Skip to main content

Giorno: 28 Febbraio 2015

L’EVENTO
Festival Lgbt, “I miei figli hanno gli stessi doveri, ma uno non ha gli stessi diritti”

“E’ più facile disintegrare un atomo che un pregiudizio”, diceva Einstein. Lo ha ricordato Paolo Veronesi, professore associato di diritto costituzionale dell’Università di Ferrara, introducendo l’incontro “Sposi in Europa, coinquilini in Italia”, che si è svolto alla sala Estense, nell’ambito di Tag, festival di cultura Lgbt.
“Ora che siamo nel pieno del dibattito sulle unioni tra persone dello stesso sesso, emergono pervicaci resistenze basate sul rispetto della tradizione, e che si rifanno al concetto di diritto naturale. Ma questo, come diceva Bobbio, è tra i concetti più ambigui, non c’è niente di più artificiale. Le Corti statunitensi, per esempio, lo usavano per impedire i matrimoni interrazziali”.
Poi però gli americani hanno saputo andare oltre, e adeguare il diritto ai cambiamenti sociali, tanto da eleggere per due volte un presidente afroamericano. E noi?
“In Italia stiamo scontando carenze legislative, ma anche qui, molto lentamente, le cose stanno cambiando. E’ una rivoluzione molecolare, per dirla con Gramsci, fatta di piccoli passi”.

“Nel nostro paese abbiamo due strumenti per riformare il diritto di famiglia – ha detto Marco Gattuso, giudice presso il tribunale civile di Bologna e direttore del portale giuridico Articolo29 – la via giurisprudenziale, dove si procede a colpi di sentenze, e quella legislativa, alla quale si arriva quando le Corti rimandano la decisione al Parlamento. In alcuni casi, il Parlamento si è espresso, hanno fatto le riforme, e si è tornati davanti alle Corti.
Fondamentalmente è una questione di coraggio. Occorre dire che quello della Corte Costituzionale italiana è un atteggiamento eccentrico, unico rispetto agli altri paesi a noi vicini. Fin dagli anni ’60 in materia di famiglia si è contraddistinta per timidezza. Alcune sentenze fanno addirittura inorridire, come quelle che sancivano che l’infedeltà della donna era da punire, e quella dell’uomo no. Ora sarebbe inaccettabile, forse lo stesso si potrà dire un giorno per il divieto di matrimonio fra persone dello stesso sesso. Se oggi la Corte continua ad esprimersi in modo ambiguo su questa materia, è perché ha un’idea di matrimonio che non risponde più al contesto sociale, che è già cambiato”.

Di fatto, se si prende l’articolo 29 della Costituzione, quello che si occupa di matrimonio, non c’è scritto nulla a proposito del genere dei coniugi. Se ne deduce che ognuno ha il diritto di sposarsi con chi ama e non con chi decide il Parlamento.
Sono stati proprio i cattolici a volere questa norma garantista in sede di Assemblea Costituente, per difendere il nucleo familiare da interventi statali ed ideologici, come era successo col fascismo. Ed ora è paradossale che usino la stessa norma in modo opposto. Per la precisione fu Togliatti a volere la dizione dell’articolo 29, prevedendo che le forme familiari si sarebbero evolute e avrebbero poi dovuto essere riconosciute dal legislatore. Ma furono i cattolici a fargli da sponda, in particolare Dossetti ed Aldo Moro, che intervenne con veemenza contro gli estremisti contrari.

A riportare l’incontro alla strettissima attualità, ci ha pensato Monica Cirinnà, la senatrice del Pd, relatrice del testo base sulle unioni civili che tra il 16 ed il 21 marzo dovrà essere votato alla commissione giustizia del Senato per la delibera definitiva.
“Ieri alla riunione di segreteria del Pd a Roma, Renzi mi ha chiesto a che punto eravamo, dimostrando il suo interesse”.

