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Giorno: 3 Febbraio 2016

Cronacacomune: la newsletter del 3 febbraio 2016

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

ASSESSORATO ALL’AMBIENTE – Nel 2015 salvato e liberato il 75% degli esemplari consegnati. Forte l’impegno come Centro Faunistico Didattico
La Lipu/Giardino delle Capinere presenta il report dell’attività nel trentennale dell’apertura
03-02-2016

La sezione ferrarese della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), nata nel 1985, dal 1993 ha sede al Giardino delle Capinere, un’area verde che nel corso degli anni si è trasformata in un Centro Faunistico Didattico arricchendosi di voliere, di uno stagno e di un percorso accessibile anche ai disabili. In questi anni di attività la sezione è diventata punto di riferimento per tutto il territorio provinciale.

Il report 2015 delle attività della Lipu/Giardino delle Capinere è stato illustrato in mattinata (mercoledì 3 febbraio) nella residenza municipale dall’assessora comunale all’Ambiente Caterina Ferri, dal delegato provinciale e vicepresidente nazionale Lipu/BirdLifeItalia Lorenzo Borghi e dal responsabile P.O. Agricoltura sostenibile Caccia e Aree protette/Servizio Regionale di Ferrara Renato Finco.

“Il Giardino delle Capinere è un fiore all’occhiello sia della città sia del territorio provinciale – ha esordito l’assessora Caterina Ferri – al quale come Amministrazione comunale manteniamo il nostro contributo. Nel 2015 il centro Lipu ha festeggiato i primi trenta anni di operatività, durante i quali chi l’ha condotto ha dimostrato comprensione e adattabilità rispetto ai cambiamenti del tessuto urbano”.

“Nel corso dell’anno appena concluso – ha proseguito Lorenzo Borghi – abbiamo salvato e liberato il 75% degli esemplari sui quali siamo stati in grado d’intervenire. Non bisogna dimenticare, difatti, che per normativa regionale riceviamo e registriamo anche gli animali già morti. Gli uccelli sono arrivati in prevalenza da Ferrara e dintorni, con picchi da Bondeno, Copparo e qualche ingresso dal vicino Veneto. Abbiamo poi proseguito l’azione di monitoraggio di eventuali malattie trasmissibili all’uomo e dell’impatto di specie infestanti come la zanzara tigre, in sinergia con il Servizio Veterinario dell’AUSL e l’Istituto Zooprofilattico. Oltre alle 4mila persone che ci hanno fatto visita, è stato evidente anche il riscontro turistico, con francesi e brasiliani che si sono spinti dal centro storico al Giardino delle Capinere, in cerca di un respiro diverso.

Sono sessanta gli attivisti volontari che si sono alternati nella gestione del Giardino delle Capinere e dell’Isola Bianca. – ha poi ricordato Borghi – Grazie alla loro dedizione, oltre all’operatività del centro di recupero che accoglie gli animali feriti abbiamo potuto sviluppare decine di altri rapporti costruttivi e di attività, una varietà che noi raffiguriamo come i rami di un grande albero che fonda le radici sul nostro senso di responsabilità.

Da ricordare al proposito l’impegno per l’educazione ambientale dei più giovani e per migliorare la qualità del loro futuro (numerose le scolaresche che ci hanno fatto visita, anche da Cesena e Treviso) e l’attenzione al sociale, grazie alle collaborazioni sviluppate con ASP Centro Servizi alla Persona e la cooperativa Camelot, che hanno messo a disposizione le loro energie umane.
Infine vorrei spezzare una lancia a favore della nostra Polizia Provinciale; un piccolo nucleo ma molto efficace che ha individuato tempestivamente i casi di bracconaggio”.

“La cura dell’avifauna selvatica è una risorsa che il centro Lipu alimenta – ha concluso Renato Finco – e che insieme alla Garzaia di Codigoro copre l’intera provincia. Al di là delle ore che i volontari spendono per una giusta causa (più di 10mila all’anno), se gli enti pubblici non mantenessero il loro supporto professionalità quali il veterinario con ambulatorio abilitato a operare non sarebbero possibili. Da rilevare poi come il Report sottolinei che le cause dei ricoveri siano quasi in toto accidentali e non ci siano episodi fraudolenti o criminali nei confronti degli animali. Da ricordare poi come a fianco della Polizia Provinciale anche il presidio locale della Guardia Forestale abbia dato prova di grande efficienza”.

In conclusione è stato ricordato che sono ancora disponibili posti per partecipare domenica 7 febbraio alle 10 (appuntamento al parco Massari) al percorso a piedi nelle aree verdi della città in compagnia di Pietro Melandri, esperto di birdwatching. Per info: 0532 772077 ferrara@lipu.it www.lipuferrara.it

>> Consulta il Report_2015 nell’allegato a fondo pagina

BIBLIOTECA BASSANI – Giovedì 4 febbraio alle 21 in via Grosoli a Barco
Serate ‘Cai racconta’. Presentazione del libro “Flash di alpinismo” di Massimo Bursi
03-02-2016

Giovedì 4 febbraio alle 21 all’Auditorium Biblioteca comunale Bassani (via Grosoli 42- piazza Emilia a Barco), è in programma il secondo appuntamento del ciclo di tre incontri all’insegna del viaggio e dell’avventura dal titolo ‘Cai racconta’, promossi dal Club Alpino Italiano Sezione di Ferrara in collaborazione con Comune di Ferrara Servizio Biblioteche e Archivi/Biblioteca Bassani. La serata sarà dedicata alla presentazione del libro “Flash di alpinismo. Citazioni, impressioni, immagini” di Massimo Bursi, un intenso racconto dedicato agli scalatori che hanno fatto la storia dell’alpinismo. L’ultima serata del ciclo – giovedì 11 febbraio – sara incentrata sul racconto del trekking di Valeria Ferioli dal titolo “Islanda, la potenza dei quattro elementi: aria, acqua, fuoco e terra”.

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 4 febbraio alle 17 in viale Krasnodar
Appuntamento con ‘Belle storie’ per bambini dai 3 ai 7 anni
03-02-2016

Nuovo appuntamento, giovedì 4 febbraio alle 17 alla biblioteca Rodari (viale Krasnodar 102), con il ciclo ‘Belle storie’ per bambini dai 3 ai 7 anni dedicato a ‘Fantastici scrittori: Tomi Ungerer e Mario Ramos’. Ad animare il pomeriggio saranno letture tratte da brani di T. Ungerer “Allumette”, “Adelaide, il canguro volante” e “Babbo Sgnak e le sue strane storie preferite’.

ASSOCIAZIONE STAMPA FERRARA – Sabato 6 febbraio 2016 nella sala del Consiglio comunale (piazza Municipio) – DIRETTA
Premio Stampa 2015 a Dalla Piccola e riconoscimenti a giornalisti ferraresi. Consegnerà il ministro Franceschini
03-02-2016

Sabato 6 Febbraio Bruno Dalla Piccola è il Premio Stampa 2015

Consegna il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo On. Dario Franceschini

Premio alla Carriera al compianto Giorgio Resca

Nicola Bianchi è Il Giornalista dell’Anno, il nuovo riconoscimento di Assostampa

Diretta audio-video (servizio ConsiglioWeb – Ufficio Stampa Comune di Ferrara)

link: http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

Torna l’annuale appuntamento culturale dell’Associazione Stampa Ferrara che ha conferito il Premio Stampa 2015, al prof. Bruno Dalla Piccola (nella foto), «genetista di fama internazionale, laureatosi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia del nostro Ateneo, membro del Consiglio Superiore di Sanità, autore di quasi 800 pubblicazioni su riviste specializzate, ordinario di Genetica Medica, direttore scientifico Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, IRCSS Ricerca Malattie Genetiche e Rare, responsabile Italia di Orphanet, data base mondiale malattie rare». La novità di quest’anno è il premio Il Giornalista dell’Anno, istituito quest’anno per la prima volta dal sodalizio estense (1) e consegnato al collega Nicola Bianchi: «per avere contribuito con le sue inchieste su QN- Il Resto del Carlino a fare riaprire le indagini sul caso irrisolto dell’omicidio del gorese Willy Branchi». Un intenso lavoro giornalistico divenuto, poi, anche il libro, “Storia di Willy e di Valeriano Forzati presunto colpevole” scritto a quattro mani col collega Giacomo Battara. Il Premio alla Carriera è Giorgio Resca, storica figura del giornalismo ferrarese scomparso nel 2014, «che attraverso la professione ha operato per una società più giusta. Come responsabile del Carlino ha cercato di raccontare la Ferrara che cambiava. Animatore dell’Associazione Stampa, è stato un maestro per tanti». L’assemblea di Assostampa ha ritenuto appropriato manifestare anche un segno d’attenzione per il loro impegno nelle attività della società civile a due figure decedute nel 2015: Alfio Ghedini, storico dirigente socialista scomparso nell’Aprile, «per avere svolto attività politica credendo nel valore del dibattito pubblico favorito dalla corretta informazione, quella capace di smuovere le coscienze»; e Gibì Fabbri, mancato lo scorso Giugno, «grande allenatore della Spal, scopritore di Paolo Rossi. Ha saputo essere insieme moderno e tradizionale, giovane ed esperto, attraversando settanta anni di calcio, dalla guerra ad oggi». L’appuntamento per la consegna di premi e riconoscimenti è per sabato 6 febbraio 2016 alle ore 11, nella sala del Consiglio Comunale di Ferrara, con il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, on. Dario Franceschini. Intervengono: Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara e Simone Merli assessore Sport, Antonio Farnè Presidente Ordine Giornalisti Emilia Romagna, Serena Bersani Presidente Aser, Alberto Lazzarini Presidente Commissione Cultura dell’Ordine Nazionale Giornalisti e una rappresentanza di dirigenti e giocatori della Spal. Prima della cerimonia di consegna -documentata dagli studenti della Redazione TG dell’Istituto Einaudi di Ferrara e tutta in diretta video al link: http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472 l’Associazione Stampa organizza, per colleghi e cittadini, dalle ore 9.30 il momento formativo Scienza & Media con la lectio del prof. Bruno Dallapiccola “Perché parlare di malattie rare?”, introdotta dalla Prolusione di Tiziano Carradori, direttore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara. L’Associazione Stampa è la continuazione del “Circolo giornalistico ferrarese”, fondato il 22 Dicembre 1895 con funzioni anche culturali, tra le prime associazioni in Italia e che celebra tra fine 2015 e inizio 2016, 120 anni di vita, a volte travagliata, sempre intensamente avvincente; la sezione dei giornalisti ferraresi di ASER Associazione Stampa Emilia Romagna, aderente alla FNSI Federazione Nazionale della Stampa Italiana, sindacato unitario, ha ripreso l’attività culturale e di rappresentanza professionale rivolgendosi agli oltre 380 giornalisti ferraresi iscritti all’Ordine Nazionale sezione Emilia-Romagna. Approfondimenti: www.assostampaferrara.it

Comunicato a cura di Assostampa Ferrara

(1) Proposta di istituire il Premio Giornalista dell’Anno. Dalla Lettera di Convocazione ai Soci di Assostampa per l’assegnazione del Premio Stampa 2015: motivazioni. “Dando seguito alla proposta del collega Paolo Micalizzi, ed al confronto a due scaturito proprio a margine della recente riunione, propongo -a nome di entrambi- ai colleghi di Assostampa d’introdurre da quest’anno il Premio al Giornalista dell’Anno, particolarmente distintosi per una produzione giornalistica coerente con i valori e principi della professione. Ritengo, infatti, che siano ormai maturi i tempi -a fronte delle mutate esigenze professionali del mondo dell’informazione e dei suoi attori, i giornalisti, le redazioni di cui sono espressione, gli addetti stampa delle istituzioni e dei privati, e non ultimi, i tanti giovani colleghi free lance- per accendere un “occhio di bue” su chi quotidianamente cerca come professionista dell’informazione di fare con onestà intellettuale questo difficile e “pericoloso” mestiere. Il Presidente R. Forni”. Approvato all’unanimità. Domenica 13 Dicembre 2015.

Assostampa Ferrara – La scheda

Il “Circolo giornalistico ferrarese”, nasce il 22 Dicembre 1895 per tutelare i diritti dei giornalisti, e la “Gazzetta Ferrarese” del 22 gennaio 1896, già chiamava a raccolta: “(a tenore dell’art. 9 dello Statuto) per discutere riguardo ai diritti dei pubblicisti. Si tratta di una questione importantissima, alla cui discussione tutti i soci sono pregati di intervenire”.

