto, forse perché non è un politico, non si è infierito. A me la cosa fa ‘leggermente’ indignare. In generale, specie in una situazione di crisi come quella attuale, il fatto di per sé appare immorale. Ma nello specifico, vale la pena ricordare che il Gruppo Fiat, del quale Ferrari fa parte, dal 1977 al 2013 ha beneficiato di 7,6 miliardi di euro di finanziamenti statali. Possiamo quindi dire che quei soldi sono usciti anche dalle nostre tasche.

IL FATTO
Al via il Mercato della Terra in Alfonso I d’Este: buon cibo, cultura e socialità

Sarà come andare ad un’allegra festa paesana: da metà ottobre tutti i sabati mattina ci saranno banchetti e stand di produttori locali, assaggi di cibi particolari, e poi teatro, musica e cultura, il tutto nella cornice del baluardo della Montagnola, una delle zone più belle della città.
Grazie ad un’attenta opera di riqualificazione urbana dell’area, dopo la scelta di collocare negli edifici degli ex magazzini Amga la sede di alcune associazioni culturali come Sonika, la Musi jam (ex Banda filarmonica F. Musi) e il Teatro di Ferrara Off, l’Assessorato alla cultura va oltre, ospitando nel cortile della “cittadella” ex Amga il Mercato della Terra di Slow Food, che da metà ottobre arricchirà con il mercato dei piccoli produttori agricoli il panorama di proposte dedicate alla cittadinanza.
Abbiamo incontrato i protagonisti di quest’interessante operazione, l’assessore alla Cultura Massimo Maisto e il dirigente di Slow Food Italia Alberto Fabbri; per conoscere il punto di vista delle associazioni, ci siamo rivolti a Marco Sgarbi e Monica Pavani di Ferrara Off.

Cominciamo proprio da questi ultimi, “A ottobre avrete un nuovo inquilino, una presenza che un po’ si scosta dal vostro ambito. Cosa ne pensate, voi associazioni, di questo connubio tra attività culturali della città e produzioni enogastronomiche del territorio?”
“Ne siamo molto contenti, e condividiamo la volontà dell’amministrazione di valorizzare e revitalizzare la zona di via Alfonso I d’Este – Bagni ducali, nella quale stanno investendo da diversi anni. In questo senso, anche il Mercato della Terra rientra nell’ottica di creare un movimento di persone che possano essere attirate al tempo stesso da un’economia territoriale e da attività artistiche produttive locali.”

Come pensate di organizzarvi e di interagire con il Mercato della Terra, e soprattutto con la clientela che entrerà nella “cittadella”.

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Azione teatrale all’aperto, nel retro del Teatro Off

“Da parte di tutte le associazioni riunite all’interno della struttura c’è la volontà di essere attive durante le mattinate di ogni sabato, e di offrire a chi frequenta il mercato “assaggi” di lavori teatrali in fase di allestimento, prove aperte di musica, teatro e letture. Abbiamo scelto di non proporre spettacoli o letture completi, perché la gente verrà principalmente per assaggiare e comprare prodotti gastronomici. Ci piace però l’idea di “tenere aperte le porte” del teatro, dando la possibilità di assistere a performance già in atto, entrando e uscendo con grande libertà, o anche solo per dare una sbirciatina agli spazi, che sono appena stati ristrutturati e sono bellissimi.”

Possiamo quindi dire che chi verrà in Alfonso I d’Este il sabato mattina avrà la possibilità di fare assaggi di prodotti locali e assaggi di produzioni teatrali al tempo stesso, è così?

“Sì, un assaggio, una prova, qualcosa da gustare in velocità… in questo senso avevamo infatti trovato anche una sorta di slogan, abbinando “slow food” a “fast theatre”, tanto per rendere l’idea. Se volessimo trovare anche una relazione a livello “semantico” tra il Mercato della Terra e la fruizione di attività culturali, potremmo dire che entrambe le attività produttive, quella agro-alimentare e quella teatrale, mirano a “coltivare” prodotti locali, farli crescere e promuoverli, a beneficio dell’intera comunità.”

All’Assessore Maisto abbiamo chiesto se c’è effettivamente una visione programmatica in tutto questo, e quali considerazioni hanno portato alla decisione di scegliere il cortile degli ex-magazzini Amga come location per il Mercato della Terra di Slow food.
“Abbiamo preso in considerazione diversi posti come il Chiostro di San Paolo, il Giardino delle Duchesse e il cortile degli ex-magazzini Amga. Alla fine, in totale accordo con gli organizzatori, abbiamo preso una decisione in funzione di tre obiettivi. Il primo obiettivo è coerente ad un mandato del Sindaco, che ci chiede di allargare il centro storico: più volte il Sindaco ha detto che va benissimo valorizzare le nostre piazze, ma non ci sono solo le principali, piazza Castello, piazza Municipale, piazza Travaglio, ma anche tante altre zone della città in pieno centro o limitrofe da valorizzare. Ecco quindi che ci piaceva l’idea di porre l’attenzione su un luogo bellissimo, una delle zone più belle della Mura, che però nell’ottica ferrarese viene ancora percepita come “periferica”, quando in realtà si trova all’interno delle Mura, in pieno centro storico. La scelta di portare ai Bagni ducali lo stesso Assessorato, di organizzare il Reload Music Festival, di ospitare la sede di associazioni culturali, prima la Banda Musi, Sonika e ora il Teatro off, significa che l’Amministrazione si è data da tempo l’obiettivo di avviare una riqualificazione a tutto tondo di una zona che era stata un po’ abbandonata.
E questo si collega al secondo aspetto: per noi la riqualificazione della zona Baluardo delle Mura – Bagni ducali è sempre stato un progetto anche culturale, altrimenti il mercato di Slow Food sarebbe finito semplicemente nella logica commerciale di tutti gli altri mercati. E quindi la risposta è sì, alle spalle c’è un ragionamento che mira al recupero della tradizione enogastronomica, della cultura dei nostri prodotti, della filiera corta, e che si vorrebbe venisse accompagnato da iniziative di divulgazione dirette (ossia riferite ai prodotti commercializzati) e di tipo culturale, nel senso di rendere la situazione più vivace e piacevole con le proposte artistiche delle associazioni. Va detto che la disponibilità del luogo, durante le mattine dei sabati in cui ci sarà il Mercato, non sarà riservato alle associazioni che lì hanno sede, ma sarà aperto a tutte quelle che vorranno costruire iniziative. Rendere la location un luogo produttivo e ricreativo è un punto su cui stiamo puntando molto e di cui personalmente vado abbastanza orgoglioso.

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Il Mercato della Terrara di Slow Food a Bologna

Il terzo obiettivo, più legato a dire il vero ad una scelta degli organizzatori, era quello di distinguersi dagli altri eventi che si svolgono in centro. Slow Food è un marchio forte, ha un’identità autonoma, e quindi può permettersi di differenziarsi. La loro è stata comunque una scelta coraggiosa, soprattutto per una città come Ferrara, perché hanno deciso di puntare su coloro che scelgono effettivamente di acquistare prodotti locali e di qualità recandosi al Mercato della terra. Del resto Slow Food ha fatto la stessa scelta anche a Bologna: il Mercato della terra si tiene in p.tta Pasolini, nello spazio antistante il Cinema Lumière, che è in centro ma non in un luogo di passaggio. A Bologna è andata molto bene, speriamo lo stesso avvenga anche a Ferrara. Ci tengo a sottolineare che il Mercato della terra di Ferrara è il secondo mercato di Slow Food in una città capoluogo dell’Emilia Romagna, dopo Bologna; a parte quelli di Colorno e Imola, in regione non ce ne sono altri.”

