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Giorno: 2 Agosto 2016

Maltempo: in Emilia-Romagna 107 cantieri per 9,2 milioni di euro

Da: Regione Emilia Romagna

Maltempo. Sì dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, al via il Piano della Regione: in Emilia-Romagna 107 cantieri per 9,2 milioni di euro. Gli interventi nei territori
Dopo l’ondata di maltempo del febbraio-marzo scorsi. L’assessore Gazzolo: “Opere fondamentali per la sicurezza della popolazione. L’approvazione conferma il lavoro serio e rigoroso fatto insieme agli Enti locali”
Bologna – Via libera dal Dipartimento nazionale di Protezione civile al Piano di 107 interventi finanziati con 9,2 milioni di euro messo a punto dalla Regione Emilia-Romagna per fronteggiare le principali criticità causate dall’ondata di maltempo dei mesi di febbraio e marzo scorsi.
“L’approvazione ricevuta conferma il lavoro serio e rigoroso compiuto dalla Regione, insieme agli Enti locali- sottolinea l’assessore regionale a Difesa del suolo e Protezione civile, Paola Gazzolo- nell’individuare le priorità su cui investire per la sicurezza del territorio ferito dalle eccezionali precipitazioni dei mesi scorsi”, che hanno provocato frane, esondazioni di corsi d’acqua e allagamenti di centri abitati, danneggiamenti alle infrastrutture viarie, alle opere di difesa idraulica, a edifici pubblici e privati, nonché alla rete dei servizi essenziali e alle attività agricole e produttive.
“Avuto il sì da Roma, il presidente Bonaccini, commissario delegato per il superamento dell’emergenza, ha provveduto immediatamente a firmare il decreto necessario a rendere operativo il programma dei lavori”, spiega Gazzolo. “L’obiettivo- aggiunge- è giungere all’apertura dei cantieri il prima possibile: si tratta di opere imprescindibili per la sicurezza del territorio e delle popolazioni”.
Si tratta dunque di un Piano di interventi urgenti finanziato con 9,2 milioni di euro stanziati dal Governo in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per il maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna tra il 27 febbraio e il 27 marzo scorsi. Il programma è stato predisposto dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e condiviso con Province, Anci (Associazione nazionale comuni italiani), Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) e Anbi (Associazione nazionale bonifiche italiane).

Di seguito, i principali interventi previsti in ogni provincia.

19 interventi, per quasi 2 milioni e 400 mila euro, interessano la provincia di Parma. Tra i più rilevanti, la messa in sicurezza del nodo idraulico di Colorno nell’area dei canali Lorno e Galasso e del torrente Parma, a cui sono destinati oltre 1,2 milioni; poi il primo stralcio del consolidamento della frana di Gavazzo nel comune di Traversetolo (200 mila euro) e la messa in sicurezza della carreggiata stradale in località Cereseto, nel comune di Compiano (140 mila euro).
A Piacenza sono destinati oltre 2 milioni di euro per 29 interventi, tra i quali il ripristino delle erosioni spondali e la regimazione idraulica a Farini (150 mila euro); la ricostruzione delle difese idrauliche sul rio dei Boschi e rio della Croce e il consolidamento del dissesto nell’abitato di Casale di Brugneto, comune di Ferriere (150 mila euro); il ripristino delle difese spondali in località Veggiola, Ronco e Sariano in comune di Gropparello (100 mila euro).
In provincia di Reggio Emilia sono previsti 14 cantieri per quasi 1 milione e mezzo di euro; il più consistente, di 620 mila euro, è destinato al territorio di Baiso per i primi interventi di consolidamento delle frane di Debbia e di Cà Lita.
Per Modena sono stati individuati 18 interventi che superano 1 milione e mezzo di euro. I due più rilevanti sono destinati alla messa in sicurezza della traversa di Zenzano sul fiume Panaro tra i comuni di Savignano sul Panaro e Marano, per 450 mila euro, e alla risagomatura dell’alveo e al ripristino delle erosioni spondali del torrente Tiepido nel comune di Modena, tra il ponte dell’autostrada e la confluenza nel Panaro, per 110 mila euro.
Al territorio forlivese-cesenate sono stati attribuiti 610 mila euro per 7 interventi, tra cui i lavori strutturali di consolidamento del versante a difesa degli edifici coinvolti dal dissesto in località Tribola, comune di Borghi, per 310 mila euro.
Circa 500 mila euro sono destinati alla provincia di Bologna per 9 interventi nei comuni di Alto Reno, Baricella, Camugnano, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Lizzano in Belvedere e San benedetto Val di Sambro.
A Ferrara andranno 331 mila euro per 5 interventi, tra cui il ripristino funzionale dell’opera di presa Reno in comune di Ferrara, località Santagostino (120 mila euro).
In provincia di Rimini sono finanziati 2 cantieri per 300 mila euro; di questi, 230 mila sono investiti per il ripristino della strada comunale via Ranco e la sistemazione del versante nel comune di Coriano.
A Ravenna, infine, andranno 270 mila euro per 4 interventi, tra i quali il ripristino del transito della strada comunale di via Cestina, nel comune di Casola Valsenio, per 120 mila euro.

