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Giorno: 16 Luglio 2016

“Funamboli” una dimostrazione di lavoro dal laboratorio teatrale rivolto a persone con malattie neurodegenerative, famigliari, caregivers e operatori del settore

da: Centro Teatro Universitario

Martedì 19 Luglio, alle ore 18.30 presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara, si conclude il laboratorio teatrale “Cura la mano e la parola” con la presentazione di una dimostrazione di lavoro intitolata “Funamboli”.
Ingresso su prenotazione: info@balamosteatro.org oppure 328 8120452
La giornata si colloca all’interno del progetto regionale “Caregiver Day” proponendosi come occasione di confronto tra coloro che si prendono cura di un proprio famigliare e medici, operatori socio-assistenziali e sanitari, figure istituzionali, rappresentanti del Terzo Settore.
Promosso da ASP–Centro Servizi alla Persona/Servizio Anziani, Centro Teatro Universitario di Ferrara, sindacati CGIL, CISL, UIL, il laboratorio è stato condotto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro.
Dopo il successo dell’esperienza del 2015, diretta dallo stesso Traitsis e culminata con la discussione pubblica e la proiezione del video documentario di Marco Valentini, ”Storie in bilico” all’interno del Caregiver Day “Cura la mano e la Parola”, nel 2016 è stato proposto un secondo percorso di laboratorio teatrale nuovamente indirizzato a caregivers, anziani e operatori del servizio, finalizzato a fornire un luogo fisico ed emotivo all’interno del quale poter esprimere sensazioni, emozioni e pensieri legati al lavoro di cura, sia dal punto di vista del curante che dell’assistito.

ASP–Settore Anziani si dedica a persone che si trovano in difficoltà nella gestione della vita quotidiana e prive della concreta possibilità di ricevere aiuto dai propri famigliari, fornendo un efficace sostegno alle famiglie impossibilitate ad assistere un componente anziano totalmente o in parte non autosufficiente, e coadiuvando la famiglia nel difficile compito di caregiving.

L’impegno di ASP è dunque particolarmente diretto al sostegno alla domiciliarità con l’offerta di strumenti non solo di tipo assistenziale e sanitario al caregiver ma anche affettivo ed emotivo. Tra il 2013 e il 2014 è stato per questo progettato un primo corso di informazione “Cura: la mano e la parola” con l’obiettivo di dare indicazioni, sviluppare competenze, favorire il confronto con specialisti e altri caregivers, fornire supporto coinvolgente ed emozionale.

Il rinnovo del progetto di intervento teatrale 2016, oltre a rafforzare la collaborazione del Centro Teatro Universitario con ASP e Balamòs teatro, consolida il ruolo dell’Ateneo e dello stesso CTU in campo formativo e sociale nella direzione della sempre più ampia condivisione di programmi di lavoro con diversi soggetti del territorio.

Anche quest’anno il laboratorio è stato condotto da Michalis Traitsis con l’impegno di creare un ulteriore legame tra processi di cura e processi creativi, offrendo rinnovate possibilità alle “best pratices” negli ambiti delle affinità tra “performing arts” e “medical humanities”.

Partecipano all’evento: Amedeo Bergamini, Donatella Bonora, Valeria Brina, Rodolfo Cafà, Roberta Capisani, Giancarla Cavallari, Giulia Gamberoni, Svetlana Grundan, Marisa Marchetti, Marilena Marzola, Antonietta Mazzanti, Giuseppe Mesiano, Laura Pisa, Rosina Pititto, Marco Sacchetto, Rosa Sandri, Luciana Venco.

Esposto sullo psichiatra della giovane promessa della danza

da: Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus

Malagutti: la perizia mi ha sconvolto in quanto perito, psicoterapeuta e anche come persona

Ferrara. La dottoressa Marica Malagutti, psicoterapeuta e perito del Tribunale di Ferrara, ha inviato oggi un esposto all’Ordine dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma sullo psichiatra che ha redatto la perizia tecnica sulla giovane ballerina di Ferrara.