Asssostampa Ferrara si rivolge agli oltre trecento (troppi?) giornalisti registrati all’Ordine per riaffermare quell’autonomia di pensiero. I problemi non si risolvono “levando” l’interlocutore – ordinistico o sindacale- ma “obbligandolo” alle sue responsabilità per reagire al lento declino di una categoria insidiata da forme dequalificate di giornalismo civico e da uffici stampa “propaganda et fide”, grazie a Internet e a opportunistiche asimmetrie relazionali delle imprese.

L’Ordine va mantenuto dando titolarità di governo a chi svolge esclusivamente la professione; rafforzando la selezione con formazione, deontologia e rigorosa tenuta degli albi; proteggendo il coraggio della tenacia riformista dal radicalismo di Governo e Parlamento.

Sono passati 120 anni e siam ancora lì: stessi problemi, gravati, oggi, da complessità sociale e ridondanza dei media, dove iniquo compenso e lavoro precario, inducono forti difficoltà ai giornalisti. Intervento pubblico e incentivi è bene siano indirizzati alle aziende che producono informazione con occupazione vera (senza pensionati) e che non sfruttano i lavoratori -privati e pubblici- senza rispetto di persone, contratti, leggi, subordinandoli alla prova che non si paga il giornalista tre euro per articolo!

La disoccupazione si risolve premiando coerente capacità d’innovazione, cioè cultura e competenza, non con la dualità: “meno costi, più occupazione” (surrettizia di “più lucro”).

Se pretendiamo di essere “portatori di verità” dobbiamo ricordarci che “l’istruzione è l’arte di rendere l’uomo etico” (Friedrich Hegel).

Riccardo Forni, Presidente Associazione Stampa Ferrara www.assostampaferrara.it

MUSEO DI STORIA NATURALE – Il 6 e 7 febbraio giochi e laboratori per bambini e famiglie
Carnevale in maschera alla scoperta dei tesori di Isabella d’Este
03-02-2016

Si intitola ‘Naturalia et mirabilia’ il percorso in maschera che, tra narrazioni, danze e giochi, condurrà bimbi e famiglie, il 6 e 7 febbraio prossimi, ad esplorare le sale del Museo civico di Storia Naturale di Ferrara in occasione del Carnevale Rinascimentale 2016.
Ad accompagnare piccoli e grandi sarà una giovane Isabella d’Este, che come in una caccia al tesoro, guiderà i partecipanti nella sua camera delle meraviglie, dove raccoglieva coralli, pietre dure, corni d’alicorno, denti di liofante, artigli di grifo, minerali, talismani e bezoar.
I due appuntamenti, condotti dagli animatori dell’Associazione Didò, prenderanno il via alle 15,30 di sabato 6 (per bambini dai 5 ai 7 anni) e domenica 7 febbraio (per ragazzi dagli 8 ai 12 anni) e bambini e ragazzi potranno partecipare in maschera.
Per prendere parte alle iniziative (al costo di 6 euro per i bambini e 2 euro per gli adulti) è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo (via de Pisis 24, Ferrara) al numero 0532 203381, o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale).

PROIEZIONI DOCUFILM – Venerdì 12 febbraio 2016 alle 20.30, quarto appuntamento nella sala di via XX Settembre 47 a Ferrara
“Quando l’Uomo si affianca all’Uomo”: viaggio nella barbarie
03-02-2016

Venerdì 12 febbraio 2016 alle 20.30, nella sala incontri della Chiesa di S.Francesca Romana, in Via XX Settembre 47 (piano terra), avrà luogo la quarta proiezione del ciclo di documentari presentati allo scorso festival di Internazionale e distribuiti da CineAgenzia Mondovisioni, dal titolo “Voyage en barbarie” di Cécile Allegra e Delphine Deloget.

IL TEMA – Il Sinai è diventato teatro di una vera tratta degli schiavi: a partire dal 2009 cinquantamila eritrei sono passati da qui e diecimila non ne sono mai usciti. Giovani, di buona famiglia, cristiani e in fuga da una dittatura, vengono rapiti durante la marcia verso il Sudan e torturati da beduini per ottenere un riscatto dalle famiglie. Tre sopravvissuti svelano una vicenda avvolta ancora dal silenzio, l’ennesimo dramma sulle rotte della migrazione. Il docufilm è in inglese e arabo con sottotitoli in italiano

L’ingresso al ciclo di film, che ha il patrocinio del Comune di Ferrara, è a offerta libera e durante tutta la serata saranno presenti punti informativi delle associazioni che hanno partecipato all’organizzazione della rassegna.

Le proiezioni sono organizzate da: Agire Sociale CSV Ferrara, Gruppo Giovani Amnesty International Ferrara, Cittadini del Mondo, Emmaus, IBO, Intercultura, Movimento Nonviolento, Parrocchia di Santa Francesca Romana, Pax Christi, Chiesa Evangelica Battista, Segnidipace.

Questo in dettaglio il calendario degli appuntamenti della rassegna che ha per titolo “Quando l’Uomo si affianca all’Uomo. Visioni di umanità e frontiere liquide”

mar. 22-12-2015 Democrats

gio. 14-01-2016 We are journalists *.

ven. 29-01-2016 The Chinese Mayor

ven. 12 -02-2016 Voyage en barbarie *

ven. 26-02-2016 Life is sacred (con progetto di IBO nelle scuole)

ven. 11-03-2016 Carter Land *

mer. 23-03-2016 En tierra extrana

ven. 15-04-2016 (T)error

Alcune associazioni aderenti all’organizzazione hanno chiesto di inserire nel ciclo di film due ulteriori appuntamenti (sempre ore 20.30 in via XX Settembre)

ven. 4 marzo 2016 Life is waiting, proposto da Emmaus

ven. 8 aprile 2016 Vajont di Renzo Martinelli (con audiodescrizione), proposto da Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

I film proposti sono in lingua originale con sottotitoli in italiano; le schede sono reperibili nelle pagine della rassegna Mondovisioni – Internazionale a Ferrara 2015: http://www.internazionale.it/festival/mondovisioni

(*) – Film dai contenuti forti, adatto ad un pubblico adulto, interessato, consapevole.

CITTADINANZE ITALIANE – Giovedì 4 febbraio alle 9 in sala Arazzi
In Municipio le cerimonie di giuramento di dodici nuovi cittadini
03-02-2016

L’assessore comunale al Decentramento Simone Merli, affiancato da un rappresentante della Prefettura e dall’Ufficiale di Stato civile del Comune di Ferrara, conferirà ufficialmente giovedì 4 febbraio alle 9 nella sala degli Arazzi della residenza municipale dodici cittadinanze italiane. Nel corso di una breve cerimonia, che culminerà nel giuramento, i nuovi cittadini riceveranno una copia della Costituzione italiana accompagnata da una lettera di benvenuto del Sindaco.

Si tratta di: D.G. Yanai Irene Nata a L’Avana (Cuba) il 23/04/1985, E. E.Nata a Proptisht – Pogradec (Albania) il 09/03/1984, I. F. L. Y. Nata a L’Avana (Cuba) il 17/09/1980 che ricevono la cittadinanza italiana per matriminio; e di S. L. Nata a Ustia – Glodeni (Moldavia) il 05/11/1958 B.M. A. Nato a Menzel Bourguiba (Tunisia) il 10/09/1976, S.B. Nata a Durazzo (Albania) il 28/02/1959, E. H. B. Nata a Lakhzazna (Marocco) il 27/11/1974, P.O. Nata a Rivne (Ucraina) il 20/04/1977, G. I.Nato a Chisinau (Moldavia) il 03/01/1959, G. T.Nata a Goleni (Moldavia) il 17/07/1960, N. N. Donald Nato a Buea (Camerun) il 08/09/1978, S. M. Nato a El Abdeh (Libano) il 11/04/1981 che ricevono la cittadinanza italiana per residenza.

GIORNO DEL RICORDO 2016 – Iniziative e incontri tra il 6 febbraio e il 2 marzo
Vicende personali e grandi avvenimenti storici nel ricordo dell’esodo dal confine orientale
03-02-2016

Reminiscenze personali e memorie collettive si alternano e si mischiano fra i tanti temi delle iniziative con cui, anche quest’anno, Ferrara, in occasione del Giorno del Ricordo, torna a rievocare le vicende del confine orientale durante e dopo la II Guerra mondiale.

Tra il 6 febbraio e il 2 marzo prossimi, una serie di appuntamenti pubblici, tra cerimonie, incontri di approfondimento e proposte musicali, richiameranno alla memoria una delle pagine più tragiche della storia italiana recente, nella quale anche Ferrara ha avuto un ruolo non secondario come terra di accoglienza. E a corredo del programma è prevista anche una serie di incontri riservati agli studenti delle scuole del territorio.

Promotrice di tutti gli appuntamenti è, come di consueto, la sezione ferrarese dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che ha costruito il calendario in collaborazione con il Comune di Ferrara, il Museo civico del Risorgimento e della Resistenza, la sezione cittadina dell’associazione nazionale Partigiani cristiani e l’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara.

A tutti i sostenitori dell’iniziativa ha rivolto un ringraziamento il vicesindaco Massimo Maisto, intervenuto stamani in conferenza stampa con la vice presidente dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia Marisa Antollovich, la responsabile del Museo civico del Risorgimento e della Resistenza Antonella Guarnieri, il tenente colonnello dei Carabinieri Vittorio Bartemucci e Alessandro Perpich del Conservatorio Frescobaldi.

“Finalmente il 10 febbraio prossimo – ha dichiarato il vicesindaco Maisto ricordando uno degli appuntamenti in programma – intitoleremo la rotatoria di corso Isonzo ai ‘Martiri delle foibe’, con l’apposizione di una targa dedicata al loro ricordo. Nonostante sia stata una decisione presa anni fa su indicazione del Consiglio comunale, i tempi per la sua attuazione si sono poi allungati poiché la nuova via inizialmente individuata non è stata edificata e così la scelta è caduta su un luogo preesistente. Credo che questo sia un atto dovuto, da parte delle istituzioni cittadine, per ricordare, oltre le vittime delle foibe, tutti gli istriani, fiumani e dalmati esodati dalle loro terre”.

“Sulle vicende del confine orientale – ha poi proseguito Antonella Guarnieri – abbiamo intrapreso una ricerca storica nel tentativo di trovare notizie di cittadini ferraresi e abbiamo invece trovato notizie interessanti di carattere più generale, e in particolare relative alla presenza e al coinvolgimento di personale dell’Arma dei Carabinieri sul fronte orientale del Friuli Venezia Giulia. Ed è proprio a queste notizie che dedicheremo il convegno in programma alla sala Estense l’11 febbraio, a dimostrazione di come la storia sia il frutto dell’intreccio delle esperienze dei singoli individui con le grandi vicende storiche”.

“Tante – ha concluso Marisa Antollovich – sono le scuole di Ferrara e provincia che quest’anno ospiteranno varie iniziative di approfondimento. Questa sensibilità ci rincuora, poiché sono le nuove generazioni che dovranno raccogliere la nostra testimonianza”.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

GIORNO DEL RICORDO

“La repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Queste le parole d’inizio della Legge n.92 del 30 marzo 2004 con la quale, dopo un lungo periodo di voluto silenzio, si vogliono ricordare le tragiche vicende sul nostro confine orientale, durante e dopo la seconda guerra mondiale.

La data fa riferimento al 10 febbraio 1947 quando a Parigi venne firmato il trattato di pace tra l’Italia e le potenze alleate. All’Italia, tra l’altro, venne imposto di cedere alla Jugoslavia l’Istria, le città di Fiume e Zara e le isole di Cherso e Lussino.

L’avvento del fascismo portò tribolazioni e sofferenze alle popolazioni slovene e croate e le vicende belliche sul confine orientale – dopo l’aggressione alla Jugoslavia, nell’aprile 1941, da parte dell’Italia, dei tedeschi, ungheresi e bulgari – conobbero reciproci momenti di estrema violenza, in particolare nella lotta contro i partigiani di Tito.

Dopo l’8 settembre 1943, con il disfacimento dell’esercito italiano, i partigiani di Tito occuparono tutta la Venezia Giulia (ad eccezione delle città di Trieste, Pola e Fiume). Ci furono centinaia di vittime tra gli italiani i cui corpi, ma anche persone vive, vennero gettati nelle foibe.

Dal maggio 1945, con la fine della seconda guerra mondiale e l’occupazione di tutta la Venezia Giulia, da parte delle milizie titine, si scatenò un’ondata di violenza contro la popolazione italiana e migliaia furono le vittime, gettate nelle foibe, fucilate, annegate, morte nei campi di concentramento jugoslavi. La brutalità si rivolse non solo nei confronti dei fascisti ma anche di coloro che vennero considerati “nemici del popolo”, fra cui esponenti dei Comitati di Liberazione Nazionale ed esponenti dei partiti antifascisti che non condividevano l’annessione della Venezia Giulia alla Jugoslavia.

Questi fatti e le quotidiane intimidazioni e sopraffazioni nei confronti degli italiani indusse la stragrande maggioranza di questi a lasciare la loro terra, ove erano presenti da secoli. Circa 350.000 persone abbandonarono tutti i loro averi per cercare rifugio in Italia ed anche all’estero (in 70/80 mila si stabilirono in Australia, Stati Uniti, Canada, America Latina ed altrove). In Italia l’arrivo degli esuli fu accolto dapprima con indifferenza, in seguito con fastidio ed anche aperta ostilità, pur non mancando esempi di comprensione e solidarietà.

A Ferrara (uno dei 109 campi profughi sparsi in Italia) trovarono asilo centinaia di esuli, in gran parte presso il campo profughi di Via Romei n. 12, allora sede dell’Istituto Magistrale. Le condizioni assai precarie: in un’aula scolastica vivevano 3 o 4 famiglie, divise fra di loro da coperte stese verticalmente e tale situazione si protrasse dal 1946 al 1949; successivamente molti si trasferirono in altre città, alcuni trovarono sistemazione autonoma, altri vennero destinati alle baracche di legno a Pontelagoscuro-loc. Boschino. Coloro che rimasero a Ferrara si integrarono perfettamente nella società ferrarese, con il loro naturale rispetto per il prossimo e per la legalità.

Dal 2007 a Ferrara si tengono momenti di incontro per far conoscere alla cittadinanza i drammatici eventi sul nostro confine orientale.

INCONTRI TRA I RICORDI

PROGRAMMA:

SABATO 6 FEBBRAIO 2016 – ORE 16,00

Palazzo Bonacossi – Via Cisterna del Follo, 5 – Ferrara

Tradizionale concerto, a cura del Conservatorio di Musica “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara, in occasione del GIORNO DEL RICORDO 2016. In apertura omaggio musicale alla Terra d’Istria

DOMENICA 7 FEBBRAIO 2016 – ORE 10,30

Piazza Cattedrale – Ferrara

Durante la Santa Messa Domenicale delle ore 10,30, presso il Duomo di Ferrara, verranno ricordate le genti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.

L’Omelia sarà tenuta da S.E. Rev.ma Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara/Comacchio.

Chiuderà la Santa Cerimonia la “Preghiera per l’Infoibato”.

MERCOLEDI’ 10 FEBBRAIO 2016 – ORE 12,00

Intitolazione ai MARTIRI DELLE FOIBE della rotonda di Corso Isonzo-Via Piangipane-Corso Piave, con l’intervento del Sindaco di Ferrara Avv. Tiziano Tagliani.

MERCOLEDI’ 10 FEBBRAIO 2016 – ORE 16,00

Corso Ercole I d’Este, 16 – Ferrara

Incontro degli Esuli, loro familiari e cittadini con il Prefetto di Ferrara, Dott. Michele Tortora e le Autorità.

Intervento musicale dell’Ensemble di ottoni del Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara.

GIOVEDI’ 11 FEBBRAIO 2016 – ORE 10,30

Sala Estense – Piazza Municipale

Convegno su ‘L’Arma dei Carabinieri al Confine orientale nel secondo dopoguerra – 1943/1945′

Saluto di Flavio Rabar, Presidente del Comitato di Ferrara dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Relatori: Col. Carlo Pieroni, Comandante Provinciale Carabinieri di Ferrara, Dott.ssa Antonella Guarnieri, del Comune di Ferrara – Direttrice del Museo del Risorgimento e della Resistenza, Prof.ssa Anna Quarzi, Direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

VENERDI’ 26 FEBBRAIO – ORE 10,30

Istituto Vergani/Navarra di Ferrara – via Sogari, 3

Incontro con gli studenti e la cittadinanza su “Gli interventi e l’assistenza ai bambini ed ai giovani nei collegi per gli Esuli”

(Brindisi, Gorizia, Casa della bambina a Roma, oltre ad altre collocazioni). Relatore Furio Dorini, già allievo del collegio “Fabio Filzi” di Gorizia e Presidente dell’Associazione “Ierimo del Filzi”. Alla fine pranzo istriano (su prenotazione).

MERCOLEDI’ 2 MARZO 2016 – ORE 21,00

Ferrara – Casa della Patria “Pico Cavalieri” – c.so Giovecca, 165

Serata con la collaborazione con l’Associazione di Ricerche Storiche “Pico Cavalieri” di Ferrara.

Il dott. Lorenzo Salimbeni – giornalista pubblicista-analista geopolitico – tratterà l’argomento “Dalle deportazioni al confine in città: Gorizia e la seconda guerra mondiale”.

SERVIZI INFORMATIVI – L’elenco dei Punti di Facilitazione Digitale attivi nel territorio
Pane e Internet: avviato il primo corso di 2°livello
03-02-2016

E’ stato avviato martedì scorso, 2 febbraio nella sede della biblioteca comunale Bassani in via Grosoli 42 al Barco, un corso di 2°livello del progetto “Pane e Internet – Terre Estensi” dei Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera. Il corso, che ha la durata di 16 ore, si rivolge prevalentemente agli utenti che hanno frequentato i corsi di base e desiderano approfondire lo sviluppo delle competenze informatiche per acquisire autonomia ed apprendere attraverso i nuovi strumenti tecnologici.

I cittadini potranno inoltre accedere ad un Punto di Facilitazione Digitale in giorni ed orari prestabiliti, eventualmente su prenotazione e senza costi. Sarà a disposizione un operatore per ricevere indicazioni e consigli relativi all’uso dei più comuni programmi informatici, alla navigazione in rete e all’accesso ai principali servizi online.

Questi i Punti di Facilitazione Digitale attivi:

Biblioteca Giorgio Bassani, Via Grosoli 42, Ferrara.

Il servizio è attivo il venerdì dalle 9.00 alle 13.00 per info 0532 797414

Delegazione Ovest del Comune di Ferrara, Via Ladino 24, Porotto.

Il servizio è attivo il martedì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 16.30 per info: 0532 730021; 732555

Delegazione Est e Via Bologna del Comune di Ferrara, Via Putinati 165/e.

Il servizio è attivo il martedì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 16.30 per info: 0532 63234; 763020

Biblioteca Comunale di Masi Torello, Viale Adriatico 158/A.

Il servizio è attivo il mercoledì e il giovedì dalle 14.00 alle 16.00 per info: 0532 819805

Centro Civico di Voghiera, Via B. Buozzi N.15, Voghiera

il servizio è attivo il mercoledì e il sabato dalle 10.00 alle 12.00 per info: 0532 328507

Per saperne di più e per conoscere l’offerta di corsi, servizi ed eventi del Punto PEI Terre Estensi:

contattare la Segreteria Organizzativa del Punto PEI presso Ecipar (Via Tassini 8, Ferrara; 0532 66440; paneeinternet.terreestensi@edu.comune.fe.it)

visitare il sito www.paneeinternet.it

telefonare al numero verde regionale 800 590 595 (lun/ven 10-13).

Comunicato a cura degli organizzatori

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 5 febbraio alle 11 al Museo civico di Storia naturale (via De Pisis, 24)
Presentazione del programma delle iniziative per il ‘Darwin Day 2016′
03-02-2016

Venerdì 5 febbraio alle 11, nella sede del Museo civico di Storia Naturale di Ferrara (via De Pisis 24) sarà illustrato alla stampa il programma delle iniziative organizzate in occasione del Darwin Day 2016, dallo stesso Museo di Storia naturale in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara. All’incontro con i giornalisti interverranno il vice sindaco Massimo Maisto e il direttore del Museo di Storia naturale Stefano Mazzotti, oltre a Giorgio Bertorelle dell’Università di Ferrara e Alice Bolognesi di Arci Ferrara.

MUSEI CIVICI – Il 6 e 7 febbraio laboratori didattici per bambini e ragazzi
‘Carnevale a palazzo’ in compagnia dell’Orlando furioso
03-02-2016

Saranno i versi dell’Orlando furioso, sabato 6 e domenica 7 febbraio, ad accompagnare piccoli e grandi alla scoperta di un mondo magico e avventuroso tra le sale di palazzo Schifanoia in occasione del Carnevale Rinascimentale 2016.
Le iniziative, con inizio alle 15,30 e alle 17,30 di entrambi i pomeriggi, sono organizzate dai Musei civici d’Arte antica di Ferrara in collaborazione con l’associazione culturale Arte.na, e prevedono una visita guidata a Palazzo Schifanoia ed un laboratorio didattico a Palazzina Marfisa o a Palazzo Bonacossi, per bambini e ragazzi dai 4 ai 12 anni divisi in fasce di età, accompagnati da un adulto.
Per partecipare (al costo di 8 euro per un bambino assieme a un adulto) è necessario prenotare telefonando al numero 328 4909350 oppure scrivendo a ferrara@associazioneartena.it

CONVEGNO – Sabato 6 febbraio alle 14,30 alla Camera di Commercio di Ferrara
Un incontro F.I.D.A.P.A. su ‘La Comunicazione e i suoi strumenti nell’impresa e nel sociale’
03-02-2016

(Comunicato a cura di F.I.D.A.P.A. BPW Italy – Sezione di Ferrara)

Sabato 6 febbraio dalle 14,30 alle 18,30 alla Camera di Commercio di Ferrara F.I.D.A.P.A. BPW Italy – Sezione di Ferrara, da sempre impegnata a promuove le competenze e la preparazione delle socie verso attività professionali, artistiche, sociali e culturali, con progetti mirati e con un’attività di studio, organizzazione e gestione, promuove il Convegno:”La Comunicazione e i suoi strumenti nell’impresa e nel sociale”.
Obiettivo del Convegno è una riflessione sulla comunicazione in generale e sulle sue specifiche tecniche. Riflessione finalizzata ad acquisire maggior consapevolezza nelle strategie relazionali sia in ambito lavorativo che nel privato.
Parteciperanno in veste di relatori e relatrici, esperti ed esperte nell’ambito delle professioni, della ricerca universitaria, del sociale, del mondo dell’arte e della cultura.
Lo sviluppo del convegno verterà sulle seguenti tematiche:
1. Riflettere su alcuni dei principali strumenti della comunicazione, l’ascolto, il linguaggio e i linguaggi, gli stili della comunicazione, in particolare sulla gentilezza e sull’empatia.
2. Promuovere, nei mesi successivi al convegno, percorsi specialistici d’aula sugli strumenti della comunicazione, con focus sul public speaking, sulle tecniche di presentazione di prodotti/progetti, sul galateo informatico, su come fare un curriculum efficace, sulla comunicazione web e sui rischi dei social. Questa fase sarà fruibile gratuitamente (varrà la priorità d’iscrizione) ed è a numero chiuso (max 20 partecipanti per corso). Le modalità d’iscrizione saranno spiegate nel corso del convegno.
A cura delle Dott.sse Annalisa Ferrari e Silvia Pellino, referenti del progetto e socie Fidapa, saranno presentati gli interventi dei relatori e delle relatrici: Stefano Caracciolo: Professore Ordinario di Psicologia Clinica dell’Università di Ferrarache parlerà della Gentilezza, Claudia Musolesi: Diversity&Inclusion Manager che parlerà “Con voce di donna: parole e linguaggi dell’esperienza femminile”, Fabio Mangolini: attore, performer, sceneggiatore e autoreche proporrà una performance attoriale sui temi dell’empatia, Anna Zanoli e Ilaria Maruccia, studentesse del liceo classico Ariosto che presenteranno un lavoro di gruppo sui linguaggi dei giovani e delle giovani.
Saranno presenti anche il Dott. Gabriele Gamberi e la Dott.ssa Camilla Bozzi che anticiperanno la loro presentazione in vista della collaborazione specialistica alle aule didattiche, da marzo a giugno 2016.
Evento realizzato Con il patrocinio di: Comune di Ferrara e Camera di Commercio di Ferrara E con il sostegno di BENVIC EUROPE S.p.a.

Pari opportunità, Petitti commenta l’approvazione della legge sulle quote rosa nei consigli regionali

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“La presenza delle donne nelle istituzioni non è solo una questione di rappresentanza di genere ma di qualità della democrazia: Le pari opportunità saranno il leit motiv di tutte le politiche regionali”.

Bologna – “Una legge giusta. La presenza delle donne nelle istituzioni non è solo una questione di rappresentanza di genere ma di qualità della democrazia”. Così Emma Petitti, assessore alle Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna, commenta l’approvazione in Parlamento della legge che prevede che dalla prossima legislatura il 40% dei consiglieri regionali dovranno essere donne.
“E’ un tema su cui la Regione Emilia-Romagna può vantare un primato: siamo stati i primi in Italia con la “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere” ad approvare un provvedimento per contrastare la disparità di trattamento tra uomini e donne anche sul versante della rappresentanza politica. Proseguiremo lungo questa strada, facendo delle pari opportunità il leit motiv dei nostri interventi”.

I numeri della rappresentanza politica femminile nelle Regioni e nelle Assemblee degli Enti locali

La presenza femminile nelle Assemblee regionali italiane si attesta in media intorno al 15,8% e risulta dunque molto distante dalla media registrata a livello europeo, pari al 32%.

In Emilia-Romagna (dato aggiornato alle elezioni che si sono svolte nel mese di novembre 2014) su 50 Consiglieri, 18 (36%) sono donne e 32 uomini.

Più alto il dato nelle Giunte regionali, dove le donne sono il 22% (la media Ue negli esecutivi regionali è il 34%). In Emilia-Romagna la Giunta è composta da dieci assessori, cinque dei quali donne. Solo due donne rivestono la carica di presidente di Regione (in Umbria e Friuli Venezia Giulia).

Nell’ambito delle Assemblee degli Enti locali, il dato della presenza femminile è pari al 27,9% nei Comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti, al 21% nei comuni con più di 15 mila abitanti (fonte: Anagrafe degli amministratori locali – Ministro dell’interno, dati aggiornati al 7 gennaio 2015). In ogni caso, la percentuale è inferiore al dato medio di presenza femminile nelle stesse assemblee rilevato in ambito Ue, pari al 32%.

Più visibile la presenza delle donne nelle Giunte degli enti locali: la percentuale di donne che riveste la carica di assessore è pari al 32% nei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti, al 33,6% nei comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti. Le donne sindaco sono, in tutti i comuni di Italia, 1.050 su 7.823, pari al 13,4%.

“Auguri di pronta guarigione”. Il presidente Bonaccini scrive al maestro Muti

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Messaggio al direttore d’orchestra che ha subìto un intervento in seguito a una frattura: “Abbiamo bisogno di rivederla al più presto sul podio che le compete”.

Bologna – Auguri di pronta guarigione sono stati inviati dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, al direttore d’orchestra Riccardo Muti che si è fratturato un’anca in seguito a un incidente casalingo.
“Caro maestro – ha scritto Bonaccini – voglio inviarle i più caldi e sinceri auguri per il buon esito dell’intervento e per un veloce recupero dopo lo sfortunato incidente. Abbiamo bisogno di rivederla al più presto sul podio che le compete”.

Giovedì 4 febbraio prosegue il corso all’educazione di genere a Palazzo Bellini a Comacchio

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Domani, giovedì 4 febbraio alle ore 16 nella sala polivalente “San Pietro” di Palazzo Bellini avrà luogo il secondo incontro del ciclo dal tema”Educare al rispetto di generi, ruoli e identità”, rivolto a genitori e nonni, ma aperto anche agli insegnanti. L’incontro sarà condotto da Manuela Gallerani, docente di Pedagogia Generale e Sociale presso l’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze dell’Educazione. Ciascuno degli incontri si svolgerà in modalità interattiva con il ricorso ad attività laboratoriali e alla visione di filmati. Lo scopo è quello di promuovere una maggiore consapevolezza sui ruoli di genere e su tematiche legate al rispetto di sé e degli altri.
Educare i bambini e le bambine al rispetto della vita e delle differenze è fondamentale per promuovere una reale cultura della prevenzione, nei confronti della violenza contro le donne (e gli uomini), in una società che si faccia carico di tutelare la qualità della vita di tutti, bambini e adulti indistintamente.
Gli ciclo di incontri, promosso ed organizzato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Pari Opportunità, è naturalmente ad ingresso gratuito.

L’ortofrutta del sud protagonista al “Fruit & Veg Experience”: lo spazio Ice dedicato alla promozione dei consumi

da: ufficio stampa CSO

Un grande successo del Fruit & Veg Experience 2016 presentato da ICE a Berlino nell’ambito di Fruitlogistica, la più importante Fiera mondiale del settore.
Ed il successo è determinato dalla presenza degli straordinari prodotti delle Regioni della Convergenza: Sicilia, Campania, Puglia e Calabria, con un trionfo di ricette inusuali e straordinarie presentate dallo Chef stellato Domenico Maggi che ha presentato, lo show cooking che ha accompagnato l’inaugurazione, con una superba presentazione di insalate ricche di prodotti del Sud: Carote di Polignano, Mele Annurca, Fichi d’india, Clementine di Calabria.
“Con questa magnifica presentazione del Made in Italy ortofrutticolo – dichiara l’Ambasciatore Pietro Benassi – l’Italia conferma il ruolo di leadership mondiale del settore sia in termini di qualità dell’offerta che in termini di esportazione”.
Il Direttore di ICE Berlino, Fabio Casciotti – illustrando le grandi performance dell’export agroalimentare italiano rimarca: ”Negli ultimi due anni i risultati dell’export agroalimentare hanno fatto da traino all’export nazionale e in tale contesto l’ortofrutta gioca un ruolo di primissimo piano. L’Italia ha esportato nel 2014 prodotti ortofrutticoli per un valore totale di 4,1 miliardi di euro. La Germania è il primo mercato e ha assorbito circa il 30 % di queste esportazioni. Molto positivi sono i dati provvisori per il 2015: nel periodo gennaio-settembre le esportazioni totali e verso la Germania sono aumentate del 12 %. Ritengo che una valorizzazione dei prodotti come il Fruit & Veg Experience possa essere un ottimo format per presentare eccellenze e favorire l’export di prodotti che normalmente non raggiungono tanta visibilità”.
Dello stesso parere anche il Presidente di Fruitimprese Marco Salvi : “Le imprese ortofrutticole italiane stanno puntando sull’esportazione e ampliando il ventaglio di mercati di riferimento. Un grande sforzo determinato anche dalle difficilissime condizioni socio politiche in molti Paesi di destinazione, pensiamo al problema dell’embargo russo, alle difficoltà della Turchia, ai problemi in Nord Africa. Abbiamo potenzialità ed energia per raggiungere Paesi lontani ma serve uno sforzo congiunto per favorire l’apertura delle frontiere. Le imprese – conclude Salvi- stanno compiendo un grosso sforzo di riorganizzazione e riaggregazione necessario per affrontare i nuovi mercati, adesso serve un impegno deciso della politica in questa direzione”.
Paolo Bruni, Presidente di CSO, titolare dello stand ITALY lo spazio di oltre 1000 metri quadri che ospita il meglio dell’ortofrutta italiana, commenta in conclusione: “Ci sono due elementi che devono guidare il nostro agire economico in questi anni difficili, cercare di stare uniti perché uniti si vince e imparare a comunicare meglio i valori dei nostri prodotti e Fruit & Veg Experience di ICE è un esempio di successo”.

Domenica 7 febbraio presentazione de “Il guardante e il guardato” di Angelo Andreotti

da: organizzatori

Il Guardante e il Guardato di Angelo Andreotti
“Lui la vede, lei si lascia vedere, e il guardante e il guardato si uniscono, non si distinguono perché il punto è la visione, e nella visione non c’è soggetto e oggetto, c’è l’evento.”
7 FEBBRAIO 2015, ore 17.00
Ferrara, Galleria del Carbone, via del Carbone 18,a

INTERVERRANNO

Patrizia Garofalo, critica letteraria, autrice teatrale e scrittrice ha pubblicato: “Le bambole non si pettinano”, edito Corbo, “Terra di Nomadi “ edito Poesia Contemporanea, “ Mare d’anime “ edito Schifanoia “ Dare voce al silenzio” edito il Foglio Letterario. Si occupa oltre che di poesia, di critica letteraria. Nel 2010 “Il Dio dell’impossibile” edizioni Il Foglio. Dal Gennaio 2011 al 2013 per incarico di Gordiano Lupi ha diretto una collana di poesia e critica poetica dal titolo “Orizzonti”. Collabora da 8 anni con Tellusfolio di Enea Sansi. Il suo ultimo lavoro, scritto insieme alle poetesse Margherita Gadènz e Nina Naselli, è “Oasi criptate” del maggio 2012 edito da Il Foglio Letterario.

Angelo Andreotti autore

Ingresso libero

Durante la presentazione Anna Lisa Piva leggerà alcuni brani tratti dal libro

Il Guardante e il Guardato: Diciannove racconti per narrare il cammino dell’esistenza. Lo smarrimento e il ritrovamento del proprio spazio nel mondo vengono presentati nello scorrere del tempo. Bene e male, serenità e angoscia, in un viaggio alla riscoperta di sé. Una narrazione fluida che sembra raccogliere il momento fino a descriverlo nel suo profondo, e proprio in quell’attimo viene scattata un’istantanea. Un momento per raccontare l’emozione e nel flusso continuo rintracciare i pensieri dei protagonisti, colti nel pieno delle loro riflessioni. Una scrittura minuziosa e realistica nella quale sarà facile perdersi e ritrovarsi. Con l’introduzione di Flavio Ermini e la postfazione di Patrizia Garofalo.

Angelo Andreotti: Vive e lavora a Ferrara, dove attualmente dirige Musei d’Arte Antica e Storico- Scientifici. Da sempre, oltre che di museologia, si occupa di linguaggi artistici nell’ambito delle arti visive e della letteratura. Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano, per la poesia Parole come dita (Mobydick, 2011 – premio Caput Gauri 2013) e Dell’ombra la luce (L’Arcolaio, 2014, con postfazione di Duccio Demetrio – premio speciale della giuria San Domenichino 2015; segnalazione al premio Lorenzo Montano 2015); per la saggistica Il silenzio non è detto. Frammenti da una poetica (Mimesis 2014). È in corso di pubblicazione per Manni Editori la raccolta poetica A tempo e luogo.

Galleria del Carbone si trova nel cuore della Ferrara medioevale, ad un passo dalla Cattedrale, dal Castello e dal Palazzo Paradiso, antica sede dell’Università. Dal 2000 propone esposizioni ed eventi corrispondenti a tre filoni: il fare arte, in performance artistiche pubbliche, il riconoscere le figure artistiche soprattutto ferraresi di oggi e del recente passato, il seguire l’evolversi e il diversificarsi delle arti operata dai giovani in formazione nelle Accademie. La Galleria “del Carbone” collabora con organizzazioni artistiche associative internazionali, per sperimentare, in momenti di attività comuni, un reale scambio di conoscenza del fare arte in modalità e luoghi diversi e lontani. Contatti: galleriadelcarbone@gmail.com

Ritorno ai consumi? Se ne parlerà lunedì 8 febbraio al Centro Congressi Ascom

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Ritorno ai consumi? E’ il titolo dell’appuntamento promosso da Ascom Confcommercio Ferrara lunedì 8 febbraio (a partire dalle ore 12,45 Centro Congressi Ascom al 1° piano in via Baruffaldi). Un momento di confronto e riflessione, dati alla mano, per capire se ritorna a soffiare il vento della ripresa. In particolare verranno analizzati i dati dell’inchiesta della Confcommercio regionale – realizzata da Iscom Group – e che evidenziano nel primo periodo dei saldi invernali (iniziati lo scorso 5 gennaio e che si concluderanno il 4 marzo) un andamento stabile per il 40 % degli intervistati mentre per il 26,5 % si registra addirittura un aumento nelle vendite. Una crescita in costante incremento (nel 2013 era solo l’8 % chi dichiarava saldi dall’andamento più che positivo). Un momento di confronto – particolarmente rivolto agli operatori del settore ed al mondo dell’Informazione – che analizzerà anche la recente indagine dell’Osservatorio Findomestic Banca che ha visto nella nostra regione una significativa aumento della spesa quasi a segnalare l’accensione di una prima concreta luce all’esterno del tunnel. A discutere di consumi, di spesa finalmente caratterizzata da un segno positivo (a Ferrara il 2015 vede un + 6% nei consumi) saranno – dopo il saluto di benvenuto del presidente Ascom Confcommercio Giulio Felloni dunque il direttore dell’Unione Regionale di Confcommercio Pietro Fantini e Manuele Tramonte di Findomestic mentre a coordinare gli interventi sarà il direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban.
“In definitiva seppure in clima di grande prudenza – chiarisce Giulio Felloni, presidente provinciale di Federazione Moda Italia e di Ascom provinciale – emergono segnali di un cauto ottimismo che si stabilizzino e si confermano sui saldi invernali veri e propri ma anche su dicembre scorso. Un pomeriggio di lavori particolarmente utile per dettagliare come si stanno sviluppando i saldi, con quale approccio dei consumatori, con quali obiettivi sui capi d’abbigliamento e con quale ambito di spesa” conclude Felloni.

Università, Regione, Città metropolitana, Camera di commercio insieme per disegnare il futuro

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Incontro ieri in Regione su invito della vicepresidente. A darne notizia, in un comunicato congiunto, Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Francesco Ubertini Rettore dell’Università di Bologna, il sindaco metropolitano Virginio Merola e il Presidente della Camera di Commercio Giorgio Tabellini.

Bologna – L’incontro, il primo di una serie, si è incentrato sul confronto e la discussione delle priorità strategiche e di lungo periodo dei diversi enti, dei rapporti reciproci e delle relazioni che dovranno essere intrattenute con le Fondazioni bancarie del territorio, in particolare la Fondazione Carisbo, presso cui la Regione, la Città Metropolitana e la Camera di Commercio, insieme alla Diocesi di Bologna che non ha potuto presenziare all’incontro, sono formalmente rappresentati.
“Si è dunque deciso di dare avvio a una collaborazione proficua e di alto profilo per lanciare progetti comuni di valorizzazione del territorio, di miglioramento dei servizi alla città e agli studenti, di crescita delle opportunità per le imprese e dell’aiuto alle categorie più fragili, in una fase di profonde trasformazioni economiche e socio-demografiche. Non sembra infatti per nulla auspicabile procedere in ordine sparso e puntare sull’avvio di progetti di corto respiro, non collegati tra di loro e di esclusiva pertinenza di singole istituzioni” – è quanto dichiarato in nota congiunta da Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Francesco Ubertini Rettore dell’Università di Bologna, Virginio Merola sindaco metropolitano e Giorgio Tabellini Presidente della Camera di Commercio.
Più in dettaglio, i punti toccati sono stati: la volontà di lanciare, appunto, progetti condivisi sullo sviluppo e l’attrattività del territorio metropolitano e regionale dal punto di vista sociale, culturale e della formazione avanzata; l’intenzione di rendere frequenti e proficui i rapporti con le Fondazioni bancarie di Bologna per costruire insieme progettualità efficaci e di impatto nel medio-lungo periodo; la richiesta esplicita alle Fondazioni bancarie della massima trasparenza sulle azioni strategiche e le linee operative seguite, così come stabilito peraltro dal recente protocollo firmato dall’ACRI con il Ministero dell’Economia; l’appello alle stesse Fondazioni di un segnale chiaro di sobrietà e moderazione, in una fase storica che questo richiede con forza, sul piano delle indennità dei membri degli organi direttivi, segnale già dato con chiarezza dalle istituzioni pubbliche cittadine, regionali e universitarie.

Il tartufo estense tra ville e castelli. Quattro serate a tema nella cornice delle Delizie estensi

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Forse non tutti sanno che Ferrara è terra particolarmente vocata al tartufo. A dirlo sono gli esperti del settore, che hanno giudicato la provincia estense fra le più vastamente e naturalmente portate alla coltura specialmente del bianco e del più pregiato bianchetto (o marzuolo).
Gli Estensi ne erano grandi estimatori, ma in seguito con lo sviluppo dell’agricoltura intensiva e, ancora dopo, con l’industrializzazione, buona parte dell’habitat naturale del famoso tubero è andato perso.
Per il rilancio e la valorizzazione di quest’autentica specialità, Provincia, Comuni di Copparo e di Mesola e Arci tartufo, si sono messi insieme è ne è nata un’iniziativa dal titolo: “Il tartufo estense tra ville e castelli”; quattro serate a tema per associare tartufo, il circuito storico e monumentale delle delizie estensi e l’esperienza e professionalità in fatto di ristorazione locale sulla specialità.
Si parte giovedì 3 marzo al Castello di Mesola con il ristorante La Romantica nella preparazione dei piatti. Mesola, tra l’altro, come ricordato dal sindaco Gianni Michele Padovani, è zona di coltivazione del tartufo e luogo dell’ormai tradizionale e omonima sagra che si svolge a novembre, in collaborazione con la locale Proloco.
Il secondo appuntamento è in calendario per giovedì 10 marzo nella Villa Mensa di Copparo, dove in cucina sarà al lavoro il ristorante La Supa.
L’ex villa dei vescovi sarà anche teatro della terza serata, giovedì 17 marzo, con il ristorante L’Abate Ghiotto ai fornelli.
Chiude il ciclo l’appuntamento di giovedì 24 marzo in Castello Estense a Ferrara, serata durante la quale il menù sarà a cura del ristorante Quel Fantastico Giovedì.
“L’idea positiva – hanno detto il sindaco di Copparo e vicepresidente della Provincia, Nicola Rossi, e il presidente della Provincia, Tiziano Tagliani – è di creare una rete locale, in grado di mettere a sistema il tartufo con il patrimonio storico e culturale del nostro territorio”.
Come ricordato dal presidente di Arci tartufo provinciale, Marco Mazzali, oltre alle condizioni naturali favorevoli alla coltivazione del tartufo, vanno colte anche le opportunità della legge regionale, con la possibilità di finanziare progetti ad hoc.
“È possibile – ha, infatti, puntualizzato – dedicare a bosco parte dei terreni agricoli mettendo a dimora piante già micorizzate per favorire la coltura del tartufo, aprendo in questo modo nuove opportunità d’investimento”.
Già ora nel Ferrarese si stima una produzione annua di tartufi pari a nove quintali, pressoché interamente destinati ai mercati nazionali più famosi. L’obiettivo è anche di richiamare l’attenzione su una nuova opportunità imprenditoriale, date le caratteristiche naturali di qualità del territorio ferrarese, unitamente al fatto che la coltivazione ha praticamente un impatto ambientale pari a zero, perché il tartufo si sviluppa in terreni più lontani possibile da contaminazioni chimiche o industriali.

A Comacchio il Pas riceve anche il venerdì

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Il PAS, Punto di Accoglienza Sociale di Comacchio, potenzia i servizi raddoppiando le giornate di ascolto. Nato con lo scopo di assistere coloro che si trovano in situazione di difficoltà, favorendo un progressivo reinserimento sociale e offrendo anche un servizio di orientamento al lavoro, lo sportello riceverà non soltanto il mercoledì, ma da questa settimana, anche il venerdì. Gli incontri avranno luogo sempre presso la Sede Comunale, dalle 9:30 alle 12:30, e sempre previa richiesta di appuntamento. Per informazioni e per richiedere un colloquio è possibile contattare il PAS al numero 393/9011655 o all’indirizzo e-mail serviziopas.work@gmail.com.

Cona, il M5S denuncia un altro spreco: “ospedale senza magazzino per i farmaci, si spendono 350mila euro all’anno per trasportarli dal vecchio Sant’Anna”

da: ufficio stampa M5S Emilia-Romagna

Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, ha presentato una interrogazione sulla mancata realizzazione del magazzino dei medicinali a Cona, inserito in numerosi progetti ma ancora mai realizzato.

“L’Azienda ospedaliera di Ferrara spende ogni anno quasi 350mila euro per garantire il trasporto giornaliero dei medicinali a Cona che, pur essendo un ospedale di recente costruzione, non è incredibilmente dotato di un magazzino farmaci, così come avviene in tutte le altre strutture sanitarie”. È questa la denuncia di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, contenuta in una interrogazione riguardo all’ennesima problematica sull’ospedale di Cona. “Ogni anno per assicurare il trasporto dei medicinali dal vecchio Sant’Anna al nuovo polo sanitario di Cona si spendono circa 350mila euro e questo perché chi ha progettato il nuovo ospedale ha dimenticato di prevedere la realizzazione di uno spazio ad hoc – spiega Raffaella Sensoli – Una svista che potrebbe far sorgere il dubbio che la mancata previsione possa essere funzionale ad una nuova richiesta di fondi aggiuntivi, viste le tante varianti in corso d’opera che hanno caratterizzato la realizzazione della costosissima struttura, e vista la richiesta, prontamente avanzata alla Regione, di provvedere, ovviamente con nuovi fondi: 4 milioni di euro, appunto destinati a realizzare un padiglione supplementare per il magazzino”. La realizzazione del Magazzino Farmaci, infatti, era stata inserita per la prima volta nella proposta di Accordo di Programma per il settore degli Investimenti Sanitari del 2010. La previsione era quella di arrivare alla fase realizzativa entro il 30 novembre 2016 e nel frattempo si era previsto di continuare l’approvvigionamento giornaliero dalla sede di Ferrara. Nel 2013 si cambia di nuovo idea, con l’Azienda ospedaliera che sembra ripartire con un ulteriore progetto che prevede la ricollocazione del finanziamento dei 4 milioni di euro in una progettualità allargata di Area Vasta annullando così il “Progetto di Logistica Centralizzata” che prevedeva la costruzione del magazzino farmaci (in ambito AVEC) e si passa ad un nuovo “Progetto di Logistica Integrata” riferita al solo territorio di Ferrara. Una decisione che viene di nuovo cambiata però nel 2014 quando, su impulso della Regione, si decide di puntare si ritorna al “Progetto di logistica Centralizzata” (in ambito AVEC) per tutte le Aziende dell’Area Vasta Emilia Centrale. “Il continuo balletto di progetti, finanziamenti e partenza dei lavori ha avuto l’unico effetto che ad oggi Cona, nonostante sia un ospedale di recente costruzione, non ha ancora un magazzino farmaci – conclude Raffaella Sensoli – La Giunta deve dire chiaramente quale sia stato il motivo della sua mancata realizzazione – Come al solito, quanto si tratta di Cona, ci troviamo di fronte a un gigantesco agglomerato di sprechi. Per questo vorremmo sapere sia quanto denaro, dall’inaugurazione dell’ospedale ad oggi, sia stato speso per assicurare il trasporto dei farmaci e sia quanto siano costati i diversi progetti che dal 2010 in poi hanno riguardato la realizzazione, mai attuata, del magazzino”.

Mercato del Biologico in Piazzale dei Giochi

da: Cecilia Dall’Ara

Giovedì 4 Febbraio nuovo appuntamento settimanale con il Mercato dei Prodotti Biologici ed Ecosostenibili in Piazzale dei Giochi dalle 8.00 alle 14. Qualità, salute e bontà: sono questi gli obiettivi che l’associazione BioPerTutti porta avanti attraverso il Mercato, primo nel suo genere per la città di Ferrara e pensato per tutti coloro che cercano prodotti freschi e genuini, garantiti dal rapporto di fiducia con i produttori. I consumatori troveranno un’ampia gamma di eccellenze Bio del territorio: frutta e verdura di stagione, riso, uova pane, farina, vino, idromele e succhi di frutta, biscotti e torte di cereali antichi oltre a cosmetici, oli essenziali.
BioPerTutti, non è solo un’occasione “commerciale” ma soprattutto un luogo di incontro e di condivisione per chi vuole fare scelte sostenibili e migliorare la qualità della propria vita.
L’iniziativa infatti ha un servizio di informazione curato direttamente da FederBio per approfondire i valori del Bio e conoscere ciò che si acquista.

Sabato 6 Febbraio “David Zollo & The body electric” live al Circolo Arci Zone K

da: Associazione Zone K

Sabato 6 Febbraio al Circolo Arci Zone K arriva un incredibile artista americano, David Zollo in concerto in trio con The Body Electric, in collaborazione con l’inossidabile Roots Music Club.
Rappresentante di primo piano della vivace scena dell’Iowa, David Zollo è una piccola leggenda del luogo, fin dai tempi della sua militanza negli High & Lonesome, antesignani del subbuglio roots-rock di questi anni. Si è costruito un apprezzamento continuo, anche da parte della critica, attraverso un costante lavoro di maturazione solista, diventando uno degli artisti di punta della locale etichetta, la Trailer Records, che lui stesso ha tra l’altro contribuito a fondare. L’assidua frequentazione di gente del calibro di Greg Brown e Todd Snider ha spinto il suo songwriting, lui che è nato essenzialmente come pianista, verso un rock’n’roll periferico e dall’aria bluesy.
Accomunabile a esponenti di un rock delle radici dal suono ruspante e sudato, Zollo ha già lasciato tracce notevoli dietro di sè con vari cd a suo nome come Uneasy Street ed il nuovo The Big Night non fa che ribadire il percorso intrapreso: rocker dal riff facile, ricama costantemente con piano ed organo sullo sfondo, dando corposità e sensualità alle sue canzoni, in un ruvido rock’n’roll di stretta osservanza Rolling Stones. Anche la voce è matura, limpida e ricca di trasporto, non graffia come richiederebbe il genere, ma assicura un’interpretazione trascinante.
Un rock stradaiolo che viaggia sulle strade secondarie del Midwest americano, incorruttibile alle mode del momento e spontaneo come pochi.
Zollo è in tour in Italia e Svizzera con due suoi vecchi amici: il virtuoso della batteria e membro stabile della sua band Brian Cooper e con uno dei migliori bassisti italiani, Andrea “Lupo” Lupi.
Occasione imperdibile per vedere ed ascoltare un concerto assolutamente prestigioso ed esclusivo.
L’ingresso al Circolo di Malborghetto Di Boara sarà Up To You riservato ai Soci Arci. L’apertura è prevista per le ore 18, l’inizio del concerto alle ore 22 circa. Per informazioni il numero è sempre il 346.0876998.

Per la sinistra di tutte e tutti

da: Sinistra Ecologia Libertà – Federazione di Ferrara

Si è tenuto venerdì scorso un attivo di iscritti e simpatizzanti a Sinistra Ecologia Libertà della provincia di Ferrara, alla presenza della Coordinatrice Regionale Maria Elena Baredi, e di Simone Oggionni, componente del Coordinamento Nazionale. La partecipazione è stata ampia e da tutti gli interventi sono stati condivisi l’interesse e la preoccupazione per questa fase politica nazionale.

I presenti hanno concordato con l’idea che il centrosinistra, da noi convintamente voluto, a livello nazionale non esista più. Il lungo l’elenco di brutte riforme del governo che contraddicono il programma di “Italia bene comune” ne è la triste prova. Le promesse altisonanti del Jobs Act e invece i reali rischi per i diritti dei lavoratori, la proclamata Buona Scuola, in realtà cattiva maestra per la dignità di docenti e studenti, le riforme costituzionali vendute come modernizzazione, e in realtà arretramenti della democrazia, sono esempi di un riallineamento di strategie e di valori ben distanti dalla intesa raggiunta sul progetto di Italia Bene Comune. Per questo SEL, attraverso l’espressione unanime della sua Assemblea Nazionale, ha deciso di mettere a disposizione le proprie risorse per creare un nuovo, grande partito, che, superando la frammentazione delle forze della sinistra, sia capace di parlare a quella ampia parte di cittadini che non si sente più politicamente rappresentata, e che, da sinistra , vuole lavorare per il superamento dell’attuale governo Renzi, rimettendo al centro i bisogni di donne e uomini reali, non quelli rappresentati dalle promesse o dai comizi autoreferenziali.

Una nuova politica di sinistra ha bisogno anche di azione locale. Nei territori, dove se ne verifichino le condizioni, è necessario difendere e lavorare per dare continuità a quelle esperienze di buon governo delle città che hanno saputo guadagnare le caratteristiche di laboratori politici e amministrativi. Dove ciò non sarà possibile invece l’impegno di SEL dovrà essere rivolto alla costruzione di percorsi innovativi e autonomi che, attraverso partecipazione e ascolto dei cittadini, metta in campo un progetto alternativo e competitivo alle attuali maggioranze.

L’appuntamento, per tutti, è a Roma il 19, 20, 21 febbraio, per dare vita ad un processo politico aperto, partecipato e democratico, che guardi alla costituzione di un fronte progressista ampio e plurale, e per contribuire con la propria originale cultura politica a progettare l’Italia e l’Europa che vorremmo. Anche a Ferrara SEL si metterà a disposizione, impegnandosi per dare vita al nuovo soggetto politico, aprendo i propri organismi esecutivi e politici al contributo di cittadine, cittadini, associazioni, e forze politiche di sinistra che vorranno condividere con noi questo progetto.

Pesca di frodo: proposte per maggiore controllo e sanzioni più pesanti

da: ufficio stampa Gruppo Partito Democratico Emilia-Romagna

Calvano e Zappaterra (PD): “Buona proposta dalla Provincia di Ferrara, al lavoro per legge che introduca sanzioni penali”.

Il confronto che ci ha visti impegnati con il Presidente della Provincia di Ferrara Tiziano Tagliani e il Sindaco del Comune di Ostellato Andrea Marchi, ha portato ad una proficua e condivisa proposta per l’introduzione in Emilia-Romagna di nuove leve per contrastare l’odioso e pericoloso fenomeno della pesca di frodo nei nostri corsi d’acqua interni.

Enti locali e associazioni, insieme, possono davvero contribuire a dare una svolta alla lotta a questo fenomeno che, lo ribadiamo anche questa volta, ha risvolti negativi sull’ambiente e sull’economia e va contrastato agendo su più livelli. Reputiamo infatti che controlli più capillari e sanzioni più dure siano necessari per contrastare il bracconaggio ittico.

Per intensificare e rendere più efficace i controlli, come Consiglieri regionali puntiamo ad utilizzare al meglio la disciplina prevista dall’art. 20 della L.R. 11/2012 (“Norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne”), inserendo nel regolamento regionale la proposta avanzata dalla Provincia di Ferrara alla Regione Emilia-Romagna, di istituire aree di pesca regolamentata affidate ai Comuni su richiesta e concesse alle associazioni di pesca sportiva e di favorire il coinvolgimento e l’alleanza fra pescatori sportivi e professionisti per contrastare i predoni nelle acque interne.

Ma non solo. Dopo aver agito sul versante delle sanzioni amministrative, inasprendole attraverso la nuova disciplina prevista dall’art. 37 della L.R. 9/2015 (“Legge comunitaria regionale per il 2015”), crediamo opportuno sollecitare il legislatore nazionale per prevedere sanzioni penali per i pescatori di frodo. A tal proposito, valuteremo l’opportunità di presentare, come è nostra facoltà, un Progetto di Legge regionale da inviare alle Camere che vada in questa direzione.

Bondeno: recuperato dalla Polizia provinciale un chilometro di reti da pesca di grande cattura.

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Polizia Provinciale e volontari dell’Aeop (l’associazione europea operatori di polizia per la vigilanza ittica, venatoria, ambientale e di protezione civile), hanno recuperato un chilometro di reti da pesca di grande cattura e una barca.
L’operazione è avvenuta di notte, dopo diverse ore di appostamento, e ha portato anche alla liberazione del pesce intrappolato.
La segnalazione è arrivata da alcuni cittadini che hanno notato la presenza di reti immerse nelle acque del canale Pilastresi in località Ponti Spagna. All’arrivo, la Polizia provinciale ha potuto costatare la novità di questo tipo di bracconaggio: reti non più localizzabili, poiché i galleggianti sono sostituiti da un cordino di colore azzurro contenente un’anima in poliestere che consente il galleggiamento, ma rendendole praticamente invisibili.
I predoni, sentitisi scoperti, hanno anche affondato la barca che serviva per il recupero delle reti e del pesce, sperando di eludere il controllo e il relativo sequestro.
“Un segnale molto positivo di collaborazione tra istituzioni, volontari e cittadinanza – commenta il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – nella lotta al bracconaggio nelle acque del Ferrarese”.

La Traviata dalla Royal Opera House all’Apollo

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

La grande arte torna al cinema per la rassegna “Apollo Arte e Cultura”: giovedì 4 febbraio alle 19.45 dalla Royal Opera House di Londra, arriva La Traviata, l’indimenticabile opera di Giuseppe Verdi.
L’appassionata storia d’amore tra Violetta e Alfredo andrà in scena nella sfarzosa e toccante versione del 1994 di Richard Eyre, con la direzione del maestro Yves Abel, ospite regolare di teatri quali il Metropolitan Opera House di New York, il Teatro alla Scala di Milano e l’Opéra National de Paris, e un cast stellare tra cui l’étoile del Bolshoi Venera Gimadieva, il giovane tenore Samir Pirgu, definito da Placido Domingo uno dei più promettenti della nuova generazione, e il baritono Luca Salsi nel ruolo di Giorgio Germont.
Tra le opere più conosciute e amate di tutti i tempi, La Traviata si apre nella Parigi del Diciannovesimo Secolo, dove Violetta, una splendida cortigiana affetta dalla tisi, conduce la sua vita da donna di mondo. Durante un ricevimento incontrerà Alfredo, il primo uomo per cui sente un amore sincero, ma il suo passato libertino renderà la relazione sempre più difficile, fino al necessario e drammatico epilogo. Le musiche di Verdi incorniciano sontuosamente la vicenda, con arie celeberrime tra cui la trionfante “Libiamo ne’ lieti calici”, che invita gioiosamente gli ospiti a brindare durante la festa di Violetta, e la malinconica “Parigi, o cara”, in cui i due amanti sognano la vita felice che non avranno mai.

La Regione Emilia-Romagna alla Berlinale con il nuovo Fondo di sostegno alle produzioni cinematografiche e audiovisive

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La presentazione venerdì 12 febbraio a Berlino con l’assessore alla Cultura Massimo Mezzetti.

Bologna – La Regione Emilia-Romagna apre le porte alle realtà cinematografiche e audiovisive di tutto il mondo con un nuovo Fondo a sostegno delle produzioni che scelgono di girare sul territorio regionale.
La presentazione ufficiale avverrà venerdì 12 febbraio,alle ore 18.00, presso il ristorante “Sale e Tabacchi”, in Rudi-Dutschke-Straße 25,nell’ambito della Berlinale 2016, in corso nella capitale tedesca dall’11 al 21 febbraio.
L’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti ne illustrerà gli aspetti principali. Il bando sarà reso pubblico entro la fine di febbraio.
L’Emilia-Romagna Film Commission sarà inoltre presente alla Berlinale nello spazio Italian Pavillon dall’11 al 15 febbraio, a disposizione degli operatori.

Udi e Centro Donna Giustizia: “Solidarietà alle donne di Colonia”

da: Unione Donne in Italia e Centro Donna Giustizia

Contro le molestie, le violenze, i furti che centinaia di donne di Colonia e altre città della Germania hanno subito la notte di capodanno, giovedì 4 febbraio le donne in occasione dell’inizio del carnevale scendono in piazza contro il “sessismo e contro il razzismo”.

Esprimiamo piena solidarietà alle donne fatte oggetto di borseggi, molestie e stupri nella notte di Capodanno in alcune città europee.
Denunciamo la strumentalizzazione dei fatti da parte dei media e di un razzismo che non ha alcuna legittimazione, soprattutto in tema di libertà femminile.
Non si strumentalizza il corpo delle donne! Il sessismo non e’ una questione di razza ma attraversa tutte le culture.
Non utilizzerete i nostri corpi per promuovere ideologie xenofobe e di incitamento all’odio, proprie di quella cultura machista che contrastiamo ogni giorno nel nostro “civile” paese.
Non siamo le “vostre donne” da difendere contro gli immigrati, come in molti hanno affermato nelle scorse settimane. Siamo le donne che anche in occidente quotidianamente subiscono violenze tra le mura domestiche, per le strade e sul lavoro; siamo le donne che non hanno diritto al welfare, che più di altri patiscono la crisi, le donne che troppo poco possono avere accesso a servizi essenziali come asili nido, consultori, centri antiviolenza.
Tutte le donne hanno diritto alla libertà, all’inviolabilità del corpo e della mente.
Sempre e ovunque.
Esprimiamo piena solidarietà alle donne fatte oggetto di borseggi, molestie e stupri nella notte di Capodanno in alcune città europee.
Denunciamo la strumentalizzazione dei fatti da parte dei media e di un razzismo che non ha alcuna legittimazione, soprattutto in tema di libertà femminile.
Non si strumentalizza il corpo delle donne! Il sessismo non e’ una questione di razza ma attraversa tutte le culture.
Non utilizzerete i nostri corpi per promuovere ideologie xenofobe e di incitamento all’odio, proprie di quella cultura machista che contrastiamo ogni giorno nel nostro “civile” paese.
Non siamo le “vostre donne” da difendere contro gli immigrati, come in molti hanno affermato nelle scorse settimane. Siamo le donne che anche in occidente quotidianamente subiscono violenze tra le mura domestiche, per le strade e sul lavoro; siamo le donne che non hanno diritto al welfare, che più di altri patiscono la crisi, le donne che troppo poco possono avere accesso a servizi essenziali come asili nido, consultori, centri antiviolenza.
Tutte le donne hanno diritto alla libertà, all’inviolabilità del corpo e della mente.
Sempre e ovunque.

Lettera aperta a Angela Merkel, a Donald Tusk, al Presidente Jean-Claude Juncker e a Matteo Renzi
Le violenze avvenute tra la notte di S. Silvestro e Capodanno 2016 a Colonia e in altre città tedesche hanno provocato indignazione e dolore nelle donne di tutta Europa.
Per tutti i fenomeni riconducibili alla violenza maschile sulle donne, dolore e indignazione sono sentimenti che conosciamo bene. Il femminicidio è un’esperienza che unisce le donne di tutto il mondo, come le unisce la solitudine di fronte ai responsabili istituzionali, che nonostante gli impegni assunti negli organismi internazionali, persistono in un atteggiamento omissivo e parziale.
La Convenzione di Istanbul, fortemente voluta dal Consiglio d’Europa e purtroppo non sottoscritta e ratificata dalla Germania e dalla UE, prescrive interventi non solo di sostegno alle vittime, ma dà indicazioni chiare sul piano squisitamente politico. Su questo, e ciò ci lascia sgomente, la reazione complessiva in sede Europea di fronte al gravissimo attacco subito da centinaia di donne il 31 dicembre 2015, è stata tardiva, imbarazzata e, purtroppo, occasione per dirigere il giusto disgusto per l’accaduto a finalità estranee alle priorità avvertite, ormai storicamente, dalle donne. Prima fra tutte il perseguimento della piena libertà.
Noi crediamo che gli Stati europei, prima ancora di essere inadeguati nell’accoglienza delle persone, siano fortemente in contraddizione, in quanto a dichiarazioni e fatti, di fronte alla prima delle differenze: quella tra donne e uomini.
Lo spirito solidale manifestato di fronte agli attacchi criminali, in più occasioni e coralmente, dai massimi rappresentati degli Stati, dalle comunità religiose di ogni confessione, fino ai massimi esponenti della cultura, è mancato nell’occasione della strage di libertà perpetrata a Capodanno.
Ancora una volta abbiamo visto l’impreparazione, l’incertezza e l’usuale tolleranza verso le espressioni muscolari della dominanza machista.
Noi, pur consapevoli dell’essere tuttora e da sempre in lotta per la nostra liberazione dalla violenza maschile, riteniamo insopportabile che alcuni obiettivi, anche i più parziali, in materia di libertà femminile, conquistati con fatica, siano elusi da paesi autorevoli in Europa e dall’Europa stessa e che queste elusioni costituiscano il segnale allarmante di un disimpegno.
Disimpegno nell’applicazione di norme minime e non negoziabili, come quelle sulla violenza, che bene o male tutti i paesi hanno approvato. Lasciate sulla carta, vengono nominate per diffondere un falso senso comune della parità e, con il linguaggio dei media forti e manipolatori della realtà, si danno per anacronistici i termini che descrivono la condizione imposta alle donne. La violenza sessuata tra le pareti domestiche, nei rapporti di lavoro dipendente, nelle istituzioni scolastiche, viene suggerita come male inarginabile, quella subita per le strade, o nei luoghi del tempo libero dal lavoro e degli impegni quotidiani, come male procurato dalle vittime stesse.
Nelle forze di polizia, nei responsabili politici, è radicata la convinzione che la violenza perpetrata da sconosciuti, da bande criminali o da branchi di maschi di qualunque colore o religione, che da sempre avanzano il diritto di proprietà sulla notte, sia conseguenza di un naturale rischio che le donne si assumono, per quella specie di binomio tanto radicato nella cultura occidentale: rischio-colpa.
La rimozione di uno o più responsabili è non solo insufficiente, ma fuorviante, perché non si sono uditi né visti ripensamenti sul linguaggio e sui modi di porsi verso le cittadine, sia europee che provenienti da altri paesi. Noi ci chiediamo quale sia il tipo di formazione richiesto al mondo dell’informazione, alle forze di polizia e agli operatori dei servizi nel nostro continente.
Teniamo a ricordare, come prescrive la Convenzione di Istanbul, che le donne danneggiate hanno diritto al risarcimento del danno subito, ed è naturale che sia l’amministrazione competente a provvedere, in attesa di una possibile rivalsa sui responsabili. C’è poi un altro risarcimento ed è quello dovuto a tutte le donne presenti nel nostro paese, che consiste nella vera attenzione dei politici alla salvaguardia delle libertà conquistate dal femminismo per tutte.

Il presidente della Provincia e il sindaco di Ostellato contro il bracconaggio nella pesca

da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

La Provincia di Ferrara ha presentato alla Regione Emilia Romagna una proposta per la gestione ottimale della pesca sportiva nelle le acque interne del territorio, per contribuire alla salvaguardia di un settore che vede molti appassionati, coniuga attività agonistica con rispetto dell’ambiente e della natura e, non ultimo, rappresenta una voce importante dell’economia locale.
Non solo; la proposta che insieme abbiamo avanzato, s’inserisce quale ulteriore strumento per contrastare il fenomeno del bracconaggio che sta imperversando nei corsi d’acqua interni e nel fiume Po, interessando specialmente le regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, ad opera di malfattori che impoveriscono il patrimonio ittico con mezzi e modalità ampiamente fuori dalla legge.
Il fulcro della proposta avanzata consiste nella possibilità da parte della Regione di istituire aree di pesca regolamentata, affidate ai Comuni su richiesta e concesse alle varie associazioni di pesca sportiva, in modo da garantire maggiore vigilanza, cura ed attenzione per i corsi d’acqua interni regolamentati. Lo scopo è di avviare azioni di coinvolgimento e alleanza fra pescatori sportivi e quelli di professione per le acque interne, in modo tale da contrastare in modo efficace e unito i bracconieri e predatori del patrimonio ittico.
Ancora, la proposta prospetta la necessità di implementare le Guardie ecologiche volontarie e organizzarle in coordinamento con il Corpo di Polizia provinciale, al fine di creare una rete di vigilanza professionalmente preparata e garantita, in caso di necessità, dalle competenti Forze dell’Ordine.
Nell’ambito della bozza, è fondamentale la collaborazione con il Consorzio di Bonifica, per coordinare gli interventi sui corsi d’acqua e garantire quindi il recupero del pesce a fini di reimmissione, evitando di disperdere in modo sconsiderato la risorsa ittica.
Un passaggio è stato fatto anche in ordine alla necessità di prevedere, da parte della Regione, un piano di contenimento dei cormorani che, specie nelle zone umide del Basso Ferrarese, stanno creando non pochi problemi di sostenibilità, essendo particolarmente voraci e quindi suscettibili d’impoverire la fauna ittica.
Le misure proposte saranno a breve condivise con i sindaci della Provincia e con le associazioni della pesca.

Tiziano Tagliani
Presidente della Provincia di Ferrara

Andrea Marchi
Sindaco del Comune di Ostellato

Venerdì 5 febbraio il trio di Silvia Donati inaugura il “Friday Jazz Dinner”

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

È “Tre”, trio guidato dall’intensa voce di Silvia Donati, ad inaugurare – venerdì 5 febbraio – Friday Jazz Dinner, la nuova serie di venerdì gastronomico-musicali del Jazz Club Ferrara in cui le invitanti proposte culinarie elaborate dal Wine-Bar sposano i colori del miglior jazz dal vivo del nostro territorio. Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas, è consigliata la prenotazione della cena.

È “Tre”, trio guidato dall’intensa voce di Silvia Donati e completato da Giancarlo Bianchetti (chitarra) e Roberto Rossi (batteria), ad inaugurare – venerdì 5 febbraio (ore 21.30) – Friday Jazz Dinner, la nuova serie di venerdì gastronomico-musicali del Jazz Club Ferrara in cui le invitanti proposte culinarie elaborate dal Wine-Bar sposano i colori del miglior jazz dal vivo del nostro territorio.
Tre è una formazione essenziale che si muove ai confini della musica brasiliana da cui trae spunto per cambiarne i contorni. Come colori primari, voce chitarra e tamburi si fondono per dare vita a magnetiche nuances e raccontare nuove storie attraverso composizioni originali, alternate a toccanti reinterpretazioni tratte dall’universo sonoro di Chico Buarque de Hollanda, Milton Nascimento e Guinga. La profonda empatia, dettata da un longevo sodalizio professionale e umano, unisce i tre musicisti e libera rivoli di note mai scontate, di forte impatto.
Da sempre, la voce di Silvia Donati ammalia per timbro ed estensione. Unita ad una tecnica impeccabile essa diviene mezzo, strumento tra gli strumenti, dispensatore di dialoghi sonori inaspettati.
Nata a Bologna, la Donati inizia a cantare grazie ad un’innata passione per la musica nera. Opera, in primis, in ambito funky e rhythm’n’blues per poi passare al jazz attraverso la partecipazione a diversi workshop tenuti da artisti di fama internazionale. Oltre a collaborare stabilmente con il quintetto di Marcello Tonolo, Music On Poetry, con il quale ha inciso “Days” e “Seed Journey”, la troviamo a fianco di artisti del calibro di Ares Tavolazzi e Danilo Rea, solo per citarne alcuni. Appassionata di musica brasiliana la Donati è anche apprezzata autrice di numerosi testi.
La serata è con ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas. È consigliata la prenotazione della cena al 333 5077059 (dalle 15.30).

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena 333 5077059 (dalle 15:30)

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso a offerta libera è riservato ai soci.

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Concerto 21.30

Marco Travaglio al teatro De Micheli di Copparo con “Slurp”

da: ufficio stampa Teatro Comunale De Micheli

Sabato 6 febbraio alle ore 21, Marco Travaglio approda al Teatro Comunale De Micheli con il suo nuovo spettacolo “Slurp – lecchini, cortigiani & penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati”, in scena Marco Travaglio e Giorgia Salari, per la regia di Valerio Binasco.
Nel suo nuovo recital teatrale, tutto da ridere per non piangere, Marco Travaglio racconta come i giornalisti, gli intellettuali e gli opinionisti più servili del mondo hanno beatificato, osannato, magnificato, propagandato e smarchettato la peggior classe dirigente del mondo, issando sul piedistallo politici incapaci di ogni colore, ma(g)nager voraci, (im)prenditori falliti che hanno quasi distrutto l’Italia e stanno completando l’opera. Cronache da Istituto Luce, commenti da Minculpop, ritratti da vite dei santi, tg e programmi di regime hanno cloroformizzato l’opinione pubblica per portare consensi e voti a un regime castale e molto spesso criminale che in un altro Paese sarebbe stato spazzato via in pochi mesi, e che invece in Italia gode dell’elisir di vita eterna. Un recital terapeutico, un’arma di autodifesa, un antidoto satirico che ci aiuta a guarire – ridendo – dai virus del conformismo, della piaggeria, della creduloneria, dell’autolesionismo e della sindrome di Stoccolma che porta noi italiani a innamorarci immancabilmente del Nemico. Che ci rovina e ci rapina col sorriso sulle labbra, mentre noi teniamo la testa ben affondata nella sabbia. Per info biglietteria del teatro 0532 864580-1.

Informanumeri del 3 febbraio 2016

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

ANTICIPAZIONE DEI PREZZI – Gennaio 2016
A Ferrara, nel mese di gennaio 2016, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) con tabacchi diminuisce dello 0,3% rispetto al mese precedente ed aumenta dello 0,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI FERRARA AL 31/12/2015
L’ammontare della popolazione residente nel Comune di Ferrara, al 31/12/2015 risulta pari a 133.155 (maschi 62.379 femmine 70.776). Il dato è provvisorio fin quando non validato dall’Istat.

GLI STRANIERI NEL COMUNE DI FERRARA AL 31/12/2015
Il numero dei cittadini stranieri residenti nel Comune di Ferrara, al 31/12/2015 risulta pari a 12.632 (maschi 5.351 femmine 7.281) (il dato è provvisorio fin quando non validato dall’Istat) e sono il 9,49% della popolazione residente alla fine dell’anno. Il loro numero ha visto un rallentamento nella crescita osservata negli ultimi anni e la cittadinanza più frequente è diventata quella rumena, che ha sorpassato nel 2014 quella ucraina.

BILANCIO MENSILE DELLA POPOLAZIONE
Pubblichiamo l’ammontare dei flussi registrati nell’Anagrafe Comunale (nati, deceduti, iscrizioni confermate e cancellazioni), rilevati mensilmente con il modello Istat D7B, e il numero degli atti stato civile registrati a Ferrara nel mese, nati, deceduti e matrimoni nella popolazione presente, cioè il modello Istat D7A. Secondo i dati rilevati con il modello Istat D7B, la popolazione residente al 31 dicembre 2015 ammonta a 133.155 abitanti.

Martedì 9 febbraio il Pri celebra l’anniversario della Repubblica Romana

da: Partito Repubblicano Italiano – Sede di Ferrara

A Ferrara, come in tutte le sezioni repubblicane d’Italia, si ricorda e si festeggia questo
importante avvenimento della storia della Repubblica Italiana. In Romagna, dove la tradizione è più
sentita, assieme ai festeggiamenti nelle tante sezioni del partito, sono previste manifestazioni pubbliche
di vario genere. Noi repubblicani riteniamo che ricordare la Repubblica Romana del 1849, sia, prima di
ogni altra cosa, un dovere morale che ogni cittadino e ogni cittadina che ama la libertà, dovrebbe
sentire come tale, anche perché questo tipo di iniziative sono rare occasioni per la formazione di una
coscienza civile; quella coscienza civile di cui, in Italia, si sente così forte il bisogno. Commemorare,
vuol dire ricordare insieme, ricordare all’opinione pubblica avvenimenti importanti, vuol dire impedire
che muoia per sempre il ricordo di persone che hanno dato la loro vita per l’ideale della repubblica.

Ma cosa era questo ideale della repubblica ?
Esso non era soltanto l’idea di una forza di governo opposta alla monarchia; l’ideale della Repubblica
per la quale lottarono i patrioti del 1849, era il sogno di una comunità politica di cittadini liberi e uguali,
che vivono insieme, sotto il governo della Legge, per il bene pubblico. Oggi, come allora, l’idea di
Repubblica non descrive ancora una realtà, ma esprime la speranza degli uomini e delle donne che
vogliono vivere la propria vita senza dovere subire odiose discriminazioni e senza dovere assistere allo
spettacolo disgustoso del privilegio e del favore. Ma commemorare vuol dire anche assumersi un
impegno morale e politico, l’impegno di proseguire lo sforzo per realizzare quegli ideali per i quali
hanno dato la loro vita, gli uomini e le donne che noi ricordiamo. E qui nasce una differenza importante
da sottolineare, fra la commemorazione laica e la commemorazione religiosa, perché la
commemorazione laica rinnova un impegno morale, e la commemorazione religiosa riconferma
soltanto la validità del dogma e della fede.
Proprio per questo noi laici abbiamo bisogno, più dei cattolici, delle commemorazioni e dei ricordi,
perché non possiamo inventare la certezza del dogma e neppure quella della verità rivelata, e abbiamo
quindi bisogno di memorie che sappiano rinnovare la mente e il cuore delle persone, che sappiano far
ritrovare l’impegno e dare alla ragione la forza della passione.
Purtroppo, oggi giorno molti guardano a queste iniziative repubblicane come a forme di patriottismo
inutile e superato, cose di altri tempi, che non hanno più molto senso nel mondo moderno dell’Euro,
della globalizzazione dei mercati. Ciò è dovuto anche al fatto che le forze che oggi dominano nel
panorama intellettuale e politico italiano, le culture di sinistra e di destra, non sentono questa tradizione,
non ne sono figli ed eredi, e le valutano con sufficienza. Esse guardano con un senso di fastidio la
memoria storica e le esperienze repubblicane, per cui, se si esaurissero le forze della tradizione italiana
repubblicana, questo patrimonio morale e culturale verrebbe in poco tempo sepolto, e in questo modo
sparirebbe una delle risorse più preziose per la rinascita della coscienza civile in Italia. Noi repubblicani
siamo fermamente convinti del contrario, perché riteniamo che un popolo che non sa dare significato,
valore e bellezza alla propria storia, difficilmente può acquistare quel senso di dignità, di rispetto di se
stesso, che è premessa indispensabile per la cultura civile. Come una persona che ha poca stima di se,
acquisisce la mentalità servile o arrogante, così un popolo che non ha l’orgoglio neppure per alcune
pagine importanti della propria storia, non può essere che un popolo di servi o di clienti e di oppressori
arroganti; da questo non si sfugge.
Noi repubblicani siamo quindi fieri di continuare a mantenere in vita questa tradizione della
celebrazione della Repubblica Romana, anche perché riteniamo che, gli oltre cento anni di coerenza
politica, dimostrati dal non avere mai sentito la necessità di cambiare il simbolo, ci legittimano a
pensare di disporre delle risorse storiche, culturali e morali per far nascere e rinascere nel cuore degli
italiani la passione civile, senza bisogno di tesi dogmatiche, di verità rivelate e senza bisogno di fede
nell’infallibilità del capo.

Il Presidente provinciale del PRI di Ferrara.
Vittorio Antonelli

Regione trasparente, online dati e informazioni

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il Piano triennale di prevenzione della corruzione e il Programma per la trasparenza pubblicati sul rinnovato sito “Amministrazione trasparente”. Petitti: “Andiamo oltre gli obblighi di legge, per un’amministrazione pubblica sempre più trasparente e semplice”.

Bologna – Tutti gli atti, i bandi di gara e i contratti, le sovvenzioni e i contributi, i dati sugli enti controllati, sui rappresentanti e gli organi politici, sul personale dipendente e le collaborazioni, sui bilanci sono online da oggi sul rinnovato sito “Amministrazione trasparente”.
“Le parole chiave che ci hanno guidato sono trasparenza, semplificazione e anticorruzione”, spiega l’assessore regionale a Bilancio, riordino istituzionale e risorse umane Emma Petitti. “Nel portale abbiamo messo a disposizione di cittadini e imprese tutte le informazioni sull’attività della Regione (sia della Giunta che dell’Assemblea legislativa) non solo per rispondere ad un obbligo di legge ma anche con la volontà di andare oltre, cambiando il modo di operare dell’amministrazione pubblica nell’ottica della rendicontazione permanente e della comunicazione costante. Stiamo lavorando per rendere disponibili online anche tutti gli atti di Giunta per i quali non c’è obbligo di pubblicazione, come le delibere o gli atti dirigenziali”.
Nel sito sono pubblicati il Piano triennale di prevenzione della corruzione e il Programma per la trasparenza, con l’individuazione delle “Aree a rischio corruzione” e l’indicazione delle azioni di contrasto adottate: dagli interventi di semplificazione e trasparenza sulle procedure alla rotazione degli incarichi dei responsabili dei procedimenti e dei dirigenti, alla pubblicazione dei codici di comportamento e condotta.
Oltre alle quattro aree obbligatorie per legge (reclutamento del personale; appalti; provvedimenti quali concessione e autorizzazioni; provvedimenti di erogazione di contributi, finanziamenti e simili), nel sito sono state aggiunte altre quattro su indicazione dell’Autorità nazionale anticorruzione: gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio; controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni; incarichi e nomine; affari legali e contenzioso.

Lettera aperta di Paola Peruffo in merito alla vicenda Fiorini

da: ufficio stampa Leonardo Rosa

Se non sono Fiorini, non fioriranno

Spett.le redazione,

il giudice D’Ancona ha reintegrato il dipendente di Basell Luca Fiorini a seguito di un licenziamento definito “di natura antisindacale”. Noti esponenti politici, unitamente ad alcuni organi di stampa, hanno sottolineato come questo risultato sia stato raggiunto anche e soprattutto grazie alla fortissima mobilitazione che si è innescata per il salvataggio del sindacalista, con la Cgil e la sua leader Camusso in prima fila per difendere a gran voce il proprio esponente.
Fini qui i fatti. Nutrendo stima e rispetto nella magistratura sono convinta che sia stato fatto rispettare un diritto, sono pertanto felice per la battaglia vinta da Luca Fiorini. Esiste, però, un problema di fondo che esula dalla vicenda in questione, risultandone il drastico rovescio della medaglia.
Mi chiedo cosa faccia il sindacato, così duramente impegnato in prima linea per il caso Fiorini (che se non fosse stato reintegrato avrebbe chiesto a Basell un indennizzo di 24 mensilità, pari a oltre 60mila euro, come riportato dai giornali ndr) per i tanti lavoratori che non hanno la fortuna di trovarsi nelle condizioni del suddetto.
Mi riferisco ai più giovani, ma non solo. Chi oggi ha venti, venticinque, trent’anni e anche oltre, affronta il grandissimo problema di trovare un’occupazione. Nella nostra provincia una percentuale da terno al lotto riesce a trovare un contratto da dipendente a tempo indeterminato. La stragrande maggioranza si deve accontentare di uno stage, modo più elegante per chiamare un apprendistato a titolo meramente gratuito.
Quelli mediamente fortunati ottengono un contratto di collaborazione, altri vengono obbligati ad aprire una partita Iva. Per quasi tutti loro paghe da fame, ferie inesistenti o non pagate, richieste perentorie di disponibilità per i fine settimana e ben oltre gli orari canonici, accumulando più lavori per provare a vivere senza il fondamentale contributo di genitori e nonni. Protestare? Ipotesi impraticabile, perché inimicarsi i datori/committenti significa perdere anche quel misero contratto. Un mutuo, una casa, dei bambini? Sogni che vengono regolarmente rimandati fino a quando si è troppo logori per desiderarli ancora. Senza contare l’ulteriore paga che riguarda il lavoro femminile con tassi di occupazione ulteriormente negativi e ingiustificabili, ma regolarmente presenti, disparità salariali. L’unico sogno concreto è chiudere il libro delle speranze locali e trasferirsi all’estero.
Quelle che ho raccontato sono le testimonianze di tanti (troppi) giovani, ragazzi e soprattutto ragazze, che provano a chiedere qualcosa che dovrebbe essere sancito dalla nostra Costituzione. Ci sarebbe un intero sistema da riformare per non rischiare di apparire totalmente anacronistici e tutelare solamente pochi privilegiati. Situazioni che abbiamo tutti regolarmente sotto gli occhi e che, forse, solo i sindacati non riescono a vedere perché troppo impegnati in qualche guerra di principio riservata a sempre meno eletti.

Paola Peruffo
Consigliere Comune di Ferrara

Venerdì 5 febbraio conferenza sul tema “Donne e Sport”

da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

Il Circolo PD Zona Est Ferrara e la Conferenza donne PD Ferrara organizzano un incontro pubblico dal titolo “DONNE E SPORT: PER UNA NUOVA STAGIONE DEI DIRITTI” che si terrà venerdì 5 Febbraio ore 20,30 in Via Ravenna, 52 presso la sede della Contrada San Giorgio (ex Scuole Bombonati).

“In Italia – puntualizzano gli organizzatori – solo il 24% della popolazione femminile pratica sport; inoltre le donne atlete non sono riconosciute come professioniste dello sport e non hanno gli stessi diritti e gli stessi riconoscimenti economici dei colleghi uomini. A livello nazionale nessuna donna presidente di Federazione Sportiva o Disciplina Associata o Ente Sportivo, eppure mai come ora le donne raggiungono importanti risultati agonistici in diverse discipline come nuoto, tennis, scherma…”

Partecipano al dibattito:

Josefa Idem senatrice ed olimpionica

Roberta Mori presidente della commissione pari opportunità regione Emilia Romagna

Katia Serra opinionista televisiva, ex calciatrice della nazionale e responsabile Calcio Femminile per AIC

Manuela Claysset presidente del consiglio nazionale UISP e responsabile politiche di genere

Simone Merli assessore allo sport del Comune di Ferrara

Caterina Palmonari coordinatrice della conferenza donne PD Ferrara

Venerdì 5 febbraio Luciana Tufani parla di Goldoni e le donne del ‘700 a Venezia

da: Centro Documentazione Donna

A Venezia, nel Settecento, un numeroso gruppo di donne assunse un ruolo importante nella vita culturale della città, tanto da scatenare i malevoli commenti e in qualche caso le ire dei contemporanei (si veda il caso di Carlo Gozzi che rivolse in suo odio tanto a Goldoni che a Luisa Bergalli, a Elisabetta Caminer e a tutte le “filofesse” che a suo dire infestavano la città).
Di una delle intellettuali più importanti, Luisa Bergalli, si è parlato nell’incontro di martedì 2 febbraio al Ridotto del Teatro Comunale. Venerdì 5 il discorso proseguirà ricordando per prima Elisabetta Caminer, la grande giornalista che diresse le riviste L’Europa letteraria e successivamente Il dizionario enciclopedico. Giornalista soprattutto ma anche traduttrice e drammaturga, Elisabetta Caminer diffuse in Italia le idee dell’Illuminismo e le opere teatrali francesi, contribuendo così ad appoggiare la riforma teatrale che Goldoni andava creando.
Oltre a Elisabetta Caminer, va ricordata Giosefa Comoldi Caminer, cognata di Elisabetta e direttrice del periodico di successo La donna galante ed erudita.
Si parlerà poi delle molte donne che nei loro salotti furono le sostenitrici del movimento di rinnovamento della società che l’Illuminismo proponeva: Cecilia, Caterina, Marina e Contarina Sagredo, una vera dinastia di salottiere, e poi ancora di Marina Querini Benzon, la famosa “biondina in gondoleta” e infine di Cecilia Zen Tron e Caterina Dolfin Tron, cognate rivali. Tutte accomunate dall’amore per la cultura e, per la libertà e dalla spregiudicatezza intellettuale che talvolta si accompagnava a una spregiudicatezza (o almeno ritenuta tale) di costumi.

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