Skip to main content

Giorno: 21 Gennaio 2015

LA STORIA
Si vendono sogni…

da PIETROBURGO – Irina e Anna passano le loro lunghe giornate nella stessa piazza pietroburghese, una di fronte all’altra, una simile all’altra. Sono lì da vent’anni ormai, tutti i giorni, ogni giorno, sempre uguali, sempre gli stessi vestiti, stessi guanti, calze, scarpe, berretti e pensieri. Un grande ombrello a righe le ripara da sole, pioggia neve, sempre lui, sempre lo stesso, imperterrito, forte e sicuro. Quando una tossisce, l’altra la segue, quando una mangia, l’altra fa lo stesso, quando una parla, l’altra replica. Vendono escursioni, il sogno romantico di molti turisti che cercano nella Neva un momento di libertà, un’evasione a lungo attesa dalle preoccupazioni quotidiane. Il corpo si alleggerisce, e di riflesso la mente, un’atmosfera ideale per riconquistare armonia e pace. Irina e Anna ormai riconoscono da un primo sguardo le coppie di innamorati pronte a imbarcarsi per le loro escursioni. Un cenno fra di loro e via, si spartiscono i clienti, in una complicità indescrivibile capace di orientare giovani e anziani verso l’una o verso l’altra. I maestosi palazzi sfileranno sotto gli occhi attenti dei turisti disponibili solo a immagazzinare luci e sogni. Il brillio di vetri e palazzi, sulle sponde del fiume, accarezzerà la sera di quelle coppie, lo sfavillio delle pareti degli edifici e dei negozi riccamente addobbati risveglierà le loro mattinate ancora addormentate. Promesse di buonumore, di magie inattese, di favole da raccontare e da immaginare, di note dolci da ascoltare, di momenti da ricordare, questo sono le parole di Irina e Anna, le due anziane signore che ci accolgono a braccia aperte. Il vento del battello sarà quasi un piccolo lifting al nostro viso stanco e disilluso, un alito di natura che spettinerà i nostri pensieri un po’ provati. Siamo tutti più belli se respiriamo l’aria del fiume e del suo ondeggiamento leggero, quasi a disintossicarci da tanto fumo e veleno che ci avvolgono negli ultimi tempi. Le strade inquinate ci soffocano, la fretta spesso inutile ci affanna, abbiamo bisogno dell’abbraccio avvolgente del fiume per rilassarci un po’ e ricominciare. Apriamo le nostre menti, allora, accogliamo la brezza che ci suggerisce e sussurra qualcosa, espandiamo i nostri orizzonti scoprendo anche le virtù del saper ricevere e donare e la dignità della natura. Non corriamo, fermiamoci un momento, come se fossimo un profumato ed elegante fiore di loto. Quel fiume sarà una sorgente di luce e d’energia, almeno per un po’, per noi uomini e donne maturi ma spesso un po’ persi e confusi. E Irina e Anna questo lo sanno bene. Ecco perché sono lì, da sempre, a vendere sogni. Un biglietto, e via, missione possibile.

Economia, incontro oggi a Bologna tra Regione e Tavolo regionale imprenditoria

da: ufficio stampa giumta regionale Emilia-Romagna

“Abbiamo voglia di confrontarci e decidere rapidamente. Il confronto è la cifra del nostro operare ma non deve mai essere un ostacolo alla velocità e al ritmo con cui attuiamo gli obiettivi”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini incontrando, oggi a Bologna, il Tavolo regionale dell’imprenditoria, che riunisce 13 associazioni del commercio, artigianato, cooperazione e agricoltura, rappresentanti oltre 340 mila imprese. All’incontro insieme al presidente Bonaccini anche la vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini, l’assessore alle Attività produttive e Ricostruzione post sisma Palma Costi e l’assessore al Coordinamento delle Politiche europee allo sviluppo e Lavoro Patrizio Bianchi.
I rappresentanti del Tavolo regionale dell’imprenditoria hanno illustrato una loro piattaforma su politiche attive del lavoro, credito, fiscalità, innovazione e ricerca, infrastrutture, riforme e legalità, mentre la Giunta sui temi socio economici ha anticipato alcune delle linee di indirizzo della legislatura.
“Quella che si è aperta con X Legislatura, sarà una stagione di riforme – ha aggiunto il presidente Bonaccini – che dovrà posizionare l’Emilia-Romagna nel posto che gli compete in Europa e nel mondo. La Regione, gli enti locali e il sistema socio-economico debbono fare un passo avanti assieme affinché l’Emilia Romagna vada domani meglio di ieri”.

Coldiretti: una pubblicazione per fare il punto sulla riforma Pac

da: ufficio stampa Coldiretti

Il libretto, messo a punto a livello nazionale dall’area economica della Confederazione Nazionale Coldiretti, presenta lo stato delle norme e degli adempimenti che gli agricoltori italiani devono adottare nell’ambito del sostegno alle imprese agricole.

Lo scorso 1° agosto 2014 l’Italia, insieme agli altri Stati membri dell’Ue, ha comunicato alla Commissione europea le proprie scelte nazionali relative all’applicazione della Pac per il periodo di programmazione 2014-2020 (anche se la nuova Pacsarà effettivamente operativa a partire dal 2015). E’ stata l’ultima tappa di un lungo percorso negoziale iniziato quattro anni fa, quando nel novembre del 2010 fu presentata la prima proposta di riforma della Pac voluta dall’allora commissario all’Agricoltura Dacian Ciolos.

Ora, finalmente, abbiamo la nuova Pac e, come sempre accade, il pacchetto finalepresenta luci e ombre, a seconda dei punti di vista. Tuttavia, nonostante le proposte iniziali non fossero certo favorevoli all’Italia, alla fine il risultato è accettabile, anche grazie al forte presidio che Coldiretti ha assicurato sia nel negoziato a livello europeo che, soprattutto, in quello relativo alle scelte nazionali.

L’obiettivo principale della nuova Pac è quello di rendere più selettivo il sostegno agli agricoltori: sia rispetto alla platea dei beneficiari, d’ora in poi ristretta ai soli “agricoltori attivi”, sia rispetto alle situazioni o ai comportamenti meritevoli di sostegno, attraverso lo “spacchettamento” del vecchio pagamento unico aziendale in un menù di sette diversi possibili pagamenti, tra i quali gli Stati membri hanno scelto quali attivare e per quale ammontare.

Dunque, avremo una Pac più selettiva ma, proprio per questo, ancora più complessa, forse anche troppo. In risposta a tale complessità, più che in passato, c’è la necessità di una guida per rispondere correttamente ai vincoli e soprattutto per usare al meglio le tante opportunità della nuova normativa. Coldiretti ha già prodotto, attraverso il Gruppo 2013, un quaderno contenente un’analisi economica approfondita sulla nuova Pac: si tratta del volume La nuova Pac 2014-20: ledecisioni dell’UE e le scelte nazionali, a cura di Fabrizio De Filippis, liberamente scaricabile dal sito www.gruppo2013.it/Pagine/default.aspx.

Ma insieme alle analisi approfondite, adatte agli specialisti e agli addetti ai lavori, è necessario poter disporre anche di strumenti d’informazione operativa per gli agricoltori. E’ per questo che Coldiretti ha preparato anche una guida scaricabile dal sito internet www.ilpuntocoldiretti.it, pensata per offrire in poche pagine, in modo semplice e accessibile a tutti ma con la dovuta completezza, le principali linee operative per le imprese agricole, in modo che ciascuno sia in grado, se non di avere già tutte le risposte, almeno di formulare in modo corretto le domande da porsi.

