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Giorno: 19 Novembre 2014

Il sindaco Marco Fabbri sull’ondata di piena del Po e sulle grandi quantità di detriti spiaggiati

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

A seguito dell’ondata di piena del Po, il litorale comacchiese è stato ancora una volta interessato dal fenomeno dello spiaggiamento di ingenti quantità di detriti, che comportano a carico del Comune di Comacchio interventi straordinari di pulizia dell’arenile con relative spese aggiuntive, rispetto al calendario ordinario pianificato annualmente con la ditta incaricata, vale a dire con la Cooperativa Brodolini.
Il 19 maggio scorso il Consiglio Comunale all’unanimità ha approvato la delibera n° 69 con la quale è stata proposta l’istituzione di un fondo di solidarietà regionale o nazionale a parziale copertura delle spese di pulizia dell’arenile e di vagliatura dello spiaggiato. “Ogni anno infatti l’Amministrazione Comunale deve farsi carico di interventi di pulizia straordinaria – spiega il Sindaco Marco Fabbri -, legati a fenomeni atmosferici altrettanto straordinari, come quello che sta interessando il Po e tutto il nord Italia, mentre attraverso il delta giungono sulle nostre spiagge i detriti trascinati dalle correnti del Po lungo tutto il suo percorso. E’ pertanto non più rinviabile l’attivazione di un sistema di ripartizione della spesa, dato che non può essere il solo Comune di Comacchio a coprire i costi sempre più esosi della pulizia dell’arenile, su cui vengono depositati in occasione di ogni mareggiata tronchi, rami e rifiuti provenienti da tutta la regione Emilia Romagna. Non appena saranno rinnovati gli organi elettivi della regione, si renderà necessario un immediato interessamento da parte del nuovo governatore – conclude il sindaco -, per risolvere una problematica che secondo noi merita la priorità assoluta.”

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 19 novembre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 19 novembre 2014

FUTURE LAB – Positivo incontro sabato 15 novembre nello spazio Wunderkammer
L’entusiasmo dei cittadini e delle istituzioni, tra visioni e progetti per il futuro
19-11-2014

Sabato 15 novembre si è svolto con grande successo di pubblico e di partecipazione il primo Future Lab di Ferrara. Circa 120 cittadini si sono riuniti negli spazi di Wunderkammer in via Darsena per fare esperienza di un incontro di democrazia partecipata sul tema della precarietà, condotto dalla sociologa Vincenza Pellegrino, dell’Università di Parma.

L’evento è stato voluto dal Comune di Ferrara, Assessorato alla Salute e Servizi alla Persona, per dare continuità al progetto regionale Community Lab. Le istituzioni erano fisicamente presenti nelle persone dell’Assessore alla Sanità di Ferrara Chiara Sapigni e di Paola Castagnotto, Responsabile dell’Ufficio Comune per l’Integrazione socio-sanitaria dell’Azienda Usl di ferrara, che hanno seguito i lavori per tutta la giornata, dalle ore 10 alle 16.

Tra i partecipanti, due classi dell’Istituto Einaudi accompagnate dalle loro insegnanti.

Dopo i saluti dell’assessore, la giornata si è aperta con una “scena teatrale distopica” a cura di Teatro Nucleo che si è interrogato su come potrebbe degenerare in futuro la situazione di precarietà che già viviamo: una lotteria attraverso cui un’eccentrica conduttrice decide la sorte dei cittadini “instabili” che ambiscono ad entrare nell’ “area della stabilità”.

A seguire, le letture di Vincenza Pellegrino e Natasha Czertok di Teatro Nucleo hanno delineato i sentimenti di precarietà vissuti dalle varie generazioni (dai 20 anni ai 30, dai 30 ai 40 e così via), riportando i pensieri reali espressi dai cittadini durante altri incontri e laboratori svolti precedentemente nell’ambito del Community Lab. A questo punto, si sono raccolti in plenaria, attraverso il metodo del brainstorming di parola, alcuni brevi commenti dei partecipanti sul futuro distopico.

La parola è poi passata ai visionari: alcuni volontari, tra i partecipanti, hanno delineato l’immagine di un futuro utopico e si sono poi formati i gruppi di lavoro: ognuno ha seguito la visione utopica che più sentiva appartenergli e ogni gruppo, guidato da un facilitatore, per circa due ore ha lavorato per definire meglio la propria utopia e per pensare a proposte concrete che potessero permettere un avvicinamento tra il presente e il futuro desiderato, ipotizzando alcuni interventi (in termini di organizzazioni, progetti, servizi, dispositivi sociali) che permettessero di incamminarsi verso l’orizzonte desiderato.

Al termine del lavoro, gli otto gruppi hanno condiviso a turno, davanti a tutti i partecipanti, quanto emerso dalla discussione, presentando il proprio progetto anche con il supporto di azioni teatralizzate. Tantissime le visioni e le idee sviluppate: da una necessaria “alleanza tra generazioni” sul lavoro, a possibilità di salario creativo e baratto di competenze; da maggiore mobilità nel corso della vita lavorativa alla necessità di “lavorare meno, ma lavorare tutti”; da una società che recuperi il valore della persona, mettendo al centro l’ascolto anche nell’ambiente di lavoro, a un percorso di formazione riformato, che consenta di apprendere lavorando.

Anche i 15 bambini presenti hanno avuto modo di esprimere la loro visione utopica realizzando, grazie alla guida delle animatrici, il manifesto del futuro, una grande tela dipinta con i loro sogni e desideri per il futuro.

Le tantissime proposte che sono emerse in relazione alle visioni sono ora nelle mani dell’Amministrazione Comunale, il cui compito sarà di svilupparle in ulteriori progetti e tavoli di lavoro, per dare risposta e valore alla voce dei cittadini, i quali si sono messi in gioco con entusiasmo e partecipazione su un tema molto sentito da tutti come quello della precarità. Le figure istituzionali presenti, Chiara Sapigni e Paola Castagnotto, si dichiarano molto soddisfatte dello svolgimento della giornata, della grande partecipazione e dei risultati emersi, che hanno superato ogni più rosea aspettativa. Paola Castagnotto afferma: «Sabato si è respirata un’aria insolita e affascinante. Adesso siamo carichi di responsabilità perché donne e uomini, giovani e meno giovani, con la loro appassionata presenza, sabato ci hanno detto: “adesso noi ci siamo”. E se noi dimenticassimo, questa presenza sarebbe impossibile da ricostruire. Possiamo credere e sperare che un nuovo rapporto con i cittadini sia possibile. Ora si lavora per la continuità».

(Comunicato a cura del Teatro Nucleo di Ferrara)

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Giovedì 20 novembre alle 17 alla sala Agnelli
Una nuova scuola per la città, studenti in Archivio per l’ottantesimo compleanno dell’Alda Costa
19-11-2014

Giovedì 20 novembre alle 17 alla sala Agnelli della biblioteca Ariostea (via Scienze 17) per il ciclo ‘Didattica in Archivio’ si svolgerà l’iniziativa “Una nuova scuola per la città – Gli studenti in Archivio per l’ottantesimo compleanno dell’Alda Costa” con la presentazione del Quaderno n. 2 dell’Archivio Storico Comunale di Ferrara. L’incontro è a cura di Corinna Mezzetti, Beatrice Morsiani e Angela Poli. Introdurrà e coordinerà l’iniziativa il dirigente del Servizio Biblioteche e archivi del Comune di Ferrara Enrico Spinelli. Seguiranno gli interventi del Vice Sindaco e Assessore alla Cultura, di Stefania Musacci dirigente scolastico Istituto comprensivo “A. Costa” di Ferrara e di Brunella Argelli IBACN Regione Emilia-Romagna. Parlerà del volume Mauro Maggiorani della Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Il quaderno documenta l’attività di ricerca realizzata in Archivio Storico Comunale da 9 classi dell’Istituto comprensivo “A. Costa” di Ferrara, inserita in un progetto didattico che è risultato vincitore alla III edizione 2013 del concorso Io amo i beni culturali, bandito da IBACN Regione Emilia-Romagna. I laboratori in archivio e a scuola hanno esplorato il patrimonio documentario del Comune, con particolare attenzione al Carteggio amministrativo e al Fondo scolastico dei secoli XIX e XX, alla ricerca delle tracce della storia dell’istituto oggi intitolato ad Alda Costa. I percorsi didattici hanno offerto alle classi l’opportunità di studiare la storia leggendo direttamente le fonti archivistiche, che, sotto la penna degli studenti, si sono trasformate in strumenti preziosi e originali per costruire narrazioni inedite. L’esperienza era compresa in un progetto più ampio, pensato per festeggiare gli 80° anni della scuola Alda Costa (1933-2013) e realizzato nell’anno scolastico 2013/2014, coinvolgendo 170 studenti della Scuola Primaria e Secondaria di I grado, le loro insegnanti e diversi interlocutori sul territorio, che hanno contribuito a ricostruire gli ultimi 80 anni di vita scolastica della scuola.

BIBLIOTECA RODARI – Pomeriggio di letture giovedì 20 novembre alle 17
“Belle storie in festa” per bambini dai 3 ai 7 anni
19-11-2014

Sarà la storia ‘La principessa e il drago’ ad aprire, giovedì 20 novembre alle 17 alla biblioteca comunale Rodari, il pomeriggio di narrazioni per bambini dai 3 ai 7 anni. L’appuntamento proseguirà poi con le avventure ‘Ernesto è malato’ e ‘A cena con la volpe’, il tutto raccontato da Mirco Baroni. L’incontro rientra nel ciclo di narrazioni per i più piccoli “Belle storie in festa” in programma ogni giovedì pomeriggio nella sala Piccoli della biblioteca comunale di viale Krasnodar 102, che questo mese ha come tema ‘1994-2014 un lungo viaggio che dura da 20 anni’.

COMMISSIONI CONSILIARI – Riunione congiunta giovedì 20 novembre alle 15.30 in sala Zanotti
Politiche giovanili, rigenerazione urbana e sviluppo economico
19-11-2014

La 2.a Commissione consiliare – presieduta dalla consigliera Corazzari – si riunirà giovedì 20 novembre alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale per l’esame della delibera “Accordo in materia di Politiche Giovanili GEO 3, attuazione dell’intervento youngERcard – Approvazione della convenzione tra Regione Emilia Romagna, Comune di Ferrara, Comune di Reggio Emilia e Comune di Parma” (relatore assessore alla Cultura/Giovani).

A partire dalle 16 i lavori proseguiranno in forma congiunta con la 3.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Fiorentini – per un approfondimento sulla delibera “Ferrara culturale e creativa: rigenerazione urbana e sviluppo economico” (relatori gli assessori alla cultura e all’Urbanistica).

Alla commissione saranno invitati la Presidente dell’Agenzia per lo Sviluppo SIPRO di Ferrara, Caterina Brancaleoni e gli Assessori comunali all’Ambiente, ai Lavori pubblici e al commercio.