Nell’esposto la dottoressa scrive:

“Nelle conclusioni della Sua perizia, il dottor S. aveva avanzato delle proposte in totale contrasto con la volontà della minore, proposte che fortunatamente il tribunale ha rigettato con decreto del 19 dicembre 2015. Ad ulteriore dimostrazione delle errate conclusioni del Consulente Tecnico d’Ufficio, dopo che il giudice ha deciso di ascoltare la ragazza e di accettare la sua volontà di rimanere con la madre e di seguire le sue aspirazioni professionali, la ragazza oggi, come da ultimo decreto del Tribunale di Roma, ha “superato brillantemente l’anno scolastico” e si è “inserita nella scuola di danza”. Alla luce di tali evidenze positive, ritengo ora necessario inoltrare le mie riflessioni in merito alla CTU del dottor S.

Infatti, a seguito della lettura dell’ampia documentazione a me consegnata, in quanto Psicoterapeuta, Psicologa Forense ed Esperta di Diritti Umani intendo far presente all’Ordine dei Medici di Roma a cui il dott. S. appartiene che ho dovuto fare alcune considerazioni che mi hanno non solo sorpreso, ma anche sconvolto in quanto perito, psicoterapeuta e anche come persona.”

La vicenda, nata nell’ambito di una separazione conflittuale, era salita all’onore delle cronache locali e nazionali quando la ragazza rischiava di venir rinchiusa coattivamente in casa famiglia a seguito alla controversa perizia psichiatrica

La madre si era rivolta alla dottoressa Malagutti che già all’epoca aveva ritenuto molto grave il comportamento del perito, ma che aveva “reputato opportuno attendere in attesa degli sviluppi della vicenda”. Oggi, in occasione del decreto del Tribunale, la decisione di informare l’Ordine.

Secondo la dr.ssa Malagutti, un fatto è particolarmente sconvolgente nella relazione peritale: si legge a pagina 43:

“Nessuno dei tre attori della vicenda osservata è mai stato ricoverato in un servizio psichiatrico né abbiamo certificazioni ed esami che ci mostrino ed evidenzino uno stato di psicopatologia dell’uno o dell’altro. D’altro canto la situazione è fortemente patologica e si trascina da circa dodici anni, ci è quindi necessario definire cosa intendiamo per patologia al di fuori o meglio, oltre la nosografia psichiatrica”.

Il perito non riesce classificare [la ragazza] e sua madre, all’interno di una patologia e a questo punto occorrerebbe inventarne una ad hoc?”

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus esprime soddisfazione per la decisione della dottoressa di denunciare l’accaduto:

“Quando i giudici hanno dato ascolto alla voce della bambina, hanno potuto verificare come la valutazione del perito si scontrasse palesemente con la realtà dei fatti: e si sono ripresi il loro ruolo istituzionale di “Perito dei Periti”, ribaltando la sentenza iniziale.

Denunciamo da anni che tramite valutazioni – per loro stessa natura soggettive e opinabili – alcuni psichiatri, psicologi e assistenti sociali, indottrinati sul modello biologico della mente e incapaci di usare buon senso e umanità, possono indurre il Tribunale a prendere provvedimenti drastici e drammatici, allontanando i figli alla famiglia, collocandoli in comunità tutelari per minori, mettendoli poi sotto indagine, analisi e quant’altro.

Siamo lieti di apprendere che un numero crescente di voci autorevoli si stanno alzando per denunciare queste violazioni dei diritti dei bambini. Ci auguriamo che l’Ordine dei Medici di Roma sappia cogliere quest’occasione per riportare verità e giustizia in un ambito così delicato.”

Imprese. Banda larga e ultralarga per crescita e sviluppo, ecco le 160 aree produttive dell’Emilia-Romagna dove arriverà la Rete veloce. Dalla Regione 26 milioni per gli interventi / Gli insediamenti provincia per provincia

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

La Giunta regionale approva la graduatoria delle aree ammesse, segnalate dai Comuni. L’assessore Costi: “Mettiamo le aziende nelle condizioni di competere sempre di più sui mercati”; l’assessore Donini: “Primo importante obiettivo raggiunto dal programma dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, entro il 2020 banda ultra larga a 30 mega in tutto il territorio regionale”

