Skip to main content

Giorno: 13 Maggio 2016

Comacchio, al via gli interventi di ripristino delle strade e dei marciapiedi

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Nonostante le avverse condizioni meteo di questa settimana a Comacchio sono iniziati i lavori di asfaltatura delle strade sia in centro che sui Lidi. Si è cominciato ieri da Via Perugia a Lido degli Estensi e si proseguirà nei prossimi giorni in Via Tre Motte a Comacchio, in Via del Lago al Lido delle Nazioni, in Via Rosa Raimondi e Via Guide Garibaldine a Porto Garibaldi, in Via Alpi Centrali al Lido degli Scacchi, in via Poderale Valmana a Volania e, infine, in Viale Bellini e Viale Rossini al Lido di Spina. In quest’ultimo caso, tra l’altro, l’intervento di ripristino riguarderà anche i relativi marciapiedi. La serie di lavori programmata dal Comune, infatti, si concretizzerà anche su alcuni tratti di marciapiede che, oltre a quelli di Spina, riguarderanno Via Fratelli Cairoli, Via Maggiore Leggero e Via Picciotti a Porto Garibaldi e Viale Inghilterra a Nazioni.
Proseguono intanto anche i lavori per la realizzazione del ponte per l’attraversamento viario del Canale Pallotta. Il progetto rientra in una convenzione urbanistica che, in attuazione del Piano Particolareggiato, prevedeva l’impegno della società realizzatrice dell’ampliamento dell’edificio Coop a realizzare anche questo collegamento. Attualmente i veicoli che dal parcheggio limitrofo alla Coop vogliono immettersi sulla via Marina devono raggiungerla necessariamente ripercorrendo la via Fattibello, immettendosi in via Trepponti, per poi prendere la prima uscita sulla relativa rotatoria. Il nuovo ponte fungerà da “circonvallazione” permettendo ai veicoli l’attraversamento del Canale Pallotta da via dello Squero direttamente in via Marina. Il ponte, inoltre, permetterà il transito in sicurezza anche ai pedoni e ai ciclisti attraverso una carreggiata con due corsie di marcia e due piste ciclo-pedonali in entrambi i lati.
Da segnalare, infine, anche il completamento dell’asfaltatura della strada di accesso alla Salina di Comacchio, che residenti e turisti potranno tornare a visitare dopo la recente inauguraizione della Torre Rossa e del nuovo centro didattico. Gli interventi del Comune continueranno su altri tratti anche nei prossimi mesi.

Mercoledì 18 maggio Aquino, Guidi e Rabbia in concerto per il Festival Crossroads

da: ufficio stampa Crossroads

Concerto di mercoledì 18 maggio

Correggio (RE), Teatro Asioli, ore 21:00
“Correggio Jazz”

MISTICANZA
Marco Perona – chitarra; Francesco De Vita – chitarra; Silvia Braga – palmas/shaker tra i vincitori del Concorso “La musica Libera. Libera la musica”, VI Edizione organizzato dalla Regione Emilia-Romagna

AQUINO – GUIDI – RABBIA
“Thanks for the Fire”
Luca Aquino – tromba; Giovanni Guidi – pianoforte;
Michele Rabbia – batteria

Dopo l’avvio affidato al jazz statunitense, con la all stars guidata da Billy Hart, a Crossroads/Correggio Jazz arriva la prima di numerose serate con la musica improvvisata made in Italy. Mercoledì 18 maggio alle ore 21 il Teatro Asioli di Correggio aprirà le porte al trio che affianca figure di spiccata individualità come Luca Aquino (tromba), Giovanni Guidi (pianoforte) e Michele Rabbia (batteria). Il loro “Thanks for the Fire” si preannuncia come un lirico aggirarsi nei territori della ricerca sonora. In apertura di serata si esibiranno inoltre in un breve opening act i Misticanza, una delle band vincitrici della sesta edizione del Concorso “La musica Libera. Libera la musica”, organizzato dalla Regione Emilia-Romagna. Di questo trio, dedito a una musica dalla forte impronta mediterranea, fanno parte Marco Perona e Francesco De Vita (chitarre) e Silvia Braga (palmas/shaker).
Il festival Crossroads, organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, realizza questo concerto in collaborazione con il Comune di Correggio nell’ambito di Correggio Jazz. Biglietti: prezzo unico euro 7.

Un trombettista campano, un pianista di Foligno e un percussionista torinese: un triangolo perfetto nella geografia del jazz italiano votato al modernismo. Luca Aquino, Giovanni Guidi e Michele Rabbia hanno in comune la curiosità verso l’esplorazione linguistica, il gusto sia per la condotta melodica che per il suo sovvertimento sperimentale. Come le loro origini, anche la loro musica crea ampie triangolazioni geografiche: dai colori delle melodie mediterranee ai lirici silenzi del jazz nordico, con prolungamenti sino al blues.
Luca Aquino (1974) in tempi recenti ha riscosso ampi consensi per il suo progetto in solo, oltre che per la sua fortunata partecipazione al gruppo di Manu Katché, conquistando anche un premio Top Jazz come miglior nuovo talento del jazz italiano.
Michele Rabbia (1965) è un funambolico percussionista capace di trasformare l’arte del ritmo in un teatro del movimento. Membro degli Aires Tango di Javier Girotto, ha collaborato anche con Enrico Rava, Paolo Fresu, Peppe Servillo, Gianni Coscia, Rita Marcotulli, Antonello Salis, Michel Godard, Marc Ducret.
Giovanni Guidi (1985) è ormai un leader affermato. Lanciato dalla prestigiosa partecipazione ai gruppi di Rava e poi dalla vincente collaborazione con Gianluca Petrella, ha dato vita a innumerevoli progetti personali: in solo, in vari duetti, trii e quartetti sino all’ampio organico della Unknown Rebel Band.

In apertura di serata, Crossroads darà spazio a uno dei gruppi affermatisi al concorso “La musica Libera. Libera la musica” organizzato dalla Regione Emilia-Romagna. I Misticanza nascono dall’incontro tra Marco Perona, chitarrista flamenco con oltre venti anni di esperienza alle spalle (in particolare al servizio di compagnie di danza e ballerini solisti), e Francesco De Vita, chitarrista classico attratto anche dai sapori musicali del jazz, la bossa nova e il gipsy. Silvia Braga completa la formazione creando il tappeto ritmico necessario su cui appoggiare le melodie. Misticanza è un mélange di profumi andalusi, echi moreschi e della tradizione dell’Italia meridionale, canoni e citazioni barocche, racchiusi all’interno di composizioni originali.

Informazioni
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,
e-mail: ejn@ejn.it, website: www.crossroads-it.orgwww.erjn.it

Indirizzi e Prevendite:
Teatro Asioli, Corso Cavour 9, tel. 0522 637813, info@teatroasioli.it.
Informazioni e prevendita telefonica: tel. 0522 637813, e-mail info@teatroasioli.it.
Biglietteria giorni di concerto: ore 18-19 e dalle ore 20.
Prevendita: lun-ven ore 18-19; sab ore 10:30-12:30.
Prevendita on-line: www.teatroasioli.it, www.crossroads-it.org.

L’ufficio postale di Renazzo è inagibile a seguito del danneggiamento dell’Atm Postamat

da: ufficio stampa Servizio di Comunicazione Territoriale Centro Nord (Emilia Romagna e Marche)

Bologna, 13 maggio 2016 – A seguito del danneggiamento dell’Atm Postamat avvenuto nelle prime ore di mercoledì 11 maggio nell’ufficio postale di Renazzo, in via Alberelli, Poste Italiane informa che durante la realizzazione dei lavori di ripristino la clientela potrà rivolgersi per ogni tipo di operazione, compreso il pagamento delle pensioni e il ritiro delle inesitate (raccomandate non consegnate per assenza del destinatario) all’ufficio postale di Corpo di Reno, in via Statale 90, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e al sabato dalle 8.20 alle 12.45.
Disponibile inoltre lo sportello automatico Postamat dell’ufficio postale di Cento, in via Fratelli Rosselli 1, che consente di effettuare operazioni di prelievo di contanti ed eseguire interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricaricare tutti i telefoni cellulari e carte postepay, pagare le principali utenze e oltre 2.000 bollettini di conto corrente postale.
L’ufficio postale di Renazzo riprenderà le attività il prima possibile.

La Corte Costituzionale raccontata dal giudice Sabino Cassese

da: ufficio stampa Ibs+Libraccio Eventi Ferrara

Prosegue con meritato successo il ciclo di incontri in libreria Pagine sul potere, promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo di Ferrara presso IBS+Libraccio. Dopo Giuliano Amato e Nadia Urbinati, è stato il turno di Sabino Cassese e del suo libro Dentro la Corte. Diario di un giudice costituzionale.

Il tema in agenda, infatti, riguardava il controllo sulle scelte compiute dai soggetti investiti di potere. Come ha spiegato Andrea Pugiotto, costituzionalista e promotore dell’iniziativa, la grande novità dello Stato di diritto costituzionale è di vincolare il potere al rispetto di procedure e contenuti. Se violati, a scattare non è solo la responsabilità politica ma un controllo in forme giurisdizionali davanti a un tribunale ad hoc, la Corte costituzionale. In questo modo davvero le regole e i principi costituzionali limitano il potere politico e il suo esercizio.

Sollecitato dalle domande di Paolo Veronesi, costituzionalista dell’Ateneo di Ferrara, Sabino Cassese ha narrato la sua esperienza di chi per nove anni – dal 2005 al 2014 – ha fatto parte della Corte costituzionale. Grazie al dialogo che si è poi allargato al numeroso pubblico presente, Sabino Cassese ha potuto illustrare la centralità nel sistema del Giudice delle leggi, i rapporti non sempre facili con il potere politico, la sinergia (ma anche la concorrenza interpretativa) tra la Corte e i giudici comuni, il dialogo del tribunale costituzionale con le altre Corti europee, la difficoltà a far percepire all’opinione pubblica l’importanza del lavoro della Corte per la tutela dei diritti e l’avanzamento della civiltà del nostro Paese.

Nella sua lunga carriera, Sabino Cassese è stato ed è giurista di respiro internazionale, accademico di fama, ministro, professore emerito, opinionista influente. Una presenza prestigiosa, la sua, per la Città e l’Ateneo, come ha sottolineato nel suo saluto introduttivo il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Giovanni De Cristofaro.

Il ciclo Pagine sul potere proseguirà venerdì prossimo, 20 maggio, alle ore 17.00, sempre presso la Libreria IBS+Libraccio. Ospite del terzo incontro – dedicato al tema dell’informazione e della comunicazione politica – sarà Luciano Violante, già Presidente della Camera dei Deputati, che discuterà con la costituzionalista ferrarese Giuditta Brunelli il proprio libro Politica e menzogna (Einaudi, 2013).

Stefano Bonaccini in visita al Jazz Club. Il Torrione è il miglior jazz club d’Italia e Bettini il miglior direttore artistico secondo il Jazzit Awards 2015

da: ufficio stampa Jazz Club

Il Jazz Club Ferrara cinque volte primo classificato come miglior jazz club d’Italia dal Jazzit Awards, referendum dei lettori della prestigiosa rivista Jazzit giunto alla sesta edizione. Medaglia d’oro anche per la direzione artistica curata da Francesco Bettini. Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini in visita al Torrione San Giovanni per ufficializzare il traguardo raggiunto.

A pochi mesi di distanza dal prestigioso riconoscimento attribuito al Jazz Club Ferrara dallo statunitense DownBeat Magazine che lo ha incluso tra le “Great Jazz Venue” 2016 consacrandone l’attività su scala planetaria, giungono puntuali i risultati del Jazzit Awards, referendum dei lettori della prestigiosa rivista Jazzit, che vedono svettare – per la quinta volta – il tempio del jazz estense in prima posizione nella categoria “Jazz club Italia”, mentre la direzione artistica, curata da Francesco Bettini, conquista il podio aggiudicandosi – per il secondo anno consecutivo – la “medaglia d’oro” della categoria “Direttore Artistico Italia”.
Questa mattina, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ed il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani hanno raggiunto Andrea Firrincieli (Presidente dell’Associazione Jazz Club Ferrara) e l’intero staff per ufficializzare il traguardo raggiunto.
Quest’anno il Jazzit Awards giunge alla sesta edizione con una partecipazione di oltre 13.000 lettori in Italia e all’estero, offrendo una panoramica non solo dell’attività concertistica e discografica dei musicisti, ma anche del lavoro di tutti coloro che fanno impresa in questo settore.
Il Jazz Club Ferrara – già “Circolo amici del jazz” – inizia la propria attività alla fine degli anni ’70.
Da allora, senza alcuna interruzione, ha dato vita a ricche e prestigiose manifestazioni animate da mostri sacri del jazz internazionale come Miles Davis, Ornette Coleman, Michel Petrucciani, McCoy Tyner, George Benson, Wynton Marsalis e molti altri.
Dal 1999 il Jazz Club opera nella prestigiosa sede del Torrione San Giovanni, splendido bastione rinascimentale (1493) patrimonio UNESCO facente parte delle antiche mura estensi, all’interno del quale – grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna e Comune di Ferrara – si svolge Ferrara in Jazz, rassegna concertistica che consta di oltre sessanta concerti (da ottobre ad aprile) e vede importanti collaborazioni con prestigiose realtà come Ferrara Musica, Ferrara Arte, il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, il Memorial Mirto Govoni, Bologna Jazz Festival e la rassegna intinerante Crossroads – Jazz e altro in Emilia-Romagna.
Ogni anno, a calcare il prestigioso palcoscenico del Torrione sono molti dei protagonisti del jazz nazionale ed internazionale, mentre giovani talenti possono crescere musicalmente in quella che per molti è divenuta una delle più animate palestre jazzistiche della regione.

JAZZ CLUB FERRARA
Torrione San Giovanni
via Rampari di Belfiore, 167 – Ferrara

www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline 339 7886261 (dopo le 15.30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas

PRESIDENZA
Andrea Firrincieli

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

Lunedì 16 maggio il film “Mistress America” presso il Cinema Boldini

da: Arci Ferrara

Lunedì 16 maggio ore 21.00 – ingresso 5 euro
versione originale con sottotitoli in italiano

Appuntamento di lunedì al Cinema Boldini con la Rassegna di maggio dedicata a film inediti in città e in versione originale con sottotitoli in italiano. È la volta di Mistress america di Noah Baumbach, già autore, tra gli altri, di Frances Ha.

Tracy è una solitaria matricola universitaria a New York, che non sta avendo né un’emozionante esperienza all’università né lo stile di vita metropolitano glamour che si era immaginata. Ma quando viene accolta dalla sua futura sorellastra Brooke, una ragazza intraprendente e mondana che abita a Times Square, viene salvata dallo sconforto e sedotta dai suoi modi folli e affascinanti.

Il quarantaseienne newyorkese Noah Baumbach non è una star della regia. Però si è assicurato un pubblico fedele con film a piccolo budget delicati e intelligenti, quali Il calamaro e la balena o Frances Ha: dove ha raccontato (e scritto) storie di gente normale, imperniate sui sentimenti, le difficoltà di affrontare l’età adulta, le famiglie che si disgregano e si ricompongono. Il tutto mantenendo un benefico equilibrio tra serietà e humour. Ora torna con una commedia a venature amare che è un po’ – anche se in modo “ufficioso” – il seguito di Frances Ha. La protagonista è la stessa, l’attrice-feticcio nonché attuale compagna del regista Greta Gerwig, e il suo personaggio, Brooke, è una Frances con qualche anno in più, ma che non ha ancora trovato una stabilità professionale, né sentimentale. Appena trasferita a New York per frequentare il college, la giovanissima Tracy la cerca solo per assecondare la madre, che sta per sposarne il padre. In realtà per Tracy, disambientata e scontenta, l’incontro con la futura sorellastra è la manna: Brooke sembra la regina della città, è popolare e piena di progetti. Anche se al momento, come dice lei, campa dando lezioni agli «stupidi figli dei ricchi perché diventino un po’ meno stupidi». Baumbach ama sì l’individualismo, però di un genere differente. Ossia il tipo d’individualismo della bionda Brooke, idealista generosa e un po’ scombinata di cui la gente trova naturale approfittarsi (il talento non le manca affatto) per poi, magari, sbeffeggiarla. Poco a poco il film lascia venir fuori la sua vera natura, che è quella di una super eroina del quotidiano, indomita e perdente «come un cow boy». Alla quale però si potrebbe applicare il motto del teatro giapponese Daruma: «Cadere sette volte e rialzarsi otto». Piccolo inno all’indipendenza e alla marginalità di chi non accetta di omologarsi, quasi senza parere Mistress America raggiunge un’intensità inaspettata attraverso mezzi semplici: gesti, sguardi, posture e dettagli di comportamento che la macchina da presa di Baumbach sottolinea con una naturalezza solo apparente; ma che danno, invece, sostanza e umanità al personaggio, cui Greta Gerwigh presta doti di attrice raffinata.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara
www.cinemaboldini.itwww.arciferrara.org

Il Rinascimento di Biagio Rossetti nella Ferrara medievale

da: organizzatori

Passeggiata storico-artistica con tre guide d’eccezione per ricordare il grande architetto della Corte Estense.

Sabato 14 maggio alle ore 16,30 appuntamento presso il sagrato della chiesa di Santa Maria in Vado (via Borgovado 3 – Ferrara) per un percorso storico-artistico a piedi (o bicicletta a mano) alla scoperta del “Rinascimento di Biagio Rossetti nella Ferrara medievale”, in compagnia di tre guide d’eccezione, come Carla Di Francesco, Paola Desantis e Francesco Scafuri. Ad introdurre i temi dell’iniziativa sarà Michele Pastore, presidente di Ferrariae Decus, che ne ha curato l’organizzazione assieme al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara e all’Amministrazione Comunale. L’itinerario prevede una passeggiata lungo alcune tra le strade più caratteristiche dell’antica Ferrara, con brevi soste presso Palazzo Schifanoia, ex Chiesa di S. Andrea, palazzo Costabili detto di Ludovico il Moro e Casa di Biagio Rossetti, dove avrà luogo lo scoprimento di una targa dedicata al grande architetto della Corte Estense alla presenza dell’Assessore Aldo Modonesi.
Sono tutti complessi architettonici di pregio e ricchi di fascino, la cui storia e le singolari peculiarità saranno al centro delle spiegazioni dello storico Francesco Scafuri. Durante il percorso, l’autorevole presenza dell’architetto Carla Di Francesco e della dott.ssa Paola Desantis offrirà ulteriori elementi di arricchimento e di conoscenza, in particolare in relazione alle vicende e ai restauri riguardanti Palazzo Costabili, sede prestigiosa del Museo archeologico Nazionale e tappa finale dell’itinerario.
In caso di pioggia l’iniziativa si terrà ugualmente sotto il porticato della scuola “Dante Alighieri” (via Camposabbionario 11/a).

