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Giorno: 18 Giugno 2015

Ferrara Sotto le Stelle 2015: sabato 20 giugno maratona rock con Post-CSI, BSBE e Fast Animals and Slow Kids

da: Ferrara sotto le Stelle 2015

“Expo e Territori”, MiBACT e Ferrara sotto le Stelle presentano: “Gimme Shelter!”, una produzione esclusiva con POST-CSI + BUD SPENCER BLUES EXPLOSION + FAST ANIMALS AND SLOW KIDS live in piazza Castello – Ferrara – dalle ore 20:30.
Ingresso gratuito

Serata imperdibile che vedrà alternarsi sullo stesso palco tre delle migliori realtà della musica indipendente italiana, lontane tra loro per approccio e scelte stilistiche, ma proprio per questo significative, per non dire emblematiche, della rinascita della scena rock nazionale degli ultimi anni.

Proprio nell’eterogeneità del background, nelle diverse radici e suggestioni che stanno alla base del lavoro delle band, è riposto l’elemento cardine che dimostra quanto sia stato proficuo e fecondo il percorso di tanti musicisti che si sono affrancati dai classici modelli anglosassoni per approdare ad una sintesi originale, che soprattutto non si adegua agli standard del cantato in inglese, ma che ha nei testi in italiano uno dei suoi punti di forza quanto a comunicazione ed empatia con il pubblico.

I POST-CSI sono gli eredi del glorioso Consorzio Suonatori Indipendenti, la più importante band italiana degli ultimi 20 anni. Formatisi nel reggiano, per iniziativa di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, dalle ceneri dell’esperienza CCCP – Fedeli alla Linea, i CSI hanno segnato una tappa fondamentale nella storia del rock nazionale, non solo dal punto di vista prettamente musicale. L’attitudine irriverente, i testi venati di misticismo, la capacità di elevare la provincia emiliana a scenario universale hanno aperto la strada a una lunga schiera di epigoni che, in misura maggiore o minore, hanno un debito culturale nei confronti di questa esperienza.
Dopo il ritiro di Giovanni Lindo Ferretti, la band si è ricompattata attorno al suo nucleo originario, con una sorprendente Angela Baraldi alla voce, Massimo Zamboni e Giorgio Canali alle chitarre, Francesco Magnelli alle tastiere e Gianni Maroccolo al basso.
Il 25 aprile scorso la band ha dato alle stampe “Breviario Partigiano”, un cofanetto contenente un CD con il primo materiale inedito del gruppo dopo 18 anni, un DVD del film “Il nemico” di Federico Spinetti e un libro che raccoglie pensieri, riflessioni, citazioni e aforismi di intellettuali e musicisti.

BSBE (BUD SPENCER BLUES EXPLOSION) Il duo formato da Adriano Viterbini (chitarra e voce) e Cesare Petulicchio (batteria e voce) si è imposto velocemente come una delle novità più elettrizzanti del circuito indipendente italiano degli anni Zero. Nello spazio di tre album e un Ep dal vivo, i due hanno consolidato la propria fama grazie a un’intensa attività live, riuscendo ad attualizzare nel nuovo millennio certi suoni seventies, abilmente miscelati con il blues delle radici e un innato gusto melodico.
I due musicisti romani, dotati di capacità tecniche decisamente fuori dal comune, hanno un background comune, che spazia dai classici del Delta (Robert Johnson su tutti) ai giganti del rock (Led Zeppelin, Jimi Hendrix) al rock-blues a tinte psichedeliche che ha caratterizzato la fine degli anni ’60: ma il tutto è riveduto e corretto secondo la sensibilità dei nostri giorni, tradizione e contemporaneità perfettamente fuse assieme. I riconoscimenti non si sono fatti attendere (finalisti all’Heineken Jammin’ Festival Contest nel 2007, Premio SIAE al Concerto del 1° Maggio a Piazza San Giovanni, inviti a Festival di grande rilievo in Italia e all’estero), fino a diventare un solido punto di riferimento per le nuove leve della scena nazionale. I BSBE non sono più una potenziale grande promessa, ma stelle di prima grandezza, fra le poche in Italia a poter vantare velleità esterofile.

I FAST ANIMALS AND SLOW KIDS vengono da Perugia e dal 2011 ad oggi, con soli tre album all’attivo, sono diventati un punto di riferimento importante nel panorama alternative rock. Il quartetto, formato da Aimone Romizi (chitarra, voce, percussioni), Alessandro Guercini (chitarra), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessio Mingoli (batteria e voce) ha unito le forze nel 2008, dopo una breve militanza in band parallele del capoluogo umbro. E’ proprio la volontà di potere sfogare le proprie pulsioni musicali non totalmente espresse nei rispettivi gruppi precedenti la scintilla che porta la band a suonare per semplice divertimento un rock sanguigno ed energico. Dopo la classica trafila live nei piccoli club, che culmina comunque con l’affermazione come miglior band emergente ad Italia Wave nel 2010, è con il secondo lavoro, “Hybris”, che il gruppo raggiunge la notorietà: il disco riceve il riconoscimento come miglior album italiano per i lettori di XL – La Repubblica, mentre il singolo “A cosa ci serve” viene votato come miglior canzone italiana dell’anno dalla redazione che dai lettori di Rockit, la più importante risorsa dedicata al rock nazionale sul web. Il recente “Alaska” (2014), opera ancora più spigolosa e tagliente, consacra definitivamente la band, che esce dall’abusata etichetta di “next big thing” per approdare alla piena maturità compositiva e creativa.

L’evento è organizzato in occasione di EXPO Milano 2015.
Il Governo Italiano ha promosso una serie di interventi tra cui l’iniziativa “Expo e territori. Viaggio alla scoperta dei tesori nascosti e delle eccellenze agroalimentari d’Italia”, con lo scopo di allargare l’evento che si svolge nel capoluogo lombardo ai diversi territori italiani e di ampliare l’esperienza di EXPO.
Il progetto è coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato con il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica.
In particolare, il ruolo del MiBACT è consistito nell’individuazione di 20 luoghi di cultura (uno per regione) tra cui 14 siti Unesco iscritti nelle liste del patrimonio dell’umanità, in cui si svolgeranno eventi particolari legati ai temi dell’EXPO.
Per l’Emilia-Romagna, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in accordo con il suo Segretariato Regionale, ha scelto Ferrara, città Unesco, e l’evento “The Excelland”, per la promozione della filiera agroalimentare ferrarese, come il contesto più affine ai grandi temi proposti dall’Esposizione Universale.
Tra questi, uno dei più importanti e centrali è la “Sfida Fame Zero”, che pone l’obiettivo di superare il paradosso che vede, a fronte di uno spreco del 30% della produzione alimentare mondiale, una persona su nove (tra cui più di 160 milioni di bambini) andare a dormire senza avere consumato almeno un pasto.
La maratona musicale “Gimme Shelter!”, curata in collaborazione con il Comune e la direzione artistica del festival “Ferrara sotto le Stelle”, è rivolta alle generazioni più giovani con l’esplicito invito a riflettere su queste contraddizioni.
Come scoprire, ad esempio, che la provincia della loro città, Ferrara, è uno dei più importanti produttori d’Europa di couscous, il cibo povero della tradizione nordafricana.
Ferrara, sito Unesco, verrà ulteriormente valorizzata attraverso un progetto concordato tra il Liceo Artistico “Dosso Dossi – sezione associata dell’IIS G.B. Aleotti” e gli Istituti territoriali del MiBACT, mediante il quale 54 studenti, dopo un intensivo momento di formazione, sono stati preparati ad accompagnare gruppi di visitatori alla scoperta della città rinascimentale.

POST-CSI
+ BUD SPENCER BLUES EXPLOSION
+ FAST ANIMALS AND SLOW KIDS
Piazza Castello – Ferrara
Sabato 20 giugno – a partire dalle ore 20.30
Ingresso gratuito
Info: 0532-241419
Ulteriori informazioni sono reperibili presso il sito web della rassegna: www.ferrarasottolestelle.it

(in foto: i BSBE)

Pari opportunità: riparte il lavoro del Comitato paritetico regionale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Petitti e Cosenza: “Al lavoro con progetti concreti aprendoci all’esterno”

Un video per promuovere le pari opportunità di genere e combattere gli stereotipi, formazione per valorizzare l’immagine femminile e il ruolo sociale ed economico delle donne e, soprattutto, il coinvolgimento diretto di Enti locali, associazioni e delle diverse realtà che in Emilia-Romagna si occupano di pari opportunità e di diffondere una cultura attenta alle differenze.
Riparte il lavoro del Comitato paritetico regionale, nato grazie al Protocollo d’intesa su “Donne e media” firmato lo scorso anno tra assessorato regionale alle Pari opportunità, Corecom dell’Emilia-Romagna, Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna, Ordine dei giornalisti, Fnsi, Aser, Aeranti-Corallo, Associazione Tv locali-Frt, Giulia Emilia-Romagna, Master in Giornalismo e Scuola superiore di giornalismo.
“Vogliamo aprirci all’esterno e collaborare ancora di più anche all’interno delle istituzioni, seguendo gli obiettivi e le linee di lavoro fissate nel nostro programma di mandato”, ha sottolineato l’assessore regionale alle Pari opportunità Emma Petitti in apertura della riunione del comitato presieduto dalla presidente del Corecom Giovanna Cosenza.
“Ci rimettiamo al lavoro – ha detto Petitti – collaborando in modo attivo con tutti i soggetti qui presenti, che hanno firmato questo importante protocollo, di cui li ringrazio, e svolgono un ruolo fondamentale nella società”.
“Da oggi possiamo portare avanti diversi progetti concreti con l’obiettivo di contribuire alla diffusione di una comunicazione di una cultura libera da stereotipi – ha concluso Cosenza – considerando che quando si parla di donne si parla anche di uomini e di tutti i generi e orientamenti sessuali”.

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Bologna Award 2015: il primo riconoscimento internazionale per la ricerca sulla sostenibilità agroalimentare

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Attività produttive – Bologna Award 2015: nasce il primo riconoscimento internazionale per sostenere la ricerca scientifica e tecnologica in tema di sostenibilità agroalimentare. Il 23 settembre a Expo Milano sarà celebrato il vincitore della prima edizione

La città del cibo raccoglie la sfida per la sostenibilità agroalimentare. Nasce l’International Sustainability & Food Award.
Nutrire una popolazione che, a fine secolo, potrebbe toccare quota 11 miliardi è la vera sfida del pianeta. Un abitante della Terra su sette soffre oggi di malnutrizione e intanto lo spreco globale di cibo vale, ogni anno, una volta e un terzo l’intero Pil italiano: circa 2060 miliardi, includendo i costi sociali, ambientali ed economico-produttivi (dati Fao, Food Wastage footprint 2014).
Promuovere la ricerca scientifica e tecnologica in tema di sostenibilità agroalimentare, migliorare e ottimizzare la distribuzione del cibo, ridurre l’impatto ambientale e sociale della produzione e distribuzione di cibo, promuovere una nuova e diffusa cultura nel segno dell’educazione alimentaresono gli obiettivi portanti del Premio internazionale ideato e promosso da Caab (Centro Agroalimentare di Bologna) in sinergia con l’Amministrazione comunale bolognese e la Regione Emilia-Romagna.
Il Premio, che avrà cadenza biennale, si propone di individuare e valorizzare le ricerche scientifiche e le iniziative in ambito agricolo e agro-alimentare realizzate da persone, istituzioni e aziende nel segno dello sviluppo sostenibile e durevole.

