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Giorno: 12 Marzo 2016

IL VIDEO
La musica di Frescobaldi e le delizie estensi

La musica di Girolamo Frescobaldi e la splendida location della sala affrescata della Delizia di Belriguardo in un video segnalatoci da Francesco Cera, clavicembalista e organista attivo nel campo concertistico della musica rinascimentale e barocca.

Girolamo Frescobaldi (1583-1643), al quale è intitolato il conservatorio di Largo Antonioni, è nato e cresciuto a Ferrara, che a metà Cinquecento città poteva vantare in ambito musicale una vera e propria scuola sviluppatasi grazie al mecenatismo culturale della Casa d’Este. Poco si sa della sua formazione, ma certo potè giovarsi dei tanti maestri che in quegli anni, gli ultimi prima della Devoluzione del Ducato Estense allo Stato Pontificio e del trasferimento dei musicisti a Roma, gravitavano attorno alla corte.
Già alla nascita di Girolamo erano attivi in città Alfonso della Viola, il Concerto delle dame, Luzzasco Luzzaschi. Inoltre visitarono Ferrara Luca Marenzio, John Dowland, Jacques De Wert, Orlando di Lasso, e persino due giganti come Claudio Monteverdi, che lavorò a una collezione di madrigali dedicati ad Alfonso II d’Este, e Carlo Gesualdo: il principe di Venosa arrivò nel febbraio del 1594 per celebrarvi il suo matrimonio con Eleonora, cugina di Alfonso II e sorella di Cesare d’Este.

Questo è il clima in cui crebbe il compositore e musicista, “fondamentale per lo sviluppo delle sue composizioni stampate a Roma nel 1615”, come ci spiega anche Francesco Cera nel video. Questo lavoro, registrato nel novembre 2015 grazie al sostegno dell’Asp Ferrara e del Museo Ugo Marano, è una piccola anticipazione di un’incisione che uscirà il prossimo anno per una casa discografica internazionale che Cera ha potuto eseguire proprio nella sala situata a Voghiera: la registrazione del “Primo libro di Toccate” del compositore ferrarese. “Il video – spiega il musicista – intende proprio far comprendere il nesso culturale tra Frescobaldi e la musica che da giovane potè ascoltare presso la corte”.

Commento del Sindaco in merito all’arresto dell’imprenditore Sergio Vittadello

da: ufficio stampa Portavoce del Sindaco di Ferrara

” L’arresto avvenuto ieri dell’imprenditore Sergio Vittadello determina obiettivamente un problema ulteriore nel percorso già molto accidentato che dovrebbe portare alla riqualificazione del Palazzo degli Specchi di proprietà della Società “Ferrara 2007 srl”.
Se per anni l’Amministrazione Comunale ha lavorato caparbiamente ad una soluzione che pareva ormai a portata di mano, oggi realisticamente deve ipotizzare anche misure provvisorie che preservino il contesto urbano dal progressivo deteriorasi della situazione.
Non ci facciamo illusioni, cosi come non se ne facciano i ferraresi, purtroppo senza la riqualificazione complessiva di quel complesso – come abbiamo già detto più volte – si potranno mettere in campo solo “pezze” provvisorie e probabilmente con costi elevati a carico della collettività; destinate comunque a non risolvere definitivamente il problema
Faremo in ogni caso tutto quello che serve per ridurre il disagio e perseguiremo comunque una soluzione definitiva nella persuasione che, oltre alla obiettiva complessità delle problematiche finanziare del momento e oltre all’improvviso ostacolo determinato dalle vicende giudiziarie che hanno coinvolto uno dei partner della operazione, non aiuterà alla soluzione del problema ne il reperimento di interlocutori eventualmente nuovi (se necessari) nè la vergognosa campagna mediatica che in queste settimane è stata scatenata sul Palaspecchi. ”

Tiziano Tagliani

Premio di laurea “Daniele Curina”: Giulia Mizzon si aggiudica il premio con una tesi di laurea sul ricambio generazionale, svolto nel Dipartimento di Economia di Unife

da: ufficio stampa Legacoop Ferrara

Oggi (sabato 12 marzo) alle ore 10:00 nella Sala Consigliare del Comune di Berra è stato assegnato il Premio di Laurea in ricordo di Daniele Curina, durante la cerimonia di commemorazione a 4 anni dalla sua scomparsa. Il premio, destinato alla miglior tesi di laurea sulla cooperazione, è stato istituito dall’Università degli Studi di Ferrara in collaborazione con Legacoop Estense, Comune di Berra e la sezione berrese dell’A.N.P.I., ed è finanziato dalle cooperative Cidas e Cir Food. Ad aggiudicarselo Giulia Mizzon, laureatasi lo scorso marzo al Dipartimento di Economia e Management di Unife con una tesi di laurea sul ricambio generazionale nelle imprese cooperative e l’adozione di strumenti per il controllo di gestione, svolta in collaborazione con Generazioni, il coordinamento dei giovani cooperatori di Legacoop. Nel corso della cerimonia, alla presenza dei familiari, sono intervenuti il sindaco di Berra Eric Zaghini, Aurelio Bruzzo dell’Università degli Studi di Ferrara, il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini. Presenti la presidente di Cidas Patrizia Bertelli e Rita Marchi di Cir Food, due cooperative che Curina ha contribuito a valorizzare e rilanciare.
«Daniele Curina ha avuto un ruolo di spicco nella cooperazione ferrarese e nella vita politica e sociale del nostro territorio – afferma il sindaco Zaghini – riuscendo a mettere in pratica i principi di sussidiarietà e una virtuosa collaborazione pubblico-privato». Il premio di laurea, che viene destinato annualmente ad una tesi svolta presso i Dipartimenti di Economia e Management, Giurisprudenza e Studi Umanistici di Unife, secondo Aurelio Bruzzo «testimonia la possibilità di partnership virtuose tra l’amministrazione pubblica, l’Università e il mondo imprenditoriale, oltre a portare attenzione sul modello cooperativo, che certamente merita di essere approfondito con più attenzione all’interno delle Università». Una tesi rilevante secondo Andrea Benini, perché «approfondisce un tema fondamentale per le imprese cooperative, i cui patrimoni non vengono spartiti tra i soci di oggi ma trasferiti alle generazioni future. Lo studio evidenzia una difficoltà nel ricambio delle posizioni dirigenziali, cosa di cui siamo consapevoli e su cui stiamo già lavorando». Benini porta quindi l’attenzione sulla riforma delle Banche di Credito Cooperativo, «di cui disapproviamo il punto che prevede la possibilità di privatizzare i patrimoni accumulati. Vogliamo che la ricchezza prodotta resti al servizio dei futuri soci e dello sviluppo dei territori». Considerato il grande valore di tutte le tesi candidate, Benini ha infine manifestato l’intenzione di organizzare un momento pubblico di presentazione delle ricerche svolte. L’incontro è stato chiuso dal saluto e dal ringraziamento di Graziella Finessi, vedova di Daniele Curina.

