Skip to main content

Giorno: 4 Dicembre 2014

Sabato 6 dicembre, “Apertivo con gli Estensi: storie, leggende ed enogastronomia”

da: Associazione Guide Turistiche di Ferrara e Provincia

Dopo il successo del 15 novembre scorso, verrà riproposto nel pomeriggio di sabato 6 dicembre il tour tematico “APERITIVO CON GLI ESTENSI storie leggende ed enogastronomia”

Saranno due ore di visita a piedi nella Ferrara Rinascimentale, rievocando i fasti estensi tra banchetti, passatempi e intrighi di corte con degustazione finale di prodotti tipici.

La passeggiata inizierà dal Quadrivio dell’Addizione Erculea narrando i segreti costruttivi della città più moderna d’Europa.
Racconteremo il segreto del Palazzo dei Diamanti e le vicende del medico Francesco da Castello.
Rabbrividiremo davanti al racconto della congiura di Giulio d’Este arrivando fino ai “Giardini del Pavaglione”
Toccheremo il simbolo della Dinastia Estense, il grande Castello di San Michele, narrando successi anche gastronomici e veleni di corte.
Al termine del percorso sarà possibile assaporare , comodamente seduti in un locale del centro, un gustoso aperitivo accompagnato da golosità locali.
Ai partecipanti verrà offerto un piccolo omaggio in ricordo dell’iniziativa.

Appuntamento presso l’ingresso principale del Parco Massari in Corso Porta Mare alle ore 15.45 e partenza alle ore 16.
Costo di partecipazione (aperitivo incluso): Euro 10,00 a persona per gli adulti; bambini e ragazzi fino a 14 anni Euro 5.
Per info e prenotazioni contattare l’Associazione Guide Turistiche di Ferrara e Provincia al seguente n° di cell. 333 6735373.
La manifestazione non necessita di un numero minimo di partecipanti ed è garantita anche in caso di maltempo.

Sabato 06 dicembre, presso Torrione San Giovanni, Fabrizio Bosso Spiritual Trio in concerto

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 06 dicembre il Jazz Club Ferrara dispensa un’esplosiva miscela di gospel e soul magistralmente rivisitato ed eseguito dallo Spiritual Trio, formazione guidata da Fabrizio Bosso, trombettista jazz tra i più apprezzati d’Europa, e completata da Alberto Marsico all’organo Hammond e Alessandro Minetto alla batteria.

Fabrizio Bosso, uno dei più grandi trombettisti jazz europei, si è a più riprese esibito sul palco del Torrione ma, molto di rado, lo abbiamo potuto ascoltare in veste di band leader. Sabato 6 dicembre (ore 21.30) rappresenta quindi la perfetta occasione quando si esibirà con il suo Spiritual Trio completato da Alberto Marsico all’organo Hammond e Alessandro Minetto alla batteria.
Lo Spiritual Trio è uno dei progetti più affascinanti di Bosso. Con ben due album alle spalle, la matrice di questa formazione è un omaggio alla musica nera, declinata nella sua variante gospel e spiritual. Il primo album del trio, “Spiritual” (2011), affronta un repertorio radicato nella tradizione popolare nera. Due anni e più di concerti hanno dimostrato ai musicisti che l’idea di interpretare quei canti nel loro modo così personale e intenso fosse la strada da percorrere così in “Purple” (2013), secondo episodio discografico, il trio ha scelto di esplorare ulteriormente quel mondo alla ricerca di un repertorio – tanto tradizionale quanto moderno – in cui potersi esprimere al meglio. Nel solco di questa tradizione, la tromba di Bosso innalza la sua voce in uno spazio colmo di pathos, richiamando alla memoria quel versetto dai Salmi di Davide che Mahalia Jackson amava ripetere trasformandolo in musica pulsante e ipnotica: “Let’s make a joyful noise unto the Lord!” (Leviamo un gioioso frastuono in gloria del Signore!).
Diplomatosi a quindici anni presso il conservatorio “G. Verdi” di Torino, 16 dischi incisi come leader e una serie innumerevole di collaborazioni, Fabrizio Bosso ha ormai raggiunto la maturità artistica e consolidato il suo stile assolutamente riconoscibile e autentico. Pubblicato lo scorso 4 novembre l’album “Tandem” in duo con il pianista Julian Oliver Mazzariello e due special guest come Fiorella Mannoia e Fabio Concato, Fabrizio Bosso si presenta ora al Jazz Club Ferrara con una delle sue formazioni di maggior successo.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena: 333 5077059 (dalle 15:30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card e My Fe, se si accede al solo secondo set, prenotando la cena al wine bar)

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

Burattini, street choir e mercatini per il week-end dell’Immacolata a Comacchio

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Un ricco programma per il week-end dell’Immacolata: burattini, coro e mercatini, tra San Giuseppe e Comacchio

Le anteprime de “I colori del Natale” proseguono con il ricco calendario di eventi realizzato da Teatro dell’Aglio e Briciole di Teatro, in collaborazione con Bialystok Produzioni, che ogni domenica ha fatto tappa nelle frazioni, ma che dal 7 dicembre animerà il centro di Comacchio con musica dal vivo, burattini e marionette, animazioni e teatro di strada.
Dopo il grande successo ed il tutto esaurito registrato a Volania la settimana scorsa, domenica 7 dicembre, a partire dalle ore 16, i burattini animeranno San Giuseppe. Sul palco del Teatrino Parrocchiale, in Piazza Rimembranza, andranno in scena LE AVVENTURE DI FAGIOLINO, presentate da I burattini di Mattia Zecchi. Un repertorio di farse che attinge dalla ricchissima tradizione emiliana. I protagonisti sono quelli di sempre, ovvero le maschere quali Fagiolino, Sganapino, Sandrone e tanti altri. Ricca di gag comiche e visuali, di strafalcioni dialettali e di trovate comiche brillanti ed originali, l’arte dei burattini di Mattia Zecchi cala lo spettatore in una atmosfera senza tempo, assicurando risate e divertimento al pubblico di tutte le età.

Sempre domenica 7 dicembre, prenderà il via il calendario degli eventi che animerà il capoluogo sino ai primi di gennaio: in Piazza XX Settembre a Comacchio “I mercatini di Natale” daranno il là alla festa più tradizionale ed attesa dell’anno. Con replica lunedì 8 dicembre i mercatini si svolgeranno dalle ore 10 alle ore 19. Domenica 7 dicembre la cornice di Piazza XX settembre si arricchirà inoltre di un evento speciale: il COMACCHIO STREET CHOIR, in collaborazione con Briciole di Teatro, si esibirà a partire dalle ore 17 con un repertorio corale variegato e di grande impatto, dal titolo “BON NADEAL”.

Gli appuntamenti con I COLORI DEL NATALE continueranno a Comacchio ogni week-end e nei giorni di festa: sabato 13 inaugurerà la mostra animata di burattini e marionette e partiranno gli spettacoli itineranti, mentre domenica 14 torneranno i mercatini e la loggia del grano ospiterà le favole di Briciole di Teatro. L’ingresso agli spettacoli è gratuito. Infoline 349-0807587. Durante gli eventi sarà distribuito il programma completo de “I colori del Natale”, che è consultabile anche sul sito www.comacchioateatro.it.

Il Presidente A.N.B.I. Vincenzi: “Il dramma di Roccasecca obbliga a ripensare anche le progettazioni viarie”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

“L’ennesima tragedia maturata in un sottopasso a causa del forte maltempo, stavolta in Ciociaria, deve obbligare ad una riflessione sull’inadeguatezza di alcune infrastrutture viarie di fronte alla estremizzazione degli eventi atmosferici.

La necessità di un Piano Nazionale Straordinario di Manutenzione del Territorio, che richiediamo da anni ed al cui avvio sta lavorando l’Unità di Missione presso la Presidenza del Consiglio, non può evidentemente interessare solo le indispensabili nuove opere, ma deve comprendere anche un’attenta verifica dell’esistente.”
A dichiararlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), di fronte alla tragedia, verificatasi a Roccasecca, dove due coniugi sono morti annegati, intrappolati nell’auto bloccata in un sottopasso.
“Il coinvolgimento di più soggetti attorno allo stesso tavolo per il comune obbiettivo di ridurre il rischio idrogeologico del Paese deve favorire la crescita di una diffusa sensibilità attorno al concetto di invarianza idraulica, vale a dire che un intervento di urbanizzazione deve mantenere le medesime condizioni di deflusso delle acque, che erano garantite prima.
Il ripetersi di tragedie in manufatti sotterranei – conclude il Presidente A.N.B.I. – sta a dimostrare la necessità di azioni urgenti per limitare il rischio di letali allagamenti e progettare secondo nuove modalità in futuro.”

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 4 dicembre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 4 dicembre 2014

CENTRO STORICO – Sabato 6 e domenica 7 dicembre nelle piazze Castello e Savonarola
Nel fine settimana torna la ‘Fiera di cose d’altri tempi e dell’artigianato artistico’
04-12-2014

Torna sabato 6 e domenica 7 dicembre un nuovo appuntamento con la ‘La Fiera di cose d’altri tempi e dell’artigianato artistico’, iniziativa a cadenza mensile per collezionisti e appassionati di oggetti d’epoca e manufatti. Gli espositori attenderanno ferraresi e turisti in piazza Castello e in piazza Savonarola.

PALAZZINA MARFISA – Inaugurazione sabato 6 dicembre alle 21. Inserita nel programma del ‘Kappa Festival’
Apre la mostra “Spiriti evanescenti. Dal Giappone a palazzina Marfisa d’Este”
04-12-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Sarà inaugurata sabato 6 dicembre alle 21 nella palazzina Marfisa d’Este (corso Giovecca 170) la mostra dell’artista giapponese Yumi Karasumaru “Spiriti evanescenti. Dal Giappone a Marfisa d’Este”, inserita nel programma del Kappa Festival – Il Giappone a Ferrara curata da Maria Livia Brunelli con la collaborazione della direzione dei Musei d’Arte Antica e Storico Scientifici del Comune di Ferrara. La mostra proseguirà fino al 5 gennaio 2015.
L’artista presenta una nuova serie di dipinti che reinterpretano in chiave contemporanea la figura dell’affascinante e sanguinaria principessa estense, donna “bella quanto crudele” che, secondo la leggenda, attirava i suoi amanti per assassinarli buttandoli dentro in pozzi a rasoio. Si dice che il fantasma di Marfisa viva ancora tra le mura del palazzo, e che ogni tanto appaia per le strade della città su un cocchio trainato da cavalli bianchi con al seguito, come in un corteo, i numerosi amanti morti.

In onore di questa intrigante figura, Karasumaru metterà in scena una spettacolare performance notturna dal titolo “Korosu’-to kill (Io uccido)” dedicata a Marfisa d’Este e realizzata appositamente per l’evento, che evoca efferati crimini giapponesi uniti da un legame di sangue alla leggenda di Marfisa d’Este.

