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Giorno: 17 Settembre 2015

Sabato 3 ottobre 2015, Centro Psicoanalitico: leggere (e riflettere) insieme

da: organizzatori

LEGGERE (e riflettere) INSIEME propone il commento e la discussione due libri in una sola mattinata:
Monniello G. (a cura di) L’ adolescente ed il suo psicoanalista. Astrolabio, Roma, 2014
Ferioli V. Il ricovero psichiatrico ospedaliero. Fioriti, Roma, 2014.
La formula è rinnovata: presentazione del contenuto dei libri alla presenza degli Autori o Curatori, e commento-riflessione sul tema di attualità che fa da sfondo ai libri presentati.
Nella prima Giornata, il dibattito concernerà L’adolescenza e le sue cr isi, alla luce di psicolog ia, psichiatria e psicoanalisi: dalle crisi raccolte ed ascoltate nella stanza d’analisi, alle crisi raccolte ed ascoltate nello Spazio Giovani, nell’ambulatorio psichiatrico, fino a quelle t rattate n el r ico ve ro psichiatrico.
Ricovero psichiatrico su cui viene proposta una attenta riflessione, sia che accolga adolescenti che adulti.
L’incontro, aperto a lettori ed operatori, si terrà presso la sede del Centro Psicoanalitico, via Cesare Battisti 24, Bologna.
Sabato 3 ottobre 2015: leggere (e riflettere) insieme

ADOLESCENZA e CRISI tra Psicologia, Psichiatria e Psicoanalisi
Programma
9:30 Accoglienza partecipanti
9:45 Presentazione: Marco Mastella
(Neuropsichiatra infantile, Psicoanalista S.P.I. con funzioni di training, Segretario Scientifico del Centro Psicoanalitico di Bologna)
10:00 G.Minenna (Psichiatra, Psicoanalista S.P.I., Bologna)
Uno psichiatra psicoanalista cerca spunti per capire e per curare
10:20 G.Monniello (Neuropsichiatra Infantile, Psicoanalista Ordinario S.P.I., Roma)
La Crisi tra cura e ricerca
10:50 D.Marangoni (Psichiatra, Psicoanalista S.P.I., Ravenna)
A.M.Saccani (Psicologa, Psicoanalista S.P.I., Ravenna)
Interventi sperimentali sugli Esordi Psicotici
11:15 Discussione
11:45 Coffee-Break
12:00 R.Zanfini (Psichiatra, Direttore U.O. Urgenza Emergenza psichiatrica di Ravenna Ausl di Romagna)
I trattamenti delle crisi adolescenziali nei Dipartimenti di Salute Mentale
12:15 R.Muratori (Psichiatra, Direttore UOC SPDC San Giovanni in Persiceto e CSM Area Pianura Est Ausl di Bologna)
V.Ferioli (Psichiatra, Psicoanalista S.P.I., Bologna)

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Commercio estero 1° semestre 2015, cresce ancora l’export ferrarese

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Sostenuto dai successi negli USA e in alcuni paesi BRICST.
Buoni gli andamenti per chimica e automotive. Risultato complessivamente migliore rispetto al trend regionale.

I dati Istat relativi all’export provinciale e diffusi dall’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio, confermano il buon trend delle vendite all’estero delle imprese ferraresi.
Gli indicatori, elaborati sulla base delle informazioni diffuse da Istat e riferiti al 30 giugno 2015, registrano inoltre un ulteriore rafforzamento della tendenza positiva delle vendite all’estero di Ferrara, evidenziata già nel corso del trimestre precedente.
La crescita è stata trainata in particolare dal buon andamento sul mercato statunitense.
Il valore complessivo riferito al primo semestre dell’anno ammonta a 1,343 miliardi che in euro correnti rappresenta il più alto export registrato negli ultimi 20 anni, ancora però inferiore al livello del 2007 se si considera la serie storia in termini reali, attualizzando cioè le cifre al valore dell’euro nel 2015. Con questa operazione, i miliardi del 2007 corrisponderebbero infatti agli attuali 1,432.
Senza considerare l’effetto inflativo, il cui indicatore attualmente registra valori addirittura negativi, l’export ferrarese nei primi sei mesi del 2015 è cresciuto del 7,2%, quando il valore registrato dalla regione si ferma al 4,4% e il nazionale a +5,0%. In Emilia-Romagna, fa meglio di Ferrara, solo Forlì. Rimini e, in forma più modesta, Piacenza registrano invece un trend negativo, mentre altre tre province della regione segnano incrementi inferiori al dato medio dell’Emilia-Romagna: Modena, Ravenna e Reggio Emilia. In generale l’andamento positivo risulta accelerato rispetto a quanto registrato nel primo trimestre, ed in questo caso, fanno eccezione Bologna e Ravenna. La quota dell’export ferrarese sul totale regionale cresce leggermente nel tempo, ma rimane superiore solo a quella di Rimini.
Anche a livello nazionale Ferrara è tra le province che hanno registrato le variazioni più consistenti, fornendo un contributo importante alla variazione delle esportazioni nazionali.
Da segnalare poi aumenti diffusi nelle città della regione per le importazioni, che a Ferrara aumentano del 7,8%.
I settori:
La tendenza positiva ha prevalso in molti comparti, soprattutto in quelli che incidono di più sul totale, ma l’incremento non è apparso omogeneo per intensità.
Il principale settore, l’automotive, aumenta ancora la propria quota (sta per raggiungere un terzo del totale), accelerando la crescita già sostenuta dello scorso trimestre (+14,2% rispetto allo stesso periodo del 2014). Anche rilevanti attività come la chimica e i macchinari confermano la loro rappresentatività sul totale e segnano incisive variazioni positive.
Prosegue il trend di crescita dei prodotti agro-alimentari. L’andamento positivo delle esportazioni ferraresi dell’agricoltura e della pesca che registrano un +7% rispetto allo scorso anno (quarto settore per importanza a livello provinciale), risulta in controtendenza rispetto al trend regionale, mentre l’indicatore a livello nazionale sembra voler già registrare un effetto EXPO (+12,6%).
Variazioni positive a due cifre per categorie di prodotti che, pur rappresentando quote relativamente basse sul totale dell’export ferrarese, stanno avendo ottimi risultati come pesca, lavorazione di minerali non metalliferi e apparecchi elettrici. In controtendenza sempre il sistema moda e, da questo trimestre, anche la metallurgia.
La crescita delle importazioni si registra in tutti settori, ad eccezione dell’alimentare e dei prodotti agricoli.
Le destinazioni
Il risultato del periodo è stato determinato dalla crescita dell’export nell’area extra europea. Diminuiscono infatti le esportazioni in Europa, ma non all’interno dell’Unione monetaria a 19 paesi (+0,8%), nonostante il forte calo a due cifre delle vendite in Germania, dove già lo scorso trimestre erano state rilevate in rallentamento.
Confermato il trend positivo verso la principale destinazione dell’automotive, gli Stati Uniti, che concentrano ora il 28% dell’export di Ferrara (quota superiore di 15 punti percentuali a quella riferita alla Germania) e mercato che risulta agevolato dalla svalutazione dell’euro: verso gli USA le esportazioni del primo semestre 2015 sono aumentate del 25,8% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Nonostante la contrazione sul mercato tedesco, peraltro rilevata anche a livello regionale, l’export ferrarese nell’Unionone europea a 28 paesi rimane pressochè invariato. Aumenta anche l’export verso i Paesi BRICST, aggregato che non si lascia condizionare dall’andamento negativo di Russia e Brasile. A due cifre infatti la crescita di India, Cina e Turchia.

Fonte: elaborazione Ufficio Statistica Camera di Commercio di Ferrara su dati ISTAT
Le destinazioni
Il risultato del periodo è stato determinato dalla crescita dell’export nell’area extra europea. Diminuiscono infatti le esportazioni in Europa, ma non all’interno dell’Unione monetaria a 19 paesi (+0,8%), nonostante il forte calo a due cifre delle vendite in Germania, dove già lo scorso trimestre erano state rilevate in rallentamento.
Confermato il trend positivo verso la principale destinazione dell’automotive, gli Stati Uniti, che concentrano ora il 28% dell’export di Ferrara (quota superiore di 15 punti percentuali a quella riferita alla Germania) e mercato che risulta agevolato dalla svalutazione dell’euro: verso gli USA le esportazioni del primo semestre 2015 sono aumentate del 25,8% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Nonostante la contrazione sul mercato tedesco, peraltro rilevata anche a livello regionale, l’export ferrarese nell’Unionone europea a 28 paesi rimane pressochè invariato. Aumenta anche l’export verso i Paesi BRICST, aggregato che non si lascia condizionare dall’andamento negativo di Russia e Brasile. A due cifre infatti la crescita di India, Cina e Turchia.
Buoni andamenti per le importazioni dalle diverse aggregazioni territoriali analizzate, con le eccezioni degli acquisti ferraresi da Russia e Turchia.

Fonte: elaborazione Ufficio Statistica Camera di Commercio di Ferrara su dati ISTAT
Le destinazioni
Il risultato del periodo è stato determinato dalla crescita dell’export nell’area extra europea. Diminuiscono infatti le esportazioni in Europa, ma non all’interno dell’Unione monetaria a 19 paesi (+0,8%), nonostante il forte calo a due cifre delle vendite in Germania, dove già lo scorso trimestre erano state rilevate in rallentamento.
Confermato il trend positivo verso la principale destinazione dell’automotive, gli Stati Uniti, che concentrano ora il 28% dell’export di Ferrara (quota superiore di 15 punti percentuali a quella riferita alla Germania) e mercato che risulta agevolato dalla svalutazione dell’euro: verso gli USA le esportazioni del primo semestre 2015 sono aumentate del 25,8% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Nonostante la contrazione sul mercato tedesco, peraltro rilevata anche a livello regionale, l’export ferrarese nell’Unionone europea a 28 paesi rimane pressochè invariato. Aumenta anche l’export verso i Paesi BRICST, aggregato che non si lascia condizionare dall’andamento negativo di Russia e Brasile. A due cifre infatti la crescita di India, Cina e Turchia.
Buoni andamenti per le importazioni dalle diverse aggregazioni territoriali analizzate, con le eccezioni degli acquisti ferraresi da Russia e Turchia.

