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Giorno: 15 Giugno 2015

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Giunta regionale a Ravenna: le risorse per il territorio ravennate

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

I finanziamenti per migliorare le infrastrutture del ravennate, contrastare il dissesto idrogeologico e rilanciare il turismo. Il presidente Bonaccini: “Risorse, e non promesse”

Un impegno forte contro il dissesto idrogeologico, per la qualificazione dell’offerta turistica, per la valorizzazione dell’offerta culturale. E per far sì che il porto confermi la propria valenza strategica, a livello regionale, nazionale ed europeo.
Nella seduta di Giunta che si è svolta oggi a Ravenna, nella sede del Comune, il presidente Stefano Bonaccini ha ribadito la volontà della Regione a sostenere, attraverso ingenti risorse economiche, il territorio e le comunità del ravennate.
“Il porto ha un impatto straordinario a livello economico, ed è fondamentale per la logistica e i trasporti – ha sottolineato Bonaccini, incontrando i giornalisti – .
Il ministro Delrio ci ha confermato che non c’è nessuna intenzione di togliere la strategicità su quest’infrastruttura”. Bonaccini ha poi ricordato come, all’indomani dell’eccezionale ondata di maltempo di febbraio, incontrando le istituzioni, “avevamo assicurato che saremmo tornati presto qui, portando risorse e non promesse. Così è stato”.
Per quanto riguarda il dissesto “si apre una stagione non solo di interventi per tamponare le emergenze, ma soprattutto di programmazione e prevenzione. Abbiamo già chiesto al Governo – ha proseguito Bonaccini – di inserire nel piano ‘Italia sicura’ 18,5 milioni a cui, come Regione, ne aggiungiamo altri 1,5 per arrivare a quota 20 milioni per il ripascimento della costa.
Per la parte del bacino del Senio, abbiamo chiesto 8 milioni per completare l’investimento: parliamo di 28 milioni di euro in arrivo, tra fine 2015 e inizio 2016”.

Raffaele Donini, assessore alle Infrastrutture e Trasporti, ha ricordato la priorità della Regione per il porto, ovvero “il progetto definitivo per l’approfondimento dei fondali e il reperimento delle risorse necessarie presso il Cipe; 60 milioni sono già stati stanziati”.
Donini ha ricordato inoltre il milione di euro circa assegnato alla Provincia di Ravenna per la manutenzione delle strade definite di interesse regionale (trasferite nel 2001 dall’Anas). L’assessore alla Difesa del suolo Paola Gazzolo, declinando tutte le risorse messe in campo per il territorio, ha citato “le due priorità principali, e cioè il ‘progettone’ del ripascimento costiero e la realizzazione delle casse del Senio, opera strategica per la messa in sicurezza della bassa Romagna”.
L’assessore al Turismo Andrea Corsini ha annunciato l’intenzione di procedere a una revisione della legge 7 (legge regionale sul turismo), da presentare in Assemblea dopo l’estate, “per valorizzare le destinazioni turistiche: dobbiamo fare scelte strategiche per rispondere ai mutamenti che richieste e scenari ci pongono”.

Turismo
In questo settore 750 mila euro sono stati assegnati per il completamento degli arredi del Museo Archeologico di Ravenna.Per favorire la valenza turistica dell’infrastruttura, 150 mila euro saranno destinati al dragaggio del porto di Cervia.
A disposizione dell’intero territorio regionale ci sono più di 37 milioni destinati al turismo dall’Asse 5 del Por Fesr, che potranno essere utilizzati, attraverso bandi, per tutelare e valorizzare le aree naturalistiche e per la la messa in rete del patrimonio culturale attraverso l’innovazione e la tecnologia.
Circa 20 milioni di risorse, sempre del Por Fesr e sempre per l’intero territorio regionale, saranno a disposizione per sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le piccole e medie imprese turistiche, in particolare per il sostegno alla competitività attraverso interventi di qualificazione dell’offerta e innovazione di prodotti e servizi.

Dissesto idrogeologico

La Regione ha destinato al territorio della provincia di Ravenna circa 5 milioni e 600 mila euro per gli interventi urgenti resi necessari dagli eventi atmosferici del periodo febbraio – maggio 2015: un primo stanziamento di 1 milione e 296 mila euro, oltre 3 milioni con un’ordinanza dell’Agenzia regionale di protezione civile e 1 milione e 250 euro di ulteriori risorse regionali.
Il primo stanziamento è andato a favore dei comuni di Castel Bolognese, Cervia, Faenza e Ravenna per l’assistenza alla popolazione, la rimozione delle alberature e dei detriti, e per gli interventi urgenti di ripristino della duna e delle arginature provvisorie dei canali.
Con le risorse messe a disposizione dall’ordinanza si sono avviati in provincia di Ravenna 68 interventi, 40 dei quali sono già stati realizzati e 28 sono ancora da eseguire.
Questi ultimi riguardano il ripristino delle viabilità (comunali e provinciali), delle scarpate, il risezionamento di fossi, il ripristino funzionale delle Porte Vinciane edella paratoia Sud,il ripristino degli argini e la messa in sicurezza del litorale nel comune di Ravenna.
Tra gli interventi più rilevanti figurano la messa in sicurezza del versante che interessa le strade comunali Ca’ Budrio e Cestina in comune di Casola Valsenio; la ricostruzione dell’argine in sabbia a protezione delle località di Lido di Dante, Lido Adriano, Lido di Classe; gli interventi urgenti di messa in sicurezza di varie strade nel territorio comunale di Brisighella edi ripristino delle strade provinciali Sp 73, Sp 16, SP 63, nei comuni di Brisighella e Casola Valsenio oltre agli interventi già eseguiti sulla SP 63 e la SP 70 in comune di Casola Valsenio e sulla SP 65 in comune di Riolo Terme.
Altri lavori importanti sono quelli di ripristino degli argini sul fosso ghiaia e canale di Madonna del Pino da parte del Consorzio di Bonifica della Romagna nei comuni di Ravenna e Cervia; gli interventi già eseguiti dal Consorzio di bonifica della Romagna occidentale per il ripristino degli argini in diversi canali e il ripristino dei corpi arginali del Canale “in destra” Reno (località Mandriole di Ravenna).
Da segnalare inoltre i lavori di messa in sicurezza del litorale nel comune di Ravenna, a cura del Servizio Tecnico di Bacino Po di Volano, e quelli di ripristino degli argini sul Lamone, Savio, Bevano e Ronco nei comuni di Bagnacavallo, Cervia e Ravenna e di difesa delle sponde sul Senio nei comuni di Castelbolognese e Faenza a cura dei Servizi Tecnici di Bacino di Romagna e Reno.
Gli altri 1,250 milioni di risorse messe a disposizione dalla Regione ricomprendono i fondi per la manutenzione dei fiumi (400mila euro per i bacini del Lamone, Fiumi Uniti e Savio), della costa (250mila euro) e dei versanti (100mila euro), oltre ad ulteriori contributi per enti locali (400mila euro) e per il Consorzio della Romagna Occidentale per l’intervento per il ripristino dei corpi arginali del Canale in destra di Reno presso Mandriole di Ravenna (100mila euro).
Risorse importanti in arrivo anche per gli interventi prioritari relativi all’attuazione del Piano decennale contro il dissesto idrogeologico: è imminente infatti il finanziamento per circa 11 milioni di euro richiesto nell’ambito dell’Accordo di programma con il Ministero e nel Piano delle aree metropolitane per la realizzazione delle casse del Senio, opera strategica per la messa in sicurezza della bassa Romagna.
A breve anche l’avvio del progetto di ripascimento della costa, che riguarderà anche i tratti in erosione lungo la costa ravennate, per cui il ministro Galletti ha annunciato il finanziamento di 18,5 milioni di euro, a cui si aggiungono 1,5 milioni di euro di cofinanziamento regionale.

Ravenna, oltre 22 milioni di euro per il porto

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Oltre 22 milioni di euro per migliorare l’accessibilità ferroviaria al porto. L’accordo siglato oggi da Regione, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Comune e Autorità portuale. Il presidente Bonaccini: “Per noi è un’infrastruttura strategica

Un “pacchetto” da 22,6 milioni di euro per quattro interventi, destinati a migliorare nei prossimi anni l’accessibilità al porto tramite ferrovia e a “connetterlo” alle grandi reti infrastrutturali europee. E’, in sintesi, quanto prevede il Protocollo siglato oggi da Regione Emilia-Romagna, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Comune e Autorità portuale, in occasione della seduta della Giunta regionale a Ravenna.
L’accordo impegna i sottoscrittori a prolungare la dorsale ferroviaria di collegamento tra la stazione fino al nuovo terminal container, a sopprimere il passaggio a livello di via Canale Molinetto e realizzare il sottopassaggio sostitutivo; a prolungare il sottopassaggio pedonale della stazione oltre i binari fino all’area della darsena in prossimità del canale Candiano.
Infine, verrà ricostruito il cavalcavia “Teodorico” con una nuova sagoma che consentirà il passaggio dei treni caricati con container di grandi dimensioni (High Cube), dei semi-rimorchi e della cosiddetta “Autostrada viaggiante” (Tir fino a 4 metri di altezza, completi di motrice e rimorchio, caricati su speciali carri merci).

“Questa firma – ha sottolineato il presidente Bonaccini – è l’esempio di come ci interessino molto i fatti e poco le chiacchiere, ed è la dimostrazione di quanto sia importante per noi il porto di Ravenna, autentico nodo strategico di interconnessione con le grandi reti infrastrutturali europee.
Gli interventi che andremo a realizzare – ha proseguito il presidente – avranno ricadute positive per la quotidianità del porto e della città, per la mobilità e la logistica, ma anche per l’occupazione: i cantieri significano lavoro per le imprese e per le persone.
Quest’infrastruttura – ha concluso Bonaccini – , la sua funzione strategica per l’Emilia-Romagna, l’Adriatico e l’Europa, sono per noi una priorità indiscussa”.
Insieme al presidente della Regione, hanno firmato il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, l’amministratore delegato di RFI Maurizio Gentile e il presidente dell’Autorità Portuale Galliano Di Marco. Matteucci ha sottolineato come queste opere “siano strategiche, oltre che per lo sviluppo della portualità e del trasporto su ferro, e rappresentino una risposta importante sul tema del collegamento del porto con la città.
In particolare, il nuovo sottopasso della stazione ferroviaria che, in base al protocollo siglato oggi, verrà prolungato fino al piazzale Aldo Moro, contribuirà ad ‘avvicinare’ il nuovo quartiere della Darsena al resto della città”.

