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Mese: Agosto 2015

Campagna abbonamenti trasporto pubblico “Salta la fila”

da: servizio comunicazione Comune di Copparo

L’azienda di trasporto pubblico Tper informa che è aperta la campagna abbonamenti denominata “Salta la fila”. Da quest’anno tutti i tipi di abbonamento annuale al trasporto pubblico potranno essere rinnovati o sottoscritti in più modalità, “saltando la fila” con soluzioni di grande praticità: comodamente da casa andando sul sito di Tper, www.tper.it/abbonati; presso i bancomat del circuito Unicredit e Gruppo Intesa; presso gli sportelli della Cassa di Risparmio di Ferrara. Così facendo si è voluto favorire e semplificare il servizio per i cittadini senza nessuna spesa aggiuntiva per gli utenti e ottimizzando i costi. Non sarà più attivo l’ufficio temporaneo di Tper che svolgeva il servizio fino allo scorso anno con due pomeriggi a settimana di apertura in quanto ampiamente superato da questa nuova offerta.

Martedì 1 settembre, prima giornata di Estate Bambini

da: organizzatori

Festebà e la Notte Bianca dei Bambini aprono la 22a edizione della festa

Si apre martedì 1 settembre la 22a edizione di Estate Bambini con molte iniziative in programma. Tra queste, la speciale giornata di inaugurazione che accompagna i bambini e le famiglie ferraresi a vivere il centro città in una maratona che dal primo pomeriggio arriva fino a notte inoltrata. La Notte Bianca dei Bambini accoglie al suo interno anche Festebà, festival di teatro ragazzi alla sua nona edizione.
Per questa edizione della festa, l’associazione CIRCI, il Comune di Ferrara in collaborazione con AFM e il sostegno di Regione Emilia Romagna, Hera, Coop Cidas, offrono alle famiglie un intero pomeriggio e una notte (dalle 16,30 alle 24) in cui Ferrara si anima delle risate e dell’entusiasmo dei più piccoli che possono assistere a spettacoli, laboratori e giochi non stop tra il Listone di Piazza Trento Trieste, la Rotonda Foschini, la Biblioteca Ariostea e il Museo di Storia Naturale.
La maratona inizia alle 16,30 con i giochi del Ludobus Scombussolo sul Listone, proprio accanto allo stand informativo di EstateBambini, dove è possibile fare la Tessera Familiare Estate 2015. Si prosegue con un concerto per i piccolissimi nella Rotonda Foschini e una visita animata al Museo di Storia Naturale; alle 18,15 una narrazione in Biblioteca Ariostea e un laboratorio di canto nel Chiostro di San Romano. Le visite guidate per bambini condotte da Alessandro Gulinati alla Ferrara medioevale si svolgono nel pomeriggio per i più piccoli (ore 17,15) e in bici dopo cena per i ragazzi (ore21).
Alle 19.30, il ristorante “381” in piazzetta Corelli e il ristorante Balebuste in Via Vittoria offrono una golosissima cena a prezzi convenzionati
Dopo cena gli spettacoli teatrali rappresentano il clou della Notte Bianca: alla Sala Estense va in scena Giardinetti, il primo dei 5 spettacoli in concorso per Festebà; alle 22,30 nel cortile del Castello, Tutti in valigia, uno spettacolo di e con Luigi Ciotta. I bambini più avventurosi, possono passare una Notte al Museo di Storia Naturale senza mamma e papa ad esplorare i suoi misteriosi tesori (su prenotazione).
A mezzanotte, tutti a letto a riposare in vista dell’appuntamento del giorno dopo, quando alle 16 la festa si sposta per tre giorni al Giardino delle Duchesse.
Le attività della Notte Bianca dei Bambini sono ad accesso libero e gratuito.
Per ulteriori informazioni, per consultare il programma giornaliero e per scaricare immagini adatte per la stampa: www.estatebambini.it

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A spasso tra i Buskers

da: ufficio Portavoce del Sindaco di Ferrara

Durante la settimana dei Buskers mi sono concesso, tra le inaugurazioni, diversi momenti per ascoltare gli straordinari artisti che hanno animato la nostra città.
Ho cercato di guardare con gli occhi del turista e delle spettatore godendo della magia che si crea durante il Buskers Festival dove ogni giorno il vero spettacolo è quello degli incontri.
La musica, prima di tutto, grazie a tanti artisti, non solo esecutori ma veri e propri performer che riescono con il linguaggio universale delle note a emozionare, a coinvolgere, a rendere “protagonisti” gli spettatori, spesso stranieri, delle varie esibizioni. Ancora, lo spettacolo del pubblico che sciama per le vie e per le piazze, si ferma ad ascoltare questo o quel gruppo musicale, incontra, scopre e riscopre la bellezza del luogo in cui viviamo, rafforzando le relazioni sociali – “quanto tempo che non ci si vedeva!”, “questa sera Ferrara è bellissima, l’è un pcà andar a lett!”.
Lo spettacolo, infine, della città, delle sue pietre, dei suoi palazzi, delle sue strade, che sembrano quasi fondali e palcoscenici appositamente costruiti dagli Estensi per questi concerti, per queste performance a “cielo e centro storico aperti”.
Passeggiare per Ferrara in questi giorni, vedere gli scorci e gli spiazzi così conosciuti, parte intima del nostro percorso esistenziale, singolo e collettivo, scoprire i vari angoli trasfigurati dalla musica e dalla presenza di tante e tante persone: tutto questo mi rende orgoglioso di essere ferrarese. Si racconta fino allo sfinimento quello che non va eppure viviamo in un posto d’incanto.
Orgoglioso di una programmazione culturale intelligente e diversa – non solo il Buskers Festival ma anche Ferrara sotto le Stelle, Internazionale a Ferrara, Altroconsumo a Ferrara, e tante e tante altre che l’elenco potrebbe occupare per intero questo articolo – colte e popolari al tempo stesso, dove la cultura è vista come strumento di socializzazione, di aggregazione, di riscoperta e riappropriazione del nostro inestimabile patrimonio storico, artistico e monumentale.
Il Buskers Festival dal 1988 scandisce le nostre estati. Avevo ventinove anni. Da allora ha accompagnato le nostre esistenze, come un appuntamento ogni volta familiare e diverso, sempre gioioso. Migliaia di giovani domenica sera mi passavano a fianco, figli di amici, nipoti, stranieri; non un incidente, nessuna rissa, come quelle drammatiche o spiacevoli note che si leggono il lunedi.
E allora grazie Buskers Festival!

Tiziano Tagliani
Sindaco di Ferrara

Hera e Coop Estense: dal 1° settembre 2015 al 31 marzo 2016 rifiuti in cambio di punti premio

da: ufficio stampa Hera

Siglato uno specifico accordo tra il Gruppo Hera e Coop Estense per incentivare il corretto conferimento dei rifiuti alle stazioni ecologiche di Hera.

L’iniziativa prevede, dal 1° settembre 2015 al 31 marzo 2016, una campagna promozionale che ha per oggetto la promozione delle Stazioni Ecologiche di Hera e la sensibilizzazione alla raccolta differenziata verso i soci e consumatori di Coop Estense, attraverso la raccolta punti 2015/16 inaugurata a settembre dalla cooperativa.

Per i più virtuosi c’è la possibilità di usufruire dell’iniziativa: “Punti con Hera”. Fino al 31 marzo 2016 i soci Coop e i consumatori residenti nel comune di Ferrara, hanno la possibilità di accumulare i punti della “Super-iper raccolta punti 2015/16” di Coop Estense, conferendo rifiuti alla Stazione Ecologica.

Gli utenti dei tre Centri di Raccolta di Hera: via Ferraresi, via Caretti e via Diana, riceveranno un punto Coop per ogni pezzo conferito di piccoli elettrodomestici (escluso illuminazione), un punto Coop ogni 2 chilogrammi conferiti di plastica, carta, cartone e olio alimentare e un punto Coop e ogni 4 chilogrammi conferiti di vetro, barattoli, lattine, apparecchiature di Illuminazione, batterie, pile, rifiuti ingombranti, grandi elettrodomestici (RAEE). I rifiuti differenziati dovranno essere correttamente conferiti negli appositi contenitori.

Per ottenere l’accreditamento dei punti basta presentare, al momento del conferimento dei rifiuti, la carta Socio Coop Estense o la carta SoloCoop insieme alla fattura TARI o alla tessera sanitaria/Codice Fiscale. I punti verranno poi accreditati entro 15 giorni dalla data del conferimento.

Va specificato che l’offerta è cumulativa con gli sconti della TARI che si possono ottenere conferendo i rifiuti differenziati alle Stazioni Ecologiche di Hera.

“Cooly-Telling”, storytelling fotografico della cooperazione ferrarese

da: ufficio stampa Legacoop Ferrara

È aperto il bando di concorso fotografico promosso da Generazioni Legacoop Ferrara e rivolto ai cooperatori under 40. La mostra itinerante, realizzata con gli scatti selezionati, verrà inaugurata nel corso di Internazionale a Ferrara.
È ancora aperto il bando di concorso fotografico “Coopy-telling. Storytelling fotografico della cooperazione ferrarese” rivolto a tutti i giovani cooperatori under 40 delle cooperative iscritte a Legacoop Ferrara. Il concorso è promosso da Generazioni Legacoop Ferrara, il coordinamento territoriale dei giovani cooperatori di Legacoop, ed è finalizzato alla creazione di un racconto per immagini della realtà cooperativa ferrarese, dal punto di vista soggettivo di chi la vive in quanto socio o lavoratore e la voglia valorizzare, raccontandola con sguardi attenti e curiosi. Esito finale del concorso sarà la realizzazione di una mostra fotografica che, dopo l’inaugurazione in occasione del Festival di Internazionale del 2-3-4 ottobre, verrà esposta in diversi luoghi della provincia di Ferrara.
I partecipanti (siano essi soci consumatori, soci lavoratori o semplicemente dipendenti) sono chiamati a raccontare la propria realtà cooperativa ispirandosi ai 7 principi della Dichiarazione di Identità Cooperativa, il documento che detta le linee guida a tutte le imprese che adottano il modello cooperativo. È possibile partecipare al concorso inviando i propri scatti, da un minimo di due a un massimo di quattro, fino a domenica 13 settembre. Una giuria composta da rappresentanti di Legacoop Ferrara ed esperti del settore selezionerà tre fotografie vincitrici: in palio una videocamera GoPro, offerta da Coop Estense, un buono acquisto del valore di 100 euro da spendere presso il punto vendita Altra Qualità e un buono sconto del 50% presso il punto vendita Stampa Digitale a Ferrara.
La premiazione avverrà venerdì 2 ottobre alle 16.30 presso la Sala dell’Arengo del Comune di Ferrara, nel corso dell’incontro “Generatori di Innovazione. Perché fare cooperazione è innovativo?”, organizzato da Generazioni Legacoop Ferrara nell’ambito del Festival Internazionale. In concomitanza con l’apertura del Festival verrà inaugurata la mostra, che resterà in esposizione nel Salone d’Onore del Municipio di
Ferrara fino al 12 ottobre, per poi venire successivamente esposta nelle sedi di diverse cooperative del territorio e in altri luoghi di Ferrara e provincia.
Tutte le fotografie ammesse al concorso saranno comunque visibili sul sito e sulla pagina Facebook di Legacoop Ferrara.
Coopy-Telling è realizzato con la collaborazione di Legacoop Ferrara, Assicoop Ferrara e Modena, Coop Estense, Artefatta e Altra Qualità.
Il bando è saricabile dal sito www.legacoopferrara.it. Per qualsiasi informazione e per le liberatorie e autorizzazioni necessarie, contattare Francesca Tamascelli f.tamascelli@ferrara.legacoop.it

Riapre il Cinema Boldini con l’Orso d’Oro “Taxi Theran” di Jafar Panahi

da: Arci Ferrara

Da giovedì 3 settembre al Cinema Boldini l’ultimo film del regista iraniano, premiato a Berlino, mentre il suo autore è ancora bloccato nel suo paese, condannato per propaganda anti-islamica e privato della libertà di girare film.
A bordo del taxi di Jafar Panahi, impegnato in un difficile cammino verso la libertà, sono saliti tanti artisti. Alla scorsa Berlinale era stata Isabella Rossellini a leggere la lettera con l’appello di libertà di Panahi. Uno scritto che è stato ripercorso oggi da artisti come Bernardo Bertolucci, Alba Rohrwacher, Ambra Angiolini, Fausto Paravidino, Laura Bispuri.
“Essere privati di fare la propria arte è come essere privati della vita stessa”. Basta questa sentenza annunciata dal presidente di giuria Darren Aronofsky a far capire a chiunque che l’Orso d’oro della 65ma Berlinale sarebbe andato all’iraniano Jafar Panahi.

Il regista iraniano non ha potuto essere fisicamente al festival lo scorso febbraio, come del resto nel 2011 aveva dovuto rinunciare ad essere in giuria: il governo di Teheran gli impedisce di partecipare condannandolo per propaganda anti-islamica a sei anni di reclusione e il divieto di espatrio.
Al volante del suo taxi, Jafar Panahi percorre le animate strade di Teheran. In balia dei passeggeri che si susseguono e si confidano con lui, il regista racconta la società iraniana di oggi, tra risate e commozione. Taxi Teheran è un film pieno di umorismo, poesia e amore per il cinema, osannato unanimemente dalla critica di tutto il mondo.

Il film resterà in programmazione da giovedì 3 a mercoledì 9 settembre (giovedì, venerdì ore 21.00 – sabato 20.30 – 22.30, domenica 18.00 – 21.00, lunedì, martedì e mercoledì 21.00).
Mercoledì 9 settembre la proiezione sarà in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Chiusura della Giostra del Monaco 2015

da: ufficio stampa A.E.R.R.S.

La Giostra del Monaco, manifestazione rievocativa organizzata a Ferrara dalla Contrada di San Giacomo, ha chiuso in bellezza ieri sera la sua undicesima edizione, proponendo un ultimo fine settimana davvero spettacolare. Sabato 28 e domenica 30 agosto, si sono infatti tenuti gli eventi culminanti della manifestazione che hanno attirato centinaia di turisti e ferraresi sul Baluardo di Santa Maria alla Fortezza.
Soddisfatti del risultato complessivo di pubblico e per l’apprezzamento degli ospiti, gli organizzatori che hanno commentato “L’edizione 2015 della Giostra è ricca e molto piacevole per il nostro pubblico. La soddisfazione è tantissima, abbiamo bissato le presenze dell’anno scorso, siamo a circa 30.000 visitatori, e il programma proposto ha vinto l’apprezzamento di un pubblico eterogeneo: da chi conosce e ama gli eventi rievocativi a chi non conosce questa realtà ma si è avvicinata all’accampamento e alle iniziative che abbiamo proposto proprio per l’interesse suscitato da queste ultime. ” . Insomma, a quanto pare vincente è stato il gusto mix di eventi rievocativi e di teatro e culturali, come la presentazione dell’ultimo libro di Simoni, lo scorso giovedì, e lo spettacolo di Andrea “Sax” Poltronieri la Giostra del Monaco, così come il menù vario e gustoso proposto nelle osterie e ristoranti della Giostra ha portato quasi ogni sera il “tutto esaurito” a tavola.
Per quanto riguarda gli eventi rievocativi, la “Giostra del Monaco” è stata vinta dalla città di Carpale (Valpalota, Ungheria), seguita da Grottazzolina, Ferrara ed Este. A questa è andata però il titolo di Paladino Estense, con la somma dei tre punteggi ottenuti nelle altre manifestazioni legate alle rievocazioni delle città dell’Aquila Bianca.
Per il torneo in armatura, secondo Torneo Nazionale di Bagordo, prima classificata la squadra ccmposta da Urbino/Mantova/Club Feltrio/Zoiosa; secondo il gruppo di Reggio Calabria (Società milizia fretensis), terza classificata la Major Militia composta da gruppi di Bologna /Modena e quarto Major, il gruppo di Ferrara. Grande l’apprezzamento per questo evento: erano infatti presenti i rappresentanti dello Federazione Italiana Scherma Antica Enea Manganelli, resp. Emilia Romagna, il coordinatore nazionale Luigi Grillo e il vice coordinatore Marco Sabatino che hanno ringraziato la contrada di San Giacomo per aver ospitato il torneo.
Per il torneo di arco storico, 1° Giorgio Rossi, 2°Marco Fogli, 3° Lorenzo Benini; per le donne: 1° Federica Bilotti, 2° Simona Beravelli, 3° Sara Porru. Per la specialità dell’arco a foggia storica, 1°Roberto Manservigi, 2° Marco Tosi, 3° Mauro Linoso; per le donne: 1°Alessandra Allara. Per l’arco tradizionale 1° Marco Leoni, 2°Marco Conti, 3°Moreno Scagliarini. Fra le donne 1a Camilla Fagioli.