ASSESSORATO AL COMMERCIO – Sabato 22 novembre alle 10, nella Sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara (Largo Castello, 10)
Ferrara in Italia e nel mondo: un convegno sulle tecniche di promozione e di lancio pubblicitario
19-11-2014

Sabato 22 novembre 2014 alle 10, nella Sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara (Largo Castello, 10), si terrà un convegno sul tema “Ferrara in Italia e nel mondo: tecniche di promozione e lancio pubblicitario”. Interverranno l’Assessore al Commercio del Comune di Ferrara relativamente agli impegni dell’Amministrazione per la valorizzazione dei prodotti locali, Andrea Migliari (Camera di Commercio di Ferrara), Francesco Scafuri e Ottorino Bacilieri, che illustreranno rispettivamente i contenuti della mostra sulla grafica pubblicitaria allestita nel palazzo Comunale di Ferrara fino al 22 novembre e di un’esposizione permanente sull’archeologia industriale, di prossima inaugurazione presso la Delizia di Belriguardo. Nell’occasione lo storico dell’arte Lucio Scardino, massimo studioso di grafica pubblicitaria della Ferrara del Novecento, presenterà un’inedita relazione con immagini dal titolo: “Manifesti pubblicitari ferraresi dalla belle époque agli anni del boom”.

Al termine delle relazioni si aprirà il dibattito che vedrà gli interventi associazioni di categoria ed esperti delle tecniche di comunicazione, con l’obiettivo di fornire un contributo sul tema della valorizzazione e della promozione degli eventi e dei prodotti ferraresi dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura e della cucina tipica. La partecipazione al convegno è libera.

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 20 novembre alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione delle iniziative di “Natale è in centro a Ferrara 2014”
19-11-2014

Giovedì 20 novembre alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione delle iniziative di “Natale è in centro a Ferrara 2014”, promosse da associazione Eventi Ricreativi in collaborazione con Assessorato al Commercio del Comune di Ferrara, associazioni di categoria e FeliCity. All’incontro con i giornalisti interverranno l’Assessore comunale al Commercio/Fiere e Mercati, Raffaele De Rossi dell’associazione Eventi Ricreativi e rappresentanti della Banca Popolare di Vicenza e di Caricento, sponsor della manifestazione.

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE – Giovedì 20 novembre alle 17.30 al Ridotto del teatro comunale Abbado
‘Il silenzio non è innocente’, uno sguardo alle violenze attraverso musiche parole canti
19-11-2014

“Il silenzio non è innocente – Uno sguardo alle violenze attraverso musiche parole canti” è l’iniziativa in programma giovedì 20 novembre alle 17.30 al Ridotto del Teatro comunale Abbado (corso Martiri della Libertà), inserita nel calendario della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre. L’appuntamento è organizzato da UDI e Coordinamento Donne SLC-CGIL di Ferrara in collaborazione con Centro Donna Giustizia e Teatro Comunale Abbado di Ferrara con patrocini e contributi di Comune e Provincia di Ferrara.

(Testo a cura delle organizzatrici) – Questo incontro vuole essere un momento di sensibilizzazione e denuncia ma anche di riflessione attraverso i linguaggi artistici della musica, della danza, delle letture. Oltre ad interventi istituzionali e di rappresentanti delle associazioni promotrici, ci saranno l’esibizione di Roberto Manuzzi al sax, che farà anche da accompagnamento musicale alle letture, la performance di AZ Spazio Danza Ferrara, l’esibizione del Coro delle Mondine di Porporana.
Sono inoltre previsti gli interventi di Donata Giusti (Coordinamento Donne SLC-CGIL), Glauco Melandri (SLC-CGIL), Assessora alle Pari opportunità del Comune di Ferrara, Stefania Guglielmi (UDI Ferrara), Paola Castagnotto (Centro Donna Giustizia), esponenti del gruppo di giovani Strange Group. Le letture saranno a cura di Roberta Fermani, Laura Scagliarini, Giovanna De Simone, Nadia Karouiti. Coordina l’incontro Elisa Veronesi (UDI Ferrara).
L’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto UDI di Ferrara “Cittadinanze in Movimento tra storia e attualità”, finanziato dalla Provincia di Ferrara.

MUSEO RISORGIMENTO E RESISTENZA – Venerdì 21 novembre alle 16 in corso Ercole I° d’Este
Conferenza a più voci su “Carlo Sinigallia. I leoni del Duomo di Ferrara”
19-11-2014

“Carlo Sinigallia. I leoni del Duomo di Ferrara” è il tema della conferenza in programma venerdì 21 novembre alle 16 al Museo del Risorgimento e della Resistenza (corso Ercole I° d’Este 19) a cura del Museo stesso in collaborazione con la Fondazione Bassani, l’associazione Arch’è Nereo Alfieri, il Liceo Classico Ludovico Ariosto di Ferrara. Porteranno il loro contributo: Silvana Onofri, presidente di Arch’è Associazione Culturale Nereo Alfieri su “La donazione di Carlo Sinigallia”; Antonella Guarnieri, storica del Museo del Risorgimento e della Resistenza su “Carlo Sinigallia. Un mecenate ferrarese ed ebreo”; Paola Bassani, presidente della Fondazione Giorgio Bassani con “Racconto di famiglia”; Valentina Bonaccorsi, archeologa con “I leoni di Nicholaus e le loro “copie”.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – In questi ultimi anni si è sempre di più approfondito lo studio del radicamento delle famiglie italiane di origine ebraica all’interno della società post unitaria. In una realtà come quella ferrarese, la vivace e numerosa comunità israelitica, radicata sin dai tempi della dominazione estense, dopo i secoli bui di quella papale che li aveva costretti nel ghetto, vive il Risorgimento e la raggiunta unificazione, come una vera e propria liberazione. E’ seguendo questo filo che la fine del XIX secolo e gli inizi di quello successivo vedono la borghesia ferrarese ebraica muoversi con grande vitalità all’interno degli studi, della vita economica e di quella politica della città estense, raggiungendo traguardi di sicuro rilievo. Il forte senso di appartenenza alla propria comunità cittadina si salda con quello nazionale proprio attraverso la partecipazione alla prima guerra mondiale ed è in questo contesto che si colloca la vicenda di Carlo Sinigallia, avvocato e commerciante ferrarese di origine ebraica, nato nella città estense nel 1880 e morto nel 1935 a Pola, dove si era trasferito per motivi di lavoro. E’ nel 1925 che Carlo Sinigallia, con generosità e forte senso di appartenenza, decide di far tornare a casa i leoni ed altri preziosi ornamenti del Duomo di Ferrara, rimossi tra il 1829 e il 1830 per effettuare lavori di restauro e quindi venduti ai conti Massari che li avevano portato in una loro proprietà in Romagna, donandoli a proprie spese al Comune. Le traversie di questa donazione, tanto generosa quanto sofferta, si intrecciano a quelle della vita del mecenate Carlo Sinigallia e a quelle della città di Ferrara e della sua Comunità israelitica durante il periodo fascista e durante gli anni della persecuzione razziale: verranno raccontate e discusse durante l’incontro al quale parteciperanno, Paola Bassani, presidente della Fondazione Giorgio Bassani, Silvana Onofri, presidente dell’Associazione Arch’è, l’archeologa Valentina Bonaccorsi e Antonella Guarnieri, storica del Museo del Risorgimento e della Resistenza.

CASTELLO ESTENSE – Venerdì 21 novembre alle 10 alla sala Alfonso I°. Iniziativa aperta al pubblico
“L’occupazione tedesca del Ferrarese 1943-1945”, una lezione di Davide Guarnieri e Andrea Rossi
19-11-2014

Venerdì 21 novembre alle 10 alla sala Alfonso I° di Castello Estense si svolgerà una lezione degli storici Davide Guarnieri e Andrea Rossi, dedicata agli studenti, ma aperta al pubblico, dal titolo “L’occupazione tedesca del Ferrarese 1943-1945” che trae spunto dalla ricerca, sostenuta dai fondi della Provincia di Ferrara, che vede la collaborazione del Museo del Risorgimento e della Resistenza e dell’Associazione dei Partigiani cristiani ferrarese.
I due studiosi, Davide Guarnieri e Andrea Rossi, lavorano per ricostruire la presenza dell’esercito tedesco nella provincia di Ferrara nel periodo 1943-1945, prestando attenzione all’atteggiamento tenuto dagli esponenti delle truppe occupanti, alla loro dislocazione sul territorio, al rapporto esistente tra questa presenza e le deportazioni di cittadini italiani nei campi di concentramento e lavoro del III Reich, che caratterizzarono quel drammatico periodo.
La ricerca ha analizzato il materiale archivistico ferrarese di prima mano conservato presso l’Archivio di Stato di Ferrara e presso alcuni Archivi storici comunali, dislocati nella provincia, questi ultimi consultati per trovare, se possibile, conferma puntuale delle richieste, occupazioni e requisizioni di edifici pubblici e privati.
Sono state utilizzate anche fonti bibliografiche e, spunto fondamentale per la ricerca, è stata la importantissima banca dati dello storico Carlo Gentile, che ha schedato documenti archivistici tedeschi provenienti dal Bundesarchiv che i due studiosi ferraresi sono intenzionati a recuperare e a portare in Italia in copia proprio in occasione del loro intervento del 21 novembre.
L’obiettivo finale mira a ricostruire una carta provinciale su cui riportare i diversi reparti della Whermacht, ma non solo, che attraversarono e/o si fermarono più o meno lungo nel ferrarese, un territorio che fu retroguardia del fronte, la linea Gotica, su cui si scontrarono tedeschi ed alleati, dall’estate 1944 sino all’aprile dell’anno successivo.
Tra le notizie raccolte di sicuro interesse, la notizia che nella piccola località di Sabbioncello San Vittore (probabilmente presso Villa Mensa) rimase per oltre sei mesi, dall’autunno 1944 alla primavera 1945, l’alto comando della 10° armata tedesca; qui soggiornò prima il generale Heinrich Von Vietinghoff ed in seguito il suo collega Traugott Herr; in sostanza, fra Formignana e Tresigallo aveva sede la più alta autorità militare sotto Albert Kesselring.

(Comunicato a cura del museo del Risorgimento e della Resistenza)
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AZIENDA SERVIZI ALLA PERSONA – Venerdì 21 novembre alle 10 alla Camera di Commercio di Ferrara
Un convegno fa il bilancio del progetto “Io lo so che non sono solo”
19-11-2014

(Comunicato a cura di ASP – Azienda Servizi alla Persona)

Per un primo bilancio dopo quattro anni di attività del progetto “Io lo so che non sono solo”, ideato e gestito dall’Istituto Don Calabria (Città del Ragazzo) in stretta collaborazione con ASP Ferrara che è ente promotore e finanziatore, si terrà un convegno venerdì 21 novembre alle 10 alla sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara – Largo Castello.

