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Giorno: 2 Febbraio 2016

Saeco, parte il confronto tra azienda e sindacati: la soddisfazione delle Istituzioni dopo il lungo stallo

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Regione e Città Metropolitana di Bologna a fianco del Governo per mettere in campo tutte le necessarie azioni di sostegno per il mantenimento e lo sviluppo del sito produttivo di Gaggio Montano.

Bologna – Prende il via, dopo settimane di stallo, il confronto tra la Philips e i sindacati sulla vertenza dello stabilimento Saeco di Gaggio Montano. Alla presenza del ministro allo sviluppo economico Federica Guidi, la Regione Emilia-Romagna e la Città metropolitana di Bologna – rappresentati dall’assessore alle Attività Produttive Palma Costi e dal consigliere delegato Benedetto Zacchiroli – hanno partecipato all’apertura del tavolo di confronto tra l’azienda Philips-Saeco e le organizzazioni sindacali.
A seguito della proposta fatta dal ministro Guidi di stabilire le priorità e di conseguenza iniziare la trattativa, le parti hanno convenuto di proseguire il confronto di merito.
«Ringrazio il ministro Guidi e il dottor Castano – ha sottolineato l’assessore regionale Costi – per il lavoro paziente ed efficace messo in campo in questi mesi al fine di consentire oggi di aprire il tavolo di confronto. Oggi si è riscontrato un clima positivo da entrambe le parti. Pertanto la Regione conferma la sua disponibilità, in concerto col Ministero, a mettere in campo tutte le necessarie azioni di sostegno per il mantenimento e lo sviluppo del sito produttivo di Gaggio Montano».
«Sono soddisfatto che il cielo abbia a iniziato a schiarirsi sopra a Gaggio Montano. La trattativa – ha aggiunto Zacchiroli – sarà monitorata assieme alla Regione e la disponibilità dell’Istituzione rimane invariata per la salvaguardia dei posti di lavoro in un’ottica di cura particolare per l’Appennino».

Maserati, l’assessore Costi: “A breve con presidente Bonaccini incontrerò i vertici del Tridente”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Palma Costi, oggi a Roma per la vertenza Philips-Saeco, conferma che la Regione sta da alcune settimane lavorando per acquisire informazioni in merito a quanto dichiarato dalle organizzazioni sindacali. Per questo la Regione ha deciso di approfondire la situazione con l’azienda, mettendone a conoscenza il ministro Guidi.

Bologna – «A breve incontrerò assieme al presidente Bonaccini i vertici della Maserati. Credo che questo sia il miglior modo per comprendere quanto sta avvenendo nello stabilimento di Modena».
Così l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi a Roma presso il Mise per la vertenza Philips-Saeco. «Della situazione creatasi in Maserati a seguito dell’attivazione della cassa integrazione e della decisione di incontrare con il presidente della Regione Stefano Bonaccini i vertici della casa automobilistica ho informato il ministro allo sviluppo economico Federica Guidi» ha aggiunto l’assessore Costi.
«Una parte della produzione Maserati, come avviene oggi, non può che rimanere a Modena. La storia del marchio Maserati – ha concluso Costi – è legata indelebilmente alla produzione territoriale di cui è un tratto saliente, distintivo. Questo connubio negli anni ha portato Modena e la regione Emilia Romagna ad essere riconosciuta nel mondo terra di motori e di eccellenza».

Birdwatching in città? Si può fare!

da: Lipu Ferrara

Domenica 7 Febbraio, la LIPU di Ferrara organizzerà un’escursione nelle aree verdi cittadine di Ferrara. Scopriremo come i nostri parchi, oltre ad ospitare numerose specie di uccelli residenti, possono rappresentare punti di osservazione privilegiati per specie svernanti.
L’escursione, guidata dall’esperto birdwatcher Pietro Melandri, inizierà alle ore 10:00 al “Parco Massari” (si raccomanda la puntualità) e si concluderà verso le 12:00 al “Parco Urbano” non senza aver fatto un salto in “Certosa” a salutare i gufi. La partecipazione sarà gratuita. Il numero max di partecipanti sarà di 25, perciò si richiede di dare in anticipo conferma della propria presenza telefonando al numero 0532.772077. Si consiglia di indossare (oltre al binocolo…) un abbigliamento comodo e caldo adatto ad una camminata.
Gli avvistamenti sorprendenti non mancheranno: picchi, cince, regoli, taccole, fringuelli e frosoni, ma anche martin pescatore, migliarino di palude, gallinella d’acqua e germano reale; se saremo fortunati nella nostra uscita incontreremo anche specie più rare come: tordo sassello, pendolino, passera scopaiola e sparviere.

Cronacacomune: la newsletter del 2 febbraio 2016

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Focus mercoledì 3 febbraio alle 17
Violenza e scuola: prospettive a confronto
02-02-2016

Sarà dedicato al fenomeno della violenza all’interno della scuola l’incontro in programma mercoledì 3 febbraio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, con interventi di Lidia Goldoni (insegnante e presidente CIEI – Comitato Insegnanti Evangelici Italiani) e Luigi Grotti (presidente Promeco). L’appuntamento è a cura dell’Associazione Chiesa Evangelica di Ferrara – Cerbi.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
In qualunque modo si voglia definire la violenza, è indubbio che tale patologia del comportamento è presente nella scuola e in tutti gli ambiti della vita comune. La scuola, osservatorio privilegiato di dinamiche sociali e culturali, è il luogo in cui si confrontano e a volte si scontrano diversi soggetti, individui e istituzioni, con ruoli diversi e diversi poteri. Adulti, giovani e bambini sono attori di una micro società che riflette e amplifica tensioni e conflitti presenti nella società allargata. Ci può essere una violenza “istituzionale”, derivante dalla logica della stessa istituzione, ma anche una violenza personale, da insegnante a studente, oppure tra pari, cioè tra studenti e studenti: è il caso molto diffuso del bullismo, nella sua declinazione classica e in quella postmoderna del cyberbullismo. Come affrontano la scuola e le altre agenzie educative questo problema? Cosa possiamo fare, in quanto genitori, educatori e insegnanti, semplici cittadini, per affrontare e curare questa vera e propria emergenza? Nel corso della relazione si proverà a tracciare qualche linea orientativa per la comprensione del problema nonché per un auspicabile superamento di quella che fino a oggi rimane una questione irrisolta.

CARNEVALE RINASCIMENTALE 2016 – Gli appuntamenti di giovedì 4 febbraio
Per l’apertura della quattro giorni di festa un omaggio floreale a Isabella d’Este
02-02-2016

Sarà dedicato a Isabella d’Este l’omaggio floreale curato dal Garden club di Ferrara che verrà presentato giovedì 4 febbraio alle 10,30 in occasione dell’appuntamento inaugurale del Carnevale Rinascimentale 2016 a Ferrara. Cornice dell’evento sarà lo Scalone d’Onore del Ridotto del Teatro Comunale Claudio Abbado, dove la composizione floreale, in stile rinascimentale, rimarrà allestita e visitabile fino a domenica 7 febbraio. L’iniziativa vedrà la presenza, tra gli altri, del sindaco Tiziano Tagliani, del vicesindaco Massimo Maisto e degli assessori comunali Aldo Modonesi e Roberto Serra, oltre che dell’ingegnere capo del Comune Luca Capozzi e del presidente dell’Ente Palio Alessandro Fortini.

L’appuntamento continuerà alle 10,45 all’interno del Ridotto, dove il Sindaco consegnerà una targa di riconoscimento a Giulia Vullo, che per 15 anni ha guidato il Garden Club Ferrara, e farà gli auguri di buon lavoro alla nuova presidente dell’associazione Gianna Foschini Borghesani.

Il programma del Carnevale Rinascimentale, curato dall’Amministrazione Comunale e dall’Ente Palio, in collaborazione con numerosi partner istituzionali e associazioni culturali e di categoria, proseguirà poi, durante questa sua prima giornata, alle 16,30 nel Salone d’Onore di Palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5, Ferrara) con una conferenza di Marialucia Menegatti dal titolo “Isabella d’Este, Ludovico Ariosto e i Carnevali estensi”. A introdurre l’incontro sarà Michele Pastore, presidente dell’associazione Ferrariae Decus che ha curato l’iniziativa. “L’appuntamento – sottolineano gli organizzatori – offrirà l’occasione sia per scoprire una figura femminile dalle qualità singolari e sorprendenti, definita la ‘primadonna del Rinascimento’, sia per approfondire i suoi rapporti con l’autore dell’Orlando Furioso”. (v. scheda storica in allegato)

Alle 18, infine, il cinema Boldini (via Previati 18) ospiterà la proiezione a ingresso gratuito della docu-fiction del 2004 dal titolo ‘Le grandi Dame di Casa d’Este’ con la regia di Diego Ronsisvalle, dove Ferrara, il Castello Estense e altri luoghi ferraresi, fanno da sfondo alla rappresentazione delle vite di Eleonora d’Aragona e delle sue figlie Isabella e Beatrice d’Este (v. scheda in allegato).

CARNEVALE RINASCIMENTALE A FERRARA 2016

GIOVEDI’ 4 FEBBRAIO

– Ore 10,30

Ridotto del Teatro Comunale Claudio Abbado (Scalone d’Onore)

Inaugurazione del Carnevale Rinascimentale

Omaggio floreale a Isabella d’Este

Allestimento di una composizione floreale in stile rinascimentale, visitabile fino a domenica 7 febbraio

Alle 10,45 all’interno del Ridotto, il sindaco Tiziano Tagliani consegnerà una targa di riconoscimento a Giulia Vullo, presidente uscente del Garden club di Ferrara.

A cura del Garden Club di Ferrara. Con la collaborazione del Teatro Comunale Claudio Abbado

GIORNALISTI, FOTOGRAFI E VIDEO OPERATORI SONO INVITATI

– ore 16,30

Salone d’Onore di Palazzo Bonacossi, Via Cisterna del Follo 5

Isabella d’Este, Ludovico Ariosto e i carnevali estensi

Conferenza della dott.ssa Marialucia Menegatti. Introduce Michele Pastore

A cura di Ferrariae Decus

Ingresso libero

– ore 18,00

Cinema Boldini, Via Previati 18

Le grandi Dame di Casa d’Este

Regia di Diego Ronsisvalle.

Proiezione ad ingresso gratuito,

in collaborazione con Arci e Centro Audiovisivi del Comune di Ferrara.

Il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito:www.carnevalerinascimentale.eu;

Per informazioni: infotur@comune.fe.it – tel. 0532 209370

Ulteriori dettagli sul Carnevale Rinascimentale a Ferrara su CronacaComune del 27 gennaio 2016

Immagini:
– Ritratto di Isabella d’Este
– programma del 4 febbraio
– foto della composizione floreale realizzata a cura del Garden club Ferrara in occasione dell’inaugurazione di una della passate edizioni del Carnevale Rinascimentale – foto realizzata da Elisa Anastasi, tratta dal sito www.carnevalerinascimentale.eu

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 3 febbraio alle 17 in via Grosoli a Barco
Appuntamento con ‘L’ora del racconto’ per bambini dai 4 ai 10 anni
02-02-2016

Nuovo appuntamento, mercoledì 3 febbraio alle 17, con ‘L’ora del racconto’, letture per bambini dai 4 ai 10 anni, alla biblioteca comunale Bassani di Barco (via Grosoli 42). A proposito del tema del mese ‘Qua la zampa amico!’, Mirella Corticelli presenterà i racconti ‘Il viaggio di Pippo’ (di Satoe Tone) e ‘La zebra che correva troppo veloce’ (di Jenni Desmond).

ASP SERVIZI ALLA PERSONA – Scade il 29 febbraio 2016
Nuovo bando per selezione di un consulente fiscale e contabile a tempo determinato
02-02-2016

L’ASP Centro Servizi alla Persona ha pubblicato il 2 febbraio 2016 un avviso di selezione comparativa, tramite esame dei curricula, per l’affidamento dell’incarico relativo a consulenza fiscale e contabile di un anno, con possibile proroga. Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 29 febbraio 2016.

> REQUISITI RICHIESTI: Laurea Magistrale/laurea vecchio ordinamento in Economia e Commercio; iscrizione all’Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili da almeno 10 anni; iscrizione all’Albo dei Revisori Contabili da almeno 5 anni; maturazione di una pregressa esperienza lavorativa, almeno triennale, di consulenza e/o prestazione professionale ad amministrazioni pubbliche dotate di contabilità economico patrimoniale analoghe all’ente committente ed in particolare almeno ad un’Azienda Pubblica di servizi alla Persona in Emilia Romagna.

Gli altri requisiti sono indicati nel testo integrale del bando, disponibile e scaricabile dal sito web dell’ASP – Centro Servizi alla Persona – www.aspfe.it – nell’apposita sezione “Gare e Concorsi” e sul sito istituzionale del Comune di Ferrara – www.comune.fe.it.

Per informazioni gli aspiranti potranno rivolgersi all’Area Bilancio e patrimonio dell’ASP Centro Servizi alla Persona, corso Porta Reno 86, 44121 – Ferrara, tel. 0532/799530, mail s.massaro@aspfe.it.

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Conferenza di Maria Grazia Messina giovedì 4 febbraio alle 17.30 alla sala Estense
Ultimo appuntamento del ciclo ‘Sul palcoscenico tutto è mistero’. Ferrara metafisica
02-02-2016

(Comunicato a cura di Ferrara Arte)

Giovedì 4 febbraio, alle ore 17.30, presso la Sala Estense (P.tta Municipale 14) Maria Grazia Messina dell’Università di Firenze terrà l’ultimo appuntamento del ciclo di conferenze dedicato alla mostra De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie.
L’intervento, dal titolo Parigi 1911-1914, de Chirico e la cultura visiva delle avanguardie, analizzerà le sollecitazioni culturali che l’artista respirò nella capitale francese prima del suo trasferimento a Ferrara e che contribuirono allo sviluppo della sua arte.

L’incontro fa parte del programma di iniziative intitolato «Sul palcoscenico tutto è mistero». Ferrara metafisica, che intende offrire al pubblico dei percorsi di approfondimento sull’arte metafisica.

Informazioni: 0532 244949 www.palazzodiamanti.it

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 4 febbraio alle 11 nella sala Zanotti del Municipio
Presentazione delle nuove modalità di prenotazione e ritiro rifiuti ingombranti e ramaglie
02-02-2016

Giovedì 4 febbraio alle 11 nella sala Zanotti della residenza municipale si terrà una conferenza stampa per la “Presentazione delle nuove modalità di prenotazione e ritiro dei rifiuti ingombranti e delle ramaglie”.
All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessora comunale all’Ambiente Caterina Ferri, il responsabile Area Ferrara-Modena Direzione Servizi Ambientali Hera S.p.A. Alberto Santini e il dirigente comunale del Servizio Ambiente Alessio Stabellini.

MUSEI CIVICI D’ARTE ANTICA – Presentati da ass. Maisto insieme ai dirigenti del Museo e rappresentanti associazioni
I nuovi interventi di restauro su altorilievi rinascimentali a Palazo Schifanoia
02-02-2016

Si è svolta questa mattina, martedì 2 febbraio alle 11.30 a Palazzo Schifanoia – Fabbrica Trecentesca, una conferenza stampa per presentare i nuovi interventi di restauro su due altorilievi rinascimentali in terracotta policroma: “Il Bambino Bacia la Vergine” e “Madonna con Bambino”.

I recuperi sono sostenuti dalle associazioni Ambassador Club Ferrara, Ferrariae Decus e Soroptimist International club di Ferrara grazie ad un rapporto di collaborazione con i Musei civici di Arte Antica formalizzato da una recente convenzione.

Per illustrare nel dettaglio presupposti e modalità dell’intervento all’incontro con i giornalisti sono intervenuti l’assessore alla Cultura/Turismo Massimo Maisto, il dirigente Servizio Musei di Arte Antica e Storico-Scientifici Angelo Andreotti, la responsabile Ufficio Conservatori e Storici dell’Arte dei Musei di Arte Antica Elisabetta Lopresti, il responsabile del laboratorio di Restauro C.R.C di Molinella Fabio Bevilacqua e i presidenti delle associazioni culturali sponsor: Pier Giorgio Borasio (Ambassador Club di Ferrara), Michele Pastore (Ferrariae Decus), Daniela Fratti (Soroptimist International Club di Ferrara).

LA SCHEDA (a cura della direzione dei Musei civici di Arte antica e storico scientifici)

Nell’ottobre 2014, i Musei di Arte Antica e Storico Scientifici, in attesa che Palazzo Schifanoia danneggiato dal sisma del 2012 fosse ristrutturato per essere completamente riaperto al pubblico, organizzò un evento espositivo e promozionale titolato significativamente Aspettando Schifanoia… si espone a Bonacossi. In quell’occasione le sale di Palazzo Bonacossi ospitarono una selezione delle opere che si prevede figureranno nel futuro allestimento di Palazzo Schifanoia. Accanto alle sezioni in cui si potevano ammirare noti capolavori, prese corpo uno spazio dedicato alle opere che erano state oggetto di recenti restauri e che venivano presentate al pubblico per la prima volta, come la cinquecentesca Madonna del cedro, proveniente dalla Certosa di San Cristoforo e restaurata grazie alla sensibilità e al contributo dei soci di Ambassador Club di Ferrara.
Attualmente non è ancora possibile ipotizzare con ragionevole certezza la data di riapertura di Schifanoia, ma l’impegno conservativo dei Musei di Arte Antica continua ed ancora una volta è accompagnato dall’entusiasmo e dal concreto aiuto delle Associazioni Culturali della nostra città.
Nell’autunno 2015, il Comune di Ferrara ha attivato una Convenzione con le seguenti associazioni: Ambassador Club di Ferrara, Ferrariae Decus e Soroptimist International Club di Ferrara. Gli intenti fissati nella convenzione sono principalmente quelli di dar corpo ad un programma pluriennale, basato sulla collaborazione fra le Associazioni sottoscrittrici e i Musei di Arte Antica per il recupero e la valorizzazione del patrimonio artistico ferrarese con particolare interesse verso le opere inedite, che potranno essere finalmente valorizzate e fruite non solo dagli studiosi ma anche da un pubblico più vasto.
Gli interventi di restauro che saranno presentati nel corso di questa conferenza sono ancora una volta sostenuti dalle Associazioni che hanno stipulato la già citata Convenzione, ed hanno come oggetto il recupero di due opere rinascimentali in terracotta policroma: “Il Bambino bacia la Vergine” e “Madonna con Bambino”, dono dell’ingegniere Giuseppe Gatti-Casazza.
Le operazioni di restauro saranno eseguite da Fabio Bevilacqua, responsabile del Laboratorio di Restauro C.R.C. di Molinella (BO), con la direzione lavori di Elisabetta Lopresti dei Musei di Arte Antica, congiuntamente alla competente Soprintendenza e con l’ausilio delle analisi conoscitive, condotte dai tecnici dell’Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali – organo del CNR di Milano, che attraverso una campagna di indagini non invasive e micro distruttive, contribuiranno ad accrescere le conoscenze sui materiali e sulle tecniche di esecuzione delle sculture, supporto indispensabile per la stesura di un adeguato programma di restauro.
Al termine dei restauri si prevede di poter realizzare un ciclo di conferenze dedicate all’inquadramento storico artistico delle opere ed agli interventi di restauro. In fase di progetto è la realizzazione di un allestimento dedicato alla preziosa collezione di cotti policromi, ora nei depositi di Schifanoia, nel quale troveranno collocazione i due altorilievi oggi presentati. L’allestimento sarà realizzato grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, ed in particolare con l’arch. Rita Fabbri (professore associato di Restauro) e il prof. Fabio Bevilacqua (docente incaricato di Tecnologia dei materiali e chimica per i beni culturali) da tempo impegnati nello studio delle decorazioni in cotto nell’architettura ferrarese, e sarà teso a illustrare le peculiarità materiche, tecniche ed artistiche dei manufatti in cotto policromo, mettendo in relazione le opere intese come sculture mobili con le decorazioni in cotto inseriti in un contesto architettonico

“Il Bambino bacia la Vergine” Autore Ignoto Altorilievo in terracotta policroma, fine XV sec. dimensioni: cm. 85 h , lag. 59

L’opera, di cui non si conosce l’autore, era da lungo tempo conservata nei depositi dei Musei di Arte Antica e la sua provenienza a tutt’oggi non risulta documentata dalle fonti.
La superficie cromatica si presenta pesantemente modificata da incongrue ridipinture, presumibilmente apposte nel XIX secolo, che alterano e celano la sottostante policromia originale, ancora presente in gran parte della scultura.
La struttura compositiva ricalca un modello iconografico già molto frequente sin dai primi decenni del XV secolo, e la spirituale eleganza con cui è modellata la Vergine, unita alla dolcezza del gesto affettuoso del Bambino, caricano l’opera di un raffinato sentimento famigliare, avvicinandola alla maniera dei grandi scultori attivi in una ambito tosco-padano.
Il restauro assume importanza a più livelli, in primo luogo è fondamentale per l’aspetto conservativo, in secondo luogo diventa un’operazione funzionale alla ricerca poiché sarà possibile studiare l’opera in maniera corretta, avendo come base l’immagine originale ed una approfondita conoscenza dei materiali costruttivi e delle tecniche di esecuzione.
L’intervento si articola innanzitutto sull’eliminazione delle ridipinture che ricoprono in modo uniforme la superficie della scultura alterandone sia il modellato che il primitivo pigmento pittorico. Ad oggi sono stati eseguiti alcuni sondaggi per verificare la consistenza materica del colore antico e analisi chimiche per testare le caratteristiche composizionali dei pigmenti e dei leganti.
Tali analisi aiuteranno anche la formulazione dei prodotti di restauro, che saranno utilizzati per la delicatissima rimozione delle ridipinture.

Dopo queste fasi conoscitive, di pulitura e di consolidamento per bloccare e riparare i problemi di distacco, erosione, esfoliazione e decoesione della materia, la scultura potrà, grazie ad un calibrato intervento di integrazione pittorica, essere presentata al pubblico nell’ambito di una adeguato evento espositivo accanto alle altre sculture in terracotta policroma che compongono la ricca collezione di “cotti”, di pertinenza dei Musei di Arte Antica.

“Madonna con Bambino” (dono di Giuseppe Gatti-Casazza) Autore Ignoto Altorilievo in terracotta policroma, XVI sec. – dimensioni : cm. 60 h , larg. 46,5

La bella immagine in terracotta della Madonna con Bambino è entrata a far parte delle collezioni dei Musei di Arte Antica grazie alla generosità dell’ing. Giuseppe Gatti-Casazza, (Verona, 1870 – Milano, 1947).

La terracotta in origine era posta in un tabernacolo in muratura presente sulla facciata di una casa di via Ghisiglieri, dalla quale fu rimossa per salvarla dai vandali. Dopo varie vicissitudini, nel 1915 l’opera venne ritrovata imballata per essere spedita in Germania presso l’antiquario bolognese Rambaldi. Fortunatamente fu riconosciuta ed acquistata dall’ing. Giuseppe Gatti-Casazza che, a pochi mesi dalla morte, dispose per testamento che l’opera venisse lasciata al Museo Municipale di Arte Antica.

Il restauro a cui oggi viene sottoposto l’altorilievo non interessa il fronte, che non presenta problematiche conservative, ma il retro. L’intervento si articolerà prima di tutto nelle operazioni necessarie alla rimozione di una spessa stuccatura eseguita con malta cementizia sul retro del bassorilievo, in gran parte già staccata, successivamente si affronterà la delicata fase di consolidamento della matrice ceramica.

“Abbiamo messo in campo – ha affermato l’assessore Maisto – una convenzione con le associazioni culturali cittadine che è il frutto di anni di lavoro condiviso e avviato molto tempo fa. Questa collaborazione ci consente di recupreare, valorizzare e tutelare il nostro patrimonio artistico in parte ancora custodito nei magazzini e negli archivi, per renderlo fruibile a cittadini e turisti”.

“Non scordiamo l’origine delle sovrintendenze che si sono succedute nei secoli – ha proseguito Angelo Andreotti – e che affondano le radici nel concetto di tutela, proveniente dall’Ottocento francese. All’epoca una classe virtuosa di politici per preservare il patrimonio artistico dai primi atti vandalici, riuscì a trasmettere ai cittadini il valore della loro identità culturale. Un’identità storica e territoriale che oggi continuiamo a condividere senza inutili barriere concettuali, perché la condivisione attraverso una conservazione consapevole significa maggiore forza contro l’usura del tempo. Ciò si è materialmente tradotto nell’impegno per ottenere il finanziamento necessario a un restauro contenuto, quindi meno appariscente dei grandi interventi, ma ugualmente prezioso”.

“Grazie a quest’opera di restauro – ha prescisato Elisabetta Lopresti – saremo in grado di recuperare parte del nostro patrimonio e destinarlo ai prossimi allestimenti di Palazzo Schifanoia. L’anno scorso abbiamo scelto di restaurare del materiale lapideo, quest’anno invece abbiamo pensato ad alcuni esemplari di cotti policromi, che potrebbero diventare un nucleo espositivo pari a pochi altri nei musei del nord Italia. Una particolare attenzione verrà data al contesto architettonico – monumentale che ruota attorno alle opere, e in quest’ottica il percorso museale rifletterà quello cittadino. L’idea è quella di ripristinare alcuni modelli di iconografia mariana; uno dei più significativi è la straordinaria Madonna con bambino, di attribuzione incerta – forse di ambito pagano-toscano – che si presenta con un’originale impostazione figurativa: è il bambino, infatti, a baciare la scultura materna, uno dei pochi casi conosciuti nell’arte sacra.”

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 2 febbraio 2016
Pedonalizzazione di piazza Trento Trieste; disposizioni sul reato di oltraggio a pubblico ufficiale; risultato di amministrazione
02-02-2016

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 2 febbraio:

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:

Più stringente la pedonalizzazione di piazza Trento Trieste

Dopo la riqualificazione, per piazza Trento Trieste giunge ora il provvedimento che ne decreta una più stringente pedonalizzazione, a tutela della sua immagine di nucleo di un centro storico patrimonio Unesco.

In base alla nuova regolamentazione approvata stamani dalla Giunta, oltre alla conferma dell’Area Pedonale dalle 0,00 alle 24,00 di tutti i giorni feriali e festivi nel lato Nord della piazza (esclusi i giorni di mercato o durante eventi particolari), è infatti prevista l’istituzione di un’Area Pedonale Urbana anche per i lati Sud e Est, per il tratto iniziale di via San Romano (tra piazza Trento Trieste e via Amendola), e per piazzetta Gramsci dalle 11 alle 6 (del giorno successivo) di tutti i giorni feriali e dalle 0,00 alle 24,00 dei giorni festivi (esclusi i giorni di mercato o durante eventi particolari). Durante l’orario di validità dell’Area Pedonale la circolazione sarà consentita ai soli veicoli in servizio di emergenza o al servizio di persone con limitate capacità motorie, oltre che, naturalmente, ai pedoni e alle biciclette.

A garantire il rispetto della nuova disciplina saranno i dissuasori mobili installati dall’Amministrazione comunale nell’ambito del recente intervento di riqualificazione della piazza, a conferma del ruolo di luogo di sosta, incontro e socializzazione che si è voluto restituire a quest’area della città.

Intento generale del provvedimento di pedonalizzazione è non solo quello di offrire una più qualificante immagine turistica del centro storico, attraverso una migliore fruibilità della piazza, ma anche quello di favorire la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico attraverso la limitazione della circolazione degli automezzi, tutelando al tempo stesso, la mobilità delle cosiddette ‘utenze deboli’: bambini, anziani, pedoni e ciclisti. Le nuove disposizioni rientrano infatti fra gli interventi che l’Amministrazione comunale intende attuare in vista del perseguimento degli obiettivi del Piano Aria Integrato Regionale, che puntano a una riduzione del 20% nel 2020 del traffico veicolare privato nei centri abitati dei Comuni con più di 30mila abitanti .

Assessorato agli Affari Generali, Affari Legali, Relazioni Istituzionali, sindaco Tiziano Tagliani:

Oltraggio a pubblico ufficiale: nuove disposizioni sugli importi dei risarcimenti

Fanno riferimento alla recente configurazione legislativa del delitto di oltraggio a pubblico ufficiale (art.341 bis del Codice penale) come reato plurioffensivo, ai danni sia del pubblico ufficiale stesso, che dell’Amministrazione da cui esso dipende, le disposizioni approvate stamani dalla Giunta in relazione alla quantificazione del risarcimento dovuto da chi commette tale reato.

La Giunta ha in particolare stabilito che “il danno patito dall’Ente, risarcibile ai sensi del richiamato art. 341 bis del Codice Penale, ferma restando la possibilità per l’Amministrazione di derogare al limite massimo stabilito nei casi di particolare ed eccezionale gravità dell’offesa, è quantificato in una somma compresa tra un minimo di 400 euro ed un massimo di 4.000 euro, tenendo in considerazione i seguenti parametri di valutazione:

a) la gravità dell’offesa ed in generale del comportamento offensivo tenuto dal reo in occasione dell’evento;

b) il luogo, le condizioni ambientali, in particolare se in presenza di molte persone, anche concorrenti nel reato, le motivazioni apparenti dell’oltraggio;

c) l’eventuale recidiva;

d) le altre particolari circostanze concrete valutabili di volta in volta”.

Sarà demandata “al Comandante del Corpo Polizia Municipale Terre Estensi la puntuale determinazione, nell’ambito degli importi minimi e massimi sopra indicati, della somma riparatoria ai fini di una comunicazione, qualora richiesta dall’imputato, o ai fini della valutazione sull’adeguatezza del risarcimento da lui proposto”.

Assessorato alla Contabilità e Bilancio, Partecipazioni, assessore Luca Vaccari:

Risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre 2015

(Nota a cura dell’Assessorato al Bilancio)

Nella seduta odierna la Giunta ha approvato la stima dell’avanzo di amministrazione del Comune di Ferrara presunto al 31 dicembre 2015. La stima, basata sui dati di preconsuntivo di tutte le entrate e le spese dell’esercizio 2015, risulta pari a complessivi € 32.145.206,62; di cui € 14.583.265 accantonati, € 12.169.488,54 vincolati, € 3.386.073,59 destinati agli investimenti ed € 2.006.379,49 a libera destinazione.
Sia le somme accantonate che quelle libere sono date dalle corrispondenti voci dell’avanzo 2014, incrementate dagli accantonamenti e dall’avanzo libero generati nel 2015.

Come previsto dalle nuove norme contabili, la determinazione del risultato di amministrazione consente l’utilizzo di quote vincolate e accantonate anche nel corso dell’esercizio provvisorio (in attesa dell’approvazione da parte del Comune del Bilancio di previsione 2016-2018), al fine di garantire la prosecuzione o l’avvio di attività soggette a termini o scadenza. Ciò ha permesso anche la contestuale approvazione di una variazione al Bilancio di previsione 2016, che rende possibile il conferimento dell’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché della successiva direzione lavori, per la realizzazione della Cittadella del Commiato, applicando parte dell’avanzo di amministrazione vincolato (€ 208.678).

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra

Locali comunali a disposizione dell’Ente Palio – Corte Ducale

Rimarranno a disposizione dell’Ente Palio – Corte Ducale i locali al primo piano delle ex scuole elementari di Aguscello, in via Ricciarelli 72, concessi in comodato gratuito dall’Amministrazione comunale.

I locali saranno utilizzati come sede della Corte Ducale, le cui attività sono votate allo studio e alla ricerca relativi alla storia ferrarese nel periodo dal XIII al XVII secolo.

I lavori di adeguamento e manutenzione dei locali saranno a cura e spese dell’Ente Palio.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:

In mostra a Madrid un’opera ferrarese di Gaetano Previati

Ha per titolo ‘L’Assunzione’ l’opera di Gaetano Previati appartenente alle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e contemporanea di Ferrara che sarà concessa in prestito alla Fondazione Mapfre di Madrid in occasione della mostra “Dal Divisionismo al Futurismo. L’arte italiana verso la modernità”, che si terrà nella capitale spagnola dal 15 febbraio al 5 giugno prossimi.

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818

AMBIENTE E MOBILITA’ – Limitazione della circolazione dalle 8.30 alle 18.30. Dettagli e deroghe
Domenica 7 febbraio nel centro abitato di Ferrara in vigore le misure emergenziali “smog alarm”
02-02-2016

(A cura del Servizio Infrastrutture, Mobilità e Traffico del Comune di Ferrara)

In seguito alle verifiche effettuate da ARPA il martedì, individuato quale giorno di controllo,si è evidenziato che negli scorsi 14 giorni si è avuto lo sforamento continuativo del valore limite giornaliero di 50 µg/m3 di PM10 nel territorio di Modena. È quindi prevista automaticamente limitazione della circolazione, nelle aree urbane di tutti i Comuni capoluogo e dei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti anche delle altre province della Regione Emilia Romagna nella domenica successiva al giorno di controllo, secondo le seguenti modalità:

>> chiusura domenica prossima 7 febbraio nel centro abitato di Ferrara orario 8.30-18.30 per i veicoli:
– Benzina <= Euro 1 - Autovetture Diesel <=Euro 4 - Veicoli commerciali diesel e autoveicoli con più di 8 posti a sedere<= Euro 2 - Ciclomotori e motocicli <= Euro 0 A causa dello sforamento continuativo non valgono le limitazioni previste durante la settimana o nelle domeniche ecologiche ma entrano in vigore le misure emergenziali "smog alarm". >> link alla pagina del Servizio Mobilità del Comune di Ferrara (con ordinanza di viabilità e deroghe)

http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=1069

(A cura del Servizio Infrastrutture, Mobilità e Traffico del Comune di Ferrara)

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro con l’autore giovedì 4 febbraio alle 17
‘Lo stato di ebbrezza’: viaggio nella storia d’Italia più recente con l’ultimo romanzo di Valerio Varesi
02-02-2016

Si intitola ‘Lo stato di ebbrezza’ (edizioni Frassinelli) l’ultimo romanzo di Valerio Varesi, che giovedì 4 febbraio, alle 17, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, verrà presentato da Alessandra Calanchi dell’Università di Urbino e da Marco Bertozzi dell’Università di Ferrara. L’incontro con l’autore è curato in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo ferrarese.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Chi legge gli articoli di Varesi sul quotidiano La Repubblica, redazione di Bologna, ricorda che il giornalista è anche un eclettico autore di romanzi. Di origini torinesi, ma naturalizzato parmense, abituato alle nebbie della pianura padana, ha immerso una delle sue più felici creazioni, il commissario Soneri, tra le magiche atmosfere che hanno ispirato le tre serie televisive ‘Nebbie e delitti’ con Luca Barbareschi e Natasha Stefanenko, girate nella nostra città e dintorni.
I romanzi con Soneri come protagonista sono stati tradotti in tutto il mondo e nel 2011 lo scrittore è stato finalista al CWA International Dagger, il premio internazionale per la narrativa gialla.
In parallelo alle avventure del commissario tra i più arrabbiati, perché crede fortemente nella giustizia, Varesi ha iniziato la propria personale ricerca nella Storia, con due romanzi appassionanti: ‘La sentenza’ e ‘Il rivoluzionario’ sino allo ‘Stato di ebbrezza’, che rappresenta la puntata conclusiva della trilogia. L’azione dei tre romanzi si svolge temporalmente nei primi trentacinque anni del nostro dopoguerra segnati soprattutto dalla fine delle ideologie e dall’inizio della ‘dittatura finanziaria’. Con questo ultimo racconto l’autore traccia un impietoso sguardo alla nostra storia più recente, dalla strage di Bologna sino alla questione morale nel nostro paese. Il protagonista, Domenico Nanni, è un uomo che sta facendo i conti con se stesso, si guarda dentro e vede l’immagine di chi non si è fatto scrupoli ad arraffare il più possibile, senza credere ad altro se non a successo, potere e denaro. Ne scaturisce una lunga e appassionata invettiva che ci costringe a riflettere su come eravamo e su come siamo diventati. Un inquietante ‘viaggio al termine della notte’, tra nebbie e paludi politiche dell’Italia negli ultimi trent’anni.
“C’era chi aveva capito al volo che cosa servisse per governare gli italiani. Un buon piazzista se li sarebbe tirati dietro tutti”.

Cooperazione territoriale europea, al via il primo bando Adrion per 33 milioni di euro

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Progetti per l’area adriatico-ionica entro il 25 marzo su tre assi prioritari. L’assessore Bianchi: “Un Programma per favorire l’integrazione europea e il rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale tra gli Stati partner”.

Bologna – Oltre 33 milioni di euro a disposizione di istituzioni pubbliche e di privati per presentare progetti per sostenere l’innovazione, per la valorizzazione dei beni naturali e culturali e per realizzare servizi integrati di trasporto e di mobilità nell’area adriatico-ionico. Si è aperto il 1 febbraio il primo bando di Adrion, il Programma di Cooperazione Territoriale Europea di cui la Regione Emilia-Romagna è Autorità di Gestione per conto della Commissione Europea.
Istituito nel quadro dell’obbiettivo cooperazione territoriale europea, Adrion vede coinvolti quattro stati membri dell’Unione europea (Croazia, Grecia Slovenia Italia) e quattro stati non ancora membri dell’Unione Europea (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia.
Candidati ammissibili alla presentazione di progetti sono tutti gli enti e le organizzazioni dotate di personalità giuridica, con sede in una nazione inclusa nell’area di programma. Ogni progetto deve coinvolgere almeno tre partner finanziari provenienti da tre diversi paesi della zona del programma, mentre capofila deve essere un partner ubicato in uno Stato membro dell’Unione Europea.
“L’obiettivo generale del programma Adrion – dice l’assessore regionale alla Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo Patrizio Bianchi – è quello di agire come un driver della politica e della governance per favorire l’integrazione europea e il rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale tra gli Stati partner, valorizzando le risorse naturali, culturali e umane che circondano il mare Adriatico e Ionio”.
Questo primo bando è aperto a tre assi prioritari del Programma. Il primo, Regione Innovativa e intelligente ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di un sistema regionale dell’innovazione per l’area adriatico-ionica. Il secondo, Regione sostenibile mira a promuovere la valorizzazione e la conservazione dei beni naturali e culturali come asset di crescita sostenibile nell’area e a rafforzare la capacità di affrontare a livello transnazionale la vulnerabilità ambientale. Regione connessa, il terzo asse prioritario, ha lo scopo di migliorare la capacità per i servizi integrati di trasporto e di mobilità e multimodalità. Ogni proposta di progetto dovrà concentrarsi su un solo asse prioritario ed obiettivo specifico di programma.
Gli assi del Programma ADRION sono allineati con i pilastri della strategia macroregionale Adriatico Ionica EUSAIR.
Il bando rimarrà aperto fino al 25 Marzo 2016. Le proposte di progetto devono essere presentate in lingua inglese e solo attraverso il sistema informativo web-based di monitoraggio (e-MS) che sarà disponibile sul sito www.interregadrion.eu . Allo stesso sito si possono trovare le regole generali per la presentazione dei progetti, nella serie di documenti allegati al bando, disponibili per il download. I capofila di progetto dovranno registrarsi sul sistema di e-MS e saranno loro i responsabili della presentazione per via informatica del progetto.
La dimensione finanziaria dei progetti presentati dovrà attestarsi tra gli 800 mila euro e i 1.500.000 euro. I progetti avranno un tasso di cofinanziamento comunitario pari all’85% dei costi ammissibili. La quota di spesa del 15% non coperta dai fondi FESR o IPAII verrà garantito da fonti di cofinanziamento nazionali.
La durata massima dei progetti non dovrà essere superiore a 24 mesi, a partire dalla firma del contratto di sovvenzione.
I progetti saranno valutati dal Segretariato Tecnico con il supporto dei punti di contatto nazionali per la valutazione di ammissibilità dei partner, ed esperti esterni sotto il coordinamento dall’Autorità di Gestione.
Cofinanziato dall’Unione europea con il Fondo europeo di sviluppo regionale-FESR, il Programma di cooperazione Adrion ha una disponibilità finanziaria complessiva di 83,467 milioni di euro, a cui si aggiungono 15,7 milioni di fondi IPA (strumento finanziario per i Paesi in Pre-Adesione) con un tasso di cofinanziamento fino all’85% a cui, per i soggetti pubblici italiani va aggiunta la possibilità di richiedere il 15% al fondo di rotazione nazionale. In questo primo bando il programma ADRION assegnerà 33.149.023,20 milioni di euro, equivalente al 40% delle risorse totali del programma.

Ambiente, oggi a Roma il Tavolo sulla qualità dell’aria

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Dal Governo confermati quasi 400 milioni di euro. L’assessore Gazzolo: “Misure importanti, che consentono di operare in modo strutturale”. Polveri sottili fuori limite per 14 giorni consecutivi: scattano le misure emergenziali in tutti i Comuni capoluogo sopra i 50mila abitanti.

Bologna – Sono stati confermati i 376,5 milioni di euro per misure strutturali mirate al miglioramento della qualità dell’aria e a breve verrà convocato il Tavolo del bacino Padano per l’attuazione di misure coordinate. Lo annuncia l’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo al termine del Tavolo per la qualità dell’aria che si è svolto a Roma. “Abbiamo analizzato lo stato d’attuazione del Protocollo siglato il 30 dicembre scorso e i provvedimenti da assumere nel medio e lungo termine – afferma Gazzolo – . Si tratta di misure importanti, che vanno nella direzione da noi sempre auspicata e applicata a livello regionale, per interventi strutturali e non solo emergenziali per migliorare la qualità dell’aria. Una più immediata efficacia delle azioni antismog necessita di interventi omogenei sull’intero territorio nazionale e le decisioni assunte oggi vanno proprio in questa direzione”.
Nel dettaglio si tratta di 12 milioni di euro per incentivare il trasporto pubblico locale, 6 milioni per la mobilità condivisa e 35 per la mobilità casa-scuola, casa-lavoro. 50 milioni derivano dal Fondo Kioto, 252 milioni saranno destinati alle esigenze di miglioramento energetico delle scuole, a cui si aggiungono 21,5 milioni per la riqualificazione energetica degli edifici della Pubblica amministrazione. Rimangono da quantificare le risorse derivanti per gli incentivi al cosiddetto “conto termico”.
Il Comitato di coordinamento ambientale sarà convocato periodicamente, con cadenza possibilmente mensile, per tenere monitorati in modo coordinato i decreti attuativi delle risorse complessive i cui stanziamenti sono di competenza di diversi Ministeri.

I dati Arpae sulla qualità dell’aria in Emilia-Romagna
Questi, in sintesi, i dati di Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia) relativi alla qualità dell’aria in Emilia-Romagna.
Tra il 20 e il 30 gennaio tutta la Pianura Padana è stata interessata da un episodio di inquinamento particolarmente intenso: in diverse zone della Lombardia e del Veneto sono stati registrati valori di PM10 prossimi a 200 ug/m3 per diversi giorni consecutivi. L’Emilia-Romagna è stata interessata in modo più marginale, ma le concentrazioni sono state comunque superiori al limite di legge (50 ug/m3) per l’intero periodo su gran parte del territorio. Una situazione simile a quella normalmente registrata nei mesi di gennaio dal 2012 al 2015.
Questo episodio è legato alla presenza di un’area di alta pressione sull’Europa sud occidentale, con valori di pressione al livello del mare fino a 1040 hPa. Nella Pianura Padana i venti sono stati calmi o deboli di direzione variabile, e la situazione è stata aggravata dalla presenza sistematica di un’inversione termica con temperature in quota particolarmente elevate (+ 3°C rispetto al clima), che hanno pesantemente influito sull’accumulo degli inquinanti.
Oggi si è verificato a Modena il superamento per 14 giorni consecutivi del limite di legge per le polveri (PM10), con la conseguente estensione dei provvedimenti di limitazione della circolazione (la cosiddetta “domenica ecologica”) alle aree urbane di tutti i Comuni capoluogo e dei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, e l’introduzione di ulteriori misure emergenziali, fino alla successiva verifica di martedì prossimo, previste in questi casi: la riduzione delle temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati (fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali; fino a massimo 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali). Sono esclusi da queste indicazioni gli ospedali e le case di cura, le scuole ed i luoghi che ospitano attività sportive. Vietato l’utilizzo delle biomasse (legna, pellet, cippato, altro) in sistemi di combustione del tipo camino aperto. Saranno inoltre potenziati i controlli sui veicoli circolanti sulla base delle limitazioni della circolazione in vigore.
Secondo le previsioni meteo, nel pomeriggio di domani il transito di una veloce onda depressionaria favorirà un generale ricambio della massa d’aria presente sulla Pianura Padana, determinando una sensibile diminuzione delle concentrazioni di PM10 su tutto il territorio regionale.

Diritti digitali: un nuovo sito per “Pane e Internet”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Versione rinnovata per il portale, con un’attenzione particolare a coloro che sono a rischio di esclusione digitale. Informazioni su tutti i corsi e le altre iniziative in programma, servizi interattivi e materiali formativi, anche per l’auto-apprendimento. L’assessore Donini: “Dalla Regione 1,2 mln sul progetto fino al 2020”.

Bologna – Sarà on line da domani la nuova versione del portale di “Pane e Internet”, il progetto dell’Agenda digitale regionale che, con la collaborazione degli enti locali e di altre realtà (biblioteche, scuole, associazioni, centri culturali e imprese), punta a diffondere le competenze digitali e avvicinare al mondo di Internet anche le persone che rischiano di rimanerne escluse: circa 900.000 nella sola Emilia-Romagna.
Progettato per essere fruibile in maniera ottimale con tutti i dispositivi digitali, compresi i tablet e gli smartphone, il portale vuole essere un luogo virtuale di incontro, apprendimento e confronto. Tutto questo attraverso la fornitura e la condivisione di informazioni, materiali formativi, servizi interattivi e strumenti di lavoro.
“Abbiamo un obiettivo preciso – ha sottolineato Raffaele Donini, assessore regionale all’Agenda digitale – , un’Emilia-Romagna digitale al 100% entro il 2025. Oltre a lavorare sull’infrastrutturazione del territorio, è fondamentale investire al tempo stesso sull’aumento di competenze digitali tra i cittadini: per questo come Regione investiremo 1,2 milioni sul progetto ‘Pane e internet’ fino al 2020”.

Il nuovo portale
Tra le novità a disposizione dei cittadini, due mappe interattive. Sulla prima è possibile visualizzare dove sono già attivi i Punti Pane e Internet (Punti PEI), le strutture territoriali gestite dai Comuni o dalle Unioni di Comuni che organizzano corsi di alfabetizzazione digitale e di secondo livello, servizi di assistenza all’uso di Internet nelle biblioteche e nei centri culturali (“facilitazione digitale”) ed eventi di cultura digitale. Dalla mappa è possibile accedere alle pagine dei singoli Punti PEI, concepite come veri e propri “sottositi”. Consultandole, si trovano informazioni sui servizi, sulle attività previste e le modalità per prendervi parte. Sono sempre le redazioni territoriali ad aggiornare anche la seconda mappa interattiva, quella delle attività di inclusione digitale. Con questo strumento, si può disporre di una panoramica puntuale e completa di tutti i corsi di alfabetizzazione digitale e di secondo livello, dei servizi di facilitazione digitale e degli eventi di cultura digitale in svolgimento nei territori.
I cittadini a rischio di esclusione digitale, ma anche gli operatori territoriali e i professionisti della formazione, possono fare riferimento al nuovo portale anche per approfondire e arricchire nel tempo le proprie conoscenze in materia di digitale e di Internet. Nel “catalogo delle risorse” sono disponibili (e fruibili liberamente) i materiali didattici realizzati dallo staff di Pane e Internet, nel rispetto del modello europeo DIGCOMP, e utilizzati in aula nei territori. In un’apposita sezione del nuovo portale si può fare richiesta di iscrizione alla newsletter bimestrale di progetto. A tutto questo si associa anche la fornita di una piattaforma informatica di lavoro per tutti gli operatori che nei territori, e in particolare nei Punti PEI, dovranno realizzare le attività di inclusione digitale.
“Pane e Internet”: i numeri
E’ un progetto della Regione Emilia-Romagna, finanziato all’interno dell’Agenda digitale regionale (ex Piano Telematico), finalizzato allo sviluppo delle competenze digitali dei cittadini e in particolare di coloro che rischiano di rimanere esclusi dalle opportunità e dai vantaggi derivanti dall’uso di Internet e delle nuove tecnologie. Il progetto è partito nel 2009 e nei primi 5 anni la Regione ha finanziato centinaia di corsi organizzati in tutte le province, con la collaborazione degli enti locali, cui hanno partecipato oltre 12.000 cittadine e cittadini. Per il triennio 2014-2017 il progetto prevede la istituzione dei Punti Pane e Internet (Punti PEI), strutture coordinate dai Comuni o dalle Unioni dei Comuni che – con la collaborazione di biblioteche, scuole, associazioni e centri culturali – siano in grado di garantire un’offerta stabile e continuativa. Dalla primavera del 2015 ad oggi sono già 7 i Punti PEI attivati, da parte delle Unioni dei Comuni della Pedemontana Parmense, del Frignano, dell’Alto Ferrarese e della Bassa Romagna, dell’Associazione Intercomunale Terre Estensi e dei Comuni di Modena e Rimini. Su iniziativa dei Punti PEI già attivi, nel 2015 sono stati organizzati circa 40 corsi di alfabetizzazione digitale di base, frequentati da più di 500 partecipanti, e 15 corsi avanzati di secondo livello, ai quali hanno preso parte poco meno di 200 persone, per un totale di circa 700 persone coinvolte nelle varie tipologie di corsi. I Punti PEI hanno organizzato anche 10 eventi di cultura digitale, che hanno visto la partecipazione di più di 600 cittadini, e attivato 21 punti di facilitazione digitale. Sempre nel 2015, fuori dai Punti PEI, tramite il supporto di “Pane e Internet”, sono stati organizzati altri 24 corsi di alfabetizzazione digitale, su iniziativa degli enti locali, con la partecipazione di circa 400 cittadini.

I 70 anni di una Associazione capace di rinnovarsi insieme alle sue imprese

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Le celebrazioni e iniziative promosse da CNA di Ferrara, per l’anniversario della sua fondazione nel 1946. Novemila gli imprenditori e imprenditrici associazioni, pari a 12 mila posti di lavoro.

Nel 2016 la Cna di Ferrara celebra il 70° anniversario della sua fondazione attraverso molteplici iniziative ed eventi, che coinvolgeranno centinaia di imprenditori e imprenditrici associati, delle più diverse generazioni e mestieri. “Un traguardo per il quale nutriamo grande soddisfazione – ha sottolineato il presidente provinciale della Cna, Alberto Minarelli, presentando l’intenso calendario di attività collegate all’importante ricorrenza – perché testimonia lo sforzo continuo di cambiamento della nostra Associazione, che le ha permesso, nel corso degli anni, di interpretare e a rappresentare al meglio le esigenze delle imprese”.
Cinquemila imprese, pari a 9 mila imprenditori e imprenditrici, che a loro volta garantiscono lavoro a 12 mila persone, per un complesso di almeno 25 mila persone. Questo, il mondo rappresentato da Cna oggi: “un patrimonio capace di unire tradizione e innovazione – ha ricordato il direttore Diego Benatti – profondamente radicato nel territorio in cui opera, del quale costituisce una componente fondamentale e, insieme, un motore di crescita e sviluppo”. Il 70° costituirà, quindi, per l’Associazione anche un importante strumento per accrescere la consapevolezza dell’insieme della comunità locale e delle istituzioni sul contributo prezioso, offerto dall’artigianato e dalle piccole e medie imprese in generale, alla formazione e al consolidamento di un sistema di valori e di una cultura diffusa del lavoro.
“Valori e opportunità per la crescita delle imprese” è, infatti, il motto dell’intera campagna annuale Cna per il 70°, che culminerà in un grande evento pubblico, previsto per l’autunno 2016, inizieranno a marzo, con ben 10 iniziative, organizzate nelle diverse aree della provincia entro il mese di giugno, in occasione delle quali saranno consegnati riconoscimenti a oltre 700 imprenditori soci Cna per periodi compresi tra i 25 e i 45 anni e oltre. Queste le località dove si svolgeranno gli eventi dedicati al 70°: Ferrara, Poggio Renatico, Bondeno, Cento, Copparo, Argenta, Portomaggiore, Comacchio, Codigoro e Fiscaglia.
A settembre, è in programma una grande Festa provinciale dell’Artigianato, aperta a tutta la cittadinanza, con la quale si intende valorizzare il mondo delle piccole e medie imprese del nostro territorio, nella sua moderna complessità e ricchezza. In questo ambito si svolgerà, in forma rinnovata e pensata appositamente per l’anniversario del 70°, l’annuale manifestazione de “La Moda in Castello”. Particolari iniziative e momenti dedicati alla ricorrenza del 70° verranno inoltre sviluppati, nel corso dell’anno, in occasione dei più importanti eventi Cna (come ad esempio, le Giornate dell’Orientamento all’imprenditorialità, Imprese di valore, ecc.).
Infine, l’Associazione promuoverà la ristampa del libro “Cna persone e valori”, pubblicato nel 2007 ed esaurito da tempo, sulla storia associativa, a partire dagli albori, nell’immediato Dopoguerra, fino ad oggi, grazie all’inserimento di un nuovo capitolo dedicato ai più importanti avvenimenti degli ultimi dieci anni (in collaborazione con il Cds di Ferrara). La nuova edizione del testo sarà presentata all’evento provinciale che concluderà le celebrazioni del 70°. Il logo del 70° della Cna di Ferrara è stato realizzato da Artefatta, vincitrice di un concorso di idee, indetto dall’Associazione, tra le imprese di comunicazione e grafica proprie associate.

Venerdi’ 5 febbraio “Jama Trio” live al Circolo Arci Zone K

da: Associazione Zone K

Il Circolo Arci Zone K di Malborghetto di Boara, in collaborazione con il Roots Music Club, ospiterà venerdì 5 Febbraio un altro interessantissimo ed esplosivo concerto, che vedrà protagonista i Jama Trio.
Gianmario ‘Jama’ Ferrario polistrumentista e songwriter, dal 2012 è autore, cantante e chitarrista di Jama Trio (con Massimo Allevi al basso e Francesco Croci alla batteria), progetto acustico di indie-folk, blues e country.
La formazione si fa spazio nell’ambiente musicale attraverso due EP, “Sun Francisco” (maggio 2013) e “Soma” (novembre 2013).
Il 19 gennaio 2015 il trio pubblica il primo full album dal titolo “11:11” che riceve ottimi consensi dalla critica musicale e conquista l’entusiasmo del pubblico in tutte le tappe del tour, condiviso con artisti anche internazionali come il ‘supergruppo’ dell’americana US Rails. Sono oltre duecento le esibizioni in circa tre anni di attività, nel nord e nel centro Italia e lo spettacolo è itinerante: passa dalla strada al pub, dal festival al teatro.
Sfiorano le mille copie gli album venduti tra concerti e Bandcamp senza produttori, distributori, etichette.
Tra le principali collaborazioni e performances Jama Trio vanta quella al
Pistoia Blues Festival (2014), primo classificato alle selezioni di ‘Obiettivo Bluesin’,
due edizioni di Buscadero Day (2014-2015), Wired Next Fest 2015 (per Wired Italia) presso piattaforma Vodafone, Black&Blue Festival 2015 insieme a Bud Spencer Blues Explosion, ‘L’artista che non c’era’ (finalista al C.P.M. di Milano), concorso indetto dalla storica rivista L’isola della musica Italiana (2013).
A settembre 2015 la band ha svolto una tournée di 11 concerti in Texas (Austin, San Antonio) includendo interviste radiofoniche per emittenti sia americane (KNBT Radio) sia italiane (Radio Deejay – Tropical Pizza; Radio Lombardia – Linea Rock ).
JAMA TRIO si sta preparando a registrare il secondo full album in studio (uscita prevista per marzo-aprile 2016).
Una performance insomma da non perdere al Circolo Arci Zone K. L’ingresso sarà Up To You e riservato ai Soci Arci. L’apertura è prevista per le ore 18 con l’aperitivo e il sottofondo musicale rigorosamente con i dischi in vinile, l’inizio del concerto sarà per le ore 22 circa. Per informazioni il numero è sempre il 346.0876998.

Sangue “0”: scorte ridotte, il centro regionale richiama i donatori

da: ufficio stampa Gruppo Partito Democratico Emilia Romagna

Question time di Zappaterra (PD): “Controllo delle dotazioni e cultura della donazione”.

“Sembra che le emoteche del Centro Regionale stiano esaurendo le riserve di sangue di gruppo “0”, per fare chiarezza – spiega Marcella Zappaterra, consigliera regionale PD – ho presentato all’Assessore regionale alla sanità Sergio Venturi un’interrogazione a risposta immediata per sapere come intenda procedere perché la carenza non diventi allarme e metta a rischio l’emergenza e l’attività ordinaria delle strutture ospedaliera”.
Nella sua risposta, l’Assessore Venturi ha confermato che “le riserve del gruppo “0” in dotazione al Centro Regionale Sangue sono temporaneamente ridotte, per questo motivo le carenze sono analizzate, monitorate e all’occorrenza sono messi in atto piani di miglioramento per prevenire le criticità legate al volume delle scorte”.
“Nessun servizio – ha specificato l’assessore regionale – è stato interrotto e non si segnalano situazioni critiche che possano determinare un’emergenza, ma a scopo preventivo il Centro Regionale Sangue e le associazioni che si occupano della raccolta, hanno richiamato i donatori di gruppo “0” per mantenere un adeguato livello di scorte. La Regione Emilia-Romagna, ad ogni modo, è sempre stata autosufficiente e fornisce regolarmente sangue anche ad altre Regioni quali la Toscana e la Sicilia”.
“Mi considero soddisfatta della risposta e della conferma che non c’è una situazione di allarme n’è di criticità, sia rispetto agli interventi chirurgici, sia rispetto all’attività di emergenza/urgenza. – dichiara la Consigliera Zappaterra – L’auspicio è che si continui a tenera alta l’attenzione sulle emoteche e si mettano in campo tutte le attività utili a far crescere la cultura della donazione, soprattutto nei giovani”.

DIG Awards, il mondo del giornalismo d’inchiesta si sfida a concorso

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Tornano per il secondo anno i premi internazionali dedicati alle inchieste video che saranno assegnati a Riccione dal 23 al 25 giugno 2016. Aumentano le categorie, giuria internazionale presieduta da Gavin MacFadyen. Il commento dell’assessore Mezzetti.

Bologna – Tornano per il secondo anno i DIG Awards, premi internazionali dedicati al giornalismo d’inchiesta video che saranno assegnati a Riccione durante il DIG Festival, in programma dal 23 al 25 giugno 2016. Tante le novità di questa edizione del concorso, nato dalla ventennale esperienza del Premio Ilaria Alpi e organizzato dall’Associazione DIG-Documentari Inchieste Giornalismi.
La prima novità riguarda proprio l’Associazione DIG, che quest’anno entra a far parte del Global Investigative Journalism Network, la più importante rete mondiale del giornalismo investigativo. Si conferma così la vocazione all’inchiesta di DIG, che già nel nome contiene un rimando esplicito al lavoro di tutti quei giornalisti che “scavano” (dig, in inglese) alla ricerca della verità. E si rafforza anche la vocazione internazionale dei DIG Awards, creati per premiare l’eccellenza giornalistica e mettere in rete reporter e videomaker italiani e stranieri.

Questa vocazione internazionale è confermata dalla composizione della giuria. Il nuovo presidente è un mostro sacro del giornalismo anglosassone, Gavin MacFadyen, direttore del Centre for Investigative Journalism di Londra e responsabile, dal 1970, di oltre 50 programmi d’inchiesta per Bbc, Channel 4 e Pbs. Nella sua carriera MacFadyen si è occupato dei temi più disparati – dal lavoro minorile alla tortura sino al Watergate e ai legami tra la mafia e Frank Sinatra – e ha condotto inchieste in tutto il mondo, filmando spesso sotto copertura.
Con lui entrano in giuria altri tre grandi nomi, in rappresentanza di tre realtà strategiche del giornalismo investigativo: John Goetz, reporter della tv pubblica tedesca Ard; Nils Hanson, icona dell’inchiesta scandinava e della tv svedese Svt; Sarah Harrison, giornalista e consulente legale di WikiLeaks, protagonista della fuga di Edward Snowden nel 2013. I nuovi giurati si aggiungono ad altri nove grandi professionisti: Alexandre Brachet, fondatore della casa di produzione francese Upian; Riccardo Chiattelli, direttore di Laeffe; Corrado Formigli, autore e presentatore di Piazza pulita (La7); Monica Maggioni, presidente Rai; Marco Nassivera,direttore dell’informazione per l’emittente franco-tedesca arte; Alberto Nerazzini, giornalista freelance; Juliana Ruhfus, reporter di Al Jazeera; Andrea Scrosati, presidente di Sky Italia; Margo Smit, giornalista e dirigente della tv pubblica olandese Nos.

Aumentano le categorie di concorso, ben sei. Da segnalare la sezione Focus on Italy, che assegna un premio di produzione di 20.000 euro al miglior progetto d’inchiesta video dedicato all’Italia (iscrizioni aperte fino al 16 maggio). Il vincitore è scelto in una sessione di pitching in cui gli autori presentano il loro progetto alla giuria e a una platea composta da società di produzione, distributori e rappresentanti dell’autorevole Journalism Fund. Un appuntamento unico in Italia e un’opportunità preziosa per tutti i finalisti, che quest’anno raddoppiano e salgono a dieci. Intanto, grazie all’attualità dei temi trattati e all’interessamento di Sky Italia, sono già due i progetti del 2015 trasformati in inchieste tv: il vincitore Italian offshore, sulle trivellazioni al largo delle coste italiane, e Follow the paintings, sui traffici illeciti nel mondo dell’arte.
Le altre cinque sezioni di concorso premiano invece opere prodotte: inchieste televisive (Investigative), reportage video di lunga durata (Long reportage), reportage video inferiori ai 26 minuti (Short reportage) e lavori di data journalism (Data). Per sostenere la diffusione del linguaggio video tra le testate online, viene infine introdotta la sezione Digital, riservata a inchieste e reportage video creati per siti d’informazione (durata massima 12 minuti). In queste sezioni le iscrizioni terminano il 31 marzo.

“Per dieci anni ho visto questo festival trasformarsi e affermarsi come un evento chiave per la nostra professione in Italia” dichiara Marco Nassivera, storico giurato del concorso sin dai tempi del Premio Ilaria Alpi. “La mia partecipazione alla giuria dei DIG Awards è prima di tutto una questione di lealtà. Fedeltà a una squadra che è riuscita ad adattarsi alle sfide del momento e aprirsi a una dimensione internazionale. Fedeltà anche e soprattutto alle idee difese dai DIG Awards. In una fase di moltiplicazione delle piattaforme di trasmissione e globalizzazione dei mezzi di informazione, è più che mai importante promuovere il giornalismo investigativo: giornalismo che si prende il suo tempo per decifrare la notizia e portare a un pubblico adulto chiavi intelligenti per capire il mondo.”

“Non è stato facile raccogliere l’eredità di un evento prestigioso com’è stato il Premio Ilaria Alpi” aggiunge Massimo Mezzetti, assessore regionale a Cultura, Politiche giovanili e Politiche per la legalità. “Loscorso anno, con la prima edizione, avevamo auspicato per i DIG Awards un consenso che varcasse i confini nazionali. Le importanti novità che ne caratterizzano il secondo anno di lavoro non hanno disatteso le aspettative. È pertanto un onore per la Regione Emilia-Romagna poter essere nuovamente parte attiva di questa esperienza, contribuendo alla diffusione di un giornalismo responsabile e autorevole, nonché alla preservazione di un patrimonio culturale e sociale, necessario a promuovere azioni formative – e informative – di cittadinanza responsabile”.

DIG Academy e DIG Festival
DIG non è solo un concorso, ma sostiene durante tutto l’anno i professionisti dell’informazione. Per questo è nata DIG Academy, programma di alta formazione per giornalisti con grandi reporter europei come docenti. Si parte il 4 marzo con un corso di 36 ore, divise in due weekend, sui fondamenti del giornalismo investigativo: un appuntamento speciale, aperto a 20 giornalisti e organizzato a Riccione (Villa Lodi Fè) in collaborazione con Enaip e Regione Emilia-Romagna.
La formazione prosegue anche durante il DIG Festival, in programma dal 23 al 25 giugno a Riccione con alcuni appuntamenti speciali a San Marino. Oltre a ospitare la cerimonia di consegna dei DIG Awards e le proiezioni delle inchieste finaliste, il DIG Festival propone infatti mostre, incontri pubblici e una ventina di seminari accreditati dall’Ordine nazionale giornalisti ai fini della formazione continua. Numerosi gli argomenti trattati nei seminari, in un confronto continuo tra professionisti italiani e stranieri. Due le linee tematiche: l’innovazione dei linguaggi e le tecniche dell’approfondimento, strumento ideale per la ricerca di ogni possibile verità.

Dichiara Renata Tosi, sindaco di Riccione: “Il ritorno dei DIG Awards e il Festival è la conferma di un appuntamento di qualità dedicato al giornalismo d’inchiesta, al quale la città di Riccione anche quest’anno guarda con grande attenzione. È un’occasione imprescindibile per i professionisti dell’informazione, una manifestazione dall’ampio respiro internazionale, che apre una finestra sul lavoro dei grandi reporter e videomaker italiani e stranieri. Gli eventi si svolgeranno nel cuore della città, dove saranno ospitati anche i seminari formativi rivolti ai giornalisti. Il sistema della nostra ospitalità sarà pronto ad accogliere non solo i giornalisti, ma anche i grandi protagonisti della cultura e della politica. È una vetrina prestigiosa, nel mese di giugno, e le nostre strutture ricettive ed economiche saranno pronte a regalarle la migliore accoglienza.”
Nel 2015 la Repubblica di San Marino aveva partecipato al festival ospitando un’importante mostra dedicata al fotoreporter Livio Senigalliesi e anche quest’anno rinnova la sua partecipazione. Il segretario di Stato all’istruzione e alla cultura Giuseppe Maria Morganti conferma l’adesione al progetto e agli scopi più nobili del giornalismo d’inchiesta: “La collaborazione di San Marino ai DIG Awards si sta consolidando attraverso la forma espressiva, il fotoreportage, ma ancora più definendo la sfera della ricerca critica che analizza i motivi che generano ingiustizia, ragione oggettiva dei conflitti”.

DIG Awards, DIG Academy e DIG Festival sono iniziative organizzate dall’Associazione DIG Documentari Inchieste Giornalismi in collaborazione con il Comune di Riccione e la Repubblica di San Marino, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, dell’Ordine dei Giornalisti, della Scuola Holden e dell’Associazione Stampa estera.

Clicca qui per vedere il bando.

“Pappappero”: laboratorio sul clown a Wunderkammer

da: uffico stampa Consorzio “Wunderkammer”

Da sabato 20 febbraio, due weekend con Alex Turra per diventare “poeti in azione”.

«Il clown non è una maschera ma uno stato d’animo, è un poeta in azione». Questa è la premessa da cui si sviluppa Pappappero, il primo dei laboratori 2016 proposti a Ferrara dall’associazione Basso Profilo, la cui prima lezione si terrà sabato 20 febbraio a Wunderkammer – in via Darsena 57.

Il corso sarà condotto da Alex Turra, artista che ha potuto imparare da maestri quali Colombaioni, Jango Edwards, Pierre Byland, Andrè Casaca e Jean Meningue. Fondatore a Bologna nel 2001 dello Stabile della Luna e organizzatore dei festival Equilibri, a Ferrara è conosciuto soprattutto grazie al festival Barcollanti. Formatore di clown e clown terapia, docente di piccolo circo, trampoliere e mangiafuoco, tra le sue collaborazioni figurano anche il Laboratorio Comico Permanente di Sandra Cavallini e Massimo Macchiavelli, Artego, Officina delle Muse, Instabile Urga, La Ribalta.

Alex accompagnerà i partecipanti del laboratorio in un percorso composto da due moduli, base e avanzato, i quali comprenderanno il lavoro di gruppo e lo sviluppo di potenzialità individuali: «si comincerà studiando le tecniche di scena di base, per neutralizzare i punti di forza dell’attore ed esaltare le sue debolezze, che diventeranno altrettante porte di creatività». Il lavoro in gruppo, adatto anche a chi si approccia al teatro per la prima volta, servirà a liberare l’energia degli attori, ad allontanare la percezione del sé abituale e ad aprirsi alla maschera – «la maschera più piccola del mondo, che incarna tutte le figure archetipiche dell’essere umano, nei suoi vizi e nelle sue virtù». Successivamente ci si concentrerà sui singoli, che saranno accompagnati nella costruzione di un proprio pezzo da portare in scena.

Il corso di tecnica base di terrà sabato 20, dalle 15 alle 23, e domenica 21 febbraio, dalle 10.30 alle 18.30.
Il corso di tecnica avanzata si terrà sabato 5, dalle 15 alle 23, e domenica 6 marzo, dalle 10.30 alle 18.30.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni – aperte da giovedì 4 febbraio – scrivere a alexsturra@yahoo.it oppure telefonare al numero 3926453104.

Il futuro del fashion in Emilia-Romagna: focus tra i protagonisti in Regione

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Giovedì 4 febbraio un confronto per costruire nuove politiche industriali che valorizzino il sistema moda traducendolo in processi di innovazione e ricadute concrete di sviluppo dei territori. Durante i lavori saranno presentati approfondimenti e scenari sul tessile e abbigliamento e calzaturiero.

Bologna – ‘Emilia-Romagna Fashion’ ovvero quale politica industriale per il sistema moda. È questo il tema della giornata di approfondimento che si svolgerà giovedì 4 febbraio alle 9.30 a Bologna nell’Aula magna della Regione (viale Aldo Moro 30).
Tra gli interventi quelli di Palma Costi (assessore regionale alle Attività produttive) Franco Mosconi (Università di Parma), Patrizio Bianchi (assessore regionale al lavoro e Università), Maurizio Torreggiani (presidente Unioncamere).
Durante i lavori – in cui sono previsti anche contributi di imprese del settore – saranno presentati anche scenari e approfondimenti sull’evoluzione del sistema del tessile e abbigliamento (Daniela Bigarelli di R&I), sull’evoluzione del calzaturiero (Serena Musolesi di Cercal) e un focus del settore (Guido Caselli Ufficio studi Unioncamere).
Un confronto per costruire nuove politiche industriali che valorizzino il sistema moda traducendolo in processi di innovazione e ricadute concrete di sviluppo dei territori mettendo a sistema. Formazione, ricerca, organizzazione della produzione, internazionalizzazione e innovazione sono le nuove leve strategiche per il rilancio del settore.

Ascom e Fipe collaborano al Carnevale Rinascimentale

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Un Carnevale Rinascimentale tutto da vedere, ascoltare e…gustare: la pregevole manifestazione rievocativa e storica – promossa dal Comune di Ferrara – che si svolgerà dal 4 al 7 febbraio nel cuore della città estense avrà anche una sua maschera….di golosità con la collaborazione di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e di Ascom Confcommercio provinciale.
In pratica tutti coloro che si presenteranno nelle date della manifestazione in una decina di attività di ristorazione che aderiscono al progetto avranno diritto ad uno sconto del 10% sul prezzo della consumazione acquistata ad una condizione: che ovviamente indossino un costume di Carnevale.
“L’iniziativa che coinvolge i nostri ristoratori è un modo simpatico ed a tema – spiega Matteo Musacci, presidente provinciale di Fipe – per dare un segnale di gustosa accoglienza sul versante dell’enogastronomia che è sempre un elemento caratteristico ed esclusivo di Ferrara che sul piano delle eccellenze culinarie non teme confronti con chicchessia sul piano della qualità e delle tradizioni”. Dal canto suo l’assessore al Commercio Roberto Serra tiene a sottolineare: “Il carnevale rinascimentale a Ferrara conterà anche sul lavoro della Confcommercio. Una percentuale di sconto che sarà concessa dai ristoranti a coloro che si presenteranno in maschera a pranzo o cena contribuirà a rendere più colorato il nostro centro; auspico siano in tanti ad accogliere benevolmente questo invito”. La conclusione è nelle parole del direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban: “Se vogliamo davvero incrementare le presenze turistiche sul territorio bisogna proseguire su un percorso che riesca a coniugare arte, cultura, divertimento, mostre puntando ad un’ospitalità che coinvolga in particolare le famiglie. Progetti nei quali – come questo del Carnevale Rinascimentale – Pubblico e Privato collaborino appieno per poter far apprezzare il meglio di Ferrara”.

Ecco l’elenco delle attività coinvolte che effettuano lo sconto del 10% agli avventori purché in costume di Carnevale:
Apelle – in via Carlo Mayr
diCibo – in via Carlo Mayr
Quanto Basta Caffè – in Corso Martiri della Libertà
Antico Cafè – in via Bersaglieri del Po
Osteria i Quattro Angeli – in piazza Castello
Duca D’Este – in piazza Castello
Leon d’Oro – in piazza Cattedrale
Cusina e Butega – in corso Porta Reno
Osteria degli Ulivi – in via Ragno
Ciclone – in via Saraceno

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Presentazione del libro di Marco Belpoliti “Primo Levi di fronte e di profilo”

da: organizzatori

Giovedì 4 febbraio, alle ore 16.30, presso la sala dei Comuni di Castello Estense, nell’ambito degli incontri relativi alla mostra “I mondi di Primo Levi”, a cura del MEIS e dell’Istituto di Storia Contemporanea, verrà presentato il libro di Marco Belpoliti “Primo Levi di fronte e di profilo” (Guanda, Milano, 2015). Ne parlano con l’autore Massimo Maisto e Anna Quarzi.
Si tratta di uno straordinario libro-universo, e l’universo è quello di Primo Levi: la sua vita tormentata, la sua vicenda di scrittore e intellettuale ma soprattutto la sua opera sfaccettata, complessa, ricchissima di temi, rimandi e suggestioni. Ogni opera di Levi dà il tema a un capitolo; ma oltre alla storia della composizione, della pubblicazione, delle influenze letterarie di ogni libro, l’autore si muove in profondità nei contenuti, nell’immaginario, nei temi, costruendo brevi sotto paragrafi che è possibile leggere singolarmente, come divagazioni, oppure come parte di un discorso unitario. Temi più complessi come l’ebraismo, il lager, la testimonianza percorrono e innervano tutto il libro, che si arricchisce inoltre di dieci fotografie di grande impatto, e di materiale epistolare ritrovato di recente dall’autore in archivi finora non esplorati dagli studiosi.
Marco Belpoliti, scrittore, saggista, critico letterario, fra le diverse opere che ha realizzato, ha curato l’edizione critica delle opere di Primo Levi. Collabora alle pagine culturali del quotidiano “La Stampa” e con il settimanale “L’espresso”.

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Ferrara in svantaggio nella Social Basket Cup

da: uffico stampa Super News

Pallacanestro Ferrara a un passo dall’eliminazione agli ottavi di finale. Su Facebook il Campionato tra le pagine ufficiali delle squadre di basket in A2.

Ferrara rischia l’eliminazione e l’esclusione dalle squadre della Social Basket Cup 2015/2016, il campionato online tra le pagine Facebook delle squadre di basket in A2.

Dopo il grande successo dello scorso anno, torna il campionato cestistico più social della rete e le tifoserie italiane ricominciano a sfidarsi in un’avvincente gara di voti. Sostieni il tuo club in questa rimonta!

Puoi trovare l’app del gioco su Facebook, digitando le parole chiave Social Basket Cup! Il regolamento è disponibile al link http://news.superscommesse.it/iniziative/social-basket-cup-2015-2016.html

Nei sedicesimi di finale la squadra sta perdendo e proprio in questo momento ha bisogno dell’affetto dei propri tifosi per rimontare lo svantaggio e conquistare gli ottavi di finale del torneo!

I sostenitori stessi infatti sono i veri protagonisti di questo innovativo campionato virtuale, con i loro voti saranno loro a stabilire il vincitore valutando le pagine Facebook ufficiali delle squadre in sfida.

Giocare è divertente e gratuito. I fans possono votare assegnando a ciascuna squadra un punteggio dopo aver visitato la pagina Facebook di ogni compagine; ogni turno i tifosi sono chiamati a valutare un diverso aspetto delle pagine ufficiali delle varie squadre in modo da portare in trionfo la compagine migliore. Il club che otterrà il punteggio più alto accederà al turno successivo, l’altro abbandonerà la gara. Per votare i sedicesimi c’è tempo fino al 9 febbraio 2016.

Il campionato è suddiviso in 5 turni di gioco, dai sedicesimi sino alla finalissima che decreterà la squadra Campione d’Italia di Social Basket Cup.

Ecco i punteggi parziali di tutte le sfide in corso: Verona-Mantova 201-200; Siena-Ferrara 79-76; Imola-Brescia 19-17; Omegna-Agropoli 39-17; Barcellona-Bologna 22-58; Chieti-Casalpusterlengo 39-24; Latina-Scafati 34-76; Recanati-Biella 30-12; Monferrato-Ferentino 121-145; Rieti-Roma 93-100; Ravenna-Tortona 12-35; Trieste-Treviso 109-24; Legnano-Jesi 18-10; Reggio Calabria-Matera 36-14; Trapani-Roseto 25-6; Treviglio-Agrigento 18-26.

“Le allusioni minacciose rivolte al sindaco Vecchi sono gravissime e richiedono attenzione e solidarietà”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore alla Legalità, Massimo Mezzetti, commenta la missiva inviata al primo cittadino di Reggio Emilia da uno degli imputati per associazione mafiosa nel processo Aemilia.

Bologna – “Le allusioni minacciose contenute in questa lettera sono di una gravità che richiede tutta l’attenzione necessaria da parte delle autorità competenti e solidarietà da parte della comunità politica e sociale”. Così l’assessore regionale alle Politiche per la Legalità della Regione Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti, ha commentato la missiva recapitata dall`imputato nel processo Aemilia Pasquale Brescia, detenuto nel carcere di Parma, alla redazione del Resto del Carlino di Reggio Emilia e rivolta al sindaco del capoluogo Luca Vecchi.
“Attenzione – ha aggiunto Mezzetti – perchè lo schema sembra essere quello tristemente conosciuto: prima si getta l’ombra del sospetto su persone, uomini di legge o amministratori che siano, impegnate a far rispettare la legalità nel proprio territorio, per isolarle, poi si passa alle minacce e infine le si colpiscono. Abbiamo già visto in passato questo film e non dobbiamo ricadere nell’insidiosa trappola”.
“Le vicende poste all’attenzione dell’opinione pubblica nei giorni scorsi che riguardano il sindaco – conclude l’assessore -, che non hanno nessun risvolto penale e saranno chiarite nei modi e nelle sedi dovute, non possono e non devono nel modo più assoluto indurre ad alcuna debolezza o timidezza nel denunciare le minacce e gli avvertimenti di stampo mafioso giunti a Luca Vecchi e alla sua famiglia, cui va tutta la solidarietà e la vicinanza mia personale e a nome della Giunta regionale”.

Richiesta commissione ambiente straordinaria

da: Movimento 5 Stelle Ferrara

Il M5S di Ferrara chiede, con urgenza, la convocazione straordinaria di una Commissione Ambiente poiché ritiene ormai improrogabile un intervento del Sindaco Tagliani per fronteggiare il problema dell’inquinamento dell’aria che sta assumendo ormai i caratteri di vera e propria emergenza.
In questi primi giorni del 2016, la centralina di rilevamento di ARPA collocata in corso Isonzo è già in tilt e per ben tre giorni consecutivi (29, 30 e 31 gennaio) abbiamo respirato aria “non determinata”. Non potendo quindi contare sui suoi dati, risultano più superamenti dei limiti nella centralina di Villa Fulvia (13 contro i 12 di corso Isonzo), mentre per quelle di Barco e Cassana sono addirittura 14 in 31 giorni. Inoltre, da verifiche effettuate, risulta che i periodi di tilt della centralina di corso Isonzo coincidono spesso (casualmente?) con quelli di sforamento del limite di 50 microgrammi (ad esempio 8 e 9 dicembre 2015) rendendo evidente che, se le centraline non funzionano, il dato di sforamenti e quindi di qualità dell’aria di Ferrara non sarà del tutto affidabile. Nel 2015 il limite è stato superato per ben 55 volte e nel 2016, anche a causa dell’inverno anomalo, rischiamo di raggiungere i 35 sforamenti consentiti già entro la fine di febbraio.
Sin dall’inizio dell’anno, il M5S ha chiesto con ogni mezzo all’Amministrazione di attivarsi con solerzia sia per verificare le temperature del riscaldamento negli uffici pubblici, nei negozi (segnaliamo che a Milano si invitano i negozi a tenere le porte chiuse) e nelle abitazioni, che per attuare un piano emergenziale di trasporti pubblici con l’obiettivo di ridurre sensibilmente l’uso dell’automobile privata da parte della cittadinanza. Interventi peraltro concordati e sottoscritti con il Ministro dell’Ambiente nel protocollo antismog dello scorso dicembre.
Per non parlare anche dell’emergenza petrolchimico, acuita dal funzionamento anomalo delle torce per i ripetuti incidenti, di cui l’ultimo proprio ieri all’impianto Versalis che ha creato grande allarme in città.
Nulla ci risulta essere stato fatto se non un paio di blocchi del traffico, tra cui un generico annuncio per il prossimo fine settimana, e un vertice tenutosi dal Prefetto ad oggetto la criticità del petrolchimico, conclusosi con le prevedibili richieste di attenzione (delle autorità) e di buoni propositi (delle aziende), peraltro puntualmente disattesi visto il ripetersi di incidenti.
Purtroppo, detto protocollo, stilato evidentemente troppo “frettolosamente”, non prevede nessun obbligo da parte delle amministrazioni, infatti, il testo “suggerisce” ma non chiede di intervenire, quindi il sindaco può valutare in tutta autonomia. Ecco perché chiediamo che nella Commissione Ambiente si decidano azioni concrete ed urgenti, oltre ad una grossa operazione di trasparenza sulla qualità dell’aria, concordata con ARPA, attraverso anche l’utilizzo della piattaforma web del Comune per pubblicare e diffondere i dati rilevati correttamente e in tempo reale. Nel frattempo, a tutela della salute di tutti i cittadini ed in particolare delle categorie più deboli (bambini, donne in gravidanza e anziani), poiché misurando solo le PM10 le centraline non si “accorgono” del calo del traffico, ma sicuramente gli apparati respiratorio e circolatorio sì, crediamo che anche un piano strutturato di stop del traffico, controllato e soprattutto ben distribuito nel tempo, potrebbe dare un po’ di sollievo immediato in attesa che la Commissione, meglio se alla presenza di Arpa e con l’aiuto di esperti esterni, deliberi interventi strutturali risolutivi.

Al via la nuova edizione dei Colloqui dello IUSS sul tema “Cultura e Istituzioni islamiche”

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Al via mercoledì 3 febbraio alle ore 10.15 nell’Aula 1 dell’Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS Ferrara-1391, (via Scienze, 41/b), la nuova edizione dei ‘Colloqui dello IUSS’, storico ciclo di conferenze, dedicate a un tema di ampia rilevanza, che offrono ai dottorandi Unife e a tutta la città una riflessione scientifica, economica e sociale.
“Cultura e Istituzioni islamiche” è il tema degli incontri di quest’anno, che saranno tenuti dal Prof. Giuseppe Scandurra del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara e dalla Prof.ssa Deborah Scolart dell’Università Roma TRE.
Mercoledì 3 e mercoledì 17 febbraio alle ore 10.15 il Prof. Scandurra parlerà nelle sue lezioni di ‘Multiculturalismo’.
“Affronterò temi legati alle pratiche di vita quotidiana, alle aspettattive, ai bisogni di gruppi di ragazzi e ragazze di origine straniera che vivono nelle nostre città – ci anticipa il Professore – e i processi di inclusione ed esclusione sociale che favoriscono e ostacolano il loro processo di costruzione di cittadinanza. Saranno presentati casi di studio empirici, video e film utili per analizzare come tali aspettative, bisogni e pratiche di vita vengano rappresentate a livello mediatico”.
Appuntamento giovedì 4 alle ore 14.30, venerdì 5 alle ore 9, giovedì 11 alle ore 14.30 e venerdì 12 febbraio alle ore 9 sul tema della ‘Cultura e Istituzioni islamiche’ con la Prof.ssa Scolart, che illustrerà l’Islam, i suoi pilastri e la sua evoluzione storica. Si parlerà inoltre di Sunniti e Sciiti, di Sharia e Fiqh, di tradizione e modernismo, dei principi generali del diritto islamico, di libertà di religione nella prospettiva islamica e dello Statuto personale e questioni di genere.
La partecipazione è gratuita e non necessita iscrizione, tuttavia la sala ha posti limitati.

Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

Tre borse di ricerca Marie Skłodowska-Curie dell’Unione Europea coinvolgono l’Università di Ferrara

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Sono tre le prestigiose borse di ricerca Marie Skłodowska-Curie del programma Horizon 2020 della Unione Europea che hanno coinvolto l’Università di Ferrara e che mirano a sostenere e migliorare la formazione di ricerca e lo sviluppo di carriera dei ricercatori.
Conosciamo nel dettaglio i tre vincitori ed i progetti premiati.
Stefania Bartoletti è la ricercatrice del gruppo di telecomunicazioni del Dipartimento di Ingegneria di Unife, vincitrice della Marie Skłodowska-Curie Global Fellowship con il progetto “PAssive Tracking of people and things for physical beHavior analysis”, che verrà svolto per i primi due anni presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT), mentre il terzo anno presso l’Università di Ferrara. Supervisori del progetto sono il Prof. Andrea Conti per Unife e il Prof. Moe Win per il MIT.
“Il progetto – ci spiegano Bartoletti e Conti – mira a definire un nuovo paradigma per l’analisi di movimenti e comportamenti di persone e oggetti grazie allo studio di sistemi wireless con capacità di rilevazione, inseguimento ed analisi comportamentale di obiettivi non dotati di dispositivi attivi. Queste capacità vengono poi integrate in infrastrutture presenti nell’ambiente per Internet of things (IOT), sistema di comunicazione in rete di qualsiasi oggetto (elettrodomestici, veicoli, strumenti) attraverso sistemi di telecomunicazione wireless. Questo riconoscimento è significativo sia per l’elevata selettività a livello europeo, sia perché non era mai stato conferito a ricercatori dell’Università di Ferrara”.
Vincitrice di una “European Fellowship” è Serena Berardi con il responsabile scientifico Prof. Carlo Alberto Bignozzi del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche di Unife, grazie al progetto ARCADIA (“Advanced devices for the Reduction of CArbon DIoxide and Artificial photosynthesis”). Questa borsa di ricerca prevede la mobilità verso un ente, in questo caso Unife, con sede in uno stato membro dell’Unione Europea (UE) o in un paese associato ad Horizon, dove il ricercatore non deve aver risieduto o svolto la propria attività principale per più di 12 mesi nei 3 anni precedenti la data dell’invio del progetto.
“Scopo di Arcadia – ci raccontano Berardi e Bignozzi – è mimare la fotosintesi naturale, processo in cui energia solare, acqua e anidride carbonica vengono convertite in carboidrati, le riserve energetiche della foglia. Analogamente nell’ambito di ARCADIA saranno sviluppati e accoppiati nuovi materiali fotoattivi e/o catalitici in grado di immagazzinare l’energia solare e impiegarla per convertire acqua e CO2 in prodotti di alto valore aggiunto e/o in combustibili alternativi ai fossili. L’impiego di fonti e materie prime rinnovabili e il parallelo sfruttamento del gas serra CO2, con conseguente abbattimento dei suoi livelli atmosferici, sono tra i punti di forza del progetto”.
Un’altra “European Fellowship” è stata vinta da Matteo Bovolenta, ricercatore del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie dell’Università di Ferrara, che trascorrerà due anni presso i laboratori del centro di ricerca Genethon di Parigi con il Prof. Fulvio Mavilio, direttore scientifico del Genethon stesso.
“Il progetto ‘Correction of duplications in the DMD gene by a CRISPR/Cas9 approach’ – spiega Bovolenta – cerca di sviluppare una nuova terapia per le duplicazioni del gene distrofina, causa della Distrofia Muscolare di Duchenne. Questa classe di mutazioni ad oggi incurabile, causa la ripetizione di una porzione di un gene e risulta generalmente nella perturbazione o alterazione della sua funzione. La nostra strategia utilizza delle vere e proprie forbici molecolari (CRISPR/Cas9) per rimuovere a livello del DNA la sequenza duplicata, ripristinando così la normale sequenza ed espressione del gene mutato”.

Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

I capolavori dell’opera sul grande schermo: nei cinema di tutta Italia arriva La Traviata

da: organizzatori

Lo spettacolo all’UCI Cinemas e Multisala Apollo di Ferrara giovedì 4 febbraio alle 19.45 in diretta dalla Royal Opera House di Londra, distribuito da QMI.
In scena la sfarzosa e toccante produzione del regista Richard Eyre diretta dal maestro Yves Abel e con un cast stellare, tra cui l’étoile del Bolshoi Venera Gimadieva, il giovane tenore Samir Pirgue e il baritono parmigiano Luca Salsi.

Dalla Royal Opera House di Londra, arriva nei cinema di tutta Italia La Traviata, l’indimenticabile opera di Giuseppe Verdi che sarà proiettata in diretta dal prestigioso teatro inglese giovedì 4 febbraio alle 19.45, distribuita da QMI.
L’evento a Ferrara sarà ospitato dall’Uci Cinemas e dalla Multisala Apollo.

L’appassionata storia d’amore tra Violetta e Alfredo andrà in scena nella sfarzosa e toccante versione del 1994 di Richard Eyre, con la direzione del maestro Yves Abel, ospite regolare di teatri quali il Metropolitan Opera House di New York, il Teatro alla Scala di Milano e l’Opéra National de Paris, e un cast stellare tra cui l’étoile del Bolshoi Venera Gimadieva, il giovane tenore Samir Pirgu, definito da Placido Domingo uno dei più promettenti della nuova generazione, e il baritono Luca Salsi nel ruolo di Giorgio Germont.

Tra le opere più conosciute e amate di tutti i tempi, La Traviata si apre nella Parigi del Diciannovesimo Secolo, dove Violetta, una splendida cortigiana affetta dalla tisi, conduce la sua vita da donna di mondo. Durante un ricevimento incontrerà Alfredo, il primo uomo per cui sente un amore sincero, ma il suo passato libertino renderà la relazione sempre più difficile, fino al necessario e drammatico epilogo. Le musiche di Verdi incorniciano sontuosamente la vicenda, con arie celeberrime tra cui la trionfante “Libiamo ne’ lieti calici”, che invita gioiosamente gli ospiti a brindare durante la festa di Violetta, e la malinconica “Parigi, o cara”, in cui i due amanti sognano la vita felice che non avranno mai.

Innumerevoli, nel tempo, le versioni portate in scena, tra cui quella di Richard Eyre si distingue per la sua impostazione tradizionale, i costumi grandiosi e le ricche scenografie. Noto non solo per la sua carriera di regista teatrale, ma anche per quella di autore cinematografico, Eyre ha firmato pellicole tra cui Iris e Diario di uno scandalo, entrambe candidate agli Oscar. E d’altra parte è sempre stato stretto il legame tra il cinema e La Traviata, basti pensare alla trasposizione di Franco Zeffirelli, con Placido Domingo nel ruolo di Alfredo, o al più recente Moulin Rouge di Baz Luhrmann, che si ispira apertamente alla vicenda di Violetta.

La ROH Live Cinema Season permette al pubblico di tutto il mondo di assistere nella sala cinematografica più vicina a casa ai prestigiosi spettacoli in scena al Covent Garden. In Italia, la distribuzione della stagione live al cinema è a cura di QMI. Le proiezioni nei cinema sono arricchite da interviste e filmati dietro le quinte dei protagonisti della Royal Opera House e l’interazione con gli spettatori continua grazie al live twitting sul grande schermo.

Costo biglietto: 15-10 euro

Clicca qui per vedere la locandina.

Buon lavoro a Luca Fiorini, ora pensiamo al futuro del Petrolchimico

da: gruppo consiliare Sinistra Ecologia e Libertà Comune di Ferrara

Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente eletto nelle liste di SEL a Ferrara.

“Il reintegro di Luca Fiorini è la giusta conclusione di una vicenda paradossale e purtroppo indicativa del clima all’interno del Polo Chimico di Ferrara. Clima che non è certo aiutato dalla situazione industriale del Petrolchimico estense che tra incidenti troppo frequenti, ventilate cessioni, investimenti a singhiozzo e aree da bonificare, continua nonostante l’impegno di questi anni a navigare a vista.

Ringrazio Luca Fiorini per la sua lotta, portata avanti con misura e grande dignità nel nome dei diritti dei lavoratori e dei loro rappresentanti e gli auguro, finalmente, buon lavoro.

Da oggi è necessario allungare lo sguardo in avanti e capire che futuro può avere l’area industriale più grande della nostra provincia, partendo da una analisi seria sulla sostenibilità delle imprese presenti e sulle reali potenzialità di insediamento della Chimica Verde nonchè sulle possibilità di investimento alternative sulle aree da re industrializzare.

Un confronto che deve coinvolgere le aziende, lavoratori, istituzioni ma che deve essere allargato a tutta la città, perché il petrolchimico, volenti o nolenti, appartiene a questa città.”

Giovedì 4 febbralio la presentazione Liceo Smiling di Ferrara

da: Smiling Service Scuola Internazionale Srl

Il prossimo 4 febbraio il Liceo Internazionale SMILING, scuola bilingue paritaria, apre le proprie porte ai genitori interessati alle prossime iscrizioni.

Porte aperte all’istituto SMILING di via Roversella il prossimo 4 febbraio dalle 14.00 alle 17:00. La scuola bilingue paritaria accoglie i genitori interessati a visitare la scuola durante le ore di lezione per poter osservare in modo diretto come si svolge la vita scolastica degli alunni. Sarà possibile, inoltre, vedere le nuove aule della struttura, parte integrante dello storico Palazzo Gulinelli, la palestra e i laboratori informatici.
Saranno presenti gli Insegnanti di SMILING che educano e preparano gli studenti in lingua inglese, somministrando il programma ministeriale italiano. Tale metodo didattico, utilizzato da oltre 20 anni, ha fatto di Smiling una delle realtà più innovative del panorama educativo della nostra regione.
Dalla Scuola d’infanzia fino al Liceo, gli allievi sono al centro di un percorso multiculturale che parla inglese, scrive e pensa in inglese, vivendo immersi in un’atmosfera internazionale. Ogni aula dello SMILING è dotata di lavagne informatiche interattive e connesse a Internet, utilizzate continuativamente per lo svolgimento del percorso didattico. La Scuola è aperta dalle 8 del mattino fino al pomeriggio compreso, ed è dotata di una mensa dove ogni giorno le proprie cuoche preparano il pranzo per gli studenti, con ingredienti di prima qualità

A Comacchio corso di scrittura “Scrivere tra le righe”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Sono già aperte le iscrizioni al Corso di scrittura “Scrivere tra le righe” che lo scrittore Marcello Simoni terrà in biblioteca, a partire dal 14 aprile prossimo. Le lezioni si svolgeranno sino al 12 maggio prossimo, tutti i giovedì pomeriggio, con inizio alle ore 17 . L’obiettivo del corso è quello di valorizzare la creatività dei partecipanti, indirizzando la loro passione per la scrittura, verso le tecniche più idonee nell’ambito di un percorso che dall’autore arriva dritto al suo pubblico. Simoni, divenuto celebre in tutto il mondo con i suoi thriller storici, sarà dunque il docente d’eccezione per un corso che verterà attorno alle teorie e alle metodologie di scrittura, dalle diverse forme di comunicazione scritta sino a spaziare nella prosa narrativa.
Lo scopo è quello di evidenziare una personalità espressiva nella pratica artistica, ma anche nell’esercizio critico della scrittura, per consentire agli iscritti di acquisire conoscenze anche nei settori dell’editoria.

Promosso ed organizzato dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Le Pagine”, il corso di scrittura è completamente gratuito e sarà articolato in 5 lezioni, includendo prove d’autore a cui si sottoporranno gli iscritti al corso.
La frequenza è obbligatoria ai fini del rilascio dell’attestato di frequenza.

Il corso è a numero chiuso e pertanto è necessario iscriversi, compilando l’apposito modulo, reperibile in biblioteca, ma anche scaricabile nella home page del sito comunale. Le domande di partecipazione al corso, potranno pervenire a mano o tramite posta elettronica (animazionedidattica@comune.comacchio.fe.it) entro e non oltre martedì 15 marzo.

L’ammissione al corso avverrà in ordine di presentazione della domanda, e a seguito della valutazione scheda compilata d’intesa con il docente.

Nel caso in cui il numero dei candidati giudicati idonei ecceda il numero di posti disponibili, si provvederà alla predisposizione di una graduatoria che terrà conto dei titoli preferenziali di cui sopra.

Per eventuali informazioni si suggerisce di contattare Anastasia Rizzoni ai seguenti recapiti: 0533/315808 o animazionedidattica@comune.comacchio.fe.it.

Modulo iscrizione CORSO DI SCRITTURA

LA SEGNALAZIONE
Dogana in fotografia, scatti per un anno fra cibo e arte

Il ‘locus amoenus’, l’intreccio di storie fra sette esponenti dell’ottava arte, la voglia di stupire: ecco “Dogana in fotografia”, rassegna fotografica organizzata dall’Officina dei Bottoni e dal Lions Club Ferrara Estense, che ospiterà nel corso dell’anno sette progetti fotografici a cura di altrettanti artisti.
Il progetto, nato da una intuizione del direttore artistico del Buskers Festival Stefano Bottoni, è stato presentato nella sala principale del ristorante “La Dogana” di via della Luna dal titolare Valter Lucchini, dal fotografo Massimo Benedetti, dalla professoressa Silvia Villani, dal direttore del Lions Club Paolo Bassi e dallo stesso Bottoni.

dogana in fotografia
Gli organizzatori di Dogana in fotografia

“Fino agli anni Novanta, Palazzo Massari esponeva artisti di grande calibro in una piccola sala dedicata all’arte e alla fotografia. Da questa antica consuetudine nasce l’idea di poter tornare a esporre in un luogo intimo e raccolto – ha detto Bottoni – E ben venga l’entusiasmo e la grande disponibilità di Valter, che ha subito messo a disposizione il suo ristorante per l’occasione. Non dimentichiamo che Toulouse-Lautrec esponeva nel Café Chantant, mentre Monet e Chagall davano mostra dei loro peasaggi a tinte tenui nelle pittoresche trattorie bretoni. Dunque trovo che questo sia un luogo assolutamente adatto per avviare questo progetto, che spero di poter ripetere in futuro”.
“Per parte mia – ha spiegato Massimo Benedetti, uno degli artisti le cui opere saranno presentate nel corso della rassegna – ho aderito questo progetto  proprio perché occasioni di questo tipo in Italia sono rare, mentre all’estero sono più comuni e riconosciute. I visitatori della mostra sperimenteranno la compresenza di due ambienti, uno visivo e uno sensoriale, grazie all’ambientazione in un ristorante.”

Lacerto del ristorante La Dogana con stemma del cardinale Tommaso Ruffo e iscrizione datata 1727
Lacerto del ristorante La Dogana con stemma del cardinale Tommaso Ruffo e iscrizione datata 1727

Ristorante che, come ricorda la professoressa Silvia Villani, sorge in un luogo che ben si presta a essere ideale contenitore artistico della manifestazione. Fondato da Bernardino da Feltre, dopo quello di via Ripagrande del 1507, il Monte di Pietà vecchio era di fatto un’istituzione caritatevole pensata per aiutare i ferraresi in situazioni di difficoltà, i quali potevano impegnare beni personali, come suppellettili e biancheria, con un tasso di interesse molto basso sul denaro prestato. Questo luogo dall’impronta umana e sociale tanto importante e delicata, lasciato dal fattore degli Estensi Teodosio Brugia al primo Monte di Pietà perché vi trasferisse la sua sede, comprendeva spazi pubblici destinati alla riscossione una volta scaduto il prestito, ma anche alle aste di tutti quegli oggetti che non erano mai stati riscattati, oltre a una serie di ambienti dalle diverse destinazioni (uffici, copisteria, granaio). Il primitivo assetto di quest’istituzione, che comprendeva il palazzo su via della Rotta (attuale via Garibaldi) in angolo con Boccacanale di Santo Stefano, subì vari accorpamenti che lo portarono a comprendere l’intero isolato sino a via della Luna. Proprio nella sala che ospiterà gli scatti, si possono tutt’ora ammirare lacerti di una iscrizione sormontata dallo stemma del cardinale Tommaso Ruffo, il nobile che risanò il secondo Monte di Pietà dopo il fallimento dovuto agli incontrollati prestiti ai nobili.

La mostra sarà ufficialmente inaugurata sabato 6 febbraio alle 17 dalla vogherese Martina Rubbi, che esporrà fino al 24 marzo; il 26 marzo sarà poi la volta del ferrarese Bruno Droghetti, fino al 12 maggio; dal 14 maggio al 30 giugno sarà il turno di Roberto Del Vecchio, veterano del FotoClub Ferrara. Dal 2 luglio al 28 agosto troveranno posto Massimo Benedetti e le sue immagini in bianco e nero; lo sperimentatore italo-americano Joe Oppedisano dal 3 settembre al 20 ottobre; gli scatti del fotografo ferrarese Vincenzo Tessarin dal 22 ottobre all’8 dicembre. E, last but not least, lo stesso Stefano Bottoni dal 10 dicembre sino a data da destinarsi.

Ogni giorno è un olocausto

Ogni giorno è un olocausto. Forse è questo che macchia inesorabilmente le mie giornate. Tutto quello che faccio è per me e i miei figli, e anche questo rende insopportabili le mie giornate. Io critico un sistema a cui aderisco perfettamente. E quando avrò ottenuto tutto ciò che mi prefiggo, l’avrò fatto per me e i miei figli. Mentre cammino, in strada c’è qualcosa che percepisco, ma a cui non riesco a dare un nome, una forma. È come sentirsi immersi in uno scandalo quotidiano, senza riuscire a delinearne i tratti principali. So soltanto che questa sensazione ha a che fare col bene e col male e con l’esistenza. Se c’è una qualità nella civiltà rurale che ci ha preceduti, essa sta nella forma necessaria del suo stare al mondo. Le case essenziali, i vestiti sobri, il matrimonio, l’accettazione del dolore e della morte, tutto ciò aveva a che fare con un destino di ineluttabile necessità e spesso di mancanza. Erano necessari i figli, il lavoro manuale e fisico, la spietatezza verso gli animali e l’ospitalità per le persone, erano necessarie le feste e le religioni.

Allora forse lo scandalo quotidiano sta nell’aver edificato una vita costituita di superfluo, dove ogni atto, ogni scelta, non essendo legata alla necessità, finisce spesso per incarnare il suo contrario. Sconfiggere la nostra povertà ci ha reso migliori, ma non più giusti. Ecco che tutto quello che compiamo continua a prendere il sapore acre del superfluo. Non c’è sobrietà nei gesti e nemmeno nelle parole, non c’è morigeratezza, pudore, orgoglio, essenza. Non è necessario il lavoro che svolgiamo, non lo sono i nostri risparmi, i lussi, le vacanze. Tutto ciò per cui lavoriamo non allevierà le nostre pene, non colmerà la solitudine.

Ogni giorno è un olocausto. E vivo sapendo di sfruttare il lavoro e la vita degli altri. Vivere un mondo ingiusto senza nemmeno la continua tensione verso il giusto, è forse questo lo scandalo? C’è qualcosa di insopportabile nelle mie giornate, ma non riesco a definirlo. Forse lo scandalo è nella nostra capacità razionale, che ci mette dinanzi alla tortura delle altre vite consapevolmente, anticipa la vanità del nostro attraversare il mondo e tuttavia non riesce a svelarne l’enigma, il mistero.

Si può essere spietati solo se necessario, così come fanno gli animali allo stato di natura. Ma esserlo scientemente, razionalmente, magari vivendo nell’opulenza sfacciata, questa è forse la peggiore condanna a cui siamo destinati. È la colpa imperdonabile che nemmeno un dio riuscirebbe a far espiare. Vivere una vita che non tende a riconoscersi, ad aiutarsi, che non tende al costante miglioramento delle condizioni collettive, essere belve feroci senza la loro necessità, con la colpa insopportabile dell’intelletto, della razionalità, è forse questo lo scandalo? Forse è questo il vero peccato originale, la nostra cacciata dall’Eden, non la curiosità, non la conoscenza, bensì il suo utilizzo a proprio esclusivo vantaggio e magari a scapito degli altri.

@sandroabruzzese

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Dalle città può e deve nascere il nuovo umanesimo

L’intelligenza è quello che ci serve, che serve a tutti noi, per cercare di essere meglio di quello che siamo. Solo chi ha paura di cambiare, di aprirsi al nuovo e alle nuove sfide può temere l’intelligenza, perché l’intelligenza inquieta. Ma ben più inquietante è il prevalere degli irrazionalismi sulla razionalità, pretendere di far assurgere le proprie convinzioni religiose a legge universale, mentre allo stesso tempo l’etica, che dovrebbe guidare le nostre condotte, si fa sempre più fragile e relativa.
C’è uno iato impressionante tra il progresso della scienza e della tecnica e lo stato attuale delle convinzioni umane. Lo stesso disagio si prova a pensare di vivere in un paese nel quale, nel giro di poche ore, può accadere che non riescano a fermare un’Audi gialla che sfreccia in autostrada ai 250 all’ora, che si mobiliti l’antiterrorismo per uno che gira con un’arma giocattolo comprata per il carnevale del figlio e, infine, che si coprano le statue nude alla vista di un capo di Stato, mentre l’opinione pubblica discute se è famiglia ciò che piace o solo ciò che nasce da un uomo e una donna. In tutto ciò a nessuno, però, viene il sospetto che qualcosa non giri per il verso giusto.
Che fine ha fatto l’intelligenza? Chi l’ha calpestata in tutti questi anni, durante i quali sembra che a prevalere non sia stato altro che la gara al furto del denaro pubblico e dei poveracci?
Il rendimento dell’investimento in conoscenza è più alto rispetto a quello di ogni altro investimento, scriveva quasi tre secoli fa nel suo “Almanacco” Benjamin Franklin, aggiungendo che la conoscenza è la radice del progresso umano e sociale, la condizione per lo sviluppo economico. Si vede che noi abbiamo investito davvero ben poco in conoscenza.
Dovremmo dire che come siamo umani oggi non ci piace: se si uccide in nome di un dio, maggiore o minore che sia, se la morte dell’altro non ci induce pietà, perché diverso o distante, se chiudiamo le porte di casa a chi ha bisogno della nostra ospitalità, se prendiamo in ostaggio i poveri beni rimasti a chi ci chiede rifugio. È successo che per difenderci dagli altri abbiamo perso noi stessi.
Il nuovo umanesimo parte di qui. E ci rendiamo subito conto che i suoi ingredienti sono cultura, conoscenza, intelligenza. Pare che il pericolo maggiore sia quello delle idee. Non degli ideali, ma delle idee: i pericoli sono quando “Io credo”, “Io penso” si fanno assoluti. Ci manca il dubbio. Noi abbiamo bisogno di conoscere non per avere certezze, ma per nutrire il dubbio. Solo il dubbio ci rende democratici, aperti, tolleranti e soprattutto continuamente desiderosi di sapere, conoscere, scoprire, ascoltare l’altro. Solo il dubbio ci libera dall’arroganza della certezza e della verità.
Il neo-umanesimo, come tutti gli umanesimi, può essere fertilizzato solo da più conoscenza, da più apprendimento. Ecco perché questi ultimi devono essere diffusi ovunque: perché l’apprendimento continuo è la grande rivoluzione del nostro tempo, non solo in quanto ci è offerto dalle opportunità della rete, delle nuove tecnologie, ma perché ci induce a ripensare le nostre vite e il nostro modo d’essere umani. L’idea di imparare per tutta la vita è antica, è sempre stata una caratteristica essenziale alla sopravvivenza dell’umanità; è profondamente radicata in tutte le culture, ma di fronte ai continui sconvolgimenti sociali, economici e politici non possiamo difenderci, se come cittadini non siamo posti nelle condizioni di acquisire nuove conoscenze, abilità e attitudini che ci aiutino a combattere i nostri pregiudizi, le nostre presunte certezze, l’idea di possedere una cultura superiore a un’altra, una dottrina religiosa più etica di ogni laicità. La nostra cassetta degli attrezzi non può essere la nostra coperta di Linus, necessita di essere costantemente rinnovata o il tempo perduto ci getterà nella cecità delle nostre presunzioni.
Come ieri, ancora oggi un nuovo umanesimo può partire solo dalle nostre città. È nelle nostre città che il nostro essere umani oggi maggiormente si manifesta, nelle città dell’accoglienza, nelle città della solidarietà, nelle città che crescono le nuove generazioni, nelle città che tutelano i loro anziani, nelle città dell’invenzione, della creazione, delle nuove imprese, del lavoro.
Basterebbe prendersi la cura di leggere i documenti dell’Unesco per capire il mondo che siamo e che dovremmo essere. Vi si legge che le città sono i principali motori della crescita economica nel mondo moderno e che l’apprendimento è uno dei combustibili più importanti di questa crescita.
Se condividiamo l’idea che un nuovo umanesimo sia necessario e che questo debba prendere vita dalle nostre città e dal loro governo, allora non possiamo più considerarci soddisfatti solo perché in esse funzionano servizi, infrastrutture ed eventi. No, non è più così, oggi è certo indispensabile, ma non è più sufficiente. Oggi abbiamo bisogno di essere umani con più pensiero, con più intelligenza, perché abbiamo un bisogno di sapere che non si esaurisce. E questo di più di pensiero, di intelligenza, di sapere dobbiamo pretenderlo a partire dalle nostre scuole, dalle nostre università, dalle nostre istituzioni che fanno cultura, da un’idea di città che permetta a tutti di accedere al sapere diffuso in forme e modi nuovi. Perché ciò di cui oggi siamo maggiormente privati sono proprio i tempi e gli spazi del pensare, dell’esercitare l’intelligenza: l’informazione non è conoscenza e la conoscenza spesso non si fa cultura.
Questi sono i nodi che il governo di una città della conoscenza, di una città che apprende oggi deve affrontare, a partire dalla volontà politica non più rinviabile di essere una città della conoscenza.

In mostra a Venezia i lampadari restaurati di Sant’Agostino

Il Consorzio Promovetro Murano è il motore di Una luce per l’Emilia Romagna, una straordinaria operazione culturale che combina solidarietà e salvaguardia artistica, a sostegno del patrimonio dell’Emilia Romagna, ferito dal terremoto del 2012.
Il Consorzio ha infatti accolto l’invito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, tramite la Soprintendenza belle arti e paesaggio per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, di recuperare e restaurare alcuni capolavori in vetro colpiti dal sisma, come i lampadari che si trovavano all’interno del palazzo che ospitava gli uffici e la sala consiliare del Comune di Sant’Agostino, in provincia di Ferrara.
Il risultato dell’intervento è una mostra inaugurata il 23 gennaio scorso e che si protrarrà fino al 28 febbraio 2016, al Museo del Vetro di Murano, in collaborazione con Mibact, Fondazione Musei Civici di Venezia e Comune di Sant’Agostino, col patrocinio di Regione del Veneto, Regione Emilia Romagna, Provincia di Venezia, Provincia di Ferrara, Comune di Venezia, Fai, Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari, ed il sostegno della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Delta Lagunare.

L’esposizione, che si pregia di un allestimento curato dal Teatro La Fenice, ruoterà attorno all’imponente lampadario in cristallo-ambra oro di quasi 5 metri di altezza per 4 piani, con una circonferenza di circa 3 metri, realizzato alla metà degli anni venti del Novecento, il cui stile ricalcava la grande tradizione veneziana del Settecento di lampadari monumentali, sui modelli di quelli conservati al Museo di Palazzo Mocenigo o a Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano.
Inizialmente pensato per illuminare la Sala dei Giochi del Castello Estense di Ferrara, questo enorme manufatto fu trasferito, alla fine del 1933, nella grande sala della residenza comunale di Sant’Agostino, spesso utilizzata, da metà dell’Ottocento fino al secondo dopoguerra, come salone delle feste.

Nell’arco di questi 3 anni il progetto Una luce per l’Emilia Romagna si è sviluppato in più momenti, dapprima, per recuperare i 4 lampadari in vetro di Murano dal palazzo comunale di Sant’Agostino, poi demolito per i gravi problemi strutturali dell’edificio, successivamente per contattare i tecnici ed esperti vetrai per studiare le modalità d’intervento e soprattutto per coordinare il lavoro delle aziende del Consorzio specializzate in illuminazione e specchi, per procedere al restauro.

Dal comunicato stampa.

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