Interventi e risorse
Le risorse destinate dai soggetti sottoscrittori agli interventi (22,6 milioni di euro circa) sono ripartite fra RFI (11,5 milioni), Comune di Ravenna (100mila euro) e Autorità portuale (6 milioni); all’Unione europea verrà richiesto un contributo del 30% su uno degli interventi (circa 5 milioni di euro). Nel dettaglio, per l’intervento 1 (dorsale ferroviaria nel nuovo terminal container), l’Autorità portuale stanzierà circa 1 milione di euro, mentre RFI fornirà binari e traverse.
Per l’intervento 2 (sottopasso carrabile della ferrovia, di via canale Molinetto) è previsto un investimento complessivo di 15 milioni di euro, di cui 5 da parte dell’Autorità portuale e altrettanti da RFI e dall’UE. All’intervento 3 (sottopasso pedonale di stazione – prolungamento), verranno destinati 1,4 milioni da RFI e circa 100mila euro dal Comune; infine, per l’intervento 4 (cavalcavia “Teodorico”) RFI stanzierà circa 5 milioni di euro.
Per tutti i quattro interventi il coordinamento e la promozione per l’ottenimento delle risorse europee verrà svolto dalla Regione Emilia-Romagna.

Ravenna, polo strategico per l’Ue
Il porto, gestito dall’Autorità portuale di Ravenna, rappresenta il primo punto di approdo delle merci d’importazione in Emilia-Romagna. Non solo: è il terminale meridionale del Corridoio Baltico-Adriatico e del Corridoio Mediterraneo delle reti TEN-T, ed è nella ristretta lista dei 14 “core-port” europei (ovvero i poli strategici a livello comunitario).
Rispetto ai dati di traffico, nel 2014 sono state movimentate 24,60 milioni di tonnellate di merci (+8,8% rispetto al 2013); di cui circa 2,5 milioni di tonnellate via container, rimanendo inalterata la situazione rispetto al 2013. Ravenna è prevalentemente un porto vocato all’importazione la cui movimentazione è in gran parte caratterizzata da sbarchi (82 % delle tonnellate movimentate nel 2014).
Serve l’Italia del Nord e l’Europa centrale e ha forti relazioni con i mercati del Mediterraneo orientale e del Mar Nero.
E’ il terzo porto italiano al netto del petrolio e uno dei principali porti europei per volumi di traffico movimentati.
Negli ultimi 10 anni è sempre stato nella lista dei porti Top 45 dell’Ue (fonte Eurostat) e nei Top 20 porti europei per quanto riguarda le rinfuse solide e le merci non containerizzate.

(in foto: la firma del protocollo)

Esperienza scuola-lavoro in imprese Cna

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Manuele Marani, imprenditore: “E’ importante che i ragazzi sappiano concretamente cosa c’è dopo la scuola”. Guglielmetti, Ipsia: “Le imprese debbono essere protagoniste della formazione professionalizzante”.

Dall’aula al cantiere, giovani imparano il mestiere di impiantista grazie ad una convenzione tra Cna e Ipsia.

La mattina presto in azienda, per prendere nota degli ordini da smaltire e organizzare la giornata di lavoro, poi via nei cantieri, insieme ad operai e ai tecnici, sotto la supervisione dei capicantiere; infine, in sede, per fare il punto sullo stato dei lavori e i problemi riscontrati.
Insomma, una «normale» giornata di una impresa di impianti elettrici, quella vissuta dai giovani dell’Ipsia che, a turno, hanno potuto constatarne il funzionamento, seguiti personalmente dallo stesso titolare.

L’iniziativa si è potuta realizzare, qualche tempo fa, grazie alla convenzione stipulata da Cna con l’IIS “Copernico-Carpeggiani”, e in particolare con l’Ipsia Ercole I D’Este, per la formazione professionalizzante degli studenti, nell’ambito di imprese associate alla Cna di diversi settori attinenti agli studi dei ragazzi.

La professoressa Anna Guglielmetti, referente per l’orientamento in uscita e l’alternanza scuola – lavoro, si è occupata fin dall’inizio del progetto, convinta che “l’inserimento e la formazione professionalizzante dei giovani richiede il coinvolgimento delle imprese del territorio, che debbono poter partecipare direttamente alla programmazione degli interventi”.

Tra i diversi imprenditori disponibili, un gruppo di manutentori elettrici e tecnologici – Gabriele Pozzati, Manuele Marani, Gianni Telloli e Roberto Bertazza – che hanno svolto una giornata a carattere orientativo-formativo rivolta alla classe IVA dell’Ipsia, che sta formando i futuri impiantisti elettrici, per parlare di cosa significhi oggi fare impresa, di quali lavori siano richiesti, delle diverse problematiche tecniche e delle nuove tecnologie che stanno cambiando la professione, come ad esempio la domotica.

“Con il cellulare si comandano a distanza, per mezzo di una telecamera, strumenti e attrezzature domestiche – spiega Manuele Marani, un’impresa a Dogato, che si occupa di impianti elettrici civili e industriali, impianti di trasmissione dati e sistemi di antintrusione e sorveglianza, climatizzazione, ecc. – I ragazzi sono rimasti davvero sorpresi dei passi in avanti compiuti dalla tecnologia e della loro influenza sulla vita delle persone”.

Ma l’imprenditore non si è limitato a mostrare, ha voluto rendere i ragazzi partecipi della concreta e quotidiana vita della propria impresa, convinto che bisogna immergersi dentro la realtà per capire se la propria scelta professionale è quella giusta.
“Forse perché io stesso sono padre – puntualizza Marani – ritengo importante che un giovane sappia cosa c’è dopo la scuola. Da 20 anni inserisco stagisti in azienda e diversi dei miei dieci dipendenti sono stati assunti al termine di un percorso professionalizzante”.

Così, vengono organizzati due turni di formazione sul campo, ciascuno di quattro giovani, corredati di tutti i permessi per garantirne la sicurezza all’interno di cantieri e luoghi di lavoro. “Ho voluto . argomenta Marani – che seguissero, passo dopo passo, ogni fase della giornata di lavoro, per confrontare quello che studiano a scuola con la realtà pratica di un’azienda in una normale giornata di attività.
Ragazzi, ho detto loro: questo è quello che vi aspetta, se volete fare questo mestiere. Se pensate che non vi piace, non perdete tempo e dedicatevi ad altro”.

Una esperienza davvero istruttiva, a giudizio della professoressa Guglielmetti. “Sono percorsi che, non comunemente, ai nostri giovani capita di realizzare attraverso gli stages.
Hanno la possibilità di sperimentare le proprie capacità nel lavoro concreto dell’impresa e conoscere tecnologie innovative, non disponibili presso i nostri laboratori.
Alla fine, i giovani interessati sono stati più che contenti dell’esperienza. Ci hanno chiesto quando poter ripetere l’esperienza e anche i loro amici delle altre classi vorrebbero utilizzare questa opportunità”.

Una merenda maghrebina alle materne del Lido degli Estensi

da: organizzatori

Vorrei ringraziare pubblicamente la direzione della scuola materna del lido degli estensi e le insegnanti e le operatrici e tutti i genitori intervenuti a questa simpatica merenda a carattere algerino–marocchino: è stata una manifestazione bellissima!

Dico a qualche ciarlatano: viva l’umanità!!

Youssef Mejahed – Attivo nell’ambito sociale nel territorio Comacchiese

Expo: “spariti” 9.000 kg. di prodotti al padiglione Coldiretti

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Successo dei prodotti e dei produttori dell’Emilia-Romagna che riscuotono grande interesse da parte degli operatori pubblici

Sono andati a ruba i prodotti agricoli dell’Emilia Romagna portati ad Expo da Coldiretti Emilia Romagna dall’8 al 14 giugno.
In una settimana – comunica Coldiretti regionale – nel nostro padiglione, all’inizio del cardo sud, sono passati 20 mila persone che hanno degustato la bellezza di quasi 9.000 chilogrammi di prodotti al top della qualità dell’enogastronomia emiliano romagnola, dai salumi alla pasta fresca, dalle carni ai formaggi. Le regine della settimana sono state le ciliegie di Vignola (Modena) di cui sono state distribuite 3,5 tonnellate, grazie al successo riscosso dal “frutta party”, momento di degustazione durante il quale oltre alle ciliegie era possibile degustare la frutta di stagione: albicocche, meloni, cocomeri, le prime pesche e frutti del sottobosco.
La frutta è stato elemento importante anche della “colazione all’italiana”: pane burro e marmellata, accompagnati da latte, orzo, miele e frutta, ogni mattina hanno dato il benvenuto a migliaia di visitatori appena arrivati ad Expo.
“Colazione all’italiana” e “frutta party”, animati con bande musicali e musicisti, anche di street music, figuranti e artisti, insieme con le sfogline dei laboratori della pasta, sono stati un autentico traino per portare la gente dell’Expo a visitare il padiglione Coldiretti e degustare i prodotti di eccellenza dell’Emilia Romagna, che hanno offerto un panorama di tutta la Regione, dai vini di Rimini alle pesche di Forlì-Cesena, dall’olio Dop di Brisighella (Ravenna) ai meloni di Ferrara, dai tortellini bolognesi e modenesi alle ciliegie di Vignola, dall’aceto balsamico tradizionale di Modena al Parmigiano Reggiano di Modena, Parma e Reggio Emilia, dal culatello di Parma ai salumi e al Grana Padano piacentini.
“E’ stata occasione di conoscere la nostra regione per tanti visitatori – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – provenienti non solo dall’Italia, ma da tutto il mondo, armata di tanta voglia di conoscere e tante videocamere per registrare eventi e prodotti”.
Grazie anche a incontri e dibattiti, cui hanno partecipato oltre alla gente comune anche vari responsabili commerciali esteri interessati ai nostri prodotti – sottolinea Coldiretti – la settimana dell’Emilia Romagna, alla quale sono intervenuti a più riprese il presidente nazionale, Roberto Moncalvo e il segretario generale, Vincenzo Gesmundo, è stato momento di approfondimento e conoscenza anche per politici italiani, nazionali e locali, tra cui l’assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, Simona Caselli, uomini di governo stranieri, come il ministro dell’Agricoltura dell’Uganda, Vincent Bamulangaki Ssempijja, e il governatore dello Stato del Nebraska Pete Ricketts, con i quali sono stati avviati contatti per future collaborazioni.
“Abbiamo avuto modo – ha detto il direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri – di far conoscere i prodotti e i produttori dell’Emilia Romagna al popolo dell’Expo e far nascere in loro il desiderio di visitare il territorio che è all’origine di queste eccellenze.
Un territorio che noi abbiamo portato, oltre che con i prodotti, anche con i racconti dei produttori, soprattutto giovani, e con storie come quelle della reggia di Rivalta di Reggio Emilia, o come la documentazione del primo disciplinare del Parmigiano Reggiano ritrovato nell’archivio di Stato di Parma e che la stessa Coldiretti ha contribuito a far restaurare.
Tutto questo è stato possibile soprattutto grazie ai produttori nostri soci che a Milano hanno voluto portare il loro prodotti e soprattutto la passione per la loro terra.”