Bologna Award si inserisce in un contesto strategico per la città e la Regione Emilia-Romagna che ha avviato il World Food research and innovation Forum, un progetto collegato ad Expo Milano 2015, ideato per attivare – in Emilia-Romagna, in Italia e nell’Unione europea – una piattaforma internazionale legata alla ricerca e alla sicurezza nel settore alimentare, riferimento di un asset catalizzatore per la competitività delle imprese e le filiere produttive nazionali ed europee sui mercati mondiali.
A Bologna è inoltre operativo da oltre un anno il progetto City of Food, iniziativa – quadro per valorizzare il patrimonio agroalimentare della città di Bologna sia in Italia sia all’estero quale chiave identificativa della città.

La giuria
Il premio sarà assegnato da una Giuria internazionale presieduta dal presidente Caab Andrea Segrè, coordinata dal direttore marketing Caab Duccio Caccioni e composta da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Virginio Merola sindaco di Bologna, Michael Hurwitz, Direttore Grow Nyc (New York-Usa), Nadia El Hage Scialabba – Fao, Claudia Sorlini, presidente del Comitato scientifico Expo, Paolo De Castro, presidente Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale Ue, Livia Pomodoro, presidente del Milan Center for Food Law and Policy, Jiao Hui – Munic Chengdu Unesco, Chennaiah Poguri – Action Aid International, Pierluigi Masini, direttore Progetti e Iniziative editoriali Poligrafici Editoriale, Giovanni Beccari – Cefa, Giovanni Carrada – Rai e dai giornalisti scientifici Sylvie Coyaud e Antonio Cianciullo.

Il Premio
La cerimonia di premiazione della prima edizione del Bologna Award si svolgerà ad Expo nella serata del 23 settembre 2015. Le premiazioni delle successive edizioni saranno organizzate a Bologna. Il Premio, del valore di 20mila euro, su indicazione del vincitore sarà devoluto a favore di ricerche e iniziative di settore sostenibili, durevoli e/o solidali.
Segnalazioni pubbliche di progetti e iniziative meritevoli dovranno arrivare entro il 20 agosto 2015.

La presentazione

Il “Bologna Award” è stato presentato oggi a Bologna, nella sede del Comune, presenti tra gli altri il presidente Caab Andrea Segrè, gli assessori regionale alle Attività produttive, Palma Costi e comunale all’Economia e promozione della città, Matteo Lepore.
“L’importante iniziativa che presentiamo oggi – ha commentato l’assessore Costi – si inserisce in modo molto preciso all’interno di una strategia regionale che trova nell’Expo di Milano un grande momento, un’occasione per il rilancio e la promozione dell’economia dell’Emilia-Romagna basata su alcuni grandi progetti.
La nostra è una regione che ha un sistema particolarmente avanzato e che può dire molto sulle tematiche di qualità, sicurezza del cibo e sostenibilità della produzione agroalimentare: campi in cui la nostra terra può ben rappresentare l’eccellenza”.
«La globalizzazione accomuna popolazioni distanti nel mondo intorno a questioni e criticità che si manifestano a migliaia di chilometri – sottolinea il presidente Caab Andrea Segrè – I temi della sostenibilità delle tecniche di produzione agricola e agroalimentare sono centrali per tutti, nella prospettiva di voler garantire a tutti gli abitanti della Terra la disponibilità e accessibilità al cibo di qualità.
Per questo Caab, che ha ideato il progetto Fico Eataly World in ideale staffetta con l’Expo milanese sui temi della qualità alimentare e del diritto al cibo, si rende promotore di una grande mobilitazione per valorizzare i progetti, spesso misconosciuti, che alle più svariate latitudini del pianeta sono finalizzati a questi obiettivie che hanno apportato un valore aggiunto nell’accesso al cibo per tutti gli abitanti del pianeta».

Due giovani tenniste ferraresi ottengono ottimi risultati nel torneo nazionale svoltosi a Ravenna

da: organizzatori

Giulia Martinelli vince il torneo nella cat. under 12 conclusosi domenica 24/05 presso il circolo tennis Zavaglia di ravenna valevole per il circuito nazionale Babolat.
Ottima prestazione di Giulia nei quarti di finale dove ha superato la quotata Emma Valletta, considerata tra le piu’ forti 2004 d’Italia, con il netto punteggio di 6/0 6/2.
In finale ha superato la 4.1 padovana Alice Benvegnu’ 6/3 6/3 dimostrando qualita’ tecniche e personalita’ nell’affrontare un’avversaria piu’ grande di lei.
Nello stesso torneo, ma nella cat. under 10 , brillante risultato di Maddalena Mazza giunta in semifinale battendo la quotata Margherita Marcon di Udine con il punteggio di 3/6 7/5 7/1 dimostrando anche lei qualita’ tecniche e grande personalita’ nel tenere testa alla piu’ esperta avversaria.
Ha poi perso da Valentina Trevisan di Mestre per 6/3 6/2 difendendosi con onore.

Le due atlete si allenano presso il tennis club ferrara con i maestri Raiteri, Mazzesi,
Patracchini ed il preparatore atletico Gardenghi.

Brillanti risultati ottenuti da due piccoli atleti appartenenti al Tennis Club Ferrara

da: organizzatori

Continua il buon momento dei ragazzi under 12 Lorenzo Rubin e Tommaso Chahoud che sono giunti rispettivamente secondo e terzo al torneo regionale di Bologna valido per il trofeo nazionale Kinder.

Rubin si è arreso in finale al forte Baldini di Bologna con il punteggio di 6/4 6/4 mentre Chahoud ha perso di misura dopo due ore di match dal compagno di circolo.

Sull’enciclica papale, la riflessione del presidente Vincenzi

da: ufficio stampa A.N.B.I.

“DAL PAPA, UN RINNOVATO E CONSAPEVOLE ENTUSIASMO
PER IL NOSTRO LAVORO QUOTIDIANO”

“Non abbiamo mai avuto dubbi di avere la Chiesa al nostro fianco nelle battaglie per la tutela e la migliore gestione della risorsa idrica, ora ciò avviene anche sul piano dottrinale.”
E’ questo il primo commento di Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio e Acque Irrigue alla diffusione dell’enciclica papale “Laudato si”.
“Pur in un’ottica planetaria – prosegue Vincenzi – affermazioni come l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani ci confortano nelle nostre scelte così come leggere Gli impatti ambientali potrebbero colpire miliardi di persone, e d’altra parte è prevedibile che il controllo dell’acqua da parte di grandi imprese mondiali si trasformi in una delle principali fonti di conflitto di questo secolo ci confermano purtroppo nelle preoccupazioni.
Il persistente richiamo all’Uomo sulle responsabilità verso la Terra – conclude il Presidente ANBI – pone al centro del dibattito il responsabile principio della sussidiarietà, di cui i Consorzi di bonifica sono esempio concreto.”

La fine di “Lugo Musica Estate”: la rassegna avrebbe oggi compiuto 33 anni

da: organizzatori

Ci duole comunicare che la rassegna jazzistica “Lugo Musica Estate”, diretta e organizzata dall’associazione culturale Jazz Network sin dal lontano 1997, è stata cancellata: abbiamo fortuitamente appreso da poche settimane che la Fondazione Teatro Rossini di Lugo, unico soggetto sostenitore, ha completamente azzerato il contributo che ne permetteva la realizzazione.

La 33a Edizione (questi gli anni che il piccolo festival avrebbe compiuto) si sarebbe dovuta svolgere nel prossimo mese di luglio.
Il programma era già stato fissato da lungo tempo e avrebbe avuto i seguenti protagonisti: il duo tromba-pianoforte di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello (2 luglio); il duo tromba-fisarmonica di Luca Aquino e Carmine Ioanna (9 luglio); il duo sassofoni-chitarra di Francesco Bearzatti e Federico Casagrande (16 luglio).
Ci scusiamo con i suddetti artisti (tenuti inutilmente in ballo e ora liberati inevitabilmente e tardivamente dall’impegno), con il nostro pubblico che negli anni ci ha seguito, con i media e i colleghi che già erano informati dell’imminente programma, per non essere riusciti a salvarla.

“Lugo Musica Estate” aveva vissuto periodi più floridi di quelli delle ultime edizioni, specie quando si chiamava ancora “Pavaglione Estate”: infatti dal 2009 il bilancio ridotto ne aveva forzatamente causato il ridimensionamento a tre sole serate, ma ciò non toglie che anche negli ultimi tempi abbia ospitato artisti di grande prestigio in concerti di altissima qualità.

Tra i protagonisti della storia del festival a guida Jazz Network:

Ai tempi di “Pavaglione Estate” (1997-2003):
Acquaragia Drom, Ambrogio Sparagna Quintetto, Tenores de Bitti, Noa & Band, Moni Ovadia, Fresu/Salis/Di Castri Trio, Nauplia, Quintorigo, Avion Travel, Quartetto Vocale di Giovanna Marini, Gianluigi Trovesi & Gianni Coscia, Ivano Marescotti, Rita Marcotulli “Omaggio a Truffaut”, Richard Galliano Trio, Steve Grossman Quartet, Mike Stern Band feat. Dennis Chambers, Ernst Reijseger & Concordu e Tenore de Orosei, Lucilla Galeazzi Quintetto, Alfio Antico, Acquaragia Drom incontra Taraf da Metropulitana, Vincenzo Zitello, Aldo Romano Corners Quartet, Peppe Barra, Koçani Orkestar, Don Byron Group, Banda Municipale di Santiago di Cuba, Musafir, Aires Tango & Peppe Servillo, Arto Tunçboyaciyan “The Armenian Navy Band”, Rita Marcotulli & Gianmaria Testa, Jamal Ouassini & Tangeri Ensemble, Chris Potter Quartet, Jimmy Scott & The Jazz Expressions, Trilok Gurtu Band, Rabih Abou-Khalil Group, Officina Zoè, Maria Pia De Vito/Danilo Rea/Enzo Pietropaoli/Roberto Gatto, Don Moye Sun Percussion Summit special guest Baba Sissoko, Valentin Clastrier/Michael Riessler/Carlo Rizzo, Stefano Bollani solo, Les Italiens + special guest Stefano Bollani, Omar Sosa Quintet, Zap Mama, Jason Moran solo, Doctor 3, Taraf de Haidouks, Simone Zanchini/Han Bennink, E.J.Y.O. European Jazz Youth Orchestra diretta da Bruno Tommaso…

