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Giorno: 13 Gennaio 2015

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 13 gennaio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 13 gennaio 2015

CONSIGLIO COMUNALE – Con inizio alle 15. Aperto liberamente alla cittadinanza
Lunedì 19 gennaio un concerto del ‘Frescobaldi’ aprirà i lavori annuali del Consiglio
13-01-2015

Il tradizionale concerto nella residenza municipale dell’Orchestra del Conservatorio di musica ‘G. Frescobaldi’ con la direzione di Luisa Russo, siglerà lunedì 19 gennaio alle 15 l’apertura dei lavori del 2015 del Consiglio comunale di Ferrara. La seduta proseguirà poi con l’esame e il voto su una Mozione, due delibere (dell’assessore alla Cultura Massimo Maisto) e un Ordine del giorno.

Avviare le sessioni annuali con un breve incontro musicale nella sala consiliare, aperto liberamente alla partecipazione della cittadinanza, è una formula ormai consolidata per il nostro Consiglio comunale. L’iniziativa del Comune di Ferrara si avvale anche di un contributo di Afm Farmacie Comunali.

Protagonisti anche quest’anno saranno i giovani esecutori del ‘Frescobaldi’, un’istituzione di grande valore nell’ambito del panorama culturale del nostro territorio, affiancati dall’Ensemble del dipartimento di musica jazz del Conservatorio diretto da Roberto Manuzzi.

Il concerto sarà aperto dalle tradizionali esecuzioni dell’Inno d’Italia «Fratelli d’Italia»e dell’ inno europeo ‘Inno alla Gioia’ (vedi in allegato a fondo pagina il programma completo).

Conclusa l’esecuzione musicale prenderà il via regolarmente la prima seduta annuale dell’Assemblea cittadina. Questi i documenti e le pratiche che saranno poste all’attenzione del Consiglio:

– Mozione “Riduzione della tariffa TASI ai cittadini sottoposti ad esproprio beni indivisibili per lavori di completamento del nuovo assetto dei trasporti ferroviari nel territorio del Comune di Ferrara e collegamento diretto tra Ferrara-Cona” presentata dalla consigliera Morghen (M5S)
– Delibera (assessore Maisto) “Approvazione della Convenzione tra il Comune di Ferrara, la Provincia di Ferrara e Fondazione Arte per la realizzazione dell’esposizione temporanea di una selezione di opere delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea presso il Castello Estense dal 31 gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 denominata “L’Arte per l’Arte”. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo De Pisis”.
– Delibera (assessore Maisto) “Approvazione della Convenzione tra il Comune e la Provincia di Ferrara per la gestione del sistema integrato degli accessi e delle prenotazioni ai rispettivi musei di pertinenza”
– Ordine del giorno – OdG sugli oneri standard urbanistici presentato dai consiglieri Cristofori e Guzzinati (PD).

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Mercoledì 14 gennaio alle 16 nella sala Agnelli
“Omaggio a Fabio Pittorru” nel ventennale della scomparsa
13-01-2015

Mercoledì 14 gennaio alle 16, per il ciclo ‘Protagonisti’, nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17) verrà presentato un “Omaggio a Fabio Pittorru” nel ventennale della scomparsa. L’iniziativa, a cura del Gruppo Scrittori Ferraresi, si avvale del coordinamento di Gianna Vancini e Paolo Micalizzi. Interverrà per un saluto del vice sindaco e assessore comunale alla Cultura Massimo Maisto

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – L’incontro si aprirà con la presentazione del volume collettivo “Fabio Pittorru scrittore e saggista” a cura di Gianna Vancini. Una raccolta di dodici saggi firmati da Paola Cuneo, Dario Deserri, Sandro Ferranti, Jessica Franchini, Camilla Ghedini, Federica Graziadei, Davide Guandalini, Nicola Lombardi, Matteo Pazzi, Eleonora Rossi, Piergiorgio Rossi e Valentino Tartari.
A seguire, presentazione del volume di Paolo Micalizzi “Fabio Pittorru – uno scrittore per il cinema e per la televisione”. A chiusura, proiezione dei documentari “Uomini contro il Po” (1952), regia di Fabio Pittorru e “Vocazione” (1965) di Renzo Ragazzi, soggetto di Fabio Pittorru.
Scrittore, sceneggiatore, storico, regista, l’artista ferrarese di origini sarde, fece parte del nutrito gruppo dei cineasti ferraresi trapiantati con successo a Roma: ha lavorato con il regista Florestano Vancini, con il quale sceneggiò documentari sul Delta del Po. Grandi sodalizi ebbe con Massimo Felisatti, Onorio Dolcetti, Ezio Pecora, Renzo Ragazzi, Massimo Sani. Ricchissima la sua attività di sceneggiatore, con lavori quali “Mussolini ultimo atto” di Carlo Lizzani. In tv diede il via al filone italiano del genere poliziesco con gli sceneggiati “Qui Squadra Mobile” interpretati da Giancarlo Sbragia. Sue sono le sceneggiature di “Le terre del Sacramento” e “Il caso Murri”, e diverse opere sul regime fascista, a partire da “Il caso don Minzoni” filmato da Leandro Castellani.

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 16 gennaio alle 12 all’Associazione Stampa Estera in Italia
Presentazione a Roma di “Due anni di grandi proposte della Fondazione Ferrara Arte”
13-01-2015

“Giovanni Boldini, Filippo de Pisis, la Barcellona di Picasso e Gaudí, la Pittura Metafisica e l’’Orlando Furioso – Due anni di grandi proposte della Fondazione Ferrara Arte” è il tema della conferenza stampa in programma venerdì 16 gennaio alle 12 alla sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia (Roma, via dell’Umiltà, 83/c).

Interverranno Tiziano Tagliani sindaco di Ferrara e presidente della Provincia di Ferrara, Massimo Maisto vicesindaco e assessore alla Cultura, Turismo e Giovani del Comune di Ferrara e Maria Luisa Pacelli direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea Fondazione Ferrara Arte.

Dal 31 gennaio, i capolavori di Boldini e De Pisis delle collezioni ferraresi torneranno a mostrarsi al pubblico nella fastosa cornice del Castello Estense di Ferrara, mentre in primavera, a Palazzo dei Diamanti, s’’inaugura una stagione di grandi esposizioni. Ad aprile 2015 aprirà i battenti la mostra dedicata a La rosa di fuoco, ossia alla Barcellona che tra Otto e Novecento è infiammata da un eccezionale fermento segnato dagli astri di Picasso e Gaudí, sullo sfondo di un’’accesa tensione sociale. A seguire, nell’’autunno-inverno 2015-16, una grande esposizione celebrerà il centenario della pittura metafisica a Ferrara, quella stagione che ha avuto inizio con l’’arrivo di De Chirico in città e che ha esteso la sua influenza sull’’arte italiana e su movimenti internazionali come il dadaismo, il surrealismo e la Nuova Oggettività. Infine, nell’’autunno 2016, l’’omaggio all’Orlando furioso, a cinquecento anni dalla pubblicazione a Ferrara del capolavoro di Ludovico Ariosto, proporrà un viaggio affascinante nell’’immaginario cavalleresco attraverso le opere dei maestri del Rinascimento, da Raffaello a Mantegna, da Dosso Dossi a Tiziano.

(a cura: Studio ESSECI Sergio Campagnolo tel. 049 663499 info@studioesseci.net)

BIBLIOTECA RODARI – Pomeriggio di letture giovedì 15 gennaio alle 17
“Belle storie, grandi amici” per bambini dai 3 ai 7 anni
13-01-2015

Sarà la storia ‘Arriva il Poggialeonte’ ad aprire, giovedì 15 gennaio alle 17 alla biblioteca comunale Rodari (viale Krasnodar 102), il pomeriggio di narrazioni per bambini dai 3 ai 7 anni. L’appuntamento proseguirà poi con altre avventure raccontate da Barbara Dall’Olio e Mirco Baroni. L’incontro rientra nel ciclo di narrazioni per i più piccoli “Belle storie” in programma ogni giovedì pomeriggio nella sala Piccoli che questo mese ha come tema ‘Grandi amici’.