Il Ferrara Baloons Festival è pronto a volare!

da: ufficio stampa e comunicazione Ferrara Fiere Congressi

Dall’11 al 20 Settembre 2015, a Ferrara, il Festival delle mongolfiere più importante d’Italia torna per l’undicesima edizione

Ora è ufficiale. Da Venerdì 11 a Domenica 20 Settembre 2015, nell’oasi verde del Parco urbano “Giorgio Bassani”, torna uno degli appuntamenti più apprezzati del calendario ferrarese: il Ferrara Balloons Festival. A organizzare per l’undicesima edizione la più importante manifestazione di mongolfiere in Italia, nonché una delle più prestigiose in Europa, è il Comune di Ferrara, che ha assegnato, in concessione, a Ferrara Fiere Congressi il ruolo di proprio partner per il prossimo triennio.
“L’offerta tecnica che abbiamo avanzato – è il commento a caldo del Presidente di Ferrara Fiere, Filippo Parisini – era l’unica pervenuta ed è stata giudicata coerente con il Capitolato. Abbiamo creduto fortemente in questa possibilità, sebbene molto onerosa, e ora dovremo correre, perché solo poche settimane ci separano dall’evento. Ma la nostra – prosegue Parisini – è una squadra già ampiamente rodata e sono sicuro che, ancora una volta, faremo un ottimo lavoro.
Questo, anche grazie a chi ci ha dato una mano – puntualizza in chiusura il Presidente –: in primis Modena Fiere e poi gli sponsor che hanno confermato il proprio fondamentale supporto: Renault, Ikea, Caricento, Vetroresina e Dopla. Adesso ci aspettiamo che al nostro investimento faccia riscontro una grande partecipazione della città e dei territori circostanti”.
Intanto, la macchina organizzativa della Fiera di Ferrara è già a pieno regime. Trenta, gli equipaggi provenienti da tutto il mondo che il prossimo Settembre torneranno a solcare i cieli di Ferrara con i classici aerostati a forma di lampadina e con le special shapes.
E ricchissimo il programma di attività che, per dieci giorni, terranno banco negli incantevoli trecentomila metri quadrati del Parco urbano.
Regine incontrastate del Balloons 2015 saranno, naturalmente, le mongolfiere, che spiccheranno il volo in due sessioni giornaliere (7.30 e 17.30), mentre nelle notti di Sabato 12 e 19 Settembre saranno illuminate a suon di musica nell’emozionante “Night Glow”.
“Giganti dell’aria” a parte, l’agenda del Festival sarà, com’è tradizione, all’insegna dello sport: grazie alla collaborazione del CONI – Comitato Regionale Emilia-Romagna, le esibizioni di numerose discipline si alterneranno nel Villaggio dello Sport, mentre nell’area droni sarà possibile effettuare delle prove di pilotaggio con i doppi comandi e ammirare le dimostrazioni tecniche dei maggiori esperti del settore.
Se non mancheranno gli stand dove fare shopping, ristorarsi e giocare (come nell’area di Renault Franciosi, gold sponsor della manifestazione), il Villaggio dei Bambini offrirà ai più piccoli gonfiabili, tappeti elastici, tiro a segno, pony e cavalli, motoquad e motonautica con bolle, il ponte tibetano e stimolanti laboratori didattici.
Tra le conferme maggiormente attese dal pubblico, si segnalano, inoltre, le espressioni più avanzate e spettacolari delle Forze dell’Ordine – Aeronautica Militare e Carabinieri del Comando Provinciale di Ferrara –, che intratterranno gli spettatori con performance ad alto tasso di suspense.
L’Area Sosta Camper attrezzata consentirà ai camperisti di immergersi nelle atmosfere del Parco Bassani ventiquattro ore al giorno, mentre la Città Magica, allestita e curata dal Rione Santo Spirito, farà rivivere le atmosfere medievali dei castelli e dei cavalieri.

L’ingresso al Parco sarà sempre gratuito per i minori di 12 anni e a pagamento (5 euro) per gli over 12 solo il Sabato e la Domenica.
Ulteriori informazioni sul sito www.ferrarafestival.it.

EXPO: Dall’Australia in Italia per studiare la gestione dell’acqua in Lombardia

da: ufficio stampa A.N.B.I.

Francesco Vincenzi: “Se l’irrigazione è indispensabile all’agricoltura del futuro, Irriframe è la soluzione per ottimizzarne l’uso”

Un esplicito invito per contribuire attraverso la loro esperienza allo sviluppo idrocompatibile dell’agricoltura in Australia è stato avanzato dall’Ente Commerciale dell’importante Paese oceanico ai Consorzi di bonifica italiani durante l’incontro inaugurale della missione, che i vertici della Victorian Farmers Federation stanno svolgendo alla scoperta della gestione idraulica del territorio lombardo.
“E’ sempre una grande soddisfazione verificare come, a fronte di problemi comuni, dall’estero si guardi con grande interesse alla realtà italiana di gestione del territorio agricolo”: a sottolinearlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Gestione Tutela Territorio e Acque Irrigue (ANBI), che poi prosegue: “E’ però sconcertante notare la differenza di attenzione, riservata dalla politica ai medesimi temi: là sono stati investiti 7 miliardi di euro in 10 anni per incrementare e migliorare la rete irrigua; in Italia, dove l’84% del celebrato made in Italy agroalimentare dipende dalla disponibilità d’acqua, stiamo difendendo i 300 milioni del 2° Piano Irriguo Nazionale da letture talvolta oscurantiste sull’uso dell’acqua in agricoltura.”
Quella di Vittoria è la regione più agricola dell’Australia e probabilmente dell’Oceania, ma arriva da 9 anni di siccità; per questo, la Victoria Farmers Federation (8.000 imprese associate con una dimensione media superiore ai 300 ettari!) è alla ricerca di soluzioni, che ottimizzino l’uso della risorsa idrica in agricoltura, evitando i crescenti contrasti con altri utilizzi e migliorandone la compatibilità con l’ecosistema.
“Non è certo un caso – prosegue Vincenzi – il grande interesse, che sta suscitando il sistema irriguo Irriframe ad Expo, dove è sperimentabile grazie ad un’apposita app: combinando più variabili, questo know how italiano invia il miglior consiglio per l’irrigazione sul cellulare o sul computer dell’interessato. Accanto a ciò è necessaria una battaglia comune per far capire definitivamente che in agricoltura l’acqua si usa e non si consuma, restituendola al ciclo biologico talvolta addirittura migliore di come la si è prelevata da fonti idriche minate dal diffuso inquinamento.”

I.N.F.E.R.N.O., spettacolo itinerante a Ferrara il 17 e 18 giugno

da: Consorzio Wunderkammer

Il 17 e 18 giugno torna il teatro itinerante al quartiere Giardino

I.N.F.E.R.N.O Invasione Notturna Frivola e Ruggente Non Ostile è il titolo dello spettacolo itinerante che attraverserà il quartiere Giardino di Ferrara il 17 e 18 giugno. L’appuntamento è per entrambe le serate alle ore 21 presso il piazzale della Stazione.
Nato dall’associazione Basso Profilo nell’ambito del progetto Succede Qui, lo spettacolo è il risultato di un duplice percorso: un laboratorio teatrale site-specific a cadenza settimanale – condotto da due anni da Davide Della Chiara e Natasha Czertok presso lo spazio Wunderkammer, in collaborazione con la cooperativa Teatro Nucleo – e un percorso di narrazione partecipata che ha coinvolto la scuola primaria Poledrelli, diverse associazioni del territorio, come il comitato Zona Stadio e il centro sociale Acquedotto, e tanti cittadini del quartiere.
Lo spettacolo è liberamente ispirato all’opera di Peter Weiss, “Inferno”, testo teatrale che racconta di fughe da situazioni ostili e di sgradevoli ritorni in patria, in cui emergono fortemente la tensione etica e il carattere di denuncia del drammaturgo tedesco – esiliato a Londra durante la seconda guerra mondiale.
Nello sviluppo drammaturgico, strettamente correlato agli spazi urbani del quartiere, si innestano immagini nate da riflessioni condivise con gli abitanti e con gli stessi partecipanti del laboratorio teatrale, che hanno contribuito attivamente alla realizzazione del percorso partecipato e alla costruzione della messa in scena, dalle scenografie ai costumi, all’elaborazione grafica della locandina.

La finalità di Succede Qui è quella di includere nella formazione attoriale un’attenzione al territorio circostante, una sensibilità rispetto all’ambiente in cui il teatro opera.
Come per la costruzione di uno spettacolo tradizionale viene studiato lo spazio e la scenografia nella quale è inserita l’azione, così quando si intende lavorare nello spazio urbano è fondamentale esplorare e conoscere il patrimonio architettonico e le risorse offerte dal territorio in cui si attuerà la rappresentazione.