Dalla Regione 670 mila euro per il miglioramento della rete stradale e la sicurezza della viabilità di Argenta (Fe), Castel Bolognese (Ra) e Forlì

Da: Regione Emilia-Romagna

Infrastrutture
Firmata una convenzione tra Regione, Anas e i Comuni di Argenta, di Castel Bolognese per due varianti e la Tangenziale Est di Forlì

Bologna – Migliora la qualità della rete e della sicurezza stradale delle principali direttrici dell’Emilia-Romagna. E’ questo l’obiettivo della convenzione, siglata oggi, tra l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Donini, il capo compartimento di Anas, Matteo Castiglioni e i sindaci del Comune di Argenta, Antonio Fiorentini e del Comune di Castel Bolognese, Daniele Meluzzi.
“Oggi firmiamo un accordo molto importante per la realizzazione di opere strategiche per il territorio regionale -spiega l’assessore Donini-. Una convenzione con Anas per la quale ci impegneremo nella realizzazione dei progetti e nella ricerca dei finanziamenti necessari”.
Ammontano a 670 mila euro le risorse che la Regione mette a disposizione dei Comuni di Argenta, nel ferrarese, e di Castel Bolognese, nel ravennate, per completare la progettazione definitiva e esecutiva delle due varianti e della Tangenziale Est di Forlì.
Gli interventi si collocano nell’ambito del Prit 98-2010 (Piano regionale integrato dei trasporti) che aveva individuato alcune aree urbane maggiormente congestionate in cui rafforzare sia la viabilità che la sicurezza.
Il costo complessivo è stimato in circa 950 mila euro così ripartiti: 620 mila per la variante di Argenta (con un finanziamento di 440 mila da parte della Regione e 20 mila del Comune); 250 mila euro per quella di Castel Bolognese (di cui 175 mila della Regione e 10 mila del Comune) e 80 mila per la tangenziale Est di Forlì (con il contributo della Regione di 55 mila euro).
L’Anas, dopo la riprogrammazione del piano pluriennale, provvederà a redigere i progetti esecutivi.
Gli interventi sono articolati in tre fasi: la prima, che chiuderà le attività di indagine e cartografiche necessarie, entro 6 mesi dalla firma della convenzione; la seconda, che produrrà una bozza dei progetti definitivi da sottoporre al vaglio dei Comuni, entro 10 mesi e l’ultima di consegna dei progetti definitivi, entro 16 mesi./BB.

