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Giorno: 14 Settembre 2014

I Free Jam colonna sonora di “Run Tune Up”, la mezza maratona di Bologna

da: organizzatori

“What about the funky?” dei Free Jam è stata la colonna sonora della Mezza Maratona di Bologna svoltasi il 14 Settembre nel cuore della città Emiliana, che come ogni anno ha accolto migliaia di partecipanti e pubblico. I testimonial di quest’ anno sono stati Gianni Morandi e Laura Fogli, campionessa olimpica.
I Free Jam scelti da Ervet , la società in house dell’ Emilia Romagna che si occupa della valorizzazione territoriale, hanno prestato le loro note per un progetto di grande valore ambientale ed umanitario: “Zero Waste”. Rifiuti Zero è il nome di questa iniziativa internazionale alla quale partecipano molti paesi del bacino Adriatico, con lo scopo di ridurre l’ impatto ambientale dell’uomo. Abbattimento dello spreco, riciclo dei materiali, uso di carta riciclata, raccolta differenziata capillare, uso di mezzi di trasporto elettrici sono solo alcuni dei temi di questo progetto.
Grande soddisfazione per la band ferrarese che sta collezionando numerosi riconoscimenti grazie al disco “What about the funky?” uscito nel 2012, che sta vendendo ancora in molti Stati Europei e d’ Oltreoceano. Vincitori del Pistoia Blues Contest 2013 si sono esibiti assieme alle stelle bel bues Robben Ford, Lucky Peterson e Robert Cray. Lo scorso Agosto sono stati ospiti del Jazz Etno Funky Festival uno dei più prestigiosi appuntamenti musicali in Slovenia.
Iarin Munari, autore del brano scelto per Zero Waste, batterista e produttore della band dice: “Siamo davvero molto felici di aver prestato le nostre note per una causa così nobile e che ci rappresenta profondamente. La sensibilizzazione a questi argomenti è fondamentale perché tutti possano capire che il nostro pianeta è un bene prezioso da preservare ed offrire alle generazioni future.”

Arriva a Ferrara l’Internazionale etnica radical chic

da: Roby Guerra*

Ferrara, l’Internazionale anti-italiana, con Boldrini special guest. Che ci va a fare Renzi? Ottava edizione per l’Internazionale, Festival del Giornalismo (del secolo scorso…. dal punto di vista memetico e postInternet), a cura della rivista omonima di Tullio De Mauro…. Festival fortemente voluto dal diversamente democratico ex sindaco Gaetano Sateriale (un primo cittadino che si è distinto a suo tempo per per avere privato i ferraresi dell’Ospedale cittadino, avallandone uno fuori città molto controverso tutt’oggi e per certa dissipazione culturale – 700 milioni circa per uno spettacolo di Ronconi!).
E come dice il sindaco attuale Tiziano Tagliani, PD, renziano ultima ora, un grande evento per la cultura e la conoscenza…. E certamente l’audience non mancherà in una città che da anni, piaccia o meno, scommette su arte e cultura e turismo (Franceschini come noto ministro con l’attuale premier), ma stranamente (?) ha il primato nazionale per disoccupazione esponenziale – come pur evidenziato da Il Sole 24 Ore, non da blogger disoccupati, come tempo fa il sindaco stesso defini alcuni bloggers molto critici sulla politica PD ferrarese.
Va da sé, piaccia o meno, lo iato ai limiti della schizofrenia politica di cui sopra, combacia perfettamente con il mito ferrarese dell’Internazionale… Non è necessario scomodare il Dottor Goebbels, già i romani era famosi (Ma loro vincenti..) per il Panem et Circenses , che caratterizza la vera strategia di controllo sociale in una città di matrice comunista, trend in corso dalla fine della seconda guerra mondiale, altro primato, tra pochi anni, oltre i 70 anni della fu Mosca, capitale dell’ex Unione Sovietica e del fu Comunismo… Internazionale… Già… come la rivista “sponsor” ben nota nei dibattiti culturali per certa costante e strutturale filosofia prossima all’anticapitalismo deja vu e sempre politicamente corretta autoreplicante come un automa cellulare stupido di Von Neumann.. Oggi portavoce di un Internazionalismo del pensiero unico a una dimensione, e naturalmente al passo con la ben nota deriva terzomondialista acritica che caratterizza l’Intellighenzia rossa in Italia, l’infame buon senso del buonismo, come direbbe Majakowskij! e del multietnico acritico che come previde una certa Oriana Fallaci e oggi urla (nonostante certa inquisizione) Magdi Allam (e anche magari 3 milioni di disoccupati italiani!) o liberi intellettuali come Pierfranco Bruni, sta trascinando l’Italia, con la complicità della inetta e filo Eurabia Unione Europea, verso un nuovo medioevo paleoelettronico! Basta ancora una volta sfogliare il programma, al di là delle App puntualmente aggiornate, streaming ecc. Anni fa si distinsero un certo Tariq Ramadan ex Guru dei Fratelli Musulmani in Europa, senza alcun scandalo cittadino e il figlio di un certo Sofri, ad esempio, quali semplici lapsus di certa filosofia sottostante, tra l’odio antioccidentale e il diversamente referenziato a sinistra tipico del postcomunismo…(o cattocomunismo..)… In questo 2014, persino l’inaugurazione dedicata alla tragedia (o omicidio colposo dell’Unione Europea e dei governi italiani inetti e complici mandanti morali?) di Lampedusa, la … Boldrini special guest e molti giornalisti o esperti terzomondialisti guarda caso polticamente corretti e chiaramente con scarsa simpatia verso L’Occidente (mera coincidenza ovviamente se di nazionalità siriani, congolesi, marocchini ecc.). in primo piano. Poi certamente in mezzo anche molte figure più neutre (ma qualcuno de Il Giornale o qualche giornalista internazionale.. magari dell’area di Marina Le Pen o persino qualche giornalista ebreo pro Israele e contro Hamas,,, indicibile, anzi provocazioni fasciste!), pezzi grossi del Washington Post e via dicendo, ma si sa, anche i Romani spesso romanizzavano i popoli indigeni conquistati.(Lo sterminio in corso dei cristiani nel mondo naturalmente, al posto della Tragedia di Lampedusa, impensabile per i compagni intellettuali che non sbagliano mai….).
La differenza è che, piaccia o meno, i Romani portavano almeno la civiltà “contingente” dell’epoca, mentre certa Invasione anche intellettuale multietnica acritica, assomiglia parecchio ai bacelli celebri de L’Invasione degli Ultracorpi, in questo caso con Marziani assimilatori dei corpi e dei cervelli degli… italiani, piaccia o meno, storicamente meno evoluti, anzi tutti fautori di un nuovo medioevo con certi valori incompatibili con la democrazia, il fu o futur progresso, e anche le nostre tradizioni cattoliche….
Ciliegia finale, anche Matteo Renzi alla Kermesse radical chic…; che ci va a fare? già la sua politica pro clandestini e stranieri è un baco grave del suo breve governo. Certamente la filosofia culturale che incontrerà è la stessa contraria alle sue pur impacciate riforme, mica è amato Matteo dall’Intellighenzia … del pensiero unico… E’ il solito funambolismo, realpolitik anche apprezzabile, ma tra PM neogolpisti e diversamente rottamatori nostalgici di D’Alema e Bersani eccetera, la corda è già molto tesa.. Speriamo che semplicemente e machiavellicamente ci vada a studiare, a imparare la voce del Padrone rosso intellettuale ultra snob che tanto piace ai ferraresi o a certa generazione giovane radical chic che a Ferrara,, si diceva, schizofrenia politica, un giorno inaugura il Museo ebraico e l’altro , molta intellighenzia ferrarese estrema sinistra e centri sociali (ma non solo locale) chiede sanzioni e accusa di genocidio Israele perché si difende con efficacia e successo dai rivoluzionari di Hamas palestinesi!
Ma sia una lezione istruttiva, appunto alla Machiavelli, con esiti opposti al politicamente corretto.
In fondo l’Internazionale a Ferrara, anticipa soltanto di qualche settimana Halloween, è un festival diversamente Zombie (rossi!).

http://cinquewnews.blogspot.it/2014/09/Invasione-intellettuale-multietnica-acritica-assomiglia-parecchio-bacelli-celebri-LInvasione-degli-Ultracorpi.html

*Membro scuola romana di filosofia politica

Mercoledì 17 settembre, Via de’ Romei in festa! Una serata di eventi da vedere, provare e gustare

da: organizzatori

Commercianti e ristoratori si sono uniti nell’organizzazione di un evento all’insegna del
divertimento: a partire dalle ore 18.00 si susseguiranno aperitivi con DJ Set, installazioni video,
incontri di narrativa, shopping, action painting, assaggi culinari, concerti jazz ed esibizioni di tango
argentino.
Da Corso della Giovecca a Via Contrari, Via de’ Romei sarà eccezionalmente pedonalizzata per
permettere un insolito passaggio serale in una delle principali arterie cittadine, a due passi dalla
Cattedrale e dal Ghetto Ebraico.
Un’occasione per scoprire una delle strade più suggestive del centro storico di Ferrara.
– Aperitivo Lounge con DJ StereoSilva e DJ Niko
– Presentazione del romanzo “Si alza il vento” (Ed. Kappalab) che ha ispirato il nuovo film
animato del premio Oscar giapponese Hayao Miyazaki
– Concerto Bandzai Sax Quartet
– Esibizione di Tango Argentino con Giancarlo Napoli e Valentina Santolini
– Concerto Jazz
– Installazione video “Sedimentazioni” a cura di Renata Bignozzi, Claudio Gualandi,
Maggiolina Novelli e Vincenzo Tessarin
– Action Painting di Mauro Malafronte
– Gara di poeti
– Mercatino del vinile
– Stand di artigianato locale
È inoltre prevista l’apertura straordinaria fino a mezzanotte delle attività di Via de’ Romei, tutte da
scoprire o riscoprire:
– Al numero 19A, lo spazio polivalente Pop Design Store presenterà le sue nuove collezioni di
accessori moda, gioielli sostenibili e complementi d’arredo: design e artigianato si incontrano per
dar vita a un’offerta unica di buon gusto, da ammirare, interpretare e vivere.
– Al numero 27 rimarrete affascinati dai colori di Michelangelo, nuovo negozio di Belle Arti che
tratta i migliori marchi per ogni tecnica artistica.
– Al numero 31, lo storico Il Barettino vi proporrà un assaggio dei suoi leggendari panini gourmet,
dagli ingredienti sempre freschi e di prima qualità.– Al numero 33A l’appuntamento è con il centro estetico Diva, che da vent’anni fornisce
trattamenti specifici alla persona per la cura del corpo.
– Al numero 35A vi aspetta il designer industriale Giuliano Marras col suo Street Home Studio,
nato con l’intento di sperimentare, manipolare e progettare nuovi prodotti, e reinventarne altri già di
uso comune rendendoli vicini al nostro tempo.
– Al numero 36A potrete deliziarvi con le specialità di You & Tea, una sala da tè professionale con
oltre 150 varietà di tè e infusi, ma anche spezie e sali dal mondo, e un’attenta selezione di
oggettistica a tema.
– Al numero 38, entrerete nello Spazio d’Arte L’Altrove, diretto da Francesca Mariotti e sede
dell’associazione culturale Olimpia Murata, che propone eventi di arti visive, musica e poesia,
come l’imminente IV° Rassegna Arte, Scienza, Pensiero (dal 27 settembre al 12 ottobre).
– Al numero 41, presso il Lavasecco Sabrina, troverete prodotti professionali a uso casalingo per
la smacchiatura rapida e il lavaggio a secco e ad acqua.
– Al numero 51, il ristorante enoteca L’Osteria dal 1997 vi affascinerà con un menù innovativo,
ma sempre nel rispetto della tradizione dei prodotti del territorio e della gastronomia mediterranea.
Senza dimenticare naturalmente la Tintoria Gabriella Cavallari (al numero 19), Roncaglia
Parrucchieri (al numero 13), la storica drogheria della signora Marisa (al numero 32) e Lasciate
entrare il sole (al numero 30) che da ottobre proporrà abbigliamento, accessori e complementi
d’arredo.
Complici della manifestazione saranno inoltre:
– Il Molo british pub (Via Vignatagliata 1), punto di riferimento della scena Modernista e di tutto
ciò che ruota attorno al Brit.
– La boutique di alta moda Renata Bignozzi (Via Contrari 25A), che dal 1976 crea e propone non
solo abiti preziosi, ma anche forti emozioni.
– Zima sistemi di videosorveglianza, allarme e sistemi di sicurezza a 360° (Via Voltapaletto 29).
Una serata piacevole e divertente con un tocco di stile in più, dedicata a una via che vuole ancora
far parlare di sé!
In caso di pioggia, la manifestazione avrà luogo mercoledì 24 settembre, sempre dalle ore 18.00 alle
24.00.

Per informazioni:
info@youandtea.it
popdesignstore.fe@gmail.com

La saggezza dei buddha a Ferrara: corso internazionale di meditazione con Lama Ole Nydahl

da: Holiday Village Florenz

Nel buddhismo meditazione significa “restare senza sforzo in ciò che è”: questo stato può essere ottenuto calmando e focalizzando il pensiero, realizzando compassione e saggezza.
Il buddhismo della via di Diamante, proposto da Lama Ole Nydahl, ha come obiettivo lo sviluppo della mente in termini di consapevolezza, stabilità e altruismo attraverso pratiche di meditazione che per le proprie caratteristiche, possono essere perfettamente integrate con la vita di oggi.
Vi invitiamo giovedì 18 settembre alle ore 20:00 alla conferenza pubblica con Lama Ole Nydahl presso il Camping Florenz al Lido degli Scacchi (FE)

Lama Ole Nydahl e sua moglie Hannah sono stati i primi studenti occidentali del XVI Gyalwa Karmapa e, dietro suo incarico, dal 1972 stanno promuovendo il buddhismo tibetano in Occidente: la loro attività ha portato alla fondazione di oltre 600 centri buddhisti in tutto il mondo e Lama Ole prende parte ogni giorno a corsi di approfondimento e conferenze divulgative.
In costante contatto con i propri studenti, egli è l’esempio concreto di ciò che chiunque può realizzare attraverso la meditazione, facendo esperienza della propria mente. La sua consapevolezza, l’inesauribile energia e gioia, l’attenzione costante verso chi lo circonda fanno di lui uno tra i maggiori insegnanti e maestri di meditazioni viventi.
Per maggiori informazioni, visita il sito www.buddhism.it
Rassegna stampa in inglese
http://www.diamondway.org/us/press
Sito ufficiale di Lama Ole Nydahl
http://www.lama-ole-nydahl.org/

Test-imonianze intelligenti

Un paio di mesi fa gli alunni della Barrowford Primary School, una scuola elementare inglese nella contea di Lancashire, hanno ricevuto una lettera, firmata dal dirigente scolastico: Rachel Tomlinson, e dal responsabile del sesto anno: Amy Birkett.
Lo scopo non era solo quello di comunicare l’esito di alcuni test, ma soprattutto quello di ricordare ai bambini e alle loro famiglie che ci sono molti modi per essere intelligenti.
Credo sia un bel modo per far capire alla comunità cosa è davvero una “buona scuola”.
Il fatto che una lettera simile fosse già circolata negli Stati Uniti l’anno precedente non toglie niente all’importanza della comunicazione fra scuola e famiglia, sottolineata e sottoscritta in tal modo dai responsabili scolastici di questa scuola inglese.
Questa è la traduzione della lettera:

Caro Charlie,
ti allego i risultati del tuo Test Ks2 di fine anno.
Siamo molto orgogliosi dell’enorme impegno che hai dimostrato e durante questa settimana faticosa hai fatto del tuo meglio.
Tuttavia siamo anche preoccupati di come questi test non sempre valutino quello che vi rende speciali ed unici.
Le persone che creano questi test e che li correggono non vi conoscono, non come vi conoscono i vostri insegnanti, non come spero di conoscervi io, e certamente non come vi conoscono le vostre famiglie.
Loro non sanno che molti di voi parlano due lingue.
Loro non sanno che suonate uno strumento musicale o che danzate o che dipingete.
Loro non sanno che i vostri amici contano su di voi o che la vostra risata fa brillare i giorni più anonimi.
Loro non sanno che scrivete poesie o canzoni, che praticate sport, che sognate sul futuro o che a volte vi prendete cura del vostro fratellino o sorellina dopo la scuola.
Loro non sanno che avete viaggiato in un luogo meraviglioso o che conoscete il modo di raccontare storie fantastiche o che vi piace trascorrere il tempo con persone speciali, in famiglia o tra gli amici.
Loro non sanno che siete affidabili, gentili e premurosi e che ogni giorno fate davvero del vostro meglio…
I punteggi vi diranno qualcosa ma non vi diranno tutto.
Quindi, gioite dei vostri risultati e siatene orgogliosi, ma ricordate che ci sono molti modi di essere intelligenti.

Con le bonifiche degli anni ’70
si completa la grande opera

STORIA DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE FERRARESE (SECONDA PARTE)

Nel frattempo, anche i possidenti del Consorzio del II Circondario Polesine di San Giorgio intrapresero varie opere di prosciugamento. Però in questo caso non si ritenne opportuno concentrare in un solo impianto di sollevamento tutte le acque di scolo ma, piuttosto, di creare diversi bacini autonomi muniti ciascuno di una propria macchina sollevatrice. Nacquero così nove piccole bonifiche: i bacini di Denore, Tersallo, Bevilacqua, Martinella, Trava, Benvignante, Sabbiosola, Montesanto e Campocieco. «L’impresa di maggior rilievo nel II circondario fu però la bonifica meccanica della grande Valle Gallare, un bacino di 12.500 ettari, i cui lavori erano iniziati nel 1873. In questo comprensorio si era formata una grande azienda capitalistica, l’Azienda Valgallare, ad opera di un intraprendente pioniere e progettista di bonifiche, l’ingegnere milanese Girolamo Chizzolini»*.
Ai primi del Novecento incominciarono i lavori della bonifica di Burana: un territorio vastissimo (oltre 100.000 ettari), esteso sulle tre province di Ferrara, Modena e Mantova, ad opera diretta dello Stato. A partire dagli anni Venti si convertì in terra coltivabile anche il fondo delle valli di Comacchio: le valli Pega, Rillo, Zavelea, Ponti e altre minori vennero messe all’asciutto e trasformate in terreni produttivi. Più tardi, nel secondo dopoguerra, furono avviate nuove opere di bonifica da parte dell’Ente Delta Padano nei territori di Mesola e Goro. E intorno alla metà degli anni Sessanta venne sottoposta a prosciugamento e a riconversione agraria la grande Valle del Mezzano, un bacino esteso oltre 20.000 ettari fino ad allora utilizzato solo come valle da pesca.

__________
*F. Cazzola, La bonifica, in F. Bocchi (a cura di), La Storia di Ferrara, Poligrafici Editoriale, Bologna 1995.

‘Le scelte che non hai fatto’, testamento letterario
di Maria Perosino

Mentre lei scriveva “grazie vita”, la salute le si spegneva, mentre il suo libro usciva a giugno sugli scaffali delle librerie, lei se ne andava per sempre.
Le scelte che non hai fatto di Maria Perosino (Einaudi, 2014) bisognerebbe leggerlo dalla fine, dall’ultima riga che va oltre l’ultima pagina e chiude una storia, anzi una vita, e sbarazza il solito abito triste che si indossa per guardare le scelte non fatte. Le scelte che non hai fatto fa alzare lo sguardo, tendenzialmente basso e mesto quando è rivolto al passato non vissuto, e chiede dove sta scritto che le scelte non attuate sarebbero state migliori di quelle fatte e vissute. Forse è solo una questione di mistero, di fascino per il non raggiunto, di scarto che, chissà, se era da buttare davvero.
Ma non lo sapremo mai, sappiamo solo cosa è successo e solo questo possiamo mettere in fila.
Maria Perosino, con quel suo elucubrare lieve e profondo, ti accompagna nella passeggiata dei pensieri, ti porta a spasso, con lei ci provi, prima timidamente e poi con più coraggio (è lei a dartelo) a girarti indietro e a guardarti quando eri a un bivio. Le vedi tutte lì davanti, nitide, le cose che non hai fatto, l’altra metà di ciascuna scelta che non è mai stata un piano B di scorta perchè l’hai lasciata per abbracciare altro che è diventato, amore, lavoro, amici, ricordi, storia personale.
Beati i risoluti, quelli che riescono a scegliere senza fremiti, senza ritrarre anche un solo istante la mano prima di lanciare quel sasso. Per Maria Perosino, invece, le scelte, “le due opzioni non sono mai vestite una di bianco e una di nero, sono due nuances di grigio. E si finisce per scegliere quella che convince di più non noi stessi per intero, ma, appunto, il 51% di noi”.
Indietro resta il 49%, minoritario e perdente, ma pur sempre di un certo peso se ci ha tenuti in ballo fino all’ultimo, spesso pronto a bussare alle porte della memoria per ricordare che sarebbe potuto essere qualcosa.
In questo ultimo libro di Maria Perosino c’è tanta vita vissuta, anche quella degli altri che le sono passati vicino o vicinissimo e che lei osserva al punto da riflettere se le persone, nel loro percorso, vadano avanti progredendo e infilando la vita oppure espandendosi in chissà quanti inizi. Maria si classifica fra questi, più inizi che finali, una che considerava il futuro “sinonimo di felicità”.
Nel futuro ci stanno anche i sogni che diventano per lei materia quasi plastica, bisogna averli davanti agli occhi per capire quando è meglio abbandonarli o crederci davvero: “c’è un punto, nella vita, in cui s’infrangono i sogni? O di colpo si avverano?”.
Forse nè l’uno nè l’altro, alcuni sogni si scolorano col tempo, di altri, invece, ci si accorge che sono già realtà. Ancora una volta, vita.

Le baruffe della politica cancellano il convegno
sulla cultura ebraica

La battuta forse più cattiva ma più intelligente sulla situazione politica italiana l’ho letta ieri sulla “Stampa” nel commento della Jena: “L’orsa Daniza è morta nel sonno, come la sinistra italiana”.
Un commento che ben si attaglia alle peripezie e giravolte della sinistra (?), del suo partito più importante, il Pd, e del suo conduttore Matteo Renzi da Firenze. Il twitteraggio e la posta informatica sta in queste ore raggiungendo vertici insperati per la gioia di chi lo usa e sfrutta, producendo quel pensiero confuso che Umberto Eco denuncia su “La Repubblica” nel suo pezzo titolato “Com’è facile non capirsi al tempo delle mail”. Se trasmettere, commenta il grande semiologo, significa alla fine trasportare “si ha trasporto quando trasferisco una mia idea nella mente di qualcun altro e trasporto quando si trasferisce un pacco postale da Milano a Roma”. Ma questo assioma sembra perdersi nella comunicazione odierna. L’influsso dell’accelerazione porta uno scompenso nella risposta dovuto alla forza dell’inconscio e alla reazione che esso comporta tanto che si produce un impatto che non permette la distaccata e meditata risposta.

Ecco allora che la formula della comunicazione immediata crea problemi di incomprensioni visibilissimi nella storia delle candidature alla guida della Regione Emilia Romagna tra rinunce e no delle presentazioni e al caos che sembra prodursi, mentre disperatamente e apparentemente impassibile il capo del governa twitteggia improbabilissimi “fate vobis”.

E a “Ferara”? Qui la situazione a vederla dall’esterno e da chi osserva senza implicazioni di sorta sembra un sciogliete le righe e pensate a voi stessi. Un po’ alla maniera di Razzi interpretato da Crozza. Modonesi entra in campo e bacchetta Calvano, Zaghini risponde proclamando amicizia fraterna all’Aldo poi lancia la frecciatina sulla autocandidatura del Modonesi arrivata in ritardo. Nel frattempo scende in campo Roberto Balzani e infuria su facebook il tentativo di scoprire i segreti pensieri di Ilaria Baraldi. Si favoleggia di andate bolognesi: Maisto? Di rimpastini e rimpastoni di giunta mentre sui giornali locali si lanciano strali, pungiglioni, accuse e difese.
Non è un bel vedere né un bel sentire. Specie per chi osserva dal suo piccolo angolo della cultura offerte che dimostrano un affannoso tentativo di produrre dati positivi che legittimino scelte e tagli. E vai con i Buskers e i Balloons e le Sagre, promettendo poi di rifarsi con Internazionale e i programmi teatrali (entrambe ottime e serie iniziative). Ma di quella cultura – ammetto – anche un po’ noiosa ristretta agli specialisti, eppure fondamentale perché non venga dilapidato il grande patrimonio scientifico e storico del territorio che ne è?