Bologna – Crescita e sviluppo grazie alla Rete veloce. L’Innovation communication technology (Ict) è infatti uno strumento fondamentale per lo sviluppo e la competitività delle imprese e in 160 aree produttive, artigianali o industriali dell’Emilia-Romagna arriva la fibra ottica per la banda larga e ultra larga.
Il via libera agli interventi – che saranno realizzati dalla Regione, che per questo ha messo a disposizione 26 milioni di euro di risorse europee – è arrivato dalla Giunta regionale che, nellultima seduta, ha approvato la graduatoria delle aree ammesse: 160 le aree produttive, segnalate dai Comuni e dalle Unioni alla Regione, dove non sono presenti le infrastrutture per la copertura della banda larga, insediamenti che saranno dotati della fibra entro il 2020.
Nel dettaglio, le aree segnalate per provincia sono 35 a Bologna, 19 a Ferrara, 15 a Forlì-Cesena, 28 a Modena, 10 a Parma, 13 a Piacenza, 21 a Ravenna, 18 a Reggio Emilia e una a Rimini.
La realizzazione degli interventi – come detto a carico della Regione – è sostenuta con i fondi del Programma operativo regionale Fesr 2014-2020, che complessivamente destina allo sviluppo dellIct e all’attuazione dell’Agenda digitale circa 26 milioni di euro.
“A queste aree– sottolinea l’assessora regionale alle Attività produttive, Palma Costi– offriamo la possibilità di colmare gli svantaggi infrastrutturali e di favorire lo sviluppo dell’area stessa mettendo le imprese nelle condizioni di competere sul mercato. In questo modo, inoltre, aggiungiamo un tassello alla realizzazione dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, il cui obiettivo è di estendere, entro il 2020, a tutto il territorio la copertura della banda ultra larga”.
“E’ questo un primo importante obiettivo raggiunto dal programma dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, il cui obiettivo è di estendere, entro il 2020, a tutto il territorio la copertura della banda ultra larga a 30 mega. Una dotazione tecnologica ad un numero così elevato di distretti è un fattore di sicura crescita del territorio regionale”, aggiunge l’assessore regionale ai Trasporti, reti e infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale, Raffaele Donini.
Con la manifestazione di interesse, aperta tra marzo e aprile 2016, la Regione ha chiesto ai Comuni e alle Unioni di Comuni di candidare aree produttive per la realizzazione di infrastrutture in fibra ottica per l’abilitazione alla banda larga e ultra larga.

Intervento anti-abusivismo della Polizia Municipale al Lido degli Scacchi

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Nella mattinata di oggi il servizio di repressione dell’abusivismo commerciale compiuto dalla Polizia Municipale ha interessato un tratto di spiaggia libera, compreso tra il bagno Capriccio e l’Holiday Village Florenz del Lido degli Scacchi. Nel corso dell’intervento, il personale ha proceduto al rinvenimento di borse, borselli ed altri accessori per l’abbigliamento non contraffatti, ma privi di qualsiasi certificazione CE, circa provenienza e materiali impiegati, per cui potenzialmente dannosi per la salute degli eventuali acquirenti. Una volta recuperata dagli operatori, la merce è stata trasportata al Comando di Polizia Municipale per gli adempimenti previsti (deposito ed inventario in attesa della distruzione). Dall’inizio dell’estate, oltre agli interventi interforze effettuati nell’ambito della campagna “Un mare di legalita’”, il Comando di Polizia Municipale ha compiuto 9 servizi di pattugliamento e presidio dell’arenile, sette ulteriori servizi di repressione dell’abusivismo, a seguito dei quali sono scattati cinque sequestri di natura penale e quindici sequestri di natura amministrativa.

Il 18 luglio si terrà la passeggiata di solidarietà “Camminando sotto la luna” organizzata da Feshion Eventi