Nel nostro Paese l’attenzione attorno al tema dei giovani in uscita da percorsi di tutela è cresciuta solamente in questi ultimi anni a partire soprattutto da alcune esperienze progettuali e divulgative che hanno facilitato il dibattito a livello nazionale. Uscire a diciotto anni o poco più dall’accoglienza in comunità, casa famiglia o affido e trovarsi improvvisamente soli e privi di una rete sociale di supporto è rischioso: dietro l’angolo può accadere di non trovare o mantenere un lavoro, non riuscire a gestire un’abitazione, non avere punti di riferimento sani e costruttivi, con tutti i rischi di accrescimento della vulnerabilità e del disagio personali che ne derivano.”Io lo so che non sono solo” prevede l’accoglienza di giovani neomaggiorenni in uscita da percorsi di tutela presso un appartamento (Nuovo Orizzonte) situato nel centro cittadino e l’inserimento degli stessi in percorsi formativi e di avvio al lavoro, funzionali ad una adeguata occupabilità. Accanto a tali elementi e grazie alla collaborazione con l’associazione Agevolando, vengono promosse relazioni informali con cittadini del territorio e facilitate possibilità abitative in forma di comodato gratuito e/o di basso costo, il tutto in funzione di maggiori sicurezze per il loro futuro in autonomia. Durante il convegno saranno presentati i risultati dei primi quattro anni di avvio del progetto con l’obiettivo di offrire spunti al territorio provinciale e regionale affinché possano essere prese in considerazione collaborazioni e azioni virtuose utili per garantire futuro a chi, così giovane, da solo rischia di non farcela.
Interventi di: assessora alla Sanità del Comune di Ferrara, Gino Passarini, Felice Maran, Silvio Premoli, Federico Zullo, Vanna Iorio.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Venerdì 21 novembre alle 10 nella sala Agnelli. A cura del Garden Club
Tree-watching a Ferrara, alla scoperta dei monumenti vegetali del parco Massari
19-11-2014

(Testo a cura degli organizzatori)

Venerdì 21 novembre alle 10 alla sala Agnelli della Biblioteca comunale Ariostea (via Scienze17) il Garden Club Ferrara promuove un incontro aperto a tutti per celebrare la Giornata Nazionale degli Alberi 2014, istituita dalla legge 10/2013. Il tema affrontato del “tree-watching” e dei “monumenti vegetali del Parco Massari” si raccorda tanto ai contenuti delle recentissime “Guide Verdi” pubblicate e diffuse a cura dell’IBC dell’Emilia Romagna (“Monumenti verdi nei giardini dell’Emilia Romagna. Guida al tree-watching”), quanto ai contenuti della citata legge che affida alle amministrazioni locali il compito di “tutelare e valorizzare gli alberi monumentali”. La scelta di focalizzare l’attenzione sul Parco Massari deriva dal fatto che al suo interno si trova la massima concentrazione di alberi monumentali e di pregio dell’intero territorio ferrarese. Esso, quindi, può costituire un caso particolarmente interessante e significativo di interventi mirati alla valorizzazione del patrimonio vegetale della nostra città.
Il tema della tutela, della valorizzazione e della storia del parco, anche attraverso l’ausilio di immagini suggestive, sarà affrontato dall’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Ferrara, Giulia Vullo (presidente del Garden Club Ferrara), Gloria Minarelli (presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Ferrara), Alessandro Alessandrini (esperto Botanico dell’Istituto Beni Culturali dell’Emilia-Romagna), Francesco Scafuri (responsabile dell’Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara), Filippo Piccoli (già docente di Botanica dell’Università degli Studi di Ferrara) e Giovanni Morelli (agronomo esperto nella gestione di alberi monumentali e vetusti).
Ai dottori agronomi e dottori forestali partecipanti saranno riconosciuti i CFP secondo Regolamento Conaf delibera di Consiglio n. 308 del 23 ottobre 2013 (crediti attribuiti 0,25).

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo Forza Italia in Consiglio comunale
Richiesta in merito al Centro di Mediazione del Grattacielo
19-11-2014

Questa l’interpellanza pervenuta:
– il consigliere Fornasini (gruppo FI) ha interpellato il Sindaco di Ferrara e l’Assessora alla Sanità in merito al Centro di Mediazione del Grattacielo.

CONSIGLIO COMUNALE – All’ordine del giorno Mozioni e delibere
Il Consiglio comunale di Ferrara si riunirà martedì 25 novembre alle 15.30
19-11-2014

Nuovo appuntamento per il Consiglio comunale martedì 25 novembre alle 15.30 nella residenza municipale. Le seduta – le cui modalità sono state definite oggi (19 nov.) dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – sarà caratterizzata dall’esame di Mozioni e di delibere.
Mozioni

• Mozione “In morte di Carletta Petacci” (presentata dal consigliere Rendine – GOL)

• Mozione “Campagna STOP-TTIP” (presentata dalla consigliera Mantovani – M5S)

• Mozione “Progetto Ardentemente” (presentata dal consigliere Rendine – GOL).

Delibere
• Approvazione agli articoli 13, 17, 21, 28, 82, 83, 84 dello Statuto Comunale; • Modifica dell’articolo 46 del Regolamento del Consiglio comunale (entrambe presentate dalla presidenza del Consiglio comunale)
• Assestamento generale del Bilancio 2014. Applicazione dell’Avanzo di Amministrazione accertato sulla base del rendiconto 2013. Variazioni al Bilancio di Previsione 2014, al Bilancio pluriennale 2014-2016, al Programma triennale dei lavori pubblici 2014-2016 e all’Elenco annuale 2014. Modifica degli obiettivi programmatici rilevanti ai fini del patto di stabilità; • Approvazione delle modifiche ed integrazioni al Piano Generale degli Impianti Pubblicitari (entrambe di competenza dell’Assessore al Bilancio)

• Rinnovo per il triennio 2015/2016/2017 della convenzione tra il Comune di Ferrara, Masi Torello, Voghiera, l’Unione dei Comuni “Terre e Fiumi” e l’Azienda USL di Ferrara per l’esercizio associato delle funzioni tecniche, amministrative e gestionali relative al piano per la salute e il benessere sociale, al governo integrato delle politiche socio sanitarie e alla gestione del Fondo Regionale Non Autosufficienza (FRNA) del Distretto Centro Nord/Nuova formulazione dell’articolo 4 (di competenza dell’Assessora alla Sanità)
• Approvazione del Regolamento Comunale per la disciplina delle attività rumorose (di competenza dell’Assessora all’Ambiente).

E’ attivo il servizio “Consiglioweb” (raggiungibile dai siti internet comunali www.cronacacomune.it e www.comune.fe.it) che consente la diffusione in diretta audio e video dei lavori del Consiglio comunale con una nuova modalità tecnica messa a punto dai Servizi Informatici insieme all’Ufficio Stampa. Oltre alla diretta, sarà possibile rivedere e ascoltare l’intera seduta consiliare, salvata nell’apposita pagina di archivio internet.

CASTELLO ESTENSE – Nelle sale degli Imbarcaderi da venerdì 21 a domenica 23 novembre
Il “Festival Officina del Vintage” torna a Ferrara con la seconda edizione
19-11-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Dopo il successo della prima edizione (oltre 4.000 presenze) da venerdì 21 a domenica 23 novembre torna a Ferrara il festival Officina del Vintage, patrocinato da Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara, CNA Ferrara e Visit Ferrara. Ancora una volta gli Imbarcaderi del Castello Estense saranno crocevia di mode e tendenze ricercate e originali, grazie alla presenza di trenta espositori selezionati provenienti da tutta Italia.
Ad arricchire la mostra mercato ci saranno, in vari luoghi della città, presentazioni editoriali, laboratori del riuso (in collaborazione con Bottega di Utilla), set fotografici (curati dal fotografo Giacomo Brini e dalla videomaker Rita Bertoncini), aperitivi a tema (Caffè Europa), concerti e visite guidate: un vero e proprio festival “diffuso” che racconterà il vintage attraverso le sue molte sfaccettature.

Protagonista indiscussa della commedia italiana degli anni Ottanta, Marina Suma sarà la madrina della manifestazione. Dal suo esordio nel 1981 ha collezionato tanti successi (Sapore di mare, Cuori nella tormenta, Dio li fa e poi li accoppia, Sing Sing…) divenendo un vero sex symbol dello schermo.
Venerdì 21 novembre alle ore 15.00 Marina Suma presenzierà al taglio del nastro inaugurale al Castello Estense e incontrerà i giornalisti, mentre sabato 22 novembre alle ore 17.00 sarà protagonista di un incontro col pubblico negli Imbarcaderi: ripercorreremo insieme la sua carriera, dagli esordi cinematografici alla recente svolta artistica come disegnatrice di gioielli in cartapesta.

Il mito di Fred Buscaglione rivivrà invece grazie a Franz Campi e al recital SONO FRED DAL WHISKEY FACILE per la regia di Eros Drusiani (ingresso 10 Euro, prevendita presso Pop Design Store, via de’ Romei 19A).
Venerdì 21 novembre alle ore 21.00 in Sala Estense (P.zza Minicipale) riascolteremo le più celebri canzoni di Fred Buscaglione, da Che bambola a Che notte, da Eri piccola così a Teresa non sparare, da Guarda che luna a Noi duri, senza dimenticare Il dritto di Chicago e altri straordinari successi! Le note di un artista che ha segnato una svolta nella musica leggera italiana, rivisitate da uno straordinario musicista, Premio Lunezia per il miglior testo della canzone d’autore, ma anche autore di successi come Banane e Lampone per Gianni Morandi.

Tra gli ospiti di Officina del Vintage anche Laura Boccanera, una delle più importanti doppiatrici italiane da almeno tre decenni. Ha prestato la voce ad attrici come Julia Roberts, Jodie Foster, Sandra Bullock, Juliette Lewis e Winona Ryder, ma è anche l’indimenticabile voce italiana di Candy Candy, uno dei personaggi più amati dell’animazione degli anni Settanta e Ottanta. Insieme a lei scopriremo aneddoti e curiosità dal mondo del doppiaggio, domenica 23 novembre alle 17:00, presso gli Imbarcaderi del Castello Estense.
E per gli amanti dei cartoni animati, domenica 23 novembre alle 16:00, presso gli Imbarcaderi del Castello Estense, ci sarà l’attesissimo incontro con i Raggi Fotonici, interpreti di sigle tv per le reti Rai. A raccontare (a parole e in musica) il rapporto tra canzoni e serie animate, saranno l’autore Mirko Fabbreschi (docente, autore televisivo e musicista di settore), Laura Salamone e Dario Sgrò. Scopriremo così cos’è una sigla, quali sono le sue caratteristiche e le sue modalità di composizione, esecuzione e trasmissione, come questo genere unico è nato e si è evoluto in Italia e soprattutto chi sono i suoi eroi, gli autori e interpreti fondamentali della cartoon music.

Tra le presentazioni librarie spiccano gli incontri al Castello Estense con Cristiana Crisafi e il suo nuovo libro Vintage! Caccia al tesoro nel cassetto della nonna (sabato 22 novembre alle 16.00) e con Carlotta Cacciari e la sua serie di manuali Pazza per lo shopping (domenica 23 novembre alle 15.00).

Venerdì 21 novembre alle 21.00, presso Il Molo (Via Vignatagliata 1) sarà proiettato in anteprima per l’Italia il film Northern Soul di Elaine Costantino, storia di un genere musicale che ha cambiato una generazione e influenzato cantautori, produttori e DJ.

Non ultimo, Officina del Vintage ospiterà la premiazione dell’ultimo Giro d’Italia d’epoca. Per l’occasione, cento storiche biciclette partiranno domenica 23 novembre alle ore 10.00 da Largo Castello per una tappa speciale lungo le mura ferraresi.

Ideato e diretto da Giorgio Paparo (Pop Design Store) in collaborazione con Kappalab, il Festival OFFICINA DEL VINTAGE è il nuovo punto di riferimento in Italia per gli appassionati del genere.

Il programma completo è sul sito: www.officinadelvintage.it

Orario di apertura mostra mercato agli Imbarcaderi del Castello di Ferrara
venerdì 21 dalle ore 15:00 alle ore 19:30
sabato 22 dalle ore 10.00 alle ore 19.30 (continuato)
domenica 23 dalle ore 10.00 alle ore 19.30 (continuato)

Ingresso mostra mercato
Biglietto intero: 3,00 €
Gratis per bambini fino a 11 anni

Ufficio stampa:
Massimiliano De Giovanni
m.degiovanni@kappafestivallab.it
cell. 393 5749359

OFFICINA DEL VINTAGE
è un’iniziativa KAPPALAB Srl
Sede legale – via degli Orti 16, 40137 Bologna, Italy
Redazione – c/o Spazio Grisù, via Poledrelli 21, 44121 Ferrara, Italy
info@kappalab.it – www.kappalab.it
P.IVA 03183381205 – Codice Fiscale 03183381205

Un ventennale rosso fuoco per la Feltrinelli di Ferrara tra la prima nazionale di Alessandro Baricco e l’inchiesta Denis Bergamini

da: ufficio stampa “Gruppo del Tasso”

La città degli Estensi, venerdì 21, alle 21, consegnerà il Premio “Torquato Tasso” per l’impresa letteraria ad Alessandro Baricco, con la stretta di mano del sindaco Tiziano Tagliani al Teatro Boldini. I vent’anni di Novecento inaugureranno la tradizione culturale di un nuovo riconoscimento cittadino, nato tra il Comune di Ferrara e l’Associazione “Gruppo del Tasso”. Dall’idea di Matteo Bianchi, direttore artistico della manifestazione, il Premio si propone ogni biennio di dare luce alla penna italiana più meritevole. A seguire, in anteprima nazionale, lo scrittore torinese presenterà l’attesissimo Smith&Wesson (Feltrinelli), insieme al giovane talento Martino Gozzi. Madrina della serata sarà Erika Cusinatti, direttrice del punto vendita ferrarese, che accoglierà il pubblico. Alessandro Baricco, per dimostrare la sua fiducia nel futuro della scrittura, farà proiettare alle sue spalle i “salti” più incisivi che i lettori hanno postato sulla pagina Facebook dell’evento – https://www.facebook.com/events/625458054229932/?ref=ts&fref=ts – I salti metaforici per maturare realizzando ciò in cui si crede, alla maniera di Rachel Green, la protagonista 23enne della pièce teatrale.

«Adesso so che quel giorno Novecento aveva deciso di sedersi davanti ai tasti bianchi e neri della sua vita e di iniziare a suonare una musica assurda e geniale, complicata ma bella, la più grande di tutte. E che su quella musica avrebbe ballato quel che rimaneva dei suoi anni. E che mai più sarebbe stato infelice».
Alessandro Baricco

Alle 17.30, da non perdere, un altro appuntamento direttamente in libreria, dove il giornalista Alessandro Mastroluca illustrerà Denis Bergamini, la panoramica pubblicata di recente da Castelvecchi. Con l’autore dialogheranno l’assessore allo Sport Simone Merli e l’avvocato Fabio Anselmo. Chi era davvero Donato “Denis” Bergamini? E soprattutto, perché è morto? A 25 anni dalla sua scomparsa, queste domande non hanno ancora trovato risposta. Il libro ripercorre tutti gli aspetti della prima inchiesta e della nuova indagine, ricostruisce il racconto dei testimoni sentiti nel 1990 e dei compagni di squadra del calciatore, nonché le ultime interpretazioni emerse. Ripercorre tutte le possibili dinamiche, i possibili moventi emersi nel tempo dai quotidiani e le soffiate anonime, dal giro di droga alle partite truccate fino alla tragedia per motivi passionali. Una sguardo obiettivo e dettagliato che mette insieme le sfaccettature di una storia tuttora incompresa. Una storia sbagliata.

Via al progetto “Conosci il tuo paesaggio”. Occasione per le scuole di scoprire i patrimoni Unesco delle Delizie e del Castello Estense

da: Istituto Storia Contemporanea Ferrara

Venerdì 21 novembre avrà luogo una visita guidata alle Delizie estensi, uno dei percorsi previsti dal progetto “Conosci il tuo paesaggio. Attività didattica per insegnanti e scolari, programmi in aula e visite guidate dedicate al paesaggio culturale e alle Delizie estensi”, che fa parte dei progetti che costituiscono il Programma-Piano di Gestione del Sito Unesco “Ferrara Città del Rinascimento e il suo Delta del Po”.
Sono coinvolte due classi dell’Istituto comprensivo “De Pisis” di Ferrara e altrettante dell’Istituto comprensivo “D. Alighieri” di Sant’Agostino, per un totale di 98 studenti.
L’iniziativa è partita dalla Provincia che ha coinvolto il laboratorio di didattica della Storia dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, ai cui docenti è affidata la guida ai percorsi.
Il progetto è stato realizzato dallo stesso istituto ferrarese ed è finanziato dal ministero per i beni culturali con i fondi per i siti Unesco italiani, con particolare attenzione alla didattica per favorire la conoscenza dei siti patrimonio dell’umanità.
Si sono svolte nel frattempo anche lezioni nell’aula didattica Alfonso I in Castello Estense, rivolte a docenti e alunni, gli stessi che sono in tour venerdì 21.
Il progetto prosegue con l’elaborazione da parte dei docenti del laboratorio di materiali didattici, già testati in sala Alfonso, che saranno messi a disposizione on line, insieme ad una breve animazione che ne condensa e traduce in pillole i contenuti.

Paolo Calvano con Rizzo Nervo e Ricciardelli: le opportunità della scelta dell’area vasta

da: Paolo Calvano, Candidato PD al Consiglio Regionale

In tema di sanità la scelta dell’area vasta porta opportunità significative per la provincia di Ferrara e i suoi cittadini. Welfare e sanità sono temi strategici, soprattutto nel contesto regionale nel quale circa l’80% delle risorse sono destinate proprio a questi due maxi-capitoli di spesa. Il nuovo sistema di governo dell’area vasta deve vedere riconosciuto il ruolo di Ferrara e delle nostre eccellenze mettendo a sistema i servizi per accrescerne efficacia e qualità. Il sistema di area vasta inoltre deve contemplare che siano i sindaci, e quindi le comunità locali, gli attori della programmazione e delle scelte, basate sulla qualità dei servizi offerti dai territori senza dover penalizzare a tutti i costi realtà più piccole come la nostra.
Sono questi gli argomenti in discussione nell’iniziativa pubblica organizzata da Paolo Calvano, candidato del Partito Democratico al Consiglio regionale, al quale interverrà Luca Rizzo Nervo, assessore comunale di Bologna a sanità e sport. A moderare il dibattito, al quale parteciperanno esponenti del mondo della sanità ferrarese, sarà Adelina Ricciardelli, medico e responsabile del servizio 118 di Ferrara.
L’iniziativa, aperta al pubblico, si svolgerà giovedì 20 novembre alle ore 17.30 all’Hotel Astra (in viale Cavour, 55) di Ferrara.

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Convenzione quadro per la gestione delle mobilità e associata dei servizi e il problema nutrie in Consiglio provinciale

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Uno schema di convenzione tra Provincia e Comuni per la gestione delle mobilità del personale e associata dei servizi. È la proposta che il presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, ha rivolto al Consiglio provinciale, anche sulla scorta della richiesta avanzata dai sindacati nel corso dell’ultima assemblea del personale il 10 novembre scorso.
Il tema riguarda in primo luogo le uscite del personale della Provincia nei prossimi due anni che, tra pensionamenti coi requisiti pre Fornero e quelli dell’attuale normativa, ammontano a circa 60 dipendenti.
A questo dato andrà aggiunto quello delle richieste di mobilità volontarie verso altri enti.
Il problema è di tutelare la funzionalità dei servizi con le necessarie professionalità, visto che la nuova Provincia non può assumere né conferire incarichi.
Da qui la necessità di un accordo quadro anche in prospettiva di dotare l’amministrazione del Castello Estense di strutture di servizio che si possono offrire ai Comuni in un’ottica di ottimizzazione di risorse e competenze. Appalti, contratti, progettazione, sono alcuni ambiti che possono richiedere un coordinamento territoriale. Anche in previsione di un’unica stazione appaltante territoriale.
Alla convenzione quadro, poi, potranno fare seguito accordi specifici coi singoli Comuni e Unioni di Comuni, secondo le necessità e le specifiche esigenze di raccordo amministrativo.
L’ipotesi di collaborazione non ha natura vincolante, ma vuole essere unicamente la condizione di partenza per facilitare il funzionamento dei servizi in modo più coordinato e col minore dispendio di risorse.

Il punto successivo della seduta consiliare è stata la relazione del vicepresidente Nicola Rossi sulla situazione nutrie, diventato un problema a seguito della legge dello scorso 11 agosto che non le considera più fauna selvatica.
La conseguenza è che alle Province è tolta ogni competenza in materia, con aggravio di compiti che ricadono sui Comuni.
Del problema è stato investito il prefetto di Ferrara, Michele Tortora, subito resosi disponibile alla costituzione di un tavolo provinciale sulla base di uno schema di ordinanza recentemente prodotto da Anci, che può diventare la base di una convenzione tra Provincia, Comuni e soggetti interessati (volontari, associazioni agricole, Aipo …), per reintrodurre i fili di un coordinamento ritenuto indispensabile.
Lo scoglio principale resta però quello delle risorse. A fronte di un fabbisogno annuale attorno ai 40mila euro, il Consorzio di bonifica potrà confermare il proprio impegno di circa 20mila euro. Resta da trovare l’altra metà dei soldi, visto che la Provincia non può più rispondere, a seguito del varo della nuova norma, e che il restante peso dovrà gravare sulle casse comunali.
Compito del coordinamento provinciale potrebbe anche essere di ripartire in modo equo le quote, anche con possibili aiuti da privati e associazioni di categoria, con la rassicurazione che la Polizia provinciale può confermare il proprio ruolo di controllo in merito all’osservanza delle varie ordinanze.

Il prossimo Consiglio provinciale è in calendario per il prossimo 26 novembre.

L’INCHIESTA
Partiti e partecipazione, Civati: nella politica attuale trasformismo e opportunismo

3.SEGUE – Riprendiamo la nostra inchiesta sul declino della politica. Nelle prime due puntate abbiamo considerato la crisi della partecipazione sulla base del drastico calo delle iscrizioni ai partiti, accompagnato dall’eclissi della figura del militante così come si era tradizionalmente connotato. Abbiamo poi analizzato i dati, in costante vertiginosa riduzione, di affluenza degli elettori alle urne fra il 1948 e il 2013. Oggi sentiamo una voce autorevole, quella di Giuseppe Civati, leader della minoranza pd, che a Matteo Renzi contesta, oltre a molte scelte, anche l’accentuazione del ruolo di leadership e il conseguente deficit di democrazia interna al partito. Abbiamo però mantenuto la conversazione al riparo dalle polemiche di questi mesi per considerare il tema nei suoi corretti termini strutturali.

Perché sempre meno persone sono disponibili a impegnarsi in politica?
C’è un dato di fondo significativo: l’aumento dell’astensione dal voto indica uno scollamento fra cittadini e istituzioni. Chi si sente escluso e non rappresentato tende a una sorta di autoemarginazione. E poi c’è un adeguarsi all’idea che la politica la fanno i leader nazionali, il che porta anche ad appiattirsi su un concetto molto televisivo della politica stessa.

L’idea di un contributo disinteressato appare inattuale, oggi più che chiedersi cosa posso fare io per la mia comunità a o per il mio partito si ragiona all’opposto: cosa può fare il partito per me. E’ davvero questo il meccanismo principale sulla base del quale si decide se assumere un impegno politico?
Le persone sono molto confuse. Incide anche il fatto che la politica ha perso i suoi riferimenti… Le “larghe intese” sono spiazzanti per molti. Poi c’è la sudditanza verso i mercati, la finanza, le istituzioni sovranazionali: tutto appare distante, remoto, non controllabile. C’è chi dice che bisognerebbe recuperare una connotazione più nazionalistica – in senso buono – per avere la sensazione di poter incidere nelle decisioni, altrimenti è difficile motivare all’impegno. E poi in Italia, da sempre, c’è un rapporto patologico fra cittadini e politica che è un misto fra sudditanza, ribellione, repulsione che in queste condizioni si amplifica.