Ovviamente,trattandosi di una elaborazione a livello nazionale, i tecnici del CAA Coldiretti – Impresa Verde, sono a disposizione presso gli uffici di zona di tutta la provincia per supportare le aziende ferraresi nelle scelte e nelleelaborazioni di dettaglio per il nostro territorio.

Bonaccini e Corsini ricevono i sindaci del comprensorio del Cimone

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Comprensorio del Cimone: Bonaccini e Corsini incontrano i sindaci. Confermate le risorse a sostegno del comparto turistico. Presto un piano strategico e una Conferenza regionale sulla montagna

Il Comprensorio turistico del Cimone, le problematiche legate allo sviluppo, agli investimenti e al rilancio dell’offerta turistica, sono state al centro dell’incontro che si è svolto questa mattina nella sede della Regione Emilia-Romagna e al quale hanno preso parte: il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, la presidente di Ervet Elisa Valeriani, la consigliera regionale Luciana Serri, il presidente della Provincia di Modena Giancarlo Muzzarelli e i sindaci: di Pavullo sul Frignano Romano Canovi, di Sestola Marco Bonucci, di Montecreto Leandro Bonucchi, di Riolunato Daniela Contri e di Fanano Stefano Muzzarelli.

“Un’incontro molto positivo – come lo hanno definito il Presidente e l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini – in cui la Regione si è impegnata, nonostante il quadro di tagli previsto dal Governo, a confermare anche per 2015 l’impegno finanziario per sostenere l’economia produttiva legata al Comprensorio del Cimone”. “In particolare – hanno aggiunto Bonaccini e Corsini- si prevede di elaborare un piano strategico economico-finanziario, che sarà sviluppato da Ervet in collaborazione con i Comuni e le realtà turistiche locali, tale da prefigurare per i prossimi anni un rilancio del Comprensorio, alla luce anche della revisione della legge regionale n.7 sul turismo”.

Le tematiche della montagna saranno poi affrontate in maniera trasversale (incrociando gli assessorati alle attività produttive, agricoltura, cultura, ecc.) nella Conferenza regionale sulla montagna, che la Regione organizzerà prima dell’estate.

provincia-ferrara

Avviata in Consiglio provinciale la discussione sul bilancio 2015

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Il Consiglio provinciale affronta il problema del bilancio 2015.
Problema dovuto essenzialmente al fatto che, stando così le cose, i conti presentano uno sbilancio di 3 milioni e 300mila euro.
Risultato che si ottiene mettendo insieme il quadro delle entrate, cioè 44 milioni e 138mila (già depurate dei 6,6 milioni di tagli imposti dalla legge di stabilità), con quello delle spese, di 47 milioni e 447mila euro.
Un passivo che, però, potrebbe essere ridotto con il verificarsi di due condizioni.
La prima consiste nell’impegno dello Stato di finanziare le Province con 60 milioni per sostenere i costi dei Centri per l’impiego. Misura che per Ferrara potrebbe tradursi in circa due milioni.
A questo risparmio va aggiunto quello effettivo che nell’anno in corso la Provincia estense può realizzare in caso di pensionamento di parte dei 55 dipendenti da collocare a riposo in un biennio. Ragionamento equivalente a 489mila euro, che rimangono nelle casse del Castello Estense.
Se si sommano i risparmi statali e quelli della quota pensionamenti 2015, lo squilibrio dell’esercizio in corso si riduce a 818mila euro.
A questi però vanno sommati 402mila euro di entrate che la legge obbliga a destinare sul fronte investimenti.
In totale, quindi, mancherebbero 1,2 milioni per chiudere il 2015 in pareggio.
La domanda a questo punto è come fare per ristabilire l’equilibrio dei conti.
Tre sono le leve che si possono usare.
La prima soluzione consiste nello slittamento di un anno per il pagamento delle rate mutui, contratti con la Cassa depositi e prestiti. Misura consentita ancora per i territori colpiti dal sisma 2012.
Se si azionasse questa leva il bilancio 2015 potrebbe chiudersi addirittura con un avanzo di 1,8 milioni.
La seconda strada consiste in un aumento dell’Ipt (imposta provinciale di trascrizione sui veicoli).
Ora la Provincia di Ferrara applica l’aliquota del 15 per cento, fra le più basse non solo su scala regionale ma in Italia. La normativa consente di arrivare fino al 30 per cento, il che si tradurrebbe in maggiori entrate per 900mila euro. Se a questi si sommano 300mila di slittamento mutui, l’anno può chiudersi in pareggio.
La terza ipotesi comprende il problema di 3 milioni e 50mila euro di spese d’investimento da finanziare, che si potrebbero coprire con l’avanzo di 1,8 milioni (ricorrendo allo slittamento rate mutui), 900mila da eventuali nuovi introiti Ipt e 350mila di nuovi mutui.
La discussione è avviata, a patto però che sia recepito l’emendamento suggerito da Upi nazionale al decreto milleproroghe, attualmente in fase di conversione in legge in Parlamento, per consentire alle Province di chiudere per ora solo il 2015 senza dover approvare anche il triennale.
Il motivo è che le riduzioni previste per gli enti intermedi riformati dalla legge Delrio sono di un miliardo all’anno fino ai tre complessivi nel 2017. Questo significa che se per la Provincia di Ferrara i tagli 2015 sono di 6,6 milioni, nel 2016 saranno il doppio e il terzo anno il triplo.
In questo contesto sarebbe oggettivamente impossibile per qualsiasi Provincia pensare di chiudere in pareggio anche il bilancio triennale.

Presidente A.N.B.I. Vincenzi: “La legge sul consumo di suolo obbligherà a schierarsi. Il 5 febbraio i consorzi di bonifica confermeranno da che parte stanno”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

“Salutiamo con soddisfazione la stesura del testo definitivo di base della legge sul consumo del suolo ora in discussione alle Commissioni Agricoltura ed Ambiente della Camera dei Deputati. Oltre ad un fin qui impervio iter legislativo, preoccupa la dichiarazione dell’ex ministro Catania, ispiratore del provvedimento, che paventa come alcune integrazioni inserite dai relatori possano avere effetti contrari allo spirito della legge. Come afferma anche lui, adesso si vedrà davvero chi vuole approvare una legge seria e rigorosa!”
A dichiararlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.).
“Al proposito – prosegue – Giovedì 5 Febbraio presenteremo ufficialmente, nella sala della Presidenza del Consiglio a Roma, i dati dell’annuale report sulle opere necessarie per ridurre il rischio idrogeologico nel Paese. Sarà la testimonianza del quotidiano lavoro dei Consorzi di bonifica per #italiasicura ma, soprattutto, sarà la prova provata della necessità di scelte indifferibili per il futuro dell’Italia, la cui ripresa è penalizzata anche da scelte urbanistiche dissennate e dalla piaga dell’abusivismo edilizio. La tutela del territorio – conclude Vincenzi – non è alternativa, ma complementare allo sviluppo economico nel nuovo modello di Paese, che vogliamo contribuire a realizzare.”

