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Giorno: 28 Novembre 2014

Mostra “Paesaggi o visioni” allo spazio d’arte l’altrove di Ferrara

da: organizzatori

29 novembre/14 dicembre 2014
Paesaggi o visioni…dove finisce o inizia la realtà
A cura di Francesca Mariotti e Silvia Greggio

Vernissage 29 novembre 2014, ore 17.30

ARTISTI: Roberto Rossi, Roberto Proietti, Renzo Sbolci, Maria Aloi, Pietro Dente, Claudia Ferrara, Fiammetta Mora, Caterina Cama, Rosamaria Benini Esposito, Adalgisa Santucci.

Finissage Domenica 14 Dicembre 2014, ore 16.00
con CINZIA EMME ed i suoi Bijoux
“Idee regalo…per coccolarsi” tra musica e poesia

Spazio D’Arte L’Altrove
Di Francesca Mariotti
Via de Romei 38, 44121 Ferrara
www.artelaltrove.it
Apertura: martedì e venerdì 17.00 – 20.00. Mercoledì e giovedì 10,30 – 13,30.Sabato su appuntamento.

Termina il Progetto espositivo 2014 sul tema TENSIONI E PARADOSSI DEL CONTEMPORANEO.
Il prossimo 29 novembre 2014, alle ore 17.30 si inaugurerà presso lo Spazio D’Arte L’Altrove, di Via Dé Romei 38, sede dell’Associazione culturale Olimpia Morata di Ferrara, la V rassegna “PAESAGGI O VISIONI”, pensata e curata dalla Dott.ssa Francesca Mariotti con la collega Silvia Greggio.
I rapporti tra realtà e rappresentazione, tra luoghi e immaginazione, ci mostrano una ricerca continua di quel legame tra verosimiglianza e rappresentazione che ha sempre contraddistinto l’Arte.
Mai come ora l’Arte vuole stupire e creare interpretazioni diverse per ogni suo fruitore. Mai come ora la Natura viene utilizzata, scomposta, sognata e …genericamente espressa, con modi e materiali diversi per attrarre l’attenzione e cercare una nuova strada verso il Bello nel contemporaneo!
Partendo dalle costruzioni architettoniche e visionarie del grande M.C. Escher, l’artista ha rincorso sempre più l’occhio e la mente nelle sue infinite possibilità e devianze per mostrare un mondo paradossalmente intrigante ed affascinante. Le “immagini interiori” prendono spesso il sopravvento dandoci VISIONI straordinarie nelle quali è molto difficile comprendere …dove finisce e dove inizia la realtà!!
Una decina di artisti di diverse provenienze italiane ci mostrano, attraverso i loro LUOGHI ed EMOZIONI, come il PAESAGGIO possa essere profondamente visto, interpretato e sentito, portandoci in un viaggio immaginario e incantato attraverso città, terre, mari, fiumi e cieli in cui perderci, ma anche ritrovarci. Sempre più spesso parleremo di Natura e Ambiente poiché sempre più questi soggetti conquistano la nostra attenzione reale e artistica. Nel prossimo 2015 l’EXPO di Milano farà riflettere il Mondo su Natura e Ambiente, la loro importanza per la nostra Vita e Sopravvivenza ed il Mondo dell’Arte ne sarà coinvolto al 100 % come primo “sensore” su questo argomento da cui tutto ciò che siamo e saremo dipende!!!…e noi ci saremo…con un piccolo contributo anche nella nostra bella Ferrara….
VI ASPETTIAMO …. Francesca Mariotti

Anteprima di Ferrara sotto le Stelle 2015: Cody Chesnutt live alla Sala Estense

da: Ferrara sotto le Stelle

Una voce meravigliosa che rimanda agli anni ’60 e ’70 del soul e del blues, accompagna la chitarra di questo incredibile artista; attivo da oltre 10 anni di onorata carriera, il “trovatore del soul” sarà protagonista di un tour unplugged nel prossimo aprile

Cody ChesnuTT è un cantastorie soul, le cui canzoni sono sincere e socialmente consapevoli al punto da aver innalzato gli standard e il livello di quello che la moderna musica soul dovrebbe essere. Il 2015 lo vedrà protagonista di un tour unplugged, intimo e raccolto, che farà tappa mercoledì 15 aprile 2015 alla Sala Estense di Ferrara.
Cody ChesnuTT è un fenomeno tutto underground.
Nasce nel 1968 ad Atlanta, in Georgia. Nel 1992 lascia il lavoro per tentare di realizzare il suo sogno come musicista, Cody comincia infatti a strimpellare con la chitarra quando è ancora un ragazzino. Crescendo la passione per la musica non accenna a diminuire, tanto che, finita l’adolescenza, il giovane diventato ormai chitarrista provetto, si trasferisce a Los Angeles.
Il suo non è un salto nel buio vero e proprio: il padre è impresario di molte band locali e Cody non fatica a trovare un gruppo, i Crosswalk, con cui farsi le ossa.
Il nuovo millennio vede la pubblicazione di un immenso diario musicale: “The Headphone Masterpiece”, un genuino, artigianale, creativo progetto di proporzioni epiche. Il doppio cd contiene la bellezza di 36 tracce, tutte registrate e mixate dall’autodidatta Cody.
Il disco, anche se frammentario, è un mix colto ed efficace di molteplici stili e culture eterogenee (bianca o nera non fa differenza, Cody si trova suo agio con entrambe) degli ultimi 30 anni. La fama cresce, lenta ma inesorabile, per subire una decisa impennata quando viene chiamato a partecipare allo Smokin’ Grooves tour al fianco di Lauryn Hill e Outkast, occasione che gli permette di essere conosciuto e apprezzato da molti artisti di spessore, tra cui Macy Gray, Nelly Furtado e The Roots. Proprio a questi ultimi Cody ChesnuTT “presta” quello che è forse il suo brano migliore e più rappresentativo (“The Seed”, un ibrido di rock e black music riproposto dalla crew di Philadelphia nell’album “Phrenology” con il titolo “The Seed 2.0”) per una cover che vede lo stesso Cody nei panni del performer principale. La canzone ha un immediato successo radiofonico e televisivo internazionale, sospinta da un videoclip che viene trasmesso per settimane in heavy rotation sul circuito di MTV.
In seguito ad un periodo di ritiro in famiglia successivo alla fama ottenuta grazie a questo singolo, Cody torna sulle scene nel 2012 e descrive in “Landing On A Hundred’s”, con immagini vive, il percorso di un uomo sulla via della redenzione, dopo anni da playboy e dipendenza da crack, e il potere e la forza di un amore coniugale che brucia lentamente. Il titolo dell’album si riferisce al modo di dire slang “Keeping It One Hundred,” ovvero essere totalmente sinceri, e per gli amanti del vero, profondo soul americano è un must-have. Come racconta Cody: “Questo lavoro è incredibilmente significativo per me: rappresenta il viaggio che ho compiuto dal mio ultimo album. Le parole sono sufficienti a descrivere quanto io sia emozionato per questa mia musica.”
Da allora il suo viaggio non si è mai fermato e farà tappa nel nostro paese la prossima primavera.
Di seguito i dettagli:
CODY CHESNUTT
- A Concert and Conversation with Cody ChesnuTT “Unplugged” –

15.04.15 | Sala Estense, Ferrara
- anteprima Ferrara Sotto le Stelle 2015 –
Ingresso, posto unico € 20,00 + d.d.p

Biglietti in vendita su www.hubmusicfactory.com e prevendite disponibili a partire dalle ore 12 di lunedì 1 dicembre attraverso i circuiti di vendita Bookingshow, Vivaticket e Ticketone.

Sito ufficiale: www.cchesnutt.com

Info al pubblico:

www.hubmusicfactory.com

www.ferrarasottolestelle.it

Lunedì 1 dicembre al Jazz Club Ferrara, Happy Go Lucky Local “Special Edition”

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Lunedì 1 dicembre, ore 21.30
Piero Bittolo Bon ‘Jümp The Shark’
Piero Bittolo Bon, sassofoni e clarinetti; Gerhard Gschlössl, trombone;
Pasquale Mirra, vibrafono; Domenico Caliri, chitarra;
Danilo Gallo, contrabbasso; Federico Scettri, batteria

anticipa il concerto la vernice della personale fotografica
Matteo Mangherini – You Ain’t Gonna Know Me ‘Cos You Think You Know Me

È una vera e propria edizione speciale firmata Happy Go Lucky Local quella di lunedì 01 dicembre. Lo spazio del Jazz Club Ferrara dedicato alle nuove proposte si fa in due fondendo musica e fotografia. La presentazione di “Uvenes Doom Sumus” , nuovo, originalissimo progetto discografico di ‘Jümp The Shark’, gruppo capitanato dal visionario sassofonista Piero Bittolo Bon, sarà preceduta dalla vernice di “You Ain’t Gonna Know Me ‘Cos You Think You Know Me”, personale del giovane fotografo emiliano Matteo Mangherini, ideata e curata da Eleonora Sole Travagli, e realizzata in collaborazione con Endas Emilia-Romagna. La mostra è inclusa nel progetto ‘Vetrina giovani artisti’ patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna. Seguono il concerto le immancabili e infuocate jam session.