La prima edizione di Succede Qui ha vinto il bando “Giovani per il territorio” promosso dall’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Ferrara nel 2014, e ha portato alla presentazione dello spettacolo a episodi “Storia di una giocatrice che ritrovò l’anima”.
Il progetto – realizzato nell’ambito del programma di ricerca Rigenerazione Urbana, con il contributo della Regione Emilia-Romagna e il patrocinio del Comune di Ferrara – ha potuto proseguire nel 2015 anche grazie al sostegno della Fondazione Teatro Comunale.

Di seguito l’elenco degli attori: Sara Draghi, Massimo Festi, Elisa Galeati, Daniele Giuliani , Lorenzo Magnani, Isotta Monti, Martina Pagliucoli, Manuela Santini, Alessio Soffritti, Giulia Tiozzo, Carlo Verano, Sabina Zanquoghi

Per informazioni succedequi@gmail.com.

movimento5stelle

Comunicato stampa M5S Ferrara in merito alla richiesta di abolizione della caccia alla volpe in tana

da: organizzatori

Una settimana fa il Consiglio Comunale ,con la maggioranza PD compatta, non ha accolto la mozione presentata dalla consigliera Ilaria Morghen del M5S con la richiesta di abolizione della caccia alla volpe in tana.
Per aggiungere valore ad una battaglia importante, che purtroppo è stata fatta bersaglio nei giorni scorsi di facili ironie, riteniamo doveroso informare di cosa si tratta e su quali fondamenti si basa la richiesta del M5S.

Si tratta di un metodo che consiste nell’utilizzare i cani da caccia per individuare le tane di volpe e entrare nei cunicoli per farle uscire allo scoperto con la prole; quel punto vengono o sbranate direttamente dai cani, oppure uccise a colpi di fucile.

Oltre ad essere inaccettabile per il livello di crudeltà verso la preda, è pure intollerabile che la regione Emilia Romagna approvi una legge a tutela degli animali d’affezione, per poi consentire questo utilizzo dei cani, anch’essi a rischio della propria incolumità, nei piani di abbattimento delle volpi.

I cittadini ferraresi si sono già espressi contro questa tipologia di caccia per la sua crudeltà, presentando all’ex assessore provinciale all’agricoltura e alla protezione civile Stefano Calderoni, in data 28 gennaio 2014, una petizione di 8000 firme.

Se ogni anno la Regione Emilia-Romagna stanzia decine di migliaia di euro per risarcire gli agricoltori dai danni causati da fagiani, lepri e nutrie e se la volpe rappresenta un naturale predatore di queste specie selvatiche, perché le Province ne autorizzano l’abbattimento? L’approvazione di piani di controllo della volpe, pertanto, sembra dipendere dalla volontà di garantire ai cacciatori più prede possibili anche al di fuori della stagione venatoria, piuttosto che dalle motivazioni ufficiali addotte per giustificarne ogni anno gli abbattimenti (attacchi ai pollai, rischi sanitari, danni agli argini dei canali…)
Ricordiamo che lepri e fagiani sono rilasciati dagli Ambiti Territoriali di Caccia in grandi quantità sui territori di loro competenza e provengono da centri privati o pubblici di riproduzione della fauna selvatica o da zone di ripopolamento e cattura.

La specie volpe non è contemplata tra quelle che arrecano un sensibile danno agli agricoltori nella provincia di Ferrara; le si attribuiscono danni di indebolimento di argini di canali e fiumi , di cui però non si ha nessuna stima ufficiale e certificata; viene considerata ancora come potenziale portatrice di malattie (rabbia e salmonella), ma non esiste un solo caso sanitario documentato in Provincia.

Riteniamo inoltre sia doverosa la ricerca di metodi alternativi non cruenti di abbattimento ,per i casi conclamati di emergenza; l’applicazione e la verifica di tali metodi è prioritaria per legge rispetto agli inutili abbattimenti pretestuosamente motivati da un presunto “sovrannumero”, privo di riferimenti e stime documentate, che diventa la logica conseguenza dell’introduzione di selvaggina.

L’ISPRA ha espresso parere sfavorevole agli interventi di abbattimento nelle Oasi di Protezione e nelle Aziende Faunistico Venatorie se non accertata l’effettiva sospensione di ogni immissione di selvaggina. (ISPRA Piano di controllo della Volpe Provincia di Ferrara)

Avremmo voluto che anche Ferrara, si distinguesse per la sua crescita etica come già avvenuto nella provincia di Siena, che ha sospeso analoga delibera provinciale sulla caccia alla volpe in tana (Deliberazione Giunta Provinciale di Siena n. 94 del 23 aprile 2013), ma questo non è accaduto.

Ci chiediamo come possano essere varati e poi così palesemente ignorati ben 5 articoli del Regolamento comunale, approvato con delibera del Consiglio Comunale del 24/11/2008 n° 11/66255/08, sulla tutela degli animali.
Per motivi di spazio ci limitiamo al primo:

Art. 1 –
1. il Comune di Ferrara, nell’ambito dei principi e indirizzi fissati dalle Leggi e dal proprio
Statuto, promuove la presenza e la cura nel proprio territorio degli animali quale elemento
fondamentale ed indispensabile dell’ambiente, nel rispetto delle caratteristiche naturali, fisiche
ed etologiche; riconosce a tutte le specie animali il diritto ad un’esistenza compatibile con le
caratteristiche biologiche proprie della specie di appartenenza;
2. la città di Ferrara quale comunità portatrice di elevati valori di cultura e civiltà, riconosce e
individua nella salvaguardia di ogni specie animale uno strumento utile e finalizzato al rispetto
ed alla tolleranza verso tutti gli esseri viventi;
3. al fine di favorire una corretta convivenza tra esseri umani e animali, il Comune incentiva
politiche concrete di rispetto che riguardano tutte le specie di animali presenti sul territorio;
4. al fine di tutelare la salute pubblica e l’ambiente in un rapporto di corretta convivenza tra esseri umani e animali, il Comune promuove e valorizza iniziative e interventi rivolti al rispetto degli equilibri ecologici e alla conservazione di ogni biosistema ad essi correlato;
5. le modifiche degli assetti del territorio dovranno tenere in considerazione anche gli habitat a cui gli animali sono legati per la loro esistenza.

Il consiglio comunale, a maggioranza, ha deciso di non invitare la Provincia a sospendere questo tipo di metodo barbaro di contenimento e la mozione è stata respinta (a favore M5S, Gol, Sel; contrari tutto il PD e Peruffo-FI; astenuti Anselmi, Fornasini e Zardi-FI, Baraldi e Soriani-Pd).

“Regala un Albero alla tua città”: Hera rilancia con 1.000 nuovi alberi

da: ufficio stampa Hera

Dopo aver raggiunto con due anni di anticipo il traguardo delle 100.000 adesioni e 2.000 alberi, la campagna si dà un nuovo obiettivo: 50.000 ulteriori adesioni alla bolletta on line. Nel territorio ferrarese hanno aderito Ferrara e Voghiera

In due anni la campagna di Hera “Elimina la bolletta. Regala un albero alla tua città ha raggiunto e superato le 100.000 adesioni, obiettivo centrato con due anni di anticipo rispetto al previsto. Visto il successo dell’iniziativa, ora Hera rilancia: dopo aver premiato i Comuni aderenti con l’assegnazione di 2.000 alberi, la campagna si pone l’obiettivo di raccogliere ulteriori 50.000 adesioni alla bolletta on line e mette in palio 1.000 nuovi alberi (1 ogni 50 adesioni). I Comuni del ferrarese che hanno aderito al rilancio della campagna sono 2.

Un progetto di sostenibilità ambientale a favore del territorio
La campagna promuove il passaggio dalla bolletta cartacea a quella on-line, legando il raggiungimento dell’obiettivo alla piantumazione di alberi. Partita a fine 2012, l’iniziativa vede lo stretto coinvolgimento dei Comuni aderenti che si impegnano a promuovere il progetto tra i propri cittadini e individuano le aree dove saranno piantumati gli alberi vinti.
Nei territori, quindi, la campagna contribuisce alla creazione di nuove aree verdi a disposizione di tutta la comunità.
Le 50.000 nuove adesioni permetteranno di evitare l’emissione di 22 tonnellate annue di CO2 associate alla produzione, stampa e recapito della bolletta cartacea e quasi 1.200.000 fogli di carta, che si aggiungono ai 2.364.000 già risparmiati con le prime 100.000 adesioni.
Per informare capillarmente i clienti, la nuova campagna sarà illustrata anche in tutte le bollette recapitate a partire da settembre.

74 i Comuni aderenti, tra questi ci sono Ferrara e Voghiera
Al rilancio della campagna hanno aderito complessivamente 74 Comuni presenti sul territorio servito da Hera. Di questi, i 34 sopra i 15.000 abitanti si aggiudicheranno 900 alberi (a ciascun Comune verrà donato un numero di alberi in proporzione ai residenti) mentre i 40 Comuni più piccoli formeranno una graduatoria nella quale verranno premiati, con 20 alberi ciascuno, i 5 che avranno ottenuto i migliori risultati.
Sul territorio ferrarese, quindi, Ferrara avrà 55 alberi mentre Voghiera, con meno di 15.000 abitanti, potrà concorrere alla graduatoria per i primi 5 posti.
Questi alberi andranno ad aggiungersi a quelli già assegnati nella prima fase della campagna. Dall’autunno 2013 ad oggi sono stati, infatti, piantati a Ferrara 115 alberi così suddivisi: 25 nuovi alberi nell’area verde Ravera, 40 lungo la pista ciclabile di Pontegradella, 25 nell’area verde Battisti e 25 nell’area verde Migliari. A questi si aggiungono ulteriori 70 alberi che saranno piantumati entro i primi mesi del 2016: di questi, 50 a Cento (30 nell’area verde di via Comi e 20 nel giardino scolastico Penzale) e 20 nell’area verde di via XXV Aprile a Voghiera (vedi tabella sotto).

I risultati verranno monitorati periodicamente per valutare l’incremento complessivo delle adesioni. Un’ampia informazione aggiornata sul progetto è fruibile nel canale web dedicato e accessibile all’indirizzo www.alberi.gruppohera.it.

