Skip to main content

Giorno: 14 Maggio 2016

Notte europea dei Musei: Ariosto tra storia e stelle

da: organizzatori

Sabato 21 Maggio
Presso il Museo Civico Archeologico “G. Ferraresi”
Stellata di Bondeno, via Gramsci 301

Programma

Dalle ore 15.30: Visite guidate alla scoperta di storia e segreti della casa di Virginio Ariosto

Dalle ore 18.30: Aperitivo Ariostesco, accompagnato da letture tratte dall’Orlando Furioso, progetto “Per conto di Ariosto”, a cura dell’associazione ¡Puedes! (www.puedes.it)

Dalle ore 20.00: Pizzata Ariostesca, a cura del Pub L’Ariosto e della Pizzeria del Borgo

Dalle ore 21.00: Astolfo sulla Luna, osservazioni al telescopio del satellite lunare, a cura dell’Associazione Studi Astronomici di Stellata (www.asastellata.com)

Sentenza di assoluzione nei confronti di Francesco Portaluppi

da: Avv. Valentina Bordonaro

Il 21.04.16 è stata depositata sentenza di assoluzione nei confronti di Francesco Portaluppi, difeso dall’Avv. Valentina Bordonaro, nel procedimento penale che vedeva lo stesso accusato di diffamazione a danno di Angelo Storari, costituitosi parte civile.
All’epoca dei fatti Francesco Portaluppi era consigliere comunale del Partito Democratico mentre Angelo Storari risultava dipendente comunale, assegnato alla segreteria del gruppo consigliare della lista civica Progetto per Ferrara (PpF) della quale era allo stesso tempo un dirigente politico di primo piano, portavoce e, per un certo periodo, anche candidato alle elezioni regionali.
La presunta offesa, contenuta all’interno di un’interpellanza presentata dal consigliere Portaluppi al Sindaco Tiziano Tagliani, così recitava: “Storari poteva dedicare tutta la propria attività retribuita con soldi pubblici solo agli interessi di un’associazione privata che aveva fondato, che dirigeva di persona, che utilizzava per sollecitare consenso elettorale anche personale”.
Nel corso del dibattimento è emerso come “l’attività svolta dallo Storari sia come politico sia come dipendente statale fosse fatto noto”. Tale affermazione risulta cristallina anche alla luce del fatto che diverse attività politiche della lista civica PpF (all’epoca aderente al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo), comprese le campagne associative, venivano svolte invitando i cittadini a recarsi presso un ufficio del Comune ove Storari lavorava come segretario.
E’ stato anche accertato come lo stesso Storari avesse rivendicato sulla stampa locale (come d’altra parte ha poi ribadito in udienza durante il processo) il proprio diritto/dovere di svolgere attività politica per la sua lista civica “anche quando ero alle dipendenze del Comune perché era il mio lavoro”, essendo egli stato trasferito, appunto, alla segreteria del gruppo consiliare di PpF. Conseguentemente, il Giudice, Dott.ssa Filipponi, ha riconosciuto che “Storari potesse essere oggetto di critica per l’esercizio della sua azione amministrativa, stante la sua nota funzione pubblica”.
Il Giudice ha poi riconosciuto che l’interpellanza di Portaluppi “era rivolta al Sindaco proprio perché ci fosse chiarezza sulla situazione di ipotizzato conflitto di interessi tra lo Storari dipendente pubblico e lo Storari uomo politico che operava attivamente per il gruppo di appartenenza”. Infatti il consigliere Portaluppi aveva presentato quell’interpellanza in quanto riteneva che la decisione di trasferire Storari dal Servizio di Pianificazione Territoriale del Comune alla segreteria del gruppo consiliare di PpF fosse inopportuna nonchè fonte di possibili conflitti di interesse. Quindi la frase incriminata, non poteva essere disgiunta dal più ampio contesto di tutta quell’interpellanza, che invece “si fondava su premessa, su aspetti tecnici ed oggettivi, con nomi e numeri”, come ha rilevato il Giudice.
La sentenza, in definitiva, ha stabilito come nell’espressione utilizzata da Portaluppi all’interno dell’interpellanza “non sia ravvisabile alcuna umiliazione o pubblica offesa” a Storari e pertanto Portaluppi Francesco è stato assolto “perché il fatto non sussiste”.

Al via il Concorso di Poesia “Il Segreto delle Fragole”

da: organizzatori

Le migliori poesie saranno inserite nell’Agenda poetica del 2017 edita da LietoColle.

Il tema scelto quest’anno per caratterizzare l’agenda poetica del 2017 è “Essere onesti”. LietoColle vorrebbe che il Segreto delle fragole invogliasse a scrivere – e a praticare – l’”Essere onesti”, gesto quanto mai controverso nel tempo corrente ove le relazioni – entro le comunità, dal micro delle famiglie al macro dei continenti e del pianeta – sembrano costruite sull’interesse privato piuttosto che sul bene comune, con il costante tradimento di principi quali la lealtà, la trasparenza, l’attenzione all’altro.

A ben guardare, l’onestà è tema più faticoso ed estremo della generosità, perché deve riferirsi a una morale che prevede costanza nei comportamenti, costanza che non può essere risolta da un “momento generoso” ma che implica un sistematico riferirsi a modelli del pensare e del fare che superano i bisogni dell’ “io” per giungere ad una più vasta consapevolezza del “noi”.
La sconfitta degli egoismi passa attraverso l’esercizio incondizionato dell’onestà – dal personale al collettivo, ad ogni livello di responsabilità – e recuperare un’”etica della poesia” significa anche, per LietoColle, attendere da sé e dagli altri atteggiamenti, storie e scritture capaci di valorizzare il bene piuttosto che il male, recuperando un senso universale di appartenenza alla specie che trova fondamento nell’accogliere piuttosto che nel respingere.

Regolamento “Il Segreto delle Fragole 2017”

LietoColle invita tutti coloro che praticano la scrittura poetica, mediante l’invio dei propri elaborati come segue: numero due poesie sul tema “Essere onesti” (massimo 28 versi ciascuna –comprese spaziature interne ai versi, titolo e nome autore:
invio dei testi , in un unico documento formato Word,  alla redazione solo per mail: redazione@lietocolle.com, indicando come oggetto “Fragole 2017”. Nella mail indicare i dati personali, indirizzo, breve notizia e la seguente dichiarazione:
Dichiaro che gli elaborati qui proposti sono di mia produzione e sono inediti. Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi  della disciplina generale di tutela della privacy (L. n. 675/1996; D. Lgs. n. 196/2003).
La partecipazione è completamente gratuita.
Le poesie dovranno essere inviate entro il 30 agosto 2016.
L’elenco delle poesie selezionate per l’inserimento nell’Agenda poetica sarà pubblicato sul sito www.lietocolle.com nel mese di novembre 2016, e agli autori selezionati verrà inviata comunicazione personale.
L’edizione 2017 – curata da Sebastiano Gatto, Greta Rosso, Daniele Mencarelli, Maddalena Lotter, sarà disponibile da fine novembre e sarà un prezioso e utile regalo di Natale.