Venerdì 18 settembre, conferenza stampa delle forze politiche di Comacchio

da: Antonio Di Munno, capogruppo Il Faro-FI Comacchio

Nella Serata del 16 settembre u.s., tutte le forze politiche del Comune di Comacchio, si sono incontrate per discutere circa la decisione assunta dal Sindaco Fabbri nell’entrare a far parte della costituenda NEWCO RACCOLTA SpA. Un operazione complicatissimi e dai risvolti politici e di beneficio per Comacchio, non molto chiari, per cui entro il 30 sett 2015 il Consiglio Comunale dovrà esprimere formalmente la propria scelta di indirizzo politico.
Per questo motivo le forze politiche di seguito indicate, alle ore 12,30 di ven 18.09.2015 presso il loggiato del Bar Ragno in Comacchio indicono una CONFERENZA STAMPA per esplicitare la propria posizione e per dare la più ampia informazione su una scelta così importante.

Alternativa Democratica
Sinistra Ecologia e Libertà
Partito Democratico
Forza Italia
Lega Nord
Il Faro
L’Onda
Unione dei Democratici Cristiani e di Centro
Partito Repubblicano
Lega Ambiente

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Iniziative 18 settembre: Festa Nazionale Scuola

da: organizzatori

Domani, VENERDÌ 18 SETTEMBRE, presso gli spazi della Festa “Cultura Musica Cucina” – “Scuola In Festa” in piazzetta San Nicolò:
• Ore 18.00 “UNA NUOVA MUSICA PER LA SCUOLA. LE PROSPETTIVE PER L’INSEGNAMENTO DELLA MUSICA CON L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE 107/15”: interverranno il musicista Paolo Fresu e l’On. Maria Coscia, capogruppo VII Commissione della Camera dei Deputati. Modera l’incontro la senatrice Elena Ferrara.

• Ore 21.00 “#ITALIARIPARTE. BATTIAMO LA POVERTÀ EDUCATIVA”: interverranno il musicista Paolo Fresu, Arianna Saulini (Save the Children), Ernesto Caffo (Pres. Telefono Azzurro), Sen. Josefa Idem (VII Commissione Senato), Sen. Rosa Maria di Giorgi (VII Commissione Senato).

La Festa proseguirà in piazzetta San Nicolò nelle giornate del 19 e 20 settembre, cucina aperta tutte le sere con piatti tipici della tradizione ferrarese.

INCONTRI
“Arabia Felix” ovvero lo Yemen degli italiani

Pensiamo allo Yemen per un’iniziale curiosità intellettuale e letteraria (la lettura delle traduzioni francesi dei libri di Hanan El Cheikh ci ispirano e conducono a un viaggio yemenita…), quasi magico-mistica, e perché, ultimamente, purtroppo, se ne parla spesso (è di mercoledì la notizia che ​la chiesa cattolica di San Giuseppe è stata incendiata da sconosciuti con il volto coperto ad Aden, la grande città portuale nel sud dello Yemen). Con sorpresa apprendiamo dell’importante contributo italiano alla (ri)scoperta di uno dei Paesi arabi più poveri. Avventuriamoci un po’ in questa storia. Sapendo, che non possiamo, in questo momento storico, assolutamente viaggiare n quelle aree.

“Possibile che nessuno sia arrivato qui prima di noi?”
Così inizia il testo dell’archeologo italiano Alessandro de Maigret, “Arabia Felix – Un viaggio nell’archeologia dello Yemen” che ci ritroviamo per caso fra le mani in una curiosa, piccola ma fornitissima libreria sotto la galleria Vittorio Emanuele di Milano, durante una tranquilla passeggiata domenicale. Lo Yemen è “l’ultima spiaggia dell’archeologia”. Queste le parole scambiate fra de Maigret e l’esperto d’industria litica preistorica Francesco Di Mario, il 25 luglio 1985, fra i sacchi a pelo della spedizione italiana che quel giorno aveva scoperto nello Yemen il grande complesso di antichità sabee a 30 km a sud di Marib, l’antica capitale del regno di Saba. Con loro anche il geologo Enzo Francaviglia, il fotografo Antonio Solazzi e la guida locale Hussayn az-Zamli, in quei luoghi dove poche persone si erano avventurate fino ad allora. In un turbinio di emozioni, sensazioni e colori ci avventuriamo con loro alla scoperta dei tesori yemeniti, di un Paese che nell’immaginario di molti evoca solo deserto ma che solo deserto non è. Li accompagniamo silenziosamente e facendo scrupolosa attenzione a non disturbare troppo. A non essere invadenti.

La missione di Alessandro de Maigret
Questo illustre archeologo italiano dal nome francese diresse, già nel 1981, la Missione Archeologica italiana che avrebbe portato a importanti scoperte sulla preistoria e la protostoria yemenita. A quell’epoca, le conoscenze su questi periodi storici si riducevano a pochi reperti archeologici e al complesso megalitico trovato a Muhamdid al-Hamili negli anni Sessanta da G. Berardelli, ambasciatore italiano nella capitale Sana’a. In quell’anno, la Missione archeologica italiana, sotto gli auspici dell’Istituto per l’Oriente di Roma e in collaborazione con la “General Organization of Antiquities, Manuscripts and Museums” (Goam) di Sana’a, esplorava il territorio lungo la strada che da Sana’a porta a Marib. A tale missione si dovette non solo la prima importante ricostruzione della preistoria dello Yemen ma anche la scoperta dell’età del bronzo yemenita (III-II millennio a.C.). Gli scavi nella zona montuosa di Khawlan, dove sono stati rinvenuti più di cinquanta siti, hanno fornito un primo quadro della cultura che si pone come antecedente diretto della civiltà sabea. Nel 1985, le ricerche del gruppo guidato da de Maigret sono state invece orientate sul periodo sabeo, primo periodo della cd. storia sud-arabica o pre-islamica (la storia sudarabica si svolse per circa sedici secoli, dal X sec. a.C al 570 d.C, epoca della conquista persiana). L’imponente “regina di Saba” era la protagonista indiscussa e potente della scena sui cui girava la spedizione archeologica. Ora, la testimonianza più antica sui Sabei è contenuta nella Bibbia, precisamente nel I Libro dei Re e nel II Libro dei Paralipomeni, che raccontano della visita della Regina di Saba al Re Salomone d’Israele (anche se bisogna sottolineare che vi sono altri passi della Bibbia che fanno riferimento alle tribù di Saba, come quelli del Libro della Genesi). Siamo intorno al I millennio a.C. e le scoperte della spedizione di de Maigret, fra le quali appunto un tempio che sembra identificabile come quello della Regina di Saba, sembrano poter supportare la veridicità storica degli avvenimenti biblici. La spedizione aveva rinvenuto, infatti, le rovine di Wadi Yala che, dopo Marib, è il più importante sito sabeo scoperto nello Yemen. Dopo Yala, le ricerche si concentrarono sulla città minea di Baraqish (l’antica Yathil, capitale del regno dei Minei che insieme ai Sabei segnarono la storia dell’Arabia meridionale). Qui è stato trovato un tempio dedicato al dio patrono Nakrah, risalente al VII-VI sec. a.C.. Un progetto italo-francese del 1999 – interrotto per motivi di sicurezza nel Paese – fu ripreso nel mese di marzo 2003, sotto la supervisione ancora del nostro de Maigret. Obiettivo: effettuare scavi a Tamna, antica capitale dell’antico regno del Qataban. Negli anni 2000 stato aperto, nel Museo Nazionale dello Yemen, un Centro di ricerche archeologiche italo-yemenita, ma da quando la Missione Archeologica Italiana aveva dovuto interrompere l’attività sul campo per motivi di sicurezza nel 2011 (l’ambasciata ha chiuso quest’anno), la collaborazione con la controparte yemenita, ossia la Goam, era stata portata avanti in Italia, a testimonianza dell’importanza del contributo degli archeologi italiani alla riscoperta della storia yemenita e dell’impegno culturale del governo italiano.

Non solo reperti
Lo Yemen degli italiani è stato soprattutto esplorazione, arte ed archeologia ma non solo. L’arte e l’archeologia si coniugano anche con il nostro cinema, o almeno con una parte del nostro cinema cd. “impegnato”, un contributo semplice ma altruista, uno dei nostri orgogli nazionali.
Nell’aprile del 2000, Vittorio Sgarbi su “Il Messaggero” aveva raccontato le sue impressioni yemenite riprendendo l’invenzione dello Yemen pasoliniano di trent’anni prima. Vale la pena ricordare, a quarant’anni dalla sua morte, che Pier Paolo Pasolini aveva individuato un collegamento di natura estetico-emotiva e culturale tra Venezia e Sana’a. Nel suo breve scritto sul Paese, il regista precisava che “se l’idea di Venezia è nata in qualche punto dell’Oriente, questo punto è lo Yemen. Sana’a … è una piccola, selvaggia Venezia posata sulla polvere del deserto fra giardini di palme e “oncio”, anziché sul mare”. Anche Moravia pare avesse detto, continuava Sgarbi, che Venezia (invenzione di un sogno) e Sana’a sono legate per struttura, per immaginazione, per fantasia e visione onirica. C’è, infatti, qualcosa di irreale e onirico nelle realtà fisiche, architettoniche e urbanistiche delle due città. Pasolini, Moravia e Quilici furono enormemente affascinati dalle sabbie, dalle montagne, dai colori e dalla luce yemenite. Dal deserto luccicante, accecante e vivo. Pasolini lo fu a tal punto che, nel 1971, realizzò il cortometraggio “Le mura di Sana’a”, un documentario in forma di appello all’Unesco per salvare il patrimonio architettonico della città (alla fine degli anni Sessanta i primi governanti moderni del Paese avevano iniziato a distruggere le antiche architetture per elevare enormi edifici e grattacieli. Il salvataggio del patrimonio yemenita è oggi una delle priorità dell’Unesco). Il cortometraggio venne girato alla fine delle riprese nello Yemen, del film “Il fiore delle Mille e una notte”. Scriveva Pasolini: “Era l’ultima domenica che passavamo a Sana’a, capitale dello Yemen del Nord. Avevo un po’ di pellicola avanzata dalle riprese del film. Teoricamente non avrei dovuto possedere l’energia per mettermi a fare anche questo documentario; e neanche la forza fisica, che è il requisito minimo. Invece energia e forza fisica mi sono bastate, o perlomeno le ho fatte bastare. Ci tenevo troppo a girare questo documento.  Si tratterà forse di una deformazione professionale, ma i problemi di Sana’a li sentivo come problemi miei. La deturpazione che come una lebbra la sta invadendo, mi feriva come un dolore, una rabbia, un senso di impotenza e nel tempo stesso un febbrile desiderio di far qualcosa, da cui sono stato perentoriamente costretto a filmare. Ma è chiaro che se volessi veramente ottenere qualcosa, dovrei dedicare a questo scopo la mia intera vita. Son cose che qualche volta si pensano ma poi non si fanno. Frustrazione terribile, ma consolata dal pensiero che ci sono persone che, in realtà, per mestiere dovrebbero occuparsi di questi problemi e che dunque la responsabilità è dovuta a loro. Ma intanto ogni giorno che passa è un pezzo delle mura di Sana’a che crolla o vien nascosto da una catapecchia ‘moderna’. È uno dei miei sogni occuparmi di salvare Sana’a ed altre città, i loro centri storici: per questo sogno mi batterò, cercherò che intervenga l’Unesco”. 

“Un tè per Moravia – Casualmente, un giorno nello Yemen del Sud”
Partendo dagli spunti sulle impressioni yemenite di Moravia e alla ricerca, quindi, di un legame letterario con questo Paese lontano, ci imbattiamo anche nelle righe di Roberta Simonis, l’editrice di “Sahara”, una rivista internazionale volta a diffondere notizie sulla preistoria del Sahara e delle regioni circostanti. Roberta arriva, nel gennaio 1990, all’albergo di Tarim, il Kubba Palace, che ci descrive così: “All’esterno ha l’aspetto di un mausoleo indù, con i suoi colori pastosi e discordanti, quattro colonne all’entrata, tetto a cupola. All’interno, un labirinto di corridoi irregolari. La nostra camera pare costruita per una bambola gigante, con le pareti giallo senape e verde acqua, uno specchio barocco, opaco, incollato al muro, piastrelle fino a un metro d’altezza. La pittura in qualche punto si scrosta e rivela mattoni di fango. Già. Mensole, fiori, scale, armadi, colonne… Il palazzo e i suoi arredi sono interamente modellati con il fango, ricoperto con spessi strati di vernice..”. ….. Nell’albergo è atteso Alberto Moravia che tanto ha scritto su quei paesi nei suoi diari di viaggio un Siria, Yemen o nel Sahara. L’attesa ed il rito della preparazione del tè per questo grande scrittore è descritto da Roberta con dovizia di particolari. “Al ritorno in albergo, relax e lettura in giardino. Una bella signora beduina vestita in nero prepara il tè. Sulla stuoia impeccabile ordinatamente disposta a terra abbaglia l’argento lustro di teiere, tazze, colini, cucchiaini. Piacevolmente impressionati dal gentile pensiero, veniamo subito disillusi. “Arriva Moravia con Andreotti…” ci informa Sultan, la nostra guida personale. “Il tè è per loro”. Vada per Moravia, non è la prima volta che lo incontriamo in un posto fuori mano, l’avevamo già visto mi pare in Zimbabwe nell’85. Sappiamo che è già stato qui. Ma, nonostante la fiducia che riponiamo in Sultan, che tra l’altro non è una guida qualsiasi ma un addetto del Ministero della Cultura – Moravia e Andreotti, oddio, è un accostamento improbabile. Evidentemente non arriverà nessuno, il tè è per noi. Eppure, eccolo. Una grossa auto scura si ferma all’ingresso e scende Moravia con due amici, Andrea Andermann e la moglie, accompagnati da tre yemeniti. Uno di loro si presenta parlando in italiano, “Sono un giornalista yemenita”… Andreotti non c’è, s’intende. E così veniamo coinvolti nell’offerta del tè. La conversazione è vivace. Quel suo modo brusco di intervenire, osservazioni acute, scampoli d’idee buttati lì in tono impaziente, talvolta provocatorio. E quel suo impressionante realismo. Negli appunti di viaggio di Moravia si ritrovano la stessa ricca vivacità, gli stessi colori e la stessa eterna ed incorreggibile curiosità per gente e luoghi lontani. Un invito ai lettori di tutto il mondo a percorrere con la fantasia le strade polverose ed assolate dello Yemen. Perché lo Yemen non è solo sabbia.

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POSTILLA – Prima di essere dimenticata, cos’era l’“Arabia Felice”?
Il concetto di “Arabia Felix” nasceva dall’abbondanza e dalla rarità delle mercanzie che da questa terra arrivavano in Occidente durante il periodo dell’Impero Romano. Proprio Augusto, all’inizio del suo regno, incaricò il prefetto d’Egitto, Elio Gallo, di partire alla conquista dell’“Arabia Felice”. Siamo nel 24 a.C., quando Gallo, dopo aver preso e distrutto la città del sud di Nagrana, s’impadronisce di Nasca. Il prefetto riporterà numerose informazioni che contribuiranno agli scritti di storici quali Strabone (“Geografia”) e Plinio il Vecchio (“Storia Naturale”). L’“Introduzione Geografica” di Claudio Tolomeo (II sec. d.C.) è l’ultima fonte conosciuta sulla “Arabia Felice” nel mondo antico. Si dovrà attendere il Rinascimento per la sua riscoperta. Proprio un italiano, il bolognese Lodovico de Varthema, fu il primo viaggiatore che raggiunse lo Yemen e pubblicò il suo “Itinerario” nel 1511, testo che orienterà geografi e cartografi per due secoli.

I Musei San Domenico di Forlì annunciano, a partire dal 13 febbraio, “Piero della Francesca. Indagine su un mito”.

da: Ufficio Stampa Studio ESSECI

A rendere possibile il sogno è intervenuto, con la direzione generale di Gianfranco Brunelli un comitato scientifico presieduto da Antonio Paolucci, nel quale figurano, tra gli altri, Frank Dabell, Guy Cogeval, Fernando Mazzocca, Paola Refice, Neville Rowley, Daniele Benati, Ulisse Tramonti, James Bradburne, Marco Antonio Bazzocchi, Luciano Cheles, e Maria Cristina Bandera e Giovanni Villa.

Impresa difficile quella proposta a Forlì. Perché il riunire un nucleo adeguato di opere di Piero, artista tanto sommo quanto “raro”, è già operazione complessa.
Riuscire poi a proporre un confronto di questo livello con i più grandi maestri del Rinascimento, da Domenico Veneziano, Beato Angelico, Paolo Uccello a Andrea del Castagno, tra gli altri, è operazione non semplice.
Così come è complesso il riuscire a documentare, riunendo sempre i veri capolavori, l’influsso di Piero sulla generazioni di artisti a lui successiva: Marco Zoppo, Francesco del Cossa, Luca Signorelli, Melozzo da Forlì e Antoniazzo Romano ma anche Giovanni Bellini e Antonello da Messina.
Ma questa mostra, che già così sarebbe un evento storico, si spinge oltre, indagando il mito di Piero quando esso rinasce, dopo i secoli dell’oblio, nel moderno, nei Macchiaioli, Borrani, Lega, Signorini, ad esempio. Ma soprattutto per il fascino che la sua pittura ha su molti artisti europei: da Johann Anton Ramboux o Charles Loyeux, fino alla fondamentale riscoperta inglese del primo Novecento, legata in particolare a Roger Fry, Duncan Grant e al Gruppo di Bloomsbury.
Poi gli echi pierfrancescani che risuonano in Degas, Seurat e Signac, nei percorsi del postimpressionismo, tra gli ultimi bagliori puristi di Puvis de Chavannes, le sperimentazioni metafisiche di Odilon Redon e, soprattutto, le vedute geometriche di Cézanne. La fortuna novecentesca dell’artista è affidata agli italiani Guidi, Carrà, Donghi, De Chirico, Casorati, Morandi, Funi, Campigli, Ferrazzi, Sironi confrontati con fondamentali artisti stranieri come Le Corbusier, Balthus e Edward Hopper che hanno consegnato l’eredità di Piero alla piena e universale modernità.
E’ l’affascinante rispecchiamento tra critica e arte, tra ricerca storiografica e produzione artistica nell’arco di più di cinque secoli a costituire il filo conduttore della mostra Piero della Francesca. Indagine su un mito. Dalla fortuna in vita – Luca Pacioli lo aveva definito “il monarca della pittura” – all’oblio, alla riscoperta.
L’eterna immobilità dei solidi umani di Piero, di questi volti appena sfiorati da un’ombra di passione continua ad eternare le sue figure, innalzandole al di sopra del caos, della mediocrità, in una pace sovrannaturale che ce le mostra ancora oggi come rivelazioni.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì.