2.a COMMISSIONE CONSILIARE – Giovedì 15 gennaio alle 16.30 nella sala Zanotti
Esame di convenzioni del settore Cultura
13-01-2015

La 2.a Commissione Consiliare – presieduta dalla consigliera Corazzari – si riunirà giovedì 15 gennaio alle 16.30 nella sala Zanotti della residenza municipale. Queste le delibere che saranno esaminate (relatore assessore Massimo Maisto): “Approvazione della Convenzione tra il Comune di Ferrara, la Provincia di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte per la realizzazione dell’esposizione temporanea di una selezione di opere delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea presso il Castello Estense dal 31 Gennaio 2015 al 31 Dicembre 2017, denominata “L’Arte per L’Arte. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo De Pisis”; “Approvazione della Convenzione tra il Comune e la Provincia di Ferrara per la Gestione del Sistema Integrato degli accessi e delle prenotazioni ai rispettivi Musei di pertinenza”.

CITTADINANZE ITALIANE – Mercoledì 14 gennaio alle 9 in sala Arazzi
In Municipio cerimonie di giuramento di dieci nuovi cittadini
13-01-2015

L’assessore comunale al Decentramento, affiancato da un rappresentante della Prefettura e dall’Ufficiale di Stato civile del Comune di Ferrara, conferirà ufficialmente mercoledì 14 gennaio a partire dalle 9 nella sala degli Arazzi della residenza municipale, dieci cittadinanze italiane. Nel corso di una breve cerimonia, che culminerà nel giuramento, i nuovi cittadini riceveranno una copia della Costituzione italiana accompagnata da una lettera di benvenuto del Sindaco.

Si tratta di T. H. nata a Sao Josè Campos (Brasile) il 10/08/1979, H. Nefin H. M. Nata a Kuwait (Kuwait) il 11/12/1977, A. A. Nata a Tehran (Iran) il 17/09/1977, P. F. Mayelin Nata a Plaza – L’Avana (Cuba) il 22/02/1974 che acquistano la cittadinanza italiana per matrimonio; e di K. E. nato a Shkoder (Albania) il 05/05/1980, O. S. Nato a Obowu (Nigeria) il 05/09/1966, E.Y. R. Nato a Casablanca (Marocco) il 06/08/1963, E. M. Nato a Bwiza Bujumbura (Burundi) il 26/02/1967, P. A. nata a Lushnje (Albania) il 24/08/1975, A. H. Nata a Menzel Bourguiba (Tunisia) il 26/08/1978 che acquistano la cittadinanza italiana per residenza.

SERVIZIO TRIBUTI – In base all’art. 25 del Regolamento TARI
Sulle pagine internet il modulo avvio a riciclo per riduzione tassa sui rifiuti
13-01-2015

Il Servizio Tributi del Comune informa che alla pagina internet http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=6891, dedicata alla TARI – sezione modulistica – è presente l’apposito modello per le utenze non domestiche che hanno avviato al riciclo rifiuti speciali assimilati agli urbani nel corso dell’annualità precedente. Il modulo è da presentare entro il 31 gennaio 2015 all’ufficio tari del Servizio Servizi Tributari di via Monsignor Luigi Maverna 4 – Ferrara, al fine di poter beneficiare della riduzione prevista dall’art. 25 del vigente regolamento TARI. Il modello e la relativa documentazione possono essere anche inviati a mezzo fax al numero 0532/418014 o all’indirizzo mail: tari@comune.fe.it , corredati da un documento di identità in corso di validità del richiedente.

LINK ALLA PAGINA (MODULISTICA TARI): http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=6891

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella riunione del 13 gennaio
Approvato il Piano Esecutivo di Gestione e presentata la Convenzione del Centro per l’impiego
13-01-2015

Assessore comunale al Bilancio Luca Vaccari

APPROVATO IL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE – La Giunta ha approvato il Piano Esecutivo di Gestione (PEG) del Comune di Ferrara per l’esercizio 2015 sulla base degli obiettivi da raggiungere, alle attività ad essi connesse e in base alle risorse finanziarie necessarie, fissate nel documento di previsione di Bilancio 2015 approvato in Consiglio comunale lo scorso dicembre. Il PEG è lo strumento di programmazione tramite il quale la Giunta assegna alla dirigenza del Comune la gestione delle attività e di tutte le azioni dell’Amministrazione comunale. E’ un documento che da quest’anno ha valenza triennale ed è approvato dalla Giunta annualmente, successivamente all’approvazione al Bilancio di previsione. Nei prossimi giorni il documento sarà pubblicato integralmente sulle pagine internet della rete civica comunale.

Assessore comunale al Commercio e Patrimonio Roberto Serra

CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEL CENTRO PER L’IMPIEGO – E’ stata presentata alla Giunta e verrà sottoposta all’esame del Consiglio comunale per l’approvazione, la delibera relativa alla Convenzione tra Comune e Provincia di Ferrara per la gestione del Centro per l’impiego di Ferrara. Il documento prevede l’impegno del Comune a fornire locali idonei per l’attività del Centro con durata fino al 31 gennaio 2016, a fronte dell’erogazione ai cittadini del territorio dei servizi offerti dalla rete provinciale (informazioni, adempimenti amministrativi connessi alle normative sul collocamento, incrocio domanda/offerta di lavoro e preselezione per le aziende, supporto all’inserimento lavorativo e orientamento). I locali individuati e predisposti come nuova sede del Centro per l’impiego sono in via Fossato di Mortara 78, dove nei prossimi giorni il Centro si trasferirà dall’attuale sede di via Cairoli.

Anteprima di “Comacchio a teatro” con premiazione di 4 studenti dell’Istituto Remo Brindisi del L. Estensi

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Questa mattina gli studenti dell’Istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi hanno assistito alla grande anteprima di “Comacchio a Teatro”, la stagione teatrale che da venerdì 16 gennaio animerà sino alla primavera prossima la Sala Polivalente di Palazzo Bellini con nomi di primissimo piano. Quello di oggi è stato un appuntamento voluto in una location inconsueta. Lo spettacolo infatti è stato infatti portato in scena in trasferta a Lido degli Estensi, presso l’aula magna dell’Istituto Remo Brindisi. Gli alunni di quattro classi prime sono divenuti loro stessi protagonisti di una divertente piece presentata da “Quelli del Delitto”. La compagnia romagnola propone da diversi anni con grande successo un format teatrale del DELITTO A TEATRO, un atto unico brillante che, spaziando dal thriller alla comicità porta gli spettatori ad assistere ed al contempo essere attivi protagonisti della risoluzione di un intricato giallo. Grazie alla brillante interpretazione degli
attori, che sin dal primo ingresso in scena hanno letteralmente demolito la quarta parete del palco con continui ed irriverenti irruzioni in platea, gli studenti non sono stati semplici spettatori dello spettacolo, ma parte attiva dello stesso.
Prima dello spettacolo il direttore artistico della stagione teatrale Massimiliano Venturi, ha omaggiato quattro studenti particolarmente meritevoli individuati dagli insegnanti con altrettanti abbonamenti gratuiti alla stagione teatrale, con i quali i ragazzi potranno assistere a tutti gli spettacoli in cartellone. Questi i nomi degli alunni premiati: CHITA BIANCA ALEXANDRA -VISENTINI FEDERICA – CATALANO ANNA – SPAGONI MATTIA. Prosegue nel frattempo la campagna abbonamenti. C’ètempo per sottoscrivere l’abbonamento alla stagione teatrale sino all’inizio del primo spettacolo in cartellone, “20 in poppa” di Sergio Sgrilli, che andrà in scena venerdì 16 alle ore 21. La prevendita prosegue anche on-line sul sito www.comacchioateatro.it. Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 349/0807587.