Trionfo del ju jitsu Shinsen al trofeo nazionale a Rieti

da: organizzatori

Si conclude il Trofeo Nazionale città di Rieti di jujitsu, valido per le selezioni azzurre, con un trionfo della scuola estense Jujitsu SHINSEN che porta a casa, 2 ori, 6 argenti e 3 bronzi. I Centesi campioni del mondo Michele Vallieri e Sara Paganini maestri nei dojo di Finale Emilia e Pieve di Cento dichiarano «Questa pioggia di medaglie è il frutto di una collaborazione straordinaria con atleti grandi e piccini che danno il massimo sul tappeto, genitori e supporter che rendono possibile l’allenamneto in palestra e le trasferte e tutti i nostri colleghi che mettono il cuore nell’insegnare il massimo livello di jujitsu dai ragazzi fino agli agonisti di alto livello». Il concetto dei maestri è propio questo: con un 2 giorni a settimana dedicati in palestra, passione e dedizione si creano le basi per rincorrere i propri sogni. Uno dei segreti è l’impegno in prima persona nelle competizioni che tutti gli istruttori del gruppo seguono costantemente: tutti i maestri e gli istruttori sono agonisti di alto livello: Michele Vallieri e Sara Paganini (per Pieve di Cento e Finale Emilia), Andrea Stravaganti (per Bomporto) e Salah Ben Brahim (per San Giovanni in Persiceto); in questo modo sanno esattamente come aiutare i ragazzi ad eccellere. Come hanno fatto i ragazzi a Rieti nelle discipline del jujitsu: fighting system (lotta completa), ne waza (lotta a terra), show system (esibizione) e duo system (difesa personale). Medaglio d’oro per Antonella Farné (lotta), Stravaganti Andrea / Castrignanò Andrea (esibizione); medaglia di Argento per Luca Serra (lotta), Giuseppe Corazza (lotta), Carlotta Alberghini e Cusinatti Francesca (esibizione), Salah Ben Brahim / Forzatti Fabio (difesa), Adam Namouchi (lotta), Michael Galuppi / Lia Gallerani (difesa); medaglia di bronzo per Nicole Romagnoli (lotta), Karim Najjah (lotta), Alessia Montagnini (lotta); ad un soffio dal podio della lotta anche Forzatti Matteo e Cesarano Flavio.
A giorni la lista dei titolari azzurri per i campionati europei di inizio giugno in Belgio.

Cia Ferrara: soddisfazione per la messa al bando dell’Olio di Palma

da:ufficio Stampa e comunicazione Cia Ferrara

L’associazione ferrarese nei mesi scorsi ha promosso la campagna “All’olio di palma preferisco i girasoli” ed ha accolto con grande soddisfazione la decisione di molte aziende italiane di non utilizzare olio di palma nei loro prodotti.

FERRARA – Prima il parere negativo contenuto nel dossier dell’Efsa (Autorità per la difesa alimentare) sull’utilizzo dell’olio di palma, accusato di contenere sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene, poi la decisione delle aziende italiane aderenti all’Aidepi (Associazione Industriali della pasta e del dolce italiani) di fare dietro-front e rinunciare all’utilizzo degli olii tropicali a tutela della salute dei consumatori. Grande soddisfazione da parte di Cia Ferrara per questo no generalizzato e sempre più diffuso all’utilizzo dell’olio di palma nei prodotti alimentari di largo consumo, a partire dai prodotti dolciari, le ben note “merendine”, ampiamente consumate dai più piccoli.

La nostra associazione – spiega Massimo Piva, vicepresidente di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara – è stata l’unica a prendere una posizione netta nei confronti dell’utilizzo eccessivo dell’olio di palma da parte dell’industria alimentare, a discapito degli olii vegetali italiani. Nei mesi scorsi abbiamo promosso la campagna “All’olio di Palma preferisco i girasoli” proprio per sollecitare l’opinione pubblica sui danni provocati da questo olio che, come sembra confermato dall’Efsa proprio in questi giorni, contiene dei contaminanti da processo a base di glicerolo che possono provocare problemi alla salute per il consumatori di tutte le fasce di età, in particolare quella giovanile.

Attraverso la campagna abbiamo, inoltre, promosso l’utilizzo di olii vegetali no OGM di qualità come quello di girasole e di mais che fanno bene all’agricoltura e al reddito degli agricoltori, alle imprese che immettono sul mercato prodotti più sani e naturalmente al consumatore. Siamo davvero soddisfatti del cambiamento di rotta delle aziende dell’Aidepi – che nel 2015 avevano addirittura promosso una campagna a favore dell’olio di palma – e di importanti catene della GDO come Coop che ha deciso di eliminare dalla sua linea a marchio gli olii tropicali, favorendo l’introduzione di olio di oliva e altro olii monosemi.

Ma, anche se il clima sta decisamente mutando in maniera positiva, occorre continuare a chiedere a tutte le aziende alimentari di scegliere, ogni giorno, la nostra agricoltura e i nostri olii vegetali privi di OGM. L’unica vera garanzia per la filiera alimentare – conclude Massimo Piva – è, infatti, una produzione agricola sostenibile e di qualità che tutela la salute del consumatore e dell’ambiente.

Tre giorni di musica, filmati e visite guidate dagli studenti ferraresi a Palazzo Diamanti per festeggiare la conclusione del concorso “Io Amo I Beni Culturali dell’Ibc Emilia Romagna”

da: ufficio stampa e comunicazione Gallerie Estensi

19 – 21 maggio Pinacoteca Nazionale – Corso Ercole I d’Este 21- Ferrara

Si conclude, fra le straordinarie opere pittoriche di Palazzo Diamanti, il progetto “Volti e mani parlanti: l’interiorità dell’uomo attraverso le opere della Pinacoteca Nazionale di Ferrara” con cui l’Istituto Comprensivo Statale A. Costa della città è stato premiato nell’ambito del V concorso regionale promosso dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali dell’Emilia Romagna.
Il progetto prevedeva che studenti e insegnanti di diversi istituti scolastici della città venissero stimolati dalle sensazioni suscitate da mani e volti presenti nei preziosi dipinti della Pinacoteca.
Lo scopo era indagare la grammatica delle emozioni dei personaggi ritratti nei quadri, orientare i ragazzi alla riscoperta del prestigioso Palazzo Diamanti e farli pensare alla sua valorizzazione all’esterno con azioni mirate.
Durante i tre giorni saranno presentati i lavori ideati e realizzati in officine differenziate dagli studenti insieme agli insegnanti delle scuole primarie Costa, Guarini e Manzoni e della secondaria Boiardo di Ferrara. Tutti sono diventati protagonisti di tableau vivant, interviste impossibili a personaggi dei dipinti, momenti di teatro, compositori di musiche, lezioni-laboratorio sull’Esposizione della pittura ferrarese.
Così studenti, insegnanti, istituzioni e associazioni culturali coinvolti nell’iniziativa mostreranno i frutti del lavoro comune, svolto negli ultimi mesi scolastici.

Saranno presentati:
⦁ Video promo sulla Pinacoteca
⦁ Miniguida “La ciliegina”, la guida prêt-à-porter della Pinacoteca ideata dai ragazzi
⦁ Filmati e materiali originali:
⦁ Caro pittore, ti racconto come sto. Nei volti e nelle mani dipinte ritrovo i miei sentimenti
⦁ Lunga vita ai dipinti! Noi, dentro i loro stati d’animo, per fare i tableau vivant. Filmato. I bambini interpretano cinque opere. Ideazione e progettazione di S. Losciale, realizzazione di D. Donà
⦁ In Pinacoteca fra suoni e ombre, teatro d’ombre su cinque dipinti della Pinacoteca: dalla Natività alla Deposizione di Cristo. Ideazione della prof.ssa E. Sannini, musiche originali della classe della prof.ssa S. Cataldo. Realizzazione di M. Bonora.
⦁ Interviste impossibili a cinque personaggi dipinti. Copione della classe della prof.ssa L Marchetti
⦁ Il trionfo dell’amore, con l’uso della tecnica del teatrino giapponese di cantastorie
⦁ Concerti con musiche originali e coro
⦁ Visite guidate condotte dagli studenti fra le opere della Pinacoteca, di cui illustreranno la storia e le particolarità, ricercate e studiate anche su documenti d’archivio.