Il Csr Ju Jitsu Shinsen allenato da 8 iridati in Grecia

Da: CSR Ju Jitsu Shinsen

8 campioni del mondo di jujitsu e karate hanno allenato gli atleti del CSR jujitsu Shinsen in uno dei più prestigiosi Summer Camp di arti marziali. Il tutto è avvento ad Atene e Pelion in cui i maestri Shinsen Michele Vallieri e Sara Paganini non solo hanno partecipato come docenti, ma sono stati seguiti da 2 istruttori del gruppo, Salah Ben Brahim (San Giovanni in Persiceto) e Fabio Forzatti (Lagosanto / Jolanda di Savoia), e 4 giovani promesse nell’agonismo: Adam Namouchi, Giuseppe Corazza, Matteo Forzatti e Linda Marangoni. In questa settimana di scambio culturale e sportivo i ragazzi hanno hanno ampliato incredibilmente il loro bagaglio tecnico grazie al confronto con le personalità più in vista della disciplina, ossia i campioni del mondo Spyros Margaritopoulos e George Tzanos (Grecia), Ivan Nastenko (Ukraina), Benjamin Lah (Slovenia), Carina Neuport (Germania),e Rodrigo Medeiros (Brasile). Così dal 24 al 30 luglio tutte le mattine per 4 ore atleti provenienti da Grecia, Germania, Brasile e Italia hanno potuto usufruire di campioni mondiali nelle varie specialità del jujitsu: per il duo system i nostri già citati azzurri, per il fighting system (combattimento) Benjamin Lah, Ivan Nastenko, Carina Neuport e la leggenda del Brasilian jujitsu (lotta a terra) Rodrigo Medeiros.
«Sono ormai 6 anni che io e Sara collaboriamo col maestro greco e organizzatore dell’evento Giannis Ballas per trasferire ciò che abbiamo appreso in 15 anni di agonismo alle nuove promesse del Ju Jitsu che partecipano a questa settimana di allenamento e divertimento» dice Vallieri.
«E’ fantastico condividere il tatami con campioni del mondo e persone di altri paesi con cui c’è un confronto costruttivo e la possibilità di imparare, perché anche noi siamo sempre avidi di apprendere cose nuove» dice la Paganini.
I prossimi appuntamenti saranno a settembre dove l’allenatore della nazionale di Duo System, Michele Vallieri, con la compagna Sara andrà a Trevi per il Combat Camp, allenamento della nazionale italiana dall’8 all’11 del mese. In questa occasione gli allenatori azzurri dovranno visionare gli atleti per il Campionato europeo U18 di Germania il 23-24- 25 settembre.

Emergenza Lavoro: davvero vogliamo sostituire il lavoro con il volontariato?

Da: Organizzatori

Giovedì 4 agosto alle 18:30 Legacoop Estense e Aci promuovono una mobilitazione di cittadini e cooperatori, a sostegno della cooperativa Cidas e del lavoro regolare

Legacoop Estense e l’Alleanza delle Cooperative chiamano a raccolta tutti i cooperatori e i cittadini per una manifestazione pubblica di sostegno ai soci lavoratori della cooperativa sociale Cidas, che rischiano il proprio posto di lavoro a seguito della scelta dell’Asl di affidare il servizio di trasporto sanitario al solo volontariato. La mobilitazione, dal titolo “Emergenza lavoro”, è indetta per giovedi 4 agosto alle 18:30 in piazza Municipale a Ferrara.
“La cooperazione sociale per il diritto dei cittadini a un servizio professionale e dei professionisti a un lavoro regolare” recita il volantino dell’iniziativa, nel corso della quale interverranno il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini, il presidente di Cidas Daniele Bertarelli, alcuni soci lavoratori delle cooperative.
Obiettivo primario delle cooperative è la tutela del lavoro regolare, che non deve essere messo a rischio dalla concorrenza con soggetti non imprenditoriali, che devono invece svolgere un’importante funzione di supporto. Quello del trasporto sanitario è un esempio eclatante di un fenomeno più ampio che sta colpendo molti settori in cui operano cooperative e altre imprese che occupano lavoratori in regola, che rischiano di essere sostituiti da volontari o presunti tali.
I partecipanti sono invitati a indossare, come segno distintivo, un indumento o un accessorio catarifrangente, che richiami le divise indossate dagli operatori del servizio di trasporto sanitario.

Viale K : cena che accoglie

Da: Ferrara che accoglie

Una cena dai sapori di tutto il mondo. I richiedenti asilo e rifugiati offrono alla comunità una cena con ricette dei loro paesi di provenienza. l’iniziativa creata dall’Associazione Viale K assieme a Ferrara che accoglie e il Comune di Ferrara, vuole creare l’occasione per conoscersi attraverso la condivisione di cibo e di storie.
La cena è prevista giovedì 4 agosto dalle 19:30 presso la mensa dell’associazione K con partecipazione gratuita.

Bologna, 2 Agosto 1980, data indelebile ma ora serve tutta la verità

Da: Regione Emilia-Romagna

2 Agosto. Bonaccini: “Reato di depistaggio è passaggio storico, dal Governo importanti passi avanti. Ma serve tutta la verità, a partire dai mandanti”

La commemorazione delle 85 vittime nel 36esimo anniversario della strage alla Stazione di Bologna: “L’Emilia-Romagna è con chi sta dalla parte della democrazia e della legalità, il nostro grazie all’Associazione dei familiari”

Bologna – “Il 2 agosto 1980 è una data indelebile, fissata nell’anima di tutti noi. E la strage che quel giorno causò la morte di 85 persone e il ferimento di altri 200 innocenti è uno dei passaggi più drammatici nella storia di Bologna e dell’Emilia-Romagna”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricorda oggi il 36esimo anniversario della strage alla Stazione. “Quel giorno– prosegue Bonaccini, che partecipa alla “Giornata in memoria delle vittime di tutte le stragi”, organizzata dall’Associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto-, e nelle settimane successive, da subito i cittadini, le donne e gli uomini di questa terra unirono alla sofferenza più straziante l’impegno e la volontà per restare in piedi e ripartire, per difendere la democrazia e i valori della convivenza civile. La sofferenza e, immediatamente, l’esempio. Così come successo nel nostro Paese di fronte ad altrettante stragi: Piazza Fontana a Milano, Piazza della Loggia a Brescia, l’Italicus, il Rapido 904, Ustica, Capaci, Via D’Amelio. Ferite che non si possono rimarginare, ma ogni volta, ad ogni anniversario, il popolo che sfila in piazza per commemorare le vittime e per fare Memoria rappresenta un monito che mai deve cadere nel vuoto: serve la verità, tutta la verità, a partire dai mandanti”.

“Ciò vale per tutte le stragi e vale anche- sottolinea il presidente- per la strage alla Stazione di Bologna, di cui quest’anno cade il 36esimo anniversario. Un giorno, quello di oggi, che segna però un passo in avanti di portata storica: entra infatti in vigore il reato di depistaggio, grazie alla legge approvata lo scorso 6 luglio. ‘Una bella notizia’, ha commentato Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime – familiari a cui ci stringiamo e a cui va il mio, il nostro grazie per l’incessante impegno in favore della verità – davanti a una legge che l’Associazione chiedeva con forza da anni. Lo stesso presidente Bolognesi ha sottolineato altri segnali positivi che si intravedono: l’impegno del Governo affinché la legge sul risarcimento dei familiari possa essere applicata più facilmente dalle amministrazioni interessate, andando oltre burocrazie e interpretazioni sempre diverse, e in tal senso sono previsti interventi nella prossima Legge di Stabilità per definire una volta per tutte il funzionamento corretto della legge 206/2004; la soluzione per la declassificazione degli atti prevista da una direttiva del Governo che i familiari hanno accettato molto favorevolmente, anche se – hanno sostenuto – fino ad oggi la direttiva stessa non è stata sempre applicata in modo corretto. Attualmente c’è l’impegno a coinvolgere le associazioni con propri esperti, ed è previsto un finanziamento all’Archivio di Stato per curare la digitalizzazione, così da renderli davvero accessibili. E ancora, la disponibilità giunta dal neo Procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, a valutare eventuali nuovi elementi che dovessero emergere sulla strage del 2 agosto, elemento anche questo salutato con soddisfazione dal presidente Bolognesi alla luce del dossier consegnato alla Procura dall’Associazione dei familiari per fornire elementi utili sui mandanti e gli eventuali collegamenti con altre stragi che hanno segnato la storia d’Italia. Tutti temi, peraltro, sui quali è aperto il confronto con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, presente a Bologna per la commemorazione che nel suo intervento in Consiglio comunale ha elencato gli importanti interventi realizzati dal Governo, sia sull’applicazione della legge sui risarcimenti sia sulla desecretazione degli atti”.