Chiuse la settimana scorsa le audizioni, con l’abbandono dell’aula da parte di Cirinnà e Lo Giudice, a seguito degli interventi delle associazioni in difesa della famiglia tradizionale che paventavano con il Ddl “unioni multiple o fra specie diverse” e lo paragonavano agli istinti di morte dell’Isis, ora è il momento del toto voti.
“A favore ci sono i nove senatori del Pd, quelli del M5s, e il gruppo misto Sel. Se non ci sono defaillances, dovremmo avere la maggioranza. Visto però che tra i senatori Pd c’è chi, come Lepri che rappresenta i clericali del partito, è contrario, faremo una riunione con i senatori del Pd, durante la quale esporrò nuovamente il testo e si dovrà votare. La regola è che se la maggioranza decide una cosa, tutti si devono attenere, e quelli che non sono d’accordo, si faranno sostituire in commissione, perché io voglio l’appoggio di tutti i miei senatori”.

E dopo la votazione che succederà?
“In caso di esito positivo come tutti ci auguriamo, si apre il termine emendamenti entro una ventina di giorni. Poi ci sarà un mese dove potrà succedere di tutto. Se ci arrivano 50 emendamenti, riusciamo ad andare avanti, se ce ne arrivano 50 mila da chi vuole fare ostruzionismo, ovviamente i tempi si allungheranno. Poi io come relatrice dovrò dare i pareri sugli emendamenti e disporre le votazioni, in quella sede i presentatori hanno diritto all’esposizione. Qui l’unica soluzione per non andare avanti all’infinito, è la calendarizzazione in aula. Quando saremo in commissione e in aula ci saranno anche le associazioni di difesa dei diritti omosessuali, voglio vedere se i colleghi avranno il coraggio di continuare a sostenere le cose schifose che hanno detto finora!”.

Una volta uscito dalla commissione giustizia del Senato, il testo passerà alla commissione giustizia della Camera, dove non ci saranno emendamenti, ma solo dichiarazioni di voto e questo dovrebbe accorciare i tempi.
“Cercheremo di non andare oltre l’estate con tutto l’iter”si augura la Cirinnà.

“Io ho cinque figli, tutti hanno gli stessi doveri, ma uno non ha gli stessi diritti, è il mio figlio gay”, è intervenuta al termine dell’intervento della Cirinnà, Rita de Santis di Agedo.

“Io non voglio le unioni civili, è una cosa ormai superata, io voglio il matrimonio legale per mio figlio gay, voglio poter pianificare con lui le sue nozze, perché comincio ad essere in là con l’età, non voglio dover pagare una trasferta familiare ad Oslo per vederlo felice”.
Lo stesso chiedono Antonella e Sarah alle quali Pisapia aveva trascritto il matrimonio, poi cancellato per ordine del prefetto. “Ce lo hanno notificato la scorsa settimana con due raccomandate diverse, come a voler ribadire che non siamo una coppia”.
“Avete ragione, ma bisogna procedere per piccoli passi perché in questo paese c’è una grande avversione al tema, anche a causa del Vaticano. Intanto voi fate bene a continuare a volere di più”, è la risposta della stessa Cirinnà.

“L’Italia è al 32° posto per il riconoscimento dei diritti Lgbt” ha tristemente ricordato Luca Morassutto, avvocato della Rete Lenford. “Chi si sta opponendo alle trascrizioni dei matrimoni omosessuali all’estero lo fa per tre motivi: è un atto contro natura, ma non si può ricorrere a teorie medievali come ha stabilito pochi giorni fa il Tribunale di Grosseto; crea un problema di ordine pubblico, ma non si può paragonare un matrimonio gay al vandalismo della Barcaccia; è un problema unire due persone dello stesso sesso, ma questo si configura come discriminazione per orientamento sessuale”.

Il dibattito è aperto, la battaglia civile anche. Quella che sta venendo avanti è una delle più grandi rivoluzioni sociali e culturali degli ultimi tempi.

