Skip to main content

Giorno: 27 Aprile 2016

Violenza sui minori: il 13 maggio a Bologna il primo evento che nasce dalla convenzione tra avvocati, medici e psicologi

da: ufficio stampa Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna

Violenza sui minori. Aspetti epidemiologici e clinico-giuridici.
Il 13 maggio a Bologna il primo evento che nasce dalla convenzione tra avvocati, medici e psicologi.

Sarà il delicato tema della violenza sui minori, con il suo complesso carico di implicazioni mediche, psicologiche e legali, a inaugurare ufficialmente gli incontri tra avvocati, medici e psicologi, voluti dalla recentissima convenzione stipulata tra Fondazione Forense Bolognese, Ordine dei Medici di Bologna e Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna. I tre enti hanno così dato vita a una sorta di patto di collaborazione per l’organizzazione congiunta di iniziative formative su temi complessi e trasversali che coinvolgano le tre categorie. “Punti di Vista – Dialogo tra Professioni” è il titolo del ciclo di eventi, il cui primo convegno, che si terrà a Bologna il 13 maggio presso la Sala Bolognini del Convento San Domenico a Bologna, si intitolerà “Violenza sui minori. Aspetti epidemiologici e clinico-giuridici”.
La convenzione ― fortemente voluta dall’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna e accolta con grande entusiasmo dai rappresentanti delle altre due categorie coinvolte ― è tra le prime esperienze di questo genere sul territorio nazionale. Il progetto è nato dalla consapevolezza che esistono numerosi temi di interesse comuni a queste figure professionali e sono sempre di più gli ambiti in cui tali professionisti intervengono congiuntamente. Ne sono esempi la violenza sulle donne e sui minori, la genitorialità, l’identità di genere, le problematiche connesse all’ambiente lavorativo quali stalking, mobbing e stress lavoro-correlato.
L’obiettivo della convenzione è fornire ai professionisti gli strumenti per comprendere e affrontare tematiche delicate e complesse. Ponendosi nel campo d’azione dei tre settori, infatti, questi argomenti richiedono le competenze di diversi specialisti, che potranno incontrarsi negli appuntamenti formativi organizzati appositamente con cadenza annuale.
L’auspicio è che tali momenti di dialogo e confronto, grazie anche all’interazione tra professionisti, contribuiscano a migliorare la collaborazione tra avvocati, medici e psicologi nella pratica quotidiana, favorendo una maggiore conoscenza dei rispettivi ambiti di intervento e incentivando il lavoro di équipe, notoriamente più efficace e produttivo di quello svolto da un singolo professionista. Inoltre, approfondire tematiche di tale rilevanza dalle prospettive offerte da ciascuna delle tre professionalità coinvolte porterà un sicuro arricchimento alla discussione, favorendo uno sguardo d’insieme e una migliore risposta agli assistiti.

Cso Italy si presenta in India: un Paese emergente con tante opportunità per l’ortofrutta

da: ufficio Stampa CSO

Il CSO ITALY ha partecipato ieri, nell’ambito del Programma Straordinario Made in Italy organizzato da ICE in collaborazione con FIFI – Forum of Indian Food Importers, Image Group e Sector Media al Seminario tenutosi a New Delhi alla presenza dell’Ambasciatore italiano in India Dr. Lorenzo Angeloni e del Direttore ICE India Francesco Pensabene .
Nel suo intervento di presentazione, Paolo Bruni Presidente di CSO ITALY ha preso in esame il contesto produttivo e di mercato evidenziando i flussi di importazione e le potenzialità di sbocco per l’Italia.
Attualmente l’India è la 10° economia al mondo per PIL nominale, ma ha raggiunto il terzo posto, dopo Cina e USA, in termini di potere di acquisto (insieme a Brasile, Russia, Cina e Sudafrica rappresenta una delle maggiori economie emergenti).
Con oltre 1,2 miliardi di persone è il 2° Paese più popolato al mondo (ancora elevato il tasso di crescita e nel 2030, secondo alcune stime, potrebbe diventare il primo).
Rappresenta il 7° Paese al mondo per estensione geografica (comprende una vasta gamma di condizioni meteorologiche e climatiche).
A livello di import , l’India presenta un trend in costante crescita per numerosi prodotti ortofrutticoli tra cui le mele, importate da Cina (circa 40%),USA (salite oltre il 30%),Cile (in flessione attorno al 10%), Nuova Zelanda (in ascesa oltre il 10%.), l’Italia è in crescita con volumi che nel 2015 sono saliti oltre le 10.000 tonnellate.
Per quanto riguarda il Kiwi, l’Italia è il primo fornitore dell’India, insieme alla Nuova Zelanda e anche sulle pere c’è un discreto flusso di importazione dall’Italia ma il principale fornitore resta il Sud Africa.
L’India è un paese dalle grandi potenzialità perché può importare numerosi prodotti ortofrutticoli italiani come mele, arance, pere, kiwi, uva e susine ed è una economia in forte crescita.
“ L’incremento delle esportazioni italiane in India – dichiara Paolo Bruni, Presidente di CSO ITALY – può dare vantaggi a doppio senso: l’ India avrebbe produzioni diversificate e di qualità e Italia avrebbe la possibilità di incrementare i propri scambi commerciali.
Per quanto riguarda le condizioni fitosanitarie che regolano l’import di alcuni prodotti ortofrutticoli – prosegue Bruni – sarebbe auspicabile un’ applicazione omogenea delle condizioni, in tutti gli Stati dell’India abilitando i diversi porti di entrata.”
Occorre tuttavia sottolineare – conclude Bruni – che per avviare un flusso di esportazione consistente servirebbero maggiori infrastrutture ed un sistema logistico efficiente in modo da garantire un elevato livello qualitativo delle produzioni in entrata”.