Confartigianato incontra Contri

da: ufficio stampa e comunicazione Camilla Ghedini

Chiesto e concesso. Il candidato del centro destra, Diego Contri, ha voluto rapportarsi con l’associazione di categoria. Il confronto è avvenuto venerdì sera, nella sede di via Matteotti, alla presenza del consiglio, intervenuto per ascoltare i contenuti di un programma elettorale in via di definizione «che non conterrà promesse irrealizzabili», ha anticipato Contri. E concluso con l’annuncio, da parte della Confartigianato, di elaborare nell’arco dei prossimi 10 giorni, un documento ufficiale di sintesi contenente le indicazioni dell’associazione. Indicazioni, come ha spiegato il segretario generale Giuseppe Vancini, in linea con le competenze degli enti, nello specifico dell’amministrazione comunale, perché il rischio, nelle campagne elettorali, è di affrontare i discorsi in maniera «generale e generalista», quando invece, come hanno introdotto il presidente e segretario locale, Graziano Gallerani e Donato Toselli, «le nostre aziende hanno bisogno di risposte certe». Tra i temi affrontati, l’abbassamento dell’Imu sui capannoni, i costi di smaltimento rifiuti, lo snellimento delle pratiche burocratiche, la necessità di ricollocare e restituire dignità agli over 50 espulsi dal mercato del lavoro, la professionalizzazione dei giovani, la sicurezza e il decoro urbano, il completamento della ricostruzione post terremoto e delle infrastrutture, Cispadana in primis. Input accolti da Contri, che ha insistito molto sulla sua esperienza di imprenditore, e che ha parlato di volontà «di condividere in futuro, quando governeremo, le nostre scelte, in un’ottica di costruzione e comunicazione continua».

Vasco Rossi al cinema

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

Il Cinema Apollo di Ferrara, il Cinepark di Cento e il Cineplus di Comacchio dedicano un evento speciale per tutti gli amanti del Rock: per tre giorni nelle sale arriva “Vasco tutto in una notte, LiveKom015 al cinema” il film del concerto registrato allo stadio San Paolo di Napoli arricchito da preziosi materiali inediti per rivivere al cinema la magia di un rito collettivo.
Il film, con la regia di Giuseppe Domingo “Pepsy Romanoff” Romano, porta sul grande schermo tutta l’energia e le emozioni di un concerto del Blasco, distribuito al cinema da Universal Music e QMI/Stardust.
Al centro del film c’è lo SHOW, l’indimenticabile live tenutosi il 3 luglio a Napoli… Una notte magica “stravissuta, straviziata” allo stadio San Paolo, ancora una volta sold-out. Tutto in una notte e tutti insieme per due ore e mezza di rock e di energia, da respirare, ascoltare, guardare e…cantare.
All’Apollo l’appuntamento con il re del rock italiano è per lunedì 14 alle 21.00, a Cento e Comacchio lunedì 14 e mercoledì 16 è per le 20.00, martedì alle 22.30.

Istat, l’export dell’Emilia-Romagna vola e arriva a quota 55,3 miliardi

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Nel 2015 raggiunto il 13,4% del totale nazionale con il settore manifatturiero che fa da traino. La soddisfazione del presidente Bonaccini: “Un risultato eccellente per l’economia regionale che è tra le principali locomotive del Paese”.

Bologna – L’export dell’Emilia-Romagna, trainato dal manifatturiero, vola e tocca quota 55,3 miliardi di beni e servizi complessivamente esportati nel 2015. Si tratta del 13,4% del totale nazionale, che conferma il rilevante contributo fornito dalle esportazioni regionali alla crescita tendenziale dell’export nazionale durante lo scorso anno. L’Emilia-Romagna è nel gruppo di testa, insieme a Piemonte, Veneto, Lazio e Lombardia. Questi i dati diffusi da Istat sull’andamento dell’export su base regionale.
«Mi pare – ha commentato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna – che questo dato sull’export regionale confermi un robusto segnale positivo per la nostra economia. E questo è ancora più vero se penso a un altro dato molto interessante, diffuso proprio ieri, che ci dice che nel corso del 2015 la disoccupazione nella nostra regione è scesa al 7,7%».

Anche i dati dell’export, insieme agli altri macro indicatori economici fondamentali (quali Pil, occupazione e investimenti ) confermano una direzione positiva della crescita in Emilia-Romagna. «Credo di poter dire – ha aggiunto Bonaccini – che siamo di fronte a una prospettiva interessante, nella quale si vede chiaramente che ciò che paga, rispetto alle sfide globali, è la qualità dei prodotti. E la qualità dei prodotti è – da sempre – il punto di forza della nostra manifattura e della nostra economia in senso più generale. Da parte nostra, puntando con decisione sugli strumenti messi in campo con il Patto per il Lavoro, saremo come sempre a fianco del nostro sistema produttivo, per sostenere attivamente la ripresa e aumentare i posti di lavoro».

Nel quarto trimestre del 2015 l’export dell’Emilia-Romagna è cresciuto del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2014, l’incremento più consistente tra tutti e quattro i trimestri del 2015. Dopo il secondo e il terzo trimestre del 2015, nei quali le esportazioni regionali erano cresciute a un ritmo inferiore rispetto a quello nazionale, nel quarto trimestre hanno sovra-performato rispetto a quelle nazionali (+2,6% sul 2014).
La crescita significativa del quarto trimestre ha consentito di arrivare a un totale di 55,3 miliardi di euro di beni e servizi complessivamente esportati nel 2015, il 13,4% del totale nazionale.
Il nord-est rappresenta l’area più dinamica del Paese (+4,7% rispetto al 2014). Basilicata, Lazio e Piemonte sono le regioni più in crescita, trainate dall’industria automobilistica (FCA). L’Emilia-Romagna, con 55.322 milioni di euro di esportazioni di beni e servizi (il 13,4% delle esportazioni nazionali), si posiziona (+4,4%) sopra la media italiana (+3,8%).