Le foto sono di Stefania Andreotti

tag-lgbt
Tag, festival di cultura Lgbt (foto di Stefania Andreotti)
tag-lgbt
Tag, festival di cultura Lgbt (foto di Stefania Andreotti)
tag-lgbt
Tag, festival di cultura Lgbt (foto di Stefania Andreotti)
tag-lgbt
Tag, festival di cultura Lgbt (foto di Stefania Andreotti)

Incontro tra Bonaccini e il vicepresidente del Parlamento europeo Pittella

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il presidente Bonaccini ha incontrato il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, accompagnato dalle eurodeputate Cécile Kyenge e Elly Schlein

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha incontrato ieri a Bologna il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, accompagnato dalle eurodeputate Cécile Kyenge e Elly Schlein.
Al centro dell’incontro il ruolo delle Regioni alla luce del piano Junker e, più nel dettaglio, il rapporto tra la Regione Emilia-Romagna e Bruxelles. Particolare rilievo è stato dato all’utilizzo dei fondi europei, rispetto al quale Pittella ha sottolineato la particolare efficacia nella programmazione ed utilizzo, tradizionalmente riconosciuta alla Regione Emilia-Romagna.
Bonaccini ha preannunciato una prossima nuova visita istituzionale a Bruxelles e ha colto l’occasione per sottolineare alcuni dei progetti a cui si sta lavorando, a partire dal coinvolgimento dell’Emilia-Romagna nella macro regione Adriatico-Ionica che coinvolge otto Stati e venti regioni, così come l’impegno sul tema della memoria, che interesserà alcuni tra i comuni in cui si sono verificate le più efferate stragi nazifasciste del secondo conflitto mondiale, tra cui Marzabotto.

 

Casola Valsenio – Sorvolata la frana con un drone

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Casola Valsenio – Utilizzato un drone per compiere un ulteriore sopralluogo dall’alto dell’area interessata dalla frana. L’assessore Gazzolo: “Una tecnologia che offre immagini precise e che consente di rafforzare l’attività di monitoraggio”

Dopo il sopralluogo in elicottero di ieri, questa mattina anche un drone ha effettuato un sorvolo del campo sportivo franato a Casola Valsenio. Il drone è stato messo a disposizione dall’Università di Bologna, sulla base di una convenzione sul dissesto idrogeologico attiva con l’Agenzia regionale di Protezione civile.
“Abbiamo voluto utilizzare anche questa tecnologia – sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo – perché consente di ottenere un modello tridimensionale georeferenziato del terreno con una precisione di qualche centimetro. Sulla base delle immagini e dei dati raccolti, disponibili in pochi giorni, metteremo a punto una carta che costituirà uno strumento molto utile per valutare ciò che è successo e stabilire come procedere”.
Sul posto, per controllare l’evoluzione del movimento franoso ed effettuare i tre sorvoli della durata di circa dieci minuti l’uno, erano presenti il professor  Marco Dubbini – che ha lavorato con il collega Matteo Berti -, Anna Rita Bernardi del Servizio tecnico di bacino Reno e alcuni agenti della Polizia municipale di Casola Valsenio.
“Un monitoraggio che vede impegnati, oltre alla Regione, il Servizio tecnico di bacino Reno, la Protezione civile e i Vigili del fuoco – conclude Gazzolo -. Stiamo lavorando insieme e con tutti i mezzi disponibili per affrontare l’emergenza. Domani anche il presidente Bonaccini sarà a Casola Valsenio”.

Lettera aperta del Movimento Rinascita Cristiana

da: Movimento Rinascita Cristiana Ferrara

Un’autorevole voce del mondo laico ha chiamato in causa i cattolici ferraresi invitandoli ad uscire dal silenzio e ad esprimersi su recenti affermazioni pubbliche dell’Arcivescovo. L’avv. Edoardo Nannetti ha risposto con un suo intervento che è stato pubblicato su questo giornale.

Anche il Movimento Rinascita Cristiana di Ferrara ha deciso di accogliere questo appello, considerandolo una possibile occasione  di confronto e di dialogo all’interno del mondo cattolico e dell’intera comunità civile.

In una realtà complessa come la Chiesa,  pur nella comune fede in Gesù Cristo e nel vangelo, convivono visioni, idee e sensibilità diverse che cercano un loro legittimo spazio di espressione nel pluralismo della società d oggi.