Prima nazionale dello spettacolo/concerto “Guccio!”

da: organizzatori

Grande , unico e imperdibile appuntamento sabato prossimo, 24 gennaio al Teatro De Micheli di Copparo (Fe). Andrà in scena infatti la Prima Nazionale dello spettacolo/concerto dal titolo ‘GUCCIO!’. Spettacolo sull’ Opera musicale di Francesco Guccini ideato da Giuseppe Gandini e Roberto Manuzzi e diretto da Gandini. In scena gli attori Valentina Bruscoli, Giuseppe Gandini e Filippo Sandon e i musicisti Roberto Manuzzi, Antonello d’Urso e il cantante Germano Bonaveri. La drammaturgia, scritta ad hoc da Giuseppe Gandini, racconta di una improbabile coppia che si ritrova nel 1996 ad un concerto di Guccini. Lui è un fan sfegatato, Lei non lo conosce nemmeno, ma accetta l’invito e va al concerto per assecondare Lui, suo simpatico compagno di Università alla Facoltà di Lettere di Bologna. Tra loro NON succederà assolutamente nulla, ma dopo il concerto nulla sarà come prima: QUELLO CHE NON accade viene guccinianamente raccontato come assai rilevante (e divertente) per la vita reale. Il tutto intervallato da grandi classici del cantante emiliano come ‘Il Vecchio e il Bambino’ e ‘la Locomotiva’, magistralmente interpretati da Roberto Manuzzi (25 anni di tour con Guccini), Antonello d’Urso (bravissimo chitarrista) e dal cantante bolognese Germano Bonaveri.

Veramente un appuntamento da non perdere ore 21, prevendita al teatro

Nuove risorse sul territorio dal GAL Delta 2000: assegnati ulteriori 800.000 euro al Piano di Azione Locale Leader, 21 progetti finanziati

da: ufficio stampa GAL Delta 2000

Il GAL DELTA 2000 ha recentemente approvato le graduatorie relative a due bandi attivati nello scorso novembre, grazie alle risorse aggiuntive ricevute dalla Regione Emilia-Romagna (per oltre 684.000,00 euro) come Gal più virtuoso a livello di grado di utilizzo delle risorse sulla dotazione finanziaria. Il GAL DELTA 2000 da € 10.306.600,00 assegnati in origine, ha finanziato progetti per un ammontare complessivo di contributo pari a oltre 12.500.000,00 euro, impegnando quindi il 122% del budget assegnato. Questa progettualità territoriale è stata premiata dalla Regione Emilia-Romagna, che ha destinato al PAL Leader gestito dal GAL DELTA 2000 le ulteriori risorse che le hanno consentito di aprire due ulteriori bandi pubblici che in soli tre mesi hanno portato alla presentazione di un totale di 71 progetti per un ammontare complessivo di contributo richiesto pari a oltre 3 milioni di euro e l’attivazione di investimenti complessivi pari a oltre 7 milioni di euro. Un segnale, questo, molto importate per il territorio del Delta visto e considerato il periodo di crisi che i vari settori stanno attraversando e le problematiche legate alla “spending revue” per gli enti locali, soprattutto i Comuni.

Con le risorse straordinarie ricevute, il Gal ha pertanto attivato due nuovi bandi in attuazione dell’approccio Leader, all’interno del Programma regionale di Sviluppo Rurale: il primo destinato alle aziende agricole per incentivare l’ammodernamento delle dotazioni; il secondo destinato agli enti pubblici per sostenere progetti finalizzati alla messa in rete del sistema dei percorsi e dei circuiti turistici che interessano il territorio del Delta emiliano-romagnolo.

La risposta degli agricoltori non si è fatta attendere, con la presentazione di 60 progetti e anche i Comuni interessati a sistemare percorsi eco turistici hanno presentato 11 progetti. Le risorse assegnate al GAL DELTA 2000 a seguito del processo istruttorio hanno consentito di finanziarie 14 progetti agli agricoltori e cinque progetti agli enti locali (in particolare: Cervia per l’ecomuseo del Sale e del Mare, Bagnacavallo per il percorso sul Naviglio Zanelli, Argenta per la fruizione dell’area di Campotto, Mesola per itinerari ecoturistici a Bosco Mesola, Codigoro per un percorso cicloturistico nei pressi dell’Abbazia di Pomposa).

Per gli altri progetti ammessi, ma non finanziati a causa dell’esaurimento dei fondi, il GAL DELTA 2000 ha già attivato i referenti regionali per poter eventualmente utilizzare ulteriori fondi residui dall’attuazione del Piano di Sviluppo rurale regionale.

Inoltre, grazie a risorse residue maturate da economie in fase di attuazione del Piano di Azione Locale Leader, il GAL DELTA 2000 ha finanziato ulteriori tre progetti per un importo complessivo pari a € 78.800,00 con i Comuni di Mesola, Argenta e Cervia attraverso il progetto “Educare la sostenibilità” (Misura 412 – Qualificazione ambientale e territoriale – Azione 6 – Specifica Leader di attuazione di strategie integrate e multisettoriali”) al fine di sostenere percorsi di sensibilizzazione alla sostenibilità nei confronti della popolazione locale per incentivare percorsi partecipativi legati all’affermazione di realtà ecomuseali già avviate (come ad Argenta e Bosco Mesola) o che stanno iniziando (come a Cervia).

In totale sono stati concessi oltre € 800.000,00 per nuovi progetti che saranno realizzati nel Delta emiliano-romagnolo entro aprile 2015.

“Il Gal Delta 2000 non è efficace solo nell’attività di utilizzo e rendicontazione dei fondi – spiega soddisfatto il presidente, Lorenzo Marchesini – ma anche nello stimolare e raccogliere dal territorio i bisogni e le progettualità. In buona sostanza si è dimostrato che l’approccio partecipativo e di animazione territoriale è effettivamente capace di stimolare investimenti pubblici e privati con il supporto dei finanziamenti eurpei. Con la nuova stagione di fondi europei auspichiamo che queste modalità vengano estese e le buone prassi premiate.”

Giovani imprenditori e imprese si incontrano Protagoniste giovani aziende innovative

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Appuntamento alla Caffetteria Ice Pop di Portomaggiore il 23 gennaio, organizzato dall’Area Cna e dal Gruppo Giovani Imprenditori

Venerdì 23 gennaio, alle ore 18, presso la Caffetteria Pasticceria Ice Pop di Portomaggiore (piazza Giovanni XXIII, 10/a), “Giovani imprese si fanno conoscere”, appuntamento per tutti i giovani imprenditori che desiderano incontrarsi, scambiarsi informazioni e pareri sulla propria attività e problematiche comuni. L’iniziativa, promossa dall’Area Cna Argenta – Portomaggiore e dal Gruppo Giovani Imprenditori Cna, si aprirà con una panoramica sulle opportunità di contributo e incentivazione alle imprese e sulle offerte formative del sistema Cna – Ecipar, quindi seguiranno gli interventi di alcuni giovani imprenditori che parleranno della loro attività: Cromia Fx srl (Portomaggiore), Le Reves de MoMa di Monia Masperi (Argenta), Atelier Cerimonies et Bonbonniere di Barbara Mauro (Argenta), Digital Ghost di Auro Gherardini (Argenta) e T2 Distribution srl (Argenta). Seguirà un aperitivo, durante il quale sarà possibile approfondire meglio le tematiche proposte dalle giovani imprese e scambiarsi idee e informazioni.
“Conoscere e conoscersi è l’obiettivo di questo incontro”, spiega Matteo Fabbri, presidente del Gruppo provinciale Giovani imprenditori della Cna. “Quella di venerdì – prosegue – è una opportunità interessante per fare rete, ricevere informazioni utili, scambiarsi idee ed esperienze e anche, perché no?, scoprire che nel proprio territorio operano aziende innovative, create da giovani, che fanno cose apprezzate dai mercati esportandole in Europa e nel mondo”. Le attività delle aziende che si presentano alla Caffetteria Ice Pop venerdì pomeriggio, dirette prevalentemente da giovani imprenditori, vanno dalle stampe artistiche su tessuti, alla organizzazione di eventi ed wedding planner, dalla fornitura di servizi informatici alla produzione artigianale di gioielli e bigiotteria, fino alla produzione di strumenti e oggetti per la pesca.

Giovedì 22 Gennaio al Teatro Comunale di Ferrara, Antonio Albanese in “Personaggi”

da CAOS Organizzazione Spettacoli S.r.l.

E’ grande attesa per lo spettacolo con Antonio Albanese che si terrà giovedì 22 gennaio alle ore 21,00 al Teatro Comunale di Ferrara grazie a CAOS Organizzazione Spettacoli.

Che cosa hanno in comune i mille volti con i quali Antonio Albanese racconta il presente? L’umanità.
La realtà diventa teatro attraverso Epifanio, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego, maschere e insieme prototipi della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa, nell’amico del cuore, in noi stessi.
Lo spettacolo “Personaggi” riunisce alcuni tra i volti più noti creati da Antonio Albanese: dall’immigrato che non riesce a inserirsi al Nord, all’imprenditore che lavora 16 ore al giorno, dal sommelier serafico nel decantare il vino, al candidato politico poco onesto, dal visionario Ottimista “abitante di un mondo perfetto” al tenero Epifanio e i suoi sogni internazionali.

“Personaggi” appunto che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dove la nevrosi, l’alienazione, il soliloquio nei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l’ottimismo insensato e il vuoto ideologico contribuiscono a tessere la trama scritta da Michele Serra e Antonio Albanese. In scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Maschere irriverenti e grottesche specchio di una realtà guardata con occhio attento a carpirne i difetti, le abitudini e i tic. Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine anche la poesia trova posto. Un recital che racconta, con corrosiva comicità e ritmo serrato, un mondo popolato da personaggi tipici del nostro tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicità.

“Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri, un po’ più forti, vorrei abbracciarli tutti. La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre.” Antonio Albanese

Si ricorda che gli ultimissimi biglietti disponibili sono in vendita presso:

la Biglietteria del Teatro Comunale di Ferrara (Corso Martiri della Libertà 5 – FE) – telefono 0532 202675 – Orario di apertura: dal lunedì al venerdì ore 15,30-19,00 e il giorno dello spettacolo sino alle ore 21:00

Per informazioni: 0532 202675

Emissioni in atmosfera del forno crematorio

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

I Servizi Cimiteriali (Gecim) hanno pubblicato sul loro sito internet, nella sezione Amministrazione Trasparente, i risultati dei controlli sulle emissioni in atmosfera del forno crematorio. I dati si riferiscono alle emissioni in atmosfera effettuate a seguito della messa a regime dell’impianto, con analisi effettuate i giorni 10 – 15 e 19 dicembre 2014.

Dai risultati risulta che i valori di concentrazione degli inquinanti sono inferiori ai limiti previsti dall’Autorizzazione Unica Ambientale rilasciata dalla Provincia di Ferrara nel 2014.

Le analisi verranno periodicamente affisse in bacheca all’interno del Giardino della Cremazione e pubblicate sul sito www.gecim.it sempre a disposizione della cittadinanza.

Inoltre la società Gecim, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Copparo, sta programmando delle giornate di informazione alla cittadinanza nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza.

IL DIBATTITO
Pedonalizzare corso Martiri e trasformare le ‘Duchesse’, no al Panfilio e all’abbattimento dei grattacieli

Sì alla pedonalizzazione di corso Martiri e piazza Savonarola e sì anche alla trasformazione del Giardino delle duchesse. No alla riapertura del canale Panfilio e all’abbattimento dei grattacieli. I ferraresi che lunedì in biblioteca Ariostea hanno partecipato all’iniziativa organizzata dal nostro giornale, dopo avere ascoltato le tesi formulate a sostegno e in dissenso alle quattro proposte in discussione, alla fine hanno emesso il loro verdetto. Si tratta ovviamente solo di un indicatore di umori, senza alcuna ulteriore pretesa. Erano una settantina i presenti e non tutti hanno votato. Ma ciò che conta è che si sia discusso e ci sia confrontati con rispetto di tutte le opinioni.
L’incontro è risultato vivace e divertente. Il susseguirsi degli interventi è stato seguito con interesse.Per primo ha preso la parola Fausto Natali, responsabile delle attività culturali della biblioteca, che ha propiziato questa serie di incontri con Ferraraitalia che vanno sotto il titolo di “Chiavi di lettura”, poi Elettra Testi nei panni della ‘Signora snob’ ha tratteggiato i vezzi dei concittadini con la sua consueta ed esilarante verve in un affresco ricco di colore. E’ toccato al direttore Sergio Gessi spiegare le regole del gioco e cucire fra loro i vari interventi, animati dai filmati di Stefania Andreotti, dalle immagine contemporanee e storiche raccolte da Andrea Vincenzi, dalle letture selezionate da Giorgia Pizzirani e declamate da Sara Cambioli.

chiavi-lettura-ferraraitalia
Il pubblico e Stefania Andreotti impegnata nelle riprese video

Fra i presenti anche alcuni ‘addetti ai lavori’: il presidente di Italia nostra Andrea Malacarne, gli architetti Michele Pastore, Lidia Spano e Sergio Fortini (cui sono state affidate le conclusioni), la professoressa Anna Maria Visser consulente del Mibact. Un’ideale partecipazione ha manifestato l’assessore all’Urbanistica Roberta Fusari, trattenuta in Consiglio comunale.

I casi posti all’attenzione della ‘giuria popolare’ erano quattro. “Ferrara vs Ferrara: le controverse proposte per il rilancio della città estense” è il titolo scelto, che con leggerezza alludeva a un dibattito cittadino sempre aperto e irrisolto. Da questo carattere tipico ha preso lo spunto il corsivo dell’arguto Andrea Poli, significativamente intitolato “Ferrara e la poetica del non finito” [leggi].

Della questione grattacielo (sì o no all’abbattimento) si sono occupati Monica Forti, favorevole alla demolizione e Andrea Cirelli, contrario. Sul Panfilio si sono contrapposte le opinioni di Stefania Andreotti (per la riapertura) e Marco Contini (contrario). Del Giardino delle duchesse hanno dibattuto Raffaele Mosca (fautore di una significativa riprogettazione anche in termini di ‘arredo’) e Giorgia Pizzirani (sostenitrice del profilo ‘minimal’ attuale). Infine il caso forse più caldo del momento, recentemente riportato all’attenzione della pubblica opinione dallo stesso sindaco Tiziano Tagliani: quello di corso Martiri e piazza Savonarola per il quale Sara Cambioli ha proposto la pedonalizzazione nel rispetto del patrimonio monumentale della città, mentre Sergio Gessi, in contrasto con i propri convincimenti, dovendo sostituire un testimone assente ha sostenuto per ‘dovere d’ufficio’ le ragioni della civile coabitazione fra auto, pedoni e ciclisti.
Come per ogni italica votazione c’è stato un po’ di caos alle urne, qualche fraintendimento, richieste di riconteggio e un significativo numero di astenuti. Tutto secondo copione, fra il divertimento generale.
La chiusura è stata affidata alle riflessioni di Gianni Venturi e dell’architetto Sergio Fortini che ha ragionato degli spazi attorno ai quali si costruisce l’urbana quotidianità.