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Expo da vicino, il “saper fare” alla conquista di Expo e del mondo

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Dalla Piazzetta e da Expo il racconto delle eccellenze emiliano-romagnole

Il viaggio virtuale della Provincia di Ferrara; il vino biologico da Imola al mondo; le relazioni economiche internazionali della Regione; le “sfogline” venute dalla Russia; il Parco della Biodiversità di Bologna Fiere: attraverso questi approfondimenti prosegue il racconto di Expo da Vicino, il magazine televisivo della Regione in onda sulle tv locali. Un viaggio ad Expo ed in particolare nella Piazzetta “Explor ER” che la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione di soggetti no profit, enti locali, università, scuole, fondazioni e sssociazioni in rappresentanza di tutto il territorio.

Expo da vicino è on line su Youtube e sul sito della Regione Emilia-Romagna.

Inoltre, ciascun progetto presentato all’esposizione universale viene raccontato in un video al giorno pubblicato su Facebook, Twitter e sul sito della Regione dedicato ad Expo.

Sabato 5 settembre la “Caccia al fantasma” a Poggio Renatico

da: organizzatori

Conto alla rovescia per la magica serata del 5 settembre a Poggiorenatico (fe). Una notte straordinaria che il Paese, ricco di storia, offre ai turisti con il gioco spettacolo ” CACCIA AL FANTASMA! “. Un EVENTO che unisce gioco – spettacolo – cultura – moda – storia – letteratura – arte – teatro in un unico grande e suggestivo SPETTACOLO. Alle ore 21.00 il paese sarà invaso da “Fantasmi attori” che daranno vita ad una sorta di caccia al tesoro umana. Daranno informazioni al pubblico partecipante, informazioni precise ma birichine, e grazie alle informazioni e ad indizi che saranno posizionati nelle vetrine dei numerosissimi negozi aderenti all’iniziativa, il pubblico che avrà a disposizione una mappa e una scheda apposita, dovrà riuscire ad indovinare quale personaggio rappresentano questi fantasmi. Le iscrizioni sono gratuite. Si partecipa o da soli o con la propria famiglia o con il proprio gruppo di amici. Le schede di partecipazione si possono trovare presso i negozianti che espongono la vetrofania “CACCIA A FANTASMA” oppure direttamente online al link http://www.piuweb.net/eventi/eventi-caccia-al-fantasma/. Al link potrete trovare anche il Regolamento e tutte le informazioni necessarie per la partecipazione.Vince il singolo o il gruppo che indovina più “FANTASMI” nel minor tempo possibile. Il termine del gioco è alle ore 23.00. Alla 23.00 i Fantasmi dal palco di Piazza del Popolo di presenteranno al pubblico e il pubblico (mentre la giuria effettua lo spoglio delle schede) imparerà se ha dato le giuste soluzioni.

Notevoli i premi in palio: 1° PREMIO: un soggiorno in Sardegna 2016 (zona Gallura) in appartamento – per 01 settimana – per 4 persone / 2° PREMIO: un week end con soggiorno in bungalow e ingresso alla piscina al sale (2016) al Villaggio Ecosostenibile “Lucciole nella Nebbia” – a Stellata di Ferrara sulle rive del Fiume Po / 3° PREMIO: un week end in una località da sogno a scelta / 4° PREMIO: 10 prove gratuite a tutte le attività sportive e ludiche offerte dal Centro Piscine BONDY BEACH di Bondeno (ferrara). Inoltre dal 5 al 10° classificato moltissimi premi, buoni acquisto e buoni sconto offerti dalle attività commerciali di Poggio Renatico.

Le attività commerciali saranno aperte. Non mancheranno i punti gastronomici offerti da Pro Loco e saranno presenti stand sul percorso di tante altre attività commerciali ed artigianali. La manifestazione è un format di Lorenzo Guandalini. L’organizzazione della manifestazione è a cura dell’Amministrazione Comunale di Poggio Renatico e della Pro Loco poggese.
I PERSONAGGI “POGGESI” – Tra gli attori anche un folto numero di poggesi: capofila il Sindaco Daniele Garuti, Il vicensindaco Andrea Bergami. Poi: il conosciutissimo Martino Berveglieri, Sara Rolando, le gemelle Asia e Sonia Vago, Emilio Marco Cavicchi, Federica Tosi e Davide Pellizzari, Sara Boaretti, Pino Malaguti, Rosa Anna Iorio, Massimo Faggioli, Massimo Ricci, Giovanni Vaccari, Anna Buriani, Manrico Pesci.
Informazioni ed iscrizioni anche ai numeri 347 6467094 – 347 8251573

L’OPINIONE
Quando lo sviluppo era progresso

La società contemporanea, quella dell’ultimo secolo e almeno fino agli anni ’80, si era sforzata di crescere. Aveva ricercato valori nuovi passando attraverso due guerre mondiali, stermini, razzismi, guerre fredde, muri ideologici e reali. Il clima era pesante ma una nazione come l’Italia, uscita distrutta dall’ultima guerra mondiale, stretta tra destra e sinistra, tra anni di lotta a brigatisti rossi e neri e stragi per mano di ignoti, cresceva e diventava una potenza mondiale. I sindacati aiutavano a migliorare la vita dei lavoratori e i lavoratori mandavano all’università i loro figli che a loro volta avrebbero migliorato la vita di altri. La società cresceva e l’azione politica poteva diventare adulta attraverso l’esercizio di una libertà intesa come capacità di scelta e di partecipazione alla cosa pubblica che magari avrebbe potuto portare a miglioramenti nella vita di un numero sempre maggiore di esseri umani.

Nell’800 si raggiunsero progressi incredibili grazie alla tecnologia, si avvicinarono gli uomini con il telegrafo e le ferrovie, mentre si calavano cavi negli oceani che avrebbero collegato il mondo. Montava la convinzione che il ‘900 sarebbe stato ancora più incredibile, che sarebbero migliorate le condizioni di vita, che prima o poi l’acqua sarebbe arrivata in tutte le case e che i bambini sarebbero andati tutti a scuola. E il ‘900 ha portato effettivamente grandi innovazioni, certo passando tra immani tragedie. Chi ci è nato ha visto arrivare l’uomo sulla luna, telefonini, satelliti, montare basi scientifiche in Antartide, e crescere la convinzione che nulla potesse fermare il progresso. E il progresso per i lavoratori degli anni ’60 e ’70 del ‘900 era rappresentato dalla possibilità che i loro nipoti avrebbero potuto frequentare tutti l’università o avere un lavoro sicuro, la casa, più ferie e magari che con un solo stipendio in famiglia ci si potesse permettere tutto questo, insomma meno sacrifici e più sicurezze per i figli dei loro figli.

Qualcosa però a quel punto si è rotto, anche e soprattutto nella speranza. La capacità di scelta politica, ovvero di come migliorare il governo delle proprie necessità, si è trasformata in capacità inculcata fin dai primi anni di vita di saper scegliere tra uno smartphone samsung e un iphone. Grazie all’invasione della pubblicità nelle nostre vite siamo riusciti a eliminare la capacità di scegliere un rappresentante politico, di tenere in memoria le loro azioni, di analizzare le loro proposte a favore della giusta scelta di prodotti, praticamente uguali, sullo scaffale di un supermercato. A volte in questo XXI secolo siamo persino capaci di scegliere un prodotto bio o equo-solidale ma non ci chiediamo mai perché frutti provenienti dal Marocco costino meno di quelli italiani e nemmeno capiamo che comprarli non è una libera scelta ma una costrizione data dal fatto che i nostri stipendi calano a favore delle multinazionali che decidono di produrre quei beni in posti dove il lavoro costa meno, e che le stesse fanno pressione sui governi perché siano importati senza dazi e a danno delle produzioni, dei produttori e della popolazione locale.