Sotto il nome di “Lugo Musica Estate” (2004-2014):
Charles Lloyd Quartet, Ray Mantilla Space Station + special guest Piero Odorici, Willem Breuker Kollektief, Orchestra Baobab, Roy Paci Corleone, Pietro Tonolo & Danilo Rea, Aldo Romano Trio, Aldo Romano “Because of Bechet”, Don Byron “Ivey-Divey” Quartet, Lynne Arriale Duo, Brian Blade “Fellowship”, Hermeto Pascoal E Grupo, De Leo/Marcotulli/Di Castri/Gatto Quartet, Guinga & Gabriele Mirabassi, Barbara Casini “Brasil Do Norte”, Diane Schuur “Fire”, Roy Hargrove Quintet, Hank Jones Trio featuring Roberta Gambarini, Fabrizio Bosso & Daniele Scannapieco High Five, Bahasabé Quintet, Nnenna Freelon “Blueprint of a Lady”, Annette Peacock & Roberto Dani, Giancarlo Schiaffini “Phantabrass”, Horacio “El Negro” Hernandez “Italuba”, Eddie Gomez Latin Project, Trio Madeira Brasil + Gabriele Mirabassi, David Kikoski Beatlejazz, Brad Mehldau Trio, Barbara Casini “Formidable!” feat. Fabrizio Bosso/Pietro Lussu/Ares Tavolazzi, Mingus Dynasty, Jacaré + Stefano De Bonis, Rita Marcotulli & Paolo Damiani, Manomanouche Quintet, Eduardo & Roberto Taufic plus Silvia Donati Brazilian Jazz Trio, Ada Montellanico & Francesco Diodati, Daniele di Bonaventura & Alfredo Laviano, John De Leo & Fabrizio Puglisi, Maria Pia De Vito & Ares Tavolazzi, Barbara Casini & Roberto Taufic, Toninho Horta & Ronnie Cuber, Peter Erskine European Trio feat. Palle Danielsson & Rita Marcotulli, Raiz & Fausto Mesolella, Sarah Jane Morris & Antonio Forcione…

Informazioni
Jazz Network, Via Montelungo 4, 48124 Ravenna
tel. 0544 405666, fax 0544 405656,
e-mail: ejn@ejn.it
website: www.erjn.it/lugomusica www.erjn.it www.crossroads-it.org

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Ricostruzione post sisma: dichiarazione dell’assessore Costi sulla vicenda di Sant’Agostino

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore regionale Palma Costi interviene sulla truffa scoperta a Sant’Agostino: “Vicenda che addolora. Massima collaborazione a Guardia di Finanza e Autorità inquirenti. Nessuno deve avere un euro in più di quanto gli spetta. Legalità, trasparenza ed equità i nostri obiettivi”

“Non fa certo piacere, anzi addolora leggere di questi episodi, che si spera restino casi isolati. Ringraziamo e ribadiamo il nostro completo sostegno alla Guardia di Finanza e alle Autorità inquirenti per la preziosa attività di investigazione che stanno svolgendo, e che ha permesso di portare alla luce quanto è accaduto a Sant’Agostino. Anche grazie ai fascicoli informatizzati che permettono una piena tracciabilità degli atti abbiamo potuto offrire la nostra positiva collaborazione in tempo reale”.
Così l’assessore regionale alla Ricostruzione post sisma Palma Costi commenta la notizia della truffa scoperta a Sant’Agostino (FE) da Procura e Guardia di Finanza.
“Nella ricostruzione ognuno deve avere un risarcimento equo, ma non un euro in più – prosegue Costi -. É una questione di onestà non solo verso lo Stato, ma anche verso tutte quelle imprese e cittadini che presentano domande corrette e specchiate dal punto di vista tecnico e amministrativo”.
“Episodi come quello di oggi ci fanno capire che la nostra stella polare non deve essere la fretta o una rincorsa al facile consenso: quello che a volte viene additato come eccesso di burocrazia è in realtà un iter inevitabilmente complesso, sia per i beneficiari che per la Pubblica amministrazione, finalizzato però a garantire trasparenza, legalità ed equità.
Al termine di questo doloroso percorso – conclude l’assessore – non un solo euro dovrà finire nelle tasche di chi non ne aveva diritto, né tantomeno dovrà perdersi nelle maglie della criminalità organizzata. Ben vengano quindi i controlli, anche noi stiamo facendo la nostra parte”.

Argenta: presentata la Fira ad San Zvan, in programma sabato 20 e domenica 21

Sabato 20 e domenica 21 giugno, dalle 17 fino a notte, ad Argenta – grosso centro della bassa ferrarese – si celebra la Fira ad San Zvan, ovvero l’antica Festa di San Giovanni, nella zona antistante la chiesa omonima.
Una manifestazione che si perde nelle tradizioni del passato, e che la comunità argentana (in collaborazione con il Comune e l’Ecomuseo) ha riscoperto certamente anche grazie all’importante lavoro di recupero della memoria collettiva che si sta svolgendo in questi ultimi anni, grazie allo stesso Ecomuseo e ai diversi progetti a cui esso si dedica.

Nell’arco delle due serate – e della giornata di mercoledì 24, quella espressamente dedicata al Santo – i protagonisti e i partecipanti alla Fira potranno rivivere quello che secondo la tradizione San Giovanni porta: la salute e il raccolto, l’attività delle persone, i rituali dell’aglio, del formaggio, del pane…

La Festa si articola attraverso molteplici momenti, tutti legati fra loro dal rapporto con la tradizione del territorio. Intanto grazie allo stand gastronomico, che proporrà ricette della locale tradizione contadina (pasta e fagioli, lasagne, rane nel piatto, pescegatto fritto e in umido, salsiccia alla piastra, zuppa inglese); e alle bancarelle dei fruttivendoli con i prodotti dell’orto, visto che – come narra la tradizione argentana – nel rione si svolgeva il mercato orticolo più importante.

Poi i laboratori dei mestieri: nel corso delle due serate, i cortili interni delle case dell’antico borgo di San Domenico permetteranno di seguire e quindi di praticare gli antichi mestieri esercitati nel territorio argentano: grazie alla presenza delle ricamatrici, del fabbro, dei vallaroli con batane di valle e reti, al laboratorio di pasta eseguita con il mattarello dalle arzdore…

Saranno organizzate, per piccoli gruppi, alcune visite guidate: al vecchio oratorio di San Giovanni – restaurato e recuperato dopo il terremoto del 2012 – che ha svelato nuove storie e segreti della storia di Argenta e dell’antico rione di San Domenico, e ridato alla luce il prestigioso coro ligneo; e all’interno dell’antico Giardino Ghetti, per ammirare la splendida cornice creata dagli alberi secolari.

Ma le iniziative non finiscono qui. In occasione dell’anniversario di Giovan Battista Aleotti detto L’Argenta, l’opera del famoso argentano verrà ricordata e rivissuta attraverso la ricostruzione delle sue opere d’ingegno: macchinari funzionanti, creati dall’Istituto Ipsia di Argenta in collaborazione con la coop. Arrivano dal Mare, mentre gli studenti delle scuole medie e delle elementari, attraverso i loro racconti, ci faranno rivivere la vita di Aleotti.
Inoltre saranno aperti il Museo Civico di Argenta – che funge sia da Pinacoteca che da Museo archeologico, all’interno del quale sono conservati diversi quadri dello stesso Aleotti – e il Museo Don Minzoni.

Per quanto riguarda l’arte e lo spettacolo, nel corso delle due serate si svolgerà l’esposizione di quadri di Federica Baroni, lo spettacolo musicale con il gruppo Be About, e la domenica dalle 18 in poi girerà per le vie del rione un musicista con l’organino a rullo, antico strumento della tradizione.

Ancora, incontri divulgativi e scientifici di introduzione all’entomofagia (ovvero sull’uso alimentare degli insetti), e nel pomeriggio di sabato 20 lo spettacolo delle energie rinnovabili.

Se il weekend proporrà tutto questo, la Fira avrà anche un epilogo nella giornata dedicata a San Giovanni, mercoledì 24. Che si aprirà alle 11 con la messa celebrativa; nel corso della giornata verranno riscoperti e realizzati i giochi dei nostri nonni, mentre per i bambini è previsto il pranzo al sacco, previa iscrizione.

Per maggiori informazioni, cell. 349 3742788, mail ecomuseo2@comune.argenta.fe.it

ReUniOn, Primo giorno del raduno mondiale degli ex studenti dell’Alma Mater

da: organizzatori

Domani, venerdì 19 giugno, prende il via ReUniOn, il primo raduno mondiale dei laureati dell’Università di Bologna.

L’evento si apre ufficialmente in Piazza Maggiore alle 18.30 con la cerimonia di conferimento del titolo ai Dottori di ricerca del XXVII ciclo in tocco e toga, ai quali parlerà il filosofo Massimo Cacciari. La cerimonia avrà il suo culmine nella consegna del Sigillum magnum d’oro dell’Ateneo a Umberto Eco. Oltre al rettore Ivano Dionigi, parteciperà all’apertura della tre giorni anche il Sindaco di Bologna Virginio Merola. Alle 22:00, sempre in Piazza Maggiore – a chiusura della giornata inaugurale di ReUniOn – si terrà la proiezione del film quattro volte Premio Oscar® L’attimo fuggente di Peter Weir, interpretato da Robin Williams (in collaborazione con “Sotto le stelle del cinema” della Cineteca di Bologna).

Inoltre, venerdì pomeriggio a Palazzo Re Enzo, si terrà l’evento Baume & Mercier awards Luxury Wrist Watch Design Contest, per premiare i migliori progetti degli studenti in Design del prodotto industriale e in Culture e tecniche della moda dell’Università di Bologna.

Da domani e fino al 21 giugno, si apre la mostra #UniAmarcord con le 20 foto più significative legate ai ricordi dell’Università di Bologna, scelte tra tutte quelle partecipanti al concorso lanciato su Instagram con l’hashtag #UniAmarcord: immagini che ritraggono i luoghi dei ricordi, oggetti ai quali si è affezionati, simboli che riportano indietro nel tempo, vecchie fotografie con i compagni di corso universitario.

Proseguono anche le mostre in collaborazione con l’Archivio Storico dell’Università di Bologna e con il Coordinamento scientifico del prof. Gian Paolo Brizzi:

– Studenti grandi firme…(Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio. Orari apertura: Lunedì – Venerdì 10.00-18.00; Sabato 10.00-19.00; Domenica e festivi 10.00-14.00) – Un percorso sul fenomeno dell’editoria studentesca dalla fine dell’Ottocento agli anni Settanta del Novecento. Dal «Bononia ridet» di Podrecca e Galantara, ad «Architrave: mensile di politica, cultura ed arte» che nei primi anni Quaranta ospitò gli interventi del giovane Pier Paolo Pasolini insieme a quelli di Enzo Biagi, Ezio Raimondi, Roberto Roversi. Nelle riviste della controcultura degli anni Settanta si incontrano infine i primi impegni grafici di Andrea Pazienza, Magnus, Gianni Venturino, Emilio Giannelli.

– Complimenti dottore! (Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio. Orari apertura: Lunedì – Venerdì 10.00-18.00, Sabato 10.00-19.00; Domenica e festivi 10.00-14.00) – Esposizione di preziosi diplomi universitari conferiti dall’Università di Bologna dal 1404 ad oggi, che documentano non solo i cambiamenti che hanno interessato l’istituzione universitaria, adattatasi alle esigenze dei mutamenti politici e sociali, ma anche il valore e il contenuto dei gradi accademici conferiti.

– 150 anni di storia dell’Alma Mater (Sotto i portici dell’Archiginnasio) – Dai momenti ufficiali dell’Ateneo alle feste degli studenti, dalle cerimonie di laurea alle lotte per la contestazione, una carrellata di volti e situazioni che raccontano le storie di vita che l’Università di Bologna racchiude e accoglie: vite di uomini e donne che qui hanno spiccato il volo presi nel momento più formativo e allo stesso tempo spensierato della loro esistenza. Le immagini, infatti, richiamano alcuni aspetti del legame che unisce gli studenti dell’Università alla storia della città in un arco quasi secolare, registrandone i passaggi fondamentali.

Da domani in Piazza Santo Stefano iniziano anche gli appuntamenti musicali di ReUniOn Music (concerti a cura del GIOCA con cantanti e musicisti, studenti, ex studenti e personale docente dell’Ateneo): alle ore 16.30 con Kind of Bluff, Trio Insolito, TheTiesAndTheLies, EthnoClassic; alle 21.30 con feat. Esserelà, CAPSjCVM – Naif Jazz, .aabu., Academia do Ritmo.

(in foto: una squadra di calcio studentesca alla Festa delle Matricole negli anni ’60)

Drink a Book 2015: Il programma

da: organizzatori

PRESSO LA LIBRERIA IBS-LIBRACCIO (PIAZZA TRENTO E TRIESTE, FERRARA)

Siete pronti per la tredicesima edizione di DRINK A BOOK – NOTTURNI LETTERARI A
TEMATICA GAY, LESBICA E TRANSESSUALE?
Sei appuntamenti con la narrativa di genere organizzati e presentati da Circomassimo – Arcigay e
Arcilesbica Ferrara in collaborazione con la libreria Ibs/Libraccio e patrocinati dal Comune di Ferrara, per approfondire, spiegare e dibattere alcuni dei molti aspetti che rientrano nello sfaccettato mondo LGBT.

19 GIUGNO – ORE 21.30
ELENA LAZZARI, Una vita per decostruire (Epsil)
Cosa significa decostruire? È il percorso che intraprende Elena Lazzari attraverso riflessioni sul
mondo, sugli schemi, sulla società così com’è e su come ci si pone/impone. Un percorso rischioso,
che fa paura ma che è allo stesso tempo necessario alla costituzione della propria identità. Un libro
rivolto in primis alle donne ma non solo, perchè, attraverso l’esperienza di Elena, chiunque può
trovare il coraggio di ricollocare se stesso/a e di decostruirsi.
Aperitivo offerto dalla pasticceria Chocolat (via Cortevecchia 55, Ferrara)

26 GIUGNO – ORE 21.30
CLAUDIO ROSSI MARCELLI, E il cuore salta un battito (Mondadori)
Roma, giugno 1996, lo struscio del venerdì sera. Camuffato all’interno di un’uscita di gruppo, c’è
un appuntamento combinato. I due ragazzi si sorridono, si piacciono. Ma se a vent’anni la passione
può esplodere facilmente, poi però passa con altrettanta rapidità: la storia tra Claudio e Manlio non
sopravvive neanche all’estate. Eppure nell’istante in cui si dicono “restiamo amici” comincia a
nascere tra loro qualcosa che li coglierà di sorpresa: l’amore di una vita.
Aperitivo offerto dalla trattoria Da Settimo (via Cortevecchia 49, Ferrara)

3 LUGLIO – ORE 21.30
FRANCESCA VECCHIONI, T’innamorerai senza pensare (Mondadori)
Crescere in una famiglia un po’ speciale, scoprire la propria sessualità, innamorarsi, perdersi per poi
ritrovarsi, diventare adulti e, infine, genitori: le tappe più importanti della vita affrontate dal punto
di vista di una donna che ama le donne, e che sulla naturalezza delle proprie emozioni, sulla
consapevolezza di sé, e la convinzione che l’omosessualità non debba essere considerata un
problema, ha costruito tutta la sua battaglia di civiltà. “T’innamorerai senza pensare…” è una frase
della canzone Figlia che il padre di Francesca, il cantautore Roberto Vecchioni, le ha dedicato
quando è nata.
Aperitivo offerto dal pub Il Molo (via Vignatagliata 1, Ferrara)

10 LUGLIO – ORE 21.30
CARLO GABARDINI, Fossi in te io insisterei (Mondadori)
Amore, solitudine, omosessualità, senso della vita, in un libro che è una franca e coraggiosa lettera
al padre, scomparso qualche anno fa, a cui lui l’autore era legatissimo. Stimato avvocato milanese,
uomo di altri tempi, dai sani ma rigidi principi morali, un padre affettuoso ma forse “impegnativo”,
con la memoria del quale Carlo prova oggi a fare i conti, per fare i conti con se stesso. E riprendere
in mano la sua vita.
Aperitivo offerto dalla birreria Giori (piazza Savonarola 1, Ferrara)

17 LUGLIO – ORE 21.30
CRISTINA OBBER, L’altra parte di me (Piemme)
Di amare non si decide, accade. Così Francesca, sedici anni, con il cuore in subbuglio per un
semplice “ciao” su Facebook, scoprirà la bellezza di un grande amore: il primo bacio, la prima
volta, le emozioni che non avresti mai immaginato di provare… Tra desiderio e paure, lentamente
scriverà la sua fiaba, diversa da tutte le altre: nessun principe azzurro, ma una principessa che si
chiama Giulia, con cui crescere e lottare per una felicità possibile.
Aperitivo offerto da Korova Milk Bar (via Croce Bianca 51, Ferrara)

24 LUGLIO – ORE 21.30
LUCA BIANCHINI, Dimmi che credi al destino (Mondadori)
Ornella ama i cieli di Londra, il caffè con la moka e la panchina di un parco meraviglioso dove ogni
giorno incontra Mr George, un anziano signore che ascolta le sue disavventure. A cinquantacinque
anni, Ornella può contare su Bernard, il suo vicino di casa, che la osserva da lontano e la conosce
meglio di quanto lei conosca se stessa L’ultima batosta, però, è difficile da accettare. La piccola
libreria italiana che dirige nel cuore di Hampstead rischia di chiudere: il proprietario si è preso due
mesi per decidere. Lei, che sa lottare, ha imparato anche a lasciarsi aiutare, e così chiama in
soccorso la Patti, la sua storica amica milanese.
Aperitivo offerto dalla sala da tè You&Tea (via de’ Romei 36, Ferrara)

Per informazioni:
info@circomassimo.org
www.circomassimo.org
cell. 393.5749359

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Venerdì 19 giugno con “La buona scuola”

da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

La riforma della scuola promossa dal governo Renzi, secondo lo stesso Presidente del Consiglio, necessita di tempo per ulteriori e più definiti approfondimenti.

Approfondimenti che possono esser affidati al solo Governo, al solo Parlamento o che possono esser invece allargati grazie a un’azione di partecipazione cognitiva promossa dal Partito Democratico.

E’ per questa ragione che venerdì 19 giugno, alle ore 21.00 presso la Sala della Musica di via Boccaleone 19 a Ferrara, la federazione provinciale del PD di Ferrara in collaborazione col gruppo consiliare PD del Comune di Ferrara promuove un dibattito con l’on. Manuela Ghizzoni (PD), esperta di scuola e di politiche di ricerca. Interverrà nel dibattito il neo segretario provinciale Luigi Vitellio.

L’incontro e il dibattito sono pubblici e aperti all’intera cittadinanza.

Nuove stranezze e incongruenze sui progetti edilizi del Contratto di Sviluppo a Comacchio

da: Circolo di Legambiente “Delta del Po”-Comacchio

La Giunta della Regione Emilia Romagna, per mezzo dell’assessore Donini, rispondendo alla interrogazione
della consigliera Raffaella Sensoli, non fa che aggiungere stranezze, incongruenze, dubbi su quanto sta accadendo
nel territorio Comacchiese.
In merito agli interventi edilizi di trasformazione del territorio contenuti nel Contratto di Sviluppo
“Turismo del Delta” (super intervento edilizio da ben 184 milioni di euro) la Giunta Regionale dice
laconicamente di NON ESSERE A CONOSCENZA DI INFORMAZIONI IN MERITO AL CITATO (!).
La cosa è alquanto strana, visto che tale mega-programma di interventi è parte centrale di quel “Nuovo modo di
vedere il mondo” (assieme all’Idrovia) che tutti i rappresentanti degli enti locali, con la Regione in testa,
Provincia, Comune di Comacchio e anche Ente per la Biodiversità e i Parchi – Delta Po, al fianco degli
imprenditori guidati dal gruppo Tomasi, hanno pomposamente sostenuto sin dal febbraio 2014.
Strana anche in quanto lo stesso programma edilizio è contenuto come parte fondamentale dell’Accordo Territoriale
sottoscritto dalla Regione stessa sempre nel 2014, presupposto di molti atti che l’amministrazione di Comacchio
sta approvando per rendere poi possibili alcune varianti al Piano Regolatore che prevedendo il consumo di
decine e decine di ettari di terreno agricolo.
– in merito alla possibilità di realizzare Varianti al PRG, la Giunta regionale poi arriva a dire che per i comuni
non ancora dotati della strumentazione urbanistica di cui alla LR 20 / 2000 (è il caso di Comacchio), sarebbero
possibili “solo” varianti al Regolamento Edilizio. Anche questa risposta suona strana… e forse anche
tecnicamente sbagliata (!) o volutamente elusiva-diversiva. La confusione aumenta, visto che dal 2002 ad oggi
a Comacchio sono diverse le varianti al Piano Regolatore sono adottate e votate.
COSA STA SUCCEDENDO? La Giunta Regionale, della quale fanno parte peraltro almeno due assessori
(Bianchi e Gazzolo) che già erano presenti nella precedente giunta e che sono direttamente coinvolti in
molte attività sul territorio comacchiese, come può dire di non sapere nulla? Il Contratto di Sviluppo esiste
oppure è una invenzione di qualcuno?
La Giunta Regionale lo sostiene ancora o no? E Se il contratto di sviluppo non è approvato, cosa si sta facendo a Comacchio? Servono risposte chiare.
Visto che le incertezze si moltiplicano, oltre quelle che già si erano accumulate sul tavolo (ben 13 ricorsi al
TAR sul tema dei nuovi progetti edilizi, delibere equivoche sui cambi al Regolamento Edilizio, e una discussione
aperta sul documento preliminare del Piano Strutturale Comunale), chiediamo e pensiamo che sia giusto
fermare, e nel caso rivedere, la produzione di atti che stanno portano il Comune di Comacchio a prendere
accordi con i privati per realizzare questi interventi edilizi.
Occorre inoltre che le decisioni su eventuali scelte edificatorie e sulle modalità di realizzazione degli
interventi edilizi, nella definizione del PSC e RUE, siano frutto di una discussione trasparente, chiara e
fortemente partecipata con la popolazione del territorio Comacchiese , che ad oggi, purtroppo, ne è ben poco
informata e consapevole.