Ferrara Film Festival: al via la prima edizione della rassegna internazionale di cinema

da: Ufficio stampa Ferrara Film Festival

Dal 2016 la città estense tra le programmazioni di eventi cinematografici.
Appuntamento il 15 settembre dalle ore 17.30 presso la Sala Estense di Ferrara.

A Ferrara sbarca il made in Hollywood con un Film Festival nuovo e accattivante che mette al centro l’esperienza del cinema, dove “tutto è possibile”. Il Ferrara Film Festival si presenta alla città, agli addetti ai lavori e agli appassionati di cinema, con uno show in stile hollywoodiano, in compagnia di artisti di fama nazionale. La rassegna sarà un contest cinematografico aperto a registi e produttori degli Stati Uniti e di tutto il Mondo e soprattutto un’esperienza di cinema per tutti gli spettatori, che potranno scoprire come nasce la magia di un film e qualche segreto del lavoro che si svolge dietro alla macchina da presa.
La manifestazione, che si terrà nell’estate del 2016, è ideata e organizzata dal giovane attore e produttore Maximilian Law, ferrarese di origine e americano di adozione, e dalla casa di produzione cinematografica Perpetuus, in collaborazione con la Fondazione Carlo Rambaldi gestita da Victor, figlio dell’illustre scenografo e genio ferrarese – artefice di creature leggendarie e mago degli effetti speciali – scomparso nel recente 2012.
Partner e collaboratori del Ferrara Film Festival: l’Ambasciata Americana in Italia, Ferrara Film Commission, Comune di Ferrara e il Comune di Vigarano Mainarda.
“Rendere possibile l’impossibile” è il pay-off di questa rassegna di sicuro interesse per i cineasti internazionali e locali, che potranno misurarsi con le categorie corto, lungometraggio, documentario e animazione, strizzando l’occhio all’ambito al quale il geniale Carlo Rambaldi si è dedicato per tutta la vita: gli effetti speciali. E’ lo stampo hollywoodiano infatti a contraddistinguere questo Festival dagli altri appuntamenti italiani.
Non solo prodotti USA per questo festival, ma anche una sezione dedicata ai filmakers dell’Emilia-Romagna: saranno premiati il miglior corto e lungometraggio di autori provenienti unicamente dal territorio regionale.
Massimiliano Stroscio, in arte Maximilian Law, attore e regista emergente trasferitosi a Los Angeles da Ferrara una decina di anni fa, esprime il suo amore per questa città che ha dato i natali a personaggi illustri del cinema e della letteratura, regalandole un “ponte” culturale economico e socio-formativo unico nel suo genere.
“Il mio ‘sogno americano’ si sta realizzando e dopo 10 anni che vivo oltre oceano, voglio portare un po’ del mondo che ho conosciuto in Italia, a Ferrara, nella mia città natale – dichiara Maximilian Law – Questa città ha una grande storia di cinema: Michelangelo Antonioni, Wim Wenders, Carlo Rambaldi. In fondo la grande tradizione degli effetti speciali e del ‘tutto è possibile’ ha soprattutto origini ferraresi. Penso che il mondo della tradizione filmografica estense possa essere coniugato con lo stile moderno e visionario dell’american style, creando qualcosa di unico: un festival dove è l’emozione del cinema la protagonista, in una città naturalmente predisposta per accogliere il pubblico e coccolarlo tra le sue bellezze”.
“Tra la Ferrara Film Commission e il Ferrara Film Festival si è creato un incrocio straordinario di energie e di idee che hanno fatto coincidere la nascita della nostra Associazione con l’importante progetto di Maximilian Law – commenta Alberto Squarcia, ideatore e presidente della Ferrara Film Commission -. Inizialmente nessuno sapeva dell’altro e poi, come un fiore nel deserto quando riceve l’acqua dall’improvviso temporale, tutto è sbocciato in una fantastica sinergia. Oltre al Festival che si terrà il prossimo anno in giugno, la FFC ha in cantiere nuovi progetti, tra i quali diversi corsi di formazione e sta ricevendo proposte interessanti di giovani registi per sostenere i propri film. Ci auguriamo solo che la città, le Istituzioni, i cittadini amanti del cinema ci sostengano perché il progetto a cui ci accingiamo è davvero ambizioso e ha bisogno di tutte le forze in campo per arrivare al successo, che ci auspichiamo possa avere un positivo riscontro sull’economia di tutta la nostra città”.

Conduttrice dello show di lancio la blogger e giornalista Francesca Succi insieme al promettente attore Edardo Boselli moderatore d’eccezione per gli interventi del pubblico.
Protagonisti della serata, tutti made in Ferrara: il cantante Thomas Cheval finalista dell’ultima edizione di The Voice of Italy, Fulvio Bertolino musicista e cantautore e Roberta Righi,cantante, che si sono alternati sul palco con musiche tratte dalle più famose colonne sonore di cinema.
Ospite d’eccezione, in formato digitale, Victor Rambaldi, fondatore e direttore della Fondazione Carlo Rambaldi, che attualmente si sta occupando di realizzare un museo tematico dedicato al grande artista aVigarano Mainarda.

Ferrara Film Festival http://www.ferrarafilmfestival.com
Trailer del Ferrara Film Festival https://www.youtube.com/watch?v=Q_oEaWU1pOo

Il Centro Psicoanalitico di Bologna inaugura la rassegna Leggere Insieme

da: organizzatori

Il Centro Psicoanalitico di Bologna inaugura la rassegna Leggere Insieme con la presentazione di due volumi: “ L’adolescente e il suo psicoanalista “ e “ Il ricovero psichiatrico ospedaliero” .
La presentazione, alla presenza degli autori, sarà accompagnata da una riflessione sul tema di attualità che fa da sfondo ai libri.
La riflessione su Adolescenza e Crisi vedrà il contributo di psicologi, psichiatri e psicoanalisti.
La partecipazione è gratuita. Vi aspettiamo presso la sede del CPB in via Cesare Battisti 24, Bologna

A novembre 2015 c’è la 9a Sagra del TARTUFO BIANCO a Sant’Agostino (FE), con menu di qualità ed escursioni nel Bosco della Panfilia

da: organizzatori

Nei primi 3 weekend di novembre 2015 c’è la 9a Sagra del Tuber Magnatum Pico del Bosco della Panfilia di Sant’Agostino (FE), con menu di qualità ed escursioni nel Bosco della Panfilia.

È il più prezioso e il Bosco della Panfilia ne è ricco. Il suo profumo intenso e delicato inebria l’olfatto e preannuncia piatti da ambiziosi buongustai. Ricercato speciale dagli chef di tutto il mondo, il Tuber magnatum pico, più noto come tartufo bianco è il re della tavola nei primi 3 weekend di novembre 2015, quando si spandono gli aromi della 9a Sagra del Tartufo Bianco di Sant’Agostino (FE). Dal 6 all’8, dal 13 al 15 e dal 20 al 22 novembre, mentre la natura si diverte a colorare di sfumature rosse ed arancioni alberi e boschi, l’oratorio Don Isidoro Ghedini si trasforma in uno spazio in cui le ricette a base del tartufo più pregiato rendono unici i Tortellini fatti a mano, le Crespelle, le Lasagne, la faraona, la Parmigiana e le tante specialità preparate dalle cuoche e dai cuochi dell’Associazione Amici del Territorio della Comunità di Sant’Agostino. Chi vuole abbinare la buona cucina con un’esperienza a contatto con la natura, può partecipare alle escursioni guidate nel vicino Bosco della Panfilia, dove sotto la farnia, il frassino, il pioppo bianco, l’olmo e l’acero campestre cresce il delizioso fungo. I tour guidati vengono organizzati per gli ospiti della sagra, in collaborazione con la Trattoria La Rosa, e vedono come guide speciali i tartufai locali, esperti conoscitori del bosco e del tartufo bianco di qualità.
Assaporando le ricette a base di Tuber magnatum pico si contribuisce alla ricostruzione dal terremoto del 2012.
Il ristorante della sagra apre alle 19.00 di venerdì, sabato e domenica e la domenica anche a pranzo, a partire dalle 12.00. Per prenotazioni: 339.6812551.

Per scaricare immagini in alta definizione:
http://www.ellastudio.it/it/comunicato-stampa/6780/a-buon-intenditore-il-tartufo-bianco

Per informazioni: Sagra del Tartufo di Sant’Agostino
Associazione Amici del Territorio della Comunità di Sant’Agostino – Viale Europa, 37
Sant’Agostino (FE)
Tel: 0532 845271
Email: infosagratartufo@gmail.com
Sito Web: www.sagratartufo.it

Maltempo: prima stima di 4,7 milioni di € i danni all’agricoltura a Piacenza

da: ufficio stampa Coldiretti

STALLE ANCORA ISOLATE IN VAL NURE; DIFFICOLTÀ PER L’ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI E PER LE CONSEGNE DEL LATTE

Ammontano a 4,7 milioni di euro i danni alle aziende agricole dell’alta Val Nure gravemente colpita dal nubifragio dei giorni scorsi. È questa una prima stima di Coldiretti Emilia Romagna sull’alluvione a Piacenza. L’entità dei danni è però destinata salire in quanto molti imprenditori agricoli si trovano ancora in una situazione di isolamento telefonico e di viabilità e Coldiretti non è ancora riuscita a contattarli per conoscere la reale portata di danni.
Mentre molti imprenditori agricoli, soprattutto i giovani di Coldiretti Giovani Impresa stanno coadiuvando i lavori di ripristino nella comunità di Farini in alta Val Nure, dove si sono avuti i danni maggiori, con due morti e ancora un disperso, si cerca di fare una prima conta dei danni. Si tratta – informa Coldiretti Regionale – di stalle allegate, campi scavati dall’acqua, pollai spazzati dalla furia del fiume molte galline annegate, pozzi e fontane danneggiate e non più utilizzabili per il consumo domestico e per l’abbeveraggio degli animali, canali e strade interpoderali gravemente compromessi. Un danno diretto – secondo Coldiretti – stimato in oltre 3.5 milioni di euro che si vanno a sommare a circa 1,2 milioni di euro di danni alle strutture aziendali. Non immediatamente quantificabili – fa sapere Coldiretti regionale – sono invece i danni indiretti legati alla viabilità ordinaria gravemente compromessa da frane e cedimenti. Quotidianamente, infatti sia sulle strade principali che su quelle secondarie, viaggiano circa 100 quintali di latte prodotti dalle stalle della montagna, migliaia di quintali di legname, oltre al rifornimento di carburante e all’approvvigionamento di mangimi e foraggi per il bestiame.

Comacchio Informa: il Sindaco Fabbri risponde a Di Munno

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Il sindaco Marco Fabbri esprime solidarietà alla dipendente comunale Dott.ssa Katia Romagnoli, a seguito dell’attacco rivolto nei suoi confronti dal Consigliere Antonio Di Munno ieri sera durante il Consiglio comunale. “E’ il quarto attacco personale in pochi mesi nei confronti della dott.ssa Romagnoli da parte del consigliere Di Munno, tutti attacchi per i quali i controlli sull’attività della dipendente comunale e il procedimento disciplinare in merito non hanno sortito alcun esito in termini di conflitto di interessi, così come si ostina ad affermare il consigliere. Spiace constatare come ancora una volta si siano diffuse notizie a mezzo stampa senza interpellare prima l’Amministrazione Comunale”.
A seguito dell’interpellanza del Consigliere Di Munno, il Segretario Comunale, la dott.ssa Daniela Ori, coadiuvata dal CED del Comune, ha subito messo in atto i controlli del caso, partendo dalla documentazione fornita dallo stesso consigliere riguardante due messaggi di posta elettronica inviati mercoledì 3 giugno 2015 e mercoledì 5 agosto 2015.
Le verifiche effettuate dal CED hanno evidenziato che il 3 giugno Antonio Di Munno ha inviato a se stesso il messaggio e che pertanto questo non poteva essere recapitato all’Amministrazione. Il secondo messaggio di mercoledì 5 agosto risulta, invece, inviato all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’Amministrazione da un indirizzo di posta elettronica privato del consigliere. Anche in questo caso il messaggio non poteva essere recapitato in quanto le caselle di posta elettronica certificata non sono abilitate alla ricezione di messaggi inviati da caselle non certificate e il sistema invia automaticamente al mittente un’apposita e-mail per segnalare l’impossibilità di recapitare il messaggio stesso.
La dott.ssa Romagnoli ha, inoltre, fornito tutta la documentazione necessaria ad evidenziare il fatto che in maggio era stata fatta formale richiesta di inviare i pezzi per il periodico comunale via pec ai capigruppo e che ancora una volta ad agosto, in prossimità dell’effettiva uscita del giornalino Comacchio informa e sempre via pec, ha provveduto a sollecitare l’invio degli articoli entro il 20 del mese. A tale sollecito hanno dato risposta soltanto il consigliere Davide Michetti, capo-gruppo della lista civica L’Onda, il consigliere Fabio Cavallari capo-gruppo Centro-Sinistra per Comacchio, e la consigliera Francesca Felletti capo-gruppo del PD. Il Consigliere Di Munno in quell’occasione aveva inviato una pec solamente per segnalare la sua mancata partecipazione al comitato di redazione.
“E’ evidente che le notizie fornite dal consigliere Di Munno siano del tutto travisate – spiega ancora il Sindaco Fabbri – emergono però due elementi fondamentali. Innanzitutto il fatto che Di Munno fosse assente al comitato di redazione, luogo istituzionale in cui si visiona la bozza del giornalino e in cui avrebbe potuto recriminare la mancanza del suo pezzo. In secondo luogo emerge anche la palese, grottesca e reiterata incapacità nell’utilizzo della posta elettronica certificata da parte del consigliere”.
“L’utilizzo della PEC nei rapporti con l’Amministrazione comunale è stato imposto alle imprese già da qualche anno con obiettivi di razionalizzazione della spesa e minor consumo di carta – ha concluso Fabbri – ci rendiamo nuovamente disponibili, come già per altro ipotizzato in passato, per fornire una formazione specifica al consigliere de Il Faro e Forza Italia”.

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Alluvioni nel piacentino, tempi di ritorno fino a 500 anni

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Studio statistico dell’Arpa sulle precipitazioni nelle zone colpite: “Un evento assolutamente eccezionale”

Un evento climatico assolutamente eccezionale, quello manifestatosi nel piacentino, con tempi di ritorno anche superiori ai 500 anni in termini di intensità delle precipitazioni.
Un’analisi statistica del servizio IdroMeteoClima dell’Arpa Emilia-Romagna ha prodotto un resoconto di severità delle precipitazioni, effettuato mettendo a confronto le piogge osservate e i riferimenti storici disponibili.
Dall’analisi dei risultati si evince come l’evento di pioggia abbia interessato principalmente i bacini del Trebbia, Nure, Chiavenna, Arda e Taro, facendo registrare valori di precipitazione rilevanti per tutte le durate, con tempi medi di ritorno superiori a 50 anni.
Le piogge hanno avuto tempi di ritorno stimati anche superiori a 500 anni in diverse località e sui diversi bacini, su diverse tempistiche di cumulazione delle piogge.
Alcuni esempi: sul Trebbia a Cabanne i tempi di ritorno sono stimati superiori a 500 anni per piogge cumulate a 1 e 3 ore, comunque superiori a 200 anni su un tempo di accumulo di 6 ore. Sul Nure, per esempio a Farini, i tempi di ritorno sono stati superiori a 500 anni per tutti i tempi di cumulazione, da 1 ora a 24 ore.
Per quanto riguarda il bacino del fiume Parma, le intensità delle precipitazioni non hanno superato i 20 anni di tempo di ritorno, ma sono state comunque significative.

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Expo Milano, entra in scena l’Emilia-Romagna

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Al via venerdì 18 settembre la settimana di protagonismo della Regione. Fino a giovedì 24 sette giorni di incontri, concerti, solidarietà e tante iniziative di animazione per il pubblico. Ricerca e innovazione industriale, agricoltura, formazione, ambiente, cultura e turismo i pilastri del programma. Conferenza stampa con il presidente Bonaccini a Milano (Palazzo Italia) venerdì alle 11,30

La ricerca e l’innovazione industriale in campo alimentare, l’agricoltura, la formazione, l’ambiente, la cultura e il turismo: sono i pilastri della settimana di protagonismo della Regione Emilia-Romagna ad Expo 2015, da venerdì 18 a giovedì 24 settembre.
Una vetrina per portare nel mondo le eccellenze del territorio. Spazio Emilia-Romagna, Piazzetta, Palazzo Italia, Parco della biodiversità e Cardo saranno animati da oltre cinquanta eventi tra seminari, convegni, concerti, solidarietà e iniziative che coinvolgeranno direttamente il pubblico.
Sarà il presidente della Regione Stefano Bonaccini a presentare alla stampa il programma della settimana, venerdì 18 alle ore 11,30 nell’Auditorium di Palazzo Italia. Alle 17,30, assieme alla presidente dell’Assemblea legislativa Simonetta Saliera, inaugurerà lo “Spazio Emilia-Romagna in Expo”.
La settimana di protagonismo dell’Emilia-Romagna ad Expo è declinata giorno per giorno su temi distinti: industria e innovazione (18 settembre); educazione, formazione e scuola (19 settembre); ambiente (20 settembre); turismo (21 settembre); agricoltura (22 settembre); cultura e turismo (23 settembre); terme, benessere e salute (24 settembre).
Ad aprire il fitto calendario di appuntamenti sarà venerdì 18 settembre il convegno internazionale “La cooperazione agroalimentare in Emilia-Romagna-Le radici dell’innovazione”, con i capi mondiale del settore a confronto. In programma il 22 e 23 un forum internazionale per riflettere sull’alimentazione, grande tema di Expo Milano 2015, ma anche su innovazione e sicurezza in campo alimentare e agroalimentare: il “World Food research and innovation Forum”, con la partecipazione dei maggiori esperti internazionali su questi temi.
Sabato 19 un workshop su “Sistemi formativi e percezione dell’identità enogastronomica italiana”, con le eccellenze formative dell’Emilia-Romagna, e il 21 settembre incontro internazionale su “La Macro Regione europea Adriatico-Ionica”.
Si discuterà del problema dei cambiamenti climatici, sempre il 21, nel seminario “Climate Chang-ER”, con il progetto dell’Emilia-Romagna che si candida a laboratorio nazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra di origine agricola. Nella settimana del protagonismo sarà anche consegnato il premio “Bologna International Sustainability & Food Award 2015”, voluto da Regione e Comune di Bologna per il progetto Bologna city of food.
L’Emilia-Romagna non dimentica il sisma che la colpì nel 2012 e soprattutto la solidarietà ricevuta: per raccogliere fondi per il Nepal, interessato lo scorso aprile da un disastroso terremoto, la Protezione Civile regionale allestirà domenica 20 una grande cucina da campo. Piatti della tradizione saranno proposti in cambio di un’offerta libera destinata a progetti di ricostruzione a favore del Paese asiatico.
Moltissimi gli eventi dedicati al grande pubblico. Si spazia dalla musica, con differenti repertori che vedono protagoniste soprattutto le orchestre giovanili dell’Associazione scuole di musica dell’Emilia Romagna; l’esibizione dell’Orchestra Grande evento con le danze di venti coppie di ballerini; il concerto di 400 ragazzi di 8 Bande giovanili in rappresentanza di tutta la regione, che daranno vita alla Banda più numerosa che si sia mai esibita ad Expo.
Nella giornata conclusiva la Regione incontrerà i Sindaci dei comuni emiliano-romagnoli per affrontare insieme la “Sfida dell’Emilia-Romagna oltre Expo”.