L’export nel dettaglio
Le esportazioni manifatturiere dell’Emilia-Romagna (che valgono il 97,7% del totale dell’export), crescono del 4,4% nel periodo 2014-2015, oltre il livello della Lombardia (+1,5%), e dell’Italia (3,8%), ma al di sotto del Veneto (+6,3%).
Nel periodo 2008-2015 l’incremento dell’export è pari a +16,4%, superiore rispetto ad una media nazione del +14,3% ed al Veneto (+15%). L’Emilia-Romagna evidenzia quindi un andamento positivo più costante rispetto al Veneto che invece è maggiormente soggetto alle fluttuazioni della domanda estera.
Nel 2014-2015 le esportazioni di prodotti alimentari crescono del 6,4%, più della media regionale, ma in linea con la media nazionale del +6,5%; ottima la performance dei settori dei computer e apparecchi elettronici (+19% circa contro una media nazionale del 11%), degli articoli farmaceutici (+23,5% contro una media nazionale del +4,5%); migliori del dato nazionale le vendite degli articoli di gomma, materie plastiche e ceramiche (+5,9% contro una media nazionale del +4,1%) ed i Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+1,7% contro una media nazionale del -2%).

Lunedì 14 marzo Ivan Cotroneo presenta il libro “Un bacio”

da: ufficio stampa Ibs Libraccio Eventi Ferrara

Lunedì 14 marzo, ore 18:00, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, in collaborazione con Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara, Ivan Cotroneo presenta il libro “Un bacio” (Bompiani).
Manuela Macario dialoga con l’autore e gli attori protagonisti del film omonimo in uscita il 31 marzo Leonardo Pazzagli, Valentina Romani e Rimau Grillo Ritzberger.

Lorenzo, Antonio e Elena. Sono i protagonisti di un romanzo a tre voci che racconta una crudele vicenda di amore, odio e violenza. Un ragazzo di sedici anni, difficile, non integrato, che arriva in una piccola cittadina di provincia. Una professoressa di italiano, quarantenne, stanca, ansiosa di spingere i suoi studenti ad affrontare la vita con un coraggio che lei stessa non possiede. Un giovane uomo cresciuto troppo in fretta, incapace di confrontarsi con l’altro e educato alla violenza. Al centro di tutto, una pistola, un colpo sparato alla tempia in un’aula scolastica, e forse un bacio. Un solo, semplice bacio, capace di scatenare la follia. Giallo psicologico, puzzle di sentimenti, drammatico racconto di un amore impossibile, costruito come un meccanismo a orologeria denso di rivelazioni.

Ivan Cotroneo è nato a Napoli, il 21 febbraio del 1968. Dopo aver abbandonato gli studi di giurisprudenza si trasferisce a Roma, dove nel 1992 si diploma in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. I suoi primi approcci con il cinema avvengono grazie al regista Pappi Corsicato, per il quale Cotroneo scrive l’episodio La stirpe di Iana incluso nel film collettivo I vesuviani e la sceneggiatura del lungometraggio Chimera.
Nel 1999, edito da Bompiani, pubblica una raccolta di citazioni intitolata Il piccolo libro della rabbia. Nello stesso anno ha collaborato alla sceneggiatura di In principio erano le mutande di Anna Negri, assieme a Renato De Maria e Francesco Piccolo ha scritto la sceneggiatura di Paz!, portando sul grande schermo i personaggi creati da Andrea Pazienza. Nel 2003 collabora con Daniele Luchetti e Stefania Montorsi per Dillo con parole mie e scrive per Alex Infascelli il cortometraggio L’ultimo giorno. Nel 2003 pubblica il suo primo romanzo, Il re del mondo, mentre nel 2005, sempre edito da Bompiani pubblica il romanzo Cronaca di un disamore.

Cotroneo ha lavorato come sceneggiatore per diverse produzioni televisive, come fiction e miniserie tv, come Un posto tranquillo e Raccontami una storia. Sempre per la televisione, ha fatto parte del team di autori del programma L’ottavo nano, di Serena Dandini e Corrado Guzzanti, per la Dandini è stato inoltre autore per tre stagioni del talk show Parla con me. Oltre al cinema e alla televisione, Cotroneo lavora anche per il teatro, ha adattato l’edizione italiana di Closer di Patrick Marber e Le regole dell’attrazione di Bret Easton Ellis, inoltre ha scritto alcuni spettacoli comici e ha scritto per Claudio Gioè il monologo Se stanotte sono qui.

Nel 2007 collabora alla sceneggiatura di Piano, solo, adattamento cinematografico di un libro di Walter Veltroni, nello stesso anno pubblica il suo terzo romanzo, La kryptonite nella borsa. Nel 2008 scrive assieme a Maria Sole Tognazzi L’uomo che ama, film d’apertura del Festival Internazionale del Film di Roma 2008, e torna a scrivere la televisione, con la fiction Tutti pazzi per amore, di cui è autore del format originale, e un nuovo adattamento televisivo di Pinocchio. Nel 2009 ha scritto insieme a Sandro Petraglia e Fidel Signorile la sceneggiatura di “La prima linea” di Renato de Maria, e insieme a Barbara Alberti, Walter Fasano e Luca Guadagnino la sceneggiatura di “Io sono L’amore”. Insieme a Ferzan Ozpetek nello stesso anno scrive la sceneggiatura del film di Ferzan Özpetek Mine vaganti, vincitore del Globo d’Oro 2010 per la migliore sceneggiatura e candidato, per la sceneggiatura, al David di Donatello e al Nastro d’argento 2010.
Nell’ottobre del 2007 Bompiani pubblica il suo quarto libro, Un bacio.
Sta lavorando all’adattamento cinematografico del suo romanzo “La kryptonite nella borsa”, la cui sceneggiatura è scritta, oltre che da Cotroneo, da Monica Rametta e Ludovica Rampoldi. Il film verrà prodotto dalla Indigo Film di Francesca Cima e Nicola Giuliano.
È il traduttore ufficiale per l’Italia delle opere di Hanif Kureishi e Michael Cunningham.

Protocollo d’intesa per le Saline di Comacchio e Cervia

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

È partito ufficialmente, a seguito della firma congiunta del Sindaco di Comacchio Marco Fabbri, del Sindaco di Cervia Luca Coffari, del Presidente del Parco del Delta del Po Emilia Romagna Massimo Medri e del Presidente del Parco della salina di Cervia Giuseppe Pomicetti, il “Protocollo d’intesa per la valorizzazione culturale, turistica e ambientale delle Saline di Cervia e Comacchio”.
La collaborazione, che ha l’obiettivo di valorizzare sinergicamente l’ambiente, la cultura e il turismo legati alle Saline dei due Comuni, si articolerà in varie azioni e progetti finalizzati al reperimento di risorse finanziare Regionali, Statali ed Europee, destinate allo sviluppo territoriale e turistico delle due aree, da realizzarsi sempre nel rispetto e nella tutela del delicato contesto ambientale.
“Questo protocollo è un passo storico per il territorio di Comacchio – ha spiegato il Sindaco Fabbri – perché dà il via ad una collaborazione strutturata che ha l’obiettivo di valorizzare ulteriormente il Parco del Delta facendo leva su due elementi naturalistici unici quali sono le due Saline”.
All’interno del Protocollo, che prevede numerosi ambiti operativi quali ad esempio la protezione della biodiversità, ma anche la valorizzazione in chiave identitaria della civiltà del sale, rientra, infatti, anche la riqualificazione in chiave turistica della Salina di Comacchio. Obiettivo è la riattivazione della produzione di sale per scopi, al momento, prevalentemente didattici, e la costituzione di percorsi turistici di elevato interesse sia ambientale che culturale. A tal fine il Parco della Salina di Cervia ha messo a disposizione la propria esperienza per favorire il recupero della tradizione comacchiese del sale.
“La grande partecipazione che ha registrato il primo incontro del corso finalizzato alla formazione dei futuri salinari di Comacchio è un segnale di come questa tradizione sia ancora molto sentita dalla comunità – ha concluso Fabbri – La Salina è un luogo meraviglioso che va tutelato garantendo una costante attività di manutenzione e consentendo una fruizione turistica sostenibile che possa far apprezzare, a comacchiesi e non, questo importante patrimonio ambientale. E questa nuova collaborazione istituzionale è un ulteriore importante passo verso la sua riapertura”.

22 marzo Giornata Mondiale dell’Acqua: Hera apre le porte della centrale di potabilizzazione di Pontelagoscuro

da: ufficio stampa Hera

Da oggi al via le prenotazioni per le visite.

Martedì 22 marzo, dalle 9 alle 13, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Hera ha voluto dare a tutti la possibilità di verificare come funziona la sua ‘fabbrica dell’acqua’ ferrarese e vedere il grande lavoro che sta dietro ai nostri gesti d’abitudine quotidiana, come aprire il rubinetto.
L’iniziativa ‘inaugura’ il percorso guidato che accompagna i visitatori alla scoperta dell’impianto e ne facilita la comprensione.

Impianti aperti, istruzioni per l’uso
Il 22 marzo, quindi, Hera aprirà quindi le porte di uno dei suoi più importanti impianti. Fino a sabato 19 marzo, chiunque potrà prenotarsi per la visita inviando una email di richiesta a relazioniesterne@gruppohera.it in cui dovrà essere indicato un recapito telefonico. I richiedenti saranno richiamati per accordi sullo svolgimento della visita, che avrà la durata di circa un’ora.
I gruppi (di una ventina di persone al massimo), saranno guidati da tecnici Hera alla scoperta dei tanti passaggi che l’acqua deve compiere per essere potabilizzata. Le visite saranno della durata di un’ora circa.
Le visite saranno anche l’occasione per inaugurare il percorso guidato che accompagna i visitatori alla scoperta dell’impianto, facilita la comprensione, favorisce la conoscenza e la curiosità degli ospiti.

La centrale di Pontelagoscuro
Con i suoi 238.000 m2 di estensione, la centrale è una vera e propria “Fabbrica dell’acqua” che serve un bacino di quasi 260.000 abitanti, può potabilizzare fino a 1.450 litri di acqua al secondo e produce oltre 77.000 m3 di acqua potabile al giorno. La centrale è una delle poche in Italia ad essere dotata di bacini di lagunaggio che hanno una superficie totale di 45.000 metri quadrati e un volume massimo d’invaso pari a 250.000 metri cubi. Si tratta di una tecnologia in grado di fornire una notevole riserva idrica e, in caso di necessità, consente d’interrompere il prelievo dal Po garantendo per tre giorni l’approvvigionamento a tutto il bacino d’utenza ferrarese servito da Hera. Inoltre questa tecnologia fornisce un contributo importante alla depurazione, consentendo una prima fase di purificazione grazie alle reazioni biologiche che avvengono spontaneamente.
Oltre ai bacini di lagunaggio e ai chiariflocculatori, la centrale è composta da serbatoi in cui l’acqua è sottoposta ad ozonizzazione, da enormi cisterne per la filtrazione tramite carboni attivi, da grandi vasche seminterrate e blindate per lo stoccaggio dell’acqua già potabile e, infine, da impianti che aggiungono il cloro nell’acqua prima della sua immissione in rete, per proteggerla da eventuali successive contaminazioni batteriche.
L’intero processo è governato e controllato, oltre che dai tecnici e dagli operatori Hera, dal sistema di telecontrollo del polo unico di Hera di Forlì.

La qualità dell’acqua
Hera, sull’acqua che complessivamente produce, esegue 1.800 analisi al giorno, circa 650.000 all’anno. Le concertazioni rilevate sono in media inferiori dell’84% ai limiti di legge e il 99,8% delle analisi risultano conformi alla legge,
Simili risultati confermano anche la validità dei processi di trattamento cui l’acqua è sottoposta prima di essere immessa nella rete. In particolare, nel ferrarese dove l’approvvigionamento dipende per la maggior parte dall’acqua del fiume Po, il 100% dell’acqua distribuita è sottoposta a trattamenti più complessi rispetto alla sola disinfezione, per garantirne la massima salubrità.
Ai controlli direttamente eseguiti da Hera, si aggiungono quelli svolti dall’Azienda Asl.

Investimenti del ciclo idrico
Le visite serviranno anche a raccontare il forte impegno di Hera sull’acqua. Nei suoi tredici anni di attività, infatti, la multiutility ha investito moltissimo nel ciclo idrico e continuerà a farlo. Infatti, entro il 2019, ha previsto 42 milioni di euro da destinare al servizio idrico del territorio ferrarese.

La Giornata Mondiale dell’Acqua
Le Nazioni Unite nel 1992 hanno istituito la Giornata Mondiale dell’Acqua, il più importante appuntamento dell’anno per informare e sensibilizzare sulla risorsa naturale indispensabile alla vita e che rimane purtroppo una chimera per quasi un miliardo di persone sulla terra.

Festa del Pi Greco al Liceo Ariosto

da: Liceo Classico Statale L. Ariosto – Ferrara

Nel pomeriggio del 14 marzo, il Liceo Ariosto di Ferrara celebra la matematica con la Festa del Pi Greco. Il cosiddetto Pi Day è infatti il 14 marzo, nel mondo anglosassone espresso come 3.14, stringa che appunto rappresenta le prime tre cifre di π.
L’iniziativa, alla sua quinta edizione nella scuola ferrarese, nasce nel lontano 1988 al museo dell’Exploratorium di San Francisco, per festeggiare la matematica e il famoso numero irrazionale trascendente, indicato con una lettera dell’alfabeto greco.
Numerose manifestazioni in onore di Pi Greco vengono ormai organizzate in tutto il mondo; dal 2007, il 14.3, anzi, il 3.14, è diventato la giornata Mondiale della Matematica, che coincide con l’anniversario della nascita di Albert Einstein. Sono state fondate nel corso dell’ultimo decennio diverse comunità anche in rete, luoghi di incontro virtuale tra π-fans, in cui fioriscono attività ludiche e di approfondimento sul tema. In Italia, a partire dal Politecnico di Torino, molti altri Dipartimenti universitari promuovono seminari, giochi e incontri con la cittadinanza, per far conoscere π e le sue applicazioni in molti campi del sapere.
La scelta, da parte del Liceo, di festeggiare Pi Greco è stata portata avanti, negli anni, con l’intento di incoraggiare i giovani ad approfondire lo studio di una disciplina come la matematica, percepita da molti come fredda e complicata: suscitare curiosità riguardo alla natura del numero π, alla sua storia e alla sua “presenza” in diversi ambiti è, ad avviso dei docenti promotori – i professori Bonato, Gambi e Poggi – un modo per far conoscere i diversi e affascinanti aspetti del mondo della matematica e per valorizzarne maggiormente il ruolo di sapere fondante per il cittadino.
Le attività proposte per la Festa del Pi Greco hanno l’obiettivo di stimolare i ragazzi a mettersi in gioco, attraverso la partecipazione a gare e a piccole attività ludiche e divulgative. Anche quest’anno è stata coinvolta la scuola secondaria di I grado, in alcune delle competizioni e nella Caccia al Tesoro Matematica: saranno presenti infatti alunni di alcune classi prime della scuola Dante Alighieri, guidati dalla professoressa Elena Zeni e coadiuvati da alcuni studenti “tutor” del Liceo. I vincitori riceveranno in premio libri su argomenti scientifici, gentilmente offerti dalla casa Editrice Zanichelli e a tutti i partecipanti sarà dato un piccolo ricordo del Liceo.
I docenti promotori hanno espresso l’intenzione di potenziare e articolare ulteriormente l’iniziativa per il futuro, con il contributo non solo di colleghi e studenti del Liceo, ma soprattutto di ragazzi e docenti delle secondarie di I grado di città e provincia, che desiderino collaborare, partecipando alla realizzazione del prossimo evento: il fine ultimo – e più importante – è quello di favorire nei giovani l’apprendimento e il gradimento della matematica, mediante la scoperta delle sue molteplici connessioni con altri ambiti della conoscenza … ma in una piacevole cornice di giochi e divertimento.

“Il Patto per il Lavoro”, un patto per Comacchio illustrato ai commercianti del Lido Estensi

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Il Sindaco Marco Fabbri, l’Assessore al Turismo Sergio Provasi e il Dirigente al Turismo e Cultura Roberto Cantagalli, hanno incontrato giovedì pomeriggio i commercianti del Lido degli Estensi, per illustrare loro i numerosi ambiti progettuali, nei quali si estrinseca il “Patto per il Lavoro”, denominato “Progetto Comacchio 2015/2020.”

“Il progetto, frutto di un lavoro di concertazione, che ha visto il coinvolgimento di associazioni di categoria, Provincia di Ferrara, Parco del Delta del Po, con il fondamentale apporto della Regione Emilia Romagna – ha spiegato il Sindaco- prevede diverse azioni, puntualmente individuate, per il rilancio del territorio. Sul sito comunale – ha aggiunto il Sindaco – è stato pubblicato il corposo documento, suddiviso in 5 macro-aree, declinate con il lavoro: Persone e Lavoro, Comunità e Lavoro, Sviluppo, Imprese e lavoro, Territorio e Lavoro, Legalità e Lavoro, Semplificazione e Lavoro.”

Dopo aver elencato alcuni progetti in itinere e altri di recente realizzazione, come l’apertura a Comacchio della prima FAB LAB della Provincia di Ferrara, “Spazio Marconi”, il nuovo spazio di co-working e progettazione digitale rivolto ai giovani, il Sindaco si è soffermato sui bandi regionali, grazie ai quali si potranno attuare interventi strategici per il rilancio del comparto turistico. Accanto al progetto di riqualificazione e valorizzazione del comprensorio vallivo e degli antichi casoni di pesca, il “Progetto Comacchio 2015-2020” assegna uno spazio di prim’ordine all’archeologia, grazie alla ripresa degli scavi in Valle Pega e alla apertura, ormai imminente del “Museo Delta Antico” all’interno delle sale dell’ex-settecentesco ospedale degli Infermi.

“Si sta lavorando intensamente anche sul Parco del Delta – ha sottolineato il Sindaco – dopo il recente duplice riconoscimento da parte di Lipu, che ha proclamato Comacchio capitale del birdwatching e da parte dell’Unesco, con la designazione del Delta del Po e del Parco Veneto, quale tredicesima riserva italiana della Biosfera MAB UNESCO.”

E’ stata poi aperta una parentesi molto importante sui lavori di messa in sicurezza idraulica dei lidi nord, recentemente avviati e sulla convenzione siglata dall’Amministrazione Comunale, dal Cadf e dall’Ente di gestione per i parchi e le biodiversità – Delta del Po, per rendere fruibile la vecchia salina locale, mediante la ripresa della produzione del sale e con l’avvio di percorsi di visita, a scopo didattico-turistico. Il Sindaco ha poi ceduto la parola a Maurizio Barbirati, presidente di Deltaweb, società pubblica partecipata, promotrice di un progetto a scala provinciale, volto ad eliminare il “digital divide”.

L’obiettivo per il Comune di Comacchio consiste nell’estendere la fibra ottica su tutto il territorio. “E’ stato compiuto uno sforzo per estendere la fibra ottica su tutti i lidi – ha rilevato Barbirati -, e per la stagione contiamo di portare il wi fi gratuito al Lido degli Estensi, lungo l’asse Carducci/Querce. Ci si potrà registrare al servizio di connessione gratuita della durata di due ore al giorno – ha aggiunto Barbirati – attraverso sms di autenticazione a Deltaweb.” Il Sindaco Marco Fabbri, ricordando come il servizio di wi-fi gratuito sia stato già introdotto lo scorso anno nel centro storico di Comacchio, ha auspicato che dopo il Lido Estensi, si possano raggiungere anche le aree del Lido delle Nazioni ancora sguarnite.

L’incontro con i titolari di attività commerciali del Lido degli Estensi è poi proseguito con l’intervento di Alessandro Menegatti, presidente della Cooperativa sociale “Work & Services”, che ha illustrato lo stato di avanzamento del progetto dei parcheggi a pagamento sui lidi. Al momento sono in corso alcuni dei numerosi interventi previsti dal secondo e dal terzo stralcio del progetto, con piantumazioni su tutti i lidi, interventi di arredo urbano, posa di stabilizzato per rendere fruibili i restrospiaggia dei lidi sud ed altri lavori, per definire i punti di stallo in tutte le aree di sosta. Sistemazione di staccionate in legno e potature integrano gli interventi di questo periodo.

Durante la primavera i lavori proseguiranno con interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, creazione di aiuole e di filtri verdi tra le ciclabili e e le abitazioni dei Lidi Estensi e Spina, oltre al rinforzo della pubblica illuminazione già realizzata nel retro spiaggia del Lido di Spina. Uno degli interventi più significativi per quest’anno sarà la realizzazione di una nuova pista ciclabile in Via Genova a Porto Garibaldi, attraverso la quale da Viale dei Mille si potrà raggiungere il Lido degli Scacchi agevolmente, sia a piedi che in bicicletta. Il percorso sarà dotato di lampioni, aree di sosta, panchine, cestini e aree verdi. Su tutti i lidi saranno realizzati piccoli parchi giochi attrezzati per bambini.

Il dirigente al Turismo Roberto Cantagalli, ha descritto il bando per la concessione di contributi, da destinare alla realizzazione di eventi per “La Notte Rosa”, scaricabile dalla home page del sito comunale.

Prima dello spazio assegnato alle domande degli operatori, l’Assessore al Turismo Sergio Provasi, parlando di “un buon incipit per una stagione lunga, che prende avvio tra pochi giorni con le festività Pasquali-“, ha invocato la collaborazione di tutti, per consolidare e rafforzare gli ottimi risultati raggiunti nella scorsa stagione turistica. “Abbiamo illustrato un percorso di progettualità strategica per il territorio – ha sottolineato Provasi -, percorso che deve durare nel tempo, all’interno del quale la centralità è assegnata agli operatori. L’Amministrazione Comunale ha stanziato risorse ingenti sulla promozione. Dobbiamo crederci tutti.”

Lunedì pomeriggio al centro visite Bevanella di Lido di Classe un incontro pubblico per la candidatura a Riserva della Biosfera Mab Unesco

da: ufficio stampa coop. Aleph

Nell’ambito del processo partecipativo recentemente avviato per candidare parte del territorio dei Comuni di Alfonsine, Argenta, Cervia e Ravenna a diventare Riserva della Biosfera MAB UNESCO – riconoscimento recentemente ottenuto dai territori del Delta del Po del Veneto e della provincia di Ferrara – è in programma nel pomeriggio di lunedì 14 marzo alle ore 17, al centro visite Bevanella di Lido di Classe, un incontro pubblico aperto alla cittadinanza per illustrare nel dettaglio la candidatura MAB Unesco.

L’incontro è organizzato in maniera congiunta dai Comuni di Cervia e Ravenna. Saranno presenti l’assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna, Guido Guerrieri; l’assessore all’Ambiente del Comune di Cervia, Natalino Giambi; e un membro del Comitato Esecutivo dell’Ente di Gestione Per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po.

Il programma UNESCO Man and Biosphere (MAB) ha l’obiettivo di stabilire una base scientifica per il miglioramento delle relazioni tra le persone ed il loro ambiente. Le Riserve della Biosfera sono aree che comprendono ecosistemi terrestri, marini e costieri in cui si promuovono soluzioni per conciliare la conservazione della biodiversità ed il suo uso sostenibile. Oggi le aree MAB coprono una rete mondiale di 651 riserve distribuite in 120 paesi.

Durante l’International Co-ordinating Council del programma MAB svoltosi a Parigi a giugno 2015, il Delta del Po è stato ufficialmente inserito in questa rete: il territorio a cui si riferisce l’attuale riconoscimento comprende vari Comuni del Delta veneto e una parte del Delta emiliano in provincia di Ferrara.

Il prestigioso riconoscimento darebbe ai nostri territori ulteriore prestigio, aprendo nuove possibilità di sviluppo sostenibile in termini economici, ambientali, turistici. Ecco l’importanza di avviare un percorso partecipativo – così come richiesto dall’UNESCO – affinché la richiesta di allargamento possa coinvolgere il maggior numero possibile di stakeholders territoriali.

Sciopero di 24 ore proclamato dalla Confederazione Unitaria di Base (Cub) per venerdì 18 marzo: possibili ripercussioni sui servizi di bus e treni Tper

da: ufficio stampa Tper

Lo sciopero nazionale di 24 ore di tutte le categorie pubbliche e private proclamato dalla Confederazione Unitaria di Base CUB per venerdì 18 marzo potrebbe avere ripercussioni sui servizi di bus e treni Tper.
Lo sciopero sarà effettuato nel rispetto della legge 146/90 e s.m.i. e delle relative fasce di garanzia. Pertanto, nella giornata di venerdì 18 marzo:

– Sarà garantita l’effettuazione dei servizi automobilistici e filoviari TPER urbani, suburbani ed extraurbani dei bacini di Bologna e Ferrara (bus e corriere) nelle fasce orarie dall’inizio del servizio fino alle ore 8.30 e dalle ore 16.30 fino alle 19.30.
Per effetto dello sciopero, nel corso dell’intera giornata, gli sportelli all’utenza delle biglietterie aziendali e dell’ufficio contrassegni per le aree regolamentate dal Piano Sosta potranno subire una riduzione dei servizi.