da: Feshion Eventi

Flyer Camminando lunaSono più di 350 gli iscritti a “Camminando sotto la Luna”, la passeggiata della
solidarietà, organizzata da “Feshion Eventi” per l’associazione “Ageop”, che si terrà
lunedì 18 Luglio, sotto la splendida Luna Piena di mezza estate.
Quasi il doppio dello scorso anno, alla quale avevano partecipato 200 persone.
Il ricavato della serata sarà devoluto all’ “AGEOP RICERCA
ONLUS” (Associazione Genitori Ematologia Oncologica Pediatrica) che da oltre
trent’anni accoglie e assiste i bambini malati di tumore e le loro famiglie, per
migliorare le loro condizioni di vita e costruire un domani senza malattia!
Ecco, nel dettaglio, il programma della serata:
– Ritrovo davanti al Duomo alle 21,15
– Partenza alle 21.30
– Giro Podistico (non competitivo) di 6 km, passando per via Ercole d’Este per poi
raggiungere il Parco Urbano, girovagarlo e rientrare in centro
– Rientro alle 22.30 circa
– Pausa Gelato presso la gelateria “Era Glaciale” (corso Martiri della Libertà)
Costo:
– 10€ con gelato, braccialetto luminoso, zainetto e t-shirt
Si ringraziano gli sponsor che hanno supportato l’evento:
– Teatro Nuovo Ferrara
– Studio Tecnico Fabio Altieri
– Albanati Impianti
– Pasquali s.r.l.
– Punto Wind Piazza Trento e Trieste

Credito. La Regione plaude a fusione tra Fidindustria e Unifidi. Costi: “Così si supera la frammentazione e si acquisisce una massa critica importante”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Il progetto, già deliberato dai Cda dei due consorzi, sarà sottoposto per il via libera definitiva delle rispettive assemblee dei soci nel mese di settembre

Bologna – “È una notizia positiva la fusione di due consorzi fidi. Le difficoltà di acceso al credito delle piccole e medie imprese possono essere affrontate meglio se in Emilia-Romagna il sistema delle garanzia pubbliche supera la frammentazione, acquisisce dimensioni rilevanti e una massa critica, in grado di essere da un lato vigilato dalla Banca d’Italia e allo stesso tempo ammodernare e diversificare i prodotti finanziari per le Pmi”.
Così l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi esprime la soddisfazione per l’avvio del progetto di fusione, per incorporazione, di Fidindustria Emilia-Romagna e Unifidi Emilia-Romagna. Il progetto, già deliberato dai Cda dei due consorzi, sarà sottoposto per il via libera definitiva delle rispettive assemblee dei soci nel mese di settembre.
“Nel programma di legislatura è centrale per la Regione il tema dei consorzi fidi e di una nuova strutturazione. L’operazione di fusione tra Fidindustria e Unindustria dimostra- ha aggiunto l’assessore Costi- la volontà di Confindustria, Cna e Confartigianato di procedere in tal senso puntando anche di coinvolgere altri consorzi regionali, in primo luogo Confiter. Inoltre, va nella giusta direzione l’obiettivo esplicitato dai due presidente dei Consorzi Fidi di puntare a realizzare un Confidi vigilato da Banca d’Italia che sappia interpretare in modo innovativo i bisogni delle imprese tramite la fornitura di nuovi servizi e attività. Un sistema di garanzie che, potendo contare su un soggetto unico per l’interlocuzione con il sistema bancario, possa essere in grado di gestire operativamente le iniziative che la Regione e le altre istituzioni intenderanno intraprendere nel sostegno al credito”.

Sicurezza stradale. Al via “Vacanze coi Fiocchi”, la campagna di sensibilizzazione promossa da Centro Antartide e Osservatorio regionale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Mercoledì 20 luglio alle ore 11 a Bologna presentazione alla stampa con l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Raffaele Donini

Bologna – Viaggiare sicuri anche in estate, quando il traffico – complici gli spostamenti per le vacanze – diventa più intenso. Torna, per il diciassettesimo anno consecutivo, Vacanze coi Fiocchi, la campagna nazionale promossa dal Centro Antartide e dall’ Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna.
Tema di quest’anno e filo conduttore delle iniziative di sensibilizzazione in programma sul territorio: la distrazione al volante, un fenomeno in crescita, causa di quasi il 17% degli incidenti stradali.
Vacanze coi Fiocchi 2016 sarà presentato alla stampa mercoledì 20 luglio alle ore 11 a Bologna (sala stampa Giunta regionale, Viale Aldo Moro 52 – 12°piano).
Saranno presenti Raffaele Donini, assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti; Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale; Vittorio Beccari, presidente del Centro Antartide; Luca Zucchini, Direzione III Tronco – Autostrade per l’Italia; Sara Simonini, Chef Express.