Un’altra distorsione riguarda la logica decisionale: l’impressione è che sovente si agisca non nel rispetto del principio di responsabilità che il politico dovrebbe avere ben presente, ma secondo convenienza. E’ d’accordo?
C’è un vizio antico, quello del trasformismo… In politica si vive per il successo momentaneo, si opera spesso per mantenere il potere. E d’altra parte anche i giudizi tengono conto della capacità dei leader di suscitare adesione attorno alle loro proposte. La politica normalmente è valutata sulla base del consenso che è in grado di generare: quello vince quindi funziona.
Noi in Italia abbiamo un’esperienza emblematica: cito un esempio, non quello di Matteo Renzi ma Berlusconi: ha sempre stravinto, ha sempre esercitato un condizionamento psicologico su molti italiani e alla fine i risultati si sono visti: la soluzione più gradita non sempre è la migliore per il Paese. E infatti io ritengo che si debba anche essere capaci di sostenere cose impopolari motivandole; o all’opposto spiegando come la tal cosa sia molto popolare ma non sia quella giusta in quella certa fase. Si cercano semplificazioni e vie dirette, ma le cose non sono così banali, la politica è più complessa di uno spettacolo. Chi prende più applausi non è necessariamente quello che ha la soluzione giusta, se ci riduciamo a questa logica ne paghiamo il conto e pregiudichiamo il nostro futuro.

E come si possono riavvicinare i giovani alla politica quella lungimirante e responsabile?
Spiegando loro tutto questo e facendogli anche capire che le cose di cui stiamo discutendo, a cominciare dai sistemi elettorali, dal lavoro, dall’economia, alla fine avranno un’incidenza spaventosa sulle loro vite e anche sulla loro felicità. Poi c’è il problema di fondo che è quello dell’assunzione di responsabilità verso se stessi e verso gli altri. Richiede a ognuno di noi la disponibilità di prendersi cura anche degli altri.

3.CONTINUA 

LEGGI LA PRIMA PARTE DELL’INCHIESTA
LEGGI LA SECONDA PARTE DELL’INCHIESTA

“Riflettiamoci Insieme”: tappa dedicata all’Emilia Romagna per il Road Show di Poste Italiane con le Associazioni dei Consumatori

da: Poste Italiane, ufficio Comunicazione Territoriale Emilia-Romagna e Marche

Dal phishing alla tutela delle informazioni sensibili, per arrivare ai pericoli di truffe che si celano nell’utilizzo dei sistemi informatici. Argomenti che i responsabili delle Associazioni dei Consumatori della provincia di Ferrara hanno approfondito nel corso di “Riflettiamoci Insieme”, ciclo di incontri che Poste Italiane sta effettuando a livello nazionale per proseguire sulla strada di un confronto aperto con i rappresentanti territoriali delle Associazioni dei Consumatori.
Nel corso della tavola rotonda sono stati affrontati temi quali il rapporto con i cittadini- clienti, il radicamento sul territorio, l’impegno di Poste Italiane nei provvedimenti messi in atto per evitare raggiri alla clientela, la procedura di “Conciliazione paritetica” e la sinergia nell’ampliare e migliorare gli accordi-quadro esistenti.
L’incontro, cui hanno partecipato i coordinatori nazionali di Poste Italiane per i rapporti con le Associazioni dei Consumatori e i rappresentanti emiliano romagnoli di Adoc, Acu, Adiconsum, Lega Consumatori, Confconsumatori, Cittadinanza Attiva e Codacons, è stata anche l’occasione per “formare” i delegati delle associazioni sui pericoli che si celano nell’utilizzo di sistemi informatici e di telefonia, così da renderli attivi e partecipi nel veicolare messaggi di sicurezza agli associati e alle migliaia di cittadini che ogni giorno si rivolgono ai loro sportelli disseminati sul territorio

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Confartigianato: un seminario sul comparto alimentare

da: Ufficio Stampa & Comunicazione di Camilla Ghedini

Si terrà oggi (giovedì), alle 17.30, alla Sala Zarri di Confartigianato (Via Veneziani 1), un seminario formativo (HACCP) rivolto agli operatori del settore alimentare. Tema, le novità legislative in merito al confezionamento dei prodotti e alla sicurezza del consumatore. «Questo ambito – spiega il segretario generale, Giuseppe Vancini – rappresenta una fetta importante del Made in Italy. Ed è quanto mai importante in un territorio come il nostro, ad alta ricettività turistica. Questa iniziativa – prosegue – si inserisce nelle attività che come associazione stiamo cercando di promuovere sempre più per migliorare le conoscenze degli imprenditori, sempre molto attenti e sensibili». Il seminario sarà introdotto da Riccardo Mantovani, responsabile Area Categorie e Mercato. Seguirà l’intervento di Emiliana Costa, di Perizia Srl, esperta in materia igienico sanitaria. Info, giovannin@confartigianato.fe.it, caferrari@confartigianato.fe.it, 0432/7861113, 786133.

Paola Peruffo a Bondeno

da: Paola Peruffo, Candidata Forza Italia alle Elezioni Regionali

«Il Borselli deve tornare ad essere un presidio sanitario capace di garantire sicurezza ai cittadini di Bondeno e dell’Alto ferrarese. Sul futuro del Borselli servono certezze, non promesse. Serve una programmazione a lungo tempo, non a fasi. Serve che non venga depauperato ulteriormente dei propri mezzi. Serve dare un nome alle prestazioni che ci sono oggi e ci saranno domani, anche nell’ottica dell’invecchiamento della popolazione. Serve che vengano moralmente rispettate, pur nell’evolversi dei tempi, le indicazioni testamentarie di Borselli, che lo ha messo a disposizione della comunità». Così Paola Peruffo, candidata per Forza Italia alle elezioni di domenica 23 novembre, che sarà oggi (giovedì), a Bondeno, alle 19, per un incontro coi cittadini al Mosquito di via Pironi. «Serve una mappa della sanità ferrarese, dagli ospedali alle Case della Salute: Sant’Anna di Cona, Borselli, Santissima Annunziata di Cento, San Camillo, Delta, Copparo, Portomaggiore, Argenta etc. Serve capire la ‘geografia’ di tutto il ferrarese e serve dare un contenuto dignitoso a tutti i presidi. Per il Borselli io propongo, come già per il San Camillo di Comacchio, che si parta dall’esistente – ambulatori, mezzi, attrezzature – per dare un futuro a una struttura che, come il San Camillo, rischia l’isolamento. Ex Ospedali agonizzanti, sono quanto di più lontano ci sia dalla percezione della sicurezza». Peruffo parlerà anche di impresa e lavoro, con particolare riferimento alla ricostruzione. «Oltre alla detassazione e agli incentivi diretti, servono bandi che favoriscano gli appalti alle aziende locali, così da mantenere qui le risorse, rilanciare la nostra economia, creare occupazione sul posto».

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Aperitivo di chiusura della campagna elettorale

da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

Il Circolo PD Centro Cittadino di Ferrara organizza per VENERDI’ 21 NOVEMBRE, alle ore 18.30, presso il Caffè Teatro Nuovo (Piazza Trento Trieste, 50), un aperitivo di autofinanziamento

Sarà un’occasione informale e conviviale per chiudere la campagna elettorale in vista del voto regionale di domenica 23 novembre, conoscendo meglio i quattro candidati ferraresi all’Assemblea Legislativa Regionale: Paolo Calvano, Marcella Zappaterra, Eric Zaghini e Irene Tagliani, ospiti per la serata.

Segnaliamo che l’iniziativa sarà anche un’occasione per autofinanziare le attività, con una quota partecipazione di 8 euro.

Venerdì 21 novembre, al cinema Boldini, proiezione straordinaria dell’ultimo lavoro dei fratelli Dardenne “Due giorni, una notte”

da: Arci Ferrara

Sandra ha solo un fine settimana per riuscire a convincere i suoi colleghi – con l’aiuto del marito – a sacrificare i loro bonus in modo che lei possa mantenere il suo posto di lavoro.

Umanità contro speculazione della crisi economica è il duello scelto dai fratelli Dardenne per il loro ultimo film “Due giorni, una notte”, che richiama appunto l’arco di tempo decisivo in cui si vedrà cosa prevarrà. Una stremata Marion Cotillard mette da parte quella piccola parte della dignità che le rimane e prova porta a porta a far leva sulla solidarietà che dovrebbe unire gli uomini proprio in situazioni come queste. In questo disperato tentativo di persuasione viene fuori non solo una grande parabola discendente che descrive una società completamente alla deriva che segue la scia dei soldi e non guarda in faccia nessuno, ma anche un processo dove l’individualità umana viene messa sotto accusa e assolta qualunque cosa essa faccia o dica. Sandra, infatti, non riesce a prendersela con i colleghi che preferiscono accettare i 1000 euro “mi dispiace per te, ma mi rendono la vita più facile”. Quotidianità reale, troppo conosciuta da non sentirla sulla propria pelle.
I Dardenne ancora una volta si fanno grandi se non ineguagliabili narratori di un presente storico così esile e pieno di incongruenze da essere materiale amaramente interessante da trattare.

Venerdì 21 novembre il film verrà proiettato in via straordinaria alle ore 18.00.

Segnaliamo inoltre la proiezione in lingua originale con i sottitoli in italiano di domenica 23 novembre alle ore 21.00.

movimento5stelle

Partecipate: una risorsa da non perdere

da: I Candidati Consiglieri Regione Emilia Romagna del Movimento 5 Stelle – Circoscrizione di Ferrara

Il candidato alla Presidenza della Regione Emilia Romagna, Bonaccini, attacca le società “partecipate”, dimenticando però una cosa importante: è il candidato di quel partito che ha occupato le poltrone dei CdA delle stesse con ex segretari e consiglieri PD, che hanno come peculiarità curriculum dove le competenze sono meno importante della tessera PD e ciò è stato mostrato anche da Report domenica sera con il caso di Hera.
Forse è per questo che secondo la Corte dei Conti, a questi 5.000 organismi partecipati (aziende, consorzi, fondazioni, istituzioni, società), di cui quasi la metà operante nel settore delle local utilities (acqua, rifiuti, energia, gas), è riferibile un indebitamento di quasi 34 miliardi di euro.
Tali aziende pubbliche, a seguito dei costi elevati, della scarsa efficienza nella gestione e del crescente debito pubblico sono state protagoniste nel passato di un processo che va sotto il nome di privatizzazione che ha comportato fondamentalmente il mutamento della forma giuridica in SPA e la conseguente vendita a privati delle partecipazioni nelle società. Tale trasformazione ha comportato una contraddizione in termini: incompatibilità logica tra lo stesso concetto giuridico di ente pubblico ed il concetto giuridico di società per azioni. Sulla carta tale processo avrebbe dovuto porre rimedio alle criticità dell’ente di diritto pubblico. Nella realtà cosa è accaduto? È accaduto che gli ex-politici hanno invaso i CdA, gli stipendi dei manager sono volati alle stelle (Cadf a Codigoro ne è un esempio lampante), i Sindaci hanno venduto in molti casi le azioni di queste società ai privati per fare cassa nei propri bilanci e ai cittadini cosa è rimasto? Sono rimaste delle partecipate che gestiscono dei beni pubblici, ma che rischiano di cedere al privato questi servizi essenziali (in Provincia ci sono stati casi di questo tipo che abbiamo fortemente contrastato e continueremo a contrastare), rendendoci tutti prigionieri di una necessità vitale: acqua, rifiuti, energia, gas e servizi telematici in mano ai privati serviranno per aumentare il profitto a scapito dei cittadini.
Ecco perché sentire le parole di Bonaccini, candidato del partito che ha creato tutto questo e non ha mai fatto nulla per contrastare questo andamento fa davvero sorridere.
Il M5S continuerà a battersi in Regione per ridare pieno potere ai cittadini e far sì che a gestire queste società siano persone competenti e non la tessera giusta in tasca.