“Passi in avanti- aggiunge Bonaccini- , ma ci sono ancora domande senza risposta, e risposte che in passato hanno deviato il corso della verità. Una verità che ancora una volta tanti cittadini tornano a chiedere sfilando in corteo a Bologna e poi davanti alla Stazione, cittadini che le Istituzioni hanno il dovere di ascoltare. Cittadini e Istituzioni che in primo luogo rendono omaggio alle vittime innocenti di una folle barbarie”.

“Il bisogno di verità. La ricerca della verità. Il fare Memoria. L’Emilia-Romagna- conclude il presidente- non dimentica e si schiera con chi sta dalla parte della democrazia, della legalità, della convivenza civile, dei valori che hanno guidato questa terra contro fascismo e terrorismo”.

Alma: Donna ferrarese sommelier

Da: Alma- Scuola Internazionale di Cucina Italiana

ALMA: il Master Sommelier ALMA-AIS diploma 20 nuovi professionisti del vino.
Dall’avvio del Master, i diplomati totali sono stati 113.

Due gli elementi distintivi della VII edizione del Master promosso dalla Scuola Internazionale di Cucina Italiana in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier: la presenza nel gruppo classe di una significativa rappresentanza femminile, con due donne risultate migliori studenti, e le eccellenti prospettive occupazionali, con vari diplomati confermati nei ristoranti stellati e nelle strutture alberghiere luxury dove hanno svolto l’esperienza di stage. Il Consorzio dei Vini dei Colli di Parma ha ospitato i festeggiamenti nella bellissima location dell’Azienda Agricola Palazzo.

Colorno, 2 agosto 2016 – Per 20 studenti del Master Sommelier ALMA-AIS è arrivato il diploma, dopo un percorso della durata di nove mesi, tra fase residenziale (sette mesi di aula e uscite didattiche) e due mesi di stage presso prestigiose strutture legate al mondo del vino. Al termine della cerimonia di consegna dei diplomi, tutti gli studenti diplomati sono stati accolti presso l’Azienda Agricola Palazzo, a Sala Baganza (Parma), dal patron Maurizio Dodi, che ricopre anche la carica di Presidente del Consorzio di Tutela dei Vini dei Colli di Parma. In loro onore è stata organizzata una cena di gala avente come fil rouge le eccellenze gastronomiche parmensi, anche per celebrare il recente ingresso di Parma nel network delle Città Creative UNESCO della Gastronomia.