Giovedì 19 maggio, ore 10.00, presso il Salone della Pinacoteca Nazionale
incontro di apertura delle attività, con la partecipazione di:

⦁ Martina Bagnoli, direttrice delle Galleria Estensi – Pinacoteca Nazionale di Ferrara
⦁ Massimo Maisto, vice sindaco e assessore alla cultura, Comune di Ferrara
⦁ Stefania Musacci, dirigente dell’Istituto comprensivo Alda Costa di Ferrara
⦁ Valentina Galloni, coordinatrice del concorso “Io amo i beni culturali”, IBC –E.R.
⦁ Nunzia Lanzetta, responsabile servizi educativi Gallerie Estensi – Pinacoteca Nazionale di Ferrara
⦁ Marcello Toffanello, curatore responsabile della Pinacoteca Nazionale di Ferrara
⦁ Susanna Losciale, docente ideatrice e curatrice del progetto del progetto Volti e mani parlanti

Nessun risparmio energetico

da: Movimento 5 Stelle Ferrara

“L’amministrazione Comunale di Ferrara agisce ogni giorno per preservare e, laddove possibile, migliorare la qualità dell’aria.”
Questa la risposta al M5S di Ferrara che ha denunciato, sulla base di una ammissione scritta dell’Assessora Ferri, l’operazione di facciata dell’ordinanza sulle temperature del febbraio scorso e confermato così la scarsa attenzione che viene posta dall’amministrazione nei confronti delle emissioni degli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici.

Deve essere dunque sfuggito, fra tutti, proprio il giorno in cui avrebbe dovuto comunicare alla ditta Olicar l’ordinanza di abbassamento del riscaldamento, emessa in urgenza proprio dal Sindaco. Poiché non vi è stata alcuna regolazione delle temperature né verifiche, pur previste dal contratto di appalto e sollecitate dal M5S, l’amministrazione sceglie di scaricare la responsabilità sulla Ditta Olicar che, in quanto Terzo Responsabile, è chiamata a rispondere del rispetto dei limiti di legge sulle temperature degli impianti. Ai cittadini però non interessa l’aspetto giuridico della questione, quanto sapere se e come l’Amministrazione si adopera per la qualità dell’aria in città e il risparmio che accompagnerebbe il rispetto delle regole. Troppo spesso si appaltano servizi essenziali a società esterne e non ci si cura di controllare come vengano erogati, se nel pieno rispetto dei termini dell’accordo e adottando un comportamento virtuoso, quale quello di prestare l’attenzione dovuta nel tenere sotto controllo le temperature, esattamente come viene richiesto ai privati nelle loro case.

Colti con le mani nel sacco (ricordiamo la denuncia di un’inchiesta giornalistica)e a seguito dell’incalzare della richiesta di trasparenza da parte del Movimento, esce dal cappello la risposta “pronta” dei vertici dell’Amministrazione: “si è ottenuto un notevole risparmio di un milione di euro riducendo il consumo di combustibile per riscaldamento con interventi strutturali sull’efficienza energetica e con l’applicazione del contratto energia.” Affermazione priva di alcun dato di supporto e fornita fuori dalle sedi appropriate, dove avrebbe potuto essere verificata, come ad esempio la commissione Ambiente straordinaria del febbraio scorso, voluta dal M5S.
Risulta quindi fin troppo facile comprendere che il risparmio realizzato non è dovuto a interventi strutturali, bensì a due fattori contingenti quali gli inverni sempre più caldi e il calo del prezzo dei combustibili. Se infatti l’inverno 2012/13 presentò una temperature di 0,5 gradi al di sotto della media stagionale, nel 2013/14 i valori hanno superato di circa 3°C la norma di riferimento e l’inverno da poco conclusosi, infine, è stato classificato come il terzo più mite a partire dal 1950. Il calo del prezzo del combustibile è valutato intorno al 30% dal 2013 ad oggi.
Sorge spontaneo inoltre chiedersi se questi risparmi siano poi stati reinvestiti nel settore di provenienza, magari attivando un ciclo virtuoso , o se si si siano persi tra le pieghe dei bilanci.
Nell’interesse di tutti i cittadini continueremo il lavoro di approfondimento di questa materia, con l’obbiettivo di controllare l’operato dell’Amministrazione, per garantire protezione dell’ambiente e risparmio di denaro pubblico

Ci si augura che il tema non venga sottovalutato e dimenticato soltanto perchè siamo alle porte della stagione calda e che tenendo alta l’attenzione sul problema dell’appalto servizi energetici, al ritorno ineluttabile dell’inverno, quando il cittadino entrerà in un ufficio pubblico ,si chieda come mai a casa sua gli si imponga di abbassare il riscaldamento, mentre nei luoghi pubblici resta la libertà di sprecare

Teatro Ragazzi: “voci e suoni da un’avventura leggendaria”

da: Associazione Culturale Balamòs

Con tre eventi distinti si conclude il progetto teatrale “Sguardi Diversi” 2015 – 2016, promosso dall’Osservatorio Adolescenti del Servizio Giovani del Comune di Ferrara in collaborazione con l’Ufficio Alunni Stranieri dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara. Tale percorso ha coinvolto gli alunni della scuola secondaria “T. Tasso” ed è stato condotto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro.
Il primo evento ha inizio Lunedì 16 Maggio e si conclude Sabato 21 Maggio 2016 con sei repliche dello studio teatrale “voci e suoni da un’avventura leggendaria”, tratto dall’ avventura di Odisseo e dei suoi compagni nell’isola dei Ciclopi, atto finale del laboratorio teatrale “Sguardi Diversi” che si è realizzato alla scuola secondaria “T. Tasso” di Ferrara.
Lo studio teatrale sarà presentato Lunedì 16 Maggio alle ore 10.30 alla scuola secondaria “G. Carducci” di Este e in seguito Martedì 17 Maggio alle ore 9.30 alla scuola secondaria “T. Tasso” di Ferrara, Mercoledì 18 Maggio alle ore 10.00 alla scuola secondaria Smiling International School di Ferrara, Giovedì 19 Maggio alle ore 10.00 alla scuola secondaria di Mirabello, Venerdì 20 Maggio alle ore 10.00, alla scuola secondaria Dante Alighieri di Ferrara e Sabato 21 Maggio alle ore 18.00 ai familiari e il pubblico adulto.
Le repliche di Mercoledì 18, Giovedì 19 e Venerdì 20 Maggio, concludono la stagione Teatro Ragazzi 2015-2016 del Teatro Comunale di Ferrara.
Tutte le repliche si svolgeranno presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara (via Savonarola 19, ingresso riservato).
“voci e suoni da un’avventura leggendaria” è diretto da Michalis Traitsis con le musiche dal vivo di Martina Monti, il disegno luci di Cristina Iasiello e l’assistenza al laboratorio di Ilaria Fantin.
Le eroiche avventure, i miti e leggende senza tempo, saranno raccontate con leggerezza e ironia dagli allievi del laboratorio teatrale “Sguardi Diversi” della scuola secondaria “T. Tasso” di Ferrara: Daria Bagieva, Niccolò Cuoghi, Anastasia Curcio, Licia Della Monica, Giulia Felisati, Marianna Guccione, Laura Isede, Caterina Mantovani, Elisa Scurria, David Thika, Alexander Yankovskiy, Alexandra Yemmegne Fotso.
La seconda tappa del progetto si realizzerà Mercoledì 1 Giugno, alle ore 16.00, nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca con la presentazione dello spettacolo “voci e suoni da un’avventura leggendaria” realizzato nell’anno 2015 con gli alunni del laboratorio teatrale “Sguardi Diversi” che frequentavano la prima media nell ’anno scolastico 2014 – 2015: Margherita Bertieri, Catalina Bocsaneanu, Monica Isede, Leonardo Molinari, Filippo Nanni, Francesco Ranaudo, Umberto Rossi, Fausto Sapienza, Helin Tekdal. La scuola e il carcere si incontrano attraverso il teatro in una straordinaria occasione di formazione teatrale e umana.
La terza parte del progetto si realizzerà con la replica dello spettacolo da parte degli alunni dell’anno scolastico 2014-2015, Lunedì 27 Giugno, alle ore 17.00, presso il Teatro Vittoria di Pennabilli, nell’ambito della scuola estiva del Master di I° livello dell’Università di Ferrara “Tutela, diritti e protezione dei minori”.
Il progetto di pedagogia teatrale di Balamòs Teatro attuato alla scuola secondaria “T. Tasso” di Ferrara a partire dall’anno scolastico 2013-2014, nonostante tutte le difficoltà che affronta il mondo della scuola oggi, rappresenta un’ottima opportunità di formazione attraverso le pratiche di laboratorio teatrale per le giovani generazioni.
L’anima della proposta è il desiderio di stare insieme, di raccontarsi più che mostrarsi, di mettersi alla prova, di navigare insieme per scoprirsi e scoprire altri orizzonti possibili, di affrontare insieme paure, giudizi, conflitti.
Con una metodologia che tende, attraverso stimoli precisi, a rendere ciascuno protagonista del proprio percorso, dei propri personaggi e delle proprie interpretazioni.
Con il regista che si propone come pedagogo teatrale, accompagnatore, facilitatore, disponibile a navigare con i ragazzi tra i moti calmi e ondosi del

Giovedì 19 maggio per il ciclo “Le parole della Democrazia” la conferenza “Burocrazia”

da: Istituto Gramsci Ferrara

Giovedì 19 Maggio ore 17
Ne parla Giuseppe de Rita
Introduce Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara

La conferenza seguirà questo schema: le tracce di presenze burocratiche nelle realtà politiche pre-statuali. La formazione dello Stato (e della sua sovranità) e il conseguente formarsi di strutture burocratiche: prima a supporto di particolari funzioni strategiche (esercito, diplomazia, fisco), poi a formare l’anima quotidiana della vita collettiva. La crescente centralità della burocrazia statuale negli ultimi due secoli, prima e dopo l’Unità politica risorgimentale, nella funzione “discendente” della trasmissione del comando e nella funzione “ascendente” dell’attenzione agli interessi dei cittadini (rappresentanza e federalismo). Le due tendenze che oggi ci travagliano; la sottile acquisizione di potere da parte della burocrazia (potere nudo, senza contenuti, centralità delle regole, ecc.) rispetto alla decisionalità politica; la forte riconquista del primato della politica rispetto a gli apparati burocratici (verticalizzazione delle decisioni, spoil-system, ecc.). Oggi in Italia sembra prevalente la seconda di tali tendenze, cioè il ritorno del primato della politica. Aspetti positivi (semplificazione decisionale) e aspetti negativi (svuotamento della stessa funzione della burocrazia) si intrecciano confusamente e va riportato un po’ di ordine.
Giuseppe De Rita è stato il fondatore e l’animatore del Censis. Inoltre, è autore di importanti saggi sulla condizione economica, sociale e civile del nostro Paese.

A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Lunedì 16 maggio la proiezione del film “Il mistero di Majorana” all’Apollo

da: ufficio Sstampa Apollo Cinepark /strong>

Lunedì 16 maggio alle ore 21.00 all’Apollo Cinepark si terrà la proiezione di “Nessuno mi troverà – Majorana memorandum”, film di Egidio Eronico su Ettore Majorana, fisico italiano scomparso il 26 marzo del 1938, a soli 31 anni, senza lasciare traccia né spiegazioni.

Alla proiezione del film, organizzata in collaborazione con l’Università di Ferrara e la Federazione Italiana Cinema d’Essai – FICE, presenzieranno il regista e Pietro Dalpiaz, fisico sperimentale e professore emerito dell’Università di Ferrara.
Chi e cosa è stato di Majorana? Come può uno scienziato considerato da Enrico Fermi dello stesso calibro di Galileo e Newton sparire nel nulla? Quale – ieri come oggi – la vera posta in gioco? Il suo enigma, lungi dall’essere risolto, è diventato un paradigma di questioni scientifiche, politiche, morali, che agitano ancora la nostra società. Attraverso documenti, immagini d’archivio, animazioni da graphic novel, testimonianze, il film scandaglia quel mare di mistero chiamato Ettore Majorana.
Grazie alle approfondite ricerche di Francesco Guerra e Nadia Robotti intorno alla figura e all’attività di Majorana, Nessuno mi troverà cerca di rispondere cinematograficamente ad alcune di queste domande. Senza la presunzione di fornire certezze, ma senza neppure adagiarsi nelle comode incongruenze di un’insoddisfacente “verità ufficiale”.

Zainetti Metrominuto per tutti gli allievi della Guarini

da: Istituto Comprensivo “Alda Costa” – Ferrara

Zainetti Metrominuto per tutti gli allievi Guarini. Sabato 14 maggio alle 9 l’assessore all’ambiente del Comune di Ferrara Caterina Ferri ha gli consegnati ai centoventi alunni della Scuola primaria di via Bellaria, per l’iniziativa promossa dall’ICS Alda Costa “Camminata in città: usiamo il Metrominuto” in collaborazione con il Centro Idea. Erano presenti con l’assessore Ferri, la dirigente scolastica Stefania Musacci, la referente del Centro Idea Elisabetta Martinelli e il corpo di Polizia Municipale che ha accompagnato poi i bambini durante la camminata.

Ferrara Concreta: mozioni Slot FreE-R e Defribillatori

da: ufficio stampa Ferrara Concreta

Lunedì 16 maggio si discuteranno due mozioni presentate dalla lista civica.

Ferrara Concreta continua le sue battaglie su due temi di grande rilievo civico: la prevenzione alla ludopatia e lo sviluppo di una rete strutturata di primo soccorso a livello comunale e provinciale.
Lunedì 16 maggio, infatti, all’ordine del giorno del Consiglio comunale sono state inserite due mozioni presentate dalla Lista Civica Ferrara Concreta.
“Vogliamo mantenere alta l’attenzione su due temi di grande attualità e molto sentiti dalla cittadinanza. – afferma Alberto Bova, consigliere comunale in quota a Ferrara Concreta – La rete di primo soccorso deve prevedere una formazione adeguata con la diffusione e l’uso dei defibrillatori semiautomatici. Questo è il fulcro per un adeguato intervento di primo soccorso cardiologico. Abbiamo chiesto, pertanto, di sollecitare le scuole di primo e secondo grado del comune di Ferrara a realizzare quanto già previsto dalla legge sulla “Buona Scuola” e di incentivare la formazione del personale non medico per la prestazione del primo soccorso e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici. Tutto questo deve essere accompagnato da un’adeguata informazione e mappatura delle postazioni in cui sono presenti i defibrillatori. Inoltre chiediamo che il Comune di Ferrara si faccia promotore verso gli altri comuni della Provincia di Ferrara per l’ampliamento di tale rete di sviluppo del primo soccorso. L’altro tema che sta determinando problemi sociali sempre più accentuati – continua Bova – è quello del gioco d’azzardo. In questo caso abbiamo chiesto la riduzione dell’Imposta Unica Comunale (IUC) per tutti quegli esercizi pubblici che decidono di aderire al marchio regionale “Slot freE-R” e che decidono di non ospitare slot machine all’interno delle loro attività”.

“Impegni concreti per le piccole e medie imprese”: la Cna premia una trentina di imprenditori di Fiscaglia

da: ufficio stampa Cna Ferrara

A Migliarino la festa per il 70° dell’Associazione.