Gli stessi edifici analizzati dagli esperti evocheranno l’architetto ferrarese Biagio Rossetti (1447 c. – 1516), personalità centrale per lo sviluppo urbanistico della città, che con questa iniziativa gli organizzatori vogliono ricordare a 500 anni dalla morte. Visionario, anticipatore, tipico personaggio eclettico del Rinascimento, c’è chi recentemente tende a ridimensionarne il ruolo fondamentale che ebbe al tempo di Ercole I d’Este. Tuttavia, sebbene la sua personalità nasconda ancora qualche inconfessabile segreto e per certi aspetti sia avvolta ancora nel mistero, occorre ricordare che Rossetti era tenuto in grande considerazione già ai suoi tempi, sia come architetto che ingegnere idraulico. Si deve a Bruno Zevi l’interesse contemporaneo per la sua poliedrica e straordinaria attività, confermata successivamente nei documenti anche da altri studiosi di chiara fama, come lo storico Adriano Franceschini. Di Rossetti purtroppo non resta neppure la tomba, un tempo conservata in quella che fu la chiesa di Sant’Andrea in via Camposabbionario (oggetto di visita durante l’escursione del 14 maggio), eppure se ne riconosce il genio, in quanto artefice di straordinarie soluzioni urbanistiche e di alcuni tra i più prestigiosi edifici del centro storico, autentici gioielli dell’architettura che dal Medioevo ci portano direttamente alla modernità.

Domenica 15 maggio l’evento “Maggio Musicale” del Circolo Frescobaldi con Monica Bovo, Renato Zuin e Rina Cellini

da: Circolo culturale Amici della Musica Uncalm

FERRARA – Il terzo concerto del Maggio Musicale del Circolo Frescobaldi alla Sala della musica di Via Boccaleone 19 è per Domenica 15 maggio 2016 alle ore 17: questo nuovo incontro con la lirica affronterà il tipo di vocalità che si impose fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, quando la scrittura musicale soprattutto per i tenori, ma anche per soprani baritoni e bassi, si orientò di preferenza verso l’emissione lirico-spinta: è un tipo di canto in cui si affermarono artisti come Francesco Tamagno, Enrico Caruso, Mario Del Monaco.
Il terzo concerto del Maggio Musicale propone le voci di Monica Bovo (soprano), Renato Zuin (tenore) con l’accompagnamento pianistico di Rina Cellini; il programma avrà come esempio di punta le arie e i duetti dell’Otello di Giuseppe Verdi, ma anche arie di compositori del verismo musicale fra cui Puccini e Giordano.
I tre protagonisti del concerto sono tutti veneziani, la Bovo e Zuin abitano a Treviso, la Cellini è ferrarese d’adozione vivendo da molti anni nella nostra città dove da sempre svolge intensa attività come docente e pianista.

In bici senza confini dalla Germania all’Italia con Rando Imperator

da: ufficio stampa Witoor

La randonnée europea porta 150 ciclisti italiani e stranieri da Monaco a Ferrara.

Non ci sono confini per i ciclisti e la bici rappresenta un mezzo per tenere uniti territori diversi: chi pedala è animato dalla stesso spirito di scoperta e voglia di stare insieme. La Rando Imperator da Monaco di Baviera a Ferrara, nel 2016 giunta alla seconda edizione, diventa così la randonnée europea: unica infatti nel calendario internazionale ad attraversare quattro stati diversi (Germania, Austria, Svizzera e Italia), passando dalle Alpi fin quasi al mare.

Organizzata dalla ferrarese Witoor Sport, la Rando Imperator unisce l’amore per la bici a un’esaltante esperienza turistica, grazie a un percorso spettacolare: si parte dalle rive dell’Isar a Monaco di Baviera per arrivare ai piedi del Castello Estense a Ferrara. Un’idea che ispira ciclisti da tutta Italia e anche dall’estero: dopo i 130 iscritti nel 2015, quest’anno a una settimana dall’evento si sono già raggiunte le 150 presenze, con un aumento dei partecipanti stranieri (Svizzera, Germania, Finlandia, Austria, Slovenia, Croazia).

La Rando Imperator promuove un uso della bici più personale e meno agonistico: un’occasione per valorizzare il territorio in modo attivo e coinvolgente, grazie a un tracciato ricco di paesaggi diversi. Partenza all’alba a Monaco, si attraversa la Baviera e il Tirolo, entrando in Italia dal Passo Resia, scendendo fino a Bolzano, seguendo l’Adige, poi Mantova e infine l’arrivo a Ferrara in piazza Castello. Gli iscritti possono scegliere tre tipologie di percorso: la Monaco-Ferrara (600km), con partenza alle 4.30 sabato 14 maggio e arrivo il giorno seguente, la Monaco-Bolzano (300km, 14 maggio) e la Bolzano-Ferrara (300km, 15 maggio). La maggior parte del percorso si svolge interamente su piste ciclabili, seguendo l’itinerario europeo dell’antica Via Claudia Augusta, strada costruita dai Romani duemila anni fa. I partecipanti potranno così sentirsi parte della Storia, pedalando lungo i boschi della Baviera, le salite austriache, il Grande Fiume Po, costeggiando corsi d’acqua e respirando il profumo della natura.

La randonnée è un modo di andare in bici senza guardare al cronometro, su lunghe e lunghissime distanze: ideata in Francia nell’Ottocento, oggi fa parte di un circuito di manifestazioni organizzato da Audax Italia. Witoor, per alimentare questo approccio sano al ciclismo, organizza cinque punti ristoro lungo il percorso, utili anche per il controllo del passaggio dei ciclisti (necessari per ottenere il brevetto finale): oltre alle sedi di partenza e arrivo, Monaco e Ferrara, gli atleti potranno fare rifornimento anche a Garmisch (GER), Passo Resia, Bolzano e Mantova. Nella città lombarda il punto ristoro sarà a cura dei volontari Avis. I partecipanti potranno usufruire di un transfer da Ferrara a Bolzano e Monaco sia all’andata che al ritorno.

Ferrara sarà ancora lo snodo fondamentale della Rando Imperator: nata nel 2008 come Ferrara-Bolzano, nel corso degli anni la Rando Imperator si è evoluta diventando internazionale, e oggi rappresenta l’unica randonnée della provincia ferrarese. L’evento conferma così la sua importanza per la promozione turistica attiva della via Claudia Augusta, ormai entrata nei pacchetti di molti tour operator europei: un percorso nato per celebrare uno degli itinerari cicloturistici più belli d’Europa, carico di storia e dall’unica caratteristica di scavalcare le Alpi e arrivare fino al Delta del Po, scenario ideale per cicloturisti interessati al viaggio e allo sport.

L’evento è organizzato da Witoor Sport in collaborazione con Azienda di Soggiorno di Bolzano, con il supporto di Allgemeiner Deutscher Fahrrad-Club (ADFC) Landesverband Bayern e AVIS Provinciale Mantova e il patrocinio del Comune di Ferrara.

Ue: Coldiretti, storico via libera Parlamento a origine cibi in etichetta. Basta inganni dei prodotti stranieri spacciati come Made in Italy

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Il Parlamento europeo ha anche adottato una storica risoluzione per l’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonchè ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base di carne. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che dal Parlamento europeo, oltre al no al riconoscimento della Cina come economia di mercato, viene un pronunciamento rivoluzionario anche per fermare l’inganno dei prodotti alimentari stranieri spacciati per Made in Italy, approvato con 422 voti a favore, 159 contrari e 68 astensioni.

Due prosciutti su tre venduti come italiani ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, come pure la metà delle mozzarelle e il concentrato di pomodoro dalla Cina i cui arrivi sono aumentati del 379% nel 2015 per un totale di 67 milioni di chili, secondo la Coldiretti. Occorre introdurre senza esitazione in Italia l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti poiché oggi – precisa la Coldiretti – quasi la metà della spesa dei cittadini italiani ed europei è anonima con prodotti importati dall’estero che vengono spacciati come italiani perché non è obbligatoria alcuna indicazione in etichetta.

La posizione del Parlamento europeo – spiega la Coldiretti – invita la Commissione a dare applicazione all’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonché ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base di carne, e a valutare la possibilità di estendere l’indicazione obbligatoria del Paese di origine o del luogo di provenienza ad altri prodotti alimentari mono-ingrediente o con un ingrediente prevalente, elaborando proposte legislative in questi settori.

Si tratta di un cambiamento che – sottolinea la Coldiretti – incontra il favore del 96,5% dei consumatori italiani che ritiene necessario che l’origine degli alimenti debba essere scritta in modo chiaro e leggibile nell’etichetta secondo la consultazione pubblica on line sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal ministero delle Politiche Agricole (Mipaaf) che ha coinvolto 26.547 partecipanti.

“In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza pe rispondere alle domande che vengono dai consumatori europei ed internazionali” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo che si trova in Belgio in qualità di vice presidente del Copa, l’organizzazione degli agricoltori europei nel sottolineare che “finalmente ci sono le condizioni per cambiare le norme comunitarie nel senso della trasparenza sotto la spinta di Italia e Francia, alla quale è stata già concessa l’autorizzazione dalla Commissione europea per l’etichettatura di origine. Un ringraziamento – precisa la Coldiretti – va agli europarlamentari italiani che hanno sostenuto con il loro voto un provvedimento atteso da consumatori ed agricoltori.

L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004 grazie alla quale è diventato obbligatorio indicare in etichetta la provenienza del latte fresco e quella della passata di pomodoro in Italia”. Da allora molti risultati sono stati ottenuti anche in Europa ma – continua la Coldiretti – l’etichetta resta anonima per quasi la metà della spesa, dai formaggi ai salumi, dai succhi di frutta, dalla pasta al latte a lunga conservazione, dal concentrato di pomodoro ai sughi pronti fino alla carne di coniglio. A livello comunitario – riferisce la Coldiretti – il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto. L’Italia sotto il pressing della Coldiretti ha fatto scattare il 7 giugno 2005 l’obbligo di indicare la zona di mungitura o la stalla di provenienza per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy per effetto dell’influenza aviaria mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro.