Potatura alberi comunali, possibilità di recuperare legna da ardere

da: Comune di Sant’Agostino

Questa settimana è iniziata la manutenzione straordinaria di potatura di diversi alberi presenti sul territorio comunale, partendo dalla frazione di San Carlo.

Dai prossimi giorni i cittadini interessati potranno recuperare gratuitamente e fino a esaurimento la legna di risulta che verrà accatastata presso i seguenti punti di raccolta:

San Carlo
Parco Cico Mendez,
Retro filarmonica,
Area verde di via Verga,
Parco di via Palladio,
Incrocio via De Gasperi.

Sant’Agostino
Circolo Tennis
Via Borsellino
Via Dante Alighieri
Viale Sagra del Tartufo

Dosso
Parco via Caravaggio
Parco di via dei Mille
Viale Puccini

Dettagli e aggiornamenti saranno pubblicati settimanalmente sul sito internet del Comune di Sant’Agostino.

L’Università ricorda ‘Ino’, il prof di spagnolo morto in aereo

La porta del suo studio e la scrivania in questi giorni si sono affollati di bigliettini e post-it. Tanti messaggi che esprimono l’affetto e il rimpianto per un insegnante che in tanti definiscono “straordinario” per capacità didattiche e doti umane. Per Inocencio Giraldo Silverio, deceduto a causa di un infarto mentre era in viaggio fra la sua Spagna e l’Inghilterra, i colleghi dell’università hanno organizzato una messa in suffragio programmata giovedì 22 alle 14.30 nella chiesa di San Girolamo in via Savonarola.

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‘Ino’

L’annuncio della scomparsa del docente era stato dato in ateneo da Mirta Tartarini, manager didattica del corso di laurea in Scienze e tecnologie della comunicazione. “Inocencio Giraldo Silverio per tutti noi era semplicemente ed unicamente INO – è scritto nel suo toccante messaggio – ha avuto un malore, a quanto pare un infarto, mentre era in volo tra Madrid e Londra, ed è deceduto. Bravissimo Docente, ma soprattutto un Uomo e Amico, vero, unico, speciale, che sapeva trascinarti con il suo entusiasmo e positività, solare, generoso, UMANO. Ieri ho perso un amico speciale che è entrato nella mia vita come un ciclone, ma con grande signorilità, è sempre stato presente, non mi ha mai fatto mancare il suo sostegno, mi ha donato incondizionatamente la sua stima, il suo rispetto, ma soprattutto il suo grande affetto e la sua amicizia, preziosa ed inestimabile. So che quanti hanno avuto l’onore di conoscerlo, di averlo avuto come maestro, non possono non averlo stimato ed essersi affezionati a lui, ma soprattutto non possono non aver imparato ad amare la sua adorata Spagna e la sua cultura”.

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Mercoledì 14 gennaio nuovo appuntamento con i Colloqui dello IUSS

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Tra economia e ambiente: strumenti decisionali, benessere sociale ed etica intergenerazionale

Tornano con un nuovo appuntamento domani, mercoledì 14 gennaio, alle ore 15 nella sede dello IUSS-Ferrara 1391, (via Scienze, 41/b), i Colloqui dello IUSS, storico ciclo di conferenze, promosse dall’Istituto Universitario di Studi Superiori.
Quest’anno gli incontri, curati da Paola Spinozzi, docente presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, sono dedicati al tema “I gangli delle discipline scientifiche e umanistiche”.
“Alla base del progetto– afferma la Prof.ssa Spinozzi – vi è un duplice obiettivo: stimolare i dottorandi a individuare le aree di eccellenza nel Paese dove hanno scelto di conseguire la loro formazione post–laurea e al contempo delocalizzare le loro conoscenze e competenze, affinché possano esplorare opportunità professionali in altri Paesi. In ciascun Colloquio si discuterà dunque un tema di ricerca esportabile in ogni Dottorato”.
Primo relatore dell’appuntamento intitolato “Tra economia e ambiente: strumenti decisionali, benessere sociale ed etica intergenerazionale”, sarà Piero Genovesi, Responsabile del servizio consulenza di ISPRA e Presidente dell’Invasive Species Specialist Group dell’IUCN, che parlerà delle invasioni biologiche che, come ci spiega… “rappresentano globalmente il secondo più grave fattore di perdita della biodiversità e la prima causa di estinzione di specie animali. Inoltre, le specie invasive hanno gravi conseguenze sui servizi ecosistemici dai quali dipende il benessere dell’uomo e causano crescenti impatti sulla salute e sull’economia”. Proseguirà Anna Montini dell’Università di Bologna che interverrà sul tema Valori, preferenze espresse e preferenze rivelate. “Le preferenze dei soggetti – anticipa la Montini – costituiscono elementi importanti per ottenere informazioni che aiutino a determinare il valore dei beni ambientali e relativi alla salute umana. E le preferenze sono tanto più importanti quando si considerano beni privi di prezzo di mercato, i cui valori potrebbero essere necessari in contesti di analisi costi-benefici”.
A concludere Massimiliano Mazzanti, Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Economia e Management dell’Innovazione e della Sostenibilità di Unife che tratterà di Tirannia del presente e sostenibilità: economia ed etica nelle decisioni di investimento di lungo periodo. “Presente e futuro – spiega Mazzanti – sono legati dalle decisioni di investimento, che generano costi nel breve periodo e benefici nel lungo o nel ‘lunghissimo’ periodo (es. 50-100 anni), ad esempio l’abbattimento di emissioni di gas serra. Dal punto di vista economico, il problema, di natura etica e politica, è la tirannia del presente nei confronti del futuro. I benefici futuri sono, in termini di ‘valore presente’, esponenzialmente ridotti”.
A presiedere l’incontro sarà Elisa Anna Fano, Ordinario del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie dell’Ateneo.
Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

Una tavola rotonda a più voci per parlare delle attività realizzate nell’ambito del progetto CAMAA per le Architetture Militari dell’Altro Adriatico

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

“Patrimonio monumentale/Patrimonio culturale. Un decalogo di intenti per le Mura Estensi”. È questo il titolo della tavola rotonda che si terrà domani, mercoledì 14 gennaio, alle ore 14.30 a Palazzo Bevilacqua Costabili, (via Voltapaletto, 11), organizzata dal Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara nell’ambito del progetto CAMAA, Centro per le Architetture Militari dell’Altro Adriatico, che mira ad istituire una rete permanente transfrontaliera (Italia/Slovenia) dei manufatti dell’architettura militare, che sta volgendo al termine.
La tavola rotonda a più voci, coordinata dal Prof. Gianfranco Franz, rappresenterà un momento di sintesi delle attività realizzate negli ultimi due anni dal progetto e sarà indirizzata alla identificazione di possibili strategie o strumenti utili ad una gestione innovativa di un patrimonio culturale così particolare.

Comacchio: chiuse due scuole per interruzione energia elettrica.

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Il Sindaco Marco Fabbri, a seguito di comunicazione della dirigente scolastica reggente dell’Istituto comprensivo di Comacchio, con propria ordinanza contingibile ed urgente, ha disposto la chiusura della scuola di infanzia statale “Carducci” di Comacchio per giovedì 15 gennaio e dell’Istituto di istruzione secondaria di primo grado “A. Zappata” per lunedì 19 gennaio. L’ordinanza di chiusura temporanea dei due plessi scolastici si è resa necessaria per lavori sulla rete elettrica, che saranno effettuati da Enel s.p.a. dalle ore 8.30 alle ore 13 nelle suddette giornate.