In questa complessità è normale che possano  insorgere motivi di dissenso  non sui principi, come il valore incontrovertibile della vita in tutte le sue forme, ma  su come  comunicarli e calarli, laicamente, nella prassi della odierna società  plurale.

Molti  cattolici in queste situazioni scelgono di non prendere posizione pubblicamente  soprattutto per non  alimentare sterili  polemiche mediatiche e contrapposizioni  ideologiche  che ostacolano il dialogo  fra mondo cattolico e cultura laica, di cui oggi più che mai si avverte il bisogno.

I laici di Rinascita Cristiana  riflettono da tempo  sul rapporto  fra Chiesa  e società,  sulla laicità, sull’etica pubblica  e su come vivere da credenti  una cittadinanza responsabile nella comunità civile. A questo scopo cercano talvolta di coinvolgere il mondo della cultura laica nelle loro iniziative in un dialogo che considerano fondamentale , come nella  recente iniziativa sulla Evangelii Gaudium , l’esortazione  papale che così efficacemente ha saputo parlare al cuore di  tutti e mettere  in luce  i tanti aspetti su cui possono convergere le persone a cui preme il bene della collettività.

Sfide di enorme portata ci stanno davanti e richiederebbero  l’impegno di tutti in questo tempo in cui vediamo progressivamente abbassarsi il livello sociale  di solidarietà e di umanità.  Pensiamo, per fare solo  qualche esempio,  alle povertà antiche e nuove che appesantiscono la vita di tanti nostri concittadini, alle tante fragilità presenti nelle nostre  comunità che chiedono attenzione e risposte, al diffondersi di atteggiamenti di rifiuto delle diversità, alla negazione dell’accoglienza, per paura o per interesse,  dei disperati che fuggono da guerre e persecuzioni e all’ecatombe di vite umane nelle acque del Mediterraneo.

Come credenti sentiamo  la responsabilità di tradurre il messaggio evangelico in scelte e comportamenti che promuovano la cultura dell’incontro fra tradizioni diverse , attenti nella comunicazione ad assumere personalmente la fatica dell’ascolto e del confronto nella ricerca del Bene Comune.

Questo chiediamo a noi stessi e alla nostra Chiesa: di guardare con  benevolenza, e ” tenerezza”, agli uomini e alle donne  che vivono accanto e insieme a noi e con i quali condividiamo contraddizioni e incoerenze, ma anche speranze e aspirazione al bene.

 

I prossimi eventi dell’Associazione Amici dei Musei e Monumenti Ferraresi

da: Amici dei Musei e Monumenti Ferraresi

Lunedì 2 marzo 2015 alle ore 17,30  presso la Galleria Carbone (vicolo Carbone 18) la dott. Alessandra Chiappini, socia degli Amici dei Musei, illustrerà la mostra di una selezione di opere della madre dal titolo Franca Venturini opere dal 1941 al 2004

*    *   *

Giovedì 5 marzo 2015 alle ore 16,00 in attesa che Palazzo Schifanoia sia ristrutturato dopo le lesioni del terremoto del 2012, Palazzo Bonacossi riapre al pubblico il Salone dei Mesi e la Sala delle Virtù.

Le tre dott.sse Elena Bonatti, Maria Teresa Gulinelli ed Elisabetta Lopresti guideranno gli Amici dei Musei e Monumenti Ferraresi alla mostra Aspettando Schifanoia… si espone a Bonacossi che ospita, tra le altre opere, capolavori di Sebastiano Filippi detto il Bastianino, Ippolito Scarsella detto lo Scarsellino e Antonio Canova.

