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Giorno: 29 Ottobre 2015

Ritorna sabato prossimo al Boldini il film di Amy Berg “Janis” sulla vita dell’icona rock Janis Joplin

da: alice Bolognesi

A partire da sabato 31 ottobre, oltre alle due proiezioni serali, il cinema Boldini aggiungerà una proiezione alle ore 18.00 proponendo al pubblico prime visioni, repliche delle rassegne settimanali e proiezioni speciali.
Ad inaugurare l’appuntamento del sabato il film dedicato all’icona rock Janis Joplin “Janis”.
La regista candidata all’Oscar Amy Berg spoglia la cantante della sua immagine pubblica e rivela la donna dolce, fiduciosa, sensibile ma forte che si celava dietro la leggenda. Dall’infanzia ai primi passi nel mondo della musica, fino ad arrivare a calcare le scene di Monterey Pop, Woodstock e dei più grandi palcoscenici del mondo, in un turbinio di relazioni sentimentali tormentate e di dipendenze, la vita di Janis arriva per la prima volta sul grande schermo. A condurci in questo viaggio, le parole di Janis stessa, raccolte nelle lettere dolorosamente intime che la cantante scrisse negli anni a genitori, amici e parenti, lette per l’occasione dalla voce roca della cantautrice Cat Power.
Per informazioni – www.cinemaboldini.it

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Venerdì 6 novembre alla Biblioteca Ariostea di Ferrara incontro sul tema “Italiani brava gente, rileggere il carattere degli italiani”

da: Istituto Gramsci Ferrara

Venerdì 6 novembre alle ore 17 presso la Biblioteca Ariostea di Ferrara il ciclo di incontri “Italiani brava gente, rileggere i caratteri degli italiani”. Argomento della conversazione storico-letteraria è lo scrittore morto suicida nel 1973 Guido Morselli e il suo “Il comunista”. Dialogano tra loro Andrea Baravelli , docente di storia contemporanea, e Manuela Paltrinieri.

Biosociale.it, piccole aziende agricole e cooperative sociali del ferrarese avviano progetto di filiera di prodotti biologici da agricoltura sociale

da: Antonella Succi Cimentini

Il cibo vivo di BioSociale.it

Piccoli produttori agricoli ferraresi e cooperative sociali hanno dato vita al progetto di Filera Corta BioSociale!
Con la nuova tecnologia e_commerce a disposizione, aumenta la possibilità di vendita per i produttori ferraresi, orgogliosi dei loro prodotti biologici autentici e genuini che sorprende il consumatore non abituato ai sapori squisiti di un tempo.
Il relativo portale web, biosociale.it di agricoltura sociale della provincia di Ferrara mette a disposizione della cittadinanza la produzione locale agroalimentare biologica ad un prezzo giusto, equo-solidale. La tracciabilità di ogni prodotto è garantita, in assoluta trasparenza il consumatore è informato su come viene coltivato e lavorato il cibo che mangia, per una maggiore consapevolezza.
Il progetto di BioSociale é a favore di una rete di economia ecologica e solidale che riconosce nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività, fatto di difesa della salute, di tutela ambientale, di qualità della vita e di valorizzazione della persona.
In modo particolare il progetto promuove il valore sociale dell’agricoltura come strumento di contrasto alla importante crisi presente nel territorio ferrarese, con una rete di piccoli e nuovi coltivatori, aziende ed enti locali.
Al momento le aziende coinvolte sono piccole realtà agricole virtuose e cooperative sociali del nostro territorio, impegnate nello sviluppo locale con l’agricoltura sociale che prevede in azienda l’inserimento sostanziale e continuato di servizi, rivolti alla creazione di posti di lavoro per l’integrazione di persone svantaggiate a rischio di esclusione sociale.
BioSociale si propone come una risposta concreta alla richiesta sempre più pressante della comunità in fatto di sicurezza alimentare, offrendo ogni settimana verdura, frutta e cereali biologici della campagna ferrarese, avvalendosi di aziende patner, sopratutto realtà sociali impegnate nel nostro paese, per trasformati e altri prodotti come gli agrumi.
Nel rispetto di principi ecologici, la distribuzione presso il domicilio in città per chi la richiede, avviene con la bici, ad onorare “Ferrara la città delle biciclette”, ma le consegne settimanali si realizzano anche nel territorio della provincia, presso punti ritiro nei comuni di Codigoro, Comacchio, Fiscaglia e Mesola.
Venerdi 30 e sabato 31 ottobre le prime uscite.
La sede operativa e amministrativa “Campo Resilia” è a Malborghetto di Boara nei pressi della Fondazione Navarra, con il primo punto ritiro per i ferraresi, in attesa di una seconda postazione più centrale in città.
Biosociale.it è orientato a famiglie, imprese, ristoranti, ed enti pubblici, tra cui i comuni che possono collaborare mettendo a disposizione terreni agricoli incolti, per dare opportunità di lavoro a giovani e persone con svantaggio del loro paese, mentre la Filiera Corta BioSociale li aiuta a diventare nuovi agricoltori e realizza concreti inserimenti lavorativi sostenibili.
Un’ intenso lavoro di valorizzazione umana unisce tutti gli attori di questo progetto, teso a dare all’agricoltura ecologica e sostenibile, l’attenzione e la dignità che merita.
Il progetto è aperto a collaborazioni con altri piccoli produttori ferraresi, cooperative sociali o enti pubblici interessati, info@biosociale.it

Conferenza stampa congiunta Comune di Comacchio e Cadf sugli interventi agli impianti fognari nel quartiere San Pietro e zone limitrofe

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

A Comacchio si punta alla sicurezza idraulica. Con una conferenza stampa svoltasi questa mattina presso la Sede Comunale, il Comune e Cadf hanno relazionato sugli interventi appena terminati sugli impianti fognari di Via Marina e quartiere San Pietro al fine di aumentarne la capacità di sollevamento delle acque. “In particolare per l’impianto di Via Marina, l’intervento ha previsto: la sostituzione di tutte le tubazioni di supporto e mandata elettropompe, l’installazione di una nuova elettropompa da 700 l/s e la manutenzione straordinaria sulle altre due per riportarle alle condizioni di efficienza originaria di 700 l/s – a spiegarlo è l’ingegnere del Cadf Carlo Bariani, dirigente del Settore Tecnico – È stato inoltre realizzato un sistema di by-pass automatico sulla condotta di mandata al depuratore che permette, in caso di afflussi notevoli, di scaricare le acque piovane direttamente nel Canale Navigabile, utilizzando le pompe destinate al sollevamento delle acque nere al depuratore che permette di smaltire un’ulteriore portata di circa 480 l/s”.
“Per quanto riguarda, invece, l’impianto di Via Spina, quartiere San Pietro – ha continuato l’ingegnere – gli interventi hanno interessato la sostituzione delle tubazioni di supporto e mandata elettropompe e successivamente l’installazione di una nuova elettropompa da 700 l/s. Come seconda elettropompa è stata utilizzata una macchina, con le stesse caratteristiche della nuova, completamente revisionata proveniente dall’impianto di Via Marina. Ora l’impianto rispetto al progetto originario è in grado di sollevare una portata di 1.400 l/s, circa un 40% in più rispetto al vecchio impianto al massimo dell’efficienza”.
“Tutti i lavori – ha concluso Bariani – sono stati realizzati mantenendo in funzione gli impianti e procedendo con fasi in successione. Gestiamo il sistema ormai dal 2005 e da allora gli interventi sono stati tanti. In questo caso particolare abbiamo effettuato un’analisi approfondita, effettuando anche simulazioni di piogge, prima di procedere”.
Soddisfatti il Vice Sindaco Denis Fantinuoli e l’Assessore ai Lavori Pubblici Stefano Parmiani. “L’amministrazione ha fatto un importante sforzo economico per poter raggiungere questi risultati – ha spiegato quest’ultimo – il territorio di Comacchio ha evidentemente le sue criticità dovute al rapporto duale con l’acqua, da un lato risorsa, dall’altro qualcosa da cui difendersi. Siamo soddisfatti anche perché tutti questi interventi, volti a fronteggiare eventi atmosferici sempre più imprevedibili, sono stati effettuati dopo aver sentito la collettività attraverso incontri pubblici, come quello avvenuto qualche mese fa con i cittadini del quartiere Raibosolina”.
“Questi lavori sulla rete fognaria – ha poi concluso Fantinuoli – fanno parte di tutta una serie di interventi di sicurezza idraulica che per il Comune di Comacchio sono fondamentali, sia per garantire la sicurezza dei cittadini, sia per la vocazione turistica che il nostro territorio ha. A breve, infatti, si interverrà anche sui Lidi Nord. Il progetto è già in fase avanzata e compatibilmente con i tempi burocratici, auspichiamo che i lavori possano iniziare tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2016”.

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Imprese: tra luglio e settembre si riduce il saldo positivo del trimestre (+11)

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Ancora in sofferenza artigiani e piccole imprese

Saldo ancora positivo, ma molto contenuto nel terzo trimestre 2015: meno di una dozzina di imprese in più nei tre mesi estivi, il valore più basso degli ultimi 13 anni, determinato soprattutto dalla diminuzione delle aperture, di poco superiori al minimo storico toccato nello stesso trimestre dello scorso anno, a fronte di un numero di chiusure in leggero aumento, ma ancora decisamente sui livelli medi del periodo. Nota positiva, il calo dei fallimenti nei primi nove mesi dell’anno.
Questi alcuni dei dati salienti sulla nati-mortalità delle imprese ferraresi fotografati dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio.
Il saldo, dunque, fra le imprese nate e cessate tra luglio e settembre ammonta a +11 unità, frutto di 381 iscrizioni e 370 cessazioni. Rispetto al 30 settembre dello scorso anno, sono 148 le imprese registrate in meno. Il sistema delle imprese ferraresi raggiunge così una dimensione pari a 36.517 unità. Il tasso di crescita del periodo (+0,03%) è il risultato del più basso volume di iscrizioni rilevate nel terzo trimestre dell’anno dal 2003 e del contenuto volume delle chiusure.
Segnali confortanti sul fronte dei fallimenti. Nel III trimestre, le imprese che hanno portato i libri in tribunale sono state 10, che aggiunte a quelle rilevate nel primo semestre, portano ad un totale complessivo dal primo gennaio 2015 di 42. Rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente, si registra così un calo di dieci unità. Nello stesso periodo diminuiscono anche i concordati.
Persiste il segno meno sul fronte artigiano, dove, per il quarto anno consecutivo, nel III trimestre si rileva un saldo negativo tra aperture e chiusure, frutto soprattutto della riduzione di iscrizioni di nuove imprese (record negativo del periodo e 7 unità in meno rispetto a quelle, registrate nello stesso periodo del 2014). A fronte di questa caduta di vitalità, un livello di chiusure vicino a quanto registrato lo scorso anno (appena 10 in meno nel confronto) non ha permesso di risalire la china e ha mantenuto il saldo in territorio negativo (-38 unità). A incidere maggiormente sulla nuova flessione del comparto artigiano sono stati ancora una volta i bilanci negativi delle costruzioni (-12 imprese), delle attività manifatturiere (-16) e del settore trasporti e magazzinaggio (-6).
Il quadro generale:
L’immagine che si ricava dalla lettura della dinamica dei terzi trimestri dell’ultimo decennio, è quella di un sistema imprenditoriale che, in termini di vitalità anagrafica, fatica a rientrare verso i numeri degli anni ante-crisi. Se le cessazioni fanno segnare un risultato nella media degli ultimi dodici anni, le iscrizioni a stento riprendono quota e segnano il secondo risultato meno brillante della serie (le 381 iscritte di luglio-settembre rappresentano un risultato migliore solo a quello raggiunto nello stesso periodo del 2014). Ciò detto, il saldo realizzato nel terzo trimestre di quest’anno si colloca all’ultimo posto del periodo. L’analisi cumulativa dei primi nove mesi dell’anno, pur risentendo del trend positivo ridotto registrato nel terzo trimestre 2015, rileva un saldo negativo meno grave rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie al recupero delle iscrizioni avvenuto nel corso dei mesi primaverili: tra gennaio e settembre il saldo tra aperture e cessazioni è stato di -19 unità contro le -52 del 2014.
Le dinamiche territoriali:
I risultati per Ferrara sono quindi in lieve peggioramento rispetto allo stesso trimestre dello scorso, ma soprattutto in controtendenza con quanto registrato a livello nazionale e regionale, ambiti dove migliorano leggermente i tassi di crescita rispetto al 2014, senza però raggiungere valori significativamente elevati. L’attuale 0,33% dell’Italia è ancora lontano dallo 0,49% registrato solo cinque anni fa.
Per quanto riguarda invece l’artigianato, il settore ferrarese ha praticamente confermato il trend dell’anno precedente, con una contrazione relativa più consistente rispetto ai valori di Emilia-Romagna e Italia, ambiti dove gli indicatori hanno però subito un lieve peggioramento.
Le dinamiche settoriali:
Pochi settori fanno registrare nel terzo trimestre del 2015 una variazione positiva dello stock di imprese; si tratta di comparti del terziario dove gli incrementi maggiori in termini assoluti si registrano per le Altre attività di servizi (+13), le Attività immobiliari (+12) e il Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+7). In termini relativi, le attività più dinamiche appaiono quelle di Fornitura di energia (+1,6% nel trimestre) e Sanità e assistenza sociale (+1,1%). I settori con un elevato numero di cessazioni come l’agricoltura, silvicoltura, pesca (-12 unità), le Attività artistiche, sportive, di intrattenimento (-21), le Attività professionali, scientifiche e tecniche (-16) e le costruzioni (-7), ma soprattutto il trasporto e magazzinaggio (-98) hanno visto in questo trimestre ridursi la propria consistenza rispetto al trimestre precedente.
Con riferimento all’universo delle sole imprese artigiane, tutto il saldo negativo è spiegato dalle contrazioni di soli tre settori: Costruzioni (-12 unità in tre mesi), Attività manifatturiere (-16) e Trasporti e magazzinaggio (-6). Fanno invece segnare una crescita il Noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+3 imprese in più) e il settore delle Altre attività di servizi.
Le forme giuridiche:
Come succede con regolare continuità da molti anni, le Società di capitale hanno fatto registrare il più alto tasso di crescita (0,69%). Questa dinamica, sostenuta e continua, è originata dal fatto che la vita media delle Società è più elevata e, soprattutto per questo, alla forte natalità si accompagna, mediamente, una più bassa mortalità. In particolare nel terzo trimestre del 2015 sono nate 68 Società di capitale (pari al 18% di tutte le nuove iscrizioni), mentre ne sono cessate solo 27 (pari al 7,3% di tutte le cessazioni). I due diversi andamenti, tra nascita e morte, spiega il preponderante contributo delle Società di capitale al saldo del trimestre da poco concluso, condizionato soprattutto dalla progressiva perdita di tenuta delle Imprese Individuali. Nel terzo trimestre del 2015 hanno infatti rappresentato l’80% al numero di cessazioni, contribuendo per il 70% alle iscrizioni complessive e registrando così un tasso di crescita pari al -0,13%, indicatore che nel corrispondente trimestre del 2014 era stato invece positivo.
I fallimenti:
Nel terzo trimestre del 2015 i segnali positivi rilevati nei primi sei mesi del 2015 non sono stati confermati: tra luglio e settembre si contano infatti 11 nuove aperture di procedure fallimentari, 7 in più rispetto all’analogo trimestre del 2014, ma il valore complessivo dall’inizio dell’anno (indicatore che meglio rappresenta il reale andamento del fenomeno) registra comunque un calo del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, infatti dalle 52 aperture avvenute nel 2014 si passa ad un più contenuto numero di 42. Minore anche il ricorso ai concordati preventivi (-50%), crollati dopo le modifiche legislative che hanno introdotto la possibilità per i tribunali di monitorare la condotta di chi apre un concordato con riserva. Tutti i settori nei primi tre trimestri dell’anno registrano cali, più sostenuti tra le attività ricettive che rispetto al 2014 presentano un calo del -40%, mentre il maggior numero di nuovi fallimenti si rilevano tra le attività manifatturiere (11), il commercio (9) e le costruzioni (7).