Città del Ragazzo, Il Centro Perez al Teatro Nucleo

da: Ufficio Stampa&Comunicazione di Camilla Ghedini

Solo lacrime di gioia. E’ la rappresentazione che i ragazzi del Centro Perez, che opera all’interno della Città del Ragazzo, porteranno in scena stasera venerdì 19 giugno, alle 21, col Teatro Cosquillas, al Nucleo di Pontelagoscuro. Gli attori sul palco sono persone colpite da disabilità acquisita, che oltre a svolgere attività lavorative, come spiega il direttore della Città del Ragazzo, Giuseppe Sarti, «si dedicano ad altre iniziative, come il teatro appunto, tese a promuovere la loro partecipazione sociale.
Il testo racconta come ciascuno di noi, di fronte alle tragedie, guardando attentamente alla pienezza o meno del ‘vaso’ dell’esistenza, può trovare e scoprire risorse per essere felice e grato alla vita.
Sono i protagonisti stessi a rivelare i motivi della loro gioia.

Cgil Ferrara: Iniziativa 23 giugno su sanità e sociale

da: CdLT CGIL Ferrara

Martedì 23 giugno dalle ore 10 alle 13, si terrà a Palazzo Bonacossi (Via Cisterna del Follo) a Ferrara, “Sanità e sociale al servizio del cittadino” promosso da Cgil Ferrara nell’ambito dell’iniziativa della Cgil nazionale “Salviamo la salute”.
L’iniziativa pubblica sarà occasione per approfondire temi quali l’innovazione nei percorsi di cura, l’integrazione nel valore delle reti e la qualificazione del sistema nella sanità e nel sociale.
Relatrice dell’evento sarà Valentina Ziosi segretaria confederale Cgil Ferrara e cui seguiranno gli interventi di Maurizio Camattari del Comitato consultivo misto, Marco Blanzieri segretario responsabile sanità FP Cgil Ferrara, Sandro Arnofi segretario Spi Cgil Ferrara, Tiziano Tagliani sindaco del comune di Ferrara e Sergio Venturi assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia Romagna.
Presiede Francesca Battista della segreteria FP Cgil di Ferrara. Le conclusioni saranno affidate a Daniela Bortolotti segretaria della Cgil Emilia Romagna.

Iniziativa pubblica con il segretario provinciale Pd, Luigi Vitellio

da: organizzatori

Il Think tank Pluralismo e dissenso ha organizzato due incontri pubblici sul “Centro sinistra che cambia”, per approfondire temi su passato, presente e futuro della politica ferrarese.
Dopo l’intervista a Roberto Montanari della scorsa settimana (Il centro sinistra che cambia.1), è ora il turno del nuovo segretario provinciale del Pd Luigi Vitellio.
L’idea è venuta nel corso di un mio incontro con Vitellio di circa un mese fa. Non per piaggeria, gli dissi, vorrei invitarti, ma lo faccio solo se in quella circostanza porterai almeno tre elementi di cambiamento e di rinnovamento della politica già realizzati o per i quali sei impegnato. Avendo Vitellio risposto positivamente, eccoci a “Il centro sinistra che cambia.2”.

IL CENTRO SINISTRA CHE CAMBIA.2

Venerdì 19 giugno, ore 17.00
Sala dell’Arengo, Palazzo comunale

Luigi Vitellio, Segretario provinciale Pd
intervistato da
Stefano Lolli, Carlino Ferrara
Marco Zavagli, Estense.com
Sergio Gessi, Ferraraitalia.it
Marcello Pradarelli, La Nuova Ferrara
presenta
Mario Zamorani, Pluralismo e dissenso

I video degli incontri possono essere visti sul sito: pluralismoedissenso.altervista.org

Vino: Coldiretti E-R, bene le indagini della Guardia di Finanza e la pressione sulle frodi

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Tolleranza zero contro le frodi che mettono a rischio la credibilità del settore

Chiudere con decisione le porte a tutti i tentativi di frode e sofisticazione per difendere il buon nome e la qualità che il vino dell’Emilia Romagna si è conquistato in Italia e nel mondo. È quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna in merito alle indagini della Guardia di Finanza e dell’Ispettorato Repressione Frodi del ministero delle Politiche agricole, che hanno sequestrato in provincia di Bologna oltre 310.000 ettolitri tra mosti, vini e succhi d’uva, 900 quintali di zucchero liquido e 2.730 quintali di zucchero e 4 serbatoi con acqua e zucchero.
Nell’esprimere grande apprezzamento per l’operazione, Coldiretti Emilia Romagna sostiene che “occorre insistere sulla tolleranza zero nei confronti di episodi e soggetti che causano un grave danno economico e di immagine al settore vitivinicolo regionale”
Coldiretti Emilia Romagna chiede pertanto “che venga fatta chiarezza al più presto per sgombrare i sospetti da un settore che in Emilia Romagna nel 2014 ha prodotto 6,3 milioni di ettolitri di vino per un valore di 342 milioni di euro, con il 46 per cento dei vini costituiti da prodotti Dop e Igp”.

Quattro eccellenti filiere dell’agricoltura ferrarese al centro del convegno Unife “FERRARA THE EXCELland”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Sabato 20 giugno alle ore 9.30 nell’Aula Magna del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Ferrara, (via Machiavelli, 30), si terrà il convegno “FERRARA THE EXCELland”, sul tema EXPO 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
Ad essere presentate saranno quattro filiere d’eccellenza dell’agricoltura ferrarese, che grazie alla collaborazione tra il Laboratorio di Chimica degli Alimenti dell’Università di Ferrara e alcune imprese locali quali il Consorzio Agrario di Ferrara, BIA di Argenta, Vassalli Bakering di Ferrara e Andalini di Cento, hanno caratterizzato e valorizzato le produzioni dal punto di vista tecnologico, nutrizionale e salutistico.
“Questo tipo di ‘economia di mercato’ – afferma Vincenzo Brandolini, Ordinario di Chimica degli Alimenti di Unife ed organizzatore dell’iniziativa – rappresenta uno strumento ideale per uno sviluppo sostenibile del sistema produttivo locale.
Questo convegno si propone di mettere in risalto non solo l’importante ruolo della ricerca, ma anche e soprattutto i valori dell’agricoltura di eccellenza che pratica il rispetto della natura. In questo modo si possono produrre cibi genuini e sicuri per i consumatori e renderli più attenti e consapevoli”.

Sabato 20 giugno in programmazione il film di Mario Martone “Il giovane favoloso”

da: organizzatori

Leopardi è un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, in una casa che è una biblioteca. La sua mente spazia ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori. In Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca disperatamente contatti con l’esterno. A ventiquattro anni, quando lascia finalmente Recanati, l’alta società italiana gli apre le porte ma il nostro ribelle non si adatta. A Firenze si coinvolge in un triangolo sentimentale con Antonio Ranieri, l’amico napoletano con cui convive da bohémien, e la bellissima Fanny.
Si trasferisce infine a Napoli con Ranieri dove vive immerso nello spettacolo disperato e vitale della città plebea.
Scoppia il colera: Giacomo e Ranieri compiono l’ultimo pezzo del lungo viaggio, verso una villa immersa nella campagna sotto il Vesuvio. Una storia di genio, sofferenze, poesia, amori e avventure.

Il film si è aggiudicato 5 David di Donatello ed il Globo d’oro 2015, riconoscimento principale tra quelli che la stampa estera assegna ogni anno al cinema italiano.

L’arena è organizzata dall’Associazione Ferrara sotto le stelle con Arci Ferrara, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Università di Ferrara.
Quest’anno al Parco sarà possibile acquistare abbonamenti da 10 ingressi che avranno validità per tutta la durata della manifestazione.

ABBONAMENTO 10 INGRESSI – 50 €
ABBONAMENTO 10 INGRESSI, SOCI ARCI – 35 €

INGRESSO: INTERO 6 €; RIDOTTO 4,50 € (Soci Arci, studenti Università di Ferrara e possessori della fidelity card – Gelateria La Romana).
Inizio proiezioni ore 21.30. Apertura Parco ore 21.00
In caso di maltempo le proiezioni si svolgeranno presso la Sala Boldini, via Previati 18. Per informazioni: Arci: 0532.241419, Arena Estiva: 320.3570689, Sala Boldini: 0532.247050.
Per il programma completo della manifestazione: www.cinemaboldini.it.

Il Cine-panettone dell’estate, e non solo

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

Nuove uscite e appuntamenti gustosi all’Apollo Cinepark per questa settimana: arriva nelle sale di via del Carbone la commedia dell’estate, “Torno indietro e cambio vita” dei fratelli Vanzina. Un cast di tutto rispetto (Raoul Bova, Ricky Memphis, Giulia Michelini, Max Tortora e Paola Minaccioni) per una proposta italiana anti-caldo, dalla trama simpatica e accattivante.
Dagli USA arriva invece “La Regola del Gioco”, diretto da Michael Cuesta e tratto dalla vera storia della vita di Gary Webb, giornalista del San José Mercury News (vincitore nel 1990 del Premio Pulitzer) conosciuto però per l’inchiesta sulle relazioni fra il governo americano e i traffici di cocaina provenienti dal Sud America, che lo portò al centro di pericolose attenzioni da parte della CIA e all’allontanamento dal mondo del giornalismo.
Lunedì 23 alle 21.00 in sala “Jurassic World” in lingua originale; martedì 23 e mercoledì 24 invece arriva un appuntamento da non perdere per gli appassionati di cartoni animati giapponesi: “Mobile Suit Gundam – The Origin I”. Solo per due giorni, infatti, sul grande schermo il prequel di una delle saghe anime più amate e longeve di sempre, tratta dal manga di Yoshikazu Yasuhiko.

Alba d’estate in jazz a Comacchio

Anteprima, martedì 23 giugno 2015 alle ore 5.00 con il suggestivo concerto del Jazzlife Trio a bordo della Motonave Dalì, di “Comacchio & Lidi in Jazz”, la rassegna che, all’interno del programma di animazione estiva “Aspettando la Sagra dell’Anguilla”, proporrà una serie di eventi musicali estivi ai Lidi di Comacchio.

La traversata, che partirà da Porto Garibaldi, a bordo della Motonave Dalì, sarà allietata dalla musica del Jazzlife Trio, alias Luca di Luzio (chitarra), Luca Quadrelli (sax) e Dino Mondello (contrabbasso), che proporrà un repertorio dedicato ai “grandi” del jazz: Ellington, Kern, Porter, Gershwin. A bordo sarà servita a tutti i partecipanti la colazione, offerta dall’Associazione Jazz Life.

Per l’evento, a invito, Jazzlife mette a disposizione un numero limitato di posti, assegnati su prenotazione con un massimo di 2 posti prenotabili per persona entro lunedì 22 giugno.

Per prenotare: tel: 335 1340537, mail: info@jazzlife.it indicando i nomi delle persone partecipanti e un recapito telefonico.
Il ritrovo è alle 5.00 al porto canale di Porto Garibaldi, imbarco Motonave Dalì.

Luca di Luzio, chitarrista dalla formazione eclettica e dallo stile versatile, suona l’elettrica, l’acustica, la classica e spazia dagli standard alla bossa nova fino al funky, passando per il fusion e il blues. Ha un talento eclettico ed è impegnato in numerosi progetti musicali con artisti internazionali.
Nell’ambito della sua carriera concertistica ha collaborato con numerosi artisti italiani e internazionali tra cui: Roberto Spadoni, James Newton, Flavio Piscopo, Bob Stoloff, Massimo Manzi, Tom Sheret, Teo Ciavarella, Giancarlo Schiaffini, Chica Piazzolla, Barend Midelhoff, Marco Tamburini, James Monque D., Howard Paul, Garrison Fewell. Si è esibito in numerosi festival ed eventi internazionali in Europa e negli USA.

Classe 1959, Dino Mondello, inizia a suonare il basso a 18 anni in un gruppo di disco-music. Si appassiona alla musica fusion subendo le influenze di Jaco Pastorius. Suona nei “Top Spin” e in seguito con diverse altre formazioni, esplorando il mondo musicale jazz fusion. Dal 2003 inizia a suonare il contrabbasso nel “Monica Gualdi jazz trio” (con M.G. voce e Marco Preger chitarra jazz). Nel 2006 si iscrive al corso di laurea in Musica di Jazz al conservatorio di Rovigo sotto la guida di Stefano Senni. Nel 2010 consegue il titolo triennale ed è tuttora iscritto al biennio specialistico. +Ha collaborato con musicisti del calibro di Paul Jeffrey, Claudio Fasoli, Ellade Bandini, Marco Tamburini, Stefano Onorati, Marcello Tonolo, Sandro Gibellini, Stefano Paolini e Mauro Beggio. Fa parte dell’organico della “Venezze big band”.

Luca Quadrelli, riminese, si diploma in Sassofono presso il Conservatorio di Cesena sotto la guida di Gilberto Monetti che lo coinvolge in numerosi progetti musicali italiani e internazionali. Dal 1994 si avvicina alla musica jazz e inizia a collaborare a numerose produzioni. Musicista versatile in grado di spaziare dal classico, al latin jazz, alla bossanova, fino al soul e al rock&roll, è attivo in Italia con diverse formazioni.
Insieme al chitarrista Luca di Luzio fa parte del “Blue 4ett”, del quartetto di latin jazz e musica brasiliana “Barioca”. A Igea Marina dove vive, affianca l’attività concertistica all’insegnamento presso la scuola comunale “Glenn Gould”. Insegna sassofono anche presso la scuola di musica comunale di Pietracuta.

Premio EY “L’Imprenditore dell’Anno”: candidati ferraresi in lizza

da: organizzatori

Aperte le candidature alla diciannovesima edizione; 3 luglio, termine ultimo per inviare la propria partecipazione al prestigioso riconoscimento assegnato agli imprenditori alla guida di aziende con fatturato a partire da 25 milioni di euro

Sono aperte le candidature alla diciannovesima edizione del Premio L’Imprenditore dell’Anno®, prestigioso riconoscimento promosso da EY, leader mondiale nei servizi professionali, con la partecipazione di Azimut Wealth Management.
Il Premio EY L’Imprenditore dell’Anno® celebra l’attività imprenditoriale e riconosce l’ingegno, la
perseveranza e il contributo al progresso innovativo degli imprenditori che hanno creato valore per la
propria azienda e concorso in modo significativo alla crescita dell’economia italiana. Possono candidarsi
entro il 3 luglio 2015 gli imprenditori alla guida di aziende italiane in attività da almeno 3 anni che,
nell’ultimo esercizio, abbiano registrato un fatturato almeno pari a 25 milioni di euro.
I Vincitori di Categoria e il Vincitore Nazionale saranno individuati da una Giuria indipendente
composta da rappresentanti appartenenti al mondo delle istituzioni, dell’economia e dell’imprenditoria, e
in particolare dal Presidente Gianni Mion (Vice Presidente di Edizione Holding – Gruppo Benetton) e dai
membri Fausto Aquino (Presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo), Giampio Bracchi
(Presidente della Fondazione Politecnico di Milano), Guido Corbetta (Professore ordinario di Corporate
Strategy presso l’Università Bocconi), Linda Gilli (Presidente e AD di Inaz S.r.l.), Marco Giovannini
(Presidente e AD di Guala Closures S.p.A.), Alessandra Gritti (Vice Presidente e AD di Tamburi
Investment Partners), Nicoletta Spagnoli (AD di Luisa Spagnoli S.p.A.), Brunello Cucinelli (Presidente
e AD di Brunello Cucinelli S.p.A.).
Dante Valobra, Responsabile italiano del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno, commenta: “Questo
Premio si conferma un’iniziativa volta a premiare le eccellenze italiane di tutti i settori produttivi che, a
prescindere dalla loro dimensione, sono in crescita e orientate all’internazionalizzazione. Sono felice e
orgoglioso che oggi molti dei premiati delle passate edizioni, quali ad esempio Andrea Illy e Brunello
Cucinelli, si siano confermati nel panorama economico internazionale grazie alle strategie di
industrializzazione e globalizzazione intraprese, diventando così testimoni di un’Italia che continua a
costruire successi e risultati sui mercati esteri”.
Paolo Martini, Direttore commerciale del Gruppo Azimut, commenta: “Abbiamo deciso con entusiasmo
di sostenere la diciannovesima edizione del premio “L’Imprenditore dell’Anno” in quanto ne condividiamo
profondamente lo spirito e i valori fondanti. Il Gruppo Azimut, infatti, già da più di un anno ha lanciato il
progetto Libera Impresa con lo scopo di supportare e sostenere in modo concreto le imprese e gli
imprenditori italiani attraverso una serie integrata di soluzioni che seguono lo sviluppo del ciclo di vita
dell’azienda, contribuendo così alla loro crescita e al contempo al rilancio del Sistema Italia”.
I riconoscimenti saranno consegnati nel mese di novembre nel corso di una cerimonia che si terrà a
Milano presso Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana.
L’edizione italiana del Premio è parte di un contest globale unico nel suo genere, che coinvolge
imprenditori provenienti da 145 città e 60 Paesi. Anche per questa edizione, l’imprenditore italiano che si
aggiudicherà il titolo di Vincitore Nazionale avrà la possibilità di concorrere al titolo di “World
Entrepreneur Of The Year”, che verrà assegnato nel 2016 durante una cerimonia internazionale a
Montecarlo alla quale parteciperanno gli oltre 50 imprenditori vincitori nelle rispettive nazioni.
Proprio in questa settimana, in tale sede, il nostro Paese sarà rappresentato, da Oscar Farinetti –
Presidente di Eataly Distribuzione S.r.l. e Vincitore Nazionale dell’edizione 2014.
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Per iscriversi e avere maggiori informazioni visitare il sito www.ey.com/it/eoy
Il Premio EY L’Imprenditore dell’Anno®
Il Premio EY L’Imprenditore dell’Anno®, nato negli Stati Uniti nel 1986, si è svolto per la prima volta nel
nostro Paese nel 1997, registrando di anno in anno una crescita costante per prestigio e numero di
candidature. Sono oltre 200 gli imprenditori di talento che hanno ricevuto il riconoscimento e i cui nomi
spiccano nell’Albo d’Oro del Premio, nonché tra i soci dell’Associazione Imprenditore dell’Anno, fondata
nel 2000 da EY per garantire la continuità del confronto e dello sviluppo dei valori del Premio,
promuovendo attività sociali e culturali.

EY
EY è leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale
e legale, transaction e consulenza. La nostra conoscenza e la qualità dei nostri servizi contribuiscono a
costruire la fiducia nei mercati finanziari e nelle economie di tutto il mondo. I nostri professionisti si
distinguono per la loro capacità di lavorare insieme per assistere i nostri stakeholder al raggiungimento
dei loro obiettivi. Così facendo, svolgiamo un ruolo fondamentale nel costruire un mondo professionale
migliore per le nostre persone, i nostri clienti e la comunità in cui operiamo.
“EY” indica l’organizzazione globale di cui fanno parte le Member Firm di Ernst & Young Global Limited,
ciascuna delle quali è un’entità legale autonoma. Ernst & Young Global Limited, una “Private Company
Limited by Guarantee” di diritto inglese, non presta servizi ai clienti.
Per maggiori informazioni sulla
nostra organizzazione visita ey.com

20 giugno 2015: al Racket Festival un nuovo doppio appuntamento con la musica di qualità

da: organizzatori

Con un nuovo doppio concerto torna lo scoppiettante Racket Festival. Sabato 20 giugno (inizio ore 21.30) saliranno sul palco di Palazzo della Racchetta a Ferrara (Via Vaspergolo 4/6) il pianista brasiliano Marcelo Cesena e la Uncle Paul Blues Band, per una serata fatta di apparenze lontane e calore, sensazioni accennate e sentimenti profondi.
Vincitore nel 2013 e nel 2009 del Premio Internazionale della Stampa brasiliana come “miglior musicista brasiliano che vive in America”, Marcelo Cesena ha conquistato il pubblico di tutto il mondo con la sua arte unica e le sue emozionanti interpretazioni della vita attraverso la musica. Molto apprezzato nel mondo della musica classica, Marcelo Cesena si è esibito come solista in prestigiose sale da concerto di tutto il Brasile, in Italia, in Bosnia, in Francia e negli Stati Uniti.
Per due volte è stato vincitore del Concorso Giovani Solisti dell’Orchestra Sinfonica dello Stato di San Paolo; vincitore della Prima Competizione di Musica da camera della Facoltà di Santa Marcelina e di molti altri riconoscimenti.
Marcelo Cesena si è formato presso il Conservatorio musicale di Santana, Brasile, Facoltà di Santa Marcelina e presso la Facoltà di Mozarteum di San Paolo, Brasile; ricevendo il Master in Piano di Performance dall’ Arizona State University, dove è stato premiato con una borsa di studio; e perfezionandosi alla UCLA (Università della California, Los Angeles) in musica per cinema e televisione, e in “Digital Entertainment Media Program”.
Oltre alla sua carriera discografica, dopo aver pubblicato diversi CD di brani originali, Cesena ha scritto le musiche per una serie di film indipendenti negli Stati Uniti.
Entusiasmato dal processo di realizzazione di un film, si è dedicato alla produzione fondando una sua società di produzione, la LakeStar Productions, nel 2010, con la sua compagna Susan Watkins.
Attualmente vive a Los Angeles e continua ad esibirsi in concerti da solista in tutto il mondo.
La Uncle Paul Blues Band nasce quasi per caso nel 2013 in occasione della festa di compleanno di Paolo Bertelli. Per l’occasione Bertelli aveva raccolto intorno a se una schiera di musicisti, alcuni dei quali molto giovani, coi quali aveva avuto precedenti collaborazioni.
La formazione è andata però oltre l’esibizione di quella prima serata e anche quest’anno i concerti della band sono stati diversi a Ferrara e non solo.
Il repertorio della band spazia fra il Blues delle origini ed il Rock and Roll degli anni ’50 fino ai primi anni ’70.
Paolo Bertelli, figlio di musicista, impara a suonare la chitarra da autodidatta a metà degli anni ’60 esibendosi con numerosi gruppi ferraresi (fra i quali gli “Ever Beat”, “I Bardi”, “Le Stagioni”, “Capitolo Sesto” e “Circuito Stampato”), fondando anche un’etichetta, la “Musicando”.
La musica sperimentale è una delle massime passioni artistiche di questo personaggio che continua a mantenere lo spirito della ricerca ma nello stesso tempo, e con grande passione, ama anche esprimersi in numerose jamsession ed esibizioni legate al vecchio blues con la propria armonica, strumento che frequenta da più di dieci anni e che gli dà forme diverse di espressione.
Prima, durante e dopo il concerto sarà possibile visitare le cinque mostre inaugurate nel pomeriggio di sabato 20 giugno e ospitate nei saloni di Palazzo della Racchetta.

Ingresso con tessera. Inizio ore 21.30.

(in foto: Marcelo Cesena)

Giornata Mondiale del Rifugiato: Programma dal 18 al 20 Giugno 2015 a Ferrara e provincia​

da: organizzatori

La Giornata Mondiale del Rifugiato è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 4 dicembre 2000. Da allora in tutto il mondo sono cresciute sempre più le occasioni per celebrare questa ricorrenza e oggi sono decine le iniziative territoriali realizzate anche in Italia.

Ferrara da anni contribuisce alle attività di accoglienza, protezione, integrazione di cittadini stranieri richiedenti asilo e rifugiati, nella provincia di Ferrara, tramite il Centro Servizi Integrati per l’Immigrazione – CSII – i progetti SPRAR e l’ accoglienza di flussi non previsti come l’ operazione Mare Nostrum.

Per la Giornata Mondiale del Rifugiato, sono in programma alcune attività ed eventi per provare, attraverso il dialogo e la conoscenza, a superare il clima di diffidenza e talvolta di ostilità che si sta creando attorno a chi arriva fino a qui chiedendo aiuto, in fuga dal proprio paese a causa di persecuzioni, per ragioni politiche, religiose o razziali.

Le iniziative sono realizzate in collaborazione con Comune di Ferrara, Comune di Cento, Servizio centrale SPRAR, Arci, Centro servizi integrati per l’immigrazione, Legacoop, Cooperativa Camelot.

Si comincia giovedì 18 giugno alle 17,30 con l’incontro tecnico presso il Giardino delle Duchesse (in caso di maltempo si farà alla sala Estense, piazza Municipio) dal titolo “Il diritto d’asilo dal globale al locale: l’esperienza della provincia di Ferrara”.

Interverranno: Chiara Sapigni, Assessore Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari Comune di Ferrara; Jacopo Sarti, Coordinatore progetti di accoglienza richiedenti asilo e rifugiati Cooperativa Sociale Camelot; Don Domenico Bedin, associazione Viale K, associazione Filippo Franceschi; Beppe Sarti, Istituto Don Calabria Città del Ragazzo; Bianca Lubreto, Prefettura di Bologna.

Si farà un excursus storico sull’accoglienza, si parlerà dei cambiamenti degli ultimi anni e dell’aumento delle cause che spingono le persone a migrare, e della necessità di un’accoglienza diffusa, dal livello europeo a quello locale. Si discuterà dell’opportunità di centri di accoglienza di piccole dimensioni e dei problemi dei grandi centri di accoglienza. Si approfondiranno le esperienze ferraresi e si farà un focus sui richiedenti asilo con vulnerabilità.

Nel Giardino delle Duchesse il 18, 19 e 20 giugno rimarrà allestita la mostra (ri)SCATTI, che espone le fotografie realizzate da rifugiati e richiedenti asilo, durante un laboratorio attivato dalla Cooperativa Camelot e tenuto dai fotografi Sandro Chiozzi, Matilde Morselli e Guendalina Mantovani.

Il programma delle attività per la Giornata Mondiale del Rifugiato prosegue venerdì 19 giugno a partire dalle ore 11 con una giornata di “Porte aperte all’accoglienza” nella struttura di accoglienza “Jerry Masslo” gestita da Camelot.
Sarà l’occasione per visitare di persona una delle case dove vivono i richiedenti asilo, incontrarli e ascoltare direttamente le loro storie. Per partecipare all’iniziativa, è necessario prenotarsi entro le 18 del 18 giugno.
Chi fosse interessato, è pregato di inviare email a ufficiostampa@coopcamelot.org.
In caso di elevata richiesta, si procederà ad istituire più turni di visita. L’iniziativa si svolgerà anche in caso di pioggia.

Sempre venerdì 19, ma alle ore 21.30, nel piazzale della Rocca a Cento, ci sarà il concerto di Sourakhata Dioubate & Anyewa Mandegi, con musiche e balli africani. Un coinvolgente spettacolo con strumenti tradizionali e colorate coreografie per diffondere l’essenza della ricca cultura del popolo mandingo.
Interverranno Massimo Manderioli, Assessore servizi alla persona, Associazionismo e volontariato, Politiche familiari del Comune di Cento; Jacopo Sarti, Coordinatore progetti di accoglienza richiedenti asilo e rifugiati Cooperativa Sociale Camelot; Anila Laboviti, del Centro contro le discriminazioni del Comune di Cento.
L’ingresso è libero.
Per informazioni: stranieri@comune.cento.fe.it.

“L’Arte Del Trio” live al Circolo Arci “Zone K” di Malborghetto di Boara

da: organizzatori

Rassegna Jazz Giovedì 18 giugno 2015

Dopo il grande successo di giovedì scorso con l’Organ Duo di Massimo Manzi ed Emiliano Pintori il circolo Arci “Zone K” di Malborghetto di Boara prosegue stasera la programmazione dedicata al jazz con altri ospiti prestigiosi.
Sarà infatti di scena il trio formato da Adriano Brunelli al contrabbasso, Federico Rubin al piano e Federico Cassandro alle percussioni.
Mente del trio, Adriano Brunelli, ferrarese DOC ed ex allievo di Ares Tavolazzi. Attivo professionalmente dagli anni’80 ha collaborato con importanti artisti italiani sia nel campo del pop e della canzone d’autore (Pierangelo Bertoli, Franco Califano) che nel jazz (Mauro Negri, Ellade Bandini, Riccardo “Stuly” Manzoli, Stefano Fariselli, Francesco Bigoni, Leonardo Carboni).
In questo progetto denominato “L’Arte del Trio” le tre parti in gioco si rincorrono formando un disegno unico e stimolante, rivisitando brani della letteratura jazzistica tradizionale e moderna.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti della grande musica jazz.

Il circolo Zone K aprirà alle ore 18,00, il concerto è previsto per le 22.
L’ingresso è gratuito e riservato ai soli soci Arci.
E’ consigliata la prenotazione vista la limitata disponibilità dei posti. Si ricorda che il locale è climatizzato.
Per informazioni e prenotazioni chiamare il 346.0876998.

(in foto: Adriano Brunelli)

20 giugno 2015: cinque mostre e un ospite d’onore per la seconda serie di esposizioni del Ferrara Art Festival

da: ufficio stampa Ferrara Art Festival

Saranno ben cinque le mostre che sabato 20 giugno 2015, a partire dalle 17.30, apriranno il secondo ciclo di esposizioni del Ferrara Art Festival 2015.
Le sale di Palazzo della Racchetta a Ferrara (Via Vaspergolo 4/6) vivranno così di vita nuova grazie alle cinque interessanti esposizioni che verranno inaugurate sabato, accanto alle opere di un ospite d’onore.
Si inizia con Vie italiane all’informale a cura di Virgilio Patarini. In mostra saranno le opere di Maurizio Carpanelli, Antonio Cogliano, Dusap, Serena Fauttilli, Feo Feo, Caroline Gallois, Antonio Perilli, Flavio Zoner.
Il progetto “Vie Italiane all’Informale” propone una selezione di opere di artisti presenti sia nel primo volume Mondadori “La via italiana all’Informale. Da Afro, Vedova, Burri alle ultime tendenze” – uscito un paio d’anni orsono – sia nel secondo volume, in uscita nei prossimi mesi, entrambi a cura di Patarini.
Il progetto editoriale e una serie di mostre collegate sono già stati presentati con successo di pubblico e di critica a Venezia, a Palazzo Zenobio, a Milano, e a Piacenza, Complesso Museale Ricci Oddi, tra il 2012 e il 2015.
Un’indagine, quella di Patarini, che coglie, nell’essenza dell’opera d’arte di alcuni attuali esponenti dell’informale italiano, il rapporto di interrelazione tra esecutore e spettatore; permeato da spontaneità il gesto esecutivo, altrettanto spontaneo quello dell’osservare, in un richiamo continuo tra realizzazione e fruizione che costituiscono il fulcro attorno al quale ruota tutta la mostra.
Si prosegue con Natalia Lobes – solo exibition. L’esposizione, a cura di Enrico Ravegnani, descrive e sottolinea la cura dell’opera dell’artista russa.
Natalia Lobes è nata nel nord della Russia e ora vive a Mosca. Si è dedicata a lungo allo studio del paesaggio, tratteggiando vedute di paesaggi tratti spesso dal suo personale “diario di viaggio” in giro per il mondo. Inizialmente la sua tavolozza era caratterizzata da colori freddi, che le ricordavano la sua infanzia, con opere che ritraevano scorci della sua terra nativa, ricoperta di neve .
Poi viaggiando in paesi caldi come l’Italia i suoi colori si sono fatti più allegri e la tavolozza è mutata, virando verso le ocre e i gialli. Nella pittura cerca di cogliere “l’attimo”, gareggiando in questo con la fotografia, pur senza indulgere troppo nel particolare e nel dettaglio: la sua pennellata o la sua spatolata è pastosa e corsiva.
Con perizia porta sulla tela un approccio materico informale “russo”, declinandolo in chiave di pittura figurativa tradizionale
Le sue opere sono in numerose gallerie in Mosca e in collezioni private.
Dopo essersi a lungo dedicata al paesaggio e alla natura morta, ora l’artista, giunta ad un grado ulteriore di maturità, affronta il tema del ritratto, tema che sente affine ai suoi sentimenti. Nell’istante dipinto cerca di fissare la profondità dell’anima e la bellezza della natura.
Le mostre proseguono con “Natura. Il segno della bellezza” una collettiva dei soci UCAI sezione di Milano a cura di Carlo Catiri, con la collaborazione di Marina Speranza.
In parete saranno le opere di Battistotti Anna, Bertoni Cosetta, Bianchi Donatella, Bonizzi Gianni, Boschetti Pierluigi, Cosimato Antonio, Crespi Ambrogio Carlo, Degani Grazia, Degradi Rinaldo, Dente Daniela, Di Battista Isabella, Ditaranto Isabella, Folcio Alba, Galimberti Paolo, Lazzari Camillo, Lux Mario, Morini Enrica, Nicoletti Maria, Oliveri Lucio, Restelli Renato, Tognazzo Nadia, Trapasso Anna.
La mostra indaga l’inedito del mondo naturale, quel suo continuo rinnovarsi e riproporsi all’uomo con volti che appaiono sempre nuovi.
Come sostiene il curatore Carlo Catiri si tratta di “una natura che ci sbalordisce nella assoluta bellezza del suo manifestarsi, in perfetto equilibrio tra l’essenzialità delle sue regole cosmiche di un universo in espansione e la particolarità dei suoi segreti più minuti, nascosti nell’infinitesimamente piccolo del mondo cellulare”.
Anche i bambini e i ragazzi saranno protagonisti di questa seconda tappa del Ferrara Art Festival.
Si intitolano “In viaggio con l’arte” e “I volti dell’arte” le due mostre curate da Chiara Di Stasio con opere degli Allievi dell’Accademia Romagna di Cesena.
Nella mostra “In viaggio con l’arte” vedremo le opere dei ragazzi da 5 a 12 anni che hanno seguito il corso che, da ottobre a maggio, ha presentato loro tecniche e modalità espressive.
La mostra “I volti dell’arte”, invece, presenta le opere di ragazzi da 13 a 17 anni.
Nel loro caso scopo del corso è quello di abbinare allo studio delle varie tecniche la ricerca di una visione personale del bello, pescando dalla propria interiorità sentimenti e pensieri su se stessi e sull’arte attivando una dinamica di confronto tra i pari e l’insegnante.
Chiude la serie di mostre “Ciclo di vita” con foto di Enrico Baglioni e testi di Giacomo Marighelli.
Si tratta, come spiega lo stesso Marighelli di “nove scritti affiancati da nove fotografie di Enrico Baglioni; poesie stampate sopra una carta scura, pregiata, che rende difficoltosa la lettura. Carta che veniva utilizzata in passato per le incisioni: carta Roma.
L’osservatore deve avvicinarsi, entrare in contatto con i quadri ed esserne rapito. Come un pensatore che con impegno cerca di ricomporre le immagini di un sogno; questo accade anche con i ricordi, spesso confusi. Dai sogni scaturiscono emozioni di ogni tipo, a volte positive e altre volte negative; ma scavando in profondità spesso si può trovare qualcosa di piacevole.
Le fotografie arrivano dall’archivio di Enrico, fotografo di un’altra generazione. Gli scritti invece provengono da una mia raccolta inedita”.
Ospite d’onore sarà l’artista russo Andrew Madekin.
L’elemento di novità di questo innovatore consiste nel fatto che ha riportato in auge, in chiave e stile moderno, l’antica e tradizionale arte della tessitura di arazzi. Due suoi arazzi saranno in esposizione a Palazzo della Racchetta in una speciale sezione a lui dedicata.
Sue opere sono in importanti musei e collezioni pubbliche e private. Tra i molti segnaliamo: il Museo del tessuto della città di Lodz (Polonia); la collezione Shtainer di Amsterdam (Olanda) ; il Museo Nazionale “Zarizino”; il Museo Russo di Arti e Mestieri; ; l’Ambasciata Russa in Corea; il Ministero dell ‘Arte della Federazione Russa.
Un pomeriggio di arte contemporanea che incuriosisce, trascina, colpisce e fa discutere quello proposto da Zamenhof Art sotto la direzione artistica di Virgilio Patarini.
Un momento di scoperta e accrescimento culturale che fanno del Ferrara Art Festival 2015 un appuntamento da non mancare.
Faro nella navigazione verso i territori dell’arte contemporanea sarà, ancora una volta, Palazzo della Racchetta che si sta imponendo a livello cittadino e regionale come protagonista di nuove frontiere dell’arte contemporanea.
Ingresso Libero.

(in foto: l’artista Madekin all’opera)

IL FATTO
L’importanza della valutazione ambientale strategica, lo dice anche papa Francesco

La Valutazione ambientale strategica è un processo sistematico (procedimento e non provvedimento) in grado di valutare le conseguenze sul piano ambientale delle azioni proposte dagli enti di governo del territorio – piani e programmi – in modo che queste siano incluse ed affrontate, alla pari delle considerazioni di ordine economico e sociale, fin dalle prime fasi strategiche del processo decisionale. Il principio è molto bello e la Vas dovrebbe essere uno strumento fondamentale di comprensione per i cittadini, invece spesso ne viene trascurata l’importanza.
Anche papa Francesco ne parla nella sua enciclica “Laudato si'” uscita oggi e che vi invito a leggere con attenzione [leggi]; si trovano principi e concetti di altissimo valore e rappresenta un appello ecologico di grandissima rilevanza, sintetizzato nel sottotitolo “Sulla cura della casa comune”.

valutazione-ambientale-enciclica

Tema attualissimo dunque quello dell’attenzione all’ambiente e ad un nuovo modello di sviluppo, ma torniamo alla Valutazione ambientale strategica, il cui processo decisionale si potrebbe così definire per punti:
– organizzazione del processo (e sua attivazione);
– raccolta e analisi dei dati necessari (tale attività prevede l’attenzione dei vincoli e degli obiettivi, valutazione degli scenari di riferimento e l’analisi della coerenza);
– elaborazione delle possibili soluzioni (verifica delle alternative possibili):
– valutazione (individuazione dei criteri di valutazione, predizione degli effetti, valutazione comparativa delle alternative, analisi della coerenza interna);
– consultazione e scelte (presentazione del rapporto ambientale, consultazione e scelte, approvazione delle scelte);
– attuazione (redazione di dettaglio della soluzione prescelta, stesura del piano, controllo)

Capite bene che avere tutte queste informazioni sarebbe molto utile. In particolare si potrebbe definire la modalità di ricognizione degli obiettivi e delle finalità di ogni piano. Tale fase potrebbe essere sintetizzata dalle seguenti azioni:
– quali sono gli obiettivi da perseguire (politiche ambientali);
– lista derivata degli obiettivi (strumento di verifica)
– indicazione di dove il piano li ha affrontati.

In particolare, sulla base della fase di ricognizione, potrebbe essere possibile effettuare una prima valutazione degli obiettivi della pianificazione ambientale, esprimendo un giudizio che espliciti la rilevanza dell’obiettivo e delle strategie di pianificazione adottate, la disponibilità di informazioni per la definizione di quell’obiettivo e la presenza di difficoltà e/o criticità nelle azioni.
In una seconda fase dovrebbe avvenire l’integrazione dei risultati della valutazione ambientale che, in base ai risultati evidenziati appunto attraverso la fase della valutazione ambientale, permetterebbe di rilevare gli aspetti delicati e critici presenti, individuando azioni volte al miglioramento nelle modalità di attuazione e delle priorità stabilite per gli obiettivi assunti. L’analisi delle criticità indirizzerebbe le azioni successive di pianificazione anche in relazione alla Via (Valutazione di impatto ambientale) dei progetti degli impianti di gestione dei rifiuti. Invece spesso i documenti Vas sono kilometri di carta con dentro tutto e in fondo nulla; servono a confondere le idee e a salvare le coscienze; servirebbe invece poco per avere Vas utili: sintesi, chiarezza e pragmatismo.

Poniamoci (e poniamo) più spesso queste domande (e soprattutto pretendiamo risposte):
Quali sono le questioni ambientali più importanti, su cui concentrare le valutazioni?
Chi sono i soggetti che giocano un ruolo di sostenitori della strategia di piano?
Chi sono i soggetti che in futuro potranno giocare ruoli di sostegno del piano?
In quali forme le organizzazioni sociali manifestano la loro opinione in merito al piano?
In che misura si prevedono meccanismi di gestione dei conflitti sociali?
Gli obiettivi del piano sono coerenti con quelli rilevanti per l’ambiente sostenibile?
In che misura il piano prevede meccanismi per la sua comprensione chiara ed efficace?
Quali sono i rischi esterni che il piano deve considerare?
Quali saranno i risultati più importanti in ambito ambientale?
Quali sono i ruoli e le responsabilità istituzionali del controllo ambientale?
Sono previsti momenti di informazione/formazione nel controllo del piano?

Dell’enciclica se ne parlerà martedì 23 giugno ore 17,30, presso il monastero Corpus Domini di via Campofranco, Ferrara, all’incontro “Laudato si’, sulla cura della casa comune – La nuova enciclica di Papa Francesco“, con Massimo Faggioli, docente di Storia del cristianesimo (University of St. Thomas – Minneapolis / St. Paul) e Piero Stefani, biblista e redattore della Rivista “Il Regno”, coordina Roberto Cassoli [vedi].

PUNTO DI VISTA
“Il centro non va museificato, lasciamolo vivere anche con i mercati”

da Giovanni Scardovi*

Gentile Direttore,
Continua il processo di desertificazione dei centri storici, favorito dalle politiche delle amministrazioni comunali. Questa volta è il turno della fascinosa e magica Ferrara che tanto amo a dare segni di sofferenza. Con il decentramento di mercati e mercatini si avanza verso lo svuotamento delle piazze del centro, ma questo non è il vuoto metafisico delle piazze di De Chirico, cantore della solitudine, del silenzio e delle ombre, di portici e manichini sospesi nell’atemporalità delle sue muse inquietanti.
Il senso della decisione politica ci deposita nel grande obitorio della contemporaneità, dove gli amministratori operano per favorire l’abbandono di piccole imprese, mercatini e botteghe, laboratori perché tutto venga collocato, se va bene, appena fuori dalla vista dei sofisticati amministratori e dei loro ‘parvenu’ o nei “non luoghi” dei centri commerciali, lontano dal centro storico, del tutto simili a cattedrali nel deserto del mercatismo globale e totalitario. Così il centro della città, un tempo luogo d’incontro vitale, assume oggi la cimiterialità dell’abbandono snaturandone la vita e dando l’opportunità al visitatore di una celebrazione funeraria delle architetture vissute come reperti. Esattamente il contrario di quanto avveniva all’epoca del costruire rinascimentale di cui si beiamo (?) quotidianamente. Allora la città sapeva far convivere le attività del quotidiano, la miseria e la ricchezza, l’amore e l’odio con la bellezza; oggi la si museifica lasciando come unici abitanti del fu cuore cittadino il rumore dei nostri passi.

* Scultore, pittore, poeta – Docente all’Accademia di Belle Arti di Venezia prima e a quella di Bologna poi. Vive a Cotignola di Ravenna. Frequenta da decenni Ferrara e gli artisti che in essa vivono o hanno vissuto.

Gentile professor Scardovi,
in realtà il Comune non intende trasferire dal centro i mercatini (quelli resteranno giustamente al loro posto), ma ha annunciato di voler trasferire da febbraio 2016 solo una parte degli ambulanti del mercato dell’abbigliamento che si tiene il venerdì, quelli che utilizzano i furgoni (antiestetici, inquinanti, ingombranti). Gli altri potranno restare. Condivido il suo allarme circa il rischio di museificazione del centro, ma personalmente ritengo non sia mantenendo il mercato che si realizza l’obiettivo. Vanno promosse iniziative, come in parte già avviene, avendo certo considerazione – come lei giustamente sottolinea – ugualmente per la cultura alta e per quella popolare. Ma del mercato accanto a castello e duomo penso si possa fare a meno

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