Al dirigente di Slow Food Italia Alberto Fabbri abbiamo chiesto come vede l’inserimento deI Mercato della Terra in questo contesto di associazionismo culturale già presente nella location prescelta.

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Logo di Slow Food

“Il contesto che abbiamo trovato in Alfonso I d’Este è l’ideale, perché i Mercati della Terra rientrano in un progetto prima di tutto culturale. Non è un caso che il rapporto sia nato con l’Assessorato alla cultura. Ci abbiamo messo un paio di anni per trovare il luogo giusto, abbiamo fatto diverse visite a Ferrara e vari sopralluoghi, ma c’era sempre qualcosa che non si adattava alle nostre esigenze: il Chiostro di San Paolo riscontrava problemi di agibilità, il Giardino delle Duchesse grosse difficoltà logistiche per via della collocazione in pieno centro storico. Quando il vicesindaco Maisto ci ha proposto il cortile dell’ex Amga abbiamo capito che quello era il posto giusto, e la presenza delle associazioni culturali è stato un motivo trainante per noi. Quella che è avvenuta è stata una coniugazione naturale.”

Come pensate di relazionarvi con le associazioni? Loro pensano di proporre “assaggi” di teatro, letture e musica, vi piace l’idea?
“Le associazioni hanno dimostrato una grande disponibilità ad ospitarci, quindi vogliamo entrare in punti di piedi. Nel mese di settembre metteremo a calendario una serie di incontri per sviluppare insieme un rapporto fecondo e creare un bel luogo di socialità. L’idea degli assaggi ci piace molto ed è proprio in linea con la nostra filosofia, perché il Mercato ha tre obiettivi: il primo è quello di realizzare un mercato di economia locale a favore dei piccoli contadini; il secondo, dare la possibilità ai consumatori di fare la spesa settimanale offrendo un’ampia gamma merceologica, dal pesce alla carne, da frutta e verdura ai formaggi, ecc.; il terzo obiettivo è ospitare ogni volta un presidio Slow Food italiano, proprio per proporre alla clientela assaggi di prodotti diversi, provenienti dalle varie parti del Paese e lavorati con il principio del Buono, Pulito e Giusto, come recita il nostro motto”.

Quanti saranno i produttori presenti al sabato mattina e a quando il primo appuntamento?
“Abbiamo selezionato una trentina di produttori del territorio, alcuni saranno fissi, altri ruoteranno in funzione della stagionalità. Diciamo che ogni sabato ci saranno 20/25 produttori-espositori. L’inaugurazione sarà sabato 18 ottobre, dopodiché partiremo con un periodo di sperimentazione che durerà fino a dicembre, fase necessaria per tarare il tutto; da gennaio, invece, contiamo di essere a regime.”

L’INTERVISTA
Il Vesuvio, ferita e feritoia che fa riscoprire il senso della vita

Il regista Gianfranco Pannone ci parla del suo ultimo film documentario “Sul Vulcano”, viaggio poetico e filosofico alla scoperta della precarietà e di un fatalismo positivo, che resiste alla cieca e distruttiva azione degli uomini.

Domani, giovedì 11 settembre, al cinema Farnese di Roma sarà proiettato “Sul Vulcano” di Gianfranco Pannone, in occasione della rassegna “Locarno a Roma”. Il film documentario, prodotto dalla Blue Film con Rai Cinema e con il contributo del Mibact, dà una lettura poetica e filosofica della vita ai piedi del Vesuvio. Tra storie di vite vissute, preziosi materiali d’archivio ed evocazioni letterarie che vanno da Giordano Bruno al Marchese De Sade, da Giacomo Leopardi a Curzio Malaparte. Sul Vulcano fa sorgere spontanea una domanda: com’è stato possibile, tra case abusive e discariche d’ogni genere, produrre tanta bruttezza in così tanta bellezza?
Ferraraitalia ha intervistato in anteprima Gianfranco Pannone.