Grande partecipazione per la prima serata di Cucina che Accoglie del 14 luglio, cene multietniche preparate da rifugiati e richiedenti asilo

da: Ferrara che Accoglie

I posti disponibili erano 50 e sono andati esauriti in pochi giorni.
Altri cittadini avrebbero voluto aderire, ma si sono felicemente
rassegnati a partecipare alle prossime date di Cucina che Accoglie, la
serie di cene multietniche inaugurata giovedì 14 luglio 2016 alla casa
di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati Jerry Masslo, gestita
dalla cooperativa Camelot in via Vallelunga.

I venti ospiti della struttura, la prima aperta a Ferrara nel 2006,
nell’ambito del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e
Rifugiati, hanno cucinato piatti della tradizione dei loro paesi di
provenienza: Gambia, Afghanistan, Pakistan, Sudan, Iran, Nigeria e
Mali, e li hanno offerti ai tanti cittadini che hanno voluto
trascorrere assieme a loro una serata nel giardino della ex scuola di
proprietà del Comune, addobbata a festa per l’occasione.

Per tutti è stato un momento speciale di incontro e conoscenza
attraverso il cibo, ma anche la musica, che, dopo la degustazione, ha
unito tutti in canti e balli.

Tra i tanti piatti proposti, è stato molto apprezzato il Qorma, piatto
a base di stufato di carne con verdure e spezie, preparato da Ali,
ragazzo afghano che, in fuga dal suo paese, ha trovato rifugio nella
nostra città ed ora ha appena concluso un corso di formazione come
meccanico e sta cercando un lavoro.

Grande successo hanno riscosso anche lo stufato di arachidi Domoda e
il riso rosso Benachin, ricette tradizionali del Gambia preparate da
Lamin, che divide il suo tempo tra lo studio dell’italiano e il
tirocinio di Garanzia Giovani in un supermercato, per imparare un
lavoro che lo possa rendere autonomo una volta che uscirà dal progetto
di accoglienza, come è successo a Balagi, suo connazionale, che dallo
scorso anno si mantiene lavorando come manovale, e per l’occasione è
tornato a trovare i suoi amici.

La curiosità per gli ingredienti inusuali come lo yam, o igname, un
tubero che Abraham ha usato per il suo piatto con carne, riso e uova,
ha coinvolto i presenti in una chiacchierata con il giovane nigeriano
sul progetto che sta portando avanti con grande dedizione: terminare
il corso di laurea magistrale in Economia e Management della Salute
che sta frequentando, grazie ad un accordo con l’Alma Mater di
Bologna, in virtù della laurea in contabilità conseguita nel suo paese
prima di dover scappare perché perseguitato.

“Non credevo che avrei mangiato così bene, mi sono fatta dare le
ricette dai ragazzi”, “E’ stato un piacere, voglio partecipare anche
alle prossime cene di Cucina che Accoglie”, “Ho mangiato tutto, anche
le cose più piccanti, e mi hanno anche insegnato dei passi di ballo”,
“Sono emozionata, mi hanno parlato di loro, di cosa gli è successo,
sono felice di essere qui, tutto ha assunto una dimensione più reale e
io mi sono sentita più utile anche solo ad ascoltarli e a star loro
vicino”, “Ferrara non è solo intolleranza, ma anche accoglienza, e
questa sera lo abbiamo dimostrato!”.

Sono solo alcune delle testimonianze dei cittadini che hanno partecipato.

“In questa serata dedicata alla conoscenza reciproca e
all’integrazione, abbiamo voluto dedicare un pensiero commosso al
giovane rifugiato gambiano Muhammed Jatta, che dopo aver affrontato il
mare per arrivare qui, proprio nel mare, il 12 luglio al Lido di
Spina, ha perso la vita per una tragica fatalità, proprio ora che a
Ferrara aveva trovato un posto sicuro dove vivere. Lascia tutti nel
dolore, i familiari, i compagni che vivevano con lui e che hanno
condiviso i suoi ultimi istanti, gli operatori dell’accoglienza, i
soccorritori e le autorità che avevano reso possibile la sua
permanenza qui”, ha detto Chiara Sapigni, assessore a Sanità, Servizi
alla Persona, Politiche Familiari, a nome di Comune di Bologna, Comune
di Ferrara, Asp Città di Bologna, Asp Ferrara, Istituto Don Calabria,
Cooperativa Camelot, Cooperativa Csapsa, Cooperativa Dolce,
Cooperativa Open Group, Gruppo CEIS.

