Skip to main content

Giorno: 22 Marzo 2016

Iniziano gli incontri di “Slow Reading” con l’Associazione Culturale Olimpia Morata di Ferrara

LOCANDINA SLOW READING MARZO-APRILEda: organizzatori

Carissimi amici e soci, amanti della lettura e dell’arte, iniziano gli incontri di SLOW READING con l’Associazione culturale Olimpia Morata di Ferrara…….un incontro con gli autori contemporanei e classici… perchè LEGGERE fa bene alla nostra vita e la rende MERAVIGLIOSA!

GIOVEDì 24 Marzo 2016, ore 17.00, SAREMO NELLA BELLISSIMA CAFFETTERIA DELL’HOTEL LA TORRE DELLA VITTORIA, corso Porta Reno 17, con i racconti ironici e africani dell’autrice Sonia Serravalli… con la più bella vista sul centro città che si possa avere…..potendo sorseggiare un aperiitivo o un caffè con pasticcino in piacevole conversazione letteraria.

E non solo… inaugureremo anche la bella mostra di LORENZO MONTANARI dal titolo “EMOZIONI” che fino al 5 MAGGIO 2016 riempiranno di colori ed emozioni la caffetteria dando una piacevole accoglienza a chi si rilasserà per una colazione o un aperitivo in compagnia gustando una vista sulla città unica e rara!

Vi aspettiamo!

Cronacacomune: la newsletter del 22 marzo 2016

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Mercoledì 23 marzo alle 17 incontro con l’autrice: Gabriella Sabbioni
‘A… come Arturo’, saga di una famiglia ferrarese tra Otto e Novecento
22-03-2016

Racconta le vicende di una famiglia ferrarese, sullo sfondo della storia italiana del secolo scorso, il libro di Gabriella Sabbioni dal titolo ‘A… come Arturo’ che mercoledì 23 marzo alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, parlerà con l’autrice Daniela Igliozzi, docente del liceo Ariosto di Ferrara. Sarà presente l’editore Fausto Bassini.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il mondo degli adulti visto attraverso gli occhi di una bambina che ripercorre le vicende della sua famiglia, dalla fine dell’Ottocento alla metà del Novecento. Mentre i fili della memoria si riallacciano, appare una provincia povera di bellezze naturali, ma ricca di tradizione e storia.
Emergono personaggi che lottano con tenacia per un futuro migliore, tra i quali spicca Arturo, antifascista volitivo e coerente. Attraverso le vicende dei protagonisti, affiorano gli eventi che hanno segnato la storia italiana e ferrarese del XX secolo, dal fascismo alle leghe contadine, dalla liberazione al miracolo economico degli anni Sessanta
Gabriella Sabbioni è nata a Bondeno e vive a Ferrara. Laureata in Scienze Naturali all’Università di Ferrara. Ha insegnato all’istituto commerciale “Vincenzo Monti” e al liceo “Ludovico Ariosto”.

UFFICI COMUNALI – Sabato 26 marzo in occasione delle festività pasquali (riaprono martedì 29 marzo)
Chiusura dell’URP, dello Sportello Informastranieri e dello SCA
22-03-2016

L’Amministrazione comunale informa che sabato 26 marzo 2016, in occasione delle festività pasquali, l’URP Informacittà e lo Sportello Informastranieri con sede in via Spadari 2/2, e lo SCA – Sportello Centrale di Anagrafe di via F. Beretta 1, rimarranno chiusi al pubblico. Gli uffici comunali riapriranno regolarmente nella giornata di martedì 29 marzo.

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 24 marzo alle 17 in viale Krasnodar
‘Belle storie’ di animali per bambini dai 3 ai 7 anni
22-03-2016

Nuovo appuntamento giovedì 24 marzo alle 17 alla biblioteca Rodari (viale Krasnodar 102), con le letture per bambini e ragazzi dai 3 ai 7 anni del ciclo ‘Belle storie’, che questo mese sono dedicate al tema ‘Animali, amici e fantasia’. Ad animare il pomeriggio saranno le narrazioni dei volontari raccontastorie tratte da ‘Tico e le ali d’oro’ di L. Lionni e ‘Che cosa fa il coccodrillo di notte?’ di K. Kiss e E. Urberuaga.

MUSEO STORIA NATURALE – Giovedì 24 marzo alle 21 in via De Pisis ultimo incontro del ‘Darwin Day 2016’
Le immagini e le voci di Brondi e Barbujani ripercorrono i viaggi di Charles Darwin
22-03-2016

Si intitola “Bentornato Charles!” ed è affidata a Guido Barbujani (genetista dell’Università di Ferrara) e Marcello Brondi (insegnante e attore), con animazioni scientifiche a cura dell’associazione didattica DIDO’, l’iniziativa a partecipazione gratuita in programma giovedì 24 marzo alle 21 al Museo civico di Storia Naturale (via De Pisis 24, Ferrara).

L’incontro è l’ultimo dell’edizione 2016 del ‘Darwin Day Ferrara’, ciclo di conferenze promosso dal Museo di Storia Naturale di Ferrara e dal Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS) e della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE).

LA SCHEDA a cura degli organizzatori – La teoria dell’evoluzione per selezione naturale è la chiave che permette di interpretare tutti i diversi aspetti della biologia: dalle fasi dello sviluppo embrionale ai comportamenti riproduttivi, dall’organizzazione sociale degli insetti alle caratteristiche del cervello umano. Com’è nata questa teoria? Quali sono le tappe che hanno portato Charles Darwin a formularla? Guido Barbujani, genetista e Marcello Brondi, insegnante e attore, ci accompagnano con immagini e voci a ripercorrere i viaggi di Darwin: quello intorno al mondo a bordo del brigantino Beagle e quello fra i numerosi reperti raccolti, prima di pubblicare il suo libro fondamentale, l’Origine delle specie. Un percorso, quest’ultimo, durato 23 anni: “Scriverà migliaia di lettere, amministrerà la giustizia, genererà dieci figli, giocherà a cricket, cercherà di capire se i vermi sentano il suono del controfagotto, fonderà società di mutuo soccorso. Di tutto pur, a quanto sembra, di rinviare quel momento.” Nel corso della serata gli operatori dell’associazione Didò illustreranno praticamente una semplice tecnica per estrarre il DNA dalle cellule della mucosa orale.

Dettagli e programma delle iniziative per il Darwin Day 2016:

CronacaComune del 5 febbraio 2016

www.comune.fe.it/storianaturale

EDUCAZIONE AMBIENTALE – Mercoledì 23 marzo alle 14 alla primaria ‘Alda Costa’
Insieme nella scuola per parlare di ambiente le Guardie Giurate Ecologiche Volontarie e il Centro Idea
22-03-2016

(Comunicato a cura degli organizzatori)

in collaborazione con il Centro Idea Comune di Ferrara

Le Guardie Giurate Ecologiche Volontarie saranno presenti mercoledì 23 marzo dalle ore 14 presso la Scuola primaria Alda Costa, nelle classi 1 t.n. e 1 t.p., per il secondo incontro del laboratorio Ape…regina dell’ambiente, nell’ambito del Progetto Lettura dell’Istituto Comprensivo Statale Alda Costa, che nel corrente anno scolastico, è dedicato ai temi della sostenibilità ambientale e della mobilità sostenibile. Luigi Toschi, Valentino Maini e Lauro Sarti, svolgeranno una lezione teorica e pratica sul ciclo di vita delle api e sull’importanza che rivestono nell’ecosistema ambientale. Nel primo incontro di mercoledì 16 marzo le guardie ecologiche hanno presentato il ruolo delle guardie volontarie per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio. I bambini, incuriositi, hanno rivolto numerose domande a cui le guardie hanno saputo rispondere mantenendo vivo l’interesse e il coinvolgimento dei piccoli alunni.
I volontari saranno presenti nelle altre scuole primarie dell’istituto in base ad un calendario proposto in collaborazione con il Centro Idea del Comune di Ferrara. L’I.C.S. Alda Costa, grazie all’adesione all’offerta formativa proposta dal Centro di Educazione alla sostenibilità del Comune di Ferrara, Educare alla sostenibilità, a.s. 2015/16, sta svolgendo numerosi laboratori rivolti alle scuole primarie Costa, Manzoni e Guarini e alla scuola secondaria di primo grado Boiardo.

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 22 marzo 2016
Agevolazioni per il trasporto pubblico, affitto immobili ripristinati dopo il sisma, diffusione banda larga, ingresso ai musei cittadini
22-03-2016

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 22 marzo:

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari, assessore Chiara Sapigni:

Trasporto pubblico: le agevolazioni per gli abbonamenti di anziani, disabili e nuove categorie di beneficiari
Sono riservate alle persone con disabilità e ai cittadini con reddito non elevato ed età superiore ai 63 anni per le donne e ai 65 anni per gli uomini, oltre che a una serie di nuove categorie di beneficiari individuate dalla Regione, le agevolazioni tariffarie previste anche per il 2016 per gli abbonamenti annuali al trasporto pubblico approvate oggi dalla Giunta.
In particolare, per quanto riguarda gli abbonamenti agevolati urbani ed extraurbani, che hanno ciascuno un costo di 147 euro, gli anziani con reddito Isee fino a 7.500 euro avranno a proprio carico la sola quota di 60 euro (con un’integrazione comunale di 87 euro); mentre quelli con reddito annuo da 7.500,01 a 11mila euro pagheranno 105 euro (con un’integrazione comunale di 42 euro).

Le persone con disabilità e le altre categorie di beneficiari (tra cui vedove di caduti in guerra o per cause di servizio, rifugiati e richiedenti asilo, vittime di tratta di esseri umani e grave sfruttamento) avranno invece a proprio carico la sola quota di 60 euro, mentre le famiglie numerose (con 4 o più figli e reddito fino a 12mila euro) pagheranno 100 euro. (in allegato la tabella con tutte le agevolazioni)

La somma impegnata dall’Amministrazione comunale per le integrazioni tariffarie 2016 ammonta a 20mila euro e andrà a incrementare le somme trasferite per la stessa finalità dalla Regione.

Le domande saranno accettate fino a esaurimento della somma stanziata, dando priorità alle persone che accedono senza soglia Isee e successivamente ai titolari di reddito Isee con valore più basso.

Nelle prossime settimane saranno comunicate le modalità per la presentazione delle domande di abbonamento da parte dei cittadini in possesso dei requisiti.

Procedure per l’incrocio di domanda e offerta di immobili ripristinati con i fondi per la ricostruzione

Fa riferimento alle indicazioni contenute nell’ordinanza 20 del 2015 del Commissario regionale delegato alla ricostruzione post sisma il documento approvato stamani dalla Giunta contenente i dettagli della Procedura operativa, a carico del Comune di Ferrara, per l’incrocio della domanda e dell’offerta di immobili ripristinati con i fondi commissariali per la ricostruzione.

I nuclei familiari destinatari di ordinanza di sgombero a causa degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 possono infatti manifestare il proprio interesse a essere inseriti nell’elenco per ottenere un alloggio in affitto tra gli immobili ripristinati con i fondi per la ricostruzione (ordinanze nn. 29, 51 e 86/2012 e smi). Il Comune provvederà poi a incrociare domanda e offerta al fine di proporre ai nuclei familiari interessati soluzioni abitative compatibili con le loro esigenze (dimensioni, ubicazione e canone di locazione), laddove disponibili.

Il documento approvato dalla Giunta definisce in particolare i compiti del Centro Operativo Comunale Accoglienza (Coc Accoglienza) sia per la redazione dell’elenco della domanda, ossia la raccolta delle manifestazioni di interesse dei soggetti/nuclei familiari sfollati ad essere inseriti nell’elenco stesso (presentate attraverso la specifica modulistica scaricabile dalle pagine web del COC Accoglienza all’indirizzo: http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=6968), sia per la redazione dell’elenco dell’offerta. Quest’ultimo sarà compilato sulla base delle Dichiarazioni sullo stato di occupazione dell’abitazione inviate dall’UO Sismica e Risparmio Energetico o agli atti dell’Amministrazione comunale (ai sensi dell’art. 25, comma 4-bis, dell’ord. 20/2015 e smi), e depositate su piattaforma MUDE dai professionisti incaricati dai proprietari privati, oppure rese in formato cartaceo (come previsto dall’art. 25, comma 4-quater della medesima ordinanza), anche avvalendosi del modulo presente nelle pagine web del COC Accoglienza all’indirizzo: http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=7718.

Il documento approvato oggi contiene anche le indicazioni relative ai criteri di abbinamento degli alloggi disponibili con i nuclei familiari presenti nell’elenco della domanda, oltre alle procedure, sempre a carico del Coc, per la stipula dei contratti.

Affidata a tre associazioni la realizzazione del percorso Community Lab ‘Porte A.per.Te’ per la coesione sociale

Sono tre le associazioni del Terzo settore che si occuperanno della realizzazione del percorso Community Lab ‘Porte A.per.Te’ nell’ambito del Piano per la salute e il benessere sociale. Si tratta della cooperativa sociale Camelot, della società cooperativa Teatro Nucleo e della società cooperativa Il Castello, selezionate con procedura di valutazione da parte di una Commissione appositamente costituita nell’ambito dell’Assessorato ai Servizi alla Persona.

Il percorso ‘Porte A.per.Te’ prevede in particolare attività finalizzate alla promozione di strumenti di partecipazione dei cittadini a processi comunitari per la creazione di reti a supporto della fragilità e vulnerabilità sociale, l’organizzazione e la realizzazione di interventi di coesione sociale, iniziative di teatro sociale per favorire l’integrazione dei cittadini, e attività assistenziali per le persone fragili che vivono negli appartamenti nella zona Doro. Per la realizzazione del progetto le tre associazioni riceveranno complessivamente dal Comune 26.650 euro

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra

Quattro immobili comunali a disposizione degli operatori delle comunicazioni per l’installazione di impianti wireless

Punta a favorire la diffusione sul territorio del servizio di connettività a banda larga la decisione dell’Amministrazione comunale di concedere, tramite avvisi pubblici, a operatori delle comunicazioni, quattro immobili comunali per l’installazione di impianti wireless WiFi e WiMAX.

Si tratta dei pali dell’illuminazione dello stadio di Fossanova San Marco, della Torre della Vittoria, dell’Acquedotto di piazza XXIV Maggio e dell’ex impianto inceneritore di via Gramicia-via Conchetta. Gli avvisi saranno rivolti a operatori delle comunicazioni, iscritti al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione), singoli o associati in forma di Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI), consorzio o Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE), anche in fase di costituzione. La concessione avrà la durata di 48 mesi con possibilità di eventuale rinnovo per un ulteriore periodo di pari durata, su richiesta del concessionario.

Nel caso in cui per lo stesso immobile pervenisse un numero di domande per l’installazione di impianti WiFi superiore al numero dei posti disponibili indicati nell’avviso, si procederà ad accogliere la richiesta dell’operatore che per primo avrà presentato la domanda riferendosi alla data e al numero di protocollazione. L’assegnazione delle porzioni di immobili avverrà a titolo gratuito per l’installazione di impianti WiFi e a titolo oneroso per l’installazione di impianti WiMAX, con un canone annuo, a base d’asta, per ciascun immobile da assegnare in concessione di 1.500 euro.

Locali comunali in concessione allo Spi Cgil

Avrà una durata di sei anni la nuova concessione allo Spi Cgil – Sindacato Pensionati italiani Ferrara dei locali comunali di via Ladino 22-24 a Porotto. Il canone annuo previsto per la concessione ammonta a 864 euro.

‘Ombrelli in cielo in via Mazzini’ anche nella primavera 2016

Sarà riproposta anche nella primavera 2016, dal 22 aprile al 30 giugno, l’iniziativa ‘Ombrelli in cielo in via Mazzini’, per la cui realizzazione il Comune di Ferrara garantirà la propria collaborazione organizzativa e logistica all’Unione Operatori Commerciali di via Mazzini. L’iniziativa prevede l’installazione coreografica di circa 300 ombrelli colorati appesi lungo l’intera via Mazzini, per creare un gioco di luci e ombre.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:

Nuovi accordi per la partecipazione dei musei statali al circuito della card ‘MyFe’

Proseguirà ancora per tutto il 2016, con possibilità di rinnovo, la partecipazione dei musei statali della città (Museo Archeologico Nazionale, Casa Romei e Pinacoteca Nazionale) al circuito delle strutture museali cui è possibile accedere con la card ‘MyFe’. Lanciata nel 2013 dal Comune di Ferrara, per accrescere l’attrattività turistica e la fruibilità dell’offerta culturale della città, la card garantisce a chi la acquista l’ingresso a tutti musei civici e statali di Ferrara, oltre a una serie di vantaggi economici ed agevolazioni negli esercizi commerciali del territorio, nonché l’esonero dalla tassa di soggiorno. La prosecuzione della partecipazione delle strutture statali sarà ufficializzata da accordi con il Polo museale regionale dell’Emilia Romagna, per quanto riguarda il Museo Archeologico Nazionale e Casa Romei, e con le Gallerie Estensi del Mibact per quanto concerne la Pinacoteca nazionale.

Musei civici gratis per i visitatori del Salone del Restauro

Per tre giornate, dal 6 all’8 aprile prossimi, i visitatori del ‘Salone del restauro’ avranno la possibilità di accedere gratuitamente ai musei civici ferraresi, esibendo il contrassegno che sarà appositamente rilasciato loro. Coinvolti nell’iniziativa saranno in particolare: Palazzo Schifanoia e il Civico Lapidario, la Palazzina di Marfisa d’Este, il Museo di Storia naturale, il Museo del Risorgimento e della Resistenza e il Museo della Cattedrale.

La rassegna, giunta alla sua XXIII edizione e ospitata a Ferrara Fiere, sarà interamente dedicata al restauro, alla conservazione e alla tutela del patrimonio storico, artistico, architettonico e paesaggistico e proporrà, nelle tre giornate del suo programma, una serie di eventi e approfondimenti sul tema, che porteranno a Ferrara un notevole numero di visitatori ai quali il Comune vuole offrire, come per le passate edizioni, l’opportunità di ammirare gratuitamente le proprie ricchezze storiche e artistiche, con l’intento di creare un ritorno pubblicitario per la città.

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:

Messa in sicurezza del tetto del Tribunale

Sono stati avviati con urgenza nei giorni scorsi i lavori per la messa in sicurezza del tetto dell’ala nord del Tribunale di Ferrara, decisi a seguito di un sopralluogo dei tecnici del Servizio Edilizia del Comune che hanno riscontrato una situazione di criticità strutturale. La spesa necessaria per gli interventi ammonta a 23.180 euro.

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818

CONSIGLIO COMUNALE – I lavori di martedì 22 marzo alle 15.30. Diretta audio video su Consiglioweb. DOCUMENTAZIONE SCARICABILE
Le sedute del Consiglio comunale dedicate al Bilancio di Previsione del Comune di Ferrara
22-03-2016

DOCUMENTAZIONE SCARICABILE (in fondo alla pagina) relativa al ciclo di sedute. In fase di dibattito i documenti potranno subire variazioni.

E’ attivo il servizio “Consiglioweb” che consente la diffusione in diretta audio e video dei lavori del Consiglio comunale con una nuova modalità tecnica messa a punto dai Servizi Informatici insieme all’Ufficio Stampa. Oltre alla diretta, sarà possibile rivedere e ascoltare l’intera seduta consiliare, salvata nell’apposita pagina di archivio internet.

>> MARTEDI’ 22 MARZO – seconda seduta del Consiglio comunale dedicata al Bilancio preventivo 2016

I lavori sono ripresi martedì 22 marzo alle 15.30 con la presentazione della relazione sulla delibera di “Approvazione del Bilancio di previsione del Comune di Ferrara per gli esercizi 2016/2018 e relativi allegati” (PG 15695/16) da parte dell’assessore al Bilancio Luca Vaccari. Seguiranno l’illustrazione degli Emendamenti (ne sono stati depositati quattro, di cui 1 del Sindaco, 2 dai gruppi SEL/PD, 1 del gruppo M5S-non ammissibile, trasformato in risoluzione) e delle Risoluzioni (24 quelle attualmente protocollate – 12 da FI, 8 da FdI-An, 2 da Pd-Fc-Sel, 1 M5s, 1 Pd, più ulteriore risoluzione M5s). In apertura di seduta l’Assemblea ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime degli attentati terroristici avvenuti questa mattina a Bruxelles.

Dopo la relazione dell’assessore alla Contabilità e Bilancio Luca Vaccari sono intervenuti per illustrare gli emendamenti e risoluzioni i consiglieri Fiorentini (Sel), Spath (FdI-An), Peruffo (FI), Fornasini (FI), Anselmi (FI), Marescotti (Pd), Corazzari (Pd), Fochi (M5s), Vitellio (Pd), Morghen (M5s).

>> La seconda seduta si è conclusa alle ore 17.55 di martedì 22 marzo 2016

I lavori del Consiglio comunale riprenderanno domani, mercoledì 23 marzo 2016 alle ore 15.30.

——————————————–

>> da Cronacacomune del 21 marzo 2016 – resoconto prima seduta dedicata al Bilancio di previsione 2016

Ha preso il via nella residenza municipale lunedì 21 marzo, per proseguire poi martedì 22 e mercoledì 23 marzo (alle 15,30) ed eventualmente giovedì 24 marzo (alle 15.30), il ciclo delle sedute dedicate all’esame e al voto sulla delibera “Approvazione del Bilancio di previsione del Comune di Ferrara per gli esercizi 2016/2018 e relativi allegati”. La prima giornata di lavoro è stata dedicata all’esame di altre delibere. In apertura di seduta il presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò ha invitato l’assemblea ad osservare un minuto di silenzio per ricordare le vittime di tutte le mafie, in occasione della Giornata celebrativa che ricade oggi, e per ricordare le vittime dell’incidente svoltosi in Spagna.

Martedì 22 marzo (inizio alle 15.30) la seduta sarà incentrata sulla presentazione della delibera di Bilancio da parte dell’assessore Luca Vaccari, degli emendamenti e delle risoluzioni. Soltanto mercoledì 23 marzo l’Assemblea sarà impegnata con il dibattito.

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb

Di seguito il dettaglio della programmazione delle sedute:

LUNEDI’ 21 MARZO
Queste le delibere trattate:

(Assessora Roberta Fusari)
– PG 26447/16 – Adozione piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica in variante al POC -scheda 5ANS04 – Riqualificazione struttura commerciale via Duran – presentato dalla Soc. Aspiag Service.
Dopo l’illustrazione del documento da parte dell’assessora Fusari (che ha presentato anche un auto emendamento a nome della Giunta – approvato) nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Zardi – FI (che ha presentato una Risoluzione – approvata), Turri-PD (che ha presentato una Risoluzione- approvata), Facchini (PD), Fiorentini-SEL (che ha presentato un emendamento – approvato), Anselmi (FI).
La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SEL, FC, FI, Lega nord (astenuti i gruppi M5S, GOL).

(Assessori Annalisa Felletti e Luca Vaccari)
– PG 15851 /16 – Approvazione del Bilancio di Previsione 2016-2018 e del piano programma 2016- 2018 dell’Istituzione Scolastica

(In questa fase della seduta l’Assemblea ha osservato un minuto di silenzio dopo l’annuncio da parte dell’assessore allo Sport Simone Merli della scomparsa di Sara Buccolini, la giovane studentessa di Architettura vittima domenica di un malore durante la Family Run alla Ferrara Marathon).

Nel corso del dibattito, dopo l’llustrazione dell’assessora Annalisa Felletti, sono intervenuti i consiglieri Fornasini (FI), Fochi (M5S), Corazzari (PD), Peruffo (FI), Fiorentini (SEL).
La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SEL (contrar FI, Lega nord, FdI/AN, M5S, GOL).

LA SCHEDA (a cura della direzione dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie) – Dopo il passaggio nel 2015 anche per l’Istituzione Scolastica al un nuovo sistema di contabilità finanziaria (rispetto alla precedente economico-patrimoniale), da quest’anno il Bilancio Preventivo è triennale, in questo caso 2016-2018. Il Bilancio 2016-2018 dell’Istituzione Scolastica si propone di mantenere la giusta “qualità sostenibile” nei servizi, qualità riconosciuta ai Servizi dell’Infanzia del Comune di Ferrara in ambito regionale e nazionale, e di scongiurare il rischio concreto di chiusura di Scuole e Servizi sul territorio. Per raggiungere questo obiettivo, vengono programmate alcune ulteriori scelte riorganizzative dei servizi:

– chiusura n1 sezione della Scuola Infanzia “G.ROSSA”-Doro da Settembre 2016, con richiesta di apertura di una ulteriore nuova sezione di Scuola Infanzia Statale accanto alle 2 già funzionanti;
– avvio della gestione indiretta di Nido e Scuola Infanzia PACINOTTI da Settembre 2016; il percorso che si concluderà a Settembre 2017 e porterà alla gestione indiretta di n.2 sezioni di Nido e n.3 sezioni di Scuola d’Infanzia;
– avvio della gestione indiretta della Scuola d’Infanzia “JOVINE”-Barco, che si concluderà anch’esso a Settembre 2017, con la gestione indiretta di n.2 sezioni di Scuola d’Infanzia.
Assieme alla avvenuta chiusura a Settembre 2015 di n.1 sezione del Nido “Rampari” (per ragioni logistiche), a regime queste operazioni comporteranno una minor spesa di circa € 500.000/anno.

La previsione di spesa dell’anno 2016 è di € 23.423.005. L’impegno diretto previsto del Comune è di € 17.565.129: € 10.365.598 per spesa di personale ed € 7.199.531 per spese generali e di funzionamento. Le entrate restanti derivano dal pagamento delle rette dei servizi da parte degli utenti (€ 3.866.000) e dai contributi da altri Soggetti (UE, Stato, Regione, Provincia, vari) per € 1.107.376. Nel Bilancio 2016 è prevista la effettuazione dei CRE (Centri Ricreativi per Obbligo) al livello dell’estate 2015, per una spesa di € 100.000, mentre per i CRI (Centri Ricreativi Infanzia) siamo in attesa di verificare gli esiti della contrattazione con le OO.SS. (con previsione di utilizzo del personale di ruolo in Luglio, per alcune settimane). Contestualmente, è prevista l’assunzione di ruolo nel biennio 2017-18, a copertura di posti vacanti e per consolidare i servizi educativi a gestione diretta, di n.20 figure di personale docente Sul versante delle entrate da rette è stato introdotto a Settembre 2015 il nuovo sistema tariffario, con la introduzione del nuovo ISEE per le rette di Nidi, Infanzia, Trasporto scolastico, Refezione scolastica, Servizi Integrativi. Si intende confermare questo sistema, per mantenere l’entità complessiva della contribuzione dell’utenza attorno ai livelli attuali, tenendo conto delle difficoltà finanziarie delle famiglie per la perdurante crisi economica ma anche in considerazione del fatto che la copertura dei costi dei servizi all’infanzia con le tariffe vede Ferrara ancora molto al di sotto della media regionale. Così come va confermato l’impegno politico di tutelare anche nell’ambito tariffario le famiglie con più figli (già oggi previste riduzioni del 10% per 2° figlio, 20% per 3° figlio, 30% dal 3° in poi).

Inoltre , si prevedono le seguenti altre scelte e aree di intervento:
– consolidare la informatizzazione delle attività del il Punto Unico di Accesso ai servizi educativi e scolastici, per avere sempre più un rapporto diretto ed efficace coi cittadini;
– consolidamento e innovazione dei progetti di sostegno all’integrazione educativa e scolastica dei minori con disabilità e disagio;
– sostegno alle diverse forme di accoglienza e integrazione dei minori stranieri;
– ulteriore aumento dell’impegno dell’Amministrazione Comunale nei confronti delle scuole d’infanzia private paritarie, che svolgono una importante funzione pubblica;
– consolidamento degli interventi di sostegno alla genitorialità.

In sostanza, la crisi economica continua a far sentire i suoi effetti su tutti i settori dell’intervento dell’Ente Locale, scuola e sistema educativo compresi, così come sulle famiglie ferraresi.
Ma siamo ancora convinti che, anche grazie al grande impegno profuso da tutti gli operatori delle varie attività e grazie alle scelte dell’Amministrazione Comunale per poter governare il sistema, Ferrara riesca comunque a corrispondere nella sostanza ai bisogni educativi e sociali dei nostri cittadini, soprattutto i più piccoli ed i più deboli, ed a mantenere l’alto livello qualitativo raggiunto in questi anni e che ci è diffusamente riconosciuto.

(Assessore Roberto Serra)

– PG 11981/16 – Approvazione del Piano delle Alienazioni e del Piano delle Valorizzazioni per il triennio 2016-2018, ai sensi e per gli effetti dell’art. 58 della L. 133/2008 di conversione del D.L. 112/2008, successivamente integrato dall’art. 33, comma 6, D.L. n. 98/2011, convertito nella Legge 111/2011, a sua volta modificato dall’art. 27 della Legge 214/2011
Dopo l’illustrazione dell’assessore Serra nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Balboni (M5S), Fornasini (FI), Spath (FdI/AN), Marescotti (PD), Bova (FC), Rendine (GOL), Cristofori (PD), Anselmi (FI), Vitellio (PD), sindaco Tiziano Tagliani.
La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SEL, FC (contrari GOL, M5S, Lega nord, FI, FdI/AN).

(Assessore Luca Vaccari)
– PG 11734/16 – Approvazione programma incarichi esterni per collaborazione, studio, ricerca e consulenza per il triennio 2016/2018.

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari.

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SEL, FC (contrari M5S, Lega nord, FI, FdI/AN).

———————————–

– PG19116/16 – Approvazione del Documento Unico di Programmazione 2016/18

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari. Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Anselmi (FI), Fochi (M5S), Cavicchi (Lega nord), Spath (FdI/AN), Talmelli (PD), Balboni (M5S), Vitellio (PD), Rendine (GOL)

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SEL, FC (contrari M5S, GOL, Lega nord, FI, FdI/AN).

LA SCHEDA (a cura dell’assessorato Contabilità/Bilancio) – Il D.U.P. non è uno strumento nuovo per il Comune di Ferrara, infatti era già stato approvato in via sperimentale nel 2014, ma solo da quest’anno, con la definitiva entrata in vigore della nuova contabilità, assume piena valenza e diventa la cornice di riferimento entro la quale si muovono tutti gli altri strumenti di programmazione, incluso il bilancio di previsione. I contenuti del D.U.P. non solo hanno il compito di definire gli obiettivi strategici di mandato, ma hanno anche funzione operativa, coordinando in modo coerente e unitario le attività dei servizi interni e degli enti partecipati. Il D.U.P. è diviso in due sezioni: strategica e operativa. Nella prima vengono analizzate le condizioni – esterne e interne – in cui l’Amministrazione si trova a operare, si tratta di una parte ricca di informazioni statistiche e contabili. La sezione operativa descrive i quattro Obiettivi di Mandato (Amministrare oggi, Le persone al centro, Ferrara che lavora, Ferrara immobile o in trasformazione), declinati nei rispettivi Obiettivi Strategici (25 in totale); per ognuno di questi sono poi definiti gli obiettivi operativi, attribuiti a un responsabile politico, con un periodo di attuazione e risorse finanziarie definiti. Per alcuni di questi è stato possibile individuare indicatori BES (Benessere Equo e Sostenibile) di impatto, che verranno utilizzati per misurare l’efficacia delle azioni. Fanno parte integrante del D.U.P.: il Piano occupazionale, il Piano triennale dei Lavori pubblici 2016-18, il Piano delle alienazioni e valorizzazioni 2016-18, il Programma degli incarichi esterni per collaborazioni, studi, ricerca e consulenza 2016-18.

La prima seduta si è conclusa alle ore 21.20 del 21 marzo 2016

——————————————————————————–

MERCOLEDI’ 23 MARZO – Si riprenderà alle 15.30 con il dibattito (interventi dei consiglieri comunali).

Nel caso in cui il dibattito non sia concluso nel termine previsto, la seduta sarà sospesa prima delle dichiarazioni di voto per riaprirsi il giorno successivo.

——————————————–

GIOVEDI’ 24 MARZO – I lavori del Consiglio comunale riprenderanno alle 15.30 dal punto in cui sono stati sospesi per proseguire fino al voto finale del documento programmatico di Bilancio 2016.

E’ attivo il servizio “Consiglioweb” (raggiungibile dai siti internet comunali www.cronacacomune.it e www.comune.fe.it) che consente la diffusione in diretta audio e video dei lavori del Consiglio comunale con una nuova modalità tecnica messa a punto dai Servizi Informatici insieme all’Ufficio Stampa. Oltre alla diretta, sarà possibile rivedere e ascoltare l’intera seduta consiliare, salvata nell’apposita pagina di archivio internet.

Turismo: approvata la nuova legge regionale, cambia la governance

da: ufficio stampa Gruppo Partito Democratico Emilia-Romagna

Calvano e Zappaterra (PD): ‘Promuoviamo le destinazioni turistiche integrando le diverse eccellenze dei nostri territori’.

L’Assemblea Legislativa ha approvato la nuova legge regionale sul turismo ‘Ordinamento turistico regionale. Sistema organizzativo e politiche di sostegno alla valorizzazione e promo commercializzazione turistica’.

“Cambia sostanzialmente l’organizzazione del sistema di promo-commercializzazione turistica: introduciamo le cosiddette ‘destinazioni turistiche’ per valorizzare l’integrazione tra eccellenze diverse che riguardano un intero territorio. In questo giocano un ruolo importantissimo anche i privati.” Spiegano in breve i Consiglieri regionali PD Paolo Calvano e Marcella Zappaterra.

“In precedenza, rispetto alla promozione turistica, giocavano un ruolo di grande peso le Province – ricorda Zappaterra – questa legge arriva dopo quella sul riordino istituzionale approvata a luglio di cui sono stata relatrice. Arriviamo quindi forti di quella esperienza visto che l’ambito ottimale delle aree vaste, delineate dalla riforma regionale, sarà quello in cui si sperimenteranno le nuove politiche integrate di governance del turismo, che vanno dalla ricettività all’ambiente, dai trasporti al digitale”.

Il nuovo testo definisce le attività della Regione, alla quale è riconosciuto un ruolo di indirizzo strategico, e l’esercizio delle funzioni conferite agli enti locali territoriali e agli altri organismi interessati allo sviluppo del turismo. Rafforzata APT, l’Azienda regionale per la promozione turistica, con ulteriori funzioni di marketing internazionale.

“I nostri territori si aprono così al mercato internazionale con l’obiettivo dichiarato di aumentare l’attrattività e il livello di internazionalizzazione dell’offerta turistica dell’Emilia-Romagna, per arrivare a superare il 10% del Pil regionale e il 25% di presenze turistiche. Fondamentale per aumentare anche la competitività dell’intera regione – sottolinea Calvano – è tenere insieme gli interventi di sostegno e valorizzazione del settore turistico, con quelli sulle infrastrutture, necessarie affinché i turisti ci raggiungano facilmente”.

“L’Assessore Andrea Corsini e il gruppo del PD hanno cercato la massima condivisione con gli operatori del settore proprio perché la sinergia tra pubblico e privato nella promo-commercializzazione dei prodotti – commentano i Consiglieri ferraresi – è una chiave indispensabile per rilanciare il settore turistico, che consideriamo una delle voci primarie per lo sviluppo economico dell’Emilia Romagna”.

Turismo, la riforma dell’organizzazione turistica regionale è legge

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Approvato il pdl della Giunta. Bonaccini. “Una nuova legge per raggiungere traguardi importanti, quali i 50 milioni di presenze turistiche e l’aumento dell’apporto al Pil regionale del comparto turistico”. Corsini: “Raccogliamo la sfida dei cambiamenti istituzionali e ci apriamo al futuro, alle nuove esigenze dei mercati e dei turisti che vogliamo rimettere al centro”.

Bologna – La riforma dell’organizzazione turistica regionale è legge. L’Assemblea legislativa ha approvato oggi, senza voti contrari, il progetto di legge della Giunta regionale che modifica la disciplina dell’organizzazione turistica dell’Emilia-Romagna, passando dalla promozione del prodotto turistico alla valorizzazione di un mix fra destinazioni e prodotti di eccellenza.

“Questa nuova legge che, come avevamo promesso, approviamo soltanto dopo un anno di governo, ha l’ambizione di raggiungere nei prossimi anni traguardi importanti, quali i 50 milioni di presenze turistiche e l’aumento dell’apporto al Pil regionale del comparto turistico”, ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini. “Una legge che passa dalla valorizzazione del ‘prodotto’ alla valorizzazione di ‘prodotto e territorio’. Che vuole mettere in campo le tantissime eccellenze presenti nella nostra regione (mare, Appennino, terme, castelli, borghi antichi, città d’arte, vari patrimoni Unesco, centri storici, Duomi e chiese, musei, paesaggi, assieme a musica, motori e cibo) che già all’Expo di Milano, con grande successo, presentammo attorno ai brand della Motor valley, della Food valley e della Wellness valley. La promozione delle nostre eccellenze – ha spiegato il presidente – si rivolgerà ai mercati internazionali tradizionali, ma anche a nuovi mercati, per valorizzare al meglio le offerte turistiche dell’Emilia-Romagna. Così come decisive saranno le realizzazioni di alcune infrastrutture, necessarie a garantire qualità e competitività ai nostri territori”.

La “legge Corsini” ha raccolto un ampio consenso ed è arrivata in Aula preceduta da una diffusa presentazione sul territorio regionale, con appuntamenti che hanno visto la partecipazione dei soggetti pubblici e privati interessati allo sviluppo dell’economia turistica regionale. Già in Commissione assembleare, inoltre, era emersa una condivisione bipartisan, sfociata nell’approvazione dei 21 articoli senza alcun voto contrario. “Voglio ringraziare i membri della commissione Politiche economiche e tutti i consiglieri regionali – ha detto l’assessore regionale al Turismo e commercio Andrea Corsini – dei gruppi di maggioranza e di minoranza che, senza steccati ideologici, hanno reso possibile l’approvazione di una legge che vuole costruire le condizioni per ridare slancio, spinta e innovazione ad un settore industriale cruciale. Con questa legge raccogliamo la sfida dei cambiamenti istituzionali rappresentati dalle funzioni coordinate di area vasta e ci apriamo al futuro, alle nuove esigenze dei mercati e, in particolare, dei turisti che vogliamo rimettere al centro del sistema. Con le nuove ‘destinazioni turistiche’, in particolare, lavoreremo per creare collaborazioni e connessioni territoriali che accomunino le strategie e le azioni promozionali degli Enti locali con la realizzazione dei progetti di commercializzazione da parte del sistema delle imprese. Vogliamo consolidare e rilanciare la leadership del nostro turismo sul mercato italiano e aumentarne la competitività sui mercati esteri, con l’ambizioso obiettivo di accrescere in modo significativo la quota delle presenze nell’arco dei prossimi cinque anni”.

Le novità della legge
Il nuovo testo di legge definisce le attività della Regione e l’esercizio delle funzioni conferite agli enti locali territoriali e agli altri organismi interessati allo sviluppo del turismo, ridisegna il sistema dell’organizzazione turistica e definisce una nuova governance, con l’istituzione delle “Destinazioni turistiche”: soggetto pubblico di area vasta pensato e proposto in coerenza con le disposizioni della legge regionale in materia di “riordino istituzionale”. Viene, inoltre, istituita la Cabina di regia regionale cui sono affidate le funzioni di concertazione sulle linee strategiche per lo sviluppo delle attività di promo-commercializzazione turistica delineate dalla Giunta regionale.

La nuova legge modifica in parte l’assetto delle competenze di Regione, Province e Comuni con un accresciuto ruolo di Apt Servizi. In particolare, si punta su un maggiore ruolo di coordinamento e indirizzo politico della Regione, sul protagonismo dei Comuni e su un ruolo attivo dei soggetti pubblici e privati. Si conferma la competenza regionale in ordine all’organizzazione turistica e si avvia la creazione di uno specifico Osservatorio regionale sul turismo come strumento per la puntuale conoscenza dei mercati turistici e per favorire lo sviluppo e l’innovazione dell’offerta turistica emiliano-romagnola.

Giornata Mondiale dell’Acqua: cento ragazzi in visita all’impianto Hera di Pontelagoscuro

da: ufficio stampa Hera

L’iniziativa ha ‘inaugurato’ il percorso guidato che accompagna i visitatori alla scoperta dell’impianto.

Un centinaio di visitatori, soprattutto ragazzi, ha varcato la soglia stamani dell’impianto di potabilizzazione di Pontelagoscuro per vedere come funziona la ‘fabbrica dell’acqua’ di Hera.

Un’ ‘invasione pacifica’ che per qualche ora ha portato festosa agitazione nella vita dell’impianto, rigorosamente cadenzata da turni, controlli e da tutte le attività necessarie a farlo funzionare al meglio, per fornire acqua potabile alla città e a tutto l’alto ferrarese.

Al di là della ricorrenza della Giornata Mondiale dell’Acqua, Hera accoglie molte visite durante tutto l’anno, in particolare delegazioni e studenti degli ‘Itinherari Invisibili’, che hanno come obiettivo conoscere tutte le fasi di trattamento dell’acqua. Con le visite di oggi si è inaugurato anche un apposito percorso visitatori, svolto con personale addetto che spiega le singole fasi del viaggio dell’acqua dal Po ai nostri rubinetti.

Fermate Casapound e le ronde dopo la grave intimidazione ad un mendicante

da: gruppo consiliare Sinistra Ecologia e Libertà Comune di Ferrara

Fiorentini (SEL): “Una escalation molto preoccupante, anche ripensando al passato non troppo remoto della nostra città”

Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente eletto nelle liste di SEL:

“Sono passati pochi giorni da quando abbiamo visto circolare sui social network le terribili immagini da “tifosi” dello Sparta Praga che umiliavano un mendicante a Roma, che a Ferrara purtroppo qualcuno ha voluto subito prendere il cattivo esempio.

Militanti di Casapound, autonominatisi “polizia civile”, sabato mattina si sono dotati di giubbetti d’”ordinanza” ed hanno presidiato alcuni parcheggi e supermercati della nostra città “per denunciare e contrastare fattivamente quello che a Ferrara è diventato un vero e proprio racket organizzato e gestito da chi trae guadagno speculando sulla bontà dei ferraresi”. Oggi si scopre che davanti durante uno di questi “presidi” è avvenuto un grave fatto intimidatorio nei confronti di una persona che stava chiedendo l’elemosina di fronte al supermercato Conad di Via Arianuova. Un fatto inquietante, un tentativo di umiliazione che solo l’intervento di una concittadina ha permesso non degenerasse chiamando l’intervento dei Vigili Urbani. A questa persona va il mio ringraziamento personale, mentre al malcapitato vanno, per quello che possono contare, le mie scuse.

Mi pare evidente che il recente proliferare di ronde, rondine e “presidi” sia degno di preoccupazione. In primis perchè stanno diventando più numerose delle – pur numerosissime – forze di Pubblica Sicurezza del nostro paese. Ma soprattutto, al di là del dato numerico, perchè si muovono su un terreno molto pericoloso – e a mio parere illegale – soprattutto quando vengono fortemente marcate politicamente e, come è stato per Casapound, quando si pongono in completa alternativa alle forze dell’ordine con l’obiettivo di “estirpare” il presunto racket. Prima c’erano state le manifestazioni della Lega al Palaspecchi, poi le “squadre di sicurezza” di GOL in Viale Belvedere. Una escalation molto preoccupante, anche ripensando al passato non troppo remoto della nostra città.

Per questo ho presentato oggi un’interpellanza al Sindaco di Ferrara, nelle sue vesti di componente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica chiedendo:

– se le iniziative citate siano state comunicate alla Questura come da normativa in vigore e quali siano stati le determinazioni della stessa rispetto al controllo di suddette manifestazioni e al loro svolgimento;
– quali siano stati i fatti accertati rispetto al grave episodio di Via Arianuova, e quali gli eventuali provvedimenti di Forze dell’Ordine e Magistratura, ovviamente nel rispetto del segreto istruttorio;
– se sia intenzione di Prefettura e Questura porre un freno a questo tipo di iniziative che stanno evidentemente e pericolosamente degenerando;
– quali siano le valutazioni degli organi di Pubblica Sicurezza rispetto all’esistenza di un presunto racket dell’elemosina.”

Il Sindaco Marco Fabbri interviene sui fatti avvenuti questa mattina nella struttura sanitaria San Camillo

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

A seguito dei fatti avvenuti questa mattina nella struttura sanitaria San Camillo, in conseguenza dei quali sono state sospese le già programmate attività di trasloco della Pediatria di Gruppo al terzo piano, interviene il Sindaco Marco Fabbri.

“Entro la fine del mese – ricorda il Sindaco -, avrebbe dovuto insediarsi il nuovo servizio di Pediatria di Gruppo, andando ad occupare spazi inutilizzati da anni. Con questo episodio, dopo l’ennesima interruzione di pubblico servizio, rischia di venir meno un servizio importante per la comunità. Va sottolineato – aggiunge il Primo cittadino -, che il trasloco è volto ad offrire un servizio rivolto ai bambini e alle loro famiglie, capace al contempo di assicurare a questo territorio piena centralità rispetto ad un bacino di utenza ben più ampio, che interessa tutto il distretto sanitario Sud-Est. Si rischia così di perdere un’occasione strategica, qualora il servizio possa essere allocato in altri Comuni del Delta. Se la conseguenza dei fatti di oggi fosse proprio questa, qualcuno dovrà prendersi le dovute responsabilità, nei confronti delle generazioni future.”

Nella seduta del 14 dicembre 2015 il Consiglio Comunale si è espresso, adottando un indirizzo ben preciso, per dare forma ad un piano di riorganizzazione del San Camillo, che si muove su due ambiti operativi, il primo dei quali per l’avvio immediato del nuovo servizio di Pediatria di Gruppo al terzo piano della struttura. Il secondo versante di riorganizzazione sanitaria punta invece, alla valutazione di progettualità ulteriori, di matrice privata, rispetto al 20% dell’area rimasta vuota.

“Qualche giorno fa è intercorso un incontro con un gruppo privato, ma evidenzio a questo proposito come ipotesi di progettazione privata all’interno del San Camillo siano le stesse già avanzate sin dal 2012 e dichiarate inattuabili più volte dalla Regione Emilia Romagna, anche pubblicamente. Tali considerazioni sono pure state ribadite, durante il recente incontro con il Presidente della Provincia Tiziano Tagliani.”

Possibili cali di pressione alla rete idrica nelle zone di via Comacchio, Aguscello, Cona, Codrea e Quartesana in comune di Ferrara

da: ufficio stampa Hera

Hera informa che a seguito di lavori di manutenzione idrica, mercoledì 23 marzo, si potranno verificare cali di pressione della rete idrica nelle zone di via Comacchio, Aguscello, Cona, Codrea e Quartesana in comune di Ferrara.

Durante i lavori e nelle ore successive saranno possibili lievi intorbidimenti dell’acqua, che si risolveranno dopo qualche istante di scorrimento.

In caso di maltempo l’intervento sarà eseguito nei giorni successivi.

Fotografia Europea, due mesi di mostre ed eventi lungo la via Emilia

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Undicesima edizione della kermesse dal 6 maggio a Reggio Emilia, Bologna, Parma e Rubiera. Oggi la presentazione nella sede della Regione. Il cordoglio dell’assessore Mezzetti per i drammatici fatti di Bruxelles.

Bologna – Dal 6 maggio al 10 luglio, Reggio Emiliapresenterà la XI edizione di Fotografia Europea, festival interamente dedicato alla forma d’arte che più di altre comunica e interpreta la complessità della società contemporanea. La kermesse, ormai punto di riferimento nazionale e internazionale nel panorama degli appuntamenti culturali dedicati alla fotografia, affronterà il tema La via Emilia. Strade, viaggi, confini.

Mostre, conferenze, spettacoli, educational e varie iniziative, ospitate nelle principali istituzioni culturali e sedi espositive di Reggio Emilia, saranno gli ingredienti di un ricco programma di eventi, animato da protagonisti della fotografia, della cultura e del sapere, per sollecitare un confronto fra differenti espressioni di creatività e di pensiero. Promosso e organizzato dal 2006 dal Comune di Reggio Emilia, il festival vedrà la partecipazione della Regione Emilia-Romagna epunterà a sviluppare sinergie e collaborazioni con altre provincie e realtà del territorio che quest’anno si sviluppano con istituzioni e soggetti culturali prestigiosi di Bologna, Parma e Rubiera.

La kermesse è stata presentata oggi a Bologna, nella sede della regione Emilia-Romagna, presenti tra gli altri l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, il sindaco di Reggio Luca Vecchi e Walter Guadagnini, curatore di Fotografia Europea. Erano inoltre presenti rappresentanti delle realtà coinvolte.
L’assessore Mezzetti ha posto in relazione il respiro europeo della manifestazione con i drammatici fatti di Bruxelles, ribadendo il cordoglio della Regione e specificando come “anche un’iniziativa aperta come questa assume oggi un significato particolare”. Mezzetti ha quindi specificato come “la definizione di questa bellissima edizione della rassegna sul percorso della via Emilia si inserisce armonicamente in una complessiva strategia regionale per la promozione turistica oltre che culturale”.
Il sindaco Vecchi ha aggiunto che “dopo 10 anni di fortunate edizioni di rilievo internazionale a Reggio Emilia, Fotografia Europea si propone con un salto di qualità nell’idea progettuale, provocatoria sul piano culturale, cioè la via Emilia e i confini di luoghi identitari che si aprono al mondo e alle nuove relazioni del globale: i confini vissuti non come muri, ma come punti di incontro nel tempo delle grandi migrazioni. Credo che Fotografia Europea possa contribuire, come avvenuto per Reggio Emilia, ad accrescere l’attrattività culturale della nostra regione e delle sue città, così importanti in Europa e intelligentemente aperte al mondo”. Vecchi ha anche anticipato alcune delle molte iniziative collaterali, che saranno presentate più avanti, concerti e spettacoli di danza (Aterballetto), incontri e racconti con il coinvolgimento di protagonisti quali Cavazzoni, Celati e Guccini.
Guadagnini è entrato nel dettaglio delle iniziative, mettendo inoltre in evidenza “la forte e produttiva collaborazione che ha permesso di poter snodare le iniziative lungo il territorio regionale”, insieme alla cresciuta varietà dei luoghi espositivi scelti.

Significativo elemento di novità per l’edizione 2016 di Fotografia Europea è la partecipazione di importanti realtà culturali e artistiche dell’Emilia-Romagna che presenteranno mostre ed eventi collegati al festival come la fondazione Mast (Manifattura di arti, sperimentazione e tecnologia) di Bologna, lo Csac (Centro studi e archivio della comunicazione) dell’Università di Parma, l’associazione Linea di Confine per la fotografia contemporanea di Rubiera, in campo nella realizzazione di dettagliate indagini fotografiche e la Collezione Maramotti, prestigiosa raccolta privata di arte contemporanea con sede a Reggio Emilia.
Fotografia Europea 2016 potrà inoltre contare sulla conferma e sul rafforzamento del legame con la Fondazione Manodori attraverso la sede espositiva di palazzo da Mosto e sull’inserimento effettivo di palazzo Magnani, fondazione di cui il Comune di Reggio Emilia è divenuto socio.

Curata da un comitato scientifico composto da Diane Dufour (direttrice Le Bal, Parigi), Elio Grazioli (Università degli studi di Bergamo), Walter Guadagnini (Accademia di Belle Arti di Bologna), Fotografia Europea 2016 ruoterà attorno al tema La via Emilia. Strade, viaggi, confini nella sua accezione più ampia e trasversale.
Si tratta di una riflessione sul tema della strada, partendo proprio dalla grande arteria romana che va “dal fiume al mare” per approdare alle vie del mondo, ai luoghi di transito e di confine nella società odierna. Questo argomento riprende a trent’anni di distanza, Esplorazioni sulla via Emilia (1986), l’opera collettiva sul paesaggio a cura di Luigi Ghirri con un gruppo di fotografi e scrittori che raccontava il “volto di un paese reale” segnando una pagina significativa della fotografia contemporanea.
La “Via Emilia”, arteria stradale strategica e con oltre 2200 anni di storia, è tra l’altro un brand territoriale della Regione Emilia-Romagna, pensato da Apt servizi nel 2015 per promuovere le eccellenze regionali.

Ai Chiostri di San Pietro, uno dei fulcri di Fotografia Europea, la mostra 1986. Esplorazioni sulla via Emilia, a cura di Laura Gasparini, presenteràuna selezione di opere di autori quali Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Vittore Fossati, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Klaus Kinold, Claude Nori, Cuchi White, Manfred Willman e il video di Nino Criscenti – tutte esposte in quella storica occasione – così da ricreare il clima culturale di una delle esperienze più lucide ed esaltanti della storia della fotografia italiana.
Inoltre, materiali originali dell’epoca, come il catalogo, le maquette di preparazione e i provini a contatto racconteranno il lungo lavoro di ricerca sul territorio iniziato nel 1984 e terminato con la collettiva del 1986.

La rassegna si completerà con la sezione 2016. Nuove esplorazioni: a testimoniare la continuità di un impegno, Fotografia Europea ha commissionato a sette autori contemporanei le “nuove esplorazioni” della via Emilia. Un viaggio sorprendente, tra realtà e immaginazione, tra documentazione e invenzione, che renderà davvero unica questa edizione del festival. Gli autoriAlain Bublex, Stefano Graziani, Antonio Rovaldi, Sebastian Stumpf, Davide Tranchina, Paolo Ventura, Lorenzo Vitturi, sono tra i protagonisti assoluti del panorama fotografico odierno, nazionale e internazionale, e le loro immagini saranno senza dubbio la novità più attesa di Fotografia Europea 2016.
Il tema dalla via Emiliasi allargherà verso le strade del mondo. Sempre ai Chiostri di San Pietro si terrà la mostra Exile che presenterà le opere di 24 fotografi appartenenti all’agenzia Magnum. Sono immagini di reportage, scattate dai grandi interpreti di questo genere, da Werner Bischof a Robert Capa, da Stuart Franklin a Paolo Pellegrin, da Abbas a Chris Steele-Perkins, da Philip Jones Griffiths a Leonard Freed, solo per citarne alcuni, in cui il tema dell’esilio è visto come una strada a un’unica direzione di cui è negato il ritorno, come una condizione di non appartenenza, un luogo estraneo alla propria storia e cultura. Una mostra che dalla storia arriverà alle tragiche pagine dell’attualità.

Sulla scia del successo ottenuto nelle precedenti edizioni, ai Chiostri di San Pietro ritornerà il progetto Speciale Diciottoventicinque che, con la guida di tre professionisti della fotografia e dell’arte visiva quali Giorgio Barrera, Pietro Iori e Diego Zuelli, offre a 60 ragazzi, tra i 18 e i 25 anni, la possibilità di comprendere come costruire un progetto espositivo, dalla stesura del concept alla mostra finale. Per la prima volta i ragazzi avranno modo di confrontarsi anche con il mondo del video.
Dai suoi albori la fotografia è strettamente legata all’esplorazione e alla conoscenza del territorio. I primi libri fotografici hanno contribuito a creare e a rafforzare una geografia immaginaria dei luoghi, modellando la nostra percezione dello spazio e del tempo. A questa affascinante tematica si riferisce la mostra di libri fotografici, curata da Ilaria Campioli, ai Chiostri di San Pietro che presenterà volumi che utilizzano la stessa struttura narrativa e visuale cara alle esplorazioni del XIX e XX secolo per riflettere sulle complesse relazioni fra scoperta, viaggio e conquista.

Per la prima volta in Italia, Palazzo Magnani renderà omaggio, con oltre 150 immagini e 80 riviste, a Walker Evans (1903-1975), uno dei grandi autori del Novecento, che lungo le strade degli Stati Uniti ha scattato alcune delle sue immagini più famose.
Il fotografo americano sarà celebrato attraverso due distinte esposizioni. La prima, Walker Evans. Anonymous, curata da David Campany, Jean-Paul Deridder e Sam Stourdzé, (Catalogo Steidl) presenterà il lavoro foto-redazionale sviluppato da Evans su numerose riviste americane a partire dal 1929. A differenza di molti fotografi Walker Evans non lavorava per i magazine esclusivamente come fotografo; era lui stesso spesso a scegliere il tema, a scrivere i testi, a selezionare le fotografie e a curare l’impaginazione. Mentre i mass media indugiavano sul culto della celebrità e del consumismo, Evans fotografava anonimi cittadini e la loro vita quotidiana, creando immagini dirette e frontali delle condizioni del paese, con uno stile austero e distaccato privo di ogni forma di idealismo romantico. I suoi intensi scatti, prevalentemente in bianco e nero, lo hanno consacrato pioniere della fotografia documentale e sono divenuti simboli della cultura americana degli anni del New Deal.
La seconda, Walker Evans. Italia, a cura di Laura Gasparini (Catalogo Silvana editoriale), prodotta espressamente per Fotografia Europea 2016, proporrà 50 sue fotografie, tra le più famose, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane, capaci d’ispirare il linguaggio poetico di molti dei fotografi protagonisti di Esplorazioni sulla via Emilia, da Ghirri a Basilico, da Guidi a Barbieri. A prova di ciò, saranno esposti alcuni esemplari scatti degli stessi autori italiani scaturiti dalla riflessione sulla lezione del grande maestro americano, insieme a pubblicazioni degli anni trenta e quaranta che testimoniano la presenza di Walker Evans nella storia del cinema e della fotografia italiana del dopoguerra.

Il percorso di Fotografia Europea 2016 proseguirà in altri luoghi simbolo di Reggio Emilia.
Allo Spazio Gerra si terrà la mostra Disco Emilia nata da un progetto che approfondisce, da un punto di vista storico-sociale, il ventennio compreso tra i primi anni settanta e la fine degli ottanta, in cui la regione ha assistito al sorgere di un vero e proprio distretto del divertimento con oltre 35 sale da ballo nel raggio di 100 km. Una vera epopea del costume in cui musica, immagine, moda, tecnologia e spettacolo si sono mescolati freneticamente dando vita a un percorso di crescita esponenziale e alle sue contraddizioni che si riverberano ancora nel presente. A raccontare questo fenomeno sociale e culturale saranno le immagini di Gabriele Basilico, che nel 1978, con la sua serie Dancing in Emilia, ritrasse la prima fase di questo fenomeno, per poi trasferirsi nell’attualità con le fotografie di Andrea Amadasi, Hyena e Arianna Lerussi.
Nella sede di Palazzo da Mosto – tra le più apprezzate lo scorso anno per la bellezza dell’edificio e dei suoi spazi espositivi – di proprietà della Fondazione Manodori, la collettiva Dalla via Emilia al mondo, curata dal comitato scientifico del Festival, presenterà le opere di Ziad Antar, Paola De Pietri, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev, Kent Klich, Bettina Lockemann, Maanantai Collective, Michael Najjar, Paolo Pellegrin, Katja Stuke & Oliver Sieber.
Si tratta in pratica di nove mostre personali, di autori provenienti da diversi paesi europei (dalla Svezia alla Germania, dalla Finlandia all’Italia) che affronteranno attraverso diversi media, dalla fotografia alla videoinstallazione, le tematiche del viaggio, del confine, tanto nei suoi aspetti sociali quanto in quelli individuali. Molti di questi autori, protagonisti della scena artistica internazionale, esporranno per la prima volta in Italia, confermando la natura propositiva del Festival.
Sulla scorta della straordinaria esperienza di Joan Fontcuberta nella scorsa edizione, il Palazzo dei Musei aprirà le proprie sale a Paolo Gioli, uno dei grandi maestri della fotografia italiana e internazionale. Nella mostra Nature attraverso, Paolo Gioli si è misurato con gli spazi e le raccolte dei Musei Civici di Reggio, realizzando una serie di opere inedite, ottenute attraverso la tecnica del fotofinish. Ancora una produzione originale dunque; ancora un evento unico nel panorama dei festival nazionali.
Palazzo dei Musei ospiterà inoltre la personale di Fabio Boni che celebrerà i 150 anni di vita della Croce Rossa, attraverso i ritratti dei suoi volontari.

Fin dalla sua prima edizione Fotografia Europea ha rappresentato un palcoscenico dove proporre i lavori delle nuove generazioni di artisti. Ai Chiostri di San Domenico, ad esempio, si terranno le esposizioni dei 5 autori europei selezionati dal comitato scientifico tra gli oltre 250 progetti pervenuti alla Public call.
Si va dalle ricerche di Filippo Minelli che con il progetto Padania Classic documenterà il cambiamento del paesaggio architettonico contemporaneo padano dagli anni ’80 ad oggi, tralasciando volutamente paesaggi naturali e patrimonio storico, a quelle del duo Luca Santese e Pasquale Bove che, con Italy&Italy, articoleranno in modo organico l’iconografia degli anni Novanta, focalizzandosi sulla vita quotidiana e mondana riminese, alle indagini condotte da Françoise Beauguion, In the country nowhere – Migrations to Europe, che analizzerà il tema delle migrazioni in Europa, da Ikuru Kuwajima, Trail, che documenterà il suo viaggio in auto nelle montagne del Pamir nel Tagikistan lungo il confine afgano, e da Cyrus Mahboubian e Sophie Nicole Culière, Wanderlust, in cui la strada è la traccia per raccontare il passaggio dell’uomo nel mondo.
Sempre in quest’ambito, Palazzo Casotti ospiterà Sideways, una mostra dedicata a fotografi emergenti under 35, a cura di Daniele De Luigi, in collaborazione con Gai Associazione per il circuito dei Giovani Artisti Italiani.
Alla Galleria Parmeggiani, due rassegne dedicate ad autori nati e attivi sul territorio testimonieranno la volontà del Festival di mantenere salde le proprie radici e il proprio rapporto con il tessuto culturale che lo anima.
La prima è il Viaggio nel tempo dell’iPhonegraphy di Giuliano Ferrari che ripercorrerà e attualizzerà le tappe del Grand Tour, che vedeva ricchi giovani dell’aristocrazia europea, a partire dal XVII secolo, scendere in Italia per conoscere l’antichità, la pittura rinascimentale e il paesaggio, utilizzando la camera fotografica dell’iPhone. La seconda è Columnae Herculis: architetture di confine e strategie urbanistiche militarizzate un progetto di Saverio Cantoni, a cura di Giovanna Calvenzi, che affronterà le strategie architettoniche e urbanistiche che coinvolgono la costruzione e il mantenimento del confine meridionale della zona demilitarizzata tra le due Coree.

In occasione di Fotografia Europea 2016, la Collezione Maramotti proporrà e ospiterà due esposizioni. Il progetto di Claudia Losi How do I imagine to being there? prende avvio da una cronaca di viaggio, da un reale attraversamento delle isole di S.ta Kilda nel 2012 per poi approdare alla costruzione di nuove mappe mentali e artefatti che costituiscono sedimentazioni mnemoniche del paesaggio. So near, so far di Paolo Simonazzi restituirà uno sguardo originale sul nostro territorio, inteso come crocevia di comunicazioni semantiche, culturali, linguistiche, visuali attraverso una scelta di scatti che coprono gli ultimi vent’anni del suo lavoro.
Fotografia Europea 2016 apre un nuovo capitolo e presenta numerose novità condividendo con la Regione Emilia-Romagna l’obiettivo di sviluppare sinergie e collaborazioni con altre realtà del territorio.
Lo Csac – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma proporrà il frutto di un’indagine negli archivi della Sezione Fotografia. In Esplorazioni dell’archivio. Le fotografie della Via Emilia verranno esposti nuclei storici di stampe presenti nelle sua raccolte, di Bruno Stefani, di grandi atelier come quello bolognese dei Villani o del romano Studio Vasari, a confronto con l’opera degli autori protagonisti di quella nuova fotografia, dell’ultimo quarto del Novecento. Con tutto questo si intrecciano le foto di cronaca, le fotografie dello sport, rituali sociali, riprese della quotidianità. L’intenzione è quella di proporre una riflessione sugli sguardi di quel paesaggio, con l’ambizione di restituire uno sfondo al progetto di Esplorazioni della Via Emilia, 1986. Nella sala ex fienile verrà inoltre riproposta la mostra del Festival dell’Architettura 2007-08 dedicata al Pubblico Paesaggio dal titolo Habitare la via Emilia. Presenze e luoghi di rifondazione insediativa, esito di una ricerca che riflette, attraverso un rilievo topo-fotografico puntuale, su struttura e componenti del divenire della strada consolare quale strumento di continua rigenerazione dell’insediamento antropico emiliano.
Il Mast (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) di Bologna ospiterà la mostra Ceramica, Latte, Macchine e Logistica. Fotografie dell’Emilia Romagna al lavoro a cura di Urs Stahel. Attraverso le fotografie di autori quali Olivo Barbieri, Tim Davis, William Guerrieri, Guido Guidi, Paola de Pietri, Franco Vaccari, Walter Niedermayr e altri, l’esposizione documenterà lo sviluppo dell’Emilia Romagna negli ultimi decenni. Coppie di immagini contrapposte racconteranno come le vecchie industrie scompaiano, sostituite da nuovi sistemi produttivi ad altissimo contenuto tecnologico e come al paesaggio tradizionale di un territorio dal sapore antico si sostituiscano le nuove aree del terziario avanzato.
All’Ospitale di Rubiera (Reggio Emilia), Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea presenterà, a cura di Antonello Frongia, Per strada, che proporrà oltre 60 fotografie, dai primi anni Settanta al 2007, realizzate da Guido Guidi sulla via Emilia e per le strade adiacenti, senza dimenticare la serie sul Teatro Bonci di Cesena realizzata nel 1984 con Luigi Ghirri, gli inediti di Esplorazioni sulla via Emilia e la serie SS9. In programma anche l’esposizione dei lavori prodotti dai partecipanti ai laboratori tematici condotti sulla via Emilia da Guido Guidi (Per strada), Sabrina Ragucci (Contemporaneamente immagini e parole) e Marco Signorini (Sguardi, grafemi, codici), a cura di William Guerrieri.

Anche per la sua XI edizione Fotografia Europea 2016 sarà arricchita dal Circuito Off, un programma di oltre 300 esposizioni ed eventi indipendenti e autogestiti, promossi da gallerie, associazioni, soggetti pubblici e privati, disseminati nel territorio cittadino e provinciale.

Fotografia Europea è un progetto promosso e organizzato dal Comune di Reggio Emilia con la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani, la Fondazione Pietro Manodori, la Camera di Commercio di Reggio Emilia e Apt Servizi Regione Emilia-Romagna.
Special sponsor: Iren. Main sponsor: Gruppo Cariparma Credit Agricole, Coop Alleanza 3.0, Mast, CarServer, I Petali.

Informazioni: tel. 0522.456219.
In allegato: il programma espositivo della manifestazione
In allegato: alcune delle foto che verranno esposte. Altre immagini possono essere scaricate dal sito della rassegna www.fotografiaeuropea.it .

È nata l’associazione culturale “Paese dell’acqua”

da: Associazione culturale “Paese dell’acqua”

SASSINORO PAESE DELL’ACQUA

CHI SIAMO
L’associazione culturale “Paese dell’Acqua” nasce nel dicembre 2015 nel comune di Sassinoro, ove da nove anni l’amministrazione comunale, organizza la manifestazione “Sassinoro Paese dell’Acqua”.

PERCHÉ
L’esperienza di “Sassinoro Paese dell’Acqua” nasce grazie alla ricchezza di sorgenti e fontane pubbliche presenti nel piccolo centro di Sassinoro, in provincia di Benevento. La necessità di tutelare un così grande patrimonio idrico e di diffondere i concetti della cura dell’ambiente porta gli organizzatori ad immaginare ed organizzare un evento per conto del Comune in occasione della giornata mondiale dell’acqua con il quale avviare un confronto sui temi della gestione, tutela e preservazione delle risorse idriche. Nel tempo, “Sassinoro Paese dell’Acqua” diventa un punto di riferimento nella Valle del Tammaro che coinvolge professionalità provenienti da tutta l’Italia e dall’estero.
La costituzione dell’associazione culturale “Paese dell’Acqua” è il naturale sviluppo di un processo iniziato nel 2008 e che vuole parlare un linguaggio innovativo, caratterizzato dalla più ampia indipendenza e dalla possibilità di aprirsi ai contributi e alle idee di chiunque abbia a cuore il patrimonio idrico.

OBIETTIVI
Obiettivo primario dell’associazione è la promozione e l’organizzazione, in collaborazione con il Comune di Sassinoro, dell’evento “Sassinoro Paese dell’Acqua”. Inoltre, essa si pone l’obiettivo di trattare il tema della valorizzazione e tutela delle risorse idriche sviluppando una rete nazionale e internazionale di professionalità in grado di raccogliere buone pratiche, di rispondere efficacemente alle criticità dei territori, promuovere studi e ricerche al fine di sviluppare un dibattito caratterizzato da innovazione e sviluppo realizzando l’auspicio che attraverso le esperienze generate si creino le condizioni per dare il giusto valore ad un tema di enorme rilevanza.

CRONISTORIA DELL’EVENTO
L’evento, che nasce in sordina, si svolge nelle prime due edizioni nell’aula consiliare del Comune con la partecipazione di pochi interessati e con ospiti a carattere territoriale. Dal 2010 la manifestazione prende corpo grazie anche al patrocinio della Provincia di Benevento, entra nella programmazione scolastica dell’istituto comprensivo e aumenta sensibilmente la partecipazione regionale, ma anche quella nazionale che nel 2015 si concretizza attraverso il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Attraverso convegni, workshop, laboratori, si e’ cercato di aumentare ad ogni nuova edizione la vocazione formativa e culturale dei partecipanti, ponendo tale risorsa in primo piano, come motivo di sostegno e sviluppo per le generazioni future e per tutti coloro (Enti pubblici, privati o singoli cittadini) che hanno tra i loro obiettivi, la tutela, la promozione e la salvaguardia del territorio.

CAMPAGNA ADESIONI
“Sassinoro Paese dell’Acqua” è un evento che nasce da una costatazione semplice, ma innovativa: la tutela del patrimonio ambientale e delle risorse idriche può diventare un valido mezzo di sviluppo per piccole comunità. Con questo spirito, infatti, nel 2008, si dà vita alla prima edizione della manifestazione attraverso un convegno tenuto presso l’Aula Consiliare. Nel tempo, “Sassinoro Paese dell’Acqua” ha suscitato l’interesse della locale comunità, divenendo un sentito appuntamento culturale. Attorno ad esso, infatti, si sono raccolte una serie di proposte e di idee che hanno contribuito alla crescita della comunità stessa.
E così, giunti alla nona edizione si è cercato di compiere un passo in più attraverso la costituzione di un’associazione culturale che abbia come scopo quello di promuovere la cultura dell’ambiente, della tutela del patrimonio idrico, non trascurando la cooperazione e la condivisione di buone pratiche. “Paese dell’Acqua” è il naturale sbocco di un evento unico in Italia e che rappresenta la possibilità di creare delle vere opportunità di sviluppo sostenibile.
L’associazione ha come obiettivo quello di aumentare la vocazione formativa e culturale dei cittadini e delle amministrazioni pubbliche, ponendo le risorse idriche in primo piano per farne motivo di progresso migliorando la vita delle generazioni future e di tutti coloro che possono contribuire alla tutela, alla promozione e alla salvaguardia del territorio. A tal fine “Paese dell’acqua” si propone di adottare azioni a tutela del patrimonio idrico e di realizzare progetti per aumentare le capacità di fruizione delle risorse idriche. Inoltre, la promozione di eventi culturali sul tema dell’acqua è un obiettivo importante che l’associazione intende perseguire su tutto il territorio nazionale italiano senza trascurare le opportunità di internazionalizzazione utili anche a promuovere dei progetti di ricerca che siano compatibili con le finalità dell’associazione stessa.

www.paesedellacqua.it

Tappa ferrarese per il vino Bursôn

da: ufficio stampa “Consorzio Il Bagnacavallo”

Riparte la manifestazione per decretare il miglior Bursôn del 2016. Le serate di selezione avverranno in diverse province emiliano romagnole. Si parte da Migliarino il 24 marzo.

Arrivata alla sua 13a edizione, parte il 24 marzo la tradizionale manifestazione organizzata dal Consorzio “Il Bagnacavallo” “A che punto siamo?”, nata da un’idea dell’enologo Sergio Ragazzini. Si tratta di una “competizione” tra tutti i produttori di “Bursôn” aderenti al Consorzio, in cui si contenderanno il titolo di miglior Bursôn Etichetta Nera (la riserva) in commercio in questo 2016.

La competizione propone una serie di “eliminatoria” – organizzate sotto forma di cene aperte al pubblico con degustazioni alla cieca di diverse annate di Bursôn Etichetta Nera – che avverranno in più province dell’Emilia Romagna.
Il primo appuntamento è fissato a Migliarino di Ferrara, all’Agriturismo “Il Boschetto”, con inizio alle ore 20.30. La serata è organizzata in collaborazione con AIS – Associazione Italiana Sommelier Ferrara.

Alla finale, in programma nel mese di maggio, parteciperanno tutti i vincitori delle singole serate che si contenderanno il titolo di miglior Bursôn del 2016.
Il Bursôn, ottenute da Uva Longanesi, è un vino autoctono di carattere. Si presenta di un colore impenetrabile, si va dal rubino al granato intenso. La sua struttura consistente è evidente dopo poche rotazioni nel bicchiere, dalla forma ampia e panciuta per coglierne al massimo il bouquet di profumi che vuole offrirci: ciliegie, more, frutta di bosco con spezie tostate e note di tabacco e vaniglia. Un vino di grande intensità e finezza. Il sorso è energico e carnoso, con un buon equilibrio tra il tannico e l’alcool e, nel finale persistente, resta a lungo in bocca il suo frutto dolce e concentrato, piacevolmente delicato. Per le sue caratteristiche, il Bursôn Etichetta Nera può sopportare l’invecchiamento, migliorando nel tempo.

www.consorzioilbagnacavallo.it

“La Filosofia dell’Informazione: una sfida etica ed epistemologica”. Workshop con Luciano Floridi

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Torna all’Università di Ferrara Luciano Floridi, Professore Ordinario di Filosofia e Etica dell’Informazione dell’Università di Oxford, Direttore di Ricerca dell’Oxford Internet Institute e Copernicus Visiting Professor presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori – IUSS – Ferrara 1391, che terrà il workshop “La Filosofia dell’Informazione: una sfida etica ed epistemologica”.
La prima parte dell’iniziativa che si terrà da giovedì 24 alle ore 15 a sabato 26 marzo alle ore 13 presso la Sala Consiliare del Complesso di Santa Lucia, (via Ariosto, 35), sarà incentrata sul tema “La Rivoluzione dell’Informazione”. Tra gli argomenti affrontati la rivoluzione informatica e la sua interpretazione come quarta rivoluzione (Turing) nella riflessione umana sulla propria natura dopo Copernico, Darwin e Freud, ma anche i concetti di infosfera, iperstoria, intelligenza artificiale, etica digitale ed il progetto umano nelle società dell’informazione mature.
Secondo appuntamento con il workshop da giovedì 28 alle ore 15 a sabato 30 aprile alle ore 13 sempre nella Sala Consiliare del Complesso di Santa Lucia, sul tema “Le Politiche dell’Informazione”. Si parlerà della costruzione delle regole etiche per una società dell’informazione e di logica del design, intesa come la logica che identifica gli elementi formali attraverso i quali si costruisce un artefatto.

Per info e iscrizioni: Prof. Matteo d’Alfonso, dalfonso@unife.it

Per informazioni: Carlotta Cocchi 0532/293554 – 338/6195391

“Tra Ottocento e Novecento. Ferrara e gli studi sulla ceramica medievale e rinascimentale”: la conferenza di Sauro Gelichi nell’ambito della mostra “Strappati dalla terra e ridonati al sole”

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

“Tra Ottocento e Novecento. Ferrara e gli studi sulla ceramica medievale e rinascimentale”. E’ questo il titolo della quarta conferenza che si terrà giovedì 24 marzo alle ore 17 presso l’Aula 1A di Palazzo Turchi di Bagno, (c.so Ercole I D’Este, 32), organizzata dal Sistema Museale di Ateneo nell’ambito della Mostra “Strappati dalla terra e ridonati al sole”, visitabile fino a domenica 3 aprile, che vede esposte le ceramiche antiche, le pagine di erbario ed opere grafiche e pittoriche di Luigi Filippo Tibertelli de Pisis (1896- 1956).
Relatore di questo appuntamento sarà Sauro Gelichi, docente di Archeologia Medievale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Direttore della Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali, che nel corso dell’incontro illustrerà la storia del collezionismo ferrarese in rapporto alla storia della ceramica medievale italiana.
“Partendo dal Campori, analizzerò la figura di Pasetti, il primo e più importante collezionista di ceramiche locali – ci anticipa il Prof. Gelichi – Poi, passando dalla breve e singolare parentesi rappresentata dalla raccolta De Pisis (dai suoi articoli sulla ceramica pubblicati sulla rivista ‘Faenza’), discuteremo criticamente le ricerche degli anni ’70 del secolo scorso, che hanno rappresentato un momento di ripresa e rilancio degli studi sulla ceramica ferrarese, in particolare la graffita. Completeremo il quadro parlando delle ricerche archeologiche che dai primi anni ’80, hanno interessato anche Ferrara, analizzando come e in che misura, abbiano contribuito allo studio e al rinnovamento della conoscenza sulle produzioni ferraresi”.

Per informazioni: Carlotta Cocchi 0532/293554 – 338/6195391

Balamòs Teatro alla Giornata Nazionale del Teatro in Carcere 2016

da: Associazione Culturale Balamòs

Balamòs Teatro alla presentazione della Terza Giornata Nazionale di Teatro in Carcere, 24 marzo 2016, ore 11.30. al Museo Criminologico di Roma.

Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia, parteciperà alla presentazione della Terza Giornata Nazionale di Teatro in Carcere con la proiezione del video documentario di Marco Valentini: “Passi Sospesi” 2006-2015.

La Giornata Nazionale del Teatro in Carcere è giunta alla Terza edizione e numerose sono le compagnie che vi hanno aderito. L’iniziativa, istituita nel 2014, si svolge il 27 marzo di ogni anno in concomitanza con la Giornata Mondiale del Teatro (World Theatre Day), indetta dall’Istituto Internazionale del Teatro presso la sede UNESCO di Parigi, quest’anno alla 54a edizione.

Il Cartellone degli spettacoli, messi in scena dalle Compagnie teatrali attive negli Istituti penitenziari, verrà presentato il 24 marzo 2016 presso la sede del Museo Criminologico di Roma, alle ore 11,30, in occasione del rinnovo del Protocollo d’intesa tra il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, documento già sottoscritto in data 18 settembre 2013, esteso il 23 luglio 2014 all’Università Roma Tre.

A firmare il protocollo saranno Santi Consolo Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Vito Minoia Presidente del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, Paolo D’Angelo Direttore del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università di Roma Tre.

La presentazione della Terza Giornata Nazionale del Teatro in Carcere sarà anche l’occasione per un confronto tra le compagnie teatrali che operano nelle carceri italiane, per fare un bilancio dell’esperienza e delineare le linee d’azione future. Da un recente monitoraggio realizzato dalla Direzione Generale Detenuti e Trattamento del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, viene confermato che l’attività teatrale costituisce uno strumento utile per le persone in stato di detenzione, sia sotto il profilo culturale che di crescita personale. Dai dati rilevati risulta che i laboratori teatrali sono presenti in tutto il territorio nazionale con una percentuale che supera il 50% degli Istituti e con una durata nel tempo superiore a dieci anni per il 33% dei laboratori. Le attività teatrali registrano un’alta valutazione sotto il profilo trattamentale e una ricaduta positiva su l clima dell’istituto.

Ne parleranno:
Massimo De Pascalis, Vice Capo Vicario del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
Valeria Ottolenghi, critico teatrale (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro)
Valentina Venturini, Università Roma Tre (Dipartimento di Filosofia, Comunicazione, Spettacolo)
Ivana Conte, autrice e formatrice (Associazione Nazionale Agita teatro)
Mimmo Sorrentino, regista (Teatro Incontro, compagnia operante nella Casa di Reclusione di Vigevano)
Livia Gionfrida, regista (Teatro Metropopolare, compagnia operante nella Casa Circondariale di Prato)
Anna Gesualdi, Giovanni Trono, registi (TeatrIngestAzione, compagnia che ha operato negli ultimi dieci anni nell’ex OPG di Aversa)
Tiziana Sensi, attrice e regista (Associazione Tearca di Roma) leggerà alcuni brani del romanzo “Gli occhi di Eleonora”, opera prima di Vincenzo Lerario (dalla Casa Circondariale di Pesaro).
Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale (Balamòs Teatro, compagnia operante alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Venezia) presenterà il video di Marco Valentini dal progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro negli Istituti Penitenziari di Venezia.

Ingresso libero, è gradita la segnalazione della propria presenza inviando una mail a: stampa.dap@giustizia.it

Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere: www.teatrocarcere.it

Salute: Emilia Romagna, aumentano obesi oltre i 18 anni ma diminuiscono gli under 11

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia Romagna

Coldiretti nelle scuole con “Il cibo giusto” per una corretta alimentazione.

In Emilia Romagna la popolazione obesa oltre i 18 anni è aumentata secondo l’Istat dal 9,3 per cento del 2001 al 10,7 per cento del 2013 (ultimo dato disponibile). È quanto rileva Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat. Migliora invece la situazione tra i giovanissimi (6-11 anni) in cui i rilevamenti del ministero della Salute, attraverso il programma “Okkio alla salute”, denotano – informa Coldiretti regionale – un calo dei bambini obesi, passati dal 9 per cento del 2008 (primo anno di rilevamento) al 7,7 per cento del 2014. Un calo che denota una maggiore attenzione agli stili alimentari, anche grazie a programmi come Educazione alla Campagna Amica promossa da Coldiretti Donne Impresa, con l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica, che da oltre dieci anni coinvolge migliaia di alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado di tutta l’Emilia Romagna e che da quest’anno interesserà anche le scuole dell’infanzia.
Nelle scuole che hanno aderito progetto, è in distribuzione in questi giorni l’opuscolo che farà da guida agli insegnanti e ai ragazzi per la corretta alimentazione. L’opuscolo “Il cibo giusto: viaggio attraverso le relazioni, i saperi e i sapori della campagna” – comunica Coldiretti – fornisce informazioni sulla stagionalità dei prodotti e degli alimenti e spiega come leggere le etichette per una alimentazione corretta e bilanciata. Spiega il significato dei vari marchi europei sulle denominazioni di origine protetta (Dop), le indicazioni geografiche (Igp) e specialità tradizionali garantite (Stg) e i prodotti da agricoltura biologica. Fornisce inoltre le informazioni sulla dieta mediterranea inserita nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità, con informazioni su come conservare correttamente il cibo anche per ridurre gli sprechi, che costituiscono uno dei problemi attuali nell’uso del cibo.
L’attività di Educazione alla Campagna Amica impegnerà i bambini con le loro maestre e con la collaborazione di esperti di Coldiretti in un percorso multidisciplinare teorico e pratico, alla riscoperta del rapporto tra città e campagna, al recupero di conoscenze e tradizioni del territorio, teso a riqualificare la valenza socio-culturale dell’aggregazione famigliare attorno alla tavola, oltre che a promuovere l’adozione di comportamenti responsabili nelle scelte alimentari anche nel rispetto dell’ambiente, a partire dal consumo di produzioni locali, anche attraverso i 160 mercati agricoli, le 25 botteghe italiane e le 814 fattorie che in Emilia Romagna fanno vendita diretta.

Attentati a Bruxelles, nessuna conseguenza per i dipendenti della Regione

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Stanno tutti bene i dipendenti e i collaboratori della Regione Emilia-Romagna impiegati presso la sede di Bruxelles. Il presidente Bonaccini, in costante contatto con i referenti dell’Ufficio belga, esprime “sgomento e dolore per quanto è successo”.

Bologna – Nessuna conseguenza, in seguito agli attentati di questa mattina, per i dipendenti e i collaboratori della Regione Emilia-Romagna impiegati presso la sede europea di Bruxelles. La Regione segue in tempo reale l’evolversi della situazione. Il presidente Stefano Bonaccini, in costante contatto con i referenti dell’Ufficio di Bruxelles, esprime “sgomento e profondo dolore per quanto è successo. Ci stringiamo alle famiglie delle vittime e dei feriti e a tutti i cittadini di Bruxelles, che stanno vivendo momenti di angoscia e terrore”.

Domani presentazione del libro “A… come Arturo – Saga di una famiglia ferrarese tra Otto e Novecento”

da: Faust Edizioni

Libro fresco di stampa: la storia di un antifascista volitivo e coerente, raccontata parallelamente a quella di una Ferrara che non esiste più.

Presso la Biblioteca Ariostea – Sala Agnelli, in via delle Scienze 17 – Ferrara, mercoledì 23 marzo 2016, ore 17, si terrà la presentazione del libro di Gabriella Sabbioni “A… come Arturo – Saga di una famiglia ferrarese tra Otto e Novecento” (Faust Edizioni, collana di Narrativa ‘I Nidi’).

Ne parlerà con l’autrice la professoressa Daniela Igliozzi, insegnante di Lettere Classiche presso il Liceo “Ludovico Ariosto” di Ferrara.
Sarà presente l’editore Fausto Bassini.

In questo romanzo autobiografico della concittadina Gabriella Sabbioni il mondo degli adulti viene raccontato attraverso gli occhi di una bambina, che ripercorre le vicende della propria famiglia dalla fine dell’Ottocento alla metà del secolo scorso. Mentre i fili della memoria si riallacciano, appare una provincia tanto povera di bellezze naturali, quanto ricca di tradizione.
Tra i personaggi che lottano con tenacia per un avvenire migliore, spicca il nonno della narratrice: Arturo, antifascista volitivo e coerente.
Dal microcosmo dei protagonisti affiorano, inoltre, gli eventi che hanno segnato la Storia italiana e ferrarese del XX secolo, da Italo Balbo alle leghe contadine, dalla Liberazione al miracolo economico degli anni Sessanta. Risplendono figure femminili forti, capaci di grandi sacrifici, sempre pronte a reinventare la propria vita. Ed emerge l’importanza della solidarietà, un valore – affievolitosi nel nostro presente – che ha consentito alle generazioni passate di superare momenti assai bui.
Queste pagine riveleranno una stirpe che ha sempre viaggiato attraverso la vita, a testa alta, nella Pianura Padana come in America Latina.

“L’avventura e la storia, anche quella con la S maiuscola, sono ingredienti presenti nel romanzo “A… come Arturo”, opera prima di Gabriella Sabbioni, la quale ripercorre lungo l’arco di un secolo le vicende della sua famiglia, un “ghene” padano che vive con determinazione e coraggio le vicende dolorose e felici del Novecento” (dalla Introduzione di Daniela Igliozzi)

GABRIELLA SABBIONI. Nata a Bondeno (Ferrara) il 1° maggio 1946, si è laureata in Scienze Naturali all’Università di Ferrara.
È stata insegnante di Scienze presso l’Istituto Commerciale “Vincenzo Monti” e il Liceo “Ludovico Ariosto”. La sua sensibilità per l’ecologia non è sfuggita al preside Giancarlo Mori che le ha affidato l’incarico di ideare il progetto ‘Ariosto Verde’, con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi ai problemi ambientali.
Iscritta all’Associazione Italiana Celiachia, ha collaborato a lungo con l’Istituto Alberghiero “Orio Vergani” allo scopo di far conoscere ai futuri ristoratori le esigenze alimentari di chi è intollerante al glutine.
Si è inoltre impegnata in modo concreto per informare sulle condizioni di inquinamento di cui soffre la città.
Vive a Ferrara. Sposata, ha tre figli ed è nonna di due bambini.
‘A… come Arturo’ è il suo primo libro.

Giornata mondiale dell’acqua 2016. Anbi: “Serve acqua di qualità per l’agricoltura di qualità”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

Giornata mondiale dell’acqua 2016: Salvatore Giacchetti (Presidente aggiunto onorario Consiglio Stato): “Salvare le risorse idriche italiane dall’inquinamento. Contro i criminali necessitano nuovi reati ambientali”.

L’84% del “made in Italy” agroalimentare (37 miliardi il valore dell’export) dipende dall’irrigazione, che interessa circa 2.400.000 ettari, che pongono l’Italia al secondo posto in Europa, dopo la Spagna, come superficie irrigata. L’uso dell’acqua irrigua (in termini di volumi) avviene soprattutto nelle regioni del Nord Ovest (59%), seguite da quelle del Nord Est (14%), Sud (13,5%), Isole (9%), Centro (4.5%). Negli anni recenti si è assistito ad una tendenza verso sistemi di irrigazione più efficienti e che ha interessato il 42% delle aziende agricole ed il 40% delle superfici irrigate. Le principali colture irrigue sono, oltre al riso, il mais da granella, le foraggere, il mais verde, gli agrumi, la frutta e le orticole. Più della metà delle aziende agricole irrigue (circa 700.000) si approvvigiona tramite i Consorzi di bonifica e di irrigazione, mentre il 18% affianca l’autoapprovvigionamento a tale prassi.
E’ evidente, commenta l’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e della Acque Irrigue (ANBI), che la qualità delle produzioni agricole è strettamente legata anche a quella delle risorse idriche.
“Per questo, ma non solo – afferma Salvatore Giacchetti, Presidente Aggiunto Onorario del Consiglio di Stato – un primo obbiettivo deve essere quello di salvare le acque fluenti dal progressivo inquinamento, cui sono sottoposte. Se si tratta di sola maleducazione, occorre avviare, fin dalle elementari, un serio programma scolastico di educazione ecologica.
Ma se si tratta di incoscienza o peggio di criminalità va preso atto che l’attuale sistema sanzionatorio ha scarsa efficacia dissuasiva e che quindi va rafforzata l’attuale tutela penale e amministrativa delle acque. Occorrerebbe perciò da un lato introdurre i reati di attentato all’ambiente e di omicidio ambientale e dall’altro istituire una black list, in cui iscrivere le imprese rinviate a giudizio o sanzionate in via amministrativa per inquinamento della falda o delle acque pubbliche; da tale iscrizione – insiste il Presidente Aggiunto Onorario del Consiglio di Stato – dovrebbe derivare una serie di conseguenze negative per l’inquinatore quali la sospensione della legittimazione a contrarre rapporti con la Pubblica Amministrazione e soggetti equiparati; la sospensione di qualunque beneficio pubblico di ordine industriale, commerciale e fiscale; il vincolo dei rimborsi IVA e di eventuali sgravi o benefici fiscali a garanzia del risarcimento dei danni provocati alle persone e all’ambiente; l’assoggettamento a class action agevolate; la sottoposizione automatica a monitoraggio ambientale e fiscale. Certo – conclude Giacchetti – queste iniziative non colmerebbero la carenza culturale ed etica che c’è a monte degli attuali comportamenti incoscienti o criminali; ma quanto meno creerebbero un effettivo timore della pena, che potrebbe contribuire a far sì che l’attuale apertura all’economia verde, di cui l’acqua è la linfa vitale, non si riduca ad una malinconica speranza verde”.

Spettacolo degli allievi del Centro Preformazione Attoriale alla Sala Boldini per i licei di Ferrara

da: organizzatori

Ieri mattina, presso la Sala Boldini di Ferrara, gli allievi del secondo anno del Centro Preformazione Attoriale (la prima scuola di recitazione in Italia per adolescenti) hanno portato in scena l’opera “Histoire du soldat… du diable et des dames”.
Hanno assistito con attenzione ed entusiasmo allo spettacolo più di 150 ragazzi provenienti dai licei della città.
Lo spettacolo, tratto dall’opera di Stravinskij, è stato rivisitato dal regista e drammaturgo Massimo Malucelli, responsabile artistico del CPA, il quale ha deciso di mettere in scena anche una storia parallela che si intreccia, a poco a poco, con la storia del soldato.
Una sala da tea degli anni venti del ‘900, in una città nel cuore dell’Europa. E’ l’inizio dell’autunno: fuori piove e comincia a far freddo. Quattro signore eleganti, si ritrovano in questo luogo discreto e accogliente, dove la loro parte demoniaca si nasconde e rivela fra i sorrisi e i giochi del rito sociale. Si tratta delle compagne, mogli o amanti degli artisti che porteranno in scena “l’Histoire du soldat”. La tensione sottesa nelle complesse relazioni di queste donne è tagliente. Ed è in questo clima, ufficialmente innocuo e borghese, che la storia del soldato che vende l’anima al demonio, viene rievocata. In realtà, e senza rendersene conto, esse stanno parlando del demonio che striscia fra loro e ha preso le loro stesse anime.
Quasi un “noir” metafisico e un giallo psicologico, dove nel nodo che lega la storia delle signore alla fiaba del soldato, si cela e rivela la parte d’ombra che ci possiede tutti.
Gli attori protagonisti sono stati: Roberto Galleran, Bianca Nagliati, Camilla Gamberoni, Cecilia Provenziani, Maria Vittoria Borghetti, Chiara Cecchi, Cristina Bors, Marta Mantovani, Alice Franchini, Maria Giulia Conti, tutti ragazzi tra i 14 e i 20 anni.
Alla fine dello spettacolo, oltre al lungo applauso da parte del giovane pubblico nel vedere dei loro coetanei sul palco già così “padroni della scena”, sono stati donati mazzi di fiori da parte delle scuole alle attrici Marta, Camilla e Cristina.

22 marzo giornata mondiale dell’acqua. Anbi: Ecco il valore economico ed occupazionale dell’acqua, gestita dai consorzi di bonifica

da: ufficio stampa A.N.B.I.

Francesco vincenzi (presidente Anbi – Associazione Nazionale Consorzi gestione tutela territorio ed acque irrigue): “Con un gioco di parole: risorse idriche,non preoccupazione, ma per occupazione”.

La Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra il 22 Marzo ed è quest’anno dedicata all’occupazione, coincide con il periodo di apertura della stagione irrigua; nell’occasione, l’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (A.N.B.I.), diffonde alcuni dati sull’importanza economica del bene acqua negli ambiti di competenza dei Consorzi di bonifica.

Diversi studi hanno infatti evidenziato che l’agricoltura irrigua genera maggiore reddito a favore delle aziende rurali, ricoprendo un ruolo significativo nei livelli occupazionali del settore e contenendo così il fenomeno , dai risvolti anche sociali, dell’esodo dalle campagne. In termini economici, la disponibilità d’acqua incrementa il Valore Agricolo Medio di 13.500 euro ad ettaro, vale a dire + 82% nel settore orticolo, +48% per il reddito da prati, + 35% nella frutticoltura.

L’irrigazione contribuisce quindi in modo significativo al reddito agricolo, alla sua stabilità (riducendone la dipendenza dall’andamento climatico), al mantenimento dell’occupazione nel settore delle colture specializzate; non solo, garantisce alcuni benefici complementari di natura ambientale, quali la ricarica delle falde acquifere, la creazione di aree umide, la conservazione del paesaggio, la riduzione del rischio idrogeologico, il monitoraggio del territorio, la qualità della produzione alimentare.

Quale valore attribuire a questi apporti positive? Per stimare quanto valgono in termini economici, è stato redatto uno studio, applicando la metodologia dell’ “esperimento di scelta” (choice experiment), che ha sottoposto, ad un panel statisticamente rilevante, ipotetici aggravi sulla bolletta idrica per individuare il valore riconosciuto all’agricoltura irrigata ed ai suoi riflessi sociali, economici, paesaggistici ed ambientali. Ne è emersa una disponibilità a pagare (D.A.P.) mensilmente € 7.80 per conservare il paesaggio irriguo, tipico di ampie zone del nostro Paese, € 4.66 per mantenere l’insediamento della cultura contadina, € 1.58 per ampliare il servizio d’irrigazione, € 1.35 per interventi finalizzati a rimpinguare le falde acquifere; il tutto in un contesto di agricoltura di qualità. Se si riporta tale D.A.P. individuale all’intera popolazione nazionale, si individua il valore mensile riconosciuto dagli italiani al beneficio ambientale garantito dall’irrigazione: oltre 370 milioni di euro al mese.

“A questo rilevante fattore economico rappresentato dall’irrigazione – chiosa Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – vanno aggiunti i circa 50.000 posti di lavoro, che sarebbero creati dall’attuazione del nostro Piano perla Riduzione del Rischio Idrogeologico: circa 3.300 interventi per oltre 8.400 milioni di euro. Sono questi i valori economici ed occupazionali indotti dall’attività dei Consorzi di bonifica, dove quotidianamente circa 7.000 dipendenti sono impegnati a trasformare la preoccupazione per l’acqua, sia essa troppa o troppo poca, in opportunità per l’occupazione.”

Cronacacomune: la newsletter del 21 marzo 2016

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Non Solo Arte’: conversazione martedì 22 marzo alle 17
Uno sguardo alla Ferrara degli anni di Ercole I d’Este
21-03-2016

Sarà dedicato alla Ferrara degli anni di Ercole I d’Este il nuovo appuntamento, a cura di Alberto Andreoli, con il ciclo di conversazioni ‘Non solo arte’ in programma martedì 22 marzo alle 17, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea.
La rassegna di incontri è organizzata in collaborazione con l’Istituto superiore di Scienze religiose “Beato Giovanni Tavelli da Tossignano” dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
FERRARA 1471
Conferenza di Alberto Andreoli
Rilevante centro itinerario ubicato alla diffluenza di due importanti rami padani, Ferrara nell’autunno del 1471 accolse quale suo nuovo signore Ercole I d’Este. La precoce e definitiva affermazione politica dei marchesi estensi aveva significato per la città, soprattutto a partire dalla fine del Trecento, la sua progressiva trasformazione e promozione in emergente centro di potere signorile: studio universitario dal 1391, sede conciliare nel 1438, la città era stata recentemente interessata da un significativo ampliamento urbano nel suo settore meridionale. A partire da tali premesse, oggetto della conversazione, prenderà avvio il trentennale governo, foriero di inedite soluzioni urbanistiche, del secondo duca estense.

PROIEZIONI DOCUFILM – Mercoledì 23 marzo 2016 alle 20.30, ottavo appuntamento nella sala di via XX Settembre 47 a Ferrara
“Quando l’Uomo si affianca all’Uomo”: in terra straniera
21-03-2016

Mercoledì 23 marzo 2016 alle 20.30, nella sala incontri della Chiesa di S.Francesca Romana, in Via XX Settembre 47 (piano terra), avrà luogo una nuova proiezione nell’ambito del ciclo di documentari Mondovisioni, del docufilm dal titolo “En tierra extrana” di Icíar Bollaín (durata 72 min. – Spagna 2014).

IL TEMA – Gloria è una dei 700mila spagnoli che hanno lasciato il loro paese dall’inizio della crisi economica. Nata in Almeria, 32 anni, insegnante disoccupata in Spagna, ha trovato lavoro come commessa a Edimburgo, dove ha lanciato il progetto “Ni Perdidos Ni Callados” (Né persi né silenziosi), per esprimere la sua frustrazione di expat e dare voce ai 20mila spagnoli che vivono nella capitale scozzese. La regista Iciar Bollaín ha raccolto le loro storie, comuni o straordinarie, incoraggianti o sconfortanti, per raccontare una situazione esemplare della nuova migrazione interna europea, da paesi come Spagna, Portogallo e Italia, verso il Nord del continente..

L’ingresso al ciclo di film, che ha il patrocinio del Comune di Ferrara, è a offerta libera e durante tutta la serata saranno presenti punti informativi delle associazioni che hanno partecipato all’organizzazione della rassegna.

Le proiezioni sono organizzate da: Agire Sociale CSV Ferrara, Gruppo Giovani Amnesty International Ferrara, Cittadini del Mondo, Emmaus, IBO, Intercultura, Movimento Nonviolento, Parrocchia di Santa Francesca Romana, Pax Christi, Chiesa Evangelica Battista, Segnidipace, CGIL-Ufficio per l’Immigrazione.

Questo in dettaglio il calendario degli appuntamenti della rassegna che ha per titolo “Quando l’Uomo si affianca all’Uomo. Visioni di umanità e frontiere liquide”

mar. 22-12-2015 Democrats

gio. 14-01-2016 We are journalists *.

ven. 29-01-2016 The Chinese Mayor

ven. 12 -02-2016 Voyage en barbarie *

ven. 26-02-2016 Life is sacred (con progetto di IBO nelle scuole)

ven. 11-03-2016 Cartel Land *

mer. 23-03-2016 En tierra extrana

ven. 15-04-2016 (T)error

Alcune associazioni aderenti all’organizzazione hanno chiesto di inserire nel ciclo di film due ulteriori appuntamenti (sempre ore 20.30 in via XX Settembre)

ven. 4 marzo 2016 Life is waiting, proposto da Emmaus Ferrara

ven. 8 aprile 2016 Vajont di Renzo Martinelli (con audiodescrizione), proposto da Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

I film proposti sono in lingua originale con sottotitoli in italiano; gran parte delle schede sono reperibili nelle pagine della rassegna Mondovisioni – Internazionale a Ferrara 2015: http://www.internazionale.it/festival/mondovisioni

(*) – Film dai contenuti forti, adatto ad un pubblico adulto, interessato, consapevole.

BIBLIOTECA TEBALDI – Martedì 22 marzo dalle 17
‘Attenti al lupo!’ con le letture per i bimbi dai 3 ai 10 anni
21-03-2016

E’ previsto per martedì 22 marzo alle 17 il nuovo appuntamento con le letture per bimbi dai 3 ai 10 anni alla biblioteca comunale Tebaldi di San Giorgio, in via Ferrariola 12.
Tema del mese è ‘Attenti al lupo!’ e ad aprire l’incontro sarà la lettura del racconto firmato da Olga Lecaye ‘Dottor lupo’. Dopo la narrazione da parte di un adulto, verrà data la possibilità, ai bambini partecipanti, di esprimesi a loro volta in veste di narratori in erba portando le proprie proposte.

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA – Tanti anche i turisti stranieri che hanno fruito delle guide in lingua
Nel week end oltre 4300 visitatori tra Palazzo Ducale e Basilica di San Giorgio
21-03-2016

(Comunicato a cura degli organizzatori)
Grande soddisfazione è stata espressa dal capo della delegazione FAI di Ferrara (Fondo Ambiente italiano) Piero Sinz e dall’assessore comunale Aldo Modonesi per il successo ottenuto nella nostra città dalla XXIV Edizione delle “Giornate FAI di Primavera”. A Ferrara, infatti, migliaia di persone hanno affollato nello scorso week end gli ambienti del palazzo Ducale e della Basilica di San Giorgio, accolti dai volontari FAI e dagli studenti del liceo scientifico A. Roiti e dell’istituto G.B. Aleotti, ragazzi brillanti e preparati che hanno illustrato ad un pubblico interessato e soddisfatto le bellezze dei due edifici di pregio. Particolarmente affollato il palazzo sede dell’Amministrazione Comunale, che quest’anno ha collaborato attivamente all’iniziativa; qui si è registrato un afflusso continuo di persone (ben 2500 nelle giornate di sabato e domenica). Numerosissimi anche i visitatori del complesso di San Giorgio, che ha registrato da venerdì a domenica la presenza di oltre 1800 visitatori.
Tra il pubblico, diversi turisti stranieri, che hanno fruito della traduzione simultanea degli studenti più capaci nelle lingue inglese e francese.

CHIOSTRO DI SAN PAOLO – Dal 26 al 28 marzo in corso Porta Reno. A cura dell’associazione ‘I Puedes’
Per la prima volta in città la ‘Pasqua del Puedes!’, tre giorni di divertimento e cultura
21-03-2016

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Per la prima volta in città, la Pasqua del Puedes!
Tre giorni all’insegna del divertimento e della cultura. Il 26, 27 e 28 marzo al chiostro di San Paolo (corso Porta Reno, 60), Puedes vi aspetta per passare una Pasqua diversa dal solito. Ogni giorni concerti, buskers e aperitivi, una mostra collettiva pittorico-fotografica e arrosticini a tutte le ore.
Non mancheranno innovative attività per bambini, organizzate dall’Associazione Carpemira che presenterà laboratori pittorici e i rinomati format Play Group e Music Togheter.
Benedetta Biscaro, Jennifer Cleto, Marco Bigono e Fortunato Ciannilli sono gli artisti che esporranno le loro opere al Chiostro per la collettiva “Frammenti” mentre i concerti che si susseguiranno nel Chiostro propongono un repertorio totalmente eterogeneo. L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Ferrara.
Si parte sabato 26 marzo con l’hang di Paolo Borghi, affezionato artista busker, per proseguire con un aperitivo più movimentato grazie alla Banda Loska.
La domenica di Pasqua continuano i laboratori per i più piccoli fin dal mattino, mentre Puedes può essere una valida alternativa alla gita fuori porta perchè aspetta cittadini e turisti per il pranzo pasquale. Ricordiamo infatti che Puedes è un’associazione culturale che si autofinanzia proprio grazie allo street food e ogni attività, ogni concerto può essere quindi completamente gratuito per il pubblico.
La Domenica prosegue con un omaggio letterario, a cura dell’Istituto di Storia Contemporanea, ovvero “Per conto di Ariosto” per gustare le note berlinesi dei Trouble Notes, concerto buskers pop.
La Pasquetta vedrà per la prima volta a Ferrara la Run for Easter, ovvero il format pasquale della Color Vibe, una camminata non competitiva per le vie più suggestive di Ferrara vestiti da coniglietti, pulcini, cioccolatini e uova di Pasqua!
Continua lo Street food a tutte le ore per arrivare al concerto finale della Bomber Band, reduce dal grande successo del Bomber Party e ospite d’eccezione al Chiostro.
Il Lunedì di Pasqua avverrà anche la premiazione del contest realizzato da Listone Mag “Uovo fuori porta!
Un programma vasto e completamente gratuito. Ma soprattutto all’insegna della cultura.
Quest’anno festeggia la Pasqua con Puedes!!

IL PROGRAMMA

Tutti i giorni Mostra Collettiva pittorico-fotografica “Frammenti” di:
Benedetta Biscaro, Jennifer Cleto, Marco Bigoni e Fortunato Ciannilli
Contest fotografico realizzato da LISTONE MAG

Contest fotografico: UOVA FUORI PORTA!


Area Allattamento in collaborazione con MAMMA FIT

Sabato 26 marzo 2016
Dalle ore 10.00 alle ore 12.00: Play Group e Music Togheter realizzato da Associazione Carpemira
Dalle 13.00 Street food Pasquale
Dalle 16.00 Attività per Bambini organizzate da Ass. Carpemira
Concerto di PAOLO BORGHI, la magia dell’hang nel Chiostro
Dalle ore 18.30 – concerto BANDA LOSKA
Aperitivo lungo e street food

Domenica 27 marzo 2016

Dalle ore 10.00 alle ore 12.00: Play Group e Music Togheter realizzato da Associazione Carpemira
Dalle 13.00 Street food Pasquale
Dalle 16.00 Attività per Bambini organizzate da Ass. Carpemira
“Per conto di Ariosto” Omaggio a Ludovico ARIOSTO, la letteratura nel Chiostro a cura di Istituto di Storia Contemporanea
Alle ore 18.30 – concerto di THE TROUBLE NOTES, gruppo busker direttamente da Berlino
Aperitivo lungo e street food

Lunedì 28 marzo 2016
Dalle ore 9 l’Easter Village per ritiro l’Easter Kit e ultime iscrizioni.
ORE 11.00 Partenza RUN for EASTER
Festa e Animazione dj all’arrivo della Run al Chiostro
Street food al Chiostro dalle ore 13.00
Dalle 17.00 Premiazione Contest “Uovo fuori porta” di Listone Mag
Concerto finale della BOMBER BAND dalle ore 18.30 con aperitivo lunghissimo

Contatti www.puedes.it associazionepuedes@gmail.com 393 9638808

CENTRO DI MEDIAZIONE E URBAN CENTER – Incontro di presentazione giovedì 24 marzo alle 15 nella saletta del condominio Il Quartiere
Il progetto ‘Cammina con noi’ al via anche nel quartiere Foro Boario
21-03-2016

(Comunicato a cura degli organizzatori)
E’ in programma per giovedì 24 marzo alle 15, nella saletta del condominio Il Quartiere, in via Pietro Lana 1 (dietro Conad di Foro Boario) l’incontro pubblico organizzato dal gruppo di cittadinanza attiva Far Filò – Quartiere Foro Boario per l’avvio delle attività relative al Progetto ‘Cammina con noi’ del Dipartimento di Scienze della vita dell’Università di Ferrara. Saranno presenti il prof. Francesco Conconi e i suoi collaboratori. Durante il pomeriggio verrà presentato il progetto, sarà possibile ricevere informazioni per l’iscrizione e avere una valutazione individuale (peso corporeo, giro vita, pressione arteriosa e velocità di cammino). Si procederà infine alla definizione di un calendario di camminate da svolgersi nell’area verde del Condominio Il Quartiere, zona Foro Boario, e nel Parco dell’Amicizia. Il programma intende rivolgersi a tutti coloro che vogliano intraprendere una attività facile come quella di camminare in modo costante per migliorare il benessere psico-fisico e la qualità della vita a qualsiasi età. La collaborazione con il progetto Cammina con noi dell’Università di Ferrara rappresenta per gli abitanti del quartiere Foro Boario una opportunità per svolgere questa attività nel proprio territorio. L’evento è organizzato in collaborazione con il Centro Mediazione del Comune di Ferrara, nell’ambito del progetto ‘Ferrara, Città Solidale e Sicura’ e con l’Urban Center del Comune di Ferrara, in base al progetto ‘Ferrara Mia 2′.
Francesco Conconi tornerà il 21 aprile alle 18.00 per un incontro sull’alimentazione dal titolo ‘Cosa facciamo da mangiare?’ Al termine dell’incontro ci sarà per tutti la possibilità di fermarsi a cena con uno speciale menù salute proposto dal professore.

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 23 marzo alle 17 in via Grosoli a Barco
Racconti, aspettando la Pasqua, per bambini dai 4 ai 10 anni
21-03-2016

Nuovo appuntamento, mercoledì 23 marzo alle 17, con ‘L’ora del racconto’, letture per bambini dai 4 ai 10 anni, alla biblioteca comunale Bassani di Barco (via Grosoli 42). Adriana Trondoli presenterà i racconti ‘I due cuochi innamorati’ di Alessandro Marcigliano e ‘Aspetterò Pasqua!’ di Geraldine Elschner.

CONSIGLIO COMUNALE – I lavori riprenderanno martedì 22 marzo alle 15.30. Diretta audio video su Consiglioweb. DOCUMENTAZIONE SCARICABILE
Chiusa la prima seduta del Consiglio comunale dedicata al Bilancio di Previsione del Comune di Ferrara
21-03-2016

>> In allegato la DOCUMENTAZIONE SCARICABILE (in fondo alla pagina) relativa al ciclo di sedute che prendono il via oggi. In fase di dibattito i documenti potranno subire variazioni.

E’ attivo il servizio “Consiglioweb” che consente la diffusione in diretta audio e video dei lavori del Consiglio comunale con una nuova modalità tecnica messa a punto dai Servizi Informatici insieme all’Ufficio Stampa. Oltre alla diretta, sarà possibile rivedere e ascoltare l’intera seduta consiliare, salvata nell’apposita pagina di archivio internet.

Ha preso il via nella residenza municipale lunedì 21 marzo, per proseguire poi martedì 22 e mercoledì 23 marzo (alle 15,30) ed eventualmente giovedì 24 marzo (alle 9.45), il ciclo delle sedute dedicate all’esame e al voto sulla delibera “Approvazione del Bilancio di previsione del Comune di Ferrara per gli esercizi 2016/2018 e relativi allegati”. La prima giornata di lavoro è stata dedicata all’esame di altre delibere. In apertura di seduta il presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò ha invitato l’assemblea ad osservare un minuto di silenzio per ricordare le vittime di tutte le mafie, in occasione della Giornata celebrativa che ricade oggi, e per ricordare le vittime dell’incidente svoltosi in Spagna.

Martedì 22 marzo (inizio alle 15.30) la seduta sarà incentrata sulla presentazione della delibera di Bilancio da parte dell’assessore Luca Vaccari, degli emendamenti e delle risoluzioni. Soltanto mercoledì 23 marzo l’Assemblea sarà impegnata con il dibattito.

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb

Di seguito il dettaglio della programmazione delle sedute:

LUNEDI’ 21 MARZO
Queste le delibere trattate:

(Assessora Roberta Fusari)
– PG 26447/16 – Adozione piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica in variante al POC -scheda 5ANS04 – Riqualificazione struttura commerciale via Duran – presentato dalla Soc. Aspiag Service.
Dopo l’illustrazione del documento da parte dell’assessora Fusari (che ha presentato anche un auto emendamento a nome della Giunta – approvato) nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Zardi – FI (che ha presentato una Risoluzione – approvata), Turri-PD (che ha presentato una Risoluzione- approvata), Facchini (PD), Fiorentini-SEL (che ha presentato un emendamento – approvato), Anselmi (FI).
La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SEL, FC, FI, Lega nord (astenuti i gruppi M5S, GOL).

(Assessori Annalisa Felletti e Luca Vaccari)
– PG 15851 /16 – Approvazione del Bilancio di Previsione 2016-2018 e del piano programma 2016- 2018 dell’Istituzione Scolastica

(In questa fase della seduta l’Assemblea ha osservato un minuto di silenzio dopo l’annuncio da parte dell’assessore allo Sport Simone Merli della scomparsa di Sara Buccolini, la giovane studentessa di Architettura vittima domenica di un malore durante la Family Run alla Ferrara Marathon).

Nel corso del dibattito, dopo l’llustrazione dell’assessora Annalisa Felletti, sono intervenuti i consiglieri Fornasini (FI), Fochi (M5S), Corazzari (PD), Peruffo (FI), Fiorentini (SEL).
La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SEL (contrar FI, Lega nord, FdI/AN, M5S, GOL).

LA SCHEDA (a cura della direzione dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie) – Dopo il passaggio nel 2015 anche per l’Istituzione Scolastica al un nuovo sistema di contabilità finanziaria (rispetto alla precedente economico-patrimoniale), da quest’anno il Bilancio Preventivo è triennale, in questo caso 2016-2018. Il Bilancio 2016-2018 dell’Istituzione Scolastica si propone di mantenere la giusta “qualità sostenibile” nei servizi, qualità riconosciuta ai Servizi dell’Infanzia del Comune di Ferrara in ambito regionale e nazionale, e di scongiurare il rischio concreto di chiusura di Scuole e Servizi sul territorio. Per raggiungere questo obiettivo, vengono programmate alcune ulteriori scelte riorganizzative dei servizi:

– chiusura n1 sezione della Scuola Infanzia “G.ROSSA”-Doro da Settembre 2016, con richiesta di apertura di una ulteriore nuova sezione di Scuola Infanzia Statale accanto alle 2 già funzionanti;
– avvio della gestione indiretta di Nido e Scuola Infanzia PACINOTTI da Settembre 2016; il percorso che si concluderà a Settembre 2017 e porterà alla gestione indiretta di n.2 sezioni di Nido e n.3 sezioni di Scuola d’Infanzia;
– avvio della gestione indiretta della Scuola d’Infanzia “JOVINE”-Barco, che si concluderà anch’esso a Settembre 2017, con la gestione indiretta di n.2 sezioni di Scuola d’Infanzia.
Assieme alla avvenuta chiusura a Settembre 2015 di n.1 sezione del Nido “Rampari” (per ragioni logistiche), a regime queste operazioni comporteranno una minor spesa di circa € 500.000/anno.

La previsione di spesa dell’anno 2016 è di € 23.423.005. L’impegno diretto previsto del Comune è di € 17.565.129: € 10.365.598 per spesa di personale ed € 7.199.531 per spese generali e di funzionamento. Le entrate restanti derivano dal pagamento delle rette dei servizi da parte degli utenti (€ 3.866.000) e dai contributi da altri Soggetti (UE, Stato, Regione, Provincia, vari) per € 1.107.376. Nel Bilancio 2016 è prevista la effettuazione dei CRE (Centri Ricreativi per Obbligo) al livello dell’estate 2015, per una spesa di € 100.000, mentre per i CRI (Centri Ricreativi Infanzia) siamo in attesa di verificare gli esiti della contrattazione con le OO.SS. (con previsione di utilizzo del personale di ruolo in Luglio, per alcune settimane). Contestualmente, è prevista l’assunzione di ruolo nel biennio 2017-18, a copertura di posti vacanti e per consolidare i servizi educativi a gestione diretta, di n.20 figure di personale docente Sul versante delle entrate da rette è stato introdotto a Settembre 2015 il nuovo sistema tariffario, con la introduzione del nuovo ISEE per le rette di Nidi, Infanzia, Trasporto scolastico, Refezione scolastica, Servizi Integrativi. Si intende confermare questo sistema, per mantenere l’entità complessiva della contribuzione dell’utenza attorno ai livelli attuali, tenendo conto delle difficoltà finanziarie delle famiglie per la perdurante crisi economica ma anche in considerazione del fatto che la copertura dei costi dei servizi all’infanzia con le tariffe vede Ferrara ancora molto al di sotto della media regionale. Così come va confermato l’impegno politico di tutelare anche nell’ambito tariffario le famiglie con più figli (già oggi previste riduzioni del 10% per 2° figlio, 20% per 3° figlio, 30% dal 3° in poi).

Inoltre , si prevedono le seguenti altre scelte e aree di intervento:
– consolidare la informatizzazione delle attività del il Punto Unico di Accesso ai servizi educativi e scolastici, per avere sempre più un rapporto diretto ed efficace coi cittadini;
– consolidamento e innovazione dei progetti di sostegno all’integrazione educativa e scolastica dei minori con disabilità e disagio;
– sostegno alle diverse forme di accoglienza e integrazione dei minori stranieri;
– ulteriore aumento dell’impegno dell’Amministrazione Comunale nei confronti delle scuole d’infanzia private paritarie, che svolgono una importante funzione pubblica;
– consolidamento degli interventi di sostegno alla genitorialità.

In sostanza, la crisi economica continua a far sentire i suoi effetti su tutti i settori dell’intervento dell’Ente Locale, scuola e sistema educativo compresi, così come sulle famiglie ferraresi.
Ma siamo ancora convinti che, anche grazie al grande impegno profuso da tutti gli operatori delle varie attività e grazie alle scelte dell’Amministrazione Comunale per poter governare il sistema, Ferrara riesca comunque a corrispondere nella sostanza ai bisogni educativi e sociali dei nostri cittadini, soprattutto i più piccoli ed i più deboli, ed a mantenere l’alto livello qualitativo raggiunto in questi anni e che ci è diffusamente riconosciuto.

(Assessore Roberto Serra)

– PG 11981/16 – Approvazione del Piano delle Alienazioni e del Piano delle Valorizzazioni per il triennio 2016-2018, ai sensi e per gli effetti dell’art. 58 della L. 133/2008 di conversione del D.L. 112/2008, successivamente integrato dall’art. 33, comma 6, D.L. n. 98/2011, convertito nella Legge 111/2011, a sua volta modificato dall’art. 27 della Legge 214/2011
Dopo l’illustrazione dell’assessore Serra nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Balboni (M5S), Fornasini (FI), Spath (FdI/AN), Marescotti (PD), Bova (FC), Rendine (GOL), Cristofori (PD), Anselmi (FI), Vitellio (PD), sindaco Tiziano Tagliani.
La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SEL, FC (contrari GOL, M5S, Lega nord, FI, FdI/AN).

(Assessore Luca Vaccari)
– PG 11734/16 – Approvazione programma incarichi esterni per collaborazione, studio, ricerca e consulenza per il triennio 2016/2018.

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari.

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SEL, FC (contrari M5S, Lega nord, FI, FdI/AN).

———————————–

– PG19116/16 – Approvazione del Documento Unico di Programmazione 2016/18

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari. Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Anselmi (FI), Fochi (M5S), Cavicchi (Lega nord), Spath (FdI/AN), Talmelli (PD), Balboni (M5S), Vitellio (PD), Rendine (GOL)

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SEL, FC (contrari M5S, GOL, Lega nord, FI, FdI/AN).

LA SCHEDA (a cura dell’assessorato Contabilità/Bilancio) – Il D.U.P. non è uno strumento nuovo per il Comune di Ferrara, infatti era già stato approvato in via sperimentale nel 2014, ma solo da quest’anno, con la definitiva entrata in vigore della nuova contabilità, assume piena valenza e diventa la cornice di riferimento entro la quale si muovono tutti gli altri strumenti di programmazione, incluso il bilancio di previsione. I contenuti del D.U.P. non solo hanno il compito di definire gli obiettivi strategici di mandato, ma hanno anche funzione operativa, coordinando in modo coerente e unitario le attività dei servizi interni e degli enti partecipati. Il D.U.P. è diviso in due sezioni: strategica e operativa. Nella prima vengono analizzate le condizioni – esterne e interne – in cui l’Amministrazione si trova a operare, si tratta di una parte ricca di informazioni statistiche e contabili. La sezione operativa descrive i quattro Obiettivi di Mandato (Amministrare oggi, Le persone al centro, Ferrara che lavora, Ferrara immobile o in trasformazione), declinati nei rispettivi Obiettivi Strategici (25 in totale); per ognuno di questi sono poi definiti gli obiettivi operativi, attribuiti a un responsabile politico, con un periodo di attuazione e risorse finanziarie definiti. Per alcuni di questi è stato possibile individuare indicatori BES (Benessere Equo e Sostenibile) di impatto, che verranno utilizzati per misurare l’efficacia delle azioni. Fanno parte integrante del D.U.P.: il Piano occupazionale, il Piano triennale dei Lavori pubblici 2016-18, il Piano delle alienazioni e valorizzazioni 2016-18, il Programma degli incarichi esterni per collaborazioni, studi, ricerca e consulenza 2016-18.

La seduta si è conclusa alle ore 21.20

—————————————————————————————————————————————–

MARTEDI’ 22 MARZO

I lavori riprenderanno martedì 22 marzo alle 15.30 con la presentazione della relazione sulla delibera di “Approvazione del Bilancio di previsione del Comune di Ferrara per gli esercizi 2016/2018 e relativi allegati” (PG 15695/16) da parte dell’assessore al Bilancio Luca Vaccari. Seguiranno l’illustrazione degli Emendamenti (ne sono stati depositati quattro, di cui 1 del Sindaco, 2 dai gruppi SEL/PD, 1 del gruppo M5S) e delle Risoluzioni.

MERCOLEDI’ 23 MARZO

Si riprenderà alle 15.30 con il dibattito.

Nel caso in cui il dibattito non sia concluso nel termine previsto, la seduta sarà sospesa prima delle dichiarazioni di voto per riaprirsi il giorno successivo.

GIOVEDI’ 24 MARZO

I lavori del Consiglio comunale riprenderanno alle 9.45 dal punto in cui sono stati sospesi per proseguire fino al voto finale.

E’ attivo il servizio “Consiglioweb” (raggiungibile dai siti internet comunali www.cronacacomune.it e www.comune.fe.it) che consente la diffusione in diretta audio e video dei lavori del Consiglio comunale con una nuova modalità tecnica messa a punto dai Servizi Informatici insieme all’Ufficio Stampa. Oltre alla diretta, sarà possibile rivedere e ascoltare l’intera seduta consiliare, salvata nell’apposita pagina di archivio internet.

Atti osceni in luogo pubblico: ora è solo reato amministrativo

da: Alcide Mosso

Sulla Nuova Ferrara del giorno 11 marzo ho letto (pag. 14) un articolo intitolato “Si masturba davanti al ristorante : assolto”. La motivazione della sentenza è semplice :a seguito del Decreto Legislativo n. 8 del 2016, il reato è stato depenalizzato ed ora costituisce un semplice illecito amministrativo.Complimenti a Renzi, ad Alfano ed anche al Capo dello Stato, che ha firmato il provvedimento senza nulla eccepire!
Ora chi vuole compiere atti osceni davanti a un locale pubblico potrà esibirsi senza problemi di carattere penale.
Insomma, sarà come gettare l’immondizia fuori dai cassonetti o essere multati per divieto di sosta.
Se tre studentesse universitarie andassero al ristorante e dopo cena dovessero assistere – come digestivo – a un simile spettacolo, non potrebbero neppure denunciare per violazione del Codice Penale chi si cala i pantaloni e si masturba pubblicamente dinanzi alle tre malcapitate. Idem per una donna che di sera va a prendere la macchina al parcheggio e si trova davanti un soggetto che apre l’impermeabile e si diverte a dare spettacolo.
Se poi costui è nullatenente, se ne fregherà anche della sanzione amministrativa di tipo pecuniario (ammesso che qualcuno si prenda la pena di irrogarla) che di certo non pagherà.
E avrà il certificato penale immacolato!
E’ una bella consolazione sapere che un simile individuo potrà partecipare a un pubblico concorso (magari da educatore!) dichiarando – giustamente – di non avere riportato condanne penali. Mi chiedo, disgustato, se una dissennata scelta legislativa che depenalizza comportamenti offensivi della decenza e della dignità delle persone sia compatibile con una società che vorrebbe essere civile. Nessuno ha protestato : tacciono le femministe, tace l’UDI, tacciono le associazioni che non perdono occasione per tuonare a difesa della moralità e della legalità. Sono letteralmente schifato.Spero soltanto che i cittadini si ricordino, al momento opportuno, di chi ha deciso (e di chi ha avallato senza fiatare) una scelta legislativa vergognosa, che premia soltanto i maniaci e gli squallidi esibizionisti. Mi auguro infine che questi ultimi, anziché colpire vittime innocenti, si esibiscano davanti al Quirinale, al Viminale, al Comune e alla Prefettura e vengano fotografati dai giornali. Così forse anche le massime autorità comprenderanno quale scelta di inciviltà sia stata compiuta regalando la depenalizzazione ai maniaci, agli esibizionisti e agli squallidi individui che potranno masturbarsi pubblicamente conservando limpido il certificato penale!
Alcide Mosso

Bruxelles sotto attacco. Europa… the end!

da: Roby Guerra

Incredibile, catturato ancora poche ore fa il Boia Isis delle stragi di Parigi e nuovamente attentati in Europa, proprio a Bruxelles e a due passi dai palazzi dell’Unione Europea. Palazzi e sicurezza colabrodo di una ormai Entità fantasma che con le sue politiche disastrose, filo eurabiche, ha minato qualsiasi sicurezza per tutti i popoli europei, ostaggi quasi quotidiani ormai dell’integralismo e della necrofilia islamica. Questa mattina qualche altro fanatico di Maometto ha preso di mira l’aeroporto ( e altre aree) della capitale belga e virtualmente dell’Unione Europea. Ci sono già feriti e morti, forse decine. Bruxelles è una città ora coprifuoco, tutte le capitali euopeee in allarme rosso, anche Roma, sospesi i voli verso la capitale belga. Sono i fatti, anche se annunci di altri attentati erano ufficialmente nell’aria, secondo le dichiarazioni di questi giorni, dopo l’arresto di Salah, da parte dell’intelligence delle autorità belghe. Ma così puntuali, appunto, la dice tragicamente e inquietantemente lunga. Mentre nelle stanze dei bottoni, l’Unione Europea non trova di meglio che foraggiare l’inaffidabile Turchia e Erdogan, perpetrando la solita politica suicidale promigranti e la solita filosofia da sindrome di Stoccolma, o in Italia il PD pensa al referendum sulle trivelle (ma anche certo radicalismo ecoluddista tecnoidiota), o a Ferrara, com esempio local, dopo avere degradato il capoluogo si proclama di precettare sempre per i profughi l’intera provincia, l’Europa semplicemente sta morendo mentre Obama se la spassa con Fidel Castro! L’Europa e il mondo sono in mano a vertici da Pianeta delle Scimmie, incapaci di pilotare la questione epocale dell’era informatica, la planetizzazione (non solo mercato globale) in atto, problemi derivanti come la cosiddetta questione terzomondialista e dei migranti, favorendo prima il ritorno di certo Islamismo radicale e poi persino facendo sugli struzzi sulla complessità e sulla necessità di soluzioni “hard” necessarie e inevitabili: il Reale, il futuro della Civiltà e della conoscenza e del futuro stesso, sottomessi al mito astratto dell’umanitarismo più patologico, sulla pelle ormai non solo dei migranti realmente disperati e dei popoli europei. Mai discernendo la Rete globale del discorso, tra necessaria riformattazione dell’Occidente (ma non in senso banalmente multietnico o addiritittura eurabico!), evoluzione democratica dei paesi del terzo mondo, autorità terrestri nuove e non di facciata e mere Grandi Caste finanzocratiche (come l’Onu e l’Unione Europea stessa). Siamo in un buco nero, questa la verità indicibile!

NOTA A MARGINE
Con don Ciotti e Libera per costruire ponti verso un futuro di legalità

Dagli oltre 30.000 di Messina agli 8.000 di Reggio Emilia. Oltre 350.000 persone si sono ritrovate ieri in piazza in diverse città d’Italia, per celebrare da Nord a Sud la XXI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie, quest’anno intitolata “Ponti di memoria. Luoghi d’impegno”: per costruire un’Italia che non si limita a dire cosa non va ma si mette in gioco per farle andare. Da Messina, scelta perché il paese ha bisogno non di grandi opere, ma di “ponti che allargano le coscienze e traghettano le speranze”, a Reggio Emilia, la città dei fratelli Cervi e del processo Aemilia, perché è necessaria “l’opera quotidiana di cittadini responsabili” per tradurre “la speranza di cambiamento in forza di cambiamento”. Tutti insieme, dalle 11 in poi per 40 minuti, hanno letto l’elenco di circa 900 nomi di padri, madri, figli, figlie, fratelli e sorelle uccisi dalle mafie nella storia dell’Italia. A Messina nella lettura si sono alternati giovani e famigliari, un ponte di memoria fra adulti e nuove generazioni. Contro “l’anestesia delle coscienze”, “la caduta del senso etico”, una memoria “non di circostanza”, ma “condivisa”, come ha affermato don Luigi Ciotti aprendo il suo discorso, che “non si limita a ricordare le vittime innocenti, ma si impegna a realizzare gli ideali per i quali sono vissute”. Ponti per il futuro costruiti con ideali e parole: scuola, cittadinanza, inclusione, partecipazione, dignità, responsabilità e libertà.

presidio giuseppe francese
I ragazzi del Presidio studentesco Giuseppe Francese di Ferrara a Reggio Emilia

“Nessun ragazzo sia escluso dalla scuola”, una scuola che deve fornire “la competenza alla cittadinanza”, per imparare a “riconoscersi uguali cittadini e diversi come persone” e a comprendere come “la libertà sia il più prezioso dei doni e la più esigente delle responsabilità”. Responsabilità, impegno e partecipazione, perché “le mafie non sono un corpo estraneo, sono i parassiti” che distruggono la nostra società. Noi stessi li alimentiamo, quando non denunciamo un sistema che non rispetta la dignità di milioni di persone, siano esse alle prese con la povertà materiale e culturale, di diritti e di valori, con il ricatto delle mafie e del lavoro nero, o siano gli immigrati “oggetto di accordi umilianti come quello fra Europa e Turchia, frutto dell’ipocrita distinzione tra profugo di guerra e migrante economico – ha denunciato don Ciotti – come se la guerra non fosse combattuta soprattutto con armi economiche e non fosse essa stessa fonte di profitto”. E poi c’è la dignità dell’ambiente in cui viviamo, una questione che secondo don Ciotti riguarda “il bene comune”, non “gli orientamenti personali”: a proposito delle trivellazioni e del referendum del prossimo 17 aprile ha parlato di “diritto delle popolazioni a opporsi allo scempio della propria terra”.
Un’altra parola per costruire ponti è “inclusione”, che “sta alla base della democrazia”. “Le mafie e la corruzione non troveranno spazio in comunità solidali, inclusive”, se “insieme sapremo vincere l’egoismo, l’indifferenza, l’opportunismo”, definiti da don Ciotti “i peccati più grandi della nostra epoca”.
Un ricordo agli amministratori, ai magistrati e alle forze di polizia che fanno il proprio dovere con coraggio, ai giornalisti che raccontano l’Italia che resiste e che si impegna, a Ignazio Cutrò e a Tiberio Bentivoglio, che con la loro testimonianza di dignità sono diventati parole di carne, ai “giovani dell’area penale della giustizia minorile”, che devono essere aiutati “a prendere coscienza delle proprie responsabilità”. Infine il richiamo alla Costituzione come “primo testo antimafia del nostro paese”, “bisogna amarla e applicarla”, “dobbiamo farla diventare costume e cultura”. In essa sono sanciti i “diritti sociali” senza i quali non si possono esercitare i diritti politici e civili.
Don Ciotti però non ha omesso le preoccupazioni che intralciano la costruzione di questi ponti di memoria, di impegno, di libertà: sull’iter della legge istitutiva del 21 marzo, che ha appena passato la prima lettura in Senato, e riguardo i beni confiscati, “uno strumento non usato in tutte le sue potenzialità”. Per giocare questa partita decisiva “occorre un’agenzia nazionale più attrezzata”, “un maggior coinvolgimento degli enti locali”, “occorre evidenziare il valore etico e sociale” delle esperienze di riutilizzo sociale e rimettere al centro “il problema delle aziende: il grande fallimento di questi anni”.

Il 21 marzo a Ferrara
Anche a Ferrara il 21 marzo è iniziato con il nome di una vittima innocente delle mafie: Roberto Mancini. Mancini, come ricordato dal referente del Coordinamento provinciale di Ferrara di Libera Donato La Muscatella, è morto nell’aprile 2014, a 53 anni, per cause di servizio: è l’investigatore che con le sue indagini, all’inizio degli anni Novanta, ha anticipato di 15 anni Gomorra e la Terra dei Fuochi. Da quelle indagini alla fine è stato avvelenato.
A Ferrara questo 21 marzo si è parlato di ecomafie, dei nuovi strumenti per combatterle e di come riconoscerne i primi sintomi, con l’incontro “A munnezza è oro. Una strage silenziosa. Società civile e diritto nel contrasto alle ecomafie” – presso il dipartimento di Giurisprudenza – e la presentazione del libro di Daniela De Crescenzo “Così vi ho avvelenato. Il grande affare dei rifiuti tossici raccontato da un boss della camorra” (Sperling and Kupfner) alla libreria Feltrinelli. Entrambi gli eventi sono stati organizzati in collaborazione da Comune di Ferrara, Coordinamento Provinciale di Ferrara di Libera, Laboratorio MaCrO del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, Regione Emilia Romagna e Avviso Pubblico – Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie.
Alessandro Bratti, presidente della commissione parlamentare ecomafie – che quest’anno compie vent’anni, come la legge sulla confisca e il riutilizzo sociale dei beni della criminalità organizzata – nel suo intervento ha sottolineato la stretta connessione fra ecomafie e corruzione e come i reati ambientali rappresentino un vulnus non solo per l’ambiente, ma anche per la salute e l’economia di un territorio. E non è detto che il territorio sia solo quello campano. La distrazione di risorse economiche dall’economia legale e la creazione di una competizione distorta, sbilanciata a favore di chi non rispetta le regole, per non parlare degli enormi introiti che poi vengono riciclati in altre attività, sono tutte conseguenze dei fenomeni di “illegalità ambientale”, termine secondo Bratti preferibile al più evocativo ‘ecomafie’, che coinvolgono tutto il nostro paese. Gli eco-reati, come il traffico e lo smaltimento illegale di rifiuti, sono un vantaggiosissimo business per i clan; anche per questo c’è ormai una vera e propria internazionalizzazione, con direttrici che portano soprattutto verso Cina, Albania e Romania.
Bratti ha spiegato poi come ad aver favorito l’illegalità sia stato anche il fenomeno dei “commissariamenti”: agendo in deroga alle leggi ordinarie, la gestione del ciclo dei rifiuti è avvenuta “in regime emergenziale”, per esempio con affidamenti diretti senza gare. E questo non ha giovato alla trasparenza e alla legalità. Per quanto riguarda l’amministrazione, l’onorevole ha puntato il dito contro “la gestione clientelare del consenso”, attraverso “assunzioni nelle società” per la gestione della raccolta e dei trasporti dei rifiuti.

copertina ecomafie
La copertina del libro

Anche alla Feltrinelli si è parlato della pervasività geografica degli eco-reati. Non si tratta solo del fatto che i rifiuti smaltiti illegalmente venivano dalle imprese del Nord Italia. Daniela Di Crescenzo, autrice di “Così vi ho avvelenato”, ha rivelato che in realtà “non possiamo sapere fino in fondo dove siano finiti i rifiuti”. Il suo libro si basa sulle rivelazioni del pentito di Camorra Gaetano Vassallo, che racconta come in molti casi non avesse mai visto il materiale da smaltire, ma avesse “solo venduto la bolla”, cioè “la ricevuta delle spese di smaltimento”. Per Daniela il veleno dei rifiuti è anche il veleno morale della corruzione, che contagia e contamina le coscienze di amministratori, tecnici, imprenditori, “tutto per denaro”. “In Campania come in Veneto” il meccanismo è lo stesso, ha affermato Bratti. E ora, concordano i due, con “500 milioni circa messi a disposizione del sistema”, il rischio è che si crei un nuovo business: “quello delle bonifiche”. In altre parole “il rischio è che oggi bonifichino le stesse persone che prima hanno inquinato”, ha detto Di Crescenzo.
Tuttavia qualcosa è cambiato: dal maggio 2015 con la legge n°68 il Parlamento ha introdotto i reati ambientali nel Codice Penale e il bilancio fra guadagni e rischi delle attività illegali nel settore ambientale non è più così vantaggioso. La legge è un “passaggio importante”, perché fattispecie come inquinamento e disastro ambientale, abbandono illecito e impedimento del controllo, sono ora punibili penalmente e perché si è dato “specifico rilievo alle connessioni fra criminalità organizzata e crimini ambientali”, ha spiegato Costanza Bernasconi di Unife. Anche gli interventi di Giuseppe Battarino, consulente della Commissione Parlamentare Ecomafie, e di Antonio Pergolizzi, dell’Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente, si sono focalizzati sulla nuova legge sugli eco-reati del maggio 2015. Pergolizzi ha parlato di “strumenti più efficaci per perseguire questi crimini odiosi”, come dimostra anche il dossier che verrà presentato proprio oggi da Legambiente sui “primi dieci mesi di applicazione” delle nuove norme: i numeri parlano di “1000 notizie di reato” e “784 prescrizioni” comminate.

A margine delle iniziative, abbiamo chiesto all’onorevole Bratti – che riveste anche la carica di presidente degli Ecologisti democratici ed è coordinatore dei parlamentari Ecodem – un commento sul referendum sulle trivellazioni, al quale anche don Ciotti aveva accennato in mattinata durante la manifestazione di Messina. La sua posizione è netta: “noi riteniamo che questo sia un referendum assolutamente inutile e fuorviante, perché che vinca il sì o che vinca il no, il giorno dopo non succede assolutamente nulla. Detto questo, dato il valore simbolico insito in ogni referendum, riteniamo si debba andare a votare ed esprimere il proprio voto. Però deve essere chiaro che questo referendum non cambia, se non di pochissimo, lo sfruttamento delle risorse fossili autoctone. Il tema vero è la rivisitazione della strategia energetica nazionale”.

Il 21 marzo a Reggio Emilia e a Ferrara (clicca sulle immagini per ingrandirle)

Libera Reggio
La manifestazione di Reggio Emilia
Libera Reggio
La manifestazione di Reggio Emilia
Libera Ferrara
L’incontro a Giurisprudenza
Libera Ferrara
La presentazione alla Feltrinelli

Leggi anche
Ponti di giustizia e legalità

Guarda il video della piazza di Messina

Trattati europei e dittatura finanziaria: la nostra Costituzione democratica è a rischio/2

SEGUE. Ecco la seconda parte dell’intervista a Marco Mori, avvocato e autore del libro “Il tramonto della democrazia. Analisi giuridica della genesi di una dittatura europea”.

Io ho dato Diritto Costituzionale all’Università, ma mi erano sfuggite tante considerazioni che invece tu fai nel libro. Ci parli della lotta tra Keynes e Neoliberismo nel dibattito dei Padri Costituenti e del perché vince l’idea keynesiana?
L’idea keynesiana è l’unica corretta. Il Neoliberismo è solo un metodo di governo, funzionale al superamento della democrazia in favore delle oligarchie, una sorta di restaurazione mascherata da scienza. D’altronde, come ricordava Keynes in “Autarchia economica”, di imbecilli e obnubilati che immaginano la società come la parodia dell’incubo del contabile è pieno il mondo. Non possiamo dotarci delle meraviglie di cui siamo tecnicamente capaci perché esse economicamente non rendono, meglio tenere i popoli nella disoccupazione, perché così la resa economica (per gli altri) è maggiore. In ogni caso, da giurista, la diatriba neoclassici-Keynes mi appassiona molto poco: il modello Costituzionale ha sposato Keynes e dunque la Repubblica deve perseguire quel tipo di politiche senza se e senza ma. Sotto il piano empirico è comunque impossibile smentire il fatto che il modello neoliberista abbia causato la Seconda Guerra Mondiale e che, ovunque è applicato, abbia generato una graduale concentrazione della ricchezza nelle mani di un gruppo di persone sempre più piccolo a discapito di tutti gli altri. Oggi l’1% della popolazione mondiale detiene il 99% della ricchezza, negare l’evidenza comincia ad assomigliare sempre più ad un crimine contro l’umanità. Il Neoliberismo, se mi passi una battuta, è quell’assurda teoria secondo la quale giocando a monopoli le partite dovrebbero finire sempre in pareggio…

Quindi l’Italia dovrebbe essere keynesiana. E l’Unione Europea che tipo di politica economica adotta?
L’Italia è “keynesiana”, così dice la Costituzione. L’Unione Europea è neoliberista, visto il combinato degli artt. 127 Tfue (Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea) e 3 Tue (Trattato Unione Europea), antepone la stabilità dei prezzi addirittura alla pace e al benessere dei popoli! Il sistema europeo delle banche centrali si occupa degli obiettivi dell’art. 3, appunto pace e benessere, solo fatta salva la stabilità dei prezzi. Davvero: ma che vi serve ancora per capire? Siamo alla follia! Per non tacere della forte competitività tra consociati che assume a valore fondante, valore diametralmente in contrasto, come ho detto, con i nostri principi di solidarietà. Solo la solidarietà tende alla pace, la competizione è comunque conflitto, quando accade tra le nazioni poi finisce malissimo, porta sempre alla guerra.

Marco, ma uno Stato può fallire? O forse dovrei chiederti, quando uno Stato può fallire? Nel tuo libro troviamo interessanti considerazioni su questo aspetto.
Uno Stato non può fallire, lo ha ribadito anche l’ex Presidente della Corte Costituzionale Zagrebelsky. Il popolo di uno Stato può essere ricco o povero, ma lo Stato non può mai fallire perché può adempiere illimitatamente alle proprie obbligazioni pecuniarie emettendo la sua moneta. Il punto è che, avendo ceduto la sovranità monetaria, non siamo più uno Stato: in questa condizione ciò che rimane dell’ex Stato Italia, questo residuo di ordinamento, può effettivamente tecnicamente fallire. Trattasi dell’esempio più sconcertante di quel potere economico diventato così forte da schiacciare le democrazie, l’incubo di Ghidini e degli altri Padri Costituenti si è concretizzato.

Nel tuo libro parli anche delle tasse, perché mai le tasse trovano spazio nella nostra Costituzione, nel Titolo IV, tra i “rapporti politici”? Cosa volevano dirci i Padri Costituenti?
Parafrasando ancora Keynes, solo un imbecille affermerebbe che in uno Stato le tasse servono a pagare i servizi pubblici. Le tasse servono a fare politica, impongono la moneta, redistribuiscono il reddito e tutelano il risparmio, impedendo che gli eventuali eccessi di emissione producano inflazione eccessiva. Le tasse si pagano solo perché lo Stato ha prima dato ai cittadini la moneta per pagarle, che altrimenti semplicemente non esisterebbe. Oggi le tasse pagano i servizi solo perché non siamo più uno Stato, abbiamo ceduto la sovranità, dobbiamo chiedere in prestito ai mercati ogni singolo euro utilizzato.

Mi è sembrato di capire che l’Iva non è tra le tue tasse preferite.
L’Iva è incostituzionale, resiste ancora solo perché la Corte non ha mai avuto coraggio di dire le cose come stanno, non ha mai preso di petto gli altri poteri dello Stato, nell’illusione che ci fosse una situazione di emergenza contabile, che in realtà non esiste più da quando la moneta è fiat (cioè dal 15 agosto 1971, quando il Presidente Nixon dichiarò non più validi gli accordi di Bretton Woods n.d.a.). L’articolo 53 è chiaro: le tasse si pagano secondo la capacità contributiva e devono essere progressive. L’unico indice di capacità contributiva è il reddito, non come spendo ciò che ho guadagnato: la mia propensione al consumo non cambia la mia capacità contributiva. L’Iva poi, essendo un’imposta indiretta, è addirittura regressiva, incide percentualmente più sui redditi bassi che su quelli alti. Nonostante nel 1947 il sistema monetario fosse diverso da quello attuale, i Padri Costituenti ebbero la lucidità di scolpire questi concetti nei verbali. Ci fu solo una concessione alle imposte indirette, di cui l’Iva è la principale quanto a gettito: in denegata ipotesi le imposte indirette furono ritenute ammissibili sui beni non necessari e di lusso. Queste furono le parole dell’Onorevole Ruini. Se i Padri Costituenti avessero vissuto con le attuali regole monetarie, tale concessione non avrebbe trovato spazio alcuno e l’indice di capacità contributiva sarebbe stato solo il reddito, senza eccezioni. Peraltro, quando la Corte Costituzionale, a partire dagli anni Sessanta, avallò alcuni dei più odiosi tributi indiretti, il contesto era molto diverso da quello attuale, la pressione fiscale complessiva era drasticamente più bassa e l’Italia aveva la sua sovranità. Con il senno del poi, la conseguenza di quell’errore in diritto da parte della Corte ha avuto conseguenze gravissime: oggi per sostenere tale tesi in giudizio occorrerebbe prima convincere un magistrato a criticare le precedenti sentenze della Corte Costituzionale, cosa assai complessa e rara, specie con il costante martellamento mediatico contro gli evasori fiscali. In ogni caso non è impossibile, la Corte può anche mutare un suo precedente indirizzo.

E allora che giudizio daresti all’aliquota unica proposta da qualche partito politico?
L’aliquota unica non è progressiva. Un meccanismo di detrazioni può renderla più progressiva, come ben ha spiegato Claudio Borghi (attualmente economista di riferimento della Lega Nord n.d.a.) che stimo moltissimo, ma siamo comunque fuori dal rispetto dell’art. 53 della Costituzione e, più in in generale, dei principi di uguaglianza e solidarietà politica, economica e sociale. Il limite della sua idea, sotto il profilo squisitamente giuridico, è proprio che al salire del reddito la progressività si attenua fino quasi a sparire e peraltro già a partire da redditi non così elevati. La curva fiscale deve essere più proporzionale, con più aliquote. Ciò non toglie la possibilità, anzi il dovere, di abbassare drasticamente l’imposizione e soprattutto di togliere fin da subito le imposte indirette che esulino dall’interpretazione autentica dell’art. 53 e, dunque, che non siano su beni non necessari e di lusso.

In questo libro, davvero molto intenso e ricco di spunti, trovano posto anche lo Sme e il ‘divorzio’ tra Ministero del Tesoro e Banca d’Italia.
Sono pezzi di storia. L’analisi non sarebbe stata completa senza. Maastricht arriva al culmine di un percorso, di una crisi economica causata da divorzio prima e Sme poi. Nel libro ho riportato integralmente lo scambio epistolare tra Andreatta (allora Ministro del Tesoro) e Ciampi (governatore di Banca d’Italia) e poi la clamorosa dichiarazione di Andreatta, a dieci anni dal divorzio, nella quale definì quanto compiuto una “congiura aperta”. Sul punto vi rimando alla lettura perché è davvero storia: la storia drammatica di come è iniziata la morte di uno Stato.

Quali sono le riforme costituzionali in corso. E a cosa ci porteranno?
Consolideranno la dittatura, esattamente come il Fascismo fece con la legge Acerbo. La differenza è che allora il regime voleva il potere, ma anche un’Italia forte. Si riaffermava la personalità dello Stato, oggi invece il Governo vuole svenderci al capitale internazionale. Vogliono una sorta di governo di occupazione che esegua gli ordini di Bruxelles, ecco in cosa consiste questa riforma, voluta da quelli che Giuseppe Palma chiama nel suo libro “Figli Destituenti”.

Questi nuovi costituenti sono all’altezza del compito? Quelli del 1947 avevano creato commissioni, un’Assemblea, un grande dibattito, stando ai resoconti riportati nel tuo libro. Oggi come stanno procedendo?
Sono traditori della Repubblica, stanno commettendo atti eversivi. Trovo in loro un mix letale di malafede e ignoranza, molti dimostrano davvero di non sapere quello che fanno. Questo ovviamente attenua la posizione sotto il profilo penale, ma non sposta nulla in merito ai gravi effetti del loro operato sul popolo italiano. Nel libro sono stato molto duro anche con la Corte Costituzionale che, di fatto, in collaborazione con Napolitano, ha impedito lo scioglimento di un Parlamento illegittimo, che oggi sta mutando con arroganza inaudita la Costituzione. Sfido pubblicamente i magistrati che hanno redatto la sentenza, una volta letto il libro, a confutare le mie argomentazioni giuridiche di aspra critica verso il loro operato. La Corte doveva dichiarare incostituzionale il porcellum, non doveva e non poteva fare politica salvando le Camere. Camere che oggi detengono abusivamente il potere politico, fatto ancora una volta punibile per il codice penale (art. 287) a prescindere da ciò che ha detto la Corte Costituzionale.

L’ultima parte del libro è dedicata alle soluzioni. Inizi parlando di un piano industriale, però riporti un tweet del nostro Presidente del Consiglio che ci sconforta parecchio: “non tocca al governo fare piani industriali”. Chi li dovrebbe fare allora?
Il Governo non serve più a nulla, esegue solo ordini: gli ordini di Bruxelles. L’interesse nazionale non ci riguarda più. In condizioni normali il piano industriale è quanto di più importante debbano concepire gli eletti del popolo, sul punto è la sovranità popolare che dovrebbe trovare attuazione e non i voleri dei mercati.

Le tue soluzioni hanno in comune un aspetto fondamentale: l’interesse pubblico. Interessa a qualcuno l’interesse pubblico?
Interessa al popolo italiano, o meglio gli interesserebbe se avesse accesso alle informazioni necessarie per prendere atto della sua attuale condizione. Il lato furbissimo di questo nuovo totalitarismo è che non vediamo soldati o polizia per le strade a sottometterci, ciò che ci sottomette è nel nostro portafoglio: l’euro.

L’Istituto San Vincenzo nasconde un tesoro: potrebbe diventare un museo della città

Un laboratorio praticamente intatto con strumentazioni scientifiche dell’epoca, foto delle alunne, pagelle, abbigliamento scolastico originale e naturalmente tanto materiale didattico che risale ai primi decenni del secolo scorso. Tutto questo viene conservato da decine di anni in una parte delle scuole San Vincenzo (Palazzo Rondinelli), in Piazza Ariostea, senza che nessuno possa vederlo. Sono risorse preziose, parte del patrimonio culturale del territorio, microstoria nella storia della città: tante delle nostre nonne e mamme sono state educate lì quando erano ancora scuole femminili, e anche molti nostri ragazzi sono passati di lì.

Come ha giustamente affermato, domenica sera, il presidente del Fai Andrea Carandini a Che tempo che fa, “ci sono luoghi, musei, archivi di estremo interesse in Italia, che però sono chiusi al pubblico, e se nessuno può vedere queste cose, allora è roba morta.”.

Sarebbe bellissimo, quindi, poter aprire anche le stanze segrete dell’Istituto San Vincenzo, magari prendendo spunto  dall’esperienza estremamente positiva del Museo dei Cappuccini di Reggio Emilia che ha dedicato all’Istituto San Vincenzo de’ Paoli di Reggio Emilia la mostra “Tradizione e Innovazione”, aperta fino al 14 aprile, che ripercorre  le tappe di un progetto educativo avviato fin dal 1864. La San Vincenzo è un’istituzione fondamentale nella storia reggiana, anche perché dall’istituto sono uscite tante insegnanti, maestre e diplomate; una scuola cattolica con grande attenzione per i problemi sociali e per l’innovazione, una scuola da 150 anni in dialogo con la città.

“Tradizione e Innovazione”
Museo dei Cappuccini – Via Ferrari Bonini, 6 – Reggio Emilia

Tutti i giorni dalle 10 alle 12
Sabato e domenica dalle 15 alle 18

Organizzata in collaborazione tra la Direzione dell’Istituto e il Polo Culturale dei Cappuccini di Reggio Emilia, l’esposizione è articolata in cinque sezioni. Il risultato è una mostra “viva”, fruibile sia dagli adulti che dai bambini  perché accanto ai tanti oggetti recuperati da magazzini e archivi dell’Istituto, trovano posto i contributi di ex allievi che hanno prestato per l’occasione fotografie, pagelle, quaderni apparecchiature e manufatti risalenti anche ai primi del ‘900.  L’allestimento è il frutto di un lavoro di equipe tra Polo Culturale e Istituto, con il prezioso apporto di diversi giovani legati a vario titolo alla realtà del convento.

Per saperne di più clicca qui.

acqua

Pianeta blu

22 marzo: Giornata Mondiale dell’Acqua. La ricorrenza internazionale è stata istituita nel 1992 dall’Onu per la sensibilizzazione nei confronti del tema acqua, in particolare sull’obiettivo della crescita sostenibile. Lo slogan è: “Water for sustainable growth”.

Tutte le info qui

San-Francesco
San Francesco d’Assisi

Laudato si’, mi’ Signore, per sora aqua, la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta. (San Francesco d’Assisi)

22.03.’63

Anche oggi mi sono sbattuto più del nonno di ieri.
Perchè questa rubrica quotidiana mi sta davvero molto a cuore e spero si capisca, cari lettori.
Cerco di selezionare per noi e voi sempre IL MEGLIO.
Ma la pallosità delle notizie mi spinge a lasciar perdere la contemporaneità e a scrivere di una ricorrenza importante.

Brano: “I Saw Her Standing There” dei Beatles
Brano: “I Saw Her Standing There” dei Beatles

Nel 1963 infatti, proprio il 22 marzo, usciva un disco che cambiò per sempre le regole.
Le regole della musica suonata, le regole della musica scritta, le regole della musica registrata e di conseguenza anche le regole del mondo.
E di quale disco staremo parlando?
Ma di “Please Please Me”, ovviamente, il favoloso esordio dei 4 Maronetti di Liverpool® (cit.).
Spesso noi umani, ammorbati dalla tanta fuffa di cui ci siamo riempiti la vita, abusiamo di tante cose.
Sostanze, cibo, farmaci ecc.
Ma anche parole, opere e omissioni. (cit.)
E alla voce “parole” ecco qui l’abuso di aggettivi.
E allora, aggettivamente parlando, in questo caso devo dire che “epocale” non è proprio aggettivamente buttato là e attaccato con lo sputo.
Sappiamo bene più o meno tutti che il mondo prima dei Beatles era un altro mondo.
Potremmo azzardarci a definirlo un mondo in bianco e nero.
E in bianco e nero mica per una semplice questione cromatica.
In bianco e nero alla Eisenhower o boh, alla Togliatti.
Perchè sì, Elvis è stato il più grande politico del ‘900. (cit.)
Ma sono stati questi qua a far esplodere le cose del tutto e in maniera definitivamente irreversibile.
E adesso via con la rubrica “Ovvietà”.
1) Quei 4 ragazzi dall’aliena pettinata si resero artefici di un terremoto parecchio tosto di cui Vi invito a scoprire ogni segreto con tempi e modi Vostri.
2) Quei 4 ragazzi dall’aliena pettinata inventarono la band-chitarre-basso-batteria-con-cori, praticamente già i Kiss e quindi un’eternità davvero successiva.
3) Quei 4 ragazzi dall’aliena pettinata si scrivevano i pezzi da soli.
E che pezzi.
Ma di certo questa non è una cosa che devo stare a sottolineare io, umile imbratta-fogli-di-word.
Così, chiudendo la rubrica “Ovvietà”, dal 22 marzo del 1963 inizia un bordello in cui siamo tuttora immersi.
E per chiunque non abbia ancora sentito questo capolavoro – che per me sta al pari con Sgt. Pepper e l’altra roba “sperimentale” e/o “matura” – via col pestonissimo primo pezzo.
Poi chi li ama li segua (cit.) e io non dirò altro perchè – citando i 4 Maronetti® – “I don’t wanna spoil the party so I’ll go”.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.