Gianfranco, tu hai scritto che Sul Vulcano prova a dare un senso a una “terra pazza”, che infine rappresenta tutti noi. Che cosa intendi?
Intendo dire che il Vesuvio è un po’ un’icona, un simbolo, del nostro Paese, dove esiste un mix del tutto particolare, paradossale, tra la vita degli uomini e la conformazione geologica del territorio. E’ il luogo dove la natura può riprendersi tutto all’improvviso, dove allo stato di incertezza si aggiunge una sorta di non senso, una follia malinconica quasi, della precarietà. Quando penso a Napoli e al territorio partenopeo penso a un Italia al quadrato, dove ci sono ferite aperte che diventano feritoie. Sarà un’idea forse un po’ troppo cristiana, ma credo davvero che la creatività umana passi attraverso la sofferenza, la ferita. E che Napoli, la Napoli di Edoardo de Filippo o di Troisi, ad esempio, sia l’incarnazione di questa malinconia che si fa creazione artistica. Poi,ovviamente, c’è la grande questione ambientale di un territorio dove l’urbanizzazione dissennata ha distrutto l’antica bellezza, in meno di un cento anni, così come avviene in molti altre parti d’Italia, basta seguire la cronaca e i continui casi di frane, alluvioni, dissesti geologici. E’ come se ci fosse una incoscienza collettiva, un fatalismo dissennato, con cui, per primi i politici, sembrano ignorare che si è a un passo dalla tragedia. Una follia negativa, che ha cancellato per sempre l’antica saggezza contadina rispettosa dell’equilibrio della natura.

Il fato è un tema partenopeo, certo, ma che tu, nel tuo lavoro, intrecci con molti riferimenti letterari…
Il fatalismo è una componente dei popoli partenopei e, in particolare, dei popoli che vivono “ai piedi della montagna”, il Vesuvio appunto. Una caratteristica che li accomuna anche ai siciliani, che vivono ai piedi dell’Etna e quindi anch’essi in una terra precaria, all’interno di un Paese precario. Il fatalismo però ha due facce. Una negativa, che è una sorta di cecità dissennata in base alla quale si può fare tutto e non controllare nulla, quella per cui si accetta tutto: discariche abusive, infiltrazioni camorristiche, urbanizzazione senza regole. E una positiva, che potremmo identificare con il panteismo di Giordano Bruno, che, non a caso, è nato a Nola. Nei brani del filosofo che ho scelto per il documentario, affidandoli alla voce di Toni Servillo, si parla del Vesuvio come di un amico che ti fa conoscere la vita, che te la fa apprezzare proprio perché così incerta e “sotto scacco”, a rischio tragedia. Questo fatalismo positivo nasce da un profondo rispetto per la natura ed è una dichiarazione di umiltà. Credo sia utile riscoprirlo in un’epoca come la nostra, dove è evidente che il mito del ‘900 dell’uomo che può controllare tutto e imbrigliare la natura è smentito dai fatti quotidiani. La natura dà e in un colpo solo può riprendersi tutto. Solo rispettando questo possiamo cogliere il senso della ricerca della vita nella morte, del sorriso nel pianto, come in qualche modo è rappresentato anche dalla maschera di Pulcinella, sintesi della drammaticità e della comicità malinconica partenopea.

Uomo e natura, anche in questo lavoro inviti a riflettere sul legame tra la vita delle persone e la vita del territorio. Che cosa simboleggiano i tre protagonisti Maria, Matteo e Yole?

Maria, Matteo e Yole sono tre vite ai piedi del Vesuvio, in un luogo unico al mondo, ricco di miti, storia ed evocazioni letterarie. Maria, che vive e lavora in un’azienda florovivaistica ai piedi di una villa vesuviana in abbandono, “coltiva” anche le proprie curiosità intellettuali ed è una custode discreta del vulcano. Matteo, pittore di talento, rimette in gioco le sue opere fatte con la lava, testimonianza di un legame profondo con la terra da cui non si è mai staccato. Yole, cantante “neomelodica”, vive la propria libertà di giovane donna conciliandola con un’autentica devozione per la Madonna, espressione popolare di un sacro che ha sempre caratterizzato il Vesuvio, da Dioniso/Bacco a San Gennaro. Sono tre facce diverse di una Napoli un po’ fuori dagli schemi, sono tre custodi del tempio del Vesuvio, non ancora contagiati dall’indifferenza e dall’incuria collettiva. Malinconici sì, ma nel senso positivo del rispetto profondo per la vita.