Sabato 31 ottobre al Jazz Club Ferrara, in collaborazione con Bologna Jazz Festival, è di scena il quartetto di un gigante del jazz: Gary Bartz

da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 31 ottobre sarà il quartetto del sassofonista Gary Bartz, protagonista della scena jazzistica newyorchese sin dalla fine degli anni ‘60, ad inaugurare il primo appuntamento di stagione in collaborazione con Bologna Jazz Festival. Completano la formazione Barney McAll al pianoforte, James King al contrabbasso e Greg Bandy alla batteria.

A sole due settimane dal taglio del nastro della XVII stagione di Ferrara in Jazz con una star della tromba come Wallace Roney, sabato 31 ottobre (ore 21.30), ad inaugurare il primo appuntamento di stagione in collaborazione con Bologna Jazz Festival, sarà il quartetto di un altro gigante del jazz internazionale, il sassofonista Gary Bartz.
In circa sessant’anni di carriera, Bartz ha vissuto da protagonista la scena del jazz newyorchese militando nei gruppi di coloro che hanno scritto ampi capitoli di storia della musica afroamericana.
Con il padre proprietario di un jazz club, il piccolo Gary è cresciuto praticamente a “pane e musica”. Da Baltimora si è trasferito ben presto nella Grande Mela (1958) per proseguire gli studi alla Julliard School of Music, iniziando a bazzicare nei vari club in aiuto di artisti e gestori per aggiudicarsi un posto ai concerti.
Appena ventenne, lo troviamo scorrazzare per la città nei gruppi di Max Roach e Abbey Lincoln. Un trampolino di lancio che lo pone in breve tra i giovani sassofonisti più promettenti.
Il successivo ingresso nei Jazz Messenger di Art Blakey risale agli anni ’60, quando Bartz coglie un’occasione offertagli su un piatto d’argento. Il padre aveva assoldato nel suo club gli stessi Messenger quando, proprio quella sera, mancava un sassofonista che fu istantaneamente rimpiazzato da Bartz. Fu in quella notte che il giovane si aggiudicò un posto nel gruppo.
A questa tappa se ne aggiungono altre due fondamentali. La collaborazione con McCoy Tyner (1968) e con Miles Davis (1970) con il quale sperimenta per la prima volta la musica elettrica.
Altrettanto prestigiosa è la sua carriera da leader, iniziata di pari passo al percorso con Miles, nel corso della quale Bartz ha dato vita a pietre miliari come “Another Earth” e “Music Is My Sanctuary”. Con oltre quaranta album all’attivo e una propria etichetta discografica – la OYO – Bartz ha saputo manipolare ogni aspetto della musica afroamericana mettendola a fuoco attraverso il suo peculiare soulful sound qui coadiuvato da Barney McAll al pianoforte, James King al contrabbasso e Greg Bandy alla batteria.
Informazioni:
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena 333 5077059 (dalle 15:30)
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
Dove:
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.
Costi e orari:
Intero: 25 euro
Ridotto: 20 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al wine bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera Akkademica, per i possessori di un abbonamento annuale Tper)
Intero + Tessera Endas: 30 euro
Ridotto + Tessera Endas: 25 euro
Nb: Non si accettano pagamenti Pos
Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00
Direzione artistica:
Francesco Bettini

Riunita oggi la Giunta regionale di Forlì per discutere gli investimenti della Regione per la provincia

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Infrastrutture, difesa del suolo, scuole, sanità: gli investimenti della Regione per la provincia di Forlì-Cesena. Li ha annunciati il presidente Bonaccini: “Accordo storico per lo scalo merci di Villa Selva. Fondi regionali per completare il recupero dell’Ex Gil”

Investimenti per milioni di euro destinati a infrastrutture, difesa del suolo, scuole, sanità; ma anche importanti novità per lo scalo merci di Villa Selva, il recupero dell’Ex Gil e gli inceneritori. Poi l’avvio della sperimentazione in Romagna dell’Area Vasta.
Questi i temi illustrati alla stampa dal presidente della Regione Stefano Bonaccini oggi a Forlì, dove nella sede del Comune si è svolta la riunione della Giunta regionale.
“Siamo qui come facciamo ogni mese – ha affermato – trasferendo la Giunta per una giornata intera sul territorio per incontrare i sindaci, raccogliere proposte e suggerimenti ma anche per presentare un pacchetto consistente di interventi, che danno a questa comunità le risposte che merita. Presentiamo anche un accordo storico, il primo in Italia siglato tra Rfi e un’azienda privata, che porterà a un significativo potenziamento dello scalo merci di Villa Selva. Abbiamo visitato – ha aggiunto il presidente – il cantiere dell’Ex Gil e deciso di mettere a disposizione fondi regionali affinché questo importante intervento di recupero possa essere completato. Su questo chiederemo anche un incontro al presidente del Coni”.
Bonaccini ha poi annunciato l’avvio di una sperimentazione a breve sul tema dell’Area vasta Romagna, che potrà fungere da modello a livello nazionale.
Ad accogliere la Giunta, il sindaco di Forlì Davide Drei, che ha sottolineato l’importanza dell’incontro: “I sindaci hanno bisogno di questa vicinanza, perché è sempre più consistente il carico che hanno nel percorso di trasformazione del Paese e nel rapporto diretto con la cittadinanza. Siamo i registi del riordino istituzionale, che non è solo una necessità, ma anche una grande opportunità per la nostra regione. Giusto puntare sulle Aree vaste: per la Romagna sarà un’occasione unica per valorizzare le enormi potenzialità e fare rete”.
In sintesi, i provvedimenti illustrati in conferenza stampa dagli assessori regionali.
Infrastrutture:
Accordo per il potenziamento dello scalo merci di Villa Selva, riqualificazione della E 45, completamento del terzo lotto della tangenziale di Forlì, realizzazione di una bretella di aggancio veloce tra Forlì e la E45, velocizzazione della linea ferroviaria adriatica. Questi i principali temi presentati dall’assessore al Traffico e Infrastrutture Raffaele Donini.
“Diamo una bella notizia, risultato di una grande cooperazione tra vari livelli di governo e pubblico/privato: l’accordo quadro sottoscritto tra Rfi e Lotras per lo sviluppo dello scalo merci prevede un investimento di 5 milioni di euro, che consentirà di portare a 6 i binari di carico/scarico e di triplicare la potenzialità sulle linee esistenti”.
L’assessore ha ricordato che nelle prossime settimane la Regione sottoporrà al Governo la proposta di Intesa generale quadro sulle infrastrutture, approvata in Giunta lunedì scorso, che per la provincia di Forlì-Cesena prevede numerosi interventi. “La priorità delle priorità – ha spiegato Donini – è la riqualificazione completa della E45, per cui abbiamo presentato ad Anas un piano di interventi per 300 milioni di euro su viadotti, pavimentazioni, gallerie. Prioritario è anche il completamento del terzo lotto della tangenziale: a inizio anno firmeremo la convenzione per l’avvio dei lavori”.
Nel Programma di infrastrutture strategiche è stata inoltre inserita, per 60 milioni di euro, la realizzazione di un aggancio veloce tra Forlì e la E45, accogliendo le richieste del territorio.
Difesa del suolo e inceneritori:
Proseguono gli investimenti della Regione contro il dissesto idrogeologico, realizzati sia per far fronte alle emergenze, sia in un’ottica di prevenzione.
Questa mattina l’assessore alla Difesa del suolo Paola Gazzolo ha effettuato un sopralluogo a Villafranca e ha annunciato che, se le condizioni climatiche rimarranno favorevoli, nell’arco di una settimana il Consorzio di Bonifica della Romagna completerà la pulizia dei sifoni che attraversano il Cer. Inoltre l’intervento strutturale su Villafranca, per 6 milioni di euro, è stato inserito nel Piano nazionale contro il dissesto.
“Per la provincia di Forlì-Cesena la Regione ha inserito nel Piano 60 interventi, per oltre 65 milioni di euro, per l’adeguamento e la riqualificazione dei corsi d’acqua romagnoli, il consolidamento dei versanti e degli abitati a rischio, la manutenzione straordinaria. Abbiamo poi portato da 16 a 17,5 milioni gli stanziamenti per interventi in corso. Nella legge di stabilità è stata inserita una norma che abbiamo fortemente voluto, che prevede per la prima volta lo stanziamento a livello nazionale di 1,5 miliardi per il risarcimento a cittadini e imprese danneggiati durante calamità naturali che abbiano avuto il riconoscimento dello stato d’emergenza. Queste risorse serviranno a coprire i 5 stati di emergenza nazionale che dal 2013 a oggi hanno interessato il nostro territorio”.
Altro tema affrontato dall’assessore, quello dei rifiuti. Ha annunciato che a breve sarà firmato un accordo territoriale, nell’ambito di quello regionale sottoscritto con i gestori, su tre punti: il termovalorizzatore di Forlì manterrà la capacità massima di trattamento attualmente autorizzata, di 120 mila tonnellate annue; tratterà solo rifiuti urbani; infine, considerando la specificità unica del territorio, dove sorgono due inceneritori contigui, il termovalorizzatore non sarà coinvolto dalla Regione nella gestione di emergenze straordinarie di accoglimento rifiuti per periodi limitati da altre regioni.
“In futuro – ha aggiunto Gazzolo – avvieremo anche una riflessione di sostenibilità rispetto alla compresenza di due termovalorizzatori, con l’obiettivo di arrivare a uno solo”.
Scuola e formazione:
4 milioni 650 mila euro destinati per il 2015 a sette interventi di messa in sicurezza e alla costruzione di nuovi plessi scolastici. Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore alla Scuola Patrizio Bianchi. Si tratta della messa in sicurezza degli immobili di proprietà della Provincia e di opere da realizzare nelle scuole dei comuni di Bertinoro, Cesena, San Mauro Pascoli, Galeata e Meldola.
“Sono interventi importanti nel percorso di messa in sicurezza totale delle nostre scuole, che per noi rimane l’obiettivo fondamentale. Altro tema centrale è quello della formazione e del lavoro: per il territorio di Forlì-Cesena abbiamo già stanziato per il 2015 sul Fondo sociale europeo 11 milioni di euro per l’istruzione, la formazione professionale, l’Its, l’avviamento al lavoro e l’inclusione sociale”.
Sanità – Ospedale Bufalini di Cesena
L’assessore alle Politiche per la Salute Sergio Venturi ha ricordato che per l’ospedale Bufalini di Cesena sono disponibili 2 milioni e 350 mila euro, destinati all’ampliamento del pronto soccorso. Si tratta di finanziamenti provenienti dal cosiddetto payback del 2013, un meccanismo di ripiano attraverso il quale i produttori dei farmaci restituiscono al Servizio sanitario nazionale le somme che superano il tetto della spesa complessiva.
“É un ospedale su cui la Regione, dal 2000 ad oggi, ha investito 50 milioni di euro. Con questi fondi contiamo di dare risposta alle esigenze della struttura, che oggi ha un pronto soccorso molto sottodimensionato rispetto all’importanza che riveste”.
Area vasta Romagna:
La Romagna sarà la protagonista della sperimentazione sul tema dell’Area Vasta, che partirà a breve. Ad annunciarlo l’assessore al Riordino istituzionale Emma Pettiti.
“Si tratta di una sfida importante, che vedrà questo territorio motore del progetto di riordino istituzionale avviato con l’approvazione della legge 13 da parte dell’Assemblea legislativa. Siamo in fase di attuazione, entro l’anno partiremo con i progetti di sperimentazione, che per la Romagna saranno una grande opportunità, a partire dall’ambito turistico. Semplificare e riorganizzare i servizi sono gli elementi fondamentali della legge, e questo territorio ha già dato prova di saperlo fare. L’obiettivo è creare efficienza ed economia all’interno del percorso di riforma. Mi auguro che questa sperimentazione possa diventare un laboratorio a livello nazionale”.

Approvato il Bilancio unico di Unife

da: Ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Università il bilancio che rispecchia la gestione del quinquennio dopo la riforma “Gelmini”. Il 2014 ha visto il passaggio al bilancio unico e alla contabilità economico patrimoniale, strumenti che consentono una migliore informazione sui costi e sull’efficienza di gestione. Unife ha mantenuto un finanziamento statale pressoché stabile grazie ai meccanismi premiali e ha attratto fondi esterni che hanno consentito rilevanti risultati.
Lo Stato Patrimoniale mostra una gestione coerente con le risorse disponibili e rivolta al futuro. L’Ateneo può contare su un patrimonio immobiliare superiore ai 35 milioni di euro e su uno mobiliare di oltre 12 milioni, al netto dei fondi ammortamento.
Il bilancio consuntivo 2014 si è chiuso in positivo, con ricavi ben superiori ai costi. I proventi propri (tra cui rientrano le tasse studenti) sono pari al 15% del totale dei ricavi, mentre il 70% circa è costituito da contributi dal Ministero, dall’UE, dalla regione e da altri enti, anche in virtù di progetti competitivi. A fronte di fondi ministeriali in lieve calo, dal 2011 al 2014 l’Ateneo è riuscito a far fronte a costi per il personale, finanziando mediamente per anno assegni di ricerca per 5.4 milioni, borse per dottorato di ricerca per 3,25 milioni, 630 mila euro per la mobilità internazionale, 457 mila per part-time studentesco e 171 mila per il tutorato.
“Senza aumentare le tasse universitarie – afferma il Direttore Generale Roberto Polastri – abbiamo garantito un ottimo livello di didattica e ricerca, incrementato il valore del patrimonio immobiliare e mobiliare e azzerato il debito, tanto che l’ultimo mutuo è stato estinto nel 2014. Abbiamo già accantonato la disponibilità finanziaria per il recupero post terremoto e possiamo quindi garantire alla prossima amministrazione, che si insedierà a giorni, le risorse per lo sviluppo e la qualificazione dell’Università. Tutto ciò grazie all’eccellente lavoro della struttura amministrativa e gestionale, che ringrazio”.

Giovedì 5 novembre al Bologna Jazz Festival il quartetto di Miguel Zenòn in concerto

da: Ufficio Stampa Bologna Jazz Festival

Giovedì 5 novembre la decima edizione del Bologna Jazz Festival torna alla Cantina Bentivoglio, per il secondo di ben cinque appuntamenti del BJF che si terranno presso lo storico jazz club di via Mascarella. Protagonista di questa nuova jazz night (con inizio alle ore 22) sarà il quartetto del sassofonista portoricano Miguel Zenón, con Luis Perdomo al pianoforte, Hans Glawishnig al contrabbasso ed Henry Cole alla batteria. Una band nella quale gli spunti sonori caraibici che il leader ha assorbito nella sua terra natale si intersecano creativamente con le strutture e la pronuncia del più attuale jazz statunitense.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica in convenzione con Comune di Bologna e con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.
Mentre continua ad affermarsi sulla scena internazionale come alfiere del mainstream dell’area newyorkese, parallelamente Miguel Zenón sottolinea sempre più il legame con la sua terra d’origine, Porto Rico, piuttosto che con quella d’emigrazione. In anni recenti, tra un derivato del bop e l’altro, Zenón ha messo a segno una serie di affondi nella musica popolare dello stato caraibico, dal jibaro alla plena sino alla canzone portoricana: un viaggio way down home nel quale si fa abitualmente accompagnare da ritmiche sfavillanti.
Al contralto Zenón sfoggia tecnica inossidabile e acume intellettuale, mentre un senso di abbandono alla rêverie emerge dalle sue esplorazioni delle mille e una notte portoricane. L’elemento musicale latino si incunea nelle strutture e le armonie jazzistiche con tale naturalezza che pare confondersi con esse.
Informazioni e prenotazioni Cantina Bentivoglio:
via Mascarella 4/b, Bologna.
tel.: 051 265416
www.cantinabentivoglio.it
Si consiglia la prenotazione. Rivolgersi direttamente al locale.
Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel.: 334 7560434
e-mail: info@bolognajazzfestival.com
www.bolognajazzfestival.com
Presidente: Federico Mutti
Direttore artistico: Francesco Bettini
Bologna Jazz Card:
Socio Giovane (fino a 26 anni) – 10 euro
Socio Ordinario – 25 euro
Socio Sostenitore – 50 euro
acquistabile o rinnovabile sul sito www.bolognajazzfestival.com
Vantaggi esclusivi per i Soci possessori della Bologna Jazz Card:
Cantina Bentivoglio: riduzione del 10% sul prezzo del servizio

Oggi al Castello Estense tanti operatori per il corso di Brand teller

da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Da Lezioni di Territorio tanti nuovi “Brand teller”. Oltre trenta gli operatori presenti al corso finalizzato alla preparazione di figure professionali in grado di presentare i prodotti enogastronomici con metodi di comunicazione innovativa

Oltre 30 operatori tra guide turistiche, responsabili di agenzie di viaggio incoming, strutture ricettive con ristorazione, ristoranti e aziende di prodotti tipici hanno preso parte giovedì 29 ottobre al corso per la formazione di “Brand Teller”.
La giornata, promossa ed organizzata da Provincia e Camera di Commercio di Ferrara nell’ambito dell’edizione autunnale di “Lezioni di Territorio”, è stata condotta dai rappresentanti del Centro Studi Assaggiatori per i Narratori del Gusto, oggi la più grande unità italiana che si occupa in modo esclusivo di analisi sensoriale e delle applicazioni collegate.
Obiettivo del corso era la preparazione di figure professionali “brand teller” in grado di costruire, presentare e proporre ai propri clienti i prodotti enogastronomici del territorio con metodi di comunicazione innovativa. I partecipanti hanno alternato parti teoriche a vere e proprie esercitazioni pratiche, con analisi sensoriali di alcuni dei prodotti tipici del territorio ferrarese come il salame, il pampepato, la coppia ed il vino.
Tale tipologia di iniziativa era finalizzata a stimolare la volontà negli utenti di organizzare e proporre ai propri clienti itinerari a tema gastronomico per soddisfare il cosiddetto “turista del gusto”, che vuole unire sapere e sapori e che parte dal prodotto per arrivare al territorio.
Nel mese di novembre seguiranno alcune visite guidate sul territorio e in aziende, il cui filo conduttore, sempre a tema enogastronomico, sarà la valorizzazione a fini turistici delle eccellenze locali del gusto.

Pontelagoscuro: sabato 31 ottobre speciale annullo postale per la “Giornata della Filatelia”

da: Ufficio Stampa Servizio di Comunicazione Territoriale Centro Nord (Emilia Romagna e Marche)

Pontelagoscuro, uno speciale annullo postale per la Giornata della Filatelia

La Filiale di Ferrara di Poste Italiane, in occasione della Giornata della Filatelia, su richiesta del Circolo Culturale Filatelico Numismatico Ferrarese, ha approntato un servizio temporaneo con uno speciale annullo postale che si potrà ottenere sabato 31 ottobre dalle 9.30 alle 12.30 nello spazio allestito in Via Risorgimento n. 6 in località Pontelagoscuro a Ferrara.
Nei giorni successivi alla manifestazione, i marcofili e coloro che volessero richiedere l’annullo possono inoltrare le commissioni a Poste Italiane / U.P. Ferrara Centro / Sportello Filatelico V.le Cavour, 27 – 44121 Ferrara (tel. 0532 297336)
Poste Italiane attiva Servizi Filatelici Temporanei dotati di bolli speciali che riproducono con scritte e immagini il tema di manifestazioni legate ad eventi di notevole interesse culturale, economico e sociale: convegni, congressi, raduni, fiere, mostre, celebrazioni di eventi storici, manifestazioni filateliche, sportive, culturali, umanitarie, anniversari di personalità non viventi, inaugurazioni di opere pubbliche di particolare rilevanza locale o nazionale.
Il servizio è rivolto a chi intenda pubblicizzare e storicizzare il proprio evento con la realizzazione del bollo speciale (Enti Pubblici o privati, Associazioni, Società, Partiti Politici, Organizzazioni sindacali, comitati promotori o organizzatori di manifestazioni).

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Latte, Caselli: bene la nascita della prima Associazione di organizzazioni di produttori. Ora altre adesioni per dare più competitività al settore

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Cinque le Op fondatrici dell’organismo che ha sede in Lombardia, ma è operativo anche in Piemonte ed Emilia-Romagna.

“Il riconoscimento della prima Associazione di Organizzazioni di produttori del latte è un fatto importante, l’indicazione di una via maestra che va percorsa per dare competitività a un settore che sta attraversando una congiuntura non facile, in Italia e in Europa”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli commenta la nascita dalla AOP Latte Italia, riconosciuta ieri da parte di Regione Lombardia, ma operativa anche in Emilia-Romagna e in Piemonte. “Si tratta di un’associazione di cui fanno parte anche produttori emiliano-romagnoli – ricorda Caselli – e il mio auspicio è che ora alle cinque Op fondatrici se ne possano aggiungere altre, per dare ancora più forza all’organismo. Non dimentichiamo infatti che l’agricoltura contrattualizzata è il primo strumento per sostenere la competitività dei produttori di latte, migliorando la programmazione e la contrattazione del prodotto. Questo riconoscimento dimostra che gli strumenti messi in campo dalla nuova OCM possono funzionare e premia lo sforzo da molti anni messo in campo anche da Regioni come l’Emilia-Romagna per l’aggregazione economica del mondo agricolo, portando a risultati significativi per contrastare la volatilità dei prezzi. Tutto ciò è tanto più vero in un settore quale quello lattiero-caseario che in tutta Europa sta facendo i conti con la non facile transizione dal regime delle quote latte”.

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Comune di Ferrara: tutti i comunicati del 29 ottobre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Vetrina letteraria venerdì 30 ottobre alle 17

‘Erzulie’, misteri e pathos nel nuovo romanzo di Nicoletta Poli

29-10-2015

Sono accomunate da una presenza misteriosa le vite dei tre protagonisti di ‘Erzulie’, il romanzo di Nicoletta Poli che venerdì 30 ottobre alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, dialogherà con l’autrice il responsabile delle Attività culturali del Servizio Biblioteche e archivi del Comune di Ferrara Fausto Natali.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Giulia, Wrumel e Mario. Tre vite molto diverse nella realtà quotidiana, eppure accomunate da un evento tragico: un tentativo di suicidio. È stata forse Erzulie a spingerli a fare ciò? E chi è Erzulie, un uomo, una donna, un prodotto dell’immaginazione, una visione demoniaca? Il dottor Krupp, in qualità di medico, ha il compito di indagare le vite dei suoi pazienti, di scoprire non solo le ragioni profonde di quel gesto, ma di aiutarli a guarire dai loro turbamenti. E la presenza di Erzulie è una costante “misteriosa”. Nicoletta Poli costruisce una storia densa e piena di pathos, con un ritmo incalzante che trascina il lettore in un mondo di interrogativi esistenziali. Le parole, misurate e lievi, danno vita ad una narrazione dal sapore poetico e dall’affascinante carica visionaria.
Nicoletta Poli, genovese, vive in provincia di Bologna. È autrice di romanzi, poesie e di saggi letterari e filosofici. Presidente dell’Associazione Italiana Consulenza Filosofica e direttore della Scuola Parresia di Bologna per filosofi pratici. Nel libro ‘Vite contro vento. La consulenza filosofica individuale’, mostra l’efficacia del suo lavoro di filosofia pratica con soggetti in condizioni di disagio. Nel 2015 ha vinto il Premio Nazionale di Filosofia per la sezione “Pratiche Filosofiche”.

 

MUSEI DI ARTE ANTICA – Sabato 31 ottobre nel pomeriggio e in serata

Festa di Halloween per bambini e ragazzi alla Palazzina Marfisa e al Lapidario Civico

29-10-2015

In occasione della festa di Halloween, sabato 31 ottobre i Musei Civici di Arte Antica e l’associazione Arte.Na invitano bambini e genitori ad una divertente “Caccia alle streghe”. L’attività didattica prevede visita animata e gioco alla Palazzina Marfisa d’Este (corso Giovecca 170) e al Lapidario Civico (via Camposabbionario 1). Bambini e genitori potranno partecipare in diverse fasce orarie:

– ore 14,30 e 16,30 per bambini dai 4 ai 7 anni al Lapidario Civico
– ore 15,30 e 17,30 per bambini dai 4 ai 7 anni a Palazzina Marfisa
– ore 20 e 22 per ragazzi dagli 8 ai 12 anni a Palazzina Marfisa

Vi aspettiamo mascherati! Costo 8,00 € per un bambino ed un adulto.

E’ richiesta la prenotazione all’associazione culturale Arte.Na telefonando al n. 328 4909350 oppure scrivendo un’e-mail: ferrara@associazioneartena.it

 

(Comunicato a cura dell’associazione culturale Arte.Na )

VIABILITA’ – Modifiche per la circolazione e la sosta sabato 31 ottobre e 1 e 2 novembre. Gli orari dei cimiteri

I provvedimenti in vigore nelle giornate dedicate alla Commemorazione dei defunti

29-10-2015

In occasione della ricorrenza delle giornate dedicate alla Commemorazione dei defunti, l’Amministrazione comunale ha emanato un’ordinanza con i provvedimenti di viabilità in vigore nelle aree cimiteriali e nelle zone limitrofe nelle giornate di domenica 1 e lunedì 2 novembre dalle 7 alle 19 (con la sola eccezione di quelli riguardanti piazza Ariostea in vigore già dalle 7 di sabato 31 ottobre e fino alle 19 del 2 novembre).

Questi i provvedimenti in vigore:

CERTOSA
• Piazza Ariostea, anello interno: dalle 7 del 31 ottobre alle 19 del 2 novembre sospensione dell’area pedonale ed istituzione di parcheggio a pettine per gli autoveicoli; istituzione di senso unico di marcia, in senso orario, con ingresso da Via Fossato/Cortile e uscita dalla rampa lato Porta Mare fronte via Folegno.

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• Via Borso, Via Guarini, Vicolo del Parchetto, Vicolo del Portone, Viale della Certosa: istituzione del divieto di circolazione a tutti i veicoli, ammessi gli autorizzati ed i veicoli del trasporto pubblico.

• Corso Ercole I d’Este, tratto da via Guarini al c.n.48° e dal c.n.39 a via Arianuova: istituzione del divieto di fermata.

• Corso Ercole I d’Este, tratto da Via Arianuova a viale O.Furioso: istituzione del senso unico di marcia con direzione viale O. Furioso, ammessi in entrambi i sensi di marcia i mezzi di trasporto pubblico nel solo tratto compreso tra il viale della Certosa ed il C.so Biagio Rossetti.
• Viale Certosa, all’intersezione con C.so Ercole d’Este: istituzione di direzione obbligatoria a destra, eccetto i mezzi di trasporto pubblico.

• Vicolo Parchetto, all’intersezione con C.so Ercole d’Este: istituzione di direzione obbligatoria a destra.

• Vicolo Portone, all’intersezione con C.so Ercole d’Este: stituzione di direzione obbligatoria a destra.

• Via Arianuova, intersezione Ercole I d’Este:  stituzione di direzioni consentite a destra e sinistra.
• Viale O. Furioso, tratto da Corso Ercole I d’Este a via Leopardi: stituzione del senso unico di marcia, con direzione via Leopardi.
• Via Santa Maria degli Angeli, tratto da via Leopardi a via A. Novello – lato campo giochi: stituzione del divieto di fermata, vengono salvaguardati gli stalli a pettine.
• Ercole I d’Este, tratto da Via Arianuova a Santa Maria degli Angeli: sospensione della Z.T.L..
• Ercole I d’ Este, tratto da V.le della Certosa a V.le Orlando Furioso: sosta consentita ambo i lati.

TALI PROVVEDIMENTI AVRANNO VALIDITA’ NEI GIORNI 1 e 2 NOVEMBRE DALLE ORE 7 ALLE ORE 19.

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CIMITERO DI QUACCHIO
• Via Polonia, tatto dal parcheggio del cimitero di Quacchio a via Caldirolo: istituzione del divieto di fermata ambo i lati.
• Via Caldirolo: istituzione di spazio di sosta per i veicoli al servizio di invalidi o con difficoltà di deambulazione nel tratto davanti al Cimitero di Quacchio – lato Vallo delle Mura – dalla rampa di accesso al sottomura di fronte a via Polonia.
• Via Caldirolo, area del sottomura antistanti il Cimitero di Quacchio: istituzione di parcheggio per i veicoli, con accesso in prossimità di via Chendi e uscita all’altezza di via Polonia.

 

CIMITERO DI SAN LUCA
• Via del Campo, all’ingresso del parcheggio antistante il cimitero di San Luca: istituzione del divieto di transito, ammessi gli autorizzati ed i veicoli del trasporto pubblico.
• Via del Campo, tratto dall’accesso al parcheggio posto in prossimità del c.n. 38 al c.n.40, (parcheggio in corrispondenza della sede del Comando Compagnia Carabinieri):
Istituzione del divieto di fermata sul lato cc.nn. pari.
CIMITERO DI SAN GIORGIO
• Via O. Putinati, tratto dal c.n. 234 a via Pontino: istituzione del divieto di fermata;
• Via O. Putinati, tratto compreso tra il Ponte di San Giorgio ed il Canale Primaro: istituzione del divieto di fermata sul lato dei cc.nn. dispari;

• Via del Pontino, tratto tra via O. Putinati al c.n. 10: istituzione del divieto di transito a tutti i veicoli, ammessi i residenti ed istituzione del divieto di fermata sul ambo i lati.

 

CIMITERO DI PONTELAGOSCURO
• Strada senza nome, da via Vallelunga al Cimitero di Pontelagoscuro: istituzione del divieto di transito, ammessi gli autorizzati.

• Via Romito, tratto compreso tra la via L. Bottoni ed il ponte sul Canale Boicelli: istituzione del divieto di fermata.
• Via Vallelunga, per un tratto di metri 100 dalla Via Dolcetti e dalla Via Crespano sino al Ponte sul Canale Boicelli: istituzione del divieto di fermata.

 

CIMITERO DI FRANCOLINO
• Via del Cimitero, tratto da via dei Calzolai al termine della strada: istituzione del divieto di transito, ammessi gli autorizzati.

 

CIMITERO DI S. BARTOLOMEO IN BOSCO
• Via Sgarbata, tratto dal c.n.289 alla via Masi: istituzione del divieto di fermata sul lato cc.nn. pari;
• Via Sgarbata, tratto da via Pandolfina a Via Masi: istituzione del divieto di transito per gli autocarri.

 

CIMITERO DI SAN MARTINO
• Via Corazza, tratto compreso tra le Vie Buttifredo/Chiesa e via Pasini, lato civici dispari: istituzione del divieto di fermata.
CIMITERO DI QUARTESANA
• Via Baiesa, tratto da via Comacchio al termine della strada: istituzione del divieto di transito, ammessi gli autorizzati.
CIMITERO DI CONA
• Via Beloc, tratto da via Comacchio al Cimitero di Cona: istituzione del divieto di transito, ammessi gli autorizzati.
CIMITERO DI POROTTO
• Strada senza nome, che collega il Cimitero di Porotto con la via Cento: istituzione del divieto di transito, ammessi gli autorizzati.
CIMITERO DI CASSANA

• Via Smeraldina, tratto da Via Modena al c.n. 20: istituzione del divieto di fermata.

 

TALI PROVVEDIMENTI AVRANNO EFFICACIA NEI GIORNI 1 e 2 NOVEMBRE DALLE  ORE 07 ALLE ORE 19.

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>> I veicoli autorizzati saranno quelli dei residenti, i velocipedi, i mezzi che trasportano persone con gravi difficoltà deambulatorie, limitando la sosta al tempo strettamente necessario per la salita e la discesa dei trasportati, nonché i veicoli al seguito di cortei funebri.

>> Le linee di trasporto pubblico effettueranno deviazioni conseguenti ai divieti di circolazione previsti negli orari del provvedimento.

 

ORARI DEI CIMITERI
Da venerdì 30 ottobre a domenica 1 novembre, in occasione della ricorrenza della Commemorazione dei defunti, i cimiteri comunali osserveranno i seguenti orari: entrata consentita dalle 7 alle 17.45, uscita fino alle 18.

CONFERENZA STAMPA – Sabato 31 ottobre alle 10, nella Sala Zanotti della Residenza Municipale

I 10 anni di attività dell’Avvocato di Strada a Ferrara

29-10-2015

Sabato 31 ottobre alle 10, nella Sala Zanotti della Residenza Municipale, avrà luogo una conferenza stampa organizzata dall’Associazione Viale K dedicata ai “10 anni di attività dell’Avvocato di Strada a Ferrara”.

All’incontro con i giornalisti interverranno:

Chiara Sapigni – Assessore ai Servizi alla Persona – Comune di Ferrara
Avv. Antonio Mumolo – Presidente Nazionale dell’Associazione “Avvocato di Strada”
Raffaele Rinaldi – Coordinatore dello sportello ferrarese “Avvocato di Strada”
Don Domenico Bedin – Presidente Associazione Viale K

 

Sono ancora tante le persone della nostra città che versano in situazioni di povertà, che si trovano ai margini, private dei beni di prima necessità o addirittura di una identità anagrafica. L’ Associazione Onlus “Avvocato di Strada”, definita anche “lo studio legale più grande d’italia e anche quello che fattura meno” conduce una lotta contro la povertà attraverso la consulenza legale – gratuita e qualificata – a favore di persone senza fissa dimora o che sono ospitate presso dormitori.
In questi anni lo sportello ferrarese – che ha sede presso l’Associazione Viale K con la quale collabora a stretto contatto – ha seguito diverse persone aiutandole a superare ostacoli che impedivano l’inserimento nella società e il pieno esercizio della loro cittadinanza. Tante le difficoltà ma anche tanti i buoni risultati raggiunti, grazie soprattutto ai volontari che hanno dedicato tempo e professionalità.
Nella ricorrenza del decennale dello sportello ferrarese verranno illustrati i risultati e il percorso dello sportello ferrarese nel corso dell’incontro di sabato 31 ottobre alle 10 in sala Zanotti (residenza municipale). 

 

A cura degli organizzatori (Associazione viale K – Ferrara)

 

PALAZZO DEI DIAMANTI – Esposizione in mostra dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio 2016

“De Chirico a Ferrara”: un inverno meta-fisico

29-10-2015

(Comunicazione a cura del Consorzio Visit Ferrara)

 

L’apparato culturale urbano fa sistema attorno alla grande mostra di Palazzo dei Diamanti, arricchendosi di suggestioni “metafisiche” – artistiche, di design, editoriali, gourmet – da scoprire con il Consorzio Visit Ferrara. Dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio 2016.
Una grande esposizione celebra il genio della pittura metafisica, ad un secolo dal suo arrivo a Ferrara. Era il 1915 quando Giorgio De Chirico, giunto nella città estense, cambiò il suo modo di fare arte, dipingendo, tra le bellissime architetture rinascimentali, piazze sospese nel tempo, manichini senza volto, particolari prospettive ed oggetti enigmatici. Il rapporto tra De Chirico e Ferrara è indissolubile, e dopo cento anni torna ad esprimersi nella mostra che dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio 2016 impreziosisce Palazzo dei Diamanti e l’intera città. Si intitola “De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie” ed espone non solo le opere dell’artista realizzate nel periodo ferrarese, ma anche i dipinti di Carrà, Morandi e De Pisis ispirati alla pittura metafisica e i capolavori dei più importanti artisti delle avanguardie europee, che furono conquistati dal suo stile: Hausmann, Grosz, Magritte, Dalì, Ernst.
Una mostra delle grandi occasioni da vivere grazie al consorzio Visit Ferrara, che unisce quasi 90 operatori turistici della Provincia, e che propone un’offerta speciale compresa di pernottamento con prima colazione, biglietto d’ingresso e visita guidata della città al prezzo di 60 euro a persona.

Inoltre, gli appassionati d’arte hanno la possibilità di visitare con lo stesso biglietto d’ingresso altre 2 mostre: la prima è “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica” alla Palazzina Marfisa d’Este – che, per prima in Italia, esporrà una suggestiva galleria di manichini, stilema caro alla Metafisica, provenienti dal XVIII secolo in poi, accanto alla tripla personale degli artisti Milena Altini, Jolanda Spagno e Mustafa Sabbagh. La seconda mostra, “Ens Rationis”, al Museo Civico di Storia Naturale, si svilupperà intorno all’installazione multimediale site-specific realizzata dal noto artista Mustafa Sabbagh, in un percorso espositivo disseminato delle opere fotografiche che lo hanno reso celebre nel mondo, riesumando dai depositi del museo splendidi uccelli in tassidermia (evocativa di quella mezza morte che cantò Alberto Savinio – pittore, scrittore, compositore, fratello di De Chirico – nei suoi lirici Chants de la mi-mort). Le due esposizioni inaugurano il 10 e l’11 e novembre.

Alla MLB Maria Livia Brunelli, home gallery di Corso Ercole d’Este e socia del consorzio Visit Ferrara, a partire dal 13 novembre apre la mostra di Silvia Camporesi ispirata alle Piazze d’Italia di De Chirico. La home gallery ospita anche una performance culinaria a tema metafisico con lo chef stellato Pier Luigi di Diego (su prenotazione: 346 7953757, www.marialiviabrunelli.com): un’esclusiva esperienza sensoriale da vivere tra le opere d’arte del palazzo rinascimentale.
Il percorso artistico è arricchito da un evocativo itinerario nell’antico ghetto ebraico di Ferrara, alla ricerca delle suggestioni che hanno emozionato De Chirico quando ebbe l’intuizione metafisica. Nelle botteghe si potranno assaporare i biscotti presenti nei suoi quadri, impastati con farina di canapa, e scoprire gli orologi di design ispirati alla metafisica, e poi foulard, abiti di alta sartoria, complementi d’arredo e borse che rievocano particolari di celeberrimi quadri, cofanetti fotografici con le immagini dei luoghi riconosciuti come specificamente “metafisici” del territorio ferrarese, ceramiche d’artista con le lunghe ombre o gli interni delle opere dechirichiane. Per l’occasione è stato anche edito “Alceste. Una storia d’amore ferrarese”, libro che racconta, attraverso lettere d’amore originali e inedite, la storia tra De Chirico e Antonia Bolognesi, che lui definì la sua “musa inquietante”.

Per scaricare immagini in alta definizione:
http://www.ellastudio.it/it/comunicato-stampa/6872/de-chirico-a-ferrara-un-inverno-meta-fisico

Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984 E – mail: assistenza@visitferrara.eu Sito web: www.visitferrara.eu
Ufficio stampa -> http://www.ellastudio.it

WUNDERKAMMER – Venerdì 30 ottobre alle 16 a palazzo Savonuzzi in via Darsena

Smart Dock: nuove idee per il lungofiume a Ferrara. Gli esiti del percorso partecipato

29-10-2015

 (Comunicazione a cura del Consorzio Wunderkammer)

 

Le proposte dei cittadini, i casi studio analizzati dall’università, i prototipi di arredo urbano realizzati durante il workshop di design artigianale: venerdì 30 ottobre il progetto Smart Dock si concluderà a Wunderkammer con “Diari di bordo”. L’incontro presenterà i risultati del percorso che ha ripensato in maniera originale e partecipata il lungofiume di Ferrara, coordinato da Leonardo Delmonte.

Si comincerà alle 16, entrando nel vivo degli scenari immaginati per il fronte fluviale estense dai partecipanti del world cafè, un laboratorio organizzato sabato 10 ottobre per far confrontare in modo informale abitanti, commercianti, associazioni e istituzioni. Tra le idee più originali: l’allestimento di zattere mobili dove svolgere attività di animazione ed eventi e l’interpretazione in chiave slow tourism dell’idrovia, ribattezzata “idrovicolo”. Tra i suggerimenti quello di comprendere le vie d’acqua in una nuova concezione di mobilità per la provincia, non più vincolata esclusivamente all’asfalto e alla rotaia.
Seguirà l’illustrazione dei risultati del laboratorio Modus, la due giorni di co-progettazione curata da Basso Profilo assieme allo studio Altrosguardo design, per ideare e realizzare dei modelli di arredo urbano capaci di trasformare la darsena in un posto più accogliente e familiare, da vivere e da abitare. I prototipi saranno esposti e commentati dagli stessi partecipanti che li hanno realizzati.

Quindi verranno presentati gli esiti di altri due progetti site specific: “Mind the Dock”, ovvero la mappatura condivisa su openstreetmap delle infrastrutture e dei servizi per la navigazione fluviale nel territorio ferrarese, cominciata domenica 20 settembre in occasione del Festival Risonanze, e “Wundergarten”, il giardino alimentare ideato dal garden designer Manfredi Patitucci, piantato in darsena la scorsa primavera, esempio di riappropriazione civica dello spazio che comprende attualmente una ventina di diversi alberi da frutto.

Infine il Citer, laboratorio di progettazione urbana e territoriale del Dipartimento di Architettura di Unife, presenterà alcuni strumenti utili per valorizzare la presenza dell’acqua in un contesto urbano, a partire da una ricognizione di buone pratiche europee ed extraeuropee. La finalità è quella di fornire a tutti coloro che hanno a cuore la rigenerazione del lungofiume a Ferrara una “scatola degli attrezzi”, da utilizzare per farsi ispirare e guidare.

Dopo un gustoso rinfresco, dalle 19.30, si terrà la performance “Darsena concreta”, un concerto curato dall’artista Dominique Vaccaro. Questo esperimento suggestivo e insolito restituirà ai presenti il paesaggio sonoro del Po di Volano in forma di musica concreta, composta a partire dai suoni raccolti durante una residenza in houseboat e esplorazioni in battello del sistema fluviale urbano di Ferrara.

I promotori e finanziatori di Smart Dock sono le associazioni Basso Profilo, Fiumana, Encanto e AMF – Scuola di Musica Moderna, Canoa Club Ferrara, il Consorzio Wunderkammer e il Citer- Dipartimento di Architettura UNIFE. Hanno collaborato alla realizzazione dei vari eventi: il Centro per le famiglie, la motonave Nena, lo studio creativo Altrosguardo Design, Andos Ferrara. Il progetto è co-finanziato dalla Provincia e patrocinato dal Comune di Ferrara.

 

Per info: Consorzio Wunderkammer – palazzo Savonuzzi – via Darsena 57 – Ferrara – www.consorziowunderkammer.org

CASTELLO ESTENSE – Sabato 31 ottobre alle 15.30 visita guidata per bambini

Non aprite quel Castello: ‘Halloween’ al Castello Estense

29-10-2015

Sabato 31 ottobre alle 15.30, torna il tradizionale appuntamento con Halloween al Castello Estense di Ferrara. In programma un frizzante pomeriggio dedicato ai bambini dai 5 agli 11 anni con letture, narrazioni, giochi e “scherzetti”. Percorrendo le Sale del Castello in compagnia delle guide, si avrà l’occasione di ascoltare storie misteriose e tenebrose, di partecipare a giochi a tema, di incontrare la stravagante cuoca degli Estensi intenta a preparare curiose ricette e di scoprire luoghi insoliti e segreti, solitamente non aperti al pubblico, per rievocare le giornate più cupe della secolare storia dell’imponente fortezza. Ma sempre con allegria, per spazzare via tutte le paure. Tutti i bambini sono invitati a partecipare alla visita animata con i loro costumi di Halloween e si consiglia di portare una torcia, che potrebbe servire per esplorare i luoghi più bui o a cercare oggetti misteriosi. Al termine della visita ogni bambino riceverà un “dolce” omaggio come vuole la tradizione di Halloween. La quota di partecipazione per ogni bambino è di 5 euro.

Per informazioni e prenotazioni: tel. 0532 299233

e-mail: castelloestense@comune.fe.it – web: www.castelloestense.it

 

(Comunicato a cura degli organizzatori)

 

CULTURA E SPORT – Da venerdì 30 ottobre lezioni gratuite per un gruppo di studenti del Roiti

Parada y mordida: il tango argentino al Liceo Scientifico di Ferrara

29-10-2015

Venerdì 30 ottobre, la scuola Sogni di Tango (che opera all’interno e per conto dell’Associazione La Casona del Tango) degli insegnanti Cristina Garbini e Claudio Andreoni, in collaborazione con il liceo Roiti di Ferrara, avvia un progetto dal titolo “Parada y mordida – il tango argentino al Liceo Scientifico di Ferrara”, che ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Ferrara.

Nel trasmettere contestualmente l’importanza storico-sociale di questo ballo, nato più di 100 anni fa e che nel settembre 2009 è stato riconosciuto Patrimonio Culturale dell’Umanità, “… perché personifica sia la diversità culturale, sia il dialogo…”, nello specifico cercherà di valorizzare i ruoli che il ballo aiuterà a ben identificare: nella figura maschile che dovrà invitare, condurre, rispettare e proteggere la partner, e nella figura femminile che dovrà lasciarsi andare, fidarsi e esprimere la sua parte femminile nell’aggraziare il più possibile il movimento.

Obiettivo ulteriore del progetto è favorire e facilitare i giovani, attraverso un dialogo non verbale, all’espressione delle proprie emozioni, sensibilizzare alla percezione del proprio corpo in rapporto con la musica e con il/la propria partner per stimolare in modo sano e costruttivo il rapporto di coppia fin da adolescenti.

Il tango ha una forte valenza educativa: il rispetto dei ruoli sta alla base della riuscita del ballo e il contatto dei corpi (la danza si realizza in un abbraccio) creano un valore decisamente diverso dal concetto odierno di “connessione”, dove i rapporti umani vengono sviliti da fraseggi impersonali che passano spesso solo attraverso piattaforme virtuali.

Cristina e Claudio, alla loro seconda esperienza all’interno della scuola, credono fortemente in questo progetto che svolgeranno a titolo completamente gratuito, in collaborazione con la professoressa Raffaella Zanella, responsabile dell’indirizzo sportivo del liceo Roiti e da sempre molto sensibile a queste tematiche. Le lezioni si svolgeranno all’interno dei liceo, in locali messi appositamente a disposizione dalla scuola.

 

(Comunicato a cura degli organizzatori)

 

SERVIZI ALLA PERSONA – Giovedì 29 ottobre, nell’Aula Magna Drigo del Dipartimento di Studi Umanistici (via Paradiso, 12 – FE)

Ciclo di Conversazioni sul Lutto: laboratorio e incontro

29-10-2015

Doppio appuntamento giovedì 29 ottobre, nell’Aula Magna Drigo del Dipartimento di Studi Umanistici della Università di Ferrara, (via Paradiso, 12), con la quarta edizione del Ciclo di Conversazioni sul Lutto, iniziativa che appartiene al progetto culturale Uno Sguardo al Cielo, diretto dalla Prof.ssa Paola Bastianoni, docente di Psicologia Dinamica di Unife..

Si parte alle ore 18 con il secondo appuntamento del Laboratorio di educazione alla morte, tenuto dalla Dott.ssa Marilena Moretti, psicologa e psicoterapeuta, che affronterà la tematica del rapporto padre – figlio, attraverso la visione di sequenze filmiche tratte dal film drammatico Big Fish. Storie di una vita incredibile, (T. Burton, 2003).

Alle ore 20.30 appuntamento con “Accompagnare gli anziani senza paura: l’educazione alla morte nel ciclo di vita”, tema che sarà trattato da Rabit Chattat, docente di Psicologia Clinica dell’Università di Bologna, che focalizzerà la sua attenzione sull’importanza di accompagnare le persone anziane alla morte. Si tratta di sostenere, supportare e condividere, senza paura e preoccupazioni, la fine di un percorso di vita che la persona ha vissuto per lungo tempo. Questo compito viene affidato alle persone che affiancano gli anziani e che si trovano spesso a negare e cancellare il fine vita e il pensiero della morte.

 

La partecipazione è gratuita, la prenotazione è gradita.

Per informazioni e prenotazioni: 349.3593164, conversazionilutto@unife.it.

 

 

(Comunicato a cura degli organizzatori – Ufficio Comunicazione ed Eventi Università di Ferrara )

CULTURA E TURISMO – A cura della Pro Loco Ferrara

Autunno Ducale: due intense giornate dedicate alle eccellenze estensi

29-10-2015

Comunicato a cura della Pro Loco Ferrara

 

Ferrara per due giorni torna ad essere capitale del Ducato Estense

Straordinario successo per della prima edizione della manifestazione Autunno Ducale nelle Terre Estensi, che si è tenuta sabato 24 e domenica 25 ottobre in piazza Castello e piazza Savonarola. Un progetto nato da Pro Loco Ferrara per promuovere la ricchezza culturale, artistica ed enogastronomica delle terre appartenute all’antico Ducato Estense che vanno dal Delta del Po al mar Tirreno attraverso Ferrara, Rovigo, la Romagna Estense, Modena, Reggio Emilia, la Garfagnana, con una varietà di paesaggi e di prodotti straordinaria.

I numeri della manifestazione:

83 espositori negli ambiti del florovivaismo, dell’enogastronomia, dell’artigianato artistico e dell’editoria;

12 conferenze alle quali hanno partecipato oltre 400 persone;

9 laboratori del gusto a partecipazione gratuita che hanno visto la presenza di 300 persone;

5 spettacoli a partecipazione gratuita con complessivamente oltre 1000 spettatori;

5 visite guidate alle quali hanno preso parte 100 pesone tra ferraresi e turisti;

4 mostre tematiche (3 nel loggiato del Castello e 1 nella biblioteca Ariostea)

3 laboratori per bambini gratuiti i cui partecipanti sono stati oltre 50;

migliaia di visitatori e tantissima qualità

Una menzione speciale va ai laboratori che hanno avuto per protagoniste Germana e le azdore di Argenta con gli oltre 300 porzioni di pasta fresca ai visitatori. Da questa esperienza, considerata la fortissima richiesta da parte anche dei più giovani, è nata la convinzione che Pro Loco Ferrara si farà presto promotrice di corsi di pasta sfoglia.

Grande successo anche per i laboratori sul pane, sul pampepato e la tenerina curati dal Forno Valentino di Copparo che ci ha svelato i segreti delle antiche ricette della nostra tradizione con molta professionalità.

Ospite speciale della manifestazione il fuoriclasse Andrea Baraldi che, con la precisione chirurgica, l’abilità e la destrezza nel volteggiare le bandiere, ha stupefatto il pubblico emozionato con la sua spettacolare esibizione insieme agli sbandieratori e ai musici della contrada di San Giacomo.

Apprezzatissime le animazioni degli Zira Balines (giocolieri e buffoni di corte) e le simulazioni di combattimento proposte dalla Compagnia d’Arme del Santo Luca

I bravissimi ragazzi del Liceo Carducci hanno accompagnato con arrangiamenti musicali originali le degustazioni proposte da Ferrara Store nella Piazza del Gusto (Piazza della Repubblica) e intrattenuto i bambini con laboratori didattici.

Autunno Ducale nelle Terre Estensi si è inoltre caratterizzata realizzando un vero e proprio percorso divulgativo sulla storia del Ducato Estense che per 4 settimane ha preceduto la manifestazione con partecipatissime conferenze tenutesi nella Sala dell’Arengo.

Nel fine settimana si sono svolte Conferenze organizzate in collaborazione con Confagricoltura sulle 17 perle dell’agricoltura e della gastronomia ferraresi e sulla pera, con Coldiretti sul Valore della Filiera corta e della tracciabilità dei prodotti, quindi con l’Associazione Nuova Terraviva sulla funzione degli orti condivisi nel recupero ambientale. Ospiti della manifestazione sono stati inoltre Sergio Guidi di ARPA Emilia-Romagna intervenuto sulla Rete dei frutteti e la biodiversità regionale e Lucia Bonazzi in una affollatissima conferenza sul Giardino della Villa d’Este di Tivoli. Si è dato spazio alla solidarietà con Marcello Girone che nella Sala dei Comuni del Castello Estense ha presentato il Progetto Diga Zimbabwe.

La Mostra Mercato

Pro Loco Ferrara ha voluto riunire, nella magnifica cornice del Castello Estense, le eccellenze enogastronomiche che ci hanno accompagnato per secoli di storia, a partire dalla preziosa ricetta ferrarese del caviale di storione, alla coppia ferrarese IGP, all’anguilla delle Valli di Comacchio, alla vongola di Goro, all’aglio di Voghiera DOP, alla salama da sugo, ai vini del Bosco Eliceo DOC, al riso del Delta del Po IGP, alla pera dell’Emila Romagna IGP, alla carota del Delta Ferrarese, al pampapato, fino ad arrivare all’aceto balsamico e al lambrusco di Modena, all’erbazzone di Reggio Emilia, ai marroni e alla polenta dellaGarfagnana, e l’elenco dei prodotti presenti in questa mostra mercato straordinaria e unica nel suo genere potrebbe andare avanti ancora, senza dimenticare l’artigianato di qualità, in particolare le ceramiche graffite estensi e le ceramiche di Lugo, e ancora la stupenda distesa di piante e di erbe aromatiche che ha colorato Piazza Castello.

Non sono mancate le biodiversità anche di altre provenienze come il lonzino di fico e il vino di visciole di Ancona, i rinomati taralli cegliesi con le farine di grani antichi, i formaggi di latte crudo di Casola Valsenio in un singolare gemellaggio con il paese dei frutti dimenticati, nato proprio da questo evento.

I progetti

Autunno Ducale nelle Terre Estensi edizione 2016

Dal successo della prima edizione della manifestazione Autunno Ducale nelle Terre Estensi, Pro Loco Ferrara si consolida nella volontà di costruire una nuova edizione 2016 che coinvolga non solo le Associazioni di categoria e le istituzioni ferraresi estendendo la richiesta di patrocinio e sponsorizzazione a quelle di tutti i territori estensi. L’attività di Pro Loco Ferrara pertanto ricomincia immediatamente nella ricerca di nuovi sponsor economici e tecnici capaci di offrire alla manifestazione la visibilità e le risorse necessarie a trasformare Autunno Ducale in un evento turistico di forte impatto sull’economia locale. Pensiamo infatti che il coinvolgimento del sistema ricettivo e della ristorazione locale siano indispensabili perché questo evento sia capace di attrarre turisti in numero significativo contribuendo a consolidare il profilo di Ferrara come quello di una città caratterizzata dall’elevata qualità della vita e in un vera e propria Capitale dei Saperi e dei Sapori.

Turismo sostenibile ed intelligente

Pro Loco Ferrara è entusiasta del nuovo assetto della Pinacoteca Nazionale di Ferrara posta in stretto rapporto con la Galleria Estense di Modena. Il progetto di una più stretta, continua e coordinata collaborazione tra mondo istituzionale ed associativo delle Terre Estensi se percorso con costanza e senza spreco di risorse darà vita ad una forte visibilità nazionale ed internazionale del nostro comune Patrimonio Culturale e alla straordinaria varietà dei paesaggi e delle produzioni materiali presenti nelle vicine province di Ferrara, Modena, Reggio Emilia. Un obbiettivo che la nostra associazione si propone è quella di dare vita o di rafforzare dove già esista il turismo di prossimità, la possibilità in primo luogo per il turismo scolastico, quindi per tutti i cittadini di conoscere direttamente luoghi vicini e straordinari come la Villa Estense di Sassuolo, la Rocca dei Contrari di Vignola, le fortezze appenniniche costruite da Casa d’Este e viceversa l’ingente patrimonio di edifici storici, luoghi sacri, Delizie presenti nel territorio ferrarese.

 

– Il Convegno delle Pro Loco per un turismo sostenibile ed intelligente, nell’ambito del programma “Autunno Ducale” 24 e 25 ottobre 2015 – RESOCONTO a cura degli organizzatori

Rassegna di esperienze positive senza dimenticare le molte criticità del sistema arte, cultura e turismo

Ad aprire la manifestazione il convegno in Castello sul ruolo delle pro loco nella promozione del turismo sostenibile e intelligente nelle terre estensi, con la partecipazione del Vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto, di Enzo Barboni Presidente UNPLI Ferrara e della Presidente di Pro Loco Ferrara Enrica Balboni.

Ospite d’eccellenza Bruno Boni, Presidente della Proloco di Casola Valsenio, che ha portato a conoscenza dei partecipanti l’esperienza esemplare di una località appenninica che ha saputo fare delle proprie tradizioni una ragione di qualificazione dell’offerta turistica e di sviluppo economico.

L’assessore al Tempo Libero di Voghiera Paolo Lupini ha illustrato il nuovo accattivante materiale promozionale di una delle più affascinanti Terre Estensi che, oltre a contenere la più importante Delizia Estense del XV° secolo, la Villa di Belriguardo, è sede del più significativo sito archeologico di età romana del ferrarese e conserva reperti unici nel rinnovato Museo gestito dalla locale amministrazione municipale. Quello di Voghiera è infatti un territorio dove la collaborazione tra pubblico e privato sta iniziando a dare frutti visibili e consolidare posti di lavoro, basti pensare al Consorzio dell’Aglio DOP o al meno conosciuto ma davvero importante distretto florovivaistico.

La Pro Loco di Goro, forte delle 4.000 presenze raggiunte dalla Sagra della Vongola nello scorso mese di Luglio, ha reso noto il proprio impegno nell’arricchire gli eventi gastronomici con nuove proposte di conoscenza turistica del territorio deltizio.

E di Delta del Po ha parlato in maniera approfondita Andrea Bregoli, docente del Liceo Caarducci e curatore di una mostra sul Delta Rinascimentale esposta nella Loggia del Castello Estense. Si sono così succedute le immagini delle emergenze ambientali del nostro Delta, dalle Dune Fossili di Massenzatica a quelle meno conosciute del Lido di Pomposa recentemente aggredite da nuove iniziative edilizie, a quelle dei boschi planiziari di Mesola e Santa Giustina.

Sul tema del nuovo turismo slow si è soffermato l’assessore ferrarese Massimo Maisto, ribadendo come il fiume e la bicicletta siano due eccellenze locali sulle quali investire, mentre Alessandro Gulinati, guida turistica ed ex-presidente di Pro Loco Ferrara, ha mostrato le immagini della straordinaria varietà dei paesaggi e delle eccellenze storiche ed artistiche dei territori estensi, dai Colli Euganei fino alle Alpi Apuane, passando per luoghi di eccezionale valore e meno conosciuti del dovuto come la Villa estense di Sassuolo o le Fortezze di Verrucole e Monte Alfonso in Garfagnana. In conclusione Gulinati ha mostrato i dati delle presenze turistiche nel capoluogo ferrarese che ora, tra 2014 e 2015 sembrano recuperare il livello raggiunto nel 2008 (circa 200.000 arrivi annui) per trovare però in questo breve lasso di tempo una situazione del patrimonio monumentale decisamente aggravatasi, anche ma non solo, a causa del terremoto del 2012. Un allarmante “Stato dell’Arte” che vede circa due terzi dei beni culturali cittadini del tutto o parzialmente inagibili, luoghi sacri e musei letteralmente scomparsi dagli itinerari turistici.

Molti i giovani presenti provenienti dal Liceo Carducci, a loro si sono rivolti la Vicepresidente Monica Negrini e l’Assessore Maisto invitandoli a perseguire la ricerca di nuove e creative professionalità legate all’accoglienza turistica e alla tutela del patrimonio ambientale e culturale. La professoressa Negrini ha sottolineato inoltre che Pro Loco Ferrara è protagonista nel rapporto con le scuole ferraresi grazie al Progetto Scuola Articolo 9, patrocinato dal Comune di Ferrara, con il quale la centralità dei beni cultuali nella nostra società entra nelle aule grazie a stage, percorsi di alternanza scuola-lavoro e visite guidate.

 

(Comunicato a cura della Pro Loco Ferrara)

A Torino la rete Unitown partecipa alla sottoscrizione del protocollo di intesa Anci-Crui per la collaborazione tra città e università

da: Ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

A Torino la rete Unitown partecipa alla sottoscrizione del protocollo di intesa Anci-Crui per la collaborazione tra città e università nello sviluppo dei territori urbani e del Paese

Unitown – University town network, la rete internazionale di eccellenza delle città universitarie, fondata dall’Università di Ferrara nell’ottobre 2013 e che conta ad oggi 28 partner, protagonista di un nuovo importante evento che consolida la sua affermazione a livello nazionale ed internazionale.
Venerdì 30 ottobre presso la Sala Snam di Torino Lingotto Fiere, (via Nizza, 294), il Rettore Pasquale Nappi, Presidente Unitown per il triennio 2015-2017 e Alessandro Somma, Coordinatore della Rete, parteciperanno alla sottoscrizione del protocollo di intesa dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) per la collaborazione tra città e università nello sviluppo dei territori urbani e del Paese, alla presenza del Presidente Anci Piero Fassino.
La firma dell’accordo si svolgerà nell’ambito del seminario “Città e Università. Un’alleanza strategica per l’Europa dei diritti e della conoscenza”, organizzato da Crui e Unitown in occasione della trentaduesima Assemblea annuale dell’Anci.
Dopo l’introduzione del Prof. Somma, il Rettore Nappi parlerà di “Città universitaria. Dalle buone pratiche all’identità”, Mariagrazia Pellerino, Assessore alle politiche educative della città di Torino tratterà sul tema “Il rapporto tra città e università come fattore di sviluppo locale sostenibile e di rafforzamento della filiera educativa”, Fabio Rugge, Rettore dell’Università di Pavia e nella Giunta di Presidenza Crui intratterrà il pubblico su “Università e Comuni italiani: i termini di un’alleanza” e Antonella Galdi, Vice Segretario generale Anci, terrà la relazione “Il Protocollo d’intesa Anci-Crui: obiettivi e azioni comuni”.
“Il Seminario – spiega il Rettore Pasquale Nappi – testimonia l’importanza che Unitown, fondata solo due anni fa dall’Università e dal Comune di Ferrara, ha oramai assunto nel panorama italiano, oltre che europeo, dove rappresenta un numero rilevante di atenei e municipalità di città universitarie. Di qui il riconoscimento che viene dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, che vedono nella collaborazione con Unitown un momento qualificante nello sviluppo dei rapporti tra città e università”.
“La firma del Protocollo di Intesa tra Anci e Crui per la collaborazione tra città e università nello sviluppo dei territori urbani e del Paese – prosegue il Prof. Somma – costituisce un momento fondamentale per lo sviluppo delle città universitarie. Darà ulteriore impulso al lavoro della Commissione mista Consiglio comunale/Unife che da alcuni mesi lavora per individuare progetti concreti con i quali rendere sempre più solido lo sviluppo di Ferrara città universitaria”
Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

Expo: salumi Dop dall’Emilia Romagna nel super panino contro gli allarmismi Oms

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

La filiera dei salumi in Emilia Romagna dà lavoro tra produzione agricola, trasformazione e conservazione ad oltre 20 mila addetti. Lo comunica Coldiretti regionale, sottolineando che la filiera di alta qualità dell’Emilia Romagna ha fornito 6 salumi Dop per fare da companatico al panino doc da record preparato ad Expo questa mattina, in occasione della giornata della carne italiana promossa da allevatori e produttori di Coldiretti. Il panino realizzato con la più grande pagnotta di pane Dop di Altamura, dal peso di 1,5 quintali e di 3 metri di lunghezza, è stato farcito con Culatello di Zibello, Prosciutto di Parma e di Modena, Pancetta, Salame e Coppa piacentine. Si tratta – informa Coldiretti Emilia Romagna – dei sei salumi Dop dell’Emilia Romagna, avanguardia dei prodotti Igp (Cotechino, Mortadella, Zampone, Salama da sugo) e dei 27 salumi dell’albo dei prodotti tradizionali dell’Emilia Romagna.
I salumi emiliano romagnoli arrivati ad Expo fanno parte della prima esposizione dei salumi tipici regionali a denominazione di origine che rimarrà aperta fino alla chiusura di Expo con l’obiettivo – sottolinea Coldiretti – di fare chiarezza sul consumo di carne in Italia, sulle caratteristiche del sistema produttivo Made in Italy e sulle sue specifiche caratteristiche qualitative ma anche di verificare gli effetti sui comportamenti di acquisto degli italiani. Per sconfiggere la paura ad assaggiare le specialità a base di carne Made in Italy – informa Coldiretti – sono stati invitati autorevoli ospiti, ma degustazioni sono state offerte anche ai visitatori italiani e stranieri che non sembrano credere agli allarmi generici dell’Oms. Il super panino verrà donato al Banco Alimentare, l’organizzazione di volontariato che destina i prodotti alimentari alle persone indigenti. Una iniziativa di solidarietà, questa – conclude Coldiretti – che si è ripetuta più volte nel corso dei sei mesi dell’Expo.

Domani in uscita il nuovo singolo di Alex Britti “Perché?”, una denuncia contro la violenza sulle donne

da: Daniela Turchetti

“Perché?” il nuovo singolo di Alex Britti

Esce domani, venerdì 30 ottobre, in radio e sulle piattaforme digitali “Perché?”, il nuovo singolo di Alex Britti che, anticipa l’uscita del nuovo album in tutti i negozi dal 20 Novembre.
Perché? – dice lo stesso Alex Britti – si spiega da se, è un tema scottante, ho scelto il blues senza camuffarlo troppo, ho aggiunto anzi un coro dai riflessi gospel e poi spesso il blues spesso è stata musica di denuncia, di protesta.
Un nuovo sound, la chitarra elettrica sostituisce l’acustica, Un brano in cui Alex Britti chiede perché? molte donne non denunciano la violenza subita.
Perché? nasce anche per dare un aiuto concreto alle donne vittima di violenza. Una parte dei proventi infatti sarà destinata a WeWorld, una ong che lavora da oltre 15 anni per difendere i diritti di donne e bambini in Italia e nel mondo. In particolare in Italia opera attivamente in azioni di contrasto alla violenza contro le donne, con campagne di sensibilizzazione e progetti concreti sul territorio.
Il videoclip , girato a Roma negli studi di Cinecittà, vede la regia di Ivano De Matteo e la partecipazione di:
– Alex Britti
– Carolina Crescentini
– Massimiliano Bruno
– Francesco Montanari
– Michela Quattrociocche
– Anna Ferzetti
– Andrea Delogu
– Rolando Ravello
– Caterina Shula
– Luca Lionello
– Giulia Elettra Gorietti
– Gian Marco Tognazzi
– Fabrizia Sacchi
– Vincent Riotta
Le immagini saranno usate per la campagna di sensibilizzazione di WeWorld mirata al drammatico problema della violenza sulle donne.
Ci si chiede “Perché?” le donne che avrebbero a disposizione leggi ad hoc e sostegno di ogni tipo, non denuncino la violenza subita?
La motivazione principale che ha spinto Alex Britti ad esporsi in prima persona, è sicuramente dettata da una grande sensibilità rispetto al problema grave della violenza sulle donne, ma causa scatenante è stata l’esperienza diretta vissuta da Alex Britti.
Un giorno si è trovato ad assistere in un parco pubblico alla terribile scena di un uomo che prendeva a pugni una donna. E’ intervenuto prontamente in difesa della donna ed è così riuscito a sedare la violenza e portare il primo soccorso alla vittima. L’uomo si è poi scoperto essere il marito della donna.
Nel raccontare l’accaduto Alex spiegava che la cosa che più lo aveva colpito, era il terrore negli occhi della donna all’idea di denunciare il marito ed al rifiuto di farsi accompagnare in ospedale per ricevere le cure necessarie. Era chiara ed evidente la consapevolezza da parte della donna di dover tornare nonostante tutto a casa, dove probabilmente avrebbe trovato dei figli da accudire e lo stesso carnefice a cui sottostare ancora.
Nei mesi successivi, questo episodio ha agito sulla sensibilità di Alex che, via via ha elaborato un forte senso di frustrazione ed impotenza riguardo questo tipo di violenza e, la creatività e le emozioni provate hanno fatto si che musica e parole prendessero forma. Nasce così il testo e la musica attraverso la quale Alex mette a fuoco ed esprime con forza il cuore di questo problema: il Perché? del silenzio.
“L’espressione “violenza contro le donne” comprende tutti gli atti di violenza contro il genere femminile che si traducono, o possono tradursi, in lesioni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata”.

Preview V giornata di andata di pallacanestro femminile: domenica arriva San Martino

da: Ufficio Stampa Pallacanestro Vigarano

Serie A: Lasciarsi alle spalle le difficoltà e crescere…

“Non può piovere per tutta la vita.” Probabilmente anche le più radicate convinzioni di Gabriel Garcia Marquez nei suoi Cent’anni di Solitudine, verrebbero meno. La sequenza di infortuni di questa prima parte di stagione è stata incessante, colpendo in sequenza più o meno tutte le giocatrici della Meccanica NOVA. Questo ha messo in oggettiva difficoltà il lavoro tecnico settimanale, con i ranghi spesso ridotti, ancor prima delle gare della domenica, giocate sempre in emergenza. Il calendario particolarmente impegnativo ha fatto il resto. Si avvia verso la conclusione un mese di ottobre da mettersi velocemente alle spalle. Tre trasferte logisticamente impegnative (2 volte Napoli e Ragusa), due squadre si qui imbattute (Lucca e Ragusa), l’emozione dell’Opening Day, la prestazione monstre di Petronyte a Napoli. Poi infortuni, tantissimi. Tutti di natura traumatica, dove anche il lavoro costante settimanale di propriocettiva non ha potuto più di tanto.
Crudo (piede), Cigliani (caviglia), Orrange (caviglia), Ostarello (caviglia), Capoferri (spalla), Tognalini (caviglia), Vespignani (caviglia + cheratite), Ciarciaglini (gomito), Vian (problema muscolare) senza contare Rosier quale lungo degente, sembra il recap di una corsia di ospedale più che di una squadra di pallacanestro. Ebbene bisogna guardare avanti, quando si è nell’emergenza più nera si può solo risalire, migliorare, stare meglio. La partenza 0-4 ha visto anche sprazzi di ottime cose, come 30 minuti a Napoli, il primo tempo con Lucca, i quarti dispari con Ragusa giocati senza Usa. Serve pazienza, forza mentale, per guardare avanti; fiducia. Non è semplice quando la vittoria non arriva e non ha mai la possibilità di giocartela ad armi pari, ma ecco ancora il richiamo allo scrittore colombiano: “Non può piovere per tutta la vita”.
Bisogna farsi trovare pronti, essere al meglio possibile e giocare le partite, sino in fondo, con maggiore convinzione e cattiveria agonistica: trasformare la rabbia di questo avvio martoriato dagli infortuni in energia per colmare assenze, malanni e negatività. In questo servirà anche l’affetto e il calore del PalaVigarano, per dare una spinta in più alla squadra.
Domenica arriva il Fila San Martino di Lupari, giornata di andata numero 5. Le padovane occupano la posizione 7 (bilancio 2v-2p per 4pt). Sono reduci dal successo esterno a Sesto S.G. (56-65) trascinate dalla propria coppia USA: Bailey (18pt + 7r) e Davis (15pt + 10r). Lo staff medico proverà a mettere in campo la miglior formazione possibile, certa l’assenza di Capoferri, mentre per il resto si valuterà con attenzione solo all’ultimo. Appuntamento domenica 01 novembre 2015 alle ore 18.00 con consueta diretta streaming LBF.
In questo secondo appuntamento casalingo chi ancora non avesse ritirato la propria tessera di abbonamento potrà farlo in biglietteria all’ingresso.
La mattinata di domenica porterà al PalaVigarano un raduno della Selezione Regionale FipCrer del CTF Centro Tecnico Federale con le giovani atlete classe 2001/02 al lavoro dalle 10.00 alle 12.30. Ben nove le azzurrine di Basket Academy convocate per l’appuntamento, si tratta di Maria Elena Gozzi, Alessandra Ruggeri, Caterina Gilli, Alice Prisco, Ylenia Salani, Giulia Amorati, Giorgia Chiericatti, Silvia Nativi e Giulia Natali, sotto l’occhio attento di Emanuela Benatti Referente Provinciale per la provincia di Ferrara.

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Apologia del fascismo. Una risoluzione Pd in Regione chiede di estendere il reato alla vendita di gadget e prodotti che evocano il regime

da: ufficio stampa Partito Democratico Emilia-Romagna

Nadia Rossi: “Basta con l’approccio folkloristico, questi prodotti hanno funzione propagandistica”.

“Agire in tutte le sedi più opportune perché il reato di apologia di fascismo (previsto all’articolo 4 della cosiddetta legge Scelba) sia integrato anche con riferimento alla vendita e diffusione di beni, gadget o oggetti vari con immagini del regime fascista e nazista, in tutte le differenti modalità in cui essa può avvenire”.
È quanto chiede la risoluzione presentata dal Pd in Regione (prima firmataria Nadia Rossi e sottoscritta anche dai gruppi di Sel e de L’Altra Emilia-Romagna) che invita la Giunta ad attivarsi perché il reato di apologia del fascismo venga integrato e inserito nel codice penale, prevendo la repressione di reati specifici legati alla riproduzione di atti, linguaggi e simboli del nazifascismo.
Secondo la Consigliera Pd Nadia Rossi “la vendita di gadget, beni di consumo e altro ancora che ritraggono immagini e simbologia dei regimi fascisti e nazisti non può essere derubricato a mero fenomeno di costume. Peggio ancora sarebbe arrendersi all’abitudine e vedere certe immagini in vetrina o tra i banchi dei mercatini, senza provare fastidio se non indignazione”.
“Emerge la necessità di aggiornare la normativa nazionale”. Una necessità condivisa a livello parlamentare da due proposte di legge targate PD: una dei deputati romagnoli Lattuca, Di Maio e Arlotti sottoscritta in questi giorni che ha l’obiettivo di rendere esplicitamente illegale la produzione e vendita di oggetti, gadget e souvenir fascisti; l’altra del deputato Fiano e altri, che chiedono l’inserimento del reato di propaganda del regime fascista e nazista nel codice penale.
“I tentativi di sminuire questo dibattito, derubricando il tema come ‘secondario’ e non prioritario, vanno rispediti al mittente. E’ sufficiente guardare all’Europa e al nuovo vigore di movimenti nazionalisti che spesso richiamano gli ideali di certi regimi, per capire come l’argomento sia di estrema attualità e abbia dirette implicazioni culturali.
Ritengo quindi opportuno – chiosa la Consigliera Rossi – che anche la Regione, per quanto di sua competenza, faccia la propria parte, sostenendo la necessità di contrastare la diffusione propagandistica di tutto ciò che possa avere richiami a principi, fatti e metodi di un passato già sconfitto dalla storia”.

Grande successo dell’iniziativa del Cna “Fa la cosa giusta” per la battaglia contro i tumori femminili

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Grande successo della iniziativa a Casa di Stella dell’Assassino. Una sfilata, organizzata da Cna, in collaborazione di Aziende Ospedaliere di Ferrara, Comune di Ferrara, Lilt, Andos e Udi e cinque imprese associate, ha visto protagoniste donne che hanno vissuto questa difficile esperienza. Fa la cosa giusta, una rete sociale a fianco delle donne che combattono la battaglia contro il tumore.

Essere bella e amarsi anche dopo un tumore. Questo è quanto hanno voluto testimoniare le bellissime autoironiche modelle, «donne comuni» che hanno vissuto questa esperienza, protagoniste della sfilata dell’altro pomeriggio, organizzata da Cna, in collaborazione di Aziende Ospedaliere di Ferrara, Comune di Ferrara, Lilt, Andos e Udi e cinque imprese associate: Non Solo Sabbia, Sartoria Laura Mode, Hyper Air Culture, Cesare Ragazzi Laboratories e Beauty Club Benessere. “Fai la cosa giusta”, a Casa di Stella dell’Assassino, si è rivelata non solo una iniziativa molto partecipata, ma anche intensa e toccante.
All’apparente frivolezza, ha fatto da contraltare un significato di grande valore sociale e culturale. “L’esperienza del tumore al seno – ha sottolineato Dalia Bighinati presentando l’incontro – colpisce la stessa identità femminile. E’ quindi, per chi l’attraversa, doppiamente difficile e dolorosa”. Per questo è importante che le donne non rimangano sole di fronte al cancro, ma possano, al contrario, avvalersi di una rete sociale di solidarietà e supporto psicologico, ma anche di iniziative molto concrete, come quelle offerte dei professionisti del settore moda e benessere, che hanno voluto dare il proprio contributo l’altro pomeriggio.
Dunque, “Fa la cosa giusta” è in qualche modo l’esordio pubblico di questa rete, che vede istituzioni, aziende sanitarie, associazioni del volontariato e imprese concorrere a questo importante obiettivo, come hanno sottolineato Chiara Sapigni, assessore alla Sanità e Servizi alla persona del Comune di Ferrara, Antonio Frassoldati, direttore dell’Unità di Oncologia Clinica dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Anna, Raffaella Toselli, presidente provinciale del Gruppo Impresa Donna della Cna e Luana Vecchi dell’Udi. Le bellissime, autoironiche modelle della sfilata, che ha costituito il vero cuore dell’incontro a Casa di Stella sono state: Simona, Flavia, Cinzia, Elisabetta, Stefania, Monica, Roberta, Barbara, Caterina e Doriana con il marito Daniele.

Sabato 31 al Centro Commerciale I Tigli di Argenta “Dolcetto e scherzetto” festa di Halloween per bambini

da: organizzatori

Ad Argenta, sabato 31, si fa festa insieme e l’occasione è Halloween. Al Centro Commerciale I Tigli (via Crocetta 9c, Argenta), si festeggerà con “dolcetto e scherzetto” tutti i bambini che si presenteranno in maschera in galleria, un piccolo omaggio per tutti e per tutto il sabato.
Dalle 14.30 alle 16.30, la Clown Nuvola, truccherà i bambini a tema per la festa che poi continuerà fin a notte, nel centro storico di Argenta. Una sinergia tra i due centri, che in questa occasione si stringono la mano.
Il Centro Commerciale I Tigli insieme ad Avis di Argenta hanno offerto premi per i lavori più belli realizzati dai bambini delle scuole di Argenta.

duomo-ferrara

L’INCHIESTA
Sacerdoti e fedeli, voci ferraresi a confronto dopo il Sinodo

La cantante Mercedes Sosa, argentina quanto l’attuale papa Francesco, cantava che “Todo Cambia”, raccontando la speranza che alberga nell’idea e nella realizzazione del cambiamento e l’ineluttabilità dello stesso, che è una caratteristica della crescita. Cambia anche la Chiesa? Con fatica, come lo stesso pontefice ha avuto modo di dichiarare alla stampa internazionale – ma qualcosa cambierà, spinta dal Sinodo ordinario sulla famiglia appena conclusosi.
Per i cittadini atei, gli agnostici, quelli che vivono la religione dietro un “mi hanno insegnato che si va a messa la domenica”, le risposta del sinodo alla richieste della famiglia contemporanea non portano alcuna novità, né particolari motivi di riflessione. Ma mentre il vescovo di Ferrara resta in attesa delle direttive del suo pontefice e vieta ogni iniziativa ai suoi sacerdoti fino a nuovo ordine, il segnale di apertura verso le esigenze dei cattolici separati o conviventi incide sulla vita di quanti – fra questi – hanno fede, la coltivano nel tempo rendendola una strada da percorrere.

“Spieghiamoci bene, quello che il Sinodo ha suggerito e che sarà papa Francesco a dover convalidare, dando poi le direttive perché certe azioni si realizzino, non è una riammissione generale ai sacramenti di persone che vivono situazioni così dette irregolari: separati, divorziati, risposati. – ha specificato don Giacomo Falco, parroco di Pontegradella – L’Assemblea del Sinodo, che per inciso è la dimostrazione che nella Chiesa si parla e si discute al contrario di quanto spesso si possa pensare, ha cercato e proposto un’apertura pastorale diversa dal solito alla questione ma non ha certo scardinato la dottrina cattolica sul matrimonio. C’è adesso uno stato di attesa, sarà il pontefice a indicare la strada da percorrere. Sta di fatto che la Chiesa prende atto di qualcosa che già esiste nel suo popolo, lo aveva cominciato a fare papa Wojtyla, dicendo che per amore di verità si doveva entrare nella storia della coppia, lo abbiamo fatto noi sacerdoti per tanto tempo attraverso tanti percorsi di mediazione pastorale. Per le persone che hanno coscienza della nullità del proprio matrimonio o che hanno intrapreso un cammino di conversione, l’idea di potersi riavvicinare ai sacramenti è una speranza che io condivido”.

L’idea del percorso da fare assieme ricorre nei pareri di tante persone separate o divorziate che aspettano che la Chiesa tenda loro la mano. In realtà la parola sinodo deriva da tue termini del greco antico ‘syn’ e ‘odos’ che tradotte letteralmente significano proprio ‘strada comune’, quella che l’assemblea ecclesiastica ho dovuto cercare per proporre delle soluzioni a certi problemi.
“Quando io e mio marito abbiamo deciso di separarci eravamo al termine di un lunghissimo periodo di compromesso. – ha raccontato Lia, 53 anni – Il nostro matrimonio, fondato su un grande amore, affetto reciproco, stima, rispetto, nel tempo si era dissolto e in meno di 10 anni di convivenza ci siamo ritrovati cambiati, diversi. A un certo punto abbiamo smesso di essere una coppia, rimanendo però genitori, amici, fratello e sorella sotto lo stesso tetto. La fede ci ha aiutati a portare la nostra barchetta in porto e quando i ragazzi sono andati via di casa, abbiamo capito che era arrivato il momento di separare le nostre quotidianità, io in una casa, lui in un’altra. In questo cammino ci ha seguiti un sacerdote per il quale è sembrato chiaro che, affinché le sue due pecorelle smarrite non perdessero definitivamente la strada, l’unica via era la separazione. Per me, che credo profondamente in Dio e che ho scelto di seguire la strada indicata dalla sua parola, non è stato facile. Per niente. Non abbiamo mai parlato di divorzio, quel vincolo di unione è un salvagente che mi riporta a quello che ho deciso di essere, ma non mi sono mai avvicinata all’altare durante la distribuzione dell’eucarestia, in chiesa, perché mi sentivo di aver tradito Cristo… Essere riammessa ai sacramenti per me sarebbe una festa: prego e ho sempre pregato ma per me essi sono il simbolo dell’unione con il sacro, sono felice che ci si dia la possibilità di riavvicinarci così alla famiglia della Chiesa, per continuare a seguire il nostro percorso assieme agli altri”.

“Onestamente? Io sono credente e divorziato, la mia ex moglie ha voluto sposarsi con un altra persona, sento che quella strada che avevamo deciso di intraprendere non esiste più, e senza la mia compagna e questa strada io non sono interessato a essere riammesso alla comunione – ha commentato Giorgio, più integralista -. Ho fallito, come marito e come cristiano, ognuno di noi conosce la sua storia e sa dove ha sbagliato, alla luce di questo io sento che non sono degno di essere ammesso. Certo, magari c’è gente che ha storie diverse dalla mia ma per me, se non sei stato un buon cristiano quando avresti dovuto, devi restare fuori”.

“Dal Sinodo sulla famiglia ci si aspetta che sia coerente con quel tesoro della fede e della rivelazione che ha generato la Chiesa stessa e la invia ogni giorno ad ogni creatura. In forza di questo, e non per altra strada, la Chiesa è sempre attuale, madre e maestra in umanità. Non si tratta quindi di un processo di adattamento alle situazioni del momento ma di attingere a quella Verità personale che illumina la vita dell’uomo e che risponde anche alle contingenze ma perché le precede e le supera – ha spiegato don Massimo Manservigi, direttore de La Voce di Ferrara-Comacchio, settimanale della diocesi ferrarese –. In realtà la Chiesa è vicina non da ora alle problematiche che attualmente coinvolgono la famiglia – lo dimostra il Sinodo stesso riproponendo la profetica esortazione apostolica “Familiaris Consortio” di San Giovanni Paolo II, che risale al 1981 – ed ha in sé anche gli strumenti per rispondere adeguatamente alle sfide attuali. Sono sicuro che i padri sinodali, guidati dal Santo padre, non hanno mai abbandonato questa convinzione. Come ha ricordato il nostro arcivescovo, restiamo fiduciosi in attesa delle decisioni di papa Francesco”.

Nota: i nomi dei testimoni sono fittizi, in rispetto alla volontà di privacy degli interessati

LA STORIA
Diario di un cassintegrato/2 – Il dissesto: manager rampanti e impreparati distruggono l’azienda gioiello

2. SEGUE – Siamo in un piccolo comune di circa novemila abitanti nel cuore della bassa bolognese. Anche se l’economia del territorio circostante è prevalentemente agricola, il distretto industriale del comune ha conosciuto, soprattutto a partire dagli anni settanta in poi, un notevole sviluppo imprenditoriale. È appunto nell’area industriale situata ad un paio di chilometri dalle due frazioni affacciate alla Porrettana, principale via di collegamento tra Ferrara e Bologna, che si trova il grande impianto dello stabilimento in questione.
La fabbrica venne costruita intorno al 1970 su iniziativa di un giovane e intraprendente imprenditore bolognese. Originariamente si trattava di una piccola ditta operante nel campo dei semilavorati plastici con sede a San Lazzaro di Savena, ditta che nel giro di pochi anni decuplicò il proprio volume d’affari diventando di fatto una delle realtà industriali più attive e promettenti del settore. Negli anni novanta l’azienda è già inserita tra i massimi esportatori europei con clienti sparsi in tutto il mondo.
Nel 2000 l’azienda toccherà il suo apice produttivo con l’istallazione di una quarta linea di produzione, fase che però segnerà anche l’inizio di un lento, quanto inesorabile, declino.
Nel biennio 2000-2001, per avviare e consolidare la nuova linea, vengono assunti una quarantina di nuovi operai, raggiungendo così la sua massima occupazione di sempre, ovvero un totale di circa duecentotrenta dipendenti, tra operai, impiegati e quadri dirigenziali. Gli ingenti investimenti fatti per l’ampliamento degli impianti produttivi, fatalmente coincidenti con la congiuntura economica negativa creatasi dopo gli eventi legati all’undici settembre 2001, costringono l’azienda a chiedere aiuto alle banche. Dopo poco, il suo stesso fondatore, un uomo ormai anziano e senza nessun erede interessato a subentrargli nella conduzione dell’impresa di famiglia, decide di mettere in vendita lo stabilimento, cercando un acquirente in grado di ripianare il passivo con le banche e di garantire al tempo stesso il mantenimento dell’occupazione.
Nel 2003, una società di capitali francese operante nello stesso settore chimico-plastico accetta la proposta del vecchio imprenditore bolognese, rilevandone l’azienda con la promessa di risanare il bilancio e di salvaguardare i posti di lavoro. L’azienda cambia così nome e proprietà, ma fabbrica e soprattutto i suoi dipendenti restano gli stessi. Per i nuovi padroni è il terzo e ultimo stabilimento in ordine di acquisizione, ma è anche il maggiore impianto produttivo del gruppo.
Dal 2004 il giovane rampollo della ricca famiglia neoproprietaria dello stabilimento ne affida la gestione a una coppia di manager di sua conoscenza (uno di loro è un suo vecchio compagno di studi). Questi, con alle spalle un curriculum non proprio lusinghiero e approfittando della fiducia riposta dalla proprietà, intraprendono una politica di investimenti arrembante quanto spregiudicata. Investimenti che nel tempo si rivelano sbagliati, come l’acquisto di un costoso macchinario progettato per la fornitura di una serie di commesse per un grosso cliente americano. L’impianto, non preventivamente collaudato, si rivela inefficace e causa l’annullamento del contratto, con conseguente perdita di soldi e cliente. Purtroppo, la leggerezza dimostrata in quell’occasione sarà solo il primo di una serie di passi falsi della dirigenza, che negli anni successivi si tuffa imperterrita in altri investimenti di dubbia efficacia. Intanto il debito con le banche non accenna a diminuire e, per rendere il passivo di bilancio meno gravoso, si decide di risparmiare sul costo delle materie prime e sul processo di lavorazione. Queste scelte provocano una progressiva diminuzione della qualità dei prodotti che influirà su tutta la filiera commerciale peggiorando inevitabilmente l’immagine del gruppo.
L’azienda bolognese era famosa per l’eccellenza dei suoi prodotti e per la straordinaria capacità di soddisfare tutte le esigenze di una clientela molto variegata. Il nuovo management, per contenere i costi, decide di non puntare più sulla qualità del prodotto e di eliminare la piccola clientela per dedicare tutte le energie al soddisfacimento del grande fabbisogno di semilavorato delle multinazionali asiatiche e americane. Pochi grossi clienti che però hanno dalla loro un enorme potere contrattuale e obbligano l’azienda stessa ad accettare le loro condizioni riguardo a prezzi e pagamenti, col risultato di ridurre all’osso i margini di guadagno per chilo di prodotto e di impoverire tutto il processo produttivo.
È così che l’intero gruppo industriale italofrancese entra ben presto in un vortice di situazioni senza controllo: un nuovo mercato con una fortissima concorrenza internazionale (cinesi e indiani in primis), impianti obsoleti e interventi strutturali sbagliati, una gestione del personale assente, la nomina di quadri dirigenziali inadeguati, ed infine la riduzione dei margini di guadagno e la conseguente impossibilità di risanare il debito con le banche.
Di anno in anno la situazione economica si fa sempre più critica: il bilancio rimane costantemente in passivo e il debito aumenta in modo esponenziale. Nel 2010 la proprietà cerca finalmente di correre ai ripari allontanando i due manager ritenuti responsabili di sei anni di gestione disastrosa. La nuova dirigenza inizia così la sua opera di risanamento, e lo fa intervenendo sul costo del personale.
Per scongiurare l’ipotesi dei licenziamenti, che porterebbe ad un inevitabile scontro frontale tra azienda e lavoratori, si decidono nuove turnazioni che portano ad una graduale riduzione dei giorni di riposo, si aumenta cioè l’orario lavorativo mantenendo il salario inalterato. Il conseguente malcontento e le preoccupazioni dei lavoratori appaiono evidenti nelle assemblee sindacali, dove viene approvato un pacchetto di scioperi che provocherà un’interruzione del dialogo tra azienda e sindacati, con proprietà e dirigenza più che mai intenzionate a continuare a perseguire le loro strategie senza coinvolgere i lavoratori.
Tuttavia, la linea di condotta della dirigenza si rivela ben presto controproducente, e anche la carta della mobilità volontaria risulta inutile per il rifiuto di tutti i lavoratori interpellati. Alla fine la società, messa alle strette dalle banche, riprende il dialogo coi lavoratori e, con l’avallo dei sindacati, propone e stipula i cosiddetti “contratti di solidarietà”, l’accordo prevede che ogni dipendente accetti di ridursi il salario per permettere a tutti di mantenere il proprio posto di lavoro.
Purtroppo quest’ennesimo tentativo non riesce ad invertire la rotta e viene aperta la cassa integrazione straordinaria, ormai è tardi ed è chiaro per tutti che il destino di questa fabbrica dal fiorente passato sia definitivamente segnato.
Il buco di bilancio è pauroso (circa settanta milioni di euro nel 2012), le banche creditrici non accettano il piano di risanamento proposto dalla società e viene avviata una procedura di amministrazione straordinaria in cui la gestione viene affidata ad un commissario nominato dal tribunale. Gli eventi precipitano e, per poter salvare il gruppo, si decide di sacrificare lo stabilimento bolognese scorporandolo e mettendolo in liquidazione. In molti lavoratori, tutti collocati in cassa integrazione straordinaria, rimane la vana speranza che qualche acquirente si faccia avanti per riscattare lo stabilimento e ripartire.
La realtà attuale è che l’intero gruppo industriale è stato messo in vendita e, qualunque cosa accada da ora in avanti, la filiale bolognese è stata esclusa da ogni ipotesi di accordo. I suoi impianti saranno smantellati e i lavoratori, cessati i termini della cassa integrazione straordinaria, passeranno tutti quanti in mobilità.

2. CONTINUA [leggi la terza parte]

Leggi la prima parte

IMMAGINARIO
Alti studi scientifici alla corte estense.
La foto di oggi…

L’Istituto studi rinascimentali di Ferrara propone anche quest’anno una Settimana di alti studi rinascimentali che, alla sua 18esima edizione, affronta il tema de “L’Umanesimo scientifico nelle terre degli estensi“. Organizzato con la collaborazione di Ferrara Arte, il convegno si svolge a Palazzo Bonacossi e si articola in tre giornate a partire da oggi fino a sabato 31 ottobre, con relazioni tenute da illustri studiosi dell’argomento, aperte al pubblico e gratuite.

Grazie alle ricerche di testi antichi e ai nuovi e raffinati strumenti filologici, gli umanisti contribuirono alla rinascita della scienza e al suo sviluppo. Specialmente nella Ferrara estense, fra la corte e lo studio universitario, assistiamo alla straordinaria fioritura e diffusione della matematica, dell’astronomia, della medicina e dell’anatomia, della cosmologia, della geografia e della cartografia, come anche della prospettiva nelle opere pittoriche.

Per ulteriori informazioni clicca qui

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

GERMOGLI
Carpe diem.
L’aforisma di oggi…

A volte il modo giusto per affrontare la vita è farlo con un pizzico di sana follia.

Erasmo da Rotterdam
Erasmo da Rotterdam

Infatti gli ostacoli principali per farsi un’idea delle cose sono il ritegno, che annebbia lo spirito, e la paura, che mostrando i pericoli distoglie dal prendere iniziative. La follia libera magnificamente da entrambi. Fra i mortali sono in pochi a capire per quanti altri vantaggi riesca utile non vergognarsi mai ed essere pronti a tutto. (Erasmo da Rotterdam)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

rino-gaetano

ACCORDI
Il cantore del nonsense.
Il brano di oggi…

Il 29 ottobre del 1950 nasceva Rino Gaetano. Ironico, ruvido, impegnato, abile nella sua velata incomprensibilità, il cantautore calabrese scrisse pagine importanti della musica italiana. La prematura morte in un incidente stradale a soli trent’anni non gli precluse di entrare nell’olimpo dei cantautori più amati di sempre.

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…