– In ambito ferroviario, saranno garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00 sulle linee della rete di competenza RFI e FER.

L’agitazione sindacale potrà comportare ulteriori modifiche al servizio prima dell’inizio e anche dopo la sua conclusione.

L’Azienda adotterà ogni misura tecnico-organizzativa utile ad agevolare, al termine dello sciopero, un più celere ed integrale ripristino del servizio.

“A cena con il produttore”: evento enogastronmico a Ferrara

da: organizzatori 12792119_660890234050589_2406098848881260795_o

Dopo il successo della manifestazione Bacco a Palazzo, che ha visto la partecipazione di 36 produttori, si continua con un protagonista per serata. Il primo appuntamento di “A cena con il Produttore” vedrà protagonista la Fattoria Dianella di Vinci (FI). Vi aspettiamo il 20 Marzo ore 20,30 presso l’Osteria degli Ulivi in via Ragno n°15.

Domenica 13 marzo “Enoch Arden” alle Torri dell’Acqua di Budrio

da: Area Comunicazione Torri dell’Acqua

Domenica 13 marzo 2016, ore 17, presso le Torri dell’Acqua – via Benni 1, Budrio (Bo) – ENOCH ARDEN: melologo con musiche di Richard Strauss op. 38 e con testo di Alfred Tennyson. Pietro De Luigi al pianoforte e Luca Tironzelli è la voce recitante.

Ingresso 10 euro, 7 euro con tessera sostenitori.

Contatti:

Torri dell’Acqua

Via Benni 1, Budrio (Bo)

Tel. 051 801205

http://www.letorridellacqua.it/

Martedì 15 marzo presentazione del libro di Carla Sautto Malfatto “Farfalle e Scoprioni” presso la Biblioteca Bassani

da: organizzatori

Il libro di Carla Sautto Malfatto, “Farfalle e Scorpioni” (Este Edition), sarà presentato martedì 15 marzo alle ore 17 presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale Bassani (via Grosoli, 42, località Barco, Ferrara). Ad accogliere il pubblico, una esposizione di sei opere d’arte della stessa Autrice, riprodotte all’interno del volume. Miglior benvenuto non poteva esserci da parte di una poliedrica artista che nel 2015, dopo cento premi per la narrativa, la poesia e la pittura (tra cui la Targa d’Argento della Presidenza della Camera dei Deputati e la Medaglia del Senato), decide di pubblicare questa sua prima opera letteraria. “Farfalle e Scorpioni” è una raccolta di quindici racconti (di cui undici premiati), leggeri come ali di farfalla o pungenti come scorpioni, densi di vicende e personaggi delineati attraverso indagini psicologiche e ritmi espositivi molteplici. In una escalation narrativa che prende spunto dal quotidiano per sfociare in tematiche articolate e inattese, si alternano realtà e “surrealità”, che convogliano in finali mai scontati. Dialoga con Sautto, Maria Gloria Panizza. Letture a cura di Gian Filippo Scabbia. Patrocinio del Gruppo Scrittori Ferraresi. Con questo volume, Sautto ha ottenuto il Premio Finalista, Medaglia del Comune, al 40° Premio letterario “Città di Fucecchio” (FI) 2015.

LA SEGNALAZIONE
Celestini povero Cristo narra miracoli di periferia

Laika è la cagnolina che i sovietici hanno spedito in orbita nel novembre del 1957 e che per quelle poche ore “è stato l’essere vivente più vicino a Dio”; laica è la misericordia, la compassione, delle parabole che Ascanio Celestini racconta al pubblico del Teatro Comunale Claudio Abbado fino a domenica 13 marzo. In questo gioco di parole si nasconde la poesia di “Laika”, il nuovo spettacolo dell’autore romano, un altro gradito ritorno sul palco estense dopo quello di Marco Paolini. Curiosa coincidenza: entrambi ci hanno portato a teatro credendo di ascoltare storie di cani. Invece abbiamo ascoltato storie di uomini, ci hanno parlato dell’umanità.
Quella di Ascanio Celestini è un’umanità perduta, almeno agli occhi dei più. E non a caso a narrarcela è un povero Cristo cieco – o che finge di esser cieco – davanti a una bottiglia di Sambuca scadente. Una periferia umana e geografica, o meglio umana perché geografica, o meglio… decidete voi. Un mondo di emarginati, di sbandati, anime strane, buone ma non candide, le cui vicende si intrecciano fra case occupate, monolocali da 35 metri quadrati, il parcheggio di un supermercato, dove le loro vite inciampano le une nelle altre.
“In principio c’è Dio o in alternativa il Big Bang”, almeno secondo Stephen Hawking, secondo cui Dio è “una favoletta” e, infatti, Dio lo punisce “togliendogli il saluto”, nel senso che non può più dire “Buongiorno” e “Buonasera”. “Dio è fatto così, nessuno è perfetto!”, dice il ‘santo bevitore’ di Celestini. “In principio c’è Dio”, ma al centro c’è l’uomo, fatto a sua immagine e somiglianza, anche quando è una vecchia che non crede, una donna con “la testa impicciata” il cui figlio non si capisce se è vivo o morto, un facchino che carica e scarica pacchi da un furgoncino giallo e va avanti giorno dopo giorno solo perché nella sua mente pensa solamente “il mio turno finirà”, un barbone negro, che tutti evitano, o peggio di cui nessuno si cura, perché nel suo bicchiere non c’è la Sambuca, ma gli spiccioli dell’elemosina. Non è sempre stato un barbone, anche lui prima era un facchino; per lui e un collega, entrambi licenziati dopo un incidente sul lavoro, ora “i facchini negri africani” fanno sciopero e le guardie li menano, ma il picchetto resiste: “con una mano fermano i crumiri, con l’altra sostengono la volta celeste”. E Pietro, con la voce bambina di Alba Rohrwacher e il corpo e la fisarmonica di Gianluca Casadei, dice al povero Cristo: “non ci sono giornalisti”, se uno di questi negri africani morisse, la gente saprebbe che è morto “di freddo”.
Personaggi perduti, o meglio dimenticati, emarginati che vivono esiliati in una società che non vuole, non sa più ascoltarli. Proprio loro diventano i protagonisti di un prodigio eccezionale, di un miracolo laico che sfida le nostre coscienze: “una vecchia, una donna con la testa impicciata e di un cieco, scesi in strada nel cuore della notte per difendere un barbone negro” dalle guardie che caricano il picchetto. Un evento tanto straordinario eppure di una semplicità quasi sconfortante perché ci mette di fronte alla possibilità di un gesto d’amore: dunque ne saremmo ancora capaci, ci chiediamo mentre anche in teatro è sceso il buio di quella notte.
Il finale di “Laika” sembra invocare una sorta di nuovo umanesimo, la fine dell’indifferenza, un embrione di rivolta. Ma Celestini non dà scampo al pubblico: non gli permette cedere all’autoassoluzione, alla tentazione di pensare che basti assistere alle sue parabole contemporanee per collocarci d’ufficio dalla “parte giusta”. La redenzione, se c’è, è solo letteraria, non consola, perché l’assenza di un Dio, di un senso, di una giustizia, di un’etica continua ad aleggiare sulle vicende dei personaggi e del pubblico.