Invito/ Difesa del suolo – Lunedì 2 marzo un convegno a San Leo con il ministro Galletti

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Difesa del suolo – Un convegno lunedì 2 marzo alle ore 14 a San Leo ad un anno dal crollo di parte della Rupe. Parteciperà il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti. Interverranno, tra gli altri, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’assessore regionale Paola Gazzolo, il presidente della Provincia Andrea Gnassi e il sindaco di San Leo Mauro Guerra /INVITO

A distanza di un anno dal crollo di una parte della Rupe, che avvenne il 27 febbraio 2014, lunedì 2 marzo alle ore 14 nel Palazzo Mediceo di San Leo si svolgerà il convegno “Ad un anno di distanza: interventi, monitoraggi, prospettive”.
A conclusione dell’incontro, prevista per le 16,30, parleranno il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti.
I lavori inizieranno alle 14. Interverranno il sindaco di San Leo Mauro Guerra, il prefetto di Rimini Claudio Palomba, l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo, il presidente della Provincia di Rimini Andrea Gnassi, il presidente dell’Unione Comuni Valmarecchia Marcello Fattori, la soprintendente ai Beni architettonici e paesaggistici per le province di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini Antonella Ranaldi e il presidente dell’Ordine regionale dei geologi Gabriele Cesari. Seguiranno le relazioni tecniche sulle opere di consolidamento effettuate, i monitoraggi, la gestione dell’emergenza  e le prospettive.

Al Liceo Ariosto la giornata Bassani

da: Liceo Classico Statale Ludovico Ariosto Ferrara

Il 4 Marzo al Liceo Classico Statale Ludovico Ariosto, nell’atrio Bassani, si celebrerà l’annuale Giornata Giorgio Bassani.

Quest’anno sarà incentrata sul tema “Tra biografia e storia” ed articolata in due momenti, per coinvolgere attivamente studenti e studentesse sia del Biennio che del Triennio.

Aprirà i lavori il dirigente scolastico Mara Salvi, e sarà presente Paola Bassani, figlia dello scrittore e Presidente della Fondazione Bassani.

Programma GIORNATA BASSANI 2015

LA STORIA
L’arte del silicio

Nel 1985, quando Windows non esisteva ancora e Macintosh disponeva soltanto di un’interfaccia grafica monocromatica, i computer Amiga si avvalevano del multitasking (la capacità di eseguire più programmi simultaneamente), avevano 4096 colori sullo schermo invece dei consueti 2, 8 o 16 e flussi audio fino a 14 bit invece degli 8 bit della concorrenza. Queste caratteristiche, che in seguito permisero di definire il termine multimedialità, furono introdotte nel mondo dell’informatica home nel 1985 con il computer delle meraviglie, acronimo di Advance Multitasking Integrated Graphics Architecture.
Amiga è giunta sino ai giorni nostri grazie a uno zoccolo duro di appassionati, fedeli allo spirito pionieristico che l’ha sempre caratterizzata: “Only Amiga make it possibile”.
Andy Warhol ha realizzato alcune interessanti elaborazioni grafiche con Amiga, come nel caso del ritratto di Debbie Harry [vedi], cantante del gruppo pop Blondie, durante il lancio ufficiale, organizzato dalla Commodore, al Lincoln Center di New York il 23 luglio 1985 [vedi].
Nel 2001, accuratamente memorizzata su floppy disk, è stata scoperta una brevissima sequenza digitale animata “You are the one” creata da Andy Warhol con Amiga 1000. Oggi quest’animazione è visionabile solo durante mostre o eventi particolari. Del lavorare con Amiga l’artista americano disse: “La cosa che mi piace di più del fare arte sul computer è che sembra il mio lavoro” (The thing that I like most about doing art on the computer is that it looks like my work).
A volte un computer può fare nascere forti passioni e trasformare i suoi circuiti in percorsi e linee artistiche. Questo è il caso di Amiga, una piattaforma che per un decennio ha rappresentato un punto di partenza per molti artisti digitali grazie a mezzi quali le BBs (il mondo telematico prima di Internet), riviste specializzate e concorsi come “Bit Movie” di Riccione, “Immaginando” di Grosseto, “Pixel art expò” di Roma.
Nella galleria fotografica che segue abbiamo cercato di creare un percorso di storia e di arte, seguendo le strade tracciate dalle piste elettroniche e popolate da chip, integrati, condensatori, diodi, gusto del retrò e anche poesia.

arte-silicio
Espansione di memoria Commodore, file verticali di chip in varie sfumature e colori
arte-silicio
Scheda acceleratrice GVP GForce 030. La visione: “le città del futuro composte da ordinati integrati e veloci vie di comunicazione”
arte-silicio
Motherboard Pegasos2: “Pegasos carino , come un bambino conoscevo la gioia di salire su un cavallo rosso, in una notte di festa… “ Poesia di Antonio Machado
arte-silicio
Scheda grafica Picasso II: nel mondo Amiga i chip hanno spesso nomi propri di persona
arte-silicio
Digitalizzatore Vlab e scheda espansione memoria di Amiga 4000, come palazzi che si ergono dalle fondamenta della città
arte-silicio
Emulatore FPGA Minimig by Acube Systems: illusione artificiale, non è un’immagine sfuocata ma un computer ricreato all’interno di un chip
arte-silicio
Motherboard Sam440ep by Acube System, il calore viene trattenuto dai dissipatori, circondati da un rosso colore
arte-silicio
Amiga 2000, un quarto di secolo di storia, l’origine della tecnologia di oggi

Fotografie di William Molducci

Il mondo orizzontale

Il modo in cui guardiamo il mondo non è indifferente rispetto all’idea che del mondo ci facciamo. Da un po’ di tempo molti siti web sviluppati con il software più diffuso in questo momento, WordPress, ci propongono immagini a sviluppo orizzontale, perché questo è il format privilegiato da quel programma applicativo. Così capita di vedere anche primissimi piani in cui la figura ritratta appare come elemento al centro di una scena che, a differenza del solito, ha un corollario: a destra e a sinistra del soggetto si scorgono elementi ambientali. Questo ampliamento fornisce informazioni ulteriori rispetto a quelle focalizzate dal protagonista ritratto nella foto. La nostra percezione di quell’immagine, di quel soggetto e di quel volto sarà dunque condizionata anche dall’acquisizione degli elementi che lo contestualizzano. Aldilà di questo, che appare l’elemento più eclatante, osservare il mondo secondo una prospettiva orizzontale o verticale (o quadrata o circolare) influenza, condiziona e suggestiona le nostre modalità di apprendimento e di relazione con la realtà esterna. Vi pare una elucubrazioni filosofica e astratta? Fateci caso…

A man talks on his cell phone after taking part in the 10th Annual No Pants Subway Ride in New York City

 

 

 

 

 

Non è proprio la stessa cosa, che ne dite?

 

IL RITRATTO
Il palazzo dei sognatori

Un palazzo colorato mi viene incontro, ha da dirmi qualche cosa, mi vuole spiegare. Gli sorrido, sono disponibile ad ascoltare, come ogni volta che mi ritrovo di fronte a una porta o a una finestra aperte. Mia madre dice sempre che sono curiosa come una scimmia, accetto il complimento, non solo perché arriva da lei ma, soprattutto, perché adoro le persone curiose. Questo edificio è interessante, intrigante, sono sicura che nasconde storie, segreti, avventure uniche, entusiasmanti, coinvolgenti e avvincenti.
Una coppia di fidanzati si scambia promesse davanti a un antico portone semiaperto, un signore curioso li osserva dal balcone, una coppia di amiche gioca a mondo nel cortile. Le due ragazze si interrompono solo per scherzare sui loro innamorati o per organizzare la lezione di ballo del giorno dopo. Un simpatico signore zoppicante esce piano piano da una porta quasi ovale, appoggiandosi solo al suo bastone. Non sa ancora dove andare, ma l’importante è uscire a prendere una boccata d’aria fresca. Camminare, sempre camminare, mai fermarsi, perché camminare è la virtù dei forti, a camminare s’impara. File indiane di vestiti colorati abbelliscono finestre e balconi, appesi come i sogni, e, sventolando al ritmo delle leggera brezza pomeridiana, salutano i passanti, quasi in un fragoroso battito di mani. Clap clap, perché dietro a essi, al secondo piano, si sta suonando e ballando jazz, come a voler imitare la rumorosa, allegra e simpatica banda degli amici degli Aristogatti. Clap clap, perché in un altro appartamento si fanno prove di passi di danza, alla sbarra, passi rigorosi, decisi, precisi, leggiadri, come quelli di una libellula che sogna di volare lontano. Clap clap, perché un giovane musicista si allena accarezzando il suo violino. Mentre il gatto bianco arruffato e indisciplinato si raggomitola un attimo per ascoltarlo, quasi rapito. Clap, clap, perché in un ambiente poco illuminato un giovane fotografo prepara la sua prima esposizione pubblica, quella che potrà cambiare il suo destino per sempre. Clap clap, perché un bacio delicato suggella un amore dietro tendine per il corredo ricamate da un’anziana nonna che non c’è più. Clap clap, perché nel seminterrato Giovanni ripara la sua bicicletta per poter partecipare a una gara importante. Clap clap, perché, in una mansarda, alla luce di candele fioche e profumate, una scrittrice chiosa il suo romanzo. Mancano solo i ringraziamenti. Clap clap, perché dietro quelle porte e finestre, in quel palazzo colorato, si partoriscono sogni. Che un giorno diventeranno meravigliosa realtà. Basta saperlo.

