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Giorno: 9 Febbraio 2016

Permane la proclamazione dello stato di agitazione nell’appalto delle pulizie Pulservice, presso l’Aeronautica Militare di Poggiorenatico e Ferrara

da: organizzatori

Continua la vertenza delle Lavoratrici dipendenti di Pulservice srl, occupate nell’appalto pubblico presso le basi dell’Aeronautica Militare di Ferrara e Poggiorenatico, che lo scorso 4 febbraio 2016, proclamarono lo stato di agitazione. Oggi infatti si è tenuto un incontro presso la Prefettura di Ferrara, che aveva convocato le parti, come prevede la procedura di legge nei servizi essenziali, nel tentativo di ricomporre la situazione fra le parti.
Erano convocati la Filcams CGIL e la Uiltucs UIL, la ditta Pulservice e il committente dell’appalto rappresentato dall’Aeronautica militare. La ditta Pulservice però non si è presentata e quindi questo incontro si è chiuso con esito sfavorevole alla ricomposizione della vertenza. La Pulservice nella serata di ieri 8/2/16 aveva inviato una comunicazione “irrituale” in cui preavvisava della sua assenza ma senza chiedere una riconvocazione del tavolo prefittizio.
A questo punto, le lavoratrici assieme alle loro Organizzazioni sindacali possono valutare come proseguire nella vertenza per far valere i loro diritti. Ci sarà una assemblea domani in cui si prenderanno decisioni in merito. Ricordiamo che il motivo della proclamazione dello stato di agitazione e dato dal mancato pagamento ad oggi di tre mensilità: quattordicesima e tredicesima e dicembre 2015.
Nell’incontro di oggi i rappresentati delle due organizzazioni sindacali hanno colto l’occasione per rappresentare tutto il grave disagio delle lavoratrici ai rappresentanti dell’Aeronautica militare.
Queste lavoratrici che tutti i giorni vanno al lavoro, si impegnano, fanno il loro dovere, chiedono semplicemente di essere pagate.
In questo appalto hanno tutte lavori part time di poche ore, mediamente 15 ore alla settimana e che guadagnano stipendi di circa 300 euro netti mensili e il basso reddito che percepiscono da questo lavoro è per loro vitale.
Venendo questo a mancare non sono in grado di far fronte agli impegni economici famigliari, personali che premono al punto che non essendo pagate sono in seria e grave difficoltà nel soddisfare anche gli umani bisogni di come dare da mangiare ai figli e alle loro famiglie.
Ricordiamo che questa situazione di mancati e ritardati pagamenti inizia nella primavera del 2015 e da allora si trascina, al punto che il giorno 26 giugno 2015 era stato effettuata una giornata di sciopero, con presidio davanti alla sede dell’aeronautica Militare di Ferrara in viale Cavour.
In tutto questo, la Filcams CGIL e la Uiltucs Uil continuano ad essere al fianco di tutte le lavoratrici e lavoratori, affinchè questa situazione venga quanto prima regolarizzata.

Caso Lega Autonomie, il M5S: “Verifica su tutti gli incarichi, parentopoli inaccettabile”

da: ufficio stampa Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna

Gianluca Sassi e Raffaella Sensoli, rispettivamente capogruppo e consigliera regionale del M5S, hanno presentato una interrogazione dopo le polemiche relative all’assegnazione di una serie di consulenze alla compagna dell’ex presidente della Lega delle Autonomie.

Una verifica sugli incarichi assegnati dall’ANCI e dalle altre associazioni degli enti locali a cui la Regione fornisce contributi o di cui è socia. A richiederla sono Gianluca Sassi e Raffaella Sensoli, rispettivamente capogruppo e consigliera regionali del M5S, attraverso una interrogazione presentata in seguito alle polemiche che hanno riguardato l’affidamento da parte dell’ex direttore della Lega delle Autonomie, Paolo Pirazzini, di diverse consulenze alla compagna, dipendente del comune di Argenta, in provincia di Ferrara. “L’ex Direttore della Lega regionale delle autonomie, che al momento svolge funzioni di responsabile del Welfare nell’Anci Emilia-Romagna, dopo essere stato a lungo sindaco PCI e PDS del Comune di Fusignano, in provincia di Ravenna, ha spiegato che gli incarichi assegnati alla compagna avrebbero consentito all’Associazione da lui diretta di risparmiare – spiegano i due esponenti del M5S – Sarebbe interessante capire in base a quali valutazioni sia stata effettuata questa affermazione visto che sarebbe stato più corretto affidare l’assegnazione di quelle consulenze ad un bando, così come la procedura vorrebbe. Per questo crediamo che lo spiacevole episodio che vede la Lega delle Autonomie come protagonista debba suonare come campanello d’allarme per tutte quelle associazioni di enti locali, a cui la Regione fornisce contributi pubblici o di cui è socia, per verificare la correttezza delle proprie scelte. Non vorremmo che queste associazioni, con il passare del tempo, siano diventati terreno feritile per instaurare una sorta di parentopoli”. Per questo nella loro interrogazione Gianluca Sassi e Raffaella Sensoli chiedono alla Giunta, “quali procedure e quali, eventuali, verifiche specifiche sono state effettuate dal comune di Argenta per autorizzare l’incarico di collaborazione alla compagna dell’allora direttore della Lega delle autonomie e se risulta che sia stata effettuata una selezione o comunque un avviso da parte delle allega delle autonomie dell’Emilia-Romagna per il conferimento dello stesso”. “Crediamo sia quantomeno opportuno per la Regione proporre alle associazioni delle autonomie locali l’adozione di codici deontologici che evitino assegnazioni di incarichi nell’ambito familiare o assimilabili – concludono Gianluca Sassi e Raffaella Sensoli – Inoltre chiediamo anche di conoscere chi del personale dipendente delle associazioni degli enti locali destinatarie di contributi regionali abbia ricoperto in passato incarichi di amministratori pubblici”.

Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil contrari ai parcheggi a pagamento dell’ospedale S. Anna di COna

da: organizzatori

I sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil esprimono la loro forte contrarietà all’introduzione dei parcheggi a pagamento nell’ospedale S. Anna di Cona.
L’utilizzo dell’auto è praticamente una scelta obbligata per gli utenti della struttura, poiché mancano valide alternative di accesso, come ad esempio altri parcheggi nei dintorni, mentre i servizi pubblici di autobus hanno gravi carenze e non esiste la prevista metropolitana di superficie.
Chi si reca in auto a Cona non deve assolutamente sopportare ulteriori oneri, più o meno pesanti, determinati dalla mancanza o dalla scarsa funzionalità dei sistemi di trasporto pubblici. Oneri che potrebbero arrivare anche ad impedire l’utilizzo dei servizi sanitari.
Tutto ciò si configura come un vero e proprio nuovo ticket, applicato a fasce di utenti, in particolare anziani, già penalizzate dallo spostamento del sito ospedaliero che ha costretto ad un frequente e dispendioso utilizzo dell’auto privata.
Riteniamo che i sindaci e le amministrazioni pubbliche debbano intervenire per evitare ai loro concittadini questa ulteriore penalizzazione.

Dalla Regione 5 milioni per una Fiera di Bologna più forte e competitiva. Risorse importanti anche per scuole, difesa del territorio e mobilità

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Oggi l’approvazione, nel corso della seduta di Giunta a Bologna, del progetto di legge per la ricapitalizzazione di BolognaFiere. A Palazzo d’Accursio il punto sulle risorse per il Comune e la Città metropolitana: scuole, contrasto al dissesto geologico, politiche abitative, mobilità.

Bologna – Cinque milioni di euro per ricapitalizzare BolognaFiere, e rendere il polo fieristico cittadino più forte e competitivo. Via libera oggi, nel corso della seduta della Giunta Bonaccini a Bologna, al progetto di legge che adegua l’importo previsto dalla normativa per il “socio” Regione, che passa così da 12 a 17 milioni di euro. Dopo la seduta, l’incontro con la stampa, a cui ha partecipato anche il sindaco Merola, per fare il punto su quanto va a Bologna, Comune e Città metropolitana, per la messa in sicurezza delle scuole (17 milioni circa), la difesa del territorio (28 milioni), le politiche abitative (25 milioni circa), la mobilità (oltre 200 milioni, incluse le risorse regionali).

“Abbiamo fatto quello che avevamo promesso. L’aumento di capitale, da parte nostra, significa garantire più risorse affinché si possa investire per aumentare la propria competitività”. Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini, in chiusura della seduta di Giunta a Palazzo d’Accursio, ha commentato in conferenza stampa il via libera al progetto di legge per la ricapitalizzazione di BolognaFiere. “Per noi le Fiere sono un elemento decisivo – ha aggiunto il presidente – , per rendere più forte il nostro territorio, a livello nazionale e internazionale. Ed è per questo che ci investiamo, e continueremo ad investirci”. Il presidente ha ribadito poi l’importanza dell’intesa quadro siglata recentemente tra Regione e Città metropolitana di Bologna, e di come una “una Città metropolitana più forte renda più forte l’intera regione”; ha sottolineato come i 17 milioni circa per le scuole coinvolgano 39 Comuni e valgano oltre 50 cantieri: “Mettendo in sicurezza gli edifici scolastici garantiamo anche opportunità alle imprese”.

La ricapitalizzazione di BolognaFiere
“Uno strumento straordinario per l’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo, soprattutto per le piccole e medie imprese dei nostri distretti produttivi ”. Così l’assessore alle Attività produttive Palma Costi, ricordando l’importanza della Fiera di Bologna in un sistema regionale (che comprende Fiere Rimini e Fiere Parma) che è secondo in Italia con le 95 manifestazioni, di cui 45 a carattere internazionale, i 26mila espositori diretti e gli oltre 3 milioni di visitatori nel 2014. “Bologna rappresenta sicuramente la realtà più importante, che va adeguata a eventi come Eima e ad altre importanti manifestazioni internazionali. Il nostro obiettivo – ha concluso l’assessore – è arrivare a un’unica governance regionale,aggregando le tre società fieristiche, per un sistema sempre più forte e competitivo nel mondo”. Costi ha poi illustrato l’Accordo di programma tra Comune di Bologna e Regione, approvato sempre nel corso della Giunta, per lo sviluppo delle industrie culturali e creative dell’Emilia-Romagna (“Progetto IncrediBol: per un distretto delle imprese creative”). Un Accordo che verrà sostenuto con azioni specifiche, co-finanziate dalla Regione per un importo annuale fino ad 150.000 euro, oltre ad altre importanti risorse comunitarie (bando start up innovative) e di bilancio regionale (sostegno a Fab lab /incubatori /acceleratori).

Scuole più sicure e risorse per l’alta formazione
Dei 57 milioni di euro di fondi Bei – Banca europea degli investimenti – per l’edilizia scolastica dell’Emilia-Romagna nel triennio 2015-2017, 17 milioni circa vanno a Bologna, città e area metropolitana. “Sono risorse importantiper le nostre scuole, per metterle in sicurezza, per ampliarle, per renderle più efficienti dal punto di vista energetico” ha sottolineato l’assessore alla Scuola Patrizio Bianchi. L’assessore ha illustrato anche un provvedimento approvato oggi durante la seduta di Giunta, e cioè i percorsi formativi per lo spettacolo dal vivo: 1 milione e 400mila euro a livello regionale, di cui circa 470mila investiti a Bologna. Tra i progetti approvati quello del Teatro Comunale di Bologna con quattro percorsi; quello della Scuola di Teatro di Bologna Associazione e quello di Demetra Formazione, realizzato in collaborazione con diverse realtà tra cui La Baracca – Teatro Testoni.

Dissesto idrogeologico
Paola Gazzolo (assessore Difesa del suolo e della costa) ha confermato i 24 milioni di euro per la prevenzione e messa in sicurezza del territorio bolognese: “Sono fondi che arrivano dal Governo, con Italia Sicura: i primi interventi sono già pronti e calendarizzati, come il secondo stralcio della cassa di Bagnetto lungo il fiume Reno, la realizzazione della cassa del torrente Ghironda e interventi di ripristino e manutenzione delle arginature del Reno e del Samoggia”. A queste risorse “si aggiungono altri 4 milioni di euro, frutto di una rimodulazione di accordo con il ministero, e questa è una novità” ha aggiunto Gazzolo. “Serviranno per fare 6 interventi, anche sui versanti: Querciola, nel comune di Lizzano; la strada provinciale 62 Camugnano-Castiglione, Castiglione dei Pepoli (capoluogo), Sila-Montecchi-Madreva in comune di Gaggio Montano, l’integrazione della cassa di espansione Ghironda a Zola Predosa, e il completamento dell’intervento a Lama di Reno in comune di Marzabotto”.

Mobilità
I 20 milioni per la messa in sicurezza (tra interventi iniziati o finiti nel 2015) delle strade del territorio metropolitano. I 27 milioni per il People Mover, gli oltre 3 milioni di euro per l’acquisto dei 9 autobus ibridi per Fico, i 500mila euro per la Velostazione. Supera i 200 milioni di euro, risorse regionali incluse, il “pacchetto” mobilità per Bologna, che vede anche i nuovi treni, i lavori della Nuova Bazzanese e l’avvio del nodo di Rastignano. “Fondamentale, ora – ha ribadito Raffaele Donini, assessore alle Infrastrutture e Trasporti – , è sciogliere la questione del nodo bolognese, e in arrivare in tempi brevi a un nuovo accordo fra il ministero delle Infrastrutture, la Regione, il Comune di Bologna, la Città metropolitana e Società Autostrade, comprendente l’ampliamento in sede di A14 e Tangenziale, l’individuazione delle mitigazioni ambientali necessarie e delle opere di adduzione connesse con il sistema autostradale”.

Fusioni di Comuni
E dopo l’intesa quadro sottoscritta con la Città metropolitana di Bologna, “passaggio prezioso – ha ricordato l’assessore al Riordino istituzionale Emma Petitti – per l’impianto del nuovo sistema territoriale regionale, prosegue l’impegno a sostegno delle Unioni dei Comuni e delle fusioni, e per accelerare sui processi di fusione così da aumentare in competitività economica e sociale i territori”. In Giunta oggi è stata presentata un’informazione sul progetto di legge regionale per la nascita di un nuovo Comune unico tra Casalfiumanese, Borgo Tossignano e Fontanelice, che interesserà complessivamente 8746 abitanti dei 3 Comuni. “Nei prossimi anni – ha spiegato l’assessore – per questa fusione ci saranno 11 milioni di contributi, tra risorse statali e regionali. Serviranno per fare investimenti, garantire qualità dei servizi ed essere sempre più competitivi in un sistema istituzionale che si sta modificando”.

Politiche abitative
Dai 10 milioni di euro per un intervento di Housing sociale nel quartiere Navile di Bologna al bando “Una casa alle giovani coppie”; al piano, avviato, per ristrutturare e rendere più efficienti gli alloggi Erp. “Lavoriamo su più fronti – ha sottolineato Elisabetta Gualmini, vicepresidente e assessore alle Politiche abitative – , per trovare risposte adeguate al problema casa. Con le risorse per il Navile, contribuiamo alla realizzazione di circa 320 alloggi, per nuclei familiari che non rientrano nei criteri di accesso per l’Erp, ma non hanno un reddito sufficiente per sostenere un canone di affitto a prezzi di mercato”. Con il bando per le giovani coppie (oltre 3 milioni di euro per Bologna, città e area metropolitana), “vogliamo anche rilanciare l’invenduto. E poi c’è tutta la ristrutturazione del patrimonio Erp, che significa 2 milioni complessivi su Bologna – città e area metropolitana – per la piccola manutenzione, e 9 milioni e 600mila euro per le ristrutturazioni radicali. Stiamo per trasferire la prima tranche di risorse; al tempo stesso cerchiamo di accelerare, in accordo con il ministero”.

Coldiretti: la cucina estense sempre più a prova di Europa, anche i cappellacci di zucca diventano Igp

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Coldiretti esprime soddisfazione per l’attribuzione anche al “cappellaccio” del marchio IGP dopo Salama da sugo e Pampepato. Emilia-Romagna e Ferrara consolidano il primato nei prodotti a denominazione garantita.

Sono tutti ferraresi gli ultimi tre prodotti che hanno ottenuto il riconoscimento comunitario Igp in Emilia Romagna. È quanto ricorda Coldiretti Emilia Romagna nel comunicare che dopo Salama da Sugo e Pampepato, anche i Cappellacci di Zucca anno ottenuto il prestigioso riconoscimento comunitario, portando a 43 i prodotti regionali a marchio Ue, consolidando la leadership della nostra regione in Europa per questo tipo di prodotti.
Chiamato in dialetto “Caplaz” per la sua somiglianza con il cappello di paglia dei contadini, come molti prodotti della tradizione ferrarese, le prime tracce del Cappellaccio si trovano alla corte rinascimentale degli Este. Nei secoli la ricetta non è quasi cambiata: grano tenero e duro per la sfoglia e ripieno di zucca “violina” con aggiunta di parmigiano reggiano o grana padano, uova, pangrattato, sale, pepe e noce moscata. Gli Scalchi (cuochi) degli Este, come era uso nel Rinascimento, aggiungevano altre spezie come lo zenzero, oggi caduto in disuso.
Il “Caplaz” può contare a Ferrara sulla celebrazione in ben tre Sagre a Scortichino di Bondeno (luglio), a Coronella di Poggio Renatico e a San Carlo (agosto).

Autismo: parere positivo al Pria 2016-2018 in Commissione IV

da: ufficio stampa Gruppo Partito Democratico Emilia-Romagna

Zappaterra (PD): ‘Standard per la qualità della presa in carico e tempi più rapidi per la diagnosi. Verifiche intermedie sul raggiungimento degli obiettivi”.

La Commissione Assembleare della Regione Emilia-Romagna che si occupa di Politiche per la salute e politiche sociali ha espresso parere positivo al ‘Programma regionale integrato per l’assistenza territoriale alle persone con disturbo dello Spettro Autistico (PRIA): obiettivi 2016-2018’.

“Oggi in Emilia-Romagna esistono differenze territoriali sulla qualità della presa in carico dei soggetti con ASD: il Programma punta alla standardizzazione e ad agire per garantire tempi più rapidi per la diagnosi precoce e impegni specifici per rispettarli” spiega la Consigliera regionale Marcella Zappaterra, Capogruppo del PD in IV Commissione.

“Famiglie e associazioni sono punti di riferimento con cui gli operatori devono stringere un rapporto stretto per il benessere degli utenti. – prosegue la Consigliera – Investiamo anche sulla formazione del personale delle Aziende Sanitarie e miriamo ad allargare la presa in carico anche ai soggetti adulti, per i quali servono strumenti di valutazione diversi, ovviamente, da quelli usati per i bambini e gli adolescenti.”

“Il documento pone obiettivi ambiziosi rispetto al precedente: è un passaggio importante perché da questi obiettivi vogliamo partire, senza considerarli un mero punto di arrivo. – dichiara Zappaterra – Il PRIA ha una durata di 3 anni ma in Commissione calendarizzeremo alcuni passaggi intermedi per monitorare l’attuazione del programma perché con esso vogliamo dare risposte puntuali e significative ai bisogni delle famiglie emiliano-romagnole che convivono con questo grave problema. Non è il PRIA dei sogni, ma certamente avvia un percorso migliorativo per dare risposte ancora più efficaci. Sicuramente dispiace che Lega Nord e M5S abbiano votato contro nella solita logica di contrarietà delle opposizioni”.

Referendum lavoratori Saeco di Gaggio Montano, la vittoria dei sì all’accordo. Bonaccini: “I lavoratori hanno compreso che l’accordo era, alle condizioni date, il miglior risultato possibile”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il presidente della Regione assicura che chi sceglierà la mobilità non sarà lasciato solo e la Regione vigilerà sugli investimenti promessi da Philips.

Bologna – “La quasi unanimità raggiunta dal si all’accordo da parte dei lavoratori Saeco, dimostra che hanno ben compreso come si sia riusciti a raggiungere il massimo possibile nelle condizioni date. I lavoratori che decideranno per la mobilità sappiano che non saranno lasciati soli, così come vigileremo sugli investimenti che la Philips ha sottoscritto nell’accordo per la continuità produttiva dello stabilimento”.
E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, commentando l’esito del referendum tra i lavoratori (i sì sono arrivati al 95,42%) sull’accordo raggiunto a Roma – nei giorni scorsi – con Philips rispetto al destino del sito produttivo di Gaggio Montano (Bo).

Cronacacomune: la newsletter del 9 febbraio 2016

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Invito alla lettura mercoledì 10 febbraio alle 17
La storia di Ferrara raccontata attraverso le sue epigrafi
09-02-2016

“Non solo un libro di storia, ma anche un metodo tutto peculiare di leggere la storia della nostra città”. E’ così che Tiziano Tagliani definisce, nella prefazione, il volume di Rita Castaldi e Paola Marescalchi dal titolo “Ferrara. La storia nelle epigrafi” che, mercoledì 10 febbraio alle 17, sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro Anna Quarzi dialogherà con Paola Marescalchi.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Una guida per la città ricostruita attraverso gli avvenimenti e i personaggi ricordati nelle epigrafi ferraresi. Si ripercorrono le vicende storico-culturali di Ferrara, avvalendosi di citazioni che permettono di ascoltare tante voci diverse, antiche e moderne, grazie al puntuale lavoro di ricerca di Rita Castaldi, già docente di italiano e latino al Liceo Ariosto di Ferrara, ricercatrice e saggista, e di Paola Marescalchi, insegnante di Storia dell’Arte nello stesso Liceo, co-autrice di libri e curatrice di cataloghi di mostre d’arte.

INIZIATIVA BENEFICA – Spettacolo in programma sabato 13 febbraio ore 21 alla Sala Estense
Giovani attori a sostegno delle attività di “C’è Vita… e Vita” Onlus
09-02-2016

Comunicato a cura degli organizzatori

Sabato 13 febbraio alle 21 nella sede della Sala Estense di piazza Municipio il “Noi attori del sottoscala” in collaborazione con l’associazione “C’è Vita … e Vita” ONLUS porterà in scena la nuova commedia di Sergio Isler “Morto, ma non troppo”. Sarà una serata nel corso della quale divertendosi si potrà fare del bene, visto che il ricavato dell’ingresso (offerta libera) sarà devoluto all’associazione.
Il “Noi attori del sottoscala” è una compagnia teatrale amatoriale formata da ragazzi dai 9 ai 21 anni che nasce nella taverna di una casa dove alcuni ragazzini si divertivano a mettere in scena degli “spettacolini” durante le feste tra amici. Un giorno, dopo anni di piccole rappresentazioni, don E. G. (all’epoca cappellano della Sacra Famiglia di Ferrara) ha proposto di mettere in scena uno spettacolo nel teatro della sua parrocchia. È iniziato così il reclutamento per la messa in scena della prima commedia di Sergio Isler: “Una normale giornata”. Molti ragazzi della parrocchia hanno accettato incuriositi e interessati la sfida verso questa nuova proposta. Tutti si sono subito appassionati al teatro e alla recitazione. “Una normale giornata” va in scena il 15 giugno 2013 ed è stata molto apprezzata; così dopo molte richieste di rappresentarla nuovamente il 16 gennaio 2014 viene portata di nuovo in scena al centro sociale Rivana Garden. A questo punto la compagnia entusiasta ha voluto una nuova commedia e Sergio ne ha scritta un’altra: “Un bar per l’Italia”, che è andata in scena il 10 gennaio 2015 alla sala Estense grazie alla collaborazione con l’ADO di Ferrara. Ma non è finita qui, perché una nuova commedia è stata scritta: “Morto, ma non troppo”; forse il titolo può insospettire, ma gli organizzatori assicurano che “l’unica cosa per cui si può morire è per le risate!”. Ecco la trama riassunta per capire di che cosa parla questa commedia: tutto inizia con una minaccia di morte; una minaccia di morte fatta ad un pover’uomo di nome Guido Di Rado, il quale nella vita non desidera nulla se non pace e serenità. Ma questo suo stato paradisiaco viene bruscamente rotto e si ritrova catapultato in una situazione dalla quale non sa come uscire. Suo fratello, il “saggio” dottor. Carlo di Rado, con grande amore fraterno, cerca di aiutarlo e gli propone la più grande idea che abbia mai avuto: suo fratello per sfuggire alla morte deve fingersi morto. Inizia così una complicata situazione da gestire: la moglie e i parenti lo credono morto e piangono la sua dipartita, il povero Guido deve imparare a essere un morto da premio Oscar, Carlo deve cercare di non far notare a nessuno la verità di questa messa in scena. Si crea così una parodia di quello che succede quando si ha un morto in casa. Intrighi, colpi di scena, personaggi dalle mille sfaccettature, ma anche storie d’amore che nascono o finiscono all’interno di questa pazza situazione domestica.

L’ASSOCIAZIONE “C’è vita… e vita” Onlus
L’impegno dell’Associazione “C’è vita… E vita” Onlus risiede tutto nella figura di Lulù, la dolce bambina creata dalla pittrice romana Marianeve Leveque che anima il logo associativo e dona il suo cuore porgendolo sullo stelo di un fiore in segno di altruismo e di solidarietà, valori che, se condivisi in una comunità, possono fare la differenza dando dignità e senso alle persone. L’Associazione viene fondata nel 2007 da Massimo Martinelli, imprenditore ferrarese, con l’obiettivo di aiutare famiglie e persone con bambini vessate dalla crisi economica.
Nel nostro territorio abbiamo toccato con mano che la crisi avanzava e, insieme, abbiamo cercato di dare risposta a bisogni concreti. Il sogno è aiutare tante famiglie bisognose, in particolare famiglie con bambini a carico che hanno il diritto di crescere con i propri genitori in un contesto di amore, serenità e dignità. Inizialmente abbiamo accolto una quarantina di famiglie ma oggi, purtroppo, per la scarsità di risorse associative in termini economici, abbiamo dovuto fare delle scelte optando per sostenerne una decina.
Il gruppo associativo, costituito da oltre una decina di soci, offre in modo gratuito assistenza umana e prodotti alimentari di prima necessità, nonché prodotti per la cura e la pulizia della persona ai nuclei familiari in difficoltà ed è impegnato nel contrasto ad ogni forma di discriminazione. L’Associazione si sostiene con autofinanziamenti, iniziative di raccolta fondi e il 5×1000 (C.F. 93071280387)
Il nostro Sportello di Ascolto e di orientamento, a cui si accede per appuntamento ogni lunedì telefonando al 3471632515, è gestito e seguito da Verri Mirella Counselor professionista e Consigliera dell’Associazione presso il suo studio di Viale Cavour, 116 a Ferrara. Gli altri collaboratori di Mirella sono, Verduci Antonietta Counselor di Venezia, Marino Isabella Counselor di Padova e Mazza Piero Counselor di Bologna. Lo sportello d’ascolto è rivolto a persone che stanno attraversando momenti di particolare fragilità. Diamo sostegno psicologico e legale attraverso diversi volontari professionisti, counselor, psicologi, avvocati, che hanno scelto di donare il loro tempo per assistere i più bisognosi. Il servizio di assistenza legale gratuito è seguito e gestito dall’Avvocato Natati Angela, con cui collaborano anche gli Avvocati Corazzari Federica e Zappaterra Vittorio entrambi di Ferrara. Al nostro interno è operativo anche un gruppo di volontari che, su appuntamento per i nostri assistiti, recapita a domicilio il pacco alimentare con i beni di prima necessità. È un servizio che riusciamo a fare grazie alla collaborazione con la Caritas Diocesana. Per eventuali richieste specifiche come pannolini, latte in polvere, medicinali è nostra cura, una volta verificata la necessità, acquistarli con i nostri fondi.
Abbiamo anche un servizio, sempre per le famiglie che abbiamo in carico, di trasporto gratuito per recarsi ad effettuare visite, esami, disbrigo di pratiche burocratiche… che viene sempre effettuato dai nostri volontari.
Siamo convenzionati con l’ASSP di Copparo, con l’Università degli studi di Ferrara, con il Tribunale di Ferrara e con la Casa di riposo “Santa Chiara”.
Per fare volontariato nell’Associazione “C’è Vita… e Vita” si deve sostenere un colloquio conoscitivo e, successivamente ed obbligatoriamente, partecipare ad un corso formativo denominato “ABC delle competenze relazionali”, mirato a fornire i primi approcci di comunicazione, relazione ed empatia per rapportarsi in modo positivo e costruttivo con gli assistiti. L’attività che porta avanti l’Associazione è variegata. L’assistenza solidale si svolge infatti anche presso ospedali e case di riposo.
Ad oggi i nostri volontari prestano ogni mattina servizio di ascolto, compagnia, aiuto durante i pasti, presso la Casa di riposo “Santa Chiara”in Via Bellaria a Ferrara. Siamo in continua trasformazione e in continuo adattamento alle richieste delle persone e famiglie che abbiamo in carico.