Accompagnano questi due “omaggi” a Marfisa una serie di ritratti contemporanei ispirati a famiglie giapponesi del passato che, inseriti nel contesto del palazzo insieme a quelli della famiglia d’Este, creano un connubio tra Oriente e Occidente, tra passato e presente, dalle atmosfere liriche ed estetizzanti.
La mostra rientra nella ricerca che Yumi Karasumaru porta avanti dagli inizi degli anni Novanta, sviluppando parallelamente immagine pittorica e performance, e perseguendo un’intensa indagine culturale che riguarda il rapporto tra presente e passato del suo paese d’origine, il Giappone. Si tratta di un discorso che parte dalle foto di famiglia, a volte scattate da lei stessa, oppure da ritratti di adolescenti o da documenti d’epoca. Il risultato è una forma ibrida, dove la memoria della pittura tradizionale giapponese coesiste con il clima pop, dove i colori vivaci e irreali creano un corto circuito in relazione ai titoli e alla drammaticità dei soggetti rappresentati.
Nei dipinti, come nelle performance, l’artista esplora la storia e lo spirito di un popolo sospeso tra tradizione ed avvenire; analizza la crisi di una società che ha subito la modernizzazione e l’occidentalizzazione dei costumi, che hanno determinato traumi profondi ed insostenibili lacerazioni, che si riflettono in un numero sorprendentemente elevato di suicidi ed assassinii. Come nelle opere pittoriche, le performance combinano il teatro giapponese con quello occidentale, la memoria della pittura tradizionale nipponica con la cultura pop. Kimono e trucco bianco fanno da sfondo alle proiezioni che animano le storie narrate durante la performance.
Il prossimo progetto dell’artista sarà una mostra personale itinerante, “Facing Histories in Hiroshima”, sul tema della guerra in occasione del 70° anniversario della bomba atomica (che dal Prefectural Art Museum- Kenmin Gallery si sposterà alla Kyoto City University of Arts Art Gallery; altre tappe sono previste da luglio 2015 in Italia e in Francia).
Yumi Karasumaru, nata ad Osaka, vive e lavora tra Bologna e Kawanishi, Giappone. Dall’inizio degli anni Novanta ha partecipato a rassegne internazionali di grande rilievo dall’Europa agli Stati Uniti e al Giappone.

6 dicembre 2014 -5 gennaio 2015
Palazzina Marfisa d’Este
Corso Giovecca, 170 – 44121, Ferrara
Tel. 0532/244949 – Fax 0532/203064
Orario: 9.30-13.00 / 15.00-18.00
Chiuso lunedì; giorni di chiusura: 25 e 26 dicembre, 1 gennaio
Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2 (gruppi 10 pax, oltre i 65 anni); gratuito fino ai 18 anni
Informazioni: Call Center Ferrara Mostre e Musei – Tel. 0532/244949 – Fax 0532/203064

LAVORO E POLITICHE PER I GIOVANI – Presentato in residenza municipale dai rappresentanti dei due enti
CNA e Comune di Ferrara lanciano un progetto per avvicinare i giovani alla piccola e media impresa
04-12-2014

[Un momento della conferenza stampa svoltasi giovedì 4 dicembre 2014 in residenza municipale: da destra Rita Vita Finzi, Diego Benatti, Caterina Ferri, Massimo Maisto, Alberto Minarelli, Corradino Merli, Matteo Fabbri]

E’ stato presentato questa mattina, giovedì 4 dicembre nella sala dell’Arengo in residenza municipale, il progetto promosso da CNA Ferrara in collaborazione con il Comune di Ferrara e Informagiovani, volto ad avvicinare i giovani al mondo della piccola e media impresa.

All’incontro sono intervenuti il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, l’assessora alle Attività produttive Caterina Ferri e per CNA Ferrara il presidente provinciale Alberto Minarelli, il direttore provinciale Corradino Merli, il presidente Giovani Imprenditori Matteo Fabbri, il responsabile Iniziativa Impresa Diego Benatti, insieme a Rita Vita Finzi dell’Agenzia Informagiovani (Comune di Ferrara).

Il progetto promosso da CNA Ferrara, in collaborazione con il Comune di Ferrara e Informagiovani, consiste nella somministrazione di un questionario che attraverso una serie di domante ha l’obiettivo di sondare le esigenze e le aspirazioni dei giovani per avvicinarli nel modo più efficace al mondo della piccola e media impresa, favorendone la conoscenza e l’inserimento professionale, anche con l’aiuto di imprenditori mentor disposti ad affiancarli. Nell’occasione i rappresentanti di Cna hanno anche presentato una serie di agevolazioni e opportunità concrete, mirate a sostenere l’autoimprenditorialità, e più in generale la cultura d’impresa, tra i giovani della nostra provincia.

LE SCHEDE (a cura di CNA Ferrara e Informagiovani del Comune di Ferrara)

IL PROGETTO GIOVANI DELLA CNA DI FERRARA

Avvicinare i giovani al mondo della piccola e media impresa, della quale diffondere i valori e la cultura a partire dalla scuola e dall’Università è l’obiettivo al quale CNA Ferrara lavora sempre più intensamente negli ultimi anni, attraverso iniziative ormai consolidate e a larga partecipazione, come i Concorsi Idea Impresa e Storie d’Impresa e, negli ultimi anni, il Concorso per Giovani stilisti “La Moda in Castello siamo anche noi”, affiancati a grandi appuntamenti come il Meeting dell’Innovazione e le Giornate di orientamento all’impresa, che raccolgono puntualmente centinaia di ragazzi, tra incontri e visite scolastiche all’interno di imprese eccellenti della nostra provincia.

All’inizio di quest’anno CNA ha lanciato, inoltre, la propria scuola degli imprenditori CNA Iniziativa Impresa, attorno alla quale ruoterà un complesso di attività di carattere formativo rivolte ai giovani, dirette da un gruppo di imprenditori qualificati nella funzione di mentor, che affiancheranno giovani eventualmente intenzionati ad avviare un’attività, o comunque a conoscere da vicino come funziona materialmente un’impresa.

La realtà sempre più preoccupante della disoccupazione giovanile, che si accompagna ai dati della continua diminuzione di neo imprese create da giovani nella nostra provincia (appena l’8,1% del totale di quelle attualmente iscritte all’Albo), fattore, questo, che costituisce un segnale allarmante di impoverimento del patrimonio economico e imprenditoriale del nostro territorio, ha motivato CNA ad intensificare ancor più il proprio impegno rivolto a favorire l’accesso delle giovani generazioni alla piccola e media impresa, innanzitutto con una operazione di carattere culturale indirizzata direttamente ai giovani, nei luoghi dove essi si ritrovano e organizzano (Informagiovani, scuole, università, centri per l’impiego, centri di formazione professionale, luoghi di attività sociale e culturale, ecc.).

Secondo CNA, comprendere meglio la realtà costituita dalla galassia multiforme di imprese di ogni settore, capaci di combinare tradizione e innovazione, efficienza e creatività, competenze, autonomia personale e passione verso il lavoro, è il primo punto da cui partire, nella convinzione che ciò possa rappresentare una esperienza utile ad arricchire il bagaglio di conoscenze, da mettere a frutto nel percorso di inserimento lavorativo e professionale di un giovane, magari attraverso il contributo di imprenditori qualificati nel ruolo di mentor.

Il sondaggio Cna – Informagiovani “L’Impresa, un’idea possibile”

Proprio in questi giorni, in collaborazione con Informagiovani e Comune di Ferrara, è partito un sondaggio online dal titolo “L’impresa, un’idea possibile”, rivolto a giovani entro i 30 anni, disoccupati, studenti o lavoratori, volto a coglierne gli orientamenti nei confronti del mondo della piccola e media impresa e, soprattutto, la eventuale disponibilità a conoscerlo più da vicino, magari con il contributo di imprenditori disponibili a ricoprire un ruolo di affiancamento e supporto (mentor). Inoltre, agli interessati verrà chiesta la propria eventuale propensione all’autoimprenditorialità e un giudizio sulle iniziative e agevolazioni ritenute più utili ed opportune a sostegno dei giovani che vogliano avviare una propria impresa.

Il sondaggio è, in questi giorni, diffuso in collaborazione con gli Informagiovani della provincia, i centri per l’impiego, la rete comunicativa dell’ateneo ferrarese, alcuni Istituti scolastici superiori, il centro di formazione ECIPAR, i social network, ecc. La compilazione può essere effettuata online, fino alla metà del mese di gennaio, tramite la home page della CNA di Ferrara www.cnafe.it oppure direttamente al seguente link:

https://docs.google.com/forms/d/197anWlrFPz7Np9PdrgcLJ1CZRgJh2WICgsW2v-xXeDw/viewform

Iniziative e agevolazioni CNA per favorire la creazione d’impresa tra i giovani

Il problema del lavoro e del futuro professionale dei giovani chiama in causa politiche che vanno ben oltre i confini della nostra provincia, investendo le stesse strategie di rilancio economico del Paese, indispensabili per creare nuova occupazione e nuove attività imprenditoriali.

Tuttavia, diverse sono, a parere di CNA, le iniziative che possono e debbono essere intraprese per offrire maggiori chances a giovani della nostra provincia disposti ad iniziare una propria attività imprenditoriale capace di operare e competere sul mercato, agendo sulle criticità e le problematiche che la rendono più fragile ed esposta ai rischi di mortalità, presenti nei primi anni.

CNA Ferrara, pur consapevole della limitatezza delle proprie risorse, ha deciso di dare vita ad un proprio Progetto Giovani articolato attraverso politiche, opportunità concrete e attività di servizio, da mettere a disposizione di giovani che intendano creare una propria attività, dando forma ad una propria idea o passione.

A questi giovani aspiranti imprenditori l’Associazione è disponibile a offrire un pacchetto di consulenze gratuite mirate a focalizzare il proprio progetto imprenditoriale, utili informazioni per l’accesso ai finanziamenti e alle agevolazioni disponibili, opportunità di credito e iniziative formative volte a rafforzare le competenze dei neo imprenditori nell’ambito della gestione manageriale dell’impresa. Infine, per il primo anno di attività, ad ogni giovane imprenditore sotto i 30 anni sarà riconosciuta la gratuità della quota associativa CNA e l’espletamento gratuito delle pratiche per inizio attività.

Una iniziativa concreta e, al tempo stesso, dal significato simbolico, che esprime la volontà dell’Associazione di contribuire in misura tangibile e forte ad un obiettivo che richiede un concorso più ampio delle diverse istituzioni e soggetti economici del territorio.