Scadenza Bollo Auto: calcolo automatico dell’importo presso gli uffici postali del Ferrarese.

da: Poste Italiane, ufficio Comunicazione Territoriale Emilia-Romagna e Marche

Il canone Rai si può pagare anche con lo smartphone attraverso l’app Poste Mobile

Per il pagamento del bollo auto, in scadenza il 31 gennaio, i proprietari di veicoli e motoveicoli residenti nella provincia di Ferrara che si rivolgono agli uffici postali usufruiscono di un servizio che semplifica il pagamento ed è a prova di errore.
Tutti gli sportelli postali del Ferrarese possono infatti collegarsi in tempo reale con l’archivio delle tasse automobilistiche: in tal modo automobilisti e motociclisti non devono preoccuparsi di calcolare l’importo del bollo. Basta indicare sul modulo di richiesta, disponibile in tutti gli uffici postali, il tipo e la targa del veicolo, il codice regione (6 per l’Emilia Romagna), la scadenza e il proprio codice fiscale. L’operatore allo sportello consulterà l’archivio delle targhe automobilistiche, verificherà la correttezza dei dati e segnalerà eventuali errori, comunicando al cliente l’importo esatto da pagare.
Il versamento del bollo auto può essere anche eseguito on line sul sito di Poste Italiane www.poste.it attraverso il servizio bollettino.
Per quanto riguarda il pagamento del Canone Tv, oltre che presso gli sportelli postali e sul sito di Poste Italiane, può essere effettuato dai clienti PosteMobile che hanno associato uno strumento di pagamento BancoPosta alla propria Sim (conto corrente o Postepay), anche grazie alla App PosteMobile, gratuita e scaricabile da Google Play Store e da App Store.

Hera: arriva il calendario per ricordare come e quando differenziare

da: ufficio stampa Hera

È già stato distribuito nelle zone artigianali e industriali di Ferrara; oltre 1500 le utenze coinvolte.

Le zone artigianali e industriali di Ferrara hanno ricevuto il nuovo calendario mensile Hera del 2015 delle raccolte differenziate, per ricordare, giorno per giorno, le tipologia di rifiuto da conferire.

L’edizione 2015 del calendario Hera è stata realizzata in formato tascabile, utilizzabile sia come guida, sia come calendario da parete. All’interno sono riepilogate le linee guida del “sistema di raccolta dei rifiuti integrato”, i consigli per una migliore raccolta differenziata e per diminuire la produzione di rifiuti.

Nel calendario, bello, colorato e funzionale, tutti i mesi e le informazioni sono contenuti in un solo foglio; basta dispiegarlo e appenderlo ed è pronto per essere consultato.

La pubblicazione supporta il progetto Hera di raccolta differenziata nelle zone industriali/artigianali di Ferrara, un progetto articolato e organico per aumentare la raccolta differenziata e migliorare la qualità del rifiuto.

Inoltre, essa consentirà di contenere anche il fenomeno degli abbandoni (particolarmente presente in queste zone). La quantità degli imballaggi prodotta dalle attività artigianali è molto elevata, pertanto maggiori coinvolgimento e responsabilizzazione delle aziende permetterà di valorizzare al meglio i rifiuti differenziati, riducendo la quantità di materiale da smaltire in modo indifferenziato.

Il progetto, che coinvolge circa 1500 utenze, ha soppresso dal 2013 la raccolta stradale ‘multimateriale’ dedicata al rifiuto classificato come ‘secco’ e l’ha sostituita con un servizio di raccolta domiciliare ‘monomateriale’ (carta, plastica, vetro-lattine, organico e
indifferenziato) in giorni prefissati e riportati nel nuovo calendario.

Per chi non l’ avesse ricevuto, è possibile ritirare il calendario presso le tre stazioni ecologiche Hera di via Ferraresi, Caretti e Diana.

Per ulteriori informazioni sul sistema di raccolta in uso nelle zone industriali/artigianali di Ferrara è possibile rivolgersi al Servizio Clienti Hera, telefonando al numero 800 999 500 (gratuito, da telefono fisso), attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18; negli stessi orari, per chi chiama da cellulare, è attivo invece il numero a pagamento 199.199.500 (costo come da contratto telefonico scelto dal
cliente).

provincia-ferrara

Il centro impiego di Ferrara trasloca in via Fossato di Mortara

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Gli uffici del Centro per l’Impiego di Ferrara (via Cairoli 30/32) si trasferiscono nella nuova
sede in via Fossato di Mortara al civico 78.
Lo spostamento degli uffici avverrà secondo i seguenti tempi e modi.
Da lunedì 19 a venerdì 23 gennaio rimarrà chiuso l’ufficio inserimento lavorativo disabili, che
riaprirà all’utenza lunedì 26 gennaio al secondo piano di via Fossato di Mortara.
Dal venerdì 23 gennaio a quello successivo (30) rimarranno chiusi invece gli uffici del Centro
per l’impiego del capoluogo, che riapriranno i battenti lunedì 2 febbraio prossimo al primo
piano della nuova sede.
Gli orari di apertura e i numeri di telefono restano invariati.
Per le eventuali urgenze è possibile rivolgersi agli altri Centri impiego del territorio (Cento,
Copparo, Argenta, Codigoro. Per indirizzi e orari vedi: http://www.provincia.fe.it/sito?
nav=451&doc=2D951EB972C44E0DC12574810029B8B0 )
Per qualsiasi altro chiarimento è possibile chiamare i numeri: 0532.299808, 299858 oppure
299851.1.

La notte Nazionale del Liceo Classico

da: Liceo Classico Statale Ludovico Ariosto Ferrara

Il Liceo Classico “L. Ariosto” di Ferrara parteciperà all’iniziativa “La notte nazionale del Liceo Classico”, in programma venerdì 16 gennaio 2015, dalle ore 18.00 alle ore 24.00. La manifestazione, che già conta sull’adesione di più di cento licei classici in tutto il territorio nazionale, si propone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere, in questo delicato momento, un indirizzo di studi, altamente formativo, com’è il liceo classico, che negli ultimi anni ha perso attrattiva presso i giovani. La serata, che sarà animata da laboratori, attività, intermezzi musicali e maratona di lettura di testi classici, proposti dagli studenti del liceo, ospiterà una tavola rotonda, con inizio alle ore 18.30, sul tema “La tradizione del liceo classico: quale innovazione sostenibile?”. Parteciperanno i professori Lucio Russo, Lorenzo Perilli, e Paolo Zellini dell’Università di Roma Tor Vergata, col coordinamento della prof.ssa Angela Andrisano, ordinario di Filologia Classica presso l’Ateneo ferrarese. Tutta la cittadinanza è invitata.

L’INTERVISTA
Ferrara protagonista in Europa, col metodo Cosquillas il teatro è modello innovativo per l’apprendimento

Il progetto europeo di apprendimento alternativo Leonardo Theatre è al secondo anno di realizzazione e nel 2015 verrà sperimentato all’interno delle scuole e degli istituti ferraresi, promuovendo il teatro come strumento formativo, utile in particolare a debellare l’abbandono scolastico in età adolescenziale. Si tratta di un modello innovativo a livello europeo di matrice tutta ferrarese: ideato una decina di anni fa dal Teatro Cosquillas e sperimentato per la prima volta alla scuola media De Pisis nel lontano 2008, viene approvato dalla Commissione europea, grazie alla collaborazione della Città del Ragazzo come partner titolare del progetto, nel novembre 2013. Ora il metodo Cosquillas viene insegnato ed esportato anche all’estero, ai partner del progetto che sono Irlanda del Nord (The Cedar Foundation), Turchia (Bogazici University), Germania (Evangelische Akademie Bad Boll) e Polonia (Grodzki Theatre Association).