Ogni secolo ha il suo tratto distintivo. Il ‘700 è stato il secolo dei lumi, l’800 della visione della libertà e l’inizio della supremazia dell’uomo sulle distanze, il ‘900 della sofferenza e della speranza, il nostro secolo sarà ricordato come quello dell’oscurantismo. Quello in cui la verità viene trasformata in cibo indigesto, in cui l’essere umano inverte la sua naturale tendenza alla crescita e ritorna alla sua infanzia, a quando si ha bisogno che qualcuno ti dica cosa fare, cosa sia giusto e cosa sia da evitare. Ma qui non c’è un genitore premuroso a guidarlo, a dargli indicazioni. In questo nuovo medioevo a guidare l’essere umano verso l’infanzia della conoscenza sono le pubblicità che ci convincono che la scelta giusta è esattamente quella che solo vestendoci tutti allo stesso modo riusciremo a essere miracolosamente diversi dagli altri ed unici. Nella prima metà del secolo passato sociologi come Edward Bernays convincevano le donne che fumare al pari degli uomini era un passo verso la libertà individuale, per la gioia delle multinazionali del tabacco, e oggi le donne hanno persino guadagnato il diritto di combattere le future guerre in prima linea, un altro passo di civiltà.

Occuparsi di politica o parlarne oramai significa automaticamente essere out, fare qualcosa di inutile che ruberebbe tempo all’aperitivo serale o alla partita di calcetto del mercoledì, quindi la mossa giusta è lasciare che se ne occupino altri anche se si sa che assesteranno nuovi colpi alle libertà guadagnate in secoli di duro lavoro. L’assopimento e il ritorno all’infanzia continua sempre più velocemente a meno che non troviamo la forza di risvegliarci e costruire un nuovo secolo dei lumi.

LA SEGNALAZIONE
La nuova “Aurora” di Tony Cicco: collaborò con Battisti, Pino Daniele e Bertè

Tony Cicco torna prepotentemente sulla scena musicale con “La mia aurora”, un brano dalle ricche sonorità e con un ritmo incalzante, un rock d’altri tempi eseguito con passione e talento, un ritorno al futuro dal sapore di novità. Il cantautore è in questi giorni in tour con la sua band storica Tony Cicco & la sua Formula 3 [vedi].

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La copertina del nuovo singolo

“La mia aurora” è l’ariete, il brano che ha il compito di apripista per il nuovo album d’inediti, realizzato insieme con amici e compagni di viaggio storici del calibro di Luigi Lopez, Mario Castelnuovo, Carla Vistarini, quest’ultima autrice dei testi dei suoi primi successi da solista: “Se mi vuoi”, “E mia madre”, “La gente dice”, all’epoca prodotti da un lungimirante Gianni Boncompagni.

Luigi Lopez ha scritto le parole de “La mia aurora”, un testo che ben si adatta al ritmo sostenuto da batteria e chitarra, suonato con energia, talento e passione, antitesi dei campionatori e della musica al computer.

Il progetto nasce dall’esigenza di scrivere nuove canzoni anche in un momento di forte crisi della discografia, per continuare a proporre e sperimentare cose nuove. Per la realizzazione in studio Tony si è affidato alle chitarre di Angelo Anastasio e al polistrumentista e tastierista Ciro Di Bitonto, due ottimi musicisti che da qualche anno lo accompagnano nei live in giro per l’Italia.

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Tony Cicco & la sua Formula 3

Pochi artisti possono vantare la storia di Tony a cominciare dall’incontro con Lucio Battisti, che l’ha portato a diventare il batterista e voce leader della Formula 3, una band mito della storia del rock progressivo italiano, ancora oggi punto di riferimento per tanti giovani musicisti.
Nel 1973, con il nome Cico, iniziò la carriera da solista pubblicando l’album “Notte” e il singolo “Se mi vuoi“, balzato immediatamente ai primi posti delle classifiche di vendita. Il successo fu clamoroso, il brano fu subito amato dai giovani e richiestissimo in discoteca. Seguirono gli Lp “E mia madre” e “La gente dice”, sempre con Carla Vistarini come autrice dei testi e con gli arrangiamenti curati da Paolo Ormi.
Sul finire degli anni settanta Cicco ha collaborato con Pino Daniele, come percussionista e tastierista, in due brani del suo secondo album “Pino Daniele” del 1979. In qualità di musicista ha lavorato per molti artisti e direttori d’orchestra: Pino Donaggio, Armando Trovaioli, Franco Micalizzi, Stelvio Cipriani, Franco Pisano, Renato Serio e Fabio Frizzi. Ha suonato la batteria e le percussioni nell’album di Lucio Battisti intitolato “Umanamente Uomo: il sogno”, che includeva il singolo “I giardini di marzo”. Tony ha al suo attivo un’invidiabile carriera di autore, grazie ai successi scritti per Loredana Bertè, Fiorella Mannoia, Peppino di Capri, Mita Medici, Caterina Caselli, Drupi e Raffaella Carrà.

L’aurora è l’intervallo di tempo che segue l’alba e che precede il sorgere del sole, quella di Cicco è l’inizio di una nuova attesissima e affascinante avventura.

Per ascoltare “La mia aurora” su SoundCloud, clicca qui.

IMMAGINARIO
Del Golem e di altri demoni.
La foto di oggi…

Oggi e domani a Ferrara e il 2 a Ravenna, si tiene il convegno internazionale promosso dalla Fondazione Meis su “L’eredità di Salomone. La magia ebraica in Italia e nel Mediterraneo”.

Da secoli, nonostante i divieti e i silenzi della Torah, la credenza in un complesso microcosmo di entità ultraterrene e demoni dai poteri eccezionali (il più celebre dei quali è il Golem), in un articolato sistema di rituali e amuleti, è parte integrante della cultura ebraica, che li piega a obiettivi molto quotidiani e umani: proteggersi dalle forze soprannaturali o aizzarle contro il nemico, cambiare il corso degli eventi, manipolare il prossimo, ottenere la guarigione.

Attraverso i contributi di alcuni tra i maggiori esperti internazionali in materia, l’appuntamento curato dai docenti dell’Alma Mater Mauro Perani e Saverio Campanini, insieme a Emma Abate dell’École Pratique des Hautes Études di Parigi, punta ad approfondire la distinzione tra ebraismo e pratica magica, a precisare la liceità della stregoneria – considerata l’ambiguità, al riguardo, della Torah e della letteratura rabbinica, che associa i sortilegi (ma non indica esattamente quali) ai peccati punibili con la pena di morte –, a sondare quanto l’attuale rinascita di interesse per l’esoterismo discenda dalla crisi delle religioni tradizionali.

Il programma del congresso è disponibile sul sito www.meisweb.it.

OGGI – IMMAGINARIO STORIA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

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Protezione di una partoriente e un infante contro Lilith.
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Il Golem.

GERMOGLI
Continentali.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Il ministro dell’Interno britannico Theresa May chiede uno stop agli europei – e quindi anche agli italiani – che arrivano a Londra e nel resto del Regno Unito senza un contratto di lavoro già in tasca, e anche agli studenti internazionali che frequentano corsi. Anche i continentali risultano sgraditi.

Roland Dumas è un politico francese
Roland Dumas è un politico francese

L’Europa è il futuro, qualsiasi altra politica il passato.” (Roland Dumas)

ACCORDI
Lady D.
Il brano di oggi…

Elton John al funerale di Lady Diana
Elton John al funerale di Lady Diana

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Elton John – Candle in the wind

Il 31 agosto 1997, esattamente 18 anni fa, rimarrà per sempre una data indelebile nell’immaginario collettivo: moriva in seguito ad un incidente stradale Lady Diana Spencer, assieme al compagno Dodi Al-Fayed ed all’autista Henri Pau. L’amatissima principessa Diana era ed è tutt’oggi un vero e proprio mito, un personaggio dall’impatto mediatico così forte da far accorrere oltre 3 milioni di persone al suo funerale. Una cerimonia, quest’ultima, divenuta l’evento televisivo più visto di sempre e caratterizzata dalla struggente versione di Candle in the wind di Elton John, rivisitata e dedicata a Lady D.

DIARIO IN PUBBLICO
Ultima spiaggia: notizie di villeggianti in ritirata e di migranti alla deriva

L’aria è tersa, il mare blu (quasi), la traversata verso l’agognato ombrellone accettabile. Si gode perfino di giorni di tregua: i baracchini abusivi sembrano spariti. I giornali trionfalmente annunciano requisizioni importanti di materiali contraffatti, ma oggi in luogo del mare mi diletta il luccichio di borse fasulle e l’imperioso accalcarsi di glutei lardellosi che inesorabilmente infilano e sfilano straccetti falsamente firmati.

Il pensiero, qui nel regno dell’ovvio e del banalmente volgare, come un tarlo ritorna alle nomine dei venti magnifici iperdirettori dei grandi musei italiani, quei luoghi che custodiscono la bellezza ideale materializzata nelle opere e, per contrasto, alle raffiche di fiere opposizioni nate da alcune scelte avvallate dal ministro del Mibact. Ma questo è un argomento che andrà trattato in modo più complesso e nemmeno lontanamente vacanziero.
E’ vero però che dal mio osservatorio lidesco non credo che la nomina dei direttori dei grandi musei italiani sia il problema principe dei villeggianti, tutti robusti e leggermente panciuti senza distinzione di sesso, instancabili nel fare il su e giù per il viale principale accompagnati da frotte di pelosi che osservano con un’aria vagamente sprezzante i riti e i miti dei loro compagni umani. Una lieta sorpresa ci viene dai vicini d’ombrellone, due giovani discreti che alla fine si rivelano straordinariamente interessanti quando raccontano le loro esperienze. Hanno viaggiato in tutto il mondo nei luoghi più impervi e meno conosciuti. Deborah ha prestato servizio come volontaria diverse volte nella casa della morte di suor Teresa a Calcutta. Iacopo la segue e la protegge. Sentono e capiscono la differenza delle scelte e degli interessi.

Ti si placa allora l’ansia per il destino delle case della bellezza, i musei, legato al tuo impegno svolto per una vita intera e che per fortuna non accenna diminuire. La preoccupazione per il destino dell’arte retrocede di fronte all’infelicità e alla miseria di tanti tuoi fratelli che, per un caso, nascono nella parte sbagliata del mondo. I dannati della terra intanto osservano preoccupati il calo vertiginoso delle dame dalla boccuccia a cuore che non comprano più nulla e già pensano quale sarà la prossima destinazione per spacciare gli improbabili lussi a cui sono asserviti a somiglianza dei loro confratelli che al Sud raccolgono pomodori fino a spaccarsi la schiena.

Ma qui impazza la sagra. Di ogni tipo, di ogni destinazione. Pesce, rane, salame, tartufi. E’ tutto un fiorire di golosità a cui non mi sottraggo pur preoccupandomi dei risultati così evidenti nell’allegro passeggio che rende perfino accettabile le mostruosità del viale principale. Ieri dopo decine d’anni mi spingo fino a Chioggia e a Sottomarina per raggiungere, attraverso la Romea, Bassano e i luoghi canoviani. Il paesaggio è meraviglioso, la luce è quella della laguna e, improvvisamente, ti si strizza il cuore vedendo tra tanta bellezza l’immobile accalcarsi di ogni tipo di veicoli che ti fanno procedere a passo d’uomo nell’indifferenza e nel disagio.

Ma quale è stata la ragione principale che ha portato gli “itagliani” a distruggere il loro suolo, la loro ricchezza? Lo stesso valga per la pedemontana che porta a Bassano altrettanto avvilita e svilita. Tra i camion immobili intravvedi la guglia del campanile di Pomposa o il castello della Mesola soffocato da capannoni e sulla strada dopo Cittadella una qualche villa del Settecento ingoiata da punti vendita e outlet e perfino da un vivaio che vende piante di ulivi centenari strappati da non so dove.

Così sei assalito da un non previsto impeto di commozione nel rivedere dopo tanto tempo “La dolce vita” di Fellini. I peccati del protagonista Marcello, uomo senza qualità, sembrano lievi di fronte ai mostri contemporanei: almeno Marcello ha la consapevolezza della sua rinuncia alla vita, non all’apparenza di essa. E l’infelice Steiner che si suicida e uccide i suoi bambini e suona Bach nell’orrenda chiesa è personaggio ormai lontano dalla contemporaneità. Così come la noia degli aristocratici a caccia di fantasmi e amori grotteschi ora hanno lasciato il posto non a una dolce vita letteraria ma impiantano molto più saggiamente bed and breakfast nelle loro dimore impossibili da mantenere.

Si leggono ormai imprese e cronache che superano lo stesso concetto di umanità, se ancora quella parola ha un senso nel nostro osceno procedere verso il rifiuto totale ad accettare quella globalizzazione ormai irreversibile che così chiaramente il grande Zygmunt Bauman ha espresso nell’intervista alla “Repubblica” del 29 agosto, in cui analizza la irreversibilità della migrazione e le paure che suscita: “I migranti risvegliano le nostre paure. La politica non può rimanere cieca.” E la colpa da noi addossata alle avanguardie della globalizzazione si fa spavento e rifiuto: “Quelle forze lontane, oscure e distruttive del mondo che possono interferire nelle nostre vite. E le “vittime collaterali” di queste forze, i poveri sfollati in fuga, vengono percepiti dalla nostra società come gli alfieri di tali forze. Questi migranti, non per scelta ma per atroce destino, ci ricordano quanto vulnerabili siano le nostre vite e il nostro benessere. Purtroppo è nell’istinto umano addossare la colpa alle vittime delle sventure del mondo. E così, anche se siamo assolutamente impotenti a imbrigliare queste estreme dinamiche della globalizzazione, ci riduciamo a scaricare la nostra rabbia su quelli che arrivano, per alleviare la nostra umiliante incapacità di resistere alla precarietà della nostra società. E nel frattempo alcuni politici o aspiranti tali, il cui unico pensiero sono i voti che prenderanno alle prossime elezioni, continuano a speculare su queste ansie collettive, nonostante sappiano benissimo che non potranno mai mantenere le loro promesse. E poi alle aziende occidentali il flusso di migranti a bassissimo costo fa sempre comodo. E molti politici sono allo stesso modo tentati di sfruttare l’emergenza migratoria per abbassare ancor più i salari e i diritti dei lavoratori. Ma una cosa è certa: costruire muri al posto di ponti e chiudersi in “stanze insonorizzate” non porterà ad altro che a una terra desolata, di separazione reciproca, che aggraverà soltanto i problemi.”

Alla tristezza dell’addio all’estate in questo glorioso tempo che annuncia ancora una speranza di ritrovare un senso al perché delle cose, m’avvio verso il viale assieme alla Lilla, muta testimone dei miei rovelli.

NOTA A MARGINE
Le favole di Dente: splendide macabre (pre)visioni per non addormentarsi

Dente, all’anagrafe Giuseppe Peveri, è anacronistico e ama la fine delle cose, ma spesso finisce per sorridere. Ospite del Puedes Summer Night in occasione del ciclo Libri da bere – Autori a Corte Outside, presenta la sua opera prima “Favole per bambini molto stanchi” (Bompiani, 2015) e dice di sé: “Ho una parte infantile molto sviluppata, faccio cose che solo un bambino farebbe. Amo comprare le bolle di sapone, le stelle filanti per srotolarle fuori dalla finestra. Non guardo televisione; mi piace ascoltare la radio, i programmi dove la gente parla e si impara qualcosa di nuovo. Compro dischi, soprattutto di musica italiana. Le filastrocche di Gianni Rodari le ho scoperte tardi, amo i loro livelli di lettura, proposte sempre intelligenti. Ho cominciato a scrivere a quattordici anni, le cose che si scrivono da adolescenti. A venti sono arrivate le canzoni. Dello scrivere amo tutto, compreso il fatto di non esserci obbligato. Non straccio né rivedo nulla di ciò che ho scritto. Se l’ho scritto, è perché mi piace.”

Galleria fotografica, clicca le immagini per ingrandirle.