I materiali saranno presto resi disponibili sul nostro quotidiano web. Gli spunti emersi dall’incontro saranno oggetto di più articolati approfondimenti. Il dibattito, ovviamente, continua.

ferraraitalia-chiavi-di-lettura
Fausto Natali
ferraraitalia-chiavi-di-lettura
Giorgia Pizzirani, Sara Cambioli e Sergio Gessi
ferraraitalia-chiavi-di-lettura
Elettra Testi
ferraraitalia-chiavi-di-lettura
Il pubblico durante una votazione
ferraraitalia-chiavi-di-lettura
Andrea Poli con Andrea Vincenzi
ferraraitalia-chiavi-di-lettura
Il pubblico presente in biblioteca con Andrea Cirelli e Alessandra Chiappini in primo piano
ferraraitalia-chiavi-di-lettura
Raffaele Mosca
ferraraitalia-chiavi-di-lettura
Gianni Venturi
ferraraitalia-chiavi-di-lettura
Sergio Fortini

La Questione Energetica Italiana’ al centro del secondo appuntamento dei Venerdì dell’Universo. Il 23 gennaio con Alberto Rotondi

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Secondo appuntamento venerdì 23 gennaio alle ore 21 alla Sala Estense, (piazza Municipale), con “I Venerdì dell’Universo”, storica rassegna di seminari scientifici su Astronomia e Fisica, che si svolgono da gennaio a marzo, organizzati dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Gruppo Astrofili Ferraresi “Columbia“, Coop. Sociale Camelot e La Terra dell’Orso.
Relatore di questo appuntamento sarà Alberto Rotondi, Professore ordinario di Fisica Nucleare dell’Università di Pavia e Ricercatore al CERN di Ginevra, che terrà la conferenza “La Questione Energetica Italiana”.
“Ad essere illustrati – ci anticipa Rotondi – saranno la produzione ed il consumo di energia in Italia, tenendo conto del panorama mondiale e dei tre aspetti fondamentali che caratterizzano ogni sistema energetico: le fonti, i costi e gli effetti sull’ambiente. Discuteremo di fonti fossili, geotermiche, rinnovabili, cercando di delineare, soprattutto per l’Italia e l’Europa, uno scenario plausibile per i prossimi 20-30 anni. Il taglio generale della discussione sarà basato sugli aspetti fisici dei problemi, così come appaiono nella letteratura scientifica più autorevole, mostrando come molti degli slogan e dei fatti, dati per scontati nel dibattito attuale sui mezzi di comunicazione, risultino in realtà molto più problematici e complicati, se esaminati sotto questa luce”.
Anche quest’anno gli appuntamenti sono trasmessi in diretta streaming all’indirizzo http://www.fe.infn.it/venerdi/streaming e inoltre è attivo l’indirizzo mail venerdiuniverso@fe.infn.it a disposizione di chiunque voglia rivolgere domande.

Il programma, gli abstract ed il profilo biografico dei relatori sono disponibili su www.unife.it nella sezione dedicata agli incontri scientifici

Lavoro, workshop e tavola rotonda sull’incontro tra managerialità e imprenditoria

da: Federmanager Ferrara

Intervengono realtà economiche, associazioni ed istituzioni. Si parla del percorso da manager a imprenditore e degli strumenti operativi a disposizione di PMI, Start Up e Manager

Ferrara, 21 gennaio 2015 – Sabato mattina 24 gennaio, a partire dalle 9.30, è in programma presso il Castello Estense di Ferrara il secondo appuntamento con il workshop “Da Manager a Imprenditore: percorsi e opportunità”, promosso fa Federmanager, Associazione dei dirigenti aziendali di Ferrara e Provincia con il patrocinio di Unindustria Ferrara.
E’ prevista una tavola rotonda sul tema “PMI/Start Up e Manager: strumenti operativi per colmare il gap tra domanda ed offerta”, moderata da Giorgio Amadori, Federmanager Ferrara. Intervengono Caterina Ferri, Assessore Ambiente, Lavoro, Attività Produttive, Sviluppo Territoriale del Comune di Ferrara, Simonetta Monica Talmelli, Vice Presidente Unindustria Ferrara, Chiara Franceschini, SIPRO Ferrara, Stefania Corsi, Direttore Consorzio Futuro in Ricerca di Ferrara ed Eliana Grossi, Presidente Federmanager Bologna.
Al fine di introdurre i temi della tavola rotonda, sono previsti gli interventi di Angelo Profili e Nicola Gasparoni, Partners at Expense Reduction Analysts, su “L’opportunità di un contratto di franchising applicato alla consulenza. Condizioni generali e case study: Expense Reduction Analysts”, Marco Scoponi, docente presso il Dipartimento di Chimica Università degli Studi di Ferrara, su “Le Start up: un’opportunità per la ricerca universitaria e per i Manager”, Nello Pasquini, Presidente ENECOR e consulente aziendale, che parlerà di “Gestione di Business Maturi” e Giorgio Merlante, Amministratore Delta Engineering Services, il cui intervento verterà su “Innovazione e internazionalizzazione”.
Tanti gli argomenti all’ordine del giorno, in linea di continuità con i temi già affrontati nel primo incontro svoltosi a fine novembre. I relatori parleranno della loro esperienza nella costruzione d’impresa, dallo sviluppo di start up fino all’utilizzo del contratto di franchising, dall’esperienza nel settore chimico in ambito ferrarese, che ha fatto scuola a livello internazionale e coinvolge eccellenze a partire da formazione e ricerca, per arrivare alla bonifica di siti inquinati; ancora, dello sviluppo sul territorio di realtà economiche che si occupano di nuove tecnologie legate alla green economy, quindi energia da fonti rinnovabili, come biogas, biomasse e fotovoltaico, depurazione delle acque, valorizzazione dei rifiuti e opere ecosostenibili.
“Obiettivo della tavola rotonda – spiega Giorgio Amadori di Federmanager – è il coinvolgimento delle Istituzioni, al fine di evidenziare opportunità già disponibili e mettere a confronto punti di vista complementari in un’ottica di promozione di nuove opportunità economiche e produttive.”
L’incontro si tiene presso il Salone delle Conferenze al primo piano. L’ingresso è libero e la partecipazione aperta a tutti gli interessati.
FEDERMANAGER Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dirigenti, manager e figure professionali di Ferrara e Provincia e fa capo a FEDERMANAGER nazionale. Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale.
Info: http://www.ferrara.federmanager.it

Palio 2015 scelti i bozzetti dei drappi che andranno in premio alle Contrade vincitrici delle competizioni.

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

A circa 100 giorni dal Palio di Ferrara 2015 si è tenuto ieri il primo “atto ufficiale” del percorso che porterà alle gare in Piazza Ariostea il 31 maggio prossimo: sono stati scelti i bozzetti dei drappi che andranno in premio alle Contrade vincitrici delle competizioni.

4 bozzetti per 4 palii, che anche quest’anno saranno realizzati dagli allievi del Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara.
La tela che rappresenta San Paolo (per la gara delle putte) verrà affidata alle mani sapienti di Kateryna Nepop, studentessa diciannovenne che frequenta la V A. Con il San Paolo 2015 Kateryna è la prima artista a raggiungere il “poker di Palii”, poiché negli anni passati ha già realizzato gli altri 3 drappi.
A Deanna Volpi e Matteo Marchetti, entrambi allievi della III A, il compito di dipingere rispettivamente il drappo di San Romano (gara dei putti) e quello di San Maurelio (gara delle asine).
Nelle mani di Isadora De Souza, diciannove anni, torna il drappo di San Giorgio (gara dei cavalli). La studentessa di origini brasiliane che frequenta la V A, ha nel suo portfolio un altro Palio di San Giorgio e il drappo di San Romano dello scorso anno.

I bozzetti scelti sono il frutto di un lavoro di studio approfondito della storia e della storia dell’arte di Ferrara e del Rinascimento: la Commissione Scuola dell’Ente Palio di Ferrara e il Liceo Dossi – grazie all’operato della Prof. Simona Rondina – portano avanti da anni un progetto consolidato di collaborazione, affinché il Palio di Ferrara sia anche Arte. Nelle prossime settimane, quindi, gli artisti in erba si incontreranno per portare su tela le loro opere, che verranno consegnate entro fine marzo per essere poi confezionate sui drappi colorati. Come consuetudine, i Palii verranno presentati ufficialmente nel corso di una conferenza stampa in primavera.

“Non è stato affatto facile scegliere i bozzetti vincitori del concorso. – ha spiegato Alessandro Fortini, presidente dell’Ente – Con la Prof. Rondina avevamo lanciato ai ragazzi un input di rinnovamento, lo stimolo di ricercare ‘oltre’ il canonico e loro hanno raccolto la sfida. I Palii che verranno presentati a maggio saranno racconteranno punti di vista nuovi, diversi.”

Alla guida con assicurazione scaduta e senza patente denunciato dalla Polizia provinciale

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

È costata cara a un romeno una manovra azzardata in auto, con il rischio di causare un incidente.
Il risultato è stato una multa di 841 euro e una denuncia alla Procura della Repubblica da parte della Polizia provinciale, durante un’azione di controllo stradale in territorio comunale di Ferrara.
Dopo la manovra irregolare, gli agenti provinciali hanno inseguito e fermato il veicolo, un’Alfa Romeo 156, al cui conducente è stato chiesto di esibire la patente.
Documento del quale è risultato sprovvisto, così come l’auto è risultata priva della copertura assicurativa.
Automatica è stata la contestazione della violazione dell’articolo 193 del Codice della strada (senza Rc auto) con una sanzione di 841 euro, cui si è aggiunta la sanzione accessoria del sequestro amministrativo del veicolo. Oltre a questo il conducente è stato denunciato alla Procura della Repubblica.
“Ogni veicolo tolto dalla strada perché non in regola con le norme – dice il comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli – è un’azione per tutelare la stragrande maggioranza di automobilisti onesti che rispettano le leggi”.

Giovanna Mattioli per associazione Rrose Sélavy

da: associazione Rrose Sélavy

Sabato 24 gennaio 2015 alle ore 18.00 presso la sede della associazione Rrose Sélavy in via Ripagrande 46 a Ferrara.

Presentazione del nuovo allestimento: SENZATITOLO n°.1

Con “Senzatitolo n°1” l’associazione Rrose Sélavy dà inizio a un progetto che prevede una serie di esposizioni collettive che si alterneranno alle personali che da tempo si possono visitare presso i locali di via Ripagrande a Ferrara. L’intento è di dare visibilità a un maggior numero di artisti, in linea con gli scopi dell’associazione.

esporranno: Sandra Boccafogli, Mara Gessi, Daniele Gulinelli, Chiara Sgarbi.

l’allestimento resterà in mostra per tutto il mese di febbraio, secondo gli orari di apertura:
mercoledì, venerdì e sabato pomeriggio dalle ore 15,30 alle 19.00

IL FATTO
No alla censura dell’informazione. Ferraraitalia aderisce all’appello contro la legge in discussione alla Camera

Il rischio bavaglio incombe sull’informazione. E’ in discussione al Parlamento una proposta di legge che condiziona pesantemente la libertà di stampa. Il testo all’attenzione della commissione Giustizia della Camera prevede fra l’altro l’obbligo di rimozione dal web di qualsiasi testo ritenuto diffamatorio o comunque lesivo di interessi personali sulla base della semplice richiesta dell’interessato con rischi di sanzioni pesanti per chi si opponesse a una pretesa considerata infondata. E’ contemplata inoltre una facoltà di rettifica integrale senza possibilità di commento da parte del giornalista o del direttore responsabile. Il rischio concreto è che questa legge scoraggi il lavoro di ricerca, analisi e inchiesta di coloro che tentano con abnegazione di fornire un’informazione libera, senza appiattirsi sulle ‘verità ufficiali’.

Ecco il testo integrale dell’appello pubblicato da nodiffamazione.it

La nuova legge sulla diffamazione è sbagliata.

Doveva essere una riforma della legge sulla stampa che eliminando la pena del carcere per i giornalisti, liberava l’informazione dal rischio di sanzioni sproporzionate, a tutela dei diritti fondamentali di cronaca e di critica: il testo licenziato al Senato rischia di ottenere l’effetto opposto, rivelandosi come un maldestro tentativo di limitare la libertà di espressione anche sul web.

La legge sulla diffamazione che potrebbe presto essere approvata, prevede in particolare:

1) sanzioni pecuniarie fino a 50 mila euro che appaiono da un lato inefficaci per i grandi gruppi editoriali e dall’altro potenzialmente devastanti per l’informazione indipendente, in particolare per le piccole testate online. Inoltre viene pericolosamente ampliata la responsabilità del direttore per omesso controllo, ormai improponibile in via di principio e sicuramente devastante per le testate digitali caratterizzate da un continuo aggiornamento;

2) un diritto di rettifica immediata e integrale al testo ritenuto lesivo della dignità dall’interessato, senza possibilità di replica o commento né del giornalista né del direttore responsabile, e che invece di una “rettifica”, si configura come un diritto assoluto di replica, assistito da sanzioni pecuniarie in caso di inottemperanza, che prescinde, nei presupposti della richiesta, dalla falsità della notizia o dal carattere diffamatorio dell’informazione;

3) l’introduzione di una sorta di generico diritto all’oblio che consentirebbe indiscriminate richieste di rimozione di informazioni e notizie dal web se ritenute diffamatorie o contenenti dati personali ipoteticamente trattati in violazione di disposizioni di legge. Previsione questa che non appare limitata alle sole testate giornalistiche registrate ma applicabile a qualsiasi fonte informativa, sia essa un sito generico, un blog, un aggregatore di notizie o un motore di ricerca, e che fa riferimento al trattamento illecito dei dati che è concetto dai confini incerti in particolare nell’ambito del diritto di cronaca e critica e che non ha alcuna attinenza col tema della diffamazione.

Più specificamente, la previsione di un assoluto diritto all’oblio, esercitato senza contraddittorio, è destinato a produrre un infinito contenzioso tutte le volte che, di fronte a richieste ingiustificate, il direttore legittimamente decida di non accoglierle. Ma la nuova norma può anche indurre ad accettare la richiesta solo per sottrarsi proprio ad un contenzioso costoso o ingestibile e, soprattutto, può portare alla decisione di non rendere pubbliche notizie per le quali è probabile la richiesta di cancellazione, con un gravissimo effetto di “spontanea” censura preventiva. I rischi non solo per la libertà d’informazione, ma per la stessa democrazia, sono evidenti

Una legge che modifica la normativa sulla stampa al tempo del web deve avere come primo obiettivo la tutela della libertà di espressione e di informazione su ogni medium: e questo non si ottiene prevedendo nuove responsabilità e strumenti di controllo e rimozione, ma estendendo ai nuovi media le garanzie fondamentali previste dalla Costituzione per la stampa tipografica.

La legge sulla diffamazione proposta ha invece il sapore di un inaccettabile “mettetevi in riga”, sotto la minaccia di facili sanzioni, rettifiche e rimozioni, per quei giornalisti coraggiosi, blogger e freelance che difendono il diritto dei cittadini ad essere informati per fare scelte libere e consapevoli.

La mancanza di norme che sanzionino richieste e azioni giudiziarie temerarie o infondate non fa che aggravare un quadro di potenziale pressione sull’informazione che la sola eliminazione del carcere come sanzione non è sufficiente a scongiurare e che anzi con la nuova legge si aggrava.

La nuova legge sulla diffamazione è pericolosa per le molte violazioni in essa previste del diritto costituzionale d’informare e di essere informati.

Per questo invitiamo tutti i cittadini ad aderire a questo appello, e chiediamo ai parlamentari di non approvare la legge.

Ne va della libertà di tutti.

Dei e dintorni: gli album di Vincenzo Spampinato

Nel 1989, dopo alcuni anni di silenzio, Spampinato pubblica il disco “Dolce amnesia dell’elefante”, un album intimo e introspettivo, completato da due brani in dialetto siciliano che le case discografiche precedenti gli avevano impedito di incidere. L’autore gioca con l’antinomia del titolo (la contrapposizione della parola dolce con amnesia, soprattutto perché riferita all’elefante, simbolo di buona memoria), proponendo testi che si possono leggere come capitoli di un romanzo, musicati con melodie mediterranee. Nella track list è inserito anche il brano “Per Lucia”, portato al successo da Riccardo Fogli.

vincenzo-spampinato-album
Copertina di ‘Ri-Vintage’

Nel 1990 esce “Antico suono degli dei” (altro titolo atipico), realizzato con la collaborazione di Tony Carbone dei Denovo e Alfio Antico, cantante e musicista, tra i maggiori interpreti della tammorra (strumento musicale a percussione). Gli arrangiamenti danno spazio a strumenti quali zampogne, mandolino, cornamusa, arpa celtica, oltre agli archi scritti e diretti da Massimo di Vecchio e la presenza dell’Orchestra sinfonica Nova Amadeus di Roma. Questo è il disco della nostalgia e dell’amore perduto, che risente ancora nei testi dell’introspezione intimista dell’album precedente ma che, in una sorta di contrapposizione musicale, propone ritmi e arrangiamenti brillanti e allegri.
Nel 1992 Spampinato realizza l’album che forse lo rappresenta al meglio: “L’amore nuovo”, il cosiddetto “disco della rinascita”, dove il filo conduttore è rappresentato dalla speranza (individuale e sociale). L’album ospita Franco Battiato in “L’amore nuovo” e Lucio Dalla nel brano “Bella e il mare”, di cui il musicista siciliano dice: “… stavo cercando un tenore che interpretasse il mare e Lucio si propose…”. La playlist comprende anche “C’è di mezzo il mare”, un brano pieno di riferimenti alla cronaca, dove è descritta la Sicilia dei misteri, con riferimenti anche alla strage di Ustica.

vincenzo-spampinato-album
‘Judas’, l’album del 1995

“Judas”, del 1995, è l’album della protesta, della rivolta e della rivendicazione. In questo disco l’impronta musicale etnica è meno marcata, la struttura delle canzoni è più essenziale, in linea con i temi trattati. La lista dei brani propone dieci perle, tra queste: “Napoleone”, “Campanellina”, “La tarantella di Socrate”, “ll portiere, il suggeritore… gli altri” e “Il passo dell’elefante”.
Nel 2000 è la volta di “Kòkalos.3”, un album di canzoni vecchie e nuove interamente in lingua siciliana, definito dall’autore come il suo “disco del cuore”. Il titolo misterioso omaggia Kòkalos l’antico re dei Sicani, mentre il tre è utilizzato perché numero ciclico e misterioso.

vincenzo-spampinato-album
Copertina di ‘Munichedda Munichedda’

Nel 2006 è stata pubblicata la raccolta “Ri-Vintage”, che contiene numerose canzoni inedite e vecchi successi in versioni alternative. Il suo autore la definisce “Analogicantologia”, consigliata per chi vuole iniziare a conoscere questo grande artista. Nel 2012 Vincenzo pubblica il suo più recente cd intitolato “Muddichedda Muddichedda”, che prende il titolo dal brano vincitore dell’undicesima edizione del Festival della nuova canzone siciliana.

Video “Il treno della vita” [vedi]

Leggi l’intervista a Vincenzo Spampinato

LA STORIA
La magia degli oggetti che descrivono il tempo

Ci sono luoghi dove ti senti subito a casa. Ci sono luoghi magici dove la patina del tempo ti fa tornare bambino e ti ridà la forza e la voglia di sognare. Ci sono luoghi dove gli angeli si sono fermati, luoghi dove vorresti stare tutto il giorno a crogiolarti nei ricordi e nei racconti della tua città di un tempo, che anche i nonni ti descrivevano.

langelo-atelier
La vetrina

Ci sono luoghi dove vorresti addormentarti, dove appena entrato vieni avvolto da un’aura positiva che ti ritempra. Ci sono luoghi magici. Ci sono luoghi unici. Passeggiando per Ferrara se ne ritrovano alcuni. Se si ha la mente libera e leggera, poi, è ancora più facile. Uno di questi è sicuramente Langelo Atelier, che mi ha subito conquistato, avvolto, rapito, portato lontano. Un mondo di fiaba, dove si trovano angoli di passato che pensavi di non poter conoscere, frammenti di vite misteriose e curiose che ti vengono incontro, felici di condividere con te la loro storia. Qui incontro Rosy, la proprietaria che mi viene incontro con il suo dolce e amichevole sorriso, i suoi capelli ricci (estrosi e ribelli come i miei), i suoi boeri. Perché qui la dolcezza è fatta di sorrisi ma anche di cioccolatini dal liquore intenso che, adagiati comodamente e amichevolmente su una ciotola d’argento, nella loro carta colorata, accolgono gli ospiti, e li invitano a starsene lì a guardare e chiacchierare come in un’elegante sala da tè.