Leggendo a piedi nudi e “Sottovoce”

di Federico Di Bisceglie

Ogni esordio letterario è qualcosa di molto prezioso, che necessita assolutamente di essere valorizzato e sostenuto, in quanto è la testimonianza del fatto che la scrittura sia ancora una parte fondamentale del nostro vivere. D’altronde Platone insegnava che la somma peculiarità che distingue l’uomo, dotato di ratio, dagli animali (tà alogà: privi di parola, pensieri, ragionamenti) sta in un certo qual modo anche nella possibilità di essere posseduto dal dàimon della scrittura.

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La copertina del volume

“Sottovoce” di Anna Chiara Venturini, edito da Europa Edizioni, rappresenta una di quelle opere che è parte di tutti noi, che appartiene a tutti e che riesce ad arrivare al cuore del lettore. In queste cinquanta pagine sono racchiuse emozioni, ricordi, esperienze di vita, che caratterizzano la vita di una famiglia ‘normale’, ecco perchè tutti i lettori si possono ritrovare e rispecchiare nella figura di Donato Longanesi. Il protagonista è una persona che vive la sua vita regolarmente, che si potrebbe definire una persona comune, sebbene di spiccata cultura, lontano da vizi e affanni. Un giorno però viene convocato dal notaio che gli consegna una lettere scritta da un misterioso Signor X: una missiva destinata a cambiare la vita di Longanesi. La vita è un colpo di scena continuo, sebbene Donato avesse sempre evitato qualsiasi tipo di problema, questa lettera peserà su di lui come un macigno. Lo scritto del Signor X contiene un segreto rimasto oscuro per anni e rivela al protagonista una verità tutt’altro che semplice. Da quando Donato Longanesi scopre la fatidica notizia non è più la stessa persona e inizia un lungo cammino di scavo e ricerca introspettiva alla ricerca di una dolorosa verità che fino a quel momento aveva ignorato.
Un’altra interessante caratteristica del romanzo è che al suo interno non sono riportate coordinate cronologiche e spaziali di nessun tipo. Forse proprio perche narra una vicenda valida ora come lo è stato e lo sarà per sempre; forse perché le tematiche affrontate sono attuali, ma in realtà attraversano anche diverse epoche; forse perché molti dettagli sono lasciati all’immaginazione del lettore. Forse l’autrice in questo modo ha affidato il suo romanzo a una dimensione che travalica il tempo e il luogo.

Anna Chiara Venturini afferma che il suo è un romanzo “di famiglia”: è una sorta di tributo a uno zio che l’ha particolarmente colpita in età giovanile e che lei ha ricordato all’interno del racconto. La ricerca interiore del protagonista è dunque anche un po’ la sua ricerca dei ricordi di un tempo lontano. Per dirla alla Flaubert: “Donato Longanesi, c’est Anna Chiara”. Una curiosità finale: una sorta di consiglio per un buon approccio a questa lettura, fornito dall’autrice stessa, è di leggere il romanzo tutto d’un fiato e soprattutto a piedi nudi.

On the road

Il 12 marzo 1922 nasceva a Lowel Jack Kerouac, uno dei più importanti, conosciuti e amati scrittori statunitensi del novecento. Tra i simboli della beat generation, Kerouac raggiunse l’apice della sua carriera nel 1957 con il bestseller On The Road; da quest’ultimo fu tratto un film uscito nel 2012, la cui colonna sonora presenta come contenuto extra uno storico reading dello stesso scrittore.

Se a Ferrara ci fosse un Castello Estense tutto da arrampicare

Si trova a Parigi e i bambini, sia i piccoli del posto sia i turisti, ne vanno matti: è una Tour Eiffel fatta di corde, sulla quale ci si può arrampicare fino in cima ed avere la sensazione di essere su quella vera, perché la forma è esattamente la stessa e il gioco delle associazioni agisce anche sulle emozioni.
Strutture gioco che riprendono i monumenti principali delle città ce ne sono altri, a Leeds per esempio, ed è un bellissimo modo per stimolare nei bambini la curiosità sulla storia della città.

Struttura gioco da parco che riproduce il Castello di Leeds, Inghilterra. Clicca le immagini per ingrandirle.

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Sarebbe magnifico se a Ferrara, al Parco Massari o al Parco Bassani per esempio, ci fosse un Castello Estense tutto da scalare e scoprire, perché ogni angolo racconta mille storie meravigliose sulla casata estense e i bambini potrebbero fantasticare imparando: “Adesso mi arrampico su questa torre, entro nel castello e vado a salvare Parisina!”, potrebbe dire un valente piccolo cavaliere; oppure, “Vorrei dare una sbirciatina ai camerini per vedere come passa le giornate il duca Ercole I d’Este”, se è un bambino molto curioso… e così via.

Nella foto di copertina, la Tour Eiffel gioco che si trova nel parco del Palais du Luxemburg a Parigi.

Fantasia galoppante

Buzzati
Dino Buzzati

Galoppa, fuggi, galoppa, superstite fantasia. Avido di sterminarti, il mondo civile ti incalza alle calcagna, mai più ti darà pace. (Dino Buzzati)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…