Il Gruppo Hera al primo posto per la riduzione della carta
Secondo un’analisi di confronto effettuata tra le principali utility italiane da Federutility-Utilitatis, Hera risulta al primo posto tra le 9 aziende considerate per la percentuale di contratti con invio elettronico della bolletta.
Nel 2013 i contratti con bolletta elettronica erano pari al 6,6%, mentre le altre aziende non superavano il 2,6%.
Con la campagna “Regala un albero” la percentuale di contratti con l’invio elettronico è passata da circa il 3% del 2012 al 9% del 2014.
In provincia di Ferrara il comune più “digitalizzato” è il capoluogo con il 9,4% di bollette online. La percentuale di clienti aderenti all’iniziativa nel Comune di Ferrara è passata dal 4% (31 ottobre 2012) al 9,4% (30 novembre 2014) per un totale di 5.586 adesioni che hanno fatto salire a oltre 9.000 i clienti con la bolletta elettronica.
Segue Cento con il 6,6%.

“Siamo molto soddisfatti del successo della campagna e del gradimento che ha trovato tra i nostri clienti – commenta Isabella Malagoli, Direttore marketing e vendita indiretta di Hera Comm -. L’aver raggiunto così in anticipo il nostro primo obiettivo delle 100.000 adesioni ci ha spinto nella decisione di andare avanti e raggiungere un traguardo ancora più alto, per coinvolgere sempre più persone in un progetto che porta benefici all’ambiente e alla comunità”.

“L’eredità della guerra: pacifismo e celebrazioni”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Seconda conferenza dedicata alla Mostra documentaria “L’Università nella Grande Guerra”

Mercoledì 17 giugno alle ore 17 a Palazzo Turchi di Bagno, (c.so Ercole I D’Este, 32), si terrà la seconda conferenza pubblica organizzata nell’ambito della mostra documentaria L’Università nella Grande Guerra, visitabile fino a giovedì 18 giugno nei prestigiosi spazi del Palazzo.
“L’eredità della guerra: pacifismo e celebrazioni”. E’ questo il titolo dell’incontro che vedrà intervenire Massimo Baioni dell’Università di Siena e Alberto Castelli, Ricercatore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara.
“L’iniziativa – ci spiega Castelli – affronta temi che possono contribuire a chiarire il contesto storico, politico e culturale in cui il materiale della mostra si inserisce. Saranno spiegati alcuni aspetti dell’eredità della guerra: Massimo Baioni esaminerà il modo in cui il conflitto è stato ricordato e celebrato ufficialmente, mentre il mio intervento verterà su come, dopo cinque anni di massacro, si è creduto di poter costruire una pace duratura”.

Unife partecipa al progetto da sei milioni di euro ULTRAPLACAD per studiare un nuovo metodo per diagnosi precoci del tumore del colon retto

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

L’Università di Ferrara con il gruppo del Prof. Roberto Gambari del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie composto da Alessia Finotti, Nicoletta Bianchi, Enrica Fabbri, Monica Borgatti, scende in campo contro il tumore del colon retto e lo fa partecipando ad ULTRAPLACAD (ULTRAsensitive PLAsmonic devices for early CAncer Diagnosis), importante progetto presentato dall’Unità di Catania del Consorzio Interuniversitario “Istituto Nazionale Biostrutture e Biosistemi” (INBB) e coordinato da Giuseppe Spoto dell’Università di Catania.
“La patologia per la quale è destinata questa nuova diagnostica è il tumore del colon retto – ci spiega Roberto Gambari – che oggi è tra le patologie tumorali più diffuse e colpisce in modo uniforme la popolazione di sesso maschile e femminile.
Obiettivo di ULTRAPLACAD è mettere a punto un nuovo metodo di analisi in grado di verificare la presenza di alcune molecole associate al tumore del colon retto direttamente dal sangue di pazienti. L’identificazione di tali molecole, ad esempio alcuni microRNA e alcune mutazioni di sequenze RAS, consentirà di effettuare diagnosi precoci del tumore e di fare valutazioni sull’efficacia degli interventi chirurgici di asportazione di masse tumorali e dei trattamenti clinici, senza dover far più ricorso ai metodi complessi ed invasivi oggi utilizzati, che richiedono l’asportazione di parte dei tessuti alterati dal tumore.
Con i metodi che verranno messi a punto da ULTRAPLACAD sarà possibile effettuare le diagnosi semplicemente usando pochi millilitri di sangue prelevato dal paziente ed eliminare in molti casi l’invasiva e dolorosa indagine della colonscopia. Unife si occuperà di mettere a punto e validare sistemi diagnostici ultilizzando alcuni microRNA come biomarcatori”.
“E’ quindi possibile oggi – conclude Gambari – avventurarsi in settori di ricerca ancora inesplorati e ritenuti, fino a pochissimi anni fa, inesplorabili, sfruttando nuove possibilità offerte da avanzati metodi nanotecnologici”.
Insieme ad UniFe, lavorano altri 12 partner: INBB (Italia), Istituto Austriaco per la Tecnologia (Austria), Istituto di Fotonica ed Elettronica (Repubblica Ceca), Istituto Nazionale dei Tumori (Roma, Italia), VTT Technical Research Centre (Finlandia), Horiba Jobin Yvon SAS (Francia), Scriba Nanotecnologie (Italia), Ginolis Oy (Finlandia), Future Diagnositc Solutions (Olanda), Amires (Repubblica Ceca), Università di Siegen (Germania), Università di Twente (Olanda).
Solo 9 delle 462 proposte sottoposte al sotto programma “Sviluppo nuovi strumenti diagnostici e tecnologie” di Horizon-2020, sono state finanziate e ULTRAPLACAD ha ottenuto, la valutazione massima di 15 su 15 aggiudicandosi il primo posto assoluto e un finanziamento di circa 6 milioni di euro per i 42 mesi di attività.

(in foto: i partecipanti UniFe al kick-off meeting ULTRAPLACAD)

Il Premio Oscar Gabriele Salvatores a Comacchio per campagna Barilla

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Comacchio si riconferma come un set ideale che suscita l’interesse di grandi registi.
Si sono da poco spenti i riflettori sulle riprese effettuate da Gabriele Salvatores per la Azienda Barilla: un binomio di arte e cultura gastronomica che racchiude l’essenza della tipicità italiana. L’Amministrazione Comunale di Comacchio ha accolto e sostenuto con favore l’iniziativa, perchè il linguaggio dell’arte, con il suo carattere trasversale, si veicola con ogni mezzo.

In occasione delle riprese per la nuova campagna pubblicitaria di Barilla, firmata dal Premio Oscar Gabriele Salvatores e ideata da JWT Milano, la nostra Città si è trovata al centro di un lavoro collettivo: dalla produzione Brw Filmland di Milano, con il suo direttore di produzione Francesco Narducci, la Location Manager Scoutit di Siena con l’incaricato di produzione Francesco Papi e il suo staff, con la responsabile del casting Rita Vannuccini e di tutti coloro che hanno partecipato in veste di attori e attrici, e ancora il fotografo Andrea Samaritani inviato dall’Amministrazione Comunale per documentare il lavoro del back stage.

Un tale apporto di creatività ha corrisposto un notevole impegno logistico e di coordinamento da parte dei vari servizi comunali interessati, un impegno molto apprezzato e riconosciuto da management e produzione.

“Siamo certi che negli occhi del regista -commenta il Sindaco Marco Fabbri- l’immagine di Comacchio rimanga nella memoria tra i luoghi più evocativi fra acqua e cielo. Auspichiamo che la fascinazione, che esercita la nostra Città possa portare ulteriori occasioni d’incontro tra arte, cinema e buon vivere”.

Vacanze da favola per i più piccoli a Comacchio: sulla Riviera Romagnola torna il Festival dei Bambini

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Anche Comacchio protagonista, con le iniziative della seconda edizione del “Festival dei Ragazzi”, manifestazione dedicata ai più piccoli, con oltre 60 eventi pensati esclusivamente per i bambini e le loro famiglie ed ospitati tra Comacchio e Cattolica dal 13 al 21 giugno (www.ilfestivaldeibambini.it). Il programma di Comacchio vede la parata di barche allegoriche “Sognando una parata…di barche in festa”, quale evento principale del Festival, promosso dall’Unione di Prodotto Costa e da Apt Servizi Emilia Romagna.
Prima dell’imponente, scintillante parata di barche allegoriche del Carnevale, addobbate per l’occasione, che si svolgerà sabato 20 giugno nel centro storico di Comacchio, altre sono le iniziative che per tutta la settimana vivacizzeranno il Festival dedicato ai più piccoli.
Si parte dal Bagno Miami del Lido degli Scacchi mercoledì 17 giugno, alle ore 16 con le Mini-olimpiadi sulla spiaggia con competizioni sportive, attività, animazione e ristorazione con menù baby. Vnerdì 19 giugno, sempre al Bagno Miami del Lido Scacchi andrà in scena, alle ore 16 il “Nutella Party”, mentre sabato 20 giugno sarà la volta del “Torneo di biliardino”, riservato a genitori e figli (dalle ore 16 alle ore 18.30). Giovedì 18 giugno sarà il giardino della Casa Museo “Remo Brindisi” del Lido di Spina ad ospitare una tappa del Festival dei Ragazzi, con la proiezione, a partire dalle ore 21.30 del film d’animazione “Dragon Trainer”.
L’iniziativa, in collaborazione con il video maker Maurizio Cinti, è ad ingresso gratuito per tutti.
Anche il Bagno Dorian del Lido degli Estensi ha previsto un simpatico “Laboratorio di mosaico per bambini, che avrà luogo sabato 20 giugno dalle ore 17 alle ore 19.
Venerdì 19 giugno, dalle ore 21.30 Viale Carducci al Lido degli Estensi, in occasione del “Salsa Street festival” si trasformerà in una gigantesca pista da ballo, riservata ai ritmi latini, con la partecipazione delle migliori scuole di danza del settore. Una delle piste sarà interamente riservata ai bambini.
Come preannunciato, la gigantesca parata di barche allegoriche del Carnevale invernale sull’acqua con un nuovo sgargiante look serale, tornerà a sfilare la sera del 20 giugno lungo i canali del centro storico.
La manifestazione per il secondo anno consecutivo, promossa dall’Amministrazione Comunale proprio per dare il benvenuto all’estate e ai turisti che coglieranno l’occasione per visitare il centro storico, è quella principale del Festival dei ragazzi.
La cooperativa sociale Girogirotondo, che organizza la parata in collaborazione con numerose associazioni culturali, di danza e sportive del territorio, ha pianificato un ricco programma di iniziative, tra esibizioni musicali, animazione, balli, teatro in piazza, percorso espositivo, oltre al contest fotografico, in collaborazione con il gruppo degli Instagramers di Ferrara, sino al magnifico spettacolo piro-musicale, che alle ore 23.30 riverbererà una cascata di luci scintillanti sul Trepponti e sulla vicina valle Fattibello.
A tutti si suggerisce di partecipare in costume. Il programma della manifestazione è consultabile sul sito www.comacchio.it

Nel corso dell’estate si terranno inoltre tantissimi altri eventi di animazione per bambini con spettacoli di burattini, baby dance, laboratori artistici, spettacoli di magia, palloni gonfiabili e molto altro ancora.