Il Progetto Giovani di CNA sarà presentato in tutti i suoi aspetti in una apposita iniziativa nei primi mesi del 2015, nel corso della quale saranno resi pubblici anche i risultati del sondaggio “L’Impresa, un’idea possibile”. In quella occasione CNA auspica che le principali istituzioni del territorio – Amministrazioni comunali, Camera di Commercio, Istituti di credito, e altri protagonisti della vita istituzionale ed economica – possano rafforzare l’impegno complessivo della comunità ferrarese a favore dei giovani presentando nuove idee, opportunità e agevolazioni.

Per informazioni e contatti: CNA Ferrara (via Caldirolo, 84), sig. Diego Benatti, tel. 0532/749221, e-mail: dbenatti@cnafe.it

ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI – Previsti restauro e pulizia degli archi in cotto e delle colonne dell’ala ovest del Municipio
Presentata l’iniziativa “Adotta una colonna”, prima esperienza di uso dell’ArtBonus a Ferrara
04-12-2014

Si è svolta in mattinata nella residenza municipale la presentazione dell’iniziativa “Adotta una colonna” prima esperienza di utilizzo dell’ArtBonus a Ferrara. All’incontro con la stampa erano presenti il sindaco Tiziano Tagliani, gli assessori alla Cultura Massimo Maisto e ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi, la U.O. del servizio comunale Beni Monumentali Natascia Frasson, il segretario generale della Camera di Commercio di Ferrara Mauro Giannattasio, il vice presidente della Fondazione Geometri Ferraresi Giuseppe Rando, il direttore di Ascom Confcommercio Ferrara Davide Urban e l’amministratore delegato di Dinamica Media srl Raffaele Maragno.

LA SCHEDA (a cura dell’assessorato ai Lavori pubblici) – Da una proposta della Fondazione dei Geometri di Ferrara (che ha curato il progetto e che adotterà parte del colonnato) parte il primo esperimento di utilizzo dell’ArtBonus a Ferrara. “Adotta una Colonna” prevede il restauro e la pulizia degli otto archi in cotto e delle nove colonne dell’ala ovest di Palazzo Municipale e dei portali prospicienti via Garibaldi. Il progetto, sotto la supervisione del Servizio Beni Monumentali del Comune di Ferrara, ha anche già ottenuto il nulla osta da parte della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici. Il costo complessivo delle opere da finanziare, per cui si cercano sostenitori, ammonta a circa 15mila euro.
Ad oggi, grazie alla sinergia sviluppata con la Fondazione dei Geometri, AscomConfcommercio Ferrara e il gruppo di comunicazione Dinamica Media, già diversi operatori economici della città hanno aderito al progetto, permettendone, dal prossimo mese di gennaio, la partenza. Le imprese coinvolte nel progetto potranno inoltre beneficiare dell’ArtBonus, approvato lo scorso mese di maggio; con il nuovo Art Bonus sarà infatti detraibile il 65% delle donazioni che le singole persone e le imprese faranno in favore di beni monumentali pubblici, musei, siti archeologici, archivi, biblioteche, teatri e fondazioni lirico sinfoniche.

(“ArtBonus rappresenta un’autentica rivoluzione nell’ambito della cultura e del turismo e introduce strumenti concreti ed operativi per sostenere il patrimonio culturale e rilanciare il settore turistico.” Dario Franceschini)

ArtBonus (misure urgenti per favorire il mecenatismo culturale) – DL 83 del 31 maggio 2014
Credito d’imposta del 65% per le donazioni a favore di:
a) Interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
b) Musei, siti archeologici, archivi e biblioteche pubblici;
c) Teatri pubblici e Fondazioni lirico sinfoniche
Il credito d’imposta è riconosciuto:
• alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15 per cento del reddito imponibile;
• ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui.
Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo (per le imprese è utilizzabile in
compensazione).

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Venerdì 5 dicembre alle 17 nella sala Agnelli
Viaggio nelle valli comacchiesi attraverso le foto di Oreste Biancolli
04-12-2014

Venerdì 5 dicembre alle 17, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea (via Scienze 17), per il ciclo ‘In evidenza’, si svolgerà la presentazione del libro “C60 Comacchio: un viaggio attraverso le foto di Oreste Biancolli tra valli e pesca dell’anguilla negli anni Sessanta” (Al.Ce. Editore, Ferrara 2014), a cura di Erika Scarpante. Previsti contributi di Luciano Boccaccini, Mario Cesarano e Rita Montanari. L’iniziativa è promossa in collaborazione con EVART Associazione per L’Arte, la Cultura e la Promozione del Territorio.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Un viaggio attraverso le fotografie in bianco e nero di Oreste Biancolli, introdotte da Luciano Boccaccini, arricchite dalle poesie di Rita Montanari e con contributo di Mario Cesarano, in quella che era una vera e propria ricchezza ed eccellenza di Comacchio: la pesca delle anguille. Una navigazione attraverso l’acqua e i canali. Una passeggiata tra le valli, i ponti e la Manifattura dei Marinati. Uno sguardo al ciclo di pesca, raccolta e lavorazione delle anguille e ai protagonisti di questa secolare tradizione e cultura comacchiese.
Nello stabilimento le anguille erano selezionate, tagliate, infilate in grandi spiedi di ferro e cotte in camini con fuoco di legna. Un esempio singolare d’integrazione tra ambiente naturale e attività umana. Una testimonianza di vita vissuta e memoria da ricordare.

MUSEO STORIA NATURALE – Laboratorio per bambini sabato 6 e domenica 7 dicembre alle 15.30 in via De Pisis
Alla scoperta delle “Terre silenziose” per i piccoli Apprendisti Scienziati
04-12-2014

Una nuova avventura attende i ragazzi dagli 8 ai 12 anni che sabato 6 e domenica 7 dicembre alle 15.30 prenderanno parte al laboratorio per ‘Apprendisti scienziati’ organizzato dal Museo civico di Storia naturale (via De Pisis 24) sul tema “Terre silenziose: curiosiamo dentro le borre”.

All’interno del museo i giovani partecipanti potranno visitare la mostra ‘Terre sileziose’ e avere così l’occasione, indossando i guanti per indagare fra ossicini e peletti, per andare alla scoperta delle ‘borre’ di barbagianni.

Per partecipare è necessaria la prenotazione da effettuare contattando la sezione didattica del Museo di Storia naturale: tel. 0532 203381 – 206297, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale) (partecipazione al costo di 4 euro a persona).

CITTA’ SOLIDALE E SICURA – Sabato 6 e 13 dicembre alle 10 incontri di info – formazione nell’ambito del progetto “Area Stazione… e oltre”
Le reti sociali e la partecipazione per la cura dei beni comuni
04-12-2014

Prenderà il via nei prossimi giorni una serie di incontri di informazione e formazione rivolti principalmente ai cittadini nell’ambito del progetto “Area stazione… e oltre”. Sabato 6 dicembre alle 10, nella Casa della Protezione Civile (Piazzale Castellina) e sabato 13 dicembre alle 10, nella sede della Biblioteca Bassani (via Grosoli, 42), si terrà l’iniziativa dal titolo “Le reti sociali e la partecipazione per la cura dei beni comuni” con Federico Bastiani e Luigi Nardacchione , tra i fondatori della prima social street in Italia, Via Fondazza a Bologna, Alida Nepa e Nicola Grandi, referenti della social street di via Pitteri a Ferrara e le operatrici dell’Urban Center del Comune di Ferrara, “Presentazione del Percorso Partecipativo: Insieme per la cura del territorio”

L’evento mira a presentare il “fenomeno social street” come “buona pratica” per “socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità, conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune e trarre quindi tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale” e come essa possa quindi diventare strumento di vivibilità e sicurezza urbana.
L’iniziativa, che fa parte del ciclo di formazioni “La città si-cura: Idee e strumenti per la vivibilità urbana”, è inserita nel progetto “Area stazione… e oltre”, gode del finanziamento della Regione Emilia Romagna e prevede il coinvolgimento dei residenti, dei comitati e delle associazioni delle zone GAD, Barco e Foro Boario. Sono previsti nei prossimi mesi altri incontri sui temi della sicurezza urbana.

MUSEI CIVICI ARTE ANTICA – La prima iniziativa sabato 6 dicembre alle 17.30 in via Garibaldi
“Giallo noir e perturbante” esercizi di fotografia narrativa in un volume e due mostre
04-12-2014

Nel giugno scorso quattordici fotografi, uno sceneggiatore, alcuni noti artisti italiani si sono chiusi in un albergo di montagna ancora deserto per dar vita ad un laboratorio di fotografia creativa e narrativa diretto da Roberto Roda ed Emiliano Rinaldi. Sono nati quaranta racconti fotografici illustrati nel volume “Giallo, noir e perturbante – esercizi di fotografia narrativa liberamente ispirati a Shining di Kubrick e non solo” e due mostre fotografiche che raccontano il fascino sottile dell’inquietante: la prima sarà inaugurata sabato 6 dicembre alle 17.30 nello spazio PandiParete (via Garibaldi 181) e sarà visitabile fino al 14 febbraio; la seconda (aperta fino al 15 febbraio 2015 a Casa dell’Ariosto in via Ariosto 67) sarà inaugurata sabato 13 dicembre alle 17.30. L’iniziativa è promossa da Fotoclub Ferrara in collaborazione con Comune di Ferrara, Centro Etnografico Ferrarese, Musei Civici di Arte Antica.

(In allegato testi degli organizzatori)

CENTRO DOCUMENTAZIONE DONNA – Sabato 6 dicembre alle 17, nella sede DI via Terranuova 12/b a Ferrara
Barbara Pizzo parlerà dell’amore felice di “Lalla Romano e Antonio Ria”
04-12-2014

Sabato 6 dicembre 2014 alle 17, nella sede della Biblioteca del Centro Documentazione Donna
via Terranuova 12/b a Ferrara, Barbara Pizzo parlerà di “Lalla Romano e Antonio Ria: un amore felice”. In occasione della rappresentazione al Teatro Comunale Abbado di “Nuda proprietà” con Lella Costa, testo di Lidia Ravera dal suo romanzo Piangi pure, il Centro Documentazione Donna propone tre incontri in cui discutere di quello che secondo le organizzatrici è l’ultimo dei tabù rimasti nella nostra società: il rapporto amoroso tra una donna più anziana e un uomo più giovane. Di questo tratta infatti il testo di Lidia Ravera e gli incontri al CDD vogliono portare tre esempi di come sono stati vissuti o rappresentati questi rapporti.

Il primo incontro, a cura di Barbara Pizzo, tratterà di un esempio di felice convivenza tra l’ormai anziana Lalla Romano e Antonio Ria, uomo più giovane che ha trovato nella scrittrice l’amore e le si è dedicato con dedizione sia durante la vita che curandone la memoria dopo la sua morte. Del loro rapporto Lalla Romano ha lasciato testimonianza in diversi scritti: Le lune di Hvar; L’eterno presente. Conversazioni con Antonio Ria; In vacanza con il buon samaritano.

L’esposizione di Barbara Pizzo sarà intervallata da letture a cui collaborerà Leonardo Fiorentini.

Barbara Pizzo, ferrarese, ha lavorato per il Mart di Rovereto, per il Teatro Kismet di Bari e per Scarlattine Teatro di Campsirago paese delle colline brianzole di antica tradizione teatrale.
Leonardo Fiorentini, docente di greco antico all’Università di Ferrara, ha fatto parte con Barbara pizzo e altri giovani attori della compagnia I Motimmoti. Ora si è sposato con Barbara e hanno un figlio di pochi mesi.

I prossimi incontri del ciclo “Le donne e i vecchi tabù” si terranno venerdì 12 dicembre alle ore 20.30: Rovesciare uno stereotipo. Rivedere un classico della misoginia: Il laureato e sabato 13 dicembre alle ore 17: Una grande donna e un piccolo uomo: Marianne Werefkin e Alexej Jawlensy.

(Comunicato del Centro Documentazione Donna)

PREMIO CITTA’ DI FERRARA – Cerimonia di consegna dell’Ippogrifo giovedì 4 dicembre (alle 11) in sala dell’Arengo con sindaco Tagliani e assessore alla Cultura Maisto
Riconoscimento a Ellade Bandini e Ares Tavolazzi per la loro prestigiosa carriera di musicisti ‘ambasciatori’ di Ferrara
04-12-2014

Giovedì mattina, 4 dicembre nella sala dell’Arengo in residenza municipale, il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, affiancato dal vice sindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, ha consegnato ufficialmente a nome della Giunta comunale l’Ippogrifo del ‘Premio Città di Ferrara’ ai musicisti ferraresi Ellade Bandini e Ares Tavolazzi.

Il prestigioso riconoscimento è riservato annualmente ai cittadini ferraresi e a coloro che si sono particolarmente distinti nel mondo per motivi professionali, sociali, umanitari, dando lustro alla nostra città.

Ellade Bandini (Ferrara 17/7/1946) e Ares Tavolazzi (Ferrara 12/7/1948) – come riportato dalle motivazioni del premio – sono affermati musicisti in campo nazionale e internazionale che nella loro lunga e prestigiosa carriera vantano numerose collaborazioni con importanti artisti e gruppi musicali italiani e stranieri, tutt’ora in essere. Attraverso il loro impegno artistico e professionale e calcando i palcoscenici musicali interpretando generi quali Fusion, Jazz, Rock progressivo, Beat e Pop, contribuiscono a diffondere il valore artistico culturale della città di Ferrara. Profondendo entrambi il proprio impegno anche attraverso la partecipazione a seminari in tutta Italia e nell’insegnamento, consolidano altresì il prestigio culturale della loro città natale.

Rendere possibile l’idea dell’impresa per le nuove generazioni, Cna Ferrara lancia un Progetto rivolto ai giovani: agevolazioni, consulenze e servizi per la creazione di nuove attività imprenditoriali

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Intanto, promosso un sondaggio in collaborazione con Comune di Ferrara e Informagiovani tra i ragazzi sotto i 30 anni: disoccupati, studenti e lavoratori. Tra l’altro, richiesta la disponibilità a conoscere meglio la realtà delle pmi, con il supporto di imprenditori mentor

Favorire l’accesso dei giovani all’interno delle piccole e media imprese, e insieme diffonderne i valori e la cultura nel mondo giovanile, a partire dai luoghi dove i ragazzi vivono, studiano, si divertono e organizzano. Questi gli obiettivi del Progetto Giovani della Cna, le cui linee sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta presso la Sala dell’Arengo del Palazzo Municipale di Ferrara, alla presenza dei dirigenti provinciali dell’Associazione, del vice sindaco del Comune di Ferrara Massimo Maisto e dell’assessore comunale alle Attività produttive Caterina Ferri, della responsabile dell’Agenzia Informagiovani di Ferrara Rita Vita Finzi.
Come ha spiegato il presidente provinciale della Cna, Alberto Minarelli, la realtà sempre più preoccupante della disoccupazione giovanile, che si accompagna ai dati della continua diminuzione di neo imprese create da giovani nella nostra provincia (appena l’8,1% del totale di quelle attualmente iscritte all’Albo), ha motivato Cna Ferrara ad intensificare ancor più il proprio impegno rivolto a favorire l’accesso delle giovani generazioni alla piccola e media impresa, innanzitutto con una iniziativa indirizzata direttamente ai ragazzi entro i 30 anni, con la collaborazione di Informagiovani, istituti medi superiori, università, centri per l’impiego, centri di formazione professionale, associazione di carattere culturale e sportivo, ecc..
Tale impegno – come hanno puntualizzato gli assessori Maisto e Ferri – è stato apprezzato dall’Amministrazione comunale, che ne ha condiviso le sue finalità essenziali, dando la propria disponibilità a collaborare fattivamente al Progetto. Il primo step è costituito dal lancio di un sondaggio on line, partito nei giorni scorsi con la collaborazione dell’Informagiovani, dal titolo “L’impresa, un’idea possibile”, rivolto appunto a giovani entro i 30 anni, disoccupati, studenti o lavoratori, dei quali si vogliono cogliere gli orientamenti nei confronti del mondo della piccola e media impresa e, soprattutto, la eventuale disponibilità a conoscerlo più da vicino, magari con il contributo di imprenditori disponibili a ricoprire un ruolo di affiancamento e supporto (mentor). Inoltre, viene indagata l’eventuale propensione a intraprendere un percorso di creazione d’impresa e un giudizio sulle iniziative e agevolazioni ritenute più utili ed opportune a sostegno dei giovani che vogliano avviare una propria impresa.
Il problema del lavoro e del futuro professionale dei giovani chiama in causa politiche che vanno certo ben oltre i confini della provincia. “E tuttavia – ha insistito il direttore provinciale Cna Corradino Merli – molte sono le iniziative che possono e debbono essere intraprese per offrire maggiori chances ai giovani della nostra provincia, interessati ad accedere nel mondo delle piccole e medie imprese locali o, addirittura, disposti ad iniziare una propria attività imprenditoriale capace di operare e competere sul mercato. E’, quindi, con l’ambizione di mettere sul piatto soluzioni concrete, seppur necessariamente parziali, a questo grave problema, che l’Associazione ha deciso di dare vita ad un proprio Progetto Giovani, articolato attraverso politiche, opportunità e iniziative di sostegno, da mettere a disposizione di giovani che intendano creare una propria attività, dando forma ad una propria idea o passione. A questi giovani aspiranti imprenditori l’Associazione è disponibile a offrire un pacchetto di consulenze gratuite, mirate a focalizzare il proprio progetto imprenditoriale, utili informazioni per l’accesso ai finanziamenti e alle agevolazioni disponibili, opportunità di credito e iniziative formative volte a rafforzare le competenze dei neo imprenditori nell’ambito della gestione manageriale dell’impresa”. Inoltre, per il primo anno di attività, ad ogni giovane imprenditore sotto i 30 anni sarà riconosciuta la gratuità della quota associativa Cna e l’espletamento gratuito delle pratiche per inizio attività.
Così l’Associazione vuole contribuire in misura tangibile e forte ad un obiettivo che, come è stato specificato, richiede un concorso più ampio delle diverse istituzioni e soggetti economici del territorio. Il Progetto Giovani di Cna sarà presentato in tutti i suoi aspetti in una apposita iniziativa nei primi mesi del 2015, nel corso della quale saranno resi pubblici anche i risultati del sondaggio “L’Impresa, un’idea possibile”. In quella occasione Cna auspica che le principali istituzioni del territorio – Amministrazioni comunali, Camera di Commercio, Istituti di credito, e altri protagonisti della vita istituzionale ed economica – possano rafforzare l’impegno complessivo della comunità ferrarese a favore dei giovani presentando nuove idee, opportunità e agevolazioni.
Il sondaggio della Cna di Ferrara “L’impresa, un’idea possibile” può essere compilato entro la metà di gennaio al seguente link: https://docs.google.com/forms/d/197anWlrFPz7Np9PdrgcLJ1CZRgJh2WICgsW2v-xXeDw/viewform
oppure accedendo alla home page del sito web della Cna: www.cnafe.it

Risarcimento danni in relazione alla vicenda dei lavori eseguiti all’interno della “Galleria Fogli”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

“Con grande soddisfazione apprendiamo che ieri, mercoledì 3 dicembre 2014, il Tribunale di Ferrara ha accolto la richiesta di risarcimento dei danni avanzata dal Comune di Comacchio, – annuncia il Sindaco Marco Fabbri-, in relazione all’annosa vicenda dei lavori eseguiti all’interno della “Galleria Fogli”.
Il Tribunale di Ferrara, infatti, all’esito di un lungo e complesso iter giudiziario, accertata la responsabilità dei professionisti e della società esecutrice per la errata progettazione e cattiva esecuzione dei lavori, ha condannato i progettisti, anche nella loro veste di direzione lavori,ma anche la società esecutrice dei lavori, a corrispondere al Comune di Comacchio una importante somma a titolo di risarcimento danno. Il Tribunale ha pure condannato i professionisti a restituire al Comune di Comacchio l’intera somma che, a suo tempo, la stessa Amministrazione Comunale aveva loro versato a titolo di compenso per la progettazione e la direzione dei lavori. A questo punto, il Comune di Comacchio, tramite i suoi legali dello Studio Legale Vinci di Ferrara, – conclude il Sindaco- si attiverà tempestivamente affinchè nel più breve tempo possibile venga recuperata l’intera somma riconosciuta dal giudice. Il Comune si attiverà inoltre per far sì che la Galleria Fogli possa finalmente ritornare, dopo decenni di disagi patiti dalla cittadinanza, ad essere un punto di ritrovo importante della comunità.”

Il blogger Alessio Pecoraro a Vigarano Mainarda per presentare il suo e-book sulla Leopolda di Renzi

da: Insieme Adesso!

Un buon numero di partecipanti, nonostante la pioggia, per la presentazione dell’e-book “La Leopolda che non hanno raccontato” ieri sera alla sala polivalente di Vigarano Mainarda.

L’autore, il blogger sassolese Alessio Pecoraro, introdotto dall’assessore alle attività culturali Flavio Tagliani ha spiegato il perché del libro «Un dialogo a due voci tra me e la co-autrice (Sasha Perugini direttrice della Syracuse University ndr), siamo arrivati alla Leopolda con approcci diversi, io già segretario del Pd nel mio comune, lei donna manager diffidente nei confronti della politica, siamo usciti però entrambi con la voglia di fare qualcosa per il Paese. La Leopolda è questo, una boccata d’aria fresca in una politica sempre più inquinata, ne servirebbero anche nei territori».

Nel corso della serata è intervenuta per salutare l’autore anche il Sindaco Barbara Paron ed ha dialogato con i cittadini presenti su temi come l’immigrazione e la gestione del post-sisma.

Qualità e salubrità nei prodotti DOP e IGP

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“Terra&Salute” il titolo dell’incontro organizzato da Confagricoltura e Ascom Ferrara per parlare dell’Aglio di Voghiera DOP e del Riso del Delta del Po IGP

“L’appuntamento di oggi rappresenta un ulteriore tassello del progetto che Confagricoltura Ferrara sta portando avanti con Ascom Confcommercio Ferrara rivolto alla difesa dei valori della tipicità e del consumo consapevole dei prodotti.” Queste le parole di Pier Carlo Scaramagli, Presidente di Confagricoltura Ferrara all’apertura dei lavori dell’incontro organizzato presso la Camera di Commercio di Ferrara giovedì 4 dicembre 2014. “Dalla sensibilizzazione dei giovani all’educazione sui rischi economici e sanitari della contraffazione, dall’esaltazione del gusto (grazie anche all’iniziativa “Spiagge del Gusto”) all’importanza nutrizionale e di benessere dei prodotti di eccellenza, dalla produzione sottoposta a severi controlli alla corretta promozione delle tipicità: di tutto questo abbiamo parlato fino ad ora e parleremo anche oggi – prosegue il Presidente Scaramagli – perché le eccellenze rappresentano un’opportunità anche per le nostre aziende.”
I saluti sono affidati a Paolo Govoni, Presidente CCIAA Ferrara e Roberta Monti Dirigente Polo Scolastico Agroalimentare Estense “Vergani-Navarra”.
Gli interventi tecnici si aprono con il contributo scientifico del prof. Michele Rubbini, Direttore Programma Aziendale di Chirurgia Coloproctologica AUSL di Ferrara e Membro dell’International Committee dell’American Society of Colon & Rectal Surgeons, sui vantaggi di un’alimentazione sana e di qualità.
Ulteriore punto di vista tecnico-scientifico quello fornito da Mirella Giuberti, nutrizionista e docente del “Vergani-Navarra”, che incentra il proprio intervento sulle caratteristiche nutrizionali ed organolettiche di due prodotti di pregio territoriale: il riso, contraddistinto da un buon tenore proteico, un’elevata tenuta alla cottura ed una particolare sapidità, e l’aglio, ricco di ingredienti salutari e “marcatore” gastronomico di tipiche preparazioni ferraresi.
Gli interventi successivi sono affidati a Neda Barbieri e Eugenio Bolognesi, presidenti rispettivamente dell’Aglio di Voghiera DOP e del Riso del Delta del Po IGP per parlare di due prodotti dell’eccellenza del territorio e dei disciplinari e normativa di produzione che garantiscono l’altissima qualità di queste due perle gastronomiche del territorio.
Il Consorzio Produttori Aglio di Voghiera in modo particolare ha condotto, in collaborazione con il Prof. Vincenzo Brandolini del dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Ferrara, specifici studi e ricerche sulle caratteristiche biomolecolari che ne hanno attestato scientificamente le caratteristiche di qualità e che l’hanno portato ad ottenere il riconoscimento DOP nel 2010.
Riconoscimento che ha ottenuto anche il Riso del Delta del Po IGP coltivato su un territorio di produzione particolarmente salubre grazie ad un’elevata fertilità naturale data dalla ricchezza di elementi tra cui il potassio, che rende superflui ulteriori apporti di concimazione. Si aggiunga a questo anche il peculiare e tipico clima della pianura ferrarese e della zona del delta del Po che, grazie alla caratteristica ubicazione geografica, limitrofa al mare, determina un microclima particolarmente adatto alla coltivazione dei due prodotti a denominazione.
L’ultimo intervento è affidato ad Arianna Ruzza, di Relazioni Cosmiche, per approfondire l’aspetto legato al marketing e alla promozione dei marchi a denominazione a livello nazionale ed europeo. Oggi i consumatori sono sempre più attenti a ciò che comprano e a ciò che mangiano, per questo motivo è fondamentale comunicare correttamente ed in modo puntuale le proprietà e le caratteristiche dei prodotti e questa modalità di comunicazione può rappresentare già di per sé una forte leva promozionale.
A chiusura dei lavori i saluti di Giulio Felloni, Presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara: “Il cibo, per parafrasare lo spot di Expo 2015, è davvero vita, energia, dialogo, scoperta, conoscenza di culture – spiega in sintesi il presidente Giulio Felloni – attraverso le competenze e le eccellenze che questo nostro territorio ha proprio nel cibo, nell’enogastronomia, un’energia importante da sfruttare in chiave turistica. In questo senso è opportuno realizzare eventi mirati di degustazione e promozione commerciale dell’intero sistema Ferrara e Provincia che dovranno avere come palcoscenico sia gli ambiti propri dell’Esposizione universale su Milano che il nostro territorio, dando continuità alla promo-valorizzazione”.

Domani, presso la Biblioteca Ariostea “Sala Agnelli”, presentazione libro e mostra con fotografia di Oreste Biancolli

da: organizzatori

La tradizione di Comacchio nei sorrisi delle donne con ancora il fazzoletto in testa, ma anche nei cartocci con i pesci appena pescati, nelle sacche di vimini con la spesa a cavallo dei ponti, nella dedizione intorno alle reti in ammollo, in un buon bicchiere a riposo dopo il pasto, nel sole a picco sopra le valli. Questi sono soltanto alcuni degli istanti che ispirarono il rullino di Oreste Biancolli (1931-2014), intorno alla pesca e alla lavorazione dell’anguilla. E gli scatti della cittadina di un tempo sono stati raccolti nel simbolico volume C60, curato con affetto da Erika Scarpante ed edito da Al Ce Editore. Oggi, alle 17, sarà presentato nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, per far riaffiorare i lineamenti delle valli e di chi le ha abitate negli anni ’60, il loro temperamento, ma soprattutto il loro patrimonio di usanze. Intorno alle foto di Biancolli interverranno Rita Montanari, Luciano Bonaccini e Mario Ceserano, che hanno accompagnato la pubblicazione di pregio con le loro penne. Il viaggio di vita a ritroso, però, non si esaurirà in biblioteca; tanto che sotto la galleria della Banca Mediolanum, in via Saraceno 16/24, alle 19.15, sarà inaugurata la mostra fotografica “C’era una volta…”, allestita su gentile concessione della famiglia Biancolli che ha prestato la propria collezione privata in ricordo di Oreste e per renderla visibile a tutta la città.
«Il progetto è nato anni fa insieme all’amicizia con Biancolli – ha motivato la curatrice Erika Scarpante – e fu lui a mostrarmi le foto delle scale di Ferrara e delle anguille di Comacchio; perciò ho deciso di fondare il marchio editoriale Al Ce per ridare luce ai suoi scatti. Questo è il secondo volume di un progetto che ne comprende tre, tutti realizzati a lastra – e ha concluso – Oreste nacque come fotografo negli anni della grande alluvione ed ebbe la volontà di fare della sua passione un mestiere». Dunque saranno due momenti per ricordare insieme e ancora una volta Oreste Biancolli, un appassionato che lavorò scrupolosamente sui tratti tipici della nostra provincia e ha amato ritrarre come pochi altri le sue terre.

Musei di Storia Naturali a rischio di estinzione: l’appello degli scienziati

da: Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

Prima due articoli pubblicati su Nature e su ZooKeys e firmati da 30 scienziati, poi una notizia lanciata dall’ANSA e ripresa da Fabio Ditodaro su uno dei più importanti quotidiani nazionali (La Stampa), nonché dalla stampa estera.
Così i Musei di Storia Naturale italiani hanno lanciato l’allarme sulle gravi difficoltà gestionali che li affliggono.
L’Italia, per motivi storici, non ha un grande museo nazionale come hanno Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti ed Austria.
Nella nostra nazione, frammentata in tante realtà amministrative fino ad appena un secolo e mezzo fa, esistono invece tante strutture disseminate sul territorio, piccole o grandi, spesso strettamente legate alla realtà locale, che però conservano, tutte assieme, una documentazione inestimabile sulla biodiversità del nostro Paese e non solo.

Training 2015 in entomologia: i ditteri sirfidi

da: Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

Il Museo di Storia Naturale di Ferrara e DEST (Distributed European School of Taxonomy) organizzano un training intensivo focalizzato sul riconoscimento dei Ditteri Sirfidi, il loro uso come bioindicatori e sulla gestione delle collezioni museali.
Il training si svolgerà dal 29 giugno al 3 luglio 2015 presso il Museo. I tutor saranno Daniele Sommaggio, professore di entomologia presso l’Università di Padova, e Carla Corazza, ricercatrice del Museo. Sarà ammesso un numero massimo di 10 partecipanti; sono previste 6 borse di partecipazione.

I criteri per la formazione della graduatoria, il modulo di domanda e tutte le altre informazioni necessarie per la partecipazione sono illustrate nella pagina ufficiale del Training.
Le domande di partecipazione vanno presentate entro il 31 marzo 2015.

Giovedì 11 dicembre, presentazione del volume: “Flora del Ferrarese”

da: Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

Flora del Ferrarese è un volume scritto dai noti botanici Filippo Piccoli, Mauro Pellizzari ed Alessandro Alessandrini, che saranno presenti giovedì 11 dicembre presso il Museo per illustrare al pubblico i contenuti del libro. Alla realizzazione dell’opera hanno collaborato Giampaolo Balboni, Lisa Brancaleoni e Nicola Merloni.

Il testo è un catalogo scientifico della presenza, storica e attuale, di oltre 1300 entità botaniche diverse del nostro territorio, con la loro descrizione, storia, distribuzione delle specie nostrane e di quelle alloctone, con l’elenco dei luoghi e degli ambienti ove sono rinvenibili.

Domenica 7 dicembre, conferenza, visita guidata e laboratorio per i più piccoli in occasione della prima Giornata Nazionale dell’archeologia, del patrimonio artistico e del restauro

da: ufficio stampa SBArcheo

presso il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Aperto dalle dalle 9.30 alle 17 (chiusura cancelli ore 16.30)
Ingresso gratuito, come ogni prima domenica del mese

Nell’ambito della prima Giornata Nazionale dell’archeologia, del patrimonio artistico e del restauro, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara propone una conferenza e una visita guidata sulle tematiche del restauro a cura della Direzione del Museo, e un’iniziativa pomeridiana del Gruppo Archeologico Ferrarese, pensata per i più piccoli.

Alle ore 10 Caterina Cornelio, Antonella Pomicetti, “Nuove metodologie d’indagine diagnostica e restauro su manufatti lapidei: l’esempio della Stele delle spade”
Nel 2007 il controllo archeologico del territorio di Marano di Castenaso, ad opera degli Ispettori Onorari Calligola e Fiorini, ha portato all’individuazione e al ritrovamento di una necropoli orientalizzante, databile dalla fine dell’ VIII al VII secolo a.C. Tra i segnacoli tombali che contraddistinguevano le sepolture, spicca per rilevanza la cosiddetta “stele delle spade” che ha dato il nome al sepolcreto. Ornata da una raffinata e complessa raffigurazione, la stele è stata oggetto di un laborioso restauro che, oltre ai tecnici della Soprintendenza, ha coinvolto altre professionalità e istituti universitari che hanno contribuito alla determinazione delle procedure da seguire per il suo recupero.

A seguire, ore 11 Mario Cesarano, “Visita al Museo e ai restauri di contenuto e contenitore”.
Il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, inaugurato nel 1935, ospita le testimonianze della città etrusca di Spina (fine VI-metà III secolo a. C.) e ha sede nel cinquecentesco Palazzo Costabili, detto di Ludovico il Moro, opera di Biagio Rossetti. Dalla sua acquisizione allo Stato (1920) a oggi, lo splendido edificio è stato a più riprese al centro di laboriosi e “radicali” interventi di recupero architettonico. Parimenti i materiali esposti dell’abitato e della necropoli di Spina sono stati oggetto di restauri, frutto di approfonditi studi e di raffinate tecniche ricostruttive.

Alle 15 si terrà il laboratorio per bambini “Giochiamo con l’alfabeto etrusco” con le volontarie del Gruppo Archeologico Ferrarese Anna Veronesi e Sara Finotti. Un pomeriggio fra storia e creatività dove le mani e la mente riscopriranno l’antica scrittura etrusca.
Prenotazione consigliata al n. 0532 66299 (biglietteria del museo)
L’iniziativa fa da apripista al programma di eventi per adulti e bambini del GAF che si svolgerà nel Museo Archeologico in concomitanza con la grande mostra bolognese “Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l’al di là, tra capolavori e realtà virtuale”, in corso a Palazzo Pepoli fino al 22 febbraio 2015.

L’evento è promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna in collaborazione con il Gruppo Archeologico Ferrarese

Laura Biagiotti, Roby Guerra e la moda futurista

da: ufficio stampa La Carmelina Edizioni

Il futurista ferrarese intervistato dal ferrarese Iannuzzo sulla Stampa Romana

Sorprese del web e ferraresi protagonisti. Il futurista ferrarese Roby Guerra è stato intervistato dal giornalista (e animatore culturale con Este Edition-La Carmelina edizioni) Vincenzo Iannuzzo, su La Notiziah24 di Roma, quotidiano web. E in riferimento alla Moda Futurista e allla famosissima Laura Biagiotti che nel novembre scorso ha letteralmente rilanciato il primo manifesto di Giacomo Balla proprio sulla Moda, a Milano, con la sua nuova collezione. La celebre stilista, da sempre ammiratrice del Futurismo che infatti oggi torna in auge anche nei suoi mabiti meno noti. Nell’intervista Guerra poi specifica che già nel 1986 Laura Biagiotti sfilò a Mosca con una collezione dedicata alla moda futurista ovviamente aggiornata ai nostri tempi. Gli stessi netfuturisti di Antonio Saccoccio, sempre di Roma, gruppo di cui Guerra è membro stesso da tempo, se ne sono occupati con il progetto SIVOGA!

Sabato 6 dicembre 2014, Barbara Pizzo parla di Lalla Romano e Antonio Ria: un amore felice

da: organizzatori

presso la Biblioteca del Centro Documentazione Donna, via Terranuova 12/b

In occasione della rappresentazione al Teatro Comunale Abbado di Nuda proprietà con Lella Costa, testo di Lidia Ravera dal suo romanzo Piangi pure, il Centro Documentazione Donna propone tre incontri in cui discutere di quello che secondo le organizzatrici è l’ultimo dei tabù rimasti nella nostra società: il rapporto amoroso tra una donna più anziana e un uomo più giovane. Di questo tratta infatti il testo di Lidia Ravera e gli incontri al CDD vogliono portare tre esempi di come sono stati vissuti o rappresentati questi rapporti.
Il primo incontro, a cura di Barbara Pizzo, tratterà di un esempio di felice convivenza tra l’ormai anziana Lalla Romano e Antonio Ria, uomo più giovane che ha trovato nella scrittrice l’amore e le si è dedicato con dedizione sia durante la vita che curandone la memoria dopo la sua morte. Del loro rapporto Lalla Romano ha lasciato testimonianza in diversi scritti: Le lune di Hvar; L’eterno presente. Conversazioni con Antonio Ria; In vacanza con il buon samaritano.

L’esposizione di Barbara Pizzo sarà intervallata da letture a cui collaborerà Leonardo Fiorentini.

Barbara Pizzo, ferrarese, ha lavorato per il Mart di Rovereto, per il Teatro Kismet di Bari e per Scarlattine Teatro di Campsirago paese delle colline brianzole di antica tradizione teatrale.
Leonardo Fiorentini, docente di greco antico all’Università di Ferrara, ha fatto parte con Barbara pizzo e altri giovani attori della compagnia I Motimmoti. Ora si è sposato con Barbara e hanno un figlio di pochi mesi.

I prossimi incontri del ciclo “Le donne e i vecchi tabù” si terranno venerdì 12 dicembre alle ore 20.30: Rovesciare uno stereotipo. Rivedere un classico della misoginia: Il laureato e sabato 13 dicembre alle ore 17: Una grande donna e un piccolo uomo: Marianne Werefkin e Alexej Jawlensy.

A Natale… regala la legalità

da: coordinamento di Ferrara di Libera

Anche quest’anno torna A Natale… regala la legalità con i volontari del Coordinamento di Ferrara di Libera e i ragazzi del Presidio ‘Giuseppe Francese’. Grazie ai gadget e ai prodotti di Libera Terra, ottenuti da materie prime coltivate nei terreni confiscate alle mafie, si può fare un regalo due volte buono: perché i taralli, la pasta, i vini e i liquori pugliesi e siciliani, l’olio extravergine d’oliva, sono tutte produzioni biologiche e perché acquistando questi e gli altri articoli sul banchetto dei volontari si sostengono le cooperative e i giovani che lavorano per lo sviluppo non solo del territorio, ma di una nuova mentalità diversa da quella mafiosa. L’appuntamento è alle casette del Villaggio Natalizio nel Giardino delle Duchesse dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 il 6, il 13 e il 14, il 22 e il 23 dicembre 2014 e il 5 e 6 gennaio 2015.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti consultare le pagine Facebook:
www.facebook.com/libera.ferrara
www.facebook.com/LiberaPresidioFerrara
o scrivere all’indirizzo libera.ferrara@gmail.com

kappa-festival-mlb-home-gallery-palazzina-marfisa-giappone-ferrara

Spiriti evanescenti: dal Giappone a Marfisa d’Este

da: MLB home gallery Ferrara

Inaugura sabato 6 dicembre alle 21 nella Palazzina Marfisa d’Este a Ferrara (Corso Giovecca 170) la mostra della nota artista giapponese Yumi Karasumaru “Spiriti evanescenti. Dal Giappone a Marfisa d’Este”, inserita nel programma del Kappa Festival- Il Giappone a Ferrara e curata da Maria Livia Brunelli.

L’artista presenta una nuova serie di dipinti che reinterpretano in chiave contemporanea la figura dell’affascinante e sanguinaria principessa estense, donna “bella quanto crudele” che, secondo la leggenda, attirava i suoi amanti per assassinarli buttandoli dentro in pozzi a rasoio. Si dice che il fantasma di Marfisa viva ancora tra le mura del palazzo, e che ogni tanto appaia per le strade della città su un cocchio trainato da cavalli bianchi con al seguito, come in un corteo, i numerosi amanti morti.
In onore di questa intrigante figura, Karasumaru metterà in scena una spettacolare performance notturna dal titolo “Korosu’–to kill (Io uccido)” dedicata a Marfisa d’Este e realizzata appositamente per l’evento, che evoca efferati crimini giapponesi uniti da un legame di sangue alla leggenda di Marfisa d’Este.
Accompagnano questi due “omaggi” a Marfisa una serie di ritratti contemporanei ispirati a famiglie giapponesi del passato, che, inseriti nel contesto del palazzo insieme a quelli della famiglia d’Este, creano un connubio tra Oriente e Occidente, tra passato e presente, dalle atmosfere liriche ed estetizzanti.

La mostra rientra nella ricerca che Yumi Karasumaru porta avanti dagli inizi degli anni Novanta, sviluppando parallelamente immagine pittorica e performance, e perseguendo un’intensa indagine culturale che riguarda il rapporto tra presente e passato del suo paese d’origine, il Giappone.
Si tratta di un discorso che parte dalle foto di famiglia, a volte scattate da lei stessa, oppure da ritratti di adolescenti o da documenti d’epoca. Il risultato è una forma ibrida, dove la memoria della pittura tradizionale giapponese coesiste con il clima pop, dove i colori vivaci e irreali creano un corto circuito in relazione ai titoli e alla drammaticità dei soggetti rappresentati.
Nei dipinti, come nelle performance, l’artista esplora la storia e lo spirito di un popolo sospeso tra tradizione ed avvenire; analizza la crisi di una società che ha subito la modernizzazione e l’occidentalizzazione dei costumi, che hanno determinato traumi profondi ed insostenibili lacerazioni, che si riflettono in un numero sorprendentemente elevato di suicidi ed assassinii.
Come nelle opere pittoriche, le performance combinano il teatro giapponese con quello occidentale, la memoria della pittura tradizionale nipponica con la cultura pop. Kimono e trucco bianco fanno da sfondo alle proiezioni che animano le storie narrate durante la performance.
Il prossimo progetto dell’artista sarà una mostra personale itinerante, “Facing Histories in Hiroshima”, sul tema della guerra in occasione del 70° anniversario della bomba atomica (che dal Prefectural Art Museum- Kenmin Gallery si sposterà alla Kyoto City University of Arts Art Gallery; altre tappe sono previste da luglio 2015 in Italia e in Francia).

Yumi Karasumaru, nata ad Osaka, vive e lavora tra Bologna e Kawanishi, Giappone. Dall’inizio degli anni Novanta ha partecipato a rassegne internazionali di grande rilievo dall’Europa agli Stati Uniti e al Giappone.

Si conclude domani la presentazione in anteprima mondiale dei risultati del telescopio spaziale Planck dell’Agenzia Spaziale europea

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Oltre duecento astrofisici da tutto il mondo si sono dati appuntamento a Ferrara dall’1 al 5 dicembre, per discutere dei nuovi risultati del telescopio spaziale Planck dell’Agenzia Spaziale europea (ESA), presentati in anteprima mondiale a Palazzo Costabili, sede del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.
La conferenza “Planck 2014: the microwave sky in temperature and polarization”, che si conclude domani, è stata inaugurata lunedì scorso dal Prof. Roberto Calabrese, Direttore del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra, in rappresentanza dell’Università di Ferrara, dal Dott. Arvind Palmer, in rappresentanza dell’ESA e dal Prof. Nazzareno Mandolesi, docente di Unife e chair del comitato organizzatore.
Le mappe della radiazione di fondo cosmico realizzate da Planck sono state presentate ai media lunedì scorso nella sede dell’Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS-Ferrara 1391, nel corso di una conferenza stampa, cui hanno partecipato anche giornalisti delle prestigiose riviste Nature e Science, alla fine della quale è stato rilasciato un comunicato congiunto di Unife, dell’Agenzia Spaziale Italiana e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Nel corso della settimana a Palazzo Costabili si sono susseguiti gli interventi scientifici, inclusi quelli del Prof. Paolo Natoli e del Dott. Massimiliano Lattanzi del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Ateneo, membri della collaborazione Planck, che hanno presentato ricerche svolte ad Unife. L’organizzazione del convegno è stata affidata a un team del Consorzio Futuro in Ricerca coordinato da Chiara Ciampaglia. L’evento ha avuto ampia risonanza da parte dei mezzi di informazione nazionali e internazionali: oltre ai citati Nature e Science, se ne sono occupati anche il New York Times e il francese Liberation, assieme a La Stampa, La Repubblica, Focus, Il Sussidiario ed altre testate locali. L’emittente giapponese NHK ha inviato a Ferrara una propria troupe a copertura dell’evento.

URSA Italia riparte con un nuovo stabilimento XPS a Bondeno (FE)

da: URSA Italia

URSA Italia annuncia per dicembre 2014 la riapertura dell’impianto produttivo di polistirene estruso, integrato nel tessuto economico e sociale ferrarese. L’azienda mantiene la promessa fatta due anni fa, all’indomani del terremoto che l’ha colpita.

Sarà di nuovo operativo da dicembre lo stabilimento URSA Italia a Bondeno (FE), specializzato nella produzione di pannelli termoisolanti XPS in polistirene estruso, adatti per le applicazioni che richiedono elevate prestazioni meccaniche e resistenza all’azione dell’acqua.
La ricostruzione post-sisma era già stata resa nota dalla multinazionale dell’isolamento, all’indomani del crollo del precedente impianto, con una scelta coraggiosa: restare legati al tessuto socio-economico ferrarese in cui l’azienda è attiva da 12 anni, anziché delocalizzare all’estero per evidenti ragioni di convenienza economica.
Questo impegno risulta ancora più premiante se contestualizzato nella grave situazione di crisi e stagnazione in cui versa da anni l’intero comparto edile a cui URSA fa riferimento.

Le rassicurazioni dei vertici aziendali sul futuro
Il sostegno costante, la comprensione solidale e la fiducia motivante di clienti, forza vendita e dipendenti hanno supportato URSA in questo percorso di riedificazione che ha richiesto un ingente investimento di uomini e risorse.
Lo ha specificato Fernando Renta, URSA Managing Director OU Mediterranean region & South East Europe, sottolineando che l’organico alla riapertura di Bondeno resterà numericamente invariato rispetto alla gestione pre-sisma, ad eccezione di Tarik Naouch, rimasto vittima nella notte del 20 maggio 2012, a cui andrà il ricordo affettuoso dei colleghi al momento della ripartenza dell’attività.

Un cantiere all’avanguardia con l’isolamento in primo piano
L’attesa quindi sta per finire: molto presto URSA tornerà a rispondere alle esigenze del mercato con un prodotto rigorosamente italiano, altamente prestazionale, garantito con la qualità e il servizio che da sempre contraddistinguono l’azienda.
I lavori del cantiere sono stati condensati in tempi record, procedendo senza sosta anche nei mesi estivi e sfidando l’inclemenza del meteo.
Il nuovo polo produttivo, con i suoi 50.000 metri quadrati di cui oltre 5.000 coperti, si caratterizza per una struttura fortemente antisismica, altamente industrializzata e tecnologicamente avanzata.

Il sistema di chiusura verticale opaco scelto per la parete esterna, per esempio, costituisce un fiore all’occhiello in termini di isolamento: la tecnologia a secco utilizzata garantisce prestazioni eccellenti in termini di comfort termico estivo e invernale, insonorizzazione e protezione passiva al fuoco.
Anche l’intera copertura della parte produttiva dello stabilimento e degli uffici è conforme ai più alti standard di comfort termoacustico.
I sili di stoccaggio del materiale che deve essere inviato in produzione sono passati da quattro a sei, ad indicare la volontà di potenziamento e crescita costante verso cui l’azienda è proiettata.
Una bella sfida, che URSA saprà affrontare con orgoglio.

Gli eventi per il decennale della scomparsa di Giglio Zarattini

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Nel decennale della scomparsa dell’ex-Sindaco Giglio Zarattini, SABATO 6 DICEMBRE ALLE ORE 18 sarà celebrata una messa di suffragio presso il Santuario di Santa Maria in Aula Regia. L’Amministrazione Comunale si unisce all’invito dei familiari a partecipare alla funzione religiosa, officiata da Padre Gian Pio.
Tutta la giornata sarà dedicata all’artista locale ed ex-amministratore con la prima edizione del “Premio Giglio Zarattini”, estemporanea di pittura riservata ai giovani, che si svolgerà negli angoli più suggestivi del centro storico, a partire dalle ore 10. In sala polivalente “San Pietro” alle ore 16 circa si svolgeranno le premiazioni.

scuola-editoria-digitale

LA SEGNALAZIONE
L’editoria digitale entra a scuola

È proprio il caso di dire ‘nuove pubblicazioni crescono’. Si tratta dei ComunEbook, quattro nuove pubblicazioni digitali, frutto della collaborazione fra l’amministrazione comunale e il Liceo scientifico A. Roiti. Il progetto, nato durante l’anno scolastico 2013-2014, ha come obiettivo la creazione di una vera e propria casa editrice digitale, grazie a un accordo di partenariato tra il Comune e il Liceo.
Per ora l’attività dei ragazzi – quattro classi in tutto, due già operative e due in formazione – consiste nella pubblicazione elettronica di testi già esistenti in forma cartacea, ma esauriti: lo scopo, ha detto uno dei docenti dell’istituto superiore cittadino, è “garantire la diffusione, anche fuori Ferrara perché no, di testi ormai esauriti altrimenti introvabili”. Il sogno però, come ha affermato l’assessore alla cultura Maisto è “lavorare su inediti”. Per questo e per valorizzare ulteriormente la produzione editoriale dei giovani, l’amministrazione ha pensato per il 2015 a un bando per l’assegnazione di due borse di studio da mille euro ciascuna, riservate una a laureati magistrali dell’ateneo di Ferrara e una a laureati magistrali di altri atenei italiani, per la pubblicazione di tesi di laurea dedicate alla cultura ferrarese, realizzate negli ultimi cinque anni.
Oltre a rappresentare un originale esperimento di collaborazione tra soggetti istituzionali per la promozione della produzione culturale del e sul territorio ferrarese, il progetto ComunEbook è un’iniziativa interessante dal punto di vista didattico. Non solo permette il coinvolgimento degli studenti in un percorso formativo coerente con il loro indirizzo di studi, ma utilizza la metodologia della peer education, cioè dello scambio reciproco di competenze: la progettazione editoriale, infatti, è avvenuta in orario pomeridiano e i ragazzi del corso di scienze applicate hanno usato le proprie competenze tecniche e informatiche per la costruzione degli e-book, in collaborazione con quelli dell’indirizzo di scienze della conservazione e dell’ambiente, che si sono concentrati sugli aspetti contenutistici e redazionali. E come accade di solito con le buone idee, il progetto sta funzionando: da marzo 2014, mese di pubblicazione dei primi cinque volumi, i download dal sito del liceo e da quello istituzionale del comune sono stati circa 5.000, inoltre Eniscuola ha commissionato il catalogo della mostra “Classicità ed Europa”, tenuta presso il Quirinale.
I quattro titoli pubblicati presentati ieri in conferenza stampa sono: il romanzo “Una storia di Storia. Fra Ferrara e Porotto 1943-1945” di Nico Landi, che racconta fra realtà e finzione episodi della Resistenza ferrarese, “Lo squadrismo: come lo raccontarono i fascisti, come lo vissero gli antifascisti” curato da Antonella Guarnieri, Delfina Tromboni, Davide Guarnieri, una sorta di catalogo della mostra svolta al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara “Lo squadrismo raccontato dai fascisti. Il diario di Italo Balbo e altre fonti”, una versione aggiornata della “Guida di Ferrara per giovani visitatori” di Francesco Scafuri e “Gli aventur ad Pinocchio”, una versione in dialetto ferrarese delle vicissitudini del famoso burattino ad opera di Italo Verri e illustrata dai maggiori artisti locali. E ci sono già almeno cinque nuove opere in programma, fra le quali “La Lena” dell’Ariosto e “Atmosfera creativa”, che descrive le esperienze di imprese creative ferraresi.
Tutti gli e-book sono realizzati utilizzando soltanto software open source (Sigil), sono pubblicati in formato aperto epub e possono essere liberamente e gratuitamente scaricati e letti su e-reader, tablet, smartphone e computer.

premio-giglio-zarattini

L’EVENTO
Premio Giglio Zarattini, la visione di una città nata sull’acqua

Avrà luogo il 6 dicembre la premiazione della prima edizione del concorso d’arte Premio Giglio Zarattini, riconoscimento dedicato all’ex sindaco di Comacchio Giglio Zarattini (1958-2004), che chiuderà la mostra dedicatagli dall’Amministrazione comunale di Comacchio. Protagonisti diversi artisti che esporranno i propri elaborati nel corso dell’intera giornata, proponendo la propria visione della città nata sull’acqua e creandone un laboratorio-atelier. La cerimonia di premiazione dei vincitori avrà poi luogo nella Sala San Pietro di Palazzo Bellini a Comacchio.

premio-giglio-zarattini
Le sale

Sei le sale che, insieme al corridoio dedicato alle opere appartenenti alla collezione di famiglia, sono predisposte a ospitare i quadri dell’artista comacchiese, ognuna delle quali racchiude un tema o un sentiero di ricerca artistica di Zarattini, formatosi con artisti come Mauro Bartolotti, Giuseppe Ventura, Remo Brindisi ed Emilio Vedova. Evocativi e reali, tutti con un minimo comune denominatore stilistico affine all’Espressionismo, forte e viscerale nei colori, nella struttura, che espone occhi sbarrati o chiusi nel sonno, figure che si stagliano nitide nella forma, confuse nell’anima; statici uomini sagomati con colori accesi, donne nude e libere, come i soggetti di Egon Schiele, macchie di colore e di carne sono il lato umano privilegiato attraverso la pittura.

premio-giglio-zarattini
Alcune opere di Giglio Zarattini

Sono dipinti in tecnica mista: oli su tela cui si aggiungono stucco e sabbia, terra mista e sassi, quasi a volere materializzare la ricerca interiore che esprime attraverso le proprie opere, portando letteralmente in rilievo le inquietudini e le asperità nei dettagli. Zarattini ritrae figure dolenti e urlanti, pensierose e intense, equilibristi in bilico su di una fune, visione reale e metaforica. Con una doppia strada tematica da percorrere, una verista e una fantastica, tenendo viva una natura artistica volta a cogliere contenuti speciali e reali.

Pezzi e soggetti di carne della vita di tutti i giorni, del luogo che ha dato i natali all’artista e in cui è vissuto, così ricco di ispirazioni tanto da poterlo toccare: i fiocinai e le anguille di cui vanno a pesca, i gabbiani, il cielo; materia viva della vita di ogni giorno, contornata dai luoghi caratteristici – San Pietro, i Trepponti, il loggiato dei Cappuccini. Mare e spiaggia che danno mostra di sé nell’accezione dolente dell’inverno. Impressioni oniriche e quasi distorte, sorta di incubi fantastici, in cui c’è il surrealismo di Dalì a strizzare l’occhio: come gli uomini-scala dalla forma allungata e tesa verso l’infinito, ma anche Pegasi e centauri, soggetti simbolici del tema del doppio che esplora in varie forme ed espressioni di un mare le cui gocce mantengono forma e unicità.

olmi-martone

Olmi e Martone, ex aequo

Ermanno Olmi e Mario Martone in apparenza non hanno molto in comune, se non che sono registi e che hanno fatto di recente due film bellissimi.
Eppure, lasciando correre la fantasia può succedere di tutto, a costo di essere irriverenti.
Il primo film è “Torneranno i prati” (2014) di Olmi. Un racconto di neve, freddo e paura, di un’umanità povera e analfabeta, ricordando nel centenario della prima guerra mondiale gli scontri del 1917 sull’Altipiano di Asiago, durante quella che un papa definì l’inutile strage.
Il ricorso ad attori non professionisti è la cifra stilistica di chi volutamente si sottrae al clamore dello spettacolo che tutto riduce a finzione, per ridare la parola ad un’umanità anonima e dimenticata, sacrificata sull’altare di una storia, come ha detto Franco Cardini, fatta senza e contro il popolo.
Eppure il risultato è di una potenza straordinaria, come di fronte alla “Risurrezione” di Piero della Francesca, l’affresco di San Sepolcro che pur nella ricercata ed essenziale geometria senza teatralità, letteralmente esplode negli occhi di chi lo guarda.
La costante del film di Olmi è il silenzio della montagna e della natura, frantumato dal boato devastante delle granate che piovono sulla trincea italiana. Un rumore amplificato al punto da sembrare di essere lì, nella stessa sorte di chi non sa dove trovare riparo.
In tutto il film non c’è mai il nemico, forse perché, in fondo, il nemico non esiste se non nella mente dell’uomo.
Durissimo il monito finale affidato ad un soldato: “Quando la guerra sarà finita tornerà l’erba nuova e là dove è morta tanta gente sembrerà che tutto questo non sia mai accaduto”.
Con “Torneranno i prati” Olmi concede un sontuoso bis dopo “Il mestiere delle armi” (2001), altra splendida opera contro l’assurdità della guerra, in un’Italia percossa e derisa perché divisa, come intuì fin dal ‘500 il Machiavelli.
La stessa italietta, 300 anni dopo, fa da sfondo a un altro capolavoro: “Il giovane favoloso” di Mario Martone (2014), dedica commovente, ha ragione Gianni Venturi su Ferraraitalia, a Giacomo Leopardi.
E’ l’Italia di una Recanati che soffoca in un’atmosfera di umidità e nebbia e di un’erudizione del padre Monaldo, che non riesce ad essere strada di autentica liberazione umana, ma unicamente esercizio spettacolarizzato stile talent ante litteram, vanitosamente ostentato per sbalordire il pubblico. E’ l’Italia di una Roma papalina che neutralizza la forza scardinante del cristianesimo nella camicia di forza della neoscolastica, nel nome di un’alleanza trono-altare che ancora oggi proietta le sue ombre. La città eterna, dove Leopardi patisce lunghissime anticamere da un parente per avere dei soldi dalla famiglia, in una sala di stucchi e tele che sono il simbolo di un tempo consegnato al passato e ora esibiti come solo potere.
E’ l’Italia di una Napoli che se nel ventre dei suoi sottofondi riflette barlumi di umanità pasoliniana, è però preda infetta del colera; metafora, forse, della cancrena dell’illegalità criminale organizzata che si espande anche oggi nei gangli vivi del paese.
E’, infine, l’Italia di una Firenze nella quale se per un verso “Il giovane favoloso” può dialogare col suo estimatore Pietro Giordani, dall’altro non resiste alla noia mortale dei suoi salotti inconcludenti.
Soprattutto, Leopardi è schivato dalle intelligenze letterarie del suo tempo, perché non è compreso il suo pessimismo “radicale”. Specie in un tempo nel quale occorre lasciare spazio all’ottimismo risorgimentale della Patria. Alla sua poetica manca quello slancio al servizio di un impegno politico per la causa nazionale. Riflesso, anche qui, di un’intellettualità troppo spesso al soldo di una politica che tuttora non si vergogna di andare dall’estetista per rappresentare degnamente i propri elettori.
Bellissima la reazione leopardiana, nella potente interpretazione di Elio Giordano, a questo spurgo di retorica: non si capisce come facciano ad essere felici le masse, quando sono composte da individui tristi. E poi, sono sempre sue parole, la ragione senza il limite del dubbio non va da nessuna parte, tranne asservire gli uomini alla propria volontà di onnipotenza.
Dice bene Gianluca Arnone (Cinematografo.it): nel film di Martone più Leopardi si accartoccia in un corpo gracile e malato, più scruta con occhi impietriti e impauriti un infinito gelido come nella navicella del film “Apollo 13” di Ron Howard (1995).
Oltre gli stupidi stereotipi del gobbo, storpio, deforme infelice, dei quali la scuola è purtroppo complice colpevolissima, il film di Martone trova degno e struggente epilogo con “La ginestra”.
Le pendici del Vesuvio tumefatte dalla lava, nelle immagini che scorrono sembrano la schiena sempre più nodosa e livida di Leopardi e alla fine anche “tu, lenta ginestra, che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco”.
Il cinema.
Ricordo la disputa infinita tra Franco Farina e don Franco Patruno sul cinema. Per uno che si è tolto la soddisfazione di avere portato a Ferrara nientemeno che Andy Warhol, il Cinema non era niente di che. Per il secondo dei Franchi tiratori, invece, meritava tutto il rispetto che si deve a un’arte.
In realtà quello non era un dialogo in irrisolta tensione, ma un codice comunicativo per portare legna sul tepore di un’amicizia bellissima.
Sintesi, viene da pensare, di quello che ha detto Massimo Cacciari degli affreschi di Schifanoia sulla scorta della lezione di Abi Warburg, grazie ad un ciclo di incontri organizzati da Marco Bertozzi: la testa degli uomini non procede tanto per ragionamenti astratti, ma preferibilmente per immagini.
Insomma, due film da non perdere.

cirelli-segreti-tossici

Da Feltrinelli i ‘Segreti tossici’ di Andrea Cirelli

E’ al suo primo romanzo, ma siccome è avvezzo a far le cose in grande ci regala subito una bella trilogia. Venerdì 5 alle 17,30 Andrea Cirelli presenta alla libreria Feltrinelli di via Garibaldi i suoi “Segreti tossici”. Il noto “ingegnere umanista” ha ordito un sorprendete incastro di personaggi e vicende ambientate nella provincia italiana. Il protagonista, una sorta di alter ego dell’autore, nello sviluppo della storia muta identità e umori ma resta sempre fedele a un suo modus vivendi e ai suoi principi esistenziali, benché il finale ci riservi non pochi colpi di scena, fornendo una inattesa chiave di rilettura di tutta l’opera. Volendo trovare nobili afferenze all’inconsueto proseggiare di Cirelli, si possono individuare elementi che richiamano l’opera di Kundera laddove il racconto lascia spazio alla digressione e alla riflessione, o magari tratti che riconducono al gusto per il paradosso proprio di Ionesco.

Andrea Cirelli dopo una lunga e significativa esperienza nel settore ambientale, come direttore nazionale di Federambiente, Autorità per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani dell’Emilia Romagna, docente di Economia ambientale alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Ferrara, coordinatore scientifico della Fiera internazionale dell’acqua H2O, ha recentemente conseguito la sua seconda laurea in Scienze e tecologie della comunicazione, divenendo poi cultore di Etica della comunicazione.

Domani per la presentazione di “Segreti tossici” – pubblicato da Este edition – saranno con lui l’editore Riccardo Roversi e Sergio Gessi, direttore di Ferraraitalia. Proprio sul nostro quotidiano, del quale è fondamentale supporto, Cirelli cura la rubrica “Ecologicamente”.

IMMAGINARIO
Cacciari legge Dürer.
La foto di oggi…

C’è Massimo Cacciari oggi a Ferrara, filosofo, ma anche politico e commentatore pungente. Viene a parlare dell’incisione di Albrecht Dürer intitolata “Melencolia” o “Melancholia” (1514). Quell’immagine rappresenta un po’ il passaggio all’età moderna, fatta di dubbi, incertezze, inquietudini. Un’opera considerata capolavoro da Aby Warburg, lo studioso che rese celebri gli affreschi astrologici di Schifanoia. L’iniziativa – con Marco Bertozzi e Andrea Pinotti – apre la 17a Settimana di Alti studi rinascimentali, diretta dall’Istituto di studi rinascimentali di Ferrara. Ingresso libero, ore 18.30, salone dei mesi di Palazzo Schifanoia, via Scandiana 23.

OGGI – IMMAGINARIO EVENTI

massimo-cacciari
Massimo Cacciari sarà oggi a Ferrara per parlare della “Melencolia” di Durer
melencolia-albrecht-dürer-studi-rinascimentali
Melencolia (o Melancholia) di Albrecht Dürer

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

ACCORDI
Ancora a Roma.
Il brano musicale di oggi

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

antonello-venditti
Antonello Venditti

Continua lo scandalo su Roma: confiscati beni per circa 200 milioni di euro nell’operazione “Mondo di mezzo”.

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Antonello Venditti, Roma Capoccia

GERMOGLI
La prima Presidente della Camera.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

NildeIottiA 25 anni dalla morte della politica italiana. La prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera.

“Le cronache di tutti i giorni ci dicono di violenze di ogni genere all’interno e fuori della famiglia, nella società, compiute da anziani su giovani e bambini, da figli contro i genitori, come se si stesse diffondendo uno spirito di rivolta, contro i sentimenti e i valori della persona umana. Quale cultura sta generandosi, forse anche per i nostri ritardi? È con inquietudine che mi pongo queste domande”. (Nilde Iotti)