Lo Sportello Franchising di Ascom Ferrara in fiera a Bologna dal 28 al 30 aprile

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Ci sarà anche lo Sportello Franchising di Ascom Ferrara nell’affollata appuntamento del Franchising & Retail Expo svolgimento a Bologna (dal 28 al 30 aprile) nei padiglioni dell’ente fieristico. Un’iniziativa voluta da Assofranchising che è l’associazione leader di settore a livello nazionale e che opera all’interno del sistema Confcommercio.

Il franchising permette all’imprenditore di lavorare in un contesto di riferimento strutturato servendosi del franchisor (ovvero la casa madre che fornisce marchi, prodotto, marketing…) con un preciso ambito di autonomia gestionale del singolo punto vendita (il cosiddetto franchisee).

“L’obiettivo – ha spiegato Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara – è fornire un servizio di consulenza specifico a chi intenda aderire a questa innovativa formula commerciale. Oltre alla consulenza iniziale, gratuita, con tutte le informazioni di base, lo sportello mette a disposizione un servizio di assistenza gratuita per arrivare ad un primo incontro tra il franchisor, ed il franchisee sino alla conclusione della trattativa e all’affiliazione. Ascom propone a completamento i propri servizi di assistenza più tradizionali sulle tematiche del lavoro (paghe, contabilità, contrattualistica e sicurezza). Sono già una ventina i contatti andati a buon fine in pochi mesi e che si sono tradotti in altrettante operazioni concrete di affiliazione”.

In questo senso la vetrina di Bologna sarà un ulteriore veicolo di promozione in un appuntamento tecnico di valenza nazionale. Lo Sportello Franchising in Ascom Ferrara è nato nel gennaio del 2015 ed è soltanto uno dei tanti servizi attivati a supporto degli associati ricordiamo ad esempio lo Sportello Energia (funzionante dal maggio dell’anno scorso) od ancora quello relativo al commercio elettronico con Ebay (dal novembre 2015).

Crossfit: in città, dopo la Spal, non si parla d’altro che del mega evento del 30 aprile

da: ufficio stampa Cus Ferrara

Mai visto a Ferrara un evento così grande e allo stesso tempo tanto importante.
Sabato 30 aprile al Cus 2 di via Liuzzo si apre il sipario sull’Italian Box Battle di Crossfit. Prima edizione di una manifestazione a squadre (6 componenti ciascuna: 4 uomini e 2 donne) riservata alle categorie Opne e Master over 35 che inizia alle ore 8,30 del mattino e termina la sera alle ore 9,30 con le finali.
Le gare si disputano all’aperto, ma gli organizzatori del Cus sono pronti a trasferirsi all’interno dell’impianto sportivo in caso di pioggia e usufruire del castello (la struttura che serve ad improntare gli esercizi) più grande d’Europa. Tanto che il main sponsor dell’evento è proprio Lacertosus che ha costruito il castello e non ne ha mai realizzato uno più grande prima e dopo
quello venduto al Cus. All’Italian Box Battle ci saranno alcuni dei migliori atleti di Crossfit in circolazione tra cui Gianluca Occhino, tra i top 30 in Europa e che si è recentemente qualificato per i Regionals (gare intercontinentali). Anche il Cus farà la sua parte con due squadre al via per un totale di 12 ragazzi (categoria Open). Ci saranno ben 42 team di cui 11 master che porteranno a gareggiare ben 296 atleti. Tanti partner economici hanno aderito all’iniziativa, tra cui gli integratori Gjav, la pizzeria Fuoriporta, lo studio osteopata e fisioterapico Massimo Borghi, studio commercialista Prs, Cuore Dolce Frutta, Pcm cosmetici e persino il locale da ballo College Ferrara.
Altra caratteristica dell’evento è che le squadre sono obbligatoriamente composte da atleti appartamenti al proprio box (palestra dove si fa Crossfit), ed è la prima vera sfida tra i box d’Italia (per il Cus è Redwall). “Questa gara è importante per due motivi – dice la direttrice del Cus, Carla Parolini -, far conoscere questa disciplina sotto l’aspetto agonistico, Crossfit quindi inteso
come sport. E poi, coinvolgere il maggior numero di studenti universitari ed essere da esempio per gli altri Centri Universitari Sportivi invogliandoli ad investire nel Crossfit”.
La gara viene organizzata dallo staff del Cus composto da: gli head coach Marco Cecchin e Michele Venturella, oltre a Alan Pellin e
Edoardo Ballardini. “In gara ci saranno come avremo due squadre per il Cus – spiega Cecchini -, il team 1 (Andrea Trotta capitano, Luca Mazzetto, Federico Barca, Salvatore Varano, Luce Gamanji, Giulia Mazzetto) e il team 35 (capitan Thomas Banzi, Andrea Vecchiattini, Daniele Botti, Andrea Barile, Francesca Frozzi, Sara Vicari) che faranno due workout”. “I ragazzi si stanno preparando
da parecchi mesi – aggiunge Venturella -, saranno in condizione per il 30 aprile. Per una squadra ci aspettiamo di arrivare nella prima metà della classifica, ma hanno buone chances di ben figurare anche gli altri”.

Venerdì 29 aprile Giuliano Amato presenta il libro “Le istituzioni della democrazia” presso la Libreria Ibs+Libraccio

da: ufficio stampa Ibs Libraccio Eventi Ferrara

Venerdì 29 aprile alle ore 17:00, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, per il ciclo “Pagine sul Potere”, Giuliano Amato presenta il libro “Le istituzioni della democrazia” (Il Mulino, 2015).

Introduce Andrea Pugiotto, Costituzionalista (Università di Ferrara) e dialoga con l’Autore Roberto Bin, Costituzionalista (Università di Ferrara).

In collaborazione con Iuss Ferrara 1391, Scuola Forense di Ferrara, Ordine dei Giornalisti, Regione Emilia Romagna.

Storia costituzionale e forma di governo, crescita della democrazia ed espansione delle libertà, untitledmercato e interesse pubblico,
costruzione europea e prospettive sovranazionali: sono i percorsi lungo i quali si è venuta articolando, nell’arco di cinquant’anni, la riflessione giuridica di Giuliano Amato. Un impegno instancabile e fecondo, dedicato non solo a innovare ricerca e saperi ma anche a coniugarli con le domande via via più urgenti poste dalle nostre democrazie, sempre fragili e non sempre in grado di affrontare le sfide dei tempi. Analisi fini e penetranti che hanno avuto come stella polare la realizzazione compiuta di una democrazia pluralista, partecipata, solidale e responsabile, e che trovano ora in questo volume un loro ordine. Augusto Barbera, Sabino Cassese, Maurizio Fioravanti,
Giulio Napolitano contribuiscono ciascuno con un proprio commento a illustrare le tappe di questo esemplare viaggio intellettuale.

Giuliano Amato, già presidente del Consiglio e più volte ministro, professore emerito dell’Istituto Universitario Europeo e della Sapienza di Roma, è attualmente giudice costituzionale. Tra i suoi libri recenti pubblicati dal Mulino: «Forme di Stato e forme di governo» (con F. Clementi, 20122), «Grandi illusioni» (con A. Graziosi, 2013) e «Europa perduta?» (con E. Galli della Loggia, 2014).

Comacchio: parte il progetto degli Orti Sociali

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Con l’assegnazione di aree da adibire ad Orti sociali a breve prenderà il via un altro interessante progetto. Entro il 21 maggio prossimo infatti dovranno pervenire le manifestazioni di interesse, da parte di coloro chedesiderano ottenere in comodato d’uso gratuito, come stabilito dall’apposito regolamento, un lotto di terreno, da adibire alla coltivazione di ortaggi, piccoli frutti e fiori. Nella sezione Gare ed appalti aperti, sul sito comunale, sono scaricabili il modello di domanda e l’avviso emanato dall’Amministrazione Comunale. In sede di prima verifica le aree da adibire ad “Orti sociali” sono state individuate nella via del Camposanto, in zona ex-Guagnino. Le domande dovranno pervenire entro le ore 12 del 21 maggio prossimo secondo una delle seguenti modalità: mediante consegna a mano presso l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, situato in Piazza Folegatti, 15 (piano terra), oppure a mezzo posta, al seguente indirizzo: Ufficio Servizi Sociali – Comune di Comacchio, Piazza Folegatti 22 – con oggetto “Richiesta assegnazione Orti sociali” o, in alternativa, a mezzo pec al seguente indirizzo: comune.comacchio@cert.comune.comacchio.fe.it
Sul sito comunale, all’interno della sezione “Statuto e regolamenti” è consultabile il regolamento per la concessione e la gestione degli Orti Sociali Comunali, nel quale sono dettagliatamente riportate le modalità di assegnazione degli orti sociali, la loro durata, le coltivazioni consentite, i divieti, tra i quali quello di affittare o dare in uso a terzi l’orto avuto in concessione, gli orari e tante altre informazioni utili.
Tuttavia per informazioni ulteriori si suggerisce di contattare l’Ufficio Servizi Sociali ai seguenti recapiti: servizisociali@comune.comacchio.fe.it , oppure 0533-310239 o 0533-310115.

Scade il 9 maggio il Concorso di idee per la riqualificazione di Lido degli Estensi e di Spina

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

C’è ancora tempo fino alle ore 12 del prossimo 9 maggio per partecipare al concorso di idee bandito dal Comune di Comacchio per la riqualificazione urbanistica, paesaggistica e architettonica del centro commerciale naturale di Lido degli Estensi e di Spina. Al primo classificato, autore dell’idea progettuale destinata a cambiare il volto dei due Lidi Comacchiesi, sono destinati ben 5.000 euro.
Lo scopo del concorso è quello di valorizzare le zone di Viale Carducci, Viale delle Querce, Viale delle Acacie e le altre aree gravitanti, attraverso un processo di rigenerazione, caratterizzazione e riqualificazione complessiva, che consenta tra le altre cose la sistemazione dell’arredo urbano, il miglioramento dei servizi e della fruibilità, la messa a sistema dei percorsi ciclabili, ma anche la costruzione di uno spazio prevalentemente pubblico, quale ad esempio una piazza, che possa fungere da luogo in cui la Città possa riconoscersi e ritrovarsi.
Le idee progettuali, che dovranno comunque attenersi a reali criteri di fattibilità, al rispetto dei regolamenti urbanistici e ad un costo complessivo di 1.500.000 euro, dovranno, prevedere, tra l’altro, la realizzazione di elementi identitari e di richiamo sia verso Comacchio che verso Parco del Delta del Po. Elementi che seguano di fatto i principi del brand turistico della Città e si ispirino ai temi del mare, della natura e della cultura comacchiese. L’idea, infatti, è quella di trasformare l’area Estensi-Spina in uno spazio fortemente attrattivo e di alto significato urbano, che possa favorire la fruizione dei viali non solo in estate, ma anche in inverno. Le domande di partecipazione, il cui modello è disponibile, insieme al bando di concorso e alla documentazione relativa, sul sito internet del Comune di Comacchio, dovranno essere consegnate a mano o inviate mediante raccomandata con ricevuta di ritorno a Comune di Comacchio, Ufficio Urp, Piazza Folegatti 26 (44022 Comacchio). Per informazioni è possibile rivolgersi, esclusivamente via posta elettronica, all’indirizzo e-mail antonio.ferroni@comune.comacchio.fe.it.

Sabato 30 aprile “Riserva Moac” e la “Bukurosh Balkan Orchestra” in concerto a Modena

da: Francesca Balia – segreteria stampa Zero Nove Nove

Sabato 30 aprile la band molisana porterà la sua energia al Vibra Club per una nuova tappa del Babilonia Tour 2016.
Vibra Club, via 4 novembre 40/a, Modena | Start h. 22.00

Sabato 30 aprile nuova tappa italiana per i Riserva Moac al Vibra Club di Modena dove saranno pronti a infuocare la scena con l’energia del Babilonia Tour 2016, nato dall’idea di Freecom di regalare il tour ai club che da anni tengono in vita la musica live.
La band molisana, con il suo carico di adrenalina, presenza scenica e imprevedibilità sarà accompagnata dalla potenza degli ottoni della Bukurosh Balkan Orkestra, per portare in scena uno spettacolo originale e rinnovato, che farà ballare al ritmo dei “classici” e dei nuovi brani dell’album “Babilonia”, uscito lo scorso 2015 per l’etichetta tedesca Galileo-MC.
Babilonia è un album corale, arricchito dalla partecipazione di numerosi artisti che contribuiscono a creare quel sapiente intreccio tra la tradizione dei Balcani e del Mediterraneo, l’intensità del beat movement, la raffinatezza dell’elettronica, la spavalderia e la giovinezza del rap: da Erriquez della Bandabardò (presente in Jackpot) ai rapper Master App e Big Roma, fino ad arrivare al cantante africano Salia e all’anima rock della cantante statunitense White Widow.
Una Babilonia dove l’incontro, il confronto e la mescolanza sono la linfa del sound globale che prende forma dalla bellezza delle diverse culture, la cui vera ricchezza è l’umanità in tutte le sue sfaccettature.
Dall’Italia, terra natale della band,(con tappe confermate sui palchi del Primo Maggio a Roma e dell’Arezzo Wave) il tour si snoderà fino all’Europa Centrale, con date in Germania, Austria, Francia, Svizzera, anche grazie alla collaborazione con il booking tedesco Tomato Production. Un tour particolare, autoprodotto, che punta sull’importanza del concerto dal vivo, momento vitale per la Riserva Moac, che si nutre del calore del suo pubblico: per questo la band ha scelto di fare un investimento proponendo agli organizzatori uno show a costo zero, con la sola copertura dell’ospitalità, dell’impianto e della promozione dell’evento.
La Riserva Moac è una band senza frontiere, che fa della sintesi di suoni, parole e ritmi del mondo una profezia musicale e uno stile di vita. Grazie ai numerosissimi concerti in Italia e in Europa, a prestigiosi riconoscimenti e alla presenza in molte compilation italiane ed estere, viene considerata una tra le band più importanti della scena musicale italiana.
Un successo che continua dal 2005, anno di Bienvenido album d’esordio, che li porta a suonare su alcuni dei palchi più importanti in Italia e all’estero, attraversando l’Europa e arrivando fino agli Stati Uniti. Nel giugno del 2009 esce il secondo album La Musica dei Popoli, caratterizzato da una più profonda fusione di stili, strumenti e linguaggi, in cui emergono l’elettronica e le influenze balkan e rock, che superano le componenti folk delle origini, andando verso un suono più attuale.

Sabato 30 aprile un incontro su “La truffa del salvabanche” a Mezzogoro

da: Movimento 5 Stelle CodigoroIMG_5462

Sabato 30 aprile alle ore 18.00 presso la sala polivalente del Circolo Mezzogoro 95 in via Manzoni 40 si terrà l’incontro pubblico “La truffa del salvabanche”. Saranno presenti, oltre al nostro candidato Sindaco Claudio Dolcetti, i Deputati del MoVimento 5 Stelle Ferdinando Alberti e Daniele Pesco, entrambi membri della Commissione Finanze. Sarà l’occasione per fare il punto sugli ultimi sviluppi del decreto del Governo che è stato più attento a tutelare gli istituti di credito, invece che le tasche dei risparmiatori truffati. Inoltre, parleremo della proposta M5S sulla possibilità di ripubblicizzare la Banca d’Italia e la scarsa vigilanza di Consob sulle quattro banche interessate dal decreto. È un modo per dare continuità alla nostra iniziativa di gennaio svolta assieme a Codacons per fornire il maggior numero di informazioni a tutti i ferraresi in generale ed ai codigoresi in particolare, che hanno visto andare in fumo i propri risparmi faticosamente messi da parte.
La cittadinanza è quindi invitata a partecipare, visto che ci sarà la massima disponibilità a rispondere a tutte le domande dei presenti.

Arriva a Ferrara il “Festival del Modellismo”: solo sabato 30 aprile e domenica 1 maggio

da: FEshion Coupon

“Feshion Eventi” in collaborazione con l’associazione “Gli Amici del Modellismo di Treviso” organizza a Ferrara, nella prestigiosa sala dell’ imbarcadero 1 del Castello Estense, la prima edizione del “Festival del Modellismo”, che si terrà sabato 30 aprile e domenica 1 maggio dalle 10 alle 18.
L’obiettivo dell’evento è “GIOCARE CON LA CULTURA” : i soci infatti appartenenti al gruppo sviluppano, ognuno in completa autonomia, una tematica diversa del mondo del modellismo e con tecniche personalissime, così da poter trasmettere la loro passione ai visitatori della mostra.
L’idea di sviluppare questo festival a Ferrara nasce dal grande successo riscosso a Treviso, patria dell’associazione “Gli Amici del modellismo”, durante le ultime due edizioni della mostra. L’ultima, in particolare, tenutasi nei giorni 3-4-5-6 gennaio scorsi, dal titolo “Passione modellismo: l’uomo e gli abissi – il sommergibile” (800 mq di esposizione) insieme all’esposizione in parallelo, sempre promossa e gestita dall’ associazione, del mondo dei Lego con il tema di “Star Wars” (500 mq di esposizione) ha visto la presenza di oltre 10.000 persone ed ospiti d’eccezione, quali la Marina Militare Italiana, l’associazione culturale Betasom, i figuranti di Star Wars i Cosplay e varie associazioni di modellismo trevigiane.
Lo scopo è, anche a Ferrara, di riscuotere un simile successo, appassionando e coinvolgendo cittadini e turisti.
Nei due giorni di mostra potrete ammirare: aeromodellismo statico e dinamico, modellismo automobilistico, costruzioni in mattoncini, case di bambola, modellismo navale, plastici urbani, cantiere edile, diorami e figurini militari, bambole da collezione, mezzi di movimento terra e nave, modelli e riproduzioni di legno e altri materiali, modellismo in cartone navale e fantasy, e molto altro ancora.

Il costo del biglietto d’ingresso alla mostra è di 3€ per gli adulti e 1€ per i bambini.

Per info e dettagli:
Alessandra Scotti – 349587834
Url: http://www.feshioncoupon.it/festival-del-modellismo/
Facebook: https://www.facebook.com/events/566031266911038/

Domani i “Bankrobber” e William Wilson live al Circolo Arci Zone K

da: Associazione Zone K

Giovedì 28 Aprile il Circolo Arci Zone K in collaborazione con con Alka Record Label e Tri Tubba Booking & Management ospiterà un altro eccezionale evento all’insegna della buona musica. A calcare il palco delle Zone K saranno i The Bankrobber e William Wilson.
The Bankrobber è una band formatasi nel 2008 a Riva del Garda. Nel 2009 vincono Rock Targato Italia. Numerosi i live e le critiche favorevoli sulla stampa e sul web, con altrettanti passaggi radio: il brano “Away”, dopo essere stato inserito nella compilation 2010 di Rock Targato Italia, è stato presentato al MEI Meeting delle etichette Indipendenti a Faenza. Conseguentemente iniziano la collaborazione con il cantautore milanese Enrico Ruggeri che canterà nel brano “Moviola” presente nel loro primo EP “Rob the Bank” targato 2010. Nel 2012 esce il libro “Va Pensiero – 30 anni di rock e metal in italiano” scritto da Gianni Della Cioppa, Walter Bastianel e Marco Priulla, con prefazione di Omar Pedrini in cui alla band è dedicato un’importante spazio tra capisaldi del rock italiano. Dopo molti concerti in tutto il nord Italia e la pubblicazione di un nuovo EP di sole cover “Rob the Wave” disponibile anche in vinile, la band si dedica alla produzione del primo vero Album dal titolo “Gazza Ladra”. Nel 2013 arriva un altro riconoscimento per la band rivana che vince il New Beat contest organizzato da Esu Verona con una giuria d’eccezione composta da Jerry Calà e Umberto Smaila che premiano i Bankrobber come migliore band. Il primo LP è disponibile dal 10 marzo 2014 su tutte le piattaforme digitali e vede la collaborazione artistica di Roberto Visentin Lost gruppo musicale Massimiliano Lambertini e Stefano Sardi (Koinè), Fabrizio Palermo (Enrico Ruggeri) e dello stesso cantautore meneghino che dona ai ragazzi le parole del singolo “Piccole Maschere”. Esce il 25 marzo 2015 la punk cover di Always on My Mind di Elvis Presley. Il nuovo singolo “Good Road to Follow” registrato presso PM Studio di Trento è disponibile dal 21 giugno 2015.
Condividerà il palco con i The Bankrobber, il cantautore William Wilson, il cui progetto solista inizia quasi per gioco, in un freddo autunno del 2009, con il desiderio di reintepretare vecchie poesie di Edgar Allan Poe, Boris Vian, Charles Baudelaire, Gregory Corso (and so on …) e metterle in musica.
Il nome deriva da un racconto di Edgar Allan Poe, “William Wilson” appunto, il quale è un personaggio chiave nella poetica dello scrittore statunitense. Affascinato e ammaliato dalla potenza del “doppio” o “doppelgänger”, William Wilson diviene un moniker perfetto per questa nuova reincarnazione artistica.
Si definisce cantautore, scrive, canta e suona le proprie canzoni e, talvolta, ne rivisita altre, vicine al suo stile o anche semplicemente al suo mood.
Ha registrato un LP nel 2010, dal titolo emblematico “Just For You, Not For All”, autoprodotto ed un EP nel 2011, “Summer Holidays & Folk Routine” (citazione che chiama in causa i Refused). Nel 2013 ha realizzato la colonna sonora per il corto “17:34” di Patrick Caldelari, con due canzoni “A Lonely Game” e “Ever Than Before”. Infine, nel 2014 propone una raccolta, contenente quasi tutti i lavori editi ed inediti dal 2010 al 2014, ovvero ben 25 canzoni, scelte fra registrazioni ufficiali, live, b-sides & outtakes dal titolo “What I Used To Be”, disponibile durante i concerti in formato CD e attraverso il Bandcamp Store dell’artista.
Dopo oltre 130 concerti in giro per l’Italia e a due anni dall’ultima uscita ufficiale, è prevista per il 9 Maggio 2016 la pubblicazione del nuovo lavoro, contente 9 canzoni inedite, dal titolo “Whispers: A Scar Is Born” e sarà pubblicato da Seahorse Recordings e distribuito da Audioglobe.
L’ingresso ad offerta libera è riservato ai soci Arci. Lo spettacolo avrà inizio alle ore 22,00. Per info e prenotazione tavoli tel. 346.0876998

Secondo saggio finale degli allievi di strumento “Alda Costa” giovedì 28 aprile alla “Boiardo “

da: Istituto Comprensivo Alda Costa – Ferrara

Giovedì 28 Aprile ore 17:00 e 18:00

Secondo appuntamento con i saggi di strumento della scuola primaria Alda Costa, in collaborazione con la cooperativa sociale il Germoglio, organizzati dall’Istituto comprensivo Alda Costa per i propri allievi dalla prima alla quinta elementare. Giovedì 28 Aprile alle ore 17:00 nella sede della Scuola Secondaria Boiardo di via Benvenuto Tisi 1, si esibiranno gli allievi dei corso di pianoforte di Maria Luisa Langella: Veronica Cosua, Virginia Angeletti, Maria Voci, Lucia Santarelli, Anna Bignozzi e Francesca Pitrelli. A loro si uniranno, alla chitarra, gli allievi dei Maestri Vittoria Bastanzetti e Manuel DI Nuzzo: Diletta Banzi, Pablo Piatella, Madalina Gutu, Tommaso Orti, Gioele Manderioli, Manuel Botardi, Alice Ottolenghi, Giovanni Lordi, Leonardo Casolari, Chiara Zanella, Alice Lazzarato, Andrea Bolognesi, Federico Bignami, Giulia Buldrini, Lorenzo Nota D’Elogio, Francesco Ferrari, Elena Flaguasta, Ilaria Giovannini, Giulia Garutti, Vittoria Fogli, Matteo Cavallari, Matteo Bertasi, Sofia Spoletini, Teresa Nava e Alice Riccitelli.

