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Giorno: 21 Aprile 2016

Primo incontro degli Stati Generali del Turismo e Cultura per candidatura di Comacchio a capitale italiana della Cultura 2018

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Il progetto di candidatura di Comacchio a capitale della cultura italiana per il 2018 ha cominciato a prendere forma nel tardo pomeriggio, in occasione dell’incontro degli Stati generali del Turismo e della Cultura, svoltosi a Palazzo Bellini. Proprio da oggi, come hanno spiegato il Dirigente alla Cultura ed al Turismo Roberto Cantagalli e la coordinatrice del progetto, Alessandra Felletti, direttamente dalla home page del sito comunale si possono scaricare il modulo di adesione “Iscriviti ai tavoli tematici” ed il form “Mandaci il tuo contributo”, al fine di partecipare attivamente alla stesura del progetto. “Questa è una giornata molto importante – ha commentato l’Assessore alla Cultura Alice Carli -, per condividere il metodo di predisposizione della candidatura. Dobbiamo crederci tutti insieme e lavorare tutti insieme, per compiere un passo importante per il futuro del territorio. Mi auguro che possa scaturire tanta collaborazione, voglia di fare e crescita comune.” Il Dirigente del Settore Turismo e Cultura, Roberto Cantagalli ha illustrato a grandi linee il percorso, suddiviso in due tappe importanti, la prima da raggiungere entro fine maggio con l’inoltro della manifestazione di interesse al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. La seconda tappa, quella decisiva, consisterà nell’invio del vero e proprio progetto di candidatura, entro il termine previsto del 30 giugno prossimo. “Tutti possono iscriversi ai 5 diversi tavoli tematici che abbiamo istituito – ha precisato Cantagalli -, con l’obiettivo di concludere i lavori entro metà maggio, fare sintesi e presentare la candidatura. Un ruolo di raccordo fondamentale nei lavori è quello del Comitato promotore – ha aggiunto Cantagalli -, che nel Progetto Comacchio, il patto per il lavoro recentemente sottoscritto, ha la sua cabina di regia.” A fianco opererà anche il Comitato scientifico, di cui farà parte lo scrittore Marcello Simoni, che avrà l’onere e l’onore di redigere la prefazione della proposta. “Puntiamo alla massima partecipazione e coinvolgimento – ha sottolineato il sindaco Marco Fabbri -; questa è una buona occasione per sfatare un tabù. Vorrei che rispetto al passato ci fosse un grazie, rispetto a ciò che è stato fatto, come ci ricorda il sottotitolo della Festa dei pesci marinati, presentata questa mattina, ma lo sguardo deve essere rivolto al futuro. Vogliamo andare oltre i confini, oltre l’isolamento atavico del territorio – ha aggiunto il primo Cittadino -; ci sono energia ed entusiasmo da non far scemare, ma anche tutte le carte in regola per giocare al meglio questa candidatura, valorizzando tutti i nostri ingredienti identitari, puntando sulla coesione e sull’inclusione sociale.” La coordinatrice del progetto, Alessandra Felletti ha spiegato le modalità di partecipazione ai numerosi incontri tematici, precisando che le schede di partecipazione, una volta scaricate dalla home page del sito comunale all’indirizzo www.comune.comacchio.fe.it, potranno essere consegnate a mano in biblioteca o rispedite in formato elettronico, come illustrato sullo stesso portale dell’Ente. “Questa è una buona occasione per Comacchio per esprimersi – ha sottolineato Felletti -, per ritrovare la propria identità e per guardare con sguardo benevolo, d’amore verso la propria terra.”
Per informazioni ulteriori si suggerisce di contattare la Dott.ssa Alessandra Felletti ai seguenti recapiti: 0533-318707 ed e-mail: afelletti@comune.comacchio.fe.it

Lettera di un leghista deluso

da: Giorgio Fabbri

Seguendo l’invito di Salvini e dei vertici nazionali della Lega Nord mi sono recato convintamente al seggi e ho votato SI’ al referendum anti-trivelle. Mi sono speso con amici e familiari e ho faticato non poco a convincere vari conoscenti che era giusto votare e votare SI’. Ora apprendo dai giornali che il leader storico della Lega ferrarese, cioè Giovanni Cavicchi, invece di seguire l’invito di Salvini ha accolto… l’appello di Renzi ed è rimasto a casa a mangiare i tortellini invece di andare a votare.
Sono allibito e indignato. Di più: se non avessi letto sulla stampa le dichiarazioni rilasciate dall’ex “padre nobile” dei leghisti ferraresi avrei pensato ad una “balla” colossale… Ritengo che, a questo punto, Giovanni Verdini (scusate, volevo dire Giovanni Cavicchi) debba rassegnare le dimissioni e mi auguro che il vertice della Lega Nord sia informato del suo comportamento e adotti i necessari provvedimenti.
Ricordavo un Cavicchi pugnace e combattivo Ora da tempo mi sembra politicamente abulico, connivente rispetto alle scelte del sindaco e ben lontano dall’idea di lottare con grinta per gli ideali della Lega.
Io sono un semplice elettore, ma finchè Cavicchi rimarrà al suo posto, dopo aver tradito le indicazioni del partito, io non voterò più per la Lega.
Alle prossime elezioni amministrative che cosa diremo ai nostri simpatizzanti che, magari facendo un sacrificio, sono andati a votare contro le trivelle? Che potevano stare comodamente a casa, seguendo l’esempio di Cavicchi?
E’ legittimo non aver più voglia di combattere, ma chi preferisce stare in pantofole lasci il suo posto a chi ha veramente voglia di lottare contro chi ha governato Ferrara da oltre mezzo secolo!

Ricostruzione post sisma, concessi 2,7 miliardi di contributi per abitazioni e imprese, 18mila persone rientrate a casa

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La Giunta relaziona in Commissione a quasi 4 anni di distanza dalle scosse del 20 e 29 maggio 2012: “Interventi in sicurezza e nella legalità, più semplificazione nell’erogazione di fondi, le procedure previste sono garanzia per tutti di rispetto delle regole e di equità”.

Bologna – Oltre 2,7 miliardi di contributi di cui 1,4 miliardi liquidati per la ricostruzione di abitazioni e imprese. Il “cratere” che si restringe, con 25 Comuni che hanno pressoché concluso la ricostruzione privata. Sono 60 su 134 i soggetti pubblici che hanno avuto tutti i finanziamenti per poter portare a termine le opere di loro competenza. E per 1.770 piccole imprese dei centri storici e centri abitati, in Comuni ricompresi nelle Zone franche urbane, due anni di agevolazioni fiscali per complessivi 39,2 milioni. Introdotti meccanismi più semplici per la liquidazione dei contributi alle aziende danneggiate.
Numeri e percorsi della ricostruzione post terremoto in Emilia, tracciati oggi dall’assessore competente in una audizione alla III Commissione dell’Assemblea legislativa, a quasi 4 anni di distanza dalle scosse del 20 e 29 maggio 2012.
«E’ stata l’occasione – ha detto l’assessore intervenendo in Commissione – per fare il punto sulla ricostruzione che oggi si concentra sui Comuni che hanno avuto i maggiori danni e sulla ricostruzione pubblica oggetto di finanziamenti statali ma anche di donazioni. Ora, anche grazie alla definizione di un perimetro più ristretto del “cratere” ci concentreremo ulteriormente sui territori ancora impegnati su quote importanti di ricostruzione, in primo luogo privata, perché vogliamo che tutti i cittadini e le imprese tornino alla normalità ».
Per le opere pubbliche e i beni culturali, gli interventi inseriti nell’apposito Programma sono complessivamente 2.039 che, ad oggi, hanno una copertura di oltre 1 miliardo. «L’impegno della Regione – ha aggiunto l’esponente della Giunta – punta ad accelerare la ricostruzione pubblica. A tal fine siamo in stretto contatto con il Ministero dei Beni Culturali per avere personale e organizzazione in grado di far fronte alla progettazione preliminare ed esecutiva».
Ad oggi, per quanto riguarda le abitazioni, sono 4.069 i cantieri conclusi (circa 13 mila le unità abitative) che hanno consentito a oltre 18 mila persone di rientrare a casa.
Sul fronte delle imprese, supera il miliardo dei contributi concessi di cui 468 milioni liquidati.
Per quanto riguarda la norma delle Zone Franche Urbane, 1770 imprese (micro, piccole e medie) localizzate nei centri storici e nei centri abitati più colpiti dal sisma e dall’alluvione, hanno potuto beneficiare di 39,9 milioni di euro sul biennio, aggiuntivi delle altre risorse destinate alla ricostruzione.
Per quanto riguarda la sicurezza e l’adeguamento sismico dei capannoni ad uso produttivo, a breve uscirà un nuovo bando Inail che chiuderà il 30 giugno. La procedura di prenotazione svolta nel mese di marzo ha visto 2.046 imprese interessate per un totale di contributi di circa 500 milioni di euro. Pertanto il Commissario ha provveduto a richiedere l’erogazione delle ulteriori due annualità di fondi Inail.
In costante riduzione, l’assistenza alla popolazione. Ad oggi i nuclei famigliari in assistenza sono 3.347, mentre a maggio 2012, dopo il sisma, erano 16.547 (meno ’80%). Le forme di assistenza continuano ad essere diversificate e riguardano esclusivamente i nuclei familiari con percorso di rientro perché proprietari della abitazione o perché in affitto con rientro una volta ristrutturato la casa. Le forme più utilizzate rimangono il contributo per l’affitto (1486 nuclei); il contributo di disagio abitativo (1216 nuclei); alloggi in locazione temporanea (289 nuclei). Per quanto riguarda, invece, i moduli abitativi provvisori (Pmar) dei 757 del 2012 oggi ne sono rimasti 150, famiglie che hanno volontariamente deciso di rimanere.
«Tutto il lavoro sulla ricostruzione è stato fatto in sicurezza e nel rispetto della legalità, con un passo programmato e definito insieme ai Comuni ed alle rappresentanze economico sociali del territorio. Le procedure per accedere ai contributi, in costante processo di miglioramento, sono comunque necessarie quando si utilizzano risorse pubbliche. L’esperienza ci insegna che non possono essere banalmente definite solo burocrazia e appesantimento, poiché al contrario sono garanzia per tutti di rispetto delle regole e di equità» ha concluso l’assessore regionale.

Cronacacomune: la newsletter del 21 aprile 2016

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

VIABILITA’ – Modifiche al traffico nel periodo dal 23 al 25 aprile
I provvedimenti della circolazione in vigore per la Fiera di San Giorgio
21-04-2016

In occasione della tradizionale Fiera di San Giorgio, da sabato 23 a lunedì 25 aprile dalle 7 all’1 del giorno successivo, viale Alfonso d’Este, nel tratto da via Cisterna del Follo all’intersezione con Porta Romana, via San Maurelio, rimarrà chiuso al traffico, con divieto di fermata.

Negli stessi giorni e orari sarà in vigore il divieto di circolazione anche in via Carlo Mayr, da via Formignana a viale Alfonso d’Este (ammessi i residenti), mentre in diverse strade limitrofe sarà in vigore il divieto di fermata con rimozione.

Sono previste deviazioni delle linee di trasporto pubblico urbano ed extraurbano.

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Al parco Bassani sabato 23 aprile alle 10 (allo stand Vulandra) e alle 12
‘In ricordo di Alex Langer’, un incontro e l’intitolazione del ponte ciclo pedonale del parco Urbano
21-04-2016

Sarà all’insegna di “In ricordo di Alex” la mattinata in programma sabato 23 aprile a partire dalle 10 al parco urbano Bassani dedicata alla figura di Alexander Langer. Dopo un incontro a più voci per ricordare la figura di questo indimenticato protagonista di un’importante fase della vita culturale e politica italiana ed europea, l’appuntamento culminerà con la cerimonia di intitolazione a Langer del ponte ciclo pedonale di accesso al parco Urbano.

L’iniziativa è sostenuta dal Comitato promotore per l’intitolazione che ha lavorato in collaborazione con Arci Ferrara e Vulandra, Cgil Ferrara e campagna OSM di Ferrara e si avvale del patrocinio del Comune di Ferrara. L’intitolazione era stata esaminata e quindi approvata nel luglio dello scorso anno dalla Commissione Toponomastica dell’Amministrazione Comunale.

La mattinata si aprirà allo stand di Vulandra con l’introduzione affidata al consigliere comunale Leonardo Fiorentini e proseguirà poi con un dialogo fra Daniele Lugli (presidente emerito del Movimento Nonviolento) e Marzio Marzorati (curatore del libro “Alexander Langer. Una buona politica per riparare il mondo” – Edizioni Cigno Verde, 2016). Chiuderà il vice sindaco Massimo Maisto. Nel corso dell’incontro saranno presentate anche le attività della Fondazione Langer realizzate grazie al contributo della campagna di obiezione delle spese militari (OSM) di Ferrara.