“Non ci basta più essere considerati il motore dello sviluppo, servono più coerenza e sostegno alle piccole e medie imprese”: così Giordano Conti, presidente dell’Area Cna del Delta ha aperto la cerimonia per il 70° anniversario dell’Associazione, alla presenza del sindaco di Fiscaglia Sabina Mucchi, di Andrea Marchi, sindaco di Ostellato, Fabio Tosi, assessore alle attività produttive di Fiscaglia e Diego Benatti, direttore provinciale della Cna di Ferrara.
Troppo elevato il livello di tassazione, complessivamente pesanti gli oneri sul sistema delle piccole e medie imprese, tutt’ora in difficoltà nel riprendersi da una crisi tutt’altro che alle spalle. Per questo, Conti ha sollecitato l’impegno degli Enti locali per la creazione di un tavolo permanente rivolto allo sviluppo, con al centro alcuni obiettivi concreti (giovani e nuove imprese, infrastrutture, innovazione), trovando, per altro, la più ampia disponibilità dei sindaci intervenuti alla manifestazione.
“Ritengo molto utile la collaborazione tra le parti – ha infatti sottolineato Sabina Mucchi – nel comune obiettivo di riportare lavoro e sviluppo in un territorio massacrato da un periodo difficile”. Ciò che è bene per le piccole imprese, lo è anche per le comunità, ha ricordato il direttore Cna Benatti, che ha poi spiegato come l’impegno prioritario dell’Associazione sia mirato a creare nuove opportunità di lavoro e crescita economica. Si è passati quindi alla premiazione dei poco più di trenta imprenditori, associati dai 25 a 45 anni alla Cna nell’area di Fiscaglia. Questi i nominativi: Autocarrozzeria Rizzioli, Giorgio Barbi, Lorena Bergamini, Bighi Infissi di Mirco e Moris snc, Carlo Bottoni, Sauro Bui, Balestra Silvano e C snc, Gian Paolo Cittanti, Coop Cama, Renato Ferrari, Milena Gaiba, Garutti Vincenzo e C. snc, Michele Manzoni, Paolo Mazzola, Giorgio Montanari, Moreno Moretti, Demis Muscardini, Ocma srl, Officina Giemmebi di Guerra Iliano, Omi Srl, Nazario Orlandini, Bruno Polastri, Oliviero Raggi, Claudio Rolfini, Riccardo Rolfini, Sforza Eligio snc di Sforza Mauro & C., Aristodemo Sivieri, Stireria Barbi di Barbi Carlo e Barbi Emanuela snc, Renzo Zannini, Andrea Zappaterra. Pensionati: Italo Baricordi, Onorio Colombani, Emma Dianati e Antonio Merli.

Il mondo della pesca in festa con Canocchia e Seppia: dal 20 al 29 maggio la sagra a Porto Garibaldi

da: organizzatori

Buona cucina protagonista, ma anche pescherecci e retifici aperti, tour guidati a piedi, in bici e motonave, aperitivi musicali ed expo-atelier d’arte. Sabato 21 alle 23,30 il grandioso spettacolo piromusicale sul PortoCanale. E domenica 22 “Meine Romagna”, festa dell’accoglienza per gli ospiti di lingua tedesca.

Genti, luoghi, prodotti e tradizioni della pesca in festa a Porto Garibaldi: dal 20 al 22 e il 28/29 maggio ritorna, nella storica e vivacissima marineria a pochi chilometri da Comacchio, la Sagra della Canocchia e della Seppia. Una gustosissima passerella di sapori e profumi del mare, dove però non soltanto il palato sarà protagonista. Insieme al suggestivo stand gastronomico allestito sul PortoCanale – proprio di fronte al Mercato Ittico – ed alle molteplici proposte golose di ristoranti e stabilimenti balneari – fra i quali anche il piatto-degustazione della Sagra a prezzo coordinato in dodici attività del Lungomare (ogni sabato e domenica i ‘sedanini alle canocchie’ costeranno 8 euro da “Apollo”; “Astor”; “Bologna”; “Due Stelle”; “Europa”; “Minerva”; “Morris”; “Nettuno”; “Paradiso”; “Quelli di Flip”; “Roma” e “Sole”) – il programma della manifestazione, giunta alla sesta edizione, prevede nei due week end anche numerosi appuntamenti dedicati alla valorizzazione delle attività collegate al mondo del mare e della pesca. Dopo l’Anteprima Sagra nella serata di venerdì 20 maggio, con la cena di beneficenza al Circolo Anmi (in tavola: Insalata di mare; Cannelloni di pesce al sugo di Seppia e Grigliatina di sfiziosità dell’Adriatico – info&prenotazioni al 345 6065432), nel pomeriggio di ogni sabato e domenica sarà Pescherecci Aperti. Con i pescatori della Cooperativa Piccola e Grande Pesca che accompagneranno i visitatori a bordo delle proprie imbarcazioni ormeggiate in banchina per spiegare le diverse tipologie di attrezzature e modalità di pesca praticate nella marineria di Porto Garibaldi: dallo strascico alla ‘volante’, fino a quella ‘da posta’. Mentre, grazie alle dimostrazioni de L’Arte del Ramaglio, sarà possibile entrare in un retificio e veder ‘svelati’ tecniche e segreti della costruzione e riparazione delle reti da pesca. E ancora, ogni sabato alle 17,30, appuntamento con Il PortoCanale Racconta, passeggiata guidata dedicata a storia, personaggi e miti dell’antica Magnavacca – la denominazione del paese fino al 1919 quando venne ribattezzato in onore dell’Eroe dei due mondi – e dei tanti “luoghi della pesca” che ne caratterizzano il PortoCanale. Largo spazio anche alle suggestioni ambientali del Delta del Po, con le Escursioni in Motonave che – sempre ogni sabato e domenica – dalla banchina del PortoCanale raggiungeranno al mattino il Faro di Gorino, alla foce del Grande Fiume e, nel pomeriggio, le Valli di Comacchio. Dove potranno approdare anche gli amanti delle biciclettate slow partecipando alle Pedalate della Canocchia in programma domenica 22 e 29 maggio. Ma curiosità e divertimento non mancheranno pure per i fans delle bancarelle – con oltre un chilometro di percorso espositivo fra prodotti tipici locali e di altre regioni italiane, mercatino del riuso, dell’arte e dell’ingegno – così come per gli appassionati di arte e jazz. Arte&Sapori a Villa Bellini proporrà expo-atelier ‘en plein air’ con pittori che esporranno e dipingeranno sotto gli occhi del pubblico al quale, ogni sabato pomeriggio, si accompagnerà aperitivo musicale con formazioni jazzistiche e degustazione di ‘vini delle sabbie’ e prodotti della nostra marineria. Infine, assolutamente da non perdere gli eventi di sabato 21 maggio, con il Grandioso Spettacolo Piromusicale che alle 23,30 illuminerà la Darsena del PortoCanale e, nel pomeriggio di domenica 22 maggio nell’ambito della festa dell’accoglienza per gli ospiti di lingua tedesca denominata Meine Romagna, la degustazione di pescato dell’Adriatico cucinato con il maxipadellone della Festa dell’Ospitalità di Porto Garibaldi, per l’occasione allestito con la collaborazione degli organizzatori della XVIII Sagra dell’Anguilla (a Comacchio dal 23 settembre al 9 ottobre) e di campeggi, villaggi turistici ed agenzie immobiliari del territorio.

Per chi arriva in camper, oltre ai tanti e attrezzatissimi campeggi dei Lidi comacchiesi, è possibile fruire della centralissima area di parcheggio dedicata in piazza don G. Verità (subito dietro il Mercato Ittico, coordinate GPS N 44° 678 E 12° 239), preaccreditandosi attraverso il sito ufficiale della manifestazione – fino ad esaurimento posti disponibili – al costo di 20 euro ad equipaggio, compresa una bottiglia di “vino delle sabbie” con l’etichetta della Sagra.

Il programma completo e dettagliato della Sagra è consultabile e scaricabile sul sito www.sagradellacanocchia.it

Coldiretti: storica risoluzione del Parlamento Europeo a favore dell’origine dei cibi in etichetta

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Basta agli inganni dei prodotti stranieri spacciati come made in Italy. Su tutti i cibi dovrà esserci una etichetta indicante origine o provenienza. Più trasparenza e più consapevolezza per tutti i consumatori e maggiore riconoscibilità per le nostre produzioni.

Il Parlamento europeo ha finalmente adottato una storica risoluzione per l’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonchè ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base dicarne. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che dal Parlamento europeo, oltre al no al riconoscimento della Cina come economia di mercato, viene unpronunciamento rivoluzionario anche per fermare l’inganno dei prodotti alimentari stranieri spacciati per Made in Italy, approvato con 422 voti a favore, 159 contrari e 68 astensioni.

Due prosciutti su tre venduti come italiani ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, come pure la metà delle mozzarelle e il concentrato di pomodoro dalla Cina i cui arrivi sono aumentati del 379% nel 2015 per untotale di 67 milioni di chili, secondo la Coldiretti.
“Da anni insistiamo per introdurre in Italia l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti – commenta il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli – poiché quasi la metà della spesa dei cittadini italiani ed europei è anonima con prodotti importati dall’estero che vengono spacciati come italiani perché non è obbligatoria alcuna indicazione in etichetta. L’invito del Parlamento europeo alla Commissione a dare applicazione all’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonché ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base di carne, e a valutare la possibilità di estendere l’indicazione obbligatoria del Paese di origine o del luogo di provenienza ad altri prodotti alimentari mono-ingrediente, elaborando proposte legislative in questi settori, è una importante modifica dell’impostazione sin qui tenuta dagli organi europei in materia e non possiamo che commentarla positivamente per tutte le ricadute positive che potrà avere per le nostre produzioni” .

Si tratta di un cambiamento che – sottolinea la Coldiretti – incontra il favore del 96,5% dei consumatori italiani che ritiene necessario che l’origine degli alimenti debba essere scritta in modo chiaro e leggibile nell’etichetta secondo la consultazione pubblica on line sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal ministero delle Politiche Agricole (Mipaaf) che ha coinvolto 26.547 partecipanti.

“In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza per rispondere alle domande che vengono dai consumatori europei ed internazionali” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo che si trova in Belgio in qualità di vice presidente del Copa, l’organizzazione degli agricoltori europei nel sottolineare che “finalmente ci sono lecondizioni per cambiare le norme comunitarie nel senso della trasparenza sotto la spinta di Italia e Francia, alla quale è stata già concessa l’autorizzazione dalla Commissione europea per l’etichettatura di origine. Un ringraziamento – precisa la Coldiretti – va agli europarlamentari italiani che hanno sostenuto con il loro voto un provvedimento atteso da consumatori ed agricoltori.

L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004 grazie alla quale è diventato obbligatorio indicare in etichetta la provenienza del latte fresco e quella della passata di pomodoro in Italia”. Da allora molti risultati sono stati ottenuti anche in Europa ma – continua laColdiretti – l’etichetta resta anonima per quasi la metà della spesa, dai formaggi ai salumi, dai succhi di frutta, dalla pasta al latte a lunga conservazione, dal concentrato di pomodoro ai sughi pronti fino alla carne di coniglio. A livello comunitario – riferisce la Coldiretti – il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto. L’Italia sotto il pressing della Coldiretti ha fatto scattare il 7 giugno 2005 l’obbligo di indicare la zona di mungitura o la stalla di provenienza per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy per effetto dell’influenza aviaria mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro.

Area e la scuola: l’ambiente raccontato coi fumetti

da: Area s.p.a.

A Migliarino, Lagosanto e Pontelangorino i premi dell’edizione 2015-2016 di Progetto Quadrifoglio.

Salvaguardia degli ecosistemi, raccolta differenziata, riciclo creativo, ma anche rispetto delle regole e senso civico: sono riusciti a raccontare tutto questo, attraverso la tecnica del fumetto, i ragazzi delle scuole primarie e secondarie che hanno partecipato all’iniziativa “Quadrifoglio a fumetti”, promossa da AREA nell’ambito del programma di educazione ambientale che l’azienda propone ogni anno agli istituti scolastici del territorio servito.

Fra le decine di disegni pervenuti la commissione ha selezionato i migliori, che sono stati poi pubblicati sulla pagina Facebook di Area e votati dal pubblico.

Per la categoria ‘Scuole primarie’ l’ha fatta da padrone la 3^ A di Migliarino, che ha saputo raccogliere ben 871 ‘Mi piace’ grazie ad un simpatico fumetto in cui viene rappresentata la presa di coscienza di un cittadino che dapprima abbandona le feci del suo cane, poi, anche grazie ad una sanzione, impara a rispettare le regole (e il prossimo). Per la categoria ‘Scuole secondarie di primo grado’ ha vinto, con 456 ‘Mi piace’ la 2^ E di Pontelangorino, con quattro disegni che descrivono le conseguenze per l’ambiente – positive o negative – dei comportamenti individuali nella gestione dei rifiuti: dalla raccolta differenziata al compostaggio domestico, dall’abbandono di rifiuti in mare al riutilizzo degli oggetti.

Un premio speciale è stato poi aggiudicato dalla commissione alla 2^ H della scuola secondaria di Lagosanto, che con un fumetto ambientato nel fragile ecosistema della costa, meglio di tutti ha centrato il tema assegnato dal concorso, cioè “l’importanza di una corretta gestione dei rifiuti ai fini della salvaguarda dell’ambiente e dei suoi habitat, con particolare riferimento al Delta del Po”.

A tutte le tre classi vincitrici Area ha offerto una escursione in barca nelle Valli di Comacchio, un’occasione per conoscere meglio il proprio territorio e la ricchezza di un ecosistema unico al mondo, che non a caso ha ottenuto di recente il riconoscimento MaB Unesco.

L’edizione 2015-2016 di Progetto Quadrifoglio è stata realizzata con il contributo dell’Ente di Gestione Parco del Delta del Po.

LA SEGNALAZIONE
Torna il Torneo Nazionale di Uguale od Opposto

Quella del 15 maggio sarà una domenica di grande sport: si terrà infatti a Ferrara, presso il Palapalestre “Padre John Caneparo”, in Via Tumiati 5, il 6° Torneo Nazionale di Uguale od Opposto organizzato dalla Uastamasta ASD, l’Associazione che si occupa della divulgazione e promozione di questo sport.

Nato a Ferrara nel 1989, Uguale od Opposto è una disciplina che unisce ad un’impostazione di tipo schermistico tecniche tipiche della giocoleria e che sta ottenendo sempre maggiore interesse in tutta Italia, in particolare nelle zone dell’Emilia Romagna. L’edizione 2016 del campionato vede il compimento del lungo percorso di perfezionamento del regolamento di UO, quest’anno edito nella sua forma definitiva dopo che sono stati compiuti diversi sforzi per colmare le lacune regolamentari naturali in uno sport in via di definizione.

Come ormai da tradizione giungeranno le diverse scuole presenti sul territorio: Ferrara, Cento, Padova, Bologna, Milano e Roma.
Dopo tre anni di dominio incontrastato di Giacomo Minotti, dal 2010 al 2012, la scena nazionale ha visto l’affermarsi del Bacchiatore Brando Adranno per i tornei del 2013, 2014 e 2015, quest’ultimo dovrà vedersela con una fitta schiera di avversari composta da Maestri e altri talentuosi rivali, pronti a contendergli il titolo fino all’ultima bacchiata.

Appuntamento da non mancare quindi non solo per i praticanti di questo sport tutto italiano, ma anche per i curiosi che volessero conoscere più da vicino una nuova, affascinante e spettacolare disciplina.

Per saperne di più leggi anche
Ecco i nazionali di Uguale od opposto, lo sport inventato a Ferrara

BORDO PAGINA
Le donne e i cavalieri, le armi e gli amori… da Ariosto a un poeta sconosciuto come Teodoro Fiordiluna

In questa occasione presentiamo un libero e prestigioso contributo da parte di Pierfranco Bruni, celebre scrittore, direttore archeologo e consulente del Mibact per le Etnie Mediterranee, inviatoci in occasione del V centenario dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Bruni è tra gli autori più tradotti all’estero ed è stato candidato Premio Nobel 2015 da parte del Sindacato Libero Scrittori di Roma, a suo tempo diretto da Francesco Grisi, di cui lo stesso Bruni è vicepresidente. Nello scritto di Pierfranco Bruni, l’Orlando Furioso è articolato ed espanso verso certe sinergie fra Rinascimento e Barocco, focalizzando anche la poetica del misconosciuto Teodoro Fiordiluna, connesso in scenari più globali tra Occidente e Oriente. Ecco il testo dello scrittore.

(di Pierfranco Bruni)

Tra il Rinascimento e il Barocco si sviluppa un ‘fare’ poesia che è contornato da un modello in cui la leggenda, il raccontare tra “le donne, i cavallier, l’arme, gli amori…” prende un deciso sopravvento. Una tradizione che trova negli incisi medioevali una dimensione onirica e di gesta che è abbastanza rilevante e che attraversa, inevitabilmente, la stagione dell’Umanesimo per farsi voce proprio nei processi poetici affabulistici rinascimentali e seicenteschi.
Le presenze dei rimandi mediterranei sono tasselli simbolici forti e si intagliano in un incontro tra cultura d’Oriente e modelli occidentali di scavo latino. Meglio sarebbe dire un incontro che è scontro di culture e di civiltà, tra il mondo cristiano e gli infedeli – qui per infedeli si legge musulmani.
Si pensi a Ludovico Ariosto e alla trama e interpretazione del suo “Orlando furioso”, la cui prima edizione risale al 1516, proprio cinquecento anni fa, composta da quaranta canti (verranno pubblicati postumi altri “Cinque canti”).
Oltre ad Ariosto, sulla linea che sto tracciando insistono chiaramente sia l’“Orlando innamorato” sia la “Gerusalemme liberata”, il cui centro scenico è sempre la corte degli Estensi. Il dato letterario e culturale più ampio però è la visione delle sfaccettature di due mondi, quali sono quello Cristiano e quello Musulmano, ben definiti come Occidente e Oriente. Definizione che nel corso dei secoli non può più ritenersi così rigida. Questi tre poemi costituiscono in ogni caso una vera e propria scuola di pensiero, oltre che una scuola poetica e letteraria.
Una scuola che troverà nel Cervantes un punto di riferimento che è un’appartenenza onirica certamente, ma è anche un’eredità in cui poesia e follia sono collegamento estremo e che giungerà a una forma di teatralizzazione la cui sintesi verrà incarnata da Luigi Pirandello.
È infatti il Pirandello mediterraneo e siciliano di Girgenti che porterà sulla scena le due culture, grazie agli archetipi della recita e dei pupi che diventeranno personaggi tra linguaggio e carattere.

A questo vissuto, che parte proprio dal Rinascimento e si definisce nel Barocco per inglobarsi nella contemporaneità pirandelliana, appartiene un poeta completamente sconosciuto che risponde al nome di Teodoro Fiordiluna, di cui non si sa nulla. Un poeta nato nel napoletano, ma vissuto probabilmente non a Napoli, appartenente al XVII secolo, come ho riscontrato da alcune ricerche.
Ci sono alcuni versi che fanno esplicito specchio alla poesia di Ludovico Ariosto e sembrano, i versi, condensare il tutto del raccontar leggenda dell’Orlando. Si legge in una sua poesia dal titolo “Amoreggiar e armeggiar” un viaggiare che ci conduce immediatamente all’Orlando.

“Ad amoreggiar non fu lungo il tempo
se le parole tue abbiano in me lasciato lo scorticar del dolore
sul viaggiar delle miserie umane che a nobilitate sorte non fu.

Angelica non dea ma novella amante di Medoro
che mai fuggì
e speranza volle a disdegnar Orlando
che furioso d’amor folle
giunse a respirar lune e ciel.

Temporal di mare e cristiani
e saraceni
di sangue dipinsero acque
mai chete
nella leggenda
che non fu d’Oriente
magia non assopita.

Orlando combatter di pugna
in terra sacra non poté
per vincitor che non fu d’amor perso
e luce Angelica portò
sino a fuggir
con l’amante suo
sul sogno che si avverò.

Amoreggiar e armeggiar
ma di cuore e di bocca
Angelica e Medoro
si unirono”.

In effetti questi versi ripropongono il canto già conosciuto. Ciò che incuriosisce e pone degli interrogativi letterari è la perfezione del verso, lo stile e anche l’eleganza che assume una peculiare importanza. Tutti questi elementi ci fanno comprendere come Teodoro Fiordiluna conoscesse molto bene non solo Ariosto, ma tutta la temperie contestualizza nella poetica ‘cavalleresca’.
È chiaro che si tratta di una realtà poetica straordinaria e significativa sia sul piano semantico che su quello strettamente estetico-metaforico. Un percorso da riconsiderare su tre prospettive: letteraria, storica, religiosa. Ariosto, infatti, pone la sua opera intorno a questo triangolo che è rappresentato da una lingua che esce dall’ambito medievaleggiante, da una traducibilità che va dalla letteratura ai fatti politici, da una inequivocabile rapporto tra teologia e filosofia.
Gli amori sono intrecci che abitano un tale ambiente. Teodoro Fiordiluna va subito al nodo della questione. Amoreggiare e armeggiare. Due concetti che sono l’anima sia di Ariosto, sia di Matteo Maria Boiardo sia di Tasso.
In Fiordiluna proprio l’incipit dell’Orlando è il segno implacabile di una familiarità con quel verseggiare. Infatti egli canta ciò che Ariosto scrisse: “l’audaci imprese io canto…”.

Nireus e Symi fra mito e realtà

“E venne il giorno in cui il messaggero del gran re miceneo Agamennone fu ammesso alla presenza del re Nireus. Il suo compito era ottenere un tangibile contributo in uomini e navi per la grande spedizione punitiva greca allestita contro Troia con l`intento di vendicare il grande affronto a Menelao. Nessuno della corte del giovane re ancora immaginava quali drammatiche e luttuose conseguenze avrebbero portato dieci anni di guerra sotto le mura della città fortificata che ospitavano Paride e la contesa bellissima Elena.
Il re Nireus, presa la decisione, convocὸ i prìncipi e i notabili dell’isola e decise di partire per la guerra dopo aver malinconicamente abbracciato la sua promessa sposa Korydallo. Con lui lasciarono le proprie case un manipolo di uomini ben addestrati provenienti dai singoli piccoli reami dell`isola e tre navi armate per la battaglia.”

Quando storia e leggenda si fondono miti ed eroi si appropriano del nostro lato razionale, lasciando spazio al palcoscenico sul quale si rappresenta la nostra narrazione, una tragedia greca dal fascino irresistibile, mitigata dalla bellezza dei luoghi nei quali si svolge: la struggente storia d`amore di Korydallo e Nireus.
Per i piὺ, il giovane re Nireus, figlio del re Harope, non risulta familiare al pari degli altri protagonisti dell’Iliade, immortale opera omerica. Al tempo della spedizione a Troia lui era il re di Symi, isola del Dodecaneso.
Simi è un piccolo lembo di terra che conta oggi circa 2.200 abitanti su una superficie che, se racchiusa in una circonferenza, avrebbe sei chilometri di diametro. Solo per la statistica, prima dell`occupazione italiana del 1912 gli abitanti erano stimati in oltre 25.000.
L’isola, nota nel Dodecaneso per la sua lunga tradizione marinara di costruzione di barche in legno – tanto che la leggenda vuole sia stata costruita qui la nave Argo di Giasone e i suoi Argonauti – occupava diverse maestranze nella produzione del vino e nella raccolta e nella commercializzazione delle spugne naturali. Per questo era indicata anche come l’isola delle spugne, presenti sui banchi dei numerori venditori e, ancora oggi, una delle attrattive per i visitatori giornalieri, anche se il reale commercio terminὸ con l`avvento delle spugne sintetiche.

isola simi
Una veduta dell’isola di Simi

L’entrata nell’anfiteatro naturale del porto di Gialos, che nel V secolo a.C. vide la battaglia navale fra spartani ed ateniesi narrata dallo storico gravo Tucidide, bene rispecchia la ferma volontà e attenzione delle autorità locali e nazionali nel conservare questo unico scenario opera dell`uomo e della natura.
La tipica architettura che si incontra ovunque, dalle piccole case multicolore pastello a un piano con timpani decorati da maschere o da traforati alle stupende ville ottocentesche in parte oggi in via di ristrutturazione, accompagna affiancandola su ambo i lati la scalinata principale, la Kaly Strata, che dal porto Gialos sale al paese alto: oltre 470 gradini, per i più allenati, e una vista sulle baie, sulle barche ormeggiate, spesso lussuose, e sulle case da lasciare stupefatti.
Orientati sull’asse est-ovest ecco la presenza delicata, incastonati al sole sui pendii, di numerosi monasteri (una quantità inimmaginabile, si parla di 245 siti religiosi). I mulini posti sul pendio sinistro, oggi alcuni ristrutturati e altri ancora in attesa di interventi, completano una scenografia unica e testimoniamo un passato di lavoro isolano oggi scomparso.

Fra baie e calette, con il mare di un blu intenso che sfuma al blu-verde e allo smeraldo, il re Nireus si allontanava da questo meraviglioso scoglio dell’Egeo e dall’amore, seguendo con le sue tre navi la rotta verso Troia insieme alle cento navi della spedizione punitiva. Ed ecco Omero nel II canto dell’Iliade tessere le lodi del giovane re: “Il re Nireus partì da Simi con tre navi, il figlio d Haropou e Aglaias. Egli era il piὺ bello dei re dopo Achille”.
Si racconta che il valoroso e affascinante re di Simi ebbe scontri epici sotto le mura di Troia, combattendo valorosamente contro le Amazzoni, le donne guerriere al comando della bellissima regina Pentesilea, chiamate da Priamo dopo la morte di Ettore a difendere Troia contro i Greci.
In un ultimo corpo a corpo, intrappolato da numerosi nemici, l’infausto destino attendeva inesorabile Nireus. Le sue ceneri riportate a Simi all’interno di un’urna dal comandante Xoute, il padre di Korydallo, furono deposte dalla stessa amata e promessa sposa nella grotta di Nanou sull’isola, destinandosi lei stessa a vivere per sempre nell`oblio.

Auguri a Franco Farina!

Auguri a Franco Farina, nato il 14 maggio 1928. Qualcuno lo definisce “l’uomo che ha tolto dal buio Palazzo dei Diamanti” e, in breve, si può dire quello che riaccende i riflettori sulla città estense. Con 980 mostre allestite in trent’anni di carriera, Farina riporta Ferrara al centro del dibattito culturale contemporaneo. Tutto comincia nel 1963, quando organizza l’esposizione dedicata a Giovanni Boldini a Casa Romei. Poi, nel 1964, apre Palazzo dei Diamanti e fa di questo spazio la nuova sede della Galleria d’arte moderna. Inizia così il periodo delle grandi mostre, che ancora oggi portano tanti visitatori per ogni nuovo evento in corso Ercole I d’Este. Dedica una personale a Renato Guttuso, Marcel Duchamp, Piero Manzoni, Marc Chagall, nel 1975 fa arrivare Andy Warhol; poi tante rassegne dedicate ai grandi nomi della pittura ferrarese come Giuseppe Mentessi, Filippo De Pisis, Gaetano Previati. Attorno alla sede principale, Farina supporta la creazione di nuovi spazi espositivi, come il Centro di arti visive diretto da Lola Bonora; crea il Museo Boldini e quello della pittura dell’800 ferrarese dentro al palazzo di Porta Mare; poi il PAC (il Padiglione di arte contemporanea, riaperto un mese fa dopo la chiusura forzata dal terremoto); e la Sala polivalente con sperimentazioni artistiche d’avanguardia. Si inventa il Museo della metafisica e un’attività di sostegno a tutto quanto fa cultura in città. Anche dopo il ritiro dal ruolo ufficiale, nel 1993, è presenza costante alle iniziative culturali cittadine, immancabile al fianco di don Franco Patruno a Casa Cini e ovunque ci sia fermento. Buon compleanno!

franco-farina-don-patruno-ferrara
Franco Farina con don Franco Patruno
Andy Warhol a Ferrara nel 1975 intervistato da Franco Farina e Lola Bonora
maurizio ganzaroli con il maestro Franco Farina
Il maestro Farina con Maurizio Ganzaroli

Dell’attività straordinaria di Franco Farina hanno ben raccontato Maria Paola Forlani su FerraraitaliaEugenio Ciccone su Listone Mag, Silvia Franzoni su Estense.com.

OGGI – IMMAGINARIO RICORRENZE

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

Indecisione

Jack Kerouac
Jack Kerouac

A me piacciono troppe cose e mi ritrovo sempre confuso e impergolato a correre da una stella cadente all’altra finché non precipito. (Jack Kerouac)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

accordi-copertina

Bob Dylan, Raffaella, Sergio and Me (a.k.a. The Crucifixion Of Sergio Japino)

Questa cosa della gaffe di Raffaella Carrà che scambia il vivissimo Bob Dylan per il defuntissimo Bob Marley, sta mettendo a repentaglio la mia già cagionevole salute mentale.
Ma mica perchè mi sono scandalizzato.
Raffaella Carrà mi sta anche quasi simpatica.
E poi cosa ci possiamo aspettare da una il cui vero cognome è PELLONI?
Noi qui a Ferrara sappiamo bene che a un Pellon* viene molto facile pensare a Bob Marley anche quando non è il momento.
Quindi non entrerò nel merito della gaffe.
Però sento il bisogno di scoperchiare la mia scatola cranica per fare un po’ di pulizia.

Welcome_To_My_Nightmare
Welcome To My Nightmare

L’altra notte ero in macchina, di ritorno da un concerto e siamo finiti a parlare di questa storia.
A un certo punto – non mi ricordo neanche se sono stato io perchè poi sono caduto in una specie di trance – ecco la sparata: ma Raffaella Carrà sta ancora con Sergio Japino?
PAM!
Due parole, “Sergio” e “Japino”.
Due schegge nel mio cervello che mi hanno riportato a delle cose che non pensavo di avere ancora dentro la scatoletta ma invece sì.
Ancora lì, nel mio cervello c’è un posto per Sergio Japino.
Mi è tornato fuori tutto.
Mi è tornato il ricordo di quella volta con mia nonna, nel 1995.
Stavamo guardando “Carramba che sorpresa” e a un certo punto vedo che inquadrano uno che sembra il proverbiale “resto di un carlino”.
A quel punto mia nonna, con il tono e lo stile di un iniziato, dice: AH, JAPINO.
Volevo chiederle lumi su questo Japino ma mi sono ammutolito, non so perché.

Così, dopo questo flashback in macchina dell’altra notte, ho detto basta.
Devo risolvere questa cosa.
Ho cercato tutto quello che c’è da sapere su Sergio Japino, sperando che il mio cervello sovraccarico di informazioni se ne andasse in overdrive bruciando tutta la cartella.
E ho scoperto cose sconvolgenti.
Una su tutte: “Japino” non è il suo vero cognome.
Direi che tutto torna e direi che posso sperare di chiudere definitivamente questo incubo.
Via col pezzo a tema.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano.