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Giorno: 4 Giugno 2016

Lunedì Favlaf premia il merito 10 studenti riceveranno la Borsa di Studio

da: organizzatori

Lunedì 6 giugno 2016, ore 11.00
Sala Convegni Confagricoltura/Coldiretti. Ferrara.
La FavLaf premia dieci studenti con borse di studio.
Il Presidente Roberto Crosara: “Premiamo il merito, la costanza, la determinazione, gli studenti e le loro famiglie”

Lunedì 06 giugno 2016, alle ore 11.00, presso la sala convegni e conferenze Confagricoltura / Coldiretti sita in Ferrara via Bologna 637, piano terra, si terrà la sedicesima edizione della consegna delle borse di studio a studenti universitari iscritti all’Ateneo ferrarese, figli di operai agricoli, risultati primi nella graduatoria di merito stilata dalla Commissione istituita presso l’Università di Ferrara.
Verranno premiati dieci studenti, che riceveranno dal Presidente del Fondo, Roberto Crosara (Presidente anche di Confcooperativa Ferrara) un assegno di euro 1.100,00 oltre ad una targa ricordo. Alla cerimonia parteciperanno anche i familiari dei premiati, oltre al professor Stefano Manfredini in rappresentanza dell’Università di Ferrara ed ai componenti il Consiglio Direttivo del Favlaf. Fondo di assistenza mutualistica per l’agricoltura, il Favlaf è costituito dalle Organizzazioni Datoriali (Confagricoltura, Coldiretti, CIA, UIMEC-UIL, Confcooperative, Lega-Coop., AGCI) e sindacali (FLAI-CGIL, FAI-CISL, UILA-UIL) della Provincia di Ferrara. Oltre ad un premio al merito, la borsa di studio vuole rappresentare un contributo ai sacrifici compiuti dalle famiglie per mantenere negli studi i propri figli, nonché un investimento sui giovani del nostro territorio, con l’auspicio che possano, in un prossimo futuro, fare il proprio ingresso nel mondo del lavoro recitando un ruolo da protagonisti.
Questi i nomi dei dieci ragazzi che verranno premiati:

1 ANTONIONI FRANCESCA – SCIENZE MATEMATICHE
2 BALDINI ERIKA – SCIENZE FARMACEUTICHE
3 BARBAGALLO MARTINA – SCIENZE CHIMICHE
4 BONI MATTIA – SCIENZE CHIMICHE
5 PAPPI MARTINA – ECONOMIA
6 PELLACANI SAMANTA – ECONOMIA MERCATI E MANAGEMENT
7 PIAZZI AGNESE – PIAZZI AGNESE
8 POLLASTRI MATTEO – INGEGNERIA MECCANICA
9 POPESCU MARIAN – INGEGNERIA MECCANICA
10 ROCCHI ASYA – IGIENE DENTALE

Mercoledì 8 giugno presentazione del libro “Il sasso che alza il cielo” presso la Biblioteca Ariostea

da: organizzatori

Casa Bassani: il ‘braccio della morte’ della 35ª brigata partigiana “Bruno Rizzieri” di Ferrara: numerose persone torturate e massacrate senza un processo, oggi dimenticate.

Nella sanguinosa primavera del ’45, quasi tutta la classe dirigente ferrarese ‘scomparve’ nel nulla. Tutti conoscono i nomi e i cognomi degli aguzzini, ma nessuno ha mai pagato.
Qualcuno scrisse di “1.300 assassinati nell’ombra del castello estense”: centinaia di ex fascisti (o presunti tali) massacrati dal 23 aprile alla metà di giugno, e gettati nel Po o sepolti in fosse comuni.

Scovati e pubblicati per la prima volta clamorosi documenti e fotografie originali di settant’anni fa

‘I partigiani furono eroi e galantuomini’ e ‘La casa di Giorgio Bassani in via Cisterna del Follo 1, luogo poetico con la magnolia in giardino’: questi due luoghi comuni intrisi di retorica vengono smentiti, in un sol colpo, nella nuova edizione del “bestseller” locale Il sasso che alza il cielo: la mia lunga ricerca della verità sui nonni uccisi dai partigiani della sociologa e opinionista nativa di Alfonsine, Lara Foletti (“Libero”, “Il Foglio”, “la Repubblica”), èdito dalla casa editrice ferrarese Faust Edizioni di Fausto Bassini nella collana Historiando.
Il corposo volume (già ristampato e divulgato in un migliario di copie in meno di un anno, anche fuori dal nostro territorio) si arricchisce di ottanta pagine di sole “Fotografie, testimonianze e documenti inediti”. Spiccano alcune immagini, scattate per conto del Tribunale di Ferrara nei primi mesi del ’46 (in occasione di sopralluoghi in località ed edifici della città e della provincia dove era avvenuto un numero impressionante di omicidi premeditati, anche plurimi, per mano dei partigiani rossi), venute alla luce e ora pubblicate per la prima volta, con tanto di didascalia originale dattiloscritta. Incontestabili i contenuti: «Prospetto principale della casa in Ferrara, Via Cisterna del Follo N. 1», «Camera nella quale trovavansi i fratelli Dal Buono, il dr. Franchini, l’ing. Ciaccia, l’avv. Calura e una persona sconosciuta», «Camera nella quale erano rinchiusi 11 militi delle Brigate Nere, tra cui certi Giori e Ziotti», «Ufficio di Sesto Rizzati», «Ufficio Mobilitazione 35ª Brigata Partigiani», «Giardino», «Prigione donne», «Locale ove erano rinchiusi Vertuani, l’ing. Baglioni, Maccaferri Galvano e certo Bernardini», e così via.
Nel caseggiato di proprietà del dottor Bassani, in via Cisterna del Follo N. 1 all’angolo con via Ugo Bassi, subito dopo la Liberazione si era installato il comando della 35ª Brigata Garibaldi “Bruno Rizzieri” (al comando di Gino Lambertini ‘il Monco’ e di Sesto Rizzati ‘Sergio’). Nessua impresa gloriosa né gesta eroiche memorabili, checché ne dica la vulgata resistenziale, solo una vituperata masnada di deviati, pregiudicati e delinquenti seriali, assetati di denaro e di sangue, che si erano dati la copertura di brigata partigiana seminando il terrore, e che scorrazzavano impunemente per la provincia ignorando l’ordine di consegnare le armi, a guerra finita, dopo l’arrivo delle truppe anglo-americane.
«IN QUESTA CASA TANTO AMATA / GIORGIO BASSANI / 1916 – 2000 / SI APRÌ ALLA POESIA / E ALL’ALTO IMPEGNO CIVILE. IL COMUNE DI FERRARA MAGGIO 2009» possiamo leggere sulla targa commemorativa posta a fianco del portone. Nessuna targa però ricorda, a tutt’oggi, i prigionieri vittime di sequestri di persona e furti, di rapine e stupri, di torture orribili e massacri spaventosi inflitti senza uno straccio di processo, tra quelle mura, da parte della 35ª Brigata partigiana “Bruno Rizzieri” nella sanguinosa primavera del ‘45.
«La magnolia che sta giusto nel mezzo / del giardino di casa nostra a Ferrara è proprio lei / la stessa che ritorna in pressoché tutti / i miei libri. / La piantammo nel ’39 […]»: inizia così la celebre poesia “Le leggi razziali” dello scrittore ebreo antifascista Giorgio Bassani (Epitaffio, Mondadori, 1974). Eppure, in quelle fotografie in bianco e nero contenute nel libro di Lara Foletti, quel giardino rievoca pensieri assai meno lirici…
Tra le ‘chicche’ inedite del volume, relative alla mattanza di via Cisterna del Follo, vi è anche un verbale d’interrogatorio (Questura di Ferrara, 30 dicembre 1945) di Glauco Soncini, partigiano all’epoca ventenne della brigata “Bruno Rizzieri”, che svela dall’interno i congegni della sommaria epurazione a orologeria, in quel ‘braccio della morte’ nel cuore del nostro centro storico: «Tengo a far presente che tutte le sere elementi della Romagna si portavano in Brigata e prelevati i fermati e caricatili su un camion partivano per ignota destinazione».
Oppure l’agghiacciante memoriale – dodici facciate manoscritte di foglio protocollo – di Serse Benasciutti, ex segretario politico del partito nazionale fascista di Gaibana (acceso propagandista, molto scaltro ma senza precedenti penali e non malvagio, dicono le carte ufficiali): «[…] Fui condotto alla caserma di Cisterna del Follo in Ferrara, mi fecero scendere, mi accompagnarono al piano superiore e mi frugarono in tasca, levandomi il portafogli contenente la somma totale di ₤ 50.000: così ripartite, un assegno di ₤ 10.000 – ed altri assegni minori per altre ₤ 10.000 – totale assegni ₤ 20.000 – ₤ 30.000 in contanti che vanno a formare ₤ 50.000 – di cui sopra, nonché venivo privato di tutte le carte di conti vari e di diversi documenti personali contenuti nei portafogli, venivo pure spogliato di un orologio marca Omega di argento chiusura tre casse, di ₤ 100 moneta francese, penna stilografica. […] Un’altra persona presente all’interrogatorio mi mosse alcune domande e il capo Ufficio disse ad un altro di segnare quanto avrei risposto e quanto dissi veniva segnato in un notes 20 x 15 grosso 2 centimetri circa. […] Mi chiese ancora che cosa avevo fatto d’altro «dite la verità» e intanto un’altra persona si sedeva a me vicino e con un’asta, non di legno, mi diede diverse botte sulla schiena. […] prese la rivoltella per la canna picchiandomela in testa. Il veicolo prese la corsa mentre la ferita alla testa grondava sangue». Condotto dai suoi carnefici sull’argine del Po, tra Ro e Guarda, Serse Benasciutti si salvò per un grilletto inceppato, dandosela a gambe tra i campi. Vide la morte in faccia e, miracolosamente, poté ritornare dall’inferno. E raccontarlo.
Oppure – ancora – le terribili dichiarazioni rilasciate al Tribunale di Ferrara, il 18 aprile 1946, da una certa Giorgina Boccaleoni, la donna di Gaetano Dalla Benetta detto ‘Moraro’, un partigiano della 35ª Brigata: «Con me il Moraro si confidava poco. […] in un’altra occasione, con un altro amico che neppure conosco lo sentii parlare di una persona che era stata da lui e da altri della sua squadra seppellita che era ancora viva e che lui con dei colpi di badile l’aveva finita».
Non per niente nel novembre ’45, in relazione a questi eccidi covati all’1 di via Cisterna del Follo, un settimanale torinese pubblicò un articolo dal titolo eloquente: «“Buchenwald docet”. Chi sono i 17 trucidati di Ferrara».

Dopo la lettura della nuova edizione de Il sasso che alza il cielo di Lara Foletti nessuno, a Ferrara, potrà più affermare in modo univoco: ‘I partigiani furono eroi e galantuomini’ e ‘La casa di Bassani, luogo poetico con la magnolia in giardino’. Parlano le immagini e i documenti, adesso.

Siae-Soundreef la guerra sui diritti che danneggia gli utilizzatori ? L’opinione di Assodeejay

da: organizzatori

Nei prossimi giorni, esattamente il 6 giugno p.v., in Parlamento verrà discusso l’emendamento che dovrebbe riformare la legge sul diritto d’autore nel rispetto della direttiva europea che consente la scelta della propria collecting a tutela dei diritti economici per le vendite e le riproduzioni pubbliche di musica e audiovisivi.
La nostra preoccupazione riguarda gli obblighi dei nostri associati negli adempimenti che saranno previsti dalle nuove norme che, non vorremmo si moltiplicassero.
Cerchiamo di capire:
Gigi D’Alessio ha deciso di aderire a Soundreef abbandonando la SIAE.
La domanda è, nella compilazione del programma musicale (il cd borderò) riferito al permesso rilasciato all’organizzatore dello spettacolo, il DJ dovrà compilarne uno per la SIAE e l’altro per Soundreef ?
E nel caso di altra collecting oltre a queste due, dovremo compilarne magari tre o quattro a riconoscimento dei diritti di ogni singola nuova società?
Vogliamo avvisare i nostri Parlamentari di tenere conto di queste problematiche degli artisti minori in generale, ma anche in considerazione di molti altri problemi che sorgeranno se non sarà adeguatamente considerata una normativa efficace riguardo la semplificazione, ma anche e sopratutto i costi aggiuntivi che presumiamo possano generare più soggetti autorizzati agli incassi e alla conseguente ripartizione, partendo dal presupposto che tutti avranno diritto a stabilire le proprie royalty in termini di spese di gestione che dovranno sopportare.
E’ evidente che tali costi potrebbero essere addebitati agli utilizzatori che, addirittura potrebbero essere costretti a adempimenti separati e tariffe altrettanto separate da pagare ad entrambe o a più soggetti autorizzati.
In conclusione, paradossalmente al contrario del risparmio che per i consumatori, principio al quale si dovrebbero ispirare le normative, in particolare quelle europee, si corre il rischio di pagare ben due o più volte per lo stesso adempimento, con la conseguenza che pochissimi soggetti organizzerebbero spettacoli di musica con danno prevedibile.
Abbiamo voluto chiedere un parere ad un esperto di diritto d’autore l’Avv. Marco Grasselli che, conoscendo bene la materia ha concesso la disponibilità a esaminare e commentare quanto sopra abbiamo descritto e paventato su un argomento che è indispensabile conoscere per poter ben legiferare. anche in considerazione di quanto ha recentemente pubblicato il Presidente di FIMI Enzo Mazza nel suo articolo nel quale dichiara l’aumento di incassi per diritti connessi sulla musica in Italia e nel Mondo che di seguito possiamo leggere.

L’avv. Grasselli così ci ha risposto:
“Sono sempre stato contrario ai monopoli, la storia ci ha insegnato a diffidarne, per cui l’idea dell’ampliamento del mercato della tutela dei diritti d’autore mi trova, evidentemente, favorevole. In linea teorica e di principio, la presenza di nuovi organismi di gestione collettiva di tali diritti, può agevolare in modo notevole la libertà di scelta degli autori che avrebbero, dunque, facoltà di scegliere liberamente il soggetto che riterranno più meritevole e più conveniente, a prescindere dallo Stato membro di appartenenza. Ma non è tutto qui. La stessa start up italo-britannica ci dimostra come sia possibile, anche sotto l’aspetto pratico, un controllo capillare sulle esecuzioni delle opere nel territorio e, quindi, una equa suddivisione dei compensi del diritto d’autore, diversamente da quanto faccia oggi SIAE che li ripartisce in via forfetaria, in base a parametri decisi dal CdA. Di contro, ho forti perplessità in merito alla condivisione del territorio tra la new collecting society e SIAE. Non mi è ancora chiaro, infatti, in quale modo saranno gestiti gli adempimenti cui gli esecutori dovranno fare fronte. Proprio in conseguenza della coesistenza, nello stesso Stato, di più società di gestione collettiva dei diritti, il rischio di illogico raddoppio dei costi e di balzelli burocratici è, purtroppo, molto alto”.
Assodeejay
http://www.assodeejay.it/siae-soundreef-la-guerra-sui-diritti-che-danneggia-gli-utilizzatori-.lits1c273.htm

“Inseguendo il Cinema spacca i cuori” scritto e diretto da Vitaliano Teti e Alessandro Raimondi Ferrata Film Festival domenica 5 giugno

da: da Scienza e Futuro magazine web

Domenica 5 giugno, alle ore 14.00 al Cinema Apollo di Ferrara, sarà proiettato il film documentario “Inseguendo il Cinema spacca i cuori” scritto e diretto da Vitaliano Teti e Alessandro Raimondi. Un titolo forte, aperto alle emozioni e ad una passione travolgente per il cinema. E’ un documentario essenzialmente sul cinema d’autore, questa opera prima nel lungometraggio dei due registi, che vede protagonisti l’ormai spento Cinema Manzoni e il suo titolare Gabriele Caveduri. La città di Ferrara, magnificamente cinematografica, non è solo location ma essa stessa si mostra nel suo passato e presente. E poi tanto, tanto altro cinema.

La proiezione di domenica fa parte della I edizione del ferrarafilmfestival.com, l’accesso in sala è con biglietto standard.

*Vitaliano Teti, originario di Catanzaro, da molti anni a Ferrara, videoartista, produttore video e saggista è docente Unife a Ferrara, Art Director del Video Festival Internazionale “The Scientist” che ha rilanciato dal 2007 idealmente e concretamente, ospitando i più grandi video artisti e gruppi internazionali, lo storico Centro Video Arte di Ferrara (Palazzo dei Diamanti). Nel 2010 ha partecipato inoltre al Convegno internazionale futurologico di Milano, Transvision 2010. con alcuni dei più importanti futuribili contemporanei. Ha pubblicato con Marco Teti il saggio Alchimie Digitali (La Città del Sole). Recentemente, tra altro, in AA.VV. Futrurismo Renaissance (Deleyva, Roma), eBook, cura di P. Bruni (del Mibcat) e R.Guerra.
**Alessandro Raimondi info e filmografia link http://www.cinemaitaliano.info/pers/030256/alessandro-raimondi.html

Michele Placido, dopo “7 minuti” lancia il suo nuovo progetto italo americano indipendente

da: Ufficio stampa Ferrara Film

Ulisse e Calipso protagonisti del nuovo progetto Internazionale di Michele Placido

Presentano in anteprima al Ferrara Film Festival, la produzione Italo Americana di Luca Severi e Giovanni Labadessa

Ferrara, 4 giugno – Il deserto californiano. Un disastro ecologico. Il mistero di un gigantesco lago artificiale. Un’antica storia di amore e compromesso.

Lanciato oggi durante il Ferrara Film Festival il nuovo progetto cinematografico italo-americano di Michele Placido. Con la sua casa di produzione – la Charlot Srl – l’attore e regista pugliese sostiene e promuove la sceneggiatura del promettente Giovanni Labadessa e la direzione dell’interessante regista Luca Severi.
Nella troupe, come produzione creativa, anche Michelangelo Placido, figlio dell’attore e regista.
“La prima cosa che mi ha affascinato di questo film è stata l’ambientazione. – racconta Michele Placido – Così poco italiana, così fuori da tutto quello che siamo abituati a vedere nei film. Un luogo incredibile che ha vissuto la Hollywood degli anni ’50 e la cui memoria è rimasta letteralmente fossilizzata sulle rive di questo lago. In un’ambientazione assolutamente del nuovo mondo, una storia del vecchissimo mondo, quello dei miti antichi”.
Questo progetto – in lavorazione presso Salton Sea California dal 26 giugno prossimo – è infatti ispirato al quinto libro dell’Odissea.
Due giovani e americani Ulisse e Calipso rivivono in questa location nata da un disastro ecologico, un luogo dalla storia inquietante e allo stesso tempo affascinante. Il Salton Sea – lago creato negli anni ’40 per l’approvvigionamento idrico agricolo nel deserto californiano – è a oggi un luogo fantasma.
Popolato negli anni ’50 da attori e artisti americani, che lo avevano eletto meta di villeggiatura e ispirazione artistica, le cittadine sorte in quegli anni si sono trasformate in ghost town in seguito alle cicliche morie di pesci e all’acqua resa inospitale da un’altissima salinità e dalla presenza di viscide alghe in superficie.
Saranno proprio questi insediamenti abbandonati e le spiagge del lago coperte di scheletri di pesci a fare da scenario a questo visionario film.
Particolare anche la storia dello staff che realizzerà la pellicola. Questo progetto indipendente è infatti prodotto, insieme con Placido, anche dalla casa di produzione Ibiscus Media di Severi, da una troupe italo-americana, dagli attori e dallo sceneggiatore Labadessa.
“Calipso, questo il nome provvisorio del film, ha un budget interamente privato – spiega Luca Severi, regista in concorso al Ferrara film festival con il corto Scarner – che è stato raccolto in parte proprio all’interno della stessa troupe. L’investimento di questo nostro collettivo artistico indipendente – continua il veneto Severi – è sulla nostra professionalità e sugli incassi futuri, con lo scopo di dare vita a un cinema che in America esiste e da’ ossigeno formando e fornendo talenti all’industria main stream, mentre in Italia fatica ad emergere”.
“Il progetto vanta diversi primati – spiega Giovanni Labadessa, 32enne sbarcato a Los Angeles nel 2005 che vive e lavora a Venice Beach e produttore della irriverente commedia The Lonely Italian, lungometraggio in concorso al Ferrara Film Festival. – A partire dall’età media del suo staff, inferiore ai 35 anni. Un budget ridottissimo per una produzione internazionale e la modalità di raccolta dei fondi di produzione: la formula del collettivo. Abbiamo cercato senza nessuna pretesa, cosa sia successo nei sette lunghi anni in cui Ulisse è rimasto prigioniero di Calipso”.

Il Ferrara Film Festival è ideato e organizzato dalla casa di produzione Perpetuus di proprietà di Maximilian Law. Partner e collaboratori del Ferrara Film Festival sono Ferrara Film Commission, Comune di Ferrara, Stileventi, Teatro Nucleo, ASCOM e Comune di Vigarano Mainarda.
Patrocina la manifestazione l’Ambasciata Americana in Italia.

Presidenza Ente Palio, Modifiche al Programma

da: ufficio stampa Ente Palio

SVOLGIMENTO CORSE AL PALIO 2016 5 Giugno.
Nella riunione svoltasi alle ore 12.30 in Piazza Ariostea tra
Presidente Ente Palio Alessandro Fortini, i Presidenti ed i Maestri di
Campo delle 8 Contrade e` stato deciso quanto segue:
SABATO 4 Giugno
1)annullate prove Asine e Cavalli
2) contradaioli e maestranze ditta pista dalle ore 14.30 alle 19.30
toglieranno i teli ..lavoreranno la pista e rimetteranno i teli.
DOMENICA 5 giugno
Alla mattina test fantini e breve riunione in Piazza Ariostea x
organizzazione piazza.
1) Annullato il corteo dal castello a Piazza Ariostea
2) Ore 14.30 entrata mini corteo in piazza ariostea composto da
Gonfalone, Maestro di Campo per ogni contrada. Davanti a tutti piccola
rappresentanza della Corte Ducale
3)subito dietro il mini corteo sflileranno musici e sbandieratori del
gruppo unico
4) Borgo San Giorgio, vincitore del Premio Nino Franco Visentini ed
Rione Santo Spirito, vincitore del Premio Nives Casati, potranno
portare una piccola rappresentanza (3-4) per ritirare il Premio.
5) Terminato il mini corteo si svolgeranno immediatamente le Corse al
Palio con questo ordine:
Corsa delle Putte
Corsa dei Putti
Corsa delle Asine
Corsa dei Cavalli
6) arrivi Van in Piazza Ariostea
Asine alle ore 14.45
Cavalli alle ore 15.20

La corsa dei cavalli e` prevista alle ore 16.30-17.00

A Palazzo Bevilacqua Costabili la cerimonia di scoprimento della targa in memoria del Prof. Gaetano Boschi

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Lunedì 6 giugno alle ore 17 a Palazzo Bevilacqua Costabili, sede del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara, (via Voltapaletto, 11), si terrà la cerimonia di scoprimento della targa in memoria del Prof. Gaetano Boschi (1882-1969), Neuropsichiatra di fama mondiale.

All’evento interverranno il Pro Rettore Vicario Giuseppe Spidalieri, il Vice Sindaco del Comune di Ferrara Massimo Maisto, Simonetta Renga, Direttrice del Dipartimento di Economia e management ed Eleonora Gandini Farina, familiare del Prof. Boschi, promotrice e finanziatrice della targa.

Tra i tanti e riconosciuti meriti, riconoscimenti ed incarichi del Prof. Boschi, la candidatura al premio Nobel per la Medicina, l’incarico di Rettore dell’Università di Modena dal 1947 al 1950 e la medaglia d’oro al merito della Scuola della cultura e dell’arte.

Il Palazzo del 1400 è stato acquistato nel 1930 dal Prof. Boschi e dalla consorte Contessa Maria Giglioli di antica famiglia ferrarese, divenendo la loro dimora fino al 1961. Nel 1988 è stato acquistato dal Comune di Ferrara che nel 1997 l’ha concesso, con apposita delibera, all’Università di Ferrara a titolo gratuito per 99 anni. Dall’ottobre 2006 ospita l’allora Facoltà di Economia, oggi Dipartimento di Economia e management.

Serie A: Il DG Zazzaroni con il primo punto sul mercato del club

da: Ufficio Stampa Pallacanestro Vigarano

Dalla prossima settimana i primi volti nuovi in casa Pall. Vigarano

A qualche settimana di distanza si è chiusa la prima parte circa il mercato di Pall. Vigarano 2016/2017, ne parliamo con il DG Ennio Zazzaroni, molto attivo in questi giorni sulla costruzione della squadra. “Abbiamo terminato la stagione precedente centrando gli obiettivi che ci eravamo dati, per questo non posso che ringraziare staff e atlete che si sono prodigate per il nostro club. Siamo riusciti a invertire il trend negativo dell’avvio (0v-8p) trovando continuità di lavoro e salute nella seconda parte di stagione, ciò ha permesso di viaggiare con il 50% di vittorie, salvarci e disputare un buon finale con i PlayOff”. Per una stagione che si chiude un’altra subito ad aprirsi… “E’ tutto quanto mai verissimo, non abbiamo mai smesso di lavorare, abbiamo seguito con grande piacere il finale di stagione del settore giovanile, che con un gruppo sottoetà ha raggiunto le Finali Nazionali U16 per la prima volta, chiudendo in decima posizione in Italia. Le ultime settimane le abbiamo spese per supportare l’attività giovanile, dopo che le giovanissime ci avevano dato energie preziose durante tutto l’anno, era giusto ricambiare il loro impegno. Le seguiamo con grande interesse ed attenzione, il futuro è dei giovani, speriamo possano lavorare con serenità e costanza, nessun traguardo è loro precluso.” Ora si entra nel tempo del basketmercato… “Ci siamo presi qualche giorno di riflessione come società al termine della stagione per riflettere a mente fredda di cosa ha funzionato e di cosa volevamo migliorare. Per prima cosa abbiamo tratto un bilancio su atlete e staff, in questi ultimi giorni abbiamo ultimato le conferme, che saranno ben sei dall’anno appena trascorso.” Si tratta di Orrange, Crudo, Vian, Cigliani, Rosier e Ciarciaglini, giusto? “Esatto, volevamo dare continuità, senza rifondare la squadra, ma sempre ben attenti al budget a disposizione. Siamo riusciti a mantenere Crudo, piuttosto richiesta. Siamo certi di un secondo anno di Amber Orrange ancora migliore, con un finale di stagione che ha fatto intravedere il potenziale a sua disposizione. Si tratta di una giocatrice umile e silenziosa, ma spesso efficace. Vian, Cigliani e Rosier sono scelte di continuità per la panchina, sanno il loro ruolo e sono consapevoli dei propri spazi. Ciarciaglini pur non giocando, ha fatto ciò per cui era stata chiamata, in allenamento e fuori dal campo, con un contributo ineccepibile, sempre positiva, sempre con il sorriso.” Manca Tognalini… “Era tra i nostri obiettivi di conferma, l’atleta aveva inizialmente manifestato la volontà di rimanere con reciproca soddisfazione, ma nel corso delle settimane, ha trovato in altre sfide gli stimoli per la prossima stagione, decidendo di non proseguire nel rapporto. La sua scelta ci ha obbligato a rivedere in corsa il nostro assetto, andando a cambiare anche la posizione in cui schierare l’atleta comunitaria. Ne è conseguita la rinuncia al play D’Alie per occupare la posizione di numero 4 con un atleta bosman. Stiamo lavorando su diversi nomi, ma ancora un identikit preciso non c’è.” Niente Ostarello quindi? “Sam ha fatto bene ed è stata importante nella corsa salvezza, ma abbiamo pensato di cercare una giocatrice con maggiori caratteristiche di gioco interno e movimenti in post basso per dare più spazio sul perimetro e dare un riferimento vicino a canestro costante. Anche in questo caso ci stiamo lavorando.” Le altre giocatrici che non faranno parte del roster saranno Vespignani, Capoferri e Nicolodi… “Auguro a tutte un grandissimo in bocca al lupo, sono certo che sapranno trovare spazi importanti quanto prima, dal punto professionali sono state ineccepibili, abbiamo però scelto la strada di ridurre le nostre rotazioni concentrando le risorse a disposizione maggiormente sul quintetto; anche in ottica giovani: siamo all’interno di una linea verde che vogliamo seguire ed esplorare ogni anno sempre più”. A quando i primi annunci? “Chiusa la fase delle conferme, manca veramente poco per svelare i primi nomi. A partire dal ruolo dei playmaker, dove avremo ben due novità, tra quintetto e primo cambio.” Chi avrà il compito di guidare la squadra in panchina? “Ancora qualche giorno di pazienza, si tratta di un allenatore attualmente impegnato nel proprio finale di stagione, quindi ci sembrava doveroso rispettare il suo lavoro e la concentrazione necessaria al finale con il club di appartenenza”. Cosa si augura per la prossima stagione? “Tranquillità, un buon clima e le condizioni migliori per poter lavorare ed esprimerci. Abbiamo la fortuna di poter fare sport, coltivare una passione che ci accomuna, all’interno di un gruppo coeso e di esperienza. Sono consapevole delle innumerevoli difficoltà che potranno esserci, si tratta pur sempre del massimo campionato italiano, mi aspetto però che tutte le componenti siano allineate ed in trincea per perseguire gli obiettivi, siano questi in prima squadra o nel settore giovanile. Dopo l’anno di partenza, serve un anno di consolidamento”. E nell’immediato? “Continuiamo a monitorare il mercato straniero per cercare due pedine da quintetto che ci possano aiutare a fare la differenza, quindi ci dedicheremo a completare il roster con qualche giovane desiderosa di mettersi in gioco, nell’attesa che le leve più verdi possano rispondere presente nel medio periodo”. Un’ultima battuta sul momento del movimento? “Difficile, molto. Le società faticano, sintomo che il sistema non è sostenibile, serve una svolta rapida, in caso contrario club e giocatrici saranno sempre più in numero minore”.

Serie A: Silvia Ciarciaglini 2.0, quando si può aiutare la squadra in tanti modi, dentro e fuori dal campo

da: Ufficio Stampa Pallacanestro Vigarano

E’ la sesta ed ultima conferma dalla stagione precedente

Nata a Guardiagrele (Ch), il 07 Febbraio 1996, Silvia Ciarciaglini era arrivata a Vigarano dopo una parziale stagione al Yale Pescara in Serie B Regionale, reduce da un infortunio alla schiena limitandone l’utilizzo.

L’anno precedente aveva preso parte al roster del Cus Chieti, nella massima serie, prima che la formazione universitaria dovesse rinunciare per mancanza di risorse economiche a terminare la stagione.

Diversi i provini in giro per l’Italia, quindi la decisione di restare vicino a casa per completare gli studi superiori e soprattutto recuperare dall’infortunio alla schiena che le ha impedito di giocare per alcuni mesi.

Completamente ristabilita ha risposto con entusiasmo alla chiamata di Vigarano, che era alla ricerca di una giocatrice giovane, con tanta voglia di lavorare e dare energia durante le sessioni di allenamento.

Gli spazi in campo sono stati inevitabilmente pochi, ma la guardia abruzzese ha subito deciso di salire a bordo di questa nuova avventura pur conscia di ciò, desiderosa di mettersi alla prova e lavorare individualmente per migliorarsi.

Il tutto unito a qualità umane indiscutibili ne hanno fatto una gregaria perfetta per chiudere la squadra, fornendo in palestra un’ulteriore atleta sempre pronta alle esigenze del team.

Chiusa la pagina degli studi superiori, si è iscritta all’Università di Ferrara per continuare il connubio studio-sport che accompagna con successo molte atlete, preparandosi al mondo del lavoro in arrivo al termine della carriera sportiva.

Spiccano doti umani e grande senso di appartenenza per Silvia, sempre con il sorriso sulle labbra ha supportato le compagne nel difficile percorso della salvezza, altrettanto nell’inserimento fuori dal campo, in particolar modo delle atlete straniere, coadiuvando il lavoro della società anche in tal senso.

La guardia abruzzese che entra nel suo primo anno senior, avrà ancora il numero 6. Il club sta valutando di ritagliare a Silvia anche un’ulteriore ruolo fuori dal campo, viste le grandi doti di comunicazione e media management, sempre con lo spirito giusto.

Ultima Stagione
0,0pt in 2,0min (0,0% 2pt, 0,0% 3pt, 0,0% 1pt) – 0,0reb + 0,2ast
Carriera
2016/17 Pallacanestro Vigarano (A1)
2015/16 Pallacanestro Vigarano (A1)
2014/15 Yale Pescara (B)
2013/14 Cus Chieti (A1)
Bio
Nata a Guardiagrele (Ch), il 07 Feb 1996
Ruolo: Guardia
Alt: 170 cm

Grande successo per la giornata del Baseball

da: organizzatori

Calorosa presenza nel due giugno di Pontegradella. Tanti bambini, molti curiosi, ospiti importanti. Giochi, partite e clima delle grandi occasioni.

E’ stata un autentico successo l’iniziativa promossa dal Ferrara Baseball, che in occasione del due giugno ha radunato iscritti, sostenitori, amici e semplici curiosi sul proprio campo, a Pontegradella. Una kermesse con tutti i crismi quella organizzata dalla società estense, iniziata alla mattina con un torneo amichevole (a squadre miste) delle tre rappresentative giovanili: i ragazzi ci hanno dato dentro, mettendo in mostra tutto il loro potenziale per la gioia di genitori e tifosi occasionali, sempre più numerosi col passare delle ore. Mentre il punto ristoro grigliava salsicce per tutti, è andato in scena il simpatico “Home run derby”: tre piroette su se stesso per ogni concorrente, chiamato poi a tentare un improbabile battuta in preda ai capogiri con risultati esilaranti. E quindi spazio alla partita della rappresentativa adulti estense: la squadra Lab ha affrontato i Mandrakes, dando vita ad una sfida molto equilibrata soprattutto sul monte, col confronto da incorniciare tra Abetini e Tura. Gran finale in campo con la gara genitori-figli, che ha fatto registrare più di una bella azione tra le file degli insospettabilmente atletici mamme e papà. Fuori dal diamante, giochi a tema per tutti: tiro a segno, allenamento catcher, prove di battuta, sotto la supervisione dei tecnici e dei volontari della società, affiancati dal commosso presidente Bibi Squarzanti.
E poi musica, premiazioni per i piccoli atleti, risate e torte di compleannno: una giornata da ricordare per tutti i presenti. Ad abbracciare la squadra estense sono intervenuti anche l’assessore allo sport del Comune di Ferrara Simone Merli, la dirigente del Consiglio Regionale Fibs per l’Emilia Romagna Barbara Zuelli, il presidente regionale Fibs Emilia Romagna nonché membro della Consulta Nazionale FIBS Vincenzo Gigi Mignola e la delegata provinciale del Coni Luciana Boschetti Pareschi. Da tutti parole affettuose verso la fervente comunità del batti e corri. “Vi ho tenuto a battesimo”, il commento di Boschetti Pareschi, “ed è davvero bello vedere quanto siete cresciuti. E questo è solo l’inizio, lavoreremo insieme perché il domani porti ancora più novità”. Dello stesso parere l’assessore Merli che ha ribadito i vantaggi della nuova sistemazione: “Avere un proprio campo era il punto di partenza, speriamo col tempo di poter realizzare le aspettative della società per spazi e dotazioni”. Continua la consigliera Zuelli ricordando che i giovani sono una grande risorsa e come il presidente Squarzanti abbia investito molto su queste generazioni ottenendo i primi risultati importanti ed espandibili nei prossimi anni del suo programma. A concludere, Mignola ha sottolineato come l’aspetto principale del progetto societario sia la forte inclusione sociale e la volontà di crescere dei ragazzi prima che degli atleti.
Un sentito ringraziamento al presidente Squarzanti e tutti i tecnici che affiancandolo hanno reso possibile il sogno dandogli una casa dove la solidarietà, l’accoglienza e lo sport vivono insieme e accompagnano le famiglie. Grazie da parte dei giocatori, dei mitici amici di sempre dei Mandrakes, dei ragazzi e dei genitori che a vario titolo collaborano con la gestione delle attività ma soprattutto si riconoscono nei valori che con coraggio vengono proposti e mantenuti.

Esito visite Cavalli

da: ufficio stampa Ente Palio

Tutti e gli otto cavalli hanno passato positivamente le visite veterinarie effettuatesi oggi pomeriggio 3 giugno 2016, c/o la clinica veterinaria FUTUR VET a Coronella.
Ricordiamo le accoppiate che difenderanno i colori delle 8 contrade domenica pomeriggio;
Borgo San Giorgio Simone Mereu su Narcisco
Borgo San Giovanni Alessio Migheli su Bomario da Clodia
Rione San Paolo Francesco Caria su Rijhaid
Rione San Benedetto Andrea Coghe su Crono da Clodia
Borgo San Luca Andrea Chessa su Quattro Mori
Borgo San Giacomo Massimo Columbu su Bonantonio da Clodia
Rione Santa Maria in Vado Walter Pusceddu su Quella Rosa
Rione Santo Spirito Enrico Bruschelli su Spartaco da Clodia
Come si nota dall`elenco, il Borgo San Luca, ha dovuto smontare il Fantino Bandini per infortunio.
Le accoppiate si presenteranno in Piazza Ariostea domani 4 Giugno alle ore 18.30 per la prova generale……..tempo permettendo.

Rugby: Trofeo della Solidarietà

da: ufficio stampa Cus Ferrara

Ha vinto il rugby, il suo inimitabile terzo tempo di convivialità, giovedì 2
giugno alla Festa della Solidarietà. La sezione Rugby del Cus Ferrara, come
l’anno scorso in collaborazione con l’Avis, ha passato una settimana di svago e
sano sport all’insegna dello stare insieme. Genitori, ragazzi, atleti,
simpatizzanti, dirigenti, allenatori e tutti quelli che come sempre vivono
questo sport come qualcosa più di un semplice sport si sono ritrovati sui campi
di via Gramicia. Il motto della manifestazione, che tra l’altro ha goduto di una
mattinata di bel tempo, è stato: “il rugby è uno sport per la vita, che ti
cambia la vita”. Al Trofeo Tuffanelli era presente anche l’assessore Merli del
Comune di Ferrara. Si sono viste le sfide Under 6-8 vs genitori, U10 vs U12, U14
vs U16 e U18 vs prima squadra (la cosiddetta sfida dei presidenti). “Era
presente tutto il mondo che gravita attorno al nostro sport – ha detto il
presidente della sezione Rugby del Cus Claudio Trombetta -, abbiamo avuto modo
di far giocare i bambini e i genitori e poi non è piovuto. Giornata
soddisfacente in tutto, vedere che il gruppo cresce e la sezione prende forma
sotto diversi aspetti (reclutamento, responsabilità dei tecnici e
copinvolgimento dei genitori) fa davvero piacere”. Per la cronaca, la squadra
dell’Avis ha vinto il Trofeo Tuffanelli ai danni della squadra del Presidente
che aveva vinto l’anno scorso.

A vela in notturna: il luccichio del cielo stellato sopra un mare nero petrolio

Nell’elenco delle emozioni fissate nella memoria, a esclusione di quelle attinenti alla sfera affettiva e dei sentimenti, non esiterei a inserire l’incanto della navigazione notturna a vela. Una suggestione antica, che nei millenni ha coinvolto mitiche civiltà che attraverso la navigazione commerciale e militare hanno determinato il loro futuro e sono passate alla storia: Fenici, Cartaginesi, Greci, Romani, Vichinghi e tante altre in ogni mare del globo terracqueo, fino ad arrivare con un balzo di secoli alla navigazione moderna di Cristoforo Colombo. Tutti con il naso all’insù da secoli per osservare e comprendere costellazioni e stelle. Così con i mezzi sofisticati della contemporaneità, anche gli eredi in solitario, i pluri circumnavigatori del mondo come lo scomparso Ambrogio Fogar o Giovanni Soldini o il compianto Bernard Moitessier, scrittore e romantico erede della grande navigazione francese, Eric Tabarly o altri ancora. Non è necessario aver solcato i mari caldi del sud e gli oceani, circumnavigato Capo Horn o partecipato alla Transat per provare quel brivido, possiamo navigare più semplicemente in altura e in acque domestiche, come nel medio-alto Adriatico fra Ravenna e la croata località di Lussino.
Impostazione del carteggio e rotta di 90 miglia per 90° est.
Condizione ideale e premessa fondamentale è avere compagni di viaggio con i quali condividere appieno ogni accadimento nella navigazione, dalla routine all’impredivilità di alcuni possibili imprevisti di navigazione. Ma andiamo con ordine.

Come d’abitudine arrivati alla banchina di ormeggio dell’imbarcazione nel tardo pomeriggio del mercoledi vi sono prioritari i controlli fondamentali: vele, carburante per il motore ausiliario, batterie, acqua in stiva, carta nautica e accessori, gps, dotazioni di bordo come prescritto dalle norme vigenti, documenti regolari da presentare in un eventuale controllo durante la navigazione e per le autorità portuali d’arrivo, cambusa di soddisfazione. Il servizio meteo-mare consultato ci tranquillizza e ancora un rapido controllo a più mani e occhi delle attrezzature per la navigazione, àncora, luci regolamentari, parabordi, cime varie e infine spinta liberatoria per distaccarsi dal molo.
Vento e moto ondoso ci consentono di uscire in mare aperto rapidamente di bolina larga e al traverso, dopo aver acceso le luci di navigazione. Il buio sta prendendo il sopravvento con il tramonto alle spalle, il cielo è sgombro da nubi e i primi luccichii tremolanti sopra le nostre teste si percepiscono anche se debolmente.
Il comune denominatore dell’equipaggio è l’intercambiabilità fra di noi e una dose di buona conoscenza delle regole che disciplinano l’andar per mare (l’essere tutti patentati senza limiti non ci pone al riparo dal prestare sempre attenzione a ogni istintivo segnale di pericolo o di cambiamento della situazione).
Turni di tre ore in coperta per due membri dell’equipaggio consentono di far riposare gli altri quattro compagni di navigazione; rigorosamente assicurati alle cinture si governano le vele e la timoneria, si chiacchiera, ma soprattutto si scruta il mare e il cielo. La notte è sufficientemente calda, il mare appare nero petrolio, ma qui saremmo nel pieno nelle atmosfere di un romanzo di Joseph Conrad o di Herman Melville. Il Mare Adriatico effettivamente appare oscuro, poca onda e il rilevamento radar mette in rilievo solamente qualche piccola increspatura. La paura per chi naviga in notturna sono i corpi galleggianti semi sommersi, si racconta vi siano anche containers galleggianti che non si vedono, ma si sentono in chiglia o in deriva o sull`elica o sulla pala del timone e si spera nel caso peggiore si possano contenere i danni. La luna minimale a falce illumina pochissimo il mare, e fortunatamente direi: se fosse al massimo bagliore, a malapena si vedrebbero le stelle e le costellazioni. Come si favoleggia, “un mare di stelle” sulla testa e questo è il lato romantico e indimenticabile della traversata: lo spettacolo è di quelli che lasciano senza fiato, ci si deve concentrare, ma a occhio nudo si vedono nitidamente fra le altre l’Orsa maggiore a nord ovest e Cassiopea a nord est, fra tanto brillare.

Certo, suggerisco anche un buon libro intriso di fantasia e avventura “Isolario arabo medioevale” di Angelo Arioli, un orientalista della Sapienza di Roma: “Isole che appaiono e scompaiono, abitate da donne solamente, isole delle scimmie…Sono autori di varia provenienza, Iraq, Persia, Marocco, musulmani, mercanti, viaggiatori che raccontano di isole mirabili, dal Mar di Cina all’Oceano Indiano, piccoli universi dagli ambigui confini in un arco di tempo che va dalla metà del IX secolo al XV secolo”.
Dal buio della notte spunta un’enorme sagoma già vista al radar, ma che avrebbe dovuto darci la precedenza: un cargo, un condominio a motore navigante, con dodici piani di luci accese che ovviamente non si ferma e ci consente solo la libertà di commentare, visto che non ci ha speronato.
Il vento che all’inizio spirava da sud-est, come abituale in tempo stabile, si è fermato. Si ammainano le vele in attesa di qualche refolo e si accende il motore. La notte non solo si vedono stelle e costellazioni brillare in cielo, ma sul mare si scorgono diverse luci immobili o in movimento bianche rosse e verdi che identificano le imbarcazioni, le direzioni di navigazione e la loro attività non sempre in chiaro. Dopo dodici ore di navigazione sempre vigile, in compagnia di alcuni “ferri da stiro”, yacht a motore che si divertono a farci ballare, siamo in vista di Lussino. Documenti all’autorità del Paese ospitante e scendiamo a terra. Il resto è normale navigazione da diporto per qualche giorno su una costa, quella croata, ricca di isole e di piccoli ristoranti dove il pesce è quello che nuotava qualche ora prima.
Da non dimenticare per la volta successiva di Bernard Moitessier: “Un vagabondo dei mari del sud”.
Il ritorno la domenica mattina riaccende la competizione con il vento e con il moto ondoso. Si naviga di giorno, le stelle e le costellazioni non si vedono e il mare, il nostro Adriatico, per fortuna non è nero petrolio.

ArtisticioèAmici chiude con il giovane talento Angel Wang

da Bal’danza

Angel Wang
Angel Wang

Domenica 5 giugno, alle ore 11, presso il Ridotto del Teatro Comunale, terzo ed ultimo concerto del progetto “ArtisticioèAmici”, curato da Bal’danza e Teatro Comunale – Agenda Ridotto.

Protagonista di questo ultimo appuntamento il giovanissimo pianista americano, appena tredicenne, Angel Wang. Attualmente studia presso la Special Gnesin’s Music School di Mosca nella classe della professoressa Tatiana Zelikman, Honored Worker of Culture of Russia. Ha già al suo attivo’ numerosi premi internazionali.
Nel tempo libero gli piace comporre musica, studiare la vocalità, fare giochi di prestigio, giocare a tennis, scacchi, nuotare, e adora seguire le performances del Circus de Soleil.

Musiche di Mozart, Musorgskij, Rachmaninov, Debussy, Šostakovič, Chopin.
Ingresso libero.

Leggi il Programma di sala

Cibo e Cinema, Natura e Cultura

“La mortadella è buonissima, non c’è niente da fare, è proprio buona. La mortadella  è comunista, il salame socialista e il prosciutto è democristiano! La coppa? Liberale! Le salcicce? Repubblicane! E il prosciutto cotto è fascista!”, Francesco Nuti in “Caruso Paskoski”

“Eppure che è la fame? Un vizio! E’ tutta un’impressione! Ah, se nun c’avessero abbituati a magnà, da regazzini!!”, Franco Citti in “Accattone”

“Macaroni… m’hai provocato e io te distruggo! Macaroni, io me te magno!”, Alberto Sordi in “Un americano a Roma”

“Io non faccio il cascamorto; se casco, casco morto per la fame”, Totò in “Miseria e nobiltà”

VOLANTINO COLTIVIAMO IL CINEMA 2016-2
Il cibo e il cinema, il cinema e il cibo: la cultura gastronomica italiana è tanto radicata nella storia dei territori che si fa essa stessa storia. Per raccontare il rapporto fra la terra, il cibo e la settima, Arte Coldiretti Ferrara e i produttori di Campagna Amica, in occasione del Ferrara Film Festival 2016, propongono un momento di incontro di questi mondi in un angolo di Ferrara, dove apprezzare la visione di celebri film e documentari nei quali sono presenti temi ed argomenti legati all’agricoltura e alle sue produzioni, degustando cibo locale.
Sabato 4 e domenica 5 giugno, dalle 10 alle 20, in piazzetta Porta Reno.
Il programma completo della manifestazione sul sito di Coldiretti Ferrara.

OGGI – IMMAGINARIO CULINARIO-CINEMATOGRAFICO
Clicca sulle immagini per ingrandirle

Le mondine di “Riso Amaro”
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foto di Giorgia Mazzotti
Il panpepato di Ferrara
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foto di Silvia Nagliati
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foto Turismo nella provincia di Ferrara
Alberto Sordi in “Un americano a Roma”

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…ci

Una vita per il sindacato

4 giugno 1944: per mano delle Ss muore vicino Roma Bruno Buozzi. Era nato a Pontelagoscuro nel gennaio 1881.
Diventa operaio metallurgico nell’allora unica area a profilo industriale del ferrarese, Bondeno. Nel 1911 assume la carica di segretario generale della Fiom e nel 1919 conquista le otto ore della giornata lavorativa. Dopo l’omicidio Matteotti si avvicina a Filippo Turati e al socialismo restando però fermamente convinto dell’autonomia dell’organizzazione sindacale. Nel novembre 1925 diventa segretario generale della Ggdl e l’anno seguente è costretto a emigrare in Francia, dove continua il suo impegno sindacale e antifascista. Nel 1942 viene catturato dai tedeschi e consegnato all’Italia: viene condannato al confino a Montefalco.
Liberato dopo il 25 luglio 1943, lavora con Giuseppe Di Vittorio e Achille Grandi per la rinascita del sindacato, ma purtroppo non può vedere la nuova Cgil. Entrato in clandestinità, viene arrestato dalle Ss il 13 aprile 1944 e condotto in via Tasso.

Nella notte del 3 giugno 1944, mentre gli alleati stanno per entrare a Roma, i tedeschi in fuga lo caricano su un autocarro insieme ad altri prigionieri per deportarli. Al momento della partenza il camion è sovraccarico e Buozzi viene invitato a scendere ma preferisce cedere il posto a un altro prigioniero. All’alba del 4 giugno Buozzi e gli altri vengono portati in aperta campagna e rinchiusi in una rimessa, nel pomeriggio vengono tutti uccisi con un colpo di pistola alla testa.
Ecco perchè la sua firma non compare sul Patto di Roma che fa nascere la Cgil: il Patto è stato sottoscritto il 9 giugno 1944, ma per onorare la memoria di Buozzi e ricordare il suo impegno nelle trattative che resero possibile l’accordo, nel testo viene apposta la data del suo ultimo giorno di vita: 4 giugno 1944.

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Papa Francesco

Non devono esserci poveri e non c’è peggiore povertà di quella che non ci permette di guadagnarci il pane,che ci priva della dignità del lavoro. (Papa Francesco)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

La terra delle opportunità

Brano: TV Causality dei The Misfits
Brano: TV Causality dei The Misfits

Nel 2016, fortunatamente, abbiamo ancora qualche certezza.
Gli Stati Uniti d’America, “il Grande Paese”, la “Terra delle Opportunità”, non ci deludono mai.
Chiunque può diventare il Presidente, un povero può comprare all’angolo la stessa Coca-Cola che compra il Presidente (cit.), ma soprattutto: puoi comprare un congelatore usato a 30 $ e tornartene a casa tutto felice per il tuo affarone.
Poi però lo piazzi momentaneamente da qualche parte, ti siedi un secondo perché è pesante e magari ti apri anche una birra in relax.
Poi apri il congelatore e… noti quello che sembra essere un piede umano, ti becchi un po’ male e appena ti riprendi noti che in realtà il cadavere è completo.
Credeteci o no, ma è successo a una casalinga in North Carolina.
La nostra Mrs. North Carolina ha anche pensato di aver guardato troppa tv la sera prima. Alla fine però tutto si è risolto con un’ipotesi della polizia: la nostra signora del frigo potrebbe essere la madre della venditrice del congelatore.
Neanche in un pezzo dei Misfits, dio santo.
Quindi via col pezzo a tema, ovviamente dei Misfits.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano.