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Mese: Dicembre 2014

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LA NOTA
Antiche dolcezze di Ferrara fra Boni, Europa e Leon d’Oro

Incollati alla vetrine, non ne abbiamo mai abbastanza. Proprio mai. Dolcetti, torte, tortine, panettoni, pastine, pastarelle, gelati, semifreddi, caramelle, muffin, macarons, praline, cioccolatini.

dolci-auguriDolcezza, morbidezza, tenerezza. Ne abbiamo avuta tanta, in queste feste, viziati e coccolati come quando, da bambini, appiccicavamo mani e naso ai vetri dei panettieri e dei bar come Boni. C’erano i supporter di quest’ultimo e quelli del bar Europa, quasi due fazioni agguerrite e convinte della bontà superiore del cannoncino alla crema dell’uno o dell’altro. C’era poi chi tifava per i dolci del Leon d’Oro o per quelli del Centro Storico. Chi più chi meno, ciascuno era un ‘afecionado’ di un suo posto che lo accoglieva nelle domeniche pomeriggio o nelle sere d’estate. Se poi si cercava il buon gelato, il K2 dagli antichi banconi era pronto a servire i più golosi.

Oggi le pasticcerie del centro sono ancora quelle storiche, dalle quali emana sempre il delicato profumo del croccante pasticcio alla ferrarese o del panpepato, ma ve ne sono anche di nuove. In questo periodo soffici panettoni addobbati con presepi e babbi natale sorridono ai passanti golosi e un po’ appesantiti dai bagordi culinari natalizi, tutto ancora sfavilla. Mi perdo nella ricciolina salata o nelle paste alla squisita crema pasticciera, Ferrara sa di casa anche per questi eterni profumi, oltre che per la ciambella che mi corre incontro. Mi attende a braccia aperte, lei e il suo zucchero a velo leggero. Quasi con un immenso abbraccio morbidamente cosmico.
Restiamo incollati alle vetrine allora, ancora un po’, perché no, nell’attesa che il nuovo anno arrivi con tante belle novità e che il vecchio se ne vada, portandosi via solo noie e dispiaceri e lasciandoci i ricordi di quanto di bello ci ha, invece, portato.
dolci-auguriAmmiriamo queste vetrine dolci e colorate, perché dolcezza e colore arrivino a tutti voi. Godetevi questo capodanno dal sapore di miele, ammirate il nostro Castello che darà ancora spettacolo infuocato. Bevete alla nostra e alla vostra salute, brindate all’amicizia, all’amore, a questo giornale che ha dato tanto a tanti.
Le pasticcerie di tutti il mondo vi sorridono e vi mandano tanti baci dolci. Un clap clap per tutti voi. Tanti auguri caramellati.
Buon anno, allora, cari lettori, fedeli amici di ogni giorno.
Buon anno a tutti voi, e tanta dolce felicità.
Salute a tutti, poi. Tanta.
Serenità.

La dolcezza non ha confini: Pasticceria Eliseevskij, Prospettiva Nevskij 56, San Pietroburgo (foto di Simonetta Sandri)

 

 

Brindiamo al nuovo anno con i duchi di Ferrara

da: Associazione Guide Turistiche di Ferrara e Provincia

Dopo il successo dei mesi scorsi, si replica giovedì 1 gennaio 2015 alle ore 15:45 l’iniziativa “Aperitivo con gli Estensi” a cura dell’Associazione Guide Turistiche di Ferrara e Provincia.
La visita guidata nella città rinascimentale porterà alla scoperta dei luoghi più amati dalla corte: sontuosi palazzi, giardini nascosti e le magiche atmosfere del Castello dove si consumavano banchetti prelibati tra musiche, danze e dilettevoli passatempi.
La passeggiata tematica della durata di 2 ore circa si concluderà con una degustazione di specialità eno-gastronomiche delle terre degli Este in un locale del centro storico.
Costo di partecipazione (aperitivo incluso): Euro 10 a persona per gli adulti; bambini e ragazzi fino a 14 anni Euro 5. Pagamento in loco.
Info e prenotazioni al numero di cell. 333 6735373 attivo anche nei giorni festivi.
La manifestazione non necessita di un numero minimo di partecipanti ed è garantita anche in caso di maltempo.
L’iniziativa verrà ripetuta anche sabato 3 gennaio pomeriggio alle stesse condizioni.

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Cine-proposte per le feste: qualità filmica e divertimento

Gli incassi cinematografici dei cinepanettoni, realizzati appositamente per intercettare quella fetta di pubblico che va al cinema solo poche volte l’anno, costituiscono una importante percentuale del budget annuale.
Il genere nasce negli anni del craxismo e si propaga per tutto il periodo del ventennio berlusconiano. I Vanzina rivisitarono “Vacanze d’inverno” di Camillo Mastrocinque del 1959, interpretato da Alberto Sordi e Vittorio De Sica, e nacque così l’antesignano del ciclo “Vacanze di Natale ’90” che si è concluso, speriamo, con “Vacanze di Natale a Cortina” del 2011.
Nel corso degli anni, il trend del format si è via via ridotto: il Natale 2013 ha visto infatti l’en plein di “Principe abusivo” di Alessandro Siani, con oltre 16 milioni di euro, seguito da “Un bosso in salotto “ uscito il 1° gennaio, con oltre 12 milioni; un cinema, dunque, che punta ancora sull’evasione e il divertimento, ma con commedie più orientate su temi sociali e di costume, per ridere senza smettere di pensare.
Alcune proposte per questo Natale 2014: “Un Natale stupefacente”, con la collaudata coppia Greg & Lillo; “Ma tu di che segno 6” con Boldi e Salemme; il trio Aldo Giovanni e Giacomo in “Il ricco il povero e il maggiordomo”; “Ogni maledetto Natale” una commedia agrodolce, forse la migliore proposta nel genere, con Corrado e Caterina Guzzanti, Valerio Mastandrea, Laura Morante. L’11 gennaio uscirà “Si accettano miracoli” con il quale Alessandro Siani si propone di bissare il successo dello scorso anno. Dai primi giorni di programmazione sembra affermarsi il film di Gabriele Salvatores “Il ragazzo invisibile”, che coniuga qualità filmica e intrattenimento.
Sul versante fantasy e animazione Usa: “La battaglia delle 5 armate”, con gli elfi, i nani e le creature mostruose della saga tolkeniana; per i più piccini “Big hero 6”, protagonisti simpatici e accattivanti pinguini; “Paddington”, in cui l’orsetto è perseguitato dalla perfida Nicole Kidman; ancora “I pinguini del Madagascar” della 20th Century Fox.
Per il cinema più autoriale, da segnalare dal Regno Unito “Pride”, storia vera ed emozionante dell’incontro tra i minatori in lotta e i gay e le lesbiche nel tacherismo anni ’80; “Big eyes” del sempre stupefacente Tim Burton; “The imitation game”, ennesima ma curatissima ricostruzione della vicenda Enigma; l’inquietante “L’amore bugiardo”, del regista di “Seven” David Fincher, con Ben Affleck; infine l’inevitabile Woody Allen di “Magic in the moonlight”.
Infine, per quelli più esigenti, segnaliamo e consigliamo alcune pellicole, se riuscirete a trovarne la programmazione: “Due giorni, una notte” di Jean e Pierre Dardenne; “St. Vincente” con Bill Murray; il visionario e struggente “Il sale della terra” di Wim Wenders; infine l’ultima opera di Ken Loach “Jimmy’s hall”.

Dunque, attenzione alla programmazione, e approfittiamo di questi giorni per una scorpacciata di cinema, meglio se scelto a ragion veduta.

TEST DI CULTURA CINEMATOGRAFICA
Considerati i torpori natalizi, poche domande con qualche piccolo aiuto… per le risposte clicca qui

1) “Francamente me ne infischio.” (l’attore dal baffo arrogante…) Risposta: Via col vento

2) “Mi piace l’odore del napalm al mattino” (uno dei libri del Vecchio Testamento) Risposta: Apocalypse Now

3) “Suonala, Sam. Suona ‘As Time Goes By’ (senza aiuto… evidente) Risposta: Casablanca

4) “Vedo la gente morta” (nel titolo, ne abbiamo 5) Risposta: Il sesto senso

5) “Signora Robinson, sta cercando di sedurmi, vero?” (musica di Simon e Garfunkel) Risposta: Il laureato

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IMMAGINARIO
Auguri a Boldini.
La foto di oggi…

172° della nascita di Giovanni Boldini. Con questo ricordo del 31 dicembre 1842 si apre l’attesa per rivederlo. Dal 31 gennaio 2015, infatti, il Castello estense metterà in mostra “L’arte per l’arte” con le sue opere sfolgoranti di rinnovamento e quella pennellata che fa sua, in modo personale, la pittura della Firenze macchiaiola e poi quella degli impressionisti parigini. Per raccontare dame e cavalieri nel contesto di una Belle époque di cui lui – arrivato nella capitale francese da Ferrara – diventa uno dei grandi protagonisti. Le opere di Boldini saranno esposte insieme a quelle di Filippo De Pisis, selezionate dalle collezioni delle Gallerie d’arte di Palazzo Massari in corso di restauro. In largo Castello 1, a Ferrara.

OGGI – IMMAGINARIO ARTE

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Il manifesto della mostra dedicata a Boldini davanti al muro dipinto con “Sfiggy” di Alessio Bolognesi e ritratto di Cristiano De Matteis (foto di Giorgia Mazzotti)
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“Signora in rosa”, particolare del ritratto di Boldini in mostra al Castello estense dal 31 gennaio 2015
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“Madame X”, particolare del ritratto di Giovanni Boldini sul sito di Palazzo dei Diamanti di Ferrara

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic su ogni foto per ingrandirla]

GERMOGLI
L’immagine.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Nicolas_Gomez_DavilaL’immagine, il ciclo del tempo e un’unica linea. Aspettando la fine di questo 2014 e l’inizio di un nuovo anno.

“Ogni principio è immagine del Principio, ogni fine della Fine”. (Nicolás Gómez Dávila)

ACCORDI
Quello che verrà.
Il brano musicale di oggi

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta… 

Lucio DallaAspettando quello che verrà.

“Ma la televisione ha detto che il nuovo anno 
porterà una trasformazione 
e tutti quanti stiamo già aspettando 
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, 
ogni Cristo scenderà dalla croce 
anche gli uccelli faranno ritorno”. 

                                             (per ascoltarlo cliccare sul titolo)

                                             Lucio Dalla, L’anno che verrà

Scuse dell’Amministrazione comunale di Comacchio nei confronti della coalizione politica “Centro Sinistra per Comacchio” e nei confronti del consigliere comunale Fabio Cavallari

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

L’Amministrazione Comunale ritiene doverose le scuse nei confronti della coalizione politica “Centro Sinistra per Comacchio”, ma anche nei confronti del consigliere comunale Fabio Cavallari (Gruppo Misto) per una svista pubblicata a pagina 15 del terzo numero del periodico comunale “Comacchio informa”, in arrivo in questi giorni nelle famiglie dei comacchiesi. Purtroppo nello spazio assegnato alla percentuale di presenze dei consiglieri comunali alle sedute del Consiglio Comunale (in relazione alle convocazioni ricevute), accanto all’immagine del consigliere Fabio Cavallari è stato erroneamente abbinato il logo della coalizione “Centro Sinistra per Comacchio”. Rinnovando le scuse con gli interessati, ivi inclusi i partiti di riferimento della suddetta coalizione, si coglie l’occasione per augurare a tutti un sereno e prospero Anno Nuovo.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 30 dicembre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 30 dicembre 2014

Appuntamento con le novità della 24.a edizione della ‘Befana dello sport’

Tutto pronto per la ‘Befana dello sport 2015’, pronta con tante novità a festeggiare con la città la sua 24.a edizione. La manifestazione cittadina che unisce sport, spettacolo e solidarietà andrà in scena domenica 4 gennaio a partire dalle 16 al Pala Hilton Pharma di piazzale Atleti Azzurri d’Italia.

Organizzato da Asd Sport Insieme – con il patrocinio del Comune e della Provincia di Ferrara e del Comitato Coni regionale – l’appuntamento è stato illustrato questa mattina in Municipio dall’assessore comunale allo Sport Simone Merli e dalla presidente dell’ASD Sport insieme Luciana Pareschi. Erano inoltre presenti il presentatore della manifestazione Alessandro Sovrani e il referente organizzativo Andrea Ansaloni insieme ad altri membri del gruppo organizzatore, rappresentanti degli sponsor, delle società sportive e delle associazioni di volontariato coinvolte.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

La “Befana dello Sport” dal 1990 inaugura l’anno sportivo ferrarese con un momento di sport, spettacolo e divertimento all’insegna della solidarietà. Quest’anno la manifestazione è in programma domenica 4 gennaio a partire dalle 16 (apertura dei cancelli ore 14:30), come di consueto al Pala Hilton Pharma di piazzale Atleti Azzurri d’Italia.
La manifestazione è organizzata da asd Sport Insieme e dal Comune di Ferrara, con il patrocinio della Provincia di Ferrara e del Comitato Coni Emilia Romagna. Saranno assicurati, come di consueto, divertimento e spettacolo per grandi e piccoli. Sulla pedana del Palasport saliranno gli atleti di oltre venti fra i maggiori gruppi sportivi ferraresi che saranno coinvolti in presentazioni ed esibizioni. Tra queste troverà spazio per il secondo anno consecutivo una dimostrazione di sport “paralimpico”: dopo l’emozionante successo della scherma in carrozzina dello scorso anno sarà quest’anno la volta della danza, con l’associazione IN.DA.CO.
L’ingresso, lo ricordiamo, sarà ad offerta libera e il ricavato sarà destinato interamente in beneficenza, come fin dalla prima edizione. Questo ha portato ad una raccolta che dal 1990 ad oggi è di oltre 120mila euro.
Tutti i piccoli partecipanti alla “Befana dello sport” riceveranno calze di dolciumi, quest’anno offerte dal gruppo Despar. Potranno inoltre consegnare le cartoline della “Befana dello Sport” da colorare, già indistribuzione in Città o disponibili sul sito internet www.befanadellosport.it, ottenendo in cambio un piccolo gadget. Viene ripristina l’usanza dei banchetti promozionali per le società sportive all’ingresso del palazzetto, in modo da consentire a queste ultime di promuoversi ed informare sulle loro iniziative promozionali.

Tra questi il banchetto istituzionale del CONI che presenterà le sue molteplici attività. Particolare anche il banchetto curato dalla direzione delle carceri di Ferrara, con il quale già alcune associazioni collaborano. Presenteranno lo spettacolo Alessandro Sovrani e Andrea Ansaloni e parteciperà Andrea Poltronieri. L’iniziativa, ripresa da Telestense, sarà trasmessa in differita la sera di domenica 4 gennaio alle 21.05. Durante lo spettacolo, acquistando i biglietti della Lotteria di Ferrara (che da quest’anno ingloba anche la lotteria della Befana dello Sport) sarà anche consegnato un tagliando numerato per un estrazione interna suppletiva. Questa estrazione sarà effettuata a termine manifestazione, prevista quest’anno per le ore 18:30, ad un fortunato presente all’interno della struttura.

La Befana dello Sport da quest’anno è sbarcata su internet, con un nuovo sito web (www.befanadellosport.it) che va ad affiancarsi alla già esistente pagina facebook: questo consente di poter consultare le foto delle edizioni passate e di mantenersi sempre aggiornati con le nuove iniziative e regolamenti che riguardano la partecipazione

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 30 dicembre 2014
Approvati interventi in edifici pubblici e alienazioni di beni immobili
30-12-2014

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità

MANUTENZIONE E ADEGUAMENTO ALL’IMPIANTO ANTINCENDIO DELL’ARIOSTEA – La Giunta ha approvato il progetto esecutivo relativo ai lavori di sostituzione bombole dell’impianto di spegnimento a naf e adeguamento Certificato Prevenzione Incendi (cpi) nella sede della Biblioteca Ariostea a palazzo paradiso, dell’importo complessivo 70mila euro (iva compresa).

NUOVA ILLUMINAZIONE IN SALE DEL MUSEO DELLA CATTEDRALE – Approvato il progetto esecutivo per migliorie all’impianto di illuminazione della Sala dei Codici nella sede del Museo della Cattedrale, dell’importo complessivo di 35mila euro (IVA compresa). Il progetto ha come obiettivo il miglioramento del sistema di illuminazione esistente, delle opere a parete e nelle teche, nella Sala dei Codici al primo piano del Museo della Cattedrale, la sostituzione degli illuminatori delle teche dei Corali integrando il sistema illuminante esistente con diversi faretti a binario, orientati in modo da illuminare diagonalmente le opere. Il progetto prevede, inoltre, di sostituire i vecchi corpi illuminanti con illuminatori a LED con dimmer esterno e connettore speciale di raccordo al fascio delle fibre ottiche in grado di fornire circa la stessa intensità luminosa di quelli esistenti, con il vantaggio di essere anche regolabili.

ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE ALLE SCUOLE TASSO E POROTTO – La giunta ha approvato il progetto esecutivo relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici pubblici fra cui la Scuola Tasso in viale Cavour e la Scuola di Porotto in via Ladino dell’importo complessivo di 150mila euro (IVA compresa). In dettaglio alla scuola Tasso è prevista la realizzazione di una rampa per l’accessibilità al piano rialzato, l’installazione di un elevatore (con opere accessorie) e l’adeguamento del bagno (con opere accessorie); alla scuola di Porotto si procederà con l’installazione di un elevatore (con opere accessorie).

MONITORAGGIO E MESSA IN SICUREZZA EDIFICI CON AMIANTO – La Giunta ha approvato il progetto esecutivo relativo agli interventi di monitoraggio e messa in sicurezza degli edifici con presenza di amianto – II° stralcio, dell’importo complessivo di 200mila euro (IVA compresa). Questo appalto riguarda, nel complesso, tutte le opere e le attività finalizzate al monitoraggio, alla verifica e alla rimozione di manufatti contenenti amianto all’interno di edifici di proprietà comunale, anche in attuazione da quanto previsto dal DM 06/09/94 “Normativa e metodologie tecniche relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”. Nello specifico gli interventi di questo stralcio lavori riguarderanno la rimozione e la sostituzione della copertura dell’edificio della scuola primaria Bruno Ciari di Cocomaro di Cona.

Assessore al Commercio e al Patrimonio Roberto Serra
ALIENAZIONE ATTRAVERSO ASTA PUBBLICA DI BENI IMMOBILI – La Giunta comunale ha approvato l’alienazione, attraverso successivo esperimento di asta pubblica, dei seguenti immobili di proprietà comunale: – ex Pesa pubblica di via Bologna 620mila euro (fuori campo IVA); – area di via Smeraldina 172mila euro (fuori campo IVA); – negozio di via Pomposa € 82mila euro (rilevante ai fini IVA); – centro civico di via Bologna 49 495mila euro (fuori campo IVA). Tutti i dettagli sugli immobili alienati saranno descritti in occasione della pubblicazione delle procedure di asta pubblica prevista all’inizio del 2015.
Lotto 1 Ex Pesa pubblica di via Bologna – Il complesso immobiliare è costituito da un edificio, dalla relativa corte di pertinenza, nonché dalla capacità edificatoria di due aree attigue di proprietà comunale, di cui verrà ceduta solo la capacità edificatoria ma non la proprietà, che rimarrà invece al Comune di Ferrara. Il fabbricato e l’area circostante sono ubicati in via Bologna 403 – 405, nella prima periferia della città, asservita dai principali servizi e collegamenti e costituita da edifici di destinazione d’uso prevalente di tipo residenziale e commerciale. Il fabbricato è composto da ingresso, tre uffici, sala riunione, ripostiglio, 2 bagni, disimpegno e centrale termica con accesso dall’esterno. L’altezza interna del fabbricato è mt. 3,75, la superficie utile interna è pari a circa 150 mq. (lorda circa 180 mq.).
Lotto 2 Area di via Smeraldina – L’area, destinata ad attività produttive, è di mq 7.438 ed è collocata in via Smeraldina, nel tratto compreso tra via Cesare Diana e via Giovanni Finati, nella zona suburbana della frazione comunale di Cassana. Nelle adiacenze vi è il centro urbano della frazione Porotto e lo svincolo Ferrara Nord dell’Autostrada A13.
Lotto 3 Negozio di via Pomposa – L’immobile ha una superficie lorda di mq 53 ed è ubicato nell’immediato fuori mura, zona est della città, a pochi passi dal centro storico, asservita dai principali servizi e collegamenti e costituita da edifici di destinazione d’uso prevalente di tipo residenziale e commerciale. Il fabbricato è inserito nel Centro Residenziale “Estense” ed è composto da un corpo a pianta irregolare ad unico piano con strutture portanti in muratura intonacata.
Lotto 4 Centro civico di via Bologna – L’immobile si colloca sulla via Bologna 49, in zona semicentrale, asservita dai principali servizi e collegamenti e costituita da edifici di destinazione d’uso prevalente di tipo residenziale. Il complesso è costituito da un edificio su tre livelli (158 mq per livello) con relativo spazio cortilivo di circa 564 mq, il tutto completamente recintato. All’interno dell’area sono presenti varie alberature ed un ulteriore manufatto adibito a cabina elettrica (20 mq). L’immobile è posizionato tra la via O. Putinati (nord-est), la via G. Fabbri (sud-ovest), alla quale si accede tramite cancello carrabile, e la via Bologna (nord-ovest) dalla quale si accede tramite un’apertura pedonale, mentre a sud – est la corte confina con altri fabbricati ad uso commerciale di proprietà privata.

FESTA DI CAPODANNO – Hera operativa in centro storico
Le azioni in campo per garantire a cittadini e turisti un’adeguata pulizia della città
30-12-2014

In occasione della festa in piazza (31 dicembre 2014 – 1 gennaio 2015), che culminerà con l'”incendio del Castello”, l’azienda ha moltiplicato gli sforzi per garantire a cittadini e turisti un’adeguata pulizia della città.

Hera scende in campo in occasione della grande festa di Capodanno. L’azienda è impegnata nell’organizzazione preventiva dei servizi di pulizia, nel presidio del territorio, con la predisposizione di un pronto intervento ambientale attivo 24 su 24, e nella pulizia generale che avverrà a conclusione dell’evento.
Per garantire un adeguato livello di pulizia, Hera ha organizzato un piano d’intervento che prevede un notevole impiego di mezzi e di personale, che dovranno attuare una pulizia straordinaria di tutto il Centro Storico e delle arterie principali interessate alla manifestazione, insieme a un accurato spazzamento meccanizzato e manuale.
I preparativi sono già iniziati. In questi giorni Hera ha posizionato, oltre ai cestini porta rifiuti presenti, altri 80 contenitori collocati nel centro storico e attorno al Castello.
Dalla prima mattinata di domani si provvederà a svolgere un’accurata pulizia della piazza, della zona del Castello e delle zone limitrofe, con interventi straordinari di spazzamento manuale e meccanizzato.
Quando la festa si avvierà alla conclusione, verso le 4 del mattino, un tecnico di Hera sarà sul posto per coordinare le strategie di esecuzione dei servizi di pulizia, che saranno disposti in base alle necessità rilevate.
I servizi straordinari prevedono l’impiego di un mezzo per la raccolta rifiuti con due operatori a terra, 3 autospazzatrici con 6 operatori, un’idropulitrice con operatore, 6 operatori a terra per il servizio di svuotamento dei cestini. Dove non sarà possibile accedere con i mezzi meccanici (ingresso del Duomo e Piazza Municipale e Galleria Matteotti), si provvederà a svolgere operazioni di spazzamento manuale. Sarà garantito inoltre il servizio di raccolta vetro presso i bar del centro.
Complessivamente, per le azioni di pulitura preventiva e ripulitura conclusiva, si prevede l’impiego di un tecnico, di 20 operatori e di 9 mezzi.
Hera invita tutti i partecipanti alla festa a collaborare, non abbandonando i rifiuti ma conferendoli correttamente negli appositi contenitori messi a loro disposizione. Anche questo sarà un buon modo per iniziare il 2015.

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Prorogate le esenzioni ticket per i lavoratori colpiti dalla crisi e le popolazioni interessate da terremoto e alluvioni

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Politiche per la salute: Prorogate le esenzioni ticket per i lavoratori colpiti dalla crisi e le popolazioni interessate dal terremoto 2012 e dalle alluvioni nel modenese e nelle zone di Parma e Piacenza

Sono state prorogate a fine aprile 2015 tutte le misure regionali a sostegno dei lavoratori colpiti dalla crisi economica e delle popolazioni interessate dal sisma e dalle alluvioni nel modenese e nelle zone di Parma e Piacenza. La Giunta regionale ha approvato quattro delibere di proroga degli interventi che erano in scadenza alla fine di quest’anno. Le misure riguardano l’esenzione dal pagamento del ticket per visite ed esami specialistici e per l’assistenza farmaceutica, tutti prorogati dal 1° gennaio fino al 30 aprile.

Le misure anticrisi, in vigore dal 2009, all’inizio della crisi economica, sono giunte al 6° anno consecutivo. L’esenzione dal ticket riguarda i lavoratori che hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, in mobilità o con contratto di solidarietà e comprende i famigliari a carico. Alle famiglie emiliano-romagnole in situazioni di estremo disagio sociale individuate o in carico ai Servizi sociali dei Comuni è garantita la distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C, ossia i farmaci distribuiti direttamente dalle farmacie delle stesse Aziende sanitarie.

Il provvedimento a favore delle popolazioni colpite dal sisma del 2012 prevede il diritto all’esenzione dal ticket rispetto alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, compresa l’assistenza termale, e il diritto all’assistenza farmaceutica. Il diritto all’esenzione riguarda le persone che abitano nei comuni colpiti dal sisma e hanno un’abitazione, uno studio professionale o un’azienda con dichiarazione di inagibilità e i parenti di primo grado di persona deceduta per il terremoto.

Le esenzioni per le visite e gli esami e per i farmaci in distribuzione diretta da parte dell’Azienda Usl sono inoltre a favore dei residenti nella Bassa modenese colpiti nel gennaio del 2014 dall’esondazione del fiume Secchia : le persone residenti nei comuni di Bastiglia e Bomporto, particolarmente colpiti dall’alluvione; per i comuni di Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Modena (le frazioni di Albareto, La Rocca, Navicello, San Matteo), San Felice sul Panaro e San Prospero solo i cittadini che hanno ricevuto dall’Azienda Usl una specifica comunicazione con la quale è riconosciuto il diritto all’esenzione.

Hanno diritto alle esenzioni per viste, esami e farmaci anche i residenti in alcuni quartieri della città di Parma e nei comuni parmensi e piacentini colpiti dalle inondazioni di ottobre. La misura è a favore dei residenti in strada Farnese e nei quartieri Montanara e in parte del Molinetto del Comune di Parma (sul sito dell’Azienda Usl di Parma è disponibile l’elenco delle vie cittadine interessate), e dei residenti nei comuni parmensi di Bedonia, Berceto, Calestano, Collecchio, Colorno, Compiano, Corniglio, Felino, Fornovo di Taro, Langhirano, Lesignano de’ Bagni, Monchio delle Corti, Montechiarugolo, Palanzano, Sala Baganza, Terenzo, Tizzano val Parma, Torrile e Traversetolo. Inoltre, beneficiano del provvedimento anche i residenti nei Comuni piacentini di Bettola, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere e Ottone.

L’impegno economico della Regione, per il mancato introito del ticket nei prossimi quattro mesi, è pari a circa 1 milione di euro (966.663 euro).

Per informazioni è possibile chiamare il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 attivo nei giorni feriali dalle 8,30 alle 17,30 e il sabato e i prefestivi dalle 8,30 alle 13,30.

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Giovani e volontariato: la Youngercard arriva sul grande schermo

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Lo spot della carta regionale per la cittadinanza attiva sarà proiettato in 60 sale cinematografiche dell’Emilia-Romagna

La Youngercard arriva sul grande schermo. Saranno 22 i cinema dell’Emilia-Romagna (per oltre 60 sale) che dal prossimo 1 gennaio proietteranno, prima dei film in cartellone, lo spot che promuove la Youngercard, la carta gratuita realizzata dalla Regione per tutti i ragazzi tra i 14 e i 30 anni. Il video-spot è un invito a mettersi in gioco rivolto a tutti i giovani che vivono, studiano e lavorano in Emilia-Romagna e a fare proprie buone pratiche di cittadinanza attiva.

La Youngercard, oltre a mettere a disposizione dei suoi titolari una vasta serie di convenzioni, propone un ventaglio di progetti di volontariato organizzati in collaborazione con gli enti locali, le cooperative e le associazioni del territorio. Le informazioni e i progetti sono consultabili sul sito www.youngercard.it alla pagina “Giovani protagonisti”.

Questo l’elenco completo delle strutture che sosteranno la promozione di Youngercard, trasmettendo lo spot in oltre 60 sale cinematografiche: Uci a Piacenza, Campus e Barilla a Parma, Uci Petali a Reggio Emilia, Emiro a Rubiera, Raffaello e Victoria a Modena, Space a Carpi, Bristol a Vignola, Space e Odeon a Bologna, Uci Meridiana a Casalecchio di Reno, Cinedream a Imola, Apollo e Multiplex a Ferrara, Cinepark a Cento, Eliseo e Aladin a Cesena, Cineflash a Forlimpopoli, Uci a Savignano sul Rubicone, Le Befane a Rimini, Cinema City a Ravenna.

Festa di Capodanno: anche Hera si prepara all’evento

da: ufficio stampa Hera

In occasione della festa in piazza, che culminerà con l’”incendio del Castello”, l’azienda ha moltiplicato gli sforzi per garantire a cittadini e turisti un’adeguata pulizia della città.

Hera scende in campo in occasione della grande festa di Capodanno. L’azienda è impegnata nell’organizzazione preventiva dei servizi di pulizia, nel presidio del territorio, con la predisposizione di un pronto intervento ambientale attivo 24 su 24, e nella pulizia generale che avverrà a conclusione dell’evento.
Per garantire un adeguato livello di pulizia, Hera ha organizzato un piano d’intervento che prevede un notevole impiego di mezzi e di personale, che dovranno attuare una pulizia straordinaria di tutto il Centro Storico e delle arterie principali interessate alla manifestazione, insieme a un accurato spazzamento meccanizzato e manuale.
I preparativi sono già iniziati. In questi giorni Hera ha posizionato, oltre ai cestini porta rifiuti presenti, altri 80 contenitori collocati nel centro storico e attorno al Castello.
Dalla prima mattinata di domani si provvederà a svolgere un’accurata pulizia della piazza, della zona del Castello e delle zone limitrofe, con interventi straordinari di spazzamento manuale e meccanizzato.
Quando la festa si avvierà alla conclusione, verso le 4 del mattino, un tecnico di Hera sarà sul posto per coordinare le strategie di esecuzione dei servizi di pulizia, che saranno disposti in base alle necessità rilevate.
I servizi straordinari prevedono l’impiego di un mezzo per la raccolta rifiuti con due operatori a terra, 3 autospazzatrici con 6 operatori, un’idropulitrice con operatore, 6 operatori a terra per il servizio di svuotamento dei cestini. Dove non sarà possibile accedere con i mezzi meccanici (ingresso del Duomo e Piazza Municipale e Galleria Matteotti), si provvederà a svolgere operazioni di spazzamento manuale. Sarà garantito inoltre il servizio di raccolta vetro presso i bar del centro.
Complessivamente, per le azioni di pulitura preventiva e ripulitura conclusiva, si prevede l’impiego di un tecnico, di 20 operatori e di 9 mezzi.
Hera invita tutti i partecipanti alla festa a collaborare, non abbandonando i rifiuti ma conferendoli correttamente negli appositi contenitori messi a loro disposizione. Anche questo sarà un buon modo per iniziare il 2015

Mercoledì 31 si fa festa a Winter Wonderland, il parco divertimenti dei record

da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Capodanno è ormai arrivato e c’è un luogo, Ferrara, dove trascorrerlo, all’insegna del divertimento formato famiglia, con musica e ottima ristorazione. Stiamo parlando di Winter Wonderland – Natale in Giostra, il parco divertimenti indoor più esteso d’Italia (oltre ventimila metri quadrati al coperto) e dalla durata più prolungata (23 giorni continuativi), in programma fino all’11 Gennaio alla Fiera di Ferrara.
In occasione della grande festa di “Capodanno in giostra”, prevista per mercoledì il 31 dicembre, il quartiere fieristico rimarrà aperto dalle 14.00 alle 03.00, con possibilità di prenotare il cenone al numero 377 5316119. Ulteriori dettagli sul sito www.winterwonderlanditalia.com.
Durante la giornata saranno in funzione l’Autoscontro e il Brucomela, il Tagadà, il Castello incantato e la Piovra. E poi lo Shuttle e le Waterball per camminare sull’acqua, lo Space Star (un mix di movimento ed emozioni forti unico in Europa), il trenino tematico sul Far West “Gold Mine” e il cinema 5D, Music Express (per la prima volta a Ferrara), il Saltamontes e, nell’area esterna, il pendolo di Matrix, che ruota fino a 160 gradi, garantendo scariche di adrenalina.
Inoltre Terapia Intensiva anni ’70 – ’80 e durante la serata, dalle 20.00 alle 02.00, animazione per bambini.
L’area ristorazione offrirà al pubblico un’ampia scelta di stand, tra tradizione e street food in chiave territoriale: una birreria artigianale ferrarese e una tedesca, con piatti tipici bavaresi come stinco, patate e bretzel; punti ristoro classici con pizze, hamburger e crepes; arancini, spianata bolognese e molto altro ancora.
Il biglietto giornaliero intero costa 4 euro, mentre quello ridotto consente di entrare in Fiera a soli 3 euro e dà diritto a un buono di 2 euro da spendere nelle varie attrazioni presenti. Alle casse o dal sito winterwonderlanditalia@com è possibile prenotare i pacchetti promozionali (scontati) “Fantasia 1” e “Fantasia 2” (per i più piccoli), “Avventura” (per le famiglie) e “Adrenalina” (per i ragazzi), tutti a tiratura limitata.
Da segnalare il trenino turistico gratuito, che consentirà di arrivare dal centro storico di Ferrara (Piazza Donatori di Sangue) al Quartiere fieristico e ritorno.
Per i turisti che sceglieranno di soggiornare a Ferrara, sono previste interessanti convenzioni con alcune strutture alberghiere (informazioni sul sito www.visitferrara.eu).

L’Irrinunciabile a Palazzo Bellini tra luci ed ombre

da: Officina Teatrale A_ctuar

Domenica 4 Gennaio 2015, alle ore 16.30, presso la Sala Polivalente di Palazzo Bellini di Comacchio (FE), verrà presentato “L’irrinunciabile sogno di Cosimo Piovasco di Rondò”, spettacolo per ragazzi (e non solo) ideato e diretto dalla compagnia Officina Teatrale A-ctuar.

Nato come progetto speciale per l’edizione 2013 di “NotteNera” (Serra De’ Conti – AN) in collaborazione con l’artista Mirco Rinaldi, nella sua formula originaria “L’irrinunciabile” coniuga performance attoriale con scenografie digitali video proiettate (MAPPING).

Lo spettacolo e le scenografie vengono di volta in volta riadattati al luogo ospite, siano giardini cittadini, siano teatri, siano luoghi “non convenzionali”. Palazzo Bellini si trasformerà nel bosco di Ombrosa, tra luci ed ombre ed impenetrabili nascondigli, tra pagine nascoste e le note di un pianoforte.

L’irrinunciabile è il tema centrale dell’opera: Cosimo Piovasco di Rondò, rampollo dell’alta società, sceglie di allontanarsi dalla famiglia e da un destino prestabilito per intraprendere una vita nuova tra gli alberi. Su quelle cime scopre che esistono nuovi possibili modi di vivere l’amore, l’amicizia, la conoscenza e che, alla fine dei giochi, l’irrinunciabile è essere sempre spietatamente se stessi fino alla fine.

Con: Sara Draghi, Massimo Festi, Elena Grazzi, Lauro Pampolini, Arturo Pesaro, Manuela Santini

Regia: Officina Teatrale A_ctuar

Pianoforte: Jacques Lazzari

Calendario delle celebrazione della S.Messa Tridentina

da: Movimento Liturgico Benedettiano Ferrara

Giovedì 1 gennaio, Domenica 4 gennaio, Martedi 6 gennaio, Domenica 11 gennaio alle Ore 16:00
sarà celebrata la S. Messa Tridentina secondo il Motu Proprio Summorum Pontificum.
Si eleva da questa comunità orante un’incessante preghiera per la pronta guarigione del caro Incaricato Arcivescovile per la S.Messa in Forma Extra-Ordinaria, M.to Rev.do Prof. Don Enrico Peverada.
Augurandovi un Felice Anno Nuovo, vi attendiamo numerosi un sincero ringraziamento ai Fratelli di Comunione e Liberazione che ci accolgono nella Loro Chiesa Laudentur Jesus et Maria.

Al duo Garbin-Shima il “Trofeo Sicura Gruppo A2A”

da: organizzatori

Conclusi a Volania e Porto Garibaldi, gli appuntamenti del “Cartellone-Contenitore”. La ‘passerella’ di Briciola lungo il PortoCanale

Sono Davide Garbin e Rohit Shima i vincitori del trofeo Sicura Gruppo A2A, torneo di calcetto ‘due contro due’ organizzato dall’Unione Sportiva Volania nell’ambito di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla”. Dopo gli appuntamenti itineranti fra maggio e settembre in tutti e sette i Lidi, sul campo sintetico appositamente allestito per l’occasione nella tendostruttura di fianco alla chiesa di Volania, nei giorni scorsi si sono ritrovate le formazioni meglio classificate durante gli incontri di qualificazione. Per un appassionante rendez vous concluso con il successo del duo Garbin-Shima, per l’occasione ‘ribattezzato’ Bel Fiore, che nella finalissima ha battuto 7-2 il Dream Team composto da Giacomo Ruighi e Denni Benazzi. Mentre nella finalina per il terzo posto i “Witelli” (Alessio Bigoni e Stefano Rolfini) si sono imposti 3-0 sul FC Vaccolino (Federico Bigoni e Davide Samaritani). Grande successo, nel pomeriggio di venerdì 26 settembre, anche per l’appuntamento conclusivo del cartellone-contenitore di iniziative itineranti coordinate da Delta Input e realizzate con il contributo di Comune di Comacchio, Provincia e Camera di Commercio di Ferrara, che nell’ambito di “Natale con i tuoi, Santo Stefano con noi” ha animato il centro di Porto Garibaldi con bancarelle e luminarie, laboratori didattici e spettacoli di strada ad incorniciare la passerella di “Briciola”, un simpaticissimo cavallino che trainava la slitta-carrozza di Babbo Natale.

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La latitanza di Dio, i travagli di Satana

In quanti modi puoi chiamare Dio? In mille modi, direbbe Corrado Guzzanti: “… tanto non ti risponde”.
In effetti, le domande che Gian Pietro Testa rivolge a Dio nelle sue “Interviste infedeli” (Este Edition, 2014) non trovano risposta, fatto evidente anche dalla forma narrativa – una lettera, sorta di carta di richiesta burocratica rifiutata. Cosa che non succede alla controparte diabolica, che di diabolico sembra avere solo il nome, che si presta invece al dialogo. Presentato il 23 dicembre alla Sala Estense nell’ambito della rassegna Autori a Corte, il libro è stato raccontato al pubblico attraverso alcuni brani letti da Elena Felloni, e una chiacchierata tra Testa, Sergio Gessi (ferraraitalia) e Riccarda Dalbuoni.

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La presentazione, da sinistra, Gessi, Dalbuoni, Testa, Felloni

Dio è muto, assente e un po’ distratto. Una fidanzata in coma, per dirla con Bill Emmott. Un bambino abituato a essere riverito dai genitori adoranti, la ballerina che dà buca al fidanzato rimasto ad aspettarla sotto la pioggia nella canzone di De Gregori. Completamente sordo, o peggio ancora indifferente, alle domande che in fondo ogni cristiano (nel senso popolare del termine) si pone, affrontate impugnando l’arma e lo scudo dell’ironia. Affondando le mani in qualche pezzo di storia particolarmente ricco di Dio – come lo intenderebbe Buzzati – scoprendo che il susseguirsi di questi momenti è un flusso ininterrotto: crociate, guerre, assurdo ordini biblici e una verità assoluta che si scontra con tanti nomi, tutti credibili, di come definirla questa verità, senza peraltro averne certezza; e ancora la tristezza e la cattiveria di un genere umano che ruba, uccide, falsifica e rifiuta, usando anche la religione come strumento di potere, fino a quando la domanda arriva: l’uomo è davvero plasmato a somiglianza di Dio, o Dio è stato immaginato a sua immagine?

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Presentazione nell’ambito della rassegna ‘Autori a corte’

Nelle due chiacchierate non c’è un punto di arrivo, non c’è la possibilità di un accordo. Né con Dio, né con la sua controparte. Ma “Con Satana è stato più facile, perché ogni giorno uscendo di casa ne incontro centinaia”, precisa Testa. É più conoscibile, lo si ritrova in un volto, un gesto, una voce; si materializza, prende forma, è reale più del barbuto vecchio che dirige impassibile il bene e il male, seduto oltre le nuvole. Perché alla fine attira più simpatia di Dio, mettendosi in gioco e rivelandosi umano troppo umano negli aspetti migliori, dissacrante nella sua evidenza. Allo stesso modo, sembra più facile identificarsi con Paperino, sfigato paperastro rassegnato al suo destino sempre uguale, che con Topolino, pelouche al posto d’onore con le pile scariche al momento di pronunciare la frase registrata.

Satana è conciliante, serioso, stufo marcio di stupidità e cattiveria del capro espiatorio toccato a lui che, del glorioso e temibile Mefistofele descritto da Marlowe, conserva solo l’indole seria e cerebrale non restandogli che quello di Goethe, condannato non a essere l’angelo caduto, con la sua aura di bellezza e dannazione, ma a fare il becchino dei divini avanzi. Una creazione e uno scarto di Dio, un esodato senza cassa integrazione costretto a districarsi tra arrivi di massa e santi farlocchi, strenuo difensore della libertà di pensiero, anarchico interlocutore e forse specchio del curioso, machiavellico osservatore dell’Aldiqua e Aldilà, saggio dispensatore di consigli e crudo osservatore di professioni e saperi umani che gli uomini hanno reso vizi (filosofia, poesia, teologia, politica), bisognoso di essere ascoltato e capito, tornato in terra solo per deridere l’idiota genere umano.

Un povero diavolo come qualche miliardo di persone sulla faccia della Terra.

compensazioni

L’IDEA
Compensazioni alternative
per stoppare chi inquina

Il tema è delicato e in genere viene affrontato in sede privata, mentre ci sarebbe tanto bisogno di trasparenza. In premessa si potrebbe riprendere il principio sancito dalla Unione Europea: “chi inquina paga”. Però sappiamo bene invece (Coase ne ha fatto un teorema) che chi inquina accetta di smettere se ha dei vantaggi e che chi è inquinato è disposto a pagare per stare meglio. Insomma non c’è giustizia in temi ambientali. Invece si potrebbe fare di più valutando delle compensazioni per chi subisce.
Si ritiene possa essere utile allora esprimere qualche considerazione sul complesso tema delle compensazioni, spesso presenti nei bilanci alla voce “esternalità”, su cui si ritiene e si rileva sia crescente l’attenzione e la necessità di un maggiore approfondimento.
Naturalmente si è consapevoli della complessità del tema, della aleatorietà di elementi oggettivi, della articolazione ampia di posizioni e di impostazioni, così come della problematicità e delicatezza dell’argomento. Lo scopo dunque è solo quello di porre il tema a chi potrà, con migliori elementi, portare contributi e valutazioni.
Va ricordato che il sistema tariffario non prevede l’introduzione di costi finalizzati ad attività di compensazione per impatti ambientali, né forme di incentivi per adeguamenti territoriali; esso è semplicemente orientato alla determinazione delle componenti dei costi del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani che costituiranno la tariffa da applicare in un determinato territorio.
Si evidenzia tuttavia che, in fase di costruzione di un impianto di smaltimento dei rifiuti, la necessità di realizzare opere aggiuntive finalizzate a mitigare le pressioni ambientali che l’impianto produce, fanno normalmente parte dei costi di realizzazione dello stesso impianto e che le misure di mitigazione ambientale in genere vanno a beneficio dell’area di influenza.
Le compensazioni ambientali non sono e non devono però essere il frutto di una semplicistica contrattazione economica tra l’amministrazione che potrebbe ospitare un impianto di smaltimento e il gestore dell’impianto stesso. Servono dunque criteri comuni di valutazione e di equità sociale e territoriale per corrispondere ai disagi e ai costi esterni generati dalla realizzazione dell’impianto, in quanto la stima dei costi esterni dovrebbe tenere conto dei reali impatti prodotti. Ma serve soprattutto considerare tra i destinatari i cittadini stessi.
Si potrà affrontare allora il tema degli “oneri accessori per interventi di mitigazione permanenti” che interessano il territorio in cui l’impianto si colloca (come la riorganizzazione del sistema viario, la creazione di aree a verde, altri interventi di mitigazione dell’impatto ambientale sul territorio).
In prospettiva è auspicabile che si vada verso una metodologia di calcolo semplificata e verso la definizione di uno standard, regionale o ancor meglio nazionale, di regolazione delle compensazione, fissando valori differenziati rispetto a diverse soluzioni impiantistiche e/o delle tipologie di rifiuti smaltiti e/o della provenienza dei rifiuti.
Il tema potrebbe essere allargato a molti altri settori di cui non ho esperienza, ma che facilmente si possono intuire.

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IL VETRIOLO
Guida semiseria al Jobs act

Ecco, ci siamo! Dopo mille annunci e montagne insormontabili di chiacchiere, ora il famoso jobs act è legge e dal 1° gennaio entrerà ufficialmente in vigore.
Con esso scomparirà definitivamente, per i nuovi assunti, il contratto a tempo indeterminato, sostituito da un sedicente “contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti” nel quale l’indeterminatezza resta solo formale, mentre le tutele crescenti sono rappresentate unicamente da un indennizzo che può arrivare fino a 24 mensilità. Al datore di lavoro infatti basterà inventarsi un motivo economico anche totalmente inesistente e potrà licenziare, previo pagamento dell’indennità, chi e quando vuole.
E però… c’è un però. Il lavoratore infatti può impugnare il licenziamento stesso in quanto discriminatorio e, se il giudice gli dà ragione, ottenere la cancellazione del licenziamento e il reintegro nel posto di lavoro, proprio come se ci fosse ancora l’art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Del resto, non si poteva cancellare anche questa possibilità: sarebbe stato contrario non solo alla ormai plurioltraggiata Costituzione italiana, ma addirittura alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo! Certo anche questo un testo appartenente ad un epoca remota e quindi probabilmente da rottamare, ma insomma… è evidente che ci sarebbe stato qualche problema di troppo.
Però, a pensarci bene, si tratta di un appiglio mica da poco!
Basti leggere quello che ha scritto qualche giurista certamente troppo “ideologico” e “di sinistra” sul sito wikilabour: «se le ragioni economiche poste a fondamento di un licenziamento risultano insussistenti, il licenziamento stesso si configura come licenziamento discriminatorio, in quanto, eliminata la causale economica, resta solo il fatto che l’impresa ha scelto di eliminare quel certo dipendente per sue caratteristiche personali non gradite: tal genere di licenziamento può sicuramente essere definito come discriminatorio».
Caspita! Il ragionamento, bisogna ammetterlo, non fa una grinza! E se davvero così fosse, quel ch’è uscito dalla porta potrebbe rientrare dalla finestra!
Ci pensate a come sarebbe incazzato il senatore Sacconi? O imbarazzato il Ministro Poletti?
Per essere proprio sicuri che funzioni, sarebbe però opportuno “rafforzare” le possibilità di veder riconosciuta una discriminazione. Ecco allora qualche consiglio per i neoassunti che vogliono aumentare la sicurezza del proprio posto di lavoro, creando le premesse per un possibile ricorso antidiscriminatorio:
1 – iscriversi alla Cgil (discriminazione per motivi sindacali);
2 – partecipare a tutti gli scioperi proclamati (idem);
3 – aderire a qualche setta religiosa sconosciuta (discriminazione per motivi religiosi);
4 – aderire ad un partito ultraminoritario (discriminazione per motivi politici);
5 – meglio ancora fondare un partito proprio e presentarsi alle prossime elezioni, ma in questo caso fare molta attenzione perché di questi tempi si rischia anche di vincerle!;
6 – dichiarare pubblicamente la propria omosessualità (discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale);
7 – prendere la cittadinanza marocchina o pakistana o di altro Paese straniero, preferibilmente africano o asiatico (discriminazione in base alla nazionalità di provenienza);
L’elenco potrebbe, ovviamente, allungarsi quasi all’infinito.
E’ solo uno scherzo? Certo, ma non lontano dalla realtà.
E’ tutta una follia? Appunto.

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LA STORIA
Al di là della porta dorata

da MOSCA – Quella porta bianca dalle ali dorate nasconde qualcosa di magico. Quella porta candida, l’entrata alla platea del magico ed eterno Bolshoi, schiude sogni e apre magie. Come sempre, insieme ai nostri amici incrociati lungo la strada, siamo lì anche a noi a sognare.
La campanella suona leggera, trilla piano piano, tintinna come se fosse sfiorata dalle ali di un cherubino. Delicata, dolce e amabile.

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Gli spettatori al foyer del Bolshoi

Così ci sarà aldilà delle lucenti vetrate? Cosa aspetta noi, il pubblico esitante e i ballerini eccitati ed emozionati? Quella porta rappresenta tutto, qualcosa di diverso per ciascuno di noi. Soprattutto per Daria e Ilya che hanno calcato i palcoscenici più famosi di tutta la Russia e che, oggi, esitano di fronte a quel mostro sacro. Il loro esordio in Romeo e Giulietta, dietro quelle tende imponenti sulle quali è ricamata la parola “Russia”, li fa tremare un po’. Timorosi ma felici.

Non è facile realizzare il sogno di una vita, quando si comprende che ci si è finalmente, e quasi incredibilmente, di fronte.
Hanno faticato, danzato, sudato, esitato, passato pomeriggi a provare e riprovare, a saltare, correre, piroettare, sfidare la pioggia battente e la neve incessante per arrivare in tempo alle prove, con il vento siberiano che faceva sobbalzare colbacchi e borse piene di fasce, corpetti, calzamaglie e scarpe da danza dalla dura punta di gesso. Gli scaldamuscoli non erano quasi mai sufficienti a riscaldare gambe fredde sui primi palcoscenici lontani di periferia. Ma poi erano arrivati luoghi più curati e riscaldati, la fatica e l’impegno li avevano sempre guidati, insieme all’amore per la danza, per la musica, per le note di quei compositori che avevano reso grande la Russia. Immensa, sterminata, smisurata, possente, materna e anche molto possessiva. Un Paese che, alla fine, li aveva accolti e compresi, fino a portarli di fronte ai più grandi ed esigenti pubblici. Fino al Bolshoi. Fino a quella porta dalle ali dorate. Ora erano lì, giovani, felici, innamorati di loro stessi e della loro arte, della loro passione travolgente, della loro vita.

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La porta dorata che conduce in platea

Dietro quella porta si stava per schiudere il sogno più sognato. Quella porta era pronta ad aprir loro un mondo magico e di fiaba. Dietro quella porta non vi era solo un traguardo tanto atteso ma anche il coronamento della loro storia d’amore. Perché Daria e Ilya si erano conosciuti nei camerini dell’antico Kirov e nella danza avevano alimentato anche il loro amore. Che, nel tempo, passo dopo passo, era cresciuto con loro e insieme a loro. Forte e vigoroso come i loro pas de deux, intenso come i volteggi e i salti verso il cielo. Dietro quella porta lui le avrebbe sussurrato, ancora e per sempre, le parole di William Shakespeare: “io desidero quello che possiedo; il mio cuore, come il mare, non ha limiti e il mio amore è profondo quanto il mare: più a te ne concedo più ne possiedo, perché l’uno e l’altro sono infiniti”. Un giuramento eterno.
Perché il loro sogno ora era realtà, mentre la porta si apriva.

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Il Paese che siamo

Allora diciamolo: siamo ancora un Paese con poca istruzione e con poca cultura. Per di più la tendenza è al peggioramento. La scarsa dose di questi ingredienti cucina sempre una cattiva democrazia e una cattiva libertà. I dati sono forniti dall’ Istat, nell’Annuario statistico italiano per il 2014.
Ci si iscrive di meno alle università, si legge poco e il 70% dei nostri connazionali non ha mai assistito a un concerto di musica classica.
Eppure la scolarizzazione nel corso degli anni è andata sempre crescendo, fino a raggiungere ormai il cento per cento dalla scuola dell’infanzia alla scuola media e il 99,3% dei giovani tra i quattordici e i diciotto anni. Ma, se solo tre cittadini su dieci sono in possesso di una qualifica o di un diploma d’istruzione secondaria superiore e solo uno su dieci possiede un titolo universitario, è indubbio che qualcosa non funziona per il verso giusto.
Un vero fallimento per il nostro sistema scolastico e universitario, che allontana sempre più non solo le prospettive di cambiamento, ma anche quelle della ripresa.
Prendersi cura dell’istruzione e della cultura è un atto d’amore. Ricordate Mor? Mor, ovvero Amore, nella Città del sole presiede all’educazione dei suoi abitanti, oltre che alla procreazione e al lavoro. Noi siamo in deficit su tutta la linea.
Voi direte che di utopia si tratta, ma vivaddio, tra utopia e distopia, tra il desiderabile e l’indesiderabile ci sta in mezzo un bello spazio da riempire.
Nell’ultimo anno, sei italiani su dieci non hanno letto neanche un libro, per non parlare dei quotidiani, in tanto la spesa delle famiglie italiane per il tempo libero e la cultura continua a calare, già è scesa del 6,9% rispetto al 2011. Le imprese culturali e creative si sono ridotte sempre più, con performance che sono le peggiori in assoluto del sistema produttivo preso nel suo insieme.
A leggere il rapporto dell’Istat si scoprono alcune cose curiose. Ad esempio che i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni sono i più assidui frequentatori di musei, luoghi archeologici e mostre, ma poi, appena arrivano ai 15 anni per l’80% non li frequentano più. Come è curioso che la quasi totalità dei bambini tra i 6 e i 10 anni nell’ultimo anno non abbia fatto l’esperienza di assistere a un concerto di musica classica.
Qui la scuola e i genitori c’entrano, eccome. Perché se alcune abitudini non si apprendono subito da piccoli, poi è assai difficile recuperare. È come imparare a camminare e a parlare, se fin da piccoli si familiarizza con l’arte e le sue espressioni poi non si dimentica più.
Questo Paese, che per lungo tempo ha considerato i musicisti baciati da Dio, ha evidentemente pensato bene di delegare tutto il lavoro a lui e di continuare a trascurare in modo indegno l’istruzione musicale dei suoi giovani. Nell’epoca degli alfabeti vecchi e nuovi, continuiamo ad essere e a crescere analfabeti musicali.
Che dire dei musei, dei monumenti e del patrimonio culturale? I dati ci suggeriscono che le scuole con le uscite e i viaggi di istruzione mettono in contatto i loro allievi con queste realtà. Ma poi non sono in grado di trasformare queste esperienze in interesse, in abiti persistenti nel corso della vita.
C’è un tema su cui sarebbe davvero opportuno soffermarsi a riflettere. Mi limito a citarlo. È quello delle reti. Riuscire a far rete tra sistema formativo e sistema culturale, attraverso finalità e progetti condivisi. L’obbligo per le scuole di avere personale sempre più qualificato nei settori della musica e delle arti e per le istituzioni culturali di attrezzare qualificate sezioni didattiche che interagiscano con le scuole.
Manca proprio l’idea di sistema e, di conseguenza, anche l’informazione, una informazione coordinata e ragionata, che consenta alle persone di conoscere e di poter scegliere.
A livello nazionale e locale perdurano la trascuratezza e l’incapacità di legare lungo il filo comune dell’educazione permanente tutte le attività organizzate dal sistema pubblico e privato finalizzate all’istruzione e alla crescita culturale dei cittadini.
La formazione permanente registra un dato poco confortante. A livello nazionale solo il 6,6% è impegnato in attività formative tra i 25 e i 64 anni, una cifra assai modesta, inferiore a quella dei paesi più avanzati d’Europa, tutti oltre il 10%, e assai lontana dagli obiettivi europei da qui al 2020.
Esistono i CTP, ora CPIA, Centri per l’istruzione degli adulti, forse pochi ne conoscono l’esistenza. Centri per l’alfabetizzazione degli adulti, in particolare migranti, e per il recupero dei titoli di studio, licenza media e diploma tecnico o professionale. Nonostante i meriti acquisiti sul campo, nell’epoca della società della conoscenza, proclamata solo a parole, sono ormai attrezzi superati.
Perché è del tutto insufficiente un approccio basato sull’ottica scolastica del recupero dei titoli di studio, su un elenco di qualifiche professionali e su un catalogo di occasioni culturali del tutto inadeguato. Un’offerta incapace di motivare l’interesse a ritornare ad apprendere.
Non può essere la scuola, per di più trascurata e con personale vergognosamente mal pagato, l’unica istituzione a cui affidare l’istruzione.
Per costruire la società della conoscenza è quanto mai urgente fare rete sul territorio, organizzare e coordinare gli interventi di tutti gli attori, quelli pubblici, Stato, Regioni ed enti locali, e quelli privati, imprese, terzo settore e individui.
Operativamente si dovrebbero organizzare campagne pubbliche di informazione e di sensibilizzazione che motivino i cittadini a partecipare, anche prevedendo piani straordinari per i gruppi più deboli, con incentivi e facilitazioni in tempo e in denaro.
Disporre di strutture specificatamente dedicate a svolgere percorsi di istruzione permanente dei cittadini, individuando tempi, luoghi e modi originali di apprendimento. Senza dubbio il festival dell’apprendimento, che ogni anno si celebra in tante parti del mondo, ma non nel nostro Paese e nelle nostre città, costituisce una chiave di successo su questa strada.
Si tratta di un complesso mix di analisi sociale, di orientamenti culturali condivisi, di organizzazione di reti che va affrontato con una costante e lungimirante regia politica, riorganizzando nel modo migliore le risorse disponibili, avendo soprattutto molta più cura e amore per i nostri figli e per noi stessi.

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IMMAGINARIO
Casa Garofalo c’è.
La foto di oggi…

Mese in chiusura con i lavori completati per Casa Garofalo. Il pittore della corte estense Benvenuto Tisi da Garofolo è chiamato il Garofalo perché originario del piccolo paese che porta questo nome vicino a Canaro di Rovigo, a 17 chilometri da Ferrara. In questo dicembre sono stati completati i lavori di recupero. “E ora la casa – assicura il sindaco di Canaro, Nicola Garbellini – ospiterà il museo virtuale di Benvenuto Tisi. In più ci sarà un’opera originale che tutti potranno ammirare”. Attesa per l’inaugurazione dell’abitazione restaurata.

OGGI – IMMAGINARIO ARTE

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Casa natale di Benvenuto Tisi a Garofalo di Canaro, tra Ferrara e Rovigo (foto di Daniele Cirelli)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

GERMOGLI
Gli italiani.
L’aforisma di oggi…

 

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

FESTIVAL, PARDO, PARDI, AWARDSCelebriamo l’ottanduesimo compleanno di Paolo Villaggio con una frase su di noi.

“Gli italiani quando sono in due si confidano segreti, tre fanno considerazioni filosofiche, quattro giocano a scopa, cinque a poker, sei parlano di calcio, sette fondano un partito del quale aspirano tutti segretamente alla presidenza, otto formano un coro di montagna”. (Paolo Villaggio)

 

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 29 dicembre

da: ufficio stampa Comune di Ferarra

La newsletter del 29 dicembre

29-12-2014

E’ stato presentato questa mattina, lunedì 29 dicembre nella sala degli Arazzi della residenza municipale, il volume “1934-2014… 80 anni di rugby a Ferrara” di Dario Cavaliere, Andrea Fabbri e Silvano Roncarati. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti l’assessore allo Sport Simone Merli, gli autori della pubblicazione, il presidente Cus Ferrara Giorgio Tosi, il responsabile sezione Rugby Cus Ferrara Claudio Trombetta, Elena Guerrato e Katia Brusemini dell’Azienda TXT.

Nelle foto due momento dell’incontro in residenza municipale lunedì 29 dicembre 2014: da sinistra Andrea Fabbri, Dario Cavaliere, Silvano Roncarati

LA SCHEDA (a cura degli autori)

Qualcuno ha detto: “Povero è colui che dimentica la lingua dei padri”. In sostanza, non dimenticate le vostre origini, da dove venite. In questa frase sta il senso di questa pubblicazione, nata con la determinante collaborazione di TXT, azienda che da anni è a fianco del rugby ferrarese. Lo scopo – senza presunzione – è “fermare” su carta i primi 80 anni di pallaovale – per dirla come un tempo – a Ferrara.
80 anni inframmezzati da qualche pausa, è vero, ma pur sempre vissuti, passati attraverso una guerra mondiale, le ristrettezze economiche prima e la voglia di rinascita poi. Con persone che innamorate di questo sport hanno fatto di tutto per farla nascere, rinascere, vivere. Persone magari non ferraresi, ma legate a doppio filo con la città grazie all’Università di Ferrara che ne ha condiviso le sorti. Dal GUF degli anni 30, si è passati al CUS più recente, che prima ha stentato, poi ha trovato finalmente linfa e vigore. La bandiera del CUS FERRARA RUGBY issata la prima volta nel 1934, sventola così oggi da 80 anni, 45 dei quali ininterrotti. Ed ha la ferma intenzione di continuare un pezzo.
Questo libro scritto grazie alle memorie di tanti, può essere spaccato di ricordi per qualcuno, ma è rivolto principalmente alle nuove generazioni, quelle “del tutto e subito”, solitamente poco abituate a guardarsi indietro.
Se i giovani di oggi sono qui a godere di uno sport sano, fatto in strutture all’avanguardia, lo devono anche a chi li ha preceduti, a chi ha fatto mille sacrifici senza che nessuno gli dicesse grazie. Persone anonime, ma tutte accomunate dall’aver indossato la maglia bianconera.
Ci piacerebbe che ripagassero tutto questo essendo anche loro, come chi li ha preceduti, uomini di sport dentro e fuori dal campo e magari essere fra vent’anni lì, a raccontarsi birra in mano, osservati come marziani da un ragazzino seduto in un angolo, alla sua prima convocazione fra i “grandi”…
Perché festeggiare con un libro gli 80 anni? Beh, potrebbe sembrare una ricorrenza senza senso ma è sempre un bel traguardo, poi non avendo la certezza di poter esser qui a raccontare il centenario, ci siamo messi avanti coi lavori. Al massimo faremo una integrazione…

Il rugby, più di ogni altro sport, ha un patrimonio di valori eccezionalmente ricco, inscritto nel suo codice genetico e comune a giocatori, tecnici, dirigenti e tifosi .
Sana competizione, lealtà, senso di responsabilità, rispetto dell’avversario, spirito di sacrificio, disinteresse, altruismo, amicizia, impegno, gioco di squadra, determinazione, coraggio: sono questi i valori che animano CUS Ferrara Rugby e che muovono anche TXT, azienda di Occhiobello che si occupa della distribuzione di libri, da diversi anni al fianco della società sportiva di rugby ferrarese.
La capacità di questo sport di trarre dalle proprie radici e dalla propria cultura la spinta al rinnovamento e al miglioramento continua ad ispirare TXT e continua a consolidare un legame che ha l’obiettivo di sostenere le nuove generazioni, la loro freschezza e volontà di crescere e di riconoscersi nei valori di questo sport.
TXT festeggia assieme a CUS Ferrara Rugby i suoi primi 80 anni, 10 dei quali percorsi insieme, con la speranza di proseguire a lungo il cammino intrapreso e con la certezza che sarà ricco di soddisfazioni.

SALA ESTENSE – Martedì 30 dicembre alle 16 per la rassegna “Babbo Natale, Gnomi e Folletti”
In scena ‘I tre porcellini’, una fiaba classica molto amata da tutti i bambini
29-12-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Martedì 30 dicembre alle 16 la rassegna natalizia ‘Babbo Natale, Gnomi e Folletti’ prosegue, alla Sala Estense (Ferrara, Piazza Municipale), con il secondo appuntamento a teatro. Lo straordinario performer ravennate Danilo Conti presenta uno spettacolo divertente ma non solo, in cui il lupo è un vero cattivo e la paura si alterna alle risate.

Lo Spettacolo, che è adatto a tutti i bambini a partire dai 4 anni, si avvale principalmente delle tecniche classiche del teatro di figura, come i pupazzi animati a vista, ed è resa ancor più affascinante e coinvolgente dalle straordinarie doti affabulatorie dell’attore Danilo Conti che, accompagnato dall’attrice Antonella Piroli, ammalia il pubblico dei grandi e dei piccini con il suo incredibile carisma e con la sua trentennale esperienza di attore e regista.
‘I tre porcellini’, la fiaba che tutti i bambini conoscono, è un classico della tradizione inglese la cui prima versione risale al 1843 circa quando O. J. Alliwell la inserisce all’interno delle sue Nursery Rhymes and Tales. Da quel momento in poi, man mano che si è tramandata di generazione in generazione, la storia ha subito molte modificazioni, al punto tale da perdere il suo significato originario.
Ed è proprio a questa prima stesura della fiaba che si è ispirato Danilo Conti per rappresentare sulla scena la vicenda di questi tre fratellini che si trovano ad avere a che fare con il loro (e nostro) più feroce nemico: il lupo!
Per difendersi da questo essere malvagio, il porcellino più piccolo costruisce una casetta con la paglia ed il mediano con la legna: entrambi ergono i loro rifugi in fretta, in modo che gli possa rimanere più tempo possibile per dedicarsi ai giochi. Pagheranno la loro superficialità quando il lupo, distruggendo le case in un sol soffio, se li mangerà avidamente. Il fratellino più grande, invece, con fare saggio e prevedendo la pericolosità e l’astuzia del lupo, costruisce una solida casa di mattoni e alla fine riesce a sconfiggerlo.
La Fiaba de I tre porcellini insegna in modo divertente, e rivolgendosi soprattutto ai bambini più piccoli, che non bisogna essere pigri e prendersela comoda perché potrebbe essere molto pericoloso: il senso della storia è di far capire che la sopravvivenza e la capacità di sconfiggere anche potenze forti ed insidiose dipendono da un duro lavoro e dalla capacità di essere previdenti.

Danilo Conti con il suo gruppo dei Tanti Cosi Progetti è un artista a 360 gradi, noto in ambiente nazionale ed internazionale per il suo impegno nell’ambito del Teatro di Ricerca, del cinema sperimentale, della danza e delle arti plastiche. A Ferrara avremo quindi la fortuna di vederlo, a Babbo Natale, Gnomi e Folletti, in questo che è uno dei suoi rari lavori dedicati al mondo dell’infanzia. “I tre porcellini” è un vero e proprio piccolo capolavoro, capace di coinvolgere e divertire moltissimo i bambini ma anche di trascinare i più grandi in uno spettacolo comico ed intelligente.

Danilo Conti fonda nel 1990, assieme alla scrittrice e regista venezuelana Sonia Gonzales, il Teatro Naku (Caracas/Ravenna), realizzando lo spettacolo “Angelo” (finalista Premio ETI Stregagatto 1992 e Premio ETI Scenario). Nel 1994 fonda, assieme ad Antonella Piroli, attrice e performer, TCP Tanti Cosi Progetti.
TCP, in coproduzione con Accademia Perduta Romagna Teatri, realizza Un Castello di Carte (finalista Premio ETI Stregagatto 2002), I tre porcellini (finalista Premio ETI Stregagatto 1998- menzione speciale per l’animazione delle figure), e, molti altri.
Negli anni successivi, Danilo Conti dirige cortometraggi e partecipa a diverse produzioni di danza contemporanea della Compagnia Monica Francia e a diverse produzioni cinematografiche con i registi Maria Martinelli, Gianfranco Tondini, Massimiliano Valli, Gerardo Lamattina, Edoardo Tagliavini.
Collabora, poi, a diverse edizioni del Kinder Kino del Corto Imola Festival.
Collabora con la coreografa e danzatrice Francesca Proia alla realizzazione di “Qualcosa da Sala”, (menzione speciale al Premio Scenario 2005), Svankmaier Solo, Can Can Live, Racconto Immorale, Buio luce Buio (menzione speciale Festival Iceberg 2005).
Nel 2004 fonda, con Francesca Proia e Antonella Piroli, Studio MUNI e insieme realizzano “Apri gli occhi…”, incontri di yoga, musica e cinema nella città di Ravenna.

Per tutti i bambini a partire dai 4 anni.
Inizio spettacolo: ore 16,00 (la biglietteria apre a partire dalle ore 15,00)
Biglietti: posto unico per bambini e adulti € 6,00
Prenotazioni telefoniche: il giorno dello spettacolo, dalle 10,30 alle 12,30, telefonando al numero 0532 77 04 58.

Informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.

CAPODANNO IN PIAZZA CASTELLO 2014/2015 – Provvedimento comunale in vigore la notte del 31 dicembre
Le regole per la vendita delle bevande da asporto nella serata di fine anno
29-12-2014

Per evitare il verificarsi di situazioni di pericolo durante la festa di fine anno in piazza Castello, denominata ‘Capodanno a Ferrara’, l’Amministrazione comunale ha emanato una Determina dirigenziale per regolamentare la vendita di bevande nell’area della manifestazione.

In base a tale provvedimento (2366/2014) sarà “vietato – nella serata/notte tra il 31 dicembre 2014 e il 1° gennaio 2015 – ai titolari di pubblici esercizi di somministrazione (compresi i circoli) ubicati entro le mura cittadine, vendere per asporto bevande di qualunque genere contenute in recipienti metallici o di vetro, dalle ore 19 all’alba del giorno successivo. Il medesimo divieto è esteso agli esercizi commerciali a posto fisso o su area pubblica.”

Nella stessa serata del 31 dicembre i pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande avranno la facoltà di protrarre la chiusura serale-notturna sino alle 3,30 del giorno successivo, come previsto dalla disposizione sindacale n. 116536/14.

Finale Emilia ospita il coro Canticum Novum di Solomeo

da: ufficio stampa Comune di Finale Emilia

Sabato 3 gennaio saranno presenti l’imprenditore Brunello Cucinelli e la moglie Federica Benda che riceverà un riconoscimento da parte dell’amministrazione comunale

Si è aggiunto all’ultimo momento al calendario degli appuntamenti natalizi, ma è un evento assolutamente da non perdere: sabato 3 gennaio alle ore 21 nella chiesa del Seminario si terrà il concerto “Christmas Carols 2014” del coro Canticum Novum di Solomeo, diretto da Fabio Ciofini e accompagnato dalla OTC Orchestra.
Come è noto, il coro è legato all’imprenditore Brunello Cucinelli, alla sua azienda e alla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli. Proprio l’imprenditore, fondatore della Brunello Cucinelli SpA che si occupa della produzione di abbigliamento pregiato in cashmere, sarà presente a Finale, insieme alla moglie Federica Benda che – nella mattinata di sabato 3 gennaio, alle ore 11.30, nella sala consiliare del Maf di viale della Rinascita – riceverà dall’amministrazione una speciale onorificenza per la donazione effettuata, dopo il terremoto del 2012, a favore delle scuole della nostra comunità.
Dopo aver restaurato l’intero antico borgo trecentesco di Solomeo, frazione di Corciano, in provincia di Perugia, dotandolo di una scuola dei mestieri, di un teatro da 200 posti (di cui finanzia l’intera stagione) e dell’anfiteatro “Foro degli artisti” per le manifestazioni estive, l’attività della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli è ora rivolta a quello che è stato definito “un progetto per la bellezza”, naturale completamento del sogno iniziato proprio a Solomeo, che ora coinvolge la valle ai piedi del borgo in una nuova opera di costruzione dei parchi. Il progetto consiste nella realizzazione di tre parchi ai piedi dell’antico borgo, tra loro confinanti:
Parco dell’Industria: il giardino di Solomeo si estenderà sino alla valle, dove si sostituirà a sei stabilimenti industriali, che attualmente occupano circa 35.000 metri quadrati, per lasciare spazio ad un parco pieno di colori, di profumi, di suoni propri alla millenaria bellezza della natura.
Parco dell’Oratorio Laico: accanto al Parco dell’Industria sorgerà il Parco dell’Oratorio Laico, con un piccolo stadio senza barriere immerso in sei ettari di boschetti e prati, dedicato all’attività sportiva di giovani ragazzi e ragazze.
Parco Agrario: adiacente al parco dell’Oratorio Laico vi saranno coltivati circa settanta ettari di terreno destinati ad orti, vigneti, oliveti e frutteti diffusi come alberata. La terra sarà coltivata con rispetto per la natura ed i prodotti saranno destinati al consumo locale ed alle mense aziendali.
Il coro Canticum Novum di Solomeo
Fondato nel 1986, il coro Canticum Novum, dal 1994 ha affidato la direzione al Maestro Fabio Ciofini. Filo conduttore di tutta l’attività di studio del coro, è sempre stato quello di porre la massima attenzione alla ricerca timbrica e all’accurata interpretazione del testo musicale. Il repertorio comprende oltre ai brani più classici e popolari a cappella, una ricca scelta di opere per coro ed orchestra, opere liriche eccetera. Il repertorio di W.A. Mozart va dalle opere giovanili, fino alle più mature ed impegnative, comprendenti, tra le altre, il Requiem e la Messa dell’Incoronazione.
Il coro ha preso parte a diverse rassegne corali ed ha effettuato tournée in Germania, Francia, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia e Grecia, dove dal 2007 al 2009 ha iniziato una collaborazione con l’Ambasciata italiana per la Caritas greca.
Dal 1999 organizza il Festival Villa Solomei, riscuotendo ogni anno sempre più grande successo di pubblico e critica e richiamando molti appassionati italiani e stranieri.
In occasione di queste manifestazioni il Coro ha eseguito composizioni di Faurè, Vivaldi, Bach, Orff, Haydn, Rheinberger, Verdi eccetera. L’edizione del 2006 è stata interamente dedicata a Mozart, nel 250° anniversario della nascita. Nel 2009 ha portato in Teatro la Fabula in Musica “La Variante di Lüneburg” dall’omonimo romanzo di Paolo Maurensig, accompagnando la suggestiva interpretazione di Milva. Nel 2011 il Coro è stato riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali, come “Gruppo Amatoriale di Rilevanza Nazionale” nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Nel 2012 per la Stagione Musicale del Teatro Cucinelli con Opera II ha rappresentato la Passione di Cristo con le coreografie del network N.U.D.A., nell’aprile dello stesso anno ha tenuto due concerti in Sicilia. Nel settembre 2013 ha partecipato alla Sagra Musicale Umbra presentando lo Stabat Mater di F.J.Haydn (1732-1809), registrato poi in CD per la Bottega Discantica di Milano per la quale ha altri due Cd pubblicati in catalogo: Il Gloria ed il Dixit Dominus di A. Vivaldi ed il Requiem Kv 626 di W.A. Mozart, disponibile anche in edizione esclusiva in vinile. Lo scorso giugno, in occasione del festival Villa Solomei ha presentato la “Misa Criolla” di A. Ramirez (1921-2010) replicandone poi l’esecuzione per la Sagra Musicale Umbra 2014.

Chiesa del Seminario
sabato 3 gennaio
ore 21.00

Christmas Carols 2014

Programma

W. Gomez (1939-2000) Arr. M. Gatti
Ave Maria

A. Vivaldi (1678-1714)
Dal Gloria RV 589:
Gloria in excelsis Deo
Domine fili

G.F. Händel (1685-1759)
Dal Messia:
Coro: Hallelujah

Arr. F. Savoy
Betelehemu (coro e percussioni)
Canto natalizio africano in dialetto Yoruba

F. Biebl (1906-2001) Arr. F. Ciofini
Ave Maria

A. Adam (1780-1853) Arr. M. Gatti
Cantique de Noël

Arr. M. Gatti
A little Carol’s Symphony

Coro Canticum Novum di Solomeo
OTC Orchestra

Fabio Ciofini, direttore