Per informazioni, si rinvia al portale turistico: www.turismocomacchio.it

G.O.L. : Mozione Direttore ASP

da: organizzatori

PREMESSO
che ASP ha sofferenze economiche reali per quasi 2 Milioni di euro;

ASSODATO
che durante la fase dibattimentale del bilancio di previsione tenutosi nelle sedute di consiglio del 25
e 26 Maggio del corrente anno, l’opposizione è stata giudicata, dalla maggioranza, come poco
collaboratrice per non aver proposto idee atte ad evitare l’aumento delle tasse ai cittadini Ferraresi;

ACQUISITO
che in data 10 Giugno 2015 l’Asp “Centro Servizi alla Persona” di Ferrara ha manifestato
l’intenzione di procedere ad una selezione pubblica comparativa TRAMITE ESAME DEI
CURRICULA E COLLOQUIO, PER IL CONFERIMENTO DI UN INCARICO CON
CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO DI N. 1 DIRIGENTE CON FUNZIONI
DI DIRETTORE AI SENSI DELL’ART. 110 COMMA 2 D.LGS. 267/2000 E S.M.I.

INGIUSTO
Che una società comunale che con sofferenze economiche si preoccupi di assumere dirigenti;

DISONOREVOLE
Che il sindaco di Ferrara chieda ad altri sindaci di assumere personale della provincia e per le
partecipate Ferraresi non apra procedure di mobilità volte a chi lavora nelle amministrazioni
provinciali;

NON LIBERO
Che un Sindaco debba sempre proteggere gli amici e, invece di agire nei confronti chi ha
contribuito alla malagestione dell’ASP, operando il dimezzamento dei compensi all’assessore
Sapigni ed ai componenti del CDA dell’ASP, assume un DIRIGENTE;

TUTTO CIO’ PREMESSO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

– a non procedere alla selezione pubblica per il conferimento dell’incarico da direttore;
– a chiedere le dimissioni dell’assessore competente;
– al dimezzamento del compenso previsto ai membri del CDA dell’ASP.

Gruppo Consiliare
G.O.L. – Giustizia Onore Libertà

– Ing. Francesco Rendine –

“Emilia-Romagna: regione all’avanguardia nel risparmio irriguo”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

“L’efficienza dell’impianto di microirrigazione a pressione Diamante di Vignola, nel modenese, testimonia la costante attenzione dei Consorzi di bonifica e del mondo agricolo all’ottimizzazione d’uso dell’acqua a scopo irriguo.”
Lo ha sottolineato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio e Acque Irrigue (ANBI), citando l’esempio dei Conoidi del Panaro in relazione agli incontri, che Coldiretti Modena ha organizzato all’interno di Expo Milano.
“La presenza di ANBI ad Expo – ha proseguito Vincenzi – si caratterizza attraverso il sistema irriguo esperto Irriframe, evoluzione di un’esperienza chiamata Irrinet e frutto della ricerca del Consorzio Canale Emiliano Romagnolo – C.E.R.
Tale know-how made in Italy è già stato validato dall’Unione Europea ed è oggi guardato con interesse da numerosi Paesi extracomunitari, confermando non solo la sensibilità etico-ambientale, ma la capacità di ricerca applicata presente nei Consorzi di bonifica.”

Inaugurazione stazioni mobili di raccolta a Comacchio

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Venerdì 19 giugno alle ore 10.30 sarà inaugurato al Lido di Volano in Viale dei Germani il primo ECO-CENTRO, stazione mobile di raccolta differenziata dei rifiuti, voluta dall’Amministrazione Comunale e da Area per potenziare il sistema di raccolta “porta a porta”, recentemente introdotto.
A seguire, alle ore 11.30 sarà inaugurato a Comacchio, in Piazza Trento Trieste il secondo ECO-CENTRO, che stazionerà tutti i venerdì successivi nell’area indicata.

Saranno presenti al taglio del nastro:

Il Sindaco – Marco Fabbri
Il Vice Sindaco – Denis Fantinuoli
Il Presidente di AREA s.p.a. Gian Paolo Barbieri
Il Direttore di Area s.p.a. Raffaele Alessandri

La leggenda del Rock al Cinema

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

All’Apollo di Ferrara, al Cineplus di Comacchio e al Cinepark di Cento il grande rock sale in cattedra. Martedì 16 e mercoledì 17 arriva “SCORPIONS – Forever and a day”, un docufilm sulla band tedesca.
A Ferrara l’appuntamento è per le 21.00, mentre a Cento e Comacchio per le 21.30.
In 50 anni di carriera gli Scorpions hanno venduto più di 100 milioni di dischi e i loro concerti leggendari sono sempre stati sold out in tutto il mondo. Scorpions Forever and a Day racconta, attraverso la macchina da presa della regista Katja von Garnier, il mitico gruppo durante i 18 mesi del Farewell Tour, il concerto d’addio da Budapest a Beirut che vede gli Scorpions ripercorrere la loro carriera e raccontarsi in maniera inedita attraverso immagini esclusive, dietro le quinte e tanta musica.

L’Assessore Felletti ha inaugurato il nuovo BABY HOUSE in Via Varano

da: organizzatori

Partono a fine mese i Centri estivi, a settembre il nuovo Nido. Innovativo e qualificante il servizio di scuola d’infanzia bilingue

Sabato 13 giugno, alla presenza dell’assessore alla pubblica istruzione del Comune Annalisa Felletti, è stato inaugurato a Ferrara in via Varano 23 il nuovo Baby House: esso si avvierà con i Centri Estivi a partire dal 29 giugno p.v., e da settembre aprirà il Nido d’Infanzia.
Il Baby House di Ferrara fa parte delle rete dei servizi Little Heidi School, rete che realizza nidi bilingue e scuole internazionali per l’infanzia.

Molto soddisfatte le tre titolari del Baby House: la portavoce Barbara dice che con l’entusiasmo e la passione di tre giovani donne “nasce in Ferrara un nuovo qualificato servizio per le famiglie e la comunità”. La responsabile del Little Heidi School , Nerella Berardi, afferma che scuole d’infanzia bilingue , curate da personale altamente qualificato e costantemente aggiornato in corsi di lingua inglese per bambini, rappresentano un servizio innovativo e distintivo dei percorsi formativi per l’infanzia.

Per Info : 3452179113

L’INTERVISTA
Tutto su Fest, “la festa del teatro e di chi lo fa”

Si è conclusa mercoledì 10 giugno, al Teatro Comunale di Ferrara, la seconda edizione del Fest, Festival delle Scuole di teatro, ideato da Massimo Malucelli, di Teatro Fonè. La forma itinerante dell’evento, con tappe svoltesi a Porotto, Tresigallo e Comacchio, ha notevolmente contribuito al successo di un’iniziativa che ha unito la stessa Fonè, il Centro preformazione attoriale, il quale fa parte della scuola di Fonè (il Cpa è la prima scuola di recitazione in Italia che forma aspiranti giovani attori per le audizioni delle scuole nazionali di recitazione) e il Pabulo Teatro di Santiago di Compostela in una festa di tutti e per tutti.

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Teatro Comunale di Ferrara

Piccoli eventi di sette minuti ciascuno per attore, curati dalla compagnia Scambi teatrali di Bologna, hanno poi rallegrato il ridotto del Teatro Abbado, prima della serata finale. Uno spazio allestito nel foyer del teatro, una stanza dove si entra per compiere un viaggio di sette minuti con gli attori che accompagnano lo spettatore nello spazio della fantasia, che lo portano lontano, con sé, nell’immaginazione. Ma questo sarebbe stato solo l’inizio….
Dopo una lunga e attenta selezione, a contendersi i primi posti i ferraresi del Cpa, entrambi di Fonè. Prima di conoscere i vincitori, abbiamo fatto alcune domande a Massimo. Curiosi, come sempre, di capire dove trova tante idee ed energie.

Come è nata l’idea di Fest?

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I ragazzi durante un corso della Scuola di teatro Fonè

L’idea è nata un paio di anni fa, pensando agli oltre 30 anni d’insegnamento, ai primi esperimenti ferraresi. Mi sono detto, perché non organizzare un incontro che sia un anche un concorso, dove ci sia la possibilità di confronto. Così, l’anno scorso, era nato il “Sogno di tre notti di inizio estate”, quest’anno il Fest. Abbiamo voluto fare una festa del teatro e di chi lo fa, questo sarebbe il vero sottotitolo. E’ importante festeggiare chi fa esperienza di teatro, perché questo è il luogo della comunicazione fra chi assiste allo spettacolo e chi fa teatro come professionista. Da esperienze come queste escono persone come il giovane Stefano Muroni, oggi direttore artistico del Cpa e attore professionista in ascesa.

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I giovani attori con Massimo Malucelli e Stefano Muroni

Fest è contraddistinto anche dal fatto che qui si fanno fare giochi teatrali allo stesso pubblico, per esempio: si sta seduti, senza muoversi, s’immagina che il vicino non emani un buon odore. Voi, come pubblico, cosa fate? Lo guardate male? Dite qualcosa, magari sbuffate disturbati? Come reagisce il vostro corpo? Eccoci immersi in un viaggio che racconta noi stessi e il mondo con grande ironia, che fa divertire ed entrare nella dimensione del racconto e della finzione. Perché ‘divertire’, come diceva Pascal, significa distrarsi dal contatto con Dio e oggi porre l’attenzione ad altro significa distrarsi dal dio presente, quello del danaro, della guerra, della società non bella. Il teatro è andare altrove, portare alternative, distrarre attraverso anche una sana e innocente risata. Sei diverso quando entri a teatro e quando ne esci. Sei ‘distratto’ perché attratto da altro: storie e mondi immaginari e alternativi. Va aggiunto, ci tengo particolarmente, che il festival, oltre a essere un buon momento di spettacolo e di aggregazione sociale, vuole essere anche un’occasione di incontro per le varie scuole di teatro del territorio.