Seminario tecnico di Cna sulla nuova normativa in materia di etichettatura degli alimenti

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Oggi, giovedì 20 novembre, alle 17,30 nella sede della Cna di Ferrara (via Caldirolo, 84), saranno illustrate le novità introdotte dal Regolamento europeo n. 1169/2011, che modifica le disposizioni sulla etichettatura degli alimenti a partire dal prossimo 13 dicembre e il loro impatto, sia sulle imprese del settore alimentare, sia sui consumatori. Interverranno i dirigenti del Servizio Veterinario e Igiene degli alimenti dell’Ausl di Ferrara, Antonio Tosi, Stefano Zaghi e dott.ssa Cristina Saletti.
Il seminario affronta una problematica di grande attualità, relativa all’applicazione di una normativa il cui intento è innanzitutto quello di garantire nel modo più efficace la qualità e la sicurezza degli alimenti, ad esempio attraverso la trasparenza delle informazioni riportate sulle etichette, relativamente alla descrizione dei componenti nutrizionali, la eventuale presenza di qualsiasi sostanza allergenica, ecc., mentre lascia irrisolti altri aspetti (vedi ad esempio la indicazione facoltativa del produttore). Tra le novità della nuova legislazione europea, inoltre, l’obbligo di etichettatura anche per il settore della ristorazione, in materia di prodotti alimentari venduti allo stato sfuso.
Ai seminari di approfondimento possono partecipare anche imprese non associate alla Cna. Per le adesioni, rivolgersi a Ufficio Marketing della Cna, marketing@cnafe.it

IL RICORDO
Piero Calamandrei, la scuola come organo vitale della Costituzione

Tanti sono stati i volti del padre costituente Piero Calamandrei che la nipote Silvia, presidente della Biblioteca Archivio Piero Calamandrei di Montepulciano, ha illustrato agli studenti dei Licei Ariosto e Roiti e degli Istituti Aleotti e Bachelet, ieri mattina in Sala consiliare. Il giovane, classe 1889, di formazione repubblicana mazziniana, che considerava il primo conflitto mondiale come “il compimento del Risorgimento”, salvo poi rendersi conto una volta al fronte che quei “fanti contadini” venivano mandati allo sbaraglio “senza saper il perché, senza neppure “chiedere il perché”.

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Piero Calamandrei

Il grande oratore capace di muovere e di commuovere, aveva scoperto questa sua capacità proprio in occasione della Grande guerra, pronunciando un discorso interventista dopo la morte dell’irredentista socialista Cesare Battisti, e poi usandolo in seguito nei suoi numerosi discorsi commemorativi per i caduti dei due conflitti mondiali e della Resistenza, uno dei quali proprio dallo scalone del municipio di Ferrara, il 15 novembre 1950, per ricordare l’eccidio del muretto del Castello. Il giurista che ha creduto nel diritto “non come questione tecnica”, ma stimolo interiore a “difendere attraverso il rispetto delle leggi uguali per tutti quella consapevolezza dell’uguaglianza di tutti gli uomini davanti allo spirito che è per chi ascolti la storia la conquista più alta e meno rinunciabile della nostra civiltà cristiana”. Proprio da questa consapevolezza dell’esistenza di un corpus di leggi interiori, non scritte, quelle di cui parlavano Antigone e Cino da Pistoia, deriva il suo sforzo costante per attuare la Costituzione che aveva concorso a scrivere e che, allora come oggi, è “più promessa che realizzata”.
E uno degli strumenti più forti, ma meno utilizzati, per attuare questa nostra Costituzione è la scuola. “Difendiamo la scuola democratica: la scuola che corrisponde a quella Costituzione democratica che ci siamo voluti dare; la scuola che è in funzione di questa Costituzione, che può essere strumento, perché questa Costituzione scritta sui fogli diventi realtà”, scrive Calamandrei nel 1950 per il suo discorso al III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale. E sempre in questo discorso affermava: “se si dovesse fare un paragone fra l’organismo costituzionale e l’organismo umano, si dovrebbe dire che la scuola corrisponde a quegli organi che nell’organismo umano hanno la funzione di creare il sangue, gli organi ematopoietici, quelli da cui parte il sangue che rinnova giornalmente tutti gli altri organi, che portano a tutti gli altri organi giornalmente, battito per battito, la rinnovazione e la vita”. E ancora nel 1956, l’anno della sua morte, tornava a definire la scuola “un organo della Costituzione”: “non c’è dubbio che in una democrazia, se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la scuola a lungo andare è più importante del Parlamento, della Magistratura, della Corte Costituzionale […] la coscienza dei cittadini è la creazione della scuola, dalla scuola dipende come domani sarà il Parlamento, come funzionerà domani la Magistratura, cioè quale sarà la coscienza e la competenza degli uomini che saranno domani i legislatori, i governanti e i magistrati”. Una scuola che sia veramente luogo di formazione della classe dirigente futura, non può essere che una scuola “aperta a tutti. I capaci ed i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”: ecco perché secondo Calamandrei l’articolo 34 era “l’articolo più importante della nostra Costituzione”.

Cimarelli a Goro: “Indispensabili i finanziamenti regionali per la salvaguardia economica e ambientale della Sacca”

da: Luca Cimarelli, Candidato al Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna, Lista di Forza Italia

Il candidato al Consiglio Regionale Luca Cimarelli, in visita a Goro ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Negli ultimi anni, purtroppo, le condizioni idrodinamiche della Sacca di Goro sono andate peggiorando, mettendo in crisi la produzione di una delle più grandi e rinomate fabbriche a cielo aperto dell’Emilia Romagna: la produzione di un’eccellenza alimentare dalla qualità riconosciuta non solo in Italia, ma in tutta Europa.

Negli anni le cooperative della Sacca hanno lavorato e investito milioni di euro per mantenere la Sacca stessa nelle condizioni più efficienti possibili, ma la crisi economica che ha colpito tutto il Paese ha avuto gravi ripercussioni anche su questo comparto produttivo che stenta a sostenere gli altissimi oneri e gli investimenti necessari a garantire la qualità dei prodotti.
Questo settore necessita di una salvaguardia del territorio applicata con lo scrupolo del buon padre di famiglia: scavando nuovi canali, curando la “bocca dello scanno”, cercando cioè di rendere ottimale l’interscambio con il mare, linfa vitale di tutta la produzione.
La Regione Emilia Romagna ha il compito di reperire fondi per la difesa di questo territorio oltre che di eseguire annualmente interventi di ripascimento delle spiagge.
L’interscambio con il mare è una garanzia per la Sacca, diversamente, se non verranno effettuati i necessari lavori di scavo, non solo vi saranno gravi ripercussioni sulla produzione, ma anche la salubrità dell’intera area sarebbe a rischio, in quanto la chiusura della Sacca comporterebbe danni e costi ingenti per il ripristino e la tutela territorio.

Ritengo in ultimo che non servano finanziamenti a pioggia. È necessario intercettare fondi in tutti i capitoli di spesa disponibili per dare corpo a una profonda opera di sistemazione della Sacca. È inoltre impensabile che, una volta individuati i fondi, gli stessi vengano impiegati senza un’opera di coordinamento con le rappresentanze delle cooperative, i tecnici e i biologi del posto, individuando insieme le priorità e le modalità dei lavori da eseguire.

provincia-ferrara

Visite diagnostiche di sabato e domenica: la soddisfazione di Tiziano Tagliani

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Tutto il mio appoggio e apprezzamento per l’azione messa in campo da entrambe le aziende sanitarie territoriali con lo scopo di ridurre le liste d’attesa, estendendo la possibilità di esami e accertamenti diagnostici anche il sabato e la domenica.
Un provvedimento che, unitamente ad una rigorosa appropriatezza delle prescrizioni e al contrasto del fenomeno dell’annullamento degli appuntamenti specialistici senza comunicazione, costituisce un passo avanti significativo nell’organizzazione sanitaria territoriale e verso la soluzione di un problema da tempo al centro dell’attenzione e particolarmente sentito dai cittadini.

Il presidente della Conferenza sociosanitaria territoriale di Ferrara
Tiziano Tagliani

Venerdì 21 novembre, al Torrione, è di scena il miglior Modern Mainstream con il George Cables 4et

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Piero Odorici, sassofoni;
George Cables, pianoforte;
Darryl Hall, contrabbasso;
Victor Lewis, batteria

Venerdì 21 novembre (ore 21.30) è il miglior modern mainstream a sancire l’ultimo appuntamento in collaborazione con l’edizione 2014 del Bologna Jazz Festival. Ad esibirsi sul palco del Torrione sarà il quartetto di una stella del jazz, il pianista George Cables coadiuvato dal ficcante drumming di Victor Lewis. Completano la formazione altri due virtuosi del proprio strumento, Piero Odorici ai sassofoni e Darryl Hall al contrabbasso.
Art Pepper lo chiamava “Mr. Beautiful” per impeccabile perizia tecnica e una musicalità fuori dal comune tali da rendere ogni interpretazione un unicum. Classe 1944, George Cables gode del privilegio di essere nato a New York ma sono le sue sorprendenti capacità che, terminati gli studi, gli consentono di inserirsi velocemente nella scena jazzistica del tempo. Siamo alla fine degli anni ’60 quando lo troviamo a fianco di Paul Jeffrey e Max Roach e nei gruppi di Art Blakey e Sonny Rollins.
È grazie a quest’ultimo se Cables visita la West Coast di cui si innamora a tal punto da lasciare la Grande Mela. Del periodo californiano sono da menzionare le collaborazioni con Freddie Hubbard, Woody Shaw, Bobby Hutcherson e l’inizio dell’attività di leader. Le successive chiamate di Dexter Gordon, George Benson e Art Pepper, con cui militerà fino al 1982 (anno della scomparsa del grande sassofonista), lo rendono non solo best musician for musicians, ma anche uno dei più apprezzati pianisti presenti sulla scena da oltre quarant’anni.
Eleganza del fraseggio e raffinatezza del tocco costituiranno la base per un toccante dialogo in musica corroborato dalla batteria di Victor Lewis e dalla fluidità del contrabbasso di Darryl Hall a cui si aggiunge la verve del sax di un amico del Torrione, Piero Odorici.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card e My Fe, se si accede al solo secondo set, prenotando la cena al wine bar)

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

Sabato 22 novembre, una circonferenza intorno alla vita

da: organizzatori

Presso la Biblioteca del Centro Documentazione Donna ,via Terranuova 12/b, Adriana Lorenzi parla dei romanzi di Virginia Woolf: “Mrs Dalloway, Gita al faro, Le onde, Tra un atto e l’altro”. Al CDD proseguono gli incontri della serie Qualche stanza tutta per noi che le socie del Centro hanno voluto dedicare a Virginia Woolf per festeggiare l’apertura della nuova sede della Biblioteca del CDD.