Domani Stefano Bollani sarà al Teatro Comunale di Ferrara

da: organizzatori

E’ grande attesa per il concerto di Stefano Bollani!
L’attesissimo appuntamento è previsto a Ferrara per domani sabato 14 maggio 2016 alle ore 21,00 presso il Teatro Comunale.

Stefano Bollani non ha bisogno di presentazioni, è uno dei musicisti italiani più noti e talentuosi della scena jazz e non solo. Il suo curriculum vanta collaborazioni con artisti del calibro di Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Michel Portal, Paolo Fresu, Richard Galliano fra gli altri, oltre a quella con il suo mentore e amico Enrico Rava, trombettista di fama internazionale.

Nel suo concerto in Piano Solo non chiedetegli cosa farà, Stefano Bollani non lo sa finché non appoggia le due dita sui tasti ed inizia a ripercorrere il suo io, la sua memoria, i suoi sentimenti. Piano Solo è un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni’40 fino ad arrivare ai bis a richiesta in cui mescola 10 brani come se fosse dj. Un viaggio incredibile, dove Bollani sembra prendere per mano ogni spettatore per portarlo accanto a se, nella sua musica piena di sentimento e di divertimento. Destrutturando e ricostruendo ogni volta in modo diverso i brani che spesso ritroviamo nei suoi dischi.

Bollani è un puzzle di musica, di simpatia, di estemporaneità che si fondono in continuazione per poi cogliere e plasmare i suoni in un continuo dialogo fra improvvisazione e canzone, pubblico e pianista.

I biglietti ancora disponibili sono in vendita presso:
• Biglietteria del Teatro Comunale di Ferrara (Corso Martiri della Libertà 5 – FE)
Orario di apertura: sabato 10-12.30 e dalle ore 15.30 sino a inizio spettacolo

Per informazioni: 0532 202675

Caporalato: Coldiretti/Focsiv, tutti insieme in piazza per batterlo

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Dopo asta Parmigiano a Cibus parte raccolta in mercati campagna Amica.

Spezzare la catena dello sfruttamento che sottopaga i prodotti agricoli ed il lavoro nei campi e provoca la sofferenza, l’emarginazione e il caporalato è l’obiettivo della Coldiretti che insieme alla FOCSIV – Volontari nel mondo invita a scendere tutti insieme in piazza nel fine settimana per tutelare la dignità di chi lavora la terra. Il 14 e 15 maggio 2016 in tutta Italia si svolge la Campagna “Abbiamo RISO per una cosa seria” con il Patrocinio della Fondazione Migrantes della CEI, proprio all’indomani del Terzo rapporto Agromafie e Caporalato a cura dell’Osservatorio Placido Rizzotto – Flai Cgil, anticipato dal Sole 24 Ore.

Dopo che Coldiretti Emilia Romagna aveva anticipato la raccolta fondi con un’asta di Parmigiano Reggiano extravecchio a Cibus, salone internazionale dell’alimentazione, concluso ieri a Parma, questo fine settimana, decine di migliaia di agricoltori e volontari hanno scelto di essere presenti in 1000 piazze per passare dalle parole ai fatti con la realizzazione di interventi concreti per fermare scafisti e caporali. Nelle piazze, nei mercati di Campagna Amica e nelle parrocchie d’Italia sarà offerto con una donazione di 5,00 Euro, il riso prodotto dagli agricoltori di Coldiretti aderenti alla Filiera Agricola Italiana per contribuire alla realizzazione di 38 interventi di agricoltura familiare nelle aree più povere del mondo a sostegno di 114.248 famiglie di contadini e alla costruzione del Villaggio solidale, che sarà realizzato in Puglia da Coldiretti e Focsiv, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale del pomodoro nelle imprese agricole.

A partire da sabato 14 maggio in Emilia Romagna ci saranno iniziative di sostegno ad un impegno concreto ed innovativo che può contribuire a creare un sensibilità più diffusa anche sulla sfida epocale sull’emergenza profughi affrontata dall’Italia e dall’Unione Europea. I mercati dove sarà possibile sostenere contribuire sono: Ponte dell’Olio (Pc), piazza degli Alpini (15 maggio, 9,00 – 12,00); Parma, Largo Calamandrei – Barilla Center (14 maggio, 8,30 – 15,30); Modena, largo san Francesco (15 maggio, 8,30 – 13,00); Ferrara, piazza municipale (15 maggio, 8,00 – 18,00); Bologna, via Colombo, presso centro commerciale Navile (14 maggio, 8,00 – 12,30), via Po 10 (17 maggi, 8,30 – 12,30) e piazzetta don Gavinelli (17 maggio, 15,30 – 20,00);

La campagna www.abbiamorisoperunacosaseria.it è finalizzata a combattere le speculazioni sul cibo nel mondo che costringono alla povertà 800 milioni di piccoli agricoltori obbligati a migrare con effetti disastrosi per la comunità, per l’ambiente e la sicurezza alimentare. Il riso – sottolineano Coldiretti e Focsiv – è stato scelto come simbolo perché è l’alimento più consumato al mondo, soprattutto tra i più poveri, e viene coltivato in quasi tutti i Paesi. Oltre il 70% di quanti sono vittime della fame nel mondo sono agricoltori a livello familiare, soprattutto piccoli produttori nel Sud del mondo, minacciati dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attende il rischio dello sfruttamento ed il caporalato.

Come momento di incontro sono stati scelti i mercati perché oltre alla solidarietà per battere il caporalato serve una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute ed il lavoro, con una equa distribuzione del valore. E questo – conclude la Coldiretti – non è possibile se i pomodori e le arance nei campi italiani sono sottopagati a pochi centesimi al chilo.

La campagna puo’ essere sostenuta fino al 18 maggio anche donando al 45594 un SMS da 2 Euro al cellulare personale – TIM, Vodafone, WIND, 3, Postemobile, CoopVoce e Tiscali – oppure con una telefonata da rete fissa di casa da 2 o 5 Euro – TIM, Infostrada, Fastweb, Vodafone, Tiscali e TWT.

Europa, nuove sfide per l’area adriatico-ionica

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

In corso a Dubrovnick il primo Forum della Strategia Europea per la Macroregione adriatico-ionica

Bologna – L’area adriatico-ionica è l’area europea sottoposta a maggiore pressione politica dalla crisi dei rifugiati, un luogo in cui si evidenziano i punti di tensione a livello globale e che diventa dunque strategica per l’Europa del futuro. Se ne è parlato al Primo Forum della Strategia Europea per la Macroregione adriatico-ionica (Eusair) che si sta svolgendo in questi giorni a Dubrovnik, in Croazia, organizzato dalla Commissione europea. All’evento, che ha l’obiettivo di fare il punto sull’avanzamento della Macroregione avviata nel 2014, è presente l’assessore regionale al Coordinamento delle Politiche europee allo Sviluppo Patrizio Bianchi. La Regione Emilia-Romagna, infatti, è autorità di gestione del Programma di cooperazione territoriale Adrion, una delle linee di finanziamento specifica per la Macroregione, che ha una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro.
Per affrontare le nuove sfide in gioco per la Macroregione adriatico-ionica, sviluppare la conoscenza tra Paesi e lo scambio di esperienze e mettere in comune le risorse, si è detto a Dubrovnik, occorrerà rafforzare la struttura di governance tra i Paesi che fanno parte dell’area, in modo che possa rappresentarsi all’interno dell’Unione Europea come una vera Macroregione. E’ questa la chiave, hanno detto i partecipanti al Forum, per gestire le emergenze ma anche la crescita economica dell’area, con l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro e nell’ottica della sostenibilità ambientale. Sfide comuni per l’Unione Europea e per i Paesi della Macroregione, così come per la comunità imprenditoriale, le università e gli enti di ricerca, le organizzazioni non governative e più in generale per i cittadini che vivono in questa area.
Prima dell’avvio del Forum si è tenuta anche la conferenza dei Ministri degli Affari esteri e delle Politiche europee di coesione EUSAIR/IAI, che ha adottato la dichiarazione di Dubrovnik, con la quale si è ribadita l’importanza di questa macrostrategia per l’integrazione europea, per affrontare e risolvere le problematiche comuni dell’area di cooperazione ed incoraggiando il coinvolgimento di tutte le forze economiche e sociali.
Eusair coinvolge 8 Paesi, di cui 4 stati membri Ue (Italia, Slovenia, Croazia, Grecia) e 4 non membri (Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia). Le Regioni italiane coinvolte sono Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
La Strategia promuove la crescita sostenibile in termini economici e sociali della regione adriatico-ionica, supportando al contempo il processo di integrazione dei paesi balcanici dell’area. La strategia si basa su quattro grandi aree, quattro pilastri, e cioè Crescita Blu (pesca, tecnologie blu, governance del mare), Connettere la Regione (trasporti e retei energetiche), Qualità ambientale, Turismo sostenibile.
Da poco si è concluso il primo bando Adrion, che ha ricevuto una accoglienza molto positiva. Sono state infatti 377 le domande presentate per accedere ai finanziamenti, con 2983 istituzioni coinvolte come partner dei progetti./BM

Casa, inaugurati a Ferrara 43 nuovi alloggi di edilizia residenziale sociale: verranno dati in affitto a canone calmierato e ridotto

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

In via Gustavo Bianchi. Regione, Comune e Acer insieme per un intervento destinato a cittadini con un reddito garantito ma che hanno difficoltà ad accedere al mercato libero delle locazioni. Il costo complessivo supera i 6 milioni di euro

Bologna – Una zona segnata fino a pochi anni fa dal degrado rivive oggi dopo un intervento di riqualificazione urbana con 43 nuovi alloggi di Edilizia residenziale sociale (Ers). Alloggi caratterizzati da standard elevati in termini di vivibilità, qualità abitativa e risparmio energetico, inaugurati oggi a Ferrara, in via Gustavo Bianchi, alla presenza del presidente della Regione. In quella che un tempo era un’area critica, con appartamenti in condizioni precarie e casi di occupazione abusiva, ci sono ora appartamenti nuovi, destinati a cittadini che dispongono di un reddito garantito ma hanno difficoltà ad accedere al mercato libero delle locazioni. Il bando per l’assegnazione, rivolto a single, famiglie, giovani coppie, pensionati e studenti, con determinati requisiti, è scaduto lo scorso 15 aprile. L’Acer (Azienda casa Emilia-Romagna) prevede di pubblicare la graduatoria entro la fine del mese di maggio.