Il pomeriggio proseguirà, alle ore 18:00, con i giovani pianisti allievi di Maria Luisa Langella: Giovanni Martinelli, Agata Fenzi, Francesco Giovannini, Sara Mezzaro, SIlvia Gasparini, ALice Riccitelli, Anna Forlani, Teresa Nava e Fabrizio Querzoli. Sarà poi il turno degli allievi dei maestri Manuel DI Nuzzo e Vittoria Bastanzetti: Francesco Bevilacqua, Francesco Gonzi, Stefano Ventura, Federico Ventura, Nicola Cipriano, Luigi De Cosmo, Mario Cavazzini, Enrico Bigoni, Vanessa Dalle Rive, Ermis Elias Zotos, Daniele Arziliero, Nicola Poletti, Filippo Franco, Emma Dottori, Giulia Rubini, Carlotta Guidi, Margherita Guzzinati, Giorgio Gessi ed Emma Guidi.

Umana decenza

Qualche sera fa sono andato a trovare un amico e dopo cena ci siamo messi a chiacchierare. C’era la tv accesa e fatalmente la mia attenzione si è spostata per un attimo sullo schermo, dove il faccione pezzato di Bruno Vespa s’intratteneva con un altro faccione mai visto prima. Poi ho capito chi era l’ospite…
Mi sono indignato, lo confesso, eppure di esempi di pubblica indecenza ce ne sarebbero tanti, e non solo su “Porta a porta”, programma che evito come la peste, ma che quella sera, trovandomi in trasferta, non ho potuto ignorare.

Così il figlio di un boss della mafia in galera per strage, il più famoso boss che possiate immaginare, va in televisione a parlare di valore dei sentimenti, di affetti familiari, di rispetto e di senso della giustizia. Promuove il suo libro, nel quale parla di sé e della sua famiglia. Lo fa con l’aria di qualcuno che si concede alle altrui attenzioni, elevandosi a modello di coerenza nel rifiutare la logica delle regole sociali, probabilmente in nome di una più sentita concezione di fedeltà ai vincoli del sangue. Per questo motivo cita il quarto comandamento biblico: onora il padre… Forse dimenticandosi che subito dopo ce n’è un quinto che recita: non uccidere!
Così un uomo politico italiano, illuminato paladino dei diritti delle minoranze, si procura a pagamento un ovulo e un utero (non ho ben capito se di una donna o di due donne diverse) per concepire su ordinazione un bambino destinato ancor prima della nascita a non poter scegliere di crescere con la propria madre naturale. E tutto ciò lo fa incredibilmente in nome di quel cosiddetto principio delle pari opportunità… Forse dimenticandosi che al mondo ci sono già bambini senza genitori e bisognosi di essere adottati per aspirare a una vita migliore!
Così il padre addolorato di un torturatore e omicida reo confesso va in onda in prima serata a parlare del figlio, a elencarne le qualità: ovvero la bontà d’animo e la spiccata intelligenza, nonché la sventurata dipendenza dalla cocaina. Lasciando intuire a tutti che la vera colpevole del delitto sia evidentemente la droga e i suoi effetti devastanti sulla mente umana. Lo fa inducendo tutti quanti alla commozione, nella generale consapevolezza che il figlio carnefice e il ragazzo crudelmente e volutamente ammazzato siano in fondo entrambi vittime di un tragico ma inevitabile intreccio di destini… Forse dimenticandosi che sarebbe stato ben più opportuno un rispettoso silenzio, dovuto a due genitori che hanno appena perso un figlio torturato e ucciso insensatamente dal proprio!
Così nell’ennesimo talk show televisivo, nel corso di un acceso confronto tra politico e giornalista, un senatore rivendica a gran voce e senza alcun imbarazzo la possibilità di continuare a percepire il vitalizio maturato in tre anni di legislatura, giustificandolo come un diritto acquisito e quindi costituzionalmente inattaccabile… Forse dimenticandosi che nelle recenti legislature i sacrosanti diritti acquisiti di milioni di lavoratori e pensionati sono stati attaccati e massacrati ripetutamente!
Così nelle tv, come pure sulle pagine di alcuni rotocalchi, noti personaggi dello spettacolo e della politica si lamentano pubblicamente dei loro stipendi e delle loro pensioni. In effetti, a loro dire, poche migliaia di euro al mese non sono in grado di garantire un tenore di vita accettabile… Forse dimenticandosi che fuori, nella vita reale, c’è gente che da sempre accetta di campare con molto meno, resistendo alle difficoltà in dignitoso e rassegnato silenzio!
Vogliamo poi dire due parole sull’attico del cardinal Bertone? No, questa ve la risparmio. Come vi voglio risparmiare la scenetta, ripresa su una tv locale, che un noto esponente politico, tale – onorevole mi pare fuori luogo – Denis Verdini, ha pensato bene di esibire a spese di un giovane intervistatore un po’ impacciato e molto intimidito dal fare aggressivo del navigato e bianco chiomato intervistato. Eppure una volta, immagino, l’arroganza dei potenti aveva il pudore di rinchiudersi nelle segrete stanze dei palazzi. Oggi, al contrario, viene esibita per strada, se non addirittura rivendicata come il sacrosanto diritto del più forte di prevaricare e umiliare il più debole. Il Marchese del Grillo diceva “io so’ io e voi non siete un cazzo”, ma almeno Alberto Sordi era simpatico. Lo fanno i politici, gli amministratori delegati, in pratica i primi della classe. Ma lo fanno pure gli ultimi, sull’esempio dei primi. Così vediamo i tifosi di una squadra di calcio che, prima di andare allo stadio a sfogare le loro frustrazioni da ultimi, si allenano urinando sopra un barbone che dorme sdraiato su un marciapiede. E tutto questo avviene quotidianamente, sotto i nostri occhi, condito di battute e sorrisini, mirabilmente ripreso da telefonini e puntualmente trasmesso da tv e social, senza nemmeno la decenza di dare una qualche giustificazione (anche falsa, perché no?).