Seguirà alle 12 la cerimonia di intitolazione ad “Alexander Langer 22.02.1946 – 03.07.1995 Europarlamentare – Pacifista” del ponte ciclo pedonale di accesso al Parco Urbano di Ferrara alla presenza del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani.

COMMISSIONI CONSILIARI CONGIUNTE – Venerdì 22 aprile alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale.
Esame del Conto Consuntivo 2015 dell’Istituzione scolastica
21-04-2016

La 1.a e la 2.a Commissione consiliare – presiedute rispettivamente dai consiglieri Fornasini e Corazzari – si riuniranno in seduta congiunta venerdì 22 aprile alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale.
Questi gli argomenti che saranno trattati: – Approvazione del Conto Consuntivo 2015 dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le famiglie del Comune di Ferrara; (per la sola 2.a Commissione Consiliare) – Approvazione dello schema di convenzione tra il Comune di Ferrara e il Comune di Masi Torello per il servizio di trasporto alunni fuori dal territorio di residenza. Sarà presente l’assessora Annalisa Felletti.

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Sarà sottoscritta da Comune di Ferrara, Meis e Ferigo Foscari
Una convenzione per la donazione del prestigioso manoscritto di Bassani “Il giardino dei Finzi Contini”
21-04-2016

Nei prossimi giorni il Comune di Ferrara, la Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah e Ferigo Foscari sottoscriveranno una convenzione – che costituisce l’accordo preliminare a un’importantissima donazione – con la quale l’avv. Foscari intende arricchire il patrimonio culturale della nostra città e al tempo stesso mettere a disposizione della fruizione pubblica, e in particolare degli studiosi, un documento d’inestimabile valore per la storia della letteratura del ventesimo secolo.

Si tratta del manoscritto originale de “Il giardino dei Finzi Contini” che – insieme ad altri documenti bassaniani d’interesse significativo – fu donato da Giorgio Bassani alla nonna di Ferigo Foscari, la contessa veneziana Teresa Foscolo Foscari, antesignana protagonista delle battaglie per la salvaguardia del patrimonio nazionale e di Venezia in Italia Nostra.
La convenzione disciplina le modalità con le quali verranno garantite la conservazione e l’attività di valorizzazione del manoscritto, il ruolo che in tali attività avranno la Biblioteca Ariostea, Casa Minerbi e il MEIS, e le modalità con le quali verrà caratterizzata la figura della contessa Foscolo Foscari, alla quale Bassani attribuisce – nella personale dedica che accompagna la donazione del manoscritto – un ruolo fondamentale quale fonte d’ispirazione per il romanzo.
Per la città di Ferrara la generosa donazione del manoscritto del “Giardino” costituisce un motivo di particolare soddisfazione poiché va ad arricchire il patrimonio di memoria e di cultura letteraria di Giorgio Bassani, elemento costitutivo della nostra identità.

DOCUMENTAZIONE SCARICABILE in fondo alla pagina (testo integrale convenzione e planimetria giardino di Palazzo Paradiso – porzione in rosso – alla memoria di Teresa Foscari Foscolo)

SERVIZI ALLA PERSONA – Presentazione sabato 14 maggio, alle 9.30, alla biblioteca Bassani
In un libro di Francesca Vitulo gli strumenti giuridici per affrontare il ‘Durante e dopo di noi’
21-04-2016

‘Durante e dopo di noi – gli strumenti giuridici’. E’ questo il titolo del libro curato da Francesca Vitulo, avvocato del Foro di Bologna, che sarà presentato sabato 14 maggio, dalle 9.30, nell’auditorium della biblioteca Bassani, in via Grosoli 42 a Barco, Ferrara. Intento del volume è quello di “fornire, in modo semplice e schematico, un quadro generale sulle possibili forme di tutela dei soggetti deboli, che consentano di garantire a questi ultimi la miglior qualità della vita possibile”.
L’iniziativa di presentazione è promossa dal Centro H – Informa handicap di Ferrara e dal Comune di Ferrara e si rivolge a tutti i cittadini, volontari, operatori sociali e, soprattutto, ai familiari di persone con disabilità. All’incontro interverranno, assieme all’autrice del libro, l’assessore alla Sanità, Servizi alla Persona e Politiche Familiari del Comune di Ferrara Chiara Sapigni; il portavoce del Comitato Ferrarese Area Disabili Carlos Dana; la responsabile del Centro H di Ferrara Anna Guarnieri; e la presidente della Cooperativa sociale Integrazione Lavoro Eleonora Mota. Introduce e modera l’incontro Nicola Folletti, di Alleanza Cooperative Italiane.
Il problema del “dopo di noi”, come sottolineato nel libro, consiste soprattutto nel tracciare un percorso di crescita e di autonomia dalla propria famiglia della persona con disabilità, da costruire “durante noi”. Attualmente sono in atto varie sperimentazioni strategiche orientate a lavorare nell’oggi per il “dopo di noi”, attraverso la sinergia tra le famiglie, l’ente pubblico e il privato sociale.

CONSIGLIO COMUNALE – Le modalità definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari. Diretta audio-video su ConsiglioWeb
Il Consiglio comunale si riunirà giovedì 28 aprile alle 14.45
21-04-2016

E’ dedicata esclusivamente alla trattazione di Delibere degli assessori Annalisa Felletti e Luca Vaccari la seduta del Consiglio comunale di Ferrara in programma giovedì 28 aprile con inizio alle 14.45 nella residenza municipale. Le modalità della riunione, che culminerà con il voto sul documento di “Approvazione del Rendiconto per l’anno 2015 del Comune di Ferrara”, sono state definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò.

Nel caso i lavori si protraessero fino a tarda serata sarà convocata un’ulteriore seduta venerdì 29 aprile alle 14,45.

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb.

Questo il programma dei lavori:

DELIBERE

Assessora alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti

– PG 39787/16 – Approvazione del conto consuntivo dell’esercizio 2015 dell’istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara

Assessore alla contabilità/Bilancio Luca Vaccari

– PG 36732/16 – Modifica Regolamento IMU 2016. Adeguamento normativo

– PG 36733/16 – Modifica Regolamento TASI 2016. Adeguamento normativo

– PG 122227/15 – Adozione modifiche al vigente Regolamento IUC TARI

– PG 40920/16 – IUC-TARI Adozione delle tariffe TARI 2016

– PG 40914/16 – Modifica al piano impianti pubblicitari ed al Regolamento per l’installazione della pubblicità stradale nei centri abitati

– PG 40740/16 – Variazione al programma triennale dei Lavori Pubblici 2016/2018, al Documento Unico di Programmazione (DUP) 2016/2019 e conseguente variazione di Bilancio di Previsione 2016/2018

– PG 35216/16 – Approvazione del Rendiconto per l’anno 2015 del Comune di Ferrara

MUSEO RISORGIMENTO E RESISTENZA – Inaugurazione mostra fotografica sabato 23 aprile alle 11
Percorso per immagini nel Delta del Po durante la Seconda guerra mondiale
21-04-2016

E’ un racconto per immagini dedicato al paesaggio e alla gente del Delta del Po, negli anni della Seconda guerra mondiale e del dopoguerra, la mostra in due sezioni che sarà inaugurata sabato 23 aprile alle 11, nella Sala mostre del Museo civico del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara (corso Ercole I d’Este 19).

La prima sezione, dal titolo “Memento. I bunker della II Guerra mondiale nel Delta del Po” è curata da Francesca Occhi, mentre la seconda, intitolata “Il Delta nell’immediato dopoguerra. Vita nei bunker e volontà di ricostruzione “, è curata da Antonella Guarnieri, responsabile del Museo.

L’iniziativa è inserita nel programma delle manifestazioni organizzate dal Comitato ferrarese per le Celebrazioni del 71° Anniversario della Liberazione.

La mostra sarà visitabile dal 23 aprile al 22 maggio 2016, dal martedì alla domenica: 9,30-13 e 15-18.

Cittadini, giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati.

Per informazioni biglietteriamrr@comune.fe.it, tel. e fax 0532 244922

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)

Il Museo del Risorgimento e della Resistenza apre le porte ad una mostra fotografica a cura di Francesca Occhi, laureata in Grafica delle Immagini con indirizzo in Fotografia dei Beni Culturali presso Isia Urbino con una tesi,dal titolo Memento che si è concretizzata in un lavoro di documentazione storico-fotografica sui bunker della Seconda Guerra Mondiale nel territorio del Delta del Po. Il libro fotografico di tesi è conservato a Roma, nella biblioteca dell’Istituto Nazionale per la Grafica, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, nella sezione fotografia.

Questo lavoro vuole recuperare e tutelare la memoria di un luogo, il territorio della foce del Po, e di un tempo, quello della Seconda Guerra Mondiale, nella ferma convinzione che per imparare ad apprezzare il valore della pace sia necessario conoscere gli orrori della guerra. Il superamento del trauma di ciò che è stato, non ultimo il recupero dei bunker, rappresenta una necessità terapeutica, una rivincita, affinché la sofferenza dei nostri nonni possa essere tramandata ai nostri figli.

La ricerca mette in evidenza che un territorio non è solamente un luogo geografico, ma anche e sopratutto il risultato della sedimentazione che i vari periodi storici hanno lasciato a testimonianza di ciò che è avvenuto. In quest’ottica i bunker che costellano il Delta del Po, vere e proprie sentinelle posizionate contro un’ipotetica avanzata dell’esercito Alleato, raccontano la storia minore, ma non per questo meno importante e sofferta, della gente di quelle terre.

Il progetto fotografico documenta il paesaggio bellico in provincia di Ferrara, precisamente da Lido Estensi a Mesola, seguendo la Strada Statale Romea da sud verso nord. La sequenza inizia con il muro difensivo antisbarco a Lido Estensi, proseguendo con piccole fortificazioni a Porto Garibaldi e Pomposa, arrivando poi alla Pineta del Fondo e Mesola, le zone maggiormente fortificate.

La seconda parte della mostra, a cura di Antonella Guarnieri, propone invece un viaggio attraverso fotografie del 1951, recuperate nel fondo fotografico ANPI, conservato al Museo del Risorgimento e della Resistenza, che documentano “L’incontro delle forze combattentistiche per la redenzione del Delta Padano” che si svolse l’8 luglio 1951.

Si tratta di un percorso fotografico che testimonia la grande miseria che caratterizzava ancora cinque anni dopo la guerra un territorio che viveva ai margini della ricca Pianura Padana e che condusse il folto gruppo a visitare anche i bunker che, in quel difficile periodo, erano abitati da famiglie non abbienti. In quegli anni un vero e proprio movimento di opinione, composto da politici, intellettuali, artisti, non ultimo Florestano Vancini (che al dramma di quel territorio dedicò il film “Delta Padano”, documentario struggente e “verista”) lavorarono perché quella realtà venisse affrontata e risolta.

In collaborazione con ANPI Ferrara e con StudioBlu di Beatrice Pavasini.

FERRARA ARTE – Dal 24 settembre a Palazzo dei Diamanti, per i 500 anni dell’Orlando Furioso
In mostra a Ferrara le opere d’arte che hanno ispirato Ariosto
21-04-2016