Come scrisse Virginia Woolf nel suo celebre Una stanza tutta per sé è necessario uno spazio tutto per sé a disposizione per poter creare, pensare, sentirsi libere. Noi del CDD abbiamo ora non solo una stanza ma qualche stanza tutta per noi che mettiamo a disposizione di quante vorranno incontrarsi, parlare, riflettere con noi.
Finora il fitto calendario di incontri che, oltre al ciclo su Virginia Woolf, ha caratterizzato l’apertura autunnale della biblioteca, ha avuto riscontro in una partecipazione numerosa e attenta del pubblico .
Questo di sabato 22 novembre con Adriana Lorenzi è il terzo degli incontri dedicati a Virginia Woolf e si incentrerà sulla sua attività di romanziera, prendendo in esame quattro libri in cui la scrittrice applicò la tecnica del “flusso di coscienza”, di cui è stata creatrice e maestra , e che insieme agli altri suoi capolavori narrativi la rendono la più grande tra le scrittrici e gli scrittori del Novecento.

Adriana Lorenzi, saggista, narratrice e critica letteraria, conduce corsi di scrittura creativa per diverse istituzioni e associazioni. A Ferrara è ospite abituale sia al Centro Documentazione Donna che presso altre associazioni. In questi giorni sarà presente per un corso di scrittura creativa presso l’istituto Einaudi della nostra città. È autrice di numerosi saggi e di romanzi e collabora regolarmente con la rivista Leggere Donna.

Coldiretti: bene il piano sperimentale di recupero della biodiversità nei canali della Provincia di Ferrara

da: ufficio stampa Coldiretti

Coldiretti Ferrara esprime sconcerto per le polemiche sorte riguardo il piano di catture in una piccola parte dei canali della nostra provincia, tese a ridurre la pressione dei “siluri” nei confronti delle altre specie autoctone. L’intervento è necessario ed è auspicabile sia confermato e rafforzato per ridare modo alle popolazioni ittiche di ripopolare i nostri canali.

Stupisce e sconcerta quanto letto in questi giorni, su più versanti in merito al piano della Provincia di Ferrara per il recupero della biodiversità nei canali ferraresi.

Lo evidenzia Coldiretti Ferrara, nel dare il più ampio appoggio all’iniziativa dell’amministrazione provinciale tesa a liberare, sia pure per una piccola porzione del totale, i nostri canali dalla presenza esuberante del siluro europeo (Silurus glanis), specie alloctona invasiva, importata a scopo pesca ricreativa sportiva un paio di decenni fa, e capace di uscire dall’ambito dei laghetti di pesca per colonizzare l’ambiente acquatico ferrarese, sino a diventarne il dominatore a spese di altre specie tipiche del nostro territorio, che si sono ridotte drasticamente o addirittura si sono estinte nelle nostre acque.

Condividiamo in pieno l’iniziativa della provincia – continua Coldiretti – che anzi è forse tardiva, ma crediamo vada sicuramente sostenuta a beneficio proprio della biodiversità minacciata dalla presenza massiccia di questa specie. Il fatto poi che l’attività sia stata affidata a pescatori professionisti, che devono comunicare anticipatamente agli organi di controllo i siti in cui effettueranno le operazioni di cattura selettiva, contabilizzando su appositi registri origine e destinazione del pescato, e che sono stati formati e responsabilizzati nell’utilizzo degli strumenti da pesca idonei, sotto sorveglianza anche sanitaria, pare essere coerente con la necessaria trasparenza riguardo chi opera per la cosa pubblica, contribuendo peraltro a scoraggiare i fenomeni di bracconaggio indiscriminato che periodicamente si manifestano in diversi corsi d’acqua e che, questi si, devono essere repressi sia per i danni alla fauna ittica, sia per i rischi sanitari nel commercio di frodo di quanto indebitamente pescato.

Non vorremmo – conclude Coldiretti – che si perdesse di vista l’interesse generale ed ambientale cui tende il piano sperimentale, ritenendo che vadano salvaguardati gli interessi di tutte le categorie nel limite del possibile e con un ritorno positivo anche per chi non è pescatore di professione che dovrebbe trovare nella maggior variabilità delle speci anche maggior soddisfazione nell’attività ludica e sportiva.

REPORTAGE
Jazz club Ferrara, musica anche per gli occhi

Un  cartellone di appuntamenti musicali di grande rilievo quello in programma al Jazz club Ferrara. Venerdì – nella sede del Torrione di San Giovanni, via Rampari di Belfiore 167 – è in arrivo il George Cables quartet: Piero Odorici ai sassofoni, George Cables al piano, Darryl Hall al contrabbasso, Victor Lewis alla batteria. L’ingresso, dalle 21,30, è a pagamento.

Ma intanto ecco le belle immagini dell’ultimo “main concert”: quello di sabato scorso con il chitarrista di culto John Abercrombie in trio con Gary Versace (organo) e Adam Nussbaum (batteria). Entrambe le serate in collaborazione con il Bologna jazz festival. Il reportage fotografico è di STEFANO PAVANI.

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John Abercrombie al Jazz club Ferrara (foto di Stefano Pavani)
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John Abercrombie al Jazz club Ferrara (foto di Stefano Pavani)
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John Abercrombie organ trio (foto di Stefano Pavani)
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John Abercrombie al Jazz club Ferrara (foto di Stefano Pavani)
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Adam Nussbaum alla batteria e Gary Versace all’organo (foto di Stefano Pavani)
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Adam Nussbaum alla batteria e Gary Versace all’organo (foto di Stefano Pavani)
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Gary Versace all’organo (foto di Stefano Pavani)
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Gary Versace all’organo (foto di Stefano Pavani)
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John Abercrombie al Jazz club Ferrara (foto di Stefano Pavani)
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John Abercrombie al Jazz club Ferrara (foto di Stefano Pavani)
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Adam Nussbaum alla batteria e Gary Versace all’organo (foto di Stefano Pavani)
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John Abercrombie organ trio (foto di Stefano Pavani)

Sangue di Giove e Pagadebit, gli antichi vini di Romagna

La Romagna, soprattutto nella parte collinare e pedemontana delle Provincie di Forlì-Cesena e Ravenna (compresa Faenza), vanta una gloriosa tradizione vitivinicola, grazie alla posizione favorevole tra Appennino e pianura, composizione e varietà dei terreni e vitigni acclimatati da secoli.
I vini romagnoli hanno una storia che si perde nella notte dei tempi. Dei cinque che possiamo definire classici, due vitigni (Sangiovese e Trebbiano) sono i più diffusi nel territorio nazionale, padri maggioritari di molti vini, anche di grande pregio. Gli altri tre sono: Albana, Pagadebit e Cagnina.

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Grappoli di uva Sangiovese

Le prime notizie riguardanti il Sangiovese (a bacca rossa) risalgono al lontano ‘600; quando durante un banchetto tenuto nel monastero dei frati cappuccini in Santarcangelo di Romagna, alla presenza di Papa Leone XII, fu servito questo vino prodotto dagli stessi monaci. Ne fu chiesto il nome e un monaco disse che quel vino rosso si chiamava “Sunguis di Jovis”, Sangue di Giove (Sanjovese). Col passare degli anni, il Sangiovese assunse a simbolo della terra di Romagna, pur essendo diffuso in quasi tutto il territorio nazionale ed è il vitigno tradizionalmente più importante dell’areale toscano.

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Grappoli di uva Albana

L’Albana è un vitigno cosiddetto “a bacca bianca” (foglia grande e pentagonale, buccia di colore giallo intenso) ed è coltivato nelle provincie di Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna. L’origine di quello che è definito il “biondo nettare di Romagna” sembra risalire ai tempi dei romani. Se ne trova traccia negli scritti di quell’epoca che riferiscono di Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio. Molto più probabilmente il suo nome deriva dalla qualità dell’uva chiara, che è considerata la migliore delle uve bianche, da cui “Albus” (bianco per eccellenza), Albana. Il paese di riferimento di questo vino è Bertinoro, arroccato su una piccola collina tra Forlì e Cesena. Dal 2011 è nata la nuova denominazione Romagna Albana (certificato Docg).
Il Pagadebit è un vino a “bacca bianca”, composto per l’85% dal vitigno Bombino Bianco, che resiste a qualsiasi condizione climatica. Il suo nome deriva dal fatto che i contadini, grazie alla sua resistenza riuscivano sempre a pagare i debiti contratti nell’annata vitivinicola. Una volta era usanza stipulare contratti sulla parola, detti appunto Pagadebit.
Il Trebbiano fa parte di una delle famiglie di vitigni a bacca bianca, tra i più diffusi in Italia, presente nell’uvaggio di moltissimi vini Doc. L’origine, in Romagna risale ai periodi Etrusco e Romano, dove i colonizzatori impiantarono vitigni dopo la bonifica e l’appoderamento delle terre. Col passare degli anni, dall’antico ceppo di Trebbiano ne è nata una famiglia coltivata anche negli Usa in California. Un buon Trebbiano di Romagna si sposa con tutti i formaggi freschi molli della sua zona (Robiola, Raviggiolo, Casatella e Squacquerone).
La Cagnina è un vino a “bacca rossa” di antica coltivazione, particolarmente dolce e amabile, pronto da bere subito dopo la vendemmia, che si ottiene per almeno l’85% dalle uve del vitigno “Refosco” localmente denominato “Terrano”. Di questo vino se ne parla sin dall’epoca Bizantina durante la quale fu importato dalla Dalmazia e dall’Istria, in occasione dell’acquisto di pietra calcarea per la costruzione dei monumenti storici di Ravenna. Le prime notizie di questo caratteristico vino risalgono al XIII secolo e si riferiscono alla vite e al vino friulano (barbatelle di Terrano d’Istria o del Carso, sinonimi di Refosco d’Istria o del Carso).
Nel 2013 l’Emilia-Romagna è risultata la quinta regione Italiana nell’esportazione di vino.

LA STORIA
Fotografia e arte digitale di Stefano Bonazzi: dell’amore e di altri demoni

Voglio fare lo scrittore, o il pittore, o magari tutti e due. Forse scriverò un libro e disegnerò le illustrazioni! Così la gente mi capirà.

Da sempre appassionato di grafica e design, nerd per vocazione, studente all’istituto alberghiero.
A 20 anni frequenta un corso di grafica multimediale a cui segue uno stage in agenzia, e comincia a comporre immagini e parole. A scattare fotografie; rielaborandole, aggiungendo, mescolando, per poi creare cose sue. A distruggere quei corpi armoniosi e perfetti creati al mattino, durante il lavoro di webmaster e grafico, immersi in una luce artificiale come i legami fasulli da cui rifugge.
Soggetti e scenari che conserva inizialmente per sé, nell’anonimato di un portatile sulla scrivania; che poi pubblica su Flickr e Deviantart in una parabola ascendente sino al Toca.me di Monaco di Baviera, festival di grafica di livello mondiale, in cui si classifica terzo vincendo una suite. Cominciando a creare seriamente, alla ricerca di gallerie che rappresentino il suo stile. Espone a Miami e Seoul, a Verona e Milano, in personali e collettive. I suoi sono risultati di processi di manipolazione di fotografie originali attraverso l’abbozzo con carboncino e il ritocco digitale con Photoshop, tecniche di colorazione alternativa e illustrazione di fotografie attraverso rendering e Poser per gli effetti 3D, a volte dietro lastre di plexiglass. Ricreando quello accade nella vita reale, raffigurando l’incomunicabilità del mondo contemporaneo, l’impossibilità di essere realmente se stessi in una perfezione imposta ed esasperata, traducendo lo smarrimento e l’incertezza di qualcuno che cerca a volte un altro qualcuno, a volte un altrove.