Ecco appunto: che cos’è la decenza?
Riassumo dall’Enciclopedia Treccani: convenienza, decoro, pudore, intesi come sentimento individuale e pure come esigenza etica collettiva da rispettare, eccetera eccetera… Nulla da eccepire, ho però il sospetto che molti tendano a limitarne il concetto soltanto alla prima parola: convenienza.
Credo, ma è soltanto il mio parere, che le parole decenza e convenienza abbiano in comune solo la rima baciata, perciò mi pongo alcune domande: chi mai può pensare che sia indispensabile rendere noto al vasto pubblico il pensiero del parente di uno stragista mafioso? Com’è possibile che la conquista di un diritto possa evolvere in un desiderio egocentrico mascherato da bisogno di dare amore, che di fatto priva un nascituro del diritto di crescere con la propria madre? Come si può pensare di rivendicare pubblicamente uno smaccato privilegio paragonandosi a gente che a malapena riesce a conservare i propri diritti? Più banalmente, come si può credere che tali personaggi appaiano al vasto pubblico puntando spavaldamente a una qualsiasi forma di consenso? Eppure tutto questo accade. Accade nel nostro ‘bel’ paese, dove vale tutto e il contrario di tutto. Dove pesce grande mangia pesce piccolo, che mangia pesce più piccolo, che mangia pesce ancora più piccolo. Dove i reality show sono diventati le vetrine mediatiche del trash istituzionalizzato, in cui si possono dire tutte le cazzate più insulse, basta che siano accompagnate da giustificazioni del tipo “io sono fatto così”, oppure “io dico quello che penso”. E così, in un mondo dove la menzogna è ormai tacitamente accettata quasi come norma di sopravvivenza, anche l’imbecillità più disarmante e volgare viene sdoganata pubblicamente e finanche assolta proprio perché sincera (ammesso poi che non esistano pure i bugiardi imbecilli).
Pertanto, per tutte queste ragioni e per altre ancora che per decenza vi risparmio, temo che all’umana decenza sia stato tolto definitivamente il diritto di asilo in favore dell’umana convenienza. Temo che la scelta si sia ridotta a due sole opzioni, entrambe apprezzatissime dai più: essere imbecilli ma sinceri oppure intelligenti ma falsi.
Ognuno si schieri dove più gli aggrada.

ECOLOGICAMENTE
Frane e alluvioni, da pericolo a certezza

Lo dice l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale): la maggior parte dei Comuni sono a rischio per frane e alluvioni.
Più di 7 milioni di persone risiedono in aree a rischio frane e alluvioni e addirittura oltre 1 milione vive in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata (P3 e P4), mentre quasi 6 milioni vivono in zone alluvionabili classificate a pericolosità idraulica media P2 con un tempo di ritorno fra 100 e 200 anni. L’Italia, infatti, ha un’area di oltre 22mila kmq, pari al oltre il 7% del territorio nazionale, interessata da fenomeni franosi. In Emilia Romagna è quasi il 15%. A questa si aggiungono le aree a pericolosità idraulica (alluvioni) con altri 12mila Kmq a pericolosità elevata e 24mila a pericolosità media (di cui la metà in Emilia Romagna).
A presentare questi dati è il Rapporto Ispra “Dissesto Idrogeologico in Italia”, che fornisce una conoscenza completa e aggiornata sulla pericolosità da frana, idraulica e di erosione costiera dell’intero territorio nazionale. L’Emilia-Romagna, insieme a Campania, Toscana, Liguria è tra le regioni con i valori più alti di popolazione a elevato rischio frana, anzi i numeri più rilevanti di popolazione a rischio alluvione, nello scenario di pericolosità idraulica media P2, si riscontrano proprio in Emilia-Romagna (insieme a Toscana, Veneto, Lombardia e Liguria).
A livello comunale, è a rischio l’88,3% delle realtà italiane. In Italia, quasi 80.000 unità locali di imprese (circa l’1,7%) si trovano in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata per un totale di oltre 200.000 addetti a rischio. I beni culturali, architettonici, monumentali e archeologici, potenzialmente soggetti a fenomeni franosi sono 34.651 (18,1% del patrimonio totale), dei quali oltre 10.000 rientrano in aree a pericolosità elevata e molto elevata. Nello scenario di pericolosità media delle alluvioni ricadono circa 29.000 monumenti. Tra le regioni con il numero più alto di beni a rischio nello scenario medio, è ovviamente presente l’Emilia-Romagna (insieme a Veneto, Liguria e Toscana). Tra i comuni, spiccano le città d’arte di Venezia, Ferrara, Firenze, Ravenna e Pisa.

Per chi vuole saperne di più consiglio di visitare la nuova piattaforma web di #italiasicura, basata sulle linee guida del Governo per i siti web della pubblica amministrazione. Vi si trovano anche i dati su frane, alluvioni, emergenze, cantieri, progetti, interventi per la riqualificazione dell’edilizia scolastica.

Per approfondire
www.isprambiente.gov.it/it/events/frane-e-alluvioni-in-italia-le-mappe-dellispra-e-la-nuova-piattaforma-web-di-italiasicura
www.geoviewer.isprambiente.it
mappa.italiasicura.gov.it

Buon compleanno Lola!

Minuta, bionda e sorridente sotto a un caschetto di capelli bianco-biondi, Lola Bonora compie oggi tanti anni che non lo diresti mai. Anima artistico culturale di Ferrara, è lei che porta qui la video arte nei ruggenti anni Settanta e contribuisce a proiettare la città fuori dalla sua nebbiosa diffidenza fin dentro ai fermenti culturali più nuovi e di respiro internazionale. A Ferrara, del resto, Lola continua a essere presente a ogni iniziativa artistica di rilievo legata alla sua sensibilità innovatrice, colta, curiosa. Curatrice della Biennale Donna – con l’ultima edizione inaugurata in questi giorni al Pac (il Padiglione di arte contemporanea riaperto dopo il terremoto, tra Parco Massari e Palazzo Massari) – la Bonora muove i primi passi tra cinema e teatro, si occupa di jazz, recita con Pupi Avati, intervista Andy Warhol e nel 2004 riceve il premio alla carriera dell’Associazione stampa cittadina. Auguri di un buono e nuovo 27 aprile!

lola bonora-carlo ansaloni-giovanni grandi
Lola Bonora tra Carlo Ansaloni e Giovanni Grandi
lola-bonora-ferrara
Lola Bonora con alcune collaboratrici
maurizio-camerani-lola-bonora-oceano-pesci-fluttuanti-Mlb-Maria-Livia-Brunelli-home-gallery-Ferrara
Lola Bonora e Laura Setti alla mostra del video-artista Camerani (Mlb home gallery 2014)

Per saperne di più su Lola Bonora si può leggere l’intervista che le ha fatto Eugenio Ciccone su Listone Mag per i suoi ottant’anni, la scheda di Palazzo dei diamanti che parla della mostra dedicata al Centro di video arte da lei diretto dal 1973 al 1994, la scheda della Biennale Donna organizzata a Ferrara dal 1984 a oggi, la motivazione della scelta di Lola Bonora per l’assegnazione del Premio alla carriera da parte dell’Associazione stampa di Ferrara nel 2004.

OGGI – IMMAGINARIO RICORRENZE

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulle foto per ingrandirle]

Pensiero e azione

buddha

Noi siamo quello che pensiamo. (Buddha)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Itaca: dalle rapsodie omeriche alla scuola di scrittura creativa

Non di rado il tanto grande quanto nebuloso Omero, padre della letteratura occidentale, è stato citato e analizzato. E i suoi versi rimangono vere e proprie pietre miliari di ciò che è stato presumibilmente il frutto di una produzione letteraria indice di un esigenza popolare, più che di un singolo scrittore, parafrasando la tesi del filosofo Gian Battista Vico. Eppure, i luoghi e i fatti descritti da Omero sono frutto di una grande immaginazione e di un grande talento, sebbene vi siano in realtà precisi riferimenti a fatti realmente accaduti, in particolare nel primo dei due poemi, che narra degli ultimi cinquanta giorni della celeberrima guerra di Troia: “L’Iliade”. Ciò che però negli anni ha dato maggior adito a interrogativi e a questioni legate allo stile e alle tematiche trattate è senza dubbio il secondo e più complesso, che narra del grande tema del nòstos, il ritorno dell’eroico Ulisse, o meglio Odisseo, che per vent’anni si dovrà misurare con innumerevoli peripezie che gli dei gli hanno riservato. Al tema del ritorno è inevitabilmente legato il tema del ritorno in patria, alla terra natia, alla sua amata Itaca. E questo luogo sperduto nei meandri del mar Egeo, dopo millenni, rivive nella città estense attraverso la passione e l’impegno dello scrittore e professore Roberto Pazzi. Non c’è ‘mezzo’ migliore per far rivivere un luogo così indissolubilmente legato all’epica, se non la scrittura, e in particolare la scrittura creativa. E quindi quale miglior appellativo di “Itaca” per il suo corso di scrittura creativa? Ciò che il giornalista e scrittore ferrarese Pazzi sta audacemente portando avanti è di sostanziale importanza, in quanto restituisce a una tanto nobile, quanto al giorno d’oggi poco praticata attività come la scrittura, quel prestigio e quell’importanza che il nostro tempo sta indegnamente cercando di strapparle.

Le lezioni sono impartite dal professor Pazzi in due periodi distinti: la prima sessione (aprile/maggio) e la seconda sessione (settembre/novembre). Il costo è 90 euro per la prima e 70 euro per la seconda, in aggiunta alla tessera del Centro di Promozione Sociale di Ferrara, con sede in c.so Isonzo 42, del costo di 6 euro. L’orario scelto dal professore è decisamente inusuale: dalle 21 alle 23, forse più per comodità, che per scelta poetica. Ma è verosimile pensare che, da buon letterato e amante della poesia, Pazzi abbia scelto come orario di svolgimento delle lezioni proprio questo perchè, come sosteneva la grande poetessa Alda Merini nei suoi primi versi di una celeberrima lirica, “I poeti lavora di notte quando il tempo non urge su di loro”.

Ze Iuman Vaspnest

La notizia del giorno è senza dubbio la morte del gatto di Bruno Vespa, Birillo.
Birillo, ex gatto di strada, era scampato alla strage della sua famiglia.

Brano: “Phenomenal Cat” dei the Kinks
Brano: “Phenomenal Cat” dei the Kinks

Ed è finito a “partecipare per vent’anni alla vita della nostra”, come ha scritto quella faccia da gocciola in persona sul proprio account Twitter.
Quella faccia da gocciola di Bruno Vespa mi fa salire la stessa simpatia di uno spigolo dritto sul gomito ma sono molto dispiaciuto.
Per Birillo, ovviamente.
Perchè sono un gattaro militante e sono sempre dispiaciuto quando se ne va un gatto.
Se poi il gatto si è fatto vent’anni in quel vespaio più o meno umano – ze iuman vaspnest (cit.) – mi dispiace anche di più.
Doveva essere tosto, quel Birillo.
Fenomenale, oserei dire.
Quindi visto che siamo in tema gatti via con un pezzo lettieralmente a tema.
Ciao Birillo.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

 

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano.

  • 1
  • 2