Promosso da ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, in collaborazione con l’AIS – Associazione Italiana Sommelier, il Master Sommelier ALMA-AIS non ha eguali nel nostro Paese: si caratterizza infatti per il suo focus sulla comunicazione e sul marketing del vino e del mondo del beverage in generale. In totale, se si considerano le prime sette edizioni del Master Sommelier ALMA-AIS, gli studenti diplomati sono stati 113. L’avvio della IX edizione del Master è previsto il prossimo 19 settembre: il gruppo classe è già al completo.Come spiega Ciro Fontanesi, coordinatore di ALMA Wine Academy, «L’obiettivo del Master Sommelier ALMA-AIS è formare delle figure tecniche di livello superiore, che oltre alla conoscenza e al servizio, sappiano padroneggiare tutti gli aspetti inerenti la gestione, il marketing e la comunicazione dell’azienda produttrice o delle strutture a essa affini».
Due sembrano essere gli elementi distintivi di questa VII edizione del Master Sommelier ALMA-AIS. Innanzitutto la sua caratterizzazione femminile: otto dei 20 componenti del gruppo classe sono donne. Nel mondo del vino aumenta di anno in anno il numero di donne coinvolte da protagoniste, con ruoli di primaria importanza. Sono donne anche i due migliori studenti di questa edizione del Master ALMA-AIS: si tratta di Ilaria Di Nunzio e Emanuela Di Palma. Dopo aver lavorato come impiegata amministrativa per aziende pubbliche e di informazioni turistiche, la trentunenne ravennate Ilaria Di Nunzio si è avvicinata prima al mondo della ristorazione, occupandosi di marketing nel settore del catering e del banqueting, e poi a quello della sommellerie. Nell’ambito del Master Sommelier ALMA-AIS Ilaria ha svolto l’esperienza di stage presso il Ristorante “Uliassi” dello chef Mauro Uliassi, a Senigallia (Ancona). Come la Di Nunzio, anche Emanuela Di Palma – quarant’anni, di Sora (Frosinone) – ha un background professionale particolare: è infatti avvocato e dal 2005 al 2013 ha lavorato come addetto ai servizi legali e ai contenziosi presso la Provincia di Frosinone. Ora il Master Sommelier ALMA-AIS le ha aperto una nuova prospettiva lavorativa: dopo il periodo di stage, Emanuela è stata infatti assunta presso la prestigiosa Tenuta Ornellaia, fondata nel 1981 dal Marchese Lodovico Antinori e dal 2005 interamente di proprietà dei Marchesi de’ Frescobaldi. In Toscana la Di Palma si occupa di hospitality, di comunicazione e cura le degustazioni in cantina.
Il secondo elemento distintivo del Master Sommelier ALMA-AIS è inerente l’occupazione: già al momento del conseguimento del diploma, ben 14 dei 20 studenti (una percentuale altissima: 70%) hanno un lavoro coerente con il proprio percorso di studi. Di Nunzio e Di Palma a parte, sono diversi gli studenti del Corso che meritano una citazione: Emiliano Faoro Svaluto, vent’anni appena, è stato confermato all’Osteria La Francescana dello chef Massimo Bottura, dove ha svolto il periodo di stage. Storie analoghe vedono protagonisti Simone Orsucci, che proseguirà la sua avventura professionale al Ristorante “Inkiostro” di Parma, dello chef Terry Giacomello, e Marco Musumeci, che continuerà a collaborare con il luxury hotel Belmond Hotel Splendido & Belmond Splendido Mare di Portofino, del Gruppo Belmond. Particolare è anche la storia di Matteo Buso: per Enoware, azienda specializzata nello sviluppo di software di gestione, durante il periodo di stage, ha elaborato una propria carta dei vini.

Dieci anni di successi per il Beach Tennis Supervip ai Lidi di Comacchio

da: Made Eventi

Roberto Farnesi e Adriana Volpe trionfano al Beach Tennis Supervip 2016
Tanti i turisti che hanno giocato con i VIP, premio “fedeltà” ad una famiglia milanese

COMACCHIO. Adriana Volpe ricomincia da dove aveva lasciato dieci anni fa. La presentatrice Rai vince la decima edizione del Beach tennis supervip, così come aveva vinto la prima edizione nell’ormai lontano 2007. Insieme a lei si aggiudica il trono maschile Roberto Farnesi. Il bello delle fiction italiane si concede alle sue fan in versione sportiva e vince addirittura il torneo. Sono stati due giorni davvero intensi e bellissimi quelli trascorsi sulle spiagge dei lidi, in mezzo ad un pubblico numerosissimo e partecipe. Un entusiasmo che si è percepito subito da sabato sulla sabbia del bagno Corallo a Lido di Spina e poi nel party vissuto a bordo piscina nell’elegante atmosfera de bagno Sagano a Scacchi. Il tour del beach tennis è proseguito domenica mattina al bagno Cocoa di Estensi (apprezzato per la sua atmosfera caraibica), quindi al pomeriggio di nuovo tutti in campo al bagno Gallanti di Lido Pomposa, con il campo trasformato in una piccola bomboniera, assediata dal pubblico. Tanto che Andrea Roncato nell’andarsene ha detto che era un po’ come lasciare casa, con quel misto di nostalgia e di voglia di ritornare. E a proposito di ritorni domenica sera, nel corso della cena di premiazione che si è tenuta al bagno Bologna di Porto Garibaldi, Laura Sottili, conduttrice della serata, insieme a Miss Notte Rosa 2016 Lucrezia Veronesi, ha premiato da parte degli organizzatori (Made Eventi e Albanati Impianti) una famiglia milanese Ortelli-Rossi, padre, madre e due figlie che ogni anno prenotano la vacanze ai lidi in occasione del Beach tennis supervip. Dieci anni di fedeltà ai lidi e anche al torneo che giustamente sono state premiate. Inserito da anni nella top ten degli eventi dei Riviera Beach Games, il Beach tennis supervip ha visto scendere in campo il “capitano Tommasi” della fiction campione di ascolti di Rai Uno, don Matteo un disponibilissimo e sorridente Simone Montedoro, che si è aggiudicato il premio come miglior esordiente di questa edizione. Franco Trentalance, ha riscosso grande successo tra le signore con foto e autografi ed è stato premiato come un fedelissimo del torneo con 8 presenze, preceduto solo da Andrea Roncato già a quota 9. Sono scesi in campo anche Marco Boscolo, modello che attualmente vive e lavora a New York. Hanno esordito nel torneo dei Lidi, Emanuela Iaquinta, opinionista su Rai Sport nell’anteprima del Processo del Lunedì condotto da Enrico Varriale e Miss Juventus, e le belle Greta Galassi, Miss Mondo Italia 2015, e Maria Gilda Meduri, Miss Bologna. A giocare sulla sabbia anche Vera Atyushkina, ex velina di Striscia la Notizia e protagonista di un simpatico siparietto nel quale ha raccontato che ha brevettato un sistema scientifico per aiutare le persone a non russare e così è diventata la russa che non russa. Il cast è stato completato dalla dj Lady Bulgari ha annunciato il suo debutto cinematografico in un film diretto da Ettore Pasculli con il notissimo esperto di gastromomia Edoardo Raspelli.

Novità a Borgo San Luca: Tobia Trabanelli è il nuovo capitano

da: Borgo San Luca

La Contrada Borgo San Luca ufficializza il nome del suo nuovo Capitano. La carica spetterà per il prossimo biennio a Tobia Trabanelli, attualmente responsabile del Gruppo Sbandieratori della Contrada rossoverde. Tobia si troverà ad affrontare una sfida importante, quella di vincere il Palio dorato di San Giorgio. Sono infatti 25 anni che la contrada rossoverde non raggiunge questo agognato risultato. Alla base di tutto, riferisce il nuovo Capitano “ è importante scegliere una linea guida che ci porti ad avere un’accoppiata fantino-cavallo all’altezza dei colori della nostra contrada, gestire il gruppo scuderia, scegliere una strategia di corsa, fino ad arrivare pronti e senza scuse all’ultima settimana di maggio. Significa soprattutto avere una visione e realizzare un progetto”. Una sfida quindi difficile ma, come continua Trabanelli “non impossibile”.