Vedi il trailer [clic per guardare]

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La locandina del film

L’OPINIONE
Buona scuola, cattiva maestra

Capisco che bisogna governare, capisco che la scuola è un malato grave, che non c’è tempo per spremere le meningi ed è molto più facile copiare dal nostro vicino di banco, in questo caso gli Usa.
Le sorprese scolastiche di Renzi altro non sono che la fotocopia, adattata a casa nostra, del programma, non poco sofferto, dei democratici d’oltre oceano con la benedizione di Obama.
Non quello del 2002, quando la riforma della scuola guadagnò una indiscutibile influenza con l’approvazione della legge federale, No Child Left Behind Act (Nclb). Ma i risultati, poi, non furono quelli attesi, anzi, assai deludenti. I test scolastici nazionali dimostrarono impietosamente che molti studenti, specialmente quelli delle minoranze etniche nei centri urbani, non raggiungevano le competenze attese in lingua e aritmetica, mentre un nuovo tipo di scuola , la charter school, stava cominciando a competere con la scuola pubblica tradizionale.
Il programma di Renzi con lo zuccherino della prospettiva di circa 200mila assunzioni, di soli docenti, entro il 2019, sembra studiato apposta per evitare il contraccolpo dei sindacati all’inequivocabile introduzione del “merit pay”, salario di merito.
Forse è bene ricordare, a chi non ha letto Teachers Versus Public, pubblicato a Washington dal Brookings Institution Press nel 2014, cosa potrebbe succedere anche nel nostro paese.
Nel settembre del 2012 gli insegnanti di Chicago hanno costretto a chiudere le scuole della città per sette giorni e più, le loro rivendicazioni andavano ben al di là del solito. Oltre all’aumento di stipendio la Ctu, Chicago Teachers Union, protestava contro l’introduzione della giornata scolastica più lunga, la valutazione degli insegnanti basata sui punteggi degli studenti ai test, contro la retribuzione di merito, e la creazione delle charter school (i dirigenti e gli insegnanti del Ctu avevano letto Shock Doctrine di Naomi Klein, una denuncia della privatizzazione del pubblico in tutto il mondo).
Quello del reclutamento e della formazione degli insegnanti è comunque la prima delle emergenze della scuola italiana, che nulla toglie a quanti in tutti questi anni hanno continuato a formarsi a costo di sacrifici personali e, per i quali, si dovrà prevedere pure una forma di riconoscimento.
Chi lavora nella scuola sa benissimo, senza infingimenti, che gli insegnanti variano ampiamente nella loro efficacia nel determinare i risultati degli studenti, per cui occorre considerare con attenzione il ruolo critico che giocano reclutamento, assunzione in ruolo e retribuzione per il successo formativo degli studenti. È per questo che oggi in tutto il mondo le politiche dell’occupazione degli insegnanti sono sempre più sotto controllo, in particolare la loro formazione.
Del resto è difficile negare che il mantenimento della retribuzione basata esclusivamente sull’anzianità finisce per proteggere il lavoro degli insegnanti inefficaci e pone l’interesse della categoria al di sopra di quello degli studenti, oltre ad andare a scapito dei tanti docenti validi e fortemente motivati.
Bene, dunque, “la buona scuola” muove da “buoni insegnanti”, incentivati professionalmente dal merito. Non è mai troppo tardi. Nessuno di noi si farebbe curare da un medico inesperto e professionalmente non aggiornato. A scuola invece sì. Tanto la scuola non ammazza.
È proprio qui che si insinua il tarlo di una domanda elementare, viene cioè da chiedersi che differenza ci sia tra le proclamate riforme della scuola dei governi precedenti e questa “La buona scuola” del governo Renzi. Questo titolo tra il target e lo slogan, dovrebbe essere rassicurante, ispirare fiducia e ottimismo.