(Comunicato a cura di Studio Esseci)
Il 22 aprile 1516, in un’officina tipografica ferrarese, terminava la stampa dell’Orlando furioso, opera simbolo del Rinascimento italiano. Nel quinto centenario, la Fondazione Ferrara Arte e il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo celebrano il poema con un’esposizione che aprirà a Palazzo dei Diamanti il 24 settembre. I visitatori si troveranno davanti a una mostra d’arte che fa dialogare fra loro dipinti, sculture, arazzi, libri, manoscritti miniati, strumenti musicali, ceramiche invetriate, armi e rari manufatti. A orchestrare questo incanto visivo è un’idea semplice: restituire l’universo di immagini che popolavano la mente di Ludovico Ariosto mentre componeva il Furioso.
Cosa vedeva dunque il poeta, chiudendo gli occhi, quando si accingeva a raccontare una battaglia, un duello di cavalieri o il compimento di un prodigioso incantesimo? Quali opere d’arte furono le muse del suo immaginario visivo? Un lungo lavoro, condotto dai curatori della mostra Guido Beltramini e Adolfo Tura, affiancati da un comitato scientifico composto da studiosi di Ariosto e da storici dell’arte, è stato orientato a individuare i temi salienti del poema e a rintracciare, puntualmente, le fonti iconografiche che ne hanno ispirato la narrazione. I visitatori saranno così condotti in un appassionante viaggio nell’universo ariostesco, tra immagini di battaglie e tornei, cavalieri e amori, desideri e magie. A guidarli saranno i capolavori dei più grandi artisti del periodo, da Paolo Uccello ad Andrea Mantegna, da Leonardo da Vinci a Raffaello, da Michelangelo a Tiziano a Dosso Dossi: creazioni straordinarie che faranno rivivere il fantastico mondo cavalleresco del Furioso e dei suoi paladini, offrendo al contempo un suggestivo spaccato dell’Italia delle corti in cui il libro fu concepito.
Grazie al sostegno dei maggiori musei del mondo, le opere conosciute o ammirate dal poeta, saranno riunite a Ferrara per dare vita ad un appuntamento espositivo irripetibile: dall’olifante dell’XI secolo, che la leggenda vuole sia il corno di Orlando che risuonò a Roncisvalle, alla straordinaria Scena di battaglia di Leonardo da Vinci proveniente da Windsor; dalla preziosa terracotta invetriata dei Della Robbia raffigurante l’eroico condottiero Scipione dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, al romantico, trasognato Gattamelata di Giorgione dagli Uffizi, celebre comandante di ventura ritratto nella sua luccicante armatura moderna; dal raffinato dipinto di Andromeda liberata da Perseo di Piero di Cosimo degli Uffizi, fonte dell’episodio di Ruggero che salva Angelica dalle spire del drago, all’immaginifica e monumentale visione di Minerva caccia i vizi dal giardino delle virtù di Andrea Mantegna del Louvre, che Ariosto vide nel camerino d’Isabella d’Este, le cui figure fantastiche ricompaiono nel corteo di mostruose creature incontrato da Ruggero nel regno di Alcina.
Ariosto non smise mai di rielaborare il suo poema, che fece nuovamente stampare a Ferrara, con lievi ritocchi, nel 1521 e una terza volta, sensibilmente rimaneggiato, nel 1532, pochi mesi prima di morire. Negli anni tra la prima e la terza redazione del Furioso il mondo attorno al suo autore cambiò radicalmente, a cominciare dagli sconvolgimenti culminati nella battaglia di Pavia del 1525 che segnò la sconfitta di Francesco I e l’inizio dell’egemonia politica e culturale di Carlo V sulle corti padane. Parallelamente nelle arti figurative maturano negli stessi anni espressioni nuove, trionfa quella che Vasari chiamerà “maniera moderna”, un linguaggio artistico di respiro non più regionale ma italiano, che ha come campioni Raffaello e Michelangelo. La stessa olimpica sintesi fra tradizioni precedenti e assimilazione della lezione del mondo antico, che in pittura genera le vette del Rinascimento, in letteratura ha un singolare parallelo nella trasformazione linguistica dell’Orlando, che Ariosto porta a compimento nell’edizione del 1532. Grazie ad essa il poema, purificato dalle inflessioni locali, diviene «classico di una classicità nuova», un capolavoro “italiano”, simbolo della letteratura del primo Rinascimento.
Ariosto assiste alla rivoluzione linguistica della pittura, vedendo di persona le opere di Michelangelo e Raffaello che lo stesso Alfonso I d’Este, signore di Ferrara, brama di possedere. Del resto Ariosto è coinvolto nella nascita dei dipinti che artisti come Dosso o Tiziano dipingono per Alfonso: essi in mostra saranno rappresentati dal Baccanale degli Andrii di Tiziano, uno dei capolavori del Camerino delle pitture di Alfonso che – grazie ad un prestito eccezionale concesso dal Museo del Prado – tornerà in Italia dopo quasi cinquecento anni dalla sua creazione.

ORLANDO FURIOSO 500 ANNI
Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
24 settembre 2016 – 8 gennaio 2017

Mostra a cura di Guido Beltramini e Adolfo Tura, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Informazioni
tel. 0532 244949

diamanti@comune.fe.it
www.palazzodiamanti.it

Ufficio stampa
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo, tel. 049 663499
info@studioesseci.net www.studioesseci.net

URBANISTICA E TRIBUTI – L’assessore Vaccari a Roma per ritirare il riconoscimento
Al Comune di Ferrara il premio ‘Best Practice’ per ‘la miglior gestione dell’Ufficio Condono’
21-04-2016

Sarà l’assessore comunale Luca Vaccari a ritirare domani, venerdì 22 aprile alle 10,30, nella Sala Capitolare del Senato a Roma, il premio ‘Best Practice’ assegnato al Comune di Ferrara per ‘la miglior gestione dell’Ufficio Condono’.

La consegna avverrà in occasione del convegno di presentazione del ‘Primo Rapporto nazionale sul Condono edilizio’ realizzato dal Centro Studi di Sogeea spa.

A seguito dell’analisi effettuata da Sogeea sui dati relativi alle istanze di condono presentate in Italia, il Comune di Ferrara è risultato infatti il più virtuoso per numero di concessioni rilasciate in rapporto agli abitanti, avendo espletato la totalità delle istanze presentate dai cittadini.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori del convegno

Il Primo Rapporto nazionale sul Condono edilizio
Da un capillare lavoro di reperimento dei dati, effettuato presso i Comuni italiani e durato quasi un anno, scaturisce l’analisi dei tre condoni varati nel 1985, 1994 e 2003 attraverso l’individuazione del numero delle richieste, delle pratiche lavorate, delle concessioni rilasciate e delle istanze ancora in giacenza; oltre che dell’ammontare degli introiti percepiti da Comuni, Regioni e Stato; e delle somme ancora da incassare.
Uno scenario fino ad oggi inedito sul quale, dopo il saluto introduttivo del vice presidente del Senato, on. Maurizio Gasparri, dibatteranno esponenti politici, istituzionali e tecnici di rilevanza nazionale: Altero Matteoli (presidente Commissioni Lavori Pubblici del Senato), Guido Castelli (presidente Fondazione e Consiglio direttivo ANCI IFEL), Sandro Simoncini (presidente Sogeea), Filippo delle Piane (vicepresidente ANCE).

Regione, la Giunta incontra il presidente dell’Aquitania

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Al centro dell’incontro di oggi il rinnovo del Protocollo d’intesa tra le due Regioni, i flussi migratori e le riforme amministrative.

Bologna – Riforme istituzionali e progetti di cooperazione, servizi sociali, economia sociale, movimenti migratori nel Mediterraneo e gestione del sistema di asilo in Europa.
Sono questi alcuni dei temi al centro del colloquio tra la Giunta regionale e il presidente del Consiglio regionale dell’Aquitania (F), Alain Rousset, ricevuto oggi in viale Aldo Moro.
Una visita di cortesia che si è trasformata in occasione di confronto sulle iniziative di sviluppo e di collaborazione tra l’Emilia-Romagna e l’Aquitania, accomunate da anni di partenariato.
Nel corso dell’incontro sono stati evidenziati temi di reciproco interesse. A partire dai processi di razionalizzazione e riordino delle competenze territoriali. E’ stato ricordato che con l’Aquitania, dopo la riforma che ha visto la riduzione in Francia del numero delle Regioni da 22 a13, si sono riunite tre Regioni, mentre l’Emilia-Romagna sta affrontando il superamento delle Province e la sperimentazione delle aree vaste.
Si è confermato l’avvio di un nuovo protocollo d’Intesa con la Regione francese. Il precedente, scaduto nel 2014, ha consentito di sviluppare importanti progetti europei che hanno coinvolto più regioni, progetti bilaterali nei settori della cultura, delle nuove tecnologie, dell’economia, dell’educazione dei giovani, dell’agricoltura e dello sport.
In particolare, l’Aquitania ha approvato e parzialmente finanziato 21 progetti sviluppati con enti pubblici e privati dell’Emilia-Romagna in vari settori. A tale proposito, la Giunta emiliano-romagnola ha confermato i fondi per sostenere i progetti di cooperazione pianificati nel 2015, la cui assegnazione è imminente.

Agroalimentare, dai kiwi in Sud Africa e Cina alle piastrelle in Usa: l’Emilia-Romagna va oltre le barriere fitosanitarie. Nel 2015 rilasciati 8.694 certificati per l’export

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Al via un ciclo di seminari promossi dalla Regione per le piccole e medie imprese che vogliono esportare: l’ostacolo rappresentato da forme surrettizie di protezionismo da parte di Paesi extraeuropei.

Bologna – Non solo dazi. Spesso sono le barriere fitosanitarie a rappresentare il principale ostacolo all’export del made in Italy. Barriere talvolta necessarie per impedire la crescente diffusione di organismi nocivi, ma più spesso introdotte come forme surrettizie di protezionismo da parte di Paesi extraeuropei. Ciò vale soprattutto per il settore agricolo e agroalimentare e per questo l’assessorato regionale all’Agricoltura ha dedicato a questo argomento il primo dei cinque seminari che da qui a giugno affronteranno diverse tematiche legate all’internazionalizzazione, secondo la strategia del dopo Expo. Con un obiettivo: aiutare le piccole e medie imprese ad andare sui mercati esteri, mettendo in campo una pluralità di strumenti.

Nel 2015 le esportazione agroalimentari dell’Emilia-Romagna sono cresciute del 6,2%. Un dato positivo, ma c’è un potenziale ancora inespresso che va recuperato. Negli appuntamenti successivi, si parlerà di “Barriere tariffarie, commerciali e di accordi internazionali”, “Strumenti, nuove tecnologie e incentivi per l’export delle imprese agroalimentari: dall’e-commerce, alla Borsa telematica”, “Innovazione, start up e partnership con le istituzioni scientifiche”, “Tutela dei marchi e lotta alla contraffazione”.

Nel 2015 rilasciati 8.694 certificati per l’export

Si chiama certificato fitosanitario per l’export e rappresenta il via libera per vendere un determinato prodotto in un Paese terzo. L’ultima tappa di un lavoro prezioso, reso ancora più complesso da globalizzazione e cambiamento climatico. Un lavoro che parte dalla terra e si snoda lungo l’intera filiera. Nel 2015 il Servizio fitosanitario regionale dell’Emilia-Romagna ha rilasciato 8.694 certificati per l’export e 1.177 per l’import.

Considerando solo il settore della frutta fresca, in testa c’è il kiwi con 973 certificati e una quantità esportata di quasi 18,5 milioni di chili. Il Servizio emiliano-romagnolo collabora con quello nazionale per la stesura dei dossier che portano all’apertura di un nuovo mercato. E’ il caso del Sud Africa che nel 2011 aveva bloccato le importazioni di kiwi italiani per la presenza di acari non ammessi (anche se non sono noti in Italia danni di questi organismi). Nel 2013 il mercato è stato riaperto e fino ad ora sono stati spediti 33 container, senza alcun problema. Lo stesso vale per le esportazioni di kiwi in Cina e in Cile, la produzione in Romagna di piante per vivai israeliani, l’export di piante acquatiche verso il Canada. Ma non ci sono solo prodotti dell’agricoltura. Va ricordato ad esempio l’export di piastrelle verso gli Usa, spesso bloccate nei porti americani per la presenza negli imballaggi in legno o nei container di insetti o altri organismi non ammessi. Nel 2014 Confindustria ceramica ha predisposto in collaborazione con il Servizio fitosanitario regionale il programma Good Phytosanitary practices, un protocollo volontario di prevenzione cui ora aderiscono 116 imprese e nei primi sette mesi del 2015 si stima che le intercettazioni nei porti oltreoceano siano calate del 50%. Tra le trattative attualmente in corso a livello nazionale quelle con la Cina per una serie di prodotti tra cui riso, erba medica, farina di frumento; Corea del Sud per gli agrumi, Giappone per il kiwi, Sud Africa per pere, mele, uva da tavola; Canada ancora per l’uva da tavola; Taiwan per arance, pere e mele, Messico per le sementi di ortaggi. Sono invece concluse le trattive negoziali con Cina (kiwi e agrumi), Cile (ancora kiwi), Usa (pere e mele), Giappone (arance).

Arriva nelle sale il caso cinematografico che ha impressionato la Germania “Lui è tornato”: nei cinema dell’Emilia Romagna solo il 26, 27 e 28 aprile

da: Nexo Digital

Cosa accadrebbe se Adolf Hitler si risvegliasse ai giorni nostri?
Ispirato al romanzo best seller di Timur Vermes con milioni di copie vendute in tutto il mondo.

ARRIVA AL CINEMA IL CASO CINEMATOGRAFICO CAMPIONE DI INCASSI CHE HA IMPRESSIONATO LA GERMANIA: LUI E’ TORNATO di David Wnendt.
Un film che fonde commedia e satira sociale per riflettere sul presente e su quanto siamo “vaccinati” contro la violenza e il nazismo.

In Emilia Romagna aderiscono i cinema:

EMILIA ROMAGNA Bologna, Odeon
EMILIA ROMAGNA Bologna, The Space (28 aprile)
EMILIA ROMAGNA Carpi, Space city
EMILIA ROMAGNA Casalecchio di Reno, Uci
EMILIA ROMAGNA Cento, Cine Park
EMILIA ROMAGNA Cesena, Eliseo
EMILIA ROMAGNA Comacchio, Cineplus
EMILIA ROMAGNA Faenza, Cinedream (26,27 aprile)
EMILIA ROMAGNA Ferrara, Apollo
EMILIA ROMAGNA Ferrara, Uci
EMILIA ROMAGNA Forlì, Astoria
EMILIA ROMAGNA Modena, Victoria (26,27 aprile)
EMILIA ROMAGNA Parma, Astra d’Essai
EMILIA ROMAGNA Parma, The Space 28 aprile
EMILIA ROMAGNA Parma, The Space Cinecity (28 aprile)
EMILIA ROMAGNA Piacenza, Uci
EMILIA ROMAGNA Ravenna, Cinemacity
EMILIA ROMAGNA Reggio Emilia, Uci
EMILIA ROMAGNA Riccione, Cinepalace
EMILIA ROMAGNA Rimini, Giometti le Befane
EMILIA ROMAGNA Rimini Savignano, Uci Romagna

Estate. Giorni nostri. In una zona residenziale di Berlino Adolf Hitler si sveglia improvvisamente proprio nel luogo dove un tempo si trovava il suo bunker. Sono passati 70 anni dalla sua “scomparsa”. La guerra è finita, il suo partito non c’è più, la sua amata Eva non è lì per consolarlo e la società tedesca è completamente diversa da come la ricordava, tanto che anche i bambini che lo notano per primi si prendono gioco di lui. Lo riconosce però un reporter che lo filma e lo trova una perfetta imitazione dell’originale. Così, contro ogni probabilità, Adolf Hitler inizia una nuova carriera in televisione perché viene universalmente scambiato per un brillante comico, anche se lui è davvero chi sostiene di essere e le sue intenzioni non sono cambiate…

È questa la trama di Lui è tornato, il film di David Wnendt tratto dal best seller di Timur Vermes pubblicato in Italia da Bompiani. Un libro fenomeno che è stato primo nella classifica della rivista SPIEGEL per 20 settimane, ha venduto oltre 2 milioni di copie solo in Germania e vede traduzioni in corso in oltre 40 paesi, tra cui Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Russia, Giappone e Cina. Ma Lui è tornato, che arriva nelle sale italiane solo il 26, 27 e 28 aprile distribuito da Nexo Digital (elenco dei cinema disponibile su www.nexodigital.it), non è solo l’adattamento cinematografico di un romanzo nel senso comune. Infatti il protagonista Oliver Masucci (che interpreta Adolf Hitler) non solo recita accanto a colleghi di prima classe, come Fabian Busch, Christoph Maria Herbst e Katja Riemann, ma incontra anche l’uomo medio, i piccoli allevatori, gli imprenditori, personaggi famosi, giovani politici, giornalisti, nipster e neonazisti.

Sì, perché è proprio David Wnendt ad avere l’idea più interessante per trasporre le 400 pagine del libro sullo schermo suggerendo di mandare Hitler in giro per le strade e di combinare questi elementi documentari con il film stesso. “Ho trovato appassionante l’idea di mostrare Hitler non solo in una situazione artificiale attorniato da attori, ma piuttosto a piede libero tra la gente vera”, spiega David Wnendt. “Era il solo modo di suscitare delle risposte affidabili alle domande: cosa accadrebbe se Hitler tornasse oggi? Avrebbe davvero qualche possibilità?” E l’esperimento offre risultati spiazzanti: “Era come se le persone stessero incontrando una pop star- aggiunge Wnendt- anche sapendo perfettamente che non poteva trattarsi del vero Hitler, lo accettavano e si confidavano con lui”.

Le 380 ore di materiale girato sono state quindi montate in un film che fonde commedia e satira sociale offrendo una riflessione sull’importanza della memoria nel suo senso più profondo ed attuale, sulla banalità del male e, talvolta, sulla forza mediatica che cela in sé.

Oggi, nel 2016, Adolf Hitler avrebbe 127 anni. Anche se non si fosse sparato il 30 aprile 1945, esattamente 10 giorni dopo il suo 56° compleanno ordinando che il suo cadavere fosse cremato per non cadere nelle mani del nemico, non sarebbe perciò possibile imbattersi in lui a Berlino. “Trasportare Hitler nel presente è un’operazione di fantasia che mi sono concesso” spiega Timur Vermes.

In Germania il film ha portato in sala 500.000 persone ad una settimana dall’uscita ed è balzato in prima posizione dopo tre settimane, superando il film della Pixar Inside Out e diventando il film tedesco col maggiore incasso del 2015.

In Italia Lui è tornato è distribuito nelle sale il 26, 27 e 28 aprile da Nexo Digital con i mediapartner Radio DEEJAY e MYmovies.it.

Dal 23 al 25 aprile arriva a Comacchio la “Festa dei Marinati”

da: Work and Service

La Festa dei Marinati di Comacchio, organizzata dalla cooperativa Work And Services, vuole essere un evento culturale ed enogastronomico che avrà sede, dal 23 al 25 aprile 2016, presso la Manifattura dei Marinati di Comacchio, in corso Mazzini 200.

Soltanto per dire grazie. Il sottotitolo della Festa nasce dalla coscienza che il vero valore di ogni intrapresa umana sorge da una gratitudine. La tradizione è un patrimonio che ci viene donato, occasione di crescita, sviluppo personale, culturale, sociale e imprenditoriale. Il nostro è un tentativo di riprendere consapevolezza di quanto la nostra storia ci dona ogni giorno.

Desideriamo che l’evento sia un’occasione di valorizzazione dei piccoli e medi produttori del territorio, al fine di promuovere: – attraverso il canale enogastronomico – la bellezza della nostra terra, la rilevanza culturale delle tradizioni locali e l’opportunità lavorativa e sociale legata alla filiera dei marinati delle Valli di Comacchio e al Presidio Slow Food dell’anguilla marinata.

Un accento particolare verrà posto sul tema del lavoro, mezzo attraverso il quale l’uomo prosegue e innova la tradizione della sua terra. Saranno, quindi, presenti alcuni Presidi Slow Food regionali e il mercato dei produttori di Campagna Amica di Coldiretti Ferrara. Per esprimere al meglio l’esperienza di gratitudine, all’origine della festa, vi sarà la Piazza della Promozione Sociale, spazio in cui si potranno incontrare alcune realtà che attraverso il lavoro artigianale svolgono un’importante attività di reinserimento lavorativo di persone fragili e svantaggiate.

Inoltre vi saranno momenti di laboratorio per bambini della lavorazione del miele e del pane, serate con musica dal vivo e accensione dei camini della Manifattura.

L’evento è organizzato e promosso dalla cooperativa Work And Services, il Coordinamento APSe.r., l’aps Santa Caterina da Siena, Ascom Ferrara, l’Istituto Remo Brindisi, Aqua e Po Delta Tourism; con il patrocinio del Comune di Comacchio, il Parco del Delta del Po, Progetto Comacchio e con la partecipazione di Slow Food Emilia Romagna, Campagna Amica di Coldiretti Ferrara e Confcooperative.

LA LETTERA
Chi ha paura dell’obiezione di coscienza? La risposta di Rino Bonora

da: Rino Bonora

” Contrapporre l’obiezione di coscienza in ambito militare con la obiezione di coscienza sancita e prevista dalla Legge 194 – Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza – del 1978, è atto umanamente e politicamente vile, mosso alla radice da una cultura dominante ancora fortemente intrisa di tratti patriarcali e sessisti, costantemente “in guerra” contro la libertà di autodeterminazione delle donne, in quanto donne. ”

Così affermano (sicut litterae sonant!) l’UDI e la CGIL di Ferrara in un comunicato congiunto apparso domenica 17 aprile su estese.com e sulla Nuova Ferrara.

Il bersaglio dell’affermazione sopra riportata non può essere che Patrizio Fergnani, il quale aveva espresso la sua rispettabile opinione sull’obiezione di coscienza. Ebbene, ritenere umanamente e politicamente vile il comportamento di chi esprime idee difformi da quelle proprie di UDI e CGIL (tutta la CGIL?), mi sembra un modo inaccettabile, inquisitorio e antidemocratico di partecipazione a un dibattito che meriterebbe ben altri toni.
Nell’esprimere piena solidarietà a un uomo come Fergnani, che ha sempre testimoniato coraggiosamente la fedeltà ai suoi principi, rilevo che Patrizio ha semmai accomunato (“giustapposto”, potremmo dire) l’obiezione di coscienza al servizio militare e quella consentita dalla legge 194. Chi le “contrappone” è semmai l’UDI, congiuntamente alla CGIL, come risulta dal comunicato a firma delle due organizzazioni. E se “contrapporre” le due forme di obiezione è “umanamente e politicamente vile”… quale conclusione dovremmo trarre, care amiche dell’UDI e della CGIL?

Parco Delta Po: nuovamente fruibile al pubblico la bellissima penisola di Boscoforte

da: ufficio stampa coop. Aleph

Torna ad essere fruibile al pubblico la penisola di Boscoforte, uno del “gioielli” del Parco del Delta, a cavallo fra i territori di Ferrara e Ravenna

La penisola di Boscoforte, uno degli ambienti naturali di maggior fascino e interesse del Parco del Delta, torna ad essere fruibile, grazie a un nuovo accordo fra il presidente del Parco del Delta del Po, Massimo Medri, e la società privata proprietaria dell’area.

Grazie a tale accordo, l’Ente Parco potrà garantire l’accessibilità dell’area a scopo di turismo naturalistico, birdwatching e “biowatching”, consentendo la fruizione attraverso visite guidate.

Spetta al Parco il compito di garantire la corretta fruizione turistica della zona senza alterarne la straordinarie caratteristiche ambientali; svolgere attività di monitoraggio delle aree e delle strutture assegnate; effettuare forme di pubblicizzazione in tema di gestione naturalistica o fruizione del circuito in oggetto; attuare il controllo, la sorveglianza nonché gli interventi di prima manutenzione al percorso ed agli allestimenti presenti.

Nel giro di pochi giorni, non appena saranno messe a punto le modalità di visita, sarà dunque nuovamente possibile entrare in questa straordinaria porzione di territorio vallivo, una piccola penisola di grande valore naturalistico a cavallo fra le province di Ferrara e Ravenna, nella zona a nord del fiume Reno in prossimità dell’abitato di Sant’Alberto. L’accesso al pubblico della Penisola di Boscoforte sarà consentito a gruppi di persone in maniera regolamentata esclusivamente tramite visite guidate, così da alterare il meno possibile l’equilibrio e il carattere di luogo incontaminato della penisola.

Boscoforte sarà nuovamente visitabile tramite il “rodato” percorso pedonale pubblico di quasi due chilometri, che consente la fruizione di un ambiente unico. Il percorso è di tipo anulare a partire dal capanno d’ingresso, che è stato adeguatamente ripristinato ed attrezzato come biglietteria con servizi igienici. Lungo il tragitto sono attivi anche due capanni adeguatamente schermati, utili alla pratica del birdwatching.
Oltre il percorso pedonale pubblico, nella parte della Penisola che si protende più lontano dalla terraferma verso l’acqua, ove il territorio è sempre più incontaminato e rifugio per le numerose specie avifaunistiche, l’accesso al pubblico sarà strettamente programmato e regolamentato dall’Ente Parco.

Con Eduopen l’Università è alla portata di tutti: al via il progetto a cui partecipa anche Unife che prevede corsi e crediti online

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Da oggi sono online le prime lezioni di eduopen.org, piattaforma creata da 14 Atenei pubblici italiani per offrire l’opportunità di seguire percorsi formativi di alta qualità a distanza, i corsi Moocs (Massive open online courses), tenuti dai docenti universitari e prodotti dalle Università. Il portale è stato lanciato oggi al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ha sostenuto e finanziato il progetto EduOpen realizzato dagli Atenei in collaborazione con i consorzi Cineca e Garr su piattaforma open source.
Si tratta di un’opportunità didattica innovativa accessibile e rivolta a tutti, dai giovani ai pensionati, dai professionisti agli insegnanti. Per frequentare le lezioni è sufficiente una connessione Internet e presto saranno disponibili corsi in inglese su tematiche in cui le Università coinvolte vantano unicità e livelli di eccellenza. Ogni anno saranno proposti decine di corsi ed alcuni pathways, raccolte di lezioni su tematiche di grande interesse sviluppate con la partecipazione di docenti di diverse Università.
Nato un anno fa da otto Atenei fondatori, il network è in costante crescita e attualmente riunisce Università di Ferrara, Università Aldo Moro di Bari, Politecnico di Bari, Libera Università di Bolzano, Università di Catania, Università di Foggia, Università di Genova, Università Politecnica delle Marche, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Milano-Bicocca, Università di Parma, Università di Perugia, Università del Salento, Università Ca’ Foscari Venezia. Aperto di nome e di fatto, il network si prepara ad accogliere altri Atenei nei prossimi mesi.
“Sono particolarmente soddisfatto della partecipazione del nostro Ateneo al progetto EduOpen – commenta il Rettore Giorgio Zauli – Si tratta di una importante occasione per ribadire il ruolo sempre più rilevante che la didattica a distanza sta assumendo nel panorama universitario. L’Università di Ferrara sta investendo risorse ed energie per offrire una didattica di qualità e di alto livello formativo anche in modalità telematica grazie al Se@, Centro Unife di tecnologie per la comunicazione, l’innovazione e la didattica a distanza che si occupa quotidianamente degli aspetti organizzativi, gestionali e tecnologici dei Corsi offerti in modalità telematica”.
Il catalogo propone 68 corsi, di cui nove già fruibili, che riguardano discipline diverse tra loro, dalla medicina all’assiriologia. Con il corso Unife “Dal dato all’informazione” ad esempio, gli studenti avranno la possibilità di saperne di più sul mondo digitale.
I corsi sono disponibili in modalità aperta e gratuita ed i crediti formativi universitari saranno scambiabili tra gli Atenei. Grazie alla collaborazione con Cineca e al progetto Bestr, EduOpen rilascerà open badge, attestati digitali in formato aperto, che permetteranno di mostrare le competenze acquisite in contesti formali (come l’università o nel mondo del lavoro), ma anche informali, come i social network.

Unife al Misen 2016

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Confermata anche quest’anno la presenza di Unife a MISEN – Salone Nazionale delle Sagre, giunto alla sua 13a edizione, in programma da sabato 23 a lunedì 25 aprile presso Ferrara Fiere (via della Fiera, 11).
Un forte contributo alla realizzazione dell’evento proviene da Vincenzo Brandolini, Responsabile del Laboratorio di Chimica degli Alimenti del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Ateneo, da dodici anni consulente scientifico dell’Associazione Turistica Sagre e Dintorni, grazie alla oramai consolidata collaborazione con Adriano Facchini, ideatore e promotore di MISEN..
Come di consueto, la manifestazione ospiterà in Area Incontri – pad. 5 una serie di convegni tecnico-scientifici, con la partecipazione di numerosi esperti, fra cui lo stesso Brandolini. In particolare, il 23 aprile alle ore 17 si parlerà di “Acqua da bere: le acque minerali in bottiglia”, il 24 aprile alle 10.30 sul tema “Promuovere l’ortofrutta e la salute” e il 25 aprile alle 10.30 , in collaborazione con l’Unione Nazionale Giornalisti Agroalimentari (UNAGA), su come “Comunicare il Cibo”.
Spiega Brandolini: “ Come Laboratorio di Chimica degli alimenti saremo presenti, con le ricerche svolte in ambito territoriale, presso lo stand del Consorzio Agrario di Ferrara, con cui collaboriamo attivamente in un progetto per lo studio della filiera dei frumenti teneri e duri, prodotti in aziende agricole locali. Sarà un’occasione per illustrare alcuni dei risultati ottenuti con i nostri lavori scientifici realizzati sull’aglio di Voghiera per l’ottenimento del marchio europeo D.O.P., sul riso del Delta I.G.P. e sull’ortica di Malalbergo. Quest’ultimo progetto, tra l’altro, oltre ad aver vinto il primo premio del bando di concorso LIONS per giovani ricercatori, è stato anche oggetto di un dottorato di ricerca internazionale congiunto con l’Università spagnola di Valencia”.
Conclude Brandolini: “Le Sagre possono quindi diventare uno straordinario strumento di informazione consapevole per i consumatori, sia per la conoscenza e la varietà degli alimenti tipici che offrono, sia per promuovere l’economia dei territori perché queste manifestazioni coinvolgono e movimentano migliaia di persone anche grazie al volontariato e, spesso, con un semplice passa parola”.

Parte la petizione per un mercato settimanale all’Acquedotto

da: Movimento 5 Stelle Ferrara

I cittadini e gli esercenti che vivono e operano in quella splendida parte della nostra città da sempre conosciuta come “Quartiere Giardino”, caratterizzata dalla rassicurante e imponente presenza dell’acquedotto monumentale al centro di piazza XXIV Maggio, ma oggi sempre più spesso menzionato sulle cronache locali con locuzioni poco lusinghiere, poiché associate a problemi di degrado come spaccio di droga, insicurezza urbana e necessità di riqualificazione, sono convinti che una delle strade da percorrere per riscattare il quartiere passi anche attraverso la realizzazione in loco di un mercato settimanale permanente, in un giorno da decidere in sinergia con le associazioni di commercio del settore e gli uffici competenti.
Oltre all’ampio spazio circolare della piazza, che potrebbe contenere una sessantina di banchi, altri elementi contribuiscono a costituire fattori positivi e incentivanti, come la vicinanza di un grande parcheggio gratuito (‘ex Mof’), della stazione delle corriere e, a pochi minuti, anche dei treni.
Contestualmente a tale proposta, chiedono all’Amministrazione comunale di intervenire con agevolazioni in termini di COSAP e Promo Pubblicità, che possano agire da stimolo al tessuto economico e per la riqualificazione di una zona densamente popolata ma che non ha specifica vocazione commerciale e che proprio acquisendola con un mercato settimanale stabile, incamererà sicuramente un valore aggiunto.
Per arrivare alla sua realizzazione hanno pensato di intraprendere una petizione la cui raccolta firme parte proprio in questi giorni e che vede fra i primi firmatari i Consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle in quanto sostenitore dell’iniziativa. Tutti gli interessati alla sottoscrizione potranno recarsi, muniti di un documento di identità valido, sia presso il banchetto informativo del M5S presente il sabato pomeriggio nel centro cittadino che presso la ‘Pizzeria Giardino’ di piazza XXIV Maggio, dal lunedì al venerdì dalle ore 19 alle 20.
L’auspicio, ovviamente, è che attraverso questa iniziativa, che si affiancherebbe ad altri interventi di successo già sperimentati nella piazza, come i tre giorni del ‘Grande mercato internazionale EuropAFerrara’, la presenza virtuosa dell’’Isola del Tesoro’ e dello ‘Spazio bambini’, commercianti ambulanti, esercenti, residenti e cittadini tutti possano rivalorizzare utilizzando al meglio gli splendidi e ampi spazi concepiti negli anni ’30 dall’architetto Ciro Contini, in uno dei progetti urbanistici più interessanti e lungimiranti della nostra città.
Per ulteriori eventuali informazioni in merito, contattare il Consigliere comunale Claudio Fochi.

Torna dal 1 al 14 maggio “Ravenna Jazz 2016”

da: ufficio stampa Ravenna Jazz

Un vero mappamondo del jazz, con innumerevoli sfumature stilistiche: dagli Stati Uniti (coi Take 6) alla Repubblica Dominicana (con Michel Camilo), viaggiando poi via via verso Israele (da dove arriverà Avishai Cohen), l’Italia (rappresentata dai Funk Off assieme a Karima), il Portogallo (Carmen Souza). Poi di nuovo in movimento verso la Gran Bretagna (i GoGo Penguin ed Anthony Strong) e il Brasile (Tati Valle con Cristina Renzetti), transitando pure per la Romagna (i Sacri Cuori e i Blues Burdèl).
Con questo inarrestabile viaggio attraverso i continenti, Ravenna Jazz andrà in scena dal 2 al 14 maggio. La 43a edizione del festival ravennate avrà un’overture all’aperto il 2 maggio, con il kolossal orchestrale “Pazzi di Jazz” Young Project: ben 250 baby musicisti in scena, sui quali spicca la presenza come solista di Paolo Fresu. Poi dal 5 maggio il festival proseguirà al coperto, con i big del cartellone in programma al Teatro Alighieri e le proposte più esplorative di “Ravenna 43° Jazz Club” in vari club della città e dei dintorni (il Mama’s Club, il Teatro Socjale di Piangipane, il Cisim di Lido Adriano). Ogni pomeriggio, inoltre, i concerti ‘Aperitifs’ porteranno la musica dal vivo in numerosi locali del centro cittadino.
Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con la partecipazione della SIAE.

Sarà la monumentale produzione originale “Pazzi di Jazz” Young Project, a ingresso gratuito, a dare il via, lunedì 2 maggio, a Ravenna Jazz 2016. Sul palco allestito in Piazza del Popolo saliranno ben 250 giovanissimi esecutori. Sono le imponenti masse orchestrali e corali selezionate all’interno delle scuole ravennati e preparate dai grandi artisti che con loro condivideranno il palco: Paolo Fresu come solista di spicco alla tromba, Tommaso Vittorini come arrangiatore e direttore d’orchestra, Ambrogio Sparagna e Alien Dee come solisti-direttori.

Il Teatro Alighieri ospiterà quattro concerti ad altissimo impatto emotivo capaci di indirizzare l’orecchio verso sonorità sempre diverse. Il trio tutto israeliano del contrabbassista Avishai Cohen (giovedì 5 maggio) mette in cortocircuito il jazz afro-americano più classico con le ‘spezie’ sonore del Mediterraneo e il Medio Oriente. Ne fuoriesce una musica magmatica e travolgente, formalmente visionaria, sovraccarica di pathos ma capace anche di sfumature e sottigliezze intimistiche.
Un deciso cambio di rotta si avrà coi Take 6 (sabato 7): dopo essersi conquistato una fama planetaria per i suoi sofisticati impasti timbrici e l’ammirevole senso del ritmo nel campo del gospel, il R&B e più in generale del crossover canoro, questo gruppo vocale a cappella ha conquistato anche il mondo del jazz.
I Funk Off annunceranno la loro presenza a Ravenna Jazz con alcune parate a suon di musica lungo le strade del centro storico, con partenza sempre da Piazza del Popolo: tre uscite il 7 maggio (ore 12; ore 16; ore 19:45) e due l’8 maggio (ore 12; ore 17). Dopo essersi fatti apprezzare nella veste di marching band, la sera di sabato 8 saliranno insieme alla cantante Karima sul palco dell’Alighieri, dove avranno modo di far esplodere tutto il loro scatenato repertorio. Anche in teatro i Funk Off sono una band tutta da vedere oltre che da ascoltare, coi loro passi coreografici a suon di funk-jazz.
Ravenna Jazz aggiungerà poi un nuovo tassello alle tante star del jazz latino ospitate nel corso degli anni. Sabato 14 arriverà infatti il pianista dominicano Michel Camilo, solista di abbagliante virtuosismo, capace di infondere la propulsione cinetica delle musiche caraibiche nelle più sofisticate forme jazzistiche.

All’interno del festival si distingue una sezione dedicata alle proposte più insolite, curiose e accattivanti: sono i concerti di “Ravenna 43° Jazz Club”. Il primo di questi appuntamenti, venerdì 6 maggio al Cisim di Lido Adriano, darà spazio al caleidoscopico blues psichedelico dei Sacri Cuori, ai quali si aggiungerà il cantante Terry Lee Hale per dare ancor più risalto alla matrice cantautorale e ai riverberi texani della band guidata dal chitarrista Antonio Gramentieri.
“Ravenna 43° Jazz Club” tornerà poi in scena tutte le sere dal 9 al 13 maggio, con una particolare attenzione alle mille sfumature del canto. Si inizia con i vividi colori del Brasile: lunedì 9 al Mama’s Club con l’intreccio di voci, chitarre e percussioni del duo “As Madalenas”, ovvero la musica brasiliana d’autore secondo Cristina Renzetti e Tati Valle. Nella stessa giornata del loro concerto, presso il Liceo Artistico “Nervi-Severini”, Cristina Renzetti e Tati Valle saranno anche protagoniste del workshop di “Mister Jazz”, quest’anno dedicato alla vocalità nella musica brasiliana. Di particolare intensità è anche l’arte canora di Carmen Souza, diva portoghese della world music: il suo quartetto “Epistola”, co-diretto con il bassista Theo Pascal, si ispira alle origini capoverdiane della cantante per dare vita a una musica che ha tutto il sapore di un jazz tropicale (martedì 10 al Teatro Socjale di Piangipane). Con i GoGo Penguin (mercoledì 11 al Cisim) si farà un tuffo nel più vorticoso nu-jazz britannico: tra melodie ipnotiche, incalzanti progressioni ritmiche e riff innodici, i tre ragazzi di Manchester si stanno rapidamente affermando sulla scena internazionale. Difficile immaginarsi qualcosa di musicalmente più insolito dei Blues Burdèl (giovedì 12 al Mama’s Club): questo quartetto vocale esegue infatti un repertorio di canzoni romagnole, tradizionali e non, ambiziosamente trasformate con le sonorità del blues e le armonie del jazz. Con Anthony Strong (venerdì 13 al Teatro Socjale) si passa al genere crooning: un classico del jazz cantato, se non che il vocalist inglese ha completamente aggiornato questa ricetta musicale, rimettendola al passo, e soprattutto al ritmo, con i nostri tempi.

Sono ormai una tradizione del festival i concerti ‘Aperitifs’: appuntamenti pomeridiani nei locali che fanno ‘tendenza’ del centro cittadino, tutti a ingresso gratuito e all’ora dell’aperitivo. La loro formula (sono tutte esibizioni in solo) è uno stimolo alla massima creatività per gli artisti coinvolti, chiamati a creare una narrazione musicale coinvolgente a stretto contatto col pubblico. Nella moltitudine di ingredienti musicali degli ‘Aperitifs’, il primo a farsi assaporare sarà l’elemento brasiliano, con il chitarrista e cantante Rogerio Tavares e il suo “Brasiliando” (giovedì 5 maggio presso Leonardi Dolciumi 1957). “Just Music!” del chitarrista e cantante Filippo Tirincanti sarà un’eclettica miscela di rock, pop, R&B (venerdì 6, Caffè Pasticceria Palumbo). Sulla stessa sintonia proseguirà un altro cantante-chitarrista, Moris Pradella, il cui “Soul and More” accelera piuttosto sulla corsia del rock più graffiante e del soul (sabato 7, Pasticceria Ferrari). La musica brasiliana ritorna, inframmezzata dal canzoniere italiano, con “I dieci giardini” di Cristina Renzetti (domenica 8, l’Alighieri caffè e cucina) e poi ancora lunedì 9 a Casa Spadoni con la cantautrice Tati Valle e il suo “Livro dos dias”. Il jazz più intenso sarà alla base di “Sax for Sonny” del sassofonista Alessandro Scala (martedì 10, Due Dame). Pop d’alto profilo e jazz sono il “My Favorite” del pianista e cantante Lorenzo Pagani (mercoledì 11, Caffè del Ponte Marino). Blues, Brasile e jazz costituiscono il “Variopinto” solo voce-chitarra di Federico Codicè (giovedì 12, Vineria Nuova). Cantautore ribelle e iconoclasta, il pianista-cantante Giacomo Toni porterà il suo “Piano Punk Cabaret” al Cabiria wine bar (venerdì 13). L’ultimo ‘Aperitif’ sarà con Giorgio ‘Mr. Blue’ Cavalli e il suo “Non solo blues” per voce e chitarra (sabato 14, Pasticceria Ferrari).

Sabato 23 aprile Nicole Mitchell in concerto al Jazz Club Ferrara

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 23 aprile spetta al sodalizio firmato Crossroads e Ferrara in Jazz calare il sipario sulla diciassettesima edizione dell’apprezzata rassegna ferrarese con lo straordinario universo musicale della virtuosa flautista chicagoana Nicole Mitchell in quartetto. Completano la formazione Tomeka Reid al violoncello, Silvia Bolognesi al contrabbasso e Pasquale Mirra al vibrafono.

Sabato 23 aprile (ore 21.30) spetta al sodalizio firmato Crossroads & Ferrara in Jazz calare il sipario sulla diciassettesima edizione dell’apprezzata rassegna ferrarese con il quartetto guidato da Nicole Mitchell, straordinaria compositrice e artista di originalissima creatività, inclusa di diritto tra le più grandi virtuose di flauto sulla scena mondiale. Nella sua musica, la Mitchell recupera la spiritualità africana inserendola nel contesto improvvisativo tipico della ricca scena di Chicago da cui proviene. Al Torrione si presenta al fianco di Tomeka Reid (violoncello), Silvia Bolognesi (contrabbasso) e Pasquale Mirra (vibrafono), proponendoci – con rigore ed emozionante immediatezza – il suo universo musicale.
Come leader di gruppi quali Black Earth Ensemble, Black Earth Strings, Ice Crystal e Sonic Projections, la Mitchell è stata eletta “Top Flutist of the Year” dal DownBeat Critics Poll per quattro anni consecutivi (2010 – 2014), mentre dal 1995 è membro della AACM (Association for the Advancement of Creative Musician) di cui oggi è presidente. “La creazione di mondi immaginari che, attraverso la musica, creino un ponte tra ciò che ci è familiare e l’ignoto” è la missione che da sempre la anima e che l’ha condotta a realizzare album come “Black Unstoppable” (Delmark, 2007) e “Awakening” (Delmark, 2011) in cui la cultura afroamericana viene celebrata attraverso un’audace e riuscita fusione di jazz, gospel, pop, ritmi del Continente Nero e, ovviamente, sperimentazione.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena 333 5077059 (dalle 15:30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al wine bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera Akkademica, per i possessori di un abbonamento annuale Tper)

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

Il Liceo Ariosto premiato al Concorso Dantesco di Ravenna

da: Liceo Classico Statale “L. Ariosto” – Ferrara

Si comunica che la classe 1B (seguita dalla prof.ssa Milvia Tumiati) del Liceo Classico Ariosto di Ferrara ha ricevuto ieri, mercoledì 20 aprile, la Menzione al merito per il lavoro presentato alla II edizione del Concorso nazionale dantesco di Ravenna (Centro studi danteschi), ispirato, questo anno, al X canto del Purgatorio, vv.124-125: “Non v’accorgete che noi siam vermi/nati a formar l’angelica farfalla”.

Sabato 23 aprile i “Diaframma” live al Circolo Arci Zone K

da: Associazione Zone K

Sabato 23 Aprile, al Circolo Arci Zone K di Malborghetto Di Boara, un concerto da non perdere assolutamente, tornano finalmente a Ferrara i Diaframma di Federico Fiumani nel “Siberia Tour” 2016.
I Diaframma nascono nella Firenze “new wave” dei primi anni 80. Sull’onda inglese del dark-rock decadente, i Diaframma esordiscono dapprima come cover band dei Joy Division, poi, nel 1982, incidono il loro primo singolo, “Pioggia”, accompagnato dal b-side “Illusione ottica”. La linea musicale del gruppo è chiara fin dai versi del singolo (La vita / si spegne / tra le gocce di pioggia). Gli splendidi testi del poeta chitarrista Federico Fiumani spingono il gruppo tra i più quotati sulla scena fiorentina dell’epoca. Seguono due singoli, “Circuito Chiuso” (1982) e “Altrove” (Contempo-1983), che confermano le notevoli capacità del quartetto, che vede nel 1984 Gianni Cicchi alla batteria, Leandro Cicchi al basso, Federico Fiumani alla chitarra e testi e Nicola Vannini alla voce.
Dopo parecchie esibizioni nei club fiorentini, spesso insieme ai Litfiba, e l’allontanamento di Vannini (rimpiazzato da Miro Sassolini), i Diaframma incidono nel 1984 per l’etichetta indipendente IRA “Siberia”.
Album scarno, diretto ed essenziale, con atmosfere cupe e malinconiche di chiara matrice “post-punk”, “Siberia” riscuote, con 50.000 copie, un grandissimo successo nelle vendite per la neonata etichetta. Assi portanti dell’album sono la splendida “Amsterdam”, in seguito duettata con i cugini Litfiba, “Neogrigio” e la title-track, pezzi arricchiti dalle magnifiche liriche di Fiumani, vero leader di una band che cambierà ripetutamente formazione nel corso degli anni.
Nel 1986 la new wave è morta, e “Tre Volte Lacrime” vuole essere un avvicinamento a melodie più solari ed eclettiche rispetto a quelle tenebrose dell’album precedente, con uno dei più fortunati brani di Fiumani, “Marisa Allasio”, ripreso in seguito dal gruppo napoletano Argine.
Resta però dal vivo la dimensione ideale dei Diaframma, molto apprezzati ormai anche fuori Firenze e dominatori indiscussi del circuito underground italiano di quel periodo. Peccato che in studio Fiumani abbandoni gradualmente la strada del rock per una via più commerciale. “In perfetta solitudine” è infatti prodotto dalla Ricordi, che vede nei Diaframma “redenti” un buon gruppo di rock d’autore. Il disco contiene brani interessanti come “Beato me”, “Io amo lei” e “Verde”.
Segue l’uscita della compilation semi-antologica “Da Siberia al prossimo week-end”, che include oltre all’Ep Gennaio, le nuove versioni di due brani storici quali “Siberia” e “Tre volte lacrime”, più un paio di inediti. Contando sugli ottimi testi di Fiumani, che non perde la sua vena creativa, la Ricordi tenta più volte di far partecipare al Festival di Sanremo la band, ma Fiumani rifiuta sempre.
Negli anni 90 i Diaframma continuano su una strada decisamente lontana dal dark-punk dei primi anni, ritornando nel circuito underground con un altalenante successo commerciale. Con “Il ritorno dei desideri” (Contempo – 1994) le liriche accentuano il loro carattere aspro e passionale nonché lo stile personalissimo sottolineato nel caso specifico dalla produzione di Gianni Maroccolo (Csi). Partecipano al progetto anche Francesco Magnelli
(che aveva già preso parte come sessionman alle registrazioni di Siberia), Mara Redeghieri (Ustmamò) e Pino Gulli (poi nei Csi). Sempre del 1994 esce l’unico disco a nome Federico Fiumani, “Confidenziale”, emozionante resoconto di una serie di una serie di concerti acustici tenuti in Italia.
Nel successivo “Non è tardi” (Abraxas – 1995) prosegue il cammino espressivo intrapreso, lirico e spigoloso, autorevole e suggestivo, illuminato e sempre fedele a sè stesso. Accanto a brani duri e rabbiosi come “Ma finitela” e “Fantasmi di giorno”, compaiono episodi più dolci ed intimisti come “Fiore non sentirti sola” e “Paternità”. Il disco è intenso, vivace, maturo e ripropone una domanda ancora senza risposta: come mai Fiumani non ha fatto breccia nel grande pubblico e, nonostante l’unanime apprezzamento, rimane un artista poco popolare?
Sempre nel 1995 i Diaframma vincono il Premio Ciampi, a definitiva consacrazione della poetica di Fiumani.
Nel 1996 la band cambia nuovamente etichetta passando alla Flying Records di Napoli, con la quale pubblica l’album “Sesso e violenza”, sospeso fra punk (“Endorfina”, “Tachicardico”), rock classico (“Metti in moto la macchina”) e tenere ballate (“Valzer”, “Bella”).
Due anni dopo esce “Scenari immaginari”, che conferma il buon livello di affiatamento della band e la maturità di Fiumani come autore.
I Diaframma, prodotti dalla Self, ristampano nel 2001 i loro primi lavori, che ormai erano difficilmente reperibili, e inoltre raccolgono in due album (“Albori” e “I Giorni dell’IRA”) le sensazioni che avevano portato alla formazione di uno dei gruppi new wave più importanti nel panorama italiano.
Il momento di grande creatività di Federico Fiumani trova conferme in “Preso nel vortice”, immesso sul mercato ad ottobre 2013. Rispetto al predecessore si distingue per una maggiore varietà di stili e argomentazioni, e soprattutto per una maggiore aggressività sonora. Federico, oltre che di amore e sesso, ci parla anche di sogni, di ricordi, di musica, dei suoni amati in gioventù, di amici. E per uno di questi c’è una sentita dedica: “Ottovolante” è una canzone per Piero Pelù, altro protagonista assoluto della scena fiorentina underground in quegli irripetibile anni 80 che regalarono al mondo oltre ai Diaframma, anche Litfiba, Neon e Pankow, giusto per citare i nomi più noti. Questa volta si allarga anche il parterre degli ospiti, fra i quali spicca la presenza di Enrico Gabrielli, l’uomo-ovunque della canzone alternativa italiana, qui al sax in un paio di tracce, al piano ed alle tastiere altrove. Ma non sono certo secondarie le apparizioni di Gianluca de Rubertiis (piano e tastiere), le voci di Marcello Michelotti ed Alex Spalck (due vecchi amici che animarono rispettivamente Neon e Pankow tanti anni fa) e l’inattesa comparsata di Max Collini degli Offlaga Disco Pax su “Ho fondato un gruppo”. Nella line up di base oltre a Federico sono confermati Luca Cantasano (basso) e Lorenzo Moretto (batteria), più Edoardo Daldone alla seconda chitarra. Nonostante l’iperprolificità, Fiumani riesce a trovare nuovi ed inediti spunti per un album grintoso, verace, viscerale, lo riempie di collaborazioni azzeccatissime e di interessanti hook assassini, e ci inserisce almeno un pezzo che saprà meritarsi l’ingresso in un ipotetico greatest hits dei Diaframma: “Infelicità”.
La serata prenderà forma fin dalle ore 19 con l’aperitivo e il sottofondo della musica in vinile. Il concerto inizierà intorno alle ore 22. Dopo il live inizierà la grande festa anni 80 con il dj-set tutto da ballare di Davide Carlotti
(Intelligence Dept.).

Per informazione e prenotazione dei biglietti in numero è 346 0876998 e la e-mail prenotazionizonek@gmail.com .

Insieme per ripensare gli ex-moduli scolastici di via Paratore

da: ufficio stampa coop. Camelot

Si svolgerà sabato 23 aprile alle ore 15 direttamente agli stabili di via Paratore il primo incontro del progetto “Meglio di Prima!”, un percorso di coinvolgimento partecipativo rivolto alla comunità di Dodici Morelli, per il riutilizzo condiviso dei prefabbricati modulari di via Paratore.

Si tratta delle strutture dedicate, in seguito al sisma del 2012, a sede provvisoria delle scuole elementari della frazione del Comune di Cento. A seguito dell’inaugurazione della nuova struttura scolastica già avvenuta lo scorso anno, parte un percorso per la trasformazione degli ex moduli scolastici, con l’obiettivo di dare nuova vita agli spazi e ripensare a un riutilizzo condiviso da parte dei giovani e della comunità residente.

Tutti i cittadini e le realtà del territorio sono invitati a offrire un contributo attivo per trasformare e costruire insieme una gestione collaborativa dei prefabbricati, nell’ottica di creare insieme risposte utili alla promozione del benessere dei giovani e di tutti gli abitanti residenti.

“Meglio di Prima!” è un progetto della Cooperativa Sociale Camelot – in partnership con il Comune di Cento – Assessorato alle Politiche Giovanili e con le altre associazioni del territorio, a partire dalla realtà culturale EXIIT – sostenuto dalla Fondazione Prosolidar Onlus, attiva per supportare, tra le altre cose, lo sviluppo di comunità responsabili e solidali a seguito del terremoto del 2012.

Grazie a “Meglio di Prima!” e al contributo di coloro che parteciperanno, i moduli di via Paratore diverranno un nuovo punto di riferimento per la comunità, in cui sviluppare attività partecipative, socializzanti, culturali e ricreative, in condivisione con la cittadinanza. Il primo periodo di sviluppo del progetto arriverà fino all’estate del 2017.

Torna il concorso “Balconi e Negozi in Fiore”: per tutto maggio a Ferrara, promosso da Ascom e Pro Art

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Colora e profuma la città: è il Maggio Ferrarese. E’ questo lo slogan del concorso Balconi e Negozi in Fiore 2016 promosso dall’associazione culturale Pro Art ed Ascom Confcommercio – con il patrocinio del Comune e della Regione – al quale potranno partecipare sia i privati (sezione balconi, ma anche davanzali, porticati) che gli stessi negozianti del centro (con particolare riferimento alle vetrine od alle soglie degli esercizi stessi).
Il concorso – nell’ambito della manifestazione Giardini Estensi – prevede le iscrizioni entro il 1° maggio (da inviare alla email ferrarainfiore@gmail.com oppure da recapitare nell’apposito punto informativo in Castello, sala Alfonso I, dal 30 aprile al 1° maggio). Il regolamento è consultabile sul sito www.ascomfe.it oppure su www.giardiniestensi.it
Poi un’ apposita giuria visionerà nel mese di maggio le realizzazioni floreali a tema libero (tra il 5 ed il 20 per i balconi, tra il 16 ed il 22 invece per i negozi) e selezionerà per ognuna delle due sezioni i primi tre classificati che verranno premiati a cura di Ascom.
“Piace quest’iniziativa – commenta il presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara Giulio Felloni – con la quale intendiamo coinvolgere l’intero centro storico affinché si trasformi in un vero e proprio giardino diffuso. E’ un modo come Associazione – ricorda Felloni – per contribuire a rendere la nostra città ancora più accogliente, attraente ed elegante. In definitiva una via più bella con poco sforzo, ma con l’impegno di tutti è possibile. Un concetto che vogliamo allargare alla città”.
Dal canto suo Paolo Orsatti, presidente di Pro Art aggiunge: “Con la quarta edizione di Giardini Estensi prende il via una nuova iniziativa della Pro Art, un’associazione culturale che in termini di bellezza, promuove da anni attività ed iniziative. Il concorso è un atto di partecipazione per rendere la nostra città ancora più bella ed accogliente, non solo per i turisti ma anche per i ferraresi, che potranno condividere una gradevole esperienza in rapporto con la natura” spiega il referente del sodalizio culturale.
Tre gli sponsor tecnici che sostengono l’iniziativa: Clorophilla…tutto per il Verde, La Bottega Fiorita e Zerbini garden che proporranno una serie di sconti mirati ed esclusivi a quanti parteciperanno al concorso previa presentazione della prova di iscrizione.

Clicca qui per scaricare la scheda di iscrizione.

Venerdì 22 aprile si parla di etica e comunicazione nel web al nuovo appuntamento del ciclo “L’etica in pratica”, seminari per conoscere, capire e riflettere

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

L’etica e la comunicazione nel web saranno al centro del seminario che si terrà venerdì 22 aprile dalle ore 10.15 alle ore 12 nell’Aula Magna Drigo del Dipartimento di Studi umanistici, (via Paradiso, 12), che rientra nel ciclo di incontri “L’etica in pratica”, organizzati da Sergio Gessi, docente di Etica della comunicazione e dell’informazione dell’Università di Ferrara.
“Miliardari per caso? Intuito e strategia nelle storie di successo del web 2.0”. E’ questo il titolo dell’appuntamento che vedrà come relatore Rudy Bandiera, blogger, giornalista, consulente web e docente di“Teorie e tecniche di digital public relation” all’Università di Venezia e Verona.

Domani a Bologna la presentazione del libro “Neuromarketing e scienze cognitive” di Andrea Saletti

da: Dario Flaccovio Editore s.r.l.

Venerdì 22 aprile, alle 17.30, a Bologna, libreria Irnerio (via Irnerio, 27), Andrea Saletti presenta il suo libro “Neuromarketing e scienze cognitive” (Dario Flaccovio Editore). Con l’autore dialogano Carlotta Silvestrini, graphic e web designer, e Riccardo Scandellari, blogger, digital marketer e giornalista.

Saletti, consulente e formatore di strategie digitali, neuromarketing e psicologia della persuasione applicati al web, offre in questo manuale un metodo per conoscere l’Emotional Journey, un modello mentale basato sui cinque momenti emotivi che caratterizzano il processo decisionale dell’utente online. Valido sia per incrementare l’e-commerce, sia gli utenti di un sito e per comprendere tante altre dinamiche web.

LA DIRETTA
L’Orlando Furioso in diretta streaming

Si sta svolgendo presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza (Corso Ercole I d’Este 37) la presentazione, riservata ai docenti universitari e agli insegnanti degli istituti scolastici di Ferrara e provincia, della grande mostra “Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi”, in programma dal 24 settembre prossimo a Palazzo dei Diamanti.

La presentazione è tenuta da Adolfo Tura, curatore della mostra, è visibile dalle 15:30 in diretta streaming su http://bit.ly/streaming_FE

Dal 27 aprile il video sarà poi usufruibile stabilmente su www.palazzodiamanti.it/1574

LA SEGNALAZIONE
Domani la presentazione del libro “Noi, le coop rosse. Tra supermercati e riforme mancate” di Vincenzo Tassinari

da: Ufficio Comunicazione Legacoop

La presentazione del libro di Tassinari in Camera di Commercio, alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli.

Dalla grande distribuzione ai nuovi bisogni di cooperazione. Venerdì 22 aprile, alle ore 17:00 in Camera di Commercio a Ferrara, verrà presentato il libro di Vincenzo Tassinari “Noi, le coop rosse. Tra supermercati e riforme mancate”, nato dal dialogo con Dario Guidi. Oltre a Tassinari, interverranno l’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna Simona Caselli, il Presidente della Camera di Commercio di Ferrara Paolo Govoni e il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini. A moderare l’incontrò sarà Sergio Gessi, direttore di Ferrara Italia. «L’esperienza di uno dei principali protagonisti della distribuzione moderna – afferma Benini – diventa l’occasione per ragionare sul movimento cooperativo e le strategie economiche di un paese che, ancora oggi, ha bisogno di vera cooperazione». Vincenzo Tassinari, nato nel 1949 a Cento in provincia di Ferrara, è stato Presidente di Coop Italia dal 1988 al 2013, anno in cui è diventato Presidente di Tenute del Cerro, Società Agricola appartenente al Gruppo UnipolSai. «La distribuzione moderna si è spesso scontrata con visioni politiche e imprenditoriali poco lungimiranti – afferma Tassinari –. Il libro vuole essere anche uno stimolo per il futuro, perché vengano attuate riforme capaci di segnare un vero sviluppo del paese».

Ferrara Film Festival: dai David di Donatello di Makinarium al patrocinio dell’Ambasciata Americana in Italia

da: ufficio stampa Ferrara Film Festival

Mostre, anteprime hollywoodiane e workshop professionali: il ponte culturale Italia/Usa conquista la città.

Ferrara, 20 aprile – Alla chiusura delle iscrizioni del 15 aprile un bilancio netto di 355 film partecipanti alla selezione iniziale, provenienti da 25 Paesi in tutto il mondo. Il Ferrara Film Festival, manifestazione cinematografica dedicata alle pellicole in stile hollywoodiano, assume tinte sempre più internazionali.

Gli occhi attenti e professionali della commissione giudicatrice hanno già segnalato i 44 film in concorso – 21 lungometraggi, dei quali 2 fuori concorso e 23 corti – in lizza dal 31 maggio al 5 giugno per il Dragone d’Oro. La prestigiosa statuetta disegnata da Maurizio Penna e realizzata dall’orafo italiano Dino Milani, è simbolo della città e della leggenda legata al suo patrono, San Giorgio.

Non solo cinema inteso come proiezioni di pellicole, ma arte, musica e spettacolo a 360°, questa l’offerta del Ferrara Film Festival realizzata anche grazie al prezioso contributo della Ferrara Film Commission, che da mesi si sta adoperando per dare prestigio alla manifestazione.
“Mostre e anteprime cinematografiche importanti – racconta Maximilian Law, ideatore e fondatore del Ferrara Film Festival – ma non ci fermiamo qui! Il 25 di aprile apriranno le iscrizioni agli workshop professionali di “Fotografia cinematografica” tenuto da AIC – Associazione Italiana Cineoperatori; quello di “Recitazione cinematografica” con il grande Alexis Sweet (regista di serie tv come R.I.S., Il capo dei capi, Squadra Mobile e aiuto regista di Steven Spielberg e Neil Jordan); quello dedicato al “Projection mapping” con Antica Proietteria, leader italiano di proiezioni artistiche di luci e immagini su monumenti e quello sugli “Effetti Speciali” curato da MAKINARIUM lo staff reduce dalla vittoria di 2 David di Donatello 2016, per effetti speciali e trucco cinematografico per il film di Garrone “Il racconto dei racconti” e artefice degli effetti speciali per Blockbuster del calibro del di Ben-Hur, in uscita quest’estate ed Everest”.
All’organizzazione degli workshop “a cartellone” Simona Fabian, della Ferrara Film Commision: “Lavorare all’organizzazione dei workshop è stata un’impresa importante perché abbiamo voluto scegliere una rosa di professionisti del mondo della cinematografia internazionale che potessero offrire una proposta formativa di livello cercando anche di contenere i costi. I nomi sopraelencati ci danno conferma che ci siamo riusciti.”

Attesissimo il regista Joe Dante per l’anteprima europea di Burying the Ex, suo ultimo film e i due lungometraggi in concorso con protagonisti gli hollywoodiani Alec Baldwin e Danny Glover in uno e James Franco nell’altro.

“Sono molto orgoglioso dell’organizzazione del nostro Festival – dichiara Law – che vede da una parte la Ferrara Film Commission e dall’altra la mia casa di produzione Perpetuus a Los Angeles. La sinergia creata ha portato grandi eventi e grandi film alla prima edizione. Un unico rammarico è quello che rivolgo alla Fondazione Carlo Rambaldi, che per scelte strategico-aziendali ha deciso nell’ultimo mese di non collaborare più con la nostra manifestazione, ma che continua tuttavia a patrocinare il festival. Ma il grande Rambaldi sarà comunque presente, grazie alle mostre curate da Alberto Squarcia e dal suo Studio Archeo900”.

La collaborazione stretta con l’Ambasciata USA in Italia, inoltre, porterà ospite del Festival e della conferenza stampa nazionale, che si terrà il 17 maggio presso la Sala Cinema ANICA di Roma, ospiti illustri del Cultural Caché statunitense. Confermata la presenza della Console Generale di Firenze Abigail M. Rupp per l’anteprima mondiale di “Life on the line” con John Travolta, Sharon Stone e Kate Bosworth.
“Siamo onorati di questo riconoscimento – conclude Law – siamo l’unico film festival italiano a stringere accordi diplomatici e organizzativi con l’Ambasciata USA e questo denota sicuramente il grande lavoro che abbiamo portato avanti negli ultimi due anni”.

Da oggi sul sito il line-up delle proiezioni dal 31 maggio al 5 giugno: www.ferrarafilmfestival.com
Stay tuned on: https://www.facebook.com/ferrarafilmfestival e https://twitter.com/ferrarafilmfest

Il Ferrara Film Festival è ideato e organizzato dalla casa di produzione Perpetuus di proprietà di Maximilian Law. Partner e collaboratori del Ferrara Film Festival sono Ferrara Film Commission, Comune di Ferrara, Stileventi, Teatro Nucleo, ASCOM e Comune di Vigarano Mainarda.
Patrocina la manifestazione l’Ambasciata Americana in Italia.

Anbi: Piano Irriguo Nazionale ed Infopac al centro della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione in tutta Italia

da: ufficio stampa A.N.B.I.

Si terrà, dal 23 al 30 Aprile prossimi, la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, la cui edizione 2016, cofinanziata dalla Commissione Europea, è stata presentata ufficialmente a Roma. “Dall’Europa, energie per la crescita e la bellezza dei territori italiani” è il tema, che sarà declinato dai Consorzi di bonifica in centinaia di eventi lungo la Penisola e che affiancheranno un’ambizione nuova a quella tradizionale del “dialogo informale” con la più ampia opinione pubblica.

“Quest’anno – precisa Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – puntiamo a coinvolgere le Istituzioni nazionali ed europee, perché siamo alla vigilia di una fase determinante per l’attuazione della Politica Agricola Comune (P.A.C.) 2014 – 2020, in cui ricadono investimenti importanti per un settore determinante per il futuro dell’agricoltura italiana, quale l’irrigazione.”

“La Settimana 2016 – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI – arriva ad un anno dall’avvio della nostra attività InfoPAC; in questo arco di tempo, iniziato dall’Expo Milano, abbiamo messo in campo molteplici azioni per la promozione dell’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica in agricoltura attraverso, ad esempio, la promozione del sistema irriguo esperto Irriframe.”

Ad arricchire di contenuti la presentazione della 16° edizione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, erano presenti, assieme ai vertici ANBI, il VicePresidente della Commissione Ambiente del Senato, Massimo Caleo; il neo Dirigente della Direzione Bonifiche e Irrigazioni del Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Domenico Mancusi; il docente di politica economica all’Università Roma 3, Fabrizio De Filippis; la ricercatrice CREA, Raffaella Zucaro, mentre si è collegato da Amsterdam, il Presidente della Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio.

Se da un lato è stato unanimemente riconosciuto il determinante ruolo ricoperto dai Consorzi di bonifica nella prevenzione del rischio idrogeologico, d’altro canto è stato indicato, nella eccessiva burocratizzazione, il pericolo più grande nell’applicazione della nuova P.A.C. .

Di questo ci sarà sicuro modo di parlare anche in alcuni momenti formali della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, il cui programma si sta arricchendo di eventi alla scoperta di quel territorio, di cui la disponibilità idrica è elemento imprescindibile: si va dai percorsi a piedi, in bici o canoa ai concorsi scolastici; dalle rievocazioni storiche all’inaugurazione di nuovi impianti idraulici; dalle visite guidate all’apertura straordinaria delle cosiddette “cattedrali dell’acqua”.

Il programma della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione è disponibile nell’apposita sezione del sito www.anbi.it e nella sezione www.anbi.it/CAP2020.

Con Primavera Slow tante iniziative per questo ponte primaverile tra valli e delizie

da: Made Eventi

Da San Giorgio alla Festa della Liberazione, un week-end tra natura e cultura.

Tre giorni pieni di iniziative nel Parco del Delta del Po, per passare dei momenti di relax e scoperta in mezzo alla natura grazie alle iniziative di Primavera Slow 2016.
Sabato 23 aprile, al Museo del Territorio di Ostellato, un pomeriggio da non perdere: alle 15 visita guidata gratuita, compresa nel biglietto d’ingresso, mentre alle 16.30 i bambini potranno divertirsi con il laboratorio “Segna-libro” in occasione della Giornata Mondiale del Libro. E, alle Vallette di Ostellato, sempre per i più piccoli è dedicato “Letture in Valle”, con letture di testi per bambini nel suggestivo scenario delle valli al tramonto. Chi invece è appassionato di fotografia, non può lasciarsi scappare “Tramonto in Valle”, escursione serale alla ricerca degli scatti più emozionanti e alla scoperta dei canti notturni. Ad Argenta invece appuntamento esclusivo alle 21 con “Ascolto notturno”, escursione serale in oasi per ascoltare i canti notturni.

Domenica 24 aprile, alle 11 e alle 16.30, tutti alla Delizia del Verginese (Portomaggiore) per una visita guidata che ci porterà alla scoperta di questa antica dimora e dei suoi giardini rinascimentali. Per gli amanti dei birdwatching, possibilità di sfruttare i numerosi capanni fotografici situati all’interno delle Valli di Argenta, mentre per chi cercasse qualcosa di più “attivo”, “Bicibarca nelle Valli”, una mattinata insieme per scoprire le Valli di Argenta con partenza in bici dal Museo e arrivo al punto di imbarco, percorso in barca elettrica a bordo del Pesce di Legno, e ritorno con giro ad anello pedalando lungo gli argini di cassa Campotto.

Lunedì 25 aprile, tantissime altre iniziative per tutta la famiglia. Ad Argenta appuntamento con “Navigando per le Valli”, un suggestivo percorso di circa un’ora a bordo del Pesce di Legno, imbarcazione elettrica, all’interno della cassa di espansione Campotto, tra canneti e ninfee bianche per ammirare l’incanto delle Valli di Argenta. Alla Delizia del Verginese alla scoperta dei fiori dei giardini rinascimentali con “E tu che pianta sei?” mentre al Museo del Territorio di Ostellato alle 16 il laboratorio didattico “Ma che bel cappello!”.

Il programma completo degli eventi è consultabile sul sito internet www.primaveraslow.it oppure è possibile chiedere informazioni contattando telefonicamente l’ente promotore “DELTA 2000” al numero 0533 57693/4
L’evento è organizzato dal Gruppo di Azione Locale DELTA 2000 con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; Asferico, ASOER, EBN, Federparchi, Legambiente, Lipu, Birdlife International, WWF, ISPRA.

Il “Buy Emilia Romagna” ha fatto tappa a Ferrara e Comacchio

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Una full immersion a Ferrara, la scoperta della suggestiva natura a Valle Campo e poi il centro storico di Comacchio. Oggi (20 aprile) due gruppi distinti di tour operator internazionali (una ventina con rappresentanze dagli Usa, dalla Russia, dal Canada ed ancora da Olanda, Germania, Spagna, Finlandia…) presenti nell’ambito del Buy Emilia Romagna promosso da Confcommercio regionale con la collaborazione di Ascom Ferrara – hanno avuto modo di apprezzare l’arte, la cultura ed i paesaggi made in Ferrara.
“E’ la prima volta che il nostro territorio viene interessato da due gruppi di operatori – spiega Davide Urban direttore generale di Ascom Ferrara – la prima comitiva ci ha raggiunto lungo l’asse delle città Unesco (e quindi chiaramente su Ferrara) mentre l’altro ha come slogan Vacanza Attiva. E’ la prova “provata” di come Ferrara ed il suo territorio siano stabilmente al centro di un interesse turistico crescente e ciò deriva dalla capacità di offrire opportunità turistiche multiple: dall’enogastronomia alla storia, dai monumenti alla natura”. L’occasione è stata per fare qualche domanda agli operatori del settore durante una gustosa pausa al Ferrara Store in piazza della Repubblica
“I nostri clienti cercano – chiarisce Claudia Tortorelli della Ciao Tour, agenzia viaggi canadese – la cultura, l’ottimo cibo ed il buon vino. Tutti elementi che qui a Ferrara avete in pieno e che nel tempo risultano vincenti a quanti vengono in Italia”. Un’attrazione che su Ferrara si concretizza nelle parole di Hidde Krijgsman operatore olandese di Enotria Travel:”Il nostro turista cerca luoghi autentici, tranquilli e tutti da scoprire, magari in bicicletta. Come a Ferrara appunto. Il nostro è un turismo di coppie e famiglie che può trovare qui – dalla cultura alla gastronomia oltre al contatto con gli abitanti – una dimensione a misura di persona”.
Nel tardo pomeriggio la seconda comitiva è arrivata a Valle Campo, poi l’escursione sui canali in centro a Comacchio sulla tradizionale “batana” (vedi foto in allegato con l’associazione Marasue) ed a chiusura il ristoro con i piaceri della cucina locale da “Vasco e Giulia”. Qui è stato il presidente di Ascom Comacchio, Gianfranco Vitali a fare gli onori di casa: “I tour operator sono rimasti entusiasti dalla natura incontaminata di Valle Campo e dai fenicotteri. Questo elemento è una carta vincente. E’ davvero difficile trovare un ambiente così a pochi km dal mare e facilmente raggiungibile. Anche località sulla carta più blasonate non posseggono questo elemento di valore che invece Comacchio possiede”.

Comacchio: ieri un convegno sulla qualità delle acque di balneazione

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Nel pomeriggio si è svolto nella sala polivalente “San Pietro” a Palazzo Bellini un importante convegno, per fare il punto sulla qualità delle acque di balneazione e sugli studi compiuti dal 2013 ad oggi, vale a dire da quando è stato istituito il Tavolo tecnico della balneazione.
Il Sindaco Marco Fabbri, ringraziando i relatori in sala, ha sottolineato come sia “partito proprio dall’Amministrazione Comunale l’imput per realizzare uno studio sui campionamenti effettuati a mare. Grazie allo studio, si è poi passati alla realizzazione di un modello idraulico calato sulla morfologia del nostro territorio. Ringrazio per il lavoro svolto il Cadf, l’Arpae Emilia Romagna ed il Servizio Sanità Pubblica dell’Assessorato regionale alle Politiche per la salute.” Il Direttore generale del Cadf Silvio Stricchi ha enunciato gli obiettivi sottesi alla predisposizione del nuovo modello operativo sulle acque di balneazione, partendo dalla caratterizzazione del sito, attraverso la specificazione degli impatti antropici (residenze, acquacoltura, agricoltura) e naturali (avifauna), per giungere alla ridefinizione delle modalità di campionamento e di analisi. “Nel 2014 è stato portato all’attenzione del tavolo della balneazione – ha specificato Stricchi – un modello di ordinanza che teneva conto delle condizioni ambientali e non solo del depuratore e quindi della piovosità, della salinità, dei parametri delle maree in entrata ed in uscita, al fine di rilevare eventuali agenti inquinanti.” Il modello realizzato dal Cadf è stato poi interfacciato con quello redatto da Arpae-Emilia Romagna, frutto di un lavoro sinergico e sarà quindi utilizzato per studiare ed individuare eventuali scenari di criticità per superamento dei parametri batteriologici sui campionamenti effettuati a mare. Sul versante della prevenzione “si sta ragionando sulla disinfezione degli scaricatori di piena degli sfioratori – ha detto il direttore generale del Cadf -; siamo partiti inoltre con i lavori di parcellizzazione degli apporti delle acque meteoriche e sull’uso di casse di laminazione.” Un altro obiettivo sul quale la rete di enti pubblici sta lavorando in seno al tavolo tecnico di balneazione, consiste nel raggiungimento di una maggiore tempestività dei risultati di laboratorio. Sulla normativa vigente in materia, si è addentrato Carlo Bariani, Direttore tecnico del Cadf, il quale, citando il D. Lgs. 116 del 30 maggio 2008, ha ricordato che i limiti a mare previsti per i campionamenti devono essere inferiori a 500 UFC/100 ml per l’eschirichia coli ed inferiore a 200 UFC/100 per gli enterococchi. Si tratta di batteri che vivono e si riproducono nell’intestino di mammiferi ed uccelli, ma che non sopravvivono a lungo una volta immessi nell’ambiente. Il T 90 è un fattore che indica il tempo di abbattimento dei citati batteri e che è pari a 20-24 ore per l’eschirichia coli e pari a 40-48 ore per gli enterococchi. Bariani ha ricordato, tra gli altri, il campionamento effettuato lunedì 6 luglio 2015, il primo esito del quale giunse dopo le 24 ore di laboratorio necessarie, determinando l’adozione dell’ordinanza di divieto temporaneo della balneazione, obbligatoria per legge. Bariani ha poi illustrato gli impianti di bonifica presenti sul territorio ed il sistema fognario del Cadf, rinviando la consultazione di tutti i dati oggetto di studio al sito www.cadf.it (sezione PIANO CAMPIONAMENTI).
Sono infine state descritte le campagne di campionamento a mare dal 2013 ad ottobre 2015, mentre Alessandro Gallina (HR Wallingford) ha mostrato tutti i passaggi grazie ai quali è stato elaborato uno strumento di calcolo, in grado di esaminare il movimento dell’acqua e l’eventuale ingressione di agenti inquinanti. “E’ uno strumento che ci offre una potenza di analisi buona, indica da dove arrivano gli inquinanti e come si espandono ed evolvono – ha detto Gallina -. Con questo modello si possono realizzare scenari di interesse, separando tra loro gli apporti del comparto agricolo da quello urbano.”
Andrea Valentini (Arpae Emilia Romagna) ha esposto il modello oceanografico impiegato per verificare l’evoluzione dei parametri che incidono sulle acque di balneazione regionali. “E’ un modello meteorologico – ha sottolineato Valentini – basato sulle correnti dei venti, sulla circolazione marina, sulla simulazione delle onde, perchè è in grado di misurarne l’altezza, il periodo e la direzione.” Valentini ha poi rinviato alla consultazione di tutti gli aggiornamenti nella sezione “Acque di balneazione” (http://www.arpa.emr.it/index.asp?idlivello=243) sul sito dell’Arpae Emilia Romagna. Per quest’anno il periodo di monitoraggio a mare va dal 21 maggio al 30 settembre. Marinella Natali del Servizio Sanità Pubblica dell’Assessorato regionale alle Politiche per la salute ha chiuso i lavori del convegno.

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