– Perché indossi quello stupido costume da coniglio?
– E tu, perché indossi quello stupido costume da uomo?

Solo maschere su corpi nudi o ben vestiti in accostamento grottesco esseri strani e alienati, solitari e talvolta soli, basiti e immobili come i paesani statici e alienati di Grant Wood, i ritratti criptici e ambigui di Mark Ryden, l’umanità dolente di Roger Bowlen, gli ansiogeni acquarelli provocatori di Gottfried Helnwein in un circo mai festoso ma alienante, decadente come in universi malati. Ma veri più che mai, questi personaggi grigi che prendono le distanze, freaks orgogliosi di esserlo, dalla finzione di una realtà che opprime con abbaglianti colori di plastica, rivelando la parte notturna dell’essere umano.

Armoniose ballerine ingessate nei tutù neri in attitudes su rocce nere; impeccabili donne-tailleur nascoste da maschere antigas e musi di animali senza vita; figure femminili fuse in bicchieri di latte o spente in una nuvola fumo, come sigarette tristi, inverni nucleari alla Gia Carangi, grotteschi manichini in abito da sera si fanno ammirare da un invisibile pubblico; dame prendono il tè sedute a un tavolino dimenticato. Viandanti con l’unica guida di girandole colorate; eleganti nobiluomini in tuba e bastone che attraversano campi di fiori, o tristi Pierrot compianti persino dall’adorata luna; bimbi sperduti in balìa di navi di carta. Distorte mescolanze tra Bianconigli e malefici Cappellai Matti che ingannano una Alice al di qua non di uno specchio ma di un armadio; gentiluomini nei frac neri prigionieri di spiagge invase da ombrelli abbandonati; violinisti in costumi barocchi intonano melodie statiche, imprigionate su una pagina patinata, che nessuno ascolterà; Forrest Gump con ventiquattrore studiano l’orologio, attendono un autobus che non passerà mai.

28 giorni, 6 ore, 42 minuti, 12 secondi… ecco quando il mondo finirà.

Composizioni statiche come i ritratti di Annie Leibovitz, che ne mantengono solo la limpidezza stilistica e ne perdono il candore del bianco e del nero; scene che disorientano lo spettatore, animali domestici che provocano disagio quanto gli insetti claustrofobici di Floria Sigismondi.
Panorami angoscianti e desolati, crudi e disturbati come le narrazioni di Lynch, onirici e fiabeschi come le storie di Tim Burton, immobili ed evocativi come i soggetti inanimati di Hiroshi Sugimoto, evanescenti e desaturati come i campi lunghi di Riccardo Varini.
Sono polverosi deserti o mondi metafisici, di un’ironia esasperata e soffocante. Cieli azzurri ma non celesti, come occhi che guardano passivi panorami accecanti. Mari color della pece e palazzi abbandonati. Sale pubbliche desolate, distorte distese d’erba. Enormi palloncini, mongolfiere sottosopra. Lampade addormentate, sedie di legno in vana attesa. Arcolai e poltrone boudoir. Ospedali deserti, arcate gotiche che raccolgono confessioni non dette.
Mondi da cui non si fa ritorno, il cui silenzio urla qualcosa che resta intrappolato nell’impossibilità di urlare il proprio nome, come imprigionato in una bolla d’acqua. Sono spiazzi desolati di un circo abbandonato, prati disseminati di piccole case sospese da fili di marionette; vagoni di metropolitane deserti e asettici che avviluppano queste caricature umane, a volte; altre le osservano maligne e silenziose, realtà pesanti e allucinatorie, il nulla che avanza inghiottendo gli abitanti di Fantasia attratti da esso morbosamente e senza chiave di accesso né uscita. Spazio ostile o interiore di chi lo occupa, che quasi lo plasma.
Plasma del mezzo che distrugge la vita ma che la ricrea, nelle visioni di qualcuno che cerca a volte un altro qualcuno, a volte un altrove.

REPORTAGE
Po, bello e spaventoso.
Nuova piena

Una nuova ondata di piena per il fiume Po è attesa in territorio ferrarese tra il pomeriggio e la serata di oggi, mercoledì 19 novembre. Non ci dovrebbero essere, però, rischi di tracimazioni degli argini. L’unico problema resta quello delle infiltrazioni, sul quale l’attenzione dell’intera struttura di coordinamento provinciale proseguirà almeno fino a domenica. Questa la sintesi del tavolo convocato ieri in Prefettura per seguire gli sviluppi della situazione.
Confermata la chiusura della pista ciclabile destra Po, che va da Stellata di Bondeno fino a Gorino passando per Pontelagoscuro, Ro, Serravalle e Mesola. L’Anas al momento assicura, invece, che non chiuderà il ponte stradale di Pontelagoscuro. L’attuale livello dell’acqua, a quota 2,68, è infatti ancora sufficientemente lontano dalla soglia dei 3,5 metri, considerati il limite di sicurezza. Anche FS (ferrovie dello Stato) esclude la chiusura del ponte ferroviario, grazie agli interventi fatti dopo la piena del 2000.

L’incontro di ieri in Prefettura, presieduto dal prefetto di Ferrara, Michele Tortora e coordinato dalla delegata della Prefettura per la Protezione civile Serena Botta, ha visto la partecipazione di Protezione civile della Provincia, Aipo, Ferrovie dello Stato, Anas, servizio tecnico di Bacino del Po di Volano, forze dell’ordine, polizia provinciale e polizie municipali, vigili del fuoco, Comuni di Ferrara e gli altri Comuni interessati, Coordinamento del volontariato della protezione civile e servizio veterinario.

Intanto una carrellata di fotografie di questo fiume, bello e spaventoso, scattate ieri da Roberto Fontanelli e Aldo Gessi.

[clicca le immagini per ingrandirle]

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Acqua e terra ieri sul Po (foto Gessi e Fontanelli)
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Acqua alta sulle rive del destra Po (foto Gessi e Fontanelli)
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Acqua alta sulle rive del destra Po (foto Gessi e Fontanelli)
Lavori sulle rive del destra Po (foto Gessi e Fontanelli)
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Lavori sulle rive del destra Po (foto Gessi e Fontanelli)
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Lavori sulle rive del destra Po (foto Gessi e Fontanelli)
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Il mulino sul Po a Ro di Ferrara (foto Gessi e Fontanelli)
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Il fiume a Pontelagoscuro (foto Gessi e Fontanelli)
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Il fiume a Pontelagoscuro (foto Gessi e Fontanelli)

La Carta dell’informazione ambientale per affrontare i rischi

La carta dei servizi non serve. Lo dicono alcuni gestori e lo pensano alcuni cittadini che non l’hanno mai letta. Purtroppo è così. Lo dice Federconsumatori che di recente ha presentato la sua terza ricerca nazionale sulle carte del servizio idrico. Nonostante sia presente in quasi tutti i capoluoghi di Provincia la sua efficacia è ancora un problema (si ricorda che Aeegsi esclude aumenti tariffari in assenza di Carta dei servizi) e che raramente è frutto di un confronto con le associazioni dei consumatori, quasi fosse solo uno strumento del gestore. E’ utile in particolare ricordare che il decreto ministeriale di riferimento indica importanti indicatori standard su molti temi critici a partire dalla risposta alle richieste scritte degli utenti e ai reclami; sul tema complesso della morosità in cui è prevista la sospensione del servizio; il tempo di preavviso di interventi programmati (almeno 24 ore prima) e molto altro.
La analisi della Federconsumatori ha evidenziato differenze spesso esagerate tra i vari gestori. Ad esempio sul tempo di esecuzione dell’allacciamento si va da un tempo massimo di 126 gg ad un tempo medio di 35 gg (si ricorda che su questo indice è prevista una indennità nel caso non venga rispettato il tempo massimo di esecuzione dell’allacciamento). Il tempo di attivazione della forniture in media è di 9 giorni, ma si sono riscontrai anche casi di 60 gg; così come il tempo di allaccio alla pubblica fognatura il tempo medio sia di 46 gg, ma va da 7 a 180 gg! per non parlare del tempo di rettifica delle fatture da pochi giorni a quasi sei mesi; ai tempi di risposta scritta agli utenti che in media è di 26 giorni. Per quanto riguarda le modalità con le quali i gestori comunicano agli utenti i dati sulla qualità dell’acqua, dalle risposte ricevute risulta che la modalità più diffusa è il sito web (35% dei casi), solo l’11% dei gestori pubblica le informazioni sulla bolletta. Vi sono poi grandi differenze di applicazione ad esempio tra indicatori in giorni di calendario e giorni lavorativi (le cose cambiano molto!). In conclusione solo la metà dei gestori è dotato di certificazione della qualità. Insomma uno scenario ampio e variegato che deve essere meglio regolamentato perché le motivazioni di reclamo dei cittadini sono sempre troppe e tra queste si citano: anomalie contrattuali (errori attivazione, cessazione, voltura; anomalie standard (mancato rispetto degli standard); anomalie addebiti/errori di fatturazione (applicazione categorie, tariffe, acconti, conguagli, modalità di recapito bollette, frequenze fatturazione, pagamenti, modalità di incasso); anomalie consumo (reclami su letture, perdite occulte, consumo anomalo); anomalie relative all’accessibilità del servizio (difficoltà di comunicazioni telefoniche, attesa agli sportelli, comportamento del personale); anomalie erogazione del servizio (qualità/quantità acqua, pressione, interruzioni/ripristini, rotture, danneggiamenti durante lavori) e anomalie contatore (contatore difettoso, verifica/sostituzione contatore).
Per il futuro, ci attendiamo quindi, da parte dei soggetti regolatori, l’Aeegsi a livello nazionale e gli Enti di Gestione d’Ambito (Ega) a livello locale un maggior impegno per quanto riguarda la disciplina delle carte dei servizi e in generale la tutela degli utenti; un maggior coinvolgimento delle associazioni degli utenti (partecipazione e controllo) come previsto negli atti sopra richiamati; iniziative dirette ad informare e formare, gli utenti e le loro associazioni, sulle numerose e complesse novità che nell’ultimo periodo ha rivoluzionato la regolazione nei servizi idrici.
Infine una nota positiva. La Federazione Italiana Media Ambientali (Fima) ha presentato la Carta dell’informazione ambientale che si andrà a definire nei prossimi mesi. “La creazione della Carta nasce dalla consapevolezza, visti i cambiamenti climatici e le situazioni critiche che essi portano con sè, del ruolo dell’informazione la cui responsabilità è totale. Portare a conoscenza dei cittadini i temi della crisi ecologica è una responsabilità particolarmente gravosa: sottacere un’informazione o dare voce ad una fonte sbagliata equivale a rendersi partecipi involontari di un disastro. La trattazione di questi temi cambia il ruolo del giornalista stesso che non è solo cronista, ma attore consapevole: riportare l’accaduto, sovente significa anticipare gli stessi eventi, raccontando le dinamiche che li potranno precedere. Fornire quindi ai cittadini e ai decisori politici strumenti utili su cui pianificare e costruire il futuro delle prossime generazioni. La Carta intende garantire una informazione adeguata dei delicati temi ambientali attuali, che non dia spazio ad errori interpretativi, a false credenze o a dicotomie inesistenti”. Faccio un grande tifo per questa iniziativa.

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