Quello di via Gustavo Bianchi è quindi un programma di Edilizia residenziale sociale, realizzato mediante la demolizione di fabbricati di proprietà comunale. Due le tipologie abitative disponibili: appartamenti di 50 metri quadri, con una camera da letto, e appartamenti di 70 metri quadri, con due camere da letto. Il costo complessivo dell’intervento – compreso in una porzione di tessuto urbano novecentesco fra il centro storico di Ferrara e la ferrovia – ammonta a 6 milioni e 700mila euro circa, di cui 3 milioni e 360mila euro di contributo pubblico (statale) e altrettanti di cofinanziamento comunale. Tutto questo è stato possibile a partire da un accordo per la realizzazione del programma integrato di promozione di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana, siglato a luglio 2012 tra Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara e Acer della Provincia di Ferrara.

L’Emilia-Romagna guarda al mercato iraniano: la Regione guida la delegazione emiliano-romagnola al 1° summit Italia-Iran a Teheran

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Dal 14 al 18 maggio missione del sistema economico regionale. Obiettivo: gettare le basi commerciali ed economiche con il Paese del medio oriente

Bologna – Opportunità Iran. Anche l’Emilia-Romagna sarà tra i protagonisti alla prima edizione del summit Italia-Iran promosso da The European House – Ambrosetti. A Teheran, dal 14 al 18 maggio, la Regione sarà capofila della delegazione emiliano-romagnola di imprese e associazioni durante il primo appuntamento, dopo la rimozione dell’embargo, per gettare le basi commerciali ed economiche tra il Paese del medio oriente e l’Emilia-Romagna.
Con il nuovo programma pluriennale di promozione internazionale “Emilia-Romagna Go Global 2016-2020”, la Regione mira a lanciare nuove attività a supporto delle piccole e medie imprese in Iran. E lo fa attraverso la mobilitazione del Comitato export e internazionalizzazione dell’Emilia-Romagna.
Oltre il summit (16 e 17 maggio), durante la missione sono in programma anche visite alle sedi locali di due aziende regionali quali Sacmi e Landi Renzo e la partecipazione alla fiera Iran Health dove sono presenti imprese dell’Emilia-Romagna del settore biomedicale. Alla missione – guidata dall’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi – parteciperanno, tra gli altri, anche la presidente del Centergross di Argelato (Bologna), il presidente dell’associazione nazionale Assorestauro, il presidente di Cna Produzione Emilia-Romagna, l’Ad della Landi Renzo Spa (Reggio Emilia).
L’Emilia-Romagna punta a essere una delle prime Regioni italiane a presentarsi in quest’area e allacciare solide relazioni con gli interlocutori locali con l’obiettivo di rafforzare l’interscambio economico, culturale e commerciale tra i due Paesi. Obiettivo: concretizzare le opportunità strategiche in chiave bilaterale e regionale.
Inoltre, il Summit sarà anche l’occasione per presentare – nella sessione dedicata al cultural heritage – il lavoro fatto dalla Regione sulla ricostruzione post-sisma con particolare attenzione ai beni culturali e all’attività di restauro.
Più in generale, la prima edizione del summit Italia-Iran ha l’obiettivo di costruire una comunità business leader e policy maker in grado di definire le relazioni tra i due Paesi. Il summit mira a diventare l’appuntamento annuale per la leadership politico-istituzionale e imprenditoriale dell’Italia e dell’Iran.
Nel corso del vertice saranno presentati i contenuti e le proposte di alcuni position paper su specifici settori particolarmente promettenti, realizzati da un team dedicato di professionisti di The European House – Ambrosetti, sotto la guida di un think tank con un Advisory board di rilievo internazionale.
Il contesto
L’Iran è un paese con un ricco patrimonio storico e culturale, dotato di un grandi prospettive economiche e strategicamente posizionato tra Oriente ed Occidente. Per estensione, popolazione e tradizione, l’Iran ha la naturale predisposizione ad essere un Paese leader in quella regione del medio oriente. Il Paese possiede infatti ottimi fondamentali demografici, con oltre 80 milioni di abitanti, e una popolazione giovanile tra le più istruite nel gruppo dei Paesi in via di sviluppo. La sua posizione strategica, inoltre, garantisce accesso ad un mercato combinato di 300 milioni di individui con un crescente potere d’acquisto.

Ex Bredamenarini, accolta la proposta della Regione: sospesi i licenziamenti dei 42 lavoratori e avviato il dialogo tra azienda e sindacati

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Firmato in viale Aldo Moro il verbale di accordo. Industria Italiana Autobus si impegna a presentare nel dettaglio il piano industriale per lo stabilimento bolognese. Il confronto si svilupperà a partire dai prossimi giorni, fino alla riconvocazione del tavolo regionale prevista per il prossimo lunedì 6 giugno: fino a quel momento sono sospesi i tempi della procedura della mobilità

Bologna – Licenziamenti sospesi. Si apre il dialogo sulla vertenza Industria Italiana Autobus (ex BredaMenarini), che passa per un primo, importante atto: la sospensione dei licenziamenti di 42 lavoratori annunciati nei giorni scorsi. Il vertici dell’azienda e i sindacati hanno infatti accolto pienamente la proposta avanzata dalla Regione Emilia-Romagna. Proposta, in sintesi, che prevede la sospensione della procedura di mobilità già avviata per consentire a IIA e sindacati di dialogare e affrontare nel merito la vicenda. A questo si aggiunge l’impegno dell’azienda a presentare nel dettaglio il piano industriale.
Il risultato è stato raggiunto oggi nella sede della Regione, a Bologna, con la firma di un verbale di accordo – durante la riunione del tavolo di salvaguardia sullo stabilimento bolognese. All’incontro, convocato dall’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, sono intervenuti la Città metropolitana di Bologna, i vertici di Industria Italiana Autobus, Unindustria Bologna, Fiom e Uilm Bologna e i rappresentanti sindacali dell’azienda.
Il confronto tra azienda e sindacati si svilupperà a partire dai prossimi giorni, fino alla riconvocazione del tavolo regionale prevista per il prossimo lunedì 6 giugno: fino a quel momento sono sospesi i tempi della procedura della mobilità
Accogliendo la proposta dell’assessore Costi, le parti hanno concordato “sulla utilità di un aggiornamento del piano industriale dello stabilimento di Bologna, anche alla luce delle novità emerse durante l’incontro e in grado di corrispondere a quanto individuato negli impegni sottoscritti nell’accordo siglato il 17 dicembre 2014 preso il ministero dello Sviluppo economico”. Inoltre, hanno convenuto di “sospendere la procedura di mobilità avviata il 6 maggio scorso per permettere il confronto tra azienda ed organizzazioni sindacali e la riconvocazione del Tavolo Regionale di salvaguardia occupazionale”.

Domenica 15 maggio la proiezione del film “Un Ultimo Tango” al Cinema Boldini

da: Arci Ferrara

Domenica 15 maggio ore 16.45 – ingresso 6 euro versione originale con sottotitoli in italiano.

Appuntamento speciale al Cinema Boldini di Ferrara dedicato agli amanti del tango argentino. Verrà portato in sala il film Un ultimo tango di German Kral. Finita la proiezione la serata continuerà e si sposterà alla Cuevita presso il Centro Sociale Barco in via Indipendenza 40 – quartiere Barco. Dalle 19.00 alle 24.00 si potrà ballare accompagnati dal dj Gabriel Sodini.

Juan Carlos Copes e María Nieves Rego sono il Fred e Ginger del tango argentino. Our Last Tango è film dalla fotografia ricercata, ricco di sequenze dedicate al tango, si racconta la loro storia attraverso i decenni. All’inizio degli anni Cinquanta, Juan ha immaginato di poter trasformare il ballo tipico del suo Paese in un fenomeno internazionale, prendendo spunto dall’influenza che il jazz ha avuto negli Stati Uniti, rendendo vero questo sogno insieme alla sua partner di danza Maria nell’acclamato show di Broadway Tango Argentino e altre performance. Il regista German Kral lavora con Wim Wenders, produttore esecutivo di quest’opera.