Quanti aspiranti attori hanno partecipato e quali le tappe del festival?
Una quarantina (al Comunale ma se si considerano tutte le tappe si può dire tranquillamente il doppio) di allievi si è cimentata sui vari palchi. A Porotto ci si è esibiti al teatro Verdi, nella Città del Novecento gli spettacoli hanno illuminato l’arena della Casa della cultura, a Comacchio è stato il turno dei Trepponti, del Ponte degli Sbirri, fino a Ferrara e al suo prestigioso Teatro Comunale Abbado. Le date per le fasi eliminatorie e per la semifinale sono state quelle del 27, 28 maggio e del 2 giugno.

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Serata conclusiva del Fest al Teatro Comunale Abbado di Ferrara

Chi ha superato tutte le fasi ha avuto accesso alla finalissima del 10 giugno. Le scuole che hanno partecipato al festival provengono sia da Ferrara che da province vicine, come Bologna e Reggio Emilia. Le scuole e i titoli degli spettacoli in gara sono stati numerosi e interessanti: Improgramelot di Reggio Emilia con “Mefisto, i dannati dell’improvvisazione”; Officina Creativa di Ferrara con “Il provino”; Officina Guitti di Bologna con “La XII notte” e “Sarto per signora”; il Centro preformazione attoriale con “La fiera dei sogni”; “Fonè Scuola di teatro” con “Pinocchio, frammenti di infanzia”.
Abbiamo assistito a serate uniche, magiche, divertenti e suggestive. Sono sicuro che sarà un’ottima occasione per riportare la gente nei teatri, nelle piazze, a contatto con la commedia e la comicità, perché tutti abbiamo bisogno di ridere un po’ di più.

Chi sono i premiati e le giurie?

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‘Pinocchio’

Il pubblico in sala ha votato lo spettacolo vincitore con il Premio della giuria popolare. Gli spettacoli (di 20 minuti ciascuno), hanno concorso per il Premio della giuria di esperti (composta dall’attrice Francesca Valtorta, da Shamira Benetti, direttrice del Teatro Verdi di Porotto e dal regista Marco Cassini) per il Miglior spettacolo, Miglior attore e Migliore attrice. Il pubblico ha votato direttamente con moduli distribuiti all’entrata, un metodo semplice che ha coinvolto tutti. Il festival è supportato dall’Arci, dal Giffoni film festival e patrocinato dai Comuni di Ferrara, Comacchio e Tresigallo. Sono tutti a bordo, dunque.

Ci parli degli spettacoli e degli attori che hanno vinto l’edizione di quest’anno?

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Tra i vincitori

I premi sono andati a Cpa e a Pabulo Teatro. Non vorrei parlare troppo degli spettacoli vincitori, perché ho scritto io i testi ma visto che insisti ti dirò almeno la trama. Il premio Miglior spettacolo per il pubblico è andato a Cpa I anno, per “Fiera dei sogni e dei sognatori” (testo e regia di Massimo Malucelli). La storia è commovente. Arturo e Teresa hanno un vecchio cinema in un paesino, luogo che è un punto incontro di vari tipi da cinema visti all’inverso, ossia visti dalla parte di quelli che lo vanno a vedere, un cinema osservato da fuori. Ci sono i pomicioni che, nell’iniziazione sentimentale di tanti anni fa andavano al cinema per avere una ‘vera esperienza’, e ci sono le loro copie, sfilano tante maschere della società, come la signora piagnona che vede i film d’amore per poter piangere in santa pace, l’intellettualoide che si vanta dei suoi titoli, il personaggio che vede i film di guerra e vi s’identifica, l’ansioso che ti chiede tutto del film e che non te lo fa seguire. E’ un bel momento sul cinema anche come memoria: dopo molti anni, vengono ritrovate le pizze del vecchio film degli alleati che avevano liberato il paese. Ciascuno si rivede, in un susseguirsi di momenti comici e teneri allo stesso tempo. Le atmosfere sono un po’ felliniane, all’Amarcord. Il cinema diventa una scusa per vedere il posto dove la gente va e da dove viene; ne emerge il carattere delle persone legato all’immaginario, la vera parte di sé. Identificandosi con esso.

Il Premio miglior spettacolo per la giuria, invece?

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‘Siamo nati proprio adesso’

E’ andato a Cpa II anno per “Siamo nati proprio adesso” (testo e regia Massimo Malucelli). Siamo a Tresigallo, durate il suo primo bombardamento, nel 1944, circa settanta anni dopo. Ricostruito sulla base delle testimonianze dei vecchi del paese, si è voluta scrivere una drammaturgia per ragazzi di 17 anni che hanno la stessa età di quegli anziani allora. Con tutte le difficoltà del caso. Nel voler costruire un ponte fra generazioni, un montaggio rapido, a scene e flash, ha portato a una narrazione agile, con parti comiche e drammatiche. Alla fine, si comprende che, forse, siamo nati ora, questi ragazzi rinascono, come se fossero vivi oggi per la prima volta. Un paese preciso diventa simbolo delle condizioni umane estreme. Gli attori adolescenti inizialmente non sapevano come immedesimarsi in un’avventura fortunatamente mai sperimentata, quella della guerra. Ma ci sono riusciti, con abilità, perché l’essere umano riesce a identificarsi nelle situazioni e nelle condizioni più estreme. A chiudere i premiati, Valentina Sisini (Cpa II anno), Migliore attrice per la giuria, (“Siamo nati proprio adesso”), Roberto Galleran (Cpa I anno), Menzione speciale come miglior attore e, per Pabulo Teatro, RafaRey, Miglior attore e Menzione speciale per il miglior spettacolo.

Il Pabulo Teatro diretto dallo spagnolo Marcos Grande Pazos ha presentato “Shakespeare Cabaret”, un tocco in più di internazionalità. Avete portato un vento nuovo e accostare Shakespeare al cabaret appare strano e innovativo, ce ne parli…
fest-teatro-fonèfest-teatro-fonèIl Pabulo Teatro ha sorpreso con due allievi, uno dei quali, il meraviglioso talento RafaRey, 17 anni, ha vinto un premio, per la parodia di Romeo e Giulietta. I giovani hanno fatto i pagliacci nel senso più liberatorio del termine, coinvolgendo il pubblico in una sorta di divertente pastiche italiano-spagnolo. Inimmaginabile e, per questo, unico.

Come riassumerebbe questa bella avventura e cosa si sente di dire al suo pubblico?
Adesso che qualche giorno è passato, vorrei tanto ringraziare tutti quelli che hanno saputo abbracciarmi, sostenermi e sospingermi verso il traguardo con parole sincere e gentili, come vento favorevole, mentre correvamo attraverso questo tempo concitato, che in venti giorni ha concentrato le ultime frescure della primavera e il caldo leone dell’estate. E’ stato un periodo incredibile, fra Spagna e Italia, università e conferenze, tre spettacoli diversi in diverse versioni, prove e dell’uno e dell’altro senz’altro sapere che si provava per realizzare ciò che spesso non pareva possibile, un festival in quattro diverse serate, e l’ultima magia del Teatro Comunale, dove ci siamo tutti ritrovati a casa, insieme, come in una cena di famiglia dove si riabbracciano commossi i parenti lontani sì, ma mai perduti. Grazie ai miei compagni di avventura di Fonè, del Cpa e di Pabulo Teatro, che hanno collaborato e condiviso! Grazie a coloro che hanno creduto in noi ospitandoci negli spazi magnifici delle storie possibili! Grazie ai miei grandi attori, che a volte sono piccoli ma hanno dimostrato a tutti (e soprattutto a se stessi) di essere davvero grandi! Grazie a tutte le compagnie che hanno partecipato: l’Officina Teatro Guitti, Improgramelot, Officina Creativa, il Fest al di là e al di sopra di ogni gara, è “la festa del teatro e di chi lo fa” e quindi è anche loro e per loro. E grazie anche a loro stiamo costruendo qualcosa di importante per tutti. Grazie al nostro pubblico meraviglioso e così meravigliosamente disposto a lasciarsi condurre nei territori della meraviglia, a tutti coloro che ci hanno seguiti col cuore e con gli occhi scintillanti delle storie che abbiamo condiviso. In una parola: grazie agli amici, perché di essi è fatto il teatro.

Grazie a te, Massimo. E buon “divertimento”, sempre.

Un’anteprima: Fest è stato distribuito sul territorio. Si lavora per allargarlo, da ottobre, perché diventi un evento di rete che faccia circuito e coinvolga compagnie italiane, spagnole e inglesi. La competizione sarà il grimaldello. Volendo usare una metafora calcistica, ci saranno campionato italiano, spagnolo e inglese fino alla coppa dei campioni. Per aprire menti ed esperienze. Condividendo. Con una parola che va di moda ma che non è sempre realtà.

Per saperne di più visita la Pagina Facebook di Fest [vedi].

Fonè Scuola di Teatro sostiene la campagna di Crowdfunding di FerraraitaliaUna redazione condivisa per Ferraraitalia”  [vedi] mettendo a disposizione una delle ricompense per i donatori: corso di 3 ore per ragazzi (dai 18 anni in poi) e adulti,  “Il personaggio comico” con dimostrazioni dell’attore, sceneggiatore, regista Massimo Malucelli.

LA RIFLESSIONE
La Chiesa dei ‘castelli svenduti’

di Maria Paola Forlani

L’invenzione della cultura, del suo concetto e della sua pratica pubblica, è una delle più affascinanti avventure dell’uomo. Mentre la cultura evoca altrove una generosa apertura intellettuale e il futuro, in Italia lo scontro frontale tra due partiti in perenne conflitto – quello di una religione inattuale del patrimonio e quello della svendita sul mercato dei beni culturali – tiene in ostaggio la più importante infrastruttura per la crescita civile ed economica del Paese.