langelo-atelierQui ci si sente in famiglia, gli amici arrivano, chi compra e curiosa, chi cerca qualcosa, chi parla di un quadro o di un corso di pittura, chi ricorda i fasti passati della città estense. Parlando con Rosy m’incuriosisco, voglio sapere di più su quel posto che Alice potrebbe facilmente considerare il suo paese delle meraviglie. Rosy mi trasmette i suoi appunti di viaggio, in poche parole, con entusiasmo e rapidità. Una domenica mattina, la voglia di fare qualcosa di diverso dal solito per passare la giornata e una poliedrica ed entusiasta Rosy che ha un’idea: andare, con il marito (Fabrizio), al Mercatino di Emmaus, vicino alla casa dove allora abitavano. Tutto partì da quel momento unico nemmeno troppo lontano, la passione prese la mano, perché la possibilità di cercare qualcosa e il gusto di trovarla era ed è ancor oggi impagabile. Poi un’opportunità reale: onlus assistenziali chiedono a Rosy di organizzare e gestire dei mercatini natalizi. E qui l’idea di aprire un proprio mercatino dell’usato. L’anno scorso è arrivato in società Corrado e a quel punto Rosy avvia il negozio Langelo Atelier di via Centoversuri. Corrado mi racconta di quando Ferrara era un faro per la cultura italiana, di quando si pubblicavano giornali che ispiravano tutta la nazione, di come oggi la nostra bella città dormiente necessiti di un’aria e di un respiro nuovi. Per questa sua conoscenza e impegno, Corrado gestisce tutto quanto riguarda l’ambito artistico, mentre Rosy si dedica agli oggetti del quotidiano. L’atelier prende vita, oggi dà anche vita, e rimette in circolo oggetti usati e di buona qualità, contribuendo, nel suo ambito, a ridurre gli sprechi e ad allungare la vita delle cose stesse. Nulla va abbandonato, tutto serve, tutto si riusa, nulla sfugge al suo passato e al suo destino. Qui arriva di tutto: dagli oggetti personali, come le pellicce, la bigiotteria, le borse, gli accessori di moda, ai mobili, soprammobili, lampade, lampadari, libri, quadri e anche belle e tornite sculture. Sono tutti oggetti che non muoiono in fondo a un cassetto, nel buio di una cantina o di un solaio, cose che non si perdono, e molte di queste hanno anche una storia che le accompagna. Come la macchina da scrivere Underwood del 1925, appartenuta a un dirigente sindacale della Lega dei lavoratori, e in quei tempi, in pieno fascismo, erano momenti duri per gli attivisti di sinistra. Oppure la raccolta di vecchie cartoline che un soldato ferrarese inviava regolarmente a casa a ogni spostamento del suo reparto durante la Grande guerra e che s’interrompe alla sua morte in combattimento. Ma, soprattutto, la bella effige di un angelo con colubrina, originalmente parte di una banderuola a vento di un’antica casa padronale, e che oggi presidia la vetrina del negozio e ne ha ispirato il nome. Siamo in un altro mondo, credetemi. I pensieri volano lontano, alcuni via, insieme alle preoccupazioni e ai disagi, almeno per un po’.
Rimettere in giro oggetti che hanno finito una fase della loro funzione è, da un lato, un’emozione culturale per Rosy, perché testimonia il passato degli individui, e, dall’altro, un atto di civica utilità, in quanto diminuisce gli sprechi allungandone la vita d’uso. Emozione a parte, poi, è la costante e continua scoperta di opere d’arte di artisti locali: una fusione di emozioni che coniugano l’atmosfera dei luoghi e delle storie che si percepiscono nei nostri territori. La nostra missione, mi ricorda sempre l’entusiasta Rosy, è rimettere in circolo il Passato per dare consistenza al Futuro. Bellissimo.
Questo posto ti fa sentire davvero a casa. Qui ho comprato un antico comò dai grandi e profondi cassetti. Da risistemare, ma non troppo, come i miei desideri. Lì metterò tutti i miei sogni più grandi, pronta a tirarli fuori al momento opportuno.

Langelo Atelier si trova a Ferrara, in via Centoversuri 6/A

Ferrara e la poetica del non-finito

Agli albori degli anni Sessanta, nel suo ineguagliabile saggio sulla Ferrara rinascimentale, Bruno Zevi decantava quella che lui stesso argutamente definiva “la poesia del non-finito” di Biagio Rossetti, lungimirante edificatore del primo piano urbanistico della storia, che in anni recenti ha valso al sito estense l’ambito titolo di Città patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco.
A distanza di cinquecento anni, sarà una questione genetica, lo spirito del non-finito continua ad aleggiare sul tessuto urbano ferrarese. A cominciare dal centro storico, dove il pregevole palazzone dell’architetto Piacentini – che ai tempi ospitava l’Upim e oggi una multinazionale della ristorazione – pugnalocchia col contesto circostante, lasciando per l’appunto nell’osservatore la sensazione ineluttabile del non-finito, ovverossia del fatto che non è finita lì e prima o poi l’insulso volume verrà giustiziato a colpi di tritolo per lasciare finalmente il posto ad un’architettura come dio comanda nel cuore della città Patrimonio di cui sopra.
Per continuare col reticolo di circonvallazioni che dovrebbero evitare l’attraversamento della città da parte del traffico di passaggio, dove la trama del non-finito si dispiega compiutamente nei cavalcavia che puntano spavaldi verso il cielo e lì si fermano in attesa che qualcuno si decida a tirar su l’altra metà, nelle ruspe che tracciano alacri le nuove bretelle che avrebbero dovuto essere completate già da decenni, nella ferrovia che continua a segare in due via Bologna nonostante i progetti del suo interramento risalgano all’epoca dei moti carbonari. E con gli edifici dell’immediata periferia, nei quali lo struggimento del non-finito erompe dai vetri rotti, il calcestruzzo sbrecciato, le finestre dagli infissi divelti che occhieggiano come orbite vuote di teschi e fanno tanto arredo urbano. Per non dire delle piste ciclabili, che avviluppano la città in un affascinante nastro rosso costellato – per restituire compiutamente il senso di suggestiva imperfezione che promana dall’antica città di cotto – di buche, rigonfiamenti, crepe sapientemente intervallate da palozzi in ferro che spuntano come funghi dall’asfalto nel mezzo esatto del passaggio, sostituendo efficacemente la banale segnaletica orizzontale a base di strisce bianche riservata alle auto.
Per finire con la delicata poetica del non-finito culturale che permea praticamente tutti i ferraresi (lettori di questo corsivo esclusi, ça va sans dire). I quali sono a conoscenza che la dinastia estense si è bruscamente interrotta col ritorno del ducato tra le grinfie del Papa, ma situano l’evento in un tempo indeterminato: dopo la morte dell’ultimo duca. I più addentro alle vicende di storia patria azzardano che la cosa è avvenuta nel Seicento, inteso non come anno, il Milleseicento, che sarebbe anche sostanzialmente esatto, ma come secolo, il Seicento appunto, il che equivale a dire a un amico “Ci vediamo in piazza nel duemilaquindici. Però, mi raccomando, vedi di essere puntuale: lo sai che non mi piacciono i tiratardi”.
Termino qui questa digressione; avrei anche potuto chiudere meno bruscamente, lo so, ma che ci volete fare: sono un estimatore del non-finito letterario.

IMMAGINARIO
Dell’alienazione.
La foto di oggi…

Inaugura oggi alle 17 presso il Salone d’Onore del Palazzo Municipale di Ferrara, la mostra “I volti dell’alienzaione”. In esposizione i disegni che l’artista milanese Roberto Sambonet ha realizzato tra il 1951 e il 1952 nel manicomio di Juqueri, a cinquanta chilometri da San Paolo in Brasile.
La mostra, promossa dall’onlus La società della ragione, in collaborazione con Archivio pittorico Roberto Sambonet, StopOPG e con il patrocinio del Comune di Ferrara, vuole contribuire alla campagna per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, prevista per il 31 marzo 2015, dove sono ancora internate meno di mille persone. Un decreto poi convertito in legge il 17 febbraio 2012 ne stabiliva la chiusura dando delle scadenze, che sono state, però, via via sempre prorogate. Ora la scadenza è fissata al 31 marzo 2015.
La mostra rimarrà aperta fino al 2 febbraio, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.30.

OGGI – IMMAGINARIO ARTE

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

disegno di Roberto Sambonet
Disegno di Roberto Sambonet
disegno di Roberto Sambonet
Disegno di Roberto Sambonet
disegno di Roberto Sambonet
Disegno di Roberto Sambonet
parlamento-rissa

GERMOGLI
Onesta divergenza.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

mahatma-gandhiIn Parlamento le divergenze si moltiplicano, ma quietarle non sempre è un bene.

“Un’onesta divergenza è spesso segno della salute del progresso”. (Gandhi)