Un ultimo tango è la testimonianza di un genere musicale, di un ballo, di un uomo e una donna, di una poetica nutrita di sentimenti eterni come la malinconia, la nostalgia, la sensualità, la passione, la rabbia. “Pensiero triste messo in musica” scriveva Borges, il tango è la linea musicale su cui scivola la storia di una coppia che ha danzato con la stessa intensità con cui ha vissuto, che ha contagiato il mondo con un ballo popolare a cui insieme hanno dato dignità di palcoscenico. Intervistati a turno sulla materia che conoscono e praticano meglio, melting pot di tradizioni americane, africane e europee che si incontrano nel 1880 nelle periferie delle capitali di La Plata, Buenos Aires e Montevideo, María e Carlos ripercorrono vita e carriera in primo piano, inframezzati con la ‘ricostruzione’ coreografica della loro storia, immagini di repertorio e discussioni sulla messa in scena. Un ultimo tango è metafora della vita e delle sue imprevedibili e infinite combinazioni. Cerimonia misteriosa che si presta più di altri balli ad essere rappresentata al cinema, il tango è soprattutto una danza di sentimenti. Lontana dall’essere movimento neutro e accademico, riflette uno stato emozionale dietro gli abbracci, le sospensioni di peso, gli slanci, gli abbandoni, gli agganci sui fianchi. Un film importante, che oltre alla partecipazione di Maria Nieves e Juan Carlo Copes vede tra gli interpreti Alejandra Gutty e Pablo Veron.

ingresso solo film euro 6
ingresso solo milonga euro 10
ingresso film + milonga euro 14

La prenotazione NON è necessaria per l’ingresso al cinema

La prenotazione è invece NECESSARIA per la partecipazione alla Milonga con dj Gabriel Sodini:
– telefonare a Rita al 3470455351
– oppure inviare una mail a chiquitabrava@libero.it

Per la partecipazione alla milonga con dj Gabriel Sodini è richiesto il possesso della tessera arci

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara. www.cinemaboldini.itwww.arciferrara.org

“Città ideali e città reali”. Intorno al libro di Fabio Isman “Andare per le città ideali”. Nuovo appuntamento del ciclo “Il Museo. Dentro e intorno”

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Lunedì 16 maggio alle ore 17 presso la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, (C.so Ercole I D’Este, 21), si terrà un nuovo appuntamento del ciclo di conferenze “Il Museo. Dentro e intorno” organizzato da Francesca Cappelletti, docente di Storia dell’Arte Moderna del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara e da Stefania De Vincentis, assegnista di ricerca di TekneHub, dalla Fondazione Ferrara Arte, dai Musei Civici di Arte Antica, in collaborazione con gli Amici dei Musei.

Al centro dell’incontro il tema “Città ideali e città reali”, che vedrà Marcello Balzani e Sabina Carbonara del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, dialogare con Fabio Isman in merito al suo libro ‘Andare per le città ideali’ (Edizioni Il Mulino, 2016).

Piccoli gioielli architettonici nati dall’utopia. Non solo Palmanova, Aquileia, Pienza, Sabbioneta: l’Italia pullula di città ideali dalla struttura geometrica regolare, frutto di visioni laiche o di esoteriche cosmogonie. L’itinerario va dalla quadristellata Terra del Sole, voluta da Cosimo I de’ Medici nel 1546 in Romagna, ad Acaya, in provincia di Lecce, da San Leucio, frazione di Caserta, alle città-operaie Crespi d’Adda e Solvay a Rosignano, dalle città di ‘fondazione’ fascista, come Latina e Sabaudia nel Lazio, Arborea e Fertilia in Sardegna, al recente ‘sogno’ della Scarzuola in provincia di Terni.

Fabio Isman, giornalista e scrittore, dopo essersi occupato di politica interna ed estera, da anni si dedica all’arte e alla cultura. Scrive, tra l’altro, per ‘Il Messaggero’, ‘Il Giornale dell’Arte’ e ‘Bell’Italia’. Fra i suoi numerosi libri ‘I predatori dell’arte perduta. Il saccheggio dell’archeologia in Italia’ (2009) e ‘Il ghetto di Venezia’ (2010), pubblicati da Skira.

Lunedì 16 maggio al Cinema Apollo il film “Nessuno mi troverà” sul mistero della scomparsa del grande fisico Ettore Majorana

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Lunedì 16 maggio alle ore 21 presso il Cinema Apollo (p.zza Carbone 35), sarà proiettato il film di Egidio Eronico ‘Nessuno mi troverà’ su Ettore Majorana, fisico italiano scomparso il 26 marzo 1938, a soli 31 anni, senza lasciare traccia né spiegazioni.

All’evento, organizzato dal Master in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della Scienza, dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara e dallo IUSS-Ferrara 1391, interverranno Egidio Eronico, regista del film, e Pietro Dalpiaz, fisico sperimentale e professore emerito di Unife, che incontreranno il pubblico al termine della proiezione del film della durata di 75 minuti.

Ettore Majorana è stato forse il più grande fisico teorico del ‘900. La sua sparizione, quasi ottant’anni fa, non smette di produrre quesiti, dubbi, ricerche; le sue intuizioni e i suoi lavori scientifici sono oggi più attuali di quando furono pubblicati.

Cosa è stato di Majorana? Come può uno scienziato considerato da Enrico Fermi dello stesso calibro di Galileo e Newton sparire nel nulla? Quale – ieri come oggi – la vera posta in gioco? Il suo enigma, lontano dall’essere risolto, è diventato un paradigma di questioni scientifiche, politiche, morali, che agitano ancora la nostra società. Attraverso documenti, immagini d’archivio, animazioni da graphic novel, testimonianze, il film scandaglia il mistero di Ettore Majorana.

Grazie alle approfondite ricerche di Francesco Guerra e Nadia Robotti intorno alla figura e all’attività di Majorana, ‘Nessuno mi troverà’ cerca di rispondere cinematograficamente ad alcune di queste domande. Senza la presunzione di fornire certezze, e senza adagiarsi nelle comode incongruenze di un’immancabile quanto insoddisfacente “verità ufficiale”.

Sabato 14 maggio la presentazione del libro di Fabio Bergamini, Sindaco di Bondeno

da: organizzatori

Il Circolo Letterario Il Patio dei Poeti invita la cittadinanza alla presentazione del saggio di FABIO BERGAMINI (Sindaco del Comune di Bondeno) “IL MALE LUMINOSO – comunicazione, società, politica”.

Dialogheranno con l’aurore Claudia Fortini e Fabrizio Resca.

Si svolgerò sabato 14 maggio 2016 alle alle ore 17,30, presso la sala conferenze della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Bondeno.

Il ricavato della vendita dei libri sarà interamente destinato alla campagna di raccolta fondi per l’acquisto degli arredi della nuova scuola antisismica di Bondeno.

VI ASPETTIAMO!

Al Ferrara Sharing Festival Elisabetta Luise racconta come HomeAway ha ridefinito il concetto di sharing economy

da: ufficio stampa Sedicieventi

Ci sarà anche Elisabetta Luise, Responsabile PR HomeAway Italia, fra i relatori del Ferrara Sharing Festival, che dal 20 al 22 maggio 2016 nel capoluogo estense, richiamerà l’attenzione sul vasto e complesso mondo dell’economia collaborativa.

Intervenendo al workshop Il Turismo e i processi collaborativi, Luise racconterà in cosa consiste l’innovazione del modello HomeAway, leader mondiale negli affitti di case vacanze online con oltre 1 milione di annunci in tutto il mondo.

HomeAway ha saputo ridisegnare in maniera ironica e provocatoria il concetto di sharing economy, evidenziandone alcuni degli aspetti meno raccontati in relazione alle vacanze nella sua ultima campagna di brand “E’ la tua vacanza perché condividerla?”.

«Le vacanze sono preziose, per questo è fondamentale che si possano condividere in relax con le persone giuste. Condivisione sì, dunque, ma con la garanzia di trascorrere una ‘Vacanza Completa’ al riparo dagli effetti indesiderati dell’over-sharing – afferma Luise –. Partecipare al dibattito sarà un ulteriore occasione di confronto sul tema».

L’innovazione e il turismo, norme professioni e servizi e il canale digitale nell’offerta turistica sono altri argomenti che verranno trattati nel corso del workshop, in programma alle ore 16.30 nella Sala della Musica. Ai lavori, parteciperanno anche Maurizio Davolio (Presidente AITR), Ester Giacomoni (Country Manager Italia VizEat), Zeno Govoni (Direttore Hotel Annunziata di Ferrara) e Luca Sini (CEO & Co-Founder Guide Me Right).

Campagna Hera “Regala un Albero alla tua città”: inaugurata questa mattina l’area verde del giardino scolastico della scuola Tumiati

da: ufficio stampa Hera

Alla cerimonia presenti rappresentanti del Comune e di Hera e gli oltre 200 bambini della scuola elementare. Grazie al rilancio della campagna per 50.000 nuove adesioni, già raggiunte in meno di 10 mesi, Ferrara ha ottenuto 58 nuovi alberi.

E’ stata inaugurata questa mattina la nuova area verde del giardino della scuola elementare Tumiati di Ferrara, grazie all’adesione dei cittadini ferraresi al rilancio della campagna di Hera “Elimina la bolletta. Regala un albero alla tua città”. Il progetto promuove il passaggio dalla bolletta cartacea a quella on-line, legando il risultato alla piantumazione di alberi.
Presenti al taglio del nastro l’Assessore all’Ambiente Caterina Ferri e l’Assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi, il Responsabile Corporate Social Responsibility di Hera Filippo Bocchi, il preside dell’Istituto comprensivo Perlasca Stefano Gargioni e gli oltre 200 bambini della scuola elementare Tumiati che hanno avuto la possibilità di partecipare anche ad un laboratorio didattico sul compostaggio. Una vera e propria festa rallegrata dai cori dei bambini, aperta a tutta la città per celebrare insieme il raggiungimento di questo importante traguardo.

58 nuovi alberi per Ferrara
Grazie agli oltre 2.700 cittadini di Ferrara aderenti all’iniziativa, Hera, nel 2016, ha potuto donare alla città ulteriori 58 alberi, di cui 55 sono stati piantumati nell’area verde e nella ciclabile di via Contardo D’Este e 3 nella scuola primaria Tumiati.
Dall’autunno 2013 ad oggi sono stati piantati nel ferrarese 243 alberi così suddivisi: oltre ai 58 elencati sopra, 25 nell’area verde Ravera, 40 lungo la pista ciclabile di Pontegradella, 25 nell’area verde Battisti e 25 nell’area verde Migliari, 50 a Cento e 20 a Voghiera.
Al raggiungimento del risultato hanno contribuito, oltre alla promozione del progetto anche da parte dei Comuni partner, i nuovi servizi on line di Hera e la scelta di elaborare offerte a mercato libero con un’Opzione Natura che prevede, tra l’altro, l’invio elettronico della bolletta e la fornitura di energia verde. Grazie a questa iniziativa, i clienti Hera di Ferrara che hanno scelto la bolletta online hanno superato quota 13%.

Primo traguardo raggiunto: 100.000 nuove adesioni
La prima edizione della campagna “Regala un albero alla tua città” partita a novembre 2012, doveva concludersi alla fine del 2016 ma l’obiettivo delle 100.000 adesioni è stato raggiunto a novembre 2014, con largo anticipo rispetto ai tempi previsti. La scelta ecologica dei cittadini è stata premiata con la piantumazione di 2.000 alberi complessivi (1 ogni 50 adesioni) nelle aree individuate nei rispettivi territori dai Comuni che collaborano con Hera alla realizzazione dell’iniziativa.

Nuovo traguardo già raggiunto: 50.000 ulteriori adesioni
Visto il successo dell’iniziativa, a giugno 2015 Hera ha rilanciato la campagna con il nuovo obiettivo di raggiungere ulteriori 50.000 nuove adesioni, che porteranno alla piantumazione di altri 1.000 alberi, per un totale di 3.000 piante. In poco meno di dieci mesi dal nuovo rilancio anche questo traguardo è stato già raggiunto: sono infatti 50.861 i clienti già passati alla bolletta online. Gli ultimi 500 alberi saranno messi a dimora in 20 comuni nell’inverno-primavera 2017.

I benefici ambientali
Le nuove adesioni raggiunte, sommate alle 100.000 della prima edizione del progetto, permettono di evitare ogni anno l’utilizzo di oltre 3.600.000 fogli di carta e l’emissione di 67 tonnellate di CO2 associate alla produzione, stampa e recapito della bolletta cartacea. A questi benefici ambientali si aggiungono quelli collegati a nuovi alberi che assorbono complessivamente 300 tonnellate di CO2 ogni anno. Inoltre la scelta di destinare la piantumazione degli alberi a centri urbani consente di contribuire a contrastare l’effetto “isola di calore” ed assorbire gli inquinanti gassosi e le polveri sottili.

Un’ampia informazione aggiornata sul progetto è fruibile nel canale web dedicato e accessibile all’indirizzo www.alberi.gruppohera.it

Giovedì 19 maggio inaugurazione della mostra “Marimekko Lifestyle” alle Torri dell’Acqua di Budrio

da: Area Comunicazione Torri dell’Acqua

Giovedì 19 maggio 2016 ore 19 presso le Torri dell’Acqua Via Benni 1, Budrio (Bo).

Promossa da Fondazione Giorgio Cocchi e Comune di Budrio
Apertura: fino al 30 giugno
Orari: giovedì dalle 17 alle 20, domenica 22 e 29 maggio dalle 17 alle 20, tutti i giorni su appuntamento telefonando ai recapiti 335 6352774 – 051 801205
Apertura straordinaria sabato 28 maggio dalle 18 alle 22 in occasione della Notte ai Musei

Dopo l’esposizione Linee curve, dalla natura al design. Suggestioni dal Nord Europa dell’autunno scorso, continua alle Torri dell’Acqua l’indagine sulle arti e il design dell’Europa settentrionale, questa volta con un percorso tra i tessuti di Marimekko, per raccontare la storia dell’azienda finlandese e della sua fondatrice, Armi Ratia, donna di grande personalità e di grande capacità di visione.

Nel secondo dopoguerra Armi, nonostante la provenienza dalla lontana Finlandia, ha proposto uno stile e un modo di “fare moda” fuori dalle regole e dalle convenzioni, riuscendo ad interpretare attraverso i suoi tessuti quel bisogno di cambiamento e di novità che sarebbe esploso di lì a poco in tutto il mondo, a partire dagli anni ‘60.

«Le scelte della Marimekko sono sempre state coraggiose e “al limite”» spiega Claudia Cocchi, presidente della Fondazione Giorgio Cocchi e direttore artistico della mostra, «e sono arrivate al successo anche grazie all’intraprendenza e alla capacità comunicativa di Armi Ratia. Questo spirito innovativo e per certi versi rivoluzionario, in alcuni momenti anche utopico, resta una testimonianza unica nella storia della moda e del design. In Finlandia e nel mondo. Le collezioni Marimekko risultano fuori dal tempo, ma sempre ben riconoscibili ancora oggi perché, come diceva Armi Ratia, la moda non riguarda solo l’abito, ma comprende il design, l’arte, la letteratura, il cibo e tutto quello che utilizziamo. Moda non è solo fashion, è uno stile di vita».

La storia e il marchio

Marimekko venne fondata nel 1951. Appena conclusa la seconda guerra mondiale, i suoi fondatori Armi e Viljo Ratia, dotati di un carattere tenace e di molte intuizioni, con la consapevolezza dei mutamenti imposti nella nuova società, crearono per la prima volta una collezione di oggetti complementari tra di loro, atti a definire una nuova cornice per la vita quotidiana.

Con molto anticipo, pensarono a ridefinire uno stile di vita basato su nuovi comportamenti della classe media appena terminata la guerra. Casa, ufficio, tempo libero, viaggi sono i settori per i quali progressivamente la Marimekko ha proposto, basandosi sulla produzione di tessuti stampati, una serie di oggetti semplici, utili e pratici, senza confini di classe, belli e democratici. Marimekko produce oggetti per la casa, la cucina e il bagno, abbigliamento per bambino in tessuto Ökotex e molto pratico, donna e accessori. Famose sono le borse di tela in tinta unita, o con disegni stampati, le magliette a righe, i piatti di porcellana con il fiore Unikko o i copripiumoni a righe.

Alla base del successo di Marimekko vi è l’idea vincente di affidarsi a designer di grande talento: Maija Isola, Vuokko Nurmesniemi, Anikka Rimala sono i primi nomi di una lunga serie che indicano nuove strade da percorrere, nuovi confini da esplorare. Marimekko si trova in Italia nei negozi per l’arredamento, l’oggettistica e la moda, scelti tra i più rinomati.

Internazionalizzazione: dalla Polonia in Emilia-Romagna per conoscere i punti di forza dell’agroalimentare regionale e avviare iniziative comuni

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Cibus, Macfrut, Granarolo, Apo Fruit: alcune delle realtà visitate. Firmata un’intesa di collaborazione

Bologna – Alcune delle realtà più significative dell’agricoltura e dell’agroalimentare regionali sono state protagoniste della visita di una delegazione del Voivodato della Wielkopolska in Emilia-Romagna, che si è conclusa ieri. Durante la “tre giorni” emiliano-romagnola, i rappresentanti della Commissione agricoltura della Regione polacca hanno potuto conoscere da vicino, guidati dall’Assessore all’agricoltura dell’Emilia-Romagna, i punti di forza di un sistema produttivo che per le sue caratteristiche di sostenibilità, innovazione e qualità dei prodotti è leader in Europa. Un percorso lungo tutta la filiera “dalla terra alla tavola” che ha toccato realtà come Cibus, il Salone dell’alimentare di Parma; gli stabilimenti della Granarolo di Bologna; Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta di Rimini. E ancora: il caseificio sociale Marano (Pr) dove viene prodotto il Parmigiano Reggiano; l’azienda zootecnica il Paleotto (Bentivoglio, Bo) specializzata nelle produzione di latte Alta qualità e che aderisce al progetto regionale per la riduzione delle emissioni di gas serra Life Climate ChangER; Apo Fruit ad Altedo nel Bolognese per vedere la lavorazione dell’Asparago verde Igp e , ancora a Bologna , il mercato a “km 0” Campagna Amica della Coldiretti. La visita in Emilia-Romagna è iniziata il 10 maggio a Parma, in occasione della seconda edizione del World food research and innovation forum, ed è stata anche l’occasione per siglare un’intesa tra le due Regioni. Obiettivo: sviluppare e approfondire la partnership in diversi settori: agroalimentare, scambi giovanili, istruzione, cultura, commercio, sport, protezione della natura, innovazione e sviluppo tecnologico.
Tra le due realtà è attiva una collaborazione ormai da diversi anni. Il primo accordo fu siglato nel 2006.

Bilancio positivo per la Fiera Interattiva del Volontariato

da: ufficio stampa Agire Sociale Csv

Ferrara – Sabato 7 maggio a partire dalle 8.30, presso la Casa del Volontariato di Ferrara, in via Ravenna 52, e per tutta la mattinata, più di un centinaio di studenti dei licei Ariosto, Carducci e Roiti hanno attivamente partecipato alla Fiera Interattiva del Volontariato. I giovani, suddivisi in dodici gruppi, sono stati coinvolti in percorsi laboratoriali proposti dalle 12 associazioni coinvolte: Agevolando, Cam Centro Uomini Maltrattanti, Canoa Club, Caritas Diocesana, Ciri, Cisv Children’s International Summer Villages, Ibo Italia, Intercultura, Libera, Lipu, Sav Servizio Accoglienza alla Vita, Viale K.

Ogni laboratorio ha utilizzato modalità altamente interattive (giochi cooperativi, teatro, narrazione, ecc) con lo scopo di promuovere l’interesse e la motivazione dei ragazzi a prendere parte attiva nei contesti associativi del no-profit e della comunità in cui viviamo, stimolando riflessioni, pensieri, proposte riguardo ai valori quali la solidarietà, l’agire solidale e la cittadinanza attiva. L’elemento innovativo riguarda la metodologia utilizzata, mediata da approcci efficaci e divertenti di comunicazione, capace di creare nuove opportunità di dialogo intergenerazionale; metodologia che ha permesso agli stessi volontari di mettersi in gioco affidandosi a nuovi linguaggi e modalità di rappresentazione della solidarietà.

I laboratori proposti dalle associazioni sono il frutto di alcuni percorsi formativi organizzati nei primi mesi dell’anno da Agire Sociale, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Ferrara e la rete delle associazioni La società a teatro. Un percorso molto apprezzato che ha fornito ai volontari (più di 50 le presenze volontarie registrate) le competenze e gli strumenti necessari alla costruzione degli laboratori attivati sabato.

La fiera è stata anche l’occasione per consegnare per la prima volta a Ferrara il “Passaporto del volontariato”, uno strumento, un libretto personale dello studente (progettato e fornito da Ciessevi Milano) che permette di documentare e valorizzare le esperienze di volontariato effettuate: con un timbro apposto sul libretto stesso, da parte dell’associazione, lo studente si vedrà riconoscere le competenze acquisite facendo volontariato, che si dimostreranno utili nel proprio percorso di studi e nella vita.
A partire da giugno, infatti, sono 56 gli studenti che, per i prossimi mesi, saranno impegnati in esperienze di stage all’interno delle associazioni.

Le azioni descritte rientrano nel progetto #Youth4change Giovani cittadini crescono progettato, co-finanziato e coordinato da Agire Sociale CSV Ferrara, con il contributo della Regione Emilia Romagna nell’ambito del bando “Contributi a sostegno di interventi rivolti ai giovani promossi dagli Enti Locali”.

Sabato 14 maggio la Guarini cammina col “Metrominuto”

da: da: Istituto Comprensivo Alda Costa – Ferrara

Sabato 14 maggio alle 9 tutte le classi della Scuola Primaria Guarini accompagnate dalle proprie insegnanti, daranno vita al secondo appuntamento della “Camminata in città: usiamo il Metrominuto”. L’iniziativa rientra nell’ambito del Progetto Lettura dell’ICS Alda Costa, coordinato da Paola Chiorboli, dedicato alle tematiche della sostenibilità ambientale e mobilità sostenibile in collaborazione con il Centro Idea del Comune di Ferrara. Metrominuto, è una mappa simile a quelle dei trasporti pubblici, con informazioni su distanze a piedi e tempi di percorrenza tra luoghi di interesse della città. Quelli più rappresentativi vengono presentati come fermate su una rete pedonale, connessa a linee pedonali virtuali. Lo scopo è sensibilizzare i cittadini ad una nuova cultura della mobilità che riordini le priorità di utilizzo dei mezzi di trasporto, rimettendo alla base la mobilità pedonale poi quella ciclabile e del mezzo pubblico. Tutti i ragazzi, accompagnati dai loro insegnanti e genitori, riceveranno, alla presenza della Dirigente dell’ICS A. Costa Stefania Musacci, dall’Assessore Caterina Ferri e dalla referente del Centro Idea Elisabetta Martinelli, una mappa Metrominuto e uno zainetto giallo con la stampa della cartina prima di iniziare la camminata.

Unioni Civili: ora è legge

da: organizzatori

L’11 maggio 2016 è una data già entrata nella storia del movimento Lgbti italiano in primis e del Paese poi. L’approvazione del ddl sulle Unioni Civili riempie un vuoto legislativo durato anni, che relegava l’Italia agli ultimi posti in Europa in fatto di diritti civili riconosciuti a lesbiche, gay, bisessuali e transessuali. Dopo 30 anni dal primo disegno di legge, dopo 30 anni di battaglie, sconfitte, delusioni, di negazione dei diritti fondamentali dell’individuo e della propria libertà di scegliere e vedere riconosciuta la propria unione con la persona amata, il parlamento italiano ha partorito seppur con fatica una legge che ci avvicina un pò di più all’Europa a cui apparteniamo.
Certo non possiamo chiudere gli occhi sui tanti vuoti legislativi che questa legge lascia. Non possiamo scacciare dalla nostra bocca l’amaro per un fortissimo ritardo con la quale arriva quando la gran parte degli altri paesi a noi vicini è già passata al matrimonio, termine che sembra far paura alla classe politica italiana incapace di farsi interprete delle reali esigenze della società.
Una legge monca che espressamente prevede che ci siano facoltà diverse di accesso alla filiazione per chi è sposato rispetto a chi è unito civilmente. I figli nati in costanza di matrimonio, ad esempio, diventano automaticamente figli della coppia. I figli nati in costanza di unione civile, invece, diventano figli del solo genitore biologico. Inoltre una coppia unita civilmente non può accedere, per espresso divieto, all’adozione di coppia di un bambino in stato di abbandono né alle tecniche di procreazione medicalmente assistita in Italia.

Questo vuoto legislativo è soprattutto un danno per tutte quelle famiglie omogenitoriali che sono già realtà in Italia e per i loro figli che si vedono così negati il diritto alla famiglia.

La strada che abbiamo davanti è ancora lunga e probabilmente tortuosa, ma questa legge sulle Unioni civili è certamente il primo passo, piccolo incerto, ma reale.

Abbiamo fatto un sogno durato trent’anni e oggi, anche se il risultato non è quello che ci aspettavamo non possiamo non essere emozionati per lo sforzo politico e culturale di anni di attivismo fatto in tempi ben più duri e bui per gay, lesbiche e trans.

Raccogliamo oggi i frutti di queste battaglie, anche se non sono quelli sognati.
L’approvazione della legge sul riconoscimento delle Unioni Civili porterà a un ulteriore prosciugamento della palude psicologica e sociale in cui prolifera l’omofobia. E questo è un primo positivo effetto collaterale.
Qualcosa è cambiato e questo ci rende felici.
Continuiamo a lottare per la piena parità ed eguaglianza.

Dal nuovo Codice appalti opportunità per le pmi privilegiata l’offerta economicamente più vantaggiosa

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Tagliani al convegno Cna: ancora troppi buchi interpretativi. Ora, però, chiede l’Associazione, tutte le stazioni appaltanti debbono applicare le nuove regole. Gare a invito sotto il milione di euro, affidamenti diretti entro i 40 mila.

Il nuovo Codice degli appalti apre spazi nuovi per le piccole e medie imprese, fino ad oggi in posizione marginale rispetto ad un mercato che privilegiava grandi dimensioni e logiche come il massimo ribasso. Uno “scatto”, quindi, a detta del presidente nazionale di Cna Costruzioni, Rinaldo Incerpi intervenuto l’altra sera al convegno nella sede di via Caldirolo, dedicato all’approfondimento delle opportunità aperte con la nuova normativa, ancora, però, in buona parte da conquistare nella pratica quotidiana delle stazioni appaltanti.
Ciò, in primo luogo, per l’assenza dei decreti attuativi e di quelle Linee guida Anac, che renderanno chiari e inequivocabili i criteri da adottare nelle gare d’appalto, come non ha mancato di sottolineare il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, nel proprio intervento all’iniziativa di Cna Costruzioni, alla luce di un Decreto legislativo che lascia ancora troppi “buchi” interpretativi. D’altra parte, lo stesso sindaco di Ferrara ha voluto rimarcare i molti aspetti positivi del nuovo Codice, a partire dalla scelta di privilegiare nelle gare d’appalto il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa – quello già attuato da tempo dalla stessa Amministrazione – in grado di meglio assicurare la qualità del progetto e le tempistiche di realizzazione, premiando le effettive capacità dell’impresa aggiudicatrice.
E, tuttavia, ciò che è uscito dalla porta può entrare dalla finestra – ha osservato Lorenzo Minganti, esperto in diritto amministrativo e lavori pubblici – La logica del massimo ribasso rischia di sopravvivere nelle gare d’appalto soprattutto dei Comuni più piccoli per forza d’inerzia, eccesso di autotutela e difficoltà a mettere in pratica gli aspetti tecnici di una nuova normativa, certo ispirata alla semplificazione, ma i cui contenuti innovativi richiedono una riconversione di una certa complessità.
Obbligo di frazionare i grandi appalti in lotti funzionali, rendendoli così più accessibili alle piccole e medie imprese, possibilità, per le opere fino a un milione di euro, di organizzare gare a invito, rivolte a un numero crescente di imprese a seconda dell’ammontare della gara, affidamenti diretti fino a 40 mila euro. La scelta compiuta con il nuovo Codice appalti, anche per il confronto instaurato dall’Associazione in questi mesi con i legislatori, è inequivocabile: rendere protagonista quel sistema di piccole e medie imprese che, come ha ricordato il presidente provinciale di Cna Costruzioni, Riccardo Roccati – costituisce oltre il 90 per cento del tessuto produttivo nazionale.
Ora si tratta di passare ad una nuova fase, impegnativa per tutti i soggetti in campo. Cna chiede uno sforzo adeguato a tutte le Amministrazioni pubbliche direttamente interessate alla normativa, candidandosi a contribuire in prima persona al processo di transizione al nuovo Codice, così come sta avvenendo per il Comune di Ferrara, ma consapevole che saranno necessarie sollecitazione e persuasione, affinché amministrazioni locali e dirigenti pubblici delle stazioni appaltanti accolgano queste novità, valutando l’accesso delle pmi come un opportunità e non un problema, nel rispetto delle norme.
Dall’altra, più complessivamente, il nuovo Codice degli appalti rappresenta una sfida per lo stesso sistema delle piccole e medie imprese delle costruzioni, in una fase tutt’ora di crisi e di scarse risorse pubbliche: “Una sfida a crescere – ha concluso Incerpi – a qualificare sempre più le proprie vocazioni e capacità competitiva su un mercato più aperto e inclusivo”.

  • 1
  • 2