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Giorno: 7 Settembre 2015

Corso di Buddismo dal 17.09 al 21.09 all’ Holiday Village Florenz, Comacchio

da: organizzatori

Anche quest’anno gli organizzatori hanno scelto per la sesta volta l’Holiday Village Florenz di Comacchio per il corso di Buddismo che si terrà dal 17 al 21.09 Sono già confermate 700 persone di 36 Paesi diversi, che arriveranno a circa 900 nel weekend

info:
http://www.buddhism.it/2015/
http://www.buddhism.it/2015/print.html

IMPORTANTE:
Il Lama che terrà il corso, Ole Nydahl, il 13.06.15 ha ricevuto da UNESCO il riconoscimento per il dialogo e coesistenza tra le varie religioni, lo stesso riconoscimento è stato assegnato a Papa Francesco.
http://www.lama-ole-nydahl.org/blog/unesco-award-ceremony/

Partecipanti suddivisi per Paese:
Albania
Australia
Austria
Belarus
Belgium
Bulgaria
Czech Republic
Denmark
El Salvador
Estonia
Finland
France
Germany
Guatemala
Hungary
Iceland
Indonesia
Ireland
Italy
Latvia
Lithuania
Netherlands
Norway
Peru
Poland
Romania
Russia
Slovakia
Spain
Sweden
Switzerland
Ukraine
United Kingdom
United States
Uruguay
Venezuela

Cooperazione, accordo di collaborazione istituzionale tra Emilia-Romagna e Albania siglato oggi dal presidente Bonaccini e dal ministro Bledar Cuci

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il ministero degli Affari Locali della Repubblica di Albania interessato a conoscere l’eperienza dell’Emilia-Romagna nell’ambito delle fusioni dei Comuni e del riassetto istituzionale

Favorire lo scambio e la cooperazione tra Regione Emilia-Romagna e il Ministero di Stato degli Affari Locali della Repubblica di Albania nel campo del decentramento amministrativo, della fusione dei comuni, del riassetto istituzionale, della promozione e della cooperazione reciproca. E’ l’obiettivo della dichiarazione congiunta siglata oggi in Regione tra il presidente Stefano Bonaccini e il ministro albanese Bledar Cuçi.
L’accordo tra le due istituzioni intende promuovere lo studio e la definizione di modelli di governance e di organizzazione gestionale dei Comuni. L’Assemblea Nazionale della Repubblica di Albania ha infatti di recente adottato una legge che prevede una importante fusione delle Local Government Unit, con la creazione di 61 nuovi Comuni. L’esperienza della Regione Emilia-Romagna, che ha già realizzato studi di fattibilità per le fusioni e le unioni comunali e identificato modelli organizzativi e di gestione applicata alle funzioni dei servizi comunali, è di grande interesse per il Ministero di Stato degli Affari Locali albanese.
In mattinata la delegazione albanese ha partecipato ad un seminario, introdotto dall’assessore regionale al Coordinamento delle politiche europee Patrizio Bianchi, sui processi di fusione avvenuti in Emilia-Romagna. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Imola e presidente di Anci Emilia-Romagna Daniela Manca, Massimo Castelli sindaco di Cerignale (Pc), Daniele Ruscigno sindaco di Valsamoggia (Bo), Sabrina Mucchi sindaco di Fiscaglia (Fe).
La dichiarazione congiunta siglata oggi si impegna ad attivare visite di studio nella Regione Emilia-Romagna per conoscere le pratiche di successo organizzativo e gestionale e le funzioni assegnate ai comuni, oltre che per rafforzare la partnership per la cooperazione nella realizzazione di progetti comuni finanziati da programmi europei, nazionali e internazionali proprio dedicati al riassetto istituzionale e al decentramento amministrativo. L’accordo prevede inoltre di facilitare, anche avvalendosi della collaborazione di ANCI Emilia-Romagna, l’acquisizione di competenze qualificate che hanno contribuito a progetti nell’ambito del riassetto istituzionale della Regione Emilia-Romagna, soprattutto nell’ambito di tributi e imposte, dell’organizzazione dei servizi e della pianificazione territoriale, della gestione dei servizi informativi, dei lavori pubblici e dei servizi alla persona.

Granfrutta Zani ad Expo premia Iader Fabbri consulente nutrizionale della nazionale italiana di ciclismo

da: Ufficio Stampa CSO

L’incontro con Iader Fabbri, studioso e consulente nutrizionale della Nazionale Italiana di Ciclismo, ad Expo per ricevere il Premio Supefruitness da Granfrutta Zani ha permesso di approfondire il tema del consumo di frutta e sport.

“Non esiste integratore migliore della frutta – dichiara Iader Fabbri – che offre un mix di antiossidanti naturali e componenti fitochimici eccezionali per le prestazioni sportive.Il segreto è consumarne in abbondanza a partire dal mattino a colazione, mescolando i colori”.
Iader Fabbri è un grande divulgatore, collabora con la Rai e con numerose testate giornalistiche, è docente in numerose Università ed esperto di integrazione, alimentazione e sport.
Un incontro perfetto con il mondo della frutta e verdura, IADER FABBRI riceve il Premio Superfruitness dal Presidente della Coop. Granfrutta Zani Pier Luigi Drei.
Un Gruppo con una grande storia alle spalle, legato al territorio di origine che è Faenza, la stessa terra di Iader Fabbri.
Una terra ricca di valori e di prodotti con la frutta che rappresenta una caratteristica ineguagliabile di questo territorio.
Faenza produce per tutto il mondo kiwi, pesche, nettarine, susine, albicocche, pere e mele, è una zona cosiddetta “vocata” dove la cultura della produzione agricola è nel DNA di tutti.
Siamo felici – dichiara Pier Luigi Drei Presidente di Granfrutta Zani – di avere l’occasione di unire il nostro mondo con lo sport. Unire il consumo di frutta e l’attività sportiva è senz’altro una mossa vincente per favorire i consumi e promuovere la naturalità che si trova solo in frutta e verdura”.

A Comacchio “Leggermente atletici”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Saranno circa 200 i partecipanti a “Leggermente atletici”, evento sportivo rivolto a persone con disabilità organizzato dalla Cooperativa sociale Girogirotondo , che avrà luogo giovedì 10 di settembre allo stadio comunale Raibosola. La manifestazione, patrocinata dall’Amministrazione Comunale, rientra in un calendario di iniziative promosse a livello provinciale dalla stessa cooperativa sociale, attiva nel ferrarese dal 1997, in stretta collaborazione con: Azienda USL di Ferrara (Distretti Sud Est – Centro Nord – Ovest), Asp del Delta Ferrarese, Comune di Ferrara, Cooperative Sociali CIDAS, Serena, Sollievo, La Pieve, “Integrazione Lavoro”, Fondazione Zanandrea, Anffas e FIDAL Ferrara.
Si partirà alle ore 10 con la cerimonia d’apertura, alla quale prenderà parte, per il consueto saluto di benvenuto ai partecipanti, anche il Sindaco, Marco Fabbri. Si partirà poi con le gare, che si disputeranno per tutto l’arco della giornata.
Il programma prevede, dunque, corsa veloce, corsa ad ostacoli, 400 metri, staffetta 4×100, salto in lungo, lancio del vortex, getto del peso e torneo di Centra l’olimpico.
Il progetto “Leggermente atletici” nasce con la finalità di far praticare lo sport alle persone con disabilità, nel rispetto delle loro aspirazioni, per poter garantire il raggiungimento di una buona qualità della vita e favorire occasioni di gioco e socializzazione. I partecipanti all’evento allo stadio Raibosola provengono da strutture diverse, tra cui laboratori protetti, case famiglia, centri diurni, centri residenziali e gruppi appartamento di tutta la provincia di Ferrara. Al termine delle gare, si svolgerà la cerimonia di premiazione degli atleti, alla quale non mancherà una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale. Si confida nella massima partecipazione di pubblico tra gli spalti, per sostenere i partecipanti durante lo svolgimento delle gare, ma soprattutto per condividere un’occasione unica di divertimento ed aggregazione, in nome di un linguaggio universale, quale è quello dello sport.
In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata al 17 settembre prossimo.

Marcos y Marcos al Festivaletteratura di Mantova

da: Ufficio stampa Marcos y Marcos

Tra pochi giorni inizia una nuova edizione del Festivaletteratura di Mantova, appuntamento imperdibile per tutti i lettori.
Marcos y Marcos è presente quest’anno con due autori.
Paolo Nori legge il suo ultimo libro, La piccola Battaglia portatile, accompagnato dalle illustrazioni di Vanna Vinci.
Fabio Pusterla, neo vincitore con il suo Argéman del premio internazionale Vittorio Bodini Poesia, dialoga a Mantova con Daniele Piccini.
gli appuntamenti in calendario:

mercoledì 9 settembre, ore 21
Conservatorio di musica Campiani
PAOLO NORI traduce, legge e commenta LA MORTE DI IVAN IL’IČ, di Lev Tolstoj
accompagnato al pianoforte da Carlo Boccadoro
Un classico della letteratura universale riletto da Paolo Nori e Carlo Boccadoro per voce e pianoforte

Giovedì 10 settembre, ore 11
Aula Magna Isabella D’Este
Bambine piene di pensieri
PAOLO NORI legge LA PICCOLA BATTAGLIA PORTATILE in dialogo con le meravigliose illustrazioni di Vanna Vinci
Uno scambio intelligente di parole e immagini senza precedenti

Sabato 12 settembre, ore 10:30
Sagrestia di San Barnaba
Tradurre poesia
FABIO PUSTERLA dialoga con Antonio Prete e Daniele Piccini

Domenica 13 settembre, ore 10
Sagrestia di San Barnaba
Sperando in una luce lontana
FABIO PUSTERLA in dialogo con Daniele Piccini
parla della sua opera poetica da Terre emerse a Corpo stellare fino al suo ultimo libro ARGÉMAN, neo vincitore del Premio internazionale Vittorio Bodini

Bologna Jazz Festival 2015: autobus del jazz con mostra di Vanna Vinci

da: Ufficio Stampa Bologna Jazz Festival

Bologna Jazz Festival, Gruppo Hera e Tper presentano alla città gli Autobus del Jazz: due bus di linea completamente decorati esternamente con la grafica dell’edizione 2015 del Bologna Jazz Festival. L’esperienza degli Autobus del Jazz è iniziata grazie al sostegno di Hera nel 2010. Da quella prima occasione, limitata alla livrea esterna dei bus, l’iniziativa è andata in crescendo. Dal 2013 i bus sono allestiti in maniera speciale anche al loro interno: al posto della consueta pubblicità ospitano contenuti artistici ‘itineranti’, oltre a una colonna sonora jazz.
Quest’anno è stata ulteriormente sviluppata la parte creativa. Gli autobus saranno vere e proprie mostre viaggianti, allestiti non più con semplici materiali fotografici, ma con illustrazioni create appositamente per il festival dalla fumettista Vanna Vinci. Illustratrice affermata a livello internazionale, sarda di nascita ma bolognese di adozione, Vanna Vinci ha accolto con entusiasmo la proposta di disegnare ritratti originali dei dieci artisti di punta della prossima edizione del Bologna Jazz Festival, conferendo un tocco di creatività in più al decennale del BJF. Da Brad Mehldau a Ron Carter, Enrico Rava, Kenny Garrett, Terence Blanchard, Mark Turner, i gruppi James Farm, Volcan, Children of the Light e il duo Courvoisier-Feldman: modulando il tratto del suo pennarello nero per riuscire a rappresentare con pochi dettagli i caratteri di questi grandi musicisti, la Vinci con le sue opere immerge ancora di più la cittadinanza di Bologna nell’atmosfera jazzistica.
Tutto ciò è stato reso possibile dal consolidamento della collaborazione tra il Bologna Jazz Festival, BilBOlBul – Festival Internazionale del Fumetto ed Hera, da anni partner di entrambe le manifestazioni. Il legame tra i due festival, nato lo scorso anno, quando si manifestò sotto forma di un’illustrazione originale per la Bologna Jazz Card, assume oggi una forma assai più importante. BilBOlBul ha proposto un’artista che potesse legare il jazz a fumetti e illustrazioni, individuando in Vanna Vinci il candidato ideale. Viene così rimarcato anche il legame tra il festival del fumetto e l’artista sarda, che fu protagonista della quinta edizione di BilBOlBul con una mostra personale.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica in convenzione con Comune di Bologna e con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.

Vanna Vinci è una delle più importanti fumettiste italiane. Nata a Cagliari, vive e lavora tra Milano e Bologna. Ha esordito nel mondo del fumetto nel 1989 sulla rivista Fumo di China. Da allora ha pubblicato le sue storie a fumetti in Italia, Francia, Spagna, per Bao Publishing, Dargaud, Rizzoli Lizard, Hachette, Planeta, Kappa Edizioni, Kodansha (Tokyo).
Oltre che come autrice, lavora anche come illustratrice. In questa veste ha pubblicato per gli editori EL/Einaudi Ragazzi, Mondadori Ragazzi, Fabbri, Giunti, Battello a Vapore.
Ha collaborato con le riviste Linus di Baldini e Castoldi, Io Donna del Corriere della Sera, Dolcincasa e con le pagine di cultura de l’Unità. Per la Bonelli Editore ha disegnato due numeri della serie regolare di Legs, ha realizzato tre piccoli albi di May allegati ad altrettanti numeri della stessa serie e nel 2010 ha scritto e disegnato 32 pagine a colori per il Dylan Dog Color Fest.
Ha vinto lo Yellow Kid come miglior disegnatore di fumetti nel 1999 e il Gran Guinigi nel 2005. Nel 2001 il suo libro L’età selvaggia ha vinto il premio Romics come miglior opera di scuola europea.
Ha insegnato fumetto all’Accademia delle Belle Arti di Bologna e all’ISIA di Urbino.
In occasione del quinto festival internazionale di fumetto BilBOlBul, nel 2011, le è stata dedicata una mostra personale dal titolo “Sulla Soglia”, nella prestigiosa sede del Museo Archeologico di Bologna.

Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel.: 334 7560434
e-mail: info@bolognajazzfestival.com
www.bolognajazzfestival.com

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Crisi, Gualmini risponde a Vacchi (Unindustria Bologna)

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La vicepresidente: “Crescita sì, ma solidale”. E ricorda la nuova legge regionale su lavoro e inclusione e l’ipotesi, allo studio, di un reddito minimo.

“Il presidente Vacchi questa mattina ha giustamente chiesto alla Regione di pensare anche a chi, nonostante la ripresa e i dati positivi sugli investimenti d’impresa in Emilia-Romagna, è disoccupato, spesso anche da oltre dodici mesi. Accogliamo con favore questa sollecitazione”. Così la vicepresidente della Regione e assessore alle Politiche di Welfare Elisabetta Gualmini alle parole del presidente di Unindustria Bologna. “Siamo consapevoli – prosegue – che in regione ci sono uomini e donne, oltre i 50 anni, che fanno fatica a rientrare nel mercato del lavoro. Sono persone con figli a carico e magari chiamati ad occuparsi anche di genitori anziani, la famosa ‘generazione Sandwich’ schiacciata da esigenze di cura pesantissime e per di più senza lavoro”.
“A queste persone – aggiunge Gualmini – è rivolta la nuova legge regionale su lavoro e inclusione approvata lo scorso mese di luglio e firmata da Bianchi e dalla sottoscritta, che destina circa 20 milioni all’anno per il reinserimento lavorativo delle fasce deboli. Non solo: stiamo anche studiando la sostenibilità di un reddito minimo regionale, una misura di contrasto alla povertà per persone a bassissimo reddito. A fine ottobre avremo gli esiti dello studio di fattibilità. Questa – conclude la vicepresidente – è la nostra scommessa politica più importante: spingiamo e favoriamo la crescita, ma stiamo attenti che nessuno rimanga indietro. Crescita sì, ma solidale”.

Economia, l’Emilia-Romagna in missione in Vietnam

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Appuntamento tra un anno nel Paese asiatico. Bonaccini: “Collaborazione in settori strategici”. Costi: “Solide relazioni commerciali e istituzionali”. Landi: “C’è interesse da parte delle imprese e un importante impegno sulla formazione”. Dong: “I punti di forza dell’Emilia-Romagna possono rispondere alle esigenze produttive del Vietnam”.

Una missione in Vietnam, l’anno prossimo, per la Regione Emilia-Romagna, insieme alle imprese e alle università. E’ stata annunciata oggi dal presidente Stefano Bonaccini nel corso dell’incontro con una delegazione guidata dal vice ministro della pianificazione e degli investimenti del Vietnam Dang Huy Dong, ricevuta a Bologna prima nel palazzo della Regione, insieme al presidente della Camera di commercio di Reggio Emilia Stefano Landi in rappresentanza di Unioncamere regionale, e poi nella sede di Unioncamere per una tavola rotonda dedicata ai distretti produttivi, alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi.
“C’è piena sintonia e un interesse comune a consolidare la collaborazione con il Vietnam, proprio in quei settori strategici in cui l’Emilia-Romagna è pronta e possiede conoscenze e capacità di eccellenza”, ha spiegato Bonaccini. “Per questo lavoreremo ad un programma di progetti a medio e lungo termine e ad un protocollo che coinvolga le piccole e medie imprese, i centri di ricerca e le università. Il Vietnam è importante perché si tratta di un mercato di oltre 90 milioni abitanti, che cresce al ritmo del 6,5% annuo ed è la porta verso il Sud-Est asiatico: l’Asean (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico) rappresenta infatti altri 600 milioni di persone e ha appena stretto rapporti commerciali e strategici con Cina e Giappone”.
Il viceministro vietnamita Dong, per la quinta volta in Italia e per la prima volta in Emilia-Romagna, ha sottolineato: “Si può sicuramente accelerare e rafforzare la già eccellente collaborazione specialmente nei punti di forza dell’Emilia-Romagna che possono rispondere alle esigenze produttive del Vietnam. La strada aperta è quella giusta e assicuriamo tutto il nostro supporto”.
“Da molti anni la Regione è impegnata nella costruzione di solide relazioni con il Vietnam a livello sia istituzionale sia commerciale”, ha aggiunto Costi. “Dopo packaging, meccanica e food processing, ora porteremo in Vietnam anche green economy, automotive e ceramiche e altri materiali”.
“Negli ultimi anni si è creato un rapporto continuativo e strutturato di collaborazione”, ha affermato Landi. “C’è stato un deciso incremento delle nostre imprese esportatrici verso il Vietnam, pari al 50% dal 2008, secondo un trend che può proseguire. Importante è l’impegno sulla formazione, che si esplicita negli accordi promossi dall’Università di Modena e Reggio con l’obiettivo di educare gli ingegneri vietnamiti a conoscere i nostri macchinari e incrementarne l’utilizzo. E’ un passaggio fondamentale per una collaborazione concreta finalizzata allo sviluppo”.
La delegazione nel pomeriggio e domani mattina visiterà alcune imprese in regione, mentre domani pomeriggio incontrerà l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli.

I progetti di HeraLAB per il territorio di Ferrara

da: ufficio stampa Hera

Sostegno alle utenze deboli, teleriscaldamento, riciclo e recupero di beni riutilizzabili,
sono gli ambiti di iniziative concrete per promuovere la sostenibilità dei servizi forniti
dall’azienda individuati dall’organo di consultazione locale promosso da Hera.
Le iniziative sono già in corso di realizzazione.

Accordi con i Comuni per sostenere le utenze in difficoltà economica, workshop informativi per spiegare i benefici del teleriscaldamento, progetti scolastici per approfondire le conoscenze sulla geotermia e il sistema energetico di Ferrara e un bando per start up e nuove attività imprenditoriali legate al riciclo e al riuso di materiali. Queste le proposte sviluppate a Ferrara da HeraLAB, il consiglio degli stakeholder locali promosso da Hera per migliorare la sostenibilità dei servizi e per dialogare con le comunità del territorio. I progetti, tutti finanziati da Hera, sono già in realizzazione e si concluderanno entro il 2016.
Le iniziative sono state presentate questa mattina dal Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e dall’Amministratore Delegato di Hera S.p.A. Stefano Venier, durante l’incontro che si è svolto nella Sala degli Arazzi in Municipio, a cui hanno partecipato anche alcuni componenti di HeraLAB.
I progetti di HeraLab: sostegno alle utenze in difficoltà economica, conoscenza del teleriscaldamento e riuso. L’attività di HeraLAB si è avviata a Ferrara nel maggio 2014, dopo le due esperienze nei territori di Imola-Faenza e Ravenna. Nel corso dei cinque incontri intercorsi tra maggio 2014 e gennaio 2015, i componenti del LAB hanno costruito una proposta di interventi e di progetti da realizzare sul territorio anche in collaborazione con altri attori del territorio.

Questi i progetti ideati, ora in fase di realizzazione:

• OLGA: vicini alle utenze deboli
Il progetto mira a definire iniziative di supporto alle utenze in difficoltà nel pagamento delle bollette. Lo scorso luglio è stato approvato un protocollo d’intesa tra ASP, Comune di Ferrara e Hera finalizzato a prevenire le sospensioni delle forniture alle famiglie assistite dai servizi sociali. Il protocollo prevede una moratoria di 21 giorni per perfezionare accordi con i servizi sociali per il pagamento del debito e rateizzazioni fino a 9 mesi senza interessi. Si prevede di rendere operativo il protocollo entro novembre e di estenderlo negli altri comuni della provincia.

• Teleriscaldamento: raccontiamo i benefici
Si tratta di un progetto nato per promuovere la conoscenza dei vantaggi, economici per gli utenti e ambientali per il territorio, relativi l’utilizzo del teleriscaldamento. È prevista l’organizzazione di workshop dedicati alle categorie economiche durante i quali si spiegheranno le caratteristiche del servizio di teleriscaldamento a Ferrara, i casi di eccellenza di utilizzo del teleriscaldamento con i relativi benefici economici e ambientali e le convenzioni stipulate con le banche per prestiti a condizioni agevolate per i nuovi clienti.

• Alla scoperta del teleriscaldamento
Si prevede il coinvolgimento dell’Istituto Tecnico Bachelet di Ferrara per offrire agli studenti approfondimenti sulla geotermia e sul teleriscaldamento. Saranno organizzate verifiche di apprendimento e lavori di gruppo per riordinare e fissare le conoscenze acquisite. L’obiettivo è favorire una valutazione critica delle problematiche energetiche nella città di Ferrara e far comprendere agli studenti l’importanza della ricerca scientifica e dell’applicazione di tecnologie innovative. I risultati dello studio saranno sintetizzati in pillole che confluiranno in un agenda informativa.

• Bando Start up RiReRi (Riciclo – Recupero – Riutilizzo)
L’iniziativa prevede di definire i contenuti di un bando per il supporto e lo sviluppo di idee imprenditoriali innovative e/o start up sul tema del recupero, riciclo e riutilizzo dei rifiuti, in modo da identificare e supportare le migliori idee presenti sul territorio. Il progetto è in corso di realizzazione con la collaborazione di CNA e LEGACOOP.

Il “gettone di presenza” destinato dal LAB all’Associazione Viale K per la realizzazione di un orto nel carcere di Ferrara
La nomina a componente del Lab è a titolo gratuito. Hera stanzia, come “gettone di presenza”, 100 euro per ogni partecipante e per ciascun incontro del laboratorio con la finalità di sostenere la realizzazione di progetti di sostenibilità nel territorio.
Nel primo anno di attività del LAB di Ferrara le presenze hanno così consentito di maturare un fondo di 4.800 euro che è stato destinato, su indicazione dei componenti del LAB, ad un importante progetto locale: “Un orto in carcere” a cura dell’Associazione Viale K. Il progetto consentirà ai detenuti più poveri e senza familiari di integrare la dieta e i pasti forniti con verdura e frutta fresca autoprodotta e permetterà di coinvolgere i detenuti in attività lavorative nonché a migliorare la sostenibilità ambientale del carcere.

Per approfondire ed essere sempre aggiornati sulle attività dei LAB e sui risultati conseguiti, è stato creato il sito web www.heralab.gruppohera.it.

Prove di ammissione ai Corsi di studio a numero programmato: ecco il calendario

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Proseguono le prove di ammissione ai Corsi di studio a numero programmato per l’anno accademico 2015/16.
Dopo le prove relative alle lauree triennali delle Professioni sanitarie e al Corso di laurea triennale in Fisioterapia – Sede di Bolzano, che si sono svolte lo scorso 4 settembre, si sono tenute oggi quelle del Corso di laurea triennale in Biotecnologie e del Corso di laurea triennale in Scienze biologiche. Domani sarà la volta degli aspiranti medici che si ritroveranno al Polo Chimico Bio Medico (via L. Borsari, 46), per sostenere le prove al Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia ed in Odontoiatria e Protesi dentaria.

Corsi di studio ad accesso limitato secondo la programmazione nazionale

Corso di studio Data e sede prova di ammissione
Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia 8 settembre 2015 presso Polo Chimico Bio Medico – Via Luigi Borsari, 46 – Ferrara
Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e protesi dentaria 8 settembre 2015 presso Polo Chimico Bio Medico – Via Luigi Borsari, 46 – Ferrara
Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Architettura 10 settembre 2015 presso Polo Chimico Bio Medico – Via Luigi Borsari, 46 – Ferrara
Corsi di laurea magistrali delle Professioni sanitarie 22 ottobre 2015 presso Polo Chimico Bio Medico – Via Luigi Borsari, 46 – Ferrara

Corsi di studio ad accesso limitato secondo la programmazione locale
Corso di studio Data e sede prova di ammissione
Corso di laurea triennale in Design del prodotto industriale 9 settembre 2015 presso Polo Chimico Bio Medico – Via Luigi Borsari, 46 – Ferrara
Corso di laurea triennale in Scienze motorie 9 settembre 2015 presso Polo Chimico Bio Medico – Via Luigi Borsari, 46 – Ferrara
Corso di laurea triennale in Chimica 10 settembre 2015 presso Polo Chimico Bio Medico – Via Luigi Borsari, 46 – Ferrara
Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia 11 settembre 2015 presso Polo Chimico Bio Medico – Via Luigi Borsari, 46 – Ferrara
Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e tecnologia farmaceutiche 11 settembre 2015 presso Polo Chimico Bio Medico – Via Luigi Borsari, 46 – Ferrara
Corso di laurea magistrale in Scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata 24 settembre 2015 presso Polo Chimico Bio Medico – Via Luigi Borsari, 46 – Ferrara

AMI Ferrara srl: Abbonamenti annuali e biglietteria in via del lavoro

da: organizzatori

AMI informa che dall’inizio del mese di settembre è attiva con presidio di personale addetto la biglietteria di v. del Lavoro – autostazione linee extraurbane con il seguente orario: dal lunedì al sabato dalle ore 7.00 alle ore 19.00.

In prossimità dell’inizio delle scuole si ricorda la convenienza dell’abbonamento annuale rispetto agli abbonamenti mensili, ad esempio per l’urbano di Ferrara la tariffa è di € 210 per l’annuale contro € 24 del mensile con sconto del 27% su dodici mesi, per l’extraurbano 3 zone (relazione Copparo-Ferrara) la tariffa è di € 380 per l’annuale contro € 48 del mensile con sconto del 34% su dodici mesi. Le tariffe degli abbonamenti annuali sono le medesime dell’anno scolastico 2014/15, per quest’anno non sono stati previsti aumenti. Gli abbonamenti annuali presentano altri vantaggi, oltre alla convenienza economica: accesso a sconti e convenzioni per acquisti e servizi (vedi il sito www.tper.it/abbonati) nonché la possibilità di rimborso nel caso di smarrimento o cambio della scuola.
Gli abbonamenti si possono rinnovare anche online tramite il sito di Tper e presso i bancomat Unicredit, Carisbo e Gruppo Intesa. Le filiali CariFe sono abilitate alla prenotazione delle nuove tessere e alla ricarica degli abbonamenti.
Per accedere invece alla possibilità del pagamento rateale o agli sconti riservati alle famiglie numerose (20% in meno su secondo abbonamento familiare, 30% sul terzo e 40% sui successivi) è invece necessario recarsi in biglietteria:
come detto TERMINAL BUS Via del Lavoro: dal lunedì al sabato dalle ore 7.00 alle ore 19.00
ed anche PUNTO BUS Stazione Ferroviaria: dal lunedì al sabato dalle ore 7.15 alle ore 19.15.

19 settembre, fiera di Portomaggiore: Workshop gratuito rivolto alle imprese artigiane

da: Ufficio stampa Delphi International srl

Il 19 settembre un importante appuntamento gratuito per le imprese.
“COSTRUIAMO UN FUTURO SOSTENIBILE” Workshop domanda – offerta di prodotti e servizi ecosostenibili
Portomaggiore, Palazzo Gulinelli – Sabato 19 settembre 2015 in occasione dell’Antica Fiera di Portomaggiore (18-21 settembre 2015).

Un workshop teso a far incontrare aziende che propongono prodotti e servizi sostenibili con le attività artigiane della provincia. È l’evento organizzato da Cna Provinciale, a partecipazione GRATUITA, che avrà luogo nella mattina di Sabato 19 settembre 2015, in occasione dell’Antica Fiera di Portomaggiore.
L’incontro si terrà nelle sale di Palazzo Gulinelli, sede della Biblioteca Comunale, preceduto da una breve introduzione sul perché sia sempre più importante seguire percorsi sostenibili per le aziende di tutte le dimensioni.
Il Comune di Portomaggiore, da sempre sensibile ed attivo sui temi ambientali, sta promuovendo assieme Punto 3 e Delphi International un percorso per rendere l’Antica Fiera di Settembre sempre più sostenibile. La progettazione e la realizzazione dell’evento si conformano, infatti, alle linee guida dello standard ISO 20121 (la norma internazionale per la gestione sostenibile degli eventi).
Le aziende che desiderano partecipare al workshop potranno inviare una mail a eanastasi@delphiinternational.it o contattare la segreteria organizzativa al numero 0532 1934217.

Crisi, Coldiretti smaschera mozzarella fresca made in polonia

da: ufficio stampa Coldiretti

Basilico, pomodoro e mozzarella, ingredienti perfetti per formare il colori della bandiera italiana sulla confezione e poi la scritta inequivocabile: “Mozzarella fresca”. Difficile non pensare all’Italia con questa busta di mozzarella proveniente dalla Polonia. E quanto hanno trovato i produttori di Coldiretti che da stamattina presidiano il Brennero per la difesa del Made in Italy agroalimentare.
La mozzarella, prodotta in uno stabilimento polacco da una ditta di Bolzano, è destinata ad una ditta di Firenze e riporta – informa Coldiretti – la scritta “mozzarella fresca”, nonostante solo per arrivare a destinazione debba fare un viaggio di migliaia di chilometri.
Quello della mozzarella è uno dei tanti esempi di prodotti trovati sui camion che transitavano al Brennero provenienti dall’estero e destinati in Italia, pronti a diventare italiani, come nel caso di lattuga che dall’Olanda è destinata a Battipaglia, importante distretto – ricorda Coldiretti – delle verdure italiane di quarta gamma e di insalata fresca. Al Brennero il presidio Coldiretti ha anche individuato surgelati, tra cui 20 mila chilogrammi di fagiolini surgelati sfusi, in contenitori da 800 chilogrammi, pronti a finire nei minestroni italiani, ma anche latte austriaco diretto a La Spezia, cagliate tedesche dirette in Puglia, pancette fresche, con marchio non identificabile, destinate ad un’industria di salumi di Verona, e porri e altre verdure provenienti addirittura dalla Svezia e destinate ad una cooperativa in provincia di Bergamo.

Coldiretti: frontiere colabrodo; ogni giorno passano 3,5 mlioni di litri di latte che diventano italiani

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Latte sterilizzato, concentrati, cagliate e semilavorati, polveri dilatte arrivano ogni giorno in Italia ed all’insaputa dei consumatori diventano “magicamente” prodotti italiani. Coldiretti denuncia questa situazione e rivendica lo stop a questi traffici con un blocco al Brennero ed un presidio dei Giovani a Bruxelles.

Dalle frontiere italiane passano ogni giorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, ma anche concentrati, cagliate, semilavorati e polveri per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani, all’insaputa dei consumatori. E’ quanto emerge dal dossier presentato dalla Coldiretti al valico del Brennero dove sono giunti migliaia di agricoltori per fermare i traffici di una Europa che chiude le frontiere aiprofughi e le spalanca alle schifezze mentre a Bruxelles si sono mobilitati i giovani della Coldiretti per chiedere un cambiamento delle politiche europee. ”.Su twitter la mobilitazione puo’ essere seguita con l’hastag #bastaschifezze. Tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri mentre la metà delle mozzarelle in vendita sono fatte con latte oaddirittura cagliate provenienti dall’estero ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio indicarlo in etichetta, denunciano gli allevatori della Coldiretti che hanno scoperto numerosi carichi di prodotti lattiero caseari pronti peressere nazionalizzati. In Italia le poco più di 35.000 stalle sopravvissutehanno prodotto nel 2014 circa 110 milioni di quintali di latte mentre sono circa 86 milioni di quintali le importazioni di latte equivalente: per ognimilione di quintale di latte importato in più – denuncia la Coldiretti – scompaiono 17mila mucche e 1200 occupati in agricoltura. E la situazione sta precipitando nel 2015 con il prezzo riconosciuto agli allevatori che – denuncia la Coldiretti – non copre neanche i costi di produzione e spinge verso la chiusura gli allevamenti. L’impatto negativo è pero’ anche sulla sicurezza alimentare. Nell’ultimo anno – denuncia la Coldiretti – hanno addirittura superato il milione di quintali le cosiddette cagliate importate dall’estero, che ora rappresentano circa 10 milioni di quintali equivalenti di latte pari al 10 per cento dell’intera produzione italiana. Si tratta di prelavorati industriali che vengono soprattutto dall’Est Europa che consentono di produrre mozzarelle e formaggi di bassa qualità. La situazione rischia di aggravarsi con la richiesta della Commissione europea all’Italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale. Una lettera di diffida, sollecitata dall’associazione italiana delle Industrie lattiero casearie (Assolatte), alla quale l’Italia dovrà rispondere entro il 29 settembre per evitare il rischio di una procedura di infrazione e il via libera ai formaggi senza latte ottenuti con la polvere. Gli industriali che premono in Europa per fare il formaggio senza latte sono peraltro – denuncia Coldiretti – gli stessi che sottopagano il latte italiano e fanno chiudere le stalle, mentre il Made in Italy alimentare nelsettore lattiero caseario è dominato da una multinazionale straniera che impone unilateralmente agli allevatori le proprie condizioni, beffa le Istituzioninazionali, minaccia la qualità della produzione italiana e inganna i consumatori italiani, considerato che il latte nel nostro Paese ha i prezzi al consumo più alti in Europa. Il tutto con il paradosso – rileva la Coldiretti – che gli italiani pagano un prezzo molto elevato per i formaggi e il latte fresco mentre agli allevatori si riduce la remunerazione senza tener conto della qualità del latte italiano. Lo dimostra il fatto che il prezzo del latte fresco moltiplica piu’ di quattro volte dalla stalla allo scaffale con un ricarico del 329 per cento, che è esploso nell’ultimo anno per il taglio del 20 per cento nel compenso riconosciuto agli allevatori, mentre il prezzo al consumo tende addirittura ad aumentare. Il risultato è che – precisa la Coldiretti – oggi il latte agli allevatori italiani viene pagato meno di venti anni fa. Occorre allora intervenire – sostiene la Coldiretti – per ripristinare le regole ditrasparenza sul mercato di fronte ad un vero e proprio attentato alla sovranità nazionale che non sarebbe certo tollerato in altri Paesi dell’Unione Europea come la Francia. La Coldiretti intende attivare le opportune azioni legali a tutela degli interessi degli allevatori per assicurare l’attuazione della legge 91 del luglio 2015. Tale legge in esecuzione dei principi comunitari, impone che il prezzo del latte da riconoscere agli allevatori debba commisurarsi ai costi medi di produzione.

Latte: da frontiere 3,5 mln di litri al giorno diventano italiani

da: ufficio stampa Coldiretti

Dalle frontiere italiane passano ogni giorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, ma anche concentrati, cagliate, semilavorati e polveri per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani, all’insaputa dei consumatori. E’ quanto emerge dal dossier presentato dalla Coldiretti al valico del Brennero dove sono giunti migliaia di agricoltori per fermare i traffici di una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze mentre a Bruxelles si sono mobilitati i giovani della Coldiretti per chiedere un cambiamento delle politiche europee. ”.Su twitter la mobilitazione puo’ essere seguita con l’hastag #bastaschifezze. Tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri mentre la metà delle mozzarelle in vendita sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio indicarlo in etichetta, denunciano gli allevatori della Coldiretti che hanno scoperto numerosi carichi di prodotti lattiero caseari pronti per essere nazionalizzati. In Italia le poco più di 35.000 stalle sopravvissute hanno prodotto nel 2014 circa 110 milioni di quintali di latte mentre sono circa 86 milioni di quintali le importazioni di latte equivalente: per ogni milione di quintale di latte importato in più – denuncia la Coldiretti – scompaiono 17mila mucche e 1200 occupati in agricoltura. E la situazione sta precipitando nel 2015 con il prezzo riconosciuto agli allevatori che – denuncia la Coldiretti – non copre neanche i costi di produzione e spinge verso la chiusura gli allevamenti. L’impatto negativo è pero’ anche sulla sicurezza alimentare. Nell’ultimo anno – denuncia la Coldiretti – hanno addirittura superato il milione di quintali le cosiddette cagliate importate dall’estero, che ora rappresentano circa 10 milioni di quintali equivalenti di latte pari al 10 per cento dell’intera produzione italiana. Si tratta di prelavorati industriali che vengono soprattutto dall’Est Europa che consentono di produrre mozzarelle e formaggi di bassa qualità. La situazione rischia di aggravarsi con la richiesta della Commissione europea all’Italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale. Una lettera di diffida, sollecitata dall’associazione italiana delle Industrie lattiero casearie (Assolatte), alla quale l’Italia dovrà rispondere entro il 29 settembre per evitare il rischio di una procedura di infrazione e il via libera ai formaggi senza latte ottenuti con la polvere. Gli industriali che premono in Europa per fare il formaggio senza latte sono peraltro – denuncia Coldiretti – gli stessi che sottopagano il latte italiano e fanno chiudere le stalle, mentre il Made in Italy alimentare nel settore lattiero caseario è dominato da una multinazionale straniera che impone unilateralmente agli allevatori le proprie condizioni, beffa le Istituzioni nazionali, minaccia la qualità della produzione italiana e inganna i consumatori italiani, considerato che il latte nel nostro Paese ha i prezzi al consumo più alti in Europa. Il tutto con il paradosso – rileva la Coldiretti – che gli italiani pagano un prezzo molto elevato per i formaggi e il latte fresco mentre agli allevatori si riduce la remunerazione senza tener conto della qualità del latte italiano. Lo dimostra il fatto che il prezzo del latte fresco moltiplica piu’ di quattro volte dalla stalla allo scaffale con un ricarico del 329 per cento, che è esploso nell’ultimo anno per il taglio del 20 per cento nel compenso riconosciuto agli allevatori, mentre il prezzo al consumo tende addirittura ad aumentare. Il risultato è che – precisa la Coldiretti – oggi il latte agli allevatori italiani viene pagato meno di venti anni fa. Occorre allora intervenire – sostiene la Coldiretti – per ripristinare le regole di trasparenza sul mercato di fronte ad un vero e proprio attentato alla sovranità nazionale che non sarebbe certo tollerato in altri Paesi dell’Unione Europea come la Francia. La Coldiretti intende attivare le opportune azioni legali a tutela degli interessi degli allevatori per assicurare l’attuazione della legge 91 del luglio 2015. Tale legge in esecuzione dei principi comunitari, impone che il prezzo del latte da riconoscere agli allevatori debba commisurarsi ai costi medi di produzione.

Coldiretti, al Brennero latte austriaco e porri svedesi

da: ufficio stampa Coldiretti

Pancette fresche tedesche poste sotto vincolo sanitario dai Nas.
Dal latte austriaco diretto a La Spezia alle cagliate provenienti dalla Germania e dirette in Puglia, ma anche pancette fresche, con marchio non identificabile, destinate ad un’industria di salumi di Verona, e porri e altre verdure provenienti addirittura dalla Svezia e destinate ad una cooperativa in provincia di Bergamo. Queste alcune delle scoperte fatte dalla Coldiretti nell’ambito della grande mobilitazione al valico del Brennero per la difesa del Made in Italy agroalimentare. I produttori di Coldiretti, affiancati da Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri dei Nas hanno già hanno ispezionato decine di camion in transito al Brennero per portare in Italia prodotti dall’estero, pronti a diventare italiani. Dalle cagliate con i colori della bandiera italiana dirette in Puglia per essere trasformate in mozzarelle – informa la Coldiretti – alle pancette fresche, con il marchio sbiadito, destinate ad una industria di salumi nel veronese, pronte ad essere stagionate per diventare italiane. Nella circostanza, il carico di pancetta è stato posto sotto vincolo sanitario da parte dei Carabinieri dei Nas che hanno effettuato il controllo. Tra i camion fermati – conclude la Coldiretti – anche uno che trasportava porri e altre verdure, figli per eccellenza del sole, ma in questo caso il camion, diretto in provincia di Bergamo, proveniva addirittura dalla Svezia.

Milano 7 settembre: confermata presenza Direttore Generale ANBI al Padiglione Meravigli di EXPO

da: ufficio stampa A.N.B.I.

Confermata la presenza di Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) al convegno “ACQUA, ELEMENTO FONDAMENTALE
DELLA FILIERA AGROALIMENTARE” che si terrà (OGGI) LUNEDI’ 7 SETTEMBRE 2015 ALLE ORE 17.00
nello spazio incontri del PADIGLIONE “MONFERRATO PER L’EXPO”, A MILANO (galleria Meravigli).

Considerata la particolare importanza che l’irrigazione riveste per l’economia agricola, nonché per la tutela del paesaggio di Lombardia e Piemonte, restiamo a disposizione per ogni esigenza professionale.

URSA: Nomination al Digital Awards 2015 per la campagna #WeAreAllBears -2

da: organizzatori

#WeAreAllBears, la campagna di comunicazione di URSA Italia in nomination al Digital Awards 2015

• La Giuria di questo prestigioso concorso pubblicitario annuncerà il vincitore il 25 Settembre
• La campagna italiana ha raggiunto oltre due milioni di persone e moltiplicato i propri sostenitori sui social media del 4.000%

Quando parliamo di pubblicità, la provocazione funziona. #WeAreAllBears, la campagna di URSA Italia – progettata dall’Agenzia Tribe Communication con la collaborazione dell’Onlus Italian Climate Network – lo ha confermato.
L’ideazione e il lancio della campagna non sono stati impresa semplice. Hanno richiesto l’invenzione di ARSU Systems, una società fittizia produttrice di materiali isolanti i cui prodotti “biodegradabili e sostenibili” sarebbero stati prodotti a partire dalle pelli degli orsi polari. La credibilità dell’azienda, inoltre, era sostenuta da un vero e proprio sito web e da un video promozionale.
Il primo video, immediatamente diventato virale, ha generato forti reazioni da parte di utenti irritati da tutto il mondo. Dopodiché un secondo video è stato diffuso sul web e sui social media, svelando la strategia della campagna URSA e i suoi obiettivi. In pochi giorni, sono state raggiunte milioni di visualizzazioni.
“Il messaggio era chiaro”, ha detto Efrén del Pino, Direttore Marketing di URSA Insulation, “l’habitat degli orsi e la vita sul nostro pianeta sono minacciati dal surriscaldamento globale. Dobbiamo tutti combattere il cambiamento climatico e l’utilizzo di materiali da isolamento nell’industria delle costruzioni può indubbiamente aiutare a contenere questi fenomeni.”
Ora la nostra audace campagna di comunicazione è finalista all’interno del prestigioso Digital Communication Awards 2015. La Giuria annuncerà il vincitore nella serata del prossimo 25 Settembre.
I risultati della campagna parlano da soli. In poche settimane #WeareAllBears ha raggiunto due milioni di persone, un impatto sulla stampa da oltre 200.000 euro ed è stata presente sui maggiori media quali: Metro, CNN, Wired, SkyTG24 e La Stampa. Inoltre, essendo diventata virale, la campagna ha incrementato i sostenitori dell’azienda sui social media. Solo attraverso Facebook, i sostenitori sono cresciuti del 4.000% circa.

Capriolo salvato con l’aiuto della Polizia provinciale fra Lagosanto e Volania

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Un capriolo caduto nel canale è stato salvato grazie all’intervento della Polizia provinciale.
Il fatto è avvenuto tra Lagosanto e Volania e a causa delle sponde in cemento l’animale, un maschio adulto dotato di un bellissimo palco, non riusciva a uscire dal corso d’acqua, rischiando l’annegamento.
Con l’ausilio di alcune guardie volontarie della Federcaccia, gli agenti della Provincia sono intervenuti traendolo in salvo.
L’allarme sulla presenza del capriolo in difficoltà è stato lanciato da un ciclista di Lagosanto.
Così è scattata l’operazione di recupero. Coordinati dalla Polizia provinciale due cacciatori volontari sono intervenuti sul posto e imbragando l’animale l’hanno issato fuori dall’acqua, liberandolo immediatamente nelle campagne fra Lagosanto e Comacchio.
Si ricorda a tutti gli automobilisti che gli ungulati sono sempre più presenti nel nostro territorio e di porre quindi la massima attenzione perché potrebbero attraversare la strada in qualsiasi momento, con tutti i rischi conseguenti ad un eventuale impatto.

Coldiretti: chiudono 60 stalle e fattorie al giorno; mobilitazione per evitare che l’agricoltura italiana sparisca

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Tra 33 anni l’agricoltura italiana rischia di sparire per la chiusura di stalle ed aziende. Coldiretti presenta il conto della crisi che investe anche il settore agricolo, rivendicando la fine del furto di identità delle nostre produzioni ed il furto di valore per i produttori italiani, alle prese con l’invasione di materie prime estere e di prodotti taroccati. Presentato il dossier agricoltura al Brennero, tra i TIR che alimentano l’invasione di schifezze.

Dall’inizio della crisi sono state chiuse in Italia oltre 172000 stalle e fattorie ad un ritmo di oltre 60 al giorno, con effetti drammatici sull’economia, sulla sicurezza alimentare e sul presidio ambientale. E’ quanto emerge dal dossier presentato dalla Coldiretti al valico del Brennero dove sono giunti migliaia di agricoltori per fermare i traffici di una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze mentre a Bruxelles si sono mobilitati i giovani della Coldiretti per chiedere un cambiamento delle politiche europee. Su twitter la mobilitazione puo’ essere seguita con l’hastag #bastaschifezze. Occorre fermare chi fa affari sulle spalle degli agricoltori e dei consumatori con le speculazioni sui prodotti favorite – sottolinea la Coldiretti – dalla mancanza di trasparenza sulla reale origine e sulle caratteristiche degli alimenti, che stanno provocando l’abbandono delle campagne, sulla base dei dati Unioncamere relativi ai primi sei mesi del 2015 rispetto all’inizio della crisi nel 2007.
Sono oggi meno di 750mila le aziende agricole sopravvissute in Italia ma se l’abbandono continuerà a questo ritmo in 33 anni – calcola la Coldiretti – non ci sarà piu’ agricoltura lungo la Penisola, con conseguenze devastanti sull’economia e sull’occupazione e sull’immagine del Made in Italy nel mondo ma anche sulla sicurezza alimentare ed ambientale dei cittadini. Bisogna cambiare verso anche in agricoltura dove la chiusura di un’azienda significa – spiega la Coldiretti – maggiori rischi sulla qualità degli alimenti che si portano a tavola e minor presidio del territorio, lasciato all’incuria e alla cementificazione.
Sono questi – ricorda Coldiretti – i drammatici effetti di quelli che sono i due furti ai quali èsottoposta giornalmente l’agricoltura: da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano; dall’altra il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori per colpa di una filiera inefficiente. “Rischiamo di perdere un patrimonio del nostro Paese sul quale costruire una ripresa economica sostenibile e duratura che faccia bene all’economia all’ambiente e alla salute” afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel denunciare che “l’invasione di materie prime estere spinge prima alla svendita agli stranieri dei nostri marchi piu’ prestigiosi e poi alla delocalizzazione delle attività produttive”.
Oggi anche a causa della concorrenza sleale che fa chiudere le aziende agricole l’Italia – sottolinea la Coldiretti – è già costretta ad importare il 40 per cento del latte e carne, il 50 per cento del grano tenero destinato al pane, il 40 per cento del grano duro destinato alla pasta, il 20 del mais e l’80 della soia. Ma l’invasione riguarda anche prodotti dove l’Italia è praticamente autosufficiente dall’olio di oliva con l’Italia che si classifica come il principale importatore mondiale per realizzare miscele di bassa qualità da “spacciare” come Made in Italy fino all’ortofrutta, dove il frutteto italiano che si è ridotto di un terzo (-33 per cento) negli ultimi quindici anni con la scomparsa di oltre 140mila ettari di piante di mele, pere, pesche, arance, albicocche e altri frutti. Senza dimenticare il settore delle carni, a partire da quelle bovine, spesso preda di traffici illeciti con l’importazione di animali privi dei necessari documenti e marchi auricolari, soprattutto dall’Est Europeo. A rischio per l’Italia è – conclude la Coldiretti – il primato europeo nella produzione di una delle componenti base della dieta mediterranea per il crollo dei compensi pagati agli agricoltori che non riescono piu’ a coprire neanche i costi di produzione mentre al dettaglio i prezzi aumentano.

Il Parco del Delta del Po a EXPO

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

IL PARCO DEL DELTA DEL PO AD EXPO INCANTA IL PUBBLICO CON SPETTACOLI DI NATURA – GRANDE AFFLUENZA DI PUBBLICO

Un grande successo per la Kermesse di eventi che il Gruppo di Azione Locale DELTA 2000 ha presentato all’Esposizione universale di Milano per svelare al mondo i Tesori del Parco del Delta del Po.
Il Parco del Delta del Po protagonista dell’EXPO per due giornate. A pochi passi da Piazza Italia, il centro geometrico di Expo, all’incrocio tra il cardo e il decumano, davanti allo spazio della piazzetta della Regione Emilia-Romagna si snoda la fila dei visitatori diretti verso il padiglione italiano che hanno assistito ai numerosi eventi che DELTA 2000 ha organizzato per le due giornate di protagonismo del Delta del Po. Sotto gli occhi incuriositi dei turisti provenienti da tutto il mondo, accompagnate dalle eleganti coreografie a cura dell’accademia di danza Surya Dance, sono state presentate le prossime edizioni di Sapore di sale, l’evento enogastronomico dedicato al prodotto cervese per eccellenza, il sale dolce, e alla Sagra dell’anguilla, la regina del Parco, che si terrà a Comacchio dal 25 settembre all’11 ottobre.
Altro protagonista è stato il riso del Delta con la presentazione delle opere vincitrici del concorso internazionale “Riso e… Sorriso” con un ospite d’onore, il commissario del padiglione del Vietnam, Lyan Palm e con i collegamenti in videoconferenza con i vincitori esteri dal Vietnam e dall’India, preludio di futuri rapporti di collaborazione e gemellaggi con i principali paesi produttori di riso al mondo.
Metti riso, anguilla, sale, asparago, vini delle sabbie, vino burson, coppia ferrarese, valli, pesca, amore per la natura, metti gli strumenti indispensabili dell’artista quali tele, colori e pennelli ed ottieni “C’e’ acqua per tutti”, l’evento che ha coinvolto i visitatori con tocchi di pennello hanno disegnato il Delta del Po e la sua biodiversità. Protagonista di questa giornata il Centro di Educazione Ambientale – La Fabbrica dell’Acqua fortemente voluta da CADF, l’acquedotto del Delta che con laboratori artistico-creativo e di pittura ha animato lo spazio di EXPO, proseguendo la sua missione di divulgazione di un bene universale quale l’acqua, attraverso la conoscenza e valorizzazione di uno dei territori più suggestivo: il Delta del Po.
E non poteva mancare il birdwatching che con i laboratori di Aqua, adulti e piccini, hanno partecipato al gioco del riconoscimento delle sagome degli uccelli del Delta del Po: airone, fenicotteri, svasso maggiore, cavaliere d’Italia ecc. Birdwatching e danza, possiamo dire una metafora che ha ottenuto un grande successo di attenzione da parte del pubblico: uccelli in volo interpretati con coreografie di danza classica, moderna e contemporanea hanno incantato il pubblico del Cardo.
Oltre al pubblico internazionale di EXPO le due giornate del Delta del Po, sono state omaggiate dalla visita del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonacini, il Cav. Paolo Bruni, numerosi gli amministratori locali, tra i quali il Sindaco di Comacchio Marco Fabbri il Sindaco di Mesola Gianni Padovani, il vice Sindaco di Jolanda di Savoia, l’Assessore Guido Guerrieri del Comune di Ravenna, rappresentati al turismo del Comune di Cervia, del Parco del Delta del Po. E non è mancata la stampa con collegamenti web radio e televisione. Grande la soddisfazione del Presidente del GAL DELTA 200 Lorenzo Marchesini e del Consigliere delegato Mauro Conficoni che hanno presidiato lo spazio insieme alla coordinatrice del GAL DELTA 2000, Angela Nazzaruolo, e lo staff di DELTA 2000. Dichiara il Presidente Lorenzo Marchesini “ E’ stata un’occasione importante per il nostro territorio, una vetrina quella di EXPO che ci ha dato l’opportunità di svelare al mondo i nostri valori e tesori del Delta del Po. Tesori che devono essere presidiati, valorizzati e promossi, ed è per questo che ci impegneremo nei prossimi anni e con i nuovi strumenti dei fondi strutturali e per lo sviluppo locale del territorio del Delta del Po”.

9 settembre: boschi incantati e alberi magici per il nuovo appuntamento di Unife in libreria

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Torna “Unife in libreria”, il ciclo di incontri con l’autore promosso dall’Università di Ferrara in collaborazione con le librerie del centro storico, con l’appuntamento di mercoledì 9 settembre alle ore 18 a Ibs+Libraccio (p.zza Trento Trieste), dedicato alla presentazione del libro illustrato per ragazzi “Boschi incantati e alberi magici” (Este Edition, Ferrara 2015).

Il volume è scritto a quattro mani da due studiosi ferraresi, che da sempre si muovono tra libri ed erbari. Stiamo parlando di Lisa Brancaleoni, laureata in Scienze Naturali e dottore di Ricerca in Ecologia vegetale, curatrice dell’Erbario dell’Università di Ferrara, autrice di articoli accademici e divulgativi su riviste nazionali e internazionali riguardanti l’ecologia della vegetazione, e di Fabrizio Negrini, laureato in Scienze Agrarie a Bologna, curatore dell’Orto Botanico di Ferrara e autore di lavori scientifici e divulgativi, ma anche di romanzi e saggi.
Raccontano gli autori: “I protagonisti della storia narrata nel volume sono due ragazzi di 13 e 11 anni, che scoprono casualmente una porta magica nascosta nel tronco di una betulla e decidono di usarla per vedere dove conduce. Ha così inizio una serie di viaggi straordinari tra boschi incantati e alberi magici, usando ogni volta un libro diverso come chiave”.
Tengono a precisare gli autori: “Ma il vero e proprio corpo di questo viaggio fra miti, leggende, fiabe e magia degli alberi sono le illustrazioni a colori, realizzate da ragazzi di età compresa fra gli 8 e in 16 anni, grazie alla collaborazione con scuole primarie e secondarie di I e II grado delle province di Ferrara e Bologna. Durante l’evento di mercoledì abbiamo invitato i giovani illustratori e le loro famiglie, per presentare assieme alla città questo volume, realizzato anche grazie al contributo del MIUR”.
Modera l’incontro Maria Grazia Campantico, Ufficio Comunicazione e ed eventi Unife.
L’incontro è libero e aperto tutti.
L’evento rientra in Aspettando Unifestival, il cartellone di iniziative divulgative e scientifiche che anticipano Unifestival, la tre giorni che si svolgerà nel centro storico di Ferrara dal 25 al 27 settembre, per presentare e promuovere le diverse attività dell’Ateneo nel suo 625° anno di vita, a testimonianza del radicamento sempre più forte tra comunità universitaria e cittadina.
In foto: Fabrizio Negrini e Lisa Brancaleoni
Per informazioni: Maria Grazia Campantico cmpmgr@unife.it, cell.3351409739

Feste de l’Unità “CulturaMusicaCucina e Festa Nazionale dell’Unità sulla Scuola”

da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

E’ convocata per martedì 8 settembre alle ore 11:30, presso la sede dell’Unione Provinciale di Ferrara (Via Frizzi 19 – Sala piano terra) la conferenza stampa di presentazione delle Feste de l’Unità “CulturaMusicaCucina – Festa Nazionale dell’Unità sulla Scuola” del Circolo Centro Cittadino e “PDiritti” del Circolo A. Lambertini di Via Bologna.
Alla presentazione saranno presenti il Segretario Provinciale del PD di Ferrara Luigi Vitellio, la responsabile Scuola in Segreteria Provinciale Laura Perelli, il Responsabile Organizzazione provinciale Leonardo Fiorentini, Davide Nanni e Luisa Ghezzo, rispettivamente segretari del Circolo Centro e del Circolo A. Lambertini e alcuni membri dei rispettivi circoli che hanno collaborato all’organizzazione delle Feste.

Playoff Lega Amatoriale Baseball 2015, Ferrara passa il turno grazie a due vittorie

da: Ferrara Baseball

Dopo alcune settimane di riposo, ritorna in scena la LAB 2015 con la seconda fase del campionato, i playoff. Le otto formazioni aventi diritto, Aviano e Treviso hanno partecipato al campionato, ma fuori classifica, si stanno scontrando in due concentramenti differenti. Domenica scorsa è andato in scena il concentramento di Mirano, hanno partecipato, oltre i padroni di casa, Padova, Venezia e Ferrara, mentre domenica 13 Badia Polesine, Ponzano e San Biagio giocheranno a Conegliano.
Ottima prova del Ferrara Baseball, il quale, grazie ad un organico in continua crescita ed evoluzione è riuscita a schierare ben due formazioni differenti nelle due sfide contro Mirano e Venezia ottenendo due importanti vittorie necessarie per passare il turno. La doppi vittoria, infatti, consente agli estensi di giocare la final four che si giocherà sabato 20 (sede da definire) insieme a Padova, in attesa dei verdetti del secondo concentramento.
Ecco i risultati play off lab concentramento Mirano:
Padova 88 – Venezia 5-6
Rebels Mirano – Ferrara Baseball 7-9
Padova88 – Rebels Mirano 13-3
Venezia – Ferrara 9-14

Naldoni e Biondi installa una nuova linea all’avanguardia, per velocizzare la produzione e i tempi di consegna dei pistoni

da: organizzatori

La nuova stagione autunnale inizia con grandi prospettive di crescita per la Naldoni e Biondi, storica azienda lughese che produce componenti per cilindri oleodinamici.
Nel corso dell’estate, infatti, all’interno della sede di via Bedazzo è stata installata una nuova linea di produzione – un impianto di tornitura verticale denominato V160G – che permette oggi all’azienda di velocizzare (e quindi di aumentare) la capacità produttiva, lavorando su tre turni non presidiati. Grazie a questo importante investimento, oggi la Naldoni e Biondi è in grado di produrre mediamente un pistone al minuto, per 24 ore su 24; nonché di garantire tempi di consegna sempre più brevi alla domanda sempre crescente del mercato.
Nel dettaglio, il nuovo impianto è una macchina Index che parte da un modello standard, integrato però da appendici di carico e scarico con automazione informatizzata, realizzate in esclusiva per l’azienda lughese. Una macchina che oggi ha solo pochissimi esemplari in Europa: la Naldoni e Biondi si conferma così all’avanguardia nella ricerca costante di un miglioramento tecnologico e qualitativo, una delle caratteristiche che spiegano le ottime performances sul piano internazionale registrate dall’azienda negli ultimi anni, in netta controtendenza rispetto alla situazione complessiva del mercato.
“Porre la soddisfazione del cliente al centro delle attività è da sempre la strada che percorriamo, la scelta vincente – sottolinea Giuseppe Biondi, titolare dell’azienda lughese -. Grazie all’installazione di questa nuova macchina, intendiamo soddisfare la domanda crescente da parte dei nostri clienti, con l’obiettivo di conservare l’apprezzata celerità delle nostre consegne ed eccellere in qualità. In questo modo potremo premiare la fiducia risposta in noi da un numero crescente di clienti preziosi, dislocati in diversi paesi del mondo”.

Ascanio Celestini alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca

da: Associazione Culturale Balamòs

Prosegue la collaborazione di Balamòs Teatro con la Mostra del Cinema di Venezia nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi” attivo negli Istituti Penitenziari di Venezia dal 2006. La collaborazione con la Mostra di Venezia ha avuto inizio nel 2008 con la presentazione dei documentari di Marco Valentini relativi alle attività teatrali svolte sotto la direzione di Michalis Traitsis, regista e pedagogo di Balamòs Teatro. Da allora ogni anno Traitsis invita un regista o un attore ospite della Mostra per un incontro con i detenuti e le detenute degli Istituti Penitenziari veneziani, preceduti dalla presentazione dei film più rappresentativi dei registi o attori invitati.
In questi ultimi anni hanno visitato i carceri veneziani Abdellatif Kechiche, Fatih Akin, Mira Nair, Gianni Amelio, Antonio Albanese e Gabriele Salvatores. Quest’anno visiterà la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca l’attore e regista Ascanio Celestini, ospite della Mostra di Venezia con il film “Viva la sposa”. L’incontro con le donne detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca è previsto per Martedì 8 Settembre 2015 alle ore 11.00 ed è riservato agli autorizzati.

La collaborazione di Balamòs Teatro con gli Istituti Penitenziari di Venezia e la Mostra del Cinema ha come obiettivo quello di ampliare, intensificare e diffondere la cultura dentro e fuori gli Istituti Penitenziari ed è inserita all’interno di una rete di collaborazioni che comprende anche il Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere, l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, il Teatro Stabile del Veneto, il Centro Teatro Universitario di Ferrara e la Regione del Veneto.

Per il progetto teatrale “Passi Sospesi”, Michalis Traitsis ha ricevuto nell’Aprile del 2013 l’encomio da parte della Presidenza della Repubblica e nel Novembre del 2013 il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.

Si conclude Borderline, festival no Siae organizzato da Radio Strike

da: ufficio stampa di Borderline“Bisogna incentivare festival come Borderline, dove i gruppi e le etichette possono trovarsi e confrontarsi. Dare spazio alle piccole realtà è vitale ora più che mai”

Queste le parole di Bob Corn, musicista e fondatore del fortunato Musica nelle valli, che del festival di Ponticelli di Malalbergo (Bologna) ha voluto sottolineare la necessità di sostenere la musica indipendente italiana, perché “se segui un gruppo di fama internazionale non gli cambi la vita, mentre supportare i piccoli gruppi è di grande importanza”.
La terza edizione della manifestazione, organizzata presso La Casona a Ponticelli di Malalbergo, si è conclusa oggi domenica 6 settembre raddoppiando i numeri del 2014. Il pubblico si aggira sulle mille presenze in due giorni per il piccolo festival di Borderline, che mira a crescere progressivamente di edizione in edizione. Per l’edizione 2015 sono state 18 le etichette presenti, molti gli stand di oggettistica e 18 i gruppi da ascoltare, provenienti da tutta Italia.
Nella due giorni del festival della musica e delle etichette indipendenti, organizzato dalla web radio ferrarese Radio Strike con il supporto dell’associazione Primo Moroni, hanno aperto i gruppi Re cane e suo marito provenienti da Ferrara, i Mood e il trio Setti, Ferruccio ‘Ferro’ Quercetti e Bob Corn, che hanno poi portato la loro testimonianza nel mondo della musica italiana. “Le etichette diventano delle famiglie” sottolinea Setti durante l’incontro a tre musicisti organizzato nel pomeriggio e presentata dal giornalista musicale di Rumore Marco Pecorari. E proprio questo vuole essere il senso del festival Borderline, che si pone come obiettivo diventare un punto di incontro tra musicisti ed etichette della scena indipendente e rigorosamente no Siae di oggi.
‘Che cosa è realmente indipendente?’ è il filo rosso della seconda e ultima giornata di Borderline, al quale Bob Corn cerca di dare una risposta: “fare 52 concerti in poco tempo non vuol dire suonare sempre nelle condizioni ideali, ma l’importante è incontrare gente, imparare ogni giorno qualcosa di diverso, e festival come Borderline rendono vitali per le realtà che qualificano la musica indipendente in Italia”.
La serata si è conclusa in musica, con il Trio banana, Welcome back sailors, Lili Refrain, Satan is my brother e infine Chow, salutando il pubblico di Borderline con un arrivederci alla prossima edizione.

LA LETTURA
Pietro e Fevronija, una favola d’amore

Scoperto in Russia, qualche tempo fa, questo libriccino edito da Sellerio, ci è piaciuto, ci ha portato a volare lontano nel tempi e con la fantasia. Ci ha distratto per un attimo dal caos e dal rumore della contemporaneità. Eccoci allora trascinati in una bella e dolce favola d’amore, quelle storia che, per i russi, rappresenta da sempre la vera festa di San Valentino, che si celebra, fra i fiori e i colori, nel tiepido mese di luglio. Nulla a che fare con la ricorrenza occidentale di febbraio.

Saltiamo indietro nel passato, allora. Estraniamoci da tutto e tutti per un po’. Ci ritroviamo in una cittadina piccola e verdeggiante, circondata da siepi fiorite e da campane che suonano a festa. Seguiteci con costanza, pazienza e curiosità. Non ve ne pentirete.

Narrazione della vita dei nuovi santi
Taumaturghi di Murom, del pio
e venerabile e lodedegno principe Pietro,
chiamato Davide nell’ordine monastico,
e della sua sposa, la pia e venerabile
e lodedegna principessa Fevronija,
chiamata nell’ordine monastico Eufrosinija.

Tintinnii di campanelle argentate, che richiamano vecchi e giovani al pranzo della domenica, accarezzano le nostre orecchie, non più abituate, ormai, a suoni leggeri, delicati e preziosi, come le note dell’armonioso, delicato e unico Abel Korzeniowski, giusto per entrare in sintonia con un altro mondo, che pur immerso in alcune difficili e delicate traversie, resta fatto di leggerezza e di amenità. Ma soprattutto di amore puro.
Ci troviamo in una piccola città chiamata Murom, nella terra della Rus’, governata da un gentile e amabile principe pio, chiamato Paolo. Alle orecchie del principe è arrivata la voce che il fratello Pietro, con la quasi magica spada di Agrik, un giorno avrebbe ucciso il drago malvagio che turba da tempo la vita del regno. Pietro avrebbe allontanato quella minaccia orribile incombente sui cieli sereni del regno. Un eroe coraggioso, come ve ne erano in una lontana epoca passata non dimenticata. Di cui avremo tanto bisogno anche oggi.
Uscito stremato dalla lotta, Pietro si sarebbe trovato ricoperto dal sangue immondo del drago ucciso, che gli avrebbe provocato ferite terribili e una grave malattia.
Ecco allora arrivare a guarirlo una giovane, bella, delicata e umile fanciulla, Fevronija.
Una magia, un unguento miracoloso che sa e profuma di amore e il principe che la prende subito in sposa. Non ci pensa molto, come dovrebbe essere, il miracolo è arrivato. I boiari di corte si oppongono a quell’unione, la fanciulla è di origini troppo umili per regnare e, per andarsene, le offrono ogni tipo di ricchezza terrena. Quella ricchezza, aggiungeremo noi, che non ha nulla a che vedere con l’amore e alla quale, per esso, si può sicuramente rinunciare. Fevronija ci piace molto, quando pronuncia, sicura, la più bella frase del libro, null’altro altro chiedo, solo lo sposo mio, il principe Pietro. Allora la coppia lascia la cittadina, anche Pietro non è disposto a rinunciare a quell’amore, ma le lotte fratricide iniziano a turbare e scuotere la cittadina. L’essere umano spesso preferisce odio e guerra all’amore.
Finché, un giorno, Pietro e la sua amata vengono richiamati per governare un popolo che, grazie a quella miracolosa unione, potrà vivere a lungo in pace e tranquillo, assistito dalla carità della giovane donna e dall’amore che si diffonde dalla stessa coppia, fortemente unita, come una calamita che tutto attira. Perché l’amore alla fine emana il suo profumo e trionfa.
Ad un certo punto, tuttavia, desiderosi di aiutare il proprio popolo in maniera ancora diversa e più intensa, entrambi decidono di prendere i voti. L’amore coniugale si trasforma in amore per l’umanità intera, in totale dedizione a un mondo pesantemente sofferente.
Pietro e Fevronija chiedono solo di essere deposti, alla fine dei loro giorni, nel medesimo avello, due loculi in una sola pietra, distinti unicamente da un divisorio. Per via dei voti monastici, la gente reputerà disdicevole riporli nel medesimo avello. Ancora l’ignoranza dell’essere umano, che stenta a comprendere.
Moriranno insieme, nello stesso momento, in luoghi diversi e, pur sepolti in luoghi separati, per ben due volte verranno ritrovati uniti. Nella cattedrale della purissima vergine. Insieme, per sempre. In un unico eterno abbraccio. Perché questo è amore.

“La fiaba d’amore dei principi russi Pietro e Fevronija”, Sellerio, 1991, 56 p.

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