In vena di macabri scherzi si legge che un importante critico ferrarese si propone come mediatore per trasferire, se la Popolare di Vicenza mettesse sul tavolo la proposta di acquisizione della Cassa di Risparmio, alcuni pezzi veneti importanti delle collezioni di Carife e della sua Fondazione da trasferire a Palazzo Thiene di Vicenza, sede delle collezioni della Popolare. Basta leggere la risposta composta ed equilibrata della nuova direttrice della Pinacoteca Nazionale dei Diamanti, Anna Stanzani, per capire l’infondatezza (si spera) di quelle pretese. Ma dalle istituzioni c’è stata una presa di posizione? Non mi pare. Certo! Talvolta è sbagliato inseguire sulla stampa gossip, verità, e supposizioni che Eco denuncia nell’articolo di “Repubblica”, ma sembra purtroppo che in questo triste periodo pronunciare la parola “cultura” senza aggiungervi altre spiegazioni (ricavi, turismo, commercio) sia più che un peccato un’esibizione di una superiorità che non deve esistere. O la cultura produce o se ne stia buona nell’angolino delle punizioni. E naturalmente parlo di quella elitaria, per pochi sfrontati che non capiscono né vogliono capire. I “professoroni” insomma.

Un’ultima considerazione. Ieri i giornali locali, tutti, davano notizia della giornata europea della cultura ebraica di cui Ferrara sarà la capofila. Si è parlato di tante iniziative, teatro, mostre performances, presentazioni con ministri e politici. Si è detto di tutto. Non una parola sull’aspetto scientifico della giornata che si terrà alla Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea domenica 14 settembre alle 16,15: il convegno di studi sulla figura femminile nella cultura ebraica e nella società, con interventi di altissimo livello: da Elena Loewenthal ad Anna Dolfi, da Gianfranco Di Segni a Luciano Meir Caro e con gli apporti di Elisabetta Traniello ed Elisabetta Gnignera.

E’ il mood di “Ferara” o è il segno di una rinuncia che esce fuori dalle mura e investe l’intera nazione?

IMMAGINARIO
ET torna a Vigarano
La foto di oggi…

Tre volte premio Oscar per gli effetti speciali, Carlo Rambaldi nasce il 15 settembre 1925 a Vigarano Mainarda, dieci chilometri da Ferrara. Noto a livello internazionale per le sue creazioni cinematografiche, nel corso della carriera vince la statuetta del cinema per “King Kong” (1977), “Alien” (1980), “E.T.” (1983). Muore il 10 agosto 2012 a Lamezia Terme. Domani, nel giorno del suo compleanno, le ceneri torneranno nel paese natale,che prepara l’allestimento di un museo dedicato alle sue creazioni. Stasera, alle 21, nella palestra di via Hack, ci sarà un momento di ricordo aperto al pubblico. Ospite anche il figlio Victor, regista, sceneggiatore e scrittore e presidente della Fondazione Rambaldi.

OGGI – IMMAGINARIO PERSONE

Carlo-Rambaldi-ET-Alien-Effetti-speciali-Premio-Oscar-Vigarano-Mainarda-Ferrara-15-settembre
Victor Rambaldi a Vigarano Mainarda con la foto del padre Carlo, creatore degli effetti speciali di ET, Alien, King Kong

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

GERMOGLI
Paradossi.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

I piccoli paradossi di ogni giorno.

“Se volete che il mondo intero venga a bussare alla vostra porta, provate a fare un pisolino la domenica pomeriggio” (Sam Ewing)