La poetica tecnoanarchica di Filippo Landini

Autore del saggio ancora inedito “Futurismo/Vorticismo” (tesi di laurea in Lettere moderne con Ezio Raimondi), Filippo Landini è talento sempre giovane, nuovissimo, vertice nell’avanguardia neoestense del futuro presente. Non a caso, a suo tempo, ha presentato uno degli eventi più originali alla gloriosa Feltrinelli, a Ferrara, nell’ambito di una rassegna dedicata alla nuova scrittura. Ovvero, la deliziosa suite provocatoria post letteraria “Dorian Spray”, demo poema di lavori futuri, accompagnato dalle sonorità contemporanee del musicista Alfonso Santimone, dal visual Filippo
Parma e dal cyber Sebastiano Zuccatelli.
Inoltre, ricordiamo la video partecipazione a “Map 2”,video del 1997 in collaborazione con Max
Czertok, tra le migliori proposte, e soprattutto nella scrittura “Ferrara Game Over” (Nomade
Psichico, Mantova, 2000) epitaffio-gioiello del superconformismo periferico, ordigno ecotecno di
rara provocazione; nel 2003, poi bersaglio editoriale con la raccolta poetica “Nodo Sottile 3” (Crocetti editore).
Il percorso globale di Landini – attivo tra Ferrara, Milano, Firenze ecc. – si muove tra la matrice eretica dell’avanguardia storica, la stagione stessa patafisica di “Alfred Jarry”, American cyber e new electrodandy, sorta di Dorian Gray tecnoanarchico, nel cuore postcyberpunk dell’arte elettronica… dove la Parola non è feticcio ma si azzera nella video rivoluzione.
In tale ambito digital è poi decollato, con numerosi video clip single e collaborazioni, in
particolare con Andrea Forlani, Alessandra Fabbri, Andrea Gigante e Massimo Durante, lo stesso alieno… Andrea Amaducci e quasi tutta l’avanguardia ferrarese e non solo. Video Art peraltro sempre intrisa di literary, per quanto sperimentale, culminata con The Scientist il video festival internazionale di Ferrara, dal 2007 curato con Vitaliano Teti art director, parallelamente alla poetica più evoluta e complessa ad esempio di “Red Rec Play Black” (con Linea B/N), presentato anche a High Foundations, (a c. di DJ Afghan) oltre ai poemi tecnoanarchici puri “Tecno teppa”, (nell’antologico “Schegge di Utopia”, la Carmelina ediz., volume segnalato anche da Il Sole 24 Ore), “Fuoco et Flow” (presentato in azione performativa con lo stesso Amaducci e altri al Centro Sociale La Resistenza di Ferrara), “La Parata”, gli stessi antologici (con lo stesso L. Mazzoni, 13 autori) “Cose Bulgare” e “Eri tutto lungo: Cavallo Pazzo e altri cani sciolti” (Collettivo Alba Cienfuegos, Linea B/N). È stato poi intervistato da chi scrive per il libro programmatico del postfuturismo, “Futurismo per la Nuova Umanità: dopo Marinetti” (Armando editore, 2012).
Infine, cronaca live, da segnalare l’attuale “Gruppo d’Azione, la Spal, la Curva, la Città”, nella prefazione del giornalista spallino e Rai Enrico Testa: “… progetto editoriale avviato da Filippo Landini, Alessandro Casolari. I due – che all’epoca avevano rispettivamente sedici e diciannove anni – vissero quella controversa stagione da protagonisti e oggi, a quasi trent’anni di distanza, hanno deciso di scrivere un libro per raccontare cosa significò per loro e tanti altri ragazzi come loro essere parte dell’ala militante della Spal.” (estratto da Listone Magazine [leggi]).

Per saperne di più visita la pagina di Filippo Landini sul sito di Lite Editions [vedi] e la presentazione di “Red Rec Play Black” su Estense.com [vedi]

* da Roby Guerra, “Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea”, Este Editon-La Carmelina ebook 2012 [vedi]

IMMAGINARIO
Terra terra.
La foto di oggi…

Oggi al Mercato della Terra di Slow Food che si tiene il sabato mattina dalle 9 alle 14 in viale Alfonso I° d’Este, ci saranno anche le uova dell’allevatore Edoardo Poli che provengono da oche libere di razzolare all’aperto e alimentate a mais. Oltre a vini delle sabbie, miele e prodotti delle api, uova di gallina, pane e brazadela, cioccolato, farina di mais per polenta e dolci, salumi del territorio (avete presente la coppa di testa?), formaggi, birra artigianale, pesce fresco e già cotto, pasta fresca all’uovo anche già pronta da gustare a casa, latte e yogurt. E per chi ha voglia di uno spuntino ci sarà la Polentata del Mercato.

OGGI – IMMAGINARIO EVENTI

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

ACCORDI
Ci salutiamo così.
Il brano di oggi…

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

Tony Brutus- Water Pistol

Siamo giunti all’ultima selezione, per adesso si spera, di Radio Strike per la rubrica Accordi di Ferraraitalia. Vi scrivo sempre in un’ottica esageratamente utopica e certe volte buonista, ma non vedo vie alternative! Ormai da anni siamo convinti di vivere in un mondo globale, o per lo meno, ci proviamo. Ci proviamo perché, mese dopo mese sorgono nuove problematiche. Anche se nuove non sono! Sono state date per scontate, anche perché non coinvolgevano direttamente chi muoveva le pedine, mentre la rete di scontri e conflitti s’infittiva. Siamo passati dal “Risiko” al “Monopoli” grazie alla globalizzazione. E ora che non ha più senso edificare, ci si ritrova in stallo. Mentre chi ha sempre compreso le regole di questo gioco, ora è (anzi dovrebbe essere) costretto a render conto delle strategie, la grande maggioranza delle persone, più o meno consapevoli, continua a tirare avanti il giogo di questo meccanismo diabolico. Grazie anche alla suggestione proposta da due artisti contemporanei, propongo a tutte queste persone (mi ci metto in prima persona) di non dimenticare chi e cosa può fare la differenza. I sentimenti dell’individuo lo rendono umano, sociale.
E soprattutto IMMORTALE nella memoria dei posteri…

l’abum di Tony Brutus

Selezione e commento di Cristiana Neglia, autrice del programma “Vernice” in onda il sabato dalle 12 alle14, ogni due settimane (attualmente sospeso). Il programma vuole essere una vetrina per la musica underground, prodotta in maniera autonoma e diffusa attraverso mezzi di comunicazione non sempre convenzionali.

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

radio@radiostrike.info
www.radiostrike.org

GERMOGLI
Un bene fragile.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

ovidioL’Is ha mutilato e distrutto le statue dell’antica Ninive a Mosul. L’orrore ci insegna la fragilità della bellezza.

“La bellezza è un bene fragile”. (Publio Ovidio Nasone)