Invece, confesso, che appeno letto sono stato percorso da un brivido nella schiena. Un po’ perché foneticamente troppo parente con “Il buono scuola”, in questo caso una sorta di tagliando di revisione della macchina “sistema scolastico”, ma soprattutto, ciò che inquieta è la lunga ombra di decenni di “cattiva scuola” che il faro della buona scuola produce intorno a sé. È come quello che ti dice «quel bambino è buono, l’altro invece è cattivo» poi, se mai, nella realtà si rivela tutto il contrario. È come un buon piatto, non è detto che tale sia per tutti. D’altra parte per i nostri vecchi era buona la scuola dei loro tempi.
Il fatto è che dentro agli aggettivi qualificativi, buono, cattivo, ci sta tutto e il contrario di tutto.
E allora riflettendo sullo stato della nostra scuola, la “buona scuola” dà l’impressione di essere ferma all’infanzia dei pensieri, se si riflette sulla ben più complessa portata del discorso formativo oggi.
Il profilo della buona scuola tracciato dal governo pare i disegni della settimana enigmistica, quelli che unisci con linee i diversi punti e ti viene fuori una figura. Sono dodici i punti segnati dal governo da unire per avere una buona scuola.
Però tra questi punti non ci sono né i bambini né gli studenti. È possibile che ci sia una buona scuola che non muova prima di tutto da loro? No, loro non sono considerati, si prendano il piatto che gli adulti gli confezionano. Eppure si citano come padri della patria educativa Maria Montessori, Don Bosco, Don Milani, perfino Loris Malaguzzi. Non mi pare che la loro preoccupazione prima fosse la scuola, ma i ragazzi! Anzi con la scuola ce l’avevano su tanto!
Allora viene il sospetto che si voglia impastare un pane nuovo con la farina vecchia. Ed è così a leggere attentamente, dall’immissione in ruolo dei docenti a quello che fino ad ora, sulla carta, sarebbe stato possibile praticare, dall’organico funzionale ai rapporti con il territorio, all’apertura delle scuole, ma non si è fatto per mancanza di risorse e di personale, non per colpe di una generica cattiva scuola, ma per responsabilità precise di una cattiva politica e di cattivi governi.
Ora, è difficile allontanare il dubbio che la necessità di sistemare il personale prevarichi ogni riflessione vera sullo stato della scuola italiana, sulla pesantezza dei suoi curricoli, sul fatto che tutto si debba apprendere a scuola. Slogan come “cultura in corpore sano” usati nel 2014, sono per lo meno irritanti, oltre che fuori luogo. Dite piuttosto che avete bisogno di sistemare gli insegnanti di scienze motorie, l’integrazione tra scuola e territorio si fa riconoscendo che a scuola non può essere fatto tutto e che gli apprendimenti possono essere conseguiti nelle strutture e nelle istituzioni che agiscono con competenza nel suo contesto ambientale, è sufficiente dare loro dignità riconoscendoli come crediti. La scuola buona oggi è quella che è capace di pensare un sistema formativo integrato al servizio del diritto allo studio delle persone, di superare le classi, i voti, gli orari rigidi e le bocciature.
Ancora una volta non si tratta di scuola buona, ma di scuola ben fatta, capace di portare a compimento questa rivoluzione, che Montessori, Don Bosco, Don Milani e Loris Malaguzzi hanno a loro tempo praticato.
È un capitolo questo che ancora attendiamo venga scritto. La buona scuola potrebbe esserne la premessa, solo questo di tante speranze oggi ci resta. Diversamente anche questa buona scuola sarà una cattiva maestra.

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