È una vera e propria edizione speciale firmata Happy Go Lucky Local quella di lunedì 01 dicembre (ore 21:30).
Lo spazio del Jazz Club Ferrara dedicato alle nuove proposte si fa in due fondendo musica e fotografia.
La presentazione di “Uvenes Doom Sumus”, nuovo, originalissimo progetto discografico di ‘Jümp The Shark’, gruppo capitanato dal visionario sassofonista Piero Bittolo Bon, sarà preceduta dalla vernice di “You Ain’t Gonna Know Me ‘Cos You Think You Know Me”, personale del giovane fotografo emiliano Matteo Mangherini, ideata e curata da Eleonora Sole Travagli, e realizzata in collaborazione con Endas Emilia-Romagna. La mostra è inclusa nel progetto ‘Vetrina giovani artisti’ patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna. Seguono il concerto le immancabili e infuocate jam session.

Il concerto
Un progetto longevo (attivo dal 2008), spericolato ed estroso, questo è ‘Jümp The Shark’ guidato dal sassofonista veneziano Piero Bittolo Bon, frequentatore durante la sua carriera di stili molto diversi e in grado di sintetizzarli in una musica appassionata e vibrante, concentrata eppure libera.
Con “Uvenes Doom Sumus” (El Gallo Rojo Records, 2014), terzo episodio discografico del gruppo dopo i precedenti “Sugo! Senta! Gatta!!” (2009) e “Ohmlaut” (2011), si assiste ad un’ulteriore evoluzione della musica e dell’interplay del gruppo, meno votata al solismo e improntata invece all’integrazione di un approccio liquido alla rigidità della forma e della composizione; tutto questo senza sacrificare il più che umano bisogno di appoggiarsi qua e là ad una melodia da poter fischiettare. Il sestetto è composto da alcuni tra i più creativi musicisti del jazz di oggi, che mantengono immutata la loro partecipazione: sono, oltre al leader Bittolo Bon (anche al clarinetto e al flauto), il vibrafonista Pasquale Mirra, il chitarrista Domenico Caliri, Danilo Gallo al contrabbasso, Federico Scettri alla batteria ed il trombonista e sousaphonista tedesco Gerhard Gschlössl.
Terreno fertile per la personale scrittura di ogni singolo componente di ‘Jümp The Shark’  è la cognizione che nasce dalla combinazione di due mondi sonori diametralmente opposti ma similmente acidi, ossia quelli creati dalla chitarra elettrica e dal vibrafono che si uniscono ad una sezione ritmica dalle mille sfaccettature, capace di ancorarsi anche a dei solidi groove. Questo consente ad una front-line a geometria variabile formata da ance e trombone/sousaphone di sfruttare appieno tutta la potenza di fuoco ritmica e melodica a propria disposizione. Il gruppo si inoltra nelle maglie di una musica nervosa e ironica, ispirata in egual misura dal nuovo jazz e dalla musica improvvisata di Chicago e New York e dalle colonne sonore dei videogiochi anni ’80. Nessuno dei sei, tuttavia, perde mai di vista la matrice free che li accomuna.
Ad impreziosire l’appuntamento di lunedì 01 dicembre è il ricco aperitivo a buffet (a partire dalle ore 20.00) accompagnato dalla selezione Nu Jazz di Andreino Dj. Il tutto a ingresso a offerta libera per i soci Endas.

La mostra
Destreggiandosi nella caleidoscopica moltitudine di rivelazioni svelate dai musicisti che hanno risposto a questa chiamata alle arti, Matteo Mangherini ha elaborato il proprio personale e originalissimo omaggio alla musica jazz e ai molti ‘eroi’ che calcano il palcoscenico del Torrione – incluso Piero Bittolo Bon – mettendo a nudo le passioni che contribuiscono inequivocabilmente alla cifra stilistica di ognuno di essi.
Banditi i consueti scatti di scena, Eleonora Sole Travagli – ideatrice e curatrice della mostra – ha chiesto a dodici musicisti (quante sono le note) di rivelare una passione altra rispetto al jazz che influenza fortemente il loro modo di fare musica, affidando successivamente al giovane fotografo emiliano Matteo Mangherini l’arduo compito di interpretarla attraverso il medium fotografico.
Il titolo della personale “You Ain’t Gonna Know Me ‘Cos You Think You Know Me” (tratto da un brano del batterista Louis Moholo) – letteralmente ‘Non mi conoscerai, se pensi di conoscermi’ – è quanto mai rivelore dell’intero progetto: la conoscenza dell’altro è costantemente filtrata dalle nostre proiezioni mentali, dall’imprinting famigliare, da esperienze passate…, pertanto fortemente soggettiva in particolar modo se si tratta dei nostri idoli: personalità note che calcano palcoscenici, appaiono sul grande schermo… “You Ain’t Gonna Know Me…” tenta di scardinare almeno un tassello di questo processo legato all’essere umani, offrendo al fruitore una chiave di lettura in più sulle persone e sulla genesi musicale. “La realizzazione del progetto” Racconta Mangherini “Ha avuto inizio nel corso di questa estate rivelandosi, passo dopo passo, non solo un’interessante esperienza professionale, ma un’avvincente avventura umana”.

Matteo Mangherini, classe 1986, si è iscritto al corso di Lettere Moderne presso l’Ateneo ferrarese dopo aver compiuto studi tecnici. Autodidatta, ha perfezionato lo studio della fotografia partecipando a diversi workshop tenuti da Marianna Santoni e lavorando in qualità di assistente per maestri come Daniele Casadio e Mustafa Sabbagh. Attualmente opera come fotografo freelance e video-maker collaborando con accademie di danza e teatro, agenzie pubblicitarie e la compagnia di produzione cinematografica Film Pro. Da diversi anni segue la fervida attività delle surfiste del Team Roxy. Numerosi suoi scatti sono stati pubblicati su riviste di settore nazionali ed internazionali come Dreams Up Life, Surf Latino, Curl Magazine. Lo scorso mese di giugno è stato designato come fotografo ufficiale in occasione della visita del Dalai Lama a Livorno e Pomaia.

***

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a cura di Andreino Dj a partire dalle ore 20.00
Introduzione alla mostra e concerto: 21.30
Jam Session: 23.00

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com
cell. + 39 339 6116217

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

Open days all’Istituto Comprensivo n.5 “Dante Alighieri”

da: Istituto Comprensivo n.5 “Dante Alighieri” Ferrara

Sabato 29 novembre 2014, è il primo di tre giorni di “Scuola Aperta” dell’Istituto Comprensivo n.5 “Dante Alighieri”. Inizia la Scuola Secondaria di I grado in Via Camposabbionario 11/a – Ferrara.
Alle ore 15la Dirigenza ed alcuni Docenti incontrano i genitori per presentare il Piano dell’Offerta Formativa.
Alle ore 15,30, mentre i genitori continuano la riunione, i figli possono partecipare ad uno dei laboratori proposti, che possono variare a seconda delle giornate:
– laboratorio linguistico: Tedesco, Francese, Inglese
– laboratorio di Storia
– laboratorio in palestra ”Giochiamo insieme”
– laboratorio di Scienze
– laboratorio di Arte
Alle 16,30 ci sarà la visita guidata alla scuola.
Le altre date sono sabato 13 dicembre 2014 e 17 gennaio 2015 negli stessi orari. Il 17 gennaio è prevista solo l’assemblea con il dirigente e i docenti per la presentazione dell’offerta formativa.

Le Scuole Primarie e dell’Infanzia saranno aperte secondo il seguente calendario:

“Giorgio Bombonati”, Via Boschetto, 8 Ferrara
Sabato 20 dicembre 2014
Alle ore 11,00 i genitori incontrano il Dirigente Scolastico ed alcuni Docenti che presentano l’Offerta Formativa.
Sabato 17 gennaio2015
Alle ore 10,30: presentazione dell’offerta formativa da parte del Dirigente e di alcuni docenti

“Biagio Rossetti” Via Valle Pega, 4 Ferrara
Sabato 13 dicembre2014 e sabato 24 gennaio2015
Alle ore 10,30 i genitori incontrano il Dirigente Scolastico ed alcuni Docenti che presentano l’Offerta Formativa.

“Bianca Merletti” Via Galileo Galilei, 13 Ferrara
Sabato 24 gennaio 2014 e sabato 21 febbraio 2015
Alle ore 10,30 i genitori incontrano il Dirigente Scolastico ed alcuni Docenti che presentano l’Offerta Formativa.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a:
– visitare il sito web della scuola: www.alighierife.it
– richiedere un appuntamento telefonando al numero: 0532-64189

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Assegnati all’Emilia-Romagna 27 milioni di euro dal riparto del fondo statale, è la Regione con la quota maggiore di finanziamento

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore Bianchi: “Viene premiato l’impegno per il diritto allo studio dell’Emilia-Romagna, che in questi anni ha sempre investito per garantire la borsa di studio al 100 per cento degli studenti aventi diritto”.

E’ pari a 27 milioni di euro la quota assegnata alla Regione Emilia-Romagna del Fondo statale per il diritto allo studio universitario per l’anno 2014. La Conferenza Stato-Regioni ha espresso parere favorevole allo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ripartisce le risorse nazionali a disposizione, che complessivamente ammontano a 162,6 milioni di euro. L’Emilia-Romagna è la Regione che ottiene la quota maggiore di finanziamento statale, passando dai 16 milioni dell’anno scorso ai 27 milioni per il 2014.
“Davvero un ottimo risultato – spiega l’assessore regionale all’Università Patrizio Bianchi – viene premiato l’impegno per il diritto allo studio dell’Emilia-Romagna, che in questi anni ha sempre investito per garantire la borsa di studio al 100 per cento degli studenti aventi diritto, anche quando lo stanziamento nazionale era molto inferiore a quello di oggi. Garantire il sostegno economico a chi studia con profitto è un principio fondamentale della coesione sociale e un modo per attrarre le menti migliori nel nostro territorio”.

Il riparto del fondo statale ha tenuto conto di criteri quali il numero degli idonei e la spesa sostenuta dalla Regione per le borse di studio, elementi per cui l’Emilia-Romagna si distingue nel panorama nazionale.
Dai dati elaborati dal Ministero infatti risulta che la spesa per il diritto allo studio in Emilia-Romagna infatti è la più elevata a livello nazionale, 67,7 milioni nell’anno accademico 13/14, e il numero degli studenti idonei in rapporto alla popolazione universitaria è molto consistente: 18.381 idonei, sempre nell’anno anno accademico 13/14, su 139.963 studenti iscritti alle Università con sede in regione.

In attesa della pubblicazione del decreto, la certezza della disponibilità delle risorse nazionali consente alla Regione di confermare anche per l’anno accademico 2014/15 l’obiettivo di concedere la borsa di studio a tutti i 19.300 studenti idonei, con un incremento di oltre il 4% rispetto agli aventi diritto dello scorso anno. Oltre alle borse di studio, agli studenti sono resi disponibili gli alloggi che complessivamente a livello regionale sono 3.519. La spesa per i servizi di ristorazione e alloggio è di circa 13,4 milioni di euro.

L’imprenditore Stefano Grechi nuovo presidente Cna dell’Alto Ferrarese

da: ufficio stampa Cna Ferrara

L’imprenditore bondenese Stefano Grechi è stato eletto, l’altra sera, presidente della Cna dell’Alto Ferrarese dall’Assemblea degli iscritti, dopo le dimissioni di Alberto Minarelli, in seguito alla sua elezione a presidente provinciale della Cna.
“Stiamo vivendo una fase di grande cambiamento, da affrontare a piccoli passi”, ha affermato Grechi, dopo avere ringraziato l’Assemblea per la fiducia accordatagli. “Non possiamo perdere tempo – ha poi aggiunto – dobbiamo essere percepiti come davvero importanti dai nostri imprenditori, coinvolgerli, perché loro sono l’Associazione, le loro idee, i loro problemi. Alle Amministrazioni locali dell’Alto Ferrarese ci rivolgeremo per costruire insieme un programma condiviso di scelte concrete a sostegno della economia del territorio, collaborativi e costruttivi, come sempre, ma anche attenti e severi nel controllare la coerenza tra parole e fatti, l’impegno effettivo a fianco delle imprese locali.”
Infine, il neo presidente Grechi ha formulato i migliori auguri ad Alberto Minarelli nel nuovo importante incarico. L’Assemblea dell’Area Alto Ferrarese ha anche eletto due vice-presidenti, Marco Boccafogli e Hermes Capiluppi, che affiancheranno Grechi nel suo lavoro.

Un corso per “fotografo di cerimonia” promosso dalla Curia e da Cna

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Il segretario della Commissione Liturgica Diocesana Pirani si è detto disponibile a collaborare, per assicurare lo svolgimento di cerimonie consone alle liturgie. Attenzione alle motivazioni presentate dalla categoria sulla concorrenza sleale dell’abusivismo.

I fotografi associati alla Cna si sono incontrati, nei giorni scorsi, con il segretario della Commissione Liturgica Diocesana, Emanuele Pirani, in rappresentanza della Curia di Ferrara – Comacchio. All’ordine del giorno, da una parte, la tutela della professione di fotografo dalla concorrenza sleale dell’abusivismo, anche attraverso costruttivi rapporti di collaborazione con la Curia; dall’altra la volontà della Diocesi di adottare linee guida essenziali per lo svolgimento delle cerimonie religiose, con modalità e comportamenti consoni al carattere e ai luoghi liturgici. Per la Cna erano presenti Ughetta Ciatti, responsabile sindacale e Francesco Robboni, responsabile dell’Unione Comunicazione e i fotografi Pietro D’Amato, Gianni Bersanetti, Saverio Rizzetto e Fulvio Masini.
Le cerimonie liturgiche, e in primo luogo i matrimoni, costituiscono, infatti, un impegno fondamentale per l’attività dei fotografi professionisti della nostra provincia, ormai vere e proprie figure essenziali nello svolgimento di tali eventi centrali nella vita di tante persone. Per altro, proprio su questo terreno, professionisti abilitati sono costretti a subire la concorrenza sleale di abusivi, che esercitano l’attività al di fuori delle regole ed evadendo il fisco. Sottraendo, quindi, lavoro a chi esercita la propria attività con regolare partita Iva, pagandone gli elevati oneri e i costi fissi, penalizzato perciò in partenza nei confronti di chi questi costi non li sostiene.
L’incontro ha preso le mosse proprio dalla volontà della categoria di sottolineare come la professionalità e la qualità dei fotografi artigiani rappresentino garanzie di serietà e correttezza, non solo per gli interessati, ma anche per la stessa Diocesi, alla quale hanno offerto tutta la propria disponibilità a seguire un percorso condiviso, attento al valore religioso delle cerimonie e ai suoi momenti più significativi.
Il segretario della Commissione Liturgica Diocesana si è detto aperto e interessato alla collaborazione proposta da Cna, tanto che, nell’incontro, si è poi concordata la realizzazione di un corso per “fotografo di cerimonia”, organizzato dalla Curia in collaborazione con Cna, riservato a fotografi abilitati alla professione, in possesso di tutti i requisiti stabiliti dalle norme e con regolare partita Iva, al termine del quale sarà rilasciato un tesserino, che consentirà ai professionisti di accedere ai luoghi di svolgimento delle cerimonie liturgiche.
A questo proposito, la Curia promuoverà una adeguata informazione, affinchè i sacerdoti ferraresi si servano esclusivamente di fotografi professionisti che abbiano svolto il corso Diocesano, conseguendo l’apposito tesserino.
Infine, il segretario della Commissione Liturgica Diocesana, in relazione alle argomentazioni dei fotografi Cna sulla importanza di rivolgersi a persone abilitate allo svolgimento della professione, con regolare partita Iva, rispettose delle leggi e delle norme fiscali, ha assicurato che tali motivazioni saranno sottoposte ai fidanzati, in occasione dei corsi prematrimoniali, raccomandando, in linea generale, agli stessi fotografi professionisti di attuare criteri di moderazione dei prezzi, nei confronti delle coppie protagoniste di tali eventi.

provincia-ferrara

Azione sperimentale per migliorare la qualità dell’accoglienza dei minori nell’ambito del Sistema provinciale sull’affido

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Un’azione per migliorare la qualità dell’accoglienza dei minori fuori famiglia sul territorio. È lo scopo di una procedura sperimentale di monitoraggio del Sistema affido, avviata nell’ambito del programma provinciale 2014 sulle politiche a sostegno dell’infanzia e dell’adolescenza.
Ne ha data comunicazione il presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, in una nota inviata a tutti i membri del coordinamento tecnico provinciale infanzia e adolescenza.
L’avvio della fase sperimentale avrà la durata di sei mesi e sarà preceduta da una giornata informativa dei modelli operativi impostati, rivolta agli operatori sociali coinvolti.
Appuntamento già messo in calendario per giovedì 29 gennaio 2015.

LA SEGNALAZIONE
Ciak, adolescenti in scena: corso di recitazione
fra cinema e teatro
sotto la stella del Giffoni

“Corso di preformazione attoriale”. Il nome, promettente e ambizioso, prelude a un a un sogno: quello che alcuni adolescenti ferraresi potranno coltivare, impegnandosi nelle molteplici attività proposte dalla scuola di recitazione, con la speranza un giorno di essere parte del panorama artistico nazionale. Il percorso che li attende si svilupperà nell’arco di un biennio e culminerà con la realizzazione di un’opera audiovisiva, ammessa fuori concorso al prestigioso Giffoni Film Festival.
La presentazione del progetto ha coinciso con l’inaugurazione della sede di Fonè Teatro. E c’è un misto di orgoglio, felicità e soddisfazione nelle dichiarazioni rilasciate dal suo presidente, Massimo Malucelli, quando proclama ufficialmente l’apertura della scuola e della sede dell’associazione in via Arianuova 128. Partecipe di tutto anche il direttore artistico del Giffoni, Claudio Gubitosi, a testimoniare la solidità del sodalizio. L’evento è stato scandito dall’avanscoperta del nuovo “quartier generale”, dove tre piani spaziosi e accoglienti ospiteranno tutti coloro che, appassionati di recitazione, decideranno di sfidare sé stessi nell’attesissimo corso.
“E’ un progetto che ha superato il mio sogno di sempre” ha affermato il direttore artistico del corso ed ex allievo di Fonè Stefano Muroni, il quale, insieme a Malucelli, ha descritto il programma dell’attività ripercorrendo la sua ricca esperienza professionale. Dal triennio trascorso presso il Centro Sperimentale di Cinematografia alla stimolante carriera di conduttore intrapresa al Giffoni Film Festival, il giovane attore di Tresigallo ha ricordato ai presenti che, con l’impegno e la determinazione, ogni desiderio può essere realizzato. E, con un pizzico di fortuna, addirittura superato: “Ho già lavorato con importanti figure del mondo del cinema, come Monica Guerritore e Giorgio Colangeli. Sono state occasioni che hanno oltrpassato le mie aspettative”, ha aggiunto Muroni, ricordando quando, da bambino, gli amici appassionati di calcio non capivano il suo sogno di diventare attore. “Per questo, oggi, ho voluto impegnarmi in questo corso di preformazione, offrendo ai ragazzi un’opportunità per vivere fino in fondo la loro passione” ha concluso rivolgendosi soprattutto ai giovani talenti ferraresi che, presenti all’inaugurazione, si metteranno in gioco nel corso promosso da Fonè.
Un’opportunità accolta con entusiasmo anche dal vicesindaco nonché assessore alla Cultura Massimo Maisto, il quale ha chiarito le ragioni per cui il Comune di Ferrara ha patrocinato questa iniziativa. “C’era l’esigenza di promuovere una cultura diffusa – ha spiegato – scommettendo su un lavoro capillare e quotidiano al fine di stimolare i giovani in età scolastica. La nostra città ha bisogno di attività creative e fantasiose, senza perdere il senso della professionalità”, ha aggiunto il vicesindaco, che non ha negato di aver appoggiato il progetto anche per motivi personali: “Mi ha colpito la sfida lanciata da Stefano, il suo coraggio di rischiare proponendo idee nuove” è stato il commento dell’assessore, seguito dalle dichiarazioni rilasciate da Paolo Govoni. Ribadendo la necessità di finanziare le attività culturali e artistiche per contrastare l’attuale crisi economica, il direttore della Camera di Commercio di Ferrara ha elogiato il progetto teatrale realizzato da Fonè. Un progetto che, riscoprendo le qualità del territorio, “valorizza i giovani e stimola il cambiamento sociale grazie alle eccellenze”.

“Possiamo rilanciare una società pronta a cambiare e a riproporsi” ha aggiunto Malucelli nel corso dell’inaugurazione, caratterizzata anche dall’intervento di Paolo Marcolini. Il presidente Arci ha dichiarato di apprezzare un’idea che “cerca di unire il mondo della recitazione e della cultura all’attività imprenditoriale”. Due realtà diverse e contrastanti, due “iceber alla deriva” che, come affermato da Malucelli, “hanno deciso di intraprendere un percorso nuovo coordinando gli sforzi e l’impegno per realizzare un obiettivo condiviso”. Grazie a un programma che vede Ferrara scintillare tra le stelle della cultura e dell’arte, l’inaugurazione della sede di via Arianuova si è trasformata in un’occasione per riscoprire la ricchezza di un Paese alla deriva. Una ricchezza che è stata elogiata anche da Gubitosi, figura di spicco dell’inaugurazione svoltasi martedì. Spronando i presenti a impegnarsi nella ricostruzione di uno Stato che deve tornare al primo posto nella classifica dei Paesi più visitati al mondo, il direttore artistico di Giffoni si è soffermato sulle potenzialità del cinema e del teatro italiani. “Non dobbiamo delocalizzarci, ma, coscienti della nostra cultura, dobbiamo impegnarci a esportarla. Il festival che ho realizzato a partire dal 1973 punta proprio a questo e abbiamo contatti con molti Paesi esteri, come il Qatar” ha spiegato Gubitosi, complimentandosi con Muroni. “E’ un buon elemento. Mi piacciono la sua arroganza, la sua presunzione e la sua ambizione”, ha scherzato il direttore artistico, il quale, senza nascondere quella verve napoletana che mette in luce le potenzialità di una regione dalle mille sfaccettature, si è rivolto ai ragazzi del corso incentivando il loro lavoro.
Certo, non mancheranno i sacrifici, “fondamentali per ricostruire le briciole”. Ma Gubitosi non ha dubbi e, concludendo l’intervento prima dell’atteso banchetto offerto dal ristorante pizzera catering L’Archibugio, ha ricordato a tutti i presenti la necessità di amare sé stessi: “Solo se vi amate, riuscirete in questo mestiere. Se non lo fate, cambiate lavoro”. Parole incoraggianti. Ma, soprattutto, parole di sfida e di sprone, che condurranno i talenti di domani alla scoperta di un‘esperienza unica, in cui la passione, coniugandosi con l’arte, darà origine a qualcosa per cui varrà la pena essere spettatori.

Un gioco da ragazzi, tanto serio quanto la vita

Il palcoscenico del Teatro comunale Claudio Abbado come “spazio ludico, allo stesso tempo indeterminato e regolamentato”, nove “adolescenti kamikaze” che rispondono in diretta a un corpus di quesiti, condividendo un inventario di comportamenti, ma senza sapere in base a quali parametri di selezione verranno chiamati in gioco: “ciascuno risponde in diretta autodefinendosi”. Questo è la performance ideata da Francesca Pennini e Angelo Pedroni di CollettivO CineticO insieme ai nove ragazzi che sono andati in scena ieri sera: Tilahun Andreoli, Samuele Bindini, Thomas Clavez, Marco Calzolari, Camilla Caselli, Jaques Lazzari, Matteo Misurati, Emma Saba, Martina Simonato.
Ma in realtà c’è di più perché, partendo dal concetto di indeterminazione e di sperimentazione caratteristico del grande compositore, diventa un percorso, un processo alla ricerca della definizione e dell’autodefinizione del sé, anche in relazione agli stimoli che provengono dal contesto esterno.

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Quadro, La competizione

I nove adolescenti che abitano il palco hanno memorizzato una serie di gesti associati a stati d’animo, conformazioni emotive e comportamenti e viene loro chiesto di “rappresentarli” a comando. In un angolo giace, infatti, quello che diventa una sorta di principio generatore: un computer portatile, che Angelo usa per proiettare le istruzioni ai performers. L’habitat viene costruito gradualmente, Angelo si procura gli oggetti necessari e li dispone sul palcoscenico dopo averli mostrati per qualche secondo al pubblico, rendendo evidente il meccanismo teatrale, ‘mettendolo in scena’ tramite la sua composizione in tempo reale davanti agli occhi degli spettatori. I ragazzi poi siedono muti sulle panche, si alzano a turno o in gruppo per andare a occupare il palco eseguendo i gesti imparati dai propri corpi, rispondendo in maniera diretta alle istruzioni proiettate sul fondale, fino a che Angelo non suona un gong che determina il passaggio al quadro successivo.

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Quadro, La costruzione

Come nelle pagine di un bestiario medievale, con l’aria sulla quarta corda di Bach in sottofondo, gli spettatori vedono aprirsi davanti ai loro occhi una sorta di inventario umano diviso in tre capitoli. Il primo capitolo è quello delle descrizioni degli “esemplari”: esemplari pessimisti, logorroici, che parlano da soli o che sanno mentire. Gli adolescenti che si riconoscono nella descrizione si alzano in piedi e stanno fermi per qualche secondo davanti al pubblico, fino al suono del gong che li manda a sedere. Il secondo capitolo si intitola “comportamento”: gli esemplari egocentrici sono chiamati al comportamento di salto, quelli disorganizzati al comportamento in codice e quelli stitici al comportamento di canto, oppure ancora gli esemplari arrapati – naturalmente tutti maschi – al comportamento lisergico. Infine nel terzo capitolo tutti e nove compongono azioni coreografiche: dall’addestramento all’equilibrio, dall’allarme alla transumanza alla competizione, dalla costruzione alla decostruzione, quando ciascuno prende un oggetto dell’habitat portandolo fuori dalla scena.

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Quadro, La competizione

“Age”, spiega Francesca Pennini seduta fra i ragazzi di entrambi i cast – quelli del 2014 e quelli del 2012, che non hanno voluto perdere la tappa ferrarese del loro spettacolo – nell’incontro con il pubblico al termine dello spettacolo, non è uno spettacolo sull’adolescenza ma gioca con la capacità degli adolescenti “di reagire a una situazione mutevole, non predeterminata, come in fondo è la vita che si sta costruendo”. Porta quindi in scena contemporaneamente il coraggio e la sfrontatezza, ma anche tutta la fragilità di quella delicatissima fase della vita che è l’adolescenza, in cui attraverso la continua sperimentazione della propria identità in divenire il gioco si trasferisce dalla fantasia alla realtà: questi nove ragazzi, come tutti i propri coetanei, non sanno cosa li aspetterà nello spettacolo proprio come non sanno cosa li aspetta nella vita. Allo stesso tempo, questi giovani sulla scena sono estremamente sicuri: nascondono l’emozione, sanno come affrontare la sfida, anche grazie al lungo percorso di ‘addestramento’ attraverso cui Francesca e Angelo li hanno guidati. Sembra che voglia dirci anche questo: l’incertezza può essere affrontata dotandosi degli strumenti della conoscenza e dell’allenamento.

Per leggere l’intervista a Francesca Pennini pubblicata su ferraraitalia [vedi]

La foto in evidenza e la prima nel testo sono di ©Marco Caselli Nirmal

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Influenza, l’assessorato regionale: i lotti ritirati del vaccino Fluad non sono distribuiti e utilizzati in Emilia-Romagna. La campagna prosegue

da: ufficio stampa giunte regionale Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna i lotti del vaccino antinfluenzale ritirati dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) non sono distribuiti e utilizzati. Nessuno è stato dunque vaccinato con i lotti 142701 e 143301 del vaccino Fluad della Novartis. Lo comunica l’assessorato alle Politiche per la salute della Regione, precisando che la vaccinazione in Emilia-Romagna prosegue, che è gratuita, e ha l’obiettivo di proteggere dalle gravi complicanze i cittadini più a rischio, in particolare adulti e bambini con malattie croniche e persone anziane a partire dai 65 anni. Finora, dall’inizio della campagna, sono state vaccinate in tutta la regione 390.000 persone.

Sant’Agostino: per la Ricostruzione rivogliamo il nostro dirigente all’Urbanistica e Edilizia al 100%

da: Stefania Agarossi, Candidata Sindaco per Sant’Agostino, Lista Civica Valore e Rispetto

Questa la richiesta che Valore e Rispetto porta domani in Consiglio Comunale con una apposita mozione. A fine aprile 2013, in pieno post terremoto, l’Amministrazione di Sant’Agostino ha ceduto al 50% al Comune di Vigarano Mainarda, tramite una convenzione, il proprio dirigente all’Urbanistica, Ambiente e Edilizia Privata. Una scelta, e non un obbligo, che Valore e Rispetto ritiene senza logica. Spiegano Agarossi e Sandri “Nel momento della Ricostruzione di un territorio come il nostro, così gravemente colpito dal terremoto, con tutti i problemi che abbiamo da risolvere, si è ceduto il dirigente più importante e strategico per la ripresa e la gestione di tutte le innumerevoli pratiche edilizie. Un ottimo acquisto per Vigarano, ma decisamente non altrettanto per Sant’Agostino, che da allora si ritrova un dirigente a metà tempo”.
“Ora abbiamo bisogno più che mai di essere operativi al 100% per aiutare i nostri cittadini, imprese, tecnici. Sappiamo che Vigarano ha già richiesto una proroga per questa convenzione.
Tuttavia la presenza e attività dell’Arch Melloni, a cui va tutta la nostra stima, è più che mai indispensabile qui, a Sant’Agostino. La gestione e scadenza delle innumerevoli pratiche per l’Edilizia privata, residenziale, rurale, artigianale, industriale, l’attuazione del Piano della Ricostruzione, del Piano Organico, la Cispadana che incombe, la bonifica di Molino Boschetti, tutte le pianificazioni territoriali a cui è indispensabile lavorare in vista di Fusione e Unione, necessitano un piano d’azione preciso. E di un dirigente al 100%, con tutta la sua massima concentrazione e competenza sul nostro territorio. Ne abbiamo bisogno. Ora più che mai”.
”In questi mesi per sopperire a questa carenza, sono state assunte altre persone, che si sono impegnate tantissimo e a cui va tutto il nostro plauso. Ma sostituire l’assenza al 50% del dirigente a cui sono affidate responsabilità e scelte precise non è possibile. Per non parlare poi dei tanti disagi inferti da questa situazione sia agli altri settori del Comune, sia agli stessi cittadini. Una perdita nemmeno giustificabile e difendibile con un risparmio economico annuo di 22.739,32 euro, visto che poi si è speso molto di più in incarichi e consulenze esterne per tappare questa falla. Per non parlare poi del tempestivo aumento di stipendio che si sono ridistribuiti Sindaco e Giunta appena insediati”.
“Presentiamo una mozione perché è ora che tutto il consiglio Comunale si prenda le sue responsabilità in merito a questa decisione.” Concludono Agarossi e Sandri “ Questa “nuova” amministrazione ha fatto in campagna elettorale della Ricostruzione di Sant’Agostino il proprio cavallo di battaglia. Che ci dimostri ora che non erano solo chiacchere.”

Stefania Agarossi
Olindo Sandri
Gruppo Consiliare Valore e Rispetto

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Via libera di Tagliani per il protocollo d’intesa tra Provincia e Comune di Comacchio per gestione area a Lido di Volano

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Via libera del presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, alla firma del protocollo d’intesa con il Comune di Comacchio per l’uso di una parte dell’area di Lido Volano tra la riserva dello Stato, il retro spiaggia e le spiagge demaniali.
Con l’accordo l’amministrazione provinciale, proprietaria del sito, concede al Comune lagunare l’utilizzo della zona, esclusa la parte destinata al Campeggio Natura, costituita da aree verdi, strade e parcheggi attrezzati con impianto d’illuminazione pubblica, per lo svolgimento del mercato estivo settimanale e di altre attività di natura ricreativa, di promozione turistica e commerciale.
Reciproco il vantaggio per gli enti. Il Comune di Comacchio, per la valorizzazione dell’area secondo esigenze e peculiarità locali. La Provincia, perché sollevata da impegni di gestione e manutenzione, con i relativi costi.
Rientra nel protocollo d’intesa anche la gestione affidata all’amministrazione guidata dal sindaco Marco Fabbri, della circostante pista ciclabile che collega il centro abitato del Lido di Volano con la spiaggia.

CUS Ferrara e Caricento: il nuovo sodalizio

da: ufficio stampa Cus Ferrara

Dopo l’accoglienza e i saluti del presidente Giorgio Tosi a Simone Merli, assessore allo Sport, e a Carlo Malaguti, Responsabile Mercato di Caricento, il padrone di casa ha sottolineato quanto sia importante il sodalizio tra il CUS Ferrara e la Cassa di Risparmio di Cento di fronte all’Istituzione comunale. «Carice finanzia e sostiene svariate realtà dello sport cittadino – ha aggiunto Merli – e chiedo loro di continuare a esserci, ma non dalla parte di chi si barcamena, bensì per chi è serio e garantisce qualità come il CUS. Di sicuro non sarò tra coloro che chiederanno a un’impresa privata di dare qualcosa tanto per darlo – ha concluso l’assessore – anzi, di appoggiare le attività che garantiscono una ricaduta positiva sulla comunità locale». Anche il presidente di Caricento, Carlo Alberto Roncarati, ci ha tenuto particolarmente a essere presente e, se non fisicamente, attraverso le sue parole e le intenzioni del suo staff: «La realtà del Centro Universitario Sportivo di Ferrara è un’eccellenza nell’ambito del panorama sportivo ferrarese, un punto di riferimento per tutti coloro che amano fare sport – ha commentato – La nostra collaborazione con il CUS è un’ulteriore testimonianza che Caricento investe sul territorio sostenendone le eccellenze per dare un valore aggiunto alle comunità di riferimento. Siamo lieti di annunciare oggi un accordo pluriennale che sottolinea ancora una volta l’importanza che la Cassa di Risparmio di Cento attribuisce all’aspetto progettuale nell’ambito delle iniziative che valorizza».
L’accordo tra il CUS Ferrara e Caricento sarà di tre anni, cosicché le due realtà possano conoscersi più a fondo e costruire insieme un percorso di crescita reciproca. “Bisogna avere il coraggio di fare investimenti preziosi – ha specificato Malaguti – e il CUS lo merita. Siamo convinti di poter offrire soluzioni adatte ai giovani e al mondo dello sport, che coinvolge la cittadinanza a 360°, nonché servizi su misura per le famiglie, anche a livello assicurativo. Gli investimenti a pioggia non hanno più senso; per uscire dalla crisi, invece, e contribuire al futuro collettivo, è necessario crescere insieme, perché i clienti non sono numeri, ma persone». E il CUS lo ha dimostrato lo scorso settembre con l’inaugurazione dell’impianto di via Liuzzo, manifestando quella volontà e quella tenacia di sempre, che si sono concretizzate nell’ampliamento dei propri spazi. Grazie al secondo polo, infatti, il CUS Ferrara si è collocato di diritto nel sistema nazionale dei centri universitari dedicati allo sport quale punto di riferimento. «Ad oggi sono 6300 i tesserati alla struttura – ha affermato il presidente Tosi – di cui circa 1500 studenti universitari, 1500 under18 che praticano attività di avviamento o di promozione, e più di 3000 cittadini di qualsiasi fascia di età, compresi interi nuclei familiari che si ambientano soddisfatti sia per l’elasticità degli orari sia per la varietà dell’offerta. Tanto è vero che, oltre ai già svariati riconoscimenti agonistici in tutte le discipline, sebbene i campionati siano ancora agli inizi, il CUS ha investito nelle iniziative rivolte al tessuto sociale, trovando sempre una risposta positiva sul territorio; così i corsi di difesa personale femminile, le proposte di alfabetizzazione motoria negli asili, i progetti per i disabili con Unife e il moto rigenerante agevolato per la terza età. In questi anni il CUS Ferrara ha creato innumerevoli opportunità di lavoro e di crescita personale per gli studenti ferraresi, in particolare per i laureati in Scienze Motorie – e ha concluso l’incontro – oltre ad aver creato mille occasioni per praticare movimento sotto ogni forma e specialità a chiunque».

Holiday Village Florenz riceve la qualifica di Eco Leader Oro di TripAdvisor

da: Holiday Village Florenz

La direzione di Holiday Village Florenz è orgogliosa di annunciare che il villaggio è stato recentemente insignito della qualifica Eco Leader Oro nell’ambito del programma Eco Leader di TripAdvisor.
TripAdvisor è la più importante community a livello mondiale per le recensioni di strutture turistiche e con il suo programma Eco Leader mira a far emergere le realtà che più si adoperano nella salvaguardia e nella valorizzazione dell’ambiente.
Ricevere questo riconoscimento è tutt’altro che facile: è necessario rispettare i principi fondamentali delle più importanti linee guida internazionali in materia ambientale, ad esempio quelle dettate dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), dallo U.S. Green Building Council, dall’Energy Star e dall’International Centre for Responsible Tourism canadese.
Grazie alla nostra passione per l’ambiente e per il nostro territorio, al Florenz abbiamo investito in modo determinante sia sulle tecnologie per il risparmio energetico ed il contenimento delle emissioni (ad esempio con alti standard energetici delle nuove case vacanze e dei nuovi edifici e impiantistica di ultima generazione basata su fonti energetiche rinnovabili) e abbiamo altresì posto grande cura nel preservare e valorizzare il contesto naturale del villaggio e del territorio circostante, anche prendendo parte ad importanti iniziative politiche a livello locale.
Il riconoscimento Eco Leader Oro non solo ci inorgoglisce, ma ci aiuta a raggiungere sempre più tutti quei potenziali clienti che in Italia ed in Europa sono alla ricerca di un turismo responsabile, ecocompatibile e di qualità. E per i nostri affezionati clienti, di nuova e di vecchia data, la garanzia di una gestione sempre dinamica, al passo con i tempi e votata ad un continuo miglioramento dell’offerta turistica.

Trattasi di un caso di enantiosemia

da: Claudio Riccadonna

Gentile Direttore,
anche le parole, talvolta, per colpa degli uomini, “tradiscono” le loro virtuose origini. Trattasi di un caso di enantiosemia! Termine che indica la condizione di polisemia di un vocabolo, che nel tempo, ha finito per assumere un significato opposto a quello etimologico. Si non c’è dubbio, la parola “ministro” ha subìto un’evoluzione peggiorativa e oppositiva rispetto al suo significato di partenza. Dal latino minister -stri “servitore “, a sua volta derivato di minor aggettivo,di minus avverbio, ossia “minore, meno”, designava chi era al servizio di una persona, di un’autorità, di un’amministrazione, o più semplicemente aiutante, servo. Pensiamo al suo valore cristiano, quando Gesù disse chiaramente, nella sua infinita grandezza, proprio nell’esercizio del suo ministero, di essere venuto tra di uomini per servire e non per essere servito, ricordando ai propri discepoli di farsi ministri, cioè “schiavi” di tutti. Quindi un richiamo a comportamenti virtuosi e convenienti, di chi non si sottrae all’indifferibile responsabilità di un servizio comunitario.
Oggi come stride, anche come palese anacronismo, “l’etimo” con la “deviazione semantica” dolorosamente “patita”! Ministri e per estensione politici che dovrebbero fungere da servitori della collettività, nella gestione della sacra res publica, immeritatamente superpagati e poco propensi a rinunciare a quella miriade di privilegi di casta. Il riproporsi ciclico di vergognosi scandali e un diffuso prevalere di interessi personali alimentano quel sentimento d’impotenza che abbraccia milioni di persone stanche, completamente sfiduciate e che non vedono alcuna via d’uscita. D’altra parte proprio un rapporto della Commissione europea di inizio anno sul fenomeno corruzione aveva evidenziato i legami perniciosi tra “politici, criminalità organizzata e imprese” ma anche lo “scarso livello di integrità dei titolari di cariche elettive e di governo”! Quale svilimento morale…
D’altra parte chi si fa “servo della comunità” agisce lealmente ed in modo integerrimo, non dimenticando mai lo scopo “altruistico” e gli elevati obbiettivi che il ricoprire un incarico pubblico, sia a livello centrale che periferico, gli impongono di perseguire.

Claudio Riccadonna, Ala (Tn)

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Oggi un seminario dedicato agli impiantisti associati

da: Ufficio Stampa & Comunicazione di Camilla Ghedini

Si terrà oggi (sabato), alle 10, alla Sala Zarri della Confartigianato, un seminario dedicato agli impiantisti associati. All’ordine del giorno, la nuova normativa in ambito nazionale e regionale rispetto ai libretti per i climatizzatori e di catasto. Saranno presenti funzionari delle istituzioni locali competenti in materia di energia. Info, 0532/7861113, giovannin@confartigianato.fe.it, caferrari@confartigianato.fe.it,

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Il nuovo sistema informativo per la gestione della statistica turistica e dei prezzi massimi delle strutture ricettive.

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Semplificare gli adempimenti dei gestori delle strutture ricettive per la comunicazione dati dei pernottamenti ai fini statistici Istat e dei prezzi annuali. È questo lo scopo del nuovo sistema informativo turistico messo a punto dalla Provincia di Ferrara che, da gennaio 2015, porterà alla completa automazione della raccolta numeri con conseguente riduzione di tempi e costi di gestione.
Sarà un’unica piattaforma in sostituzione dei sistemi informativi adottati dalla Provincia e in uso a circa il 50 per cento delle strutture ricettive. Il costo dell’applicativo, circa 20mila euro, è stato sostenuto dall’amministrazione del Castello Estense, che l’ha messo a disposizione gratuitamente degli operatori del settore, senza richiedere istallazioni. Il risultato sarà una trasmissione dati alla Provincia semplice e immediata.
Ad esempio, gli alberghi che utilizzano un software per la gestione dei check-in degli ospiti potranno continuare a usarlo, d’accordo tra Provincia e software-house, senza duplicare le operazioni.
Una scelta che significa allinearsi alla legislazione in materia di digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Direzione già adottata anche dalla Questura di Ferrara, con l’avvio nel 2006 di un gestionale dei pernottamenti nelle strutture alberghiere e conseguente azzeramento dell’onere della consegna all’autorità di pubblica sicurezza di moduli cartacei.
Per l’introduzione del nuovo sistema operativo sono in calendario tre incontri formativi rivolti agli operatori. Il primo a Ferrara mercoledì 10 dicembre alle 14 nella sala Congressi della Camera di Commercio, il secondo a Comacchio venerdì 12 dicembre alle 14,30 nella sala Polivalente di Palazzo Bellini e il terzo a gennaio 2015, ancora nel capoluogo.
Gli appuntamenti sono in prospettiva anche della possibilità che tale modalità sia resa obbligatoria per tutti gli adempimenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni.
Il nuovo archivio dati sulle strutture ricettive del territorio sarà in dialogo con quello regionale, con vantaggi per quanto riguarda la programmazione più complessiva del settore turistico. In particolare, il sistema prevede una sezione pubblica, “Osservaturismo”, per azioni di marketing e di competitività del settore, con informazioni sulla provenienza dei turisti, utili per attività promozionali mirate.
Allo stesso tempo il sistema consente di misurare in tempo reale il grado di successo di iniziative ed eventi, visualizzando arrivi, presenze e partenze su scala locale.
Il software è stato realizzato dalla ditta Gies s.r.l. gruppo informatica e servizi di San Marino, ed è stato adottato con successo anche dalle Province di Rimini, Forlì-Cesena e Pistoia.

Lunedì il Rav. Irving Greenberg all’Università, il dialogo ebraico-cristiano e il futuro dell’occidente al centro dell’incontro

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Previsto l’intervento del vescovo Luigi Negri

Molta attesa all’Università per l’incontro di lunedì 1° dicembre alle ore 16 nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management, via Voltapaletto n. 11, con il Rav. Irving Greenberg, uno dei rappresentanti più eminenti del pensiero religioso ebraico contemporaneo.

Questo il programma dell’iniziativa:

– presentazione del Prof. Alberto Jori, Dipartimento di Studi Umanistici

– consegna a Rav. Irving Greenberg della medaglia dell’Ateneo Estense da parte del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Prof. Matteo Galli

– intervento di Rav. Irving Greenberg sul tema del Dialogo ebraico-cristiano e il futuro dell’Occidente

– intervento di S.E. Mons. Luigi Negri, Vescovo di Ferrara-Comacchio

– dibattito con il pubblico e conclusioni affidate alla Prof. Paola Spinozzi, Dipartimento di Studi Umanistici.

Irving Greenberg, ordinato rabbino nel 1953 presso la Yeshiva Beis Yosef, ha studiato in seguito nell’Universita’ di Harvard, ove ha conseguito il Ph.D. Ha servito come rabbino presso il Riverdale Jewish Center; e’ inoltre docente alla Yeshiva University di New York nonche’ fondatore e presidente della City University di New York, ove insegna studi ebraici. E’ sposato come la pensatrice ebrea ortodossa femminista Blu Greenberg.

Come teologo, Greenberg si e’ posto il problema di elaborare una teologia la quale, pur inscrivendosi nell’alveo del pensiero ebraico ortodosso, tentasse di dare risposta ai problemi che il mondo contemporaneo ha posto e pone agli ebrei, osservanti o meno. A questa riflessione teologica egli ha accompagnato il profilo di leader carismatico e di educatore di eccezionale spessore. La sua influenza, peraltro, non si e’ limitata al mondo ebraico. Se infatti Greenberg e’ uno dei rabbini ortodossi piu’ impegnati nel dialogo con l’ebraismo conservatore e con quello riformato, particolare rilievo hanno anche i suoi contributi al dialogo ebraico-cristiano. In tale quadro rivestono un ruolo centrale le sue riflessioni sul significato epocale che la Shoah ha avuto non solo per il popolo ebraico, ma per tutta l’umanita’. La Shoah, infatti, nella misura in cui ha frantumato il tradizionale schema dell’alleanza fra Dio e Israele, attesta per Greenberg il fallimento dell’intera cultura occidentale. Al tempo stesso, essa ha aperto orizzonti nuovi, entro i quali ebraismo e cristianesimo attraverso la reciproca stimolazione critica, camminano passo a passo per una radicale trasformazione del mondo nella prospettiva della Redenzione. Al tema della complementarieta’ fra ebraismo e cristianesimo Greenberg ha dedicato alcune delle sue opere di maggiore rilievo, tra le quali Cloud of Smoke, Pillar of Fire: Judaism, Christianity, Modernity After the Holocaust (1976) Judaism and Christianity: Their Respective Roles in the Divine Strategy of Redemption (1996) e, in tempi piu’ recenti, For the Sake of Heaven and Earth: The New Encounter Between Judaism and Christianity (2004)

LA RIFLESSIONE
Carta o digitale,
il dilemma per il libro
di Natale

“Dobbiamo fornire agli editori ulteriori ricerche e risultati riguardanti i rapporti fra tipo di supporto (iPad, Kindle, carta) e contenuto del testo; dovremmo comprendere quali tipi di testo sono meno influenzati dalla lettura digitale e quali invece dovrebbero essere letti sul cartaceo. Sto pensando che ci sia una notevole differenza fra la lettura di una breve storia su uno schermo, quando non necessariamente devi prestare attenzione a tutte le parole, ed una storia letteraria più complessa, qualcosa come l’Ulisse, che richiede una sostanziale concentrazione per essere letta”.

Queste sono le conclusioni alle quali è giunta la ricercatrice norvegese Anne Mangen della Stavanger University dopo aver studiato 100 lettori ai quali era stato dato da leggere lo stesso libro. Metà dei lettori lo hanno letto nella versione cartacea e metà nella versione digitale (ebook). La ricerca ha mostrato come i lettori su Kindle fossero peggiori dei lettori sul cartaceo nel ricordare la successione degli eventi raccontati nel libro (The Guardian, Giovedì 19 Augusto 2014 [leggi]).

Insomma, per Natale dovremmo regalare libri o iPad/Kindle/computer?
Sembra che i libri cartacei siano in via di estinzione. Di loro esistono poche specie che ancora popolano la Terra e che fra qualche anno scompariranno definitivamente per lasciare la loro nicchia ecologica alla prole filogenetica: il libro digitale. Dobbiamo trasferire tutto su piccoli supporti con grandi memorie, oppure leggere su ebook fa perdere capacità mnemoniche e cognitive?

Leggiamo per vari motivi: per imparare, per divertimento, per passare il tempo, per acquisire informazioni prima di un incontro di lavoro. Qualcuno ha affermato che la tecnologia digitale aiuta la lettura. C’è sicuramente differenza fra lettura ricreativa e lettura di un testo sul quale si dovrà sostenere un esame. L’ebook permette collegamenti ipertestuali, che sono uno stimolo ed allo stesso tempo un altissimo rischio di dispersione. Il modo di leggere sta cambiando. Molti di noi hanno problemi crescenti di attenzione e concentrazione: leggere per intero un lungo articolo in internet è molto complicato, l’attenzione si perde facilmente. Ci si perde in un continuo inseguimento delle parole. Quale problema risolve l’ebook? Sicuramente quello del volume e dello spazio dei libri cartacei. Tuttavia il libro cartaceo ha un peso, ha un’impaginazione personale, occupa spazio, ci da informazioni visive e tattili che rafforzano le nozioni. Sappiamo quanto manca alla fine. Le librerie offrono un potente aiuto alla memoria: spesso basta guardare gli scaffali per riattivare il ricordo delle informazioni. Scorrere una lista su un monitor non ha lo stesso effetto. Io ricordo perfettamente il colore della copertina dei libri che ho letto, conosco sicuramente la posizione dei libri nel mio studio, anche per quel libro che ho sfogliato l’ultima volta dieci anni fa.

Gli ebook vengono proposti come la sicura chiave dell’evoluzione del libro, l’obbligato passaggio al digitale. Vi sono numerosi esempi di tentativi digitali introdotti sul mercato e considerati sicuri mezzi del nostro futuro e poi inesorabilmente falliti e/o caduti nell’obsolescenza (cambiamento di sistemi operativi, formati di file ora illeggibili, memorie di massa non più leggibili, vari tipi di cd/dvd non più leggibili dai lettori digitali). Erano tentativi per un successo economico: una scommessa sul mercato dell’elettronica, sopravvissuti qualche anno, ci hanno illuso di essere eterni. Gli abbiamo dato fiducia concedendogli le foto più care dei nostri viaggi, gli scritti più complicati e personali dei nostri ricordi. L’ebook si può rompere, la batteria diminuirà la sua capacità d’immagazzinare energia, lo schermo si graffierà. Quando il nostro ebook sarà obsoleto dovremmo gettarlo e comprarne un altro, trasferendo tutto il suo contenuto nella nuova memoria. Produrremo un altro rifiuto elettronico. Il lettore digitale è più ecologico di un libro cartaceo? I risultati di vari studi non hanno ancora chiarito quale delle due soluzioni sia più ecologica [leggi in pdf]. L’iPad è responsabile di circa 130 kg di emissioni di gas-serra equivalenti di CO2 durante la sua vita media. Il libro stampato in media è responsabile per circa 4 kg [leggi]. Senza una totale trasparenza nelle informazioni fornite dai produttori di supporti digitali, non è chiaro tuttavia quanto i rifiuti siano ecologicamente riciclabili e quanto si stia effettivamente cercando di migliorare la loro efficienza energetica.

Ho la sensazione che la proposta dell’ebook sia davvero spinta da interessi economici dei grandi produttori, piuttosto che da effettivi vantaggi per il lettore. Un iPad costa mediamente circa 250 euro (un Kindle costa circa 60 euro) ai quali vanno sommati gli acquisti di ebook (circa 7 euro a libro). Se in due anni leggessi circa 20 ebook, avrei una spesa di 140 euro ai quali sommare l’acquisto dell’iPad (per un totale di 390 euro). Se avessi acquistato gli stessi libri, ma in forma cartacea avrei speso circa 300 euro (per un ipotetico costo di 15 euro a libro). Naturalmente, durante i due anni ho avuto da amici ebook gratuiti e ne ho scaricati di piratati. Alla stessa maniera, ho ricevuto in prestito qualche libro cartaceo. Ovviamente mi auguro che in questi due anni il mio iPad non si guasti. Il vantaggio mi sembra davvero puramente volumetrico, e comunque usando l’iPad non saprò come riempire la mia nuova libreria ikea.

Per Umberto Eco ci sono due tipi di libro, quelli da consultare e quelli da leggere.
La lettura del cartaceo riguarda le sensazioni, l’animo, l’arte visiva, letteraria e musicale. Se ha ragione la ricercatrice norvegese, siamo più propensi a ricordare in dettaglio ciò che leggiamo sul cartaceo. Se vogliamo allora provare le sensazioni dell’anima dobbiamo leggere un libro di carta. L’anima ricorda meglio. Il libro per la memoria, l’ebook per gli affari ed il divertimento.

La lettura non è divertimento leggero. L’energia spesa nella lettura dell’imparare è preziosa e desidererei che ciò che imparo rimanesse con me il più a lungo possibile. Alla fine di un bel libro siamo rimasti delusi non potendo più partecipare alle storie e frequentare i personaggi del romanzo. Gli ultimi capitoli li abbiamo millesimati, sperando che la posizione del segnalibro arretrasse ogni volta che riprendevamo in mano il libro. Le ultime pagine le abbiamo centellinate, come l’ultimo sorso di quell’ottimo vino che abbiamo gustato quella volta. Poi abbiamo voltato l’ultima pagina, chiuso il libro ed ammirato la copertina. “La forma libro è determinata dalla nostra anatomia” (Umberto Eco, La bustina di Minerva, 17/03/1995).
Abbiamo bisogno di sapere quanto manca alla fine: è quello che stiamo cercando da sempre.

Bolletta on line, raggiunte con due anni di anticipo 100.000 adesioni

da: ufficio stampa Hera

Grande successo per la campagna “Regala un albero alla tua città”, che incentiva i passaggi dalla bolletta cartacea a quella on line. Risparmiati oltre 2,2 milioni di fogli di carta all’anno. E l’ambiente ringrazia: già nel 2015 saranno 2.000 i nuovi alberi piantumati, 185 solo nel ferrarese.

In largo anticipo rispetto ai tempi previsti, Hera raggiungerà entro il 2014 l’obiettivo delle 100.000 adesioni alla bolletta on line. I dati aggiornati a fine ottobre parlano chiaro: sono 96.740 le famiglie che hanno già aderito al progetto “Regala un albero alla tua città”, l’iniziativa del Gruppo Hera che promuove il passaggio alla bolletta on line. All’iniziativa è collegata la piantumazione di nuovi alberi (uno ogni 50 nuove adesioni) nelle 88 aree individuate assieme ai Comuni interessati.
Partito a novembre 2012, nei programmi iniziali il progetto sembrava doversi concludere entro il 2016 ma l’obiettivo delle 100.000 adesioni – ormai a un passo – sarà conseguito entro l’anno in corso.

Già oggi si risparmiano ogni anno 2.286.934 fogli di carta.
Qualche cifra per dimensionare la portata e il successo dell’iniziativa.
È imminente la piantumazione di 557 nuovi alberi, e altri 510 alberi saranno piantati entro marzo. Entro l’autunno del 2015, infine, si prevede la piantumazione degli ultimi 450 alberi, che consentiranno di raggiungere quota 2.000 alberi, target “verde” corrispondente alle 100.000 adesioni. I 2.000 alberi, alla fine, risulteranno così ripartiti tra i diversi territori: 185 nel ferrarese, 185 nell’area di Ravenna, 275 nel riminese, 265 nel territorio di Imola-Faenza, 300 nell’area di Forlì-Cesena, 285 nel modenese e 505 nel territorio di Bologna. Come previsto dalla campagna gli alberi vengono messi a dimora nei comuni più virtuosi, vale a dire con il maggior numero di adesioni alla bolletta on line.
Il valore di queste piantumazioni non è solamente simbolico: oltre a incidere positivamente sul decoro urbano, 2.000 alberi consentono di assorbire, ogni anno, 200 tonnellate di CO₂. A queste si aggiungono, sempre su base annua, le 44 tonnellate di CO₂ di cui si evita l’emissione grazie ai fogli di carta risparmiata con le bollette on line, che al momento sono già 2.286.934 e che, a quota 100.000 adesioni, diventeranno 2.364.000.

In 5 comuni, già superata la soglia del 10% di bollette elettroniche
Al ruolo attivo dei clienti Hera, che con la loro scelta decidono di sostenere un’altra buona pratica dagli effetti misurabili, si aggiunge quello delle 69 Amministrazioni Comunali che hanno sposato il progetto, individuando con Hera le aree a cui destinare le nuove piantumazioni. Modena, Imola, Granarolo, San Giorgio di Piano e Calderara di Reno sono i cinque comuni che hanno già superato la soglia del 10% di bollette elettroniche, un traguardo importante che racconta di una sensibilità diffusa e capace di tradursi in gesti concreti.

Un canale web dedicato al progetto
Tutte le informazioni aggiornate sul progetto, l’elenco dei Comuni partner e i riferimenti delle organizzazioni del territorio che sostengono e diffondono la campagna di promozione della bolletta on line attraverso i propri canali, sono disponibili sul canale on line creato ad hoc: www.alberi.gruppohera.it. Qui si trovano la descrizione dell’iniziativa, le informazioni sugli interventi previsti, gli obiettivi raggiunti e quelli futuri, i benefici ambientali conseguenti in termini di CO2 evitata e carta risparmiata. Il canale consente inoltre un accesso rapido alla sottoscrizione della bolletta on line, per facilitare il cliente nel passaggio alla digitalizzazione della bolletta.

L’AD Venier: “Contenti della risposta avuta dai nostri clienti: obiettivi raggiunti in anticipo”
“Questo progetto – dichiara Stefano Venier, Amministratore Delegato Gruppo Hera – riesce a coniugare molti dei valori fondamentali a cui si ispira la nostra azienda: efficienza, innovazione, vicinanza al territorio e sostenibilità. Trovo sia molto importante – prosegue Venier – approfittare di ogni occasione, persino di uno strumento come la bolletta, per operare concretamente a favore dell’ambiente e del territorio: si tratta di una direzione che il Gruppo ha intrapreso da tempo e che, risultati alla mano, è destinata ad avere seguito. Del resto – conclude Venier – ciò di cui siamo più contenti è proprio la risposta positiva avuta dai nostri clienti: la velocità con cui stanno aderendo al progetto ci consente di raggiungere i nostri obiettivi di partenza con un largo anticipo e, proprio attraverso le piantumazioni, di moltiplicare il valore ambientale della scelta operata da chi rinuncia alla bolletta cartacea”.

Nuove norme in vigore su contenitori anti rabbocco Olio di Oliva nei pubblici esercizi

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Nei giorni scorsi sono entrate in vigore nuove disposizioni (Legge Europea 2013 Bis) che riguardano la presentazione dell’Olio di Oliva – nei pubblici esercizi – con l’obbligo di usare speciali contenitori anti rabbocco. La norma – sono previste sanzioni da mille fino ad 8mila €uro – “E’ di difficile applicazione – spiega il presidente della Fipe provinciale Matteo Musacci – in quanto tali dispositivi hanno ancora a tutt’oggi una limitata diffusione. Inoltre, la legge non fa menzione di quali specifici contenitori anti rabbocco rispettino quanto prescritto dalla norma, esponendo così gli operatori al rischio di utilizzare dispositivi non conformi e quindi sanzionabili. La nostra Federazione a livello nazionale ha già scritto ai Ministeri competenti per avere tutti i chiarimenti richiesti d’altronde – prosegue Musacci – proprio la mancanza di chiare indicazioni ministeriali sul tipo di dispositivo omologato o certificato per il rispetto della nuova normativa costituisce un motivo di grave preoccupazione in tutti i livelli della filiera. Invito dunque tutti gli operatori del settore a rivolgersi in Ascom Confcommercio per avere indicazioni e suggerimenti sul come muoversi operativamente ed ottemperare così il prima possibile alle nuove disposizioni” conclude Musacci

Domani a Cento Ascom partecipa all’iniziativa del Banco Alimentare

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Sabato 29 novembre per l’intera giornata si accende la solidarietà anche a Cento: stiamo parlando della XVIII Giornata Nazionale della Colletta Alimentare promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus che quest’anno ha preso di riferimento e slogan le parole di Papa Francesco che invita “A condividere quel che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad affrontare numerosi ostacoli per soddisfare un bisogno così primario”.
Le attività commerciali di vicinato (in allegato elenco negozi aderenti) saranno individuate e visibili attraverso un apposito kit informativo (locandine ed appositi contenitori forniti dal Banco) e permetteranno a chi lo vorrà di donare generi alimentari di prima necessità a lunga conservazione (ad esempio zucchero, pasta, scatolame, olio, riso ed alimenti per l’infanzia..) al Banco. Alimenti che poi verranno immediatamente ridistribuiti gratuitamente ad una serie di apprezzate realtà socio assistenziali, caritative e parrocchiali che operano nel territorio centopievese. “Il commercio di vicinato ha risposto immediatamente alle richieste del Banco Alimentare per contribuire all’iniziativa di solidarietà in questo modo – spiega il presidente Ascom di Cento Marco Amelio – il cuore commerciale della città e del territorio centese, intende essere solidale con quanti vivono un momento di difficoltà che questa crisi lunga e complessa ha acuito. E’ un preciso dovere sociale oltre che economico – riprende Amelio – attivare tutti gli strumenti possibili per supportare la ripresa a tutto tondo della città senza dimenticare nessuno. Il nostro impegno vede ad esempio il rientro del mercato in centro- in sinergia con il Comune, – una scelta che abbiamo voluto fortemente permettendo così di riattivare un momento commerciale e di relazione sociale importante”. Una scelta sul Banco Alimentare “che conosco ed apprezzo personalmente da anni per il meritorio lavoro svolto – conclude il direttore generale Ascom Davide Urban – e sono particolamente contento che questa iniziativa si sviluppi sui negozi di vicinato del territorio provinciale”.
Per chi vorrà poi sostenere la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare con un SMS solidale (oppure chiamando da rete fissa) il numero telefonico è il 45504 e c’è tempo fino al 4 dicembre (informazioni e dettaglio dei contributi su www.collettaalimentare.it)

Domenica 30 novembre la premiazione del concorso fotografico “Immagini amiche” organizzato da UDI Bondeno

da: UDI Ferrara

Domenica 30 novembre 2014 alle ore 15.00 presso il Centro 2000 (V.le Matteotti, 10) di Bondeno (FE) si terrà alla presenza delle istituzioni la premiazione del concorso fotografico “Immagini amiche” organizzato da UDI Bondeno e giunto alla sua seconda edizione.
La manifestazione, organizzata dal circolo UDI e dal Coordinamento donne SPI di Bondeno, è collegata alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne (25 novembre). Di questo si parlerà attraverso la lettura di alcune testimonianze e la proiezione di un breve filmato. Verrà inoltre esposta l’installazione “Scarpe Rosse”, realizzata da UDI e Centro Donna Giustizia di Ferrara.
Fino alle 18.30 sarà aperta anche la mostra delle opere in concorso. Verranno consegnati: primo premio € 150,00 offerto da UDI Bondeno, secondo premio cornice digitale offerta da Foto Ottica Grechi Bondeno, terzo premio orologio uomo/donna offerto da Metal-Sab Bondeno.

UDI Bondeno

REPORTAGE
Tutte le tinte del jazz
Oggi e domani

Appuntamento per gli amanti del miglior jazz-samba quello di domani, sabato 29 novembre (ore 21.30), al Jazz club Ferrara con due maestri del proprio strumento come Toninho Horta e Ronnie Cuber. Un originale dialogo in musica che unisce Brasile e Stati Uniti e valica i confini geografici e distanze culturali.

Stasera, venerdì 28 novembre, a partire dalle 20 lo spazio del Torrione è invece dedicato a “Somethin’else”, la mini rassegna musical-gastronomica all’interno del cartellone jazz. L’abbinamento di oggi è tra cucina indiana e sonorità tradizionali con le note di raga selezionate ed eseguite, per tablas e sitar, da Stefano Grazia e Mauro Fava (in sostituizione di Paolo Avanzo), maestri nazionali della tradizione musicale d’Oriente.

Nel Torrione di San Giovanni, in via Rampari di Belfiore a Ferrara.

In attesa uno sguardo alle immagini del fotografo Stefano Pavani, che documenta la serata di venerdì scorso con il “modern mainstream” che ha sancito l’ultimo appuntamento in collaborazione con il Bologna jazz festival. Gli scatti in rigoroso bianco e nero documentano l’esibizione del quartetto di una stella del jazz: il pianista George Cables coadiuvato dal drumming di Victor Lewis e dai virtuosi Piero Odorici, ai sassofoni, e Darryl Hall al contrabbasso.

[cliccare un’immagine per vedere la galleria]

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George Cables al pianoforte al Jazz club Ferrara (foto Stefano Pavani)
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George Cables Quartet: Victor Lewis alla batteria (foto Stefano Pavani)
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George Cables Quartet: Piero Odorici al sassofono (foto Stefano Pavani)
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George Cables Quartet: Darryl Hall al contrabbasso (foto Stefano Pavani)
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George Cables Quartet al Jazz club Ferrara (foto Stefano Pavani)
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George Cables Quartet: Victor Lewis alla batteria (foto Stefano Pavani)
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George Cables Quartet: Victor Lewis alla batteria (foto Stefano Pavani)
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George Cables Quartet: Victor Lewis alla batteria (foto Stefano Pavani)
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George Cables Quartet al Jazz club Ferrara (foto Stefano Pavani)
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George Cables al pianoforte con il suo quartetto al Jazz club Ferrara (foto Stefano Pavani)
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George Cables al pianoforte con il suo quartetto al Jazz club Ferrara (foto Stefano Pavani)
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George Cables al pianoforte con il suo quartetto al Jazz club Ferrara (foto Stefano Pavani)
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George Cables Quartet al Jazz club Ferrara (foto Stefano Pavani)
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George Cables Quartet: Odorici al sassofono e Hall al contrabbasso (foto Stefano Pavani)
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George Cables Quartet: Odorici al sassofono e Hall al contrabbasso (foto Stefano Pavani)
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George Cables Quartet al Jazz club Ferrara (foto Stefano Pavani)
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