Expo Emilia-Romagna…on line
Tutti i dettagli dell’Emilia-Romagna a Expo si trovano sul sito http://expo2015.regione.emilia-romagna.it (ottimizzato anche per dispositivi mobile e bilingue italiano/inglese). É disponibile anche l’App ER Expo 2015, per dispositivi Android e iOS, che consente di accedere al calendario completo degli eventi in programma a Milano e sul territorio emiliano-romagnolo e costruire il proprio itinerario personalizzato.
L’Emilia-Romagna ad Expo 2015 si può seguire sulla pagina Facebook RER – Expo Milano 2015 e sul profilo twitter @ER_Expo2015_It
Per seguire gli eventi nella Settimana del protagonismo #settimanaER.

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Alluvione, il PD lancia una raccolta fondi: “Vicini a chi sta soffrendo”

da: organizzatori

Il Partito Democratico di Piacenza e dell’Emilia-Romagna promuovono una raccolta fondi per aiutare le popolazioni del piacentino colpite dall’alluvione del 13/14 settembre. A questa iniziativa aderisce anche la federazione provinciale di Ferrara del Partito Democratico, come ha chiarito immediatamente il segretario della federazione ferrarese Luigi Vitellio.

Nella notte tra il 13 e il 14 settembre una devastante alluvione ha pesantemente colpito le vallate piacentine del Nure e del Trebbia e la frazione piacentina di Roncaglia. Il Partito Democratico di Piacenza e dell’Emilia-Romagna hanno deciso di promuovere una raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite.
Questa la dichiarazione del segretario del PD di Piacenza Loris Caragnano e del segretario del PD regionale, Paolo Calvano:
“La nostra Regione è ferita da un evento calamitoso distruttivo, ma siamo sicuri che anche questa volta saprà reagire e ricostruire. Esprimiamo cordoglio per la scomparsa della guardia giurata Luigi Albertelli, tragicamente deceduto mentre stava compiendo il suo lavoro e ci uniamo al dolore dei famigliari.
Seguiamo con apprensione le ricerche del papà e del figlio che risultano dispersi da ieri all’alba. Il nostro pensiero va in questo momento anche a tutte quelle persone, a quei lavoratori, a quelle famiglie che in poco tempo si sono viste distruggere gran parte dei loro beni, frutto di anni di fatica.
Le istituzioni locali, la Regione, la Protezione civile, i volontari delle associazioni, sono all’opera per soccorrere e per rispondere alle esigenze delle popolazioni. A tutti loro va il riconoscente ringraziamento del Partito Democratico.
Lo stanziamento della Regione per fronteggiare l’emergenza è una prima importante risposta e la dichiarazione dello stato di calamità naturale deve essere la premessa per avviare in tempi rapidi e certi l’opera di ripristino e ricostruzione.
Vogliamo e dobbiamo portare avanti – in ambito regionale e nazionale – il piano pluriennale di investimenti per la prevenzione dei rischi di dissesto idrogeologico e di manutenzione territoriale dell’Appennino e delle aree interne.
Il PD è al fianco delle popolazioni colpite. Lo siamo con l’impegno dei nostri amministratori in Provincia, nei Comuni, nella Regione, e vogliamo esserlo anche con la concreta solidarietà delle nostre organizzazioni e dei nostri iscritti.
Per questo, abbiamo deciso di promuovere una raccolta fondi che vedrà impegnati in tutta la regione, i nostri iscritti e elettori, i Circoli e le organizzazioni territoriali PD, anche con l’organizzazione di incontri e iniziative per rappresentare la gravità e la drammaticità dell’evento che ha colpito il piacentino. Il ricavato verrà messo a disposizione delle istituzioni locali”.

Per le donazioni:
IBAN: IT76X0623012609000030610219
Conto corrente postale n. 1027129996 intestato a Partito Democratico di Piacenza.
Indicando la causale: “SOTTOSCRIZIONE ALLUVIONE VALNURE E VALTREBBIA

Comacchio: tornano le Giornate Europee del Patrimonio

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Si avvicina il fine settimana dedicato alle “Giornate Europee del patrimonio” ed anche quest’anno l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con Po Delta Tourism, ha accolto con entusiasmo l’appello dell’A.N.C.I., per rendere fruibili i propri tesori museali con speciali scontistiche.

Sabato 19 settembre e domenica 20 settembre la visita alla Casa-Museo “Remo Brindisi” del Lido di Spina, autentico gioiello dell’arte moderna e contemporanea, sarà visitabile con biglietto di ingresso pari ad 1 euro per tutti. Sono inoltre previste , in entrambe le giornate, visite guidate gratuite (alle ore 11 e alle ore 16). Il Museo del carico della Nave Romana (Piazzetta della Pescheria 1 a Comacchio) domenica 20 settembre sarà visitabile con le tariffe consuete (euro 4,50 ed euro 2,50), ma sono previste visite guidate gratuite comprese nella tariffa di ingresso, nei seguenti orari: 10 – 11 – 12 e 15 – 16 – 17.
Le Giornate Europee del Patrimonio si prefiggono il nobile intento di sollevare il velo sugli straordinari tesori artistici, museali e culturali dei quali anche l’Italia è portavoce nel mondo. Entrambe le realtà museali locali meritano un posto d’onore nel calendario delle “Giornate Europee del patrimonio” per la loro ricchezza ed unicità. La Casa Museo “Remo Brindisi” del Lido di Spina (Via Niccolò Pisano, 45) racchiude una delle più prestigiose ed imponenti collezioni d’arte contemporanea, con opere di artisti di fama internazionale. La stessa Casa Museo è un’opera d’arte progettata da Nanda Vigo, definita dai critici come un’astronave bianca in mezzo alla verdeggiante pineta del Lido di Spina. Il Museo del carico della nave romana espone tutte le suppellettili e gli oggetti rinvenuti a bordo della nave romana “Fortuna Maris” (I sec d.C.), portata alla luce nel 1981, durante lavori di dragaggio di un canale a Valle Ponti. La guida mostrerà ai visitatori l’ancora, le centinaia di lingotti di piombo, le anfore, le caligae, i tradizionali calzari del legionari romani e molto altro ancora, spiegando così usi, costumi e tradizioni dell’età augustea, periodo storico floridissimo per i Romani ed anche per questo territorio, attraversato da una miriade di reti commerciali.

Venerdì 18 settembre dalle ore 18,30 in centro storico a Ferrara arriva la Red Night n ° 3

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

E la Red Night si fa in tre: si svolgerà venerdì 18 settembre dalle ore 18:30 la terza edizione di Red Night, l’evento di valorizzazione commerciale che vedrà fino alle 22 oltre una cinquantina di negozi e pubblici esercizi aperti con musica, intrattenimento ed addobi floreali nel cuore del centro storico di Ferrara, coinvolgendo via Bersaglieri del Po, via Canonica, via degli Adelardi e corso Martiri della Libertà.
“Red Night – spiegano Cinzia Pasello con Patrizia Maietti e Sabrina Chiozzi in rappresentanza delle attività promotrici – ha lo scopo di rendere ancora più viva ed ospitale la nostra bella città con iniziative che sappiano coniugare l’intrattenimento per i più giovani, in particolare quest’anno con grande attenzione alla musica, con la possibilità di fare acquisti con opportunità commerciali in un contesto ospitale e divertente, adatto ai giovani quanto alle famiglie”.
Red Night avrà fra i suoi ospiti il noto musicista ed intrattenitore Andrea Poltronieri con DJ Eddy. Al loro fianco saranno inoltre DJ Bax by the Voice Group e Ricky Pasquali.
L’iniziativa che ha il patrocino del Comune di Ferrara vede il sostegno logistico ed organizzativo di Ascom Ferrara “Prosegue – sottolinea Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio – il filo…rosso delle iniziative di promovalorizzazione del centro con due eventi in autunno. E con una chicca importante: a marzo per la prima volta verrà realizzato a Ferrara lo Sbaracco che, promosso da Ascom in tutta la provincia, approda anche in città con un grande evento dopo la chiusura dei saldi invernali. Sosteniamo in definitiva – prosegue – il ruolo dei negozi dei vicinato sia sociale che economico. In particolare riaffermiamo la nostra battaglia a difesa dei prodotti originali, e della centralità e del pregio del made in Italy rispetto ai contraffatti”.
Dal canto suo l’assessore al Commercio Roberto Serra ha espresso tutto il suo plauso per Red Night spiegando:”Anche quest’anno avremo la Red Night ad animare e a colorare il nostro centro storico. Un’iniziativa di Ascom che coinvolge a 360 gradi i commercianti, un’iniziativa che da un buon motivo in più alla cittadinanza per affollare le vie dello shopping”
Venerdì alle 18,30 un brindisi inaugurale in via Bersaglieri del Po con una rappresentanza della SPAL confermerà peraltro il forte legame tra la città e la squadra, e nell’occasione le attività che hanno aderito all’evento saranno omaggiate di una bottiglia di Rosé Mattarelli per festeggiare a loro volta con i rispettivi clienti. Ed ovviamente a tutti quanti interverranno alla serata di shopping e musica è richiesto di indossare un capo, un accessorio, di colore ovviamente rosso.