Parlando di attualità, è apparsa sulle cronache dei giorni scorsi l’ipotizzata speculazione finanziaria relativa all’acquisto di un castello storico, poi rivenduto al suo pieno valore qualche tempo dopo intascando la differenza. Si prefigura così la conferma di una prassi di indifferenza morale, attorno ai beni architettonici o ambientali, con frequenti tornaconto di enti religiosi. Un affare che sarebbe stato ottenuto consumando una serie di reati che vanno dal falso alla truffa, passando per l’appropriazione indebita, la turbata libertà degli incanti e l’associazione per delinquere. Accuse che, a vario titolo, la procura di Terni muove a dieci indagati, tra i quali anche l’ex vescovo della diocesi di Narni, Terni ed Amelia, Vincenzo Paglia, oggi presidente del Pontificio consiglio per la famiglia. E che vedrebbe coinvolte anche una serie di altre persone che fanno riferimento alla diocesi, come il presidente dell’istituto diocesano per il sostentamento del clero e il vicario episcopale della diocesi. E, chiamato in causa, è pure l’ex sindaco di Narni, Stefano Bigaroni.
La storia, che risale a circa quattro anni fa, riguarda il castello di San Girolamo di Narni, edificio storico venduto all’asta. Un’asta che, secondo la ricostruzione dei finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria, fu completamente illecita. Nell’avviso di chiusura delle indagini che i finanzieri, guidati dal generale Giuseppe Bottillo hanno recapitato agli indagati, sono segnalati diversi episodi che testimonierebbero l’illegittimità di quell’assegnazione. Innanzitutto perché il castello fu venduto a circa un terzo del suo valore: acquistato dalla Imi srl (società comunque vicina alla curia perché l’amministratore era l’economo della diocesi, Paolo Zampelli, e uno dei soci era il direttore dell’ufficio tecnico, Luca Galletti) a 1.760.00 euro contro una stima di oltre 5.600.000 e con denaro della curia.
Vengono riportati episodi di induzione in errore della Giunta comunale dovuti a una serie di tendenziose informazioni, atti depositati oltre i termini prescritti, false comunicazioni di ogni tipo per cercare di garantire comunque quella cessione. Tutti elementi che fanno concludere al pm che Imi srl, acquirente del castello (che non a caso ancora oggi risulta proprietà della diocesi, al centro di un crak finanziario da 25 milioni di euro), non avesse “i requisiti necessari” nemmeno per partecipare alla gara d’appalto. E non avesse nemmeno il denaro per comprare quel pregiato immobile: i soldi per l’acquisto sono arrivati nelle casse dell’Imi con bonifico fatto direttamente dalla curia.

La logica di interesse mercantilista di questo caso, al di là degli eventuali risvolti penali ipotizzati, richiama per affinità di approccio – la ricerca di un guadagno, non la tutela del valore di un bene – la scelta compiuta a Ferrara, da parte della diocesi estense, con la cancellazione di fatto di Casa Cini nel suo ruolo di istituto di cultura, trasformata in edificio per affittanze di ogni tipo (per un anno è stata affittata ai grillini, poi ai farmacisti, ai bancari, ecc.), il tutto cacciando i molti giovani che frequentavano quel luogo per lo studio e la ricerca. La società che si è apprestata a intervenire pesantemente sul ‘restauro’ ha ricercato solo occasioni di ‘lucro’, deturpando gli spazi architettonici e, non potendo acquistare l’immobile perché vincolato alla diocesi come dono del conte Vittorio Cini, ha comunque acquisito tutti i proventi degli ambienti affittati.
Casa Cini con questo ‘stupro’ architettonico ha perso la sua identità di centro culturale: biblioteca e museo come era stata in origine concepita, prima con i Gesuiti poi con don Franco Patruno e don Francesco Forini, ma soprattutto come luogo di ‘solidarietà’ e ‘accoglienza’. Casa Cini, con la dinamica e generosa gestione di don Franco, è stata un momento di grande ricerca, uno sguardo pieno di fiducia e di amore, per un progetto carico di futuro, interrotto da una violenza, priva di senso umano, pari a quella talebana, desiderosa di distruggere un patrimonio colmo di cultura.

Il patrimonio non è un’entità amministrativa, né una categoria economica, è l’eredità di generazioni che ci hanno preceduti. La distruzione di decenni di ricerca, di biblioteche, di opere d’arte a Casa Cini è stato lo sventramento di un universo carico di storia. Così, parlando di patrimonio parliamo di cittadinanza, di sovranità popolare, di uno Stato inteso come comunità. La conservazione dell’ambiente e del patrimonio culturale e la riattivazione della loro funzione civile, in senso più ontologico, è naturalmente anche una grande questione economica. Una questione che finora è stata declinata in termini di economia di rendita, di sfruttamento, di rapina. Ma che potrebbe invece diventare il cuore di una nuova economia civile, il progetto di un Paese che smetta di divorare se stesso e riprenda a investire sul proprio futuro, non a scommettere sulla propria fine. Lo dimostrano le parole di Vasari, contenute nel terzo libro delle Vite quando, salutando il mecenatismo di Lorenzo il Magnifico, afferma che “chi aiuta, e favorisce nell’alte imprese i belli, e pellegrini ingegni, da e’ quali riceve il mondo tanta bellezza, honore, comodo, e utile, merita di vivere eternamente per fama negli intelletti degl’huomini”.

È proprio dall’idea di una cultura come elemento di sviluppo, anche economico, che la tradizione statunitense ha perpetuato le idee nate nella Firenze rinascimentale. Quelle di una modernità competitiva in cui la conquistata consapevolezza dei limiti biologici che inquinano negativamente i rapporti sociali, libera i singoli, aiuta l’innovazione e permette un approccio creativo al mondo, favorendo le identità progettuali. Don Franco Patruno apriva le sue biblioteche a tutti, le porte di Casa Cini per visitare le mostre, ascoltare i concerti perché questi fossero uditi da tutti. La musica interpretata dai giovani nel cortile della casa medioevale del conte Cini si spandeva perché musici cittadini suonavano per altri cittadini, suonavano per la polis. Tutto ciò, non per rimuovere le difficoltà della vita, dell’esistenza, ma per affrontarle tutti insieme, con gioia, uniti nella musica e per assaporare i colori dell’arte e il profumo dei libri.

E’ da questo spirito di grande apertura solidale che la scena politica e la Chiesa dei ‘castelli svenduti’, delle ‘donazioni calpestate’, dovrebbe essere capace di ripartire. Perché le nostre città, i nostri musei, il nostro paesaggio non contengono solo cose belle: contengono valori e prospettive che possono liberarci, innalzarci, renderci di nuovo umani, restituirci un’idea dell’uomo e un’idea di comunità che ci permettono di costruire un futuro diverso, un futuro colmo di solidarietà, tanto caro a don Lorenzo Milani che troppo presto se n’è andato.

GERMOGLI
Vento
L’aforisma di oggi

Giornata mondiale del vento. Perché finalmente inizi a tirare una buona aria.

vento-neruda
Pablo Neruda

“Il vento è un cavallo:
senti come corre
per il mare, per il cielo.
Vuol portarmi via: senti
come percorre il mondo
per portarmi lontano.”
(Pablo Neruda)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

IMMAGINARIO
Ferrara mare.
La foto di oggi…

In attesa della Bike Night, la pedalata notturna che il prossimo 20 giugno andrà da piazza Ariostea a Lido di Volano, la nostra giornalista Monica Forti è andata ad esplorare il Parco del Delta ovviamente su due ruote con una guida speciale, Alberto Lealini di Deltaciclando. A breve potrete leggere il suo articolo sul nostro Quotidiano.

La guida turistico-ambientale conosce i segreti più suggestivi delle tante oasi che rendono unico il delta, pedalare lungo gli argini, in mezzo alle valli alla scoperta delle saline fino alla finestra dei fenicotteri di Valle Campo è un’esperienza che riconcilia con la natura e disvela la storia di un mondo nel quale l’uomo si è misurato con forza del grande fiume e del mare con i quali vive ancora simbiosi.

La foto è di Luca Pasqualini ed è il nostro saluto a tutti gli igers che ci hanno seguito per una settimana dal profilo Instagram del Comune di Ferrara, @comunediferrara, nell’ambito del progetto #MyFerrara.

Cos’è Instagram? E’ un’applicazione per smartphone che permette di scattare foto, aggiungere effetti e condividerle nella comunità di Instagram, ma anche su tutti i principali social network come Facebook e Twitter.

Cos’è #MyFerrara? E’ un’iniziativa dell’Agenda Digitale del Comune di Ferrara in collaborazione con il gruppo Igers Ferrara (gli utilizzatori ferraresi di Instagram) per avvicinare i cittadini alle pubbliche istituzioni attraverso i social network. Ferraraitalia è il primo media partner ufficiale di #MyFerrara. Chiunque può candidarsi a gestire il profilo @comunediferrara per una settimana. Tutti i dettagli sulla pagina del progetto [leggi].

Cos’è un hashtag? La parola deriva dall’inglese hash (cancelletto) e tag (etichetta). Sono parole chiave che, inserite nei post di alcuni social precedute dal simbolo #, permettono di indicizzarli. Cercando quelle parole, verranno fuori tutti i post che le contengono, provate con #ferraraitalia, e usatelo a vostra volta!

#comunediferrara #MyFerrara #Ferraraitalia #ferrara #igersferrara

OGGI – IMMAGINARIO MYFERRARA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

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foto di Luca Pasqualini
alberto-sordi

ACCORDI
Albertone nazionale
Il brano di oggi…

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Alberto Sordi – E va’ e va’

Avrebbe compiuto oggi 95 anni Alberto Sordi, probabilmente l’attore italiano più amato e simbolo della commedia all’italiana. Nato a Trastevere, l'”Albertone nazionale” fu sempre legato alla sua città lungo tutta la sua immensa carriera artistica che lo vidde non solo attore, ma anche abile doppiatore, sceneggiatore, regista e, alle volte, anche cantante; celebre è la sua ironica “E va’ e va’” del 1981.