Il nemico

di Liliana Cerqueni

Pensare anche solo per un attimo che ‘il nemico’ può scatenare le nostre inquietudini, le paure e l’estremo terrore fino a ridurci all’impotenza o, al contrario, rafforzare la nostra identità, il nostro senso di appartenenza e la nostra effettiva sostanza attraverso una consapevolezza più profonda del nostro potenziale, è allarmante ma necessario. Il nemico, nella nostra lunga storia, non è altro che l’altro volto di noi che reca in sé sempre e comunque qualcosa di riconoscibile. Una figura di cui non possiamo fare a meno, che ci permette di misurarci e confrontarci con noi stessi in un dialogo, i cui presupposti dovrebbero essere l’onestà intellettuale, la volontà di riconoscere questa dualità e la ricerca di spazi che ci consentano di sperimentare e vivere positivamente questa dimensione oppure, viceversa, conflittualmente ma consapevoli di ciò. Una dimensione però che resta sempre e comunque duale. Quando Carl Schmitt si riferisce all’idea di Stato e di Popolo, richiama all’idea di unità politica come raggruppamento di amico (der Freund) e nemico (der Feind), due volti della stessa realtà interna, dove per nemico egli intende l’altro (der Fremde) in senso esistenziale. Il binomio di amico-nemico è la rappresentazione di gruppi di individui impegnati in una lotta virtuale ma effettivamente realizzabile in termini concreti. La guerra è l’atto estremo di scontro in cui è possibile la morte fisica, una condizione che l’uomo deve sempre tener presente.
Nel processo di riconoscimento e collocazione del ‘nemico’ interno nel tutt’uno, diventano chiari ruoli e funzioni e tutto si riconduce a una realtà complessiva plausibile e comprensibile. Il rapporto tra amico e nemico può essere quindi di concordanza ma anche neutralità o conflitto. Ciò che è avvertito come estraneo, diverso, ‘altro’ e quindi sospettabile e temibile, viene assorbito per convenienza, rigore morale, impulso umanitario, istinto di sopravvivenza e altre ragioni, oppure affrontato con ostilità.
Nelle varie epoche lo scontro amico-nemico ha trovato prevalentemente terreno fertile nelle guerre dove la figura del nemico rimaneva sempre un riferimento certo e distinguibile: le orde barbariche nella civiltà antica, gli eserciti di blocchi alleati dell’altro fronte nelle due guerre mondiali, un antitetico modello sociale, culturale ed economico nella Guerra Fredda… Nemici visibili e identificabili, che venivano combattuti, vinti o lasciati amaramente festeggiare i loro trionfi, contrastati, osteggiati ma a cui era possibile dare un volto e un valore.
In epoca globale, il nemico è profondamente cambiato e le guerre si combattono negli angoli più disparati del pianeta per l’affermazione esclusiva dell’identità religiosa, sul fronte finanziario nelle piazze affari, sulle piste del narcotraffico per il controllo e la dominanza, sulle rotte dell’immigrazione diventata un colossale affare, nelle sale dei bottoni per le decisioni che cambiano geografie e storie. Guerre irriconoscibili, stravolte, che sfuggono ai canoni a cui la Storia ci aveva abituati, quella Storia che si continua ad insegnare nelle scuole e che pur nella sua crudezza ed atrocità non provoca estraniazione e senso di insicurezza identitaria. Non sappiamo più distinguere l’amico dal nemico, non siamo più in grado di riconoscere il valore del nemico e quindi il nostro valore. Il nemico è semplicemente un’ombra spettrale che avvertiamo ma non possiamo visualizzare. Siamo inquieti perché non riusciamo a costruire l’immagine dell’altro, fantastichiamo scenari e bersagli senza poterci appigliare alle nostre certezze perché il fantasma è impalpabile, immateriale e colpisce quando, dove e come non sappiamo. E nel frattempo, viene meno il confronto/scontro che permette di costruire civiltà.