Partecipare al progetto si presenta come una grande opportunità per tutte le scuole e gli istituti della città, in particolare per proporre un’alternativa didattica a quei ragazzini con storie difficili, di disagio e di fallimenti scolastici alla spalle. Per l’importanza e la delicatezza del tema, abbiamo voluto ripercorrere il lungo percorso che ha portato all’affermazione del modello a livello internazionale, intervistando gli ideatori, il regista Massimiliano Piva e la pedagogista Alessia Veronese del Teatro Cosquillas, e coloro che per primi hanno creduto e sperimentato il loro metodo: l’ex-preside della scuola media De Pisis Giovanni Fioravanti e il direttore dell’istituto professionale Città del Ragazzo Giuseppe Sarti.

Partiamo dal principio. Alessia e Massimiliano, come è nato il metodo Cosquillas e come si sono svolte le prime sperimentazioni in ambito scolastico?

cosquillas-progetto-europeo

Il Progetto di apprendimento alternativo attraverso il teatro è stato elaborato nel tempo e sperimentato per la prima volta nel 2008 alla scuola media De Pisis, grazie alla disponibilità del preside di allora, Giovanni Fioravanti e la collaborazione della professoressa Simonetta Sandra Maestri. Quell’anno abbiamo lavorato con un gruppo di una dozzina di ragazzini di terza media con disagio sociale: facevano fatica a stare in classe, a stare seduti, non avevano mai scritto nulla e avevano dietro di sé storie drammatiche.

Come funziona il vostro metodo di apprendimento alternativo?
Occorre trovare un filo che leghi l’attività teatrale alla programmazione scolastica. Quella volta siamo partiti facendogli vedere il film “Central du Brasil” sui ragazzini di strada, uno spunto per cominciare ad enucleare alcuni temi. Poi il metodo prevede sempre un momento in cui ci si concentra su attività teatrali mirate alla costituzione del gruppo e alla consapevolezza di sé, per poi tornare allo spunto iniziale e contestualizzare alcune tematiche come, in quel caso, la povertà, l’analfabetismo, i vantaggi dell’apprendimento, le droghe. Alla fine ogni ragazzo ha scelto un argomento da portare all’esame: il Brasile in Storia e in Geografia, le droghe in Scienze, brani attinenti per Musica, realizzazione delle scene per Arte, ecc. E poi, importantissima, la scrittura del copione, ma non da soli, con modalità condivise.

Ha funzionato?
Benissimo. I ragazzi sono arrivati molto preparati ed è emerso che, grazie al lavoro teatrale di gruppo, avevano appreso tutte le tematiche e non solo il singolo argomento scelto. Ascoltando i propri compagni, avevano imparato moltissime cose, senza far fatica. Ma la cosa più bella è che hanno aumentato molto la stima di sé: si sono esibiti davanti ai loro compagni di classe e di fronte alla commissione d’esame, sono stati applauditi e apprezzati e, dopo la rappresentazione, sono venuti da noi e ci hanno detto: “Hai visto, anche io sono come gli altri”, “Adesso hanno capito che anch’io so fare delle cose”. Addirittura gli è stato chiesto di replicare davanti ai genitori, momento molto commovente.
cosquillas-progetto-europeoProporre a questi ragazzi una metodologia di apprendimento basato sul teatro funziona perché permette loro di imparare divertendosi, di muoversi incanalando le energie fisiche, di ‘sfamare’ il loro bisogno di sentirsi uguali agli altri e capaci. Solo se si intercetta quel bisogno e ci si lavora, si può poi puntare a raggiungere obiettivi più prettamente scolastici.

Quanto durano questi laboratori?
Dipende. Il primo anno è stata un’esperienza molto intensiva: il laboratorio si è tenuto da gennaio a giugno, quattro volte la settimana, per quattro ore, tutte le mattine. Una vera e propria alternativa all’apprendimento in classe. Il secondo e terzo anno, invece, abbiamo lavorato con un’intera classe terza: gli incontri erano di due ore, si svolgevano una volta la settimana, il lavoro è stato molto meno approfondito, siamo riusciti solo a toccare alcuni temi.

Com’è nata la collaborazione con la Città del Ragazzo e come si è sviluppato il progetto Leonardo Theatre?
cosquillas-progetto-europeocosquillas-progetto-europeoQui alla Città del Ragazzo noi abbiamo sempre proposto laboratori pomeridiani per ragazzini che presentano qualche difficoltà o che hanno alle spalle diversi fallimenti scolastici, proponendo le nostre tecniche per un lavoro sul gruppo e sulla consapevolezza di sé. Ma l’idea era quella di attivare il nostro progetto sull’apprendimento alternativo. Grazie alla fiducia e all’apprezzamento del direttore dell’istituto, nell’ottobre del 2013 siamo riusciti finalmente ad ottenere i finanziamenti europei del progetto Leonardo da Vinci (ora Erasmus Plus), nell’ambito del Lifelong learning programme.

Approvato dalla Commissione europea, il metodo Cosquillas diventa un modello innovativo per l’apprendimento alternativo e viene esportato all’estero. Una grande soddisfazione…
Assolutamente sì, anche perché i nostri partner sono Paesi come la Turchia, la Germania, la Polonia, e l’Irlanda che fanno esperienze importanti di teatro a diversi livelli, ma nessun progetto aveva mai incluso l’aspetto dell’apprendimento scolastico, quindi noi siamo stati di fatto i primi.

Cosa comporta il progetto per voi del Teatro Cosquillas?

Comporta stare in contatto con i partner per trasmettere il nostro metodo e formare gli insegnanti dei diversi gradi delle scuole. Siamo andati in Turchia e in Germania, la prossima formazione sarà in Polonia in aprile.

Come viene recepito il metodo da parte degli insegnanti?

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Si insegna il metodo: formazione ai partner, Turchia giugno 2013
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Turchia 2013, nel gruppo anche Giuseppe Sarti e Massimiliano Piva

Facendo la formazione agli insegnanti ci siamo resi conto di quanto abbiano bisogno anche loro di condividere un momento, di relazionarsi come persone, spogliati del solito ruolo. Solo provandolo su di sé potranno poi a trasmetterlo anche ai ragazzini più difficili e demotivati. E questo Beppe sarti lo sa perché è stato coinvolto personalmente nel laboratorio per la formazione degli insegnanti…

Davvero direttore?
Sì, passavo per verificare come si stava svolgendo la formazione e mi hanno coinvolto: è stata un’esperienza forte, ho provato sulla mia pelle quanto sia difficile mettersi a nudo davanti ai colleghi e a stabilire una relazione autentica, a fidarsi dell’altro.

Al direttore della Città del Ragazzo Giuseppe Sarti chiediamo quali sono, secondo lui, gli elementi vincenti del metodo Cosquillas.

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Da sinistra, Alessia Veronese e Giuseppe Sarti durante la prima visita a Ferrara dei partner stranieri

Abbiamo sempre investito in questo modello perché di volta in volta ne abbiamo constatato l’efficacia, sia per la disabilità che per gli aspetti legati all’apprendimento. Per spiegare quanto funziona, più che grandi discorsi io faccio sempre un esempio: avevamo un ragazzo, purtroppo non è più con noi, che in seguito ad un grave incidente stradale aveva compromesso l’area cerebrale della memoria e non si ricordava nulla di ciò che aveva appena detto e rifaceva le stesse domande reiteratamente; ma quando faceva teatro con Massimiliano e Alessia, non sbagliava una battuta. Questo mi fa dire con assoluta certezza che non si apprende solo con il cervello ma anche con il cuore, e che la motivazione, il desiderio, è una leva straordinaria per l’apprendimento. Stessa cosa per quei ragazzini che soffrono un forte disagio a seguito di una serie di sconfitte scolastiche e che sembrano destinati al fallimento: abbiamo riscontrato che lavorare con il teatro li porta a riscoprire sé stessi, a governare le proprie emozioni, a saper stare in mezzo agli altri e sviluppare un progetto di vita nuovo.
cosquillas-progetto-europeoIl teatro è uno strumento potente che aiuta a tirar fuori tutte quelle capacità e abilità che sembravano sopite. Far star bene i ragazzi e farli lavorare in gruppo è una precondizione affinché si crei un ambiente di apprendimento. Il beneficio è evidente soprattutto per i ragazzi che hanno fallito nel modello di scuola tradizionale; ma anche per i liceali e per chi ha capacità eccezionali a livello cognitivo, questa comunque è un’esperienza formativa fondamentale perché aiuta a conoscersi e a superare quei piccoli blocchi che bene o male ognuno di noi ha. Infine, tema purtroppo molto attuale, lavorare insieme e condividere esperienze ed emozioni, aiuta al riconoscimento ed al rispetto reciproco, indispensabili per la convivenza pacifica di persone di diversa etnia, credo religioso e cultura.

Qualche parola sulla realizzazione del progetto europeo…

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Meeting con i partner in Germania, settembre 2013
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Meeting con i partner a Ferrara, novembre 2013

Considerando il metodo Cosquillas una buona prassi, abbiamo ritenuto utile diffonderlo partecipando ad una linea di finanziamenti europei per la formazione professionale e il trasferimento di buone prassi. Abbiamo preventivamente lanciato la proposta ad eventuali partner a livello europeo ma, per evitare di cadere nella trappola del fare le cose sempre con gli stessi soggetti, a volte in modo un po’ forzato, ci siamo rivolti a realtà totalmente nuove che ci sembrava avessero il profilo adatto per la nostra proposta. Abbiamo avuto una buona adesione, più che sufficiente per poter partecipare al bando e siamo stati finanziati per un progetto biennale, con una quota complessiva di € 300.000. Il progetto è partito a novembre 2013, quindi ora abbiamo terminato la prima annualità e siamo in attesa dello sblocco della seconda parte dei finanziamenti.

Come vi siete trovati con i vostri partner?
Si tratta di target completamente diversi dal nostro e questo è la prova che il metodo è trasferibile geograficamente e anche adattabile ai contesti: lavoriamo con l’Università di Istanbul, con un’Accademia universitaria tedesca, una scuola polacca di formazione superiore, una fondazione irlandese che si occupa solo di disabili, anche molto gravi.

Quale lavoro è stato fatto il primo anno e quale in previsione per la seconda e ultima annualità?
Il nostro compito è diffondere la metodologia agli altri partner che dovranno poi implementarla nei loro percorsi specifici. Nel 2014 tutti i partner, noi compresi, abbiamo fatto la formazione ai formatori. Nel 2015 dovremo fare tutti un salto di qualità e sperimentare il metodo nelle scuole e negli istituti, in modo che questo metodo si integri nei programmi e diventi uno strumento didattico come gli altri, coinvolgendo i consigli di classe e in particolare gli insegnanti delle discipline più culturali, di ambito civico e sociale.

Come era partito con l’esperienza alla scuola De Pisis…
Esatto, come era partito in via sperimentale.

A proposito di De Pisis, abbiamo incontrato l’allora preside Giovanni Fioravanti, l’apripista della sperimentazione, per ascoltare anche il suo punto di vista da esperto dell’apprendimento, di istruzione e formazione.
Innanzitutto, ci tengo a congratularmi con gli ideatori e con la Città del Ragazzo per aver raggiunto un risultato così importante, ampliando la progettualità a livello europeo. Per quanto riguarda l’esperienza del 2008, occorre partire dal contesto territoriale in cui la scuola De Pisis si trovava.

[1. CONTINUA]

Per saperne di più visita il sito del progetto Leonardo Theatre [vedi]

Alcune esperienze di percorsi didattici realizzati attraverso il metodo Cosquillas, nell’ambito del progetto europeo Leonardo Theatre, sono state documentate e sono visibili su Youtube:
primo video [vedi]
secondo video [vedi].

Le foto dei ragazzi documentano il laboratorio teatrale e lo spettacolo di fine anno, realizzato con Metodo Cosquillas alla Città del Ragazzo (a.s. 2013-2014).

Marinetti 70: raccolta di saggi, articoli e interviste

In occasione dei settant’anni dalla morte di F.T. Marinetti, è uscito in questi giorni per i tipi di Armando editore “Marinetti 70. Sintesi della critica futurista”, raccolta di saggi, articoli e interviste curata da Antonio Saccoccio e Roberto Guerra.
Il fondatore del Futurismo continua a essere una delle figure più discusse e controverse della cultura italiana. In questa pubblicazione alcuni tra i maggiori studiosi viventi dell’artista esplorano aspetti fondamentali della sua opera: il culto della modernità, le ricerche poetiche e parolibere, i rapporti con la politica (nazionalismo, socialismo, anarchismo, fascismo), l’influenza sulle avanguardie europee, l’attualità delle sue intuizioni nel XXI secolo.

All’interno del volume contributi critici di: Gino Agnese, Giovanni Antonucci, Francesca Barbi Marinetti, Günter Berghaus, Pierfranco Bruni, Riccardo Campa, Giancarlo Carpi, Patrizio Ceccagnoli, Simona Cigliana, Vitaldo Conte, Enrico Crispolti, Giorgio Di Genova, Massimo Duranti, Roberto Guerra, Giordano Bruno Guerri, Miroslava Hajek, Massimo Prampolini, Antonio Saccoccio, Luigi Tallarico, Paolo Valesio.

Il volume è inserito nella collana “Avanguardia 21”.
Per saperne di più visita la pagina di Avanguardia 21 [vedi] e della casa editrice Armando [vedi].

Antonio Saccoccio. Teorico e attivista nel campo delle avanguardie, si occupa da un decennio di Futurismo e culture digitali. Collabora con l’Università “Tor Vergata” di Roma.

Roberto Guerra. Poeta e attivista futurista, negli anni Ottanta ha collaborato con la rivista «Futurismo Oggi». Ha già pubblicato con Armando “Futurismo per la nuova umanità” (2012).

LA SEGNALAZIONE
I Camaleonti si raccontano: “Il gruppo è la nostra storia”

“Storia di un’idea” è il libro autobiografico dei Camaleonti, scritto da Paolo Denti che ha raccolto con passione i ricordi, gli aneddoti e i racconti di Tonino Cripezzi e Livio Macchia, i due fondatori del gruppo.

I Camaleonti sono forse il più longevo gruppo beat italiano: 30 milioni di dischi venduti, 17 album, 39 singoli, diverse compilation e antologie pubblicate anche negli Stati Uniti, Germania e Argentina. Agli inizi degli anni sessanta suonavano per ogni tipo di pubblico, con un repertorio che comprendeva polke, mazurke, tanghi, classici americani, shake, twist e rock per i giovanissimi. Ecco spiegata l’origine del nome di questo storico gruppo.
Negli anni Sessanta e Settanta le canzoni e i cantanti erano importanti nella vita delle persone, basta guardare i filmati dell’epoca che mostrano l’affetto dei fan durante il Cantagiro. Oggi la realtà è molto diversa, si vive la musica in solitudine, tra cuffiette e smartphone, compressa in file sempre più “essenziali”.
Il “racconto” inizia tra i banchi di scuola, quando il padre regala a Tonino un violino e Livio inizia a studiare il pianoforte, sino a giungere ai primi anni Sessanta e alle collaborazioni con i gruppi beat e rock milanesi dell’epoca: Beatnicks, I Demoniaci, I Marines, I Trappers, Le Ombre. Nel percorso s’incrociano personaggi quali Ricky Gianco, Mario Perego, Adriano Celentano, Teo Teocoli, Gil Ventura, Miki Del Prete, Lucio Battisti, Mogol, Paolo de Ceglie, Gerry Manzoli, Riki Maiocchi, Mario Lavezzi, Gabriele Lorenzi, gli ultimi cinque faranno parte, in periodi diversi, dei Camaleonti.

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Da sinistra Paolo de Ceglie, Livio Macchia, Riki Maiocchi, Tonino Cripezzi e Gerry Manzoli

Milano, 24 giugno 1965 Vigorelli, il concerto dei Beatles in Italia, punto di riferimento e genesi dei gruppi emergenti italiani compresi i Camaleonti che un anno dopo avrebbero partecipato al Cantagiro di Enzo Radaelli. Si trattò di un’esperienza importante, la prima occasione di confronto con gli altri e l’ingresso nella scena musicale italiana.
Nel capitolo “Il grande salto” si parla del primo grande successo: “L’ora dell’amore” cover di “Homburg” dei Procol Harum, incisa in gran fretta per anticipare l’eventuale versione dei Dik Dik, che l’anno precedente avevano sbancato con “Senza luce” (A whiter shade of pale). I Camaleonti, famosi per gli scherzi, quella volta ne fecero uno di quasi due milioni di copie vendute.
Ogni parte del libro è accompagnata da una documentazione fotografica di ottima qualità, che mostra il gruppo milanese insieme ai loro colleghi, circondati dai fan, sul palco durante i concerti e in pose pubblicitarie.
Non mancano curiosità, aneddoti e riferimenti storici, come quelli legati alla fortunata incisione di “Mamma mia” scritta da Battisti-Mogol, in cui suonarono anche Dave Summer (ex-Primitives e futuro Camaleonte), Franz di Ciocco e Franco Mussida (Premiata Forneria Marconi).
L’entrata negli anni Settanta passa attraverso “la perdita dell’innocenza dell’Italia”, con la strage della Banca dell’Agricoltura di Milano, ricordata da Livio che, in quel momento, si trovava nelle vicinanze di Piazza Fontana.
All’inizio degli anni Settanta, dopo la fortunata partecipazione al Festival di Sanremo con “Eternità”, in coppia con Ornella Vanoni, il gruppo conosce un calo di popolarità, causato anche dal fenomeno del rock progressive italiano (Area, Pfm, Orme, The Trip, Banco). Il periodo di annebbiamento durerà poco, grazie al successo di brani quali “Come sei bella”, “Perché ti amo”, “Il campo delle fragole”, “Amicizia e amore”.
In quegli anni, il periodo della sperimentazione coincide con l’album “Che aereo stupendo la speranza” al cui interno furono “convinti” a inserire “Cuore di Vetro”, un brano estraneo a quel progetto innovativo.

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“L’ora dell’amore”, cover di “Homburg” dei Procol Harum

Nella parte finale del “racconto” le fotografie sono a colori, si entra negli anni Ottanta e i cambiamenti sono all’ordine del giorno. Nel gruppo escono Gerry Manzoli e Dave Summer (scelte di vita) ed entra il chitarrista Vincenzo Mancuso, con Livio che “passa” al basso. Qualche anno dopo la band rinnoverà il proprio sound con l’ingresso di Massimo Brunetti alle tastiere e Valerio Veronese alla chitarra.
Nel 1993 tornarono a Sanremo insieme a Maurizio Vandelli e i Dik Dik con il brano “Come passa il tempo”, la canzone fu eliminata, ma ottenne un buon successo di pubblico e di vendite.
Nel 1969, sull’onda del grande successo di “L’ora dell’amore”, i Camaleonti sbarcarono negli Usa, ospiti d’onore allo Statler Hilton Hotel di New York, per una serata di “Buon Natale all’italiana”. Il gruppo milanese ritornò in America nel 1978, in una lunga tournée con tappe a Boston, Filadelfia, New York, Toronto, nel 2009 (Canada) e 2010.
Nel 2004, in occasione del quarantennale di attività del gruppo, fu registrato un live poi pubblicato su Dvd, purtroppo non poterono festeggiare la ricorrenza Paolo de Ceglie (il batterista) e Riki Maiocchi, scomparsi a distanza di un mese l’uno dall’altro. Massimo Di Rocco, insegnante di percussioni, fu scelto come nuovo batterista.
Da allora sono passati altri 10 anni e l’attività del gruppo è un po’ “diminuita”, non prima di avere pubblicato un doppio Cd live, avere scritto questo libro e continuato a suonare con successo in giro per l’Italia.
Tonino e Livio ci guidano nel tempo, dal 1964 sino ai giorni nostri, senza mai perdere il contatto con la realtà, grazie all’appassionante racconto della loro vita on the road: “E’ la nostra storia normale, la nostra storia di sempre … la storia di un’idea”.
Il libro contiene un’interessante appendice con “pensieri e parole” di amici e colleghi, la discografia completa e un Cd con due brani inediti: “Storia di un’idea” (musica di Alberto Ferraris e testo di Eliana Vinciguerra) e “Due ali verso un’isola” (musica di Alberto Ferraris e testo di Paolo Denti). Se avete vissuto quell’epoca o se volete conoscerla non perdetevi questo libro, forse il futuro è proprio qui.

LA NOTA
Luci d’angelo

Il Natale è passato, le feste hanno calato il loro sipario discretamente e silenziosamente. Le luci si spengono, ma non ovunque, nella città. In un bellissimo giardino di via Cassoli, piccoli gnomi dispettosi ancora si aggirano fra pini e caprifogli rosso acceso.
Non vogliono smettere di saltellare qua e là, non si rassegnano ancora alla fine di quel periodo che li aveva visti grandi protagonisti, perché, allegri e spensierati, avevano distribuito regali, pacchetti e anche qualche piccolo, ma benevolo, dispetto. Avevano fatto anche qualche scherzetto a Babbo Natale, che era cascato ingenuamente nel tranello da loro preparato all’entrata del camino scoppiettante. La Befana, invece, non ci era cascata (forse perché donna?), proprio no, dopo l’esperienza dell’anno scorso…

luci-angeloL’elegante e austera ghirlanda sulla porta rimane lì con loro, allora, ancora un po’, ad accogliere passanti e sognatori, a dare il benvenuto a chiunque, fermandosi anche per un attimo, abbia voglia di immaginare cosa fanno quegli gnomi del giardino. Alcune candele intarsiate e multiformi costeggiano una fontana ghiacciata, un lampione fioco ma volitivo lascia ombre quasi magiche sull’uscio accogliente. Quegli gnomi sono piccole anime che vogliono trattenere ancora un po’ di gioia e serenità, per distribuirla a chiunque ne voglia e soprattutto a chi, passando, la sappia vedere e cogliere. Per questo stanno lì ancora, per questo aspettano a ritirarsi per preparare il prossimo Natale. Corrono, si rincorrono, scherzano, giocano, ridono, mangiano, fischiettano e canticchiano. C’è tempo per andarsene, perché non aspettare un po’.
Il padrone di casa è sicuramente un uomo generoso perché lascia fare quegli esseri fiabeschi e li rende liberi, perché tiene acceso il suo giardino, perché lascia che luci d’angelo illuminino, per qualche tempo, il cammino di chi abbia ancora bisogno di una scia.

(Fotografie di Simonetta Sandri)

Né con gli dei né con il capitale

Intanto che ogni religione esca dalle nostre scuole. Sia le religioni degli dei, sia le religioni secolari del capitale. È inutile piangere, è inutile spaventarsi, è inutile recriminare. Il fanatismo si combatte con la ragione. Ma se si inculca fin dalla più tenera età che ci sono ragioni superiori alla ragione umana, allora non stupiamoci se in nome di un dio qualunque si può uccidere e dichiarare guerra, sia quello un dio divino o un dio materiale come il denaro.
La religione è da sempre nemica della scuola, perché riconosce una sola scuola, la sua: il catechismo. Ogni religione è contro l’individuo, poiché l’individuo non ha senso se la religione non glielo attribuisce. E poi ci stupiamo?
La nostra scuola è aconfessionale ma non laica, insegnamento della religione e educazione laica non possono coesistere se non in contraddizione.
Se la vita non è conoscibile attraverso la scienza ciò che si studia a scuola a cosa serve se non al secolarismo di un mondo che non conosceremo mai, che non ci appartiene, perché il mondo è un altro, è quello dello spirito, della fede, della teologia, degli dei? È questa l’impossibile coabitazione tra scuola e religione, se non a costo di compromessi che tolgono o valore alla religione o valore alla scienza.
L’aveva scritto, inascoltato, nel 1996, circa vent’anni fa, il filosofo statunitense Samuel P. Huntington nel suo libro “Lo scontro di civiltà e il nuovo ordine mondiale”, tradotto in 39 lingue. I futuri conflitti nel mondo non saranno né economici né ideologici ma culturali, mentre gli stati-nazione resteranno gli attori principali, lo scontro sarà tra civiltà. La civiltà attraversa gli stati-nazione e rappresenta i gruppi di persone che condividono gli stessi valori culturali.
Ma Huntington fu contestato di aver sottovalutato la forza della modernità e della secolarizzazione. Altri affermarono la capacità di far trionfare i valori dell’Occidente nell’arena del mondo. L’ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite, Jean Kirkpatrick osservò che i valori dell’Occidente sarebbero stati innestati in tutte le culture altre: “Huntington non considera quale monumento potente siano la modernità, la scienza, la democrazia, la tecnologia dell’Occidente e il libero mercato. Egli sa che la grande questione per le civiltà non occidentali è poter essere moderne senza essere l’Occidente.”
Ma la risposta più inquietante sul trionfo dell’Occidente venne da Gerard Piel, ex presidente del Scientific American, una delle più antiche e prestigiose riviste di divulgazione scientifica, nel suo articolo dal titolo “L’Occidente è meglio” scrive:” Tutti i popoli del mondo aspirano al modello Occidentale […] Più essi procedono alla loro industrializzazione, più essi abbracceranno il progresso e le idee occidentali di individualismo, liberalismo, costituzionalismo, diritti umani, uguaglianza, libertà, leggi, democrazia e libero mercato. L’educazione di massa, che consegue alla industrializzazione occidentale, produrrà il contributo decisivo”.
Ecco una versione dell’istruzione non laica, altrettanto confessionale quanto una religione. La religione della propria cultura e della propria civiltà. Che impedisce di guardare in faccia con gli strumenti della ragione e dell’intelligenza a quanto ci sta accadendo intorno. Un altro fondamentalismo non differente da quanti uccidono in nome del loro dio.
Da tutto ciò dobbiamo difendere le nostre scuole e i nostri giovani, far sì che mai l’intelligenza e lo sforzo alla comprensione si arenino nelle fallaci illusioni dei miti della superiorità di una religione o di una cultura, mai che tutto ciò possa schiacciare il dubbio, il bisogno di sapere e di ricercare.
È questa la laicità di una scuola, coerente in tutta la sua organizzazione e nei suoi insegnamenti con il compito di crescere generazioni autonome nel pensiero da ogni condizionamento ideologico, morale o religioso, cacciando ogni virus in grado di minacciare la libertà, soprattutto delle menti più giovani, da ogni sorte di incubo irrazionale.
Terrificante è il solo pensare di affrontare la deriva del fanatismo religioso con il fanatismo dell’Occidente, di un Occidente che si proponga di dominare sulle culture e le civiltà del mondo, di un Occidente contro tutti.
Molte delle religioni del mondo, nessuna esclusa, contengono germi di fanatismo che possono portare allo scontro di civiltà paventato da Huntington. Tutti i fondamentalismi ritengono che la modernità e la secolarizzazione degli stati siano la causa della defezione dalle dottrine religiose. Uno dei loro obiettivi è ristabilire lo stato teocratico, governato dalle leggi della religione e della teologia.
Ma occorre anche liberarci dal fanatismo della religione del capitale umano, per cui lo scopo delle nostre esistenze dovrebbe risiedere nei mercati, nell’accumulare ricchezze e nella crescita economica.
Se riflettiamo bene non è molto differente da quello delle religioni che considerano la vita come mezzo per realizzare la volontà di un dio o degli dei. Solo che il nostro dio è molto materiale e risiede nei beni di consumo.
Se questi fossero i valori, il modello di educazione che l’Occidente intende globalizzare nel mondo, dovremmo veramente preparare noi e i nostri figli ad affrontare uno scontro di civiltà.
Ma la ragione nel mare dell’irrazionalità può ancora trionfare. Dipende da noi, dalle nostre scuole.
C’è solo una religione a cui dobbiamo educare i nostri giovani, pienamente laica, una religione nel significato etimologico della parola, di unire insieme, di legame che unisce gli uomini in una comunità civile.
La religione della giustizia sociale, la religione dell’uguaglianza di tutti di fronte alla ricchezza, allo star bene, alla libertà dal bisogno e dallo sfruttamento. L’idea che il mondo e i suoi beni non sono solo di qualcuno, ma appartengono allo stesso modo a tutti. Che non abbiamo bisogno di difendere questa cultura o quella religione, ma il valore inestimabile di ogni vita che si muove su questa Terra, che lo scopo della vita non è accumulare ma condividere, distribuire tra i miliardi che siamo, perché nessuna condizione sociale di uno solo tra noi possa essere diversa da quella degli altri, far parti diseguali per essere uguali, per dirla parafrasando don Milani.
Solo questa sarà la lotta che ci potrà vedere vincenti contro ogni fanatismo, contro ogni integralismo religioso o meno.
Intanto perché non incominciamo a lasciar fuori dalle scuole dei nostri figli qualunque religione, quella degli dei e quella del capitale, insegniamogli ad essere laici, ad avere il pensiero libero da ogni ombra irrazionale.

IMMAGINARIO
Alla fine del mondo.
La foto di oggi…

Un ponticello che porta su una zolla di prato in mezzo all’acqua. E’ un’immagine che sembra arrivare dalla fine del mondo e affacciarsi su un mondo nuovo, natura selvaggia e incontaminata di chissà dove. In realtà questo paesaggio e questa natura sono a poca distanza da noi, a Valle Campo, un luogo di acqua salmastra, fenicotteri rosa e aria che si raggiungono con guida ed escursioni da prenotare nelle valli di Comacchio, vicino al Lido di Spina. Racconta questi posti l’ariosa fotografia naturalistica di Luca Zampini. (Giorgia Mazzotti)

OGGI – IMMAGINARIO FOTOGRAFIA

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Valle Campo a Comacchio (foto di LUCA ZAMPINI)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

GERMOGLI
Il giornalismo secondo il Presidente.
l’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

giorgio-napolitano
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana

La riflessione verso un mestiere importante e sensibile, di un Presidente che sta per lasciare il suo incarico salutando le Istituzioni.

“Se il giornalismo è cieco vede solo le ombre. Se il giornalista non è cieco vedrà anche le luci”. (Giorgio Napolitano)

ACCORDI
Bimbe kamikaze.
Il brano musicale di oggi

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

rengaIn Nigeria altre due bambine vengono utilizzate per attentati kamikaze.

“Angelo, prenditi cura di lei / Lei non sa vedere al di là di quello che dà / E tutto il dolore / Che grida dal mondo / Diventa un rumore / Che scava, profondo… Nel silenzio di una lacrima”.

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Francesco Renga, Angelo