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L’autore presentato da Giorgia Pizzirani
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L’autore durante la presentazione
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Presentazione al Puedes Summer Night
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Il pubblico della serata
L'autore durante un intervento
L’autore durante l’ intervento
La copertina del libro

Favole o forse poesie si specchiano nude ma non imbarazzate di un linguaggio semplice, di una sintassi scarna ed eloquente ma che si fa capire senza urlare. Figure retoriche senza l’omonima, scomoda sorellastra, tra significati spezzati da enjambement o esplosi da ellissi insolenti, educate sinestesie e poliptoti che estendono tentacoli di radici su ignare desinenze.
Perdenti sono i suoi personaggi, e rassegnati a esserlo. Mai idioti. Stanchi, forse per la giornata appena passata o forse di come il mondo gira. In giro se ne vanno con un cuscino, piumato, ignaro capro espiatorio di una grande stanchezza, dietro alla testa. Sono quelli che da bambini imbrattavano di chewingum masticato il banco di scuola e sporcavano di gesso la giacca scura dell’insegnante più odiata; ma anche quelli che si rinchiudevano in bagno all’intervallo a mangiare da soli, lontani dalle chiacchiere finte dei finti amici. Sono teneri e bizzarri, maligni e fragili, vomitano parole senza filtri e riflettono senza censure, mentre le loro voci si srotolano senza impudicizia tra le pagine illustrate ad arte da Franco Matticchio, pittore che descrive ognuna delle dodici sezioni senza mai svelare troppo, minimale e tra un Garibaldi di pietra che prende il volo in sella al suo destriero e due paia di dita che si fanno le fusa, tra un uccellino che gorgheggia parole appollaiato su una matita-albero e bimbe sedute su una altalena immobile, senza altro che un muro a ricordare loro che sono sole.
Qualcuno li osserva dall’alto, persone e animali e sentimenti e cose: c’è un narratore onnisciente e imparziale che racconta quello che vede senza buttarsi nella mischia. Si ride e si riflette e ci si immalinconisce, che sia Dente di leone o di pecora.
Prende in prestito la magia della fiaba (Grimm sorpassa in curva Esopo) e la manipola a modo suo, creando mondi eccentrici in cui l’appello delle leggi cui rispondiamo compitamente non valga, tra i suoi fogli stampati. Capita quindi che apostrofi cadano dal soffitto conficcandosi nella cervicale di un povero cristo, e pelucchi che se ne vanno a spasso per il mondo; favole infinite che continuano chissà come, ippopotami canterini che mascherano fauci momentaneamente assenti e problemi irrisolvibili. Parlano di storia mettendo i puntini sulle “i”, di amore, quello vero, facendo arrossire di tenerezza, di stagioni che i bambini amano per un motivo e gli adulti odiano, sempre per quello stesso motivo. I significati altalenano, sono doppi e tripli e non si stancano di mostrarci il lato oscuro della luna senza miele di due sposini litigiosi, la scoperta “gravità” di Newton, la ragazza tutto pepe che starnutisce sempre e il turbolento studente del Conservatorio che prende una nota sul registro basso. Di morale, come in ogni favola che si rispetti, ce n’è come il pane; mai buonista, palleggia senza fretta tra detti popolari e raccomandazioni, quelle noiose che i genitori fanno ai figli – non si devono accettare caramelle da sconosciuti – e quelle da tenere a mente anche da adulti, come tentare di aggirare i treni della vita perché qualcuno alla fine perde sempre, che sia treno, la donna della propria vita, o un’occasione per (sor)ridere. Riso amaro come quello della perfida Lucy van Pelt, che eternamente tiranneggia Charlie Brown senza però rinunciare a volergli un bene distorto, chiusa nel delirio onnipotente dell’ennesima perdente senza testa e senza cuore, ma comunque una vera regina sulla carta.

IMMAGINARIO
Quando passava il tram.
La foto di oggi…

Un tram svolta in piazza Savonarola, dinanzi al Castello Estense.
La tramvia fu attiva a Ferrara fra il luglio del 1910 e il marzo del 1939. A partire dal 1938 fu predisposta una nuova linea di trasporto pubblico per i filobus che l’anno successivo presero il posto dei mezzi a rotaia, mandando in pensione i tram. Progressivamente i filobus furono integrati dagli autobus e da questi definitivamente sostituiti nel corso degli anni Settanta.

Una breve storia del trasporto pubblico a Ferrara è pubblicata sul sito di Tper [leggi qua]

OGGI – IMMAGINARIO VECCHIA FERRARA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

GERMOGLI
“Agite!”
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

“Agite!”, questo il monito di Obama che chiede all’Unione europea una stretta sui trafficanti. L’emergenza profughi scuote l’Europa e il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon annuncia un vertice sull’immigrazione per il 30 settembre.

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Chris Rock, regista, attore, sceneggiatore e comico statunitense

Io vedo l’immigrazione clandestina come una scappatoia trovata dai bianchi per eludere le leggi sulla schiavitù.” (Chris Rock)

ACCORDI
L’estate sta finendo.
Il brano di oggi…

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I Thegiornalisti

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Thegiornalisti – La fine dell’estate

Ultima domenica di agosto. Lentamente, nonostante le temperature, l’estate si sta avviando verso la sua fine, presentandoci atmosfere che i Thegiornalisti ben hanno racchiuso in questo brano (molto anni ’80) del 2014.

BORDO PAGINA
Davide Grandi: dopo la Fisica quantistica

Intervista allo scrittore Davide Grandi, nato a Ferrara nel 1966. Autore di “Dio e d’io. Fisica quantistica e spiritualità” (2015) e de “Il grande boato. Maggio 2012, la terra trema”, entrambi editi dalla casa editrice Este Edition, da trent’anni s’interessa di tematiche psicologiche legate ai problemi d’ansia generalizzata e attacchi di panico e da oltre dieci anni è diventato anche assiduo ricercatore e studioso di Fisica quantistica e di fenomeni legati alla sfera spirituale.

Grandi, fisica e spiritualità, focus del tuo ultimo libro, presentato anche a Autori a corte 2015, un approfondimento?

Fisica Quantistica e Spiritualità hanno due cose in comune: le vibrazioni, ossia le frequenze. Tutto nell’Universo è frequenza. il Cosmo va visto come una immensa orchestra musicale, di cui noi esseri umani ne facciamo parte, come del resto tutta la materia, anche perché la materia stessa è per la maggior parte fatta di energia. Parlando in gergo quantistico, ogni emozione che proviamo noi o il restante mondo animale o vegetale produce un’onda carica di un tipo di frequenza misurabile in Herz, la quale si espande nel Cosmo. Durante questa sua espansione attira dentro al suo campo tutte quelle particelle aventi la stessa frequenza; stiamo parlando di particelle di materia, le quali viaggeranno fino a raggiungere il punto da dove è stato trasmesso il segnale, cioè da dove è partita l’onda: il cuore. In sintesi: cose, eventi, persone, animali e altro, entreranno nella vita di chi ha trasmesso quel segnale. Siamo come delle radio, la mente ha la facoltà di sintonizzarsi sulle frequenze decise dalla nostra volontà, le quali vengono trasmesse o ricevute dal cuore.
Ciò che trasmettiamo, riceviamo. Spiritualmente parlando, non cambia nulla, solo il nome con la quale vengono riconosciute le frequenze e cioè, Vibrazione.

Davide Grandi, finora 2 percorsi si segnalano nel tuo fare letteratura: un romanzo sociale e psicologico e uno scientifico in certo senso, ma alla rovescia, il reale che attraversa l’immaginario, in futuro?
La maggior parte del mondo umano che studia il comportamento del cervello, o i problemi che ne causano la malattia, sia nelle persone che negli altri esseri viventi, è scientifico. Ma se si cerca bene, nel mondo esistono anche persone che, pur non avendo una derivazione scientifica, affrontano in modo spirituale o controllando e muovendo determinate energie, i problemi derivanti da apparenti malattie cerebrali. Ecco che si vedono in azione, per affrontare un unico problema, due sistemi, che a causa di pregiudizi, preconcetti, interessi economici e morali non hanno mai unito la
loro conoscenza; scelta che avrebbe permesso di fare enormi passi avanti. Però, le scoperte scientifiche e i progressi fatti nel mondo della Fisica quantistica, hanno portato alla luce delle verità antiche, che si legano a verità future, perché in realtà la “Verità” esiste dalla notte dei tempi ed esisterà fino alla fine di questo nostro tempo. Questa “Verità”, ai giorni nostri, sta emergendo in entrambi i campi, sia in quello scientifico, che in quello spirituale, e sta unendo queste
due culture, rivelandoci cose che fino a pochi anni fa si credevano impossibili.
Oltre a queste rivelazioni si aggiunge la scoperta che malattie, invecchiamento, sistema di vita e situazione psico-fisica dipendono da come percepiamo l’ambiente che ci circonda. Non siamo gli artefici del nostro destino finale, quell’atto che determina la conclusione della nostra permanenza su questa terra, ma lo siamo della nostra vita. L’essere umano di questo 2015 dovrebbe essere a livello di progresso molto più avanti e ragionare con una visione lungimirante, invece continua a vivere ragionando come un essere che un futuro non ha. Penso che sia ora di fare qualcosa di concreto e per farlo bisogna iniziare a pensare a noi come a una comunità.

Autobiografia minima di Davide Grandi

“Nasco nel 1966 a Ferrara, ma risiederò per la maggior parte dei miei anni a Bologna. Fin dall’età di 6 anni si è manifestata in me una grande attrazione per il Cosmo e per ciò che spiritualmente vi si celava. In quella tenera età vivevo già esperienze intuitive, che mi hanno accompagnato fino ad oggi e spinto a pormi e porre ad astronomi e sacerdoti domande su cosa fosse per loro Dio e l’Universo. Premetto che io non provengo da una formazione scientifica, anzi io fino alla prima superiore ho dimostrato le migliori doti di un somaro; unica passione, la meteorologia, nella quale ero molto ferrato. Sarà dopo il sedicesimo anno di età che qualcosa di profondo inizierà ad uscire in me, portandomi ad interessarmi con passione al mondo scientifico, spirituale, astronomico, matematico e biologico che mi motiverà a frequentare assiduamente per molti anni la biblioteca del quartiere. Intanto le mie intuizioni aumentano sempre più, sia di numero che di intensità. A 35 anni iniziano ad arrivarmi dei segnali, alcuni sotto forma di coincidenze, che mi portano su un percorso scientifico-spirituale nuovissimo, mettendomi in contatto consapevole con energie facenti parte non solo del mondo animale e umano, ma anche dell’ambiente che mi circonda e quello etereo. In questi 14 anni domande che mi hanno accompagnato fin dall’infanzia iniziano a trovare risposte. Ero pronto. Da quel momento la mia vita prenderà un’altra strada, che mi metterà su un percorso incredibile ed emozionante, quello della verità, della semplicità, della comprensione delle cose, dell’illuminazione. Non mi ritengo una persona illuminata, ma sicuramente consapevole di come stanno le cose, e cioè che tutto è energia e vibrazione e noi ne facciamo semplicemente parte. E’ tutta una questione di frequenza e connessione.
I miei lavori: il mio primo racconto “No grazie, sono ansioso” è stato pubblicato nel 2010 da Giraldi editore; narra la storia di un gruppetto di ragazzi poco più che ventenni, sofferenti d’ansia e attacchi di panico, che a causa di un casuale incontro con due coniugi psicologi partiranno insieme a questi ultimi per Chicago, dove affronteranno le loro paure a 360 gradi, facendo amicizia con un altro
gruppetto che li accompagnerà in questa avventura e anche dopo.
Il mio secondo racconto, “Il grande boato. Maggio 2012, l’Emilia trema” pubblicato nel 2014 dalla Este Edition (nota casa editrice di Ferrara); parla dei due terribili sisma che hanno colpito l’Emilia il 20 e 29 maggio 2012. Ne parlo in quanto testimone che ha vissuto in prima persona tale tragedia e che è stato colpito da ciò che di positivo ha visto affiorare, come causa degli effetti psicologici e sociali, nelle persone che abitano questi luoghi, che ha messo in evidenza un altruismo e un senso di comunità che non vedevo da tantissimi anni e che mi hanno motivato a scrivere questo libro.
L’ultimo mio racconto, “Dio e d’io”, spiega sia scientificamente, anche se in modo leggero e semplice, sia spiritualmente cosa lega Dio con le ultime scoperte scientifiche, astronomiche, chimiche e fisiche, derivanti dallo studio della Fisica Quantistica e come noi umani possiamo usufruire di questa conoscenza per migliorare la nostra vita”.

LA NOTA
E la Casa di riposo apre le porte alla musica dei Buskers

Qualcuno ha lo sguardo perso nel vuoto, qualcuno non riesce a stare seduto ad ascoltare, qualcun altro se ne sta rannicchiato su se stesso. Ma qualcosa, un lieve dondolio a tempo, una smorfia che sembra accennare a un sorriso, un mugolio che evoca un canto, dopo un po’ sembra attraversare le persone sedute nel giardino ad ascoltare la musica. Il Ferrara Buskers Festival, da sempre impegnato per il sociale, ha infatti selezionato alcuni artisti che nei pomeriggi dal 25 al 28 agosto hanno suonato alla Casa Protetta dell’Asp in via Ripagrande.
“Gli ospiti sono anziani non autosufficienti e con patologie invalidanti come la malattia di Alzheimer – spiega Clara Muscatello, che assieme a Raffaella Mosca è coordinatrice della residenza gestita dalla cooperativa Cidas – Rebecca Bottoni del Ferrara Buskers Festival ci aveva invitati a portarli alla manifestazione, ma molti sono in sedia a rotelle e faticavamo a spostarci, così abbiamo avuto l’idea di portare i buskers in struttura”.

Intanto Claudio Niniano, musicista di strada milanese, sta cantando cover di Celentano ed Elvis Presley. Ci sono anche i ragazzi del Festival, i parenti dei pazienti, dei passanti incuriositi. Sulle note melanconiche di “Can’t Help Falling in Love”, a qualcuno scende una lacrima. Le operatrici coinvolgono alcuni in un ballo.

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“Aprire le porte è un modo per far entrare qui, chi normalmente non verrebbe mai – dice Muscatello – per noi è importante mostrare che la vecchia idea degli ospizi è superata, oggi qui operano tante professionalità diverse. La differenza è che uniamo l’aspetto sanitario a quello ludico. Anche le persone vecchie e malate possono vivere quello che accade attorno a loro, per esempio li abbiamo portati a vedere le prove della Sonnambula al teatro comunale. Non pensiate che in queste strutture non ci sia vita”.

La casa protetta ha accolto anche ospiti di altre strutture, come Residence Service, Cra Vigarano Mainarda, Cra Poggio Renatico, Servizio Fragilità di Cento e Diurno Handicap Rivana, raggiungendo una media di cento persone ogni pomeriggio.

Niniano ha concluso la sua esibizione tra gli applausi. E’ il momento della distribuzione di acqua e menta per rinfrescarsi. Mentre si prepara Moses, giovane virtuoso dell’armonica, una ragazza con un organetto si fa avanti. “Mi chiamo Audrey sono francese, passavo qui per caso, se vi fa piacere vi suono qualcosa”. E tra lo stupore generale, esegue un paio di brani che trasportano tutti sul lungosenna.

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“La musica permette di escludere la parola – spiega Niniano, che è anche musicoterapista – e con queste persone è l’unico modo di interagire. Io ho scelto un repertorio anni ’50 e ’60 per attingere al cassetto dei loro ricordi e creare delle risonanze nella loro memoria”.

“Io sono riuscita a vedere i Buskers solo un anno, poi sono finita su una carrozzina – racconta Renza – mi ero rassegnata a non vederli più”.

Non è mai troppo tardi per ascoltare la musica.

(fotografie di Stefania Andreotti)

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IMMAGINARIO
Il bosco del tartufo.
La foto di oggi…

Il rigoglioso Bosco della Panfilia che sorge al limite di Sant’Agostino è lo scrigno verde che custodisce il prezioso tartufo.

Da oggi al 13 settembre il ricercato tubero sarà protagonista della Sagra del Tartufo di Sant’Agostino.
Nel programma ci sono anche quattro serate speciali con menu pensati per i buongustai.
Lunedì 31 agosto e lunedì 7 settembre protagonista in tavola è la selvaggina dell’Appenino emiliano, che sposa in modo speciale il prezioso fungo nero. In collaborazione con Appennino Food.
Martedì 1° settembre si potrà assaporare il “Tortello con tartufo scorzone” preparato dai ragazzi della Cooperativa Sociale “La Lanterna di Diogene”. In collaborazione con la Trattoria La Rosa 1908 di Sant’Agostino.
Martedì 8 settembre ai fornelli con i cuochi della Trattoria La Rosa 1908 ci saranno gli studenti dell’Istituto Alberghiero Orio Vergani di Ferrara e dell’Istituto Alberghiero di Bedonia (PR), che porteranno in tavola le loro gustose ricette.
La tenda-ristorante apre tutte le sere alle 19.30 e la domenica anche a pranzo alle 12.00.
Info e prenotazioni: 3396812551.
Tutti i dettagli del programma su www.sagratartufo.it

OGGI – IMMAGINARIO PROVINCIA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

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GERMOGLI
Vigili.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Alla luce dell’inchiesta della magistratura su “Mafia Capitale”, dopo la grave vicenda dei funerali del mafioso Vittorio Casamonica e in vista del Giubileo, l’Esecutivo ha deciso di adottare per Roma un raccordo operativo tra il prefetto Franco Gabrielli e il sindaco Ignazio Marino.

Una buona notizia… si auspica che rimangano vigili e operativi.

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Giovanni Falcone

La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.” (Giovanni Falcone)

ACCORDI
Il re del pop.
Il brano di oggi…

Album: “Thriller” del 1992
Album: “Thriller” del 1992

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Michael Jackson – Thriller

Avrebbe compiuto oggi oggi 57 anni Michael Jackson, il re del pop, uno degli artisti più amati di tutti i tempi. Dopo i precoci inizi musicali e l’affermazione con i Jackson Five, il cantante statunitense inanellò una serie di successi fino alla definitiva consacrazione sancita dall’album Thriller, ancora oggi il più venduto della storia della musica.

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Regione Emilia Romagna, Scuola: incremento di posti di personale tecnico amministrativo in Emilia-Romagna

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Soddisfazione dell’assessore Patrizio Bianchi, nei giorni scorsi aveva scritto al ministro Giannini.

L’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi esprime soddisfazione per i posti aggiuntivi di personale tecnico amministrativo e collaboratori scolastici (ATA) concessi all’Emilia-Romagna per l’anno scolastico 2015/2016. Nei giorni scorsi Bianchi aveva scritto al ministro all’Istruzione Stefania Giannini, chiedendo di riconsiderare ed aumentare il numero di posti assegnati in regione, in conseguenza dell’aumento della popolazione scolastica.
“Il Ministero ha riconosciuto le esigenze della nostra scuola – ha sottolineato l’assessore – attribuendo all’Emilia-Romagna un quantitativo adeguato di personale ATA”.
“Ringrazio la disponibilità al confronto e alla collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale e dei sindacati territoriali della scuola – ha concluso Bianchi – Grazie a questo incremento di personale nell’anno scolastico che sta per iniziare saremo in grado di garantire il corretto funzionamento dei servizi”.

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Solidarietà al direttore di Telereggio, contro ogni intimidazione

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore alla Legalità, Massimo Mezzetti, al fianco di Gabriele Franzini minacciato da esponenti criminali coinvolti nell’inchiesta Aemilia.

“Apprendiamo di questo ulteriore tentativo di intimidazione nei confronti di un rappresentante dell’informazione, ancora una volta di Reggio Emilia come nel caso della redattrice del Resto del Carlino Sabrina Pignedoli: voglio esprimere a Gabriele Franzini la mia più decisa solidarietà, anche a nome di un’istituzione che sarà sempre al fianco di chi si batta per la legalità e contro ogni tentativo di infiltrazione nel tessuto sano della comunità emiliano-romagnola”.

Così l’assessore regionale alle Politiche per la Legalità, Massimo Mezzetti, ha voluto portare la vicinanza a nome proprio e della Giunta regionale al direttore di Telereggio che, oggi si apprende, è stato nel passato fatto oggetto di minacce criminali da parte di personaggi indagati nell’inchiesta “Aemilia bis”.

Sabato 29 Agosto alla Giostra del Monaco

da: organizzatori

Un weekend di chiusura ricco per la XI Edizione della Giostra del Monaco sul Baluardo di Santa Maria alla Fortezza.

Sabato 29 agosto, alle ore 12 Visita guidata all’accampamento della guarnigione armata, alle ore 16.30 Corteo storico della corte di Azzo VII° d’Este per le vie del centro di Ferrara . Alle ore 18.30 Giostra in armatura della scuola di cavalleria medievale Aquila Bianca, alle ore 19 Spettacolo itinerante con le marionette del Teatro del Molino.
Dalle ore 21.30 entrata al campo del corteo storico del marchese Azzo VII° d’Este e alle ore 22 “L’arte del danzar col foco” spettacolo di focoleria del gruppo Este Medievale e Omaggio al marchese d’Este degli alfieri bandieranti. Alle ore 22.30 Rievocazione della battaglia di Cassano d’Adda, nella quale AZZO VII sconfiggendo Romano d’Ezzelino figlio del “Monaco” divenne Signore di Ferrara dando inizio alla dinastia Estense a Ferrara.

sel

On. Paglia (Sel): Franceschini faccia chiarezza su bando fantasma MIBACT

da: organizzatori

L’8 maggio 2014 si chiudeva un bando del MIBACT finalizzato a finanziare progetti a rete di miglioramento dell’offerta turistica.
La disponibilità finanziaria non era elevata, 8 milioni di euro, ma l’intenzione positiva: incentivare le sinergie fra operatori, premiando l’innovazione e il protagonismo dei soggetti imprenditoriali.
A distanza di 15 mesi non se ne sa più nulla.
I progetti sono stati presentati, il bando chiuso regolarmente, ma da allora non si ha notizia di un esito e tutte le richieste di informazioni dei partecipanti sono cadute nel vuoto della peggiore prassi burocratica.
La cosa diventa comica se si pensa che uno degli intenti dichiarato dal MIBACT era premiare chi avesse promosso utili interazioni con EXPO.
Ma soprattutto è grave il danno che si produce alla credibilità dell’Istituzione, che appare incapace di dare seguito a proprie autonome decisioni in tempi compatibili con l’attività di impresa.
Ho depositato oggi un’interrogazione per sapere se i fondi siano ancora disponibili e perché si sia prodotto un simile ritardo.

Premesso che:
Il 13 febbraio 2014 il MIBACT emette un bando “PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DELLE RETI DI IMPRESA OPERANTI NEL SETTORE DEL TURISMO (D.M. 8.1.2013)”, con scadenza 8 maggio 2014.
Obiettivo del bando era “promuovere e sostenere i processi di integrazione tra le imprese turistiche attraverso lo strumento delle reti di impresa, con l’obiettivo di supportare i processi di riorganizzazione della filiera turistica, migliorare la specializzazione e la qualificazione del comparto e incoraggiare gli investimenti per accrescere la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità turistica nazionale, in particolare sui mercati esteri”.
Il contributo massimo erogabile a favore di ciascuna rete appositamente costituitasi era di euro 200.000, a fronte di investimenti minimi di euro 400.000.
Dalla data di chiusura, non si è avuta alcuna notizia dell’esito né di conseguenza sono stati erogati finanziamenti.
È evidente che questo può aver prodotto difficoltà ai soggetti partecipanti, indotti ad attendere per mettere in campo progetti che avrebbero potuto essere altrimenti indirizzati o finanziati, e che hanno rappresentato un costo in termini di ideazione e prima implementazione.
Ciò che appare più grave è tuttavia il danno che si produce alla credibilità dell’Istituzione, che appare incapace di dare seguito a proprie autonome decisioni in tempi compatibili con l’attività di impresa.
Si deve aggiungere che negli oltre 15 mesi trascorsi il Ministero non ha fornito alcuna motivazione del ritardo intervenuto, nonostante sia stato più volte sollecitato in tal senso dagli operatori partecipanti, aggravando così quella sensazione di distanza burocratica che tanti danni produce alla reputazione della nostra Pubblica Amministrazione e al buon funzionamento del sistema economico.
Chiede
Se gli 8 milioni messi a disposizione dal Bando siano ancora stanziati o se siano stati invece distratti verso altre finalità.
Quale tempistica si sia in grado di garantire per il completamento della fase di selezione dei progetti vincitori e quindi per l’erogazione dei finanziamenti previsti.

On. Giovanni Paglia