Associazione di volontariato “C’è Vita… e Vita” ONLUS di Ferrara.
Sede fiscale: Via Massafiscaglia, 311 Viconovo (Fe)
Sede operativa: Via Padova, 217 Ferrara
Sito: www.cevitaevita.jimdo.com

ATTIVITA’ PRODUTTIVE E LAVORO – Da sindaco Tagliani, ass. Ferri e Serra, vertici Camera di Commercio e imprenditori
Presentati i risultati del ‘Bando per l’attrazione e lo sviluppo di nuove attività produttive nel comune di Ferrara’
09-02-2016

Sono stati presentati questa mattina, martedì 9 febbraio in residenza municipale i risultati del ‘Bando per l’attrazione e lo sviluppo di nuove attività produttive nel comune di Ferrara’ a cura dell’assessorato comunale Attività produttive e Lavoro in collaborazione con la Camera di Commercio di Ferrara.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il sindaco Tiziano Tagliani, gli assessori comunali alle Attività Produttive e Lavoro Caterina Ferri e al Commercio Roberto Serra, il presidente e il segretario generale di CCIAA Ferrara Paolo Govoni e Mauro Giannattasio, gli imprenditori che hanno beneficiato del contributo.

“La gestione delle risorse comunali del 2014 – ha esordito il sindaco Tagliani – ci ha permesso di istituire un bando insieme alla Camera di Commercio che favorisse lo sviluppo delle imprese sul nostro territorio. Bando vincolato dall’assunzione di personale che finanziasse con un contributo serio e non irrisorio sei società meritevoli. Pertanto abbiamo disposto 300mila euro, 175mila dell’Amministrazione più 125mila della stessa Camera di Commercio, che sono stati suddivisi tra tre attività in centro storico e tre in periferia, seguendo determinati parametri prefissati. Dal novembre 2014 al novembre 2015 le aziende in questione hanno attivato oltre 2milioni e 500mila euro di investimenti, creando 39 nuovi posti di lavoro”.
“Non è scontato presentare un bando congiunto da 300mila euro – ha confermato il presidente Govoni – che ci ha resi gli apripista a livello italiano: grazie alla comunanza di intenti con l’Amministrazione comunale abbiamo incrementato in loco l’incidenza del sistema camerale. Inoltre questa collaborazione intende dare una duplice risposta: in parte economica per mezzo degli incentivi, in parte volta a semplificare certi iter burocratici. Nel 2015, 567 imprese di giovani che stanno scommettendo sul loro futuro, hanno aperto i battenti nella nostra provincia”.
«Dei 300mila euro stanziati – ha specificato l’assessora Ferri – il residuo di circa 37mila sarà ulteriormente impiegato a favore di coloro che sono stati espulsi dal mercato del lavoro, in maniera da non perdere un bagaglio di professionalità funzionali per il territorio. Sono ancora da decidere le modalità con le quali disporre dei fondi in avanzo e se aumentarli, garantendo comunque che nostra la finalità resterà la creazione di nuovi posti di lavoro. Non nascondiamo l’orgoglio di aver ricavato il contributo dal taglio del 10% delle indennità di noi componenti della Giunta, riuscendo a essere doppiamente utili nei confronti dei cittadini”.
“Fa sempre piacere – ha concluso l’assessore Serra – rendersi conto che ferraresi e non continuano a scommettere concretamente sulla nostra città. La riprova è arrivata dai comuni circostanti, specialmente da quelli con una ampia densità demografica, che ci hanno chiesto come sia stato possibile raggiungere questo traguardo, per il quale è stata importante anche la condivisione con i sindacati”.

LA SCHEDA (a cura di Comune e Camera di Commercio di Ferrara)

6 imprese, 2.502.016,26 euro di investimenti previsti (di cui la metà in Centro storico), 262.695,31 euro di cofinanziamento Comune-Camera di commercio: il tutto con una ricaduta occupazionale di ben 39 unità. Questi i risultati – davvero rincuoranti – del bando promosso da Comune e Camera di commercio con l’obiettivo di favorire l’ingresso nella Città capoluogo di nuove attività produttive e commerciali. Anche in periodi di recessione, dunque, Ferrara attira l’interesse di nuove imprese: più di due milioni e mezzo gli investimenti attesi, con una ricaduta non solo in termini produttivi e di sviluppo dell’indotto, ma anche sul sistema locale della Ricerca (con il coinvolgimento dell’Università) e sull’occupazione.

Ma non c’è solo il bando nei programmi di Comune e Camera di commercio. Tre gli ambiti di azione individuati: l’individuazione di opportunità territoriali per gli investimenti, l’attrazione degli investimenti veri e propri e l’attivazione di facilitazioni per l’insediamento di imprese. Si opererà, in particolare, in Paesi target per orientare le scelte di investimento nei settori ritenuti strategici. Tra le attività previste, la promozione all’estero delle opportunità di insediamento, la ricerca di investitori potenzialmente interessati, lo sviluppo del posizionamento internazionale del Comune di Ferrara nell’ambito delle azioni di promozione del sistema nazionale, anche attraverso l’organizzazione di eventi mirati.

Relativamente, poi, alle azioni da mettere in campo per facilitare l’insediamento di imprese provenienti dall’esterno, Comune e Camera di commercio, in collaborazione con Sipro e le associazioni territoriali di categoria, assisteranno gli investitori nelle diverse fasi di realizzazione del progetto, a completamento del pacchetto di servizi offerto dalla misura contributiva: sono previsti servizi nella fase di accompagnamento alla localizzazione, la razionalizzazione delle procedure di insediamento e la semplificazione degli aspetti procedurali e burocratici.

Per maggiori informazioni ci si può rivolgere al servizio “Promozione e sviluppo” della Camera di commercio (tel. 0532/783820; e-mail: promozione@fe.camcom.it).

INTERROGAZIONE – Presentata dal gruppo consiliare M5S
Richiesta in merito al Codice Sanitario Migranti
09-02-2016

Questa l’interrogazione pervenuta:

– il consigliere Simeone (gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale) ha interrogato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora alla Sanità Chiara Sapigni in merito al Codice Sanitario Migranti.

SPORT E DECENTRAMENTO – Giovedì 11 febbraio alle 16, nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Giuramento di nuove Guardie Giurate Volontarie Ittiche
09-02-2016

Giovedì 11 febbraio alle 16, nella sala degli Arazzi della residenza municipale, avrà luogo la cerimonia relativa al giuramento delle nove Guardie Giurate Volontarie Ittiche alla presenza dell’Assessore comunale allo Sport e Decentramento Simone Merli, delegato dal sindaco Tiziano Tagliani. Le nove guardie residenti nel Comune di Ferrara sono state nominate sulla base del Decreto del Dirigente della Provincia di Ferrara del 03/12/2015.

E’ sulla base dell’articolo 250 del Regolamento attuativo del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che le guardie, per poter espletare le funzioni attribuite dalle normative vigenti, devono prestare giuramento davanti al Sindaco del comune di residenza.

Da sottolineare l’importanza sociale dell’attività che verrà svolta in forma volontaria e gratuita dalle nuove Guardie Volontarie Ittiche, sotto stretto coordinamento del Corpo di Polizia Provinciale di Ferrara.

Giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 11 febbraio alle 12 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione del convegno internazionale “Resistenza ebraica in Europa”
09-02-2016

Giovedì 11 febbraio alle 12 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione del convegno internazionale di studi storici e storiografici “Resistenza ebraica in Europa”. Promosso da Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, Memorial de la Shoah di Parigi e Museo Nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah MEIS di Ferrara, l’appuntamento è in programma lunedì 15 febbraio al ridotto del Teatro Comunale.

Per illustrare l’iniziativa all’incontro con i giornalisti interverranno il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto e la direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara Anna Quarzi.

CASA CIRCONDARIALE/SCUOLA – Coinvolti 12 docenti negli indirizzi enogastronomico e agrario
L’Istituto Vergani-Navarra presenta i due corsi attivati nella Casa Circondariale
09-02-2016

Si è svolta oggi (martedì 9 febbraio) nella residenza municipale la conferenza stampa per illustrare i due corsi, attivati dall’inizio dell’anno scolastico nella Casa Circondariale di Ferrara dall’Istituto Vergani Navarra, per il conseguimento del Diploma di qualifica di Operatore Enogastronomico e Operatore agricolo. Alla conferenza stampa erano presenti il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, la dirigente del Vergani – Navarra Roberta Monti, la direttrice del carcere Carmela Di Lorenzo, don Domenico Bedin, il vice preside del Vergani Paolo Ciafardini, il referente dell’istituto agrario Maurizio Passerini, il docente di cucina Carlo Tassinari.

“La scuola ha un obiettivo formativo e un ruolo fondamentale nella realizzazione individuale – ha esordito il sindaco Tagliani – e questi corsi offrono un’opportunità di crescita sia alle persone ospiti della casa circondariale, sia ai docenti”.

“Ferrara è una delle poche città italiane ad aver dato corpo ad un progetto del genere in carcere. – ha affermato poi la dirigente scolastica Monti – Si tratta di percorsi triennali, alla fine dei quali viene rilasciata una qualifica pari a quella dei corsi professionali tradizionali, con valore del diploma. Ciascuno di circa 20 ore settimanali, i due indirizzi coinvolgono i docenti dell’Istituto Alberghiero e di quello Agrario e si rivolgono complessivamente a 24 iscritti”.

“Vogliamo offrire alla città l’idea di un carcere ‘diverso’, un carcere dove si studia e ci si impegna. – ha ricordato la direttrice della casa circondariale Carmela de Lorenzo – Il nostro compito è quello di tendere alla rieducazione e al reinserimento nella società, mettendo i detenuti in condizione di acquisire strumenti e competenze spendibili alla fine della pena”.

(Comunicato a cura dell’Istituto Vergani-Navarra)

A Ferrara è stato introdotto nella casa circondariale, un corso di operatore agro alimentare e agrario che porteranno alla qualifica al termine dei 3 anni di corso.
Fanno parte dei corsi serali del Vergani Navarra. Nato alcuni mesi fa da un progetto di don Bedin che voleva introdurre questa sperimentazione
all’interno del carcere, l’istituto, in accordo con ufficio scolastico provinciale e regionale, è riuscita ad istituire i due corsi. I due corsi hanno una durata di 20 ore per il corso enogastronomico e 21 per l’agrario e vedono coinvolti 12 docenti nelle diverse materie di insegnamento.

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 9 febbraio 2016
Accordo con l’istituto Aleotti per studi sulla chiesa di San Nicolò; apertura dello ‘Sportello del neomaggiorenne’; resistenza a ricorso al Tar
09-02-2016

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 9 febbraio:

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:

Gli studenti dell’Aleotti collaborano con il Comune per lo studio storico architettonico della chiesa di San Nicolò

Si concentreranno sulla chiesa sconsacrata di San Nicolò, nell’omonima piazzetta, le indagini degli studenti dell’Istituto tecnico Aleotti coinvolti nel progetto che sarà avviato in collaborazione con il Comune di Ferrara. L’attività sarà sviluppata sulla base del Protocollo d’intesa che è stato approvato oggi dalla Giunta e che nell’ottica di una collaborazione tecnico-didattica fra le parti già sperimentata negli anni passati, mira a consentire agli studenti di entrare in contatto con la futura attività professionale, eseguendo materialmente gli interventi sul posto. Mentre l’Amministrazione comunale potrà incrementare la propria documentazione cartacea sull’edificio e individuarne i punti strategici di interesse artistico, culturale e di conservazione. In particolare, gli studenti, guidati dai loro docenti, realizzeranno diverse attività volte ad individuare le varie fasi storico-architettoniche della chiesa che negli anni ha subito notevoli trasformazioni non sempre riscontrabili sui documenti cartacei a disposizione. Oltre a studi e ricerche storiche sull’edificio, condurranno rilievi, analisi e controlli sulle condizioni statiche di alcuni elementi dello stabile ed eseguiranno indagini sia delle aperture attuali presenti sulle facciate, che di quelle chiuse nei secoli precedenti di cui rimane traccia. Effettueranno, infine, una valutazione statica dei solai realizzati nel tempo ed elaboreranno proposte di intervento.

Ancora al servizio dell’Amministrazione le venti biciclette a pedalata assistita a emissioni zero

Resteranno a disposizione del Comune di Ferrara ancora fino al novembre prossimo le venti biciclette a pedalata assistita ricevute in comodato gratuito un anno fa, nell’ambito del progetto ‘E-bike0′. E’ stato infatti prorogato di ulteriori dodici mesi l’Accordo tra il Ministero dell’Ambiente, l’Associazione dei Comuni e Ducati Energia spa per la sperimentazione del prototipo di bici ad alto rendimento e ad emissioni zero sviluppato dalla stessa Ducati Energia.

I mezzi a due ruote continueranno a essere utilizzati dal personale comunale per gli spostamenti di lavoro tra le diverse sedi dell’ente, in considerazione anche della dismissione da parte del Comune, in anni recenti, di 26 veicoli tra le auto e i motocicli maggiormente inquinanti e per i quali al momento non è prevista la sostituzione.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:

Lo ‘Sportello del neomaggiorenne’ a disposizione per attività di informazione e orientamento

All’interno della sede dell’Informagiovani di Ferrara apre lo ‘Sportello del neomaggiorenne’. Per 3 ore alla settimana, personale dell’associazione no profit ‘Agevolando’ saranno infatti a disposizione di singoli ragazzi o piccoli gruppi, per attività di informazione, orientamento e supporto. Sulla base dell’accordo di collaborazione approvato stamani dalla Giunta, il Comune assicurerà all’associazione, attraverso la propria Agenzia Informagiovani, uno spazio attrezzato con pc e collegamento wifi per svolgere la propria attività.

Musei civici a ingresso gratuito il 19 e 20 marzo per la Ferrara Marathon 2016

La Ferrara Marathon come occasione per promuovere tra atleti, accompagnatori e turisti la conoscenza di Ferrara e del suo patrimonio storico, artistico e culturale. E’ con questo spirito che la Giunta comunale ha approvato l’ingresso gratuito ai musei civici per le giornate di sabato 19 e domenica 20 marzo in concomitanza con la manifestazione sportiva prevista in città.

Coinvolti nell’iniziativa saranno Palazzo Schifanoia e il Civico Lapidario, la Palazzina di Marfisa d’Este, il Museo di Storia Naturale, il Museo del Risorgimento e della Resistenza e il Museo della Cattedrale.

Assessorato agli Affari Generali, Affari Legali, Relazioni Istituzionali, sindaco Tiziano Tagliani:

Resistenza nel ricorso presentato al Tar di Bologna da Roberto Mascellani contro il Comune di Ferrara

Nella seduta odierna la Giunta ha autorizzato il Sindaco a costituirsi nel ricorso presentato al Tar di Bologna da Roberto Mascellani contro il Comune di Ferrara e nei confronti della società Ferrara 2007 Srl quale controinteressato, per l’annullamento della delibera della stessa Giunta comunale relativa all’approvazione della variante del Piano di Recupero di Iniziativa Pubblica “Ex direzionale pubblico di via Beethoven” e modifica dell’attuazione della convenzione tra il Comune di Ferrara e la società Ferrara 2007 Srl.

Per l’Amministrazione comunale appare, infatti, infondato il ricorso di Mascellani, basato principalmente sulla pretesa violazione, da parte della variante impugnata, delle norme sul diritto d’autore.

Assessorato all’Ambiente, Lavoro, Attività Produttive, Sviluppo Territoriale, assessore Caterina Ferri:

‘M’illumino di meno’: anche Ferrara aderisce alla Giornata del Risparmio energetico venerdì 19 febbraio
Anche quest’anno, per una serata, Ferrara spegne le luci per promuovere il risparmio energetico. Il prossimo venerdì 19 febbraio il Comune di Ferrara aderirà infatti, come di consueto, alla Giornata del Risparmio energetico ‘M’illumino di meno’, promossa per il dodicesimo anno consecutivo dalla trasmissione radiofonica di Radio2 ‘Caterpillar’.

L’iniziativa si avvale da anni dell’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, dell’adesione del Senato e della Camera dei Deputati, del Patrocinio del Parlamento Europeo, nonché dell’adesione di centinaia di Comuni. L’edizione di quest’anno è dedicata in particolare al tema della mobilità sostenibile e l’invito per gli amministratori è quello a promuovere l’uso della bicicletta e di tutti i mezzi a basso impatto energetico come simbolo di pace e di rispetto per l’ambiente.

Come per le passate edizioni, il Comune di Ferrara testimonierà il proprio supporto all’iniziativa con lo spegnimento, dalle 17,30 alle 19, del 19 febbraio dell’illuminazione artistica monumentale di piazza XXIV Maggio (illuminazione artistica dell’acquedotto monumentale, ad eccezione delle luci funzionali all’ingresso della struttura); dell’illuminazione artistica di corso Martiri della Libertà e piazza Trento Trieste, che comprende l’illuminazione della facciata e della fiancata del Duomo, quella del campanile e quella della Torre della Vittoria; e dell’illuminazione artistica delle Mura (ad eccezione di via Bacchelli).

Inoltre, in riferimento al tema della mobilità sostenibile, il Comune rivolgerà un invito ai cittadini ad utilizzare mezzi sostenibili e in particolare a preferire gli spostamenti a piedi, oltre che a osservare il “silenzio energetico” riducendo al minimo l’uso di luci ed elettrodomestici nella giornata del 19 febbraio. Un ulteriore invito sarà rivolto alle scuole di ogni ordine e grado cui sarà richiesto di partecipare con iniziative dedicate alla mobilità sostenibile. In particolare gli alunni saranno invitati ad andare a scuola a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici. Le classi potranno inoltre manifestare simbolicamente l’adesione spegnendo le luci non necessarie e riducendo al minimo l’illuminazione artificiale nella mattinata del 19 febbraio.

Maggiori dettagli sull’iniziativa alle pagine web di: Centro Idea e Caterpillar

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818

PALAZZO DEI DIAMANTI A – Sabato 13 e domenica 14 febbraio aperto al pubblico fino alle 22.30
Nel fine settimana di San Valentino aperture serali straordinarie e 2×1 alla mostra ‘De Chirico a Ferrara’
09-02-2016

(Comunicato a cura di Fondazione Ferrara Arte)

Visto il grande successo della mostra ‘De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie’, nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 febbraio Palazzo dei Diamanti resterà aperto al pubblico fino alle 22.30 (chiusura biglietteria ore 22.00).

Durante queste serate, a partire dalle 19.00, i visitatori che si presenteranno alla biglietteria in due avranno inoltre diritto al 2×1 sul biglietto intero, grazie alla promozione “A Palazzo dei Diamanti le coppie sono tutte uguali”.

Per questa iniziativa i biglietti non sono prenotabili e la promozione è disponibile solo in biglietteria.

Per informazioni: tel. 0532 244949, www.palazzodiamanti.it

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 10 febbraio alle 17 in via Grosoli a Barco
Appuntamento con ‘L’ora del racconto’ per bambini dai 4 ai 10 anni
09-02-2016

Nuovo appuntamento, mercoledì 10 febbraio alle 17, con ‘L’ora del racconto’, letture per bambini dai 4 ai 10 anni, alla biblioteca comunale Bassani di Barco (via Grosoli 42). A proposito del tema del mese ‘Qua la zampa amico!’, Roberto Gamberoni presenterà i racconti ‘I tre lupi e il maiale cattivo’ (di E. Trivizas) e ‘A spasso col mostro’ (di J. Donaldson).

1.a COMMISSIONE CONSILIARE- Giovedì 11 febbraio alle 15.30 nella sala Zanotti
Nuovo Regolamento per la disciplina delle missione e convenzione per la gestione dell’attività statistica
09-02-2016

La 1.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Fornasini – si riunirà giovedì 11 febbraio alle 15.30 nella sala Zanotti della Residenza Municipale. Questi gli argomenti che saranno trattati (assessore relatore Luca Vaccari): – (PG 109582/15) Approvazione del nuovo Regolamento per la disciplina delle missioni e del rimborso delle spese sostenute dagli Amministratori del Comune; – (PG 11631/16) Approvazione della convenzione per la gestione dell’attività statistica per lo svolgimento dei censimenti nell’ambito dell’Associazione Intercomunale Terre Estensi.

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 11 febbraio alle 17 in viale Krasnodar
Appuntamento con ‘Belle storie’ per bambini dai 3 ai 7 anni. Premiazione del “Lettore dell’anno 2015”
09-02-2016

Nuovo appuntamento, giovedì 11 febbraio alle 17 alla biblioteca Rodari (viale Krasnodar 102), con il ciclo ‘Belle storie’ per bambini dai 3 ai 7 anni dedicato a ‘Fantastici scrittori: Tomi Ungerer e Mario Ramos’. Ad animare il pomeriggio saranno letture tratte da brani di M. Ramos (‘Nuno, il piccolo re’, ‘Romeo & Giulietta’, ‘Smettila di fare la scimmia’).

A seguire si terrà la premiazione del “Lettore dell’anno 2015” per le fasce d’età 0-5 anni, 6-10 anni, 11-14 anni. L’iniziativa si avvale della collaborazione di Comune di Ferrara, Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara, Servizio Biblioteche e Archivi, Associazione Amici della Biblioteca Comunale Ariostea.

CASTELLO ESTENSE – Giovedì 11 febbraio alle 17 nella sala dei Comuni
Conferenza dello storico dell’arte Carlo Sisi “La metafisica come stato d’animo”
09-02-2016

Giovedì 11 febbraio alle 17 presso la Sala dei Comuni del Castello Estense l’Associazione Amici dei Musei e Monumenti ferraresi organizza una conferenza dal titolo “La metafisica come stato d’animo”. Si tratta del terzo appuntamento inserito nel ciclo di incontri, ad ingresso gratuito, ideati in collaborazione con Ferrara Arte in occasione della mostra allestita a Palazzo dei Diamanti “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie” con il patrocinio del Comune di Ferrara.

La conferenza è tenuta da Carlo Sisi, storico dell’arte tra i massimi esperti di arte italiana e straniera dell’Ottocento, dal 1998 Presidente del Museo Marini di Firenze (già direttore della Galleria d’Arte Moderna e della Galleria del Costume di Palazzo Pitti di Firenze).

Comune di Ferrara – U.O. Castello Estense: www.castelloestense.it

(Comunicato a cura della Fondazione Ferrara Arte)

Asili comunali, la continuità educativa che non c’è

da: Silvia Siano

Egregio direttore,
siamo un gruppo di genitori di bambini tra i 3 mesi e i 3 anni che frequentano gli asili nido Comunali della nostra città.
Le scriviamo per renderla partecipe di un problema che riguarda noi e potenzialmente tanti altri genitori: i nostri bambini hanno iniziato l’anno educativo con alcune insegnanti, molte delle quali precarie e che lo scorso 29 Gennaio hanno perso il posto.
Anche se la precarietà è ormai la regola nell’attuale panorama lavorativo, stupisce il fatto che queste insegnanti abbiano perso il posto in corso d’anno (il Comune ha fatto loro un contratto di soli cinque mesi dall’inizio della scuola), quando invece la qualità dei nidi comunali si fonda proprio sulla “continuità educativa”, della quale è l’amministrazione stessa a vantarsi.
E questo non sarà l’ultimo cambio di personale al quale i nostri bambini dovranno abituarsi, infatti il personale assunto per coprire i contratti scaduti in corso d’anno, rimarrà in servizio fino al 27 febbraio, con la conseguenza che, tra meno di un mese, verranno inserite ancora una volta nuove figure. Non entriamo nel merito delle ragioni che hanno spinto l’amministrazione comunale ad optare per questa scelta, ma chiediamo al Comune: dov’è finita la “continuità educativa” fiore all’occhiello dei nidi comunali?

Firmato
Un gruppo di genitori di bambini che frequentano gli asili comunali

Visit Ferrara lancia la sfida per il futuro del turismo nella Provincia ferrarese

da: Consorzio Visit Ferrara

Il Consorzio, nato nel 2013 e che oggi può contare su circa 90 operatori turistici, rinnova il suo Cda con la mission di fare del territorio una meta nazionale ed internazionale sempre più appetibile.

Il Consorzio Visit Ferrara è nato con una missione: far crescere il turismo in tutta la Provincia ferrarese, trasformandola in una destinazione ricercata per tutto l’anno. In 3 anni di attività, dal maggio del 2013 quando il consorzio è stato creato, tanti obiettivi sono stati raggiunti, grazie al lavoro costante di un gruppo coeso che non ha mai spesso di guardare al futuro e all’innovazione. Ma adesso il consiglio direttivo del consorzio guidato dal Presidente Gianfranco Vitali, che oggi unisce quasi 90 soci su tutto il territorio all’insegna di un’offerta turistica integrata e variegata, passa il timone a nuovi protagonisti, allo scopo di continuare nella mission di fare della Provincia di Ferrara una meta nazionale ed internazionale sempre più appetibile.
«Il consiglio di amministrazione – spiega Chiara Vassalli della segreteria operativa del consorzio – non ha mai ricevuto un euro di gettone presenze o rimborsi spese. I consiglieri hanno sempre svolto l’attività in modo preciso e puntuale con tanta passione, a volte sacrificando del tempo lavorativo alle loro imprese. Per il 2016 hanno già messo a punto alcune iniziative e durante la scorsa estate hanno incontrato potenziali nuovi direttori, legando il consorzio alla rete d’imprese regionale Emilia Romagna Welcome, istaurando legami di fiducia con le amministrazioni pubbliche locali e con APT Servizi Emilia Romagna».
«É stato fatto un lavoro importante che porta frutti nel tempo – evidenzia il Vice Presidente del consorzio Matteo Ludergnani -. Abbiamo rafforzato il rapporto tra città e costa e siamo pronti a guardare a progetti che coinvolgano anche territori fuori dalla nostra Provincia».
«Il nuovo ordinamento turistico regionale già approvato dalla Giunta – entra nel concreto il Presidente del consorzio Gianfranco Vitali – modifica sostanzialmente l’impostazione della promozione. Dai precedenti 4 prodotti: mare, città d’arte, Appennino e terme, si passa ai territori. La Provincia di Ferrara sarà inserita nell’”area vasta” con le altre 3 Province romagnole. E il consorzio Visit Ferrara è l’unica realtà regionale che promuove una Provincia intera e che dunque già rispetta i criteri della nuova legge. Partiamo dai 4 milioni di presenze in tutto il territorio provinciale del 2015, di cui 2,6 a Comacchio e 0,4 a Ferrara, con l’obiettivo di vedere un aumento del 10 % nei prossimi 3 anni. Strategica sarà una forte integrazione tra Comacchio, Ferrara e il Parco del Delta del Po per la destagionalizzazione e la conquista di nuovi target di turisti».

LE ORIGINI
Il consorzio Visit Ferrara si è costituito il 31 maggio 2013 grazie al supporto della Camera di Commercio e della Provincia di Ferrara. All’inizio i soci erano 21, tra strutture ricettive ed extraricettive, enti ed imprese, ma alla fine dell’anno, anche grazie all’attività di informazione fatta dal consorzio, se ne potevano contare già 46, un numero destinato a diventare 80 a fine 2014 e poi 92 a fine 2015. I pionieri hanno creato da subito una rete variegata composta da hotels, agenzie di viaggi, campeggi e residence, agriturismi, ristoranti, associazioni, servizi, trasporti, guide e stabilimenti balneari. Un’esperienza intrapresa dal basso, nella consapevolezza che presentandosi come un territorio unico ed unito, la Provincia di Ferrara avesse le potenzialità per aumentare il valore della destinazione, mirando a diversi tipi di target turistico. Cinque le aree tematiche chiave su cui il consorzio ha scelto puntare: arte, storia, enogastronomia, mare e natura; allo scopo di focalizzare le proprie attività sul turismo culturale, balneare, il cicloturismo slow (Ferrara è la capitale della bicicletta e le vacanze su 2 ruote sono particolarmente ambite nel Nord Europa), turismo enogastronomico, natura e sport open air (soprattutto nel Parco del Delta del Po), turismo accessibile ed eventi. Per coinvolgere direttamente i tanti soggetti dell’impresa turistica, sono stati organizzati una serie di incontri nelle diverse città della Provincia.

Tra gli obiettivi:
– posizionare la Provincia di Ferrara come un marchio turistico di eccellenza ricco di opportunità per differenti tipologie di target
– integrare i vari prodotti turistici
– commercializzare un’offerta integrata della Provincia di Ferrara
– rivolgersi a nuove nicchie di mercato
– fidelizzare la clientela abituale
– ampliare la gamma dei servizi offerti
– rafforzare il posizionamento della destagionalizzazione anche grazie alla promozione degli eventi turistici.

VISITFERRARA.EU
La presenza sul web è stata fin dall’inizio un punto di forza per il consorzio Visit Ferrara. Il portale internet www.visitferrara.eu – continuamente arricchito con nuovi contenuti – è stato concepito come una piattaforma interattiva con tecnologia open source, a vocazione social e con una grafica accattivante per intercettare la domanda italiana e straniera, dare informazioni utili e consigli su cosa visitare sul territorio e proporre offerte ed iniziative. Una sezione è dedicata alle proposte e pacchetti dei soci, valorizzata grazie al sistema di booking online, che permette agli ospiti di prenotare direttamente sul sito i pernottamenti, le offerte, ma anche i tour guidati, biglietti per mostre, cene ed esperienze. Il portale è diventato un elemento fondamentale di raccordo tra operatori turistici, utenti ed istituzioni.
Il sito è integrato da attività di social media marketing, tramite Facebook, Twitter e Instagram, per rendere più virale e condivisa la promozione delle destinazioni e delle iniziative del consorzio, grazie a contenuti e storie che creano valore.
Dal 2014 il portale è stato rinnovato e potenziata l’attività di booking online, dando la possibilità ai visitatori di accedere a proposte uniche, non presenti altrove, con prezzi più bassi, servizi migliori e maggiori incentivi per il territorio, in quanto nessuna commissione viene pagata ad intermediari. Grazie alla collaborazione con “Ferrara Terra ed Acqua”, portale turistico della Provincia di Ferrara che conta oltre 500mila accessi l’anno, il sito di Visit Ferrara è diventato dal dicembre 2014 il booking di riferimento. Inoltre, visitferrara.eu è collegato al nuovo portale Visit Comacchio, incentrato sul territorio della città sull’acqua, per una più ampia strategia.
Qualche dato: il sito è passato da 17.106 utenti nel 2014 ai 42.166 del 2015, dalle 79.096 visualizzazioni del 2014 alle 153.127 del 2015.

IN VETRINA
Il consorzio ha iniziato da subito a partecipare attivamente ad importanti fiere specializzate del turismo, per accedere a vetrine internazionali. Tra queste, l’ITB di Berlino, il WTM di Londra, Gitando.all e MOVE! di Vicenza per il turismo accessibile, la TTG di Rimini, e Fiets un Wanderbeurs di Amsterdam (Olanda) – Fahrrad di Essen (Germania), Rad Outdoor di Brema (Germania).
Collaborazioni preziose sono state attivate anche con eventi, iniziative e mostre cardine del territorio, a partire dall’anteprima del Ferrara Buskers Festival a Venezia nel 2013 e a Milano nel 2015, fino al Carnevale Rinascimentale di Ferrara, il Palio, le mostre di Palazzo dei Diamanti, Primavera Slow, Comacchio Summer Fest, Ferrara sotto le Stelle, la Sagra dell’Anguilla, Novembre Magico e Capodanno a Ferrara.
Il consorzio si è impegnato anche nella realizzazione di materiale promo-commerciale, come il Guest Book distribuito in tutte le strutture associate con le proposte dei servizi dell’extra ricettivo di tutta la Provincia, in modo da offrire ai turisti la possibilità di conoscere luoghi e servizi. Il Guest Book è stato tradotto anche in tedesco ed inglese. Inoltre è stato stampato un Catalogo dell’ospitalità sia nel 2014 che nel 2015 con tutte le nuove strutture ricettive, per la distribuzione nelle fiere e negli eventi. Visit Ferrara ha prodotto anche un Catalogo delle Agenzie di viaggio e una Mappa della Provincia.

CICLOTURISMO
Dal 2014 il consorzio ha lavorato con Co.Ge.Tour e in collaborazione con il Comune di Ferrara, Comune di Comacchio, Provincia di Ferrara e Apt Emilia Romagna per sviluppare un nuovo marchio di prodotto legato al cicloturismo. È nato così il progetto BIKEdIN – Tours around Ferrara & Delta Park dedicato alla commercializzazione di percorsi turistici sul territorio e alla messa in rete di servizi ad hoc per chi viaggia su due ruote: dalle mappe all’assistenza specializzata, dalla segnalazione di punti di interesse alle convenzioni nella ristorazione, dall’assistenza ai negozi dedicati al mondo a pedali.
Una sezione dedicata al cicloturismo è stata inserita sul portale web di Visit Ferrara, con pacchetti vacanza suddivisi secondo diverse esperienze ed esigenze.

COMUNICAZIONE
Da dicembre 2013, Visit Ferrara collabora con l’ufficio stampa ELLA STUDIO, dotato di un gruppo di giornalisti specializzati in turismo, arte, cultura, salute, benessere ed enogastronomia. Il consorzio è stato così promosso sulle più importanti testate e sui principali siti internet nazionali ed internazionali. I mercati di riferimento per la promozione sono l’Italia, la Germania, ‘Austria, la Svizzera, la Svezia e l’Olanda. Nel 2015 da 50 comunicati stampa realizzati sono stati prodotti 284 articoli.

IL FATTO
Ritorno ai consumi non solo a parole: anche a Ferrara piccoli ma concreti segnali di ripresa

Sembrano tornate sulle bocche di tanti alcune parole che, negli ultimi tempi, parevano essere diventate tabù: ripresa, crescita, ritorno ai consumi. Parole che racchiudono nel loro significato un qualche cosa di positivo, un miglioramento, che, allo stesso modo, non eravamo più abituati nemmeno a pensare. Le statistiche degli ultimi mesi a cavallo tra il 2015 e il 2016 parlano tuttavia (e per fortuna) molto chiaro: siamo entrati dopo diverso tempo in una fase che torna a far segnare un ritorno in positivo della crescita dei consumi. Certo piccoli passi e piccoli segnali, che ovviamente non implicano stabilità in una economia ancora profondamente debole ma che al contempo permettono di affrontare l’ancora lungo percorso di ricrescita con un ritrovato spirito di fiducia.

IMG_0374Proprio “Ritorno ai consumi” è stato il titolo del Coffee Job promosso da Ascom Confcommercio Ferrara e Federazione Moda Italia in collaborazione con Findomestic Banca, svoltosi ieri presso il centro congressi Ascom. Una necessaria occasione di confronto alla luce di questi diffusi segnali di ripresa e incentrato particolarmente attorno al tema dei saldi invernali ancora in corso.
Ad aprire il seminario Giulio Felloni, presidente di Ascom provinciale e Federazione Moda Italia Ferrara, convinto che “questo incontro abbia una grande rilevanza non solo a livello locale ma anche a livello nazionale”, poiché “dai primi dati analizzati è possibile affermare che forse si è finalmente fermato un trend negativo che durava da molto tempo, e la conferma sta nei sondaggi proposti ai commercianti, dai quali si deduce che le vendite sono stabili e costanti”. Di contro, Felloni precisa che “da qui a sperare che si siano risolti tutti i problemi c’è ancora molto, perché per parlare di vera ripresa è necessario risolvere problemi come l’altissima tassazione che colpisce e strozza le aziende; solo seguendo questa via possiamo dare davvero la possibilità di lavorare e vivere una vita dignitosa agli imprenditori, che io continuo a chiamare eroi“.

Ma quali sono i numeri di questa ripresa? Un primo focus incentrato prevalentemente sul territorio ferrarese lo ha presentato Manuele Tramonte di Findomestic Banca, la quale dal 1994 possiede un Osservatorio che vigila sull’andamento dei beni durevoli e dal quale è emerso come, soprattutto in Emilia Romagna, dopo cinque anni negativi si parla oggi di un netto incremento relativo a questa tipologia di beni. A Ferrara in particolare questo incremento segna un +6% rispetto al 2014 (soprattutto per quanto riguarda il mercato delle auto nuove e dell’arredamento), di pari passo con un reddito pro-capite emiliano-romagnolo che si assesta oltre i 21mila euro (seconda posizione a livello nazionale dopo la Valle d’Aosta), che tradotto sul suolo della città estense significa +0,8%.

IMG_0376Per quanto riguarda l’andamento dei saldi invernali è stato il turno di Pietro Fantini, direttore dell’Unione Regionale di Confcommercio, il quale ha illustrato l’analisi congiunturale del Centro studi Iscom Group relativa ai dati aggiornati all’anno in corso. Anche Fantini specifica che “ci sono netti segnali di ripresa che tuttavia non sono tramutabili in una fiducia stabile. Se da un lato infatti – ha continuato – aumenta la fiducia delle famiglie, dall’altro non si può dire lo stesso delle imprese”.
Il primo dato significativo elencato è quello del valore complessivo delle vendite nel 2015 (sia alimentari che non) che presenta un +0,8% rispetto al 2014, mentre molto incoraggianti sono i segnali in arrivo proprio sul versante dei saldi: rispetto all’8% del 2013, il 2016 si è aperto con il 26,5% in più di vendite, confermato da un 40% circa degli operatori che dichiarano stabili le vendite nell’ultimo anno. Confortante anche il fatto che chi, in controtendenza, segnala una contrazione delle vendite, lo fa per cifre che stanno sotto il 10%, valore che indica quindi cali piuttosto contenuti.
Altro dato interessante è quello che riguarda i comportamenti d’acquisto: il 52% della clientela dichiara di riservare una forte attenzione al prezzo di vendita, ed un 10% presta un ulteriore attenzione ai prezzi di scontistica. Infine i valori della spesa media pro-capite che, a confronto con il 2014, rimane pressoché stabile (attorno ai 93 euro) così come la spesa delle famiglie emiliano-romagnole (circa 205 euro); particolarmente rilevante nell’ultimo anno il netto aumento della spesa nella fascia che va dai 50 ai 200 euro.
Tema estremamente caldo analizzato al termine della presentazione dei dati è stato quello del posticipo dei saldi invernali, una proposta lanciata per il prossimo anno da Federmoda Italia e che trova d’accordo quasi il 60% delle aziende regionali. Su questo argomento unanimi i pensieri dei relatori, convinti della necessità di trovare una linea condivisa da tutti sul posticipo dei saldi, mantenendo sempre in considerazione le difficoltà di tipo etico e pratico e con un occhio di riguardo alla Stato, reo di aver tralasciato per troppo tempo la necessaria formulazione di una legge chiara che regoli le vendite promozionali a livello nazionale.

Concordi i giudizi anche per quello che riguarda l’apertura ad internet ed in particolare al mondo dell’e-commerce, sempre più causa di divergenze tra i commercianti: a parlare sono ancora una volta i dati, i quali evidenziano come i social media siano oggi il canale privilegiato e più utilizzato per la comunicazione azienda-cliente a scapito degli altri mezzi di comunicazione più tradizionali, strumenti moderni che devono inevitabilmente divenire punti di forza. A proposito di ciò è intervenuto Davide Urban, direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara, che oltre a sottolineare la “necessità di saper stare a passo con i tempi e quindi con il mercato che evolve inarrestabile verso la rete, cosa che necessita inevitabilmente di un’apertura prima di tutto di mentalità”, ha poi spiegato come Confcommercio, stipulando una convenzione con Ebay per dare la possibilità ai commercianti di aprire una vetrina online a prezzi agevolati, si stia muovendo sempre di più verso queste piattaforme di aggregazione.

Ultimo nodo da sciogliere quello relativo all’apertura domenicale dei negozi, ulteriore tema di accesso dibattito. Anche di questo ha parlato l’assessore Roberto Serra nei saluti istituzionali finali, concorde “sia nel trovare una linea di condivisione sulla gestione dei saldi sia per l’apertura domenicale, quest’ultimo chiaramente un limite al quale trovare soluzioni”. Nel suo intervento Serra ha ricordato come “questo segnale di ripresa e il clima generale di fiducia sia particolarmente significativo per la nostra terra, martoriata negli ultimi tempi da terremoti sia naturali che bancari”, ed anche il fatto che “i cambiamenti fondamentali non vanno arginati, e per far sì che ciò non avvenga è necessario aiutare le aziende per attivare nuove esperienze di commercio”. Ultimo monito riguardante il turismo, settore tra i più in crescita (soprattutto i lidi e il Delta), al quale bisogna prestare particolare attenzione e “puntare sul versante congressuale, un mercato che a Ferrara manca e che potrebbe portare valore aggiunto”.

Made in italy, la cucina degli Este in Europa: i cappellacci di zucca diventano Igp

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia Romagna

Sono tutti ferraresi gli ultimi tre prodotti che hanno ottenuto il riconoscimento comunitario Igp in Emilia Romagna. È quanto ricorda Coldiretti Emilia Romagna nel comunicare che dopo Salama da Sugo e Pampepato, anche i Cappellacci di Zucca anno ottenuto il prestigioso riconoscimento comunitario, portando a 43 i prodotti regionali a marchio Ue, consolidando la leadership della nostra regione in Europa per questo tipo di prodotti.
Chiamato in dialetto “Caplaz” per la sua somiglianza con il cappello di paglia dei contadini, come molti prodotti della tradizione ferrarese, le prime tracce del Cappellaccio si trovano alla corte rinascimentale degli Este. Nei secoli la ricetta non è quasi cambiata: grano tenero e duro per la sfoglia e ripieno di zucca “violina” con aggiunta di parmigiano reggiano o grana padano, uova, pangrattato, sale, pepe e noce moscata. Gli Scalchi (cuochi) degli Este, come era uso nel Rinascimento, aggiungevano altre spezie come lo zenzero, oggi caduto in disuso.
Il “Caplaz” può contare a Ferrara sulla celebrazione in ben tre Sagre a Scortichino di Bondeno (luglio), a Coronella di Poggio Renatico e a San Carlo (agosto).

Ro, prosegue la raccolta di dati per la sperimentazione della tariffa puntuale

da: ufficio Comunicazione e Relazioni Pubbliche AREA s.p.a.

Da marzo raccolta della plastica settimanale e servizio di ritiro del verde ‘on demand’.

Ro (FE), 9 febbraio 2016. Il Sindaco e la giunta del Comune di Ro hanno incontrato, nei giorni scorsi, il presidente e i tecnici di Area per fare il punto sul progetto iniziato nell’estate 2015, che prevede il tracciamento degli svuotamenti dei contenitori per il rifiuto indifferenziato, l’organico e il verde, tutti dotati di microchip, ai fini della sperimentazione della cosiddetta tariffa puntuale.
Oltre ad illustrare i dati finora raccolti, i responsabili di Area hanno spiegato le novità previste dal prossimo mese di marzo, sempre nell’ambito della sperimentazione, a partire da alcuni cambiamenti nelle frequenze di raccolta. Innanzitutto il sacco giallo (che serve per gli imballaggi in plastica e le lattine) sarà raccolto tutte le settimane, mentre diventerà quindicinale la raccolta ordinaria di verde e ramaglie. Chi necessiterà di raccolte del verde più frequenti potrà in ogni caso avvalersi di un nuovo servizio periodico ‘on demand’ (su richiesta), che Area inizierà a testare proprio nei comuni di Ro e Formignana e che per almeno tutto il 2016 sarà gratuito.
Nelle prossime settimane partirà una campagna di comunicazione specifica per gli utenti di Ro e Formignana. La campagna comprenderà alcuni incontri pubblici organizzati in accordo con i due Comuni tra fine febbraio e i primi di marzo e una lettera con materiale informativo che arriverà direttamente a domicilio e conterrà le istruzioni per la registrazione e la prenotazione del servizio verde ‘on demand’, oltre ad alcune precisazioni sulle modalità di utilizzo ed esposizione dei bidoni con microchip, nell’ottica di affinare sempre più i dati sui rifiuti raccolti ed utilizzarli, insieme ad altri elementi, nella fase successiva della sperimentazione, come punto di partenza per la definizione di una tariffa più equa perché correlata all’effettivo uso del servizio.

Giovedì 11 febbraio presso il Castello Estense si terrà la conferenza di Carlo Sisi

da: Amici dei Musei e Monumenti Ferraresi

Giovedì 11 febbraio 2016 alle ore 17,00 presso la Sala dei Comuni del Castello Estense di Ferrara, Carlo Sisi, storico dell’arte tra i massimi esperti di arte italiana e straniera dell’Ottocento, dal 1998 Presidente del Museo Marini di Firenze (e già direttore della Galleria d’Arte Moderna e della Galleria del Costume di Palazzo Pitti di Firenze) terrà la conferenza LA METAFISICA COME STATO D’ANIMO.

L’appuntamento è il terzo del ciclo di conferenze organizzate in occasione della mostra a Palazzo dei Diamanti De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie, che l’Associazione ha realizzato in collaborazione con Ferrara Arte.

Come di consueto, l’ingresso è gratuito.

Venerdì 12 febbraio Jozef Van Wissem live al Circolo Arci Zone K

da: Associazione Zone K

Il Circolo Arci Zone K di Malborghetto di Boara, venerdì 12 Febbraio presenterà al pubblico ferrarese un altro prestigiosissimo concerto, in collaborazione con Pentagon Booking, che vedrà protagonista un musicista straordinario, Jozef Van Wissem.
Jozef Van Wissem è nato a Maastricht nel 1962 ed è un compositore, liutista e musicista minimale.
Considerato il Burroughs della musica, dato l’utilizzo della tecnica del “cut-up” su spartiti musicali medievali e quindi conosciuto per il suo approccio punk ad uno strumento classico quale il liuto.
Van Wissem grazie alla sua sperimentazione, condivisa con il pubblico per la prima volta nel 2000, ha dato nuova vita, estrema e destrutturata, a quella che è la musica rinascimentale e barocca, pur conservando l’eleganza dell’armonia.
Una sorta di classismo di scuola Throbbing Gristle.
Il suo estremo talento è stato richiesto da uno dei registi e musicisti sperimentali contemporanei più accreditati, Jim Jarmusch, l’uomo che ha elevato il DIY ad incredibili livelli pop, nell’accezione più positiva del termine. La loro collaborazione nasce nel 2012 con l’album Concerning the Entrance into Eternity, prodotto dalla Important Records. Collaborazione duratura che si sviluppa in un capolavoro quale la colonna sonora dell’ultimo film di Jarmusch, “Only Lovers Left Alive”, (vincitore del Cannes Soundtrack Award per la miglior colonna sonora) che diventa un vero e proprio album.
Ma la collaborazione con Jim Jarmusch non è l’unica e la più importante. Il nostro anarco punk Jozef, gode, nel 2007, di un’importantissima unione artistica con uno degli artisti industrial più affermati: Maurizio Bianchi, pubblicando l’album
Das Platinzeitalter, prodotto dalla Incunabulum Records.
Un’altra performance assolutamente da non perdere al Circolo Arci Zone K. L’ingresso sarà Up To You e riservato ai Soci Arci. L’apertura è prevista per le ore 18 e 30, l’inizio del concerto sarà per le ore 22 circa. Per informazioni e prenotazione posti il numero è sempre il 346.0876998.

Incentivi per l’attrazione e lo sviluppo di nuovi investimenti: sbancato il bando di Comune di Ferrara e Camera di Commercio

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

6 imprese, 2.502.016,26 euro di investimenti previsti (di cui la metà in Centro storico), 262.695,31 euro di cofinanziamento Comune-Camera di commercio: il tutto con una ricaduta occupazionale di ben 39 unità.
I risultati del bando presentati questa mattina (9 febbraio) in Comune.

6 imprese, 2.502.016,26 euro di investimenti previsti (di cui la metà in Centro storico), 262.695,31 euro di cofinanziamento Comune-Camera di commercio: il tutto con una ricaduta occupazionale di ben 39 unità. Questi i risultati – davvero rincuoranti – del bando promosso da Comune e Camera di commercio con l’obiettivo di favorire l’ingresso nella Città capoluogo di nuove attività produttive e commerciali. Anche in periodi di recessione, dunque, Ferrara attira l’interesse di nuove imprese: più di due milioni e mezzo gli investimenti attesi, con una ricaduta non solo in termini produttivi e di sviluppo dell’indotto, ma anche sul sistema locale della Ricerca (con il coinvolgimento dell’Università) e sull’occupazione.

Ma non c’è solo il bando nei programmi di Comune e Camera di commercio. Tre gli ambiti di azione individuati: l’individuazione di opportunità territoriali per gli investimenti, l’attrazione degli investimenti veri e propri e l’attivazione di facilitazioni per l’insediamento di imprese. Si opererà, in particolare, in Paesi target per orientare le scelte di investimento nei settori ritenuti strategici. Tra le attività previste, la promozione all’estero delle opportunità di insediamento, la ricerca di investitori potenzialmente interessati, lo sviluppo del posizionamento internazionale del Comune di Ferrara nell’ambito delle azioni di promozione del sistema nazionale, anche attraverso l’organizzazione di eventi mirati.

Relativamente, poi, alle azioni da mettere in campo per facilitare l’insediamento di imprese provenienti dall’esterno, Comune e Camera di commercio, in collaborazione con Sipro e le associazioni territoriali di categoria, assisteranno gli investitori nelle diverse fasi di realizzazione del progetto, a completamento del pacchetto di servizi offerto dalla misura contributiva: sono previsti servizi nella fase di accompagnamento alla localizzazione, la razionalizzazione delle procedure di insediamento e la semplificazione degli aspetti procedurali e burocratici.

Ambiente, nuovo direttore generale per Arpae

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La Giunta regionale ha nominato Giuseppe Bortone. Gli assessori Gazzolo e Petitti: “La persona giusta per avviare il ruolo strategico della nuova Agenzia. Un’altra tappa fondamentale nel percorso di riordino istituzionale che abbiamo avviato”

Bologna – L’Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l´ambiente e l´energia) ha un nuovo direttore generale. La Giunta regionale ha nominato per questo incarico Giuseppe Bortone, 56 anni, dottore in Scienze biologiche, che dal 2007 è stato a capo della Direzione generale Ambiente, Difesa del suolo e della Costa dell’assessorato regionale. La nomina, operativa dall’1 marzo con scadenza 31 dicembre 2020, chiude una lunga fase di interim assegnata a Franco Zinoni.
“Si tratta di un’altra tappa fondamentale nel percorso di riordino istituzionale che abbiamo avviato – sottolineano gli assessori alle Politiche ambientali Paola Gazzolo e alle Risorse umane Emma Petitti -. Quella del dottor Bortone è la figura professionale adatta per avviare il ruolo strategico della nuova Agenzia, perché coniuga competenza, conoscenza dei territori e di tutte le problematiche attinenti alle funzioni di Arpae. Ringraziamo il dottor Franco Zinoni, che ha ricoperto l’interim con grande impegno e professionalità, e facciamo a Bortone i migliori auguri di buon lavoro”.
Arpae è l’agenzia che, a seguito del riordino delle funzioni amministrative previste dalla Legge regionale 13 del 2015, ha sommato le precedenti competenze di Arpa a quelle ambientali delle Province. Nata il 1° gennaio 2016, andrà a regime entro un anno. La legge affida ad Arpae non più solamente compiti di monitoraggio, vigilanza, controllo, ma anche le attività autorizzative di competenza dei Servizi ambiente delle Province, con l’obiettivo di unificare, razionalizzare e semplificare le competenze per migliorare i servizi. Attualmente occupa circa 1.300 dipendenti, compresi quelli in corso di assegnazione dalla Province.
“L’Agenzia – concludono Petitti e Gazzolo – anche grazie ai nuovi compiti e alle responsabilità che assume, diventa ancor più strategica per l’utilizzo controllato e tutelato delle risorse ambientali e naturali del nostro territorio”.

Una speciale emissione filatelica per la Festa degli Inamorati

da: ufficio stampa Servizio Comunicazione Territoriale Centro-Nord (Emilia Romagna e Marche)

Il francobollo in vendita presso sportelli e spazi filatelici oppure sul sito delle Poste.

Il Ministero dello Sviluppo Economico emetterà, il giorno 14 febbraio 2016, un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Ricorrenze” dedicato a San Valentino, patrono degli innamorati, del valore di € 0,95.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta patinata gommata, fluorescente; grammatura: 100 g/mq; formato carta: mm 30 x 50,8; formato stampa: mm 26 x 46,8; dentellatura: 13½ x 13½; colori: quadricromia; tiratura: ottocentomila francobolli; foglio: cinquanta esemplari, valore “€ 47,50”.

La vignetta riproduce una vetrata della Basilica di Terni dedicata a San Valentino e raffigurante il Santo che benedice Sabino e Serapia, due giovani innamorati.
Completano il francobollo la leggenda “SAN VALENTINO”, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 0,95”.

Bozzetto: a cura del Centro Filatelico della Direzione Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

A commento dell’emissione verrà posto in vendita il bollettino illustrativo con articolo a firma di S.E Giuseppe Piemontese, Vescovo di Terni, Narni e Amelia.

Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati saranno posti in vendita presso gli Uffici Postali, gli Sportelli Filatelici del territorio nazionale, gli “Spazio Filatelia” di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trieste, Torino, Genova e sul sito internet www.poste.it.

Gli “Anudo” in concerto a Ferrara

da: organizzatori

Al Circolo Arci Bolognesi un nuovo appuntamento live del trio elettronico per il Pre-Release Tour 2016.
14 febbraio – P.tta San Nicolò, 6/a – ore 20:30
Up to You con tessera Arci 2016

Dopo essersi esibiti nell’ultimo anno in alcune delle principali città europee – Berlino, Monaco, Francoforte, Praga e Torino – gli ANUDO (definiti “the next big thing della musica elettronica suonata in Italia”) saranno nuovamente live per il pre-release tour, in vista dell’esordio discografico previsto per il prossimo aprile. Prossima tappa sarà domenica 14 febbraio presso il Circolo Arci Bolognesi di Ferrara (pre/after show: TEBO from NI NA – dalle 18:30 aperitivo a buffet – live 20:30).
Il pubblico potrà ascoltare dal vivo alcuni dei brani estratti dal nuovo album in uscita il prossimo febbraio per l’etichetta MArteLabel, come “FOOLS”, uscito lo scorso 3 dicembre.
“FOOLS” è il nuovo singolo degli ANUDO (vincitori della sezione musica della BiennaleMArteLive 2014 e del Premio speciale MArteLabel): il videoclip ufficiale è stato realizzato con la partecipazione di Daniele Salvitto, ballerino già per Le Cirque du Soleil e per il Teatro Regio di Torino, con uno stile registico che tende a sintetizzare le parti coreutiche e musicali come già avvenuto nel precedente brano d’esordio (“JUST”, pubblicato a giugno).

Biografia
Tre vite convergenti: un laureato in matematica con la passione per la fisica acustica, un cantante rock dedito alla sperimentazione sonora, un pianista classico rapito dal punk e tramutato in producer. Apparentemente distanti tra loro, ma con un tratto distintivo in comune: girano l’Europa suonando musica elettronica, con lo pseudonimo di ANUDO: “Uno dei nomi su cui puntare per il futuro prossimo dell’elettronica nostrana” (Dance Like Shaquille O’Neal).
Con soli due singoli pubblicati a giugno e novembre il 2015, i tre producer hanno suscitato forte curiosità da parte di pubblico e addetti ai lavori, suonando in oltre 50 concerti, tra Italia ed Europa.
Gli Anudo hanno calcato palchi di importanti festival quali Balaton Sound in Ungheria, Nuvolari e Reset festival in Italia e condiviso il palco con le migliori realtà della musica elettronica italiana: Niagara, Aucan, Drink to me e tanti altri.
Grazie alla partecipazione alla prima Biennale MArteLive, in cartellone con nomi del calibro di Crookers, Mogwai, Fanfarlo, Gang of Four, la band ha firmato un contratto discografico con MArteLabel, etichetta per la quale ha pubblicato “Zeen”, l’atteso album d’esordio, un full-length di 10 tracce.
Gli Anudo collaborano stabilmente con John Davis, celebre sound engineer di casa ai Metropolis Studios di Londra, hanno il loro quartier generale in un recording studio tra le alpi piemontesi e sovente si trovano a Berlino, dove hanno anche registrato uno speciale video per The Open Stage Berlin, suonando Live in una particolare location urbana.
I primi due singoli degli Anudo sono stati trasmessi da alcuni network nazionali in italia (Rai Radio1 / M2O), inoltre il trio si è esibito in uno speciale live-set su Rai Radio 2. Attualmente Il videoclip di Fools, con la partecipazione dell’eccellenza della danza italiana Daniele Salvitto, è in rotazione su Clubbing TV, canale europeo con sede a Parigi, dedicato alla musica elettronica.
Gli Anudo saranno in tour promozionale durante tutto il 2016.

Line up:
Giacomo Oro – Voce / Elecronics / Percussioni / Chitarra
Daniele Sciolla – Voce / Electronics / Percussioni / Synth
Federico Chiapello – Voce / Electronics / Percussioni / Basso

Website: www.anudoanudoanudo.com
Facebook: www.facebook.com/anudomusic
Shows: www.rockit.it/anudo/concerti
Twitter: www.twitter.com/anudo_music

Paola Peruffo nominata referente regionale di Anfisc

da: ufficio stampa Leonardo Rosa

La presidente nazionale di Anfisc Onlus, Rosita Romor mi ha proposto di diventare referente per l’Emilia Romagna di questa importantissima realtà.

Si tratta dell’Associazione Nazionale Fibromialgia (FM) Encefalomielite Mialgica Benigna (ME/CFS) Sensibilità chimica multipla (MCS), patologie gravi e inficianti, ma per le quali sono allo studio nuovi metodi di cura.

Ho accettato questo difficile incarico impegnandomi a divulgare correttamente le informazioni riguardanti le malattie rappresentate dall’associazione, in modo da raggiungere gli ammalati e le loro famiglie, informare e sensibilizzare l’opinione pubblica, i medici, i vari organi di competenza e le istituzione.

I riferimenti dell’associazione sono: il sito web www.anfisc.it, la pagina Facebook www.facebook.com/ANFISC/ a cui aggiungo la mia email personale peruffo.paola@gmail.com a disposizione di tutti coloro che nel nostro territorio dovessero fronteggiare queste patologie richiedendo sostegno e informazioni

Paola Peruffo
Consigliere Comunale di Ferrara

Igp ai Cappellaci di zucca ferraresi, Caselli: l’Emilia-Romagna rafforza il suo primato italiano ed europeo

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Salgono a 43 le Dop e Igp regionali. Un valore alla produzione di oltre 2,5 miliardi di euro,il 40% del dato nazionale, il 15% di quello europeo.

Bologna – “Un ulteriore importante riconoscimento che ci rende orgogliosi, con il quale la nostra regione rafforza il suo primato italiano ed europeo. È un risultato che nasce da una grande agricoltura e dal saper fare dei nostri produttori e che rafforza la reputazione dell’agroalimentare emiliano-romagnolo nel mondo.” Così l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli ha commentato la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea della Igp Cappellacci di zucca ferraresi.
Il paniere delle Dop e Igp emiliano-romagnole sale dunque a 43, su un totale Ue di 1.267 e italiano di 280, per un valore alla produzione di oltre 2,5 miliardi di euro, pari al 40% del dato nazionale e al 15% di quello europeo. I primi quattro prodotti per valore economico sono: Parmigiano Reggiano Dop, Prosciutto di Parma Dop, Aceto Balsamico Igp e Mortadella Bologna Igp.
I Cappellacci di zucca sono una pasta fresca ripiena. La ricetta tradizionale prevede la preparazione della sfoglia con farina di grano tenero, duro e uova e un ripieno costituto da polpa di zucca gialla “violina”, con l’aggiunta di formaggio grattugiato, pangrattato, noce moscata e zucchero. Non è consentito l’uso di coloranti e conservanti. La zona di produzione è rappresentato dall’intera provincia di Ferrara.
La nuova Igp, con la quale l’Emilia-Romagna si conferma “regina del gusto” in Italia e in Europa, segue a breve distanza di tempo altre due indicazioni d’origine ferraresi: il Pampepato (o Pampapato) di Ferrara e la Salama da sugo. Anche in questo caso l’importante traguardo è stato raggiunto grazie all’impegno delle aziende produttrici e all’azione di sostegno e coordinamento della Camera di commercio di Ferrara.
Il Regolamento con cui è stata registrata la nuova Igp, pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale Ue, è il n.164 del 28 gennaio 2016.

E sono 18: i “cappellacci di zucca ferraresi” nell’olimpo dei prodotti di qualità

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Prodotti DOP e IGP: il 16 marzo l’evento voluto dalla Camera di commercio per ribadire la leadership della provincia di Ferrara nel settore delle produzioni a qualità certificata.
L’IGP del classico della cucina ferrarese registrata dall’Unione Europea.

E’ di poche ore fa la notizia della pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale della Unione Europea, del regolamento n. 164/2016 di registrazione della IGP “Cappellacci di zucca ferraresi”, che entrerà in vigore tra venti giorni. Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio, esprime grande soddisfazione per il riconoscimento ottenuto da un classico della cucina ferrarese ed elogia il lavoro di quanti, artigianalmente o in modo industriale, contribuiscono quotidianamente a far conoscere ed apprezzare uno dei prodotti più tipici del nostro territorio. Con un volume prodotto pari a 1,27 milioni di tonnellate, di cui oltre un terzo esportato per un valore pari a circa 2,4 miliardi di euro in aumento del 5% su base annua ed un fatturato alla produzione di 6,6 miliardi di euro, ed al consumo di circa di 13 miliardi di euro, l’Italia rimane leader mondiale del comparto per numero di produzioni certificate. Un comparto – evidenzia la Camera di commercio – che garantisce la qualità anche attraverso i 120 Consorzi di tutela riconosciuti dal Ministero, 48 Organismi di Certificazione autorizzati, per un complessivo numero di oltre 60.600 visite ispettive e 75.700 controlli analitici.

I primi cenni ai “Cappellacci di zucca ferraresi” si ritrovano proprio nei ricettari rinascimentali degli scalchi al servizio della famiglia d’Este di Ferrara che governò la città dal 1186 al 1597. Nel 1584, in particolare, fu pubblicato “Dello Scalco”1, il ricettario di Giovan Battista Rossetti, cuoco presso la corte del duca Alfonso II d’Este. Proprio qui si ritrovano i primi riferimenti ad una preparazione di pasta con la zucca. Gli ingredienti sono gli stessi della ricetta attuale se non fosse per l’aggiunta di alcune spezie, come lo zenzero ed il pepe, oggi cadute in disuso ma all’epoca particolarmente diffuse.

Fervono, intanto, in Camera di commercio i preparativi per il grande evento del 16 marzo prossimo con l’obiettivo di valorizzare al meglio, attraverso azioni coordinate e strategiche, una ricchezza, quella agroalimentare, che crea valore dal punto di vista culturale, sociale ed economico, cui si aggiunge l’effetto generato dal connubio ormai inscindibile turismo–enogastronomia, che contribuisce a potenziare la conoscenza e il favore dei prodotti tradizionali all’estero nonché a preservare aree svantaggiate e a sviluppare sistemi locali.

Con la pubblicazione dell’Unione Europea, dunque, è ora possibile scaricare sul sito della Camera di commercio www.fe.camcom.it. il documento unico «Cappellacci di zucca ferraresi» contenente, tra l’altro, la dettagliata descrizione del prodotto (ingredienti e forma).

A Copparo continua “Aperitivo con l’Autore”

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

Prosegue, con “Assassinio alla Casa delle Donne”, di Giulia M. Ciarpaglini (Luciana Tufani editrice) il ciclo di incontri “Aperitivo con l’Autore”, organizzato dalla Biblioteca Comunale di Copparo. L’appuntamento, che avrà luogo sabato 13 febbraio 2016 alle 17.30 presso il Centro servizi al cittadino (atrio comunale), vedrà la presenza dell’Autrice, che dialogherà con Elisa Galeati (Biblioteca di Copparo).
Giulia Maria Ciarpaglini, socia attivissima del Centro Documentazione Donna di Ferrara, non è alla sua prima esperienza di scrittrice di fiction: infatti, dopo essersi cimentata con la saggistica (“Una stagione particolare”, Ferrara 2001, sulla sua esperienza di educatrice presso le case appartamento), ha scritto due volumetti di racconti – “Cronaca di mezz’ora” e “Si chiamava Trowta Millicent Burton” (Ogni uomo è tutti gli uomini, 2007 e 2009) – e, con lo pseudonimo di Trowta M. Burton, il romanzo “Un segreto, anzi due” (Tufani, 2009).
Come di consueto, al termine dell’evento, ai partecipanti sarà offerto un simpatico aperitivo.
Con i prossimi appuntamenti incontreremo, sempre alle 17.30: il 27 febbraio Antonietta Maccioccu e Donatella Moreschi, con il romanzo “Al momento opportuno” (Betelgeuse editore, vincitore del Concorso Giallo Ferace 2015) e il 12 marzo Elisa Guidelli con “Il romanzo di Matilda” (Meridiano zero).
L’ingresso è libero, è gradita la prenotazione (tel. 0532-864633, email plucchini@comune.copparo.fe.it)

Consumi: borsa antispreco negli agriturismi dell’Emilia Romagna

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia Romagna

Buttati nei bidoni dell’Emilia Romagna 350 milioni di kg di alimenti.

Aiutare i consumatori nella lotta allo spreco alimentare. E’ questo l’obiettivo di Coldiretti Emilia Romagna che ha realizzato una “borsa antispreco” che verrà messa a disposizione negli agriturismi di Terranostra e nei ristoranti di Campagna Amica dell’Emilia Romagna per consentire ai clienti di portare a casa gli avanzi del pasto. Si tratta – spiega Coldiretti Emilia Romagna – della classica doggy bag, in versione agrituristica, la cui disponibilità negli agriturismi di Terranostra e nei ristoranti di “Campagna Amica nel piatto” dell’Emilia Romagna verrà segnalata all’ingresso del locale, quindi già prima del pasto, da una apposita vetrofania con la scritta “Il cibo giusto… troppo buono per essere sprecato”. In questo modo – commenta Coldiretti – verranno incentivati anche coloro che ritengono sia da maleducati o si vergognano a chiedere la borsa antispreco al termine del pranzo o della cena fuori casa.
L’iniziativa è stata presentata durante l’attività di formazione degli imprenditori agrituristici promossa da Campagna Amica e Terranostra Emilia Romagna in collaborazione con Angelo Po Grandi Cucine e Creditagri Italia e in cui sono state illustrate tecniche di cottura e conservazione per produrre meglio e cucinare senza sprechi.
I prodotti alimentari che finiscono nei bidoni, secondo stime di Coldiretti regionale, in Emilia Romagna si aggirano attorno ai 350 milioni di chilogrammi per un valore vicino ad un miliardo di euro. L’impegno di Coldiretti a ridurre gli sprechi parte dai consumi fuori casa per arrivare al vademecum del consumatore nella vita di tutti i giorni, con indicazioni per leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a km 0 che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette degli avanzi, dalle marmellate di frutta alle polpette fino al pane grattugiato.
Quello della riduzione dello spreco alimentare sta diventando un obiettivo condiviso in molti Paesi, a partire dalla “Carta di Milano” in occasione di Expo. Il taglio degli sprechi è stato posto tra gli obiettivi del semestre di presidenza olandese dell’Unione Europea sotto il pressing di diversi Paesi europei. Se in Italia con il progetto Sprecozero del Governo ci si è posti l`obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo nel 2016, il Parlamento francese ha approvato definitivamente lo scorso 3 febbraio una serie di misure contro lo spreco di cibo. I supermercati con una superficie superiore ai 400 metri quadrati – spiega Coldiretti – sono obbligati a donare il cibo invenduto a organizzazioni caritatevoli con l’introduzione di multe fino a 75mila euro, ma anche con la detenzione. La normativa prevede una gerarchia di azioni da mettere in campo per evitare lo spreco, dalla prevenzione con campagne educative nelle scuole fino al consumo umano, dall’utilizzo a fini energetici a quello per gli animali. Il provvedimento è stato approvato dopo che con il nuovo anno è scattato l’obbligo per i grandi ristoranti francesi di rendere disponibile a fine pasto ai loro clienti la doggy bag.

Il volontariato dei richiedenti asilo alla Lipu

da: ufficio stampa Coopcamelot

Al Giardino delle Capinere, il centro di recupero per fauna selvatica della Lipu di Ferrara, i richiedenti asilo si prendono cura degli animali feriti.

Nei giorni scorsi la Lipu di Ferrara ha presentato il Report 2015. Per farlo ha utilizzato il disegno di un albero che simboleggia il Giardino delle Capinere, il centro che, da 30 anni, cura volatili e piccoli animali selvatici. Le radici sono i volontari dell’associazione, e i rami sono le tante realtà collegate al centro. Tra queste c’è anche Camelot, che dal settembre 2015, ha attivato la possibilità per i richiedenti asilo di svolgere al centro attività di volontariato.

“Qui curiamo gli animali selvatici, che sono i più svantaggiati della terra, così ci è venuto naturale accogliere i richiedenti asilo come volontari”.
Davide Tartari, collaboratore della Lega Italiana Protezione Uccelli, spiega così il motivo per cui la Lipu di Ferrara ha aperto le porte ai richiedenti asilo accolti dalla cooperativa sociale Camelot.

Vengono investiti dalle le auto o sbattono contro le vetrate delle case: è soprattutto così che ogni anno, nel nostro territorio, oltre mille uccelli di ogni specie si spezzano le ali, le zampe o il becco. Se sono fortunati, vengono raccolti e portati al Giardino delle Capinere, il centro di recupero per la fauna selvatica di via Porta Catena, 118. Assieme a loro anche piccoli animali selvatici come ricci o volpi.

Immerso in un boschetto a ridosso delle mura, il centro è gestito da alcune figure di personale che si occupano degli animali, oltre che delle attività educative e divulgative.
Accanto a loro ci sono dei volontari che li affiancano nella manutenzione del verde e della struttura oltre che nell’assistenza agli animali, sia quelli in via di guarigione, che quelli che invece, a causa dei traumi subiti, rimarranno custoditi nel Giardino.

“Non avevo mai fatto niente del genere prima d’ora. Sto imparando tante cose nuove sulla cura degli animali e sui nomi delle piante”.
A raccontarlo è Eric, un richiedente asilo ospitato nella casa di accoglienza di Cona gestita da Camelot.

“In Nigeria nessuno mi ha mai aiutato, qui ho trovato delle persone disponibili alle quali sono molto grato. Mi piacerebbe continuare a rendermi utile in questo centro”.
E’ anche grazie al suo contributo se oltre la metà degli animali salvati sono poi stati rimessi in libertà.

Oltre ad Eric, fino a fine 2015, anche Happy, un altro richiedente asilo proveniente dalla Nigeria, ha scelto di dedicare al centro due giorni a settimana per dare il proprio contributo volontario. Ora sta per arrivare anche Modou, richiedente asilo della Sierra Leone.

“Non ci interessa occuparci di fauna e basta”, chiarisce Lorenzo Borghi, delegato provinciale Lipu. “Per noi occuparci di animali, è un modo per fare qualcosa per la città e per tutti quelli che ci abitano”.

La Lipu esiste a Ferrara dal 1985 e quest’anno festeggia il suo trentennale. Accogliere il volontariato dei richiedenti asilo è un modo per far interagire sempre di più questa isola verde con il resto del mondo.

Il volontariato è un buon modo per integrarsi in una comunità e contribuire a migliorarla.
Per questo, prima la Regione Emilia – Romagna con un accordo siglato con le Prefetture, il terzo settore, le cooperative sociali e i sindacati, e poi l’Asp di Ferrara con un protocollo d’intesa con quindici associazioni del territorio, l’estate scorsa, hanno aperto ai richiedenti asilo la possibilità di prestare il loro aiuto spontaneo e gratuito a chi ne ha bisogno.
Si è infatti convenuto che una delle criticità connesse all’accoglienza fosse quella relativa alla inattività dei migranti, che si riflette negativamente anche sul tessuto sociale ospitante.
Anche la cooperativa Camelot ha così attivato delle esperienze di volontariato per i beneficiari delle strutture che gestisce. Queste sono le storie di queste esperienze.

DIARIO IN PUBBLICO
Parfum d’antan

Un professore non più giovanissimo in una lettera a un giornale locale ricorda le figure strambe, oggetto di curiosità e di popolarità nella Ferrara di un tempo, quando ero bambino e ragazzo e quando lui era giovane studente di lettere. Il professor Francesco Benazzi gestiva una tabaccheria proprio sotto la nostra casa e le frequentazioni erano assidue, visto che l’intera mia famiglia emetteva fumo come una ciminiera. Erano rapporti molto compassati e formali specie da quando anch’io, seguendo la moda di casa, spendevo i miei pochissimi soldarelli in cinque sigarette per volta sapientemente impacchettate in un cilindrino di carta da giornale. Negli anni Cinquanta il consumo di questa carta era copiosissimo. Una carta buona per tutti gli usi: da incartare, da strizzare bagnata per fare le palle che una volta essiccate venivano accese per produrre il fuoco nei camini, nelle stufe economiche, nelle Bechi di terracotta e, naturalmente, per il suo uso principale: sapientemente squadrata in foglietti, appesa al gancio in bagno come carta igienica.

La raccolta della carta era affidata al carrettino dello straccivendolo che al grido di “A ghè al strazar, donn”, “E’ arrivato lo stracciaiolo, donne”, provocava precipitose aperture di porte per procurarsi o vendere un così prezioso materiale. E che fatica strappare alle impietose dita della nonna i giornalini che amavo di più! Dal “Corriere dei piccoli” che ci arrivava dai cugini ricchi la settimana dopo l’uscita, a “Topolino” e a “Hollywood”, che mamma comprava e che per me era la lettura preferita. Con astuzia la nonna si faceva consegnare “Detective Crimen” dalla signora che ci veniva ad aiutare due volte la settimana. Di quotidiani in casa se ne vedevano pochi perché il nonno li leggeva al bar di fronte, dove si recava a prendere il caffè, e la mamma in ufficio. Le cronache locali perciò erano affidate al passa parola e alle chiacchere che s’infittivano tra il mercato del Listone e la Littorina. Così le macchiette che Benazzi ricorda erano emblematiche di un modo di essere.

“Puina”, che in dialetto significa ricotta, era l’appellativo ricorrente della nonna che mi imponeva d’andare in cantina a prendere la legna , i “zucatin”, i pezzi di legno che servivano per alimentare le stufe. Regolarmente tornavo su con tre, massimo quattro pezzi. Ecco allora la frase rituale. “ At g’ha propria i brazz ad puina”: “Hai proprio le braccia di ricotta”. Puina era già diventato la macchietta principale in città e, come ricorda Benazzi, reagiva all’appellativo sfidando tutti a braccio di ferro.

Nella nuova e modesta casa in cui abitammo dopo il bombardamento di Ferrara e che ci costrinse al lasciare il nostro ben più grande appartamento portammo alcuni quadri di pittori locali. Tra questi uno che rappresentava un ragazzotto dal sorriso impudente che sotto un berrettuccio fuma una cicca. In casa si credeva fosse il ritratto di “Tugnin dill cich”, “Tonino delle cicche”, un altro personaggio assai popolare a Ferrara che passava il suo tempo a raccogliere i mozziconi di sigaretta per fumarsele in modo compulsivo. Un’attività che di nascosto era eseguita anche dagli amici di mio fratello che mi lusingavano, io bambinetto un po’ tonto, a raccoglierle per loro con il pretesto di partecipare a una caccia al tesoro. Un indizio per la caccia poteva valere cinque, dieci cicche, ma più ci si avvicinava al traguardo più il numero richiesto cresceva. E la ricompensa? Una bellissima corona di foglie di magnolia che le due o tre ragazzette che osavano aggregarsi al gruppo dei maschi dovevano comporre in quel paradiso che allora era il Parco Pareschi.

Pendenza
Un ritratto di Pendenza

Ma l’idolo di tutti noi era Pendenza. Una malformazione del piede, ritorto indietro, lo faceva camminare oscillando come tutti coloro affetti da zoppìa. Pendeva dunque e s’appoggiava o cavalcava una bicicletta, col manubrio da corsa. Ben presto divenne una figura conosciutissima a Ferrara e la sua presenza aveva valore apotropaico quando la Spal giocava. Il suo grido lanciato per strada e diventato famoso era: “Źìo, dàm ‘na zigaréta!”, “Zio, dammi una sigaretta”, diventando così nipote di gran parte degli “umarell”, gli “ometti”, tremendi pensionati o curiosi che sostavano di fronte alla Piazza Trento e Trieste, “Il Listone” per i nativi. Quegli “umarell” erano gli arbitri dei giudizi della e sulla comunità ferrarese. Di tutta questa umanità composita non c’è traccia nelle bassaniane storie ferraresi; qualcosa si rinviene invece in quelle scritte dal cugino del grande scrittore, Gianfranco Rossi, appassionato catalogatore dei nomi più strambi che venivano imposti ai bambini specie delle classi più umili quasi che il nome importante o strano desse una visibilità maggiore a chi lo portava.

Di quel tempo e di quelle macchiette rimane il ricordo, come il profumo di mamma che emana solo nella mente e che rivedo sul tavolo della toilette: “Soir de Paris” si chiamava e la bottiglia era di un intenso blu scuro.

E le macchiette d’oggi? Sono più connotate dal modo di vestire e di parlare, nel segno ormai comune della barba incolta, della sciarpona o della bocca atteggiata a “cul de poule”, in un misto imbarazzante tra la provincia più oscura e la globalizzazione.
Eh sì. Non ci facciamo mancare nulla a “Ferara, stazione di Ferrara”. Ora abbiamo anche il “Malleus maleficarum”, il Noce maledetto, che sembra non risieda più a Benevento, ma tra le dune di Volania e/o dintorni. La simbologia evoca e incrudelisce su cuori trafitti, viscere, invocazioni diaboliche con tanto di preti esorcisti che studiano il fenomeno.
Non bastavano le maledizioni – altro termine legato al mondo dei malefici – provocate dall’incantesimo Carife che ci ha sbocconcellato – o megli sbranato – i risparmi. Non bastavano le maledizioni del Palazzo degli specchi in puro stile horror con anche l’inventore morale che usa filtri legali, mentre in sottofondo la Destra protesta e vuole l’abbattimento totale della costruzione, capeggiata da un leader che riassume nel vestire tutti i vezzi dei politici: codino, barbetta e un sciarpone monumentale da far invidia a Brunetta.
Non è bastata neppure la siccità. Ora alle sette piaghe non d’Egitto, ma di ‘Ferara’, s’aggiunge quella definitiva con viscere, budella, capelli (biondi) inchiodati all’albero. Se non fosse un regresso culturale degno di qualche zona ancora sotto l’influsso dell’animalismo o di qualche exemplum (però senza il morto, anche se il cadavere dello sparato in macchina tutto composto qualche dubbio solleva) di società segrete ci sarebbe da ridere.
In realtà ci turba, eccome! Per l’arretratezza della nostra cultura.
E il pensiero, grato, ritorna alle inoffensive macchiette che ci hanno allietato, anche se in modo inconsapevolmente crudele, in quel coraggioso tempo della ricostruzione, quando una società non ancora sazia s’inventava modelli e recuperi senza per questo rievocare Scoppola, il buffone della Corte Estense, o le complesse coreografie dei carnevali rinascimentali.

L’APPUNTAMENTO
Il sangue sporco della malasanità

Epatite e Aids, le infezioni di Stato. E’ un viaggio da nord a sud dell’Italia quello compiuto da Giovanni Del Giaccio nel suo libro-inchiesta “Sangue sporco. Trasfusioni, errori e malasanità”. Un itinerario tra persone malate, infettate per trasfusioni di sangue o per errori commessi negli ospedali. Questioni semplicemente liquidate come malasanità, quando in realtà in certi casi si rasenta una specie di accanimento. Come quello del ministero della Salute che normalmente non risponde e quando lo fa prova a negare l’evidenza. Sono migliaia le persone contagiate dall’epatite C e dal virus Hiv, danneggiate prima e beffate poi. Di loro racconta Del Giaccio, giornalista del Messaggero, che mette insieme alcuni casi simbolici, ripercorre lo scandalo degli emoderivati, prova a far conoscere un fenomeno che non “fa” notizia. Almeno fino al prossimo decesso. O alla condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo inflitta di recente all’Italia per le lungaggini nei processi e nei risarcimenti.

Un testo unico nel suo genere in cui l’autore indaga con rigore giornalistico uno scandalo della sanità nazionale non sufficientemente trattato e conosciuto. Una ricerca approfondita realizzata “sul campo” intervistando decine di persone, raccontando la storia di famiglie distrutte da errori medici apparentemente banali e avvenuti per superficialità e sufficienza.

Del Giaccio, redattore del quotidiano Il Messaggero nella sede di Latina, sarà a Ferrara mercoledì, ospite della libreria Ibs per la presentazione del suo volume. Il giornalista si occupa di sanità e cronaca. Laureato in Sociologia alla Sapienza, ha iniziato la professione giovanissimo, con l’emittente locale Radio Omega Sound di Anzio, la sua città, prima di fare una serie di esperienze tra le quali Latina Oggi, La Provincia e la fondazione del settimanale Il Granchio. È stato corrispondente Ansa dalla provincia pontina per 10 anni.
Dopo “Latina Segreta” per l’editore Historica, questo è il suo secondo libro.

Mercoledì 10 febbraio – ore 17,30
Libreria Ibs di Ferrara – piazza Trento e Trieste, palazzo San Crispino
Giovanni Del Giaccio presenta il libro-inchiesta
“Sangue sporco. Trasfusioni, errori e malasanità”, Giubilei Regnani editore
L’autore sarà intervistato da Sergio Gessi, direttore di FerraraItalia

 

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
McDonalds-Scuola: dieci a uno

Fa davvero sorridere che qualcuno si scandalizzi per gli ottomila euro della McDonald’s vinti da una scuola della nostra città. Non perché quella scuola con la McDonald’s abbia qualcosa a che fare, ma per il semplice fatto che dietro a ogni alunno che sta in classe ci sta una famiglia, liberissima di raccogliere come e quando vuole tutti i punti che ritiene siano utili alla scuola frequentata dal proprio figlio. A me sembra sia un interesse più che lodevole.
La scuola non merita e non ha bisogno di fustigatori, che sanno sempre di oscurantismo, specie in tempi in cui si mettono le statue in scatola, con un regresso temporale alle braghe del Giudizio Universale.
Questa mania di decidere per gli altri quello che devono fare è un vizio italico. Finché non ci sarà un laico rispetto della libertà dell’altro, faticheremo a far cresce una sana e robusta società civile, garante della libertà di tutti a prescindere dal giudizio di ognuno. È la storia di questi giorni sulle unioni civili, è la storia di ieri su divorzio e aborto.
E poi ci sono le scoperte dell’acqua calda. Pare che nessuno si sia accorto che ormai da anni il mercato dei consumi si propone come sponsor delle nostre scuole. Forse che i punti accumulati con gli acquisti di prodotti in altre catene commerciali offrono una garanzia di verginità maggiore?
Queste volontà di purezza, questi lavacri nelle parole di condanna meriterebbero di rivolgere la loro attenzione a cause migliori, come lo stato delle nostre scuole: se sono all’altezza dei bisogni formativi delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. È questo il tema che ha urgente bisogno di vero impegno, fatica, sudore e intelligenza.
Per il resto consiglierei sempre una certa cautela, specie nel nostro paese, dove i McDonald’s dominano i centri storici insieme a palazzi antichi e cattedrali, dove il fumo uccide, ma lo Stato, che siamo noi, continua a lucrare abbondanti introiti, utili anche per gestire le nostre scuole.
Quanti temono la corruzione delle nostre scuole, la svendita al mercato, si consolino perché altrove è anche peggio. Prendete la Louisiana, quella delle guerre di secessione, dove alla lotteria Powerball, che potete trovare anche in internet, si vincono borse di studio per frequentare scuole e università private; il mese scorso la lotteria ha raccolto 1,6 miliardi di dollari. Diciannove sono gli stati che in America hanno simili programmi di voucher. I buoni in media sono di 5.311 dollari per studente, devono essere accettati dalle scuole private che partecipano al programma e le scuole sono obbligate a prendere qualsiasi studente che detiene un voucher.
Il caso è giunto agli onori della cronaca nazionale americana perché gli esiti di una recente ricerca hanno dimostrato che gli studenti delle scuole private conseguono risultati scolastici peggiori rispetto ai loro coetanei che hanno avuto la fortuna di perdere la lotteria.
Morale: per favore iniziamo a preoccuparci seriamente della qualità della scuola che i nostri figli frequentano, che tutti ricevano il massimo di cui ciascuno ha bisogno per raggiungere il successo formativo e che non considerino il tempo passato a scuola, un tempo squallido, noioso, inutile e rituale.
Ben venga chi è disposto ad arricchire e qualificare tempi e spazi di apprendimento dei nostri ragazzi. L’articolo 33 della nostra Costituzione non mi sembra che lo vieti. Anzi sul tema della gestione della scuola, che i Costituenti non toccarono, recita “la Repubblica detta le norme generali e istituisce scuole di ogni ordine e grado”. Un tema che verrà recuperato solo a iniziare dal 1974, prima dai Decreti delegati e in seguito nel 1997 con l’articolo 21 della legge Bassanini, che ha introdotto l’autonomia scolastica contro una concezione centralistica della scuola.
Sono state conquiste delle forze democratiche più avvedute del paese, per sottrarre la scuola all’isolamento sociale, per aprirla al territorio, per rispondere alla domanda formativa della sua popolazione, per renderla trasparente. Non tutti vi hanno creduto e hanno apprezzato questo processo. Ancora oggi, a destra come a sinistra, l’autonomia scolastica è vissuta con sospetto, con uno scarso senso della ricchezza che può derivare alla scuola dal contributo della società.
La scuola stessa spesso si ritrae di fronte al sociale, preoccupata che vengano messe in discussione le sue prassi, le sue consuetudini, preoccupata dei giudizi e delle valutazioni.
Le nostre scuole non sono mai divenute quella casa di vetro che dovrebbero essere, che era nelle intenzioni dello stesso legislatore. I vetri delle nostre scuole sono ancora molto opachi. Il fuori e il dentro della scuola hanno appreso forse a comunicare, ma non certo a dialogare, tanto meno a conversare.
È previsto dalla legge che i Consigli di Istituto delle nostre scuole, oltre a elaborare e adottare gli indirizzi generali, determinino le forme di autofinanziamento. E dunque ben venga il consiglio di istituto che ha deciso di partecipare al concorso della McDonald’s, non ha fatto altro che adempiere alla funzione per cui è stato eletto. Ma subito sono piovute le critiche, non portatrici di un segno di crescita, ma di un preoccupante odore di regresso.
Abbiamo bisogno che le nostre scuole escano dall’appannamento, diversamente non c’è speranza di sradicare la tenacia con cui ancora resistono tradizionali pratiche didattiche, la trasmissione ex cathedra dei saperi, l’asfissia delle aule. La strada è dare fiducia all’autonomia, dare fiducia alla partecipazione, alla gestione delle scuole a partire dai bisogni e dalla realtà che sono chiamate a servire.
Ma occorre che l’idea e la considerazione che si hanno della propria scuola siano davvero grandi. In merito, un dubbio, un sospetto restano, specie se si rapportano gli oltre ottantamila euro che McDonald’s ha incassato dalle famiglie degli alunni con gli ottomila che ha donato alla loro scuola. Dieci a uno è il rapporto. L’importante è che non si creda che McDonald’s valga dieci volte più della Scuola. Su questo non metterei la mano sul fuoco.

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