L’iniziativa è stata organizzata dal coordinamento del tavolo “Ferrara
che Accoglie”, nato nel settembre scorso a seguito della Marcia delle
donne e degli uomini scalzi, con l’obiettivo di riunire cittadini,
associazioni, cooperative e il Comune di Ferrara, per promuovere e
supportare la partecipazione attiva della comunità e l’integrazione
sul territorio di persone costrette ad abbandonare i paesi di
provenienza a causa di guerre e persecuzioni.

In questa occasione la serata è stata resa possibile grazie alla
sinergia tra cooperativa Camelot, Comune di Ferrara e CGIL,che
attraverso la voce di Miriam Cariani ha ribadito l’importanza della
legalità sia nel sistema degli ingressi degli stranieri che sul fronte
lavoro, del rispetto della dignità e dell’identità di tutte le
persone, nonché l’esigenza di una maggiore mobilità degli stranieri in
Europa, al pari di altri cittadini, necessaria per favorire la ricerca
di un lavoro, per poter studiare, o ancora per ricongiungersi con i
propri amici o familiari.

I prossimi incontri di “Cucina che Accoglie”, saranno il 28 luglio
all’agriturismo La Spagnolina e il 4 agosto alla mensa
dell’Associazione Viale K alla Rivana.

La partecipazione è gratuita e tutta la cittadinanza, le associazioni,
le istituzioni e coloro che hanno a cuore i temi dell’accoglienza,
sono invitati a questo momento di condivisione del cibo e delle
reciproche esperienze di vita. E’ gradita la prenotazione alla mail
cenetniche@gmail.com.

Cia Ferrara: per gli agricoltori il grano è amaro

da: Ufficio Stampa e Comunicazione Cia Ferrara


Continua la mobilitazione di Cia- Agricoltori Italiani. Mercoledì 20 luglio i produttori di cereali saranno in piazza Savonarola per informare i cittadini sulla crisi dei cereali e la perdita del patrimonio cerealicolo italiano di qualità

LOCANDINA_GRANOAMAROFERRARA – Una manifestazione per informare l’opinione pubblica sulla grave situazione che sta attraversando il settore cerealicolo. Mercoledì 20 luglio, a partire dalle 10 in Piazza Savonarola a Ferrara gli agricoltori di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara spiegheranno che con prezzi dei cereali ai livelli di 25 anni anni fa – circa 16 euro per il frumento tenero e appena 19 per il duro – e i costi di produzione in aumento, per chi produce cereali è crisi nera.
«Se i prezzi continuano ad essere così bassi – spiega Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia Ferrara – la produzione di frumento italiano, sia tenero che duro, rischia di scomparire con allarmanti ripercussioni sui due anelli “deboli” della filiera: i produttori agricoli e i consumatori. Per gli agricoltori produrre grano oggi vuol dire lavorare in perdita, non avere un reddito e dunque trovarsi nella triste situazione di abbandonare la coltivazione di grano o addirittura lasciare incolto in terreno. Per i consumatori significa mangiare pane e pasta prodotti con un fumento proveniente totalmente da paesi esteri, dove non esistono i nostri disciplinari e ci sono meno controlli. Oggi sembra prevalere l’idea che il fumento non vale nulla ma il nostro frumento è di qualità, ricco di glutine e proteine fondamentali per la produzione di pasta ed è anche un importante patrimonio rurale e culturale. Siamo indignati da questo “non valore” del grano, che si trasforma in un enorme divario: con cento chili di frumento si fanno circa 80 chili di pane, ma cento chili di frumento valgono come 3,5 chili di coppia ferrarese, circa 16 euro. Mercoledì aspettiamo tutti in piazza insieme a noi, per il diritto di continuare a produrre e mangiare pane e pasta sani, genuini e prodotti nel rispetto della sicurezza alimentare.»