Lista attività aderenti:

VIA CANONICA: CALZEDONIA, DEBUTTO, FALCONERI, FELLONI DAL 1946, FELLONI STUDIO, INCANTO GIOIELLERIA, INTIMISSIMI, KAOS, LA TERRA DELL’ORSO, PASELLO, TEZENIS, TIGER, VIA CANONICA 5

VIA BERSAGLIERI DEL PO: ANSALONI, ANTICO CAFE’, AREA CASA, BOTTEGA DELL’ ORAFO, CAFFETTERIA BERSAGLIERI, CAFFE’ DEL CORSO, CIAO BAR, DEFILE’, DESIDERIA, FELLONI DONNA, F.L.O.W, KOSS SHOES, LA BOTTEGA DEL PANE, LA LENTE, LA PERGAMENA D’ ORO GIOIELLI, MASSIMO REBECCHI, META’, MIRELL, NEWTON, PRIMO PIANO, PRIVACY, RIFLESSI, SILVESTRI E TADDEI, SMARTPHONEMANIA, STEFANEL

VIA DEGLI ADELARDI: FELLONI W, TWIGGY, SMART COPY, F.L.O.W

CORSO MARTIRI DELLA LIBERTA’: BIRRERIA GIORI, CAFFE’ DIVINO, CENTRO STORICO, CLARKS, FARMACIA PERELLI, KOME’, LEON D’ORO, SCHIAPPELLI, SEGNALI DI FUMO, UNITED COLORS OF BENETTON, VACCARI, 012 COLORS BENETTON – SISLEY YOUNG.
In allegato foto odierna conferenza Red Night all’Antico Caffè

La mostra ‘Alamy & Photocrowd’, di Londra, ospiterà una foto del fotografo ferrarese Alessandro Passerini

da: Staff Premio Cascella

Passerini vola a Londra

A pochi giorni dalla pubblicazione dei cataloghi dei progetti ‘2Mila13’ e ‘Band of Brothers’, il ferrarese Alessandro Passerini sarà in esposizione con la foto ‘Epona’ in una collettiva fotografica organizzata da Alamy in collaborazione con Photocrowd e il rinomato Digital Camera Magazine, che pubblica in diverse nazioni compresa l’Italia. La mostra avrà titolo “Photocrowd & Alamy Exhibition”,
e inaugurerà giovedì 17 Settembre 2015, alle 19:30 fino alle 23:00 presso ThePrintSpace Gallery, in quel di Londra. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 27 settembre.

19 settembre: inaugurazione mostra “Linee curve, dalla natura al design”

da: organizzatori

Suggestioni dal Nord Europa.
INAUGURAZIONE 19 SETTEMBRE 2015
Ore 18.30 Torri dell’Acqua

Il design scandinavo ha sempre espresso un rapporto forte e profondo con la natura, derivante dalla potenza estrema dei fenomeni naturali, che da sempre hanno caratterizzato e isolato quei luoghi, modellando condizioni di vita, usanze, religioni, arte, musica e letteratura.
In questo contesto il design si è sviluppato per soddisfare le necessità e i bisogni dell’uomo, in continuo dialogo con l’ambiente, con un forte senso estetico e una particolare sensibilità verso i materiali, dal legno al vetro, all’acciaio e anche alla plastica, in tempi più recenti.
Gli oggetti esposti in questa mostra vogliono ispirare suggestioni, invitano a seguire il filo delicato e dall’andamento sinuoso che collega le creazioni dei maestri che hanno fatto la storia del design del Nord, a partire dai più noti come Alvar Aalto, Arne Jacobsen, ad altri meno citati ma tutti fondamentali nell’esprimere, pure in situazioni e momenti molto diversi tra loro, la radice comune di quel senso della natura che approda al confine della produzione artistica e ne diventa parte.
La mostra si svolge su un percorso tracciato da forme e luci, pezzi d’arredo, oggetti e lampade, per scoprire l’anima del Nord che ancora resiste, oltre la globalizzazione e al di là di mode o tendenze, e che possiamo sentire molto vicina, pur essendo lontano geograficamente, perché il suo costante richiamo alla natura e all’estetica che la governa vede in fondo riflesse anche le nostre radici.
(Claudia Cocchi, presidente della Fondazione Giorgio Cocchi e direttore artistico della mostra)
Apertura mostra: fino al 31 ottobre, martedì ore 10-12; giovedì, sabato e domenica ore 16-19.
L’esposizione sarà inserita negli eventi delle Giornate Europee del Patrimonio, della Giornata del Contemporaneo di AMACI, della Bologna Design Week e della Notte ai Musei del Comune di Budrio.

Faenza (RA), 26 settembre 2015: presentazione del volume “Il vetro di pietra”, atti del convegno internazionale del 2013 dedicato al lapis specularis

da: ufficio stampa SBArcheo

Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna, Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna, Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola.
sabato 26 settembre 2015, ore 16.30; Museo Civico di Scienze Naturali, via Medaglie d’Oro n. 51 a Faenza (RA) Il vetro di pietra. Il lapis specularis nel mondo romano dall’estrazione all’uso.
Presentazione del volume a cura di Chiara Guarnieri.

Intervengono:
Massimo Ercolani (Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna)
Armando Menichelli (Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza)
Stefano Margutti (Saint-Gobain PPC Italia S.p.A.)
Massimo Isola (Comune di Faenza)
Massimiliano Costa (Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola)
Luigi Malnati (Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna)
Chiara Guarnieri (Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna)
Sono presenti gli autori

Diafano come il ghiaccio, trasparente come l’aria, lapis duritia marmoris, candidus atque translucens, per citare la Naturalis Historia di Plinio, il lapis specularis è un minerale affascinante. Derivato del gesso, si sfoglia in strati abbastanza sottili da far passare la luce ed è stato ampiamente usato dai Romani soprattutto come vetro per finestre.
Tra le varie miniere di lapis del mondo antico, Plinio cita anche quelle situate poco lontano da Bologna, recentemente identificate nell’area della Vena del Gesso Romagnola, vicino a Brisighella (RA). Qui è stata individuata la cosiddetta “Grotta della Lucerna”, una cavità naturale che fu oggetto in età romana di estrazione del lapis, e a poca distanza, in località Ca`Carnè, un piccolo edificio del I sec.d.C. funzionale alla vicina cava di lapis specularis.
A questo straordinario minerale è stato dedicato il convegno internazionale “Il vetro di pietra. Il lapis specularis nel mondo romano dall’estrazione all’uso” (Faenza, 26-27 settembre 2013) di cui questo volume pubblica gli atti.

Lega Amatoriale Baseball, Ferrara in semifinale contro Badia Polesine

da: Ferrara Baseball

Durante lo scorso fine settimana si è giocato il girone “Pedemontano”, secondo girone preliminare delle fasi finali del campionato LAB, Lega Amatoriale Baseball 2015. Le due classificate del primo girone preliminare, Ferrara Baseball, reduce dalla doppia vittoria nel proprio girone “Euganeo”, ed il Padova 88, secondo classificato, sono rimaste a guardare in attesa di capire gli accoppiamenti della final four finale.
Nel girone “Pedemontano” si sono scontrate i Drunk Balls Badia Polesine, i Blu Barbers Ponzano, i Sharks Conegliano e i Bandits di San Biagio. Si sono qualificate per la final four LAB i Drunks Ball Badia Polesine, teste di serie con due vittorie, e Blu Barbers Ponzano, secondo posto con una vittoria. Ecco tutti i risultati: Sharks Conegliano – Drunks Ball Badia Polesine 6-8; Blu Barbers Ponzano – Bandits di San Biagio 2-7; Bandits di San Biagio – Drunks Ball Badia Polesine 0-6; Sharks Conegliano – Blu Barbers Ponzano 2-5.
Per quanto riguarda gli accoppiamenti nella final four, che verrà giocata nel campo neutro di Conegliano domenica 20, verrà adottato il sistema “Page sistem”. Il sistema prevede che le due teste di serie dei due gironi preliminari, rispettivamente Ferrara e Badia Polesine si scontrino nella prima semifinale: i vincenti accedono direttamente alla Finale 2015, mentre i perdenti affronteranno, nella finale preliminare, i vincenti della seconda semifinale giocata dai due teams arrivati secondi nei due gironi preliminari, il Padova 88 ed i Blu Barbers Ponzano. Il vincitore della finale preliminare sarà la seconda formazione ad accedere alla finale.

Il programma completo
Ore 10.00 1° Semifinale: Blu Barbers Ponzano -Padova 88;
Ore 12.00 2° Semifinale: Ferrara- Drunk Balls Badia Polesine;
Ore 14.00 Finale preliminare W1 vs L2;
Ore 16.30 Finale W2 vs W3.

Copparo: Giuseppe Verdi e “L’apoteosi del melodramma”

da: Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Anteprima Settembre Copparese. E un’intera stagione Verdiana per il De Micheli

Nell’ambito di una ricchissima programmazione non manca l’attenzione al grande compositore bussetano Giuseppe Verdi.
A lui è dedicato il Concorso Lirico Internazionale città di Ferrara che si terrà dal 21 al 23 gennaio 2016 a cui avrà seguito l’opera “La Traviata” il 4 marzo 2016.
Sempre al Grande Maestro è dedicato il concerto di giovedì 17 settembre alle ore 21 come anteprima del 68° Settembre Copparese e a favore dell’associazionismo che in questa cittadina è quantomai attivo e presente.
Sul palcoscenico si alterneranno giovani promesse della lirica provenienti da tutta Europa e interpreteranno alcune tra le più celebri romanze del repertorio verdiano : Alfiya Galiakberova, Teresa Falbo, Grazia Prezioso, Samantha Sapienza, Laura Vasta, Nastascia Pedriali, Isabelle Ange, Anastasia Nemtinova, Francesca Zappaterra, Angela Alessandra Notarnicola, Filippo Filipov, Fulvio Fonzi saranno accompagnate dal Maestro Mauro Perissinotto.
Condurrà la serata Maria Cristina Osti.

9^ tappa del Campionato Italiano di FootGolf AIFG

da: ufficio stampa AIFG

Domenica 27 settembre 2015 il FootGolf sbarca in Abruzzo. Nell’ondulato percorso del San Donato Golf & Resort di Santi (AQ) si disputerà la nona tappa del Campionato Italiano di FootGolf per la stagione 2015 della AIFG – Associazione Italiana FootGolf (www.footgolf.it).

Dopo la disputa delle gare del Campionato Interregionale Centro Sud, lo splendido impianto abruzzese ospiterà i footgolfisti provenienti da tutta Italia: sono già più di 100 gli iscritti alla gara, e mancano ancora diversi giorni prima della chiusura delle iscrizioni.
Il Campionato Italiano è sempre più avvincente e ogni tappa regala una sorpresa: infatti le 8 tappe finora disputate hanno visto vincere sempre un giocatore diverso, segno dell’ottimo livello raggiunto dal FootGolf in Italia. Inoltre il fatto che tramite la classifica finale del campionato ed il ranking AIFG ci si può qualificare alla 2^ World Cup di FootGolf che si disputerà in Argentina nei primi giorni di gennaio 2016, stimola i giocatori a dare il meglio in ogni gara.
Attualmente in testa alla classifica assoluta c’è Ivan Camerin (FootGolf Treviso), seguito da Marco Caverzan (FootGolf Treviso) e dal campione italiano di FootGolf 2014, ovvero Marco Trentin (FootGolf Treviso), mentre quarto classificato è Marco Caricato (Salento FootGolf Team). Nella classifica a squadre comanda la corazzata FootGolf Treviso, seguita da FootGolf Treviso 2 e da Roma FootGolf; al quarto posto FootGolf Brianza e al quinto Sorrento FootGolf. Nella classifica femminile in testa c’è Lara Nasci (FootGolf Ferrara), mentre al comando degli Over 45 c’è Spader Gianpietro (FootGolf Treviso 2). Nella categoria Juniores comanda Gabriele Rosito e nella categoria Giovanissimi Mirko Piani, entrambi appartenenti alla S.S. Lazio FootGolf.
La nona tappa del Campionato individuale e a squadre si giocherà in modalità stroke play sul percorso a 18 buche da FootGolf PAR 72. Sabato 26 settembre ci sarà la possibilità di effettuare la prova campo dalle ore 14 alle 19; poi domenica 27 inizio gara alle 10.30 con partenze dalla buca 1. Al torneo potranno partecipare diverse categorie di giocatori. Tali categorie sono le seguenti:

· Assoluti maschile e femminile, tutti gli iscritti alla AIFG nati prima del 01/01/2003;
· Juniores maschile, tutti gli iscritti alla AIFG nati dal 01/01/1995 al 31/12/1998
· Giovanissimi maschile, tutti gli iscritti alla AIFG nati dal 01/01/1999 al 31/12/2002;
· Over 45 maschile, tutti gli iscritti alla AIFG nati prima del 01/01/1970;
· Squadre, tutti gli iscritti alla AIFG nati prima del 01/01/2003 e che siano organizzati in squadre.

La chiusura delle iscrizioni è venerdì 25 settembre. Al termine del torneo saranno premiati 1°, 2° e 3° classificato assoluto, 1° classificato categoria Oro, 1° classificato categoria Argento e 1° classificato categoria Bronzo, la migliore squadra, 1° classificata femminile, 1° classificato Juniores, 1° classificato Giovanissimi e 1° classificato Over 45. Numerosi sono i premi speciali tipo Hole in One, Longest Tee Shot e Best Approach. La gara è valida per il Campionato Individuale AIFG, per il Campionato a Squadre AIFG e per il Ranking AIFG.
Il FootGolf è un nuovo sport, che unisce l’eleganza del golf alla popolarità del calcio. Scopo del gioco è mandare il proprio pallone in buca con il solo ausilio dei piedi. Le regole di base sono le stesse del golf, ma la pallina quindi è sostituita da un pallone da calcio regolamentare (formato standard 5) e le buche hanno un diametro di circa 50 cm.
L’Associazione Italiana FootGolf, fondata ad aprile 2012 e ufficialmente riconosciuta come membro esclusivo in Italia della Federation for International FootGolf (www.footgolf.it), che ad oggi conta 28 paesi membri tra America, Africa, Europa ed Asia.

Per i cittadini del Ferrarese le nuove app di Poste Italiane che trasformano smarthphone e tablet in uffici postali mobili e strumenti di informazione

da: Poste Italiane, ufficio Comunicazione Territoriale Emilia-Romagna e Marche

E’ possibile monitorare una spedizione, cercare uffici postali, atm e cassette di impostazione più vicini, pagare bollettini, inviare raccomandate e telegrammi ed effettuare bonifici e pagamenti.

Un’azienda sempre più tecnologica e vicina alle esigenze dei clienti. Due nuove App Ufficio Postale e BancoPosta, strumenti sempre più efficienti e completi sia dal punto di vista informativo sia da quello dispositivo, a disposizione anche dei cittadini della provincia di Ferrara.
La prima permette di monitorare una spedizione tracciata (ad esempio raccomandate, assicurate, pacchi), di ricercare e localizzare sulla mappa gli uffici postali, i 54 Atm Postamat e le 314 cassette di impostazione presenti nel territorio del Ferrarese. Si possono inoltre pagare i bollettini bianchi e premarcati e inviare telegrammi, raccomandate e posta prioritaria (previa registrazione al sito www.poste.it).
L’App BancoPosta consente di gestire il conto e le carte Postepay in mobilità. E’ possibile pagare bollettini, inviare denaro tramite bonifico, postagiro e MoneyGram, ricaricare la Postepay ed effettuare miniricariche. È necessario essere titolari di una Postepay o di un conto BancoPosta o BancoPosta click, essere registrati sul sito www.poste.it e, se correntisti, possedere un lettore BancoPosta (dispositivo elettronico in grado di leggere il chip della carta).
Le App sono scaricabili gratuitamente da Google Play Store e Apple Store con le SIM di tutti gli operatori mobili.
Il percorso di digitalizzazione di Poste Italiane tocca dunque un’altra tappa importante dopo la presentazione del Manifesto Digitale e il lancio del WiFi negli Uffici Postali.

IMMAGINARIO
Arte con tutti.
La foto del giorno…

Si chiama Sofia Sita ed è una giovane street artist ferrarese. La sua aspirazione è fare arte sociale, realizzare opere che nascano dall’incontro con le persone. Ha partecipato a diversi progetti tra cui questo che vediamo nell’immagine: una serie di teli di plastica realizzati con alcune detenute del carcere di Bollate, affissi alle mura esterne del carcere stesso per tutta la durata dell’Expo [vedi il progetto].

Sta lavorando ad un nuovo progetto che prevede l’intervento di tre street artists (Sofia Sita, Bibbito e Giambattista Leoni) con l’aiuto di alcuni bambini della parrocchia di San Giuseppe Cottolengo di Bologna per la realizzazione di un’opera esterna lungo il muro del campo da calcio della parrocchia. Il muro sarà realizzato nelle giornate del 19 e 20 settembre in occasione della festa della parrocchia e ci saranno anche alcuni workshop di pittura per bambini organizzati da Bolognastreetart e LaPupa [vedi].

G.O.L. : Interpellanza “Bagni pubblici Casa della Salute”

da: organizzatori

Al Signor Sindaco del Comune di Ferrara.
INTERPELLANZA: bagni pubblici Casa della Salute.

PREMESSO
Che, come dimostrano le foto allegate scattate alle 9,30 del mattino, i bagni presenti nella cittadella San Rocco – ex Ospedale S. Anna di Ferrara posti di fianco al poliambulatorio nella Casa della Salute, sono in condizioni pietose, in particolare alcuni utenti hanno segnalato come, nonostante le buone condizioni atmosferiche, il pavimento fosse estremamente scivoloso, in quanto bagnato (cfr. foto a lato), detta circostanza unita all’assenza della catenella per attivare l’allarme costituisce un rilevante rischio per gli utenti, nello stesso luogo, a parte la sporgenze del termosifone arrugginito, manca un gancio a cui appendere borsa, giacca, o un bastone che può aiutare per gli spostamenti chi ha ridotte capacità di muoversi autonomamente.

ALLARMATO
Anche senza pensare ai batteri che funestano le strutture sanitarie, dai potenziali danni che potrebbe creare la precaria situazionedi igiene e sicurezza, il sottoscritto INTERPELLA il sig. Sindaco per sapere:
Se ritenga opportuno attivarsi al fine di informare le autorità competenti per porre rimedio all’antigienica situazione dei bagni pubblici (poliambulatorio e area prenotazioni) segnalata presso la Casa della Salute, ex S. Anna di Ferrara in quanto non è nemmeno presente o perlomeno visibile, l’obbligatoria tabella dove sono previsti e registrati i passaggi del servizio di pulizia, che nel caso ne esista uno è chiaramente di scarsa qualità.

Si prega la S.V. di fornire risposta scritta.
Con Osservanza.

Il Presidente del Gruppo Consiliare
G.O.L. Giustizia Onore Libertà

ACCORDI
America.
Il brano di oggi…

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Il “Boss” Bruce Springsteen

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Bruce Springsteen – Born in the USA

Veniva firmata a Philadelphia, 227 anni fa, la Costituzione degli Stati Uniti d’America. Trentanove furono i firmatari “Padri fondatori” di quella che tutt’ora è legge suprema negli USA, considerata una delle più raffinate, complete e moderne costituzioni e fonte